Stralcio Planimetria Generale Impianto elettrico esterno Luce e FM

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INDICE
DESCRIZIONE SINTETICA ILLUSTRATIVA DELLE OPERE ............................................................................................... 3
GENERALITÀ ...................................................................................................................................................................... 3
NORME DI RIFERIMENTO ...................................................................................................................................................... 3
PRESCRIZIONI E PRESTAZIONI GENERALI................................................................................................................... 4
PARAMETRI ELETTRICI .......................................................................................................................................................... 4
CONDIZIONI AMBIENTALI.......................................................................................................................................... 5
LIVELLI DI ILLUMINAMENTO MEDIO STABILIZZATO .................................................................................................... 5
GRADO DI PROTEZIONE MINIMO.............................................................................................................................. 5
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI ............................................................................................................ 6
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI................................................................................................................ 6
DIMENSIONAMENTO DELLE PROTEZIONI CONTRO LE SOVRACORRENTI................................................................. 6
DESCRIZIONE SINTETICA ILLUSTRATIVA DELLE OPERE ............................................................................................... 8
ALIMENTAZIONI.......................................................................................................................................................... 8
QUADRI ELETTRICI SECONDARI ................................................................................................................................. 8
DISTRIBUZIONE ELETTRICA SECONDARIA DI BASSA TENSIONE ................................................................................ 9
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE.................................................................................................................................... 9
QUADRI ELETTRICI ....................................................................................................................................................... 10
CIRCUITI DI DORSALE ................................................................................................................................................. 12
CIRCUITI TERMINALI .................................................................................................................................................... 12
IMPIANTO DI TERRA .................................................................................................................................................... 12
PROTEZIONE CONTRO LE TENSIONI DA CONTATTO............................................................................................... 14
PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI ........................................................................................................... 14
VERIFICHE INIZIALI ................................................................................................................................................... 15
PRESCRIZIONI GENERALI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI ........................................................ 16
TUBAZIONI PORTACAVI ..................................................................................................................................................... 16
POSA E COLLEGAMENTO CAVI ELETTRICI ............................................................................................................................ 18
IDENTIFICAZIONE CAVI E CONDUTTORI ................................................................................................................................ 19
COLLEGAMENTO CONDUTTORI ELETTRICI ............................................................................................................................ 20
SPAZIATURA DEI CAVI ....................................................................................................................................................... 21
IMPIANTI DI MESSA A TERRA ............................................................................................................................................... 21
QUADRI ELETTRICI ............................................................................................................................................................. 24
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI........................................................................................................................ 28
SICUREZZA ELETTRICA................................................................................................................................................. 28
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DESCRIZIONE SINTETICA ILLUSTRATIVA DELLE OPERE
Generalità
La presente relazione costituisce l'insieme delle prescrizioni tecniche e degli oneri accessori che
servono ad individuare esattamente l'oggetto dell'Appalto delle Opere Elettriche da eseguire
nell’area parcheggio e citroniera della Reggia di Venaria.
Per una corretta e completa comprensione del progetto e valutazione degli oneri, il presente
Capitolato deve essere considerato come parte integrante degli altri documenti costituenti il
Progetto Esecutivo degli Impianti Elettrici.
Le predette forniture di intendono “chiavi in mano” e dovranno comprendere gli oneri relativi a:
-
Collaudo e certificazioni;
-
Espletamento pratiche con enti di riferimento;
-
Fornitura elaborati “as built” e manuali uso e manutenzione;
-
Oneri di garanzia per 24 mesi dalla data di accettazione delle opere.
L’edificio oggetto della presente relazione può essere considerato composto dalle seguenti
zone distinte e ben identificabili:
-
Area parcheggio;
-
Area accesso al pubblico;
-
Locale cabina elettrica piano interrato.
Norme di riferimento
Nella stesura del progetto, si sono prese, come riferimento, le vigenti prescrizioni
normative e legislative ed, in particolare:
-
la legge sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro DPR 547 del 27.4.1955 ed
aggiornamenti successivi;
-
la legge 46/90;
-
la legge 37/08;
-
la legge 380/01;
-
il DPR 447/91;
-
la legge 626/94;
-
D.L. 494/96;
-
le Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) tra le quali citiamo:
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-
CEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente
alternata
-
CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1.000 V
-
CEI 81-10: Protezione contro i fulmini
le Norme UNI tra le quali citiamo:
-
UNI EN 12464/1 (ex 10380/1): Illuminazione di interni con luce artificiale
-
UNI 1838:
Illuminazione di emergenza;
PRESCRIZIONI E PRESTAZIONI GENERALI
Parametri Elettrici
-
Tensione nominale di alimentazione
-
Frequenza
BT 400V
50 Hz
coefficienti di calcolo e riduzione:
-
linee che alimentano circuiti luce
C=1
-
linee che alimentano circuiti FM
-
linee che alimentano sottoquadri e carichi particolariC = 0,8÷1
C = 0,2÷0,8
cadute di tensione ammesse:
-
caduta di tensione sui montanti principali
2 % di Vn
-
caduta di tensione distribuzione secondaria
2 % di Vn
-
massima cdt.. sul punto più lontano
4 % di Vn
-
massima cdt. durante l’avviamento dei motori
20 % di Vn
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CONDIZIONI AMBIENTALI
-
-
Temperature ambienti di progetto:
-
quadri
35° C
-
cavi
40° C
-
altre apparecchiature e materiali
40° C
Componenti destinati all’esterno devono essere costruiti per sopportare la
temperatura minima di – 20° C.
LIVELLI DI ILLUMINAMENTO MEDIO STABILIZZATO
Dopo 100 ore e misurati a 1 m dal pavimento:
-
aree di passaggio
200 lux
GRADO DI PROTEZIONE MINIMO
In relazione all’ambiente specifico di installazione.
Impianti nei fabbricati normali:
-
IP00
per impianti in canaline aperte a quota
superiore a 3 m da p.p.
-
IP20
per impianti in canaline chiuse nei tratti verticali a quote inferiori a 3 m
p.p.
-
IP44
per impianti in tubo a qualsiasi quota.
Impianti nei fabbricati industriali, umidi o con pericolo di incendio (centrali e/o
locali tecnici):
-
IP40
per impianti in canaline chiuse al di fuori dei centri di pericolo
-
IP44
per impianti in tubo.
Impianti in zone civili:
-
IP00
per impianti in canaline aperte (senza coperchio) installate
nelle zone controsoffittate
-
IP20
per quadri di piano a portelle aperte
-
IP30
per quadri di piano a portelle chiuse
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-
IP44
per impianti di distribuzione a pavimento in condotto protetto e/o
tubazioni
-
IP44
per impianti in ambienti con pericolo di spruzzi d’acqua o per
ambienti soggetti a Norme particolari (centrali tecnologiche, ecc.)
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
A protezione contro i contatti indiretti verrà realizzata mediante il
collegamento a terra della masse, nonché mediante l’uso di interruttori
differenziali aventi corrente di intervento a media - alta sensibilità in
relazione al punto d’installazione per garantire la selettività dell’impianto in
caso di guasto.
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
La protezione sarà realizzata mediante isolamento e con adozione di grado
di protezione pari ad almeno IPXXD, per le superfici orizzontali a portata di
mano, e IPXXB per le altri superfici.
Tutte le parti attive saranno completamente protette con un isolamento
che possa essere rimosso soltanto mediante l’uso di attrezzo.
DIMENSIONAMENTO DELLE PROTEZIONI CONTRO LE SOVRACORRENTI
In osservanza alle norme tecniche, le sezioni delle condutture saranno
determinate in modo che la corrente di impiego di ogni circuito risulti
inferiore alla relativa portata dei cavi. Tutti i circuiti saranno protetti dal
sovraccarico mediante dispositivi posti all’inizio delle condutture, in grado di
soddisfare le condizioni:
IB < In < IZ
con
If < 1,45 Iz
Per quanto concerne la protezione contro i cortocircuiti saranno utilizzate
apparecchiature di protezione aventi potere di interruzione di servizio (Ics,
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secondo le indicazioni della CEI EN 60947-2), non inferiore alla corrente di
cortocircuito trifase simmetrico calcolata nel punto d’installazione.
Per ogni apparecchiatura di protezione verrà inoltre calcolata l’energia
termica passante in modo da verificare la tenuta della conduttura ad essa
sottoposta.
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DESCRIZIONE SINTETICA ILLUSTRATIVA DELLE OPERE
I
lavori da eseguire, più specificatamente descritti nel seguito, possono
essere riassunti secondo i seguenti capitoli d’opera.
-
alimentazione;
-
quadri elettrici secondari;
-
distribuzione secondaria di Bassa Tensione;
-
impianto Illuminazione;
-
impianto Illuminazione di sicurezza;
-
impianto Forza Motrice.
ALIMENTAZIONI
Alimentazione normale:
da CABINA ELETTRICA ESISTENTE in Bassa
Tensione;
Alimentazione di continuità:
da Gruppi di Continuità Statici
(UPS) ESISTENTE
In particolare:
-
l’alimentazione normale provvederà ad alimentare tutti i servizi elettrici;
-
l’alimentazione di continuità di sicurezza provvederà ad alimentare
tutti i servizi e gli impianti di sicurezza;
QUADRI ELETTRICI SECONDARI
I quadri secondari, del tipo ad armadio, sono previsti con scomparti
distinti e conterranno le apparecchiature di manovra
dimensionate
in
relazione
alle
caratteristiche
e
del
protezione,
punto
di
installazione e della potenza distribuita in modo da garantire, in caso di
guasto, la selettività di intervento ed impedire scatti intempestivi.
Tutti i circuiti terminali sono protetti da protezioni differenziali ad altamedia sensibilità, di tipo selettivo con le protezioni installate a monte.
I quadri elettrici saranno posizionati in locali appositi, non accessibili al
pubblico, con adeguate compartimentazioni REI e con ventilazione
forzata di fornitura meccanica, per garantire una temperatura interna
massima di 40° C (completa di termostato ambiente).
DISTRIBUZIONE ELETTRICA SECONDARIA DI BASSA TENSIONE
Le linee di alimentazione degli impianti luce, F.M. di servizio e utilizzatori
elettrici, si dipartiranno dai quadri elettrici secondari, saranno distribuite
entro corrugati interrati.
Per la distribuzione principale, dal locale cabina, i cavi saranno posati
entro corrugati interrati fino ai quadri di distribuzione.
Nelle tubazioni si useranno cavi multipolari tipo FG7OR / M1 o conduttori di
tipo N07V-K per le zone ove non è prevista la presenza di pubblico (es.
cabine elettriche, locali tecnici) e di tipo FG7OM1/N07G9-K per le zone
ove è prevista.
IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
Gli
impianti
di
illuminazione
saranno
realizzati
tenendo
conto
delle condizioni architettoniche ed in conformità alle:
-
Norme UNI EN 12464/1
La scelta degli apparecchi di illuminazione, sarà sviluppata tenendo
conto dei seguenti criteri:
-
modularità rispetto alla struttura architettonica;
-
efficienza luminosa ed abbagliamento;
-
uniformità dei livelli di illuminamento, per ridurre gli affaticamenti
visivi.
Nel seguito, si esplicitano le principali caratteristiche degli apparecchi di
illuminazione previsti a progetto per i principali ambienti.
Corridoio di entrata fino alla zona biglietteria
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Apparecchi
illuminanti, ancorati
alla
recinzione
con
lampada
a
fluorescenza di tipo lineare da 36W, di tipo stagno. L’alimentazione
elettrica sarà da tubo in pvc e cassette di derivazione.
Alimentazioni tecnologiche
Dai quadri elettrici dovranno essere derivate le alimentazioni elettriche
degli apparati speciali di cui:
-
telecamere per la video sorveglianza;
-
centraline per l’automazione di cancelli motorizzati;
-
apparati videocitofonici.
QUADRI ELETTRICI
È prevista l'installazione dei seguenti quadri elettrici:
− Quadro elettrico Diamante;
− Quadro elettrico Biglietteria.
I quadri conterranno le apparecchiature di sezionamento e di protezione di tutti i
circuiti principali e terminali.
I quadri saranno realizzati con carpenterie
e gradi di protezione riportati sulla
documentazione di progetto allegata e saranno completi di portella.
All'interno delle carpenterie i gradi di protezione non dovranno essere inferiori ad
IP2XC.
Le apparecchiature in esse cablate dovranno essere di tipo modulare per barra
DIN.
Gli interruttori magnetotermici e magnetotermici-differenziali dovranno presentare
un potere di interruzione di servizio idonea al punto di installazione . Le
caratteristiche tecniche riguardanti gli interruttori (potere di interruzione, corrente
nominale, corrente differenziale curva di intervento, classe di intervento, etc. sono
dettagliate al interno dei schemi unifilari di progetto.
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Tutti i conduttori flessibili dovranno essere del tipo non propagante l'incendio,
siglati e completi di capicorda a pressione preisolati.
Gli interruttori differenziali dovranno essere classe di intervento tipo A – AS - AC.
Le carpenterie dovranno essere dimensionate per dissipare la potenza installata e
comunque presentare una capacità di ampliamento pari ad almeno il 25% dello
spazio progettato.
I quadri dovranno essere forniti completi di targhette identificatrici.
Tutti i quadri devono avere una targa . Può essere posta anche dietro la porta e
deve indicare con scritte indelebili:
•
nome o marchio del costruttore;
•
tipo del quadro e numero di identificazione;
•
corrente nominale del quadro;
•
natura della corrente e frequenza;
•
tensione nominale di funzionamento;
•
grado di protezione se superiore a IP2XC ( protetto contro corpi solidi di
dimensioni superiori a 12,5 mm e contro l’accesso a parti pericolose con un
dito e contro l’accesso con un attrezzo impugnato)
La targa del quadro
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CIRCUITI DI DORSALE
I cavi di dorsale sono stati dimensionati in base ai dati progettuali di seguito
indicati:
− in riferimento agli utilizzatori rilevati;
− alle condizioni di posa;
− assumendo come valore limite della caduta di tensione percentuale U% = 4%
calcolata e assumendo, all’utilizzatore più lontano, la corrente di impiego pari
al valore della corrente nominale dell'interruttore automatico scelto per la
protezione del circuito.
Per la sezione dei cavi si fa riferimento agli elaborati grafici allegati.
CIRCUITI TERMINALI
I circuiti terminali, derivati dai circuiti di dorsale, saranno realizzati con cavi,
specificati sull’elaborato grafico, in tubo posato a vista o interrato.
IMPIANTO DI TERRA
L’impianto di terra dovrà essere revisionato in quanto esistente prescritto dalla
normativa vigente.
Gli elementi principali dell'impianto di terra è costituito da corda di rame nuda
interrata che intercollegherà dispersori verticali interrati costituiti da picchetti in
acciaio zincato a croce.
Il dispersore deve avere una buona resistenza meccanica e alla corrosione che
può essere ottenuta adottando i materiali e le dimensioni minime previste dalla
Norma come indicato in tab. 5. I valori che la Norma CEI 11-1 riporta si discostano
in parte da quelli previsti dalle Norme CEI 64-8 e CEI 81-1, relative agli impianti
utilizzatori di bassa tensione e alla protezione contro i fulmini. Per quanto riguarda
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la resistenza meccanica la Norma prevede per i conduttori di terra, compresi
quelli di protezione ed equipotenziali, una sezione minima di 16 mmq .
Dovranno essere collegate al nodo equipotenziale, le strutture metalliche portanti
dell’ascensore, e le tubazioni metalliche entranti ed uscenti dalla struttura.
Dimensione minima
Materiale
Tipo di
dispersore
Corpo
Sezione
trasversale
(mm2)
Piattina (2)
Profilato
(inclusi i piatti)
Diametro
(mm)
Rivestimento/guaina
Spessore
(mm)
Valori
singoli
(µm)
Valori medi
(µm)
90
3
63
70
90(250)
3(5)
63
70
2
47
55
63
70
Tubo
25
Barra tonda
per picchetto
16(20)
Tondo per
dispersore
orizzontale
10
Con guaina
di piombo (1)
Tondo per
dispersore
orizzontale
8
1000
Con guaina di
rame estruso
Barra tonda
per picchetto
15
2000(500)
Con guaina di
rame elettrolitico
Barra tonda
per picchetto
14.2(15)
90
100
1
5
20
40
Zincato
a caldo
Acciaio
Nudo
Piattina
50
Tondo per
dispersore
orizzontale
25(3)
Corda
1.8*
Tubo
20
Stagnato
Corda
1.8*
Zincato
Piattina
Con guaina
Corda
Di piombo(1)
Filo tondo
Rame
50
25
2
25
50
1.8*
2
2
25
1000
25
1000
* per cavetti singoli
(1) non idoneo per posa diretta in calcestruzzo
(2) piattina, arrotondata o tagliata con angoli arrotondati
(3) in condizioni eccezionali , dove l'esperienza mostra che il rischio di corrosione e di danno meccanico è
estremamente basso, si può usare 16 mm2
Nota: i valori riportati tra parentesi sono quelli comunemente utilizzati in Italia.
Immediatamente a valle dei contatori si dovranno realizzare i collegamenti
equipotenziali principali sulle tubazioni di acqua e gas mediante l’impiego di
conduttori N07V-K colore G/V connessi all’impianto di terra. All’interno dell’edificio
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i conduttori di protezione non dovranno avere una sezione inferiore a quelli della
sezione del conduttore di fase (o non inferiore alla sezione maggiore dei
conduttori di fase se il conduttore di terra è comune a più circuiti).
PROTEZIONE CONTRO LE TENSIONI DA CONTATTO
La protezione contro i contatti diretti sarà realizzata tramite l'utilizzo di
apparecchiature e componenti con grado di protezione minimo IP 41 e di prese a
spina con alveoli schermati aventi grado di protezione non inferiore a IP 21. La
protezione contro i contatti indiretti sarà realizzata mediante l’interruzione
automatica del circuito. Il coordinamento fra l'impianto di terra ed i dispositivi di
protezione sarà progettato in modo da ottenere tensioni di contatto non superiori
a 25V. Tutti i circuiti terminali saranno protetti con interruttori differenziali aventi
corrente differenziale pari a 30 mA non ritardati intenzionalmente.
PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI
Tutti i conduttori saranno protetti contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti mediante
l’impiego di interruttori magnetotermici avente corrente nominale non superiore
alla portata del cavo e potere di interruzione non inferiore al valore della corrente
di corto circuito presunta nel punto di installazione.
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VERIFICHE INIZIALI
Tali verifiche iniziali vanno eseguite possibilmente in corso d’opera per rendere meno
gravosi gli eventuali adeguamenti.
In particolare non è conveniente eseguire a fine lavori:
•
la prova di continuità dei collegamenti equipotenziali ;
•
la prova della resistenza di terra.
Infatti in caso di risultato negativo sarebbero necessarie opere murarie ingenti per
effettuare gli adeguamenti.
La prova di resistenza d’isolamento dell’impianto deve essere eseguita quando
non sono ancora connessi gli utilizzatori. L’anticipo tuttavia non deve essere
eccessivo poiché le opere edili di finitura potrebbero comportare rotture che
passerebbero inosservate.
Le verifiche iniziali sono a carico dell’installatore che firma la dichiarazione di
conformità e che pertanto è tenuto personalmente ad accertarsi del buon esito.
Anche se non esiste esplicito obbligo, dovrà essere redatta una
relazione di
verifica riportante l’esito delle suddette prove da allegare alla dichiarazione di
conformità.
Si potrà valutare l’opportunità di eseguire tali verifiche una sola volta in contraddittorio con la D.L. in modo da
utilizzarle ad integrazione delle prove di collaudo.
La dichiarazione di conformità dovrà essere completa di tutti gli allegati
obbligatori con particolare riguardo per i disegni As-Built e le certificazioni dei
materiali impiegati
Conformità degli impianti alla buona tecnica
I lavori per la realizzazione degli impianti sopra descritti saranno realizzati da
impresa avente i requisiti tecnico professionali previsti dalla legge 5/03/09 n° 46.
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Sarà cura del Committente verificare che in sede d'installazione degli impianti non
vengano
apportate
arbitrarie
modifiche
non
concordate
con
lo
stesso
committente; sarà inoltre cura del Committente verificare che i materiali installati
abbiano le caratteristiche tecniche e di legge
PRESCRIZIONI GENERALI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
Gli impianti elettrici ed affini, devono essere realizzati a "regola d'arte" ed in
perfetta conformità delle Norme e delle Leggi che regolamentano tali costruzioni.
Tubazioni portacavi
Le seguenti operazioni debbono essere eseguite per una corretta posa delle
tubazioni:
L'impianto sarà realizzato a vista e verrà adottato tubo rigido in acciaio zincato
dotato di marchio IMQ (CEI 23-25 CEI23-28 IEC 614)
i raggi di curvatura dei tubi non debbono essere inferiori a 12 volte il diametro
esterno del tubo
I tubi avranno percorso verticale od orizzontale sulle pareti; sono da evitarsi le
pose oblique.
Il diametro interno dei tubi non dovrà essere inferiore a 1,4 volte il diametro del
cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuto con un minimo di 11
mm e coefficiente di riempimento di 0,4.
le giunzioni delle tubazioni portacavi saranno realizzate mediante idonei
manicotti e gli ingressi alle scatole posate a vista dovranno essere realizzati con
raccordi tubo/scatola.
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le tubazioni portacavi non dovranno correre parallelamente a linee o superfici
ad elevata temperatura. Sarà mantenuta una distanza di almeno 30 cm da
esse, o saranno provvisti mezzi adeguati per evitare il riscaldamento delle
tubazioni.
le tubazioni che abbiano le estremità libere dovranno essere tappate
adeguatamente per evitare infiltrazioni di acque o corpi estranei;
Tutte le tubazioni posate a parete dovranno essere adeguatamente ancorate
alle strutture o supporti adiacenti. Nei tratti orizzontali la distanza tra i supporti
delle tubazioni dovrà essere tale da evitare la flessione delle tubazioni stesse;
i lavori di staffaggio dovranno procedere di pari passo con i lavori di
montaggio delle tubazioni onde rendere definitiva la posa in opera delle
tubazioni al momento della loro installazione;
onde facilitare la sfilabilità dei cavi e conduttori elettrici non è ammessa la
posa di curve prefabbricate che non rispettino i raggi di curvatura minimi
specificati.
le scatole di derivazione o infilaggio saranno orientate in modo che sia facile la
rimozione dei coperchi e che questo sia in posizione tale da evitare
l'infiltrazione di acqua e altri elementi;
Le scatole o cassette di derivazione saranno impiegate ogni volta che
dovrà essere eseguita una derivazione o uno smistamento di conduttori,
tutte le volte che lo richiedano le dimensioni, la forma e la lunghezza di un
tratto di tubazione, questo affinché sia garantita la Sfilabilità dei conduttori.
Tutte le scatole dovranno essere chiuse con coperchi o supporti portafrutti
fissati tramite viti.
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Le morsettiere dovranno avere i morsetti per i conduttori neutri e di terra
chiaramente contraddistinti; le derivazioni saranno realizzate con morsetti
isolati, il serraggio sarà a vite o a pressione; per nessun motivo si dovranno
effettuare derivazioni con l'uso di nastro senza morsetti.
Conduttori con circuiti di tensione diverse saranno inseriti in tubazioni separate
e faranno capo a morsettiere e scatole di derivazione separate.
Ogni punto utilizzatore va raccordato direttamente alla scatola di derivazione
sulla dorsale, evitando ponti elettrici tra punti utilizzatori.
Nelle scatole i conduttori saranno raggruppati linea per linea e dovrà essere
possibile sfilarli per un eventuale controllo; tutti i cavi e i conduttori dovranno
essere dotati della sigla comprovante l'iscrizione all'I.M.Q. (Istituto del Marchio
di Qualità).
Posa e collegamento cavi elettrici
I cavi e conduttori elettrici devono essere posati, lavorati e terminati in accordo con le vigenti Norme, nonché
in accordo con le prescrizioni e raccomandazioni del Fornitore.
Le modalità di installazione riguardanti il tiro massimo, il raggio minimo di
curvatura, la cura particolare da riservare ai cavi non provvisti di guaine
resistenti, devono essere quelle descritte nelle istruzioni dei fornitori dei cavi.
I cavi saranno posati entro apposite canalizzazioni; non sono ammesse
giunzioni se non in casi eccezionali e nel caso se dovranno essere approvate
dalla Direzione lavori.
Eventuali muffole di giunzione per cavi saranno realizzate entro pozzetti e
cassette, utilizzando metodi, mezzi ed accessori suggeriti dai fornitori dei cavi
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elettrici, ed opportunamente segnalate. Non sono ammesse giunzioni su cavi
multiconduttori di comando e segnalazione.
Quando necessario, queste
saranno eseguite in opportune cassette di giunzione.
In corrispondenza di muffole o cassette di giunzione e derivazione , il cavo sarà
posato lasciando lunghezza in eccesso su entrambi i lati per permettere il
rifacimento della giunzione in caso di necessità.
Il percorso dei cavi elettrici dovrà evitare per quanto possibile parallelismi
ravvicinati con linee di processo calde o tubazioni di elementi infiammabili,
mantenersi ad una distanza conveniente da esse per quanto possibile. Ove
impossibile, adeguate misure debbono essere poste in opera per evitare la
influenza negativa delle linee stesse.
Le estremità dei cavi rimasti sulle bobine debbono essere sempre protette con
mezzi adeguati ad evitare infiltrazioni di acqua e deterioramento dei
conduttori ed isolanti. I cavi con isolanti igroscopici debbono avere sempre le
estremità sigillate con mezzi adeguati al tipo di cavo.
Identificazione cavi e conduttori
Ogni cavo posato dovrà essere contrassegnato con opportune sigle, che dovranno
risultare sulle tabelle cavi. Detti contrassegni dovranno essere riportati su targhette
metalliche o di plastica, dovranno essere indelebili e fissati al cavo in maniera
permanente. Tipo di targhetta e modalità di fissaggio ai cavi dovranno essere
approvati dalla Direzione Lavori. I contrassegni di cui sopra dovranno essere ubicati
alle due estremità ed in ogni eventuale pozzetto di infilaggio.
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E' richiesta la contrassegnatura in corrispondenza degli attacchi utenze
colonnine di comando ecc.
Nel collegamento dei conduttori deve essere rispettata la corrispondenza ed il
codice dei colori in base alle Norme applicabili.
Nelle terminazioni e giunzioni di cavi elettrici, ogni conduttore deve essere
contrassegnato. Il contrassegno deve essere quello del morsetto a cui il filo è
collegato.
Il contrassegno deve essere realizzato mediante anellini di plastica o mezzi simili
approvati dalla Direzione Lavori.
Collegamento conduttori elettrici
Conduttori flessibili da collegare a morsettiere debbono essere corredati da
terminali a compressione con il corpo isolato.
Giunzioni volanti entro scatole di derivazione debbono essere eseguite
mediante adeguati morsetti isolati . Non sono ammesse giunzioni isolate con
nastri isolanti.
Sono proibite terminazioni di conduttori con capicorda a saldare con stagno o
altre saldature dolci.
Il capocorda deve essere adatto al tipo di cavo ed al tipo di connessione da
realizzare. I capicorda
sono
generalmente
del
tipo
a
compressione.
Capocorda con serraggio del conduttore mediante bulloni solo in casi
eccezionali.
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Prima del collegamento ogni conduttore deve essere provato per controllarne
il grado di isolamento e la continuità.
Spaziatura dei cavi
Per distanza tra due cavi si intende la distanza tra le due superfici esterne.
I cavi di comando o segnalazione a tensione di rete o, in senso generale,
quando non esistono né problemi di riscaldamento né problemi di interferenze
elettromagnetiche, possono essere posati senza alcuna spaziatura.
I cavi appartenenti a sistemi diversi di tensione possono transitare nella stessa
conduttura quando siano isolati tutti per la tensione maggiore, e comunque
preferibile mantenerli separati per facilitare le operazioni di manutenzione e
ridurre ulteriormente i rischi in caso di guasto.
I cavi di comando possono essere posati senza spaziatura rispetto al cavo di
potenza del relativo utente. L'eventuale spaziatura richiesta tra cavi di potenza
non tiene conto della presenza dei cavi di comando.
Non è richiesta spaziatura tra cavi di potenza colleganti utenti che funzionino
uno come riserva dell'altro o degli altri.
Impianti di messa a terra
Punti di connessione su strutture o apparecchiatura non elettriche
La saldatura di piastre di connessione dei conduttori di terra su strutture
metalliche dell'impianto dovrà essere eseguita a perfetta regola d'arte e da
personale specializzato.
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Saldature su contenitori o tubazioni potranno essere effettuate solo dopo aver
ottenuto il relativo permesso dai relativi incaricati della Direzione Lavori.
Ottenuto il permesso, dovranno essere rispettate. tutte le formalità imposte con
il permesso stesso.
Collegamenti
E' vietato collegare sotto un unico bullone di serraggio più di un conduttore
singolo. Ciò ad evitare che scollegando un cavo e quindi un apparecchio, si
debba scollegare anche un altro cavo e quindi un altro apparecchio, e,
soprattutto, che la messa a terra di un'apparecchiatura dipenda dalla
efficienza del collegamento a terra di una altra apparecchiatura.
Giunzioni tra conduttori isolati dovranno essere protette con nastri adesivi o altri
mezzi, tutti approvati dalla Direzione Lavori.
Né grasso, né vaselina, né altri lubrificanti dovranno essere usati sulle
connessioni tra conduttori di terra ed aste di terra.
Connessione di morsetti o capicorda a compressione dovranno essere
realizzate esclusivamente con attrezzature ed utensili del costruttore dei
morsetti.
E per ogni morsetto e capocorda dovrà essere sempre usato
l'attrezzo o l'utensile stabilito dal fornitore.
Connessioni tra conduttori di terra potranno essere realizzate coma segue:
• mediante morsetteria a compressione
• mediante saldatura alluminotermica
• mediante morsetteria imbullonata
Nel caso di saldatura alluminotermica tra conduttori in ferro zincato, la
saldatura dovrà essere protetta con vernici o nastri adesivi specifici, il tutto atto
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a
prevenire
l'ossidazione
della
connessione.
Dopo
l'esecuzione
della
connessione, l'Installatore dovrà verificare che la connessione sia soddisfacente
tanto dal punto di vista meccanico che da quello elettrico.
Connessioni tra conduttori di terra potranno essere realizzate anche mediante
saldatura forte di tipo ossiacetilenico. Ciò solo previo benestare della Direzione
Lavori in mancanza e sostituzione di altri sistemi normalmente ammessi, ovvero
quando espressamente indicato sui documenti di progetto.
Qualsiasi connessione dovrà essere realizzata previa pulizia delle parti da porre
a contatto.
Superfici di ferro dovranno essere accuratamente pulite ed
opportunamente stagnate per prevenire ossidazione.
I conduttori di terra installati fuori terra, normalmente isolati, potranno essere
posati sulle canaline portacavi, ove esistenti. In questo caso, il conduttore di
terra sarà periodicamente (ogni 30 m. circa) connesso alla canalina stessa per
realizzare il relativo collegamento a terra.
Conduttori di terra ancorati a parete o strutture saranno fissati con opportune
graffette metalliche od in resina rinforzata, onde garantire il perfetto
allineamento del conduttore.
Non è ammesso l'ancoraggio di conduttori di terra a tubazioni di processo di
qualsiasi tipo o a strutture.
Messa a terra apparecchiatura su strutture metalliche
Apparecchiature elettriche connesse con cavi non contenenti il conduttore di
terra, debbono essere elettricamente connesse alla struttura che le supporta,
quest'ultima deve essere collegata ai circuiti di protezione.
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Per strutture di supporto di apparecchiatura si intendono quelle strutture
metalliche connesse alla rete di terra, come precedentemente detto.
Quadri elettrici
Tutti i quadri devono avere una targa. Può essere posta anche dietro la porta e
deve indicare con scritte indelebili:
•
nome o marchio del costruttore,
•
tipo del quadro e numero di identificazione,
•
corrente nominale del quadro,
•
natura della corrente e frequenza,
•
tensione nominale di funzionamento,
•
grado di protezione se superiore a IP2XC ( protetto contro corpi solidi di
dimensioni superiori a 12,5 mm e contro l’accesso a parti pericolose con un
dito e contro l’accesso con un attrezzo impugnato)
Per i cavi in ingresso e/o in uscita dal quadro dovranno essere previsti opportuni
supporti a ferma cavo atti a reggere agevolmente il peso proprio dei cavi.
Dovranno pure essere previsti opportuni diaframmi atti a consentire il passaggio
dei cavi nel rispetto del grado di protezione richiesto per il quadro.
In prossimità delle morsettiere, dove sarà realizzato il collegamento dei cavi,
dovrà essere prevista una sbarra di rame per il collegamento a terra di tutte le
linee elettriche, già predisposte con le opportune forature per il fissaggio e il
collegamento di tutti i conduttori di messa a terra.
Tutti i collegamenti in cavo, all’interno del quadro, dovranno essere realizzati
con cavi non propaganti l'incendio a norme CEI 20-22,II. Se i cavi saranno
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contenuti e protetti in canalette in P.V.C., di tipo auto estinguente e munite di
coperchio, saranno del tipo con isolamento in P.V.C. tipo NO7V-K.
La sezione minima ammessa è di 1,5 mmq.
Nei cablaggi non dovranno mai essere messi due fili sotto lo stesso morsetto in
modo da impedire che l'allentamento, casuale o voluto del morsetto, possa
interrompere funzioni diverse da quelle ad esso relative; si richiama l'attenzione
sulle linee di alimentazione e sui conduttori "comuni" di ritorno.
Nei collegamenti tra trasformatori amperometrici e relativi strumenti dovranno
essere previsti opportuni morsetti cortocircuitabili ed il conduttore per il
collegamento a terra dovrà essere realizzato direttamente sulla barra
collettrice di terra.
I portafusibili saranno sezionabili a coltello con fusibile di tipo cilindrico 10,3 x 38
e con potere di interruzione di 100 KA.
I conduttori appartenenti a sistemi di categoria diversa dovranno essere
fisicamente separati o su percorsi diversi o tramite interposizione di diaframmi.
Anche le morsettiere a cui faranno capo questi conduttori, saranno o
fisicamente separate o segregate tramite diaframmi; le zone diverse dovranno
essere contraddistinte tramite opportuna targhetta indicatrice.
Ciascuna apparecchiatura dovrà essere opportunamente contrassegnata con
targhette indelebili e fissate in modo inamovibile se non con uso di attrezzi in
modo da identificare, in modo chiaro, la relativa funzione.
Ciascun conduttore dovrà essere opportunamente contrassegnato alle due
estremità e munito di terminali, analogamente saranno contrassegnati i
morsetti cui fanno capo.
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I morsetti saranno di tipo componibile con viti di serraggio antiallentamento a
testa "affondata" o preisolata per evitare eventuali contatti diretti accidentali.
Le morsettiere avranno il 30% di spazio di scorta con un minimo di tre morsetti.
Tutte le lampade spia dovranno essere del tipo a LED con attacco BA9S.
Montaggio quadri di distribuzione energia elettrica
Quanto segue definisce le modalità da seguire per il montaggio di quadri di
distribuzione di energia elettrica di tipo prefabbricato a qualsiasi livello di tensione
e di qualsiasi tipo, e definisce i minimi requisiti che debbono essere soddisfatti
durante l'esecuzione delle opere e per la conservazione delle stesse fino alla
consegna definitiva dell'impianto.
Il montaggio non include mai modifiche di qualsiasi genere rispetto a quanto
fornito dal costruttore o eventuali riparazioni.
Gli elementi estraibili dovranno essere controllati onde garantire il perfetto
funzionamento dei meccanismi di scorrimento, comandi e blocchi meccanici
dei movimenti; Dovranno essere eseguite eventuali regolazioni dagli organi
predisposti.
Dovrà essere controllata la presenza e la rispondenza di tutte le valvole fusibili
ai requisiti dei documenti contrattuali.
Dovrà essere controllata la possibilità di eseguire normalmente tutte le
operazioni successive necessarie a portare il quadro pronto alla messa in
servizio quali, ad esempio, la terminazione e connessione dei cavi.
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Tutti gli accessori ed attrezzi di manovra e manutenzione dei quadri debbono
essere raccolti ed amministrati a cura dell'Installatore per essere consegnati a
fine lavori.
Dovrà essere eseguita la sigillatura di tutte le asole di passaggio cavi tra interno
ed esterno in modo da garantire mantenere inalterato il grado di protezione
del quadro.
Manutenzione ordinaria dei quadri elettrici di distribuzione di energia elettrica
E' compito dell'Installatore limitare l'accesso alle apparecchiatura al personale
responsabile, provvedendo tutti i mezzi necessari.
Ciò non deve limitare la
libertà di movimento ed accesso dell'incaricato della Direzione Lavori.
L'Installatore dovrà effettuare quelle operazioni di manutenzione ordinaria
suggerite dai fornitori ed atte a conservare le apparecchiatura fino al
momento della consegna definitiva o messa in servizio degli impianti.
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PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
SICUREZZA ELETTRICA
Definizioni
Con riferimento alle norme CEI 64-8, vengono evidenziate le seguenti definizioni:
Impianto di terra
Insieme dei dispersori, dei conduttori di terra, dei collettori (o nodi) di terra e dei
conduttori di protezione ed equipotenziali destinato a realizzare la messa a terra di
protezione e/o di funzionamento.
Massa
Parte conduttrice, facente parte dell'impianto elettrico, che non è in tensione in
condizioni ordinarie di isolamento ma che può andare in tensione in caso di
cedimento dell'isolamento principale e che può essere toccata.
Viene considerata messa anche una parte conduttrice che può andare in
tensione in caso di cedimento dell'isolamento principale, posta dietro un involucro
o una barriera rimovibili senza l'uso di un attrezzo nell'esercizio ordinario.
Massa estranea
Parte conduttrice, non facente parte dell'impianto elettrico, suscettibile di
introdurre il potenziale di terra.
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Dispersore
Corpo metallico, o complesso di corpi metallici, posto in intimo contatto con il
terreno e che realizza il collegamento elettrico con la terra.
Collettore principale di terra
Elemento dell'impianto di terra nel quale confluiscono i conduttori di terra, di
protezione, di equipotenzialità, ed eventualmente di neutro.
Conduttore di terra
Conduttore, non in intimo contatto col terreno, destinato a collegare i dispersori
fra di loro e al collettore (o nodo) principale di terra.
Conduttore di protezione (PE)
Conduttore che va collegato a una massa per la protezione contro i contatti
indiretti (Sistemi TN-S)
Conduttore PEN
Conduttore che svolge insieme le funzioni di conduttore di protezione e di neutro
(Sistema TN-C).
Conduttore equipotenziale
Conduttore avente lo scopo di assicurare l'equipotenzialità fra le masse e/o le
masse estranee.
Contatto diretto
Contatto di persone con parti attive.
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Contatto indiretto
Contatto di persone con una massa, o con una parte conduttrice in contatto con
una massa, durante un cedimento dell'isolamento.
Parti simultaneamente accessibili
Conduttori o parti conduttrici che possono essere toccati simultaneamente da
una persona, distanti fra di loro non più di 2,5 m in verticale o di 2,0 m in orizzontale
(1,25 m se entrambi fuori dalla portata di mano).
Parti a portata di mano
Conduttori o parti conduttrici situati nel volume che si estende attorno al piano di
calpestio (o di transito) dei luoghi ordinariamente occupati (o percorsi) da
persone, e limitato dalla superficie che la mano non può raggiungere senza far
uso di mezzi ausiliari; il volume convenzionale è definito dalle norme.
Corrente di sovraccarico
Sovracorrente che si verifica in un circuito elettricamente sano.
Corrente di corto circuito
Sovracorrente che si verifica in un circuito a seguito di un guasto di impedenza
trascurabile fra due punti fra i quali esiste tensione in condizioni regolari di
esercizio.
Corrente convenzionale di funzionamento di un dispositivo di protezione (If)
Valore limite per il quale il dispositivo, in specificate condizioni, sicuramente
funziona entro un tempo specificato.
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Protezione contro i contatti diretti
In generale la protezione contro i contatti diretti dovrà essere realizzata mediante
isolamento delle parti attive.
Dovranno pertanto essere adottati quegli accorgimenti (involucri, barriere, porte,
chiavi, ecc.) per escludere l'accesso a parti in tensione senza prima aver effettuato tutte le manovre necessarie per il sezionamento dell'impianto e la messa a
terra dei conduttori.
In particolare si prescrive che:
− l'accesso ai quadri o alle celle dei quadri debba essere reso possibile solamente
a personale qualificato con l'uso di chiavi e non mediante attrezzi
− debbano essere eseguiti tutti gli interblocchi necessari per evitare la richiusura
intempestiva del circuito
− il grado di protezione dei quadri, delle cassette e dei contenitori verso parti in
tensione sia almeno IP 2X con portelle aperte
− vengano adottati relé differenziali nei punti ove questo sia possibile, in partico-
lare sulle linee finali alle utenze.
Protezioni contro i contatti indiretti
La protezione dovrà essere assicurata:
− usando un isolamento rinforzato dove questo sia possibile
− collegando i conduttori di protezione a tutte le utenze elettriche, con le sezioni
prescritte dalle norme CEI
− eseguendo i collegamenti equipotenziali a tutte le masse e le masse estranee
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− collegando
al conduttore di protezione
simultaneamente accessibili da una massa
tutte
le
parti
conduttrici
− collegando al conduttore di protezione tutte le parti conduttrici a portata di
mano
− inserendo nei circuiti protezioni differenziali a media ed alta sensibilità.
Protezioni contro i sovraccarichi
Per assicurare la protezione contro i sovraccarichi di una conduttura si dovrà
installare un organo di protezione tale da soddisfare le seguenti diseguaglianze:
Ib ≤ In ≤ Iz e If ≤ 1,45 Iz
dove:
− Ib = corrente di impiego
- Iz = portata della conduttura nelle determinate condizioni di posa
- In = corrente nominale della protezione
- If = corrente convenzionale di funzionamento
Le protezioni dovranno rispettare il legame tra la If e la In, stabilito dalle norme CEI
17-5 e 23-3.
Protezioni contro i corto circuiti
I dispositivi di protezione nei quadri e sulle apparecchiature dovranno avere un
potere di interruzione almeno uguale alla corrente di corto circuito presente nel
punto ove il dispositivo è installato (Norme CEI 64-8, Capitolo VI, Sezione 3).
Per ogni linea, sia principale che dorsale, dovrà essere fatta la verifica termica dei
conduttori nelle condizioni di corto circuito, secondo quanto stabilito dalle Norme
64-8, Capitolo VI.
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L'Appaltatore dovrà presentare le curve di I2t delle protezioni prescelte, allegando
una relazione che dimostri la protezione delle condutture per tutta la loro
lunghezza.
Per gli interruttori automatici dovrà essere fatta la verifica anche per la massima
corrente di corto circuito per la quale la protezione è assicurata (corto circuito
all'inizio della conduttura).
I calcoli dovranno essere presentati prima della esecuzione dei lavori.
Tutte le protezioni di massima corrente dovranno risultare coordinate tra loro e
selettive.
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