Grosseto, 17 agosto 2012 Comunicato stampa LINEA GUIDA

Grosseto, 17 agosto 2012
Comunicato stampa
LINEA GUIDA SULLE BIOMASSE
Biomasse sostenibili in Toscana
Allarme siccità in Toscana: non ha senso continuare con le coltivazioni di mais idroesigenti
Legambiente presenta le linee guida per realizzare in maniera sostenibile e multifunzionale
le biomasse nel territorio toscano
Impianti di piccola potenza, recupero energetico e utilizzo di scarti e sottoprodotti agricoli e
colture non idroesigenti: queste le indicazioni per le biomasse
Una linea guida per realizzare impianti a biomasse sostenibili, in tutto il territorio Toscano. È questa
la proposta dell'associazione del Cigno per le biomasse e per l'uso di sottoprodotti e prodotti
agricoli dedicati al rispetto dei principi fondamentali dal punto di vista energetico e ambientale. In
particolar modo il rispetto della filiera corta, la realizzazione di impianti di piccola potenza, il
recupero energetico e soprattutto il non usare colture dedicate, idroesigenti e da coltivazione
intensiva. Soprattutto in un momento come questo con un forte allarme siccità, non ha senso
continuare con le coltivazioni di mais idroesigenti. Le biomasse, se realizzate rispettando questi
principi, possono costituire reddito aggiuntivo per le aziende agricole in un momento come questo
di profonda e gravissima crisi economica contribuendo a sostenere la filiera agroalimentare di
qualità presente sul territorio. Il tutto presentato all'Azienda agricola Magliano Centro: un esempio
da seguire nel mondo delle biomasse.
“L'Azienda agricola Magliano Centro rappresenta senza dubbio – afferma Angelo Gentili,
coordinatore nazionale di Festambiente – un esempio da seguire e replicare in quanto concilia
la presenza di un impianto a biomasse con la coltivazione biologica, il recupero delle acque,
l'utilizzo di colture dedicate non idroesigenti, costituendo un elemento essenziale per le aziende
agricole e per realizzare un percorso che punta sulla qualità oltre che sulla multifunzionalità
aziendale. Occorre porre dei chiari paletti che impongano il rispetto di criteri e regole precise, per
una gestione corretta degli impianti a biomasse sia in Toscana che a livello nazionale. Questi
possono rappresentare infatti una risorsa importante, in un contesto che vede sempre di più
l'abbandono dei campi coltivati, ma non possono stravolgere come rischia di avvenire i canoni più
elementari di ordine agricolo e rappresentare evidenti rischi di carattere ambientale. La Maremma
Toscana può divenire un vero e proprio presidio e laboratorio territoriale per quanto concerne le
agrienergie con la realizzazione di una filiera di piccoli impianti sul territorio fortemente connesse
con l'attività agricola per creare un settore che punti sul rispetto ambientale, la produzione agricola
di qualità, creando un'economia alternativa per la produzione di energie rinnovabili.
È quindi fondamentale che la realizzazione e la gestione di un impianto non si riconduca a
un'attività puramente industriale, realizzata unicamente per speculazioni economiche, ma che sia
fortemente integrata con l'attività agricola. Sono necessari controlli specifici da parte della
Regione, dell'Amministrazione provinciale e dei singoli Comuni. Occorre anche privilegiare
l'utilizzo di scarti e sottoprodotti agricoli invece di prevedere prevalentemente, come sempre più
spesso viene fatto, colture specificatamente dedicate agli impianti. Chiediamo, inoltre, la verifica
delle interferenze dell'approvvigionamento previsto per le centrali con la viabilità ordinaria,
privilegiando i progetti che non incidono in modo invasivo con la rete di trasporti esistente.
Bisogna anche approvare e favorire quegli impianti che, operando in regime cogenerativo, sfruttano
anche l'energia termica prodotta, mettendola a disposizione attraverso reti locali di
teleriscaldamento, e non limitandosi alla sola parte elettrica per massimizzare l'efficienza
complessiva del progetto.
Hanno partecipato alla conferenza, oltre ad Angelo Gentili della segreteria nazionale di
Legambiente, anche Beppe Croce responsabile agricoltura Legam,biente, Giordano Pasqucci
presidente Cia Toscana, Francesco Viaggi presidente Coldiretti Grosseto, Luigi Vivarelli Colonna
Azienda agricola Magliano centro, Giampiero Toffanelli, sindaco di Magliano in Toscana.
Marco Bigozzi
Ufficio Stampa Circolo Festambiente
LEGAMBIENTE
Tel. 0564.48771 – www.festambiente.it