Documento di Registrazione

CASSA DI RISPARMIO DI PARMA E PIACENZA S.p.A.
Sede legale ed amministrativa in Via Università 1, 43100 PARMA
Capitale sociale Euro 876.761.620,00 interamente versato
Codice fiscale, partita I.V.A. e numero iscrizione
Registro delle Imprese di Parma: 02113530345
Numero iscrizione Albo delle Banche: 5435 - Codice ABI 6230.7
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Capogruppo del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al
n. 6230.7
Soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Crédit Agricole S.A.
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
depositato presso la CONSOB in data 10 giugno 2016, a seguito di approvazione comunicata con
nota n. 0054061/16 del 9 giugno 2016.
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. (l’Emittente o la Banca) ha predisposto il
presente documento di registrazione (il Documento di Registrazione, in cui si devono ritenere
comprese le informazioni indicate come ivi incluse mediante riferimento) in conformità ed ai sensi
della Direttiva 2003/71/CE (la Direttiva Prospetti o la Direttiva) e all’art. 14 del Regolamento
2004/809/CE (il Regolamento CE), così come successivamente modificati ed integrati, nonché
degli Schemi allegati a quest’ultimo. Il documento contiene informazioni sull’Emittente per la durata
di dodici mesi a decorrere dalla sua data di approvazione.
Il presente Documento di Registrazione, insieme alla documentazione predisposta per l'offerta e/o
quotazione (ove prevista) degli strumenti finanziari di volta in volta rilevanti, redatta in conformità
alla Direttiva (i.e. la nota informativa sugli strumenti finanziari anche facente parte di programmi di
emissione, che contiene i rischi e le informazioni specifiche connesse agli strumenti finanziari
oggetto dell’offerta (la Nota Informativa), la nota di sintesi, contenente in breve i rischi e le
caratteristiche essenziali connessi alla Banca e agli strumenti finanziari oggetto dell’offerta (la Nota
di Sintesi), le condizioni definitive che saranno predisposte dall’Emittente in occasione di ciascuna
emissione e pubblicate prima dell’inizio dell’offerta (le Condizioni Definitive) insieme alla Nota di
Sintesi relativa ad ogni singola emissione, nonché la documentazione indicata come inclusa
mediante riferimento nei medesimi), costituisce un prospetto di base ai sensi e per gli effetti della
Direttiva.
L'informativa completa sull'Emittente e sull'offerta e/o quotazione (ove prevista) di strumenti
finanziari può essere ottenuta solo sulla base della consultazione congiunta del Documento di
Registrazione, della rilevante Nota Informativa e della documentazione indicata come inclusa
mediante riferimento.
Si veda inoltre il Capitolo "Fattori di Rischio" nel Documento di Registrazione, per l'esame dei
fattori di rischio con riferimento all’Emittente, e nella rilevante Nota Informativa, per l'esame dei
fattori di rischio che devono essere presi in considerazione con riferimento agli strumenti finanziari
di volta in volta oggetto dell’offerta (i Titoli).
La pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della CONSOB
sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Il presente Documento di Registrazione è a disposizione del pubblico gratuitamente, dalla
data di pubblicazione dello stesso e per tutta la durata della sua validità, presso la sede
sociale e tutte le filiali dell'Emittente ed è consultabile sul sito Internet dell'Emittente
www.cariparma.it/prodotti/privati/prodotti-di-risparmio/obbligazioni-cariparma,
nonché
presso la sua sede legale.
1
INDICE
1.
2.
PERSONE RESPONSABILI..................................................................................................... 5
1.1
Persone responsabili del Documento di Registrazione ................................................ 5
1.2
Dichiarazione di responsabilità ......................................................................................... 5
REVISORI LEGALI DEI CONTI ............................................................................................... 6
2.1
Società di revisione ............................................................................................................ 6
2.2 Indicare se i revisori si sono dimessi, sono stati rimossi dall'incarico o non sono
stati rinominati durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli
anni passati .................................................................................................................................... 6
3.1
FATTORI DI RISCHIO ....................................................................................................... 7
Rischio relativo all’assenza di credit spread dell’Emittente ................................................ 7
Rischio di credito ....................................................................................................................... 7
Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito ............................................ 7
Rischio di esposizione nei confronti di titoli di debito emessi da Stati sovrani ................ 8
Rischio di mercato ..................................................................................................................... 9
Rischio di liquidità dell’Emittente........................................................................................... 10
Rischio operativo ..................................................................................................................... 10
Rischio relativo alle controversie legali pendenti ............................................................... 11
Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle
modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie ................... 11
Rischio connesso alle attuali incertezze del contesto macroeconomico e alla crisi
economico/finanziaria ............................................................................................................. 14
3.2 DATI PATRIMONIALI, FINANZIARI ED ECONOMICI SELEZIONATI RIFERITI
ALL’EMITTENTE E AL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE .................................. 15
4.
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE .................................................................................... 23
4.1
Storia ed evoluzione dell’Emittente................................................................................ 23
4.1.1. Denominazione legale ................................................................................................. 23
4.1.2. Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione .................. 23
4.1.3. Data di costituzione e durata dell’Emittente, ad eccezione del caso in cui la
durata sia indeterminata ......................................................................................................... 24
4.1.4. Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera,
paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale......... 24
4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente
rilevante per la valutazione della sua solvibilità .................................................................. 24
5.
PANORAMICA DELLE ATTIVITA’ ....................................................................................... 25
5.1
Principali attività ................................................................................................................ 25
5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle
principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati ..................................................... 25
5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi ...................... 30
5.1.3 Principali mercati ............................................................................................................... 30
5.1.4 Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente riguardo alla sua posizione
2
concorrenziale.............................................................................................................................. 31
6.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA .......................................................................................... 32
6.1 Breve descrizione del Gruppo di cui fa parte l’Emittente e della posizione che
l’Emittente occupa ....................................................................................................................... 32
6.2 Dipendenza dell’Emittente da altri soggetti all’interno del Gruppo di cui la stessa fa
parte ............................................................................................................................................. 33
7.
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ............................................................. 34
7.1
Cambiamenti negativi sulle prospettive dell'Emittente ............................................... 34
7.2 Tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero avere
ripercussioni sulle prospettive dell'Emittente .......................................................................... 34
8.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ................................................................................... 35
9.
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI CONTROLLO ........................ 36
9.1
Componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo ................. 36
9.2
Conflitti di interesse degli organi di amministrazione, direzione e controllo ............ 42
10. PRINCIPALI AZIONISTI ......................................................................................................... 43
10.1
Soggetti che controllano l'Emittente ........................................................................... 43
10.2
Accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una
variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente ................................................................... 43
11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITA’, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE ................. 44
11.1
Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati .............................................. 44
11.2
Bilanci.............................................................................................................................. 46
11.3
Revisione delle informazioni finanziarie annuali ...................................................... 46
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni contenute nel Documento di
Registrazione relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione legale dei
conti ........................................................................................................................................... 46
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento Informativo che
siano state controllate dalla Società di Revisione .............................................................. 46
11.3.3 Dati contenuti nel Documento di Registrazione estratti da fonti diverse dai
bilanci dell’Emittente ............................................................................................................... 46
11.4
Data della ultime informazioni finanziarie contenute nel Documento di
Registrazione ............................................................................................................................... 46
11.5
Informazioni finanziarie infrannuali ............................................................................. 47
11.6
Procedimenti giudiziari e arbitrali................................................................................ 47
11.7
Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale
dell’Emittente................................................................................................................................ 48
12. CONTRATTI IMPORTANTI ................................................................................................... 49
13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI
DI INTERESSI ................................................................................................................................. 50
13.1
Informazioni provenienti da terzi o pareri di esperti................................................. 50
13.2
Fonti relative alle informazioni provenienti da terzi ................................................. 50
3
14. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ...................................................................... 51
4
1.
PERSONE RESPONSABILI
1.1
Persone responsabili del Documento di Registrazione
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., con sede in Via Università 1, 43121 Parma, si
assume la responsabilità dei dati e delle informazioni contenuti nel presente Documento di
Registrazione.
1.2
Dichiarazione di responsabilità
Il presente Documento di Registrazione è conforme a quello depositato in CONSOB in data 10
giugno 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0054061/16 del 9 giugno 2016.
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., attesta che il presente Documento di
Registrazione è conforme agli schemi applicabili del Regolamento CE e, avendo adottato tutta la
ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni in esso contenute sono, per quanto a propria
conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
5
2.
REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1
Società di revisione
Il bilancio individuale dell'Emittente ed il bilancio consolidato del gruppo bancario che fa capo
all'Emittente (il Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole o il Gruppo) relativi agli esercizi
chiusi al 31 dicembre 2015 (rispettivamente il Bilancio 2015 e il Bilancio Consolidato 2015) e
2014 (rispettivamente il Bilancio 2014 e il Bilancio Consolidato 2014) inclusi mediante
riferimento nel presente Documento di Registrazione (si veda il Capitolo 11 del Documento di
Registrazione) sono sottoposti a revisione legale dei conti da parte della società Reconta Ernst &
Young S.p.A., con sede in Roma, via Po 32 (la Società di Revisione), in esecuzione della
delibera dell'Assemblea dei soci della Banca del 23 aprile 2012, che ha attribuito alla Società di
Revisione l’incarico per il periodo 2012 - 2020.
Reconta Ernst & Young S.p.A. è iscritta alla sezione ordinaria del Registro delle Imprese presso la
CCIAA di Roma, n. 00434000584.
L'incarico è svolto ai sensi dell’art. 2409-bis e seguenti del codice civile.
Si segnala che la Società di Revisione ha espresso giudizi senza rilievi sul Bilancio 2015, sul
Bilancio Consolidato 2015, sul Bilancio 2014 e sul Bilancio Consolidato 2014 (per ulteriori
informazioni sulle relazioni della Società di Revisione si veda il Capitolo 11, Paragrafi 11.3.1 e
11.3.2, del Documento di Registrazione).
2.2
Indicare se i revisori si sono dimessi, sono stati rimossi dall'incarico o non sono
stati rinominati durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli
anni passati
Nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 e fino alla data del Documento di
Registrazione non è intervenuta alcuna revoca dell’incarico conferito dall’Emittente alla Società di
Revisione, né la Società di Revisione ha rinunciato all’incarico stesso.
6
FATTORI DI RISCHIO
3.1
FATTORI DI RISCHIO
Si invitano gli investitori a leggere attentamente i presenti fattori di rischio, prima di qualsiasi
decisione sull’investimento, al fine di comprendere i rischi generali e specifici collegati all'Emittente
ed agli strumenti finanziari emessi dall'Emittente. Nel prendere una decisione di investimento, gli
investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all'Emittente, ai settori di
attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari proposti. I presenti fattori di rischio
devono essere letti congiuntamente alle altre informazioni contenute nel Documento di
Registrazione ed ai fattori di rischio di cui alla Nota Informativa. I rinvii a Capitoli e Paragrafi si
riferiscono a capitoli e paragrafi del Documento di Registrazione. Nello svolgimento delle proprie
attività, l'Emittente potrà essere esposto ad una serie di rischi caratteristici del settore bancario. Di
seguito sono sinteticamente esposti alcuni dei rischi significativi che potrebbero influenzare
negativamente la situazione finanziaria ed i risultati operativi dell'Emittente. Alcuni di questi rischi
sono gestiti secondo politiche e procedure di gestione del rischio prestabilite, la maggior parte
delle quali è descritta nella sezione "E – Informazioni sui Rischi e sulle relative politiche di
Copertura" della Nota Integrativa contenuta nel Bilancio 2015.
********
Rischio relativo all’assenza di credit spread dell’Emittente
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che per l’Emittente non è possibile
determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un’obbligazione
plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap su durata corrispondente), atto a
consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente.
Rischio di credito
L’Emittente è esposto ai rischi relativi all’attività creditizia. In particolare, il rischio di credito è
connesso all’eventualità che l’Emittente o il Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole abbiano un
deterioramento della propria solidità patrimoniale e delle proprie prospettive economiche ricondotto
al rischio di perdite derivante dall’eventuale impossibilità o rifiuto da parte della clientela (inclusi gli
Stati sovrani) di onorare le proprie obbligazioni contrattuali, connesse a rapporti di concessione di
finanziamenti, impegni, lettere di credito, strumenti derivati, operazioni in valuta e di altro tipo.
Sebbene l’attività di concessione del credito costituisca il core business del Gruppo Bancario
Cariparma Crédit Agricole, la stessa viene implementata con obiettivo di conseguire una crescita
controllata degli impieghi in tutto il territorio nazionale, attraverso una strategia di assunzione del
rischio che individua le aree geografiche, i segmenti di clientela ed i settori di attività economica
ritenuti di maggiore interesse. Tale strategia, concordata con la controllante Crédit Agricole S.A., si
sostanzia nell’individuazione dei limiti di rischio che possono essere assunti con l’attività creditizia
(rischio di concentrazione settoriale e individuale, etc.), verificandone la compatibilità con gli obiettivi
di budget e di piano industriale.
L’Emittente ritiene che le politiche adottate dal Gruppo siano adeguate a tenere sotto controllo il
rischio di credito; tuttavia, alla data del Documento di Registrazione, non si può escludere il
verificarsi di eventi ignoti e imprevedibili che potrebbero incidere negativamente sulla capacità della
clientela di onorare le proprie obbligazioni contrattuali con effetti negativi sulla solidità patrimoniale e
sulle prospettive economiche dell’Emittente o del Gruppo.
Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito
Si segnala che i crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore complessive, sono aumentati
rispetto all’esercizio precedente portandosi a 3.065 milioni di Euro contro i 2.992 milioni di Euro
dell’esercizio precedente e rappresentano circa l’8,4% del totale crediti netti rilevati al termine del
presente esercizio (8,0% a fine 2014), con un livello di copertura che ha raggiunto il 40,5%. Le
sofferenze nette si attestano a 1.159 milioni di Euro rispetto ai 1.091 milioni di Euro di dicembre
2014, dopo aver consolidato una percentuale di copertura in linea con l’anno precedente, con un
lieve incremento del proprio peso all’interno dell’aggregato a 3,2% (+0,3%). Rispetto al precedente
7
FATTORI DI RISCHIO
esercizio sono cresciute, seppur anch’esse in misura contenuta, le inadempienze probabili
posizionatesi a 1.814 milioni di Euro, con un’incidenza sui crediti netti complessivi pari al 5% e con
un miglioramento del tasso di copertura salito al 21,8%.
In controtendenza i crediti scaduti/sconfinati che, se confrontati con il dato del 2014,
sostanzialmente dimezzano il valore dell’esposizione netta, scendendo a 90,8 milioni di Euro (123,4 milioni di Euro, -57,6%), rappresentando solo lo 0,2% dei crediti netti totali ma con un grado
di copertura al 6,5% (rispetto al 3,6% del 2014).
Per maggiori informazioni, si rinvia alla pagina 35 del Bilancio Consolidato 2015 e al successivo
Capitolo 3.2 del presente Documento di Registrazione.
In dettaglio, si veda la tabella sotto riportata:
Indicatori di rischiosità
creditizia(1)
Dati di
Dati di
sistema
sistema
grandi
31.12.15
31.12.14 grandi banche
banche al
al
31.12.2015
31.12.2014(2)
Variazione
Indicatori
Cariparma
2015-2014
(2)
Crediti deteriorati lordi/Crediti
lordi verso clientela
Crediti deteriorati netti/Crediti
netti verso clientela
Sofferenze lorde/Crediti lordi
verso la clientela
Sofferenze nette/Crediti netti
verso la clientela
Rapporto di copertura crediti
deteriorati
Rapporto di copertura delle
sofferenze
Sofferenze nette/Patrimonio
totale di vigilanza
Sofferenze nette / Patrimonio
netto
Rettifiche di valore nette su
crediti/Crediti netti verso clientela
13,3%
17,7%
12,4%
15,8%
0,9
8,4%
10,8%(3)
8,0%
10,8%(4)
0,4
7,1%
9,5%
6,5%
8,3%
0,6
3,2%
4,8%(3)
2,9%
4,5%(4)
0,3
40,5%
43,4%
39,0%
40,8%
1,5
57,6%
58,6%
57,6%
56,9%
-
36,8%
n.d.
34,3%
n.d.
2,5
23,5%
n.d.
22,9%
n.d.
0,6
1,1%
n.d.
1,2%
n.d.
-0,1
(1) Gli indici sono costruiti sulla base dei dati patrimoniali ed economici riesposti nei prospetti contabili
riclassificati di cui alle pagine 24 e 32 del Bilancio Consolidato 2015.
(2) Fonte: rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla Banca d’Italia n° 1 di aprile 2016, tavola 4.1
pag. 34 e n° 1 di aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21.
(3) I dati si riferiscono all’intero sistema bancario italiano.
(4) I dati sono tratti dall’Appendice alla relazione annuale della Banca d’Italia al 31 dicembre 2014, riferita
all’intero sistema bancario italiano.
La Banca ha tuttavia perseguito il miglioramento della qualità del credito attraverso il monitoraggio
continuo del portafoglio, valutando il rispetto della strategia di rischio concordata con un’attenzione
particolare verso i maggiori rischi assunti.
Rischio di esposizione nei confronti di titoli di debito emessi da Stati sovrani
Tale rischio si sostanzia nella diminuzione del merito di credito di soggetti terzi rispetto alle società
del Gruppo, ivi inclusi gli stati sovrani, di cui l’Emittente detiene titoli od obbligazioni che potrebbero
comportare perdite e/o influenzare negativamente la capacità del Gruppo di vincolare nuovamente
o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità. Al 31 dicembre 2015 il valore di
bilancio dell’esposizione verso Stati sovrani era pari a Euro 5.574 milioni di Euro di cui il 99,9%
concentrato sull’Italia: una significativa diminuzione nel merito di credito dell’Italia potrebbe pertanto
avere un impatto negativo sui risultati del Gruppo stesso.
8
FATTORI DI RISCHIO
In dettaglio, si veda la tabella sotto riportata:
31.12.2015
(in
migliaia di
Euro)
FVTPL
(Fair
Value
Through
Profit or
Loss)
Titoli di
Stato
Italiano
Titoli di
Stato
Argentini
AFS
(Availablefor-sale
financial
assets)
Titoli di
Stato
Italiano
Titoli
di
Stato
Argentini
Titoli
di
Stato
Francesi
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
31.12.2014
Riserva di
valutazio
ne
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Riserva di
valutazion
e
Emittente
Rating
S&P
Repubblica
Italiana
BBB-
2
3
-
3
4
-
Repubblica
Argentina
SD
21
2
-
21
1
1
Repubblica
Italiana
BBB-
4.589.500
5.573.834
114.236
5.000.000
5.946.617
1.414.298
Repubblica
Argentina
SD
24
34
6
24
28
28
Repubblica
Francese
AA
-
-
-
-
-
-
4.589.547
5.573.873
114.242
5.000.048
5.946.650
1.414.327
Totale
La percentuale di incidenza dell'investimento in titoli governativi, sull'ammontare complessivo delle
attività finanziarie risulta pari al 94,2%. L’esposizione verso i titoli di Stato argentini sono di importo
non significativo. Non è presente nessun titolo di debito strutturato emesso da Governi centrali o
locali.
Al di là dei titoli governativi riportati sopra in tabella, la percentuale di incidenza dei finanziamenti
verso Governi, rispetto all'ammontare dei crediti verso la clientela, risulta pari allo 0,07%. Per
maggiori informazioni, si rinvia alla pagina 38 del Bilancio Consolidato 2015 e al successivo
Capitolo 3.2 del presente Documento di Registrazione.
Rischio di mercato
Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti
dall’Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non
esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un
deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente e/o del Gruppo.
Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione (trading book), che
comprende gli strumenti finanziari, inclusi i derivati, sia al portafoglio bancario (banking book). Il
rischio di mercato relativo al portafoglio di negoziazione deriva dall’operatività di negoziazione sui
mercati di interesse, tassi di cambio e titoli di capitale. L’Emittente non è caratterizzato da una
significativa attività di trading proprietario sui mercati e l’attività di negoziazione è essenzialmente
strumentale, poiché il Gruppo Cariparma Crédit Agricole assume posizioni di rischio finanziario
solo residuale per conto della clientela sulla base del principio dell’intermediazione. Il rischio di
mercato nel portafoglio bancario è influenzato dalle variazioni dei credit spread e dei tassi di
interesse nei diversi periodi di rilevazione. Il processo di gestione del rischio di mercato del
portafoglio di negoziazione è regolamentato nell’ambito della relativa policy del Gruppo Bancario
9
FATTORI DI RISCHIO
Cariparma Crédit Agricole, introdotta al fine di identificare i criteri per la gestione dei profili di rischio,
le attività da porre in essere per la corretta applicazione dei criteri, le unità deputate allo
svolgimento delle citate attività e le procedure a supporto delle stesse. Non è disponibile
un’indicazione quantitativa (Value at Risk) dell’esposizione al rischio di mercato.
Per maggiori informazioni sul rischio di mercato si veda la Parte E, Sezione 2, pagine 401 e
seguenti della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato 2015.
Rischio di liquidità dell’Emittente
Il rischio di liquidità, sia a breve che a medio/lungo termine, è il rischio che, anche causa del
fenomeno delle trasformazione delle scadenze, l’Emittente non sia in grado di far fronte ai propri
impegni di pagamento per l’incapacità di reperire fondi su mercato (funding liquidity risk) e/o di
smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk) e/o che sia costretto a sostenere costi molto elevati
per far fronte a detti impegni.
Il Gruppo adotta una politica di gestione della liquidità di breve termine (o liquidità operativa), ovvero
di gestione degli eventi che impattano sulla posizione di liquidità dell’Emittente e del Gruppo
nell’orizzonte temporale dall’overnight fino ai 12 mesi, che ha l’obiettivo primario del mantenimento
della capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari,
minimizzandone i costi.
La gestione della liquidità di medio lungo periodo, il cui obiettivo è quello di mantenere un equilibrio
tra passività complessive e attività a medio-lungo termine prevede l’individuazione di soglie di
allerta sulla gestione della liquidità a medio lungo termine tramite la definizione degli indicatori
Position en Resources Stable (PRS) e Coefficient en Resources Stable (CRS) i quali mirano a
garantire l’equilibrio di bilancio del Gruppo tra le risorse stabili (risorse del mercato a medio lungo
termine, risorse clientela, fondi propri) e gli impieghi durevoli (immobilizzazioni, crediti clientela,
riserve di liquidità). Livelli positivi di PRS e CRS determinano la capacità della Banca di supportare
il proprio attivo durante una crisi. L’Emittente ritiene che le politiche adottate ed i presidi
implementati dal Gruppo siano adeguate a tenere sotto controllo il rischio di liquidità. Tuttavia, alla
data del Documento di Registrazione, non si può escludere il verificarsi di eventi ignoti e
imprevedibili che potrebbero incidere negativamente sulla capacità del Gruppo di far fronte ai propri
impegni finanziari.
Al 31 dicembre 2015, a livello di Gruppo, le operazioni di rifinanziamento Targeted Long Term
Refinancing Operations (TLTRO) sono pari a 1,4 miliardi di Euro (si veda al riguardo la tabella 8 al
Capitolo 3, Paragrafo 3.2 del presente Documento di Registrazione).
Inoltre, allo scopo di ampliare le fonti di liquidità, il Gruppo Cariparma nel corso del 2013 ha
strutturato un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bonds). Tali titoli
obbligazionari, assistiti da una garanzia rappresentata da un portafoglio crediti di primaria qualità,
sono stati segregati a favore degli obbligazionisti mediante cessione in una società veicolo
(Cariparma OBG srl - partecipata al 60% da Cariparma). Oltre a permettere di creare ulteriore
riserva eligibile presso la BCE attraverso l’emissione di un Covered Bond interno (c.d. retained), il
suddetto programma ha permesso di collocare il Covered Bond anche presso investitori esterni. Si
segnala al riguardo che, nel corso 2015 è stato emesso sul mercato un nuovo Covered Bond per
totali 1 miliardo di Euro interamente collocato presso investitori istituzionali.
Per maggiori informazioni si veda la tabella 7 e la tabella 9 al Capitolo 3, Paragrafo 3.2 del
presente Documento di Registrazione.
Infine, per ulteriori informazioni sia di natura qualitativa, circa gli aspetti generali, i processi e la
misurazione del rischio di liquidità, sia di natura quantitativa, si veda la Parte E, Sezione 3, pagine
419 e seguenti della Nota Integrativa al Bilancio Consolidato 2015.
Rischio operativo
Il rischio operativo è definito come il rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla
disfunzione di procedure e/o sistemi interni, risorse umane e/o eventi esogeni. Tale definizione
include il rischio legale, ma non quello strategico e di reputazione. Il rischio legale comprende - fra
10
FATTORI DI RISCHIO
l’altro - l’esposizione ad ammende, sanzioni pecuniarie o penalizzazioni derivanti da provvedimenti
assunti dall’Organo di Vigilanza, ovvero da regolamenti privati.
Nell’ambito del consolidamento e rafforzamento dei propri presidi a fronte del rischio operativo, il
Gruppo cui appartiene l’Emittente si è da tempo attivato per perseguire: (i) raggiungimento della
conformità ai requisiti che la normativa di Vigilanza prevede per i sistemi di controllo interno
(circolare della Banca di Italia 285/2013 e successivi aggiornamenti); (ii) il mantenimento di una
costante conformità ai requisiti che la normativa prevede per l’utilizzo del metodo TSA (Traditional
Standardised Approach) per il calcolo del capitale regolamentare previsto da Basilea 2; (iii) il
costante miglioramento del monitoraggio dei rischi e delle perdite, tale da permettere un approccio
gestionale, soprattutto in termini di iniziative di mitigazione e di prevenzione; (iv) il perfezionamento
del sistema dei controlli permanenti ed estensione della copertura dei controlli stessi nel perimetro
aziendale; e (v) il raggiungimento della conformità ai requisiti che la normativa prevede per l’utilizzo
di metodi AMA (Advanced Measurement Approaches) per il calcolo del capitale regolamentare.
L’Emittente ritiene che le politiche adottate dal Gruppo siano adeguate a tenere sotto controllo il
rischio operativo. Tuttavia, alla data del Documento di Registrazione, non si può escludere il
verificarsi di eventi ignoti e imprevedibili, quali danneggiamenti o malfunzionamenti causati da
eventi straordinari, che potrebbero incidere negativamente sul funzionamento dei sistemi posti a
presidio del rischio operativo, causando effetti negativi sulla posizione finanziaria e sui risultati
dell’Emittente.
Per maggiori informazioni sia di natura qualitativa, circa gli aspetti generali, i processi di gestione e
metodi di misurazione del rischio operativo, sia di natura quantitativa, si veda la Parte E, pagine 423
e seguenti, della Nota Integrativa al Bilancio 2015.
Rischio relativo alle controversie legali pendenti
Alla data del Documento di Registrazione, l’Emittente è parte di procedimenti giudiziari, civili e
amministrativi, correlati alla propria attività ordinaria, per alcuni dei quali l’Emittente ha costituito nel
proprio bilancio consolidato un apposito fondo rischi e oneri destinato a coprire le potenziali
passività che ne potrebbero derivare.
A fronte di tali contenziosi, al 31 dicembre 2015, il Gruppo evidenzia un fondo rischi e oneri per
complessivi 12.716 migliaia di Euro.
Sebbene sia intrinsecamente difficile prevedere l’esito dei molti procedimenti legali di cui il Gruppo è
parte e, pertanto, non si possa escludere che l’esito sfavorevole di alcuni di essi possa avere effetti
negativi sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale del Gruppo medesimo, a giudizio
della Banca il fondo rischi accantonato è adeguato a far fronte a tali eventuali esiti negativi e i
giudizi in questione, singolarmente considerati, non sono significativi Per ulteriori informazioni sulle
controversie legali pendenti di cui è parte l’Emittente si rinvia al Capitolo 11, Paragrafo 11.6, del
Documento di Registrazione.
Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle
modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie
A novembre 2014 è entrato in funzione il sistema unico europeo di vigilanza bancaria (Single
Supervisory Mechanism = SSM). Con questo meccanismo la Banca Centrale Europea (BCE) si
assume il compito di vigilanza su 130 grandi banche sistemiche dell'eurozona. Il Gruppo ricade
sotto la vigilanza della BCE.
La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all’adozione di discipline più rigorose da
parte delle autorità internazionali. A partire dall’1 gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è
stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con
finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado
di leva finanziaria e dell’introduzione di policy e di regole quantitative per l’attenuazione del rischio
di liquidità negli istituti bancari.
In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli Accordi di Basilea III
prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime,
ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un common equity tier one ratio pari
11
FATTORI DI RISCHIO
almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un tier capital ratio pari almeno al 8,5% e un total
capital ratio pari almeno al 10,5 delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi
includono il c.d. capital conservation buffer, vale a dire un cuscinetto di ulteriore capitalizzazione
obbligatoria).
Si segnala inoltre che la BCE ha terminato la revisione della valutazione sugli istituti di credito
europei più significativi per lo SREP 2015; in tale contesto la BCE ha inviato una comunicazione
alla controllante Crédit Agricole S.A. riguardante i requisiti patrimoniali complessivi minimi da
rispettare a livello consolidato per il Gruppo Cariparma Crédit Agricole (i.e Common Equity Tier I
Ratio pari al 9,5%), i quali alla data del Documento di Registrazione risultano rispettati, in quanto
tale indicatore a livello di Gruppo si posiziona all’11,4%. L’autorità di vigilanza, inoltre, non ha
richiesto all’Emittente ulteriori misure prudenziali.
Si segnala, infine, che nel corso del 2016 Crédit Agricole S.A. e, di conseguenza, il Gruppo
Cariparma, in quanto Gruppo controllato dalla stessa, è stata sottoposta all’esercizio di stress test
richiesto dall’European Banking Authority che coinvolge i gruppi aventi rilevanza sistemica.
Tale esercizio, guidato dalla Credit Agricole S.A., ha coinvolto varie funzioni aziendali e ha
consentito, come già avvenuto per l’esercizio tenutosi nel corso del 2014, una valutazione
complessiva della sostenibilità di conto economico e stato patrimoniale a condizioni
macroeconomiche avverse. La disclosure dei risultati dell’esercizio, secondo il calendario stabilito
dall’EBA, è prevista per luglio 2016.
Per quanto concerne la liquidità, gli Accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un
indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o “LCR”), avente come obiettivo la
costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca
per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità
strutturale (Net Stable Funding Ratio, o “NSFR”) con orizzonte temporale pari a un anno, introdotto
per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
- per l’indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° ottobre 2015, del 70% a
partire dal 1° gennaio 2016, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal
1° gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 575/2013 (il Regolamento 575/2013);
- per l’indicatore NSFR, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio
2018.
Inoltre, gli accordi di Basilea III prevedono che le banche monitorino il proprio indice di leva
finanziaria (Leverage Ratio) calcolato come rapporto fra il capitale di classe 1 (Tier 1) e le
esposizioni complessive dell’ente creditizio, secondo quanto previsto dall’articolo 429 del
Regolamento 575/2013. Tale indicatore è oggetto di segnalazione da parte delle banche a partire
dal 2015, tuttavia alla data attuale non è stata definita la soglia minima e la data di decorrenza
dell’indice in questione.
Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai
nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente potrebbero essere
significativi.
Tra le novità normative si segnalano i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015
attuativi della la Direttiva 2014/59/UE (la Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o
BRRD) del Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicati il 16 novembre 2015 sulla Gazzetta
Ufficiale, in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti
creditizi e delle imprese di investimento che s’inserisce nel contesto della definizione di un
meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie.
Tra gli aspetti innovativi della BRRD, in materia di risoluzione delle crisi o di altre procedure di
gestione delle crisi, si evidenzia l’introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali
preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le Autorità) possono adottare per la risoluzione di
una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni
essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema
finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite
per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti purché nessun creditore subisca perdite
12
FATTORI DI RISCHIO
superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di
insolvenza.
In particolare, in base ai suddetti decreti attuativi si registra il passaggio da un sistema di
risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite
vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai detentori di titoli di
debito non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte eccedente la quota
garantita, ovvero per la parte eccedente Euro 100.000,00 (c.d. “bail-in”). Pertanto, con
l’applicazione dello strumento del “bail-in”, i sottoscrittori potranno subire la riduzione, con
possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle
obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta eccezione per le
disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista l’applicazione a partire
dal 1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di “bail-in” potranno essere applicate agli
strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data.
Al riguardo si rinvia al “Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” inserito nel Capitolo 2 della relativa
nota informativa.
Da ultimo si segnala che l’implementazione delle Direttive 2014/49/UE (Deposit Guarantee
Schemes Directive) del 16 aprile 2014 e 2014/59/UE (Bank Recovery and Resolution Directive) e
l’istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n.806/2014 del 15 luglio
2014), potrà comportare un impatto sulla posizione economica e patrimoniale della Banca in
quanto impone l’obbligo di costituire specifici fondi con risorse finanziarie che dovranno essere
fornite, a partire dall'esercizio 2015, tramite contribuzioni a carico degli enti creditizi.
La Banca d’Italia, nella sua veste di autorità di risoluzione nazionale ha istituito con provvedimento
n. 1226609/15 del 18 novembre 2015 il Fondo di Risoluzione Nazionale. Per il 2015, tenuto conto
dell’esigenza di ricorrere con immediatezza alle risorse del Fondo di Risoluzione Nazionale nel
quadro del programma di risoluzione delle crisi di alcune banche italiane, l’autorità nazionale ha
richiamato non solo i contributi ordinari (ex-ante) ma anche i contributi straordinari (ex-post, in
misura pari a tre annualità della contribuzione ordinaria). A livello consolidato, per il Gruppo
Cariparma la quota ex ante 2015 ammonta a circa 8,1 milioni di Euro mentre la quota ex-post a
circa 24,2 milioni di Euro, per un ammontare complessivo di circa 32,2 milioni di Euro. Il contributo
ex ante 2015 per il finanziamento del DGS (Deposit Guarantee Schemes) ammonta a circa 6,4
milioni di Euro. A livello individuale, per Cariparma, la quota ex-ante 2015 ammonta a circa 6
milioni di Euro mentre la quota ex-post a circa 24,1 milioni di Euro, per una ammontare di circa
30,1 milioni di Euro. Inoltre, il contributo ex ante 2015 per il finanziamento del DGS (Deposit
Guarantee Schemes) ammonta a circa 4,6 milioni di Euro. Si segnala, infine, che oltre ai
versamenti ordinari effettuati nel corso dell’anno, nell’ultimo trimestre 2015 sono stati richiesti alle
banche italiane versamenti straordinari per il salvataggio di quattro istituti di credito finiti in
dissesto: CariFerrara, Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti. A fine novembre 2015 il Governo
ha, infatti, approvato il programma di risoluzione delle 4 Banche, che prevede l’assorbimento delle
perdite a carico di azionisti, obbligazionisti subordinati, e a seguire del Fondo di Risoluzione, e la
costituzione di quattro “Bridge Bank”, a cui vengono conferiti tutti gli asset, al netto delle sofferenze
confluite in un’unica “Bad Bank”. L’impegno finanziario del Fondo di Risoluzione è finalizzato a
coprire le perdite delle banche originarie, ricapitalizzare le “Bridge Bank” e dotare la “Bad Bank” del
capitale necessario a operare.
L’Emittente è inoltre soggetto ad un’articolata e stringente regolamentazione, nonché all’attività di
vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte. Sia la regolamentazione applicabile, sia l’attività di
vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi. Oltre
alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in
ambito finanziario e bancario, l’Emittente è soggetta a specifiche normative, in tema, tra l’altro, di
antiriciclaggio, usura, tutela del cliente (consumatore).
13
FATTORI DI RISCHIO
Sebbene l’Emittente si impegni ad ottemperare al complesso sistema di norme e regolamenti, il
suo mancato rispetto, ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di
interpretazione e/o applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero
comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica,
patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Rischio connesso alle attuali incertezze del contesto macroeconomico e alla crisi
economico/finanziaria
Il quadro macroeconomico è attualmente connotato da significativi profili di incertezze, in relazione:
(a) alle tendenze dell’economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento
delle dinamiche di crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei paesi, come
Stati Uniti e Cina, che hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (b) ai futuri
sviluppi della politica monetaria della BCE, nell’area Euro, e della FED, nell’area del dollaro, ed alle
politiche, attuate da diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (c)
alla sostenibilità dei debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si registrano, in
modo più meno ricorrente, sui mercati finanziari. In particolare, si richiamano, in proposito: (i) i
recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia - che hanno posto rilevanti
incertezze, non rientrate del tutto, sulla futura permanenza della Grecia nell’area euro, se non, in
una prospettiva estrema, per il possibile contagio, tra i mercati dei debiti sovrani, dei diversi paesi,
sulla stessa tenuta del sistema monetario europeo fondato sulla moneta unica; (ii) le recenti
turbolenze sui principali mercati finanziari asiatici, tra cui, in particolare quello cinese. Sussiste
pertanto il rischio che la futura evoluzione dei richiamati contesti possa produrre effetti negativi
sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Emittente; (iii) la recente vicenda
Volkswagen che ha inciso sull’andamento dei mercati finanziari e sul clima di fiducia in Germania,
introducendo un nuovo elemento di incertezza per le economie europee.
Il tasso di cambio dell’Euro rispetto al Dollaro si è attestato a 1,089 in media nel mese di dicembre.
Tuttavia, l’indebolimento della valuta statunitense non ha portato ad una risalita del prezzo del
petrolio, che ha invece continuato a scendere. I bassi prezzi delle commodity sono stati trasferiti a
valle in minori prezzi dei beni, e questo ha fatto sì che l’inflazione in Europa continuasse a
mantenersi su livelli estremamente bassi, pressoché pari a zero.
In tale contesto di lenta crescita e prezzi al consumo ancora su livelli ampiamente sotto il target
prefissato del 2%, la Banca Centrale Europea ha proseguito con le misure di politica monetaria
espansiva.
L’andamento dell’Emittente è influenzato dall’andamento dell’economica generale, nazionale e
dell’intera area Euro, e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle
prospettive di crescita dell’economia delle aree geografiche in cui l’Emittente opera. Al riguardo,
assumono rilevanza significativa l’andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli
investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la
liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito
sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i
prezzi delle abitazioni.
Variazioni avverse di tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico/finanziaria,
potrebbero condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del
valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla
sua stessa solidità patrimoniale.
14
3.2
DATI PATRIMONIALI, FINANZIARI ED ECONOMICI SELEZIONATI
ALL’EMITTENTE E AL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE
RIFERITI
Si riporta di seguito la tabella contenente i principali indicatori economico-finanziari consolidati
relativi al Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre
2015 e 2014, ricavabili rispettivamente dal Bilancio Consolidato 2015 e dal Bilancio Consolidato
2014, approvati dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente in data 22 marzo 2016 e 24
marzo 2015 ed assoggettati a revisione legale dei conti completa da parte della Società di
Revisione. Il Bilancio Consolidato 2015 è stato approvato dall’Assemblea dei soci della Banca
tenutasi in data 28 aprile 2016.
Tabella 1:
Patrimonio di vigilanza e coefficienti patrimoniali consolidati
Fondi Propri e coefficienti di solvibilità
(in migliaia di Euro)
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier
1 – CET 1) prima dell'applicazione dei filtri
prudenziali e al lordo degli elementi da dedurre e
degli effetti del regime transitorio
Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
Elementi da dedurre dal CET1
Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi
gli interessi di minoranza oggetto di disposizioni
transitorie
Totale Capitale primario di classe 1 (Common
Equity Tier 1 - CET1)
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli
effetti del regime transitorio
Elementi da dedurre dall’AT1
Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli
strumenti emessi da filiazioni e inclusi nell'AT1 per
effetto di disposizioni transitorie
Totale Capitale aggiuntivo di classe 1
(Additional Tier 1 - AT1)
Totale Capitale di classe 1 (Tier 1 - T1)
Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) prima
dell'applicazione dei filtri prudenziali e al lordo degli
elementi da dedurre e degli effetti del regime
transitorio
Filtri prudenziali del T2 (+/-)
Elementi da dedurre dal T2
Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli
strumenti emessi da filiazioni e inclusi nel T2 per
effetto di disposizioni transitorie
Totale capitale di classe 2 (Tier 2 - T2)
Totale fondi propri
Attività di rischio Ponderate
COEFFICIENTI DI CAPITALE
Common Equity Tier 1 Ratio
Tier 1 Ratio*
Total Capital Ratio*
31.12.2015
31.12.2014
4.872.244
4.779.932
-1.462
2.442.800
-7.004
2.523.624
232.828
388.715
2.660.810
2.638.019
100.532
112.823
-
-
-178.139
-243.392
-
-
2.660.810
2.638.019
658.333
774.451
-
-
-165.465
-230.534
492.868
543.917
3.153.678
3.181.936
23.387.753
23.588.581
11,4%
11,4%
13,5%
11,2%
11,2%
13,5%
15
* le soglie minime previste dalla normativa sono pari: (i) con riferimento al Common Equity Tier al 7%; (ii) con
riferimento al Tier 1 Ratio al 8,5%; e (iii) con riferimento al Total Capital Ratio al 10,5%. Tali soglie sono già
comprensive del cosiddetto “capital conservation buffer”, pari al 2,5% rispetto alle soglie minime previste
dalla normativa.
Il Common Equity Tier 1 ratio ed il Tier 1 ratio al 31 dicembre 2015 si attestano all’11,4%, in
crescita rispetto ai valori dell’esercizio precedente (11,2% a fine 2014). Il Total Capital ratio è pari
a 13,5%, in linea al valore registrato a fine 2014.
Nella determinazione dei Fondi Propri si è tenuto conto della progressione delle disposizioni
transitorie fissate dalla disciplina di vigilanza per le banche (Regolamento 575/2013; Circ. 285
Banca d’Italia).
Il Common Equity Tier 1 pari a 2.661 milioni di Euro al 31 dicembre 2015, in aumento rispetto allo
scorso anno (2.638 milioni di Euro), incorpora il riparto dell’utile come da proposta del Consiglio di
Amministrazione all’Assemblea. Il Capitale di Classe 2 tiene conto delle quote di ammortamento
prudenziale degli strumenti Lower Tier 2 (-110 milioni di Euro rispetto a fine 2014).
Le attività di rischio ponderate sono pari a 23.388 milioni di Euro, in leggero calo rispetto al 2014
(-201 milioni di Euro, -0,9%).
Tabella 2:
Principali indicatori di rischiosità creditizia
Indicatori di rischiosità
creditizia(1)
Dati di
Dati di
sistema
sistema
grandi
31.12.15
31.12.14 grandi banche
banche al
al
31.12.2015
31.12.2014(2)
Variazione
Indicatori
Cariparma
2015-2014
(2)
Crediti deteriorati lordi/Crediti
lordi verso clientela
Crediti deteriorati netti/Crediti
netti verso clientela
Sofferenze lorde/Crediti lordi
verso la clientela
Sofferenze nette/Crediti netti
verso la clientela
Rapporto di copertura crediti
deteriorati
Rapporto di copertura delle
sofferenze
Sofferenze nette/Patrimonio
totale di vigilanza
Sofferenze nette / Patrimonio
netto
Rettifiche di valore nette su
crediti/Crediti netti verso clientela
13,3%
17,7%
12,4%
15,8%
0,9
8,4%
10,8%(3)
8,0%
10,8%(4)
0,4
7,1%
9,5%
6,5%
8,3%
0,6
3,2%
4,8%(3)
2,9%
4,5%(4)
0,3
40,5%
43,4%
39,0%
40,8%
1,5
57,6%
58,6%
57,6%
56,9%
-
36,8%
n.d.
34,3%
n.d.
2,5
23,5%
n.d.
22,9%
n.d.
0,6
1,1%
n.d.
1,2%
n.d.
-0,1
(1) Gli indici sono costruiti sulla base dei dati patrimoniali ed economici riesposti nei prospetti contabili
riclassificati di cui alle pagine 24 e 32 del Bilancio Consolidato 2015.
(2) Fonte: rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla Banca d’Italia n° 1 di aprile 2016, tavola 4.1
pag. 34 e n° 1 di aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21.
(3) I dati si riferiscono all’intero sistema bancario italiano.
(4) I dati sono tratti dall’Appendice alla relazione annuale della Banca d’Italia al 31 dicembre 2014, riferita
all’intero sistema bancario italiano.
16
L’incidenza dello stock dei crediti deteriorati sul totale crediti a fine esercizio è pari 8,4% rispetto al
8,0% del 2014, con un livello di copertura pari a 40,5%. Il livello di copertura delle sofferenze nette
è costante e si attesta a 57,6%.
Con decorrenza 1 gennaio 2015, è stata rivista da Banca d’Italia la modalità di classificazione delle
attività finanziarie deteriorate (7° aggiornamento della Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 –
“Matrice dei conti” emesso dalla Banca d’Italia in data 20 gennaio 2015) allo scopo di adeguarla
alle nuove definizioni di Non-performing Exposures e Forbearance come definite nel Regolamento
di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione e successive modificazioni e integrazioni
(“Final Draft Implementing Technical Standards on Supervisory reporting on forbearance and nonperforming exposures”).
Le nuove disposizioni prevedono ora la ripartizione delle attività finanziarie deteriorate in tre
categorie: “sofferenze”, “inadempienze probabili” ed “esposizioni scadute e/o sconfinanti
deteriorate”. Sono state pertanto abrogate le categorie di esposizioni incagliate ed esposizioni
ristrutturate, che di fatto confluiscono nelle inadempienze probabili.
La ripartizione delle categorie sopra esposte avviene secondo le regole definite dalla Circolare n.
272 di Banca d’Italia e di seguito specificate:
 Sofferenze: il complesso delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di un
soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni
sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita
formulate dalla banca. Sono escluse le esposizioni la cui situazione di anomalia sia
riconducibile a profili attinenti al rischio Paese.
 Inadempienze probabili (unlikely to pay): rappresentano le esposizioni per cassa e fuori
bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le
sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni
quali l’escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in
linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata
in maniera indipendente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati.
La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla
presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di
elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
 Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa,
diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di
riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate
possono essere determinate facendo riferimento, alternativamente, al singolo debitore o
alla singola transazione.
Nella tabella di seguito è indicata la composizione dei crediti deteriorati.
Tabella 3:
Voce (In
migliaia di
Euro)
Sofferenze
Inadempienze
probabili
Crediti scaduti
/ sconfinanti
Crediti
deteriorati
Crediti in
bonis
Totale
Composizione dei crediti deteriorati
31.12.2015
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
31.12.2014*
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
2.735.457
1.576.129
1.159.328
2.574.063
1.482.966
1.091.097
2.321.933
507.330
1.814.603
2.104.696
417.966
1.686.730
97.087
6.275
90.812
222.294
8.029
214.265
5.154.477
2.089.734
3.064.743
4.901.053
1.908.961
2.992.092
33.605.068
207.310
33.397.758
34.501.525
217.782
34.283.743
38.759.545
2.297.044
36.462.501
39.402.578
2.126.743
37.275.835
(*) La voce «Inadempienze probabili» include gli «ex Incagli» e gli «ex Crediti ristrutturati»
17
I crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore complessive, aumentano portandosi a 3.065
milioni di Euro contro i 2.992 milioni di Euro dell’esercizio precedente e rappresentano circa l’8,4%
del totale crediti netti rilevati al termine del presente esercizio (8,0% a fine 2014), con un livello di
copertura che ha raggiunto il 40,5%.
Le sofferenze nette si attestano a 1.159 milioni di Euro rispetto ai 1.091 milioni di Euro di dicembre
2014, dopo aver consolidato una percentuale di copertura in linea con l’anno precedente, con un
lieve incremento del proprio peso all’interno dell’aggregato a 3,2% (+0,3%).
Crescono, seppur anch’esse in misura contenuta, le inadempienze probabili posizionatesi a 1.814
milioni di Euro, con un’incidenza sui crediti netti complessivi pari al 5% e con un miglioramento del
tasso di copertura salito al 21,8%.
In controtendenza i crediti scaduti/sconfinati che, se confrontati con il dato del 2014,
sostanzialmente dimezzano il valore dell’esposizione netta, scendendo a 90,8 milioni di Euro (123,4 milioni di Euro, -57,6%), rappresentando solo lo 0,2% dei crediti netti totali ma con un grado
di copertura al 6,5% (rispetto al 3,6% del 2014).
Nella tabella di seguito è evidenziato l’importo al 31 dicembre 2015 delle posizioni relative ai crediti
deteriorati e in bonis per i quali sono state concesse dall’Emittente dilazioni di pagamento ai sensi
della nuova normativa di Banca d’Italia in vigore dal 1 gennaio 2015 in materia di segnalazioni di
vigilanza (Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata). I dati al 31 dicembre 2014, in
quanto antecedenti alla prescritta normativa, non sono disponibili.
Tabella 4:
Composizione dei crediti oggetto di concessioni (forborne)
Voce (in migliaia di
Euro)
Forbearance
performing
Forbearance non
performing
Tabella 5:
Esposizione lorda
653.088
1.514.561
31 dicembre 2015
Esposizione netta
Rettifiche di valore
648.041
-5.047
1.126.860
-387.701
Grandi rischi
Voce (in migliaia di Euro)
Impieghi ponderati grandi
rischi / Impieghi Netti
Ammontare nominale
complessivo
Ammontare ponderato
complessivo
Numero grandi rischi
31.12.2015
31.12.2014
Variazione
3,8%
4,2%
-0,4%
17.118.240
20.820.879
1.390.620
1.598.225
5
5
-3.702.639
-207.605
-
Il valore dei grandi rischi non è ritenuto significativo rispetto al valore complessivo dei crediti
verso la clientela del Gruppo. Si veda la Parte E, pagina 204 della Nota Integrativa al Bilancio
Consolidato 2015.
Tabella 6:
Principali dati di conto economico consolidato
Voce
(in migliaia di Euro)
Margine di interesse
31.12.2015
31.12.2014
Variazione %
941.571
1.623.095
-0,03
Margine di intermediazione
941.284
1.651.283
Risultato netto della gestione finanziaria
1.337.553
1.232.635
8,5
1,7
18
-1.007.788
-957.614
5,2
Utile netto di periodo
Utile di periodo di pertinenza di terzi
230.884
169.082
36,6
-10.248
-8.927
Utile netto di periodo della Capogruppo
220.636
160.155
14,8
37,8
Oneri operativi
L’utile d’esercizio di pertinenza della Capogruppo si attesta a 221 milioni di Euro, migliorando di
60,4 milioni di Euro (+38%) il risultato dell’esercizio 2014. Non includendo i contributi straordinari
accantonati, il risultato netto del 2015 si porterebbe a +86,9 milioni di Euro (+54,3%)
Il ROE (utile netto su patrimonio medio netto) si attesta al 4,6%. Tale performance è stata
conseguita attraverso la positiva tenuta dell'attività bancaria tradizionale. Il Patrimonio netto
contabile al 31 dicembre 2015, comprensivo dell’utile di esercizio, ammonta a 4.924 milioni di
Euro, in aumento di 154,6 milioni di Euro (+3,2%) rispetto ai 4.768 milioni di Euro dello stesso
periodo del 2012.
Gli oneri operativi del 2015 si attestano a 1.007.788 migliaia di Euro, contro i 957.614 migliaia di
Euro dell’esercizio precedente, in aumento del 5,2%.
Tabella 7:
Indicatori di liquidità
Indicatore di liquidità
Loan to Deposit Ratio
Liquidity Coverage Ratio(1)
Net Stable Funding Ratio(1)
31.12.2015
93,5%
114,4%
129%
31.12.2014
100,3%
137,6%
126%
Variazione
-6,8
-23,2
3,0
(1) Dato rilevato da NEW DeaL, l'applicativo utilizzato dal Gruppo Crédit Agricole per il monitoraggio del
rischio di liquidità.
Il Loan to Deposit Ratio esprime il rapporto tra l’ammontare totale degli Impieghi verso clientela e
l’ammontare totale della raccolta diretta. L'indicatore al 31 dicembre 2015 evidenzia una
diminuzione rispetto all’anno precedente.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime la capacità della Banca di far fronte alle esigenze di
liquidità, in condizioni di moderato stress, a breve termine. E' determinato come rapporto tra le
attività prontamente liquidabili e lo sbilancio tra entrate e uscite di cassa stimate nell'arco dei 30
giorni.
Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) è determinato rapportando l’ammontare complessivo delle fonti
stabili di raccolta con il valore degli impieghi da finanziare. La sua calibrazione è stata effettuata
dalla controllante Crédit Agricole S.A..
Il rischio di liquidità è gestito tramite il framework di gruppo predisposto per tutte le entità dalla
capogruppo Crèdit Agricole S.A. L’obiettivo del processo di gestione della liquidità a breve termine
è che l’Emittente sia in grado di soddisfare gli impegni di pagamento per cassa previsti e
imprevisti, in modo tale da non pregiudicare il normale svolgimento del business.
Condizione fondamentale per il perseguimento di tale obiettivo è il mantenimento nel continuo di
un sufficiente equilibrio tra flussi di liquidità in entrata e in uscita. A tal fine è stato definito un limite
di finanziamento a breve termine che mira a garantire un surplus di liquidità sull’orizzonte fino ad
un anno in un mercato caratterizzato da condizioni di stress.
In particolare lo scopo è quello di disciplinare prudentemente la “trasformazione delle scadenze” al
fine di garantire il monitoraggio del:
i) rischio di illiquidità (“funding liquidity risk”), vale a dire il rischio che a seguito di una tensione
finanziaria, il Gruppo non sia in grado di onorare gli impegni assunti; e del
19
ii) rischio di prezzo di liquidità (“market liquidity risk”): rischio di perdita di margine di interesse
causata da maggiore onerosità del rifinanziamento.
Al 31 dicembre 2015, l’esposizione dell’Emittente verso la BCE per operazioni Targeted longer
term refinancing operations (“TLTRO”) consiste in un ammontare totale di 1,4 miliardi di Euro,
come si evince dalla tabella sotto:
Tabella 8:
Finanziamenti BCE T-LTRO
Data Erogazione
24/09/2014
24/09/2014
17/12/2014
Totale
Finanziamenti BCE T-LTRO
Scadenza
26/09/2018
26/09/2018
26/09/2018
Importo in Euro
500.000.000
500.000.000
400.000.000
1.400.000.000
La Banca ha posto in essere presidi per fronteggiare situazioni di crisi che possano determinare
una riduzione degli “attivi liquidi”: riserve di liquidità costituite da fondi che possono essere
convertiti in liquidità sull’orizzonte di breve periodo. Non sono infine presenti finanziamenti
outstanding erogati dalla BCE.
Tabella 9:
Attività non vincolate disponibili
Attività non vincolate disponibili
(in milioni di Euro)
Titoli di Stato a riserva LCR
Crediti eligible Abaco (BCE)
Titoli di Cartolarizzazioni propri detenuti
Titoli di Covered Bond propri detenuti
Tabella 10:
31.12.2015
31.12.2014
Variazione %
5.304
388,5
1.697
1.200
4.886
283,3
1.177
1.200
8,6
37,1
44,2
-
Principali dati di stato patrimoniale
Voce
(in migliaia di Euro)
Raccolta da clientela
31.12.2015
31.12.2014
Variazione %
5,0
38.999.585
60.198.338
36.462.501
37.146.030
56.976.170
37.275.835
-1.420.518
-3.503.635
-2,2
-59,5
5.916.783
6.433.979
-8,0
Passività finanziarie
117.472
219.593
-46,5
Massa Amministrata
99.197.923
94.122.200
5,4
Titoli in circolazione
10.597.134
51.373.177
876.762
11.831.609
52.203.510
876.762
-10,4
-1,6
-
4.923.547
4.768.894
3,2
Raccolta indiretta da clientela
Crediti verso clientela
Posizione interbancaria netta
Attività finanziarie
Totale attivo
Capitale Sociale
Patrimonio netto contabile
5,7
Nel corso del 2015, i crediti verso la clientela si attestano a 36.462.501 migliaia di Euro in
decremento rispetto all’anno precedente (-2,2%). L’andamento di tale voce, risulta, tuttavia,
sostanzialmente condizionato dall’uscita di masse su di un importante cliente, passato ad impiego
interbancario, a seguito della trasformazione della ragione sociale.
20
L’indebitamento interbancario netto del Gruppo evidenzia una posizione debitoria complessiva pari
a 1.420 milioni di Euro, in flessione di 2.083 milioni di Euro rispetto all’anno precedente. Tale
andamento è riconducibile allo sviluppo della raccolta clientela, grazie anche all’emissione, nel
mese di settembre 2015, di un secondo Covered Bond da 1.000 milioni di Euro.
La massa amministrata, che costituisce l’aggregato delle fonti aziendali complessivamente
amministrate per conto della clientela, supera i 99 miliardi di Euro, in aumento rispetto all’anno
precedente di 5 miliardi di Euro (+5,4%), grazie allo sviluppo di entrambe le componenti: raccolta
diretta a 39 miliardi di Euro (+5,0% verso 2014 ) e raccolta indiretta a 60 miliardi Euro (+5,7%
verso 2014).
Nel corso del 2015, tuttavia, la forte incertezza dei mercati mobiliari e la riduzione dei rendimenti,
legati ai bassi tassi di mercato, ha determinato uno spostamento della clientela verso forme
tecniche più liquide o verso prodotti del risparmio gestito con una conseguente ricomposizione
all’interno dell’aggregato.
Infatti, nella raccolta diretta, se confrontata con i valori di fine 2014, si registra una crescita
importante delle giacenze presenti sui conti correnti (+3.550 milioni di Euro +16,4%), che ormai
rappresentano il 65% del totale raccolta diretta; per contro risulta ridimensionato del 10% circa il
controvalore dei titoli in circolazione a 10.597 milioni di Euro.
Si rappresenta che, al 31 dicembre 2015, il valore di bilancio dell’esposizione verso Stati sovrani
era pari a Euro 5.574 milioni di Euro di cui il 99,9% concentrato sull’Italia (si veda il pagina 38 del
Bilancio Consolidato 2015, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015; si veda al riguardo il
Capitolo 11 del Documento di Registrazione).
Tabella 11:
Esposizione sui titoli di debito di Governi centrali e/o enti governativi
31.12.2015
(in
migliaia di
Euro)
FVTPL
(Fair
Value
Through
Profit or
Loss)
Titoli di
Stato
Italiano
Titoli di
Stato
Argentini
AFS
(Availablefor-sale
financial
assets)
Titoli di
Stato
Italiano
Titoli
di
Stato
Argentini
Titoli
di
Stato
Francesi
Totale
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
31.12.2014
Riserva di
valutazio
ne
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Riserva di
valutazion
e
Emittente
Rating
S&P
Repubblica
Italiana
BBB-
2
3
-
3
4
-
Repubblica
Argentina
SD
21
2
-
21
1
1
Repubblica
Italiana
BBB-
4.589.500
5.573.834
114.236
5.000.000
5.946.617
1.414.298
Repubblica
Argentina
SD
24
34
6
24
28
28
Repubblica
Francese
AA
-
-
-
-
-
-
4.589.547
5.573.873
114.242
5.000.048
5.946.650
1.414.327
La percentuale di incidenza dell'investimento in titoli governativi, sull'ammontare complessivo delle
attività finanziarie risulta pari al 94,2%. L’esposizione verso i titoli di Stato argentini sono di importo
non significativo. Non è presente nessun titolo di debito strutturato emesso da Governi centrali o
locali.
21
Al di là dei titoli governativi riportati sopra in tabella, la percentuale di incidenza dei finanziamenti
verso Governi, rispetto all'ammontare dei crediti verso la clientela, risulta pari allo 0,07%.
22
4.
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
4.1
Storia ed evoluzione dell’Emittente
Alla data del Documento di Registrazione la Banca è Capogruppo del Gruppo Bancario
Cariparma Crédit Agricole e sottoposta all’attività di direzione e coordinamento di Crédit Agricole
S.A. (si veda il Capitolo 6 del Documento di Registrazione).
La Banca è stata costituita in data 14 febbraio 2000. Dal 2000 al 2007 ha fatto parte del Gruppo
Intesa San Paolo. Nel marzo 2007 è stata acquisita da Crédit Agricole S.A.. In particolare,
ottenute le relative autorizzazioni da parte della Banca d’Italia, Crédit Agricole S.A. e Fondazione
Cariparma hanno acquisito da Intesa Sanpaolo S.p.A. il 100% della partecipazione detenuta da
quest’ultima, nella Banca, per un corrispettivo in contanti di Euro 3,8 miliardi.
Nel corso del 2007, in esecuzione degli ulteriori accordi conclusi nel medesimo anno tra Crédit
Agricole S.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A., l’Emittente ha acquisito n. 202 filiali ex Banca Intesa per un
corrispettivo in contanti di Euro 1,3 miliardi.
Più precisamente (i) l’acquisizione di n. 173 filiali è stata eseguita dalla Banca direttamente,
mediante un aumento di capitale in natura ex artt. 2440 e 2441, comma 4, codice civile, sottoscritto
e liberato mediante il conferimento di dette filiali, e immediata cessione a Crédit Agricole S.A. e
Fondazione Cariparma, con efficacia 1° luglio 2007, delle azioni ordinarie rivenienti da detto
aumento di capitale in proporzione alla partecipazione da queste detenuta nel capitale
dell’Emittente; (ii) l’acquisizione delle restanti n. 29 filiali è stata eseguita dalla Banca
indirettamente, attraverso Banca Popolare FriulAdria S.p.A. (Banca Popolare FriulAdria o
FriulAdria) - società per azioni, controllata all’80,17% dall’Emittente (si veda il Capitolo 6,
Paragrafo 6.3 del Documento di Registrazione).
In particolare a seguito dell’acquisizione posta in essere in data 3 gennaio 2011, l’Emittente ha
acquisito da Banca CR Firenze S.p.A. una partecipazione di controllo nel capitale di Cassa di
Risparmio della Spezia S.p.A. di proprietà di Banca CR Firenze S.p.A., pari al 80%.
Al fine di meglio valorizzare la relazione con la clientela, Cariparma, nel corso del 2015, ha
proseguito il programma di sviluppo del Modello di Servizio Retail, iniziato nel 2013, denominato
"Progetto MO.SER". Un elemento distintivo del modello sono le "Agenzie per Te", filiali aperte che
al posto delle casse tradizionali hanno apparecchiature self service, tecnologicamente molto
avanzate. Il nuovo modello di filiale ha lo scopo di porre al centro la relazione con la clientela
Retail, al fine di soddisfarne al meglio le esigenze, attraverso un modello di gestione della clientela
evoluto.
Il nuovo Modello di Servizio ha avuto un riscontro positivo della clientela, così come la continua
attenzione posta dalla Banca a tutta la sua clientela e alle sue esigenze. A dimostrazione di ciò
l’indagine di misurazione del grado di soddisfazione di servizio della clientela ha rilevato per il
2014 che ben il 94% dei clienti è soddisfatto del nuovo modello e il 90% dei clienti intervistati lo
ritiene distintivo rispetto a quello delle altre banche.
Forti del riscontro positivo dei clienti sono state realizzate oltre 150 Agenzie per Te.
Nell’ambito del Private Banking è stata posta in essere un’attività di ri-asset dei portafogli che ha
portato a risultati più che positivi nell’attività di collocamento dei prodotti core del risparmio gestito,
e che nel corso degli anni ha raggiunto e superato la quota del Private Banking in Italia.
4.1.1. Denominazione legale
La denominazione legale dell'Emittente è Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A.
4.1.2. Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione
L'Emittente è iscritto nel Registro delle Imprese di Parma al numero 02113530345. L'Emittente è
inoltre iscritto all'Albo delle Banche tenuto dalla Banca d'Italia al n. 5435.
23
4.1.3. Data di costituzione e durata dell’Emittente, ad eccezione del caso in cui la durata sia
indeterminata
L'Emittente è una società per azioni costituita per atto del notaio Angelo Busani, rep. N.
60722/16828 del 14 febbraio 2000. L'Emittente è capogruppo del Gruppo Bancario Cariparma
Crédit Agricole.
La durata dell'Emittente è fissata, ai sensi dell'art. 3 dello Statuto, sino al 31 dicembre 2100 e potrà
essere prorogata.
4.1.4. Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese
di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale.
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza è una società per azioni costituita in Parma e regolata ed
operante in base al diritto italiano. L'Emittente ha sede legale in Via Università 1, 43121 Parma, tel.
0521912111.
4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante
per la valutazione della sua solvibilità
Non si sono verificati fatti recenti relativi all’Emittente sostanzialmente rilevanti per la valutazione
della sua solvibilità.
24
5.
PANORAMICA DELLE ATTIVITA’
5.1
Principali attività
5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle principali
categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati
L’Emittente è una società costituita in forma di società per azioni in data 14 febbraio 2000,
soggetta al controllo e all’attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli articoli 2497 e
seguenti del codice civile, di Crédit Agricole S.A. e Capogruppo del Gruppo Bancario Cariparma
Crédit Agricole (si veda il Capitolo 6, Paragrafo 6.2, del Documento di Registrazione), che esercita
l’attività bancaria nel settore della raccolta del risparmio e dell’esercizio del credito nelle sue varie
forme sia direttamente, sia per il tramite di società da essa controllate.
In particolare, al 31 dicembre 2015, il Gruppo Cariparma Crédit Agricole era presente nelle dieci
regioni di maggiore interesse nel mercato nazionale attraverso una rete bancaria costituita da 834
filiali e 13 poli affari. Cariparma opera, prevalentemente nella regione Emilia-Romagna, nelle città
di Parma, Piacenza, Cremona e Pavia, e in Campania, nonché, indirettamente, tramite Banca
Popolare FriulAdria, nelle regioni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia e tramite Cassa di
Risparmio della Spezia, in Liguria.
Nel corso del terzo trimestre 2015 si è realizzata all’interno del Gruppo Cariparma Crédit Agricole
un’operazione straordinaria infragruppo che ha comportato il trasferimento di un ramo di azienda
tra società appartenenti al Gruppo. L’operazione infragruppo ha riguardato la costituzione di
Crédit Agricole Group Solutions Società Consortile per Azioni, società a scopo non lucrativo
avente ad oggetto l'esercizio, in via prevalente nei confronti e/o nell'interesse degli azionisti, di
attività di carattere ausiliario consistenti nella realizzazione e gestione di servizi organizzativi,
tecnici, informatici ed amministrativi.
L’Emittente può, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, compiere, sia direttamente, sia per il
tramite di società controllate, tutte le operazioni ed i servizi bancari e finanziari consentiti, inclusi
l’assunzione e la gestione di partecipazioni, nonché la costituzione e la gestione di forme
pensionistiche complementari aperte o chiuse. In tale contesto, offre alla propria clientela
un’ampia gamma di servizi, essendo attivo nell’intermediazione creditizia, che consiste per lo più
in attività di raccolta ed impieghi nei confronti di clientela retail, corporate e private,
nell’intermediazione finanziaria, nel risparmio gestito, nel collocamento, nella negoziazione di
strumenti finanziari anche mediante trading on line, nei servizi di incasso e pagamento (anche
offerti mediante l’on-line banking) e nel private banking. Inoltre, offre alla propria clientela prodotti
di bancassurance, leasing e factoring.
Infine esercita, a favore sia del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole ad essa facente capo,
sia del Gruppo Bancario Crédit Agricole di cui fa parte, ogni altra attività strumentale o comunque
connessa al raggiungimento dell’oggetto sociale ed alla realizzazione dell’interesse degli stessi.
A)
Attività di intermediazione creditizia
Nell’ambito dell’intermediazione creditizia l’attività dell’Emittente può essere distinta in attività di
raccolta ed in attività di impiego, sia verso clientela retail, corporate e private, sia verso banche.
La Banca ha diversificato la gamma dei prodotti finanziari offerti, rendendoli funzionali alle
specifiche esigenze della clientela. La clientela tradizionale della Banca è costituita da privati e
famiglie, piccole e medie imprese ed enti pubblici, ivi comprese scuole, enti sanitari e Comuni.
Il forte radicamento territoriale della Banca nelle principali aree di attività, nonché la qualità dei
prodotti e dei servizi offerti, hanno permesso una significativa fidelizzazione della clientela.
Al 31 dicembre 2015 la raccolta consolidata della Banca, comprensiva della raccolta da banche,
ammontava a 43.289.212 migliaia di Euro, di cui 38.999.585 migliaia di Euro (pari al 90%) da
clientela e 4.289.627 migliaia di Euro da banche.
Alla medesima data, il portafoglio impieghi consolidato, comprensivo degli impieghi verso banche,
ammontava a 39.331.610 migliaia di Euro, di cui 36.462.501 migliaia Euro (pari al 92,7%) da
25
clientela e 2.869.109 migliaia di Euro da banche.
Raccolta da clientela
La raccolta diretta consolidata dell’Emittente è espletata attraverso conti correnti, obbligazioni,
pronti contro termine, depositi a risparmio e certificati di deposito. Nelle forme tecniche a breve
termine vi è una prevalenza di conti correnti, mentre nel medio lungo termine è rilevante l’importo
delle obbligazioni.
L’andamento degli aggregati evidenzia la ricomposizione del portafoglio verso forme a breve
termine. La raccolta diretta, pari a 39 miliardi di Euro, registra infatti una crescita dell’5,0% rispetto
all’anno precedente. In particolare, si registra una crescita importante delle giacenze presenti sui
conti correnti (+3.550 milioni di Euro +16,4%), che ormai rappresentano il 65% del totale raccolta
diretta; per contro risulta ridimensionato del 10% circa il controvalore dei titoli in circolazione a
10.597 milioni di Euro.
La raccolta diretta risulta così composta: conti correnti 65%, titoli in circolazione 27% e depositi
8%.
La seguente tabella indica la ripartizione per forme tecniche della raccolta diretta consolidata della
Banca al 31 dicembre 2015 e 2014.
31.12.2015
migliaia)
Debiti verso clientela
Conti correnti e depositi
liberi
(Euro
31.12.2014
migliaia)
(Euro
27.298.650
Variazione
(%)
13
24.165.910
Depositi vincolati
908.378
914.092
-0,6
Finanziamenti
27.928
71.311
-60,8
Altri debiti
167.495
163.108
2,7
28.402.451
25.314.421
12,2
Totale
debiti
clientela
verso
Titoli in circolazione
31.12.2015
migliaia)
Obbligazioni
Altri titoli
Totale
titoli
circolazione
in
(Euro
31.12.2014
migliaia)
(Euro
Variazione
(%)
9.688.813
10.335.705
-6,3
908.321
1.495.904
-39,3
10.597.134
11.831.609
-7,4
Raccolta da banche
La Banca svolge attività di intermediazione con banche italiane ed estere, a seconda delle proprie
esigenze.
La seguente tabella indica i dati relativi alla raccolta da banche consolidata dell’Emittente, ripartita
per forme tecniche, rispettivamente al 31 dicembre 2015 e 2014.
Debiti verso banche
31.12.2015 (Euro
migliaia)
31.12.2014 (Euro
migliaia)
Variazione
Assoluta
26
Debiti verso banche centrali
1.402.561
2.200.489
-797.928
251.326
424.683
-173.357
Depositi vincolati
1.632.035
2.567.422
-935.387
Finanziamenti
1.002.417
1.584.776
-582.359
1.288
4.040
-2.752
4.289.627
6.781.410
-2.491.783
Conti correnti e depositi liberi
Altri debiti
Totale debiti verso banche
Impieghi verso clientela
Lo sviluppo dei crediti alla clientela si posiziona non lontano dai 37 miliardi, di Euro evidenziando
una flessione, rispetto al 2014, di circa 800 milioni di Euro (-2,2%), concentrata sul comparto
anticipazioni e finanziamenti (813 milioni di Euro, -2,2% verso fine 2014).
L’andamento di tale voce, risulta, tuttavia, sostanzialmente condizionato dall’uscita di masse su di
un importante cliente, passato ad impiego interbancario, a seguito della trasformazione della
ragione sociale. Al contrario, le masse del segmento mutui si avvicinano ai 22 miliardi di Euro,
grazie ad un volume di erogazioni mutui e prestiti che ha raggiunto i 4.600 milioni di Euro,
registrando un +20% su base annua.
La seguente tabella indica i dati consolidati relativi agli impieghi della Banca verso la clientela,
ripartiti per forme tecniche, al 31 dicembre 2015 e 2014.
31.12.2015
(Euro migliaia)
31.12.2014
(Euro migliaia)
2.600.310
Variazione
Assoluta
%
2.936.115
-335.805
-11,4
21.664.592
21.173.065
491.527
2,3
-
-
-
-
- Anticipazioni e finanziamenti
8.972.494
10.042.812
-1.070.318
-10,7
- Crediti deteriorati
3.064.743
2.992.272
72.651
2,4
36.302.139
37.144.084
-841.945
-2,3
160.362
131.751
28.611
21,7
36.462.501
37.275.835
-813.334
-2.2
Crediti verso clientela
- Conti correnti
- Mutui
- Operazioni pronti c/termine
Impieghi
- Crediti rappresentati da titoli
Crediti verso clientela
Impieghi verso banche
La seguente tabella indica i dati consolidati relativi agli impieghi della Banca verso banche, ripartiti
per forme tecniche, al 31 dicembre 2015 e 2014.
Crediti verso banche
31.12.2015
(Euro
31.12.2014
migliaia)
(Euro
Variazione
Assoluta
27
migliaia)
Crediti verso banche centrali
294.284
419.255
-124.971
Conti correnti e depositi liberi
171.755
235.672
-63.917
Depositi vincolati
1.422.415
1.687.357
-264.942
Altri finanziamenti
629.942
26.742
603.200
Titoli di debito
350.713
908.749
-558.036
2.869.109
3.277.775
-408.666
Totale crediti verso banche
B) Attività di Intermediazione Finanziaria
Le attività di negoziazione sui mercati finanziari possono essere svolte dalla Banca sia per conto
proprio sia per conto della clientela. In tal modo la Banca persegue il duplice obiettivo di una
efficiente pianificazione finanziaria nella gestione ed ottimizzazione dei rischi finanziari dei
portafogli di mercato monetario, valutario ed obbligazionario e di una elevata capacità di servizio a
favore della rete di dipendenze e quindi del cliente. L’Emittente svolge anche attività di vendita di
prodotti derivati a copertura dei rischi tassi e cambi della clientela e attività di negoziazione cambi
per conto della clientela.
C) Raccolta indiretta
L’Emittente è attivo nel settore del risparmio gestito con un’ampia gamma di prodotti e servizi che
includono gestioni patrimoniali mobiliari e fondi comuni di investimento principalmente attraverso il
gruppo Amundi e Crédit Agricole CIB. L’Emittente distribuisce, inoltre, polizze assicurative del
ramo vita.
La raccolta indiretta espressa a valori di mercato rappresenta il 61% della massa amministrata ed
ammonta a 60.198.338 milioni di Euro, in aumento di 3.222.168 milioni di Euro (+5,7%) rispetto
all’anno precedente.
Lo sviluppo dell’aggregato è stato trainato dalla raccolta gestita, che con un controvalore
superiore ai 25 miliardi di Euro evidenzia una variazione di +2.572 milioni di Euro (+11,2%),
mentre il trend della raccolta amministrata, seppur positivo risulta decisamente più contenuto
(+651 milioni di Euro, +1,9%).
La seguente tabella indica i dati relativi alla raccolta indiretta effettuata dalla Banca sia nel
risparmio gestito sia in quello amministrato.
31.12.2015
(Euro migliaia)
31.12.2014
(Euro migliaia)
Variazione
Assoluta
(%)
- Patrimoni gestiti
11.820.172
10.330.858
1.489.314
14,4
- Prodotti assicurativi
13.634.733
12.552.474
1.082.259
8,6
Totale Risparmio Gestito
25.454.905
22.883.332
2.571.573
11,2
Raccolta amministrata
34.743.433
34.092.838
650.595
1,9
Raccolta indiretta
60.198.338
56.976.170
3.222.168
5,7
D) Leasing e factoring
28
La Banca offre alla propria clientela prodotti e servizi c.d. “parabancari”, quali la
commercializzazione di contratti di leasing e di factoring e prodotti assicurativi a mezzo di accordi
di collaborazione con intermediari specializzati in particolare con le società prodotto del Gruppo
Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Factoring.
E) Rete distributiva
La Banca eroga servizi attraverso un’articolata ed integrata rete multicanale. Al 31 dicembre 2015
tale rete era costituita dai seguenti canali:

Rete tradizionale di sportelli - Complessivamente l’articolazione territoriale del Gruppo
Cariparma Crédit Agricole a livello consolidato risultava costituita, al 31 dicembre 2015, da
834 filiali e 13 poli operativi.

Rete di ATM e POS - La Banca dispone di una rete capillarmente diffusa nel territorio di 910
sportelli ATM (Sportelli Automatici abilitati all’erogazione di contante ed alla fornitura di servizi
elettronici). In collaborazione con Key Client e Setefi SpA, essa dispone di oltre 26.489 POS
(Terminali Points of Sale) installati presso esercizi commerciali per il pagamento elettronico
degli acquisti attraverso l’utilizzo di carte di credito e di debito. Tutti gli sportelli ATM ed i
terminali POS sono collegati con la rete nazionale ed i principali circuiti internazionali e
consentono pertanto l’utilizzo sia delle carte emesse dalla Banca sia di quelle di altre banche
ed emittenti.

Carte di debito, credito e di pagamento - La Banca offre alla propria clientela una carta di
debito utilizzabile sui circuiti nazionali Bancomat/PagoBANCOMAT® e sui circuiti
internazionali Cirrus e Maestro. Grazie all’adozione della metodologia di verifica OLI (on line to
issuer), l’autorizzazione al pagamento viene rilasciata previa verifica dell’effettiva disponibilità
del conto corrente, con pressoché totale riduzione del rischio. La Banca propone inoltre alla
clientela delle carte prepagate, rilasciabili anche a non titolari di conto corrente, di cui alcune in
edizioni speciali destinate a sostenere attività solidali (es. Fondazione Veronesi, Lega del Filo
d’Oro). Per quanto riguarda le carte di credito, l’offerta della Banca è basata sui prodotti a
saldo di CartaSi, che propone con un proprio lay out autorizzato e su carte prepagate
ricaricabili con cui possono essere fatte le principali operazioni di un conto, senza bisogno di
un conto corrente. L’offerta delle carte di pagamento si completa con Cartèsia, la carta di
credito a rimborso rateale emessa in issuing diretto.

Canali distributivi multimediali (e-banking) - Nel perseguimento della strategia di
realizzazione e sviluppo del programma di offerta multicanale, la Banca offre servizi di ebanking, rivolti sia alla clientela privata, sia alla clientela aziendale e professionale.
Per privati sono disponibili servizi di phone banking, mobile alert, internet e mobile banking
che consentono di acquisire informazioni sui conti correnti, carte bancomat, dossier titoli,
finanziamenti, nonché impartire disposizioni di pagamento, ricevere sms alert e attivare
direttamente online alcuni dei prodotti bancari.
I servizi dedicati alle aziende sono invece due:
- Nowbanking Piccole Imprese, l’innovativa offerta multicanale rivolta alle piccole/medie
aziende e ai liberi professionisti, che comprende il nuovo servizio internet banking
monomarca, sviluppato secondo le logiche web 2.0 e che permette di gestire sia rapporti
aziendali sia rapporti personali con un unico strumento, il servizio di phone banking e il mobile
alerting;
- Nowbanking Corporate, la piattaforma multibanca dedicata alle imprese corporate che
rispetta la normativa ABI riguardante il Corporate Banking Interbancario (CBI), offre un ampio
ventaglio di funzionalità informative e dispositive.
29
Inoltre a disposizione di tutta la clientela e nell’ottica di evoluzione di modello di servizio, le
nuove filiali evolute mettono a disposizione un’area self dove privati e aziende possono, in
totale autonomia risparmiando tempo e denaro, effettuare le principali operazioni bancarie
come bonifici, pagamenti e versamenti.

Rete di unità di private banking - Questo servizio, per il grado di sofisticazione richiesto ed il
tipo di clientela al quale si rivolge, rappresenta la naturale evoluzione del know-how acquisito
nell’ambito della gestione personalizzata dei patrimoni. Nel 2000 la Banca ha introdotto unità
dedicate esclusivamente all’attività di Private Banking, adeguando così la propria struttura alla
crescente domanda di questi servizi finanziari presentati ed offerti in ambienti caratterizzati da
maggior riservatezza e accoglienza. Al 31 dicembre 2015, risultavano operanti, a livello
consolidato 21 centri Private Banking.

Rete unità corporate banking - Il Canale Imprese e Corporate sono la risposta del Gruppo
all’esigenza di fornire alle aziende di media e grande dimensione, un servizio mirato,
personalizzato e altamente professionale, completo in un ottica di consulenza. La rete
commerciale è costituita da 20 Centri Impresa (13 in Cariparma, 5 in FriulAdria e 2 in
Carispezia) e da 1 Area Corporate (in Cariparma).
5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi
L'Emittente non ha introdotto prodotti non rientranti nelle categorie usualmente commercializzate,
che concorrano significativamente al margine di redditività.
5.1.3 Principali mercati
Al 31 dicembre 2015, il Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole era presente nelle dieci regioni
di maggiore interesse nel mercato nazionale attraverso una rete bancaria costituita da 834 filiali e
13 poli affari. Cariparma operava, prevalentemente nella regione Emilia-Romagna, nelle città di
Parma, Piacenza, Cremona e Pavia, nonché nelle regioni di Liguria e Campania, nonché,
indirettamente, tramite Banca Popolare FriulAdria, nelle regioni del Veneto e del Friuli Venezia
Giulia e tramite Carispezia, nelle regioni Liguria e Toscana.
Alla medesima data il Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole deteneva il 2,7% di quota di
sportelli a livello nazionale e gli 834 sportelli facevano capo 595 alla Capogruppo Cariparma, 200 a
FriulAdria e 94 a Carispezia ed erano così ripartiti:
REGIONI
CAMPANIA
Sportelli Gruppo CRP
59
EMILIA R.
184
FRIULI V.G.
97
LAZIO
41
LIGURIA
73
LOMBARDIA
172
PIEMONTE
59
TOSCANA
53
UMBRIA
5
VENETO
91
SISTEMA
834
L’organico del Gruppo, al 31 dicembre 2015, era composto di 8.197 dipendenti.
30
Alla medesima data la rete del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole era altresì composta da:
(i) 21 Centri Private così suddivisi: 14 Cariparma; 5 FriulAdria; 2 Carispezia
(ii) 20 Centri Imprese così suddivise: 13 Cariparma; 5 FriulAdria; 2 Carispezia
(iii) 1 Area Corporate così suddivise: 1 Cariparma.
5.1.4 Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente riguardo alla sua posizione
concorrenziale
Nel presente Documento di Registrazione non sono contenute dichiarazioni concernenti la
posizione concorrenziale dell'Emittente.
31
6.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
6.1
Breve descrizione del Gruppo di cui fa parte l’Emittente e della posizione che
l’Emittente occupa
L'Emittente è capogruppo del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole e a seguito della
cessione da parte del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, avvenuta in data 1 marzo 2007, è
soggetta al controllo nonché all’attività di direzione e coordinamento di Crédit Agricole S.A..
La Banca Universale di Prossimità è il modello organizzativo costruito dal Crédit Agricole con
l’obiettivo di offrire una gamma di servizi specializzati, in grado di soddisfare ogni fascia di
clientela, modello che può dirsi pienamente operativo anche in Italia.
Il modello organizzativo è composto da:
- corporate and investment banking tramite Crédit Agricole Corporate & Investment Banking
(rivolto alle istituzioni finanziarie e grandi imprese),
- banca commerciale (per i segmenti di clientela imprese e privati),
- servizi finanziari specializzati come il credito al consumo tramite Agos Ducato, leasing con
Crédit Agricole Leasing e factoring con Crédit Agricole Commercial Finance,
- servizi assicurativi ramo vita e danni, attraverso rispettivamente Crédit Agricole Vita e
Crédit Agricole Assicurazioni
- asset management (a beneficio della clientela delle banche del Gruppo e reti distributive
indipendenti),
- private banking e asset services (servizi specializzati per clientela privata e istituzionale)
Al servizio dell’economia, Crédit Agricole si distingue anche per una politica di responsabilità
sociale d’impresa dinamica e innovativa, basata su un approccio concreto che coinvolge tutto il
Gruppo e tutti i collaboratori.
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole è parte del gruppo francese Crédit Agricole, ed è costituito da:
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. (Cariparma), Banca Popolare FriulAdria S.p.A.
(FriulAdria), Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. (Carispezia), Crédit Agricole Leasing S.r.l.
(Calit), Crédit Agricole Group Solutions.
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole attraverso le banche commerciali Cariparma, FriulAdria,
Carispezia opera nelle 10 regioni italiane che rappresentano il 71% della popolazione e che
producono il 79% del PIL, con centri imprese, corporate e private nei maggiori centri urbani.
La vocazione territoriale, la vicinanza al cliente e la riconosciuta solidità del Gruppo costituiscono i
suoi principali punti di forza.
Cariparma: Capogruppo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, è una banca fortemente radicata
sul territorio, che ha origine da istituti di credito locali. Oltre al presidio delle province storiche di
Parma e Piacenza, è presente nei maggiori centri produttivi: Torino, Milano, Firenze, Bologna,
Roma e Napoli.
FriulAdria: forte dei suoi 15.000 soci, che rappresentano il profondo legame con il tessuto locale,
oggi è un punto di riferimento per le famiglie e le imprese del Nord Est, con un importante progetto
di espansione verso il Veneto.
Carispezia: una delle casse di risparmio più antiche d’Italia, nel 2011 entra a far parte del Gruppo
Cariparma Crédit Agricole. Leader nelle province storiche della Spezia e Massa Carrara, nel 2014
avvia un progetto di espansione verso il Ponente Ligure, allargandosi ai mercati di Genova,
Savona e Imperia. Oggi rappresenta il 5° player bancario della regione Liguria.
Crédit Agricole Leasing: 15° società sul mercato italiano del leasing, con una quota di mercato del
2,45%, opera nel leasing immobiliare, strumentale, targato ed energia. Il portafoglio crediti a fine
2015 ammonta a 2 Mld di euro.
32
Crédit Agricole Group Solution: società consortile del Gruppo Cariparma Crédit Agricole in cui
sono confluite attività relative agli ambiti Processi Operativi, Sistemi Informativi, Tecnico Logistica,
Sicurezza, Business Continuity, Acquisti e Gestione Immobili, Amministrazione del Personale.
6.2
Dipendenza dell’Emittente da altri soggetti all’interno del Gruppo di cui la stessa fa
parte
Alla data di approvazione del Documento di Registrazione, l’Emittente è controllato da Crédit
Agricole S.A., che detiene il 76,50% del capitale sociale dell'Emittente.
Crédit Agricole S.A. esercita altresì sull’Emittente attività di direzione e coordinamento ai sensi
degli articoli 2497 e seguenti del codice civile.
Si riporta di seguito un grafico illustrativo del Gruppo Crédit Agricole al 31 dicembre 2015.
13.50%
85.00%
80.17%
76.50%
80.00%
10.00%
87.50%
60.00%
Il perimetro del Gruppo risulta composto da Cariparma S.p.A. (capogruppo), Banca Popolare
FriulAdria S.p.A., Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.,
Crédit Agricole Group Solutions S.c.p.a., dalle società a destinazione specifica Cariparma O.B.G.
S.r.l., Mondo Mutui Cariparma S.r.l. e Sliders S.r.l., consolidate integralmente.
Il 1° settembre 2015 è stata costituita Crédit Agricole Group Solutions, società a scopo non
lucrativo avente ad oggetto l'esercizio, in via prevalente nei confronti e/o nell'interesse degli
azionisti, di attività di carattere ausiliario consistenti nella realizzazione e gestione di servizi
organizzativi, tecnici, informatici ed amministrativi, della quale Cariparma ha sottoscritto quote
partecipative per 35 milioni di Euro corrispondenti all’87,5% del capitale. L’avvio delle attività è
avvenuto con il passaggio di 579 dipendenti di Cariparma e di 93 dipendenti di Banca Popolare
Friuladria nella nuova società consortile, per un totale di 672 persone. Come indicato nel paragrafo
che precede nella società sono confluite le attività relative agli ambiti “Processi Operativi”, “Sistemi
Informativi”, “Tecnico Logistica”, “Sicurezza”, “Business Continuity”, “Acquisti e Gestione Immobili”
e “Amministrazione del Personale” del Gruppo.
33
7.
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
7.1
Cambiamenti negativi sulle prospettive dell'Emittente
Alla data di approvazione del presente Documento di Registrazione non si sono verificati
cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente a partire dal 31 dicembre 2015,
data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione e pubblicato.
7.2
Tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero avere
ripercussioni sulle prospettive dell'Emittente
L’Emittente attesta che non si hanno informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o
fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive
dell'Emittente almeno per l'esercizio in corso.
34
8.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
Il presente Documento di Registrazione non include previsioni o stime degli utili.
35
9.
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI CONTROLLO
9.1
Componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo
Di seguito è riportata l'elencazione dei membri degli organi di amministrazione, direzione e
controllo dell'Emittente alla data di approvazione del Documento di Registrazione e delle cariche
ricoperte in altre società.
Consiglio di Amministrazione:
Carica ricoperta in
Cognome e Nome
Cariparma
Incarichi in altre società ove significativi
riguardo all’Emittente
Fassati Ariberto
Presidente e membro
del Comitato Esecutivo
 Presidente del Consiglio di Amministrazione
di Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.;
 Vice Presidente e Membro del Comitato
Esecutivo di:
- Banca Popolare FriulAdria S.p.A.;
- Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A.;
 Consigliere di:
Fondo Interbancario di Tutela dei
Depositi;
Amundi società di gestione del risparmio
S.p.A.;
- Beni Stabili S.p.A.;
 Consigliere di Associazione Bancaria Italiana
(ABI);
 Socio Accomandatario di Torre Monforte T.4
di Ariberto Fassati.
Pezzani Fabrizio
Vice Presidente e
membro del Comitato
Esecutivo
 Amministratore Unico di Kosmos S.r.l.;
 Presidente del Collegio Sindacale di LNG
Shipping S.p.A.;
 Sindaco effettivo di Blom Compagnia
Generale Ripreseaeree S.p.A.
Vice Presidente e
membro del Comitato
Remunerazioni
 Condirettore Generale e membro del
Comitato Esecutivo di Crédit Agricole S.A.;
 Presidente di CA Consumer Finance;
 Vice Presidente di Predica;
 Consigliere di:
- CA Assurances;
- Amundi S.A.;
- CACI;
- Pacifica;
- CAP Gemini.
Amministratore
Delegato (CEO) e
membro del Comitato
Esecutivo
 Senior Country Officer del Gruppo Crédit
Agricole in Italia;
 Membro del Comitato Esecutivo di Crédit
Agricole S.A.;
 Presidente CdA di Crédit Agricole Group
Solutions S.C.p.A.
 Vice Presidente di:
Crédit Agricole Vita S.p.A.;
Amundi società di gestione del risparmio
S.p.A.;
Musca Xavier
Maioli Giampiero
36
 Consigliere e membro del Comitato
Esecutivo di:
- Banca Popolare FriulAdria S.p.A.;
- Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A.;
 Consigliere di:
- Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.;
- FCA Bank S.p.A.;
- Agos Ducato S.p.A.;
- Eurofactor Italia S.p.A;
 Consigliere, membro del Comitato Esecutivo
e
del
Comitato
di
Presidenza
dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI);
 Membro del Consiglio Direttivo della
Federazione
delle
Banche,
delle
Assicurazioni e della Finanza (FeBAF);
 Membro dello Strategic Board della
Fondazione Università Ca’ Foscari
Auricchio Gian
Domenico
Bertoli Alberto
Consigliere
indipendente e membro
del Comitato Parti
Correlate
Consigliere
indipendente,
Presidente del Comitato
Parti Correlate e
membro del Comitato di
Audit per il Controllo
Interno
 Consigliere Delegato di Gennaro Auricchio
S.p.A.;
 Presidente del Consiglio di Amministrazione
di F.O.I. S.r.l.;
 Consigliere di Caseificio Villa S.r.l.;
 Presidente della Camera di Commercio di
Cremona;
 Presidente di Unioncamere Lombardia;
 Presidente di Assocamere Estero;
 Presidente di Fiere di Parma S.p.A.;
 Consigliere di Touring Club Italiano;
 Consigliere di S.I.F.I.C. S.p.A.
 Segretario/Direttore
di
Confartigianato
Imprese A.P.L.A. di Parma;
 Consigliere di:
- Form.Art. S.c.r.l.;
- Unifidi Emilia Romagna S.c.r.l.;
- Cepim S.p.A.;
- Federimprese Emilia Romagna Servizi
S.r.l.;
- Confartigianato A.P.L.A. Servizi S.r.l.;
- Fraer Leasing S.p.A.*
*Relativamente a Fraer Leasing S.p.A., il
Consigliere Alberto Bertoli ha dichiarato che
presenterà
le
proprie
dimissioni
con
decorrenza 30 maggio 2016.
Christillin Evelina
Epron Daniel
Consigliere
indipendente, membro
del Comitato Nomine e
membro del Comitato
Remunerazioni
 Presidente
Fondazione
Museo
delle
Antichità Egizie di Torino;
 Presidente ENIT – Agenzia Nazionale
Italiana del Turismo.
Consigliere
 Presidente di
- Caisse Régionale de Crédit Agricole
Mutuel de Normandie;
37
- Sofinormandie SAS;
 Consigliere di:
- Crédit Agricole S.A.;
- SAS La Boétie;
- SCI CAM;
- CA Services GIE;
- CA Technologie GIE;
- GFA De Belzaises.
Figna Alberto
Langevin Nicolas
Mathieu Michel
Oppenheim Marc
Consigliere
indipendente,
Presidente del Comitato
Nomine e membro del
Comitato Parti Correlate
 Amministratore Delegato di Agugiaro &
Figna Molini S.p.A.;
 Presidente del Consiglio di Amministrazione
di:
- Compagnia Generale Molini S.r.l.
- Molini Fagioli S.r.l.
- Molini Figna S.r.l.
 Amministratore Unico di I.T.G. Italiana
Trasporti su Gomma S.r.l.;
 Presidente
Unione
Parmense
degli
Industriali.
Consigliere e membro
del Comitato di Audit
per il Controllo Interno
 Direttore Generale della Caisse Régionale di
Crédit Agricole Mutuel Toulouse 31;
 Consigliere di:
- SA Grand Sud Ouest Capital;
- SAS Pleinchamp;
- IFCAM;
- Crédit Agricole Immobilier.
Consigliere e membro
del Comitato Esecutivo
 Direttore Generale di LCL – Le Crédit
Lyonnais S.A.
 Condirettore
Generale,
membro
del
Comitato Esecutivo e del Comitato di
Direzione Generale di Crédit Agricole S.A.;
- Presidente di Lesica SAS;
 Consigliere di:
- CA CIB S.A.;
- Predica S.A.;
 Membro del Consiglio di Sorveglianza di:
- Silca Snc;
- Eurazeo SAD.
Consigliere e membro
del Comitato Esecutivo
 Membro del Comitato Esecutivo di Crédit
Agricole SA;
 Direttore della Banque de Proximité à
l’International (BPI) di Crédit Agricole S.A.;
 Presidente di Iub Holding;
 Presidente del Consiglio di Sorveglianza di
CA Bank Polska S.A.;
 Membro del Consiglio di Sorveglianza di
Crédit du Maroc SAD;
 Consigliere di:
- CA Egypt SAE;
- CA Cards & Payment;
- CA Paiement SAS;
38
- Fia-Net Europe SAS;
- Ifcam.
Consigliere
 Direttore Generale della Caisse Régionale di
Crédit Agricole Alpes Provence.
Roveyaz Jean Louis
Consigliere e membro
del Comitato Nomine
 Presidente di:
- Caisse Régionale du Crédit Agricole de
l’Anjou et du Maine;
- Comité
de
l’Agricolture
et
de
l’Agroalimentaire (Fédération Nationale
du Crédit Agricole);
 Presidente del Consiglio di Sorveglianza di
SEFA;
 Consigliere di:
- Crédit Agricole S.A.;
- CA CIB S.A.;
- John Deere Financial SAS;
- Sopexa.
Sassi Annalisa
Consigliere
indipendente,
Presidente del Comitato
di Audit per il Controllo
Interno e Presidente del
Comitato
Remunerazioni
Pomaret Thierry
 Consigliere Delegato di Sant’Anna S.r.l.;
 Vice Presidente di Fiere di Parma S.p.A.;
 Consigliere di:
- Saemi S.r.l.;
- Casale S.p.A.;
- San Pietro S.p.A.;
- Selva Alimentari S.p.A.;
 Director di Alice Food Corp. (USA).
Collegio Sindacale:
Nome e Cognome
Alinovi Paolo
Carica ricoperta in
Cariparma
Presidente del
Collegio Sindacale
Incarichi in altre società ove significativi
riguardo all’Emittente
 Consigliere di Borgo Felino Servizi S.r.l.;
 Presidente del Collegio Sindacale di Erfin –
Eridano Finanziaria S.p.A.
 Sindaco effettivo di:
- SMEG S.p.A.;
- SMEG Servizi S.p.A.;
- Bonferraro S.p.A.;
- Buongiorno S.p.A.;
- CEIP Società Consortile per Azioni;
- Chiesi Farmaceutici S.p.A.;
- Compagnia
Generale
Ripreseaeree
S.p.A.;
- Gazzetta di Parma Finanziaria S.p.A.;
- Opocrin S.p.A.;
- Publiedi S.r.l.;
- Unionfidi Parma – Soc. Cooperativa a
responsabilità limitata;
- Caseificio Montecoppe S.r.l.;
- Società agricola Montecoppe Soc.ARL;
 Amministratore Unico di:
- Borealis – Tech Ventures S.r.l.
39
Sindaco Effettivo
 Amministratore Unico di Mount Fuji S.r.l.;
 Presidente del Collegio dei Revisori di
Federazione Italiana Rugby;
 Procuratore Speciale di Guido M. Barilla e
F.lli & C. S.a.p.A.
 Consigliere di:
- MP7 Italia S.p.A.;
- BRW S.p.A.;
- Glenalta Food S.p.A.;
- SO.GE.A.P. Aeroporto di Parma S.p.A.;
- Sandra S.p.A.;
- Gambero Rosso S.p.A;
 Presidente del Collegio Sindacale di:
- Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A.
- Barilla Holding S.p.A.;
- CO.FI.BA. S.r.l.;
- Gelp S.p.A.;
- Overmach S.p.A.;
- Overmach Group S.p.A.;
- Overmach Usato S.p.A.;
- Tecnomach S.p.A.;
- Ferretti International Holding S.p.A.;
- Ferretti S.p.A.;
- C.R.N. S.p.A:
- Zago S.p.A.
 Sindaco effettivo di:
- Analisi - Società di Revisione S.p.A.;
- BRF Property S.p.A.;
- CAD Dogana Logica S.p.A.;
- Fidor S.p.A.;
- Industria compensati Colorno S.r.l.;
- Italian Kitchen S.r.l.
Sindaco Effettivo
 Sindaco effettivo e membro dell’Organismo
di Vigilanza di Crédit Agricole Group
Solutions S.c.p.A.;
 Sindaco supplente di Aster S.C.p.A.
Lottici Stefano
Sindaco Effettivo
 Consigliere di Agrinascente S.p.A.;
 Presidente del Collegio Sindacale di:
- S.I.R.E.C. S.p.A.;
- Ravasini S.p.A.;
- Cosider S.p.A.
- Vis Volontariato Int.le per lo Sviluppo
O.N.G.;
 Sindaco effettivo di:
- Gamma Pack S.p.A.;
- Gribo S.p.A.;
- SMA Serbatoi S.p.A.
Montanari
Germano
Sindaco Effettivo
Capitani Luigi
Giovanardi Maria
Ludovica
 Consigliere di Amministrazione di:
- Stradivaria S.p.A.;
- S.S. Giovanni e Paolo S.p.A.;
40
 Presidente del Collegio Sindacale di:
- Semitec S.r.l.;
- Uptime S.p.A.;
 Sindaco effettivo di:
- Campus X S.r.l.;
- Imebep S.p.A.;
- Sogei S.p.A.
Cacciani Alberto
Perlini Roberto
Sindaco Supplente
 Presidente del Collegio Sindacale di:
- Area Stazione STU S.p.A.;
- Rossetti Market S.r.l.;
 Sindaco Effettivo di:
- Casa del Cuscinetto Petean S.p.A.;
- Corbellini Ferramenta Idraulica S.r.l.;
- Gruppo Ferrari S.p.A.;
 Sindaco supplente di:
- Gallina Mario S.p.A.
- Prosciuttificio San Domenico S.p.A.
- Socio accomandante di Duepuntozero
S.a.s.
Sindaco Supplente
 Presidente del Collegio Sindacale di:
- Opem S.p.A.;
- Salumi Boschi F.lli S.p.A.;
- Fondazione Padre Lino;
- Pasubio Sviluppo S.p.A.;
 Sindaco effettivo di:
- Maghenzani F.lli S.p.A.;
- Flo S.p.A.;
- Terme di Salsomaggiore S.p.A.
L’Emittente adotta il sistema di amministrazione di cui all’articolo 2380, primo comma, del codice
civile.
Gli aggiornamenti relativi alle informazioni dell’organo amministrativo saranno di volta in volta
pubblicati sul sito internet dell’Emittente www.gruppocariparma.it/consiglio-di-amministrazione.
Tutti gli Amministratori e i Sindaci elencati sopra sono domiciliati per la carica presso la sede
legale dell'Emittente e resteranno in carica fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio
2018.
Tutti i componenti il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale risultano in possesso
dei requisiti di onorabilità, professionalità e, ove applicabile, indipendenza previsti dalle vigenti
disposizioni normative e regolamentari.
Tutti i componenti del Collegio Sindacale risultano, altresì, iscritti al Registro dei Revisori contabili.
Direzione Generale:
Nome e Cognome
Hugues Brasseur
Carica ricoperta in
Cariparma
Direttore Generale
Vicario
Incarichi in altre società ove
significativi riguardo
all’Emittente
 Vice Presidente di Crédit Agricole
Group Solutions S.C.p.A.
 Vice Presidente di Crédit Agricole
Assicurazioni S.p.A.
41
 Consigliere e membro del Comitato
Esecutivo
di
Banca
Popolare
FriulAdria S.p.A.;
 Consigliere di:
- Crédit Agricole Leasing Italia
S.r.l.;
- Crédit Agricole Vita S.p.A.;
- Fiere di Parma S.p.A.
9.2
Conflitti di interesse degli organi di amministrazione, direzione e controllo
La circostanza che i componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllo di
Cariparma ricoprano analoghe cariche in altre società potrebbe dar luogo a situazioni di conflitto
di interesse. Pertanto, dette situazioni sono gestite nel rispetto degli artt. 2391 e 2391-bis codice
civile, nonché degli articoli 53 e 136 del Testo Unico Bancario.
Per le informazioni sulle “Operazioni con parti correlate” del Gruppo Bancario Cariparma Crédit
Agricole, si rinvia alla Parte H della Nota Integrativa del Bilancio Consolidato 2015.
42
10.
PRINCIPALI AZIONISTI
10.1
Soggetti che controllano l'Emittente
Alla data di approvazione del Documento di Registrazione, l'Emittente è controllato da Crédit
Agricole S.A. (per una quota pari al 76,5%). La restante quota del capitale sociale è detenuta da
Fondazione Cariparma (per una quota pari al 13,5%) e Sacam International S.A. (per una quota
pari al 10%).
10.2 Accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione
dell'assetto di controllo dell'Emittente
L'Emittente non è a conoscenza di accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data
successiva una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente medesimo.
43
11.
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITA’, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE
11.1
Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
Le informazioni relative al patrimonio ed alla situazione economico-finanziaria del Gruppo
Bancario Cariparma Crédit Agricole incluse nel Documento di Registrazione sono ricavabili dal
Bilancio Consolidato 2015 e dal Bilancio Consolidato 2014, assoggettati a revisione legale dei
conti completa da parte della Società di Revisione che ha emesso le proprie relazioni
rispettivamente in data 25 marzo 2016 e 31 marzo 2015.
Il Bilancio Consolidato 2015, già approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo
2016, è stato approvato dall’Assemblea dei soci della Banca tenutasi in data 28 aprile 2016.
Al riguardo si precisa che il perimetro di consolidamento 2015 è costituito, oltre che dalla
Capogruppo Cariparma, dalle controllate Banca Popolare Friuladria S.p.A., Cassa di Risparmio
della Spezia S.p.A., Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l., Sliders S.r.l. e dalla società Mondo Mutui
Cariparma S.r.l (che pur se non formalmente controllata in quanto trattasi di società a
destinazione specifica, viene anch’essa consolidata con il metodo integrale ai sensi del SIC 12
Consolidamento – Società a destinazione specifica), nonché da Cariparma OBG S.r.l. entrata nel
perimetro di consolidamento la società nel corso del primo semestre 2013, veicolo (ex art. 7-bis
della legge 130/99) costituito al fine di consentire al Gruppo l’emissione di Obbligazioni Bancarie
Garantite (“OBG”) attraverso la cessione, alla stessa società veicolo, di portafogli di mutui
ipotecari (residenziali e commerciali) originati dalle banche del Gruppo Cariparma Crédit Agricole
e posti poi a garanzia dei sottoscrittori delle OBG e da Crédit Agricole Group Solutions s.c.p.a.
società a scopo non lucrativo costituita in data 1 settembre 2015. Si segnale, inoltre, che nel corso
del primo semestre 2015 è stata realizzata la cessione della partecipazione detenuta da
Cariparma e Friuladria in CA Agroalimentare S.p.A., in precedenza consolidata con il metodo del
Patrimonio Netto.
I dati relativi all’esercizio 2015 sono posti a confronto con quelli relativi all’esercizio 2014.
I bilanci consolidati del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole relativi agli esercizi chiusi al
31 dicembre 2015 e 2014 sono inclusi mediante riferimento nel presente Documento di
Registrazione ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva Prospetti e sono disponibili sul sito internet
dell’Emittente www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma (si veda il Capitolo 14 del Documento di
Registrazione).
Per comodità di consultazione dei bilanci consolidati del Gruppo Bancario Cariparma Crédit
Agricole inclusi per riferimento nel presente Documento di Registrazione, si riporta di seguito una
tabella contenente indicazione delle pagine da cui sono tratte le informazioni finanziarie incluse
presente Documento di Registrazione.
Con riferimento all'esercizio conclusosi al 31 dicembre 2015:
Fascicoli del Bilancio di Esercizio dell'Emittente e del Bilancio Consolidato del Gruppo per
l'esercizio chiuso al 31.12.2015, assoggettati a revisione legale dei conti completa e relativi
allegati:
Introduzione del presidente
5
Cariche sociali e Società di revisione
7
Il Profilo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole
10
BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CARIPARMA CREDIT
AGRICOLE
Dati e sintesi indicatori di bilancio
18
Relazione sulla gestione consolidata
20
44
Informazione ai sensi dell’art. 123-bis comma 2, lettera b) del D.Lgs. 58/98
(TUF)
69
Responsabilità sociale
72
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs.
58/1998 (TUF)
74
Relazione del Collegio Sindacale
75
Relazione della Società di Revisione
79
Prospetti contabili consolidati
80
Nota Integrativa Consolidata
87
BILANCIO DI CARIPARMA
Dati di sintesi e indicatori di Bilancio
258
Relazione sulla gestione
260
Proposta dell’Assemblea
281
Attestazione del Bilancio d'esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs.
58/1998
282
Relazione della Società di Revisione
283
Prospetti contabili
284
Nota Integrativa
290
Con riferimento all'esercizio conclusosi al 31 dicembre 2014:
Fascicoli del Bilancio di Esercizio dell'Emittente e del Bilancio Consolidato del Gruppo per
l'esercizio chiuso al 31.12.2014, assoggettati a revisione legale dei conti completa e relativi
allegati:
Introduzione del presidente
5
Cariche sociali e Società di revisione
7
Il Profilo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole
14
BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO CARIPARMA CREDIT
AGRICOLE
Dati e sintesi indicatori di bilancio
18
Relazione sulla gestione consolidata
20
Informazione ai sensi dell’art. 123-bis comma 2, lettera b) del D.Lgs. 58/98
(TUF)
70
Responsabilità sociale
74
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs.
76
45
58/1998 (TUF)
Relazione del Collegio Sindacale
77
Relazione della Società di Revisione
81
Prospetti contabili consolidati
82
Nota Integrativa Consolidata
89
BILANCIO DI CARIPARMA
Dati di sintesi e indicatori di Bilancio
264
Relazione sulla gestione
266
Attestazione del Bilancio d'esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs.
58/1998
288
Relazione della Società di Revisione
289
Prospetti contabili
290
Nota Integrativa
296
11.2
Bilanci
L'Emittente redige sia bilanci individuali sia bilanci consolidati. Il Bilancio Consolidati 2015 e il
Bilancio Consolidato 2014 sono inclusi mediante riferimento nel presente Documento di
Registrazione ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva Prospetti.
11.3
Revisione delle informazioni finanziarie annuali
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni contenute nel Documento di
Registrazione relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione legale dei conti
La Banca attesta che sia il Bilancio 2015 e il Bilancio 2014 che il Bilancio Consolidato 2015 e il
Bilancio Consolidato 2014 sono stati sottoposti a revisione legale dei conti da parte della Società di
Revisione, che ha espresso un giudizio senza rilievi con apposite relazioni, rispettivamente, in data
25 marzo 2016 e 31 marzo 2015.
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento Informativo che siano
state controllate dalla Società di Revisione
Il Documento di Registrazione non contiene informazioni finanziare che siano state controllate
dalla Società di Revisione diverse dalle informazioni finanziarie tratte dal Bilancio 2015, dal Bilanci
Consolidato 2015, dal Bilancio 2014 e dal Bilancio Consolidato 2014. In particolare, i dati relativi
agli indicatori di liquidità indicati nella tabella 7 del Paragrafo 3.2 non sono stati sottoposti a
revisione da parte della Società di Revisione.
11.3.3 Dati contenuti nel Documento di Registrazione estratti da fonti diverse dai bilanci
dell’Emittente
Il Documento di Registrazione non contiene informazioni finanziare tratte da documenti diversi dal
Bilancio 2015, dal Bilancio Consolidato 2015, dal Bilancio 2014 e dal Bilancio Consolidato 2014.
11.4
Data della ultime informazioni finanziarie contenute nel Documento di Registrazione
Le ultime informazioni finanziarie relative all'Emittente incluse nel presente Documento di
Registrazione sono tratte dal Bilancio 2015 e dal Bilancio Consolidato 2015.
46
11.5
Informazioni finanziarie infrannuali
Alla data di pubblicazione del Documento di Registrazione, l’Emittente non ha pubblicato
informazioni finanziarie successive a quelle incluse nel Bilancio 2015 e nel Bilancio Consolidato
2015.
Fermo quanto precede, si segnala che l'Emittente provvede alla predisposizione e alla
pubblicazione di relazioni semestrali consolidate relative al Gruppo Bancario Cariparma Crédit
Agricole.
Tali
relazioni
sono
disponibili
sul
sito
internet
dell’Emittente
www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma.
La relazione finanziaria consolidata, relativa al semestre chiuso al 30 giugno 2016, sarà
sottoposta a revisione limitata da parte della Società di Revisione.
Per l'informativa infrannuale relativa al gruppo facente capo Crédit Agricole S.A. di cui è parte
l’Emittente, gli investitori sono invitati a consultare la documentazione messa a disposizione sul
sito internet di Crédit Agricole S.A. www.credit-agricole.it.
11.6
Procedimenti giudiziari e arbitrali
Alla data di approvazione del Documento di Registrazione, l’Emittente e le società del Gruppo
sono parti di procedimenti giudiziari, civili e amministrativi, per alcuni dei quali l’Emittente ha
costituito nel proprio bilancio consolidato un apposito fondo rischi e oneri destinato a coprire le
potenziali passività che ne potrebbero derivare.
Al 31 dicembre 2015 tale fondo ammontava a complessivi Euro 50.730 migliaia di Euro in calo
rispetto al relativo all’esercizio 2014. Nella costituzione del fondo, l’Emittente ha tenuto in
considerazione (i) i potenziali rischi connessi alla singola controversia e (ii) i principi contabili di
riferimento, che prescrivono l’accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili. Gli
accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri si riducono in misura significativa, portandosi di poco al
di sotto dei 13 milioni di Euro, contro i 19,5 milioni di Euro del 2014. La variazione è riconducibile: ai
minori accantonamenti effettuati sui contenziosi non creditizi e altri (-5,4 milioni di Euro, -30,8%) ed
alla contabilizzazione di una ripresa, di circa 1 milione di Euro, di accantonamenti effettuati negli
anni precedenti, a copertura del rischio di rimborsi alla clientela su titoli in default.
Relativamente al contenzioso fiscale, è in corso un contenzioso per imposta di registro con l’Agenzia
delle Entrate, che ha riqualificato come cessioni di azienda le operazioni del 2007 di conferimento di
sportelli da parte di Intesa Sanpaolo in Cariparma e Friuladria e successiva cessione delle
partecipazioni ricevute ai soci istituzionali delle due banche per un valore complessivo dovuto in
solido dai vari soggetti a vario titolo coinvolti sulle specifiche operazioni di circa 40 milioni di Euro,
oltre interessi. Analogo problema si presenta per un’operazione effettuata da Crédit Agricole Leasing
S.r.l. (con il Gruppo Intesa per 2,2 milioni di Euro. Su queste vicende sono state pronunciate
sentenze favorevoli di 2° grado, cui ha fatto seguito l’appello da parte dell’Agenzia in Cassazione.
Anche alla luce dei pareri raccolti all’origine presso primari Studi Legali, oltre che delle sentenze
favorevoli, non sono stati operati accantonamenti al riguardo.
Nel corso del 2014 si è instaurato un contenzioso, sempre in tema di imposta di registro e con uguali
motivazioni, relativamente alla analoga operazione effettuata nel 2011 con lo stesso Gruppo Intesa
Sanpaolo, con una richiesta complessiva di circa 13,5 milioni di Euro, oltre interessi. A tale
contestazione non possono che estendersi le stesse considerazioni sopra formulate.
È in corso un contenzioso tributario su Cariparma relativamente alle contestazioni mosse riguardo la
cessione di crediti pro-soluto ad una società di cartolarizzazione terza rispetto al Gruppo effettuata
nel 2005, per un ammontare a titolo di imposta in contestazione pari a 5,5 milioni di Euro, oltre a
sanzioni ed interessi. Alla luce sia dei pareri raccolti presso primari Studi Legali, nonché dei
documenti di prassi amministrativa di più recente emanazione sul tema, il Gruppo ritiene di non
procedere ad alcun accantonamento.
Un nuovo contenzioso è stato instaurato nel corso del 2014 a seguito del mancato riconoscimento a
Cariparma di parte dello specifico credito d’imposta previsto dal D.L. 185/2008 per gli importi
accreditati dalla stessa alla Clientela a fronte del contributo dello Stato sui mutui a tasso variabili
47
sottoscritti entro il 31 ottobre 2008. Con tale disposizione di legge, lo Stato riconosceva ai
contribuenti che avessero sottoscritto mutui a tasso variabile per l’acquisto della abitazione
principale, un importo corrispondente agli interessi pagati nel 2009 per un tasso superiore al 4%.
Tale importo doveva essere accreditato direttamente dalle banche mutuanti, le quali avrebbero
recuperato tale ammontare attraverso un credito d’imposta. La parte di credito d’imposta relativo a
restituzioni materialmente effettuate nel corso del 2010 è stato disconosciuto dall’Amministrazione
finanziaria, la quale ha emesso specifica cartella esattoriale. Di conseguenza, Cariparma ha dovuto
provvedere al versamento di 1,3 milioni di Euro, provvedendo altresì all’apertura di uno specifico
contenzioso Posto che senza ombra di dubbio la stessa Amministrazione finanziaria ha ammesso in
propri documenti che la restituzione potesse avvenire anche nel corso del 2010, non si è provveduto
ad alcun accantonamento al riguardo. La sentenza di primo grado ha tuttavia confermato la pretesa
fiscale, riconoscendo invece l’annullamento della pretesa sanzionatoria. Si ritiene comunque di
proseguire nel contenzioso confermando la validità delle ragioni presentate e parzialmente accolte
nella sentenza.
Tra la data di approvazione del Documento di Registrazione e la data di riferimento Bilancio
Consolidato 2015 approvato dall’Emittente e sottoposto a revisione legale dei conti, non si sono
verificati eventi che abbiano causato variazioni significative rispetto alla situazione descritta sopra.
11.7
Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente
L’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o
commerciale del Gruppo dal 31 dicembre 2015, data di chiusura dell’ultimo esercizio per il quale
sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione.
48
12.
CONTRATTI IMPORTANTI
L'Emittente non ha concluso contratti importanti al di fuori del normale svolgimento dell’attività,
che potrebbero comportare per i membri del Gruppo un'obbligazione o un diritto tale da influire in
misura rilevante sulla capacità dell’Emittente di adempiere alle sue obbligazioni nei confronti dei
possessori degli strumenti finanziari che intende emettere.
49
13.
INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI
INTERESSI
13.1
Informazioni provenienti da terzi o pareri di esperti
Il presente Documento di Registrazione non contiene pareri o relazioni provenienti da terzi in
qualità di esperti, con l'eccezione della relazione delle Società di Revisione di cui al Capitolo 11,
Paragrafo 11.3.1.
13.2
Fonti relative alle informazioni provenienti da terzi
Il presente Documento di Registrazione non contiene informazioni provenienti da terzi.
50
14.
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Dalla data di approvazione del presente Documento di Registrazione e per tutta la durata della sua
validità, i seguenti documenti sono a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede legale
dell'Emittente, in via Università, 1, Parma, presso il Servizio Segreteria Generale, in via Cavestro
n. 3, Parma, nonché presso tutte le filiali dell'Emittente:

Atto costitutivo;

Statuto dell’Emittente;


Fascicolo contenente il bilancio consolidato del Gruppo e il bilancio di Cariparma per
l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 assoggettato a revisione legale dei conti completa
e relativi allegati;
Fascicolo contente il bilancio consolidato del Gruppo e il bilancio di Cariparma per
l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 assoggettato a revisione legale dei conti completa
e relativi allegati;
 Il presente Documento di Registrazione, depositato presso la CONSOB in data 10
giugno 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0054061/16 del 9 giugno
2016 ed eventuali supplementi allo stesso.
Tali documenti, ad eccezione dell'atto costitutivo, sono inoltre consultabili presso tutte le filiali e sul
sito web dell'Emittente www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma.
L’Emittente provvederà a fornire gratuitamente a ciascun soggetto che richiederà il presente
Documento di Registrazione, dietro espressa richiesta dello stesso, oltre a una copia del
Documento di Registrazione medesimo, anche copia di ciascuno dei documenti contenuti
nell’elenco precedente.
Tali richieste dovranno essere inviate all'Emittente, all’attenzione del Servizio Affari Societari –
Prospetto Informativo Prestiti Obbligazionari, all'indirizzo via Cavestro 3 – 43121 Parma o via email tramite accesso dal sito www.cariparma.it/prodotti/privati/prodotti-di-risparmio/obbligazionicariparma.
Si invitano i potenziali investitori a leggere il Documento di Registrazione congiuntamente
alla documentazione a disposizione del pubblico indicata nel precedente elenco al fine di
ottenere maggiori informazioni in merito alle condizioni finanziarie e all'attività
dell'Emittente.
Con riferimento all'informativa infrannuale ed ogni altra informazione societaria rilevante
per la valutazione della solvibilità e delle prospettive dell'Emittente e del Gruppo Bancario
Cariparma Crédit Agricole, l'Emittente si impegna a mettere a disposizione, e gli investitori
sono invitati a consultare la documentazione messa a disposizione sul sito Internet
www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma nonché sul sito Internet www.creditagricole.com.
51