after eight style magazine - trend

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N°5
AFTER EIGHT STYLE MAGAZINE
cover - photo by by Dean Chalkley
COLOPHON
Direttore Responsabile
Massimo Vaccaro
Team Manager Event Specialist
Davide Tosi
Caporedattore
Sergio Brambilla
Art Director
Antonio Rolli
Music/Club
Festival/Concerti
Aldo Pacciolla - Lorenzo Tiezzi
Motori
Emanuele D’Argenzio
Pubblicità
tel. 02 49786808
[email protected]
Redazione
[email protected]
Trend Family
ROMAGNA: Alessandro Acerbi - Andrea Fox
Gianni Bari
LAZIO: Angelo Cervo - Maurizio Maradona
MARCHE: Andrea Tironi
TOSCANA: Niccolò Armaroli - Nico Mammato
UMBRIA: Gianluca Calderozzi
Vincenzo Viceversa
CAMPANIA: Dario Guida
EMILIA: Marco Bartolini
LOMBARDIA: Andrea Celentano
Leonardo Dionigi
PUGLIA: Nico P - Salvatore Patisso
Trend1989 è registrato presso il tribunale
di Milano con il numero 326 del 27/11/2015.
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IL MONDO
DELLA NOTTE
DEVE
CAMBIARE
PELLE
di Marco Borroni - Project Manager MIR
e fiere, come termometro della filiera produttiva di un settore economico, rappresentano ancora oggi come in passato il terreno di confronto del mercato, dei suoi attori e interlocutori principali.
Quando negli anni ‘90 al SIB di Rimini si presentavano in anteprima mondiale i prototipi e le nuove tecnologie del settore, l’industria classica della notte e del divertimento rappresentava un pezzo importante dell’economia italiana e
l’innovazione delle mode e tendenze del settore partivano da
qui, non solo per l’Italia ma anche per il mercato mondiale.
Oggi il mercato italiano è debole, poco appetibile per i gruppi
internazionali, ma alcune nostre imprese dal settore luci e audio, fino alla creatività nelle scenografie e nel cinema, fanno ancora scuola nel mondo, a conferma di un made in Italy ancora
con forte potenzialità, che esporta l’80-90% della produzione.
Music Inside Rimini nasce da un’esigenza del mercato italiano di trovare un proprio appuntamento annuale, e dall’idea di creare un prodotto unico nel suo genere che prenda
il meglio dei vari format internazionali di Fiere ed Eventi,
adattandolo all’Italia e ad un percorso di crescita e sviluppo
progressivo basato su 5 anni di programmazione per tornare ad essere un punto di riferimento a livello internazionale!
L’idea di costruire un contesto dove le tecnologie vengono testate e provate “LIVE”, su palchi concerto veri e propri
dove aziende produttrici, buyer e tecnici si confrontano sui
prodotti e sul loro utilizzo è stata l’innovazione più importante che abbiamo messo in campo nella prima edizione, con il
concetto che mentre nelle altre fiere internazionali (più grandi
ed importanti di MIR) le tecnologie e i prodotti li vedi nello
stand, a MIR li testi e li provi dal vivo. Un concetto emozionale applicato alla scelta professionale e non al consumatore.
L’unire a questo, da un lato la parte espositiva standard e
dall’altro un festival come MIF, con i migliori DJ Internazionali, due mondi apparentemente molto distanti, che però hanno molti punti di contatto, ci permetterà nei prossimi anni di
sviluppare tutti quei settori collaterali e accessori che ne orbitano attorno. Un piccolo Sonar italiano, calato nella riviera
di Rimini capace di creare una Music Week di tutto rispetto.
Sarà l’opportunità per costruire un nuovo modello di manifestazione, con un format che sia capace nel tempo di attrarre non solo il mercato estero e le innovazioni di prodotto, ma sia capace anche di innescare sul mercato italiano
quei cambiamenti e investimenti necessari per recuperare
un gap importante sia in termini di progettualità che di investimenti nel settore dell’intrattenimento e degli eventi.
“il mondo della Notte” dovrà cambiare pelle, confrontarsi con ciò che accade oramai in qualsiasi destinazione turistica del mondo, facilmente raggiungibile, e soddisfare
sempre di più esigenze di qualità, unicità ed emozionalità;
con un’offerta che sia adeguata alla domanda internazionale, sempre più esigente e capace di scegliere e non essere
scelta! Servono imprenditori capaci di interpretare al meglio
questi concetti, capaci di portare avanti un’idea e un progetto in uno scenario temporale almeno di medio periodo.
Dobbiamo tornare a produrre e vendere quella cultura del
divertimento di qualità che il made in Italy può e deve dare.
Lunga
vita
a Re
David
IN UN PERIODO IN CUI SCARSEGGIANO
LE STAR, IL DJ E PRODUTTORE
FRANCESE RESTA UN PUNTO
DI RIFERIMENTO PER I CLUBBERS
DI TUTTO IL MONDO. ALLA FACCIA
DI CHI NON LO SOPPORTA…
S
di Lorenzo Tiezzi
econdo alcuni, nel corso della sua lunghissima carriera, David
Guetta avrebbe combinato quasi soltanto nefandezze musicali. Il suo successo, dicono i vari kommentatori con la K, sarebbe più che altro merito dell’ex moglie Cathy, manager eccellente da cui ha divorziato tre anni fa. La sua carriera dovrebbe essere,
secondo questi hater, in calo verticale… Ma David, classe ’67, pure
quest’anno ha due residenze ad Ibiza (Ushuaia e Pacha), ovvero è
l’unico al mondo a stare al passo di Martin Garrix, stella della console che ha 29 anni meno di lui. Se ne sta nell’Olimpo della dance… e c’è poco da fare, probabilmente ci rimarrà ancora un po’.
Guetta è un bersaglio perfetto. Un simbolo di questo periodo musicale
in cui le star sono “leggere”, prive di quell’aura di mito che aleggiava
intorno a Michael Jackson negli anni ’80, o agli U2 negli anni ‘90. Se non
ci fosse stato lui, probabilmente, la “dj era” che stiamo vivendo forse
non sarebbe neppure iniziata. Come Tiesto, da decenni sorride quasi
sempre nelle foto, ma a differenza del super Dj olandese, sa vestirsi, sa
scherzare e le foto se le fa fare da maestri come Ellen von Unwerth. A
differenza del connazionale Sinclar, non si rifugia mai nell’eterno Olimpo della house: lui vuole tutto, il numero uno in classifica, le copertine,
gli stadi. Di solito tutto questo riesce ad ottenerlo. Ad esempio, “This
One’s for You”, l’inno dei Campionati Europei di Calcio 2016 non è probabilmente la sua canzone più riuscita… ma chi ha visto anche solo in
tv la festa d’apertura agli Champs Elysèes a Parigi, difficilmente se la
scorderà. Guetta in console davanti a 500.000 persone ci sta proprio
bene. Perché sa caricare la folla con energia, urla, salti e sorrisi. A 50
anni, o giù di lì, ci riesce solo lui. Ogni tanto, in video e foto che scorrono implacabili durante ogni suo mega show, sul suo viso si coglie un
po’ di stanchezza. Ma in realtà qualche debolezza rende Guetta umano,
altrimenti si potrebbe pensare che sia una macchina da soldi, un robot.
Al di là dell’immagine e dell’empatia col pubblico, i motivi del suo
successo sono soprattutto musicali. Il suo primo album, “Just a Little More Love”, l’ha pubblicato nel 2002 e da allora il suo sound ha
sempre mescolato in modo pressoché perfetto pop e dance. Il disco
del 2007, “Pop Life”, in questo senso è una sorta di manifesto. Negli anni ‘90, invece, preferiva sonorità da club. Nel ‘94 ha pubblicato addirittura un disco con una leggenda della Techno come Robert
Owens. Il disco della svolta, per lui e per tutto il clubbing, non è suo.
“I Gotta Feeling”, degli ormai defunti Black Eyed Peas, è un inno alla
notte prodotto da Guetta, a cui si ispirano direttamente e non quasi
tutte le canzoni da ballo degli ultimi anni. Ed è un vero capolavoro.
Il testo dà energia, la melodia resta in testa… e la cassa in quattro
quarti, quella che riempie il ritmo di ciò che si balla dagli anni ‘70,
entra soltanto dopo un minuto e 30 secondi di canzone. Non contento, per far ‘respirare’ la musica, dopo poco, Guetta toglie ancora
la cassa e lascia cantare la band. Chi è che non vorrebbe vivere una
notte da leoni cantando e facendo casino con gli amici fino all’alba
ed oltre. Il nuovo singolo di Guetta, “Light My Body Up” lo cantano
e lo rappano Nicki Minaj & Lil Wayne. Ha un ritmo lento, sinuoso e
sonorità vicine all’hip hop da classifica. Ma resta la capacità assoluta
di Guetta di lasciare spazio ai talenti con cui collabora e per quella di cambiare restando lo stesso, ovvero sempre e comunque pop…
Chi vuol godersi tutto questo non deve per forza volare ad Ibiza: il
28 luglio David Guetta è “in concerto” a Piazzola del Brenta (PD).
I WANT
TO PARTY IN SPACE
BECAUSE I MAKE
ALIEN MUSIC.
DANCE MUSIC AWARDS
SI È CONCLUSA LA QUINTA EDIZIONE DEI DANCE MUSIC AWARDS - RICONOSCIMENTO
PER CHI DURANTE IL CORSO DELL’ANNO SI È DISTINTO NEL SETTORE DANCE
E DELL’ENTERTAINMENT NOTTURNO - CON LA CONSEGNA DEI PREMI AI VINCITORI PRESSO
IL SIO CAFÈ DI MILANO. TREND È STATO MEDIA PARTNER DI QUESTA EDIZIONE.
ECCO I NOMI DI TUTTI I VINCITORI NELLE RISPETTIVE CATEGORIE.
MIGLIOR RESIDENT DJ
MIGLIOR WOMAN DJ
MIGLIOR GUEST DJ
MIGLIOR VOCALIST MAN
DANILO SECLÌ
JESSIE DIAMOND
MERK & KREMONT
CARLO SAZIO
MIGLIOR VOCALIST WOMAN
MIGLIOR RAGAZZA IMMAGINE
MIGLIOR HOUSE DJ PRODUCER
MIGLIOR EDM DJ PRODUCER
MARIKA VOICE
GIULIA COLOMBO
THE CUBE GUYS
CORTI & LA MEDICA
PREMIO TREND LIVE
PREMIO TREND LIVE
MIGLIOR SUMMER DISCOCLUB
MIGLIOR WINTER DISCOCLUB
ROBERT BLUES
FRANCO MOIRAGHI
BAIA IMPERIALE
ATMOSFERA
MIGLIOR EVENTO
MIGLIOR FESTIVAL
MIGLIOR ANIMATION AGENCY
MIGLIOR PERFORMER
TARGAMY
NAMELESS
STARDUST
THORN
MIGLIOR INDEPENDENT LABEL
MIGLIOR PR
MIGLIOR FOTOGRAFO NIGHTLIFE
MIGLIOR PROGRAMMA RADIO
EGO
DAVID LATINO
FABIO BERTI
105 INDAKLUBB (ANDREA BELLI)
MIGLIOR BRANO
MIGLIOR REMIX
MIGLIOR BOOTLEG
MIGLIOR MASHUP
WORK IT OUT
(CORTI & LA MEDICA)
PASSION - ANDREA & OTILIA
FEAT SHAGGY (VENEZIANI REMIX)
BRUNO MARS - 24K MAGIC
(DINO BROWN & PAKY
FRANCAVILLA BOOTLEG)
THE CHAINSMOKERS VS BINGO
PLAYERS (DA BROZZ &
RUDEEJAY MASHUP)
CONSOLE
di Lorenzo Tiezzi
GIORGIO MORODER
“SONO IL DJ PIÙ VECCHIO DEL MONDO”
photo by Bruno Garreffa
I
ncontrare Giorgio Moroder è un po’ come rivedere
dopo tanti anni un vecchio zio che abita in un’altra
città. Sono una trentina d’anni che Moroder, italiano di nascita (è di Ortisei) vive a New York, ed ha davvero tutta l’aria di uno zio simpatico e ancora pieno
d’energia, che non si prende affatto sul serio perché
chi lo fa annoia sempre. Sai che ha vissuto pienamente, sai che ha avuto successo e che oggi, a 77 anni
compiuti, parla soprattutto della moglie. Non farlo,
in fondo, sarebbe così stupido, perché c’è un’età per
“La disco music? L’abbiamo creata anche grazie ad
un bel po’ di fortuna, perché scovammo una cantante
favolosa come Donna Summer. In quel momento era
a Berlino come noi, in difficoltà perché non riusciva a
lavorare, ma io e Pete Belotti sentivamo che la voce
c’era… Nel 1975 pubblicammo ‘Love to Love You Baby’,
l’album che lanciò lei e pure me. Nel 1976 incidemmo
insieme ‘I Feel Love’, un brano interamente elettronico, freddo robotico in cui spicca la voce bellissima e
romantica di Donna. Credo che il successo arrivò per
questo strano mix”.
In quel periodo, a Berlino con voi c’erano pure David
Bowie e Brian Eno, che in qualche modo si ispirarono
al vostro sound.
Sembra proprio di sì. Bowie mi disse che Eno aveva
appena ascoltato “I Feel Love” ed entrò nel loro studio dicendo qualcosa tipo: “non cercate oltre, ho sentito il sound del futuro, quello che cambierà la musica
da ballo per quindici anni”.
tutto e sentirsi sempre giovani e aitanti quando non
lo si è più rende ridicoli. Prima di diventare famoso,
come racconta in “Giorgio by Moroder”, girava i locali come chitarrista e dormiva in auto. Ma quand’era
il suo momento, vinceva Oscar a ripetizione, segnava la storia della musica… e nel frattempo si divertiva
non poco. Oggi non ne ha più bisogno. E siccome ha
creato star come Donna Summer, collabora con i Daft
Punk e sa più o meno tutto in ambito show business
e dintorni, sa perfettamente cosa sia un performer, e
sa, ovviamente, di non esserlo. Il successo di Moroder
nasce in studio di registrazione, non certo sul palco.
E così quando Moroder va in console a fare il “dj più
vecchio del mondo” (parole sue), non fa una performance ammaliante, non vuole affascinare il pubblico,
farlo sognare, etc. A differenza di tante ‘star’, conosce
perfettamente i suoi limiti. Vuol solo far riascoltare alcune delle canzoni geniali che ha prodotto negli anni.
E quando hai scritto e/o prodotto la colonna sonora
di film mito come Flashdance, Top Gun, American Gigolò, Scarface, La Storia Infinita (etc, etc), le canzoni
ce le hai.
Per il dj set all’Alcatraz di Milano, un evento organizzato da Colors Media con Fp Artists booking agency
(www.fpartists.com), Moroder si è presentato sul palco con una improbabile camicia scura tipo boscaiolo.
Chi c’era non ha smesso un attimo di cantare e ballare. Su un maxischermo scorrevano le immagini dei video delle canzoni e immagini in movimento, sul palco
Moroder era perfettamente a suo agio, come dj / non
dj, impegnato a salutare il pubblico, dare benevoli pugni, giocare col suo computer. Sembra tutto un po’
così, casuale, quando c’è di mezzo Giorgio Moroder.
Che differenza c’è tra essere Dj ed essere musicista?
Ci sono dj che non sanno niente di musica, ma sanno perfettamente ciò che la gente vuol ballare e sanno come passare da un brano all’altro con una grande
tecnica. Ci sono poi eccellenti musicisti come Calvin
Harris che fanno pure il dj e sanno pure sentire quale
è il brano giusto da mettere dopo quello che sta suonando. Io amo poi moltissimo Skrillex, che credo sia
una genio… e che probabilmente non per caso prima di
fare il dj faceva il cantante.
Tu hai iniziato la “disco era”, oggi però viviamo in
una “Dj era”, in cui i locali sembrano contare molto
meno dei Dj.
In realtà i dj sembrano essere le uniche star musicali di
questo periodo. Oggi contano più dei cantanti. Anni
fa bastava mettere un disco dopo l’altro. Il mix e la
performance in console, invece, oggi sono diventate
una vera arte.
Oggi la tecnologia semplifica molto le cose, soprattutto in console…
È vero, oggi col computer sembra tutto facile e in parte lo è. Ad esempio, se io dovessi fare il Dj con acetati
e vinili, non sarei in grado di farlo. Ci metterei qualche
mese a imparare e invece, usando un software come
Ableton, posso fare tutto semplicemente. In fondo
non devo far altro che mettere i miei pezzi uno dietro l’altro e il gioco è fatto. Non passo neppure molto
tempo a selezionare i brani.
Che consigli ti senti di dare chi vuol iniziare una
carriera nella musica?
Con la tecnologia e con i computer i ragazzi hanno un
rapporto intimo, non hanno bisogno di approfondirla
troppo. Invece la musica va studiata, va approfondita.
Non si può imparare in pochi mesi. Anzi, più che ci
penso e più che capisco la musica è la prima cosa, la
più importante.
L’ALBUM
RE<ERSE
I
l sole sta calando e il party al Samsara
Beach di Gallipoli s’infiamma. I vocalist, gente che saprebbe far scatenare
chiunque (Luigi Abaterusso, Fabio Marzo,
Dino Brown, Max Baccano) hanno già fatto il
grosso del lavoro, ovvero hanno fatto alzare
dai lettini una folla di ragazzi che non aspetta altro. Vuole saltare. Ogni dj che all’ora del
tramonto si presenti in console al Samsara
può sentirsi, se ne ha voglia, una star pari a
Garrix, Cox e simili. Perché il calore della folla non può essere più forte. Anche chi scrive
potrebbe stare una ventina di minuti in console con successo, sbagliando 4 dischi di fila,
perché la situazione è perfetta. Non ci sono
solo vocalist, sole e mare ad aiutare il dj: non
mancano musicisti eccellenti come Luca Bovino (percussioni) e Gabriele Blandini (tromba),
c’è un impianto audio degno di un club, c’è
un’animazione unica… Sarebbe perfettamente
normale, per qualsiasi dj e per qualsiasi essere umano, montarsi un po’ la testa. E invece
Danilo Seclì, resident da sempre del Samsara, non lo fa. Sa di far parte di una squadra
vincente in cui non ci sono Messi & Cristiano
Ronaldo. Anzi, si potrebbe dire che molto del
successo del Salento sono artisti come lui,
gente che si diverte a mescolarsi coi colleghi, a dare spazio anche al talento altrui. Ad
esempio, al nuovo Samsara Beach di Riccione come resident ci sarà Matte Botteghi, bravo dj scelto anche da Danilo… “Mi sembra la
persona giusta per divertire un po’ tutti”, racconta. Anche il primo album di Danilo Seclì,
Re<erse, nasce da tanto lavoro di gruppo.
“Credo che ognuno nel suo lavoro sia un
vero artista, per questo ho dato solo qualche indicazione e limato qualche dettaglio.
In realtà chi ha realizzato la copertina, chi ha
realizzato il video di YouTube, etc… è stato
libero di esprimersi. Riassumendo, dietro al
loghetto della R di Reverse c’è un mondo”.
Re<erse arriva dopo tante canzoni da saltare create con un altro progetto collettivo,
Salento Calls Italy. Melodie e atmosfere spesso sono vicine a ciò che ballavamo e ascoltavamo negli anni ‘80 e ‘90. Ma tutto questo è
interpretato in modo essenziale, attuale. Non
è certo un disco reggaeton. Un paio d’anni fa
con i Sud Sound System producemmo insieme ‘Festa’, un inno al divertimento dal ritmo
moombahton. È una canzone perfetta per saltare, cosa che non fa mai male. Oggi, invece,
non riuscivo proprio a continuare sulla stessa
strada musicale, volevo provare a produrre
un album che è anche un viaggio interiore.
Re<erse si può ascoltare per intero su YouTube.
L’ho scritto quasi tutto con Sandro Capello, songwriter tedesco che ha saputo dare
quel tocco internazionale che cercavo.
DANCE ON AIR
COSA CAMBIERESTI
DEL MONDO DELLA NOTTE?
Giulia Regain - DJ
Marco Carpentieri - DJ
Nel mondo della notte in Italia cambierei 3 cose. La prima
è l’orario: anticiperei le aperture dei club e farei chiudere
alle ore 2. In secondo luogo darei più qualità a prodotti e
servizi offerti da discoteca, pub e disco-pub; ad esempio:
qualità dei cocktail, impianto audio, servizio al tavolo e
all’ingresso, etc. Al terzo posto, ma non meno importante,
ritornare ad avere dei professionisti, ognuno responsabile
nel proprio ruolo competente ma che allo stesso tempo si
diverta e ci metta passione. E da Dj inizierei proprio dalla musica, selezionando i “bravi dj” che creano atmosfere
magiche ed emozionanti.
Cosa cambierei del mondo della notte? In primis il
modo di vedere il mondo della notte. Ad oggi credo
che ci sia un po’ di confusione, data dal fatto che hanno
permesso a questo settore di diventare alla portata di
tutti, rendendolo un po’ superficiale e mostrando la “discoteca” come luogo per bambini. Fare intrattenimento non è facile, bisogna leggere nella mente di chi ha
voglia di divertirsi, e in maniera professionale dare un
servizio impeccabile; chi ha modo di uscire dal nostro
paese può vedere come le discoteche siano frequentate soprattutto da gente adulta.
A 105 INDAKLUBB
DIMITRI VEGAS
& LIKE MIKE
ANDREA BELLI E MAX BONDINO HANNO INCONTRATO DIMITRI VEGAS, CHE CON IL FRATELLO
LIKE MIKE FORMA IL DUO PIÙ APPREZZATO NEGLI ULTIMI ANNI NELLA CLUB MUSIC.
HIT DI SUCCESSO, COLLABORAZIONI CON PERSONAGGI ILLUSTRI E STRAORDINARIE
ESIBIZIONI LIVE LI HANNO PORTATI AL VERTICE DELLA DANCE MUSIC.
Siete sulla scena clubbing fin dagli anni ‘90. Qual è stato il fattore che più di altri
vi ha portato alla musica elettronica?
Sai, mio fratello Mike ha iniziato con l’hip hop, mentre io facevo cose con un suono
molto hardware, tipico del Belgio di metà anni ’90. Un giorno eravamo entrambi a
Ibiza, e ci siamo innamorati della House Music. Abbiamo provato qualcosa di improvvisato – probabilmente da ubriachi – e abbiamo avuto un’ottima reazione da chi
era lì ad ascoltarci. Abbiamo visto che poteva funzionare, tutto è nato da lì.
Come è nato il brano “Higher Place” e la collaborazione con Ne-Yo?
Mike aveva questo vecchio demo, ma eravamo bloccati e non sapevamo come andare avanti. C’erano varie idee, come quella di aggiungere un saxofono, ma era già
stato fatto così tante volte. Un giorno eravamo a Hollywood, Ne-Yo ci aveva invitato
nel suo studio per lavorare su della nuova musica. Ascoltammo “Higher Place”, a lui
piacque molto, lo incrociò con un suo demo e tutto venne da sé.
Chi è il dj che vi ha ispirato di più all’inizio della carriera, e quello che vi ha aiutato
di più nel corso degli anni?
Quello che mi ha ispirato è Erick Morillo. Per i miei set utilizzavo vinili, finché non vidi
Morillo esibirsi al Pacha all’inizio degli anni 2000. Gli ho visto fare così tante cose
con il cd player che mi sono chiesto cosa stessi facendo con una scatola piena di
vinili. Per me quello è stato un cambiamento radicale. Ci sono tanti Dj che ci hanno
Il singolo che avete realizzato con Diplo, “Hey Baby”, sembra molto diverso da ciò
che ci avete fatto ascoltare in passato. In futuro, dobbiamo aspettarci suoni più
lenti e pop, o è stata solo una parentesi?
Credo che già altri nostri singoli abbiano mostrato un suono diverso… in realtà non
ci siamo mai posti il problema. Chissà, il nostro prossimo singolo potrebbe avere
150 bpm, o 75… Noi facciamo musica e non ci piace essere legati a un solo stile. Ci
piace sperimentare, e tutto ciò che ci pare suonare bene lo riteniamo adatto per una
prossima traccia.
Avere passato un anno intero al vertice della classifica Top 100 di Dj Mag,
ed essere ora al secondo posto, vi ha mai messo pressione?
Il 2016 è volato via così in fretta che non c’è stato il tempo di fermarsi e realizzare
di essere i primi al mondo. Abbiamo continuato a fare musica, e penso questa sia
la cosa più importante. Essere in testa alla classifica? Non è tanto per il premio, è
la gente che ti vota, perché si tratta di un concorso di popolarità, e per noi è stata
come la ciliegina sulla torta. In questo momento facciamo sold out con migliaia di
spettatori - 45.000 in Germania, 85.000 in Belgio – e per noi anche quello è un
premio, un traguardo raggiunto. Siamo contenti di essere ancora nelle primissime
posizioni della classifica, lo eravamo anche in passato, quando occupavamo la sesta
posizione, o quando siamo entrati nei primi 100. Per noi è un bel complimento, ma
la musica viene sempre prima.
aiutato, ma se devo fare un nome dico Axwell. È stato il primo a scoprirci e ci ha fatto
apprendere l’utile cura maniacale per i particolari.
Avete ancora intenzione di produrre un nuovo album? Che significato può avere un
album oggi?
Abbiamo accantonato l’idea di un nuovo album. Il modo in cui la gente sperimenta la
musica oggi è differente. Noi siamo cresciuti con gli album: li mettevamo nel cd player dell’auto, ascoltavamo tutti i brani e capivamo il concetto della storia che l’artista
raccontava attraverso tutti i brani. Oggi - con iTunes e Spotify - la gente ascolta ogni
singolo brano di un album per 2 secondi, per vedere
se gli piace, poi sceglie le singole canzoni da inserire
nella propria playlist. È un modo diverso, non dico sia
peggiore, ma sicuramente diverso. Noi pensiamo che
oggi non sia possibile raccontare una storia con un
album, e per questo abbiamo deciso di dedicarci ai
singoli brani, alcuni dei quali gratuiti e messi a disposizione dei nostri fan, per loro playlist. Così andiamo
incontro al modo di sperimentare la musica oggi.
Guarda l’intervista a Dimitri Vegas su 105.net
ORGANIZZATO DA
ive
y ou play
l’arte si fa valore
AFTER EIGHT GUIDE
TUTTO SULLE
TENDENZE DELLE
PROSSIME NOTTI
D’ESTATE
ABBIAMO CHIESTO A DJ, PRODUCER, VOCALIST, PROPRIETARI DI LOCALI E ALTRI PROTAGONISTI
DEL MONDO DELLA NOTTE DI SVELARCI LE TENDENZE DELL’ESTATE.
FRANCO
MOIRAGHI
DJ E PRODUCER
MUSICALMENTE
IBIZA RESTA
SEMPRE
AL TOP
L’
estate 2017 si presenta a Ibiza davvero interessante, sia musicalmente che per le aperture
di nuovi club-hotel e ristoranti. Come sempre
la spiaggia di Sa Trinxa rappresenta il top, poi Soul
Beach, Blue Marlin, Nassau. Al posto della famosa
discoteca Space aprirà Hi; Nobu e Robert De Niro
aprono hotel & ristorante a Talamanca; Nadal, Enrique Iglesias & Gasol a Playa d’en Bossa aprono un
ristorante dal nome Tatel. Da ricordare poi Downtown
Ibiza di Cipriani, come sempre in Marina Botafoch la
Trattoria del Mar e il ristorante It, i ristoranti Heart e
Lio. Se guardiamo a club e locali, Dc 10, Pacha, Amnesia, Privilege, Sankeys, Ushuaia, Cafe del Mar, Café
Mambo, Eden, Es Paradis. Un appuntamento importante sarà IMS (International Music Summit) al Hard
Rock Hotel (conference per DJ, produttori discografici ed etichette) e a Dalt Vila per fine maggio. Musicalmente, Ibiza resta sempre al top e di tendenza, anche
perché i migliori dj del mondo suonano a Ibiza. Io ci
sarò come sempre, suonando a Sa Trinxa, Downtown
Cipriani, Soul Beach, e nei Party più esclusivi dell’Isola. Un fuerte abrazo!
MASSIMO
D’ARGENIO
MANAGER
LA NOTTE
HA BISOGNO
DI SERIETÀ
E CURA DEL G
PARTICOLARE
razie alla mia esperienza, in qualità di Manager e Responsabile di Sala, in locali situati in
aree d’élite, come Porto Cervo e St. Moritz, e
da poco nella famiglia del Pineta di Milano Marittima, posso dire che quando si ha a che fare con
una clientela internazionale bisogna stare sempre
al passo coi tempi, e dare un giusto equilibrio tra
divertimento e servizio al cliente, le cui pretese
vanno accontentate. Il segreto è far sentire tutti,
e dico tutti, come nella sala di casa propria; niente
distinzioni, ma un ottimo ed elegante servizio per
tutti. Il cliente prima di tutto, si dice sempre...
Le discoteche devono essere gestite come aziende
e, quindi, necessitano di figure professionali che si
occupino ognuna di una particolare zona o di una
particolare funzione. Dico questo perché oggi continuo a vedere, soprattutto in Italia, i gestori fare il
grosso errore di non mettere la persona giusta nel
posto giusto. La Notte ha bisogno di professionalità (e in Italia di persone preparate ne abbiamo) e di
cura del particolare.
Ho sempre considerato importante, avendo una
concessionaria pubblicitaria, di cercare di coinvolgere aziende top nel settore della Notte e dei Club,
che sono e rimarranno il primo punto di comunicazione tra le persone, sempre ovviamente coadiuvati dal fenomeno dei Social; anche se sarebbe bello
rivedere la gente parlare nei club e non stare al cellulare, ma quello è un mio sogno… magari chissà tra
un po’ di tempo…
In Italia, oltre alla Riviera Romagnola che è sempre stata la precorritrice delle mode e delle nuove situazioni, ho visto con piacere l’evoluzione negli ultimi anni della Puglia e del Sud in generale,
così come una rinascita della Sardegna nei periodi
estivi. Occupandomi di marketing, sono il primo a
dire a tutti che in Italia abbiamo i posti più belli del
mondo e non si deve a tutti i costi andare all’estero
per trovare situazioni piacevoli e locali bellissimi.
L’Italia ne è piena e io, da italiano, pur avendo lavorato molto all’estero, sono il primo a dire a tutti:
forza ragazzi! Italian do it better!
AFTER EIGHT GUIDE
FEDERICO
SCAVO
DJ E PRODUCER
L’EDM
È FINITA
S
icuramente il sound dell’estate 2017 è caratterizzato da contaminazioni latine e belle voci.
Ritmi tribali, “pumping” freschi e finalmente
possiamo senza dubbio dire che l’House Music è
C
redo che nel mondo della vita notturna italiana non avremo particolari cambiamenti nelle
tendenze della prossima estate: musicalmente
continuerà l’onda lunga del reggaeton e dell’hip hop,
che caratterizzerà numerose serate e format estivi,
anche se io non amo particolarmente il genere. Nel
clubbing più classico, ritengo che la cadenza ibizenca
sarà confinata in situazioni più di tendenza, mentre
prevedo un ritorno della House più classica e ritma-
tornata a far ballare tutti i dancefloor del mondo
,compreso il main stage dell’Ultra Music Festival di
Miami 2017, dove abbiamo finalmente capito che
l’EDM (da ragazzini) è finita. Buona Estate!
LUCA
SCAGLIONI
ta, con un particolare ritorno del cantato. Spero che
questo permetta anche una maggiore e migliore valorizzazione di DJ e produttori italiani, che ritengo
costituiscano un patrimonio di altissimo livello, spesso sottovalutato e non valorizzato a sufficienza dalle gestioni attuali dei locali, che preferiscono guest
internazionali dal più sicuro ritorno commerciale. La
mancanza del “fare sistema” è stato uno dei principali
problemi del clubbing italiano, e ha impedito l’affermarsi di musica, entertainment, vita notturna made
in Italy, a favore di realtà estere che sono diventate
dominanti e punto di riferimento negli ultimi anni.
A questo proposito, a mio parere, bisogna guardare
con favore alla contaminazione tra mondo della moda
e vita notturna, che può rappresentare un punto di
forza per il sistema Italia, anche nel settore turistico.
Esempio principale di quello che dico è l’esperienza
del Just Cavalli Club di Milano, unico locale ristorantediscoteca in Italia aperto 365 giorni all’anno: quest’estate segnerà lo “sbarco” del Just Cavalli in Sardegna,
a Porto Cervo, nella storica location del Pepero. Dopo
un anno che ha rappresentato un significativo recupero della Costa Smeralda, l’arrivo di un marchio e di
una gestione importante come Just Cavalli, non potrà che valorizzare e promuovere ulteriormente Porto
Cervo. Credo che questa sarà la novità più importante
dell’estate 2017.
ORGANIZZATORE,
TITOLARE DELL’AGENZIA
DI MODELLE ALL AGENCY
BISOGNA
APPREZZARE
LA FUSIONE TRA
MONDO DELLA
MODA E VITA
NOTTURNA
IL MIR SECONDO CIUFFO & FRANKIE P
UN’OPPORTUNITÀ DI “CONNECTION”
TRA PROFESSIONISTI DEL SETTORE
CLUB
Per noi il MIR è un format innovativo,
che si avvicina sempre più al mondo attuale con le sue quattro anime:
Technology Expo, Live You Play, Innovation 4 Entertainment e Music Inside
Festival. Troviamo molto interessante questo format che coniuga le esigenze dei professionisti dello show
business con le attese degli appassionati del settore musicale. Siamo certi
che con il tempo il MIR potrà farsi largo come uno degli appuntamenti più
importanti in Europa.
1998
Lavoriamo e viviamo la notte da oltre 30 anni e non ci sentiamo ancora oggi di dare suggerimenti a questo mondo così fuori da molte regole aziendali. Una cosa, però, è certa:
dobbiamo, qui in Italia, cercare di cambiare il nostro modo di “essere”,
cercando tutti più “connection” tra professionisti, partendo proprio da
appuntamenti come il MIR.
La FCCLUB (Ciuffo & Frankie P dj) collabora in stretta sinergia con la
Lemmo’s Agreement (team che cura la creazione e la produzione di Music
Inside Rimini). In fiera saranno presenti nella Hospitality Area MIF, all’ingresso della Innovation 4 Entertainment, un salotto esclusivo per i clubbers.
AFTER EIGHT GUIDE
COSA CAMBIERESTI
DEL MONDO DELLA NOTTE?
Gio Pineta - PR
Paky Romano - Producer
Se guardo al clubbing, una cosa che abolirei all’istante è
il modo sfacciato che utilizzano certi ‘professionisti’ per
vendere il proprio prodotto. Usciti/e da qualche trasmissione televisiva, o da qualche Reality, ne approfittano per
fingersi Deejay o Vocalist con nessuna esperienza, anche
se l’errore principale penso sia di chi li ospita e di conseguenza li paga. La reputo una piaga della Notte, scoppiata in questi ultimi anni. Del resto cambierei ben poco. La
voglia delle persone di divertirsi per fortuna c’e sempre, ci
vorrebbe soltanto un po’ più professionalità tra gli addetti
ai lavori, e meno apparenza inutile.
Del mondo della Notte cambierei alcuni interpreti. Se questo mondo, magico e affascinante, è riuscito a trasmettere
emozioni, positività, cultura musicale alle varie generazioni, lo si deve a quelle persone competenti che con professionalità, dedizione e amore per il proprio lavoro hanno
reso il tutto una sorta di dimensione alternativa, dove la
gente si proiettava con entusiasmo. Purtroppo, con il passare degli anni, la scena è mutata in una direzione diversa
e sbagliata a mio avviso; ormai siamo circondati da molti
pseudo dj, promoter, art director che si improvvisano tali
pur non avendo le competenze e le capacità.
GATY
R
itengo che le tendenze in
riferimento alla musica, in
ambito Nightlife, per l’estate 2017 saranno sicuramente legate al ritorno della musica House,
della Future House con l’occhio
che strizza fortemente al sound
pop/funky, che sostituirà definitivamente la EDM, cancellandola
del tutto; mentre per tutto il filone underground, si registrerà
la permanenza del genere deep,
electro e tech, con i suoi capostipiti oramai presenti da anni nelle
console di tutto il mondo, partendo da Ibiza ovviamente.
VOCALIST
L’ESTATE 2017
SEGNERÀ IL
RITORNO DELLA
HOUSE MUSIC
PHI BEACH
(BAJA SARDINIA)
ZEN
C
C
LUCIANO GUIDI,
TITOLARE
osa proporrà di nuovo il tuo club quest’estate?
Abbiamo in serbo una programmazione artistica ancora più curata e
coinvolgente. Adatteremo il club all’accoglienza di star dj internazionali
e ospiteremo anche una live band di musicisti eccezionali. La location, che
viene rimodernata ogni anno, apparirà al meglio grazie al supporto creativo di
architetti come Gio Pagani e importanti firme del luxury living come Alberto
Vignatelli (per gli arredi) ed Enzo Catellani (per l’illuminazione). Per il ristorante, la conferma di Giancarlo Morelli è una sicurezza per la nostra clientela, che
si fa sempre più esigente.
Come è cambiata la clientela negli ultimi anni?
La clientela del Phi Beach è in evoluzione costante di anno in anno. Ormai
posso dire di aver fidelizzato nel tempo un ventaglio di profili molto variegati
tra loro. Non solo i top clients mondiali (i cui nomi spesso appaiono in riviste
come Forbes o Time) ma anche i maggiori influencer, socialite e industriali
italiani sono diventati ospiti fissi, assieme agli affezionati locali, che attendono
l’apertura con trepidazione per tutto l’inverno.
Come è cambiata la club music negli ultimi 10 anni?
Oggi è più ricercata; cerchiamo grandi nomi tra i migliori dj del mondo e mettiamo una cura meticolosa nella pianificazione artistica, per incontrare il parere degli appassionati di un determinato sound rispetto al cliente che vuole
solo fare quattro salti.
Descrivi il tuo locale con tre aggettivi...
Semplicemente unico.
ALESSANDRO
ALLOCCA
GIORNALISTA
LONDRA
ANTICIPA
LE HIT DEI
PROSSIMI MESI
(GALLIPOLI)
EMANUELE CASCIARO,
TITOLARE
osa proporrà di nuovo il tuo club quest’estate?
Ci sarà una programmazione artistica più ricca rispetto allo scorso anno,
puntando sempre sulla qualità dei servizi offerti alla nostra clientela,
molto esigente. Non sono escluse delle partnership importanti, delle quali
però non possiamo svelarvi ancora nulla.
Come è cambiata la clientela negli ultimi anni?
Lo Zen si è sempre posizionato su una fascia alta di clientela, fidelizzando
molto spesso gli utenti. Come detto precedentemente, la nostra clientela diventa sempre più esigente e per questo motivo cerchiamo di soddisfarla al
meglio.
Qual è il segreto per fare un lavoro come il tuo per tanti anni?
Il segreto è avere a cuore la struttura, il personale e il territorio, ma soprattutto
i clienti. A tutto questo bisogna aggiungere gli investimenti in marketing e in
servizi.
Come è cambiata la musica negli ultimi 10 anni?
Lo Zen si è sempre tendenzialmente discostato dall’EDM, puntando a far divertire i nostri ospiti con della musica commerciale. Non nego che in alcune
circostanze abbiamo avuto degli ospiti House (il primo maggio il guest del
primo Beach Party sarà Michel Cleis). All’interno dei nostri aperitivi danzanti
ci sono anche dei momenti Happy, scanditi dall’Italian Style e dalla musica del
momento: Hip Hop & RnB.
Descrivi il tuo locale con tre aggettivi...
Elegante, accogliente, curato.
S
e il 2016 ha segnato la scomparsa di
molti artisti della
scena musicale internazionale, il 2017 sta rappresentando in un certo
senso la celebrazione
della vita. Si è passati da
tante nuove produzioni, dove il piano solo la
faceva da padrone con
molte voci soffocate,
alle attuali dove sta predominando la festa degli strumenti, accompagnati dalle più svariate performance
vocali. E questo vale anche per le nuove tendenze musicali in vista dell’imminente estate 2017 a Londra. Città,
da sempre, pronta a sperimentare e anticipare quelli
che poi saranno i successi internazionali dei mesi a seguire. Parliamo soprattutto delle tendenze che partono
dal basso per poi esplodere. Il riferimento è alla Club
Culture di cui la capitale inglese è da sempre portavo-
ce, nonostante negli ultimi anni ci sia stata una volontà,
dettata dalla globalizzazione, che a forza di investimenti milionari, ha tentato di standardizzare ogni genere di
suono. La Club Culture, a Londra, tornerà a nuova vita,
soprattutto in luoghi simbolo come il Fabric. Uno degli appuntamenti da non mancare è quello del 14 e 15
luglio, con il “Love Box”, festival in cui proprio il Fabric
presenterà Seth Troxler, Bicep, Kink, Hammer ed ancora
Ricardo Villalobos e altri ancora che, attraverso le loro
produzioni, ridisegneranno i confini della club culture
internazionale, partendo proprio dal cuore pulsante
della capitale inglese. Se, invece, avete fame di musica ancor prima che l’estate arrivi, tappa al RoundHouse
di Camden, storica fabbrica costruita sessant’anni fa e
poi abbandonata. Ora è una delle nuove e più interessanti sale concerti di Londra, dove è possibile ascoltare, e soprattutto vedere, musica nella sua fase più
genuina. discapito della qualità. Tra gli artisti in programma: The Hunna, Roxanne de Bastion e Rat Boy.
Nomi che, per il momento, non dicono nulla, ma attendete qualche mese e vi suoneranno sempre più familiari.
AFTER EIGHT GUIDE
COSA CAMBIERESTI
DEL MONDO DELLA NOTTE?
Maurizio Maradona - PR
Cosa cambierei del mondo della notte? Facciamo prima a dire cosa non cambierei. Purtroppo, negli ultimi
10 anni ho avuto la possibilità di viaggiare molto; dico
purtroppo perché viaggiando ti rendi conto di quanto
siamo indietro, se parliamo di intrattenimento e Nightlife e ci confrontiamo con le grandi capitali mondiali.
Una cosa è certa, ho conosciuto questo mondo quasi
per gioco, poi ho scelto di dedicarmici con passione e
professionalità, mi sono promesso di continuare a farlo
in Italia per contribuire a colmare questo grande Gap ed
io di solito le promesse le mantengo!
Riccardo Celletti - Vocalist
Del mondo della notte cambierei principalmente la
mentalità dei locali. Bisogna ridare più potere al Direttore Artistico, invece che al PR; ormai nella maggior parte
dei locali italiani conta più chi porta la gente, oppure chi
porta più tavoli. Ecco cosa cambierei, per il resto amo il
mio mondo e ne accetto i pro e i contro.
PINETA
(MILANO MARITTIMA)
FOX E MARCO AMADORI
DIRETTORE E TITOLARE
C
osa proporrà di diverso il tuo club quest’estate?
FOX: Il Pineta non è un locale che insegue le mode, ma un club con uno
stile ormai collaudato. L’estate 2017 ricalcherà i format vincenti che hanno sempre contraddistinto la sua storia, che è fatta di grandi serate e grandi personaggi. In questo senso, nella prima parte della stagione, ospiteremo Gianluca
Vacchi, Paolo Ruffino, Paris Hilton e molti altri che non possiamo ancora svelare.
Come è cambiata la clientela in questi ultimi anni?
MARCO: È diventata giustamente più esigente e selettiva. Per questo, anche
quest’anno, siamo intervenuti sugli organici dei dipendenti, selezionando professionalità più capaci e motivate. Del resto, dal management all’ultimo dei camerieri, la nostra filosofia imprenditoriale richiede sempre applicazione, impegno e massima affidabilità.
Qual è il segreto per fare il vostro mestiere per tanti anni?
FOX: Essere convinti del proprio prodotto, ma non stancarsi mai di aggiornarsi.
Pur restando fedeli a un format, è sempre importante il refresh dell’immagine
perché, rispetto a qualche anno fa, oggi la discoteca è diventata, prima di tutto,
un luogo d’incontro, una location in cui si possono consolidare relazioni e dunque anche dialogare senza la necessità di sgolarsi. Certo, i decibel restano alti
ma, rispetto al passato, la pista da ballo è più limitata a vantaggio delle cosiddette aree riservate alle ‘pubbliche relazioni’. Il segreto, dunque, tornando alla
domanda, è rinnovarsi ma sempre nel segno della continuità.
Come è cambiata la musica negli ultimi 10 anni?
MARCO: Prima c’erano solo Disco-Dance e House Music, oggi invece va per la
maggiore l’Hip Hop, anche se al Pineta si cercano sempre forme musicali più
raffinate e ricercate, mai dozzinali.
Descrivi il tuo locale con 3 aggettivi…
FOX: Pionieristico, sempre di moda, inimitabile
MARCO: magico, unico, eterno.
T
endenze dell’estate? Se parliamo di musica, finalmente stiamo rallentando un po’ il tempo (intendo BPM, da
quello che sento nelle charts USA e UK, oltre che in Italia. Tornando alla dance sui 120/125 BPM... bye bye EDM and
welcome cool music again! House cantata, Future House, Pop
Dance con il mix di trap, aggiungendo i suoni Dance Hall, ritmi anni ’90, con le melodie che spaccano il cuore. Testi che
parlano direttamente al cuore, tipo Ed Sheeran con “Shape of
you”, Clean Bandit con “Rockabye ft. Sean Paul & Anne-Marie”,
e come The Chanismokers con “Something just like this”. Nel
mezzo di questa miscela musicale, troviamo anche i suoni tropicali, come quelli che ascolto io e che mi fanno ricordare un
film cult degli anni ‘90, “Cocktail” con Tom Cruise. Addio EDM
e la troppa distorsione dei suoni. I suoni sono più gentili, meno
metallici meno sintetici e molto più puliti. E qua mi viene di dire
la frase cliché “Less is More”. Se parliamo di moda, finalmente
fanno tendenza gli occhiali da vista, che io adoro! Un tempo
era un accessorio riservato ai nerd, oggi sono diventati un vero
must del look di tutti i giorni; io ne ho 100 paia diversi (sono
collezionista di occhiali da vista e da sole) e ora posso sfruttarli
ogni giorno con un look diverso. Forse perché danno subito
un’aria più intelligente a chi li indossa (come diceva Marilyn
Monroe). Abiti e gonne, sono tornati i plissettati, come quando
ero piccola io, negli anni ’80. Blondie Style! Plissettati dorati,
metallici, neri… e le camicie con maniche extra large ed extra long. Frange, colori metallizzati, sparkle come piace a me!
Noto che stanno tornando gli abiti in stile lingerie, come quelli
di Blondie e Madonna negli anni ’80 e ’90. Il giallo fa molto tendenza sulle passerelle dell’estate 2017, e il mio favorito di ogni
giorno: il denim! Non posso vivere senza jeans, di tutti i colori.
Seguo la tendenza di essere me stessa e indossare quello che
mi piace. Per me questo vuol dire essere di tendenza.
ANIA J
DJ
NELLA MUSICA
IL RITMO STA
RALLENTANDO,
NELLA MODA GLI
OCCHIALI FANNO
TENDENZA
AFTER EIGHT GUIDE
COSA CAMBIERESTI
DEL MONDO DELLA NOTTE?
Marco Fava - Hair Stylist
Niccolò Armaroli - Organizzatore
Del mondo della notte cambierei il look di certi interpreti, magari seguendo le nuove tendenze. Sarà un’estate all’insegna di look forti, dai capelli cortissimi per le
donne, mantenendo i ciuffi molto lunghi e colorati, a capelli lunghissimi, con effetti di schiaritura che noi chiamiamo “marmorizzati”, con nuance che vanno dal rosa
pallido fino al biondo sabbia. Torneranno i look vaporosi
e ordinati, con capelli lucidissimi. Io prevedo il ritorno
in auge del casco, tutto “swaroskato” e con il supporto
del calore diffuso, per non aggredire più i capelli con
spazzole e phon.
P
er l’estate 2017 prevedo un
gran ritorno della musica House. In realtà la musica House
ha fatto un percorso lungo e strano
sin dalla sua nascita, nei primi anni
‘80. Da allora continua ad essere di
moda a periodi alterni, abbracciando vari filoni contaminati da generi
proveniente da tutto il mondo, ma
in fondo non è mai uscita di scena.
Negli ultimi anni siamo stati travolti dalla martellante EDM, fenomeno
europeo che ha avuto un grande
successo in ottica di vendita discografica. Si stanno abbandonando i
suoni scontati, per intenderci quelli
Mi piacerebbe che le serate cominciassero prima. Inoltre
vedo, almeno a Firenze, che i clienti girano più discoteche nella stessa sera. A mio avviso, è sbagliato. È più bello
godersi una serata dall’A alla Z nello stesso locale. Molte
discoteche dovrebbero migliorare il servizio bar, perché
nel 2017 la qualità dei drink e dei cocktail non può essere
ferma agli anni Novanta-Duemila. Osservo senza grande
entusiasmo questa disperata ricerca da parte delle discoteche di continui guests e ospiti. Un locale forte deve avere la propria identità: un mix vincente tra personale (camerieri, barman, security, pr) e dj.
SALVATORE
PATISSO
alla Swedish House Maphia e Calvin
Harris. Ultimamente c’è voglia di
Old School, c’è voglia di club, voglia
di vivere la musica con i sentimenti,
ascoltare e ballare musica che abbia
un’anima, qualcosa di profondo, che
prenda corpo e mente. Per l’estate
2017 prevedo un ritorno a un sound
più funky, più eccentrico, con tanto
groove, prevedo il ritorno della vera
House.
DJ
C’È VOGLIA
DI ASCOLTARE
MUSICA CHE
ABBIA UN’ANIMA
SESTO
SENSO
(DESENZANO DEL GARDA)
VITTORIO SCALA
DIRETTORE ARTISTICO
Q
uali novità dobbiamo attenderci nel tuo club quest’estate?
Per la nuova stagione estiva avremo un programma artistico internazionale, selezionato con un’accurata ricerca nelle tendenze di
quella che è la night-life attuale del mondo dei locali.
Avremo una ristorazione di alto livello alla carta con un vero e proprio ristorante, accompagnata da un intrattenimento musicale e performance-show
di livello.
Avremo un nuovo format del venerdì autoprodotto da noi: “I’m a Pop Star”,
con guest internazionali, musica pop, dance pop e hip hop.
Come è cambiata la clientela negli ultimi anni?
La clientela è più pretenziosa, più attenta nella spesa, anche se noi possiamo ritenerci fortunati perché abbiamo un target di clientela che si distingue
ancora e sopra alla media.
Qual è il segreto per fare un lavoro come il tuo per tanti anni?
Rimanere sempre sul pezzo, in continuo aggiornamento sui cambiamenti
e le tendenze, le mode; e, cosa ancor più importante, coltivare e curare i
propri rapporti interpersonali.
Come è cambiata la musica negli ultimi anni?
La musica è cambiata in maniera esponenziale, ma comunque è un ciclo,
come tutte le mode e le tendenze.
Descrivi il tuo locale con tre aggettivi…
Elegante, eclettico e divertente.
ISA
IAQUINTA
DJ
STIAMO
TORNANDO
ALLA HOUSE
PIÙ CANTATA
E PIÙ MORBIDA
M
entre scriviamo, l’apertura del Twiga di Otranto è ancora uno degli
argomenti più discussi nel mondo della Notte.
Dando per scontata l’apertura, anche se al momento non c’è una
data certa, il nuovo club di Briatore & soci promette di ripetere il successo
ottenuto dagli altri Twiga e Billionaire sparsi per il mondo: Versilia, Monte
Carlo, Dubai, Londra.
Con queste parole Briatore ha commentato la nuova avventura imprenditoriale in Puglia.
“Sono molto soddisfatto perché abbiamo trovato dei partner preparati,
affidabili ed entusiasti, che eseguiranno e gestiranno questo progetto seguendo i nostri altissimi standard”.
Anche il Twiga Otranto offrirà gli stessi servizi degli altri lidi voluti da Briatore. Non mancheranno il ristorante, il bar e il nightclub: queste strutture
saranno collocate su grandi pedane sotto un pergolato con vista mozzafiato sulla baia di Otranto.
Si prepareranno piatti di alta cucina italiana e giapponese.
La parola d’ordine è sinergia, con tutti i Twiga club per l’animazione delle
serate, con Dj e artisti internazionali.
Una grande opportunità per il territorio, sottolineano gli organizzatori, secondo cui “la città di Otranto diventerà sempre più una meta gettonata
dai turisti internazionali e il Twiga Beach Club sarà il suo flagship product,
eccellenza nel lusso dell’ospitalità salentina”.
M
usicalmente non amo
parlare di tendenze;
soprattutto quando
ci si avvicina all’estate, odio i
cosiddetti “tormentoni” che
si esauriscono in una stagione e non lasciano nessuna
traccia di sé. Tendo ad essere anticonvenzionale, soprattutto nei miei set; sono
dell’idea che se un pezzo,
anche se old style, ha un bel
sound, viene ascoltato e ballato indipendentemente dalle tendenze del momento.
Resto comunque appassionata al genere DeepHouse
e Soulfull, e sto preparando
due tracce che avranno questa impronta, che usciranno
a maggio con la Rebus Re-
cords. Per quanto riguarda
le tendenze musicali legate
ai club, credo che il panorama stia un po’ cambiando, ci
stiamo allontanando un po’
di più dalla EDM e stiamo ritornando alla House più cantata, più morbida, e questa è
una tendenza che mi piace,
anche se a differenza degli
anni ‘90 è più difficile per i
producer italiani raggiungere le vette delle classifiche,
ormai dominate dai grandi
produttori nord europei e
dalle major discografiche.
La Mecca dei clubbing in
Europa rimane sempre Ibiza,
anche se Mikonos sta prendendo piede da diversi anni
a questa parte.
AFTER EIGHT GUIDE
COSA CAMBIERESTI
DEL MONDO DELLA NOTTE?
COMTINUA L’INIZIATIVA TREND LIVE
Irene Antonucci - Vocalist
Secondo me bisognerebbe puntare sulla qualità più
che sul “risparmio”. Il concetto di club ha messo un po’
nell’angolo la discoteca. Non a caso non vi sono molte
vie di mezzo, festival o lounge bar adattati a discoteca.
Si guardi le grandi discoteche di Ibiza, che si avvalgono di performer professionisti e di effetti scenici di alto
livello. Le discoteche che ancora funzionano lo devono
al fatto che scelgono appunto professionisti, senza dimenticare che sono location dove la figura del Direttore
Artistico ha ancora un valore. Più che cambiare, rivisiterei qualcosa che è andato perduto.
Invia il tuo dj set a:
[email protected].
I video verranno pubblicati sui
canali social di TREND e quello con
più visualizzazioni verrà premiato
dal magazine.
ANGELO P
CERVO
VOCALIST
ESTATE 2017?
CE N’È PER
TUTTI I GUSTI
er l’estate 2017 si prevedono
tante novità ma anche delle
belle conferme...nel panorama
Romano la grande conferma è rappresentata dal Nice. Dalla seconda settimana di giugno si riparte con il locale
che ha fatto la storia dell’estate romana. Le serate di punta saranno, oltre al
venerdì e sabato, il mercoledì con musica Hip-Hop/Black. La novità potrebbe essere rappresentata dalla domenica, nella quale si preannunciano una
serie di eventi con Top Dj internazionali. Ma non esiste Estate senza mare
e allora eccola una conferma dell’estate: Formentera! Da giugno a set-
tembre tutte le sere con un palinsesto
ormai consolidato, con la cena spettacolo più famosa d’Europa al Rigatoni
(con un artistico di livello come Pigna
Matteo Lotti e da quest’anno Umberto Smaila) e poi la grande conferma
del Pineta Club, con le sue serate di
punta come Mamacita e Glitter. La
grande novità è sicuramente rappresentata dalla (finalmente) rinascita di
Desenzano del Garda, con il club che
meglio la rappresenta, il Sesto Senso,
ritornato in auge grazie ad una cordata di imprenditori che hanno sempre
amato uno dei club più famosi d’Italia.
Insomma, ce n’é per tutti i gusti!
CAPANNINA
E BUSSOLA
NICE
C
C
(VERSILIA)
GHERARDO GUIDI
DANIELE SQUATRITO
TITOLARE E GENERAL MANAGER
osa ci sarà di diverso nel tuo club quest’estate?
DANIELE (direttore): Prima di tutto una programmazione diversificata
e di qualità. Inoltre, abbiamo inserito spettacoli live e lap articolazione
animazione video mapping, tecnica scenografica che permette di proiettare
video sulle pareti con un effetto 3D molto suggestivo.
Com’è cambiata la clientela in questi ultimi anni?
GHERARDO GUIDI (Proprietà): Sicuramente è migliorata sotto il profilo musicale. Oggi si ha una clientela molto più preparata e quindi molto esigente in
termini di sonorità.
Qual è il segreto per fare un lavoro come il tuo per tanti anni?
GHERARDO GUIDI (Proprietà): Prima di tutto la capacità di saper ascoltare il
proprio pubblico e capire ciò che desidera. Poi sicuramente l’esperienza nel
settore, che permette di reagire alle dinamiche sfaccettature di questo mondo.
Ovviamente anche una certa cultura musicale.
Com’è cambiata la musica negli ultimi anni?
DANIELE (direttore): Negli ultimi anni si è verificato un cambiamento radicale,
è cresciuto il predominio della tecnologia digitale nella musica a seguito dell’espansione esponenziale di internet. Ciò ha provocato un vero e proprio mutamento nel mercato discografico, portando anche un cambiamento sostanziale
delle sonorità rispetto al passato.
Descrivi il tuo locale con 3 aggettivi...
DANIELE (direttore): Esclusivo, elegante, coinvolgente
GHERARDO GUIDI (Proprietà): Meraviglioso, fantastico, intramontabile.
L
a tendenza dell’estate 2017
sarà sempre quella di andare
a Ibiza, per i più modaioli e
affascinati da quest’isola, ma la mia
speranza è che località italiane che
hanno reso questo paese stupendo e copiato negli anni ‘90 tornino
alla ribalta e che i giovani tornino a
frequentare i locali notturni in massa. Infine, credo che il reggaeton
spopolerà ancora, a discapito della
dance commerciale, ma ancora di
più della ormai quasi defunta ma
mia amata musica “di tendenza”;
un po’ come lo saranno i risvoltini
ai pantaloni... defunti. Ai proprietari
di locali chiederei priorità a chi fa
realmente il proprio lavoro in qualsiasi mansione: vocalist, agenzie,
etc.. e non chi lo fa come riempitivo
settimanale. Eviterei di prendere a
pochi soldi personale tanto per fare
e, piuttosto, pagare leggermente di
più ma avere i migliori in ogni segmento. Idem per gli ospiti: pochi ma
di qualità. Alla fine i 100€ spesi in
più ritornano in maniera esponenziale in altri “modi “. Giusto mantenere prezzi non esorbitanti come
adesso, tra cene e bevande. Infine,
unire la forze tra chi è in difficoltà
in un’unica realtà per ogni zona. So
che è difficile, ma è meglio stringere i denti tutti assieme che fare
guerre del “nulla”. E consiglierei di
mantenere fedeltà ai locali chiamati
TOP, senza cercare marchette sporadiche in posticini inutili. Il concetto finale è: poche realtà, ma di qualità e con professionisti.
(ROMA)
ALFREDO GUIDA
ANDREA BARBERIS
DIRETTORE E TITOLARE
osa ci sarà di diverso nel tuo club questa estate?
ALFREDO: Diciamo che in realtà non è una novità di questa estate, ma
risalente alla scorsa estate... Ovvero abbiamo inserito nel nostro club la
parte culinaria inserendo nel progetto il ristorante, che oltre a dare un posizionamento anche diverso ci permette di fidelizzare un tipo di pubblico che
altrimenti in discoteca andrebbe molto poco. Le vere novità, invece, saranno
nei contenuti, e parlo di cucina e parte artistica, ma non posso ancora anticipare nulla altrimenti finisce l’effetto sorpresa.
Come è cambiata la clientela in questi ultimi anni?
PROPRIETÀ: Diciamo che negli ultimi anni si è molto sviluppato il discorso dei
prive e dei tavoli, quindi oggi la clientela rispetto a prima è molto più propensa ad avere un posto di riferimento all’interno del locale dove poter passare la
serata ed è molto attenta al servizio...
Qual è il segreto per fare un mestiere come il tuo per tanti anni?
PROPRIETÀ: Beh non c’è dubbio che le prime cose siano la serietà e l’affidabilità offerte sia al pubblico che agli addetti ai lavori, le quali aiutano a dare
sempre un’immagine giusta oltre a una capacità di capire e anticipare i movimenti del mercato per essere sempre al passo con le mode e le tendenze
del momento.
Descrivi il tuo locale con tre aggettivi...
PROPRIETÀ e ALFREDO: divertente, tecnologico e il terzo ci piacerebbe che
lo scegliesse il pubblico. Vi aspettiamo questa estate per toccare con mano
quello che è il Nice disco!
ICIO
FRANZONI
TITOLARE
AGENZIA D’IMMAGINE
IL REGGAETON
SPOPOLERÀ
ANCORA
AFTER EIGHT GUIDE
COSA CAMBIERESTI
DEL MONDO DELLA NOTTE?
Chiara Giorgianni - Vocalist
Nel mondo della Notte cambierei determinati tipi di gestione. Sempre più spesso c’è chi si improvvisa Direttore Artistico, gestore o chi apre locali senza sapere da
che parte iniziare. Certo, non c’è una formula adatta per
fare andare bene ogni locale, ma chi decide di seguire
una discoteca dovrebbe almeno avere le competenze
musicali. Una cultura della musica ampia. Dovrebbe capire cosa serve per quella determinata struttura. Un’altra cosa molto importante è avere una linea musicale e
gestionale. Non puoi spaziare improvvisamente da una
linea musicale all’altra senza un senso logico.
S
ono della “vecchia scuola”, ho
iniziato più di 20 anni fa, praticamente “inventando” il mio
mestiere... anni incredibili! Veri! Senza “i social”, che per quando mi riguarda hanno preso sopravv≠ento e
in un certo senso rovinato la notte...
la sincerità del nostro lavoro! Siamo
in un’epoca “fake” e la notte ne risente fortemente; non vedo emozioni sincere, né artisti veri o gente
pronta a spaccarsi una caviglia pur
di dare il massimo. In passato i dj e
gli artisti pensavano solo a dare il
massimo durante la serata, avendo
poi soddisfazioni impagabili.
(FORMENTERA)
FEDE PIGNA
DIRETTORE E SOCIO
Del mondo della notte cambierei prima di tutto gli orari
di chiusura: chiuderei alle 3, così da evitare che la gente
ecceda con alcol e droghe, evitando incidenti. Aumenterei i controlli all’interno dei club, farei più selezione e
creerei ambienti più glamour.
TANJA
MONIES
La nuova generazione, purtroppo,
copia, e non ha una propria identità.
Basta creare il personaggio sul web,
che per noi “vecchi” è fantascienza,
per “ingannare” e con falsità conquistare “la gente”; non serve preparazione, né talento, solamente saper fare un buon marketing sul web.
Cosa cambierei? Non ho una time
machine, ma ringrazio Dio di aver
vissuto gli anni prima dei social! La
tendenza di questa estate? Diciamo
che sarebbe super trendy spegnere
il telefono e godersi la vita per davvero!
PINETA
Maire Garcia - Influencer
VOCALIST
RINGRAZIO DIO
DI AVER VISSUTO
GLI ANNI PRIMA
DEI SOCIAL
C
osa ci sarà di diverso nel tuo club quest’estate?
Ti rispondo con due semplici parole: P*nk Flamingo.
Qual è il segreto per fare un mestiere come il tuo per tanti anni?
Sicuramente la passione e la professionalità... e non smettere di crederci mai.
Solo così i sacrifici e la fatica non pesano tanto.
Descrivi il tuo locale con tre aggettivi…
Solare, carico e divertente (del resto è il mio locale !! Quindi non può che essere
a mia immagine e somiglianza!).
VIDA LOCA
D
urante l’estate 2016 Vida Loca ha fatto ballare l’Italia e l’Europa con un
tour di ben 68 party: Rimini, Formentera, Forte dei Marmi Milano Marittima, Bellagio, Brescia, Bergamo, Gallipoli, Padova, Jesolo, Lignano, Porto
Rotondo, Venezia, Lido di Spina… E cosa fa Vida Loca per l’estate 2017? Cresce
ancora. Perché la festa è sempre più conosciuta, la sua musica rappresenta sempre di più il divertimento di qualità… e non solo il reggaeton, ovvero il sound più
divertente del momento. Quando in console ci sono dj come Tommy Luciani e i
suoi colleghi, quando sui palchi ballano i performer Vida Loca, quando la serata
parte o sta per partire… la differenza si sente forte. Il party infatti mescola show
coinvolgenti, musica easy, immediata ma spesso nuova, e un approccio soprattutto internazionale che è ancora raro trovare nelle feste e nei locali italiani.
Vida Loca, tra l’altro, non è certo soltanto un party reggaeton: i dj della musica
mettono insieme ritmi latini, hip hop e pop… il mix, all’estero, lo chiamano Urban,
ovvero è il sound delle metropoli di tutto il mondo. Scenografie, musica live che
si mescola a dj set, ballerine e ballerini professionisti… Vida Loca, però, non è
un ‘freddo’ party Hollywoodiano in cui muovere il piedino a tempo gustandosi
lo spettacolo degli altri. È una festa da vivere ballando, in pista o al tavolo, in
mezzo ai sorrisi e gli abbracci degli amici. È veramente una festa collettiva. I dj
in console non mettono musica per sé o per far sentire quanto sono bravi. Chi
canta sul palco lo fa per far cantare anche chi è in pista. Il ritmo, nel corso di ogni
evento, tra l’altro, cambia, non è lo stesso dall’inizio alla fine come nel caso di
house, tech house, anni ’90 e compagnia. È uno dei punti di forza di Vida Loca,
ma raccontarli tutti a parole è dura e pure video e foto, pur belli, non dicono
tutto. È molto meglio vivere la festa di persona in giro per l’Italia e per l’Europa.
WLADIMIRO
PERRINI
DJ E PRODUCER
VORREI
UN MONDO
DELLA NOTTE
PRIVO
DI INVIDIE
D
el mondo della notte
cambierei il modo di viverlo. Ad esempio: basta
selfie mentre si è all’interno di
un club… ahahahahaha! Scherzi a parte io non cambierei
nulla, renderei semplicemente
il mondo della notte un mondo privo di competizione e
invidie; vorrei che fosse tutto
amore, musica e amicizia. Purtroppo non è così, per questo
vorrei un cambiamento.
W la musica!
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