“OTISKURI” Impronte musicali dal Mondo “Otiskuri” nasce come gruppo di musica balcanica per diventare poi un progetto incentrato sulla libera interpretazione della Parola Cantata nelle tradizioni musicali del Mondo. “Otiskuri”significa “impronte”; abbiamo chiamato in questo modo i nostri concerti per fare riferimento ad un ben preciso genere di “impronte”: suggestioni, melodie, ritmi, immagini impresse nel nostro animo dall’ascolto e dalla conoscenza delle varie tradizioni musicali del mondo, sia da quelle che rappresentano le radici della nostra identità culturale (Musica tradizionale del Centro e Sud Italia, Canzone Romanesca), sia da quelle che provengono da mondi culturali più lontani dal nostro (Est Europa, America Latina, Africa), ma oggi sempre più vicini e parte integrante della nostra comune vita musicale. Sono, tutte queste, “impronte” di cultura, umanità e bellezza che trasformano e arricchiscono la nostra stessa identità di persone del nostro tempo e ci stimolano a guardare sia fuori di noi, sia, soprattutto, dentro di noi: non ci interessa infatti riprodurre più o meno fedelmente le varie tradizioni musicali esotiche o antiche come qualcosa che esiste di per sé al di fuori di noi, perché quella che intendiamo fare è in realtà la “nostra” stessa musica, attraversata e trasformata dall’incontro con linguaggi musicali che raccontano l’esistenza di mondi “diversi”. “Diversi” soprattutto da quella quotidianità televisiva e commerciale che rischia di appiattire in una globalizzazione selvaggia il mondo interiore delle nostre emozioni e dei nostri sogni. Viaggiando liberamente le tradizioni musicali del mondo (dall’est Europa all’America Latina, passando per villanelle, canti narrativi, tarantelle, pizziche e tammurriate del Sud Italia), con arrangiamenti liberi e composizioni originali, i concerti di Otiskuri disegnano un preciso itinerario di musica, danza e poesia che parte e finisce nella nostra città, Roma, città da sempre “madre” di tutti, in quanto fin dalla sua fondazione è stata votata all’accoglienza di gente proveniente dai paesi più lontani. Questo viaggio musicale ha l’obiettivo di fare scoprire e sperimentare a tutti, con emozione e semplicità, che la nostra più profonda identità di persone del nostro tempo è ormai pienamente figlia non di inutili e anacronistici nazionalismi, ma del Mondo, in tutta la sua complessità, e quindi anche di quella pur problematica “diversità” delle genti che ci rende tutti, oggi, responsabilmente compartecipi di una stessa unica e globale Umanità. - Attualmente il gruppo base è formato da Chiara Friselli (canto), Daniele Mutino (fisarmonica, pianoforte e voce), Umberto Vitello (percussioni etniche e voce, chitarra) e Andrea Colocci (basso elettrico e contrabbasso). In formazione più completa si avvale anche di un chitarrista e di alcuni danzatori. CURRICULUM DEL GRUPPO Otiskuri, prima di aprirsi alle tradizioni musicali di tutto il mondo, nasce come gruppo di musica cosiddetta balcanica. L’idea prende forma nell’aprile 2002, durante la preparazione del video “Rom città chiusa”, di Marco Pasquini e Manfredi Marchetti, sul campo Rom di via dei Gordiani, un video in cui Daniele Mutino (fisarmonica), Emilio De Santis (chitarra) e Chiara Friselli (canto), fondatori di Otiskuri, realizzano e compongono insieme la colonna sonora originale ispirandosi liberamente alla musica tradizionale zingara. Il gruppo però si forma compiutamente solo nel 2003, con l’integrazione nel gruppo base, oltre ai suddetti tre musicisti, anche di Adriano Dragotta (violino); da allora Otiskuri ha effettuato ripetutamente concerti in vari locali romani (segnaliamo: Locanda Atlantide, Il Posto delle Fragole, Romadinote, Vicolo dei Musici, Druid’s Rock, ecc. e gli appuntamenti con ricorrenza mensile a Lettere Caffè), e ha partecipato a varie Feste di Liberazione e dell’Unità a Roma e nell’Italia centrale, suonando spesso anche in scuole, in feste private e in matrimoni. Tra i concerti effettuati nell’ambito di manifestazioni culturali, segnaliamo: - “Festa delle arti e delle tradizioni popolari ” (Tolfa, 30/7/2005); - “Canti e Discanti”, festival di musica etnica e d’autore (Foligno, 15/10/2004); - “Musica per Matteo da Gualdo”: nel maggio-luglio 2004, i componenti di Otiskuri hanno eseguito un programma di musiche originali (da loro appositamente composte) all’interno di una mostra-concerto itinerante sul pittore rinascimentale Matteo da Gualdo, nella fortezza-museo di Gualdo Tadino; - “Notti di Note a Pergola”, rassegna musicale (8/7/2004, Pergola MC); - partecipazione alla programmazione concertistica da camera dell’Associazione “Bernardo Pasquini” (20/6/2004 Formello RM), normalmente impegnata nella programmazione di musica classica; - “Intermundia” (festa dell’intercultura, Piazza Vittorio, Roma, 22/5/2004); - “I Ponti dei Balcani” (Hotel Alfredo, Bracciano RM, 6/3/2004) serata compresa all’interno di “Mondo Piatto”, rassegna etnico-musicale e gastronomica; “II Tappeto Volante”, festival interculturale di musica etnica (Teatro Orione, Roma, 13/12/2003); “GiullarVie 2003”, rassegna di arte nobile in piazza (Colle Sannita BN, 14/8/2003). La collaborazione e la progettualità musicale tra Chiara Friselli e Daniele Mutino nasce comunque anteriormente alla formazione di Otiskuri: i due musicisti hanno infatti iniziato a collaborare formando il Duo di fisarmonica e canto “Tempi Moderni” (2001-2003), il cui repertorio già spaziava nella musica etnica e popolare di tutto il mondo. Dell’attività del Duo “Tempi Moderni” segnaliamo in particolare: - vari concerti da camera, tra cui quelli effettuati il 18/6/2003 al Parco Archeologico del Teatro Marcello, e il 27/9/2003 alla Casina delle Civette di Villa Torlonia (entrambi per “I Concerti del Tempietto”), e quello effettuato il 21/6/2003 a Formello; - la partecipazione su invito a il “Carnevale Liberato 2002” di Poggio Mirteto –RI, con una performance all’interno di uno spettacolo dei Mamuthones sardi; - la partecipazione alla rassegna di arte di strada “GiullarVie 2002” a Colle Sannita –BN (14/8/2002); - “Girotondo in Città”, iniziativa didattica sulla cultura romana svoltasi in più incontri dai primi di dicembre 2001 fino alla fine di gennaio 2002 (organizzata dalla “Piccola Cooperativa Le Pleiadi”), e rivolta ai ragazzi delle scuole del quartiere periferico romano Tor Bella Monaca che, alla scoperta della storia di Roma, sono stati condotti su un autobus a visitare il centro storico della capitale accompagnati dalle canzoni romane e dalla fisarmonica; la manifestazione è poi culminata in una serata finale svoltasi nella Biblioteca Municipale di via del Rugantino, Roma, con uno spettacolo di cantastorie di Chiara Friselli e Daniele Mutino che hanno raccontato brevemente ed allegramente la storia della città; - i concerti di piazza effettuati dai due musicisti in varie località della Spagna facendo insieme a piedi il Cammino di Santiago nell’autunno 2001. Negli stessi anni la collaborazione e la ricerca comune di Chiara Friselli e Daniele Mutino sulla musica etnica e popolare si è sviluppata parallelamente anche all’interno del gruppo di musiche e danze tradizionali del Sud Italia “CantaRua”, della cui attività, dal 2001 al 2003, segnaliamo: 1) una tournèe di otto date in Irlanda, nel West Cork, con la partecipazione al Kilcrohane Folk Festival 2002 e la conduzione di vari stage di danza popolare: - “Connolly's of Leap” (Leap, 30/3/2002), - “Fitzpatrick's Bar” (per il “Kilcrohane Folk Festival”, Kilcrohane, 31/3/2002), - “Bay View” (per il “Kilcrohane Folk Festival”, 1/4/2002), - “White House Pub” (per il “Kilcrohane Folk Festival”, 1/4/2002), - “St. John Theatre” (Listwel, 3/4/2002), - “Blind Piper's” (Cahar Daniel, 4/4/2002), - “Future Forest” (Kealkil, 5/4/2002), - “An Sanctior” (Ballydehob, 6/4/2002). 2) numerosi concerti effettuati in locali e piazze di Roma e dell’Italia Centro-Meridionale, tra cui segnaliamo: - la collaborazione continuativa con l’Associazione “Amici di Gabii” che ha prodotto diversi concerti dei CantaRua in manifestazioni effettuate nella zona di Lunghezza da maggio a settembre 2002; - i concerti a Carsoli e Oricola -AQ (4/8/2002), per la Comunità Terapeutica per pazienti psicotici "Passaggi", - la partecipazione alla rassegna di arte di strada “GiullarVie 2002” a Colle Sannita –BN (18/8/2002). Ad unire i sette componenti dei “CantaRua”, e a dare forma alla loro identità artistica, è stata in particolare la comune ed assidua partecipazione alle feste-pellegrinaggi che si effettuano ogni anno nei santuari campani delle cosiddette “Sette Sorelle”, dove nella tradizione contadina della Campania la devozione alla Madonna prende la forma della danza e del canto attraverso la “Tammurriata”, una danza rituale che nasce in epoca pre-cristiana con i culti agricoli dedicati alle antiche divinità femminili della fecondità e del raccolto; in queste feste è possibile ancora apprendere la musica e la danza tradizionale direttamente dagli antichi contadini e, infatti, tali partecipazioni sono state per i componenti dei “CantaRua” un’occasione eccezionale di apprendimento diretto della musica e della danza tradizionali. Questa ricerca sulla danza e sulla cultura musicale e religiosa del Sud Italia, a partire dal 2005, è confluita direttamente nei concerti di Otiskuri. Da notare poi che a partire dal 2003 e fino al maggio 2005, è stata fondamentale la stretta interdipendenza del progetto musicale “Otiskuri” con un progetto di didattica musicale-interculturale denominato anch’esso “Otiskuri”, rivolto a ragazzi in età scolare del campo Rom di via dei Candoni e del quartiere romano di Corviale (finanziato dal Comune di Roma e gestito dell’ARCI-Solidarietà Lazio). In questo progetto didattico, infatti, hanno insegnato musica quattro dei componenti iniziali del gruppo musicale “Otiskuri”: Daniele Mutino (fisarmonica), Emilio De Santis (chitarra), Matteo Agostini (sassofono) e Adriano Dragotta (violino), i quali hanno anche effettuato diverse lezioni-concerto sulla musica Rom in scuole medie romane. Inoltre, sempre nell’ambito di tale progetto didattico, i suddetti musicisti, sia con il gruppo musicale “Otiskuri”, sia con l’orchestrina formata dagli allievi, hanno preso parte anche ad alcune feste nel campo Rom di via dei Candoni e a diverse iniziative culturali a Roma. (Sul progetto didattico “Otiskuri” e sulla sua attività cfr. la rivista ArciReport anno II n° 41 del 23/11/2004). CURRICULUM INDIVIDUALI Daniele Mutino, fisarmonicista, pianista e compositore, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro. Dal 1984 al 1991 ha effettuato diversi concerti come pianista solista di musica classica in Italia e all’estero (segnaliamo: Mogadiscio, Praga, Oslo), e ha partecipato, come pianista, ad alcuni spettacoli teatrali del regista Enrico Frattaroli (segnaliamo le tournèe a Sidney, Melbourne, Lyone, e la partecipazione al Festival di Sant’Arcangelo). Dal 1991 inizia a fare teatro di cantastorie (soprattutto nel circuito del teatro di strada) sotto la guida dell’attore-cantastorie Nino Racco, e si avvicina da autodidatta alla fisarmonica, che diventa subito il suo strumento principale. Come compositore-esecutore ha realizzato musiche per film e documentari (tra i registi con cui ha collaborato ripetutamente segnaliamo Vladimir Tcherkoff, per la TSI-Televisione della Svizzera Italiana, Loredana Dordi, per la RAI; insieme a Alessandro Federico ha poi composto ed eseguito la musica per una scena del film “L’Odore del Sangue”di Mario Martone) e ha lavorato in diversi spettacoli teatrali (tra i registi con cui ha collaborato segnaliamo: Paolo Castagna, per il Teatro Stabile di Roma, Memè Perlini, e Paolo Pasquini; recentemente poi ha composto e realizzato insieme a Alessandro Federico la colonna sonora originale dal vivo dello spettacolo teatrale “Canzoni Popolari, il mondo salvato dai ragazzini”, regia di Veronica Cruciani, tratto dall’omonimo libro di Elsa Morante e co-prodotto da Ascanio Celestini; come semplice esecutore partecipa poi allo spettacolo “Le Canzoni di Pasolini”, regia di Nuccio Siano, con Aisha Cerami). E’ laureato in Antropologia Culturale, e, in veste di etnomusicologo, ha studiato con particolare attenzione le tecniche musicali dei cantastorie siciliani del dopoguerra. www.danielemutino.it Chiara Maria Friselli, cantante, poeta, e danzatrice popolare, attualmente frequenta il Corso di Laurea in Musica Antica presso il Conservatorio di Musica di Frosinone. Inizia i suoi studi musicali seguendo i corsi di Canto e Chitarra presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio; quindi si dedica con sempre maggior attenzione alla vocalità, studiando canto con vari maestri, tra cui Sara della Porta, Patrizia Nasini, e Giuliana Valente, con particolare attenzione sia alla musica antica, sia a quella etnica e di tradizione popolare. Affina le proprie competenze riguardo il canto e la danza anche frequentando le feste popolari nei santuari della Campania dedicati alla Madonna, dove può osservare direttamente i cantanti, i danzatori e i suonatori tradizionali di tammurriata, trovando anche la possibilità di studiare le tecniche tradizionali di esecuzione della tammorra e del tamburello. Come cantante sia solista che corista inizia la sua attività nel 2000, passando attraverso varie collaborazioni con diversi gruppi musicali di genere etnico e cantautoriale, effettuando diversi concerti a Roma e in altre zone d’Italia, in piazze, teatri e locali, ma anche in matrimoni e feste private. Nel 2004 partecipa alla fondazione dell’Ensemble vocale “Nuovi Affetti Musicali”, diretto dal M° Paola Ghigno, con cui inizia un’attività concertistica nell’ambito di varie manifestazioni musicali, tra cui segnaliamo la partecipazione come corifea alla rappresentazione delle “Troiane” di Euripide, per la regia di Piero Maccarinelli e la produzione del Teatro Stabile di Verona, con le musiche originali composte dal Maestro Antonio di Pofi, ed Anna Maria Guarnieri nel ruolo di Ecuba (debutto al Teatro Palladio di Vicenza, Settembre/Ottobre 2005). Come cantante ed autrice collabora anche alla realizzazione di alcune colonne sonore per cortometraggi e documentari tra cui segnaliamo: - Le chasseurs de poissons - Tapanobci Kabula" (2001) cortometraggio d’animazione di Rosana Liera, produzione “La Poudriere” Francia; - “Rom Città Chiusa” (2001), documentario inchiesta di M.Pasquini e M.Marchetti, sul campo nomadi di via dei Gordiani a Roma. Come poetessa alcune sue liriche vengono pubblicate in due raccolte antologiche edite dalla Giulio Perrone Editore: “Sensi Inversi” (2005) a cura di Monia Balsamello, e “Versificando” (2005). Sempre come poetessa, nel settembre 2005 vince il Primo Premio del VI Concorso Letterario Nazionale “Citta di Rufina”, e il Premio di Poesia “Gian Carlo Montagni”, e viene particolarmente apprezzata ed incoraggiata dal poeta Mario Sodi e dal critico Giulio Panzani. Andrea Colocci, contrabbassista, inizia gli studi alla scuola di musica “St. Louis” di Roma. Fa parte dell’ “Orchestra Giovanile Romana” diretta dal M° Bruno Tommaso, con il quale partecipa anche al progetto “Italian Instabile Orchestra Giovanile”. Nel campo della musica etnica suona con importanti percussionisti africani (Sena M’Baye, Jacques Tama); inoltre, dopo aver collaborato con Rosa Rodriguez (cantante di folklore argentino), incide un CD di musica argentina e suona con diverse formazioni di Tango, tra le quali ricordiamo il Quintetto “Tiempo de Tango” e il Duo “El Rejunte”, insieme al M° Javier Salniski. Umberto Vitello, vedi sito web.