CASSA DI RISPARMIO DI PARMA E PIACENZA S.p.A. Sede legale ed amministrativa in Via Università 1, 43100 PARMA Capitale sociale Euro 876.761.620,00 interamente versato Codice fiscale, partita I.V.A. e numero iscrizione Registro delle Imprese di Parma: 02113530345 Numero iscrizione Albo delle Banche: 5435 - Codice ABI 6230.7 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Capogruppo del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 6230.7 Soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Crédit Agricole S.A. DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE depositato presso la CONSOB in data 10 giugno 2016, a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0054061/16 del 9 giugno 2016. Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. (l’Emittente o la Banca) ha predisposto il presente documento di registrazione (il Documento di Registrazione, in cui si devono ritenere comprese le informazioni indicate come ivi incluse mediante riferimento) in conformità ed ai sensi della Direttiva 2003/71/CE (la Direttiva Prospetti o la Direttiva) e all’art. 14 del Regolamento 2004/809/CE (il Regolamento CE), così come successivamente modificati ed integrati, nonché degli Schemi allegati a quest’ultimo. Il documento contiene informazioni sull’Emittente per la durata di dodici mesi a decorrere dalla sua data di approvazione. Il presente Documento di Registrazione, insieme alla documentazione predisposta per l'offerta e/o quotazione (ove prevista) degli strumenti finanziari di volta in volta rilevanti, redatta in conformità alla Direttiva (i.e. la nota informativa sugli strumenti finanziari anche facente parte di programmi di emissione, che contiene i rischi e le informazioni specifiche connesse agli strumenti finanziari oggetto dell’offerta (la Nota Informativa), la nota di sintesi, contenente in breve i rischi e le caratteristiche essenziali connessi alla Banca e agli strumenti finanziari oggetto dell’offerta (la Nota di Sintesi), le condizioni definitive che saranno predisposte dall’Emittente in occasione di ciascuna emissione e pubblicate prima dell’inizio dell’offerta (le Condizioni Definitive) insieme alla Nota di Sintesi relativa ad ogni singola emissione, nonché la documentazione indicata come inclusa mediante riferimento nei medesimi), costituisce un prospetto di base ai sensi e per gli effetti della Direttiva. L'informativa completa sull'Emittente e sull'offerta e/o quotazione (ove prevista) di strumenti finanziari può essere ottenuta solo sulla base della consultazione congiunta del Documento di Registrazione, della rilevante Nota Informativa e della documentazione indicata come inclusa mediante riferimento. Si veda inoltre il Capitolo "Fattori di Rischio" nel Documento di Registrazione, per l'esame dei fattori di rischio con riferimento all’Emittente, e nella rilevante Nota Informativa, per l'esame dei fattori di rischio che devono essere presi in considerazione con riferimento agli strumenti finanziari di volta in volta oggetto dell’offerta (i Titoli). La pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della CONSOB sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Il presente Documento di Registrazione è a disposizione del pubblico gratuitamente, dalla data di pubblicazione dello stesso e per tutta la durata della sua validità, presso la sede sociale e tutte le filiali dell'Emittente ed è consultabile sul sito Internet dell'Emittente www.cariparma.it/prodotti/privati/prodotti-di-risparmio/obbligazioni-cariparma, nonché presso la sua sede legale. 1 INDICE 1. 2. PERSONE RESPONSABILI..................................................................................................... 5 1.1 Persone responsabili del Documento di Registrazione ................................................ 5 1.2 Dichiarazione di responsabilità ......................................................................................... 5 REVISORI LEGALI DEI CONTI ............................................................................................... 6 2.1 Società di revisione ............................................................................................................ 6 2.2 Indicare se i revisori si sono dimessi, sono stati rimossi dall'incarico o non sono stati rinominati durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli anni passati .................................................................................................................................... 6 3.1 FATTORI DI RISCHIO ....................................................................................................... 7 Rischio relativo all’assenza di credit spread dell’Emittente ................................................ 7 Rischio di credito ....................................................................................................................... 7 Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito ............................................ 7 Rischio di esposizione nei confronti di titoli di debito emessi da Stati sovrani ................ 8 Rischio di mercato ..................................................................................................................... 9 Rischio di liquidità dell’Emittente........................................................................................... 10 Rischio operativo ..................................................................................................................... 10 Rischio relativo alle controversie legali pendenti ............................................................... 11 Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie ................... 11 Rischio connesso alle attuali incertezze del contesto macroeconomico e alla crisi economico/finanziaria ............................................................................................................. 14 3.2 DATI PATRIMONIALI, FINANZIARI ED ECONOMICI SELEZIONATI RIFERITI ALL’EMITTENTE E AL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE .................................. 15 4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE .................................................................................... 23 4.1 Storia ed evoluzione dell’Emittente................................................................................ 23 4.1.1. Denominazione legale ................................................................................................. 23 4.1.2. Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione .................. 23 4.1.3. Data di costituzione e durata dell’Emittente, ad eccezione del caso in cui la durata sia indeterminata ......................................................................................................... 24 4.1.4. Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale......... 24 4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità .................................................................. 24 5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA’ ....................................................................................... 25 5.1 Principali attività ................................................................................................................ 25 5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati ..................................................... 25 5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi ...................... 30 5.1.3 Principali mercati ............................................................................................................... 30 5.1.4 Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente riguardo alla sua posizione 2 concorrenziale.............................................................................................................................. 31 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA .......................................................................................... 32 6.1 Breve descrizione del Gruppo di cui fa parte l’Emittente e della posizione che l’Emittente occupa ....................................................................................................................... 32 6.2 Dipendenza dell’Emittente da altri soggetti all’interno del Gruppo di cui la stessa fa parte ............................................................................................................................................. 33 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ............................................................. 34 7.1 Cambiamenti negativi sulle prospettive dell'Emittente ............................................... 34 7.2 Tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero avere ripercussioni sulle prospettive dell'Emittente .......................................................................... 34 8. PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ................................................................................... 35 9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI CONTROLLO ........................ 36 9.1 Componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo ................. 36 9.2 Conflitti di interesse degli organi di amministrazione, direzione e controllo ............ 42 10. PRINCIPALI AZIONISTI ......................................................................................................... 43 10.1 Soggetti che controllano l'Emittente ........................................................................... 43 10.2 Accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente ................................................................... 43 11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITA’, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE ................. 44 11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati .............................................. 44 11.2 Bilanci.............................................................................................................................. 46 11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali ...................................................... 46 11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni contenute nel Documento di Registrazione relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione legale dei conti ........................................................................................................................................... 46 11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento Informativo che siano state controllate dalla Società di Revisione .............................................................. 46 11.3.3 Dati contenuti nel Documento di Registrazione estratti da fonti diverse dai bilanci dell’Emittente ............................................................................................................... 46 11.4 Data della ultime informazioni finanziarie contenute nel Documento di Registrazione ............................................................................................................................... 46 11.5 Informazioni finanziarie infrannuali ............................................................................. 47 11.6 Procedimenti giudiziari e arbitrali................................................................................ 47 11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente................................................................................................................................ 48 12. CONTRATTI IMPORTANTI ................................................................................................... 49 13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI ................................................................................................................................. 50 13.1 Informazioni provenienti da terzi o pareri di esperti................................................. 50 13.2 Fonti relative alle informazioni provenienti da terzi ................................................. 50 3 14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ...................................................................... 51 4 1. PERSONE RESPONSABILI 1.1 Persone responsabili del Documento di Registrazione Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., con sede in Via Università 1, 43121 Parma, si assume la responsabilità dei dati e delle informazioni contenuti nel presente Documento di Registrazione. 1.2 Dichiarazione di responsabilità Il presente Documento di Registrazione è conforme a quello depositato in CONSOB in data 10 giugno 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0054061/16 del 9 giugno 2016. Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., attesta che il presente Documento di Registrazione è conforme agli schemi applicabili del Regolamento CE e, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni in esso contenute sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. 5 2. REVISORI LEGALI DEI CONTI 2.1 Società di revisione Il bilancio individuale dell'Emittente ed il bilancio consolidato del gruppo bancario che fa capo all'Emittente (il Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole o il Gruppo) relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 (rispettivamente il Bilancio 2015 e il Bilancio Consolidato 2015) e 2014 (rispettivamente il Bilancio 2014 e il Bilancio Consolidato 2014) inclusi mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione (si veda il Capitolo 11 del Documento di Registrazione) sono sottoposti a revisione legale dei conti da parte della società Reconta Ernst & Young S.p.A., con sede in Roma, via Po 32 (la Società di Revisione), in esecuzione della delibera dell'Assemblea dei soci della Banca del 23 aprile 2012, che ha attribuito alla Società di Revisione l’incarico per il periodo 2012 - 2020. Reconta Ernst & Young S.p.A. è iscritta alla sezione ordinaria del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Roma, n. 00434000584. L'incarico è svolto ai sensi dell’art. 2409-bis e seguenti del codice civile. Si segnala che la Società di Revisione ha espresso giudizi senza rilievi sul Bilancio 2015, sul Bilancio Consolidato 2015, sul Bilancio 2014 e sul Bilancio Consolidato 2014 (per ulteriori informazioni sulle relazioni della Società di Revisione si veda il Capitolo 11, Paragrafi 11.3.1 e 11.3.2, del Documento di Registrazione). 2.2 Indicare se i revisori si sono dimessi, sono stati rimossi dall'incarico o non sono stati rinominati durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli anni passati Nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 e fino alla data del Documento di Registrazione non è intervenuta alcuna revoca dell’incarico conferito dall’Emittente alla Società di Revisione, né la Società di Revisione ha rinunciato all’incarico stesso. 6 FATTORI DI RISCHIO 3.1 FATTORI DI RISCHIO Si invitano gli investitori a leggere attentamente i presenti fattori di rischio, prima di qualsiasi decisione sull’investimento, al fine di comprendere i rischi generali e specifici collegati all'Emittente ed agli strumenti finanziari emessi dall'Emittente. Nel prendere una decisione di investimento, gli investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all'Emittente, ai settori di attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari proposti. I presenti fattori di rischio devono essere letti congiuntamente alle altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione ed ai fattori di rischio di cui alla Nota Informativa. I rinvii a Capitoli e Paragrafi si riferiscono a capitoli e paragrafi del Documento di Registrazione. Nello svolgimento delle proprie attività, l'Emittente potrà essere esposto ad una serie di rischi caratteristici del settore bancario. Di seguito sono sinteticamente esposti alcuni dei rischi significativi che potrebbero influenzare negativamente la situazione finanziaria ed i risultati operativi dell'Emittente. Alcuni di questi rischi sono gestiti secondo politiche e procedure di gestione del rischio prestabilite, la maggior parte delle quali è descritta nella sezione "E – Informazioni sui Rischi e sulle relative politiche di Copertura" della Nota Integrativa contenuta nel Bilancio 2015. ******** Rischio relativo all’assenza di credit spread dell’Emittente Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che per l’Emittente non è possibile determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un’obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap su durata corrispondente), atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente. Rischio di credito L’Emittente è esposto ai rischi relativi all’attività creditizia. In particolare, il rischio di credito è connesso all’eventualità che l’Emittente o il Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole abbiano un deterioramento della propria solidità patrimoniale e delle proprie prospettive economiche ricondotto al rischio di perdite derivante dall’eventuale impossibilità o rifiuto da parte della clientela (inclusi gli Stati sovrani) di onorare le proprie obbligazioni contrattuali, connesse a rapporti di concessione di finanziamenti, impegni, lettere di credito, strumenti derivati, operazioni in valuta e di altro tipo. Sebbene l’attività di concessione del credito costituisca il core business del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole, la stessa viene implementata con obiettivo di conseguire una crescita controllata degli impieghi in tutto il territorio nazionale, attraverso una strategia di assunzione del rischio che individua le aree geografiche, i segmenti di clientela ed i settori di attività economica ritenuti di maggiore interesse. Tale strategia, concordata con la controllante Crédit Agricole S.A., si sostanzia nell’individuazione dei limiti di rischio che possono essere assunti con l’attività creditizia (rischio di concentrazione settoriale e individuale, etc.), verificandone la compatibilità con gli obiettivi di budget e di piano industriale. L’Emittente ritiene che le politiche adottate dal Gruppo siano adeguate a tenere sotto controllo il rischio di credito; tuttavia, alla data del Documento di Registrazione, non si può escludere il verificarsi di eventi ignoti e imprevedibili che potrebbero incidere negativamente sulla capacità della clientela di onorare le proprie obbligazioni contrattuali con effetti negativi sulla solidità patrimoniale e sulle prospettive economiche dell’Emittente o del Gruppo. Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito Si segnala che i crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore complessive, sono aumentati rispetto all’esercizio precedente portandosi a 3.065 milioni di Euro contro i 2.992 milioni di Euro dell’esercizio precedente e rappresentano circa l’8,4% del totale crediti netti rilevati al termine del presente esercizio (8,0% a fine 2014), con un livello di copertura che ha raggiunto il 40,5%. Le sofferenze nette si attestano a 1.159 milioni di Euro rispetto ai 1.091 milioni di Euro di dicembre 2014, dopo aver consolidato una percentuale di copertura in linea con l’anno precedente, con un lieve incremento del proprio peso all’interno dell’aggregato a 3,2% (+0,3%). Rispetto al precedente 7 FATTORI DI RISCHIO esercizio sono cresciute, seppur anch’esse in misura contenuta, le inadempienze probabili posizionatesi a 1.814 milioni di Euro, con un’incidenza sui crediti netti complessivi pari al 5% e con un miglioramento del tasso di copertura salito al 21,8%. In controtendenza i crediti scaduti/sconfinati che, se confrontati con il dato del 2014, sostanzialmente dimezzano il valore dell’esposizione netta, scendendo a 90,8 milioni di Euro (123,4 milioni di Euro, -57,6%), rappresentando solo lo 0,2% dei crediti netti totali ma con un grado di copertura al 6,5% (rispetto al 3,6% del 2014). Per maggiori informazioni, si rinvia alla pagina 35 del Bilancio Consolidato 2015 e al successivo Capitolo 3.2 del presente Documento di Registrazione. In dettaglio, si veda la tabella sotto riportata: Indicatori di rischiosità creditizia(1) Dati di Dati di sistema sistema grandi 31.12.15 31.12.14 grandi banche banche al al 31.12.2015 31.12.2014(2) Variazione Indicatori Cariparma 2015-2014 (2) Crediti deteriorati lordi/Crediti lordi verso clientela Crediti deteriorati netti/Crediti netti verso clientela Sofferenze lorde/Crediti lordi verso la clientela Sofferenze nette/Crediti netti verso la clientela Rapporto di copertura crediti deteriorati Rapporto di copertura delle sofferenze Sofferenze nette/Patrimonio totale di vigilanza Sofferenze nette / Patrimonio netto Rettifiche di valore nette su crediti/Crediti netti verso clientela 13,3% 17,7% 12,4% 15,8% 0,9 8,4% 10,8%(3) 8,0% 10,8%(4) 0,4 7,1% 9,5% 6,5% 8,3% 0,6 3,2% 4,8%(3) 2,9% 4,5%(4) 0,3 40,5% 43,4% 39,0% 40,8% 1,5 57,6% 58,6% 57,6% 56,9% - 36,8% n.d. 34,3% n.d. 2,5 23,5% n.d. 22,9% n.d. 0,6 1,1% n.d. 1,2% n.d. -0,1 (1) Gli indici sono costruiti sulla base dei dati patrimoniali ed economici riesposti nei prospetti contabili riclassificati di cui alle pagine 24 e 32 del Bilancio Consolidato 2015. (2) Fonte: rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla Banca d’Italia n° 1 di aprile 2016, tavola 4.1 pag. 34 e n° 1 di aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21. (3) I dati si riferiscono all’intero sistema bancario italiano. (4) I dati sono tratti dall’Appendice alla relazione annuale della Banca d’Italia al 31 dicembre 2014, riferita all’intero sistema bancario italiano. La Banca ha tuttavia perseguito il miglioramento della qualità del credito attraverso il monitoraggio continuo del portafoglio, valutando il rispetto della strategia di rischio concordata con un’attenzione particolare verso i maggiori rischi assunti. Rischio di esposizione nei confronti di titoli di debito emessi da Stati sovrani Tale rischio si sostanzia nella diminuzione del merito di credito di soggetti terzi rispetto alle società del Gruppo, ivi inclusi gli stati sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od obbligazioni che potrebbero comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità del Gruppo di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. Al 31 dicembre 2015 il valore di bilancio dell’esposizione verso Stati sovrani era pari a Euro 5.574 milioni di Euro di cui il 99,9% concentrato sull’Italia: una significativa diminuzione nel merito di credito dell’Italia potrebbe pertanto avere un impatto negativo sui risultati del Gruppo stesso. 8 FATTORI DI RISCHIO In dettaglio, si veda la tabella sotto riportata: 31.12.2015 (in migliaia di Euro) FVTPL (Fair Value Through Profit or Loss) Titoli di Stato Italiano Titoli di Stato Argentini AFS (Availablefor-sale financial assets) Titoli di Stato Italiano Titoli di Stato Argentini Titoli di Stato Francesi Valore nominale Valore di Bilancio 31.12.2014 Riserva di valutazio ne Valore nominale Valore di Bilancio Riserva di valutazion e Emittente Rating S&P Repubblica Italiana BBB- 2 3 - 3 4 - Repubblica Argentina SD 21 2 - 21 1 1 Repubblica Italiana BBB- 4.589.500 5.573.834 114.236 5.000.000 5.946.617 1.414.298 Repubblica Argentina SD 24 34 6 24 28 28 Repubblica Francese AA - - - - - - 4.589.547 5.573.873 114.242 5.000.048 5.946.650 1.414.327 Totale La percentuale di incidenza dell'investimento in titoli governativi, sull'ammontare complessivo delle attività finanziarie risulta pari al 94,2%. L’esposizione verso i titoli di Stato argentini sono di importo non significativo. Non è presente nessun titolo di debito strutturato emesso da Governi centrali o locali. Al di là dei titoli governativi riportati sopra in tabella, la percentuale di incidenza dei finanziamenti verso Governi, rispetto all'ammontare dei crediti verso la clientela, risulta pari allo 0,07%. Per maggiori informazioni, si rinvia alla pagina 38 del Bilancio Consolidato 2015 e al successivo Capitolo 3.2 del presente Documento di Registrazione. Rischio di mercato Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti dall’Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente e/o del Gruppo. Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione (trading book), che comprende gli strumenti finanziari, inclusi i derivati, sia al portafoglio bancario (banking book). Il rischio di mercato relativo al portafoglio di negoziazione deriva dall’operatività di negoziazione sui mercati di interesse, tassi di cambio e titoli di capitale. L’Emittente non è caratterizzato da una significativa attività di trading proprietario sui mercati e l’attività di negoziazione è essenzialmente strumentale, poiché il Gruppo Cariparma Crédit Agricole assume posizioni di rischio finanziario solo residuale per conto della clientela sulla base del principio dell’intermediazione. Il rischio di mercato nel portafoglio bancario è influenzato dalle variazioni dei credit spread e dei tassi di interesse nei diversi periodi di rilevazione. Il processo di gestione del rischio di mercato del portafoglio di negoziazione è regolamentato nell’ambito della relativa policy del Gruppo Bancario 9 FATTORI DI RISCHIO Cariparma Crédit Agricole, introdotta al fine di identificare i criteri per la gestione dei profili di rischio, le attività da porre in essere per la corretta applicazione dei criteri, le unità deputate allo svolgimento delle citate attività e le procedure a supporto delle stesse. Non è disponibile un’indicazione quantitativa (Value at Risk) dell’esposizione al rischio di mercato. Per maggiori informazioni sul rischio di mercato si veda la Parte E, Sezione 2, pagine 401 e seguenti della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato 2015. Rischio di liquidità dell’Emittente Il rischio di liquidità, sia a breve che a medio/lungo termine, è il rischio che, anche causa del fenomeno delle trasformazione delle scadenze, l’Emittente non sia in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento per l’incapacità di reperire fondi su mercato (funding liquidity risk) e/o di smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk) e/o che sia costretto a sostenere costi molto elevati per far fronte a detti impegni. Il Gruppo adotta una politica di gestione della liquidità di breve termine (o liquidità operativa), ovvero di gestione degli eventi che impattano sulla posizione di liquidità dell’Emittente e del Gruppo nell’orizzonte temporale dall’overnight fino ai 12 mesi, che ha l’obiettivo primario del mantenimento della capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari, minimizzandone i costi. La gestione della liquidità di medio lungo periodo, il cui obiettivo è quello di mantenere un equilibrio tra passività complessive e attività a medio-lungo termine prevede l’individuazione di soglie di allerta sulla gestione della liquidità a medio lungo termine tramite la definizione degli indicatori Position en Resources Stable (PRS) e Coefficient en Resources Stable (CRS) i quali mirano a garantire l’equilibrio di bilancio del Gruppo tra le risorse stabili (risorse del mercato a medio lungo termine, risorse clientela, fondi propri) e gli impieghi durevoli (immobilizzazioni, crediti clientela, riserve di liquidità). Livelli positivi di PRS e CRS determinano la capacità della Banca di supportare il proprio attivo durante una crisi. L’Emittente ritiene che le politiche adottate ed i presidi implementati dal Gruppo siano adeguate a tenere sotto controllo il rischio di liquidità. Tuttavia, alla data del Documento di Registrazione, non si può escludere il verificarsi di eventi ignoti e imprevedibili che potrebbero incidere negativamente sulla capacità del Gruppo di far fronte ai propri impegni finanziari. Al 31 dicembre 2015, a livello di Gruppo, le operazioni di rifinanziamento Targeted Long Term Refinancing Operations (TLTRO) sono pari a 1,4 miliardi di Euro (si veda al riguardo la tabella 8 al Capitolo 3, Paragrafo 3.2 del presente Documento di Registrazione). Inoltre, allo scopo di ampliare le fonti di liquidità, il Gruppo Cariparma nel corso del 2013 ha strutturato un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bonds). Tali titoli obbligazionari, assistiti da una garanzia rappresentata da un portafoglio crediti di primaria qualità, sono stati segregati a favore degli obbligazionisti mediante cessione in una società veicolo (Cariparma OBG srl - partecipata al 60% da Cariparma). Oltre a permettere di creare ulteriore riserva eligibile presso la BCE attraverso l’emissione di un Covered Bond interno (c.d. retained), il suddetto programma ha permesso di collocare il Covered Bond anche presso investitori esterni. Si segnala al riguardo che, nel corso 2015 è stato emesso sul mercato un nuovo Covered Bond per totali 1 miliardo di Euro interamente collocato presso investitori istituzionali. Per maggiori informazioni si veda la tabella 7 e la tabella 9 al Capitolo 3, Paragrafo 3.2 del presente Documento di Registrazione. Infine, per ulteriori informazioni sia di natura qualitativa, circa gli aspetti generali, i processi e la misurazione del rischio di liquidità, sia di natura quantitativa, si veda la Parte E, Sezione 3, pagine 419 e seguenti della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato 2015. Rischio operativo Il rischio operativo è definito come il rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure e/o sistemi interni, risorse umane e/o eventi esogeni. Tale definizione include il rischio legale, ma non quello strategico e di reputazione. Il rischio legale comprende - fra 10 FATTORI DI RISCHIO l’altro - l’esposizione ad ammende, sanzioni pecuniarie o penalizzazioni derivanti da provvedimenti assunti dall’Organo di Vigilanza, ovvero da regolamenti privati. Nell’ambito del consolidamento e rafforzamento dei propri presidi a fronte del rischio operativo, il Gruppo cui appartiene l’Emittente si è da tempo attivato per perseguire: (i) raggiungimento della conformità ai requisiti che la normativa di Vigilanza prevede per i sistemi di controllo interno (circolare della Banca di Italia 285/2013 e successivi aggiornamenti); (ii) il mantenimento di una costante conformità ai requisiti che la normativa prevede per l’utilizzo del metodo TSA (Traditional Standardised Approach) per il calcolo del capitale regolamentare previsto da Basilea 2; (iii) il costante miglioramento del monitoraggio dei rischi e delle perdite, tale da permettere un approccio gestionale, soprattutto in termini di iniziative di mitigazione e di prevenzione; (iv) il perfezionamento del sistema dei controlli permanenti ed estensione della copertura dei controlli stessi nel perimetro aziendale; e (v) il raggiungimento della conformità ai requisiti che la normativa prevede per l’utilizzo di metodi AMA (Advanced Measurement Approaches) per il calcolo del capitale regolamentare. L’Emittente ritiene che le politiche adottate dal Gruppo siano adeguate a tenere sotto controllo il rischio operativo. Tuttavia, alla data del Documento di Registrazione, non si può escludere il verificarsi di eventi ignoti e imprevedibili, quali danneggiamenti o malfunzionamenti causati da eventi straordinari, che potrebbero incidere negativamente sul funzionamento dei sistemi posti a presidio del rischio operativo, causando effetti negativi sulla posizione finanziaria e sui risultati dell’Emittente. Per maggiori informazioni sia di natura qualitativa, circa gli aspetti generali, i processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo, sia di natura quantitativa, si veda la Parte E, pagine 423 e seguenti, della Nota Integrativa al Bilancio 2015. Rischio relativo alle controversie legali pendenti Alla data del Documento di Registrazione, l’Emittente è parte di procedimenti giudiziari, civili e amministrativi, correlati alla propria attività ordinaria, per alcuni dei quali l’Emittente ha costituito nel proprio bilancio consolidato un apposito fondo rischi e oneri destinato a coprire le potenziali passività che ne potrebbero derivare. A fronte di tali contenziosi, al 31 dicembre 2015, il Gruppo evidenzia un fondo rischi e oneri per complessivi 12.716 migliaia di Euro. Sebbene sia intrinsecamente difficile prevedere l’esito dei molti procedimenti legali di cui il Gruppo è parte e, pertanto, non si possa escludere che l’esito sfavorevole di alcuni di essi possa avere effetti negativi sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale del Gruppo medesimo, a giudizio della Banca il fondo rischi accantonato è adeguato a far fronte a tali eventuali esiti negativi e i giudizi in questione, singolarmente considerati, non sono significativi Per ulteriori informazioni sulle controversie legali pendenti di cui è parte l’Emittente si rinvia al Capitolo 11, Paragrafo 11.6, del Documento di Registrazione. Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie A novembre 2014 è entrato in funzione il sistema unico europeo di vigilanza bancaria (Single Supervisory Mechanism = SSM). Con questo meccanismo la Banca Centrale Europea (BCE) si assume il compito di vigilanza su 130 grandi banche sistemiche dell'eurozona. Il Gruppo ricade sotto la vigilanza della BCE. La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all’adozione di discipline più rigorose da parte delle autorità internazionali. A partire dall’1 gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e dell’introduzione di policy e di regole quantitative per l’attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari. In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli Accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un common equity tier one ratio pari 11 FATTORI DI RISCHIO almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un tier capital ratio pari almeno al 8,5% e un total capital ratio pari almeno al 10,5 delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. capital conservation buffer, vale a dire un cuscinetto di ulteriore capitalizzazione obbligatoria). Si segnala inoltre che la BCE ha terminato la revisione della valutazione sugli istituti di credito europei più significativi per lo SREP 2015; in tale contesto la BCE ha inviato una comunicazione alla controllante Crédit Agricole S.A. riguardante i requisiti patrimoniali complessivi minimi da rispettare a livello consolidato per il Gruppo Cariparma Crédit Agricole (i.e Common Equity Tier I Ratio pari al 9,5%), i quali alla data del Documento di Registrazione risultano rispettati, in quanto tale indicatore a livello di Gruppo si posiziona all’11,4%. L’autorità di vigilanza, inoltre, non ha richiesto all’Emittente ulteriori misure prudenziali. Si segnala, infine, che nel corso del 2016 Crédit Agricole S.A. e, di conseguenza, il Gruppo Cariparma, in quanto Gruppo controllato dalla stessa, è stata sottoposta all’esercizio di stress test richiesto dall’European Banking Authority che coinvolge i gruppi aventi rilevanza sistemica. Tale esercizio, guidato dalla Credit Agricole S.A., ha coinvolto varie funzioni aziendali e ha consentito, come già avvenuto per l’esercizio tenutosi nel corso del 2014, una valutazione complessiva della sostenibilità di conto economico e stato patrimoniale a condizioni macroeconomiche avverse. La disclosure dei risultati dell’esercizio, secondo il calendario stabilito dall’EBA, è prevista per luglio 2016. Per quanto concerne la liquidità, gli Accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o “LCR”), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o “NSFR”) con orizzonte temporale pari a un anno, introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Relativamente a questi indicatori, si segnala che: - per l’indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° ottobre 2015, del 70% a partire dal 1° gennaio 2016, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 575/2013 (il Regolamento 575/2013); - per l’indicatore NSFR, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018. Inoltre, gli accordi di Basilea III prevedono che le banche monitorino il proprio indice di leva finanziaria (Leverage Ratio) calcolato come rapporto fra il capitale di classe 1 (Tier 1) e le esposizioni complessive dell’ente creditizio, secondo quanto previsto dall’articolo 429 del Regolamento 575/2013. Tale indicatore è oggetto di segnalazione da parte delle banche a partire dal 2015, tuttavia alla data attuale non è stata definita la soglia minima e la data di decorrenza dell’indice in questione. Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente potrebbero essere significativi. Tra le novità normative si segnalano i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 attuativi della la Direttiva 2014/59/UE (la Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD) del Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicati il 16 novembre 2015 sulla Gazzetta Ufficiale, in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento che s’inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRRD, in materia di risoluzione delle crisi o di altre procedure di gestione delle crisi, si evidenzia l’introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le Autorità) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti purché nessun creditore subisca perdite 12 FATTORI DI RISCHIO superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. In particolare, in base ai suddetti decreti attuativi si registra il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai detentori di titoli di debito non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro 100.000,00 (c.d. “bail-in”). Pertanto, con l’applicazione dello strumento del “bail-in”, i sottoscrittori potranno subire la riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista l’applicazione a partire dal 1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di “bail-in” potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data. Al riguardo si rinvia al “Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” inserito nel Capitolo 2 della relativa nota informativa. Da ultimo si segnala che l’implementazione delle Direttive 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 e 2014/59/UE (Bank Recovery and Resolution Directive) e l’istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n.806/2014 del 15 luglio 2014), potrà comportare un impatto sulla posizione economica e patrimoniale della Banca in quanto impone l’obbligo di costituire specifici fondi con risorse finanziarie che dovranno essere fornite, a partire dall'esercizio 2015, tramite contribuzioni a carico degli enti creditizi. La Banca d’Italia, nella sua veste di autorità di risoluzione nazionale ha istituito con provvedimento n. 1226609/15 del 18 novembre 2015 il Fondo di Risoluzione Nazionale. Per il 2015, tenuto conto dell’esigenza di ricorrere con immediatezza alle risorse del Fondo di Risoluzione Nazionale nel quadro del programma di risoluzione delle crisi di alcune banche italiane, l’autorità nazionale ha richiamato non solo i contributi ordinari (ex-ante) ma anche i contributi straordinari (ex-post, in misura pari a tre annualità della contribuzione ordinaria). A livello consolidato, per il Gruppo Cariparma la quota ex ante 2015 ammonta a circa 8,1 milioni di Euro mentre la quota ex-post a circa 24,2 milioni di Euro, per un ammontare complessivo di circa 32,2 milioni di Euro. Il contributo ex ante 2015 per il finanziamento del DGS (Deposit Guarantee Schemes) ammonta a circa 6,4 milioni di Euro. A livello individuale, per Cariparma, la quota ex-ante 2015 ammonta a circa 6 milioni di Euro mentre la quota ex-post a circa 24,1 milioni di Euro, per una ammontare di circa 30,1 milioni di Euro. Inoltre, il contributo ex ante 2015 per il finanziamento del DGS (Deposit Guarantee Schemes) ammonta a circa 4,6 milioni di Euro. Si segnala, infine, che oltre ai versamenti ordinari effettuati nel corso dell’anno, nell’ultimo trimestre 2015 sono stati richiesti alle banche italiane versamenti straordinari per il salvataggio di quattro istituti di credito finiti in dissesto: CariFerrara, Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti. A fine novembre 2015 il Governo ha, infatti, approvato il programma di risoluzione delle 4 Banche, che prevede l’assorbimento delle perdite a carico di azionisti, obbligazionisti subordinati, e a seguire del Fondo di Risoluzione, e la costituzione di quattro “Bridge Bank”, a cui vengono conferiti tutti gli asset, al netto delle sofferenze confluite in un’unica “Bad Bank”. L’impegno finanziario del Fondo di Risoluzione è finalizzato a coprire le perdite delle banche originarie, ricapitalizzare le “Bridge Bank” e dotare la “Bad Bank” del capitale necessario a operare. L’Emittente è inoltre soggetto ad un’articolata e stringente regolamentazione, nonché all’attività di vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte. Sia la regolamentazione applicabile, sia l’attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi. Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in ambito finanziario e bancario, l’Emittente è soggetta a specifiche normative, in tema, tra l’altro, di antiriciclaggio, usura, tutela del cliente (consumatore). 13 FATTORI DI RISCHIO Sebbene l’Emittente si impegni ad ottemperare al complesso sistema di norme e regolamenti, il suo mancato rispetto, ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. Rischio connesso alle attuali incertezze del contesto macroeconomico e alla crisi economico/finanziaria Il quadro macroeconomico è attualmente connotato da significativi profili di incertezze, in relazione: (a) alle tendenze dell’economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento delle dinamiche di crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei paesi, come Stati Uniti e Cina, che hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (b) ai futuri sviluppi della politica monetaria della BCE, nell’area Euro, e della FED, nell’area del dollaro, ed alle politiche, attuate da diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (c) alla sostenibilità dei debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si registrano, in modo più meno ricorrente, sui mercati finanziari. In particolare, si richiamano, in proposito: (i) i recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia - che hanno posto rilevanti incertezze, non rientrate del tutto, sulla futura permanenza della Grecia nell’area euro, se non, in una prospettiva estrema, per il possibile contagio, tra i mercati dei debiti sovrani, dei diversi paesi, sulla stessa tenuta del sistema monetario europeo fondato sulla moneta unica; (ii) le recenti turbolenze sui principali mercati finanziari asiatici, tra cui, in particolare quello cinese. Sussiste pertanto il rischio che la futura evoluzione dei richiamati contesti possa produrre effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Emittente; (iii) la recente vicenda Volkswagen che ha inciso sull’andamento dei mercati finanziari e sul clima di fiducia in Germania, introducendo un nuovo elemento di incertezza per le economie europee. Il tasso di cambio dell’Euro rispetto al Dollaro si è attestato a 1,089 in media nel mese di dicembre. Tuttavia, l’indebolimento della valuta statunitense non ha portato ad una risalita del prezzo del petrolio, che ha invece continuato a scendere. I bassi prezzi delle commodity sono stati trasferiti a valle in minori prezzi dei beni, e questo ha fatto sì che l’inflazione in Europa continuasse a mantenersi su livelli estremamente bassi, pressoché pari a zero. In tale contesto di lenta crescita e prezzi al consumo ancora su livelli ampiamente sotto il target prefissato del 2%, la Banca Centrale Europea ha proseguito con le misure di politica monetaria espansiva. L’andamento dell’Emittente è influenzato dall’andamento dell’economica generale, nazionale e dell’intera area Euro, e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita dell’economia delle aree geografiche in cui l’Emittente opera. Al riguardo, assumono rilevanza significativa l’andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni. Variazioni avverse di tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico/finanziaria, potrebbero condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale. 14 3.2 DATI PATRIMONIALI, FINANZIARI ED ECONOMICI SELEZIONATI ALL’EMITTENTE E AL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE RIFERITI Si riporta di seguito la tabella contenente i principali indicatori economico-finanziari consolidati relativi al Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014, ricavabili rispettivamente dal Bilancio Consolidato 2015 e dal Bilancio Consolidato 2014, approvati dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente in data 22 marzo 2016 e 24 marzo 2015 ed assoggettati a revisione legale dei conti completa da parte della Società di Revisione. Il Bilancio Consolidato 2015 è stato approvato dall’Assemblea dei soci della Banca tenutasi in data 28 aprile 2016. Tabella 1: Patrimonio di vigilanza e coefficienti patrimoniali consolidati Fondi Propri e coefficienti di solvibilità (in migliaia di Euro) Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali e al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio Filtri prudenziali del CET1 (+/-) Elementi da dedurre dal CET1 Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di disposizioni transitorie Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio Elementi da dedurre dall’AT1 Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) Totale Capitale di classe 1 (Tier 1 - T1) Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali e al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio Filtri prudenziali del T2 (+/-) Elementi da dedurre dal T2 Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie Totale capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) Totale fondi propri Attività di rischio Ponderate COEFFICIENTI DI CAPITALE Common Equity Tier 1 Ratio Tier 1 Ratio* Total Capital Ratio* 31.12.2015 31.12.2014 4.872.244 4.779.932 -1.462 2.442.800 -7.004 2.523.624 232.828 388.715 2.660.810 2.638.019 100.532 112.823 - - -178.139 -243.392 - - 2.660.810 2.638.019 658.333 774.451 - - -165.465 -230.534 492.868 543.917 3.153.678 3.181.936 23.387.753 23.588.581 11,4% 11,4% 13,5% 11,2% 11,2% 13,5% 15 * le soglie minime previste dalla normativa sono pari: (i) con riferimento al Common Equity Tier al 7%; (ii) con riferimento al Tier 1 Ratio al 8,5%; e (iii) con riferimento al Total Capital Ratio al 10,5%. Tali soglie sono già comprensive del cosiddetto “capital conservation buffer”, pari al 2,5% rispetto alle soglie minime previste dalla normativa. Il Common Equity Tier 1 ratio ed il Tier 1 ratio al 31 dicembre 2015 si attestano all’11,4%, in crescita rispetto ai valori dell’esercizio precedente (11,2% a fine 2014). Il Total Capital ratio è pari a 13,5%, in linea al valore registrato a fine 2014. Nella determinazione dei Fondi Propri si è tenuto conto della progressione delle disposizioni transitorie fissate dalla disciplina di vigilanza per le banche (Regolamento 575/2013; Circ. 285 Banca d’Italia). Il Common Equity Tier 1 pari a 2.661 milioni di Euro al 31 dicembre 2015, in aumento rispetto allo scorso anno (2.638 milioni di Euro), incorpora il riparto dell’utile come da proposta del Consiglio di Amministrazione all’Assemblea. Il Capitale di Classe 2 tiene conto delle quote di ammortamento prudenziale degli strumenti Lower Tier 2 (-110 milioni di Euro rispetto a fine 2014). Le attività di rischio ponderate sono pari a 23.388 milioni di Euro, in leggero calo rispetto al 2014 (-201 milioni di Euro, -0,9%). Tabella 2: Principali indicatori di rischiosità creditizia Indicatori di rischiosità creditizia(1) Dati di Dati di sistema sistema grandi 31.12.15 31.12.14 grandi banche banche al al 31.12.2015 31.12.2014(2) Variazione Indicatori Cariparma 2015-2014 (2) Crediti deteriorati lordi/Crediti lordi verso clientela Crediti deteriorati netti/Crediti netti verso clientela Sofferenze lorde/Crediti lordi verso la clientela Sofferenze nette/Crediti netti verso la clientela Rapporto di copertura crediti deteriorati Rapporto di copertura delle sofferenze Sofferenze nette/Patrimonio totale di vigilanza Sofferenze nette / Patrimonio netto Rettifiche di valore nette su crediti/Crediti netti verso clientela 13,3% 17,7% 12,4% 15,8% 0,9 8,4% 10,8%(3) 8,0% 10,8%(4) 0,4 7,1% 9,5% 6,5% 8,3% 0,6 3,2% 4,8%(3) 2,9% 4,5%(4) 0,3 40,5% 43,4% 39,0% 40,8% 1,5 57,6% 58,6% 57,6% 56,9% - 36,8% n.d. 34,3% n.d. 2,5 23,5% n.d. 22,9% n.d. 0,6 1,1% n.d. 1,2% n.d. -0,1 (1) Gli indici sono costruiti sulla base dei dati patrimoniali ed economici riesposti nei prospetti contabili riclassificati di cui alle pagine 24 e 32 del Bilancio Consolidato 2015. (2) Fonte: rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla Banca d’Italia n° 1 di aprile 2016, tavola 4.1 pag. 34 e n° 1 di aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21. (3) I dati si riferiscono all’intero sistema bancario italiano. (4) I dati sono tratti dall’Appendice alla relazione annuale della Banca d’Italia al 31 dicembre 2014, riferita all’intero sistema bancario italiano. 16 L’incidenza dello stock dei crediti deteriorati sul totale crediti a fine esercizio è pari 8,4% rispetto al 8,0% del 2014, con un livello di copertura pari a 40,5%. Il livello di copertura delle sofferenze nette è costante e si attesta a 57,6%. Con decorrenza 1 gennaio 2015, è stata rivista da Banca d’Italia la modalità di classificazione delle attività finanziarie deteriorate (7° aggiornamento della Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 – “Matrice dei conti” emesso dalla Banca d’Italia in data 20 gennaio 2015) allo scopo di adeguarla alle nuove definizioni di Non-performing Exposures e Forbearance come definite nel Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione e successive modificazioni e integrazioni (“Final Draft Implementing Technical Standards on Supervisory reporting on forbearance and nonperforming exposures”). Le nuove disposizioni prevedono ora la ripartizione delle attività finanziarie deteriorate in tre categorie: “sofferenze”, “inadempienze probabili” ed “esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate”. Sono state pertanto abrogate le categorie di esposizioni incagliate ed esposizioni ristrutturate, che di fatto confluiscono nelle inadempienze probabili. La ripartizione delle categorie sopra esposte avviene secondo le regole definite dalla Circolare n. 272 di Banca d’Italia e di seguito specificate: Sofferenze: il complesso delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca. Sono escluse le esposizioni la cui situazione di anomalia sia riconducibile a profili attinenti al rischio Paese. Inadempienze probabili (unlikely to pay): rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l’escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata in maniera indipendente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore. Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate possono essere determinate facendo riferimento, alternativamente, al singolo debitore o alla singola transazione. Nella tabella di seguito è indicata la composizione dei crediti deteriorati. Tabella 3: Voce (In migliaia di Euro) Sofferenze Inadempienze probabili Crediti scaduti / sconfinanti Crediti deteriorati Crediti in bonis Totale Composizione dei crediti deteriorati 31.12.2015 Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive 31.12.2014* Esposizione netta Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive Esposizione netta 2.735.457 1.576.129 1.159.328 2.574.063 1.482.966 1.091.097 2.321.933 507.330 1.814.603 2.104.696 417.966 1.686.730 97.087 6.275 90.812 222.294 8.029 214.265 5.154.477 2.089.734 3.064.743 4.901.053 1.908.961 2.992.092 33.605.068 207.310 33.397.758 34.501.525 217.782 34.283.743 38.759.545 2.297.044 36.462.501 39.402.578 2.126.743 37.275.835 (*) La voce «Inadempienze probabili» include gli «ex Incagli» e gli «ex Crediti ristrutturati» 17 I crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore complessive, aumentano portandosi a 3.065 milioni di Euro contro i 2.992 milioni di Euro dell’esercizio precedente e rappresentano circa l’8,4% del totale crediti netti rilevati al termine del presente esercizio (8,0% a fine 2014), con un livello di copertura che ha raggiunto il 40,5%. Le sofferenze nette si attestano a 1.159 milioni di Euro rispetto ai 1.091 milioni di Euro di dicembre 2014, dopo aver consolidato una percentuale di copertura in linea con l’anno precedente, con un lieve incremento del proprio peso all’interno dell’aggregato a 3,2% (+0,3%). Crescono, seppur anch’esse in misura contenuta, le inadempienze probabili posizionatesi a 1.814 milioni di Euro, con un’incidenza sui crediti netti complessivi pari al 5% e con un miglioramento del tasso di copertura salito al 21,8%. In controtendenza i crediti scaduti/sconfinati che, se confrontati con il dato del 2014, sostanzialmente dimezzano il valore dell’esposizione netta, scendendo a 90,8 milioni di Euro (123,4 milioni di Euro, -57,6%), rappresentando solo lo 0,2% dei crediti netti totali ma con un grado di copertura al 6,5% (rispetto al 3,6% del 2014). Nella tabella di seguito è evidenziato l’importo al 31 dicembre 2015 delle posizioni relative ai crediti deteriorati e in bonis per i quali sono state concesse dall’Emittente dilazioni di pagamento ai sensi della nuova normativa di Banca d’Italia in vigore dal 1 gennaio 2015 in materia di segnalazioni di vigilanza (Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata). I dati al 31 dicembre 2014, in quanto antecedenti alla prescritta normativa, non sono disponibili. Tabella 4: Composizione dei crediti oggetto di concessioni (forborne) Voce (in migliaia di Euro) Forbearance performing Forbearance non performing Tabella 5: Esposizione lorda 653.088 1.514.561 31 dicembre 2015 Esposizione netta Rettifiche di valore 648.041 -5.047 1.126.860 -387.701 Grandi rischi Voce (in migliaia di Euro) Impieghi ponderati grandi rischi / Impieghi Netti Ammontare nominale complessivo Ammontare ponderato complessivo Numero grandi rischi 31.12.2015 31.12.2014 Variazione 3,8% 4,2% -0,4% 17.118.240 20.820.879 1.390.620 1.598.225 5 5 -3.702.639 -207.605 - Il valore dei grandi rischi non è ritenuto significativo rispetto al valore complessivo dei crediti verso la clientela del Gruppo. Si veda la Parte E, pagina 204 della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato 2015. Tabella 6: Principali dati di conto economico consolidato Voce (in migliaia di Euro) Margine di interesse 31.12.2015 31.12.2014 Variazione % 941.571 1.623.095 -0,03 Margine di intermediazione 941.284 1.651.283 Risultato netto della gestione finanziaria 1.337.553 1.232.635 8,5 1,7 18 -1.007.788 -957.614 5,2 Utile netto di periodo Utile di periodo di pertinenza di terzi 230.884 169.082 36,6 -10.248 -8.927 Utile netto di periodo della Capogruppo 220.636 160.155 14,8 37,8 Oneri operativi L’utile d’esercizio di pertinenza della Capogruppo si attesta a 221 milioni di Euro, migliorando di 60,4 milioni di Euro (+38%) il risultato dell’esercizio 2014. Non includendo i contributi straordinari accantonati, il risultato netto del 2015 si porterebbe a +86,9 milioni di Euro (+54,3%) Il ROE (utile netto su patrimonio medio netto) si attesta al 4,6%. Tale performance è stata conseguita attraverso la positiva tenuta dell'attività bancaria tradizionale. Il Patrimonio netto contabile al 31 dicembre 2015, comprensivo dell’utile di esercizio, ammonta a 4.924 milioni di Euro, in aumento di 154,6 milioni di Euro (+3,2%) rispetto ai 4.768 milioni di Euro dello stesso periodo del 2012. Gli oneri operativi del 2015 si attestano a 1.007.788 migliaia di Euro, contro i 957.614 migliaia di Euro dell’esercizio precedente, in aumento del 5,2%. Tabella 7: Indicatori di liquidità Indicatore di liquidità Loan to Deposit Ratio Liquidity Coverage Ratio(1) Net Stable Funding Ratio(1) 31.12.2015 93,5% 114,4% 129% 31.12.2014 100,3% 137,6% 126% Variazione -6,8 -23,2 3,0 (1) Dato rilevato da NEW DeaL, l'applicativo utilizzato dal Gruppo Crédit Agricole per il monitoraggio del rischio di liquidità. Il Loan to Deposit Ratio esprime il rapporto tra l’ammontare totale degli Impieghi verso clientela e l’ammontare totale della raccolta diretta. L'indicatore al 31 dicembre 2015 evidenzia una diminuzione rispetto all’anno precedente. Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime la capacità della Banca di far fronte alle esigenze di liquidità, in condizioni di moderato stress, a breve termine. E' determinato come rapporto tra le attività prontamente liquidabili e lo sbilancio tra entrate e uscite di cassa stimate nell'arco dei 30 giorni. Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) è determinato rapportando l’ammontare complessivo delle fonti stabili di raccolta con il valore degli impieghi da finanziare. La sua calibrazione è stata effettuata dalla controllante Crédit Agricole S.A.. Il rischio di liquidità è gestito tramite il framework di gruppo predisposto per tutte le entità dalla capogruppo Crèdit Agricole S.A. L’obiettivo del processo di gestione della liquidità a breve termine è che l’Emittente sia in grado di soddisfare gli impegni di pagamento per cassa previsti e imprevisti, in modo tale da non pregiudicare il normale svolgimento del business. Condizione fondamentale per il perseguimento di tale obiettivo è il mantenimento nel continuo di un sufficiente equilibrio tra flussi di liquidità in entrata e in uscita. A tal fine è stato definito un limite di finanziamento a breve termine che mira a garantire un surplus di liquidità sull’orizzonte fino ad un anno in un mercato caratterizzato da condizioni di stress. In particolare lo scopo è quello di disciplinare prudentemente la “trasformazione delle scadenze” al fine di garantire il monitoraggio del: i) rischio di illiquidità (“funding liquidity risk”), vale a dire il rischio che a seguito di una tensione finanziaria, il Gruppo non sia in grado di onorare gli impegni assunti; e del 19 ii) rischio di prezzo di liquidità (“market liquidity risk”): rischio di perdita di margine di interesse causata da maggiore onerosità del rifinanziamento. Al 31 dicembre 2015, l’esposizione dell’Emittente verso la BCE per operazioni Targeted longer term refinancing operations (“TLTRO”) consiste in un ammontare totale di 1,4 miliardi di Euro, come si evince dalla tabella sotto: Tabella 8: Finanziamenti BCE T-LTRO Data Erogazione 24/09/2014 24/09/2014 17/12/2014 Totale Finanziamenti BCE T-LTRO Scadenza 26/09/2018 26/09/2018 26/09/2018 Importo in Euro 500.000.000 500.000.000 400.000.000 1.400.000.000 La Banca ha posto in essere presidi per fronteggiare situazioni di crisi che possano determinare una riduzione degli “attivi liquidi”: riserve di liquidità costituite da fondi che possono essere convertiti in liquidità sull’orizzonte di breve periodo. Non sono infine presenti finanziamenti outstanding erogati dalla BCE. Tabella 9: Attività non vincolate disponibili Attività non vincolate disponibili (in milioni di Euro) Titoli di Stato a riserva LCR Crediti eligible Abaco (BCE) Titoli di Cartolarizzazioni propri detenuti Titoli di Covered Bond propri detenuti Tabella 10: 31.12.2015 31.12.2014 Variazione % 5.304 388,5 1.697 1.200 4.886 283,3 1.177 1.200 8,6 37,1 44,2 - Principali dati di stato patrimoniale Voce (in migliaia di Euro) Raccolta da clientela 31.12.2015 31.12.2014 Variazione % 5,0 38.999.585 60.198.338 36.462.501 37.146.030 56.976.170 37.275.835 -1.420.518 -3.503.635 -2,2 -59,5 5.916.783 6.433.979 -8,0 Passività finanziarie 117.472 219.593 -46,5 Massa Amministrata 99.197.923 94.122.200 5,4 Titoli in circolazione 10.597.134 51.373.177 876.762 11.831.609 52.203.510 876.762 -10,4 -1,6 - 4.923.547 4.768.894 3,2 Raccolta indiretta da clientela Crediti verso clientela Posizione interbancaria netta Attività finanziarie Totale attivo Capitale Sociale Patrimonio netto contabile 5,7 Nel corso del 2015, i crediti verso la clientela si attestano a 36.462.501 migliaia di Euro in decremento rispetto all’anno precedente (-2,2%). L’andamento di tale voce, risulta, tuttavia, sostanzialmente condizionato dall’uscita di masse su di un importante cliente, passato ad impiego interbancario, a seguito della trasformazione della ragione sociale. 20 L’indebitamento interbancario netto del Gruppo evidenzia una posizione debitoria complessiva pari a 1.420 milioni di Euro, in flessione di 2.083 milioni di Euro rispetto all’anno precedente. Tale andamento è riconducibile allo sviluppo della raccolta clientela, grazie anche all’emissione, nel mese di settembre 2015, di un secondo Covered Bond da 1.000 milioni di Euro. La massa amministrata, che costituisce l’aggregato delle fonti aziendali complessivamente amministrate per conto della clientela, supera i 99 miliardi di Euro, in aumento rispetto all’anno precedente di 5 miliardi di Euro (+5,4%), grazie allo sviluppo di entrambe le componenti: raccolta diretta a 39 miliardi di Euro (+5,0% verso 2014 ) e raccolta indiretta a 60 miliardi Euro (+5,7% verso 2014). Nel corso del 2015, tuttavia, la forte incertezza dei mercati mobiliari e la riduzione dei rendimenti, legati ai bassi tassi di mercato, ha determinato uno spostamento della clientela verso forme tecniche più liquide o verso prodotti del risparmio gestito con una conseguente ricomposizione all’interno dell’aggregato. Infatti, nella raccolta diretta, se confrontata con i valori di fine 2014, si registra una crescita importante delle giacenze presenti sui conti correnti (+3.550 milioni di Euro +16,4%), che ormai rappresentano il 65% del totale raccolta diretta; per contro risulta ridimensionato del 10% circa il controvalore dei titoli in circolazione a 10.597 milioni di Euro. Si rappresenta che, al 31 dicembre 2015, il valore di bilancio dell’esposizione verso Stati sovrani era pari a Euro 5.574 milioni di Euro di cui il 99,9% concentrato sull’Italia (si veda il pagina 38 del Bilancio Consolidato 2015, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015; si veda al riguardo il Capitolo 11 del Documento di Registrazione). Tabella 11: Esposizione sui titoli di debito di Governi centrali e/o enti governativi 31.12.2015 (in migliaia di Euro) FVTPL (Fair Value Through Profit or Loss) Titoli di Stato Italiano Titoli di Stato Argentini AFS (Availablefor-sale financial assets) Titoli di Stato Italiano Titoli di Stato Argentini Titoli di Stato Francesi Totale Valore nominale Valore di Bilancio 31.12.2014 Riserva di valutazio ne Valore nominale Valore di Bilancio Riserva di valutazion e Emittente Rating S&P Repubblica Italiana BBB- 2 3 - 3 4 - Repubblica Argentina SD 21 2 - 21 1 1 Repubblica Italiana BBB- 4.589.500 5.573.834 114.236 5.000.000 5.946.617 1.414.298 Repubblica Argentina SD 24 34 6 24 28 28 Repubblica Francese AA - - - - - - 4.589.547 5.573.873 114.242 5.000.048 5.946.650 1.414.327 La percentuale di incidenza dell'investimento in titoli governativi, sull'ammontare complessivo delle attività finanziarie risulta pari al 94,2%. L’esposizione verso i titoli di Stato argentini sono di importo non significativo. Non è presente nessun titolo di debito strutturato emesso da Governi centrali o locali. 21 Al di là dei titoli governativi riportati sopra in tabella, la percentuale di incidenza dei finanziamenti verso Governi, rispetto all'ammontare dei crediti verso la clientela, risulta pari allo 0,07%. 22 4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE 4.1 Storia ed evoluzione dell’Emittente Alla data del Documento di Registrazione la Banca è Capogruppo del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole e sottoposta all’attività di direzione e coordinamento di Crédit Agricole S.A. (si veda il Capitolo 6 del Documento di Registrazione). La Banca è stata costituita in data 14 febbraio 2000. Dal 2000 al 2007 ha fatto parte del Gruppo Intesa San Paolo. Nel marzo 2007 è stata acquisita da Crédit Agricole S.A.. In particolare, ottenute le relative autorizzazioni da parte della Banca d’Italia, Crédit Agricole S.A. e Fondazione Cariparma hanno acquisito da Intesa Sanpaolo S.p.A. il 100% della partecipazione detenuta da quest’ultima, nella Banca, per un corrispettivo in contanti di Euro 3,8 miliardi. Nel corso del 2007, in esecuzione degli ulteriori accordi conclusi nel medesimo anno tra Crédit Agricole S.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A., l’Emittente ha acquisito n. 202 filiali ex Banca Intesa per un corrispettivo in contanti di Euro 1,3 miliardi. Più precisamente (i) l’acquisizione di n. 173 filiali è stata eseguita dalla Banca direttamente, mediante un aumento di capitale in natura ex artt. 2440 e 2441, comma 4, codice civile, sottoscritto e liberato mediante il conferimento di dette filiali, e immediata cessione a Crédit Agricole S.A. e Fondazione Cariparma, con efficacia 1° luglio 2007, delle azioni ordinarie rivenienti da detto aumento di capitale in proporzione alla partecipazione da queste detenuta nel capitale dell’Emittente; (ii) l’acquisizione delle restanti n. 29 filiali è stata eseguita dalla Banca indirettamente, attraverso Banca Popolare FriulAdria S.p.A. (Banca Popolare FriulAdria o FriulAdria) - società per azioni, controllata all’80,17% dall’Emittente (si veda il Capitolo 6, Paragrafo 6.3 del Documento di Registrazione). In particolare a seguito dell’acquisizione posta in essere in data 3 gennaio 2011, l’Emittente ha acquisito da Banca CR Firenze S.p.A. una partecipazione di controllo nel capitale di Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. di proprietà di Banca CR Firenze S.p.A., pari al 80%. Al fine di meglio valorizzare la relazione con la clientela, Cariparma, nel corso del 2015, ha proseguito il programma di sviluppo del Modello di Servizio Retail, iniziato nel 2013, denominato "Progetto MO.SER". Un elemento distintivo del modello sono le "Agenzie per Te", filiali aperte che al posto delle casse tradizionali hanno apparecchiature self service, tecnologicamente molto avanzate. Il nuovo modello di filiale ha lo scopo di porre al centro la relazione con la clientela Retail, al fine di soddisfarne al meglio le esigenze, attraverso un modello di gestione della clientela evoluto. Il nuovo Modello di Servizio ha avuto un riscontro positivo della clientela, così come la continua attenzione posta dalla Banca a tutta la sua clientela e alle sue esigenze. A dimostrazione di ciò l’indagine di misurazione del grado di soddisfazione di servizio della clientela ha rilevato per il 2014 che ben il 94% dei clienti è soddisfatto del nuovo modello e il 90% dei clienti intervistati lo ritiene distintivo rispetto a quello delle altre banche. Forti del riscontro positivo dei clienti sono state realizzate oltre 150 Agenzie per Te. Nell’ambito del Private Banking è stata posta in essere un’attività di ri-asset dei portafogli che ha portato a risultati più che positivi nell’attività di collocamento dei prodotti core del risparmio gestito, e che nel corso degli anni ha raggiunto e superato la quota del Private Banking in Italia. 4.1.1. Denominazione legale La denominazione legale dell'Emittente è Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. 4.1.2. Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione L'Emittente è iscritto nel Registro delle Imprese di Parma al numero 02113530345. L'Emittente è inoltre iscritto all'Albo delle Banche tenuto dalla Banca d'Italia al n. 5435. 23 4.1.3. Data di costituzione e durata dell’Emittente, ad eccezione del caso in cui la durata sia indeterminata L'Emittente è una società per azioni costituita per atto del notaio Angelo Busani, rep. N. 60722/16828 del 14 febbraio 2000. L'Emittente è capogruppo del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole. La durata dell'Emittente è fissata, ai sensi dell'art. 3 dello Statuto, sino al 31 dicembre 2100 e potrà essere prorogata. 4.1.4. Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale. Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza è una società per azioni costituita in Parma e regolata ed operante in base al diritto italiano. L'Emittente ha sede legale in Via Università 1, 43121 Parma, tel. 0521912111. 4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità Non si sono verificati fatti recenti relativi all’Emittente sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità. 24 5. PANORAMICA DELLE ATTIVITA’ 5.1 Principali attività 5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati L’Emittente è una società costituita in forma di società per azioni in data 14 febbraio 2000, soggetta al controllo e all’attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del codice civile, di Crédit Agricole S.A. e Capogruppo del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole (si veda il Capitolo 6, Paragrafo 6.2, del Documento di Registrazione), che esercita l’attività bancaria nel settore della raccolta del risparmio e dell’esercizio del credito nelle sue varie forme sia direttamente, sia per il tramite di società da essa controllate. In particolare, al 31 dicembre 2015, il Gruppo Cariparma Crédit Agricole era presente nelle dieci regioni di maggiore interesse nel mercato nazionale attraverso una rete bancaria costituita da 834 filiali e 13 poli affari. Cariparma opera, prevalentemente nella regione Emilia-Romagna, nelle città di Parma, Piacenza, Cremona e Pavia, e in Campania, nonché, indirettamente, tramite Banca Popolare FriulAdria, nelle regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia e tramite Cassa di Risparmio della Spezia, in Liguria. Nel corso del terzo trimestre 2015 si è realizzata all’interno del Gruppo Cariparma Crédit Agricole un’operazione straordinaria infragruppo che ha comportato il trasferimento di un ramo di azienda tra società appartenenti al Gruppo. L’operazione infragruppo ha riguardato la costituzione di Crédit Agricole Group Solutions Società Consortile per Azioni, società a scopo non lucrativo avente ad oggetto l'esercizio, in via prevalente nei confronti e/o nell'interesse degli azionisti, di attività di carattere ausiliario consistenti nella realizzazione e gestione di servizi organizzativi, tecnici, informatici ed amministrativi. L’Emittente può, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, compiere, sia direttamente, sia per il tramite di società controllate, tutte le operazioni ed i servizi bancari e finanziari consentiti, inclusi l’assunzione e la gestione di partecipazioni, nonché la costituzione e la gestione di forme pensionistiche complementari aperte o chiuse. In tale contesto, offre alla propria clientela un’ampia gamma di servizi, essendo attivo nell’intermediazione creditizia, che consiste per lo più in attività di raccolta ed impieghi nei confronti di clientela retail, corporate e private, nell’intermediazione finanziaria, nel risparmio gestito, nel collocamento, nella negoziazione di strumenti finanziari anche mediante trading on line, nei servizi di incasso e pagamento (anche offerti mediante l’on-line banking) e nel private banking. Inoltre, offre alla propria clientela prodotti di bancassurance, leasing e factoring. Infine esercita, a favore sia del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole ad essa facente capo, sia del Gruppo Bancario Crédit Agricole di cui fa parte, ogni altra attività strumentale o comunque connessa al raggiungimento dell’oggetto sociale ed alla realizzazione dell’interesse degli stessi. A) Attività di intermediazione creditizia Nell’ambito dell’intermediazione creditizia l’attività dell’Emittente può essere distinta in attività di raccolta ed in attività di impiego, sia verso clientela retail, corporate e private, sia verso banche. La Banca ha diversificato la gamma dei prodotti finanziari offerti, rendendoli funzionali alle specifiche esigenze della clientela. La clientela tradizionale della Banca è costituita da privati e famiglie, piccole e medie imprese ed enti pubblici, ivi comprese scuole, enti sanitari e Comuni. Il forte radicamento territoriale della Banca nelle principali aree di attività, nonché la qualità dei prodotti e dei servizi offerti, hanno permesso una significativa fidelizzazione della clientela. Al 31 dicembre 2015 la raccolta consolidata della Banca, comprensiva della raccolta da banche, ammontava a 43.289.212 migliaia di Euro, di cui 38.999.585 migliaia di Euro (pari al 90%) da clientela e 4.289.627 migliaia di Euro da banche. Alla medesima data, il portafoglio impieghi consolidato, comprensivo degli impieghi verso banche, ammontava a 39.331.610 migliaia di Euro, di cui 36.462.501 migliaia Euro (pari al 92,7%) da 25 clientela e 2.869.109 migliaia di Euro da banche. Raccolta da clientela La raccolta diretta consolidata dell’Emittente è espletata attraverso conti correnti, obbligazioni, pronti contro termine, depositi a risparmio e certificati di deposito. Nelle forme tecniche a breve termine vi è una prevalenza di conti correnti, mentre nel medio lungo termine è rilevante l’importo delle obbligazioni. L’andamento degli aggregati evidenzia la ricomposizione del portafoglio verso forme a breve termine. La raccolta diretta, pari a 39 miliardi di Euro, registra infatti una crescita dell’5,0% rispetto all’anno precedente. In particolare, si registra una crescita importante delle giacenze presenti sui conti correnti (+3.550 milioni di Euro +16,4%), che ormai rappresentano il 65% del totale raccolta diretta; per contro risulta ridimensionato del 10% circa il controvalore dei titoli in circolazione a 10.597 milioni di Euro. La raccolta diretta risulta così composta: conti correnti 65%, titoli in circolazione 27% e depositi 8%. La seguente tabella indica la ripartizione per forme tecniche della raccolta diretta consolidata della Banca al 31 dicembre 2015 e 2014. 31.12.2015 migliaia) Debiti verso clientela Conti correnti e depositi liberi (Euro 31.12.2014 migliaia) (Euro 27.298.650 Variazione (%) 13 24.165.910 Depositi vincolati 908.378 914.092 -0,6 Finanziamenti 27.928 71.311 -60,8 Altri debiti 167.495 163.108 2,7 28.402.451 25.314.421 12,2 Totale debiti clientela verso Titoli in circolazione 31.12.2015 migliaia) Obbligazioni Altri titoli Totale titoli circolazione in (Euro 31.12.2014 migliaia) (Euro Variazione (%) 9.688.813 10.335.705 -6,3 908.321 1.495.904 -39,3 10.597.134 11.831.609 -7,4 Raccolta da banche La Banca svolge attività di intermediazione con banche italiane ed estere, a seconda delle proprie esigenze. La seguente tabella indica i dati relativi alla raccolta da banche consolidata dell’Emittente, ripartita per forme tecniche, rispettivamente al 31 dicembre 2015 e 2014. Debiti verso banche 31.12.2015 (Euro migliaia) 31.12.2014 (Euro migliaia) Variazione Assoluta 26 Debiti verso banche centrali 1.402.561 2.200.489 -797.928 251.326 424.683 -173.357 Depositi vincolati 1.632.035 2.567.422 -935.387 Finanziamenti 1.002.417 1.584.776 -582.359 1.288 4.040 -2.752 4.289.627 6.781.410 -2.491.783 Conti correnti e depositi liberi Altri debiti Totale debiti verso banche Impieghi verso clientela Lo sviluppo dei crediti alla clientela si posiziona non lontano dai 37 miliardi, di Euro evidenziando una flessione, rispetto al 2014, di circa 800 milioni di Euro (-2,2%), concentrata sul comparto anticipazioni e finanziamenti (813 milioni di Euro, -2,2% verso fine 2014). L’andamento di tale voce, risulta, tuttavia, sostanzialmente condizionato dall’uscita di masse su di un importante cliente, passato ad impiego interbancario, a seguito della trasformazione della ragione sociale. Al contrario, le masse del segmento mutui si avvicinano ai 22 miliardi di Euro, grazie ad un volume di erogazioni mutui e prestiti che ha raggiunto i 4.600 milioni di Euro, registrando un +20% su base annua. La seguente tabella indica i dati consolidati relativi agli impieghi della Banca verso la clientela, ripartiti per forme tecniche, al 31 dicembre 2015 e 2014. 31.12.2015 (Euro migliaia) 31.12.2014 (Euro migliaia) 2.600.310 Variazione Assoluta % 2.936.115 -335.805 -11,4 21.664.592 21.173.065 491.527 2,3 - - - - - Anticipazioni e finanziamenti 8.972.494 10.042.812 -1.070.318 -10,7 - Crediti deteriorati 3.064.743 2.992.272 72.651 2,4 36.302.139 37.144.084 -841.945 -2,3 160.362 131.751 28.611 21,7 36.462.501 37.275.835 -813.334 -2.2 Crediti verso clientela - Conti correnti - Mutui - Operazioni pronti c/termine Impieghi - Crediti rappresentati da titoli Crediti verso clientela Impieghi verso banche La seguente tabella indica i dati consolidati relativi agli impieghi della Banca verso banche, ripartiti per forme tecniche, al 31 dicembre 2015 e 2014. Crediti verso banche 31.12.2015 (Euro 31.12.2014 migliaia) (Euro Variazione Assoluta 27 migliaia) Crediti verso banche centrali 294.284 419.255 -124.971 Conti correnti e depositi liberi 171.755 235.672 -63.917 Depositi vincolati 1.422.415 1.687.357 -264.942 Altri finanziamenti 629.942 26.742 603.200 Titoli di debito 350.713 908.749 -558.036 2.869.109 3.277.775 -408.666 Totale crediti verso banche B) Attività di Intermediazione Finanziaria Le attività di negoziazione sui mercati finanziari possono essere svolte dalla Banca sia per conto proprio sia per conto della clientela. In tal modo la Banca persegue il duplice obiettivo di una efficiente pianificazione finanziaria nella gestione ed ottimizzazione dei rischi finanziari dei portafogli di mercato monetario, valutario ed obbligazionario e di una elevata capacità di servizio a favore della rete di dipendenze e quindi del cliente. L’Emittente svolge anche attività di vendita di prodotti derivati a copertura dei rischi tassi e cambi della clientela e attività di negoziazione cambi per conto della clientela. C) Raccolta indiretta L’Emittente è attivo nel settore del risparmio gestito con un’ampia gamma di prodotti e servizi che includono gestioni patrimoniali mobiliari e fondi comuni di investimento principalmente attraverso il gruppo Amundi e Crédit Agricole CIB. L’Emittente distribuisce, inoltre, polizze assicurative del ramo vita. La raccolta indiretta espressa a valori di mercato rappresenta il 61% della massa amministrata ed ammonta a 60.198.338 milioni di Euro, in aumento di 3.222.168 milioni di Euro (+5,7%) rispetto all’anno precedente. Lo sviluppo dell’aggregato è stato trainato dalla raccolta gestita, che con un controvalore superiore ai 25 miliardi di Euro evidenzia una variazione di +2.572 milioni di Euro (+11,2%), mentre il trend della raccolta amministrata, seppur positivo risulta decisamente più contenuto (+651 milioni di Euro, +1,9%). La seguente tabella indica i dati relativi alla raccolta indiretta effettuata dalla Banca sia nel risparmio gestito sia in quello amministrato. 31.12.2015 (Euro migliaia) 31.12.2014 (Euro migliaia) Variazione Assoluta (%) - Patrimoni gestiti 11.820.172 10.330.858 1.489.314 14,4 - Prodotti assicurativi 13.634.733 12.552.474 1.082.259 8,6 Totale Risparmio Gestito 25.454.905 22.883.332 2.571.573 11,2 Raccolta amministrata 34.743.433 34.092.838 650.595 1,9 Raccolta indiretta 60.198.338 56.976.170 3.222.168 5,7 D) Leasing e factoring 28 La Banca offre alla propria clientela prodotti e servizi c.d. “parabancari”, quali la commercializzazione di contratti di leasing e di factoring e prodotti assicurativi a mezzo di accordi di collaborazione con intermediari specializzati in particolare con le società prodotto del Gruppo Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Factoring. E) Rete distributiva La Banca eroga servizi attraverso un’articolata ed integrata rete multicanale. Al 31 dicembre 2015 tale rete era costituita dai seguenti canali: Rete tradizionale di sportelli - Complessivamente l’articolazione territoriale del Gruppo Cariparma Crédit Agricole a livello consolidato risultava costituita, al 31 dicembre 2015, da 834 filiali e 13 poli operativi. Rete di ATM e POS - La Banca dispone di una rete capillarmente diffusa nel territorio di 910 sportelli ATM (Sportelli Automatici abilitati all’erogazione di contante ed alla fornitura di servizi elettronici). In collaborazione con Key Client e Setefi SpA, essa dispone di oltre 26.489 POS (Terminali Points of Sale) installati presso esercizi commerciali per il pagamento elettronico degli acquisti attraverso l’utilizzo di carte di credito e di debito. Tutti gli sportelli ATM ed i terminali POS sono collegati con la rete nazionale ed i principali circuiti internazionali e consentono pertanto l’utilizzo sia delle carte emesse dalla Banca sia di quelle di altre banche ed emittenti. Carte di debito, credito e di pagamento - La Banca offre alla propria clientela una carta di debito utilizzabile sui circuiti nazionali Bancomat/PagoBANCOMAT® e sui circuiti internazionali Cirrus e Maestro. Grazie all’adozione della metodologia di verifica OLI (on line to issuer), l’autorizzazione al pagamento viene rilasciata previa verifica dell’effettiva disponibilità del conto corrente, con pressoché totale riduzione del rischio. La Banca propone inoltre alla clientela delle carte prepagate, rilasciabili anche a non titolari di conto corrente, di cui alcune in edizioni speciali destinate a sostenere attività solidali (es. Fondazione Veronesi, Lega del Filo d’Oro). Per quanto riguarda le carte di credito, l’offerta della Banca è basata sui prodotti a saldo di CartaSi, che propone con un proprio lay out autorizzato e su carte prepagate ricaricabili con cui possono essere fatte le principali operazioni di un conto, senza bisogno di un conto corrente. L’offerta delle carte di pagamento si completa con Cartèsia, la carta di credito a rimborso rateale emessa in issuing diretto. Canali distributivi multimediali (e-banking) - Nel perseguimento della strategia di realizzazione e sviluppo del programma di offerta multicanale, la Banca offre servizi di ebanking, rivolti sia alla clientela privata, sia alla clientela aziendale e professionale. Per privati sono disponibili servizi di phone banking, mobile alert, internet e mobile banking che consentono di acquisire informazioni sui conti correnti, carte bancomat, dossier titoli, finanziamenti, nonché impartire disposizioni di pagamento, ricevere sms alert e attivare direttamente online alcuni dei prodotti bancari. I servizi dedicati alle aziende sono invece due: - Nowbanking Piccole Imprese, l’innovativa offerta multicanale rivolta alle piccole/medie aziende e ai liberi professionisti, che comprende il nuovo servizio internet banking monomarca, sviluppato secondo le logiche web 2.0 e che permette di gestire sia rapporti aziendali sia rapporti personali con un unico strumento, il servizio di phone banking e il mobile alerting; - Nowbanking Corporate, la piattaforma multibanca dedicata alle imprese corporate che rispetta la normativa ABI riguardante il Corporate Banking Interbancario (CBI), offre un ampio ventaglio di funzionalità informative e dispositive. 29 Inoltre a disposizione di tutta la clientela e nell’ottica di evoluzione di modello di servizio, le nuove filiali evolute mettono a disposizione un’area self dove privati e aziende possono, in totale autonomia risparmiando tempo e denaro, effettuare le principali operazioni bancarie come bonifici, pagamenti e versamenti. Rete di unità di private banking - Questo servizio, per il grado di sofisticazione richiesto ed il tipo di clientela al quale si rivolge, rappresenta la naturale evoluzione del know-how acquisito nell’ambito della gestione personalizzata dei patrimoni. Nel 2000 la Banca ha introdotto unità dedicate esclusivamente all’attività di Private Banking, adeguando così la propria struttura alla crescente domanda di questi servizi finanziari presentati ed offerti in ambienti caratterizzati da maggior riservatezza e accoglienza. Al 31 dicembre 2015, risultavano operanti, a livello consolidato 21 centri Private Banking. Rete unità corporate banking - Il Canale Imprese e Corporate sono la risposta del Gruppo all’esigenza di fornire alle aziende di media e grande dimensione, un servizio mirato, personalizzato e altamente professionale, completo in un ottica di consulenza. La rete commerciale è costituita da 20 Centri Impresa (13 in Cariparma, 5 in FriulAdria e 2 in Carispezia) e da 1 Area Corporate (in Cariparma). 5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi L'Emittente non ha introdotto prodotti non rientranti nelle categorie usualmente commercializzate, che concorrano significativamente al margine di redditività. 5.1.3 Principali mercati Al 31 dicembre 2015, il Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole era presente nelle dieci regioni di maggiore interesse nel mercato nazionale attraverso una rete bancaria costituita da 834 filiali e 13 poli affari. Cariparma operava, prevalentemente nella regione Emilia-Romagna, nelle città di Parma, Piacenza, Cremona e Pavia, nonché nelle regioni di Liguria e Campania, nonché, indirettamente, tramite Banca Popolare FriulAdria, nelle regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia e tramite Carispezia, nelle regioni Liguria e Toscana. Alla medesima data il Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole deteneva il 2,7% di quota di sportelli a livello nazionale e gli 834 sportelli facevano capo 595 alla Capogruppo Cariparma, 200 a FriulAdria e 94 a Carispezia ed erano così ripartiti: REGIONI CAMPANIA Sportelli Gruppo CRP 59 EMILIA R. 184 FRIULI V.G. 97 LAZIO 41 LIGURIA 73 LOMBARDIA 172 PIEMONTE 59 TOSCANA 53 UMBRIA 5 VENETO 91 SISTEMA 834 L’organico del Gruppo, al 31 dicembre 2015, era composto di 8.197 dipendenti. 30 Alla medesima data la rete del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole era altresì composta da: (i) 21 Centri Private così suddivisi: 14 Cariparma; 5 FriulAdria; 2 Carispezia (ii) 20 Centri Imprese così suddivise: 13 Cariparma; 5 FriulAdria; 2 Carispezia (iii) 1 Area Corporate così suddivise: 1 Cariparma. 5.1.4 Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente riguardo alla sua posizione concorrenziale Nel presente Documento di Registrazione non sono contenute dichiarazioni concernenti la posizione concorrenziale dell'Emittente. 31 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA 6.1 Breve descrizione del Gruppo di cui fa parte l’Emittente e della posizione che l’Emittente occupa L'Emittente è capogruppo del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole e a seguito della cessione da parte del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, avvenuta in data 1 marzo 2007, è soggetta al controllo nonché all’attività di direzione e coordinamento di Crédit Agricole S.A.. La Banca Universale di Prossimità è il modello organizzativo costruito dal Crédit Agricole con l’obiettivo di offrire una gamma di servizi specializzati, in grado di soddisfare ogni fascia di clientela, modello che può dirsi pienamente operativo anche in Italia. Il modello organizzativo è composto da: - corporate and investment banking tramite Crédit Agricole Corporate & Investment Banking (rivolto alle istituzioni finanziarie e grandi imprese), - banca commerciale (per i segmenti di clientela imprese e privati), - servizi finanziari specializzati come il credito al consumo tramite Agos Ducato, leasing con Crédit Agricole Leasing e factoring con Crédit Agricole Commercial Finance, - servizi assicurativi ramo vita e danni, attraverso rispettivamente Crédit Agricole Vita e Crédit Agricole Assicurazioni - asset management (a beneficio della clientela delle banche del Gruppo e reti distributive indipendenti), - private banking e asset services (servizi specializzati per clientela privata e istituzionale) Al servizio dell’economia, Crédit Agricole si distingue anche per una politica di responsabilità sociale d’impresa dinamica e innovativa, basata su un approccio concreto che coinvolge tutto il Gruppo e tutti i collaboratori. Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole è parte del gruppo francese Crédit Agricole, ed è costituito da: Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. (Cariparma), Banca Popolare FriulAdria S.p.A. (FriulAdria), Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. (Carispezia), Crédit Agricole Leasing S.r.l. (Calit), Crédit Agricole Group Solutions. Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole attraverso le banche commerciali Cariparma, FriulAdria, Carispezia opera nelle 10 regioni italiane che rappresentano il 71% della popolazione e che producono il 79% del PIL, con centri imprese, corporate e private nei maggiori centri urbani. La vocazione territoriale, la vicinanza al cliente e la riconosciuta solidità del Gruppo costituiscono i suoi principali punti di forza. Cariparma: Capogruppo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, è una banca fortemente radicata sul territorio, che ha origine da istituti di credito locali. Oltre al presidio delle province storiche di Parma e Piacenza, è presente nei maggiori centri produttivi: Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma e Napoli. FriulAdria: forte dei suoi 15.000 soci, che rappresentano il profondo legame con il tessuto locale, oggi è un punto di riferimento per le famiglie e le imprese del Nord Est, con un importante progetto di espansione verso il Veneto. Carispezia: una delle casse di risparmio più antiche d’Italia, nel 2011 entra a far parte del Gruppo Cariparma Crédit Agricole. Leader nelle province storiche della Spezia e Massa Carrara, nel 2014 avvia un progetto di espansione verso il Ponente Ligure, allargandosi ai mercati di Genova, Savona e Imperia. Oggi rappresenta il 5° player bancario della regione Liguria. Crédit Agricole Leasing: 15° società sul mercato italiano del leasing, con una quota di mercato del 2,45%, opera nel leasing immobiliare, strumentale, targato ed energia. Il portafoglio crediti a fine 2015 ammonta a 2 Mld di euro. 32 Crédit Agricole Group Solution: società consortile del Gruppo Cariparma Crédit Agricole in cui sono confluite attività relative agli ambiti Processi Operativi, Sistemi Informativi, Tecnico Logistica, Sicurezza, Business Continuity, Acquisti e Gestione Immobili, Amministrazione del Personale. 6.2 Dipendenza dell’Emittente da altri soggetti all’interno del Gruppo di cui la stessa fa parte Alla data di approvazione del Documento di Registrazione, l’Emittente è controllato da Crédit Agricole S.A., che detiene il 76,50% del capitale sociale dell'Emittente. Crédit Agricole S.A. esercita altresì sull’Emittente attività di direzione e coordinamento ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del codice civile. Si riporta di seguito un grafico illustrativo del Gruppo Crédit Agricole al 31 dicembre 2015. 13.50% 85.00% 80.17% 76.50% 80.00% 10.00% 87.50% 60.00% Il perimetro del Gruppo risulta composto da Cariparma S.p.A. (capogruppo), Banca Popolare FriulAdria S.p.A., Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l., Crédit Agricole Group Solutions S.c.p.a., dalle società a destinazione specifica Cariparma O.B.G. S.r.l., Mondo Mutui Cariparma S.r.l. e Sliders S.r.l., consolidate integralmente. Il 1° settembre 2015 è stata costituita Crédit Agricole Group Solutions, società a scopo non lucrativo avente ad oggetto l'esercizio, in via prevalente nei confronti e/o nell'interesse degli azionisti, di attività di carattere ausiliario consistenti nella realizzazione e gestione di servizi organizzativi, tecnici, informatici ed amministrativi, della quale Cariparma ha sottoscritto quote partecipative per 35 milioni di Euro corrispondenti all’87,5% del capitale. L’avvio delle attività è avvenuto con il passaggio di 579 dipendenti di Cariparma e di 93 dipendenti di Banca Popolare Friuladria nella nuova società consortile, per un totale di 672 persone. Come indicato nel paragrafo che precede nella società sono confluite le attività relative agli ambiti “Processi Operativi”, “Sistemi Informativi”, “Tecnico Logistica”, “Sicurezza”, “Business Continuity”, “Acquisti e Gestione Immobili” e “Amministrazione del Personale” del Gruppo. 33 7. INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 7.1 Cambiamenti negativi sulle prospettive dell'Emittente Alla data di approvazione del presente Documento di Registrazione non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente a partire dal 31 dicembre 2015, data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione e pubblicato. 7.2 Tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero avere ripercussioni sulle prospettive dell'Emittente L’Emittente attesta che non si hanno informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell'Emittente almeno per l'esercizio in corso. 34 8. PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI Il presente Documento di Registrazione non include previsioni o stime degli utili. 35 9. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI CONTROLLO 9.1 Componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo Di seguito è riportata l'elencazione dei membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'Emittente alla data di approvazione del Documento di Registrazione e delle cariche ricoperte in altre società. Consiglio di Amministrazione: Carica ricoperta in Cognome e Nome Cariparma Incarichi in altre società ove significativi riguardo all’Emittente Fassati Ariberto Presidente e membro del Comitato Esecutivo Presidente del Consiglio di Amministrazione di Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.; Vice Presidente e Membro del Comitato Esecutivo di: - Banca Popolare FriulAdria S.p.A.; - Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A.; Consigliere di: Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi; Amundi società di gestione del risparmio S.p.A.; - Beni Stabili S.p.A.; Consigliere di Associazione Bancaria Italiana (ABI); Socio Accomandatario di Torre Monforte T.4 di Ariberto Fassati. Pezzani Fabrizio Vice Presidente e membro del Comitato Esecutivo Amministratore Unico di Kosmos S.r.l.; Presidente del Collegio Sindacale di LNG Shipping S.p.A.; Sindaco effettivo di Blom Compagnia Generale Ripreseaeree S.p.A. Vice Presidente e membro del Comitato Remunerazioni Condirettore Generale e membro del Comitato Esecutivo di Crédit Agricole S.A.; Presidente di CA Consumer Finance; Vice Presidente di Predica; Consigliere di: - CA Assurances; - Amundi S.A.; - CACI; - Pacifica; - CAP Gemini. Amministratore Delegato (CEO) e membro del Comitato Esecutivo Senior Country Officer del Gruppo Crédit Agricole in Italia; Membro del Comitato Esecutivo di Crédit Agricole S.A.; Presidente CdA di Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. Vice Presidente di: Crédit Agricole Vita S.p.A.; Amundi società di gestione del risparmio S.p.A.; Musca Xavier Maioli Giampiero 36 Consigliere e membro del Comitato Esecutivo di: - Banca Popolare FriulAdria S.p.A.; - Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A.; Consigliere di: - Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.; - FCA Bank S.p.A.; - Agos Ducato S.p.A.; - Eurofactor Italia S.p.A; Consigliere, membro del Comitato Esecutivo e del Comitato di Presidenza dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI); Membro del Consiglio Direttivo della Federazione delle Banche, delle Assicurazioni e della Finanza (FeBAF); Membro dello Strategic Board della Fondazione Università Ca’ Foscari Auricchio Gian Domenico Bertoli Alberto Consigliere indipendente e membro del Comitato Parti Correlate Consigliere indipendente, Presidente del Comitato Parti Correlate e membro del Comitato di Audit per il Controllo Interno Consigliere Delegato di Gennaro Auricchio S.p.A.; Presidente del Consiglio di Amministrazione di F.O.I. S.r.l.; Consigliere di Caseificio Villa S.r.l.; Presidente della Camera di Commercio di Cremona; Presidente di Unioncamere Lombardia; Presidente di Assocamere Estero; Presidente di Fiere di Parma S.p.A.; Consigliere di Touring Club Italiano; Consigliere di S.I.F.I.C. S.p.A. Segretario/Direttore di Confartigianato Imprese A.P.L.A. di Parma; Consigliere di: - Form.Art. S.c.r.l.; - Unifidi Emilia Romagna S.c.r.l.; - Cepim S.p.A.; - Federimprese Emilia Romagna Servizi S.r.l.; - Confartigianato A.P.L.A. Servizi S.r.l.; - Fraer Leasing S.p.A.* *Relativamente a Fraer Leasing S.p.A., il Consigliere Alberto Bertoli ha dichiarato che presenterà le proprie dimissioni con decorrenza 30 maggio 2016. Christillin Evelina Epron Daniel Consigliere indipendente, membro del Comitato Nomine e membro del Comitato Remunerazioni Presidente Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino; Presidente ENIT – Agenzia Nazionale Italiana del Turismo. Consigliere Presidente di - Caisse Régionale de Crédit Agricole Mutuel de Normandie; 37 - Sofinormandie SAS; Consigliere di: - Crédit Agricole S.A.; - SAS La Boétie; - SCI CAM; - CA Services GIE; - CA Technologie GIE; - GFA De Belzaises. Figna Alberto Langevin Nicolas Mathieu Michel Oppenheim Marc Consigliere indipendente, Presidente del Comitato Nomine e membro del Comitato Parti Correlate Amministratore Delegato di Agugiaro & Figna Molini S.p.A.; Presidente del Consiglio di Amministrazione di: - Compagnia Generale Molini S.r.l. - Molini Fagioli S.r.l. - Molini Figna S.r.l. Amministratore Unico di I.T.G. Italiana Trasporti su Gomma S.r.l.; Presidente Unione Parmense degli Industriali. Consigliere e membro del Comitato di Audit per il Controllo Interno Direttore Generale della Caisse Régionale di Crédit Agricole Mutuel Toulouse 31; Consigliere di: - SA Grand Sud Ouest Capital; - SAS Pleinchamp; - IFCAM; - Crédit Agricole Immobilier. Consigliere e membro del Comitato Esecutivo Direttore Generale di LCL – Le Crédit Lyonnais S.A. Condirettore Generale, membro del Comitato Esecutivo e del Comitato di Direzione Generale di Crédit Agricole S.A.; - Presidente di Lesica SAS; Consigliere di: - CA CIB S.A.; - Predica S.A.; Membro del Consiglio di Sorveglianza di: - Silca Snc; - Eurazeo SAD. Consigliere e membro del Comitato Esecutivo Membro del Comitato Esecutivo di Crédit Agricole SA; Direttore della Banque de Proximité à l’International (BPI) di Crédit Agricole S.A.; Presidente di Iub Holding; Presidente del Consiglio di Sorveglianza di CA Bank Polska S.A.; Membro del Consiglio di Sorveglianza di Crédit du Maroc SAD; Consigliere di: - CA Egypt SAE; - CA Cards & Payment; - CA Paiement SAS; 38 - Fia-Net Europe SAS; - Ifcam. Consigliere Direttore Generale della Caisse Régionale di Crédit Agricole Alpes Provence. Roveyaz Jean Louis Consigliere e membro del Comitato Nomine Presidente di: - Caisse Régionale du Crédit Agricole de l’Anjou et du Maine; - Comité de l’Agricolture et de l’Agroalimentaire (Fédération Nationale du Crédit Agricole); Presidente del Consiglio di Sorveglianza di SEFA; Consigliere di: - Crédit Agricole S.A.; - CA CIB S.A.; - John Deere Financial SAS; - Sopexa. Sassi Annalisa Consigliere indipendente, Presidente del Comitato di Audit per il Controllo Interno e Presidente del Comitato Remunerazioni Pomaret Thierry Consigliere Delegato di Sant’Anna S.r.l.; Vice Presidente di Fiere di Parma S.p.A.; Consigliere di: - Saemi S.r.l.; - Casale S.p.A.; - San Pietro S.p.A.; - Selva Alimentari S.p.A.; Director di Alice Food Corp. (USA). Collegio Sindacale: Nome e Cognome Alinovi Paolo Carica ricoperta in Cariparma Presidente del Collegio Sindacale Incarichi in altre società ove significativi riguardo all’Emittente Consigliere di Borgo Felino Servizi S.r.l.; Presidente del Collegio Sindacale di Erfin – Eridano Finanziaria S.p.A. Sindaco effettivo di: - SMEG S.p.A.; - SMEG Servizi S.p.A.; - Bonferraro S.p.A.; - Buongiorno S.p.A.; - CEIP Società Consortile per Azioni; - Chiesi Farmaceutici S.p.A.; - Compagnia Generale Ripreseaeree S.p.A.; - Gazzetta di Parma Finanziaria S.p.A.; - Opocrin S.p.A.; - Publiedi S.r.l.; - Unionfidi Parma – Soc. Cooperativa a responsabilità limitata; - Caseificio Montecoppe S.r.l.; - Società agricola Montecoppe Soc.ARL; Amministratore Unico di: - Borealis – Tech Ventures S.r.l. 39 Sindaco Effettivo Amministratore Unico di Mount Fuji S.r.l.; Presidente del Collegio dei Revisori di Federazione Italiana Rugby; Procuratore Speciale di Guido M. Barilla e F.lli & C. S.a.p.A. Consigliere di: - MP7 Italia S.p.A.; - BRW S.p.A.; - Glenalta Food S.p.A.; - SO.GE.A.P. Aeroporto di Parma S.p.A.; - Sandra S.p.A.; - Gambero Rosso S.p.A; Presidente del Collegio Sindacale di: - Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. - Barilla Holding S.p.A.; - CO.FI.BA. S.r.l.; - Gelp S.p.A.; - Overmach S.p.A.; - Overmach Group S.p.A.; - Overmach Usato S.p.A.; - Tecnomach S.p.A.; - Ferretti International Holding S.p.A.; - Ferretti S.p.A.; - C.R.N. S.p.A: - Zago S.p.A. Sindaco effettivo di: - Analisi - Società di Revisione S.p.A.; - BRF Property S.p.A.; - CAD Dogana Logica S.p.A.; - Fidor S.p.A.; - Industria compensati Colorno S.r.l.; - Italian Kitchen S.r.l. Sindaco Effettivo Sindaco effettivo e membro dell’Organismo di Vigilanza di Crédit Agricole Group Solutions S.c.p.A.; Sindaco supplente di Aster S.C.p.A. Lottici Stefano Sindaco Effettivo Consigliere di Agrinascente S.p.A.; Presidente del Collegio Sindacale di: - S.I.R.E.C. S.p.A.; - Ravasini S.p.A.; - Cosider S.p.A. - Vis Volontariato Int.le per lo Sviluppo O.N.G.; Sindaco effettivo di: - Gamma Pack S.p.A.; - Gribo S.p.A.; - SMA Serbatoi S.p.A. Montanari Germano Sindaco Effettivo Capitani Luigi Giovanardi Maria Ludovica Consigliere di Amministrazione di: - Stradivaria S.p.A.; - S.S. Giovanni e Paolo S.p.A.; 40 Presidente del Collegio Sindacale di: - Semitec S.r.l.; - Uptime S.p.A.; Sindaco effettivo di: - Campus X S.r.l.; - Imebep S.p.A.; - Sogei S.p.A. Cacciani Alberto Perlini Roberto Sindaco Supplente Presidente del Collegio Sindacale di: - Area Stazione STU S.p.A.; - Rossetti Market S.r.l.; Sindaco Effettivo di: - Casa del Cuscinetto Petean S.p.A.; - Corbellini Ferramenta Idraulica S.r.l.; - Gruppo Ferrari S.p.A.; Sindaco supplente di: - Gallina Mario S.p.A. - Prosciuttificio San Domenico S.p.A. - Socio accomandante di Duepuntozero S.a.s. Sindaco Supplente Presidente del Collegio Sindacale di: - Opem S.p.A.; - Salumi Boschi F.lli S.p.A.; - Fondazione Padre Lino; - Pasubio Sviluppo S.p.A.; Sindaco effettivo di: - Maghenzani F.lli S.p.A.; - Flo S.p.A.; - Terme di Salsomaggiore S.p.A. L’Emittente adotta il sistema di amministrazione di cui all’articolo 2380, primo comma, del codice civile. Gli aggiornamenti relativi alle informazioni dell’organo amministrativo saranno di volta in volta pubblicati sul sito internet dell’Emittente www.gruppocariparma.it/consiglio-di-amministrazione. Tutti gli Amministratori e i Sindaci elencati sopra sono domiciliati per la carica presso la sede legale dell'Emittente e resteranno in carica fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2018. Tutti i componenti il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale risultano in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e, ove applicabile, indipendenza previsti dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari. Tutti i componenti del Collegio Sindacale risultano, altresì, iscritti al Registro dei Revisori contabili. Direzione Generale: Nome e Cognome Hugues Brasseur Carica ricoperta in Cariparma Direttore Generale Vicario Incarichi in altre società ove significativi riguardo all’Emittente Vice Presidente di Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. Vice Presidente di Crédit Agricole Assicurazioni S.p.A. 41 Consigliere e membro del Comitato Esecutivo di Banca Popolare FriulAdria S.p.A.; Consigliere di: - Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.; - Crédit Agricole Vita S.p.A.; - Fiere di Parma S.p.A. 9.2 Conflitti di interesse degli organi di amministrazione, direzione e controllo La circostanza che i componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllo di Cariparma ricoprano analoghe cariche in altre società potrebbe dar luogo a situazioni di conflitto di interesse. Pertanto, dette situazioni sono gestite nel rispetto degli artt. 2391 e 2391-bis codice civile, nonché degli articoli 53 e 136 del Testo Unico Bancario. Per le informazioni sulle “Operazioni con parti correlate” del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole, si rinvia alla Parte H della Nota Integrativa del Bilancio Consolidato 2015. 42 10. PRINCIPALI AZIONISTI 10.1 Soggetti che controllano l'Emittente Alla data di approvazione del Documento di Registrazione, l'Emittente è controllato da Crédit Agricole S.A. (per una quota pari al 76,5%). La restante quota del capitale sociale è detenuta da Fondazione Cariparma (per una quota pari al 13,5%) e Sacam International S.A. (per una quota pari al 10%). 10.2 Accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente L'Emittente non è a conoscenza di accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente medesimo. 43 11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITA’, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE 11.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati Le informazioni relative al patrimonio ed alla situazione economico-finanziaria del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole incluse nel Documento di Registrazione sono ricavabili dal Bilancio Consolidato 2015 e dal Bilancio Consolidato 2014, assoggettati a revisione legale dei conti completa da parte della Società di Revisione che ha emesso le proprie relazioni rispettivamente in data 25 marzo 2016 e 31 marzo 2015. Il Bilancio Consolidato 2015, già approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo 2016, è stato approvato dall’Assemblea dei soci della Banca tenutasi in data 28 aprile 2016. Al riguardo si precisa che il perimetro di consolidamento 2015 è costituito, oltre che dalla Capogruppo Cariparma, dalle controllate Banca Popolare Friuladria S.p.A., Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l., Sliders S.r.l. e dalla società Mondo Mutui Cariparma S.r.l (che pur se non formalmente controllata in quanto trattasi di società a destinazione specifica, viene anch’essa consolidata con il metodo integrale ai sensi del SIC 12 Consolidamento – Società a destinazione specifica), nonché da Cariparma OBG S.r.l. entrata nel perimetro di consolidamento la società nel corso del primo semestre 2013, veicolo (ex art. 7-bis della legge 130/99) costituito al fine di consentire al Gruppo l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (“OBG”) attraverso la cessione, alla stessa società veicolo, di portafogli di mutui ipotecari (residenziali e commerciali) originati dalle banche del Gruppo Cariparma Crédit Agricole e posti poi a garanzia dei sottoscrittori delle OBG e da Crédit Agricole Group Solutions s.c.p.a. società a scopo non lucrativo costituita in data 1 settembre 2015. Si segnale, inoltre, che nel corso del primo semestre 2015 è stata realizzata la cessione della partecipazione detenuta da Cariparma e Friuladria in CA Agroalimentare S.p.A., in precedenza consolidata con il metodo del Patrimonio Netto. I dati relativi all’esercizio 2015 sono posti a confronto con quelli relativi all’esercizio 2014. I bilanci consolidati del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 sono inclusi mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva Prospetti e sono disponibili sul sito internet dell’Emittente www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma (si veda il Capitolo 14 del Documento di Registrazione). Per comodità di consultazione dei bilanci consolidati del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole inclusi per riferimento nel presente Documento di Registrazione, si riporta di seguito una tabella contenente indicazione delle pagine da cui sono tratte le informazioni finanziarie incluse presente Documento di Registrazione. Con riferimento all'esercizio conclusosi al 31 dicembre 2015: Fascicoli del Bilancio di Esercizio dell'Emittente e del Bilancio Consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31.12.2015, assoggettati a revisione legale dei conti completa e relativi allegati: Introduzione del presidente 5 Cariche sociali e Società di revisione 7 Il Profilo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole 10 BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CARIPARMA CREDIT AGRICOLE Dati e sintesi indicatori di bilancio 18 Relazione sulla gestione consolidata 20 44 Informazione ai sensi dell’art. 123-bis comma 2, lettera b) del D.Lgs. 58/98 (TUF) 69 Responsabilità sociale 72 Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 (TUF) 74 Relazione del Collegio Sindacale 75 Relazione della Società di Revisione 79 Prospetti contabili consolidati 80 Nota Integrativa Consolidata 87 BILANCIO DI CARIPARMA Dati di sintesi e indicatori di Bilancio 258 Relazione sulla gestione 260 Proposta dell’Assemblea 281 Attestazione del Bilancio d'esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs. 58/1998 282 Relazione della Società di Revisione 283 Prospetti contabili 284 Nota Integrativa 290 Con riferimento all'esercizio conclusosi al 31 dicembre 2014: Fascicoli del Bilancio di Esercizio dell'Emittente e del Bilancio Consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31.12.2014, assoggettati a revisione legale dei conti completa e relativi allegati: Introduzione del presidente 5 Cariche sociali e Società di revisione 7 Il Profilo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole 14 BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CARIPARMA CREDIT AGRICOLE Dati e sintesi indicatori di bilancio 18 Relazione sulla gestione consolidata 20 Informazione ai sensi dell’art. 123-bis comma 2, lettera b) del D.Lgs. 58/98 (TUF) 70 Responsabilità sociale 74 Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 76 45 58/1998 (TUF) Relazione del Collegio Sindacale 77 Relazione della Società di Revisione 81 Prospetti contabili consolidati 82 Nota Integrativa Consolidata 89 BILANCIO DI CARIPARMA Dati di sintesi e indicatori di Bilancio 264 Relazione sulla gestione 266 Attestazione del Bilancio d'esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs. 58/1998 288 Relazione della Società di Revisione 289 Prospetti contabili 290 Nota Integrativa 296 11.2 Bilanci L'Emittente redige sia bilanci individuali sia bilanci consolidati. Il Bilancio Consolidati 2015 e il Bilancio Consolidato 2014 sono inclusi mediante riferimento nel presente Documento di Registrazione ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva Prospetti. 11.3 Revisione delle informazioni finanziarie annuali 11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni contenute nel Documento di Registrazione relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione legale dei conti La Banca attesta che sia il Bilancio 2015 e il Bilancio 2014 che il Bilancio Consolidato 2015 e il Bilancio Consolidato 2014 sono stati sottoposti a revisione legale dei conti da parte della Società di Revisione, che ha espresso un giudizio senza rilievi con apposite relazioni, rispettivamente, in data 25 marzo 2016 e 31 marzo 2015. 11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento Informativo che siano state controllate dalla Società di Revisione Il Documento di Registrazione non contiene informazioni finanziare che siano state controllate dalla Società di Revisione diverse dalle informazioni finanziarie tratte dal Bilancio 2015, dal Bilanci Consolidato 2015, dal Bilancio 2014 e dal Bilancio Consolidato 2014. In particolare, i dati relativi agli indicatori di liquidità indicati nella tabella 7 del Paragrafo 3.2 non sono stati sottoposti a revisione da parte della Società di Revisione. 11.3.3 Dati contenuti nel Documento di Registrazione estratti da fonti diverse dai bilanci dell’Emittente Il Documento di Registrazione non contiene informazioni finanziare tratte da documenti diversi dal Bilancio 2015, dal Bilancio Consolidato 2015, dal Bilancio 2014 e dal Bilancio Consolidato 2014. 11.4 Data della ultime informazioni finanziarie contenute nel Documento di Registrazione Le ultime informazioni finanziarie relative all'Emittente incluse nel presente Documento di Registrazione sono tratte dal Bilancio 2015 e dal Bilancio Consolidato 2015. 46 11.5 Informazioni finanziarie infrannuali Alla data di pubblicazione del Documento di Registrazione, l’Emittente non ha pubblicato informazioni finanziarie successive a quelle incluse nel Bilancio 2015 e nel Bilancio Consolidato 2015. Fermo quanto precede, si segnala che l'Emittente provvede alla predisposizione e alla pubblicazione di relazioni semestrali consolidate relative al Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole. Tali relazioni sono disponibili sul sito internet dell’Emittente www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma. La relazione finanziaria consolidata, relativa al semestre chiuso al 30 giugno 2016, sarà sottoposta a revisione limitata da parte della Società di Revisione. Per l'informativa infrannuale relativa al gruppo facente capo Crédit Agricole S.A. di cui è parte l’Emittente, gli investitori sono invitati a consultare la documentazione messa a disposizione sul sito internet di Crédit Agricole S.A. www.credit-agricole.it. 11.6 Procedimenti giudiziari e arbitrali Alla data di approvazione del Documento di Registrazione, l’Emittente e le società del Gruppo sono parti di procedimenti giudiziari, civili e amministrativi, per alcuni dei quali l’Emittente ha costituito nel proprio bilancio consolidato un apposito fondo rischi e oneri destinato a coprire le potenziali passività che ne potrebbero derivare. Al 31 dicembre 2015 tale fondo ammontava a complessivi Euro 50.730 migliaia di Euro in calo rispetto al relativo all’esercizio 2014. Nella costituzione del fondo, l’Emittente ha tenuto in considerazione (i) i potenziali rischi connessi alla singola controversia e (ii) i principi contabili di riferimento, che prescrivono l’accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili. Gli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri si riducono in misura significativa, portandosi di poco al di sotto dei 13 milioni di Euro, contro i 19,5 milioni di Euro del 2014. La variazione è riconducibile: ai minori accantonamenti effettuati sui contenziosi non creditizi e altri (-5,4 milioni di Euro, -30,8%) ed alla contabilizzazione di una ripresa, di circa 1 milione di Euro, di accantonamenti effettuati negli anni precedenti, a copertura del rischio di rimborsi alla clientela su titoli in default. Relativamente al contenzioso fiscale, è in corso un contenzioso per imposta di registro con l’Agenzia delle Entrate, che ha riqualificato come cessioni di azienda le operazioni del 2007 di conferimento di sportelli da parte di Intesa Sanpaolo in Cariparma e Friuladria e successiva cessione delle partecipazioni ricevute ai soci istituzionali delle due banche per un valore complessivo dovuto in solido dai vari soggetti a vario titolo coinvolti sulle specifiche operazioni di circa 40 milioni di Euro, oltre interessi. Analogo problema si presenta per un’operazione effettuata da Crédit Agricole Leasing S.r.l. (con il Gruppo Intesa per 2,2 milioni di Euro. Su queste vicende sono state pronunciate sentenze favorevoli di 2° grado, cui ha fatto seguito l’appello da parte dell’Agenzia in Cassazione. Anche alla luce dei pareri raccolti all’origine presso primari Studi Legali, oltre che delle sentenze favorevoli, non sono stati operati accantonamenti al riguardo. Nel corso del 2014 si è instaurato un contenzioso, sempre in tema di imposta di registro e con uguali motivazioni, relativamente alla analoga operazione effettuata nel 2011 con lo stesso Gruppo Intesa Sanpaolo, con una richiesta complessiva di circa 13,5 milioni di Euro, oltre interessi. A tale contestazione non possono che estendersi le stesse considerazioni sopra formulate. È in corso un contenzioso tributario su Cariparma relativamente alle contestazioni mosse riguardo la cessione di crediti pro-soluto ad una società di cartolarizzazione terza rispetto al Gruppo effettuata nel 2005, per un ammontare a titolo di imposta in contestazione pari a 5,5 milioni di Euro, oltre a sanzioni ed interessi. Alla luce sia dei pareri raccolti presso primari Studi Legali, nonché dei documenti di prassi amministrativa di più recente emanazione sul tema, il Gruppo ritiene di non procedere ad alcun accantonamento. Un nuovo contenzioso è stato instaurato nel corso del 2014 a seguito del mancato riconoscimento a Cariparma di parte dello specifico credito d’imposta previsto dal D.L. 185/2008 per gli importi accreditati dalla stessa alla Clientela a fronte del contributo dello Stato sui mutui a tasso variabili 47 sottoscritti entro il 31 ottobre 2008. Con tale disposizione di legge, lo Stato riconosceva ai contribuenti che avessero sottoscritto mutui a tasso variabile per l’acquisto della abitazione principale, un importo corrispondente agli interessi pagati nel 2009 per un tasso superiore al 4%. Tale importo doveva essere accreditato direttamente dalle banche mutuanti, le quali avrebbero recuperato tale ammontare attraverso un credito d’imposta. La parte di credito d’imposta relativo a restituzioni materialmente effettuate nel corso del 2010 è stato disconosciuto dall’Amministrazione finanziaria, la quale ha emesso specifica cartella esattoriale. Di conseguenza, Cariparma ha dovuto provvedere al versamento di 1,3 milioni di Euro, provvedendo altresì all’apertura di uno specifico contenzioso Posto che senza ombra di dubbio la stessa Amministrazione finanziaria ha ammesso in propri documenti che la restituzione potesse avvenire anche nel corso del 2010, non si è provveduto ad alcun accantonamento al riguardo. La sentenza di primo grado ha tuttavia confermato la pretesa fiscale, riconoscendo invece l’annullamento della pretesa sanzionatoria. Si ritiene comunque di proseguire nel contenzioso confermando la validità delle ragioni presentate e parzialmente accolte nella sentenza. Tra la data di approvazione del Documento di Registrazione e la data di riferimento Bilancio Consolidato 2015 approvato dall’Emittente e sottoposto a revisione legale dei conti, non si sono verificati eventi che abbiano causato variazioni significative rispetto alla situazione descritta sopra. 11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente L’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o commerciale del Gruppo dal 31 dicembre 2015, data di chiusura dell’ultimo esercizio per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione. 48 12. CONTRATTI IMPORTANTI L'Emittente non ha concluso contratti importanti al di fuori del normale svolgimento dell’attività, che potrebbero comportare per i membri del Gruppo un'obbligazione o un diritto tale da influire in misura rilevante sulla capacità dell’Emittente di adempiere alle sue obbligazioni nei confronti dei possessori degli strumenti finanziari che intende emettere. 49 13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 13.1 Informazioni provenienti da terzi o pareri di esperti Il presente Documento di Registrazione non contiene pareri o relazioni provenienti da terzi in qualità di esperti, con l'eccezione della relazione delle Società di Revisione di cui al Capitolo 11, Paragrafo 11.3.1. 13.2 Fonti relative alle informazioni provenienti da terzi Il presente Documento di Registrazione non contiene informazioni provenienti da terzi. 50 14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO Dalla data di approvazione del presente Documento di Registrazione e per tutta la durata della sua validità, i seguenti documenti sono a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede legale dell'Emittente, in via Università, 1, Parma, presso il Servizio Segreteria Generale, in via Cavestro n. 3, Parma, nonché presso tutte le filiali dell'Emittente: Atto costitutivo; Statuto dell’Emittente; Fascicolo contenente il bilancio consolidato del Gruppo e il bilancio di Cariparma per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 assoggettato a revisione legale dei conti completa e relativi allegati; Fascicolo contente il bilancio consolidato del Gruppo e il bilancio di Cariparma per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 assoggettato a revisione legale dei conti completa e relativi allegati; Il presente Documento di Registrazione, depositato presso la CONSOB in data 10 giugno 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0054061/16 del 9 giugno 2016 ed eventuali supplementi allo stesso. Tali documenti, ad eccezione dell'atto costitutivo, sono inoltre consultabili presso tutte le filiali e sul sito web dell'Emittente www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma. L’Emittente provvederà a fornire gratuitamente a ciascun soggetto che richiederà il presente Documento di Registrazione, dietro espressa richiesta dello stesso, oltre a una copia del Documento di Registrazione medesimo, anche copia di ciascuno dei documenti contenuti nell’elenco precedente. Tali richieste dovranno essere inviate all'Emittente, all’attenzione del Servizio Affari Societari – Prospetto Informativo Prestiti Obbligazionari, all'indirizzo via Cavestro 3 – 43121 Parma o via email tramite accesso dal sito www.cariparma.it/prodotti/privati/prodotti-di-risparmio/obbligazionicariparma. Si invitano i potenziali investitori a leggere il Documento di Registrazione congiuntamente alla documentazione a disposizione del pubblico indicata nel precedente elenco al fine di ottenere maggiori informazioni in merito alle condizioni finanziarie e all'attività dell'Emittente. Con riferimento all'informativa infrannuale ed ogni altra informazione societaria rilevante per la valutazione della solvibilità e delle prospettive dell'Emittente e del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole, l'Emittente si impegna a mettere a disposizione, e gli investitori sono invitati a consultare la documentazione messa a disposizione sul sito Internet www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma nonché sul sito Internet www.creditagricole.com. 51