OTTOBRE2010 giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica OS E O MALEGNO ZI LO SS 42 LOVERE GO BERGAMO MILANO SS 42 BRENO PRESTINE CIVIDATE BIENNO BERZO INFERIORE ESINE DARFO BOARIO TERME GIANICO ARTOGNE PIAN CAMUNO VENEZIA FIUME OGLIO FERROVIA BS-ISEO-EDOLO STRADA STATALE E PROVINCIALE AUTOSTRADA PISOGNE BRESCIA SP 510 ISEO LAGO D’ISEO COSTA VOLPINO PIANCOGNO E ON RZ RM TE LO O SIM NO BO R GO AN BORMIO O APRICA SS 42 BERZO DEMO SONICO VEZZA D’OGLIO VIONE PASSO DEL TONALE INCUDINE MONNO EDOLO-MÙ MALONNO CEDEGOLO SELLERO S PA CI O RD PA O RG BE M BRAONE BAZENA SS 42 PASSO DI CROCEDOMINI NIARDO CETO LLO RE ME VIO DA SA ELL’A VO D CE PASSO DEL VIVIONE NO RV E SCHILPARIO LOSINE CAPO DI PONTE ONO SAN PIETRO O M TEMÙ PONTE DI LEGNO ZZ PE C GOORT LG ENO I PA LO ISC VE O NO CE M CE saluti Corrado Tomasi Francesco Gelfi Presidente Comunità Montana di Valle Camonica Presidente Consorzio Comuni BIM di Valle Camonica Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica 4 DEL BENE E DEL BELLO Comunità Montana di Valle Camonica Consorzio Comuni BIM di Valle Camonica La rassegna denominata Del Bene e del Bello - giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica - giunge nel 2010 alla sua sesta edizione e coinvolgerà quest’anno i comuni della Valle Camonica nel corso non più di una sola settimana, ma di tutto il mese di ottobre. La manifestazione, ha acquisito negli anni un’importanza e un valore notevole grazie alla volontà di porre l’attenzione su quei siti ricchi sì di valore artistico, ma che risultano essere in molti casi raramente visitabili: in questo modo si consente ai cittadini e ai turisti di avvicinarsi al territorio in modo originale e contemporaneamente di raccontare la storia e le tradizioni più segrete delle nostre comunità. La maggiore durata dell’edizione 2010, consentirà di proporre un programma ancora più intenso e variegato rispetto alle edizioni precedenti: sono infatti presenti in cartellone oltre che le consuete visite guidate e le suggestive passeggiate immerse nel paesaggio anche iniziative più specifiche, quali ad esempio Arte: un ponte tra culture che si rivolge direttamente alla popolazione dei migranti che vivono in Valle Camonica e che hanno modo così di avvicinarsi e conoscere il patrimonio culturale del territorio. Non solo: quest’anno Del Bene e del Bello presenta anche la seconda edizione di Archeoweek, voluta fortemente dai comuni del sito UNESCO, e che intende coinvolgere non solo il pubblico colto ma anche tutti gli appassionati e i semplici conoscitori delle incisioni rupestri in un ricco cartellone di eventi e manifestazioni. Non mancano le molte iniziative promosse dal Distretto Culturale della Valle Camonica insieme a gruppi, associazioni, fondazioni operanti sul territorio: dai convegni ai concerti, dalle aperture straordinarie dei Musei alla presentazione della nuova rivista distrettuale; l’obiettivo è sempre quello di raccontare in modo nuovo e attraente la grande forza del nostro patrimonio e i tanti progetti in corso di realizzazione in Valle Camonica. Anche l’edizione 2010 di Del Bene e del Bello presenta degli ottimi presupposti per porre al centro della vita sociale del nostro territorio, per un intero mese, il valore della storia, dell’arte, delle tradizioni delle nostre comunità, che rappresentano la nostra identità e il nostro orgoglio. 5 DEL BENE E DEL BELLO presentazione Simona Ferrarini Presidente del Distretto Culturale della Valle Camonica Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica 6 DEL BENE E DEL BELLO Amare la Vallecamonica vuol dire conoscerla, entrare nei suoi paesi, nelle sue chiese, nei suoi musei: questo è l’obiettivo delle Giornate del patrimonio culturale della valle, giunte ormai al sesto appuntamento, potenziate ed arricchite. Dopo un’estate all’insegna di significativi eventi culturali (basti ricordare APERTO 2010) un autunno altrettanto importante: “Del Bene e del Bello” quest’anno si svolge nei primi quattro fine settimana di ottobre con l’attenzione ai cicli pittorici, scultorei, alle incisioni rupestri, all’arte romana. Accanto alle tradizionali visite alle bellezze dei nostri paesi, tanti sono gli eventi: concerti, scelti per valorizzare le competenze degli allievi del Conservatorio; convegni sui musei della Scienza e della Tecnica e sulle architetture della modernità; presentazione di TAM TAM nuova rivista del Distretto Culturale; Archeoweek; convegno su Zanardelli, in occasione del 150° anniversario dell’ unità d’Italia; “Arte:un ponte tra culture”, due giornate di visite guidate per i nuovi concittadini stranieri della Valle Camonica (sono previste visite in lingua italiana, albanese, araba, francese, inglese, rumena, russa e spagnola). Ognuno potrà trovare occasioni studio, di riflessione, di svago; ognuno potrà conoscere e far conoscere agli amici la nostra Valle; i turisti potranno visitare i nostri paesi, sicuri di scoprire, sempre, nuovi tesori. L’organizzazione di tutte queste iniziative è stata possibile grazie alla collaborazione delle Amministrazioni Comunali, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, dell’Associazione Amici del FAI, del Circolo Culturale Ghislandi; al lavoro della Cooperativa Il Leggio e K-pax, di Casa Giona-Parrocchia SS Salvatore Breno, dei giovani collaboratori del Distretto Culturale. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato e continuano a farlo per la Valle Camonica, credendo nel potenziale turistico e culturale dei nostri paesi; grazie a quanti accoglieranno le proposte presentate in questo opuscolo… ci aspetta indubbiamente un ottobre ricco ed interessante. 7 DEL BENE E DEL BELLO 9•10 OTTOBRE 2•3 OTTOBRE ALLA SCOPERTA DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESAGGIO E DELLE TRADIZIONI Angolo Terme Artogne Berzo Demo Braone Breno Capo di Ponte Cedegolo Cerveno Ceto Cevo Cimbergo Corteno Golgi Incudine Losine Lovere Lozio Malegno Malonno Monno Niardo Ono San Pietro Ossimo Paisco Loveno Pian Camuno Saviore dell’Adamello Sellero Sonico Temù Vezza d’Oglio Vione Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Berzo Inferiore Bienno Borno Breno Ceto Costa Volpino Darfo Esine Piancogno Pisogne Ponte di Legno Prestine I CICLI PITTORICI: GEROLAMO ROMANINO CALLISTO PIAZZA PIETRO DA CEMMO JOHANNES DA VOLPINO 8 DEL BENE E DEL BELLO 16•17 OTTOBRE ARTE: UN PONTE TRA CULTURE 23•24 OTTOBRE Breno Cividate 50° ANNIVERSARIO DELLA Gianico PERCORSI TRA LE INCISIONI RUPESTRI E ARCHEOWEEK VAL VEDETTA 9 Capo di Ponte Ceto Cimbergo Edolo Paspardo Sonico DEL BENE E DEL BELLO ANGOLO TERME CASA FEDERICI Il secondo volume dell’imponente opera Arte in Valcamonica (Brescia 1984) riserva ben otto dense pagine alla Casa Federici, situata alla sommità di Angolo Terme. La casa è una testimonianza della presenza della potente famiglia Federici, che la iniziarono nel XV secolo. Ma la presenza dello stemma degli Albrici della Val di Scalve dice che la casa è stata abitata per almeno due secoli dalla famiglia alleata. La Casa, con le sue vicende e le sue trasformazioni architettoniche e di finalità, è testimone non solo dell’arte della Valle, ma anche della storia sociale. Dell’edificio del XVII secolo resta la struttura fondamentale: la facciata, il severo e articolato cortile interno, il delizioso oratorio con volta affrescata, il camino del salone e una pregevole pala d’altare, rappresentante l’Immacolata con quattro santi, databile, a nostro avviso, a prima del 1623, data della canonizzazione dei santi Ignazio e Filippo Neri, qui raffigurati ancora senza aureola. Il complesso, pur nella sua austerità, offre piacevoli portali distribuiti su tre lati, raccordi funzionali di scale interne ed esterne, loggette ad archi, uso sapiente delle pietre Simona e Sarnica. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Nel 1930 il complesso è passato alla Congregazione del Beato padre Piamarta, che ne ha fatto prima la casa estiva dei giovani Artigianelli, poi la sede di una scuola media, grazie anche ad aggiunte e a trasformazioni alquanto disinvolte, ma nel rispetto degli elementi artistico fondamentali. Si veda, ad esempio, la ristrutturazione del primo piano, trasformato in ampio refettorio, dove è stato conservato e messo in bella evidenza il sorprendente camino “assai ampio, di bei marmi lucidi e venati, di robuste forme architettoniche seicentesche. La cappa del camino è adorna di elegantissimo stucco, dove due putti sostengono lo scudo della famiglia Albrici, tutto assai nobile” (Op.cit, p 88). Casa Federici: una casa nobiliare che ha servito in questi ottanta anni i “figli del popolo”, pagando un lieve pedaggio alla conservazione del patrimonio architettonico, è un segno della trasformazione della società, più attenta alle necessità di tutti, una società che sa adattare al nuovo, nella conservazione dell’essenziale. Al servizio del bene e del bello. 10 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE La Casa S. Obizio ex Casa Federici sarà aperta dalle ore 9.30 alle ore 11.30 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00 con guida a disposizione. In questi orari verrà programmato un percorso storico/culturale nel centro storico del paese. Ore 20.00 cena (su prenotazione) nella sala dei ricevimenti dei Nobili Federici "Degustazione dell'arte culinaria locale" con prodotti del territorio. Per chi desidera può pernottare o programmare un Week End. Per informazioni e prenotazioni Cell. 336787803 DOMENICA 3 OTTOBRE Visita guidata alla Casa S. Obizio ex Casa Federici dalle ore 9.30 alle ore 11.30 e dalle ore 13.00 alle ore 16.00. Nel pomeriggio (tempo permettendo) passeggiata al lago Moro con castagnata. 11 DEL BENE E DEL BELLO ARTOGNE IL CASTAGNETO La prima “tentazione” escursionistica-floristica ci viene suggerita appena lasciato alle spalle il Lago d’Iseo. Un esteso dedalo di valli fluviali adduce le acque al fiume Oglio provenendo dai territori alle spalle dell’abitato di Artogne . A prima vista la fitta copertura vegetale può scoraggiare, ma appena lasciato il fondovalle e intrapresa la strada che porta ai borghi abitati di mezza costa, subito ci si accorge che natura ed uomo sono ancora in equilibrio. Piccole radure tra i ciliegi e prati da sfalcio concimati, ancora organicamente ricchi di Silene, campanule e ranuncoli circondano cascine dai tetti a piode. Dal comune di Artogne, seguendo le indicazioni per il Villaggio di Montecampione, dopo circa 5 km si raggiunge la frazione di Acquebone a 800 metri di altezza , trovando come punto di riferimento la Trattoria Bed and Breakfast Ca de Gos, che vi accoglierà con la sua cucina semplice e legata al territorio della Valcamonica e con le sue camere semplici ma accoglienti per una breve sosta, mentre a contatto della natura e direttamente nel bosco sono stati recuperati recentemente due casali del 1800, la nuova Casa per le Vacanze Roncasello Gos, con i suoi appartamenti completamente Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica arredati e nella piena autonomia, per una vacanza più lunga. Queste strutture di appoggio, dei sentieri ben segnalati e di facile percorrenza invitano il visitatore a scoprire il bosco, con i suoi sapori e profumi. Personale qualificato accompagnerà la visita al castagneto, per facilitare la conoscenza ed il contatto con il bosco, avvicinandovi ad una pianta, il castagno, che per anni era considerato l’albero del pane. Perciò il nostro messaggio è ENTRATA LIBERA NEL BOSCO, per un sabato o una domenica diversa. 12 DEL BENE E DEL BELLO programma SABATO 2 DOMENICA 3 OTTOBRE Punto d’incontro previsto a partire dalle ore 11.00 presso la Trattoria Ca de Gos ad Acquebone e aperitivo di benvenuto, ore 12.00 pranzo con piatti della tradizione ad un prezzo convenzionato di 20 € (bere escluso) info eventi Per informazioni e prenotazioni Tel. 0364.591422 Evento segnalato nell’ambito della Rassegna “Settimane della Gastronomia Camuna” Pag. 118 Alle ore 14.30 partenza per il castagneto; verrà consegnata a tutti una borsa per la raccolta delle castagne ed una mappa per orientarsi e potersi muovere sulla proprietà di Ca de Gos Roncasello. Ore 16.30 la direzione della Casa Vacanze Roncasello offrirà una mondolata per concludere in bellezza le giornate dedicate al bosco. Per l’organizzazione del pranzo è gradita la prenotazione. 13 DEL BENE E DEL BELLO BERZO DEMO “CÀ DAL NONO BURÈLA E FURAN DAL PA’” NELLA FRAZIONE MONTE La Cà dal nono Burèla, posta nel cuore del centro storico di Monte in via S. Rocco, presenta le caratteristiche tipiche dell’abitazione rurale della media e alta Valcamonica. Il periodo di edificazione potrebbe risalire alla fine del XIX secolo, ma non si possiedono notizie o testimonianze che attestino con precisione l’anno di fabbricazione. La casa è appartenuta al nonno ed al papà dell’attuale proprietario dell’abitazione: il signor Rino Parolari. Al nonno Parolari Giacomo, si deve l’attuale denominazione: Cà dal nono Burèla (casa del nonno Burèla). Classe 1883, pastore, cieco per le ferite riportate nel corso della Grande Guerra era un uomo che andava sempre di corsa…per questo il suo soprannome… L’abitazione, perfettamente conservata, ha mantenuto le caratteristiche tipiche della casa di montagna: piccola, addossata alle abitazioni vicine, con finestre ed aperture piccolissime che danno scarsa illuminazione, ma offrono un buon riparo dal freddo. La Cà dal nono Burèla viene oggi gelosamente Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica conservata nelle sue caratteristiche peculiari con tutti gli oggetti, suppellettili, attrezzi, frutto di un paziente, minuzioso, lavoro di raccolta e catalogazione, durato anni e anni di lavoro. E’ orgogliosamente messa a disposizione dei visitatori da Rino così perfettamente inserita in un contesto miracolosamente scampato all’impetuoso e travolgente progresso degli ultimi cinquant’anni. Il “Furan dal pa’” è situato in Via Santi n°9 ed è composto da due vani: al piano terra è situata la cucina con il “Furan dal pà” (forno del pane), al piano superiore una camera con bagno caratterizzata da una splendida ed antica balconata in legno. Il comune di Berzo Demo è proprietario dell’immobile dall’anno 2003. Dal maggio 2004 la porzione di fabbricato che comprende il “Furan dal pa’” è affidata in gestione al comitato “Ere da Nadal dal Mut” che l’utilizza per l’organizzazione di attività di carattere didattico e socio-culturale. 14 DEL BENE E DEL BELLO programma info VENERDI 1 OTTOBRE Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 visite guidate ai siti per le scuole solo su prenotazione Prenotazione visite: Ufficio Segreteria del Comune di Berzo Demo Tel. 0364.630305 entro il 24/09/2010 Fax 0364.62061 www.comune.berzo-demo.bs.it [email protected] SABATO 2 OTTOBRE Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 visite guidate ai siti per le scuole solo su prenotazione. Alle ore 15.00 visite guidate su prenotazione DOMENICA 3 OTTOBRE Dalle ore 09.00 alle ore 10.00 accoglienza visitatori presso il sagrato della Chiesa di Monte in piazza S. M. Annunciata e visita guidata ai siti con prenotazione Alle ore 14.30 visita libera e guidata con prenotazione Alle ore 15.00 castagnata e degustazione di prodotti agro-alimentari De.Co di Berzo Demo presso i siti. 15 DEL BENE E DEL BELLO BERZO INFERIORE LA CHIESA DI SAN GLISENTE: PANORAMI TRA LEGGENDA E DEVOZIONE La leggenda narra che Glisente e i suoi fratelli, Fermo e Cristina, arrivarono in Valle Camonica al seguito dell'esercito di Carlo Magno decidendo di ritirarsi in eremitaggio. Glisente si rifugiò sul monte di Berzo Inferiore, Fermo su quello di Borno e Cristina sulla Concarena di Lozio. Prima di separarsi i tre fratelli si promisero di comunicare tra loro ogni sera per mezzo di un falò. Glisente per mettere in contatto Fermo e Cristina, che non potevano comunicare direttamente, accendeva due falò. Il Santuario di San Glisente sorge sul monte al quale dà il nome, territorio ricco di boschi e pascoli. A quota 1956 m s.l.m. si trova l'edificio rustico la cui più antica traccia risale al 1222. L'attuale aspetto si deve ad una ricostruzione del XV secolo. Si narra che San Carlo Borromeo volle visitare personalmente la struttura durante la sua visita in Valle nel 1580. Presenta in facciata un profilo asimmetrico a capanna, tipico esempio di architettura spontanea. Grazie a un accesso separato sotto il santuario, si possono raggiungere la grotta e la cripta, dove si dice abbia abitato e pregato il santo. Nella cripta, cui si accede attraverso uno stretto passaggio posto sotto la Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica facciata principale, si può notare, nei pressi del luogo in cui fu deposto il corpo del santo, un buco formato nei secoli dai pellegrini che staccavano frammenti dalla parete rocciosa da utilizzare come "santo rimedio" per il mal di denti. La cripta è formata da due ambienti a pianta irregolare; il più vasto è diviso in tre piccole navate con volte a crociera che poggiano su basse colonne di granito. Il santuario è in posizione panoramica invidiabile: nelle giornate di cielo limpido si dominano la Media Valle da Breno a Cedegolo, e il versante a ponente della Bassa Valle verso il lago d’Iseo. La chiesa durante l’anno rimane chiusa mentre sono sempre aperti il bivacco e la cripta. La festa di San Glisente si svolge tutti gli anni l’ultima domenica di luglio. La realizzazione dell'evento è possibile grazie alla collaborazione di Biblioteca Civica, Pro Loco, Amici di San Glisente, Protezione Civile, gruppo ANA ed Amministrazione Comunale. 16 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 9 OTTOBRE Alle ore 10.00 La leggenda di San Glisente. Attraverso il racconto della leggenda del Santo scopriremo chi era Glisente. Comune di Berzo Inferiore Tel. 0364.40100 Fax. 0364.406321 [email protected] DOMENICA 10 OTTOBRE Dalle ore 9.00 Visita guidata alla chiesa di San Glisente. Se le condizioni meteorologiche lo permetteranno sarà organizzata una visita guidata presso il santuario di San Glisente a quota 1956 m s.l.m.; prenotazioni dal 6 al 24 settembre 2010 presso il Comune di Berzo Inferiore. Biblioteca Civica Tel. e Fax. 0364.300697 eventi SABATO 9 OTTOBRE Biblioteca Civica Ore 20.30 Serata tematica: San Glisente, il luogo e la leggenda Carlo Cominelli, La leggenda Virtus Zallot, L’iconografia Video a cura di Giorgio Laini Registrazione audio: Carlo Giordani - Sanglisente, prodotto da Incisioni Rupestri (Piero Villa) e Piccoli Fuochi (Ezio Martinazzi). 17 DEL BENE E DEL BELLO BIENNO CICLO PITTORICO DI GIROLAMO ROMANINO NELLA CHIESA DI SANTA MARIA ANNUNCIATA La Chiesa di Santa Maria Annunciata di Bienno è considerata uno dei più importanti monumenti del Rinascimento non solo in Lombardia, ma in ambito nazionale. A partire dalla sua struttura architettonica, considerata di transizione tra il Gotico e il Rinascimento, con il grande portale di ingresso con incisa nell’arco una delle più antiche e dotte preghiere alla Madonna, l’apparato iconografico, con i preziosi affreschi di Pietro Da Cemmo (fine XV secolo) e di Girolamo Romanino (1537-1541), la pala di Giovanni Mauro della Rovere, detto il Fiamminghino (1632). Infine è impossibile non ricordare questo complesso senza parlare del primo scavo archeologico, che ha portato alla luce, nella navata, ben tre periodi storici fino alla fondazione romana del sito. Il monumento si inserisce nel contesto della Valle Camonica e dell’intera Provincia di Brescia tra i percorsi di maggiore importanza, nello specifico delle chiese rinascimentali, proprio per la particolare caratterizzazione del suo ciclo pittorico e per la presenza di uno dei più noti lavori di Girolamo Romanino. Il bene è di utilizzo pubblico, in quanto proprietà del Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Comune di Bienno, ed è un patrimonio religioso, storico e culturale notevolmente importante per l’Ecomuseo del Vaso Ré e della Valle dei Magli. Il Comune di Bienno, proprietario dell’immobile, in questi ultimi mesi sta effettuando il restauro conservativo dell’importante ciclo pittorico di Girolamo Romanino, mediante indagini diagnostiche innovative per la conoscenza dello stato di conservazione del bene. L’intervento prevede anche il restauro degli infissi lignei dell’ingresso principale e laterale e la ritinteggiatura a calce delle parti non affrescate nelle pareti e sulle due volte prive di decorazioni. In occasione di “Del Bene e del Bello” verranno effettuate visite guidate al cantiere di restauro conservativo del ciclo pittorico di Girolamo Romanino. 18 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 9 OTTOBRE Ritrovo alle ore 15.00 in P.zza S.Maria e visita guidata a cura dell’architetto Lucia Morandini al cantiere di restauro conservativo del ciclo pittorico di Girolamo Romanino Ufficio Turistico Comune di Bienno 25040 BIENNO (BS) Tel. 0364.300307-40001 www.bienno.info [email protected] eventi DOMENICA 3 OTTOBRE Una domenica al museo Apertura con ingresso libero dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dalle ore 14.30 alle ore 17.00 Pag. 106 Pag. xx 19 DEL BENE E DEL BELLO BORNO SACRA CONVERSAZIONE DI CALLISTO PIAZZA NELLA CHIESA DI S. ANTONIO Sul lato sud del sagrato, disposto quasi parallelamente alla Chiesa parrocchiale, si trova il quattrocentesco Oratorio dedicato a Sant'Antonio di Padova. L'accesso all'edificio avviene attraverso l'elegante porticato settecentesco realizzato negli anni in cui veniva costruita la parrocchiale. L'interno, ottenuto dall'unione nei secoli passati di due distinti ambienti, presenta nella campata ovest affreschi d'epoca cinque-seicentesca (Santi Martino, Pietro e Giovanni Battista) e l'importante tela che rievoca l'incendio avvenuto in Borno l'anno 1688 di cui riporta i disastrosi effetti (abitazioni distrutte e persone decedute). Nell'altra campata, nella lunetta della parete sud, è l'opera più celebre qui presente, la Sacra Conversazione, ossia una ipotetica discussione fra gli effigiati relativa a temi dottrinali, realizzata da Callisto Piazza durante il suo soggiorno camuno avvenuto fra il 1527 e il 1529. La composizione è molto semplice, le figure sono disposte secondo uno schema piramidale al vertice del quale si trova la Madonna con il Bambino in trono; alla loro destra S. Antonio di Padova e S. Rocco mentre a sinistra San Giovanni Battista e Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica S. Martino Vescovo. Tutto questo è collocato all’interno di un paesaggio reale che si apre oltre la parete e la sensazione che se ne ricava è quella dell'ambiente quotidiano, come testimonia la raffigurazione di alcune persone che sullo sfondo procedono nelle loro normali occupazioni. La composizione piacevole ed elegante risulta molto importante anche per il limitato numero di interventi subiti nel corso dei secoli, il che ha permesso all'opera di mantenersi molto simile a come originariamente era stata realizzata da Callisto Piazza. 20 DEL BENE E DEL BELLO programma info DOMENICA 10 OTTOBRE Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.30 alle ore 17.00 visite guidate agli affreschi Informazioni: Cell. 3474133067 Sig. Gian Paolo Scalvinoni 21 DEL BENE E DEL BELLO BRAONE SANTELLA DI PIAZZOLA (PIAHOLA) Si tratta di una piccola cappella votiva, internamente decorata con un ciclo di affreschi dedicati alla Madonna del rosario ed ai santi Cristofero, Lucia, Rocco e Antonio Abate; che sorge lungo la stradina che collega l’abitato di BRAONE con le cascine di montagna e rientra tra le varie forme di devozione religiosa degl’abitanti di questo borgo. Non si dispone di una datazione certa dell’edificio di culto,ne della sua intitolazione primigenio. Però di tanto in tanto alcune persone hanno cercato di ricostruire la sua storia, come ad esempio Don Mario Rebuffoni, che attingendo a memorie lasciate da altri sacerdoti scrive nel suo libro “Braone nella preistoria - storia - fede” edito nel 1987 <il santello alla Piazzola e antico, non si conosce il motivo della sua costruzione, ne chi l’abbia fabbricato. Però e molto probabile che sia stato costruito da rovine che in varie parti avvennero nel 1521- 1533-1634. E’ probabile anche che sia il piu antico, costruito nel 1300 per voto di questa esigua popolazione, per preservarsi dalla rovina che un tempo discese da questi monti e distrusse le poche case che vi erano Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica sottostanti in contrada Fontana e Clusdonega. indi di tempo in tempo veniva restaurato dalla chiesa o dai privati .... > Un ultimo di questi interventri realizzato di recente, ha interessato un po’ tutta la costruzione, con opere varie al fine di eliminare i fenomeni vari di degrado connessi all’umidita di risalita dalle fondazioni e dal terreno circostante, oltre ad un intervento puntuale mirato alla salvaguardia del ciclo di dipinti con opere di consolidamento e reintegro nelle linee essenziali con tonalita neutre. Parte della viabilita circostante, in questi anni, e stata interessa da manutenzioni straordinarie con rifacimento muri in pietrame locale e ripristino dell’acciottolato esistente con modalita “falso secco”. Il tutto nell’ottica, all’interno del Parco, di migliorane la transitabilita e fruibilita della zona agricola. 22 DEL BENE E DEL BELLO programma info DOMENICA 3 OTTOBRE Alle ore 14.00 incontro presso piazzetta Griffi (di fronte al municipio) Alle ore 14.15 partenza per una breve camminata sino in località Piazzola (15 minuti circa) Alle ore 14.30 presentazione lavori presso la santella appena restaurata e delle opere di consolidamento nelle vicinanze Alle ore 15.30 castagnata in zona piazzola Comune di Braone 25040 Braone (BS) Via Re, 2 Tel. 0364.434043 Fax 0364.433791 Cell. 3496401029 Sindaco di Braone Dott. Gabriele Prandini 23 DEL BENE E DEL BELLO BRENO SAN MAURIZIO E COMPAGNI La Chiesa dedicata ai Santi Maurizio e Compagni fu a lungo parrocchiale di Breno, venne edificata nel 1500 su ruderi di un più antico edificio. Fu più volte rimaneggiata conservandone sostanzialmente i caratteri stilistici originali. Maestoso e scenografico lo spazio verde esterno che mette in risalto il candore della facciata a due spioventi con ai lati due semplici lesene. La parte centrale è sobriamente decorata da un rosone e dal portale in pietra simona datato 1607 e di gusto rinascimentale. Alla prestigiosa sensazione esterna l’interno riserva uno spazio diviso in quattro campate con otto cappelle laterali con la parte absidale che si conclude con un andamento semicircolare. Assai noto l’autore Ludovico Gallina che negli anni 80 del 1700 affresca le volte del presbiterio: di scuola veneziana l’autore ci regala qui colori festosi, scene cariche di personaggi e ricchezza delle vesti e dei drappeggi. Tra le opere si citano: il Battesimo di San Maurizio, il suo Processo e la Decapitazione. Di fama invece internazionale la scultura lignea della quattordicesima stazione della Via Crucis di Beniamino Simoni, trasferita dalla parrocchiale, e qui custodita, rappresentante il Compianto di Cristo morto. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica 24 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 E DOMENICA 3 OTTOBRE Visita libera dalle ore 15.00 alle ore 17.00 Alle ore 15.30 visita guidata a cura della Prof.sa Franca Pezzotti Avancini Comune di Breno Tel. 0364.3226611 [email protected] Museo Camuno-CA.MUS e Raccolte storiche librarie e archivistiche Palazzo della cultura Via G. Garibaldi Breno (BS) tel. 0364.324099 www.vallecamonicacultura.it/ museocamuno eventi SABATO 2 OTTOBRE Palazzo della Cultura Sala delle conferenze Ore 9.00 Nuovi musei della scienza, della tecnica e del lavoro: esperienze europee a confronto. Pag. 108 SABATO 2 E DOMENICA 3 OTTOBRE, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 "Libri e documenti del Museo Camuno: memorie della Valle e oltre", mostra documentaria e libraria antica allestita nelle sale al pianterreno: visite guidate gratuite (a gruppi di 20 persone), effettuata dal curatore delle Raccolte storiche librarie e archivistiche, dott. Simone Signaroli. DOMENICA 3 OTTOBRE CAMUS Una domenica al museo Pag. 106 dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00, il Museo Camuno - CA.MUS Museo Camuno, raccolte artistiche: apertura (per visita libera) e alle ore 15.30 visita guidata gratuita, effettuata dal direttore, prof. Angelo Giorgi. 25 DEL BENE E DEL BELLO BRENO ARTE: UN PONTE TRA CULTURE VISITE GUIDATE IN LINGUA In occasione dell’iniziativa “Del Bene e del Bello” curata dalla Comunità Montana di Valle Camonica, i Comuni di Breno e Cividate Camuno in collaborazione con la Pro Loco e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia aprono i loro beni al progetto Arte: un ponte tra culture, organizzando due giornate di visita guidata gratuita dei siti di età romana della Civitas Camunnorum rivolte alla popolazione dei migranti. La Valle Camonica conserva uno straordinario patrimonio archeologico di età romana che può costituire ideale completamento allo studio sul vasto e complesso processo di romanizzazione dell’Italia settentrionale e sulle modalità di organizzazione e sfruttamento romano del territorio alpino. L’odierna Cividate Camuno, nel cuore della Valcamonica, sorge sulle vestigia dell’antica Civitas Camunnorum, centro politico e culturale più importante della Valle durante il periodo romano (dal 16 a.C.). Passeggiando per le vie del paese di oggi è possibile riscoprire i segni della città antica: l’impianto urbanistico regolare, i resti del ponte romano all’ingresso del paese, le strutture dell'area forense in via Palazzo, oggetto di recenti indagini archeologiche e di un progetto di restauro e musealizzazione. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Straordinaria è la presenza di un complesso di edifici da spettacolo con un teatro, riportato alla luce per 1/3 della sua grandezza e un anfiteatro, interamente visibile, fra gli esempi meglio conservati del nord Italia. Il Museo accoglie il ricco materiale proveniente dalla città e dal territorio circostante: splendide sono le due statue presenti nella sala principale, quella di Minerva proveniente dal santuario di Spinera di Breno, sito raggiungibile grazie ad un suggestivo tragitto percorribile in pochi minuti di recente realizzazione nella collina retrostante l’abitato di Cividate C. e la statua dell’Eroe ritrovata presso il nuovo sito di via Palazzo. 26 DEL BENE E DEL BELLO programma info eventi DOMENICA 17 OTTOBRE Santuario di Minerva Ore 14.30 - Ritrovo presso il parcheggio del Santuario, Ponte della Madonna, ingresso Sud di Breno. Trasferimento e visita guidata al sito archeologico Santuario di Spinera Ore 15.30 - Attività di animazione per bambini e buffet Ore 16.00 - “Mbooloo Mi + Ashai Lombardo Arop” a cura del Circolo Arci N.A. “Extra” di Breno Ore 17.00 - Alla Cieca Conversazione con 15 fotografi in viaggio per la Valle Camonica Ore 18.30 - Premiazione del concorso fotografico “Le cose e il Paesaggio” Comune di Breno Tel. 0364.3226611 [email protected] SABATO 16 OTTOBRE ore 9.30 Palazzo della Cultura Il Circolo Culturale Ghislandi in collaborazione con il Comune di Breno e la Comunità Montana di Valle Camonica presenta il convegno e l’inaugurazione della mostra Giuseppe Zanardelli: un bresciano e la nazione da costruire interverranno la prof.ssa Franca Avancini Pezzotti, l’avv. Alessandro Bertoli e l’on. Paolo Corsini In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici e Culturali della Lombardia. Arte: un ponte tra culture SABATO 16 DOMENICA 17 OTTOBRE Pag. 114 La mostra è stata curata dalla Fondazione San Pietro in Lamosa ONLUS di Provaglio d’Iseo Con il contributo del Gruppo Valle Camonica Servizi Pag. 104 27 DEL BENE E DEL BELLO CAPO DI PONTE LA FRAZIONE CEMMO E I SUOI EDIFICI SACRI Abbarbicata sulla roccia a strapiombo sul fiume Oglio la Pieve di San Siro, gioiello del romanico lombardo dell’XI secolo, con la sua pianta basilicale a tre navate, la cripta con volte a crociera, lo splendido fonte battesimale ricavato da un monolite e lo spettacolare portale intagliato è indubbiamente motivo di orgoglio per la frazione di Cemmo nella quale è collocata e dalla quale domina tutto il territorio circostante. Un frammento di una epigrafe romana in una monofora fa pensare ad un edificio romano precedentemente posizionato sullo stesso sito ed in seguito trasformato in un focolare di culto cristiano databile tra VIII e IX secolo. Nella cripta sono infatti presenti elementi pre-romanici nei capitelli e nelle colonne. Il campanile risulta essere un'aggiunta del XV secolo. A seguito della visita in Valle Camonica di San Carlo Borromeo (1580) si rifecero alcune parti della chiesa, tra le quali il soffitto della navata centrale. La frazione Cemmo, che ha mantenuto sino ad oggi le sue caratteristiche di piccolo borgo dai tratti medievali, nasconde tra le sue vie altri piccoli gioielli dell’edilizia religiosa: si tratta della Chiesa di Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica San Bartolomeo (seconda metà del XIII secolo), della Chiesa parrocchiale di Santo Stefano (XII-XIII secolo), della Chiesa di Santa Maria ad Elisabetta (dedicata a S. Maria Elisabetta solamente nel XVI secolo quando vi venne trasferita la Confraternita dei Disciplini, ma che vede l’esistenza di una prima Cappella, di dedicazione differente, già nel XII secolo) e della cappella della Beata Annunciata Cocchetti. Nella Cappella, recentemente restaurata, collocata all'interno del convento delle Suore Dorotee, è deposta l'urna della stessa Beata Annunciata. 28 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Apertura custodita gratuita della Pieve di San Siro Agenzia Turistico Culturale Comunale di Capo di Ponte 25044 Capo di Ponte (BS) Via Italia, 32 Tel. 0364.42104 Cell. 3346575628 [email protected] DOMENICA 3 OTTOBRE Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00 apertura custodita gratuita delle Chiese di Cemmo: Chiesa di S. Bartolomeo, Chiesa parrocchiale di S. Stefano, Chiesa di S. Maria ad Elisabetta, Cappella della Beata Annunciata Cocchetti Alle ore 17.30 concerto del coro “La Mirabella” di Paderno Franciacorta Musica Polifonica del '500 c/o Pieve di S. Siro. eventi DOMENICA 3 OTTOBRE Ore 21.00 Auditorium Cittadella della Cultura Presentazione della nuova rivista del Distretto Culturale di Valle Camonica TAMTAM Pag. 112 Festival della preistoria Pag. 116 29 DEL BENE E DEL BELLO CEDEGOLO CAPPELLA SAN FRANCESCO PRESSO CASA PANZERINI Casa Panzerini sede della Biblioteca Comunale di Cedegolo e di alcune associazioni dall’anno 2008, fu costruita nel 1630 nel Centro Storico di Cedegolo e nell’anno 1960 Maria Francesca Alice Panzerini fece costruire al suo interno una Cappella dedicata a San Francesco d’Assisi, in memoria dei suoi antenati defunti. Nell’anno 1965 la Curia Vescovile di Brescia rilasciò il permesso perché fosse celebrata alcune volte all’anno la Messa, con l’esplicito permesso del parroco. Al suo interno si trovano affreschi risalenti al 1960 del pittore Piero Brigoli (1921-1987) Piero Brigoli si considerava un pittore della campagna bresciana, nonostante si fosse trasferito a vivere in città, a Brescia, e avesse costruito, tassello su tassello, un proprio linguaggio artistico personale che partiva dal lontano passato bizantino. Cercava infatti di esprimersi attraverso un linguaggio contemporaneo e al contempo che sapesse significare continuità con la più alta tradizione pittorica. In generale il suo stile era immerso in una dimensione sacrale, soprattutto negli ultimi anni di vita. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica 30 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Alle ore 17.00 visita guidata alla cappella e intrattenimento musicale. Comune di Cedegolo 25051 Cedegolo (BS) Piazza Roma, 1 Tel. 0364.630331 Fax 0364.630471 www.comune.cedegolo.bs.it [email protected] Da sabato 2 ottobre a sabato 9 ottobre nei saloni di Casa Panzerini si terrà la “Settimana della Cultura”: animazioni alla lettura per gli alunni delle scuole, concerti, presentazioni di libri di autori locali e non. Le attività verranno adeguatamente pubblicizzate in seguito. eventi VENERDI 1 OTTOBRE Ore 16.30 - I musei della scienza e della tecnica come laboratoti didattici. Pag. 108 DOMENICA 3 OTTOBRE Una domenica al Museo Apertura con ingresso libero: dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.00 Pag. 106 DOMENICA 3 OTTOBRE Casa Panzerini Alle ore 20.30 - Concerto "Dal Classico al Jazz" del Sestetto Melodies. SABATO 9 OTTOBRE Ore 15.00 - Le architetture della modernità. Egidio Dabbeni e i cento anni della Centrale idroelettrica di Cedegolo. Pag. 108 31 DEL BENE E DEL BELLO CERVENO LA VIA CRUCIS DI BENIAMINO SIMONI E LA “LAPIDE DEL MINATORE” “ Il dì 23 Genj 1830 Ant.Elmetti d’anni 53 padre di famiglia uscito appena da una sua miniera in tenerle fu rapito da una valanga che lo precipitò di balza di balza…” questa una parte del testo riportato sulla lapide funeraria posta al quadrivio presso il torrente Re della antica strada Valeriana che unisce Cerveno ad Ono S.Pietro.; una lapide di grandi dimensioni, vistosa, dal testo ricco e articolato. Protagonista del racconto è un minatore di Cerveno che fu travolto da una valanga mentre lavorava in miniera. Prendendo spunto da questo reperto storico scaturisce la riflessione sul tema della siderurgia legato alla presenza a Cerveno di alcune miniere di estrazione del ferro e di un forno fusorio. Il Santuario della Via Crucis, che si inserisce nella tradizione lombardo-piemontese dei Sacri Monti, conserva le 14 stazioni di un capolavoro dell’intaglio ligneo del ‘700 le cui “cappelle” sono raccolte ai lati di una scalinata, a custodire un unico edificio la cui facciata dà sulla piccola piazza del paese. Il santuario venne commissionato il 1 gennaio 1752 dall’allora parroco don Andrea Boldini, a Beniamino Simoni, sculture in Brescia, che dal 1752, soggiornò a Cerveno e per circa 11 anni Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica visse a stretto contatto con gli abitanti del luogo. L'entrata abituale al Santuario avviene attraverso la porta principale della chiesa parrocchiale che si apre di fronte alla prima cappella; la altre stazioni seguono sul muro settentrionale in discesa e poi risalgono sul lato opposto fino alla grande cappella della Deposizione, situata sul fondo dell'edificio stesso. Le stazioni sono composte da gruppi scultorei in legno e gesso per un totale di 198 statue, completate fra il 1752 e il 1764. Le stazioni VIII –IX – X sono state ultimate da Donato e Grazioso Fantoni, mentre la XIV è opera dell’artista milanese Selleroni (quella originale del Simoni è conservata nel Duomo di Breno). Gli affreschi alle pareti sono dello Scotti e dei fratelli Corbellini. 32 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Alle ore 10.00 visita guidata al Santuario della Via Crucis rivolta ai più giovani – un approccio innovativo e creativo alla straordinaria opera di Beniamino Simoni. Comune di Cerveno 25040 Cerveno (BS) Piazza Prudenzini, 2 Tel. 0364.434012 Fax 0364.434644 www.comune.cerveno.bs.i [email protected] DOMENICA 3 OTTOBRE Alle ore 15.00 presso la biblioteca civica si terrà il convegno dedicato al tema della siderurgia antica e moderna partendo da alcune considerazioni sul reperto storico della “Lapide del minatore”. Per tutta la giornata sarà possibile, percorrendo le viuzze del caratteristico borgo di Cerveno, visitare il luogo in cui è collocata la lapide del minatore e i tanti significativi luoghi di interesse artistico e culturale tra cui la “Casa Museo”, il “Mulino” , il “Caseificio”, la “Calchera”, la”Chiesetta dei Morti” e naturalmente il “Santuario della Via Crucis”. eventi DOMENICA 3 OTTOBRE Una domenica al Museo Apertura con ingresso libero dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dalle ore 14.30 alle ore 17.00 Pag. 106 33 DEL BENE E DEL BELLO CETO LA CHIESA PARROCCHIALE DI SANT’ANDREA APOSTOLO La Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea apostolo viene edificata sull’area di una precedente chiesa nei primi anni del 1700 su disegno dell’architetto comasco Antonio Spiazzi. All’interno vi sono opere di Pietro Scalvini (1718-1792): tre medaglie, datate 1757, con episodi del martirio di Sant’Andrea e la dormizione della Vergine. Ha uno splendido altare maggiore in marmi policromi con due angeli di scuola Fantoniana (1768). La pala col “Martirio di S. Andrea” è di Bartolomeo Litterini (1773). Buone opere anche nei primi due altari laterali di fondo. Il campanile di stile rinascimentale in granito sbozzato è alto c.a 28 mt. con merlatura “ghibellina”. Non si conosce la data di costruzione ma è certo che nel 1927 è stata rifatta la cella campanaria per far posto al nuovo concerto di campane. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica programma info eventi SABATO 2 E DOMENICA 3 OTTOBRE Dalle ore 09.00 alle ore 18.00 (escluso durante le funzioni) visita libera agli affreschi di Pietro da Cemmo e della sua Scuola strappati dalla chiesetta della disciplina demolita a Ceto nel 1958 e posti nella Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea in Ceto. Comune di Ceto 25040 Ceto (BS) Via Marconi, 8 Tel. 0364.434018 Fax 0364.434418 Cell. 3472579985 Sig. Marco Filippini Festival della preistoria Pag. 116 35 DEL BENE E DEL BELLO CETO MOSTRA DI OSCAR DI PRATA Nella notte del 10 agosto 1910 nasce a Brescia Oscar di Prata da genitori friulani provenienti da una cittadina chiamata Prata (padre aristocratico e madre di origine contadina). Numerose sono le opere in Chiese e spazi pubblici a Brescia e Provincia: mosaici, affreschi, vetrate e dipinti. In Vallecamonica oltre a qualche quadro acquistato da privati, l’artista ha lasciato: a Capo di Ponte affreschi nel coro della Chiesa Parrocchiale di San Martino (1955); a Paspardo affreschi e vetrate nella Chiesa Parrocchiale di San Gaudenzio; a Ponte di Legno opere nel Museo Parrocchiale di Arte Sacra. Altre opere sono presenti a Roma e in Vaticano, a Milano e in altre città e località della Lombardia e del Friuli. La mostra è allestita in occasione della celebrazione per il decimo anniversario del restauro della Chiesa campestre dei Santi Faustino e Giovita (2000-2010) e vuol celebrare il ricordo di un pittore bresciano e far conoscere il valore di questo edificio. L’allestimento della mostra è effettuato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e curata dagli Amici della LABA (Libera Accademia di Belle Arti) di Brescia. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica La Chiesa dei Santi Faustino e Giovita è ubicata appena fuori dal paese in una terra anticamente detta di “Fina” o “Figna”. La traccia rimasta del possesso dei monaci è la chiesa ricostruita, che ancora oggi esiste, dedicata ai SS. Protettori bresciani. La prima chiesetta campestre (databile attorno all’anno 1000) nel corso dei secoli venne rimaneggiata ed ampliata fino ad assumere la attuale forma neoclassica nel 1838. 36 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 9 OTTOBRE Alle ore 15.00 inaugurazione della Mostra di Oscar di Prata nella Chiesa dei Santi Faustino e Giovita - breve cenno di saluto da parte dell’Assessore alla Cultura della Comunità Montana di Valle Camonica Prof.ssa Simona Ferrarini e del Sindaco di Ceto. - presentazione di cenni sulla vita e le opere di Oscar di Prata a cura dell’Associazione Amici della LABA. - buffet. - visita alla mostra. Alle ore 21.00 chiusura della mostra Comune di Ceto 25040 Ceto (BS) Via Marconi, 8 Tel. 0364.434018 Fax 0364.434418 Cell. 3472579985 Sig. Marco Filippini eventi Festival della preistoria Pag. 116 DOMENICA 10 OTTOBRE Dalle ore 09.00 alle ore 21.00 visita della mostra 37 DEL BENE E DEL BELLO CEVO CHIESA DEI SS. NAZARIO E CELSO NELLA FRAZIONE ANDRISTA E PRODOTTI DELL’AGRICOLTURA LOCALE La frazione di Andrista sorge a mezza costa, al di sopra di Cedegolo, lungo la strada provinciale n. 6 della Val Saviore. È il più antico paese della Val Saviore, originato, probabilmente, in seguito alla scoperta di miniere di pirite. È circondato da campi, vigneti, prati e boschi di castagni secolari. Tra gli edifici di pregio si annoverano la Chiesa dei Santi Nazario e Celso e la Chiesa della Madonna del Carmelo, di struttura tardo barocca. La Chiesa dei Santi Nazario e Celso si è propensi a credere che sia “la più antica opera architettonica della Val Saviore”. Non si é in grado di dare a questo edificio sacro una datazione certa: lo stile romanico-lombardo ci autorizza a collocarla verso la metà del XII secolo. Lo stile è molto sobrio. L’edificio é ad aula rettangolare, ribassata a livello dell’abside. La facciata si presenta con un portale in granito sormontato da una finestra a semiluna ostruita e più in alto da un rosone rastremato verso l’interno. Sulla parete di sinistra si apre una porta secondaria e, vicino, staccato dal corpo della chiesa, si erge il campanile in pietra locale, alla cui sommità spiccano le solite merlature ghibelline; sul retro del presbiterio, la piccola sacrestia. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica L’interno è ad aula unica con copertura a volta e il presbiterio è separato dalla navata da una cancellata in ferro battuto di notevole pregio e risalente al ‘600. Notevoli gli affreschi attribuiti a Pietro da Cemmo, uno dei più interessanti pittori bresciani della seconda metà del XV secolo. Sulla parete di sinistra sono raffigurati due Sibille, i santi Nazario e Celso ed un S. Cristoforo con due devote. Sulla parete destra vi sono un Paggetto, la Madonna col Bambino e S. Antonio Abate. Lo stile degli affreschi documenta il passaggio dai linearismi decorativi gotici, agli equilibri rinascimentali. 38 DEL BENE E DEL BELLO programma info eventi SABATO 2 DOMENICA 3 OTTOBRE Alle ore 14.00 ritrovo presso la Chiesa dei Santi Nazario e Celso. Visita guidata alla chiesetta e passeggiata nel centro storico di Andrista dove saranno allestiti stand per la promozione dei prodotti dell’agricoltura locale. Comune di Cevo 25040 Cevo (BS) Via Roma, 22 Tel. 0364.634104 Fax 0364.634357 www.comune.cevo.bs.it [email protected] SABATO 23 OTTOBRE Ore 21.00 Auditorium presso Chalet Pineta Concerto di chiusura Arie d’opera tra ‘700 e ‘800 a cura degli studenti del Conservatorio “L. Marenzio” di Darfo Boario Terme. 39 DEL BENE E DEL BELLO CIMBERGO IL PAESE DI CIMBERGO E LE INCISIONI RUPESTRI DI “CAMPANINE” Il piccolo borgo di Cimbergo sorge sulla sponda sinistra della media Valle Camonica, dove si possono scoprire molte e meravigliose testimonianze del passato. La Rocca uno dei siti più suggestivi e preziosi dell’intera Valle Camonica. In Piazza Torchio si può ammirare, tra l’atro, un antico portone con incisa la data del 1620. Interessante è la Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta: edificata nel centro storico verso la fine del ‘500, successivamente ampliata dall’architetto Donati di Cimbergo, presenta una facciata a due ordini, un interno in stile barocco, con navata unica e quattro altari laterali in marmo intarsiato. Pregevoli sono le opere presenti al suo interno, fra cui il ciclo di affreschi di A. Guadagnini, che, a partire dal 1863, ripropone in ben 28 affreschi alcuni dei temi a lui più cari come l’incoronazione di Maria, l’Annunciazione, l’incontro di Maria con Elisabetta e l’Immacolata Concezione, la tela di Sante Cattaneo e le opere di A. Baldissera. In via Tobia si può ammirare una delle case più antiche di Cimbergo: qui si narra abbia soggiornato il Doge di Venezia. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica La Chiesa di S. Giovanni, edificio delizioso di piccole dimensioni, eretto nel 1529, ampliato nel 1744, presenta opere di particolare interesse, tra cui la pala dell’altare maggiore di Anna Baldissera (1626). Le incisioni di Campanine appartengono per lo più all'età del Ferro (Stile IV): vi sono scene di caccia, lotta, abitazioni, animali immaginari e sacri che rivelano la mentalità, l'ideologia, gli avvicendamenti culturali e le influenze esterne delle comunità nell'ultimo millennio a.C. Accanto a questi segni preistorici, vi è una ricca concentrazione di figurazioni attribuite al Medioevo ed alla fase della prima cristianizzazione della Valcamonica: croci, scene funebri, simboli. 40 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Alle ore 10.00 visita guidata al piccolo borgo di Cimbergo: ritrovo in piazza Brolo. Pranzo al sacco Comune di Cimbergo 25050 Cimbergo (BS) Via Codrobbio, 7 Tel. 0364.48021 Fax 0364.48023 www.comune.cimbergo.bs.it [email protected] DOMENICA 3 OTTOBRE Alle ore 13.30 ritrovo in loc. Sottocastello presso l’area attrezzata. Visita guidata alle incisioni rupestri di Campanine eventi Festival della preistoria Pag. 116 41 DEL BENE E DEL BELLO CIVIDATE CAMUNO ARTE: UN PONTE TRA CULTURE VISITE GUIDATE IN LINGUA In occasione dell’iniziativa “Del Bene e del Bello” curata dalla Comunità Montana di Valle Camonica, i Comuni di Breno e Cividate Camuno in collaborazione con la Pro Loco e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia aprono i loro beni al progetto Arte: un ponte tra culture, organizzando due giornate di visita guidata gratuita dei siti di età romana della Civitas Camunnorum rivolte alla popolazione dei migranti. La Valle Camonica conserva uno straordinario patrimonio archeologico di età romana che può costituire ideale completamento allo studio sul vasto e complesso processo di romanizzazione dell’Italia settentrionale e sulle modalità di organizzazione e sfruttamento romano del territorio alpino. L’odierna Cividate Camuno, nel cuore della Valcamonica, sorge sulle vestigia dell’antica Civitas Camunnorum, centro politico e culturale più importante della Valle durante il periodo romano (dal 16 a.C.). Passeggiando per le vie del paese di oggi è possibile riscoprire i segni della città antica: l’impian-to urbanistico regolare, i resti del ponte Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica romano all’ingresso del paese, le strutture dell'area forense in via Palazzo, oggetto di recenti indagini archeologiche e di un progetto di restauro e musealizzazione. Straordinaria è la presenza di un complesso di edifici da spettacolo con un teatro, riportato alla luce per 1/3 della sua grandezza e un anfiteatro, interamente visibile, fra gli esempi meglio conservati del nord Italia. Il Museo accoglie il ricco materiale proveniente dalla città e dal territorio circostante: splendide sono le due statue presenti nella sala principale, quella di Minerva proveniente dal santuario di Spinera di Breno, sito raggiungibile grazie ad un suggestivo tragitto percorribile in pochi minuti di recente realizzazione nella collina retrostante l’abitato di Cividate C. e la statua dell’Eroe ritrovata presso il nuovo sito di via Palazzo. 42 DEL BENE E DEL BELLO programma info eventi SABATO 16 OTTOBRE Ore 14.30 - Ritrovo presso il Museo Archeologico Nazionale (di fronte Stazione del treno) e visita guidata. Ore 15.30 - Trasferimento e visita guidata al Parco del Teatro e Anfiteatro di Cividate Camuno. Ore 16.30 - Attività di animazione per bambini e buffet. Ore 17.00 - “Musica dal mondo” a cura dell’Associazione Frau Musica di Breno Pro Loco Cividatese P.zza Fiamme Verdi, 31 25040 Cividate Camuno (BS) Tel. e Fax 0364.341244 [email protected] Aperta dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 11.30 Arte: un ponte tra culture SABATO 16 DOMENICA 17 OTTOBRE Pag. 114 43 DEL BENE E DEL BELLO CORTENO GOLGI IL MUSEO GOLGI, LA SEGHERIA ALLA VENEZIANA E LA CHIESETTA DI S. MARTINO FRANCO Il Museo Golgi nasce nel centenario della assegnazione del Premio Nobel all’illustre concittadino Camillo Golgi nel giugno del 2006 su iniziativa del Comune di Corteno Golgi. La sua sede naturale è stata trovata a pochi metri dalla casa natale nell’antico Comune di Corteno Golgi, include una sala dedicata all’approfondimento alla figura di Golgi che ospita le ricostruzioni dell’ambulatorio medico (del padre Alessandro Golgi medico condotto proprio a Corteno dal 1838-1858) e il laboratorio istologico d’epoca di Golgi che rappresenta il cuore del museo. Il Museo Golgi rappresenta una nuova realtà museale italiana unica nel suo genere, sia per la ricchezza dei materiali conservati che per l’eccezionalità della figura a cui è dedicato: Camillo Golgi, primo premio Nobel italiano della medicina. La segheria ad acqua era parte integrante di un sistema tecnico concepito per lo sfruttamento delle risorse legnose legato allo sviluppo sociale ed economico dei territori di montagna,come quello di Corteno. La segheria denominata “dei Calefè” è detta alla Veneziana, poiché utilizzava il sistema di azionamento tipico dell’Italia nord-orientale Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica biella-manovella con collegamento diretto della manovella all’albero di trasmissione della piccola ruota idraulica. Le segherie azionate con questo sistema venivano generalmente chiamate “alla Veneziana” per distinguerle da quelle “Angustiane” originarie dell’Europa centrale. Si ritiene che l’introduzione delle segherie ad acqua possa collocarsi intorno al XIII secolo. La Chiesetta di San Martino Franco, è posta alla sommità di un’altura che domina Corteno e la sua stretta valle. Qui anticamente doveva sorgere un edificio di culto pagano e sui ruderi di questo fu costruito il piccolo tempio cristiano. L’originaria pieve, sorta forse prima dell’anno mille, fu dedicata a San Martino, patrono dei monaci francesi di Tours. All’interno della chiesa sono presenti degli affreschi databili 1400 e altri posteriori, del 1600. 44 DEL BENE E DEL BELLO programma info DOMENICA 3 OTTOBRE Alle ore 14.00 Ritrovo presso il Museo Camillo Golgi, visita guidata al Museo Camillo Golgi. Successivamente presentazione e visita alla Segheria Veneziana e alla Chiesa di San Martino Franco. Seguirà degustazione di prodotti tipici locali. Giovanni Moranda Cell. 3403602512 Museo Camillo Golgi 25040 Corteno Golgi (BS) Via Brescia, 1 www.museogolgi.it [email protected] eventi DOMENICA 3 OTTOBRE Una domenica al Museo Apertura con ingresso libero dalle ore 10.00 alle ore 12.00 Pag. 106 45 DEL BENE E DEL BELLO COSTA VOLPINO CHIESA SANTI BARTOLOMEO E GOTTARDO DI BRANICO E CHIESA PARROCCHIALE DI S. STEFANO A VOLPINO Gli affreschi nella chiesa di Branico, dedicata ai Santi Bartolomeo e Gottardo, sono databili attorno alla seconda metà del XIV secolo. I dipinti, nella loro semplicità sono un vero esempio di Biblia pauperum, cioè di racconto sacro esposto al fedele illetterato in maniera piana e semplice. Ne fu autore un pittore attivo nella seconda metà del XIV secolo, identificato da Boskovits quale Maestro di Tavernola Cambianica; ora ribattezzato Maestro di Volpino e identificato in tale Johannes de Volpino come parrebbero confermare le ricerche della studiosa camuna Roberta Bonomelli, confortate dal rinvenimento di un documento notarile dell’epoca. Certo è che il pittore in questione fosse particolarmente attivo tra le province di Bergamo, Brescia, Verona e Trento. Sicuramente attribuiti allo stesso autore gli affreschi datati 1365 visibili nella chiesetta di S. Michele a Cambianica di Tavernola Bergamasca, la Madonna con Bambino nella Chiesa di S. Pancrazio a Montichiari, gli affreschi nella Chiesa di S. Pietro in Mavinas a Sirmione e in S. Desiderio a Sellero. Una particolare attenzione merita l’affresco raffigurante l’Ultima Cena rara testimonianza di trascrizione iconografica delle Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica pagine del Vangelo di S. Giovanni. La parrocchiale di Volpino dedicata a S. Stefano fu aperta al culto degli abitanti il giorno del Santo Patrono del 1756. Esternamente la facciata si presenta a due ordini: tuscanico inferiormente e corinzio nella parte superiore mentre si conclude con timpano curvilineo. Il portale d’ingresso è in arenaria grigia decorato con teste d’angelo sull’architrave e i simboli dell’Eucarestia e della Fede, di splendida fattura seppur oggi corrosi dal tempo. L’interno si presenta a navata unica con interessante Paliotto dell’Altare Maggiore attributo alla scuola del noto maestro Fantoni oltre alla Madonna in gloria con Bambino tra i Santi Stefano e Girolamo firmata e datata 1593 da Pietro Romelli. 46 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 9 OTTOBRE Ore 14.00 visita guidata alla Chiesa Parrocchiale S. Stefano di Volpino a seguire alla Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gottardo di Branico, previa prenotazione entro venerdì 8 ottobre ore 12.00 Comune di Costa Volpino Tel. 035.970290 [email protected] 47 DEL BENE E DEL BELLO DARFO IL CICLO DI DECORAZIONE AD AFFRESCO DELLA CHIESA DI SAN MARTINO AD ERBANNO L’armoniosa Chiesa di San Martino trova la sua ubicazione nell’angolo nord-est dell’antico cimitero di Erbanno, borgo medievale certamente tra i più affascinanti della Vallecamonica. La chiesa, che un tempo era la parrocchiale del paese, è caratterizzata da una torre campanaria di architettura romanica. Secondo la critica, l’antico edificio doveva essere di una certa ampiezza, per la presenza di diversi altari e cappelle vicine, ma nel 1820, in seguito alla costruzione dell’attuale strada statale, venne in parte demolito e ridotto alle proporzioni di unica cappella dedicata, secondo la devozione locale, al culto di San Martino. L’area fu interessata da un insediamento longobardo, come testimonierebbero ritrovamenti di tombe altomedievali. Nel XV secolo si realizzarono la sistemazione e l’ampliamento del cimitero, dove trovò sepoltura anche Abramo Federici, morto nel 1475, come ricorda una lapide sul portale d’ingresso. La Chiesetta di San Martino racchiude nel suo interno un pregevole ciclo di decorazione ad affresco di buon livello qualitativo che si presenta in tutto il suo splendore, come uno scrigno prezioso. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Il ciclo, che doveva essere in realtà molto più ampio ed articolato, si concentra sulla volta, lungo le pareti laterali e sull’arco di ingresso. Si conservano poi tracce di affreschi sul muro perimetrale esterno alla cappella. Nonostante il programma iconografico sia stato compromesso in corrispondenza di alcune zone, è possibile darne una lettura, in relazione ad un pensiero teologico ben impaginato. Si tratta di un ciclo che costituisce un capitolo a sé nell’ambito della pittura della metà del 400 in Valle Camonica; alcune soluzioni risultano essere infatti assolutamente inconsuete rispetto alla produzione pittorica locale del tempo, sia dal punto di vista concettuale che dal punto di vista cromatico. 48 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 9 OTTOBRE ore 14.30 visita guidata alla Chiesa dell’antico cimitero di San Martino Comune di Darfo B. T. Servizi culturali Tel. 0364.527049 DOMENICA 10 OTTOBRE ore 14.30 visita guidata alla Chiesa dell’antico cimitero di San Martino eventi Evento segnalato nell’ambito della Rassegna “Settimane della Gastronomia Camuna” Pag. 118 49 DEL BENE E DEL BELLO EDOLO LOCALITÀ FOBIA ROCCA DI MU’ Salendo da Edolo, lungo la strada del Monte Colmo a circa 1,7 km si incontra, sulla destra, una strada sterrata che dopo un centinaio di metri si apre in un prato con antichi castagni: siamo in località Föbia. Qui un dosso roccioso mostra, nella parte priva di vegetazione e di muschi, una serie di incisioni interessanti. La roccia è completamente istoriata con simboli scutiformi. Sono questi delle figure geometriche in forma di righe disposte a fasci paralleli e di piccole coppelle che riempiono spazi contornati da linee che si chiudono a rettangolo. Questa tipologia di incisioni si può far rientrare nella classe planimetrica con significato topografico con lo scopo di rappresentare il paesaggio. Incisioni simili si trovano in Valtellina, a Teglio e Grosotto, e in numerosi luoghi della Valle Camonica: Pian Camuno, Sellero, Capo di Ponte, Ceto, Cimbergo, Paspardo, Sonico. Sono databili all’età del Rame. La roccia si trova poco discosta da un punto panoramico che domina la Valle nella parte fra Sonico ed Edolo, dove sono evidenti tracce di un insediamento preistorico probabilmente della stessa epoca. Partendo dall’antico abitato di Mù, lasciata la piazzetta al centro del paese si imbocca una stradina che in qualche centinaia di metri porta a ciò che rimane della rocca dei Federici (rocca di Mu’). Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Sono muri perimetrali di fondazione, un pozzo, dei piani urbanizzati a servizio del castello, il ricordo di un passato grandioso e tumultuoso come quello di questa nobile famiglia camuna. I Federici di Erbanno si insediano in Alta valle a Sonico, Edolo e Vezza d’Oglio verso il 1300. Raggiungono il massimo splendore quando viene loro affidata nel 1411, su nomina del vicario imperiale Giovan Maria Visconti, la contea di Edolo e Dalegno comprendente tutta l’alta Vallecamonica. Esercitano in questo periodo un controllo diretto dei passi del Tonale e dell’Aprica possedendo il castello di Ossana e avendo componenti a Teglio e a Bormio in Valtellina. La rocca, edificata probabilmente dopo il 1200, fu fatta distruggere da Venezia, assieme alla quasi totalità delle torri e dei castelli di Valcamonica nel 1455 quando si stanziò stabilmente in valle. All’interno dell’area e nelle zone adiacenti, a testimonianza dell’interesse che questo luogo ha avuto per gli uomini anche nella preistoria, esistono numerose coppelle di varie dimensioni alcune delle quali distribuite in moduli di otto. Quello che colpisce è il gran numero e la presenza di grandi coppelle contornate e frammischiate a coppelle più piccole quasi a formare una parte di volta celeste con stelle e pianeti. 50 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 23 OTTOBRE ore 14.00 Ritrovo nella piazza principale di Mu’ ore 14.30 Partenza a piedi verso i luoghi dei reperti ore 16.30 Ritorno Comune di Edolo Tel. 0364.773043 Sig.ra Silvana Mazzucchelli eventi SABATO 2 OTTOBRE Parrocchiale Ore 21.00 Concerto inaugurale di apertura Ensemble Barocco a cura degli studenti del Conservatorio “L. Marenzio” di Darfo Boario Terme. 51 DEL BENE E DEL BELLO ESINE CHIESA DI SANTA MARIA La Chiesa di Santa Maria è monumento nazionale, edificata tra il 1460 e il 1485 su costruzioni precedenti, ha una sola navata con due archi a sesto acuto. Presenta una loggia a tre campate con volta a crociera. All’interno si ammirano gli splendidi affreschi che ornano le pareti, gli archi e la volta in un tutt’uno, opera di Pietro da Cemmo e della sua bottega. I temi affrontati dal ciclo pittorico narrano principalmente la storia della salvezza e la devozione dei santi taumaturghi e sono stati decisi direttamente da committenti: la famiglia Federici, la famiglia Beccagutti ed il teologo rettore della Santissima Trinità di Esine Isacco de Favis di Gandino. Al di sopra dell’altare campeggia un Cristo Pantacrator in mandorla con abiti solenni, circondato da una pompa solenne di santi, apostoli, martiri, profeti, monaci e imperatori per un totale di 72 personaggi. Nel 1573 venne abbattuta la parete ovest per creare la cappella del rosario (probabilmente il ciclo pittorico rappresentava un Giudizio universale). Passeggiando per le vie di Esine si incontrano numerose fontane, ben diciassette che rappresentano una forma di arte minore, ma non Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica meno importante perché, un tempo, rappresentavano un luogo di aggregazione e socializzazione. Venivano usate per lavare i panni, abbeverare gli animali, attingere l’acqua per usi domestici e dissetare i passanti. La Torre Federici era di possesso della famiglia Federici, noti col nome di Federici della Torre. E’ a base quadrangolare e si sviluppa su cinque piani; realizzata in pietra a vista con spigoli ben individuati, mostra, nel primo piano, un portale a tutto sesto in pietra simona risalente al secolo XIII con aquila federiciana scolpita, mentre negli altri piani si aprono tre finestre. 52 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 9 OTTOBRE Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 visita delle fontane e della Torre Federici Informazioni: Pro Loco Esine Via Mazzini 25040 ESINE (BS) Tel. e Fax 0364.466156 proloco.esine@ invallecamonica.bs.it Comune di Esine Ufficio segreteria al mattino Tel. 0364.367800 DOMENICA 10 OTTOBRE Dalle ore 14.30 alle ore 16.30 visita della Chiesa di S. Maria eventi Evento segnalato nell’ambito della Rassegna “Settimane della Gastronomia Camuna” Pag. 118 53 DEL BENE E DEL BELLO GIANICO 50° ANNIVERSARIO VAL VEDETTA ” Il 18 settembre 1960: lo smottamento della Val Vedetta soffoca nella melma il centro storico del paese. Per Gianico iniziano i giorni del calvario: Le campane della Madonnina, che solitamente diffondono allegrezza, quella volta, di primo mattino annunziano la distruzione e la morte che, lenta, vischiosa con l’argilla, inesorabile, avanza sotto forma di lingua di fango depredando ogni cosa: piante,strade,case. Chi ha vissuto non può aver dimenticato; le immagini dell’alluvione sono stampate nella mente e nel cuore di tutti.” (Tratto dal libro “Gianico ricorda” a cura dell’Amministrazione Comunale del 1985). A 50 anni di distanza il dolore, la desolazione i pianto sono lontani, hanno lasciato posto alla soddisfazione per aver saputo ricostruire con tenacia, consolidare la sicurezza dell’abitato con opere di salvaguardia per aver visto ricrescere il paese in ogni angolo, per aver combattuto ed alla fine vinto contro la morsa del fango. Il ricordo di questo evento ha spinto l’Amministrazione a creare intorno al 50 esimo anniversario un evento di rilevanza culturale per ricostruire un brandello di storia del paese, ricostruita tramite una metodologia Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica delle più semplici: ricerca storica, foto ricordo e testimonianza dei protagonisti. La finalità dell’iniziativa è appunto quella di raccogliere la storia, le testimonianze, il significato sociale e culturale dell’episodio storico che ha caratterizzato la vita quotidiana di Gianico, riportando alla mente per le “ nuove generazioni” cosa è avvenuto in paese e come si è trasformato in questi ultimi 50 anni. 54 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 23 OTTOBRE Ore 9.00 Apertura mostra fotografica “ Val Vedetta - 50 anniversario” Biblioteca Comunale. Di seguito visita guidata per le scolaresche a cura di Lisetta Saviori. Ore 18.00 S. Messa a suffragio. Posa targa a ricordo del tragico evento Municipio – Piazza Alpini Ore 20.30 Presentazione del libro “I giorni del fango” - a cura di Gian Franco Comella presso la Biblioteca Comunale Comune di Gianico Tel. 0364.531570 [email protected] Biblioteca di Gianico Tel. 0364.529667 DOMENICA 24 OTTOBRE Ore 10.00 - 12.00 e 15.00 - 18.00 Apertura mostra fotografica con visita guidata presso la Biblioteca Comunale 55 DEL BENE E DEL BELLO INCUDINE TRINCEE DEL DAVENINO Per la vicinanza alla SS.42 del Tonale e della Mendola ed il facile raggiungimento, le trincee del Davenino, realizzate durante il primo conflitto mondiale, rappresentano i manufatti militari più facilmente visitabili. Il complesso fortificato dei Davenino costituiva la terza delle linee arretrate del fronte e faceva parte dello sbarramento del Mortirolo. Tale imponente opera bloccava letteralmente la valle, nel suo punto più stretto, sia nella piana attorno al fiume Oglio sia sui due costoni laterali. Sul versante orografico sinistro della valle, trinceramenti e reticolati erano stati disposti dal fiume sino alle Baite di Piazza e Tognolo e, più in alto, fino alle pendici dei Monte Piazza, mentre su quello destro raggiungevano il Pianaccio e il Monte Pagano. Lo sbarramento era formato da una lunga trincea, che in molti tratti è ancora ben evidente e percorribile, costituita da due murature in granito e malta di calce con copertura in cemento; larga un metro e alta due, partiva dalla zona di Davenino, scendeva sul costone al Solivo fino alla strada statale, attraversava il fiume e risaliva il versante al Vago. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Tutta la galleria era dotata di finestrelle a forma trapezoidale, disposte ad intervalli di 50 cm nella muratura rivolta verso Vezza d'Oglio. Dalle aperture, strette all'esterno e larghe all'interno, i fucilieri avrebbero dovuto impedire l'eventuale avanzata austriaca in direzione della Valle Camonica. Un ulteriore elemento della struttura di difesa dei Davenino è costituito da quattro postazioni per mitragliatrici, disposte lateralmente alla linea trincerata e che dovevano, con il loro tiro incrociato, appoggiare la resistenza dello sbarramento. 56 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Visita alle trincee dalle ore 14.00 alle ore 18.00 previa prenotazione entro il 20 settembre 2010. Comune di Incudine Tel. 0364.71368 La persona di riferimento è l’Assessore Diego Carli. 57 DEL BENE E DEL BELLO LOSINE LA CANTINA COMPRENSORIALE DI VALLE CAMONICA Losine propone ai suoi ospiti una struttura di recente realizzazione, la Cantina Comprensoriale di Valle Camonica. L’edificio, per quanto di recentissima realizzazione (i lavori sono in corso di completamento, ma la cantina è già funzionante) costituisce certamente un valido esempio di come sia stato possibile recuperare l’attività vitivinicola camuna per proporla sul mercato presente. La visita si propone di mostrare l’attività di vinificazione attuale, dove la qualità dei prodotti diviene l’obiettivo principale, consci del fatto che in un contesto di viticoltura estrema, di montagna, come quello della Valle Camonica, si possa essere vincenti solo con vini di assoluto valore. Le tecniche e le attrezzature più moderne, nel pieno rispetto della tradizione, e la costante attenzione in vinificazione hanno saputo rendere in pochi anni la produzione di assoluto valore. Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità la Cooperativa Rocche dei Vignali, che attualmente gestisce ed utilizza la cantina. La cooperativa Rocche dei Vignali nasce nel dicembre 2003, ma la sua storia ha inizio ancor prima, nel 1999, quando l’APAV (Associazione Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Produttori Agricoli di Valcamonica) intraprese un progetto volto al recupero e allo sviluppo della viticoltura camuna. Unitamente alla Comunità Montana di Vallecamonica, al Centro Vitivinicolo Bresciano e all’Ente Vini Bresciano, che hanno supportato fin dal principio l’iniziativa, si è riusciti ad avere nel 2000 la prima vinificazione. I risultati, da subito incoraggianti, hanno stimolato il miglioramento della qualità sia della vigna che della cantina e con i primi vini di buon livello si è cominciato a pensare alla loro commercializzazione. 58 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 ritrovo presso la Cantina in località Sant (lungo la strada intercomunale Losine-Cerveno), visita alla Cantina, presentazione prodotti, degustazione. Sig. Gianluigi Bontempi Cooperativa Rocche dei Vignali Cell. 3393698953 59 DEL BENE E DEL BELLO LOVERE LOVERE: CORTILI, TORRI E ANTICHI PORTALI Nel medioevo, il borgo dominato dal castello (ora non più presente) della famiglia feudale dei Celeri, si sviluppò intorno alla rupe sovrastante il lago, con il centro nell’attuale piazza Vittorio Emanuele II. A caratterizzarne ulteriormente l’aspetto fortificato la costruzione di numerose torri tra cui, ancora ben conservate, la Torre Söca (sec. XIII-XIV), la Torre degli Alghisi (sec. XII-XIII) e la Torricella dell’antica cinta muraria. Di questa epoca restano all’interno del nucleo storico antichi portali, volte in pietra e cortili interni che custodiscono pregevoli loggiati aperti e porticati. La cittadina conserva inoltre caratteristici passaggi medievali che consentono stretti collegamenti tra piazzette e corti interne, ed è ancora percorribile uno degli attraversamenti coperti che dal lago risale fino al centro del paese. Dopo le lotte tra le fazioni comunali, per un breve periodo Lovere fu dominata dai Visconti di Milano. Nel periodo compreso fra il 1442 e il 1797 la cittadina passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia, di cui rimase fedele suddita sino all’arrivo delle truppe napoleoniche e la fine della Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Serenissima. Sotto il dominio veneto Lovere divenne sede di Podestaria con giurisdizione civile e penale, testimoniata anche dalla presenza di locali adibiti a carcere. Dal punto di vista economico Lovere visse un periodo di floridezza legato alla produzione e al commercio del panno di lana. L’abitato si ampliò verso nord-est con la costruzione, fuori delle vecchie mura medievali, di un nuovo borgo rinascimentale, caratterizzato da palazzi di pregevole fattura e nel 1473 iniziò la costruzione di quello che oggi è il più rilevante monumento cittadino: la Basilica di Santa Maria in Valvendra, maestoso capolavoro in stile romanico. Nello stesso tempo proseguì in Lovere l’antica attività di lavorazione del ferro con la presenza di fucine legate alla produzione di attrezzi agricoli e, nel ’600, di una fonderia per cannoni. 60 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Ore 15.30 tour guidato a cura del prof. Francesco Macario. Prenotazione obbligatoria, max. 50 persone a gruppo, contattando la Biblioteca Comune di Lovere Tel. 035.983623 [email protected] Biblioteca di Lovere Tel. 035.983700 DOMENICA 3 OTTOBRE Ore 9.30 tour guidato a cura del prof. Francesco Macario. Prenotazione obbligatoria, max. 50 persone a gruppo, contattando la Biblioteca 61 DEL BENE E DEL BELLO LOZIO TRA PINI, CHIESE E PORTALI MEDIEVALI Un percorso di fede che congiuge Villa Sommaprada, attraversando un bosco ceduo e una pineta, visitando la Chiesa alpestre di S. Cristina. Il santuario di Santa Cristina riscuote ancora molta devozione fra la popolazione di Lozio. La chiesetta sorge a circa 1.200 mt., all'imbocco della Val Baione, come mansueta e bianca sentinella seduta ai piedi della nuda e alta parete rocciosa che la sovrasta. Al di sotto si stende una scoscesa frana di masse e ghiaia. La tradizione popolare racconta che Santa Cristina - sorella di san Fermo di Borno e di San Glisente di Berzo Inferiore - sarebbe stata trasportata da una forza misteriosa sulle rocce di Corna Bacchetta e di qui lasciata cadere in Val Baione, ove si fermò a fare penitenza sino alla morte. Comunicava col fratello Glisente ogni sera accendendo un fuoco, segno di sua vita; Glisente ne accendeva allora due per significare a Cristina anche la vita dell'altro fratello fermo. Più che leggenda è comunque sinonimo di verità che all'imbocco della Val Baione una pia donna di nome Cristina passò parte della sua vita nella penitenza e nelle opere di carità. Probabilmente abitava fra le mura di un'antica fortificazione Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica romana. A tale vita penitente fu portata dal fatto di aver avuto salva la vita in una caduta dalle rocce di Val Baione. Avendo ella chiuso la sua vita penitente in odore di santità, la fede popolare eresse in luogo un primo sacello, a cui fece poi seguire una chiesetta dotata di un tabernacolo con interessanti decorazioni secentesche. Di rilevante interesse i portali medievali della residenza dei feudatari (fam. Nobili), il Dosso Sella che si affaccia come una splendida balconata sulla valle di Lozio, le Santelle e gli affreschi presenti lungo il percorso che porta al paese di Sommaprada 62 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 E DOMENICA 3 OTTOBRE Dalle ore 9.00 alle ore 12.00 visite guidate Pro Loco Valle di Lozio Contrada dei Nobili, 28 25040 Villa di Lozio (BS) Cell. 335315676 [email protected] Comune di Lozio Via Giacomo Cappellini, 9 25040 Lozio (BS) Tel. 0364.494010 eventi Dalle ore 14.00 alle ore 17.00 Apertura del museo e visite guidate. DOMENICA 3 OTTOBRE Una domenica al Museo Pag. 106 C’ERA UNA VOLTA… Una giornata per far rivivere oggetti e mestieri di un tempo nella Casa-museo della Gente di Lozio Apertura con ingresso libero dalle ore 10.00 alle ore 12.00 Alle ore 12.00 Pranzo con i piatti della tradizione presso i ristoratori di Lozio Il museo riprende vita: nelle stanze e nelle adiacenze della casa-museo verranno riproposti la filatura della lana, le lavorazioni a rete e a uncinetto, la forgiatura del ferro, la realizzazione di ceste in vimini, la falciatura del fieno e la battitura della la falce, la cagliata del latte, il lavoro dello spaccalegna e del falegname… Nelle strade attorno al museo i mercatini con bancarelle di prodotti tradizionali artigianali e agricoli, caldarroste e vin brulè e una fisarmonica a ricrear la compagnia con i canti. 63 DEL BENE E DEL BELLO MALEGNO CHIESA DI SANTA MARIA AL PONTE Pur in assenza di riscontri certi è lecito supporre che l’attuale Chiesa di Santa Maria (del Ponte o al Ponte o dell’Ospedale degli Esposti o dell’Epifania o Assunta) sorga su un sito pre-cristiano dedicato a Mercurio, divinità protettrice dei viandanti e dei mercanti. La vicinanza alla testata dell’antico ponte collegante le due sponde dell’Oglio e l’importanza di Cividate in epoca romana conferirono centralità all’intera area, qualificatasi come mansio (stazione di posta e ristoro), lungo il tragitto della via “Valeriana”, e, in seguito, per la presenza di una struttura assistenziale, prima xenodochio e poi brefotrofio. In tale contesto la Chiesa di Santa Maria Assunta divenne così la prima Pieve in ambito camuno (sec. V-VI d.C.), centro di irradiazione dell’opera cristianizzatrice. Nell’841, Chiesa e Xenodochio furono affidati ai frati benedettini del monastero di San Faustino di Brescia; all’inizio del 1200, a prenderne le redini fu una comunità di frati Umiliati; alla metà del 1400, l’Ospizio e l’attigua Chiesetta passarono (non senza contrasti col vescovo di Brescia) sotto il controllo della Comunità di Valle Camonica. “Debitamente espurgata” nel 1818, dopo il luttuoso passaggio della febbre Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica petecchiale, la Chiesa ha subito nei secoli ripetuti interventi di ampliamento e restauro. L’architrave in pietra simona dell’accesso principale è riccamente istoriato in altrorilievo con simbologie e scritte d’epoca. Il presbiterio offre pregevoli affreschi del XIV secolo, tra cui una Madonna con Bambino in trono, figure dei Santi Pietro e Paolo, un Martirio di Santo Stefano, dei presumibili Re Magi (raffigurati a parte anche su tela). Gli arredi sacri, risalenti ai secoli XVII e XVIII, completano il quadro di un antico luogo di preghiera tra i più significativi dell’intera valle dell’Oglio. 64 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Dalle ore 14.00 alle ore 16.30 visite guidate alla chiesa Comune di Malegno Via Cava 25053 - Malegno (BS) Tel. 0364.340500-344485 Fax 0364.344463 [email protected] DOMENICA 3 OTTOBRE Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00 visite guidate alla chiesa eventi Mostra “Noi e l’albero” 2010 a cura del Centro Diurno di Malegno presso il Museo Le Fudine Aperture: martedì 28 settembre giovedì 30 settembre sabato 2 e domenica 3 ottobre DOMENICA 10 OTTOBRE Museo Le Fudine di Malegno Ore 17.00 Culture in movimento Inaugurazione mostra Pag. 110 DOMENICA 3 OTTOBRE Una domenica al Museo Apertura con ingresso libero dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dalle ore 14.30 alle ore 17.00 Pag. 106 65 DEL BENE E DEL BELLO MALONNO CHIESE DI S.S. FAUSTINO & GIOVITA, S. MARIA ASSUNTA E S. CARLO La Chiesa parrocchiale dei S.S. Faustino e Giovita, iniziata nel 1731 su progetto di Antonio Corbellini, fu consacrata nel 1829. Sorse sulla precedente chiesa sempre intitolata agli stessi santi, di cui conserva il campanile del XV sec., sul quale sono presenti i resti degli affreschi dell’antica chiesa, ed anche le pale degli altari laterali. Di grande interesse sono: la pala dell’altare maggiore firmata Giulio Quaglia, le tele “S. Sebastiano” (sopra il pulpito), attribuita alla scuola del Tintoretto, e “Deposizione”, sulla parete del presbiterio, di scuola veneta (XV-XVI sec). Gli affreschi delle volte, datati 1787, sono firmati Domenico Giuseppe Quaglia, figlio di Giulio. Merita attenzione il pulpito del Pietroboni. La chiesa è utilizzata per celebrare la S. Messa domenicale e le festività solenni, tra queste il Triduo dei Morti. La Chiesa di Santa Maria Assunta ha una struttura quattrocentesca modificata: alla fine del 1500, nel 1700 e inizi ‘900. Questa è probabilmente la più antica tra le chiese del paese per quanto riguarda la struttura originale, che occupava la parte dell’attuale presbiterio, decorato da un cielo Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica mariano composto da dodici pannelli affrescati nel sec. XVI. All’interno sono conservate tele seicentesche: S. Pietro e Maddalena, S. Lucia, Madonna con rosario, SS Domenico e Caterina. La pala dell’altare maggiore rappresenta la “Madonna in trono con Bambino”, pregevole affresco del 1407 strappato dalla parete esterna di una delle case del paese. Pari attenzione va al tabernacolo dell’altare di S. Sebastiano, con elementi datati intorno al sec. XVI-XVII. La Chiesa di S. Carlo risale al XVII sec. anche se le date non concordano, né da ricerche storiche locali, né da documentazioni, né da date poste sul portale d’ingresso leggibili come 1592 - 1632. Fu restaurata nel 1991. 66 DEL BENE E DEL BELLO programma info DOMENICA 3 OTTOBRE Ore 15.00 ritrovo a Lava di Malonno presso la Piazza dell’emigrante. Partenza per la visita guidata alle chiese e conclusione con assaggio di prodotti tipici locali. Comune di Malonno (BS) Tel. 0364.635576 [email protected] Pro loco Malonnese Cell. 3201165903 Il programma si svolgerà con qualunque condizione di tempo. 67 DEL BENE E DEL BELLO MONNO MUSICA E POESIA FRA LE “PATATE DE MON”… Trascorrere un pomeriggio d’autunno a Monno è come tuffarsi in un arcobaleno di colori forgiato dalla vegetazione che corona l’antica borgata e le cascine sparse fra i monti. Dalla piazza, camminando sulla via percorsa lungo i secoli dalle genti che valicavano il passo del Mortirolo, si risale l’abitato attratti dagli innumerevoli segni del sacro che adornano le mura delle case. Dalle finestre riecheggiano nell’aria frasi in dialetto, profumo di polenta, suoni di vita quotidiana di una tenace comunità alpestre. La strada esce dal paese solcando una distesa di prati protetti dal santello della Beata Vergine del Carmelo. Poco sopra, un campo aspetta l’allegra comitiva dei visitatori per donare ancora una volta il suo frutto alla famiglia contadina. Quest’anno si raccolgono le patate… le famose e rinomate “patate de Mon”. Alimento giunto per la prima volta in Alta Valle Camonica nel secondo decennio dell’Ottocento per fronteggiare una grave carestia. Da allora le donne monnesi hanno saputo far rendere questo tubero sia nel campo sia sulla tavola grazie ai segreti, tramandati di generazione in generazione, relativi alla sua coltivazione e alla successiva cottura. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica La raccolta si svolge “in diretta” sotto lo sguardo attento dei convenuti che, durante gli attimi di pausa si informano o addirittura, impugnando la zappa, scavano un tratto di solco. Come per tradizione al lavoro segue il momento di festa, con l’assaggio delle patate, rallegrato dalle poesie del poeta locale Angelo Trotti e dalla musica del cantastorie Germano Melotti. 68 DEL BENE E DEL BELLO programma info eventi DOMENICA 3 OTTOBRE Raccolta e degustazione delle “patate de Mon” Ore 14.00 ritrovo in Piazza IV Novembre e camminata al campo di patate. Ore 14.30 dimostrazione di raccolta manuale delle “patate de Mon” con cenni sulla coltivazione e sull’impiego in cucina del tubero. Ore 16.00 degustazione delle patate di Monno con intrattenimento poetico-musicale. Germano Melotti Cell. 3493981228 [email protected] SABATO 2 OTTOBRE Quinta “Sagra della patata” organizzata dalla Pro loco Monno Mortirolo Alle ore 20.00 cena tipica con prenotazione al numero di Cell. 3475683385. 69 DEL BENE E DEL BELLO NIARDO CHIESA DI S. GIORGIO La chiesa di S. Giorgio domina Niardo da un’altura. Fondata nel XV secolo sembra abbia sostituito una precedente chiesa dedicata alla Madonna con annesso cimitero che era diventata Parrocchiale nel XII secolo staccandosi dalla gestione della Pieve di Cividate. Nel XV secolo, in seguito a un’alluvione, viene modificata la topografia della zona. La ricostruzione della comunità dove oggi si trova Niardo e lo spostamento della parrocchiale alla Chiesa di S. Maurizio, eretta dove sorge la chiesa attuale, tramuta S. Giorgio in Santuario. L’edificio si presenta oggi con una linea architettonica sobria. Nella facciata, preceduta da un portico, la porta è affiancata da due finestre e una terza è sopra l’ingresso. La navata unica si suddivide in tre parti delimitate da lesene. Nella parte terminale si aprono due nicchie con altari dedicati a S. Giorgio (a sinistra) e a S. Rocco (a destra). Un arco a sesto acuto la separa dal presbiterio coperto da una volta a crociera. Il presbiterio presenta una finestra a lunetta, vi sono inoltre due varchi, uno sul lato sinistro che dà accesso alla sagrestia e uno sul lato destro che conduce all’abitazione dell’eremita. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Dietro la chiesa ci sono infatti due stanze un tempo abitate da un romito, oggi occupate da Suor Laura, religiosa della Congregazione delle Serve di Maria Riparatrici che dal 2005 vive a S.Giorgio in raccoglimento e preghiera. I dipinti che ornano le pareti del presbiterio sono tutti ex-voto, appartengono ad autori diversi e i soggetti si ripetono. Muovendosi in ordine sulla parete di sinistra è visibile un Santo a cavallo (S. Obizio o S. Giorgio), una Madonna della Misericordia, una Madonna in trono con i Santi Antonio Abate e Giovanni Battista e i resti di un Santo a cavallo. La parete di fondo mostra in alto una Madonna in trono con il Bambino, al centro una Crocifissione e sul lato destro di questa un’altra Madonna in trono con il Bambino, sotto una Madonna in trono con il Bambino e Santa Lucia, i Santi Rocco e Apollonia. La parete destra mostra i Santi Antonio Abate, Lorenzo, Rocco e il Beato Simonino da Trento. Sotto sono percettibili immagini di altri Santi, per concludere con le Sante Lucia e Apollonia. 70 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Visita libera alla chiesa di S. Giorgio dalle ore 14.00 alle ore 18.00 Emanuela Baldoni Consigliere Delegato alla Cultura del Comune di Niardo Cell. 3393066917 DOMENICA 3 OTTOBRE Visita libera alla chiesa di S. Giorgio dalle ore 14.00 alle ore 18.00 Dalle ore 08.00 alle ore 18.00 Mercat dei Pom e de le Patate nel cortile della Casa Natale del Beato Innocenzo. Ore 16.30 Castagnata all’interno del caratteristico scenario del Mercat dei Pom e de le Patate. 71 DEL BENE E DEL BELLO ONO SAN PIETRO “FARE CALCHERA” PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E DEL SUO PATRIMONIO MATERIALE, IMMATERIALE E PAESAGGISTICO. MANIFESTAZIONE “CALCHERA E DINTORNI” III EDIZIONE Rievocazione di un lavoro antico che ricorda gesti e sapienza di genti dalla cultura contadina. Nella parte mediana della Valle Camonica, percorsa per tutta la lunghezza dal fiume Oglio, si innalza una splendida e affascinante quanto dura e misteriosa montagna: il gruppo della Concarena. Dal punto di vista geologico la montagna è formata prevalentemente da calcare ovvero carbonato di calcio, derivata dalla sedimentazione di materiale organico depositatosi sul fondo di un antico mare intorno a 200 milioni di anni fa. Alle sue pendici, su un conoide di deiezione sorge il piccolo borgo di Ono San Pietro: poco meno di “mille anime“ vi risiedono e la vita scorre tranquilla. I suoi abitanti sono chiamati in dialetto“ i calcherocc da Do”. Questo soprannome deriva dal fatto che anticamente per integrare il reddito, alcune famiglie producevano la calce attraverso fornaci; queste hanno una storia particolare e affascinante fatta di antichi gesti, sapienza, sudore e fatica. E’ una storia che narra di uomini, pietre, legna e fuoco in armoniosa sintonia. La calce in sintesi è il derivato di una trasformazione Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica chimica che si ottiene mediante la cottura del calcare. Per questo tipo di lavoro, oltre alle pietre, provenienti dalla vicina montagna e alle fascine di legna, bisognava usare ingegno, sapienza, sudore e fatica; basti pensare che servivano circa 3000 fascine di legna, 1000 q di pietre ed un lavoro ininterrotto di 6/7 giorni solo per alimentare il fuoco. In occasione delle giornate del Bene e del Bello, il 2 e 3 ottobre, sarà possibile vedere la parte culminante del funzionamento della Calchera in un viaggio affascinante alla scoperta delle nostre origini tra Sapori e Saperi antichi. Inoltre il 9 e 10 ottobre sarà possibile assistere alle operazioni di svuotamento della Calchera. 72 DEL BENE E DEL BELLO programma info MERCOLEDI’ 29 SETTEMBRE Alle ore 10.00 apertura della manifestazione e saluto del Sindaco; benedizione e accensione “ Calchera”; cenni storici su Ono S. Pietro: il territorio, la sua gente, le tradizioni; apertura e visita mostra fotografica: “Intorno alla “Calchera” “Com’eravamo”. Dalle ore 14.00 alle ore 17.00 visite guidate e laboratori didattici su prenotazione. Alle ore 20.00 stand gastronomico: “Mangià a la buna ‘nsema ai calcherocc”. Alle ore 21.00 serata in musica. VENERDI’ 1 E SABATO 2 OTTOBRE Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 visite guidate e laboratori didattici su prenotazione. Alle ore 20.00 stand gastronomico: “Mangià a la buna ‘nsema ai calcherocc”; degustazione prodotti tipici locali: Sapori e Saperi ai piedi della Concarena. ; mercato contadino; - apertura mostra fotografica. Alle ore 21.00 intrattenimento folkloristico. GIOVEDI’ 30 SETTEMBRE Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 visite guidate e laboratori didattici su prenotazione. Alle ore 20.00 stand gastronomico: “Mangià a la buna ‘nsema ai DOMENICA 3 OTTOBRE Dalle ore 09.00 alle ore 12.00 visite guidate e Laboratori Didattici su prenotazione. Alle ore 20.00 sfilata gruppi e associazioni di volontariato a partire calcherocc”. Alle ore 21.00 “Quater bote ‘nsema ai calcheroc”. Serata in musica. da Piazza Roma; stand gastronomico: “Mangià a la buna ‘nsema ai calcherocc”; degustazione prodotti tipici locali: Sapori e Saperi della Concarena; mercato contadino; apertura mostra fotografica Alle ore 21.00 intrattenimento folkloristico. LUNEDI’ 4 OTTOBRE Alle ore 10.30 Spegnimento “Calchera” SABATO 9 E DOMENICA 10 OTTOBRE Dalle ore 09.00 alle ore 17.00 operazione di svuotamento della “Calchera” Visione notturna dello spettacolo della “ Calchera” accesa da mercoledì 29 settembre a domenica 3 ottobre. Associazione LOntànoVerde 25040 Ono San Pietro (Brescia) Via Brugnolo, 3a Tel. 3479709419 Sig.ra Troncatti Moira informazioni e prenotazioni visite guidate e laboratori www.lontanoverde.it [email protected] Comune di Ono San Pietro 25050 Ono San Pietro (BS) Piazzale Donatori di Sangue, 1 Tel. 0364.434490 Fax 0364.434030 Cell. 3357168787 Assessore Sig.ra Federica Ferrari www.comune.ono-san-pietro.bs.it [email protected] 73 DEL BENE E DEL BELLO OSSIMO IL MUSEO ETNOGRAFICO DI VALLE CAMONICA OSSIMO BORNO E IL PARCO ARCHEOLOGICO ANVOIA Il Museo della cultura materiale ha sede nella ex casa parrocchiale di Ossimo Superiore. Nasce nel 1995 con il proposito di documentare la vita contadina sull’Altopiano. G. Carlo Zerla coadiuvato da più collaboratori raccolgono documenti che raccontano il nostro passato in ben 20 sezioni. Ciò che è stato raccolto fa si che il nostro Museo Etnografico sia apprezzato come un gran libro aperto che racconta la vita contadina dalla fine dell’ottocento agli anni 1960. La realtà di Ossimo in questi ultimi anni si è andata a collocare tra chi ha attuato una esperienza Ecomuseale, attraverso il recupero del territorio e della patata San Carlo qui coltivata da tanti anni. Il parco Anvoia, di libero accesso è visitabile tutto l’anno, dista circa tre chilometri dagli abitati. Le prime scoperte archeologiche preistoriche sul nostro Altopiano risalgono agli anni 1950 quando, in località Asinino, Giacomo Franzoni di Ossimo Inferiore scopre la stele numero uno. incisa nel terzo millennio A.C. Sull’Altopiano negli anni settanta vengono scoperte da Gian Carlo Zerla altre tre steleNel 1988 – 90 - 91- con la collaborazione dei familiari e amici Vigilio e Marino vengono scoperti e segnati altri due frammenti istoriati in località Asinino e Pat. Una nuova ricerca fatta dalla famiglia Zerla in Pat 1990 - 93 scopre 5 stele di grande interesse scientifico che Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica segnala alla dott. Poggiani. Ad Ossimo inf. i medesimi scoprono la stele sette e otto trasferite a Naquane, parco nazionale a Capo di Ponte. La Soprintendenza di Milano nel 1988 concede al Centro Camuno con le dovute garanzie l’autorizzazione di aprire degli scavi ad Anvoia e Passagrop. In seguito Zerla in qualità di Assessore Comunale e scopritore prospetta con il C.C. S. P. e gli enti locali Comunità Montana e BIM di fare il parco di Anvoia. Il Parco Delle Pietre Degli Dei è il titolo dato dalla grande Mostra e Catalogo tenutasi a Bergamo alta nel Centro S. Agostino nel 1990. Ora l,area del Parco è visitabile gratuitamente durante tutto l’anno. La dottoressa Poggiani da una decina d’anni sta scavando il sito di Pat scoperto dagli Zerla. I primi cinque massi istoriati da diversi anni sono stati portati al Parco di Naquane, questi andranno a completare il grande parco con ben numerosi altri interessantissimi menhir istoriati e studiati in questi ultimi anni dalla stessa Soprintendente che sul sito segnalatogli né ha scavati ancora oltre una quindicina. La stessa ha qui scavato anche altre strutture molto antiche - Ossimo con queste scoperte fatte negli ultimi 25 anni si trova ad essere inserito nel Patrimonio Mondiale Dell’UNESCO. Vedi volume n.1 – il Patrimonio da Salvare, Corriere della sera, De Agostini 1999. 74 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Dalle ore 14.30 alle 16.30 Visite guidate al parco e al museo Comune di Ossimo 25050 Ossimo (BS) Piazza Roma, 10 Tel. 0364.41100 Fax 0364.311856 www.comune.ossimo.bs.it [email protected] DOMENICA 3 OTTOBRE Dalle ore 14.30 alle ore 17.00 Visite guidate al parco e al museo Museo Etnografico di Ossimo Superiore 25050 Ossimo (BS) Via Marconi, 1 Tel. 0364.310344 [email protected] eventi DOMENICA 3 OTTOBRE Una domenica al Museo Apertura con ingresso libero dalle ore 14.30 alle ore 17.00 Pag. 106 75 DEL BENE E DEL BELLO PAISCO LOVENO MINIERE DI GAVIERA A quota 1910 m s.l.m. si sviluppa il sito minerario di “Gaviera”; in quest’area sono stati individuati numerosi resti di alzati in pietra a secco ed individuate tracce di estrazione di minerale, accessi e cunicoli sotterranei che risultano ostruiti da detriti o da smottamenti di versante. In particolare si notano in superficie grandi accumuli di roccia portata all’esterno da parte di scavo. Non sappiamo ancora con ragionevole certezza quanto l’uomo abbia cominciato a scavare ferro in questo sito e molto più in generale lungo la Valle dell’Allione. Dato quindi che lo sfruttamento minerario attraversa varie epoche, le miniere più antiche non sono più accessibili; molto più evidenti invece sono i resti del più recente impianto che si articola tramite una struttura destinata al ricovero dei minatori un complesso di fornaci, un settore di scavo, i resti di un forno fusorio, un sistema di invio del minerale verso il fondo valle tramite teleferica. Delle miniere di Gaviera si hanno notizie di estrazione di minerale di ferro sin dal 1400; si sa con certezza che alla fine del 1800 l’industriale Giovanni Andrea Gregorini riunisce tutte le miniere, prima suddivise in tanti proprietari, e i forni fusori che Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica anticamente appartenevano alle “Vicinie” cioè alla comunità, in un'unica ditta la “Franchi Gregorini”. Nel 1937 subentra a sostituzione della “ Franchi Gregorini” la società ILVA, che, dopo una serie di incidenti sul lavoro, fallisce. Alla ILVA subentra la S.A. siderurgica Ferromin, gestendo le miniere della Valle dell’Allione fino alla chiusura definitiva, avvenuta il 30 novembre 1943. 76 DEL BENE E DEL BELLO programma info DOMENICA 3 OTTOBRE Alle ore 08.00 ritrovo presso le ex-Scuole di Loveno; salita verso malga Largone; visita al sito minerario; pranzo al sacco con possibilità di gustare polenta con il formaggio della malga il località “Plà de l’Om”; Alle ore 16.00 rientro da malga Campo Lungo a Loveno. Comune di Paisco Loveno 25050 Paisco Loveno (BS) Via Nazionale, 21 Tel. 0364.636010 Fax 0364.636500 Cell. 3291637886 Sig. Diego Mora Presidente Pro Loco Il tracciato da percorrere è agevole; si consiglia un abbigliamento da trekking con mantellina per la pioggia. 77 DEL BENE E DEL BELLO PASPARDO IL CASTAGNO E LE INCISIONI RUPESTRI Il castagno è una pianta che in passato è sempre stata legata alla tradizione contadina popolare e che ha costituito, soprattutto in zone di montagna o più in generale in vallate alpine come la nostra, un sostegno alimentare non indifferente. Il termine che veniva e viene coniato per il castagno è infatti “l’albero del pane”; i frutti ed i prodotti derivati (soprattutto farina di castagne e castagne secche) hanno contribuito al sostentamento delle famiglie agricole numerose in tempi di scarsità di cibo, dovuto ad eventi legati ai due conflitti mondiali come quelli che hanno caratterizzato la prima metà del XX° secolo. Nel 1996 la locale Amministrazione Comunale di Paspardo ed un gruppo di appassionati di questo settore, hanno dato vita al Consorzio della Castagna di Valle Camonica. L’attività operativa che questi svolge verte sul risanamento, il recupero e la valorizzazione economico-produttiva dei castagneti della Valle Camonica: la potatura risanante, di conservazione e di sviluppo dei castagni, l’innesto di varietà di notevole pregio e piantumazione di nuovi soggetti innestati in vivaio, la raccolta, l’acquisto, la selezione e la conservazione oltre alla trasformazione delle castagne sono alcune delle varie attività che il Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Consorzio svolge. Dalla castagna, il prezioso frutto delle piante di castagno, si diparte poi una filiera di prodotti principalmente dolciari per il contenuto in amido e zuccheri che questa possiede. Il comparto di lavorazione delle castagne e di trasformazione in derivati che il Consorzio ha sviluppato, è costituito da un polo produttivo che annovera vaglio, essiccatoio, sgusciatrice e mulino. Il principale sito archeologico di Paspardo è quello descritto con il nome di Plas conosciuto anche come Capitello dei due Pini: su queste rocce si trovano figure antropomorfe schematiche e mappe topografiche; su una parete rocciosa verticale si trovano un simbolo solare, pugnali, un cervo e due alabarde che sono divenuti simbolo del Centro Camuno di Studi Preistorici. Altro sito di particolare interesse è la zona di Dos Sottolaiolo dove tra le cinque rocce incise si scorgono diverse rose camune, palette e coppelle, scene di caccia e di guerra nonché il grande guerriero dell’altezza di 140 cm. 78 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 23 DOMENICA 24 OTTOBRE Alle ore 09.30 ritrovo in P.zza Padre Marcolini, 13 Visita guidata a cura di Sonia Martinazzoli ore 10.00 partenza verso località “Plas” per la visita alle rocce istoriate ore 10.15 visita al “Capitello dei due Pini” ore 11.00 visita “Dos Sottolaiolo” Alle ore 12.00 pranzo libero con possibilità di prenotazione presso l’agriturismo Il Castagnolo Tel. 338.3067383 Alle ore 14.00 ritrovo in Piazza Padre Marcolini, 13 visita al polo produttivo del Consorzio della Castagna di Valle Camonica con la guida Germano Squaratti Alle ore 15.00 termine visita Consorzio e possibilità, su richiesta e a pagamento, di degustazione caldarroste e prodotti del Consorzio. Consorzio della castagna di Valle Camonica SCFC 25050 Paspardo (BS) P.le Padre Marcolini, 2 Tel. 0364.486010 Fax 0364.485000 Cell. 3402316479 Sig. Germano Squaratti eventi Festival della preistoria Pag. 116 79 DEL BENE E DEL BELLO PIAN CAMUNO ORATORIO DEI MORTI E DEI DISCIPLINI “Sono io la Morte che porta corona, io son di tutti voi Signora e Padrona”: inizia così un lungo scritto che accompagna la Danza Macabra di Pinzolo-Carisolo, ripresa tra l’altro in musica da moderni autori. Il tema della Danza Macabra ha le sue origini nel Basso Medioevo, in un clima sociale ed economico appena devastato dalle epidemie di Peste che portarono alla ribalta, prepotentemente, la Morte come unica verità comune tanto al ricco quanto al povero e che scatenarono nelle menti del volgo e dello studioso una sorta di reazione frenetica che si potrebbe riassumere nella filosofia del Carpe Diem, che se da una parte può essere dalla Chiesa capita e proposta, dall’altra va contro i vari principi morali, etici, e così via. Ecco allora che la Chiesa trova nel registro emotivo della paura e del terrore un’arma efficace per riportare le genti sulla retta via, ricordando loro sì la caducità della vita ma anche premi e punizioni per coloro che si attengono o meno ai dettami del clero. Iconograficamente parlando, la Danza Macabra nasce nell’Europa Centrale intorno al 1400 e da li si espande, sino all’Italia del Nord (anche se vi sono esempi geograficamente distanti da questo ideale confine). La rappresentazione vede la Morte come uno scheletro con falce, talvolta (nel giudizio e nel trionfo) con corona. La morte è sempre accanto ad un vivente, che poteva essere un laico od un religioso, una donna o un uomo, un vecchio o un bambino, proprio a sottolineare la sua unicità e verità. Le persone potevano Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica essere accompagnate oppure violentemente “richiamate” da questo scheletro, anche attraverso l’uso di cartigli al cui interno vi era scritto un monito. La disposizione della rappresentazione poteva essere lineare su un solo lato (cappelle, cimiteri, etc) oppure disposta per contrapposizione (i dipinti erano disposti a registri contrapposti, sui lati della costruzione). Elemento comune, lo scheletro, le sue armi, i suoi moniti. La Danza di Pian Camuno, recentemente restaurata, è fuori da un contesto storico poiché risale alla seconda metà del 1600, ma risponde comunque ai criteri classici. Così come a noi è arrivata, essa presenta due affreschi tra loro contrapposti (fisicamente, ma anche come tematica: in uno vi è un eremita, nell’altro un ricco) sul perimetro interno della costruzione definita come “Oratorio dei Morti o dei Disciplini”, accanto ai quali troviamo scende di dannazione figure di santi. Gli affreschi sono di mano assai semplice, nei tratti e nel colore, e in quelli di Danza troviamo dei cartigli dove la morte, a seconda dell’interlocutore, accompagna la dipartita del protagonista con moniti piuttosto che con “consolazioni”. Interessante il cartiglio dell’eremità, dove la morte chiama a sé il religioso. “Vieni meco eremita, che gionto è il fin di tua vita”. La parola “gionto” è la chiave di lettura, un interessante indizio che ci dice come l’artista abbia inserito una citazione colta (il termine esatto è “sonto”, Sono Io) tratta da altre Danze, interpretando la scritta e tradendo le sue origini. 80 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Al mattino visite guidate riservate alle scuole su prenotazione in Biblioteca Dalle ore 14.30 alle ore 18.00 Visite guidate, ogni mezz'ora, al raggiungimento di un gruppo minimo di 5 persone. Biblioteca di PianCamuno Tel. 0364.593861 Comune di PianCamuno Tel. 0364.593812-13 e-mail: info@comune. piancamuno.bs.it DOMENICA 3 OTTOBRE Dalle 10.00 alle 12.00 e dalle ore 14.30 alle ore 18.00 Visite guidate, ogni mezz'ora, al raggiungimento di un gruppo minimo di 5 persone. Nell’adiacente chiesa di S. Giulia, nei giorni 2 - 3 ottobre sarà esposta una mostra di quadri dell’artista Fausto Bariselli 81 DEL BENE E DEL BELLO PIANCOGNO CHIESA DELLA SS. ANNUNCIATA E LA “NUOVA CANTINA LETARI” Sul crinale della montagna che sovrasta tutta la bassa Vallecamonica sorge il complesso monastico che dalla seconda metà del XV secolo, ovvero dalla sua fondazione, ha dato il nome alla località: l'Annunciata; in dialetto locale: "LA NOS-CIADA". Attualmente è gestito dai frati cappuccini ed ospita poco meno di una decina di frati che ne curano l'aspetto religioso. La sua costruzione, iniziata nel 1463 e terminata in pochi decenni, era stata voluta dal Beato Amedeo Menez de Sjlva e la dedicazione alla Annunciata è evidenziata in quattro capitelli scolpiti presenti nel chiostro maggiore dove compare oltre alla data, 1483, anche il nome del Papa, Sisto IV, che ne autorizzò la richiesta. La località è oltremodo celebre sia per la sua incantevole posizione dalla quale si domina tutta la bassa Vallecamonica ed il lago d'Iseo, sia per la ricchezza delle sue espressioni artistiche ed architettoniche, sia per il senso di pace e di quiete che il sito trasmette; ma in particolare per la devozione che migliaia di fedeli portano nei confronti del Beato Innocenzo da Berzo. Al suo interno si possono ammirare alcuni cicli di affreschi particolarmente pregiati, fra cui Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica emerge la vita di Gesù e la sua Passione della parete divisoria attribuita alla scuola del Da Cemmo, quelli del coro raffiguranti la storia di Maria dipinti nel 1475 da Giovan Pietro da Cemmo. Altri affreschi raffigurano scene di vita dei santi ed altri temi religiosi e sono opere, fra gli altri, di: Maestro di Bienno, Tura, Cossa, Lamberto Orazio De Rossi. La "Nuova Cantina Letari", in località l'Annunciata, nasce nel 2008 sfruttando una sezione delle vecchie gallerie del cotonificio Olcese scavate tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900. La "Nuova Cantina Letari" è situata nei pressi del Ristorante Miravalle e della duecentesca chiesa dei Santi Cosma e Damiano edificata sui ruderi di un fortino medioevale, e nelle vicinanze dell'antico ingresso al convento dell'Annunciata risalente al 1400 circa. 82 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 9 OTTOBRE DOMENICA 10 OTTOBRE Visita, con prenotazione, alla quale seguirà degustazione del vino “Bianco dell’Annunciata” IGT Vallecamonica Walter Letari Ristorante Miravalle Tel. 0364.481785 Cell 335481785 eventi SABATO 9 OTTOBRE Chiesa dei Santi Cosma e Damiano nelle vicinanze Ristorante Miravalle Ore 17.30 Concerto ad opera della chitarrista Serena Saloni studente del Conservatorio L. Marenzio di Darfo Boario Terme 83 DEL BENE E DEL BELLO PISOGNE IL CENTRO STORICO Il nucleo più antico e ben conservato del paese è un dedalo di vicoli con portici e palazzi signorili dalle eleganti facciate. La Torre del Vescovo si conferma come importante simbolo del paese, affacciata su quella che per secoli è stata Piazza Mercato, luogo di scambio commerciale dal Medioevo fino al 1600. Fu eretta nel 1250 come affermazione del potere ecclesiastico e costruita in pietra locale con conci lavorati con cura e a bugne su tutti i lati. La torre è visitabile al suo interno tramite una scala e il quarto piano è occupato da una cella, detta Stanza del Vescovo, dalle cui ampie finestre si gode una stupenda vista a 360° su tutto il centro storico. Da Piazza Mercato, salendo verso la parte alta del paese, si incontra l’antica Pieve di Santa Maria in Silvis, collocata su un dosso che domina, oltre al paese, anche tutto l'alto Lago d'Iseo. Pur avendo origini molto più antiche (è certamente l'edificio cristiano più antico di Pisogne), fu ricostruita nel 1485, come si legge sul portale in pietra simona della facciata. Durante i lavori di restauro sono emersi diversi livelli di pavimentazione, nonché un monumento funerario romano della metà del I secolo d.c. In occasione di quest’edizione Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica di Del Bene e del Bello apre le porte ai visitatori la Villa Damioli, di proprietà privata, che occupa il lato sud di Piazza Vescovo Corna Pellegrini, dove in epoca medievale sorgeva il Castello. E’ composta da diversi corpi di fabbrica che si sono aggiunti a partire dal ‘700 fino al XX secolo. Attraverso un portale con arco a tutto sesto in travertino degli inizia del ‘900 si accede alle sue stanze: tutto il complesso interno si apre su un vasto parco di particolare valore, il parco comunale che faceva parte appunto della proprietà Damioli oggi Galli. Con un’estensione di mq 17000 , risulta tuttora di grande interesse per la presenza di alberi centenari e di rare essenze, tra cui una grande varietà di conifere, alcune molto rare. La Chiesa di Santa Maria della Neve, sorta nel XV secolo alla periferia nord di Pisogne, è conosciuta per essere uno dei più suggestivi esempi di pittura sacra del ‘500. Uno stupendo ciclo di affreschi di Girolamo Romanino decora interamente l’interno con le storie della Passione di Gesu’ e una Crocifissione carica di espressività posta in controfacciata. 84 DEL BENE E DEL BELLO Foto Andrea Faustinelli programma info SABATO 9 OTTOBRE Ore 15.00 ritrovo presso la Chiesa della Pieve, visita guidata dell'interno con affreschi del Da Cemmo e cripta medievale. Visita del centro storico con le piazze, la torre del vescovo, i portici Settecenteschi, i palazzi signorili e le porte d'accesso al Borgo. Biblioteca comunale Tel. 0364.880856 [email protected] Ufficio turistico Tel. 0364.880517 [email protected] DOMENICA 10 OTTOBRE Ore 15.00 ritrovo presso Villa Damioli (vicino chiesa parrocchiale) Visita guidata alla settecentesca Villa e al parco Visita guidata agli affreschi di Girolamo Romanino in Santa Maria della Neve. 85 DEL BENE E DEL BELLO PONTE DI LEGNO I CICLI PITTORICI DELLA VALLECAMONICA CON LE OPERE DI JOHANNES DA VOLPINO Johannes de Volpino, pittore esponente non trascurabile per la decorazione di ambienti sacri di una vasta area nel settentrione della penisola tra la fine del ‘400 e gli inizi del ‘500, fu rappresentante notevole di quella che gli storici dell’arte chiamavano pittura “votiva” . Autore di un vasto numero di affreschi nelle valli bergamasche, transitò poi per la nostra Valle fino a raggiungere il Trentino. La tecnica del maestro di Volpino è molto realistica a tratti addirittura aggressiva, di matrice popolare. Possiamo trovare i suoi affreschi nell’abside della chiesetta di S. Apollonio considerata una delle più antiche della Valle, la cui struttura tipicamente romanica viene fatta risalire al XI secolo. La sua opera costituisce quindi l’attestazione, nella nostra terra, seppur in ambito di “pittura minore” di una originalità artistica che seppe farsi apprezzare e valere ben al di fuori dei propri confini. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica 86 DEL BENE E DEL BELLO programma info eventi DOMENICA 10 OTTOBRE Ore 14.30 Visita guidata alla chiesa di S.Apollonio Comune di Ponte di Legno Piazzale Europa 25056 - Ponte di Legno (Bs) Tel. 0364/929806 [email protected] DOMENICA 10 OTTOBRE Sala riunioni del centro sociale di Pezzo Ore 9.00 Convegno Le vie dell’arte mediovale nel Bacino dell’Oglio Pamplezzo, punto nodale del percorso di Giovanni da Volpino, ”missionario” dell’arte popolare sebino-camuna in Trentino e Veneto. Virtus Zallot/Lucia Morandini Pietre ricche di fede e di storia Roberta Bonomelli La pittura tra Sebino e Valcamonica prima del Da Cemmo A Mazzucchelli Nel suo luogo natale: gli affreschi di Branico a Costa Volpino G. Foresti La prima data: 1364 sugli affreschi di Cambianica Giancarlo Maculotti Le ragioni del Convegno: Planplezzo e la chiesa di Santa Apollonia: riconoscere la propria identità nel gran fiume della storia, della memoria, dell’arte. N. Zanotti Da Pezzo al Trentino Fausta Piccoli La missione si conclude nel veronese: a Sommacampagna (1384) e nuovi ritrovamenti nel Veneto Alberto Zaina - La riscoperta dell’arte medioevale nel Bacino dell’Oglio. 87 DEL BENE E DEL BELLO PRESTINE IL COSTUME POPOLARE CAMUNO, IL SANTUARIO DELLA B.V. DELLA CONSOLAZIONE E IL CATASTO LOMBARDO VENETO DELL’ANNO 1853 A seguito di un incarico per una ricerca storico– scientifica di Prestine, viene alla luce un importante documento, si tratta del Libro Monte di Pietà di Prestine dal 1644 al 1691. Il documento è l’elenco dei beni impegnati dalla popolazione, che stava vivendo un periodo difficile a seguito dell’alluvione del 1634 per avere denaro da svolgere le proprie attività. La dettagliata descrizione anche di vestiti e panni ha permesso la realizzazione del costume maschile e femminile del XVII secolo. Attivando una collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano, attraverso la Prof.ssa Miretta Tovini sono state istituite due tesi di laurea sul Costume Popolare Camuno. Il risultato è così la ricostruzione, con fedele documentazione di tutte le fasi lavorative, degli abiti che i nostri antenati indossavano, utilizzando per la loro realizzazione i materiali raccolti sul territorio: lana, canapa, lino, seta, colori naturali derivanti dalle piante esistenti. I Costumi, presentati il 5 gennaio 2007 durante la manifestazione Gabinot di Prestine, sono stati esposti presso varie manifestazioni camune e hanno Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica rappresentato le Accademie delle Belle Arti di tutta Italia all’undicesima edizione della “Quadriennale Esibizione Internazionale di Scenografia e di Architettura Teatrale” svoltasi a Praga dal 14 al 24 Giugno 2007. Il Santuario della Beata Vergine della Consolazione. Costruito a partire dal 1475 con affreschi attribuiti a Giovan Pietro da Cemmo e alla sua scuola si inserisce nel panorama dei Santuari della ValGrigna. Ampliato nel corso dei secoli, il Santuario assunse la funzione di Parrocchiale dopo l’alluvione del 1634. Gli affreschi del XV secolo furono ricoperti da calce probabilmente usata per arginare la diffusione dell’epidemia di peste del XVII secolo e solo nel 1950, durante gli interventi di ristrutturazione, tornarono alla luce. 88 DEL BENE E DEL BELLO programma info DOMENICA 10 OTTOBRE Dalle ore 14.00 alle ore 20.00 visita al Santuario con spiegazione degli affreschi e storia della sua realizzazione attraverso pannelli esplicativi. All’interno del Santuario sarà inoltre possibile conoscere il Costume popolare camuno con spiegazione della realizzazione e della ricerca attraverso pannelli esplicativi. Comune di Prestine Tel. 0364.40108 [email protected] 89 DEL BENE E DEL BELLO SAVIORE DELL’ADAMELLO CAPPELLA VOTIVA “MORCC DE TÖLE” E CALCHERA VECCHIA DI TOLLE E' certamente la santella più grande e conosciuta della zona. Fu costruita nella prima meta' dell’800 per ricordare la tragica morte di cinque giovani di Valle che andavano per “isìga” sopra i monti della malga Tolle, rimasti purtroppo travolti e sepolti in località Bronze sotto una valanga il 24 aprile 1804. E' posta in posizione panoramica e nell'ultimo decennio e' stata ristrutturata da parte del locale Gruppo Alpini in collaborazione con la Civica Amministrazione comunale ed i volontari, nella parte antistante, con adeguato livellamento del terreno e posa di bei pilastri in granito. Il tutto si inserisce perfettamente nell'incantevole ambiente alpestre circostante. Nel 2004 e' stato celebrato il duecentenario della tragedia, con una S. Messa solenne in loco e posa di una piccola targa ricordo. E' sempre stata oggetto di particolare devozione da parte dei valligiani e meta continua da parte di passanti e turisti. Appena due tornanti dopo la santella dei morti e' ancora visibile, nella sua parte restante, la vecchia Calchera de Töle” che serviva per ricavare la calce nel 1900. Questa “calchera” fu costruita nel 1918 circa e rimase in attivita' fino al 1938/39 circa, cosi' come viene ricordato dai piu' anziani del paese. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Trattasi di costruzione circolare (diametro m 3) di cui e' visibile attualmente solo la parte superiore. Il procedimento per ricavare la calce o calcina era il seguente : la parte inferiore della struttura veniva utilizzata per il fuoco che doveva essere alimentato continuativamente per una settimana giorno e notte dagli addetti. Nella parte mediana venivano prima sistemati, a volta, i sassi destinati alla cottura. Erano usate solo pietre di marmo non maturo del vicino Corno di Lendeno e non “scàia” o granito normale. Tutto lo strato sassoso veniva infine ricoperto con 20 cm. circa di terra e sabbia “de l'oi”. Al termine del periodo di cottura veniva tolta la terra e le pietre sottostanti si afflosciavano a basso in tanti pezzi di calce bianchissima che veniva poi usata da chi ovviamente aveva partecipato all’attività della calchera o venduta a terzi per tutti i lavori edilizi. 90 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 E DOMENICA 3 OTTOBRE Visite libere nella zona Contattare il sig. Tiberti Giovanni per eventuali visite guidate Tel. 0364.634223 Comune di Saviore dell'Adamello 25050 Saviore dell’Adamello (BS) Via San Marco, 19 Tel. 0364.634131-638100 Fax 0364.634669 www.comune. savioredelladamello.bs.it info@comune. saviore-delladamello.bs.it 91 DEL BENE E DEL BELLO SELLERO LE MINIERE DI CARONA Il sito minerario di Carona è di proprietà del Comune di Sellero ed era formato da una miniera detta "Madre" e da altre miniere dette "Azzurra", "Bianca" e "Rossa” . Le strutture di soprassuolo si trovano ad un’altitudine di m 800 s.l.m. a nord-ovest dell’abitato di Sellero e sono raggiungibili attraverso una strada silvo-pastorale che dalla frazione di Novelle si inerpica con andamento sinuoso per circa Km 3 sino a raggiungere la località “Marsa”. Recentemente l’Amministrazione comunale di Sellero ha provveduto alla sistemazione della suddetta strada che ora appare completamente pavimentata mantenendo tuttavia una sezione molto ridotta che, di fatto, non consente il traffico contemporaneo nei due sensi di marcia. Dalla località “Marsa” posta a quota 730 m s.l.m. si diparte una mulattiera che con tragitto di circa 20 minuti a piedi consente di raggiungere il piazzale sul quale si affacciano i ruderi di tre fabbricati: il primo precedentemente adibito a magazzino e ufficio, il secondo che risultava essere la casa del custode e infine il terzo che era usato come cabina elettrica e magazzino. Il sito minerario di Carona ha origini antiche, ma Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica l’ultimo e più intensivo sfruttamento ebbe luogo nei primi tre decenni del 1900 e precisamente dal 1908 al 1929 per l’estrazione, cui vanno aggiunti circa tre anni per lo smaltimento delle scorte; la costruzione dei fabbricati risale ai primi anni del 1900 quando vennero effettuate le opere preparatorie per l’estrazione del minerale. Nel 1932 l’attività mineraria venne a cessare del tutto e da allora il sito risulta abbandonato. Il minerale veniva scavato praticando buchi nella roccia grazie lavoro dei minatori (mineur) e degli artificieri (fughì) che posavano l'esplosivo e si occupavano di farlo brillare. Gli operai lavoravano su turni di 8 ore ciascuno. 92 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 DOMENICA 3 OTTOBRE Visite libere nella zona Per visite guidate contattare il Sig. Bressanelli G.Luca Vice Sindaco Cell. 3283393114 Comune di Sellero 25050 Sellero (BS) P.zza Donatori di sangue, 1 Tel. 0364.637009 Fax 0364.637207 Cell. 3283393114 Sig. Bressanelli G.Luca ViceSindaco www.comune.sellero.bs.it [email protected] 93 DEL BENE E DEL BELLO SONICO CHIESA DI SAN LORENZO GARDA La Chiesa di San Lorenzo si trova nel territorio del Comune di Sonico, nella frazione di Garda. L'edificio si affaccia da un terrapieno ricavato nella roccia ai margini di Garda, in posizione dominante la valle, spettacolare la vista che si gode da lassù! Non si deve dimenticare, inoltre, nella determinazione della posizione della chiesetta, l’incontro di una serie di strade che conducevano verso le diverse parti della Valcamonica e anche verso le montagne. La sua costruzione in questo punto “strategico” era un riconoscimento dell’importanza che Garda aveva nella prima parte del Medioevo. La chiesa è orientata ad est e presenta una poderosa torre campanaria. Si presenta divisa in due navate, con un ampio presbiterio rettangolare. Tracce della struttura romanica sono visibili nella parte inferiore della facciata e nel fianco meridionale. Una incisione alla destra del portale sembrerebbe datarla al 1159. A metà del XII secolo doveva essere una struttura ad aula singola, quasi certamente conclusa da un'abside semicircolare. Nel seicento subisce una profonda ristrutturazione con l'aggiunta della seconda navata, e del campanile, forse in Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica sostituzione della torre precedente. Nel corso del novecento l'altare marmoreo viene trasferito in Santa Maria Nascente, la chiesa che ne prende anche il posto di parrocchiale, pur dipendendo comunque dalla Pieve di Edolo. Adiacente alla chiesetta sorgeva in origine un convento utilizzato dalle suore per i ritiri spirituali, ora, ristrutturato e riadattato, ospita un albergo-ristorante. 94 DEL BENE E DEL BELLO programma info DOMENICA 3 OTTOBRE Ore 9.30 S. Messa in San Lorenzo a Garda per la Madonna di Ottobre Ore 15.00 Visita della chiesa di San Lorenzo con il pittore Pierangelo Benetollo Al termine della visita seguirà castagnata e merenda per tutti. Assessore Fanetti Katia Cell. 3292324267 eventi Festival della preistoria Pag. 116 95 DEL BENE E DEL BELLO TEMÙ CHIESETTA DI SANTA GIULIA A 1860 metri di altezza, alle falde degli speroni di Casola e Castablo, nel gruppo del Salimmo sorge l’antica chiesetta di Santa Giulia, il ricordo della sua costruzione è uscito dalla memoria degli uomini e non rimane nemmeno nelle carte ingiallite degli archivi. La gente della zona però si è sempre tenuta stretta alla tradizione, richiamata dal mistero di alcune certezze. La festa di Santa Giulia (che si tiene ogni anno il 16 Agosto) nacque sicuramente con la chiesetta la quale, già nella prima metà del Cinquecento,era cadente. Il popolo cerca,di solito, nei propri santuari una “leggenda” di fondazione, oppure ne vede le origini in qualche avvenimento straordinario per lo più dovuto a pubbliche calamità ,se non si tratta di una continuità santuariale della preistoria. La nostra chiesetta, che ha l’aspetto di una baita in mezzo al bosco,la si può ipotizzare legata a un organismo ecclesiastico che ebbe in alta Valle influenza economica e religiosa. La sua fondazione è da collegarsi con il monastero di San Salvatore a Brescia, istituito nel 753 ai piedi del castello. Uno dei più antichi documenti che ricordano la chiesetta di Santa Giulia risale all’8 novembre 1312. E’ un investitura a Zalamegna di Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Dalegno dei fondi pertinenti e spettanti alla chiesa di Santa Giulia di Dalegno. Nel 1951 venne travolta da una valanga. La tenacia di un prete montanaro, don Gianni Donati di Pontagna e l’aiuto dei suoi parrocchiani, con diversi interventi, nel 1953 nel 1955 e nel 1963, la riportarono al primitivo splendore. Tratto dal libro: “Malghe e alpeggi dell’Alta Valcamonica” di Dino Marino Tognali. 96 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE 2010 Dalle ore 09.00 alle ore 18.00 Visita libera Pro loco Temu’ Tel. 0364.94152 [email protected] DOMENICA 3 OTTOBRE 2010 Dalle ore 09.00 alle ore 18.00 Visita libera eventi DOMENICA 3 OTTOBRE Una domenica al Museo Apertura con ingresso libero dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dalle ore 14.30 alle ore 17.00 Pag. 106 97 DEL BENE E DEL BELLO VEZZA D’OGLIO CHIESA PARROCCHIALE DI S. MARTINO La Chiesa, dedicata al Vescovo Martino di Tours, ha origini presumibilmente medievali proprio per la sua intitolazione. Ampliata sul finire del Cinquecento, la struttura, grandiosa nei suoi volumi e solenne nella prospettiva, venne interamente ricostruita nella seconda metà del settecento. All’esterno, sopra il cinquecentesco portale una lunetta reca l’affresco con la decollazione di San Giovanni Battista ad opera dell’ architetto Stefano Fagottino (1534-1598). Importanti gli autori di fama nazionale che impreziosiscono la chiesa di affreschi, tele e soase lignee. All’interno, nella volta compaiono affreschi con le storie di San Martino eseguite nel 1896 da Cesare Bertolotti. A sinistra, sopra il Battistero in marmo bianco di Vezza d’Oglio è esposta una tela raffigurante la Santissima Trinità con Madonna e Santi attribuita a Palma il Giovane. Ancora lo Sposalizio della Vergine riferita al Cossali che insieme allo splendido organo settecentesco ed un immagine con la Madonna e Sant’Antonio di Padova arricchiscono il lato sinistro della parrocchiale. Nel Presbiterio, ai lati, si possono ammirare due amabili e grandi tele seicentesche dell’ artista camuno Giacomo Borni detto Bate, Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica rispettivamente con San Martino e San Giorgio. L’opera plastica di gran lunga più importante è l’imponente e fastosa soasa lignea dell’altare maggiore a due ordini architettonici sovrapposti, assegnata alla scuola dell’edolese Giovanni Domenico Ramus, in particolare al valtellinese Giovanni Battista Zotti (inizi del secolo XVIII). Il ricchissimo apparato è assai folto di statue con numerosi Angeli, festoni di frutta, motivi floreali e ornati vari. Il settecentesco altare maggiore in marmo (1775), è pregevole lavoro dei celebri scultori Fantoni di Rovetta, autori anche di un paio di Angeli. 98 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Dalle ore 10.00 alle ore 11.00 visita guidata alla chiesa Pro-loco di Vezza d’Oglio Tel. 0364.76131 DOMENICA 3 OTTOBRE Dalle ore 15.00 alle ore 16.00 visita guidata alla chiesa Comune di Vezza d’Oglio Tel. 0364.779610 99 DEL BENE E DEL BELLO VIONE CAVA DEL MARMO E OSSERVATORIO FAUNISTICO VALLE DI CANE’ Posta a nord della frazione di Canè si trova l’omonima valle di origine glaciale, la cui area fa parte del comprensorio del Parco Nazionale dello Stelvio. Famosa per i suo paesaggi incontaminati e per la sua natura selvaggia, è solcata dalle spumeggianti acque del torrente Fiumeclo. La sua fauna è molto variegata, infatti sono presenti cervi, camosci, caprioli, stambecchi per quanto riguarda i grossi mammiferi. In rappresentanza dei mammiferi di modeste dimensioni si possono invece trovare la marmotta, l’ermellino, gli scoiattoli rossi e bruni, il tasso, la volpe e la lepre alpina. Anche il cielo sopra la valle è densamente popolato: falchi, picchi, galli cedroni, corvidi, oltre alle aquile che nidificano tra le vette marmoree. Tutt’intorno predominano fitti boschi di conifere, con prevalenza di larici e abeti. I prati sono rivestiti da varie centinaia di specie di fiori: azalee alpine, rododendri, linnee, camedri alpini, botton d'oro, genziane ecc. La Valle di Canè era nota in passato anche per la cava del marmo, posta sul versante orografico destro, ad una quota di circa 1800 m di altitudine. Veniva estratto il “christall”, un marmo di insuperabile Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica candore; l’eccezionale compattezza e durezza si staccava nettamente dai normali marmi bianchi in uso, per la particolare cristallizzazione e per la peculiare bellezza del fondo. La storia della cava inizia nel 1899 con la prima concessione all’escavazione del materiale lapideo e si conclude nel 1964 per problemi dovuti alla sicurezza del sito stesso. Attualmente, della vecchia cava si possono vedere solo le perforazioni e le gallerie di penetrazione. Le baracche, un tempo utilizzate come alloggio per gli operai, sono state recentemente ricostruite ed è in fase di completamento la loro trasformazione in osservatorio faunistico. Il posto è raggiungibile solo a piedi. 100 DEL BENE E DEL BELLO programma info SABATO 2 OTTOBRE Visite previa prenotazione dalle ore 14.00 alle ore 17.00 Ritrovo presso la casetta del Parco dello Stelvio in località Cortabona. Comune di Vione Sig.re Luisella e Angela Tel. 0364.94131 Sembinelli Giancarlo Cell. 3497181699 DOMENICA 3 OTTOBRE Visite previa prenotazione dalle ore 14.00 alle ore 17.00 Ritrovo presso la casetta del Parco dello Stelvio in località Cortabona. eventi DOMENICA 3 OTTOBRE Una domenica al Museo Apertura con ingresso libero dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dalle ore 14.30 alle ore 17.00 Pag. 106 101 DEL BENE E DEL BELLO I concerti del ABene e del Bello cura degli studenti del Conservatorio “L.Marenzio” di Darfo Boario Terme EDOLO SABATO 2 OTTOBRE Alle ore 21.00 Chiesa Parrocchiale di S.Maria Nascente Concerto di apertura Ensemble barocco “L. Marenzio” <Il barocco italiano> Componenti: Violini primi: Silvia Maffeis, Paolo Artina Violini secondi: Daniela Sangalli, Andrea Maffolini Viole: Elena Gelmi, Francesca Moreschi Violoncelli: Giulio Richini, Davide Maffolini Contrabbasso: Sabrina Andreoli Programma di sala: A.Vivaldi - Concerto in sol maggiore A.Corelli Concerto grosso IV op.6 A.Vivaldi - Concerto in sol maggiore “La Rustica” A.Vivaldi - Sinfonia n.3 in sol maggiore J.Pachelbel Canone in re maggiore PIANCOGNO SABATO 9 OTTOBRE Alle ore 17.30 Chiesa dei Santi Cosma e Damiano <La chitarra attraverso i secoli> Concerto ad opera della giovane chitarrista Serena Saloni Nata a Pisogne (Brescia) nel 1997, ha iniziato lo studio della chitarra classica con il maestro Girolamo Cocchi. Dall’anno accademico 2007/08 Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica frequenta il Conservatorio di Darfo Boario Terme (BS) nella classe del maestro Bruno Giuffredi. Nel 2008 ha vinto il primo premio al V concorso europeo di chitarra classica “città di Gorizia”, il primo premio assoluto al XIV concorso nazionale “Giulio Rospigliosi” di Lamporecchio (PT), il primo premio al concorso “Rovere d’oro” di San Bartolomeo Mare (IM) e il primo premio al concorso “Rocco Peruggini” di Locate Triulzi (MI). Nel marzo 2010 è risultata prima assoluta al Concorso di esecuzione strumentale “Città di Rho” e recentemente ha vinto il primo premio assoluto, votazione 10/10 e menzione, al VII concorso “Arte a sei corde” Carpi. Vincitrice del premio “Marenzio” (2010) indetto dal Conservatorio di Brescia come miglior alunna degli istituti di Brescia e sezione staccata di Darfo 102 DEL BENE E DEL BELLO Boario Terme. Come giovane promessa del mondo chitarristico Serena è stata invitata presso la RAI per una trasmissione televisiva, e al XIV convegno Internazionale chitarristico di Alessandria. Serena, suona con una chitarra costruita da Fabio Zontini nel 2008 ispirata a Pietro Gallinotti. Programma di sala: David Kellner (16701748) Fantasia in La maggiore Fernando Sor (17781839) Introduzione tema e variazioni sul flauto magico op. 9 Mario Castelnuovo Tedesco (1781-1829) Tarantella Eduardo Sainz de la Maza (1903-1982) Homenaje a Toulouse-Lautrec Johann Kaspar Mertz (1806-1856) Tarantella op. 13 CEVO SABATO 23 OTTOBRE Alle ore 21.00 Auditorium presso Chalet Pineta Arie d’opera tra ‘700 e ‘800 <Il bel canto strumentale> Bianca Morlini, Soprano Giorgio Valerio, Baritono Quartetto d’archi del Conservatorio Violino primo: Silvia Maffeis Violino secondo: Andrea Maffolini Viola: Francesca Moreschi Violoncello: Giulio Richini Programma di sala: W.A. Mozart Don Giovanni "Serenata" W.A. Mozart Le Nozze di Figaro "Voi che sapete" W.A. Mozart Il Flauto magico "PapaghenoPapaghena" J. Pachelbel Canone in re maggiore G. Donizetti Don Pasquale "Bella siccome un angelo" G. Donizetti L'Elisir d'Amore "Prendi per me sei libero" J. S. Bach Aria sulla IV corda G. Rossini Il barbiere di Siviglia "Largo al Factotum" W.A. Mozart Don Giovanni "La ci darem la mano" G. Pergolesi La Serva Padrona "Lo conosco" 103 DEL BENE E DEL BELLO Una domenica al museo Nei musei è condensata ed esposta la cultura materiale della Valle vi sono macchine, strumenti, utensili, suppellettili, giochi in attesa d’essere scoperti. Nei nostri musei si dà l’occasione di cogliere il territorio in flagrante e in sintesi a partire da una sola chiave di lettura: la memoria storica e artistica di un territorio a Breno, la produzione di energia idroelettrica a Cedegolo, la lavorazione del ferro a Bienno e Malegno, il vivere quotidiano, a Cerveno, Ossimo Superiore e Lozio, un’economia chiusa di sussistenza a Vione, l’illustre ed esemplare vita di un scienziato valligiano a Corteno Golgi, le condizione estreme di un conflitto bellico a Temù. Si tratta in una giornata d’ottobre di spingersi oltre la soglia del museo, poiché appena dentro, le cose in collezione non aspettano altro che essere accarezzate per raccontare la loro storia, le macchine vogliono tornare a funzionare e gli strumenti fingersi animati. E noi, ci potremmo anche emozionare. 3 OTTOBRE MUSEI APERTI VISITE GUIDATE E LABORATORI MUSEI di VALLE CAMONICA SISTEMA DEI MUSEI DI VALLE CAMONICA www.museidivalle camonica.it P.zza Tassara, 3 Breno (Brescia) Tel. 0364.324011 distrettoculturale@ cmvallecamonica.bs.it MUSIL Museo Dell'energia Idroelettrica di Valcamonica via Roma, 48 Cedegolo (Brescia) Tel. 030.3750663 Fax 030.2404554 [email protected] Ramponi G. Mario cell. 3202465448 Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica MUSEO ETNOGRAFICO “’L ZUF – ALTA VALLE CAMONICA” Via Dr. Italo Tognali n. 1 Vione (Brescia) Tel. 0364.94131 Fax 0364.948528 [email protected] Maestro Tognali Dino Marino Tel. 0364.94346 MUSEO ETNOGRAFICO DEL FERRO, DELLE ARTI E TRADIZIONI POPOLARI DI BIENNO Via Artigiani, 15 Bienno (Brescia) Tel. Fax 0364.300307 [email protected] 104 DEL BENE E DEL BELLO MUSEO CAMUNO Via Garibaldi - 25043 Breno (Brescia) Tel. 0364.324099 Fax 0364.324098 camus@cmvallecamonica .bs.it MUSEO CAMILLO GOLGI Via Brescia n°1 Corteno Golgi (Brescia) Giovanni Moranda Cell. 3403602512 conservatore@museo golgi.it MUSEO ETNOGRAFICO OSSIMO IERI Via Marconi, 1 Ossimo Superiore (Brescia) Tel. 0364.310344 [email protected] CASA MUSEO DI CERVENO Vicolo Sonvico Cerveno (Brescia) Tel. 0364.434012 Fax. 0364.434644 [email protected] .bs.it Sara Bassi (conservatrice) Cell. 3485646252 MUSEO DELLA GUERRA BIANCA via Adamello, 1 25050 Temù (Brescia) Walter Belotti Cell. 3346487127 Tel. 0364.94617 info@museoguerra bianca.it MUSEO "LE FUDINE" DI MALEGNO Via S. Antonio Malegno (Brescia) Tel. 0364.344485 e-mail [email protected]. bs.it Nives Pezzoni Cell. 3282748657 CASA MUSEO DI LOZIO Via S. Paolo 25040 Villa di Lozio (Brescia) Tel. 0364.494010 Giacomo Cucchini Cell. 3331043013 105 DEL BENE E DEL BELLO Musei in cultura: ricerca e confronti nei luoghi della tradizione PREMIO LUIGI MICHELETTI CELEBRAZIONE DEL XV ANNIVERSARIO: museo dell’industria e del lavoro musil CEDEGOLO MUSIL 1 OTTOBRE Ore 16.30 I musei della scienza e della tecnica come laboratori didattici Interventi di: Giorgio Azzoni, Responsabile culturale del Museo dell’Energia Idroelettrica di Cedegolo Fabio Carniello*, Direttore dell’“Immaginario Scientifico” di Trieste Fiorenzo Galli*, Direttore Generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “L. Da Vinci” di Milano Giuliana Sandrone, Università degli Studi di Bergamo, CQIA-Centro per la Qualità dell’Insegnamento e dell’Apprendimento BRENO Palazzo della Cultura Sala delle conferenze 2 OTTOBRE Ore 9.00 Nuovi musei della scienza, della tecnica e del lavoro: esperienze europee a confronto In collaborazione con il Distretto Culturale di Valle Camonica e con MusIL - Museo dell’Energia Idroelettrica, Cedegolo ore 9.00 Saluti delle Autorità Sandro Fontana, Presidente della Fondazione Luigi Micheletti, Brescia Simona Ferrarini, Presidente del Distretto Culturale di Valle Camonica Andrea Pedrali, Sindaco di Cedegolo *in attesa di conferma Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Relazioni di: Paolo Galluzzi, Direttore del Museo Galileo. Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze Gerhard Kilger, Direttore del DASA Deutsche Arbeitsschutzaustellung, Dortmund, Deutschland Paolo Mazzarello, Presidente del Sistema Museale dell’Università di Pavia e Direttore Scientifico del Museo Camillo Golgi, Corteno Golgi Målfrid Snørteland, Direttore del Jærmuseet Vitengarden, Nærbø, Norge Emi Turull Pibernat, Direttore del Museu Agbar de les Aigües, Cornellà de Llobregat,España Coordina Elena Turetti, Responsabile Sistema “Musei di Valle Camonica” 106 DEL BENE E DEL BELLO LE ARCHITETTURE DELLA MODERNITÀ. EGIDIO DABBENI E I CENTO ANNI DELLA CENTRALE IDROELETTRICA DI CEDEGOLO museo dell’industria e del lavoro musil CEDEGOLO Apertura lavori MUSIL Prof. Mimmo Franzinelli, 9 OTTOBRE storico, Fondazione MusIL Ore 15.00 Presiede Prof.ssa Maria Antonietta Crippa, Politecnico di Milano Interventi di: Arch. Antonio Rapaggi, studioso di storia dell’architettura Egidio Dabbeni: creatività e mestiere di un grande professionista Prof. Emilio Chirone, Facoltà di Ingegneria, Università degli Studi di Brescia Agli inizi del calcestruzzo armato in Italia Dott.ssa Cinzia Arzu, dottoranda Università di Bergamo Origini e sviluppi del sistema idroelettrico di Valle Camonica Arch. Giorgio Azzoni, Responsabile culturale Museo dell’energia idroelettrica di Cedegolo L’architettura industriale di Egidio Dabbeni, fra tradizione e modernità Arch. Claudio Gasparotti, progettista del Museo dell’energia idroelettrica di Cedegolo L’ex Centrale SEB e il progetto di Museo dell’energia Conclusioni di Prof.ssa Maria Antonietta GIUSEPPE ZANARDELLI: UN BRESCIANO E LA NAZIONE DA COSTRUIRE BRENO Palazzo della Cultura 16 OTTOBRE Ore 9.30 Il Circolo Culturale Ghislandi in collaborazione con il Comune di Breno e la Comunità Montana di Valle Camonica presenta il convegno e l’inaugurazione della mostra Giuseppe Zanardelli: un bresciano e la nazione da costruire Interverranno la prof.ssa Franca Avancini Pezzotti, l’avv. Alessandro Bertoli e l’on. Paolo Corsini La mostra è stata curata dalla Fondazione San Pietro in Lamosa ONLUS di Provaglio d’Iseo. Con il contributo del Gruppo Valle Camonica Servizi. 107 DEL BENE E DEL BELLO Culture in movimento saperi natura ritualità spettacolo oralità L’esposizione itinerante CULTURE IN MOVIMENTO, curata da Renata Meazza dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) della Regione Lombardia, mette in scena un viaggio, visivo e sonoro, alla scoperta dei beni immateriali in Lombardia. Arti e saperi, narrazioni e rituali delle realtà locali in un itinerario lungo più di un anno. Il patrimonio immateriale è espressione della diversità culturale, vive nelle comunità, tra i gruppi e i singoli individui. Il territorio, le conoscenze dei luoghi e degli eventi naturali, le storie, i canti e le musiche, il cibo o gli abiti indossati in speciali occasioni festive, la lingua, i saperi manuali e il loro collegamento alle caratteristiche produttive e culturali di Lombardia, attraverso le fonti documentarie, i fondi fotografici, le indagini registrate e filmate, acquisite dalle ricerche sul campo condotte Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica dall’Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione Lombardia a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, saranno in mostra per rendere omaggio alla ricchezza e molteplicità espressiva delle eredità immateriali della Regione Lombardia. CULTURE IN MOVIMENTO è un progetto a cura di AESS Archivio di Etnografia e Storia Sociale - Regione Lombardia in collaborazione con Fondazione Mazzotta e LEAV - Università degli Studi Milano col contributo di Fondazione Cariplo www.aess.regione.lombardia.it/cim 108 DEL BENE E DEL BELLO MUSEO “LE FUDINE” DI MALEGNO 10 OTTOBRE 2010 14 NOVEMBRE 2010 Seguirà aperitivo in compagnia della fisarmonica di Marco Davide. ORARIO DI VISITA Sabato dalle 15 alle 18 Domenica dalle 15 alle 18 dalle 20 alle 22 Visite guidate per le scuole su prenotazione Tel. 0364.344485 10 OTTOBRE 2010 Ore 17.00 Inaugurazione mostra 109 DEL BENE E DEL BELLO 3 OTTOBRE CAPO DI PONTE Cittadella della Cultura UNA NUOVA VALLE CAMONICA - Manca poco: “Tam Tam” sta arrivando. La nuova rivista del Distretto Culturale di Valle Camonica è ormai confezionata; la redazione sta definendo i dettagli e lucidando la griglia di partenza. Si tratta di un’importante iniziativa editoriale, che diventerà un crocevia di sguardi e di esperienze riguardanti i progetti del Distretto Culturale, il territorio circostante e la gente che lo anima, i giudizi e le voci esterne di nomi prestigiosi della cultura nazionale che si misurano con le questioni più calde della vita valligiana. Presentazione della nuova rivista del Distretto Culturale di Valle Camonica CONTAMINAZIONI E LINGUAGGI - Saranno 68 pagine all’insegna dello scambio di idee e contaminazioni tra le arti e i saperi, individuando come sorgente la tradizione e l’identità del territorio per arrivare fino ad oggi, attualizzandone i contenuti e le forme all’insegna della sperimentazione e del linguaggio giovanile. In questo senso, il “Tam Tam” del titolo è soprattutto il secolare battito pulsante dei magli animati dai maestri del ferro, che sembra trasformarsi idealmente in un battito elettronico dei nostri giorni: un battito che esprime tutta la vitalità della Valle Camonica e di chi la popola. La rivista, che avrà una cadenza semestrale, mostrerà alle associazioni e ai cittadini le iniziative e le possibilità create dal Distretto Culturale, con un occhio rivolto verso ciò che è stato fatto e l’altro proiettato verso le sfide del futuro. Accanto al lavoro giornalistico e narrativo dei ragazzi del Laboratorio Permanente di Comunicazione, saranno i diversi linguaggi dell’arte e della comunicazione a raccontare la Valle Camonica: la fotografia, la pittura, la grafica e il cinema saranno gli strumenti utilizzati per restituire il dinamismo di un territorio e per rielaborarlo in chiave moderna, creando nuovi spazi di riflessione e di lavoro creativo “on stage”. UNA SERATA APRE LE DANZE - Il 3 ottobre Tam Tam sarà presentato al pubblico, in un appuntamento con ospiti a sorpresa inserito all’interno della tradizionale manifestazione “Del Bene e del Bello”. Sarà l’occasione per svelare i nuovi contenuti di una Valle Camonica attiva e vivace, ormai abbastanza matura per guardarsi dentro e per guardare oltre i confini fisici del territorio con uno spirito di crescita e di miglioramento. Che il Tam Tam abbia inizio! Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica 110 DEL BENE E DEL BELLO “PerI linguaggi filo e per segno” della comunicazione Domenica 3 ottobre, ore 16.00 Presentazione al pubblico della rivista TamTam; tavola rotonda con giornalisti, scrittori e fotoreporter. Ore 18.00 Anteprima del nuovo film di animazione “Game?” del cartoonist Bruno Bozzetto in compagnia dell’autore. Presente il compositore musicale Roberto Frattini 111 DEL BENE E DEL BELLO Arte:un ponte tra culture L’idea del progetto “Arte: un ponte tra culture” nasce dall’Associazione Amici del FAI a Brescia nel 2008 in occasione delle Giornate del FAI. Il successo raggiunto il primo anno ha portato l’Associazione a ripetere l’iniziativa anche negli anni successivi diventando un modello imitato anche in altre città italiane. L’interesse del FAI è stato quello di dare la possibilità ai cittadini immigrati presenti nella città di Brescia, che provengono da luoghi lontani e da culture diverse, di capire e di conoscere la città in cui hanno scelto di vivere. L’Associazione Amici del FAI ritiene che la conoscenza dell’arte, della storia e della cultura locale, insieme al confronto con la cultura proveniente da luoghi e città diverse, può favorire il dialogo e la comprensione reciproca. Il Distretto Culturale di Valle Camonica ha raccolto l’esperienza dell’Associazione ed intende sperimentare queste progettualità anche nel territorio valligiano inserendo tale l’iniziativa all’interno del più vasto programma delle Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica denominate “Del Bene e del Bello”. La manifestazione che ha sempre avuto l’obiettivo di condurre gli abitanti e i visitatori alla scoperta degli angoli più belli e caratteristici di ogni paese nell’edizione 2010 offre un programma specifico di visite in lingua relative all’importante patrimonio archeologico di epoca romana presente nei Comuni di Breno e Cividate Camuno. L’iniziativa “Arte: un ponte tra culture” si fonda sull’intervento dei mediatori culturali che, dopo aver frequentato un apposito corso di formazione verranno chiamati ad illustrare la valenza storico culturale dei siti archeologici romani presenti in Valle Camonica. Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica Il progetto “Arte: un ponte tra culture” è promosso dal Distretto Culturale di Valle Camonica con il coinvolgimento oltre che dell’Associazione Amici del FAI anche di tre importanti realtà socio-culturali attive sul territorio: la Cooperativa Sociale K-pax Onlus, la Cooperativa Sociale “Il leggio” e il Centro Casa Giona - Parrocchia SS. Salvatore. 112 DEL BENE E DEL BELLO SABATO 16 OTTOBRE DOMENICA 17 OTTOBRE Ore 14,30 - Ritrovo presso il Museo Archeologico Nazionale (di fronte Stazione del treno) e visita guidata. Ore 15,30 - Trasferimento e visita guidata al Parco del Teatro e Anfiteatro di Cividate Camuno. Ore 16,30 - Attività di animazione per bambini e buffet. Ore 17,00 - “Musica dal mondo” a cura dell’Associazione Frau Musica di Breno Santuario di Minerva Ore 14,30 - Ritrovo presso il parcheggio del Santuario, Ponte della Madonna, ingresso Sud di Breno. Trasferimento e visita guidata al sito archeologico Santuario di Spinera Ore 15,30 - Attività di animazione per bambini e buffet Ore 16,00 - “Mbooloo Mi + Ashai Lombardo Arop” a cura del Circolo Arci N.A. “Extra” di Breno Ore 17,00 - Alla Cieca Conversazione con 15 fotografi in viaggio per la Valle Camonica Ore 18,30 - Premiazione del concorso fotografico “Le cose e il Paesaggio” In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia. AMICI DEL FAI RESTAURO MONUMENTI E PAESAGGIO ONLUS COMUNE DI BRENO COMUNE DI CIVIDATE CAMUNO 113 DEL BENE E DEL BELLO Alla cieca Talk/conversazione I quindici fotografi selezionati del concorso “le cose e il paesaggio” raccontano il loro viaggio in Valle Camonica Quindici fotografi, quindici autori in Valle Camonica dal 3 luglio al 15 settembre 2010 a sondare la relazione tra cose e paesaggio. Quindici sguardi impegnati a scavare nella cultura materiale valliva, dentro e fuori i musei attraverso visite guidate, sopralluoghi, incontri casuali e rendez-vous con l’intenzione di comprendere un territorio in profondità, di farlo proprio e di trattenere una parte cospicua della sua storia. Unico strumento a disposizione: un obiettivo, in grado, in mani avvezze, di far migrare in pochi centimetri di pellicola e poi di carta lo spessore di un racconto. MUSEI di VALLE CAMONICA Ora quindici fotografi attorno ad una mappa come attorno ad una scacchiera in cui disporre ad arte i reperti del viaggio appena compiuto sotto la guida attenta di sei arbitri d‘eccezione onde narrare per pezzi un’esperienza di ricerca e far emergere quanto di grigio, di inespresso, di profondo quanto basta sta dietro una fotografia. Guardare una fotografia ci e consueto come mangiare un piatto di spaghetti ma una bella fotografia è un dono, lì per lì, ci appare un mondo denso al limite della saturazione colto in flagrante, vivo e vivace, ma al contempo inspiegato. RegioneLombardia Culture, Identità e Autonomie della Lombardia Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica 114 DEL BENE E DEL BELLO 17 OTTOBBRE 2010 SANTUARIO DI MINERVA BRENO (BS) ORE 17.00 TALK/CONVERSAZIONE con riproduzione di immagini e voci ORE 18.30 Premiazione dei vincitori del concorso ORE 19.00 Brindisi di saluto Al momento della premiazione sarà presente l'intera commissione composta da: Elio Grazioli William Guerrieri Tancredi Mangano Sabrina Ragucci Roberta Valtorta Maurizio Vogliazzo “LE COSE E IL PAESAGGIO” è un progetto del Sistema dei Musei di Valle Camonica 115 DEL BENE E DEL BELLO Archeoweek 2010 sulle origini Torna anche quest’anno ArcheoweekFestival della Preistoria, nato nel 2009 con la volontà di valorizzare le risorse culturali e turistiche camune coniugando teatro, musica, conferenze, laboratori, visite guidate. Dal 18 al 24 ottobre i comuni di Capo di Ponte, Ceto, Cimbergo, Paspardo e Sonico ospiteranno il festival (organizzato dai comuni stessi, dal Centro Camuno di Studi Preistorici e dall’Agenzia Turistica di Capo di Ponte), evento che quest’anno avrà un programma eterogeneo. Con la collaborazione del Centro Culturale Teatro Camuno, ad inaugurare questa seconda edizione una mostra di vignette di Giorgio Tura (Capo di Ponte Città della Cultura dal 18 al 24 ottobre, - «La musica è servita» , videomostra di Sergio Sacchi e Roberto Molteni, un incontro tra storia dell'arte e canzone d'autore. dalle ore 16.00 alle ore 20.00): - «Camùn Cam-due e Cam-tre», disegni umoristici dedicati alla Camunità Martedì 19 ottobre alle ore 11.00 l’Auditorium della Cittàdella Cultura ospiterà l’incontro con le scuole «Fumetto e canzoni». Sergio Secondiano Sacchi presenterà la cronaca di due libri a cura di Vincenzo Mollica e Sergio Secondiano Sacchi: «Caro diario» e «Schizzi e palmizi». - «Stornelli camuni», un piccolo campionario di brevissimi "stornelli camuni" usciti dalla penna di Erica Carloni e commentati dalle vignette di Giorgio Tura Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica 116 DEL BENE E DEL BELLO Giovedì 21 ottobre, in concomitanza con l’inaugurazione del convegno «L’arte rupestre nelle Alpi» a cura del Centro Camuno di Studi Preistorici e di Federbim, i cui lavori chiuderanno domenica 24 ottobre, Archeoweek entrerà nel vivo della sua programmazione: una produzione teatrale creata ad hoc, una notte letteraria ambientata nella Riserva delle Incisioni Rupestri di Ceto-Cimbergo-Paspardo, un incontro con Luca Cavalli Sforza (noto genetista e scienziato) che accompagnerà Centro Camuno di Studi Preistorici Agenzia Turistico Culturale il pubblico in un viaggio alla scoperta del tema di questa edizione e un incontro con un nome rilevante della cultura italiana (in via di definizione) che analizzi e racconti Le Origini con uno sguardo trasversale e un taglio divulgativo e popolare. A cinque anni esatti dall’apertura del Parco archeologico comunale di Seradina-Bedolina l’Agenzia Turistica di Capo di Ponte traccerà un bilancio di flussi turistici e nuove scoperte. Capo di Ponte Ceto Cimbergo Paspardo Sonico 117 DEL BENE E DEL BELLO Settimane della gastronomia camuna Benvenuti in Valle Camonica luogo del primo riconoscimento UNESCO assegnato alle incisioni rupestri. La valle bresciana vanta un patrimonio naturalistico e culturale di grande pregio, borghi medievali, chiese affrescate ed edilizia rurale di rilevante interesse. Il Gruppo Ristoratori Vallecamonica invita ad apprezzare la gastronomia valligiana tipica e gustosa, basata su prodotti naturali e genuini dalla semplice elaborazione, frutto di tradizione antica in grado di soddisfare i palati più esigenti. SABATO 2 OTTOBRE Passeggiata con visita alla azienda agrituristica Le Frise di Artogne Ore 14.15: appuntamento nel piazzale parcheggio vicino alla chiesetta del Cimitero, breve passeggiata per una strada costeggiata da castagni secolari - arrivo, visita e spiegazione delle tecniche di allevamento e produzione formaggi caprini - al temine piccola degustazione prodotti dell’azienda - la visita è particolarmente indicata per famiglie con bambini e ragazzi. Prenotazione al telefono 3490088680 Info: www.gastronomiabresciana.it Nell’ambito della manifestazione DEL BENE E DEL BELLO 2010 Vi invitiamo a partecipare alle nostre iniziative Giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica DOMENICA 10 OTTOBRE Cinema & Cibo Rassegna cinematografica presso il Cinema Garden di Darfo B.T. Ore 15.30: proiezione del film “TOTO’ SAPORE” di Maurizio Forestieri. Al termine una merenda tradizionale sana e genuina base di spongada e gelato offerti da: Gelatissimo produzione artigianale Darfo B.T. e Pasticceria Pescali Darfo B.T. GIOVEDI 21 OTTOBRE ore 20.30: proiezione del film documentario “RUPI DEL VINO” di Ermanno Olmi (prima in provincia di Brescia) al termine degustazione vini offerti da: Consorzio IGT Vallecamonica e Consorzio Vini Valtellina. Coupon invito fino ad esaurimento posti si ritirano presso il Comune di Darfo, i ristoratori del gruppo e la Confesercenti di Darfo 118 DEL BENE E DEL BELLO CONFESERCENTI VALLECAMONICA Vicolo Canale 6 Darfo B.T. Tel. 0364.535375 Info: www.comservizi.it RIS TO R PO C A M O A N LE RI TO C A I EP TI FI ET N MERCOLEDI 27 OTTOBRE in tutti i ristoranti della rassegna FESTA DELLA POLENTA “polenta con…..da molto a poco - da tutto a niente - la tradizione alimentare in Valle Camonica” Piatto unico con quello che il ristorante propone e un bicchiere di vino IGT a 10,00 Euro Prenotazione obbligatoria direttamente al ristorante scelto. GR U VA L P SABATO 16 OTTOBRE Scoprire Esine visita guidata alla Chiesa di Santa Maria interamente affrescata con cicli di Pietro da Cemmo. Ore 14.15 appuntamento presso il Municipio di Esine - al termine aperitivo offerto da Vineria con Cucina Rosso di Sera • CO RC NFESE E 119 DEL BENE E DEL BELLO organizzazione segreteria Elisa Martinelli Il Leggio Distretto Culturale della Valle Camonica Tel. 0364.324090 [email protected] Società Cooperativa Sociale Via Padre Marcolini, 7 - 25040 CETO (BS) Tel. 0364.436406 - Cell. 3357987902 Fax 0364.436407 [email protected]