(Perspektiven no. 2/2005, pag. 46)
LE SCIENZE DELL’ANTICHITÀ
Varie discipline studiano l’antichità, passando al setaccio tutto quello che gli uomini del
passato, anche lontano, hanno lasciato su documenti, ma anche sotto terra, in laghi o nel
mare. Tutto serve a darci notizie sul passato: l’opera filosofica e i rifiuti, il tempietto e la
scheggia di bicchiere.
Chi si interessa del passato storico e preistorico
alle università svizzere troverà una ricca offerta
di curricoli, sia umanistici sia scientifico-naturalistici.
Le discipline dall’approccio umanistico presuppongono conoscenze del latino e, spesso, del greco.
Alcune si basano prevalentemente su reperti fisici, altre su fonti scritte. Il campo di ricerca a volte
è delimitato nel tempo, a volte concerne un’area
geografica precisa.
Le scienze dell’antichità si integrano a vicenda sia
per i contenuti sia per i metodi, tanto che la combinazione di un paio di discipline non può che
essere fruttuosa. La riforma di Bologna e l’introduzione dei titoli di bachelor e di master ha indotto molte sedi ad integrare nel bachelor le basi di
varie scienze dell’antichità. Alcune discipline hanno perso la loro indipendenza, ma sono scaturite
sinergie che allargano la preparazione degli allievi. Per esempio, l’università di Basilea offre un
curricolo integrato in “scienze dell’antichità”, comprendente sette indirizzi: egittologia, storia antica, filologia greca, archeologia classica, filologia
latina, scienze naturali applicate all’archeologia,
paleo- e protostoria con archeologia galloromana
(delle province romane)
.
A Berna l’archeologia mediorientale, l’archeologia mediterranea, la pre- e protostoria e l’archeologia galloromana si sono unite per offrire un
bachelor e un master in archeologia.
Già da alcuni anni le università di Friburgo, Ginevra, Losanna e Neuchâtel offrono un diploma romando d’archeologia organizzato in comune, con
quattro indirizzi.
Alle prossime pagine illustreremo la panoramica
delle discipline, indicando numeri di telefono e
siti (purtroppo non sempre aggiornati, perciò bisognerà informarsi direttamente presso gli istituti universitari sulle ultime novità).
Con la riforma di Bologna, anche le scienze dell’antichità subiranno cambiamenti, a breve o medio termine. In particolare, alcune discipline perderanno la loro autonomia per diventare indirizzi di discipline affini sovraordinate. Cambieranno
anche le denominazioni e le condizioni, per esempio l’obbligo del latino.
Gli istituti universitari forniranno le informazioni
aggiornate.
Settore delle scienze umane
LA FILOLOGIA CLASSICA
Si occupa principalmente delle letterature greca
e latina dalle origini fino all’epoca tardo-antica.
Analizza l’intero patrimonio letterario degli antichi, e, accanto alle opere poetiche, si occupa anche di retorica, storiografia, filosofia, testi scientifici, epistolari e altro.
La familiarità con queste lingue e letterature suscita la comprensione per il processo che ha dato
origine alla cultura europea. Chi si occupa di filologia classica avrà contatto anche con altre discipline: l’archeologia, la storia antica, la storia dell’arte, la filosofia e le scienze delle religioni.
perspektiven no.2/2005
Lo studio
Naturalmente, sono indispensabili conoscenze di
latino e/o greco a tutte le università.
BS: (indirizzi nel bachelor, BA, e nel master, MA,
“scienze dell’antichità”).
BE: BA e MA,
FR: BA e MA,
GE: BA e MA,
LA: BA e MA,
NE: BA e MA,
ZH: BA e MA allo studio.
Queste discipline possono essere scelte per l’abilitazione all’insegnamento medio-superiore, il latino anche per la scuola media. Si trovano i collegamenti con gli istituti universitari al sito:
Trattano le lingue antiche anche l’indogermanistica, l’egittologia e l’archeologia mediorientale.
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LA STORIA ANTICA
Analizza le testimonianze scritte provenienti dai
territori su cui greci e romani hanno esercitato la
loro influenza politica e culturale tra il secondo
millennio prima di Cristo e la caduta dell’impero
romano.
Siccome la traduzione scritta denota vaste lacune, ci si appoggia anche ai metodi di discipline
affini.
Lo studio
Di regola, latino e/o greco obbligatorio.
L’ARCHEOLOGIA CLASSICA
L’archeologia classica rivolge la sua attenzione alle
testimonianze della vita antica, e, in particolar
modo, all’eredità culturale e tecnica dei greci, dei
romani e degli etruschi.
I reperti più frequenti sono estratti dal terreno:
sono schegge, utensili, statue, ma anche fondamenta d’edifici, abitazioni, officine, monumenti
civici, templi.
Ogni oggetto va collocato in un contesto. Quando si tratta di un’opera d’arte, si cercherà di ascriverla a una bottega o a un maestro, grazie alle
indicazioni di stile, ma anche grazie al materiale
usato, alle tecniche di lavorazione e agli altri indizi
che possono aiutare a stabilire epoca e luogo
d’origine.
Gli interrogativi che l’archeologia classica si pone
riguardano tutti gli sviluppi sociali, culturali e storici.
Lo studio
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perspektiven no. 2/2005
Di solito sono necessari il latino e il greco.
L’ARCHEOLOGIA DELLE PROVINCE ROMANE
La disciplina considera gli influssi culturali dell’impero romano sulle sue province galliche dal secondo al quarto secolo dopo Cristo. E’ una materia storica e umanistica che lavora sia con metodi tradizionali (cronologia, tipologia, sviluppo
stilistico) sia con tecniche naturalistiche (esame
del materiale, datazione). Le fonti più importanti
sono costituite dalle opere letterarie antiche, dalle
iscrizioni, dalle immagini, dalle statue, da oggetti
di vario genere (monete, ceramiche, utensili) e
dagli interi siti archeologici: case, città, necropoli,
luoghi sacri e templi.
Lo studio
BS: indirizzo unito alla pre- e protostoria nel nuovo
BA / MA “scienze dell’antichità”
BE: indirizzo nell’ambito del BA / MA “archeologia”
tel. 031 350 10 10
http://www.cx.unibe.ch/sfu
FR: solo materia secondaria, risp. settore II, i corsi si
frequentano a Berna,
LA: integrata nello studio dell’archeologia classica.
L’ARCHEOLOGIA MEDIORIENTALE,
LE LINGUE E CULTURE DEL MEDIO ORIENTE ANTICO
Basandosi su testimonianze archeologiche e su
fonti scritte (prevalentemente in accadico e
sumerico), questa disciplina si occupa della storia
culturale della “Mezzaluna fertile” dal quarto millennio avanti Cristo alla sconfitta dei sassanidi da
parte degli arabi fedeli dell’islam (settimo secolo
d.C.).
La regione trattata si estende dal Pakistan all’Asia
Minore, dalle regioni islamiche dell’ex – Unione
Sovietica alla penisola araba.
Lo studio
Vige l’obbligo del latino e del greco, cui si aggiungeranno, durante gli studi, l’accadico e/o altre lingue antiche (per esempio l’ebraico, l’aramaico, il
sumerico).
BS: lezioni facoltative nel quadro di uno studio
delle scienze dell’antichità
tel. 961 267 30 63
http://www.unibas.ch/klassarch
BE: indirizzi nel BA / MA “archeologia”
tel. 031 631 82 99
http://www.ane.unibe.ch
GE (*):
tel. 022 705 70 33
http://www.unige.ch/lettres/antic
(selezionare: “langues et civilisations de la
Mésopotamie”).
perspektiven no.2/2005
L’ARCHEOLOGIA PRE- E PROTOSTORICA
Compie ricerche sui millenni trascorsi dall’apparizione dell’uomo sulla terra all’invenzione della
scrittura. I reperti provenienti dagli scavi ci permettono di dedurre notizie sullo sviluppo della
cultura, le strutture sociali, economiche e degli
insediamenti e le scoperte compiute dall’umanità nel corso dei millenni. Essi sono esaminati sia
con metodi specifici della storia dell’arte (per
esempio la determinazione delle forme e degli
stili), sia con metodi provenienti dalle scienze
naturali (per esempio la datazione al carbonio
14, la dendrocronologia, l’archeobiologia). A volte esperimenti concreti, per esempio la costruzione di un forno simile a quelli preistorici e la
sua attivazione, servono a farci capire le tecniche
del passato.
Lo studio
Settore umanistico
BS: indirizzo nell’ambito del curricolo di BA e MA
in “scienze dell’antichità”
tel. 061 267 23 40
http://www.unibas.ch/arch
BE: indirizzo nel nuovo studio di BA / MA “archeologia”
tel. 031 350 10 13
http://www.cx.unibe.ch/sfu
FR: solo materia secondaria, risp. settore II,
tel. 026 300 78 51
http://www.unifr.chscant
(selezionare: “archéologie, archéologie pré- et
protohistorique”),
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GE: vedi: antropologia
tel. 022 379 69 67
http://anthro.unige.ch
(selezionare: “laboratories”),
NE: nell’ambito dell’archeologia classica,
ZH: (*)
tel. 01 634 38 34
http://www.prehist.unizh.ch
Settore delle scienze naturali
BS: si veda: “archeologia scientifico-naturalistica”.
L’ARCHEOLOGIA SUBACQUEA
I reperti archeologici non si trovano solo sotto
terra, ma anche sott’acqua. La Società svizzera
d’archeologia subacquea,, GSU, organizza rego-
larmente corsi per sommozzatori con brevetto
e almeno trenta immersioni.
Per informazioni:
http://www.gsu.ch
LA TECNICA DEGLI SCAVI ARCHEOLOGICI
Questi specialisti fungono da capocantiere: sono
responsabili per le infrastrutture e il personale, si
occupano del calcolo dei costi e dei tempi di lavoro, allestiscono la documentazione sullo scavo.
L’Associazione dei tecnici di scavi archeologici
informa sulla professione e la formazione.
VATG
Christian Winkel
[email protected]
http://www.vatg.ch
L’ANTROPOLOGIA
L’antropologia fisica è quel ramo della biologia
che tratta la posizione dell’essere umano nel regno animale, lo sviluppo dagli ominidi all’uomo
moderno e le diverse caratteristiche delle popolazioni attualmente sulla terra. Verte sulla storia
biologica dell’umanità e la genetica delle popolazioni.
L’insegnamento e la ricerca sono incentrati sulla
ricostruzione dei tipi di popolazione, tentata in
base a frammenti ossei e all’analisi del DNA.
Lo studio
BS: nell’ambito del BSc / MSc “archeologia preistorica e scientifico – naturalistica” alla facoltà di
scienze naturali
tel. 061 201 02 00
http://www.unibas.ch/arch
GE: indirizzo nel BSc /MSc di biologia
tel. 022 379 69 67
http://anthro.unige.ch
ZH: MSc dopo un BSc in biologia
tel. 01 635 54 11
http://www.unizh.ch/anthro
Maggiori informazioni sullo studio della biologia
nel relativo articolo di questo fascicolo.
L’ARCHEOLOGIA SCIENTIFICO – NATURALISTICA
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periodi preistorici, ma anche dell’età antica, medievale e moderna.
Lo studio
BS: indirizzo nel BA / MA “scienze dell’antichità”
alla facoltà di lettere, oppure come curricolo BSc
/ MSc “archeologia preistorica e scientifico –
naturalistica” alla facoltà di scienze naturali.
Seminario di pre- e protostoria
tel. 061 201 02 00
http://www.unibas.ch/arch
(con interessanti esempi di ricerche compiute e
di progetti).
perspektiven no. 2/2005
Durante gli scavi vengono alla luce, accanto ai
reperti tradizionali come manufatti in ceramica,
metallo e pietra, anche resti biologici, quali ossa
umane e di animali, semi, cereali, frutta, foglie,
legno, pollini, feci.
Di solito, questi oggetti sono stati portati in quel
luogo dall’uomo, che ha raccolto bacche e frutti,
ha cacciato o pescato animali, coltivato cereali.
Spesso sono stati conservati grazie all’ambiente
umido o ad un suolo particolare. L’esame
archeobiologico e naturalistico di questi reperti
permette di trarne deduzioni sul clima dell’epoca, sui sistemi economici e sull’alimentazione dei
LA PALEONTOLOGIA
E’ la scienza degli animali e dei vegetali fossili: ne
esamina la morfologia, la classificazione, la
filogenesi, l’ecologia e la diffusione spazio-temporale.
Abbraccia esseri viventi che spaziano dai vegetali
monocellulari ai dinosauri. Permette di capire
com’era la vita nelle ere geologiche passate e di
ricostruire l’evoluzione delle specie animali e vegetali, i processi avvenuti nel corso di milioni d’anni,
i mutamenti ambientali e geologici.
Alcuni tipi di microrganismi pietrificati sono indice di giacimenti di sostanze preziose per l’uomo,
quali il petrolio.
Lo studio
Alle seguenti università la paleontologia è componente, indirizzo o materia di diploma nell’ambito della geologia. Le università collaborano tra
loro e coordinano l’insegnamento.
Luoghi di studio: BS, BE/NE/FR, ZH università e
politecnico.
All’università di Zurigo può essere anche un MSc
dopo un BSc in biologia.
Per collegarsi con gli istituti e con siti importanti:
http://www.unibas.ch/earth/paleo
Per ulteriori informazioni sulle scienze della terra
si veda il numero 2/04 di Perspektiven.
LA DENDROCRONOLOGIA
La dendrocronologia è al servizio dell’archeologia preistorica, classica, galloromana e medievale.
Grazie all’analisi degli anelli di crescita del legname recuperato durante uno scavo o un restauro,
riesce a datare, spesso con gran precisione, un
oggetto di legno, un edificio o un monumento.
Il paragone con altri tronchi cresciuti in epoche
note ci permette di risalire all’anno in cui il nostro albero fu abbattuto. La crescita degli alberi
dipende dal clima di ogni anno, perciò si conosce
anche l’andamento climatico di un lungo periodo.
Per le querce di alcune regioni si hanno i diagrammi di crescita degli ultimi novemila anni!
Abbreviazioni
BA: bachelor of arts
MA: master of arts,
(*): bachelor e master in preparazione
BSc: bachelor of science
Lo studio
Sebbene la dendrocronologia tocchi varie discipline, non costituisce materia di diploma o di
master.
Lo studio delle scienze forestali, ambientali o naturali (botanica, geografia o scienze della terra)
può costituire una base adatta, che sarà completata da un’esperienza pratica all’Istituto federale
di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio,
che ha sede a Birmensdorf
MSc: master of science
MP: materia principale
MS: materia secondaria
da BS a ZH: sigle delle università
perspektiven no.2/2005
Studio e professione
Comune a tutte queste discipline è il fatto di essere scelte da un numero ridotto di studenti e di
essere insegnate da pochi docenti per sede. I docenti di ogni università insegnano i metodi di lavoro
e i fondamenti della loro disciplina basandosi su un ventaglio di argomenti che non esaurisce la
ricchezza degli argomenti, perciò, da ogni studente, ci si aspetta che approfondisca per conto proprio
i temi che gli interessano o che sono indispensabili a un professionista. Sono pure vivamente consigliate, per non dire indispensabili, esperienze professionali nel futuro campo di lavoro: campagne di
scavo in Svizzera e all’estero (spesso organizzate dall’istituto universitario), assistenza al professore e
tutorato per gli studenti più giovani, collaborazione presso musei e collezioni, esperienze presso il
servizio archeologico cantonale, nella tutela dei monumenti storici, in laboratori specializzati, nel
mondo della scuola, nel turismo culturale o nel giornalismo. I posti di lavoro indirizzati specificamente
ai diplomati di queste materie sono molto rari. La scarsità di lavoro non deve, però, trattenere dallo
scegliere questa strada chi è seriamente motivato e pronto a compiere qualche sacrificio iniziale e
darsi da fare con impegno. Le possibilità future saranno migliori se si è conseguito un dottorato, si
sono compiute esperienze professionali, si sono conosciuti professionisti già inseriti nel settore.
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