15
20
16
Jazz Network, Regione Emilia-Romagna Assessorato alla Cultura, Ater
Associazione i-jazz, Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura
Comune di Rimini Settore Cultura, Comune di Correggio, Comune di Imola Assessorato alla Cultura
Comune di Russi - Teatro Comunale, Fondazione Teatro Rossini di Lugo
Comune di Modena Assessorato alle Politiche Giovanili, La Tenda di Modena, Associazione Culturale Muse
Comune di Parma Assessorato alla Cultura, Casa della Musica - Parma, Ars Canto G. Verdi - Parma
Comune di Forlì Assessorato alla Cultura, Teatro Diego Fabbri di Forlì
Italian Jazz Orchestra - Associazione Scuola Musicale D. Alighieri Bertinoro
Comune di Castel San Pietro Terme Assessorato alla Cultura, Combo Jazz Club di Imola, Uisp Castel San Pietro Terme
Comune di Casalgrande Assessorato Tempo Libero, Comune di Massa Lombarda Assessorato alla Cultura
Comune di Solarolo Assessorato alla Cultura, Comune di Fusignano Assessorato alla Cultura, Associazione Suburbia - Bagnacavallo
Comune di Cervia Assessorato al Turismo e alla Cultura, Comune di Gambettola Assessorato alla Cultura
La Baracca dei Talenti - Gambettola, Comune di Coriano Assessorato alla Cultura, CorTe Coriano Teatro
Compagnia Teatrale Fratelli di Taglia, Comune di Dozza Assessorato alla Cultura, Compagnia Teatrale della Luna Crescente
Piacenza Jazz Club, Jazz Club Ferrara, Cisim di Lido Adriano - Associazione Culturale Il Lato Oscuro della Costa
Fondazione Teatro Socjale - Piangipane, Mama’s Club - Ravenna
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Con il patrocinio di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori
dal 28 febbraio
al 1 giugno
2015
Supplemento n. 1 a PAN
Performing Arts Network
Anno XXV/n.1 - Periodico
Quadrimestrale - Aut. Trib.
Ravenna n. 1014 del 07/02/94
Direttore Responsabile:
Sandra Costantini - Direzione,
redazione, amministrazione:
Via Montelungo 4, Ravenna
Editore: Jazz Network,
Via Montelungo 4, Ravenna
Stampa:
Filograf, Forlì
Graphic design:
Imprint/Profeta - Alfredo Profeta
4A2 Marchio - Logotipo
COMUNE DI
RAVENNA
COMUNE DI
RUSSI
COMUNE DI
MODENA
COMUNE DI
PARMA
ARS CANTO G. VERDI
Coro Voci Bianche e Giovanile
COMUNE DI
FUSIGNANO
13
15
14
9
16
17
18
19
21
2
22
24 3
25
26
27
5 67 8
20
COMUNE DI
CASTEL SAN PIETRO TERME
10 11 12
30
1
2 34
29
28
COMUNE DI
Casalgrande
COMUNE DI
MASSA LOMBARDA
COMUNE DI
GAMBETTOLA
COMUNE DI
DOZZA
COMUNE DI
SOLAROLO
Enti Promotori
Jazz Network, Regione Emilia-Romagna Assessorato alla Cultura, Ater
Associazione i-jazz, Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, Comune di Rimini Settore Cultura
Comune di Correggio, Comune di Imola Assessorato alla Cultura, Comune di Russi - Teatro Comunale
Fondazione Teatro Rossini di Lugo, Comune di Modena Assessorato alle Politiche Giovanili, La Tenda di Modena
Associazione Culturale Muse, Comune di Parma Assessorato alla Cultura, Casa della Musica - Parma
Ars Canto G. Verdi - Parma, Comune di Forlì Assessorato alla Cultura, Teatro Diego Fabbri di Forlì
Italian Jazz Orchestra - Associazione Scuola Musicale D. Alighieri Bertinoro
Comune di Castel San Pietro Terme Assessorato alla Cultura, Combo Jazz Club di Imola, Uisp Castel San Pietro Terme
Comune di Casalgrande Assessorato Tempo Libero, Comune di Massa Lombarda Assessorato alla Cultura
Comune di Solarolo Assessorato alla Cultura, Comune di Fusignano Assessorato alla Cultura
Associazione Suburbia - Bagnacavallo, Comune di Cervia Assessorato al Turismo e alla Cultura
Comune di Gambettola Assessorato alla Cultura, La Baracca dei Talenti - Gambettola
Comune di Coriano Assessorato alla Cultura, CorTe Coriano Teatro, Compagnia Teatrale Fratelli di Taglia
Comune di Dozza Assessorato alla Cultura, Compagnia Teatrale della Luna Crescente
Piacenza Jazz Club, Jazz Club Ferrara, Cisim di Lido Adriano - Associazione Culturale Il Lato Oscuro della Costa
Fondazione Teatro Socjale - Piangipane, Mama’s Club - Ravenna
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Con il patrocinio di SIAE - Società Italiana degli Autori ed Editori
Informazioni
Jazz Network, tel 0544 405666, fax 0544 405656
e-mail: [email protected] - website: www.crossroads-it.org - www.erjn.it
Ufficio Stampa
Daniele Cecchini
Direzione Artistica
Sandra Costantini
Consulenti artistici: Fabio Ravaglia (Cassero Jazz, Dozza Jazz);
Alessandro Pelli (Correggio Jazz).
Organizzazione Jazz Network
Antonio Gioiellieri (Presidente) - Diego Pasini (Responsabile Produzione)
Monica Tramonti (Responsabile Amministrazione) - Roberta Giraldo (Web Designer)
3
High Hugh
affiancati da altri due giovani inglesi (Rick Simpson
al piano e Tom Thornton al basso) entrambi nati nel
1986. Cresciuta a swing anni ’30, innamorata di abiti
vintage e film in bianco e nero, ci riporterà indietro
nel favoloso jazz del passato dipingendolo a modo
suo…
Dall’altro, i tre senior, di nazionalità diverse, ma
dello stesso anno d’origine: 1939. Il nostro illustre
trombettista Enrico Rava (Trieste, 20 agosto), il chitarrista brasiliano Irio De Paula (Rio de Janeiro, 10
maggio) che fatalità suonerà proprio in duo col primo, e il più senior dei tre, visto che è nato il 4 aprile
a Witbank, in Sudafrica: Hugh Masekela, cantante,
trombettista-flicornista, bandleader, compositore e
poeta, voce politica ribelle, difensore dei diritti del
suo popolo contro l’apartheid, bardo nero di un’intera nazione. Cinquant’anni di sfolgorante carriera,
durante la quale ha realizzato più di 40 album e ha
lavorato al fianco di artisti come Harry Belafonte,
Dizzy Gillespie, i Byrds, Fela Kuti, Marvin Gaye,
Paul Simon, Stevie Wonder, Miriam Makeba (che è
stata anche sua moglie)…
La sua canzone anti-apartheid “Bring Him Back
Home (Nelson Mandela)”, del 1986, è stata un grido di mobilitazione, uno slogan risuonato con forza in ogni angolo della Terra: di lì a quattro anni,
Mandela sarebbe stato scarcerato…
Masekela non ha mai smesso di perseguire il proprio obiettivo, con caparbia ostinazione e grazie
alla sua preziosa dote, una grande capacità di parlare al mondo: spargere la voce sulla ricostruzione
dell’eredità culturale in Africa. Un tema che batte da
sempre nel suo cuore.
Sarà lui il nostro ospite d’onore: il simbolo di questa edizione, ma anche del jazz e del suo lungo
cammino.
Sandra Costantini
“Crossroads” coi suoi 16 anni compiuti è oggi un
teen-ager, sia pur allevato con un’educazione dagli
orizzonti assai aperti, dato che tranquillamente
se ne va in giro per la regione, per oltre tre mesi,
facendo tappa in 20 città, con 49 date di concerto, 52
gruppi più 10 soli pomeridiani, 500 e passa musicisti… Teen-ager intraprendente, perché non si limita
a visitare i maggiori centri, ma si avventura anche
nelle località più periferiche, che sono il tessuto
della grande pianura. Anche se predilige il suolo
d’Emilia-Romagna, si può dire cittadino del mondo: difatti accoglie nel suo lungo peregrinare, senza
confini di sorta, artisti provenienti da Stati Uniti,
Europa (Italia in primis), Argentina, Brasile, Israele,
Norvegia, Sudafrica… Stili, etnie, background,
sesso, religioni, classi, culture, formazioni: tutte le
possibili combinazioni sotto ogni profilo sono rappresentate, il concetto di limite, e tanto più quello di
discriminazione, non lo riguardano. D’altronde non
sarebbe un festival di jazz…
Prendiamo a mo’ di esempio i due estremi che vi
convivono, da una visuale strettamente anagrafica.
Da un lato, il gruppo più giovane, oltretutto per la
prima volta in Italia: il quartetto della cantante texana, che ora si divide tra Londra e Parigi, Hailey Tuck,
classe 1990 come il suo batterista Lloyd Haines,
4
il calendario
Sabato 28 febbraio
come solista. Lasciata l’Argentina, ha proseguito gli
studi musicali negli USA per poi giungere in Italia.
Qui ha raccolto un solido e costante successo, dapprima con i suoi Aires Tango, poi con le altre formazioni
da lui create e le collaborazioni con Danilo Perez,
Bob Mintzer, Steve Turre, Tony Scott, Roy Hargrove,
Enrico Rava, Roberto Gatto, Antonello Salis, Fabrizio
Bosso… Gerardo Di Giusto, emigrato a Parigi, è
diventato arrangiatore e pianista di fiducia per maestri del tango argentino e della musica latina, ma
anche per musicisti jazz come Magik Malik. Carlos
Buschini, trasferitosi in Italia, si è fatto conoscere
sulla scena musicale europea suonando con i grandi
rappresentanti del jazz italiano e francese: Bojan Z,
Magik Malik, Luis Agudo, Antonello Salis, Tiziana
Ghiglioni… Gabriel Minino Garay ha fatto di Parigi
la sua seconda casa. Qui ha creato la sua band Les
Tambours du Sud, con una decina di percussionisti.
Ha collaborato con musicisti di fama internazionale
come Dee Dee Bridgewater, Mercedes Sosa, Jacky
Terrasson, Michel Portal, Stefano Di Battista…
CASALGRANDE (RE), TEATRO FABRIZIO DE ANDRÉ, ORE 21:15
CORDOBA REUNION
Javier Girotto - sax baritono, sax soprano;
Gerardo Di Giusto - pianoforte;
Carlos Buschini - basso, contrabbasso;
Minino Garay - batteria, percussioni
esclusiva italiana
Nello stesso luogo e nello stesso giorno, ma un
anno prima, i Cordoba Reunion avrebbero dovuto
suonare le note inaugurali di Crossroads 2014. Ma
una sfortunata combinazione di malanni di stagione fece saltare la serata, che ora si ripropone come
ideale fuoco d’artificio iniziale per il festival.
Tutti originari di Cordoba (Argentina) i membri di
questo quartetto si sono ritrovati, dopo aver seguito
percorsi musicali diversi, in Europa. La loro compatibilità, geografia a parte, era troppo spiccata perché
non ne nascesse un supergruppo. E di fatti eccolo
qui: Cordoba Reunion, con la sua commistione tra
jazz e musica argentina, folklore e musica sofisticata,
improvvisazione e ritmi ballabili tradizionali (tango,
zamba, chacarera, milonga, chaya). Gli ingredienti
sono quelli giusti per ottenere un’esplosione di colorismo sonoro, una deflagrazione ritmica ad alta intensità, una gioiosa espressione di passioni sudamericane.
Javier Girotto è una sorta di primus inter pares all’interno della band, in virtù della sua notevole fama
5
Martedì 3 marzo
Nato nel 1957, Rea ha esordito assai presto sulla
scena jazzistica romana, creando già nel 1975 il Trio
di Roma (con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto).
Con questa formazione saltuariamente attiva sino a
tempi a noi vicini e, successivamente, con gli ormai
celeberrimi Doctor 3 (con Pietropaoli e Fabrizio
Sferra), Rea ha stabilito la norma del piano trio jazzistico all’italiana. Con questi antecedenti sarà assai
stimolante ascoltarlo a capo di un nuovo trio che lo
vede al fianco di Ares Tavolazzi e del funambolico
batterista dei Bad Plus, David King.
Rea non è comunque affatto nuovo a collaborazioni
internazionali. Nel suo curriculum ce ne sono anzi
di straordinarie: con Chet Baker, Art Farmer, Lee
Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Phil Woods,
Michael Brecker, Joe Lovano, Gato Barbieri… Non
meno altisonante è stato il suo percorso nella
musica pop italiana: pianista prediletto da Mina,
Claudio Baglioni e Pino Daniele, Rea ha collaborato
anche con Domenico Modugno, Fiorella Mannoia,
Riccardo Cocciante, Renato Zero, Gianni Morandi
e Adriano Celentano, mentre di recente ha preso
parte alla ‘svolta jazz’ di Gino Paoli.
FUSIGNANO (RA),
AUDITORIUM ARCANGELO CORELLI, ORE 21:00
DANILO REA TRIO feat. Ares
Tavolazzi & David King
Danilo Rea - pianoforte;
Ares Tavolazzi - basso, contrabbasso;
David King - batteria
Danilo Rea si riconosce immediatamente tra i colleghi di strumento per la personale e marcata cantabilità delle sue linee. Il suo tocco pianistico si impone con una immediatezza dal notevole impatto
emotivo: nelle idee ritmiche del pianista vicentino
(ma romano d’adozione) convivono trasparenza
e autorevolezza, mentre il senso della narrazione
musicale è capace di trasformare una canzone in un
piccolo poema.
A far sviluppare queste doti hanno certamente contribuito le esperienze del pianista, che lo hanno
messo di fronte alle necessità espressive sia del jazz
che del pop, sempre in contesti del più alto livello.
6
Venerdì 6 marzo
campioni di un jazz che pare muoversi a grandi
passi verso il futuro e in tal veste danno man forte a Pareti nel creare un impatto sonoro tellurico
alquanto diverso dai sapori mediterranei dei suoi
precedenti lavori (Il Circo e Maremma).
Qui, sia le forme che le sonorità hanno l’aspetto di un
avamposto in una terra ancora tutta da esplorare e dal
forte richiamo per un orecchio curioso: temi dal movimento imprevedibile, linee suadenti, riff avvincenti,
frammentazione postmoderna, grooves avvolgenti.
Audace e gioiosa, la musica dei Roar At The Door sprigiona un’energia da far sembrare che tutto vortichi in
una sorta di anarchia. Eppure, sotto, si percepisce la
presenza di un ordine ‘segreto’, di una mappa ancora
non disegnata e che però i musicisti sanno seguire
mentre procedono nel trascinante impeto dell’esecuzione. In gennaio è uscito il Cd Il mondo che verrà:
diretto come il rock, ma ricco di allusioni e rimandi
che rendono caleidoscopica la trama musicale.
CASTEL SAN PIETRO TERME (BO),
“CASSERO” TEATRO COMUNALE, ORE 21:15
“Cassero Jazz”
BEARZATTI OTTOLINI
PARETI PAOLI
“The Roar At The Door 4et”
Francesco Bearzatti - sax tenore, clarinetto;
Mauro Ottolini - trombone;
Raffaello Pareti - contrabbasso;
Walter Paoli - batteria
presentazione cd “Il mondo che verrà” (Artesuono, 2015)
Si presentano sotto nome collettivo, ma c’è lo zampino da leader del contrabbassista Raffaello Pareti
nella creazione di questo gruppo, che vede in front
line due degli strumentisti a fiato più in vista del
jazz italiano. Bearzatti e Ottolini sono tra l’altro
7
Sabato 7 marzo
L’incontro con un quinto sax, quello dell’argentino Javier Girotto, li ha decisamente portati su una
dimensione nuova e insolita. L’esordio di questa
collaborazione è documentato sul disco Suix (2008,
Parco della Musica Records): la struttura musicale
cameristica, sotto l’influsso di Girotto, ingloba sia
la matrice jazzistica che gli spunti latino-americani
dettati dagli strumenti a fiato popolari.
Nel 2013 è poi arrivato un secondo disco, Araucanos
(questa volta pubblicato dall’etichetta discografica
dello stesso Girotto). La formula, perfettamente
congeniale per questi musicisti, è riproposta con
ancora più verve negli arrangiamenti curati da
Massimo Valentini sulla base di composizioni quasi
tutte di Girotto: nuovi brani inediti e una selezione di pagine del primo periodo degli Aires Tango.
Un turbinio di tango e ritmi folclorici, incastonati
nelle forme della musica classica e del jazz: musica travolgente e intensa, con il sax dell’argentino
chiamato sia a far emergere il suo inconfondibile
solismo che a intrecciarsi nelle maglie della scrittura
d’insieme.
CASTEL SAN PIETRO TERME (BO),
“CASSERO” TEATRO COMUNALE, ORE 21:15
“Cassero Jazz”
JAVIER GIROTTO & ATEM
SAX QUARTET
Javier Girotto - sax soprano, flauti andini moxeño e quena;
David Brutti - sax soprano;
Matteo Villa - sax contralto;
Davide Bartelucci - sax tenore;
Massimo Valentini - sax baritono
L’Atem Sax Quartet si è formato nel 2005 raggruppando sassofonisti accomunati dagli studi presso il conservatorio “Rossini” di Pesaro e la cui attività si è svolta essenzialmente in ambito classico
(Filarmonica Marchigiana, Orchestra Internazionale
d’Italia, Orchestra di Santa Cecilia), senza escludere
qualche incursione in altri territori (Marche Jazz
Orchestra). Tutti e quattro i membri dell’Atem fanno
anche parte dell’Italian Saxophone Orchestra.
8
Domenica 8 marzo
è nata nel 1959, è riuscita ad affermarsi con eguale
fortuna in generi assai diversi come il jazz, il pop,
il rock e l’R&B: merito del suo approccio canoro
capace di passare dal sofisticato al viscerale, nonché
dell’estrema estensione (quattro ottave), il perfetto
controllo ritmico e l’intonazione millimetrica della
sua voce.
Nel 1981 partecipò all’incisione del disco Into the
Garden degli Eurythmics: il suo primo rilevante passo nel giro della musica pop che conta. È stata poi
corista per i Communards di Jimmy Somerville. Nel
1986, con Don’t Leave Me This Way, i Communards
e Sarah Jane scalarono le classifiche di vendita
internazionali, imprimendo un marchio canoro
indimenticabile. Da lì iniziò la carriera da solista
della Morris, ricca di nuove collaborazioni: Riccardo
Fogli, Riccardo Cocciante (col quale nel 1991 ha
vinto il festival di Sanremo), Steve Martland, Matt
Bianco, Marc Ribot, Dominic Miller.
Antonio Forcione, italiano
di nascita ma londinese di
adozione, è un virtuoso della chitarra acustica, capace di
portare il suo strumento in
zone mai esplorate da altri.
La sua carriera si è sviluppata
con notevole successo in una
varietà di contesti, com’è evidente dalle sue innumerevoli
collaborazioni: Biréli Lagrène,
B a r n ey K e s s e l , D o m i n i c
Miller, Rossana Casale, Trilok
Gurtu, John Scofield, John
McLaughlin, Charlie Haden,
Zucchero, Bobby McFerrin,
Phil Collins, Pino Daniele, Van
Morrison...
MASSA LOMBARDA (RA), SALA DEL CARMINE, ORE 21:00
SARAH JANE MORRIS &
ANTONIO FORCIONE
Sarah Jane Morris - voce;
Antonio Forcione - chitarra
Sarah Jane Morris e Antonio Forcione hanno in
comune l’Inghilterra (per lei patria natìa, per lui
adottiva), uno stile peculiare e una storia di successi. Un repertorio di songs celeberrime, riarrangiate
con rivoluzionaria semplicità, è l’innesco per un
folgorante mix di virtuosismi in punta di dita, ritmi
impetuosi, ardente spiritualità e ironia in buona
dose: formatosi nel 2012, questo duo dalla comunicativa straordinaria ha dimostrato sin da subito una
perfetta e istintiva intesa.
Sarah Jane Morris, inglese di Southampton, dove
9
Giovedì 12 marzo
Ricchi delle loro variegate esperienze, tra jazz, rock,
musica d’autore, Alessandro “Asso” Stefana, Danilo
Gallo e Zeno de Rossi nel 2007 hanno imboccato
una stradina della campagna padana che improvvisamente è sbucata… nelle vaste lande del west statunitense, con una traslazione estetica e geografica
degna delle ‘meraviglie’ di un Lewis Carroll. E infatti
i Guano Padano mandano in cortocircuito la logica
comune: vintage e avanguardia diventano tutt’uno,
folk e punk sono come i due lati dello stesso 45
giri. Se ne sono accorti musicisti come Mike Patton,
Marc Ribot, Chris Speed, i Calexico, Mark Orton e
Vinicio Capossela, tutti rimasti coinvolti in collaborazioni con il trio.
A partire dal 2010 i Guano Padano hanno lasciato lungo la strada quattro dischi. Il più recente,
Americana, si ispira alle pagine dell’omonima antologia curata da Elio Vittorini, che fece conoscere
per la prima volta in Italia pagine fondamentali di
numerosi scrittori statunitensi, da Poe a Hemingway,
Steinbeck, Anderson, Faulkner, Fante… Dai loro
racconti e le loro suggestioni prendono vita i brani
del disco, che portano alla luce una sintesi di sonorità tex-mex, jazz e psichedeliche dagli effetti incantatori: colpi di sole tra musica surf e western che
producono vibrazioni inquiete e impetuose.
In giornata, prima del concerto, i Guano Padano
metteranno la loro esperienza e la loro ispirata creatività al servizio di altri musicisti, nell’ambito di
un workshop che sarà certamente particolare come
ogni nota suonata da questo gruppo: si farà pratica
musicale d’assieme, si esploreranno gli strumenti
e l’effettistica della band, si parlerà del bagaglio
musicale da cui attinge, della cinematografia che l’ispira, della cura per ottenere un certo tipo di suono.
MODENA, LA TENDA, ORE 10-13, 14:30-16:30
“Mister Jazz”
WORKSHOP
di musica d’insieme
con GUANO PADANO
“Dal folk al metropolitano,
tra polvere di pianure e binari
ferroviari”
A Jazz Education
MODENA, LA TENDA, ORE 21:30
GUANO PADANO
“Americana Tour”
Alessandro “Asso” Stefana - chitarra, steel guitar;
Danilo Gallo - basso el.;
Zeno de Rossi - batteria
Ma è una rock band o un jazz trio? E quel nome
‘ruspante’ sarà troppo trasgressivo o non abbastanza per la musica ideata dai tre immaginifici artisti?
Non fatevi troppe domande e ascoltate (facendo
attenzione agli effetti lisergici).
10
Sabato 14 marzo
Quando il jazz metteva le ali ai piedi e andare a un
concerto significava, sostanzialmente, scatenarsi
nei balli più in voga del momento: furono gli sfrenati anni della swing era. È da qui che parte la Roveri
Big Band, risalendo poi la storia delle grandi orchestre jazz sin verso i nostri tempi. Dai fondamentali
Duke Ellington e Count Basie alla sofisticata maturità introdotta nel linguaggio orchestrale da Stan
Kenton e Sammy Nestico, arrivando poi ai fasti
di Quincy Jones. Insomma, un tuffo nella storia,
tra alcuni dei brani indubitabilmente più belli della musica afro-americana, nella loro più opulenta
incarnazione sonora.
Ma la Roveri Big Band non vive in un passato isolato da tutto. La grande tradizione orchestrale, nel
corso di uno spettacolo energico e divertente, si
ricongiunge al jazz contemporaneo, al funk e al
pop di più bella marca, oltre che alla canzone italiana, sotto la direzione di Massimo Sgargi, pianista ma anche arrangiatore che
fornisce un personale tratto stilistico
all’orchestra.
Come promesso dal titolo della serata, nel concerto di Dozza la Roveri Big
Band presenterà musiche di Duke
Ellington, in arrangiamenti originali:
tra queste troveranno spazio It don’t
Mean a Thing e la suite Duke’s Tale, che
contiene alcuni dei più famosi temi di
Duke, oltre a uno dei più meravigliosi tributi che siano stati mai rivolti al
Duca, Duke Ellington’s Sound of Love
di Mingus. E, siccome il fondamento
della musica jazz è suonare canzoni e
improvvisarci sopra, la Roveri metterà sui leggii anche diversi brani della
tradizione melodica italiana.
DOZZA (BO), TEATRO COMUNALE, ORE 21:00
“Dozza Jazz”
ROVERI BIG BAND
“Duke’s Love Call… ovvero
da Ellington a Totò”
Massimo Sgargi - pianoforte, direzione;
Elisa Cavallarin - voce; Marco Matteuzzi - sax alto;
Alessandro Vercesi - sax alto; Massimo Rizzuti - sax
tenore, sax soprano; Giuseppe Fabbri - sax tenore;
Sauro Baldi - sax tenore; Marco Parma - sax baritono;
Antonio Fittipaldi - tromba; Matteo Comellini tromba; Antonio Manzoni - tromba; Gazmir Lika
- tromba; Francesco Lanza - trombone; Marco Menetti
- trombone; Sandro Caliumi - trombone; Luca
Bianconcini - trombone; Sergio Rotunno - chitarra;
Filippo Senaldi - basso el.; Sergio Piccinini - batteria
11
Domenica 15 marzo
strumenti inusuali e dimenticati ha trovato tra l’altro uno ‘sfogo’ nella creazione di un laboratorio che
raccoglie tutti i suoi oggetti musicali, accumulati in
anni di ricerche in Italia e in Europa.
Per molto tempo Mariani è stato il batterista di
Enrico Rava e Vinicio Capossela e ha girato per
festival al fianco di Marc Ribot, Stefano Bollani,
Gianluigi Trovesi. Nella seconda metà degli anni
Novanta si esibisce con i Mazapegul (fondati assieme a Valerio Corzani, ‘spalla’ dei Mau Mau), firmando per intero il repertorio folk multietnico della
band. Nel 2003 crea quindi i Daunbailò (sempre
con Corzani) e più recentemente dà vita a Saluti
da Saturno, progetto in cui il cantautorato assume
una foggia visionaria: “free jazz cantautorale”, nella
definizione dello stesso Mariani. Nel 2009 è tornato
a collaborare con Capossela, prima per Il gigante e il
mago, poi per Marinai, profeti e balene.
DOZZA (BO), TEATRO COMUNALE, ORE 21:00
“Dozza Jazz”
MIRCO MARIANI TRIO +
special guest DANIELE
D’AGARO
“Pasionaria”
Tributo a Charlie Haden
Daniele D’Agaro - sax tenore, clarinetto;
Marco Ricci - chitarra;
Roberto Bartoli - contrabbasso;
Mirco Mariani - batteria
Nel trio “Pasionaria”, si ritrovano assieme, dopo
vent’anni, Mirco Mariani, Roberto Bartoli e Marco
Ricci, tutti accomunati dalla passione per Charlie
Haden, il grande contrabbassista scomparso lo
scorso anno. Ai tre si
aggiunge poi come
special guest Daniele
D’Agaro, sassofonista
friulano ma particolarmente legato alla
scena della musica
improvvisata olandese (ha collaborato con
Tristan Honsinger,
Tobias Delius, Misha
Mengelberg...).
A Crossroads in veste
di batterista, Mirco
Mariani è in verità
un polistrumentista
a suo agio anche con
chitarre e tastiere. La
sua passione per gli
12
Martedì 17 marzo
Fairgrounds è un gruppo aperto, nella cui line up
Ballard coinvolge di volta in volta diversi musicisti:
una logica che rivela l’importanza di circondarsi dei
collaboratori a lui più affini e la volontà di esplorare
sonorità e percorsi improvvisativi sempre nuovi.
Nei Fairgrounds sono transitati Tigran Hamasyan,
Eddie Henderson, Larry Grenadier, Mark Turner,
Jeff Parker e Ben Street, mentre nella prossima tournée del gruppo al fianco del batterista californiano troveremo Kevin Hays, Lionel Loueke e Reid
Anderson: un rimescolamento delle carte che spinge verso un sound sapientemente elettrificato e che
farà risaltare lo stile di Ballard, tra i più rappresentativi del drumming moderno per come sa coniugare
in maniera eclettica la pulsazione swing, quella del
post-bop e i ritmi extrajazzistici.
PARMA, CASA DELLA MUSICA - SALA DEI CONCERTI, ORE 21:00
JEFF BALLARD
“FAIRGROUNDS”
feat. Kevin Hays, Lionel
Loueke, Reid Anderson
Jeff Ballard - batteria;
Kevin Hays - pianoforte;
Lionel Loueke - chitarra;
Reid Anderson - electronics
La caratura di Jeff Ballard (nato in California nel
1963) risulta evidente anche solo citando i musicisti che più assiduamente lo hanno cercato per i
propri gruppi: Pat Metheny, Brad Mehldau, Joshua
Redman, Kurt Rosenwinkel
e, soprattutto, Chick Corea.
Dopo i primi passi mossi
sulla scena newyorkese (tra
l’altro con Lou Donaldson e
Buddy Montgomery), fu proprio la chiamata da parte di
Corea, nel 1999, a dare una
svolta alla carriera di Ballard,
proiettandolo nell’olimpo del
batterismo internazionale. Da
allora Ballard ha preso parte a
diverse formazioni di Corea,
dal New Trio agli Origin, registrando anche diversi dischi.
In anni recenti ha poi sviluppato una sua attività da leader, riscuotendo un particolare successo con il gruppo Fly,
co-diretto con Mark Turner e
Larry Grenadier.
13
Giovedì 19 marzo
di due musicisti eclettici come Raiz (Almamegretta)
e Fausto Mesolella (Avion Travel).
Dago Red è il vino rosso dei guappi italo-americani,
che ha ispirato gli omonimi racconti di John Fante e
ora dà il nome a una nuova inebriante miscela, questa volta musicale. Raiz e Mesolella trascinano con
sé il pubblico in una sorta di ‘passatempo’ d’autore,
un caleidoscopio di accostamenti imprevedibili,
in cui i confini stilistici sembrano esistere solo per
essere scavalcati.
Raiz (al secolo Gennaro Della Volpe, nato a Napoli
nel 1967) è celebre come voce degli Almamegretta
sin dalle origini del gruppo, all’inizio degli anni
Novanta. Lasciata la band che gli ha dato fama,
Raiz ha dato il via alla sua carriera da solista, oltre a
collaborazioni con Pino Daniele, Stewart Copeland,
Bill Laswell, Asian Dub Foundation, Roy Paci, Teresa
De Sio, Rita Marcotulli... Nel 2013 è tornato stabilmente con gli Almamegretta, partecipando anche al
Festival di Sanremo.
Fausto Mesolella, nato a Caserta
nel 1953, è dal 1986 il chitarrista della Piccola Orchestra
Avion Travel. La sua musica va
però ben oltre questo popolare
gruppo: ha collaborato infatti anche con Nada, Andrea
Bocelli, Gianmaria Testa, Gianna
Nannini, Paolo Conte, Samuele
Bersani... Con il fido Peppe
Servillo e jazzisti come Danilo
Rea, Javier Girotto, Furio Di
Castri, Gianluca Petrella ha dato
vita a notevoli spettacoli dedicati alle musiche di Domenico
Modugno.
SOLAROLO (RA), ORATORIO DELL’ANNUNZIATA, ORE 21:00
RAIZ & FAUSTO MESOLELLA
“Dago Red Tour”
Raiz - voce; Fausto Mesolella - chitarra
“Dago Red”, già disco e ora concerto, è una girandola combinatoria, un ebbro abbandonarsi alle possibilità di intrecci narrativi mai prima immaginati tra
melodie partenopee e canzoni provenienti da galassie lontane: gli Who di See Me Feel Me che sfumano
in Tu ca nun chiagne, il Jimi Hendrix di Third Stone
from the Sun che orbita dentro ‘O surdato ‘nnammurato per poi uscirne trasformato in una canzone di
George Harrison. E poi ancora Leonard Cohen, i
Gogol Bordello e via geneticamente modificando: si
rimane senza respiro, come in una discesa a perdifiato lungo le montagne russe, davanti alla sorpresa
ogni volta rivelata dalle immaginifiche performance
14
Venerdì 20 marzo
fu ridotto a dimensioni cameristiche, dando origine
all’attuale trio. Anche nel repertorio del gruppo,
Brasile ed Europa si trovano affiancati: il trio ha
infatti aggiunto una selezione di Lieder della tradizione classica alle canzoni di origine carioca che
inizialmente formavano l’intera scaletta musicale.
MASSA LOMBARDA (RA), SALA DEL CARMINE, ORE 21:00
PAULA MORELENBAUM
Bossarenova Trio
Paula Morelenbaum - voce;
Joo Kraus - tromba, effetti;
Ralph Schmid - pianoforte
esclusiva italiana
Paula Morelenbaum (nata Regina Paula
Martins a Rio de Janeiro nel 1962) è ormai
nota col cognome preso dal marito, il celebre
violoncellista Jaques Morelenbaum, col quale ha fatto parte per ben dieci anni, dal 1984
al 1994, della Nova Banda, il gruppo di un
mito della musica brasiliana: Antonio Carlos
Jobim. Sempre col marito ha dato vita poi a
un trio assieme a Ryuichi Sakamoto, altra formazione che ha ampiamente contribuito alla
sua fama internazionale.
Paula Morelenbaum è oggi una delle cantanti
brasiliane più affermate: nella sua carriera da
solista ha continuato a esplorare la musica di
Jobim ma anche quella di Vinicius de Moraes,
nonché il repertorio della canzone brasiliana degli anni Quaranta e Cinquanta (inciso
recentemente assieme a João Donato).
Il Bossarenova Trio è una formazione dalla
geografia intercontinentale: Joo Kraus e Ralph
Schmid sono entrambi tedeschi. All’origine
di questo gruppo c’è il progetto musicale
Bossarenova in collaborazione con la SWR
Big Band di Stoccarda. Avviato con successo
nel 2009, Bossarenova ebbe problemi legati
ai visti in occasione di una progettata tournée
negli USA: fu così che l’organico orchestrale
15
Sabato 21 marzo
Originario dell’Ohio, dove è nato nel 1965, Mark
Turner è però cresciuto in California. Non stupisce quindi se tra i suoi modelli sassofonistici, oltre
all’immancabile Coltrane, emerga la figura di
Warne Marsh, con quel senso altamente esplorativo dell’improvvisazione sulle armonie. Ma per
completare la sua formazione musicale Turner si
trasferì al Berklee di Boston. Da lì a New York la
distanza è breve: e infatti Turner la percorse, trovando appoggio e ingaggi da parte di musicisti come
James Moody, Jimmy Smith e Joshua Redman.
Inizia così il suo progresso nel mainstream di matrice post-boppistica, che presto sfocia anche in un’attività da leader segnata dall’esordio discografico
su Criss Cross (1995) e, soprattutto, dal passaggio
alla Warner Bros, a partire dal disco Mark Turner del
1998. Nel 2004 debutta il trio Fly, una all star paritetica con il contrabbassista Larry Grenadier e il batterista Jeff Ballard. È con questa formazione, ancora
oggi in attività, che Turner raggiunge la maggiore
visibilità internazionale.
Momento saliente della più recente attività di
Turner è l’approdo, nel 2012, alla casa discografica ECM, il cui ultimo frutto è Leathe of Heaven.
Per quanto registrato con un quartetto diverso da
quello con cui Turner si esibirà dal vivo, sarà proprio
questo disco a fornire le basi per un concerto che
si svilupperà su traiettorie capaci di portare a sintesi l’impostazione del jazz cameristico, il vigoroso
sound ereditato dalla tradizione bop, l’improvvisazione più libera da schemi.
FERRARA, JAZZ CLUB TORRIONE SAN GIOVANNI, ORE 21:30
MARK TURNER QUARTET
Mark Turner - sax tenore;
Ambrose Akinmusire - tromba;
Joe Martin - contrabbasso;
Justin Brown - batteria
16
Domenica 22 marzo
Rudd, Sam Rivers e Don Byron.
In tutto questo peregrinare tra gli stili, i Sexmob
sono, dagli anni Novanta, una band tagliata su misura per far risaltare l’ironica, istrionica, fantasmagorica
slide trumpet di Steven Bernstein. Nella loro ormai
lunga storia i Sexmob hanno omaggiato (‘oltraggiato’?) le musiche di Prince, Sly Stone, Duke Ellington,
i Beatles, i Grateful Dead e gli Smashing Pumpkins,
senza tralasciare il ‘canzoniere’ di James Bond. Tutto
ciò conferendo un’impronta strumentale sexy e conturbante alle imprevedibili scelte di repertorio. Nelle
esibizioni live del quartetto può succedere di tutto:
nella scaletta musicale possono spuntare Strauss
come Britney Spears, ma state certi che le esecuzioni
non saranno mai meno che irriverenti e spiazzanti.
Nonostante lo spirito anticonvenzionale della loro
musica, i Sexmob sono stati riveriti anche dal grande
establishment dello spettacolo, ricevendo una nomination ai Grammy Awards (miglior disco di jazz contemporaneo per Sexotica).
LUGO (RA), TEATRO ROSSINI, ORE 21:00
STEVEN BERNSTEIN
SEXMOB plays Fellini
“Circus, cinema and
spaghetti”
The Music of Nino Rota
Steven Bernstein - tromba, slide trumpet;
Briggan Krauss - sax alto;
Tony Scherr - contrabbasso;
Kenny Wollesen - vibrafono, batteria
Da un ‘guastatore’ come Steven Bernstein alle prese
con le musiche felliniane di Nino Rota, col loro carico di magie circensi, marce esilaranti, progressioni
ritmiche dalla spinta centrifuga, ci si può aspettare
qualcosa di irresistibilmente radicale come quando, ormai tre decenni addietro, John Zorn affrontò
da par suo l’altro mostro sacro della musica cinematografica made in Italy, Ennio
Morricone. In questa sarabanda tra
La dolce vita e 8½, Amarcord e La strada, passando per il diabolico incedere
di Toby Dammit, la sulfurea slide trumpet di Bernstein darà voce allo spirito
più irrequieto ed eccitante della scena downtown newyorkese.
Nato nel 1961, e formatosi con un
approccio tradizionale alla tromba
che ancora oggi si nota nel suo timbro, Steven Bernstein ha vissuto la
musica nella maniera più eclettica e
dinamica: dai Lounge Lizards di John
Lurie alla colonna sonora di Kansas
City di Robert Altman, da Aretha
Franklin, Lou Reed e Sting a Roswell
17
Giovedì 26 marzo
e ‘rubati’: lo stile manouche, appunto. Con il nume
del jazz gitano, Django Reinhardt, a fare da inesauribile fonte di ispirazione, i Manomanouche si sono
ormai da tempo imposti come una delle formazioni
di riferimento per questo affascinante repertorio
che profuma di musica francese anni Trenta, con i
suoi valzer, i motivi di musette, i passi di danza gitani
e una spruzzata di jazz. L’autorevolezza dimostrata
dai Manomanouche fa sì che i loro concerti siano
tutt’altro che un’operazione nostalgica in omaggio
a Reinhardt: la vivacità dei nuovi arrangiamenti
preparati sulla base dei temi di Django, la capacità di inserirvi un tocco di cantabilità italiana, la
selezione di altri autori per arricchire
il repertorio, l’aggiunta di composizioni originali della band creano un
emozionante rinnovamento della
tradizione swing-zigana. Nelle scelte
timbriche e strumentali del quartetto
si apprezzano al contempo la fedeltà
ai modelli storici e un sapiente adattamento ai tempi moderni.
Nei Manomanouche sono confluiti musicisti di varia formazione;
Massimo Pitzianti e Pierre Steeve Jino
Touche sono particolarmente noti in
quanto collaboratori di lunga data di
Paolo Conte. Nel corso degli anni il
gruppo si è aperto alla collaborazione
con artisti anche di diversa estrazione
stilistica.
MODENA, LA TENDA, ORE 21:30
MANOMANOUCHE
QUARTET
Massimo Pitzianti - fisarmonica, bandoneon;
Nunzio Barbieri - chitarra acustica;
Luca Enipeo - chitarra acustica;
Pierre Steeve Jino Touche - contrabbasso
A partire dal 2001 i Manomanouche si dedicano
alla celebrazione della musica zigana dall’inconfondibile scorrevolezza melodica e i ritmi sincopati
18
Sabato 28 marzo
l’etichetta Criss Cross. L’album d’esordio, Somethin’s
Burnin’ (1992), ha un cast che la dice lunga sul
futuro che si prospetta al giovane chitarrista: Brad
Mehldau, John Webber e Jimmy Cobb. Da allora
sono seguiti numerosi altri dischi per la Criss Cross
e altre etichette, tra le quali spicca recentemente
la Smallslive. Bernstein è infatti una delle figure
centrali del giro di artisti che ruota attorno allo
Smalls, il celebre locale fondato da Mitchell Borden
e divenuto uno dei più noti jazz club al mondo.
L’attività di Bernstein si riassume semplicemente:
è un incessante vorticare di partecipazioni alle più
importanti band mainstream in circolazione. Tra gli
innumerevoli altri musicisti che lo hanno voluto al
proprio fianco spiccano Sonny Rollins, Diana Krall,
Bobby Hutcherson, George Coleman, Dr. Lonnie
Smith, David ‘Fathead’ Newman, Joshua Redman,
Lee Konitz, Jimmy Cobb.
Nella discografia del
chitarrista, arricchitasi
di recente di un Cd live
in solo allo Smalls, spicca il memorabile Heart’s
Content (2003), in cui a
fargli da ritmica ci sono
Mehldau, Bill Stewart e
Larry Grenadier.
FERRARA, JAZZ CLUB TORRIONE SAN GIOVANNI, ORE 21:30
PETER BERNSTEIN
QUARTET
Peter Bernstein - chitarra;
Sam Yahel - pianoforte;
Omer Avital - contrabbasso;
Roberto Gatto - batteria
Peter Bernstein è uno dei perni della scena
mainstream newyorkese. Nato nel 1967, alla fine
degli anni Ottanta ha trovato un mentore in Jim
Hall, che gli ha permesso di affacciarsi nel giro
dei grandi nomi. Riceve quindi i primi ingaggi
importanti da Lou Donaldson, Larry Goldings, Mel
Rhyne, Jesse Davis, Geoff Keezer, sino a quando
riesce a debuttare come leader, incidendo per
19
Giovedì 2 aprile
E a ribadire il legame che unisce questi musicisti dopo tanta strada fatta assieme, il loro esordio
discografico, su etichetta Verve, si intitola, giustamente, Tandem: un programma musicale con classici del jazz e della canzone italiana, celeberrimi temi
cinematografici e composizioni originali, che esalta
le vulcaniche risorse dei due strumentisti, le argute
sottigliezze di Mazzariello come le esorbitanti volate di Bosso. Siamo alla presenza di due musicisti
per niente spaventati dal respiro lirico verso cui può
tendere l’improvvisazione jazzistica. Così, questi
materiali musicali eterogenei ma accomunati da
una intensa vena melodica diventano terreno fertile
per improvvisazioni sorprendenti, tensioni liriche e
distensioni armoniche, energia ritmica e colorismo
strumentale avvolgente.
GAMBETTOLA (FC), TEATRO COMUNALE/
LA BARACCA DEI TALENTI, ORE 21:00
FABRIZIO BOSSO & JULIAN
OLIVER MAZZARIELLO
“Tandem”
Fabrizio Bosso - tromba;
Julian Oliver Mazzariello - pianoforte
Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello sono
compagni di palcoscenico di lunga data, sin da
quando Mazzariello occupò per primo lo sgabello
di pianista dell’High Five Quintet, formazione che
contribuì particolarmente a dare slancio alla carriera di Bosso, che da allora ha seguito un percorso di
inarrestabile ascesa.
20
Mercoledì 8 aprile
Vero e proprio concept album, Il Grande Abarasse
è ambientato in un condominio nel quale a ogni
appartamento corrisponde una canzone: vi si ascoltano dunque scene di vita vissute (o inventate che
siano) tra litigi, amicizie, indifferenze personali, in
un intreccio di relazioni a portata di citofono. Come
sua abitudine, De Leo solleva il cantautorato italiano ben al di sopra di un collage di testi scarnamente
armonizzati. La sua voce intanto è un camaleontico
strumento musicale. Poi, alle sue spalle, agisce un
ottetto dalla fantasmagorica strumentazione.
Del resto De Leo ha ben pochi simili nel panorama
canoro italiano; lo si può piuttosto considerare un
erede delle sperimentazioni vocali di un Demetrio
Stratos o di una Cathy Berberian. Questa unicità è
sempre stata evidente nella sua carriera, segnata dalle
collaborazioni, non solamente musicali, con Stewart
Copeland, Uri Caine, Louis Andriessen, Trilok Gurtu,
Stefano Benni, Banco del Mutuo Soccorso, Carlo
Lucarelli, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Franco Battiato,
Enrico Rava, Ivano Fossati, Alessandro Bergonzoni e
tanti altri. Senza dimenticare i Quintorigo, di cui fu
co-fondatore e voce dal 1992 al 2004.
CERVIA (RA), TEATRO COMUNALE, ORE 21:00
JOHN DE LEO & la JDL
Grande Abarasse Orchestra
“Il Grande Abarasse Tour”
John De Leo - voce, live looping sampler, giocattoli;
Fabrizio Tarroni - chitarra semiacustica;
Franco Naddei - campionamenti, chitarra elettrica;
Beppe Scardino - clarinetto basso, sax baritono;
Piero Bittolo Bon - clarinetto basso, sax baritono;
Dimitri Sillato - violino, pianoforte;
Valeria Sturba - violino, violino elettrico, theremin;
Paolo Baldani - violoncello; Silvia Valtieri fisarmonica, pianoforte, percussioni giocattolo
Col suo innesto di jazz e musica classica, senza tralasciare una spruzzata di soundtracks, nel dna del
cantautorato sui generis tipico di John De Leo, l’uscita de Il Grande Abarasse, lo scorso ottobre, ha
segnato il ritorno alla discografia del cantante-performer originario di Lugo, a sette anni di distanza
dal precedente Vago svanendo.
21
Giovedì 9 aprile
infatti una scuola militare battista. Nel mentre, vive
e sogna grazie a una dieta a base di jazz della swing
era e di abiti vintage. La via di fuga le si presenta
quando compie diciotto anni: i genitori le regalano un fondo di denaro per iscriversi al college. Lei
lo spende per comprare un biglietto aereo di sola
andata per Parigi: la sua passione per Edith Piaf la
spinge a cercare la sua ‘vie en rose’.
Così sbarca a Parigi, dove deve orientarsi in una
situazione per lei affatto nuova e senza punti di riferimento. Passa le notti cantando nei bar e nei locali
dove si suona jazz e presto diventa una piccola icona della scena underground della capitale francese. A
guardarla sembra uscita dalle pagine del Grande Gatsby, ad ascoltarla
pare di ritrovarsi davanti una Billie
Holiday dell’epoca dei 78 giri. Sino
a qui tutto è puro divertimento. Ma i
soldi del fondo universitario finiscono e il ritorno ad Austin è necessario.
In Texas frequenta quindi la scena
jazzistica locale e racimola il denaro per finanziarsi un EP: con questa sua prima registrazione in tasca
come biglietto da visita, la giovanissima vocalist fa rotta nuovamente su
Parigi, dove si stabilisce finché non
approda a Londra, appena un anno
fa. Questa volta è una cantante per
davvero, non più solo per gioco, e le
sue esibizioni catapultano l’ascoltatore in una sorta di Belle Époque del
ventunesimo secolo.
MODENA, LA TENDA, ORE 21:30
HAILEY TUCK
Hailey Tuck - voce;
Rick Simpson - pianoforte;
Tim Thornton - contrabbasso;
Lloyd Haines - batteria
prima assoluta italiana
Nata nel 1990 ad Austin, Hailey Tuck cresce nella città texana ricevendo un’educazione alquanto anomala per una futura cantante: frequenta
22
Venerdì 10 aprile
costante aggiornamento della sua musica. E proprio
con tre di loro (Francesco Diodati, Gabriele Evangelista
ed Enrico Morello) ha da poco registrato un disco di
imminente pubblicazione da parte dell’ECM. Un nuovo capitolo che si aggiunge alla sua lunga discografia e alla sua ricca storia di collaborazioni: con Gato
Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Joe Henderson, Joe
Lovano, Roswell Rudd, Michel Petrucciani, Richard
Galliano, Pat Metheny, Paul Motian…
Nel corso della sua straordinaria carriera musicale,
iniziata all’età di soli sei anni con delle esibizioni alla
radio di Rio de Janeiro, Irio De Paula ha suonato con
i più grandi musicisti del suo paese: Baden Powell,
Eumir Deodato, Chico Buarque, Astrud Gilberto…
Stabilitosi in Italia negli anni Settanta, ha collaborato con Gato Barbieri, Archie Shepp, Tal Farlow, Toots
Thielemans, Barnie Kessel, Bobby Durham, Jimmy
Cobb… Jazz e musica brasiliana sono dunque per
il chitarrista due linguaggi parimenti familiari. Non
fu per caso che il grande Vinicius de Moraes, l’anima
profonda della poesia brasiliana, lo chiamasse “il
mio figlio nero” e De Paula, di rimando, scherzosamente lo indicasse come “il mio padre bianco”. Il
grande poeta e musicista avvertiva nell’animo di Irio
De Paula le vibrazioni più autentiche del Brasile: le
stesse che brillano nella sua musica.
CORIANO (RN), TEATRO CORTE, ORE 21:30
“Coriano Inn Jazz”
Brazilian Touch
ENRICO RAVA & IRIO DE PAULA
Enrico Rava - tromba; Irio De Paula - chitarra
Dopo un primo concerto in duo nel 2007 a
Camerino, Enrico Rava e Irio De Paula non hanno
più riproposto questo loro squisito e cameristico
abbinamento, che rimase come un evento isolato
nelle magnifiche carriere dei due musicisti. Almeno
sino a tempi recenti: lo scorso novembre i due sono
tornati a incrociare gli strumenti, ancora una volta
per uno spettacolo ad hoc nelle Marche, e ora eccoli
di nuovo assieme per Crossroads. In scaletta ci sono
grandi classici del jazz e della bossa nova, riletti con
la schiettezza, la trasparenza di linee, le frasi penetranti che possono venire solo da chi ha colto sino
in fondo il senso di questa musica.
Enrico Rava, nato a Trieste nel 1939, ha alle spalle una
carriera meritevole di un libro più che di qualche riga.
La sua più recente attività continua a vederlo molto
impegnato coi vari gruppi nei quali si circonda delle
migliori giovani leve del jazz italiano, stimolo per un
23
Giovedì 16 aprile
è tale da aprirsi con naturalezza all’inserimento del
jazz: il risultato è ricco di sorprendenti trapassi tra il
rispetto del sound originario di questa musica e le
conturbanti sortite solistiche.
Rita Marcotulli è tra le figure più caratterizzanti del
jazz italiano dagli anni Ottanta a oggi. Formatasi
musicalmente nella vivace scena jazzistica romana
dei primi anni Ottanta, la Marcotulli si è inizialmente distinta come eccellente pianista mainstream,
nella qual veste vanta collaborazioni dai risultati significativi con Chet Baker, Steve Grossman,
Joe Henderson, Joe Lovano, Sal Nistico, Dewey
Redman, Billy Cobham, Enrico Rava… Si è poi progressivamente orientata verso una musica più personale e, per usare un termine ormai entrato nella
musicologia jazzistica, all’europea, ampliando il
novero delle sue collaborazioni (Palle Danielsson,
Carlo Rizzo, Maria Pia De Vito, Michel Benita, Andy
Sheppard…) e ponendosi alla guida di gruppi dalla
forte progettualità.
RUSSI (RA), TEATRO COMUNALE, ORE 21:00
RITA MARCOTULLI SEPTET
feat. Andy Sheppard, Raiz,
Fausto Mesolella, Ares
Tavolazzi, Alfredo Golino,
Pasquale Minieri
“Us and Them”
Omaggio ai Pink Floyd
Rita Marcotulli - pianoforte, tastiere;
Andy Sheppard - sax tenore, sax soprano;
Raiz - voce;
Fausto Mesolella - chitarra;
Ares Tavolazzi - basso el.;
Alfredo Golino - batteria;
Pasquale Minieri - sound electronics
esclusiva italiana
Rita Marcotulli riunisce una formazione che pare il
compendio delle più diverse anime del jazz (e non
solo) italiano (e non solo, data la presenza dell’inglese Andy Sheppard) per un omaggio ai Pink
Floyd che fece sensazione al suo apparire su Cd
(nel 2008, nella serie Jazz Italiano Live distribuita in
allegato a L’Espresso). E se da allora la formazione è
cambiata, ma solo in piccola parte, la musica conserva la sua forza visionaria, aiutata anche da una
sapiente scelta nell’ampio catalogo pinkfloydiano,
esplorato in ogni sua peculiarità stilistica: dalla psichedelia prima maniera (Astronomy Domine, Set the
Controls for the Heart of the Sun), ai brani che diedero
alla band una fama intramontabile (Money, Us and
Them), passando per temi meno noti ma indicativi
dei mutamenti estetici attraversati dai Pink Floyd.
Sotto la firma della band inglese, la Marcotulli trova
dunque una varietà di materiali la cui matrice rock
24
Venerdì 17 aprile
per una vita assai romanzata va ben al di là della
semplice circostanza anagrafica. Tant’è che il disco I
Remember You è stato pubblicato già nella primavera
del 2014, quindi in anticipo rispetto alla ricorrenza,
mentre il suo programma musicale affianca alle
canzoni immortalate da Sinatra alcuni brani del
repertorio di Stan Getz. Più che la ricorrenza di
calendario, a motivare la Schuur infatti è la voglia
di rendere omaggio a un carissimo amico personale
(Sinatra, appunto) e al suo più importante mentore (Stan Getz). Fu infatti il sassofonista a scoprire il talento della Schuur, mentre si esibiva con il
gruppo di Ed Shaughnessy al festival di Monterey
nel 1979. Nel 1982 Getz invitò la Schuur a esibirsi
alla Casa Bianca, e la seguì poi anche nell’esordio
discografico, suonando sui suoi primi tre album
per l’etichetta GRP. Da allora la cantante-pianista,
nata cieca a Tacoma
(Washington) nel
1953, ha raggiunto
vette sorprendenti: si è esibita con
Quincy Jones, B.B.
King, Ray Charles,
S t e v i e Wo n d e r ,
Dizzy Gillespie,
Maynard Ferguson,
mentre la sua produzione come solista le è valsa la vittoria di due Grammy
e un incondizionato
amore da parte di
un vasto pubblico.
RIMINI, TEATRO DEGLI ATTI, ORE 21:15
DIANE SCHUUR QUARTET
“I Remember you”
Omaggio a Frank Sinatra e
Stan Getz
Diane Schuur - voce, pianoforte;
Julian Siegel - sax tenore, sax soprano;
Ben Wolfe - contrabbasso;
Adam Pache - batteria
Il 2015 sarà anno di celebrazioni musicali in ricordo
di Frank Sinatra, in occasione del centenario della
sua nascita. Ma l’omaggio che Diane Schuur rende a questo cantante e attore entrato nel mito per
le sue mirabili doti interpretative non meno che
25
Sabato 18 aprile
Del resto, se tutto ciò da noi ha l’aria della novità,
anche per l’età ancor giovane del sassofonista, nato
a New York nel 1978, la stampa statunitense già da
diversi anni tesse le più esplicite lodi di questo strumentista e compositore. Nel 2009 il New York Times
ha scelto il suo Travail, Transformation & Flow come
miglior disco jazz dell’anno, definendone l’autore
“un sassofonista semplicemente abbagliante”.
Quella di Lehman è una musica audace, percorsa
dall’inquietudine dell’avanguardia ma senza eccessi
radicali: un punto di svolta significativo del linguaggio afro-americano. Allievo di Anthony Braxton e
Jackie McLean, Lehman si esibisce frequentemente
con Vijay Iyer, Jason Moran e lo stesso Braxton, e ha
collaborato anche con Dave Burrell, Dave Douglas,
Mark Dresser, Oliver Lake. Ma è anche e soprattutto
leader di diversi gruppi, con i quali ha sfornato una
dozzina di dischi negli ultimi dieci anni.
FERRARA, JAZZ CLUB TORRIONE SAN GIOVANNI, ORE 21:30
STEVE LEHMAN TRIO
Steve Lehman - sax alto;
Chris Tordini - contrabbasso;
Damion Reid - batteria
Forse non è ancora un nome familiare al pubblico
italiano, eppure nel più recente referendum Top
Jazz in un sol colpo Steve Lehman è arrivato primo
in ben tre delle quattro graduatorie del jazz internazionale, imponendosi per la migliore formazione,
il miglior disco e anche come migliore musicista
dell’anno (pleonastica sarebbe stata la sua presenza
nella quarta graduatoria, riservata agli artisti emergenti: Lehman ormai appartiene di diritto alla classe dei big).
26
Martedì 21 aprile
un’ombra onnipresente, Joshua sviluppò uno stile
tutto suo, fortemente legato alla tradizione, con un
senso infallibile per la costruzione melodica, iniziando un’inarrestabile ascesa artistica.
Il suo trampolino di lancio fu la Thelonious Monk
Competition, vinta nel 1991. Da quel momento la
gavetta fu breve, e presto Redman poté mostrarsi a capo di propri gruppi (tanto per farsi un’idea, la
sua prima band stabile annoverava Brad Mehldau,
Christian McBride e Brian Blade, tutti destinati al
successo che ora sappiamo). Dopo numerosi dischi
pubblicati per le etichette del gruppo Warner e collaborazioni con Ray Brown, Dave Brubeck, Chick Corea,
Jack DeJohnette, Bill Frisell, Charlie Haden, Herbie
Hancock, Milt Jackson, Elvin Jones, Quincy Jones, Pat
Metheny e innumerevoli altri artisti (anche classici e
rock: su tutti i Rolling Stones), oggi Redman è tra i
tenorsassofonisti più ammirati del panorama internazionale. Assieme a Brad Mehldau (col quale tra l’altro
collabora anche in duo), lo si può anzi considerare
uno dei musicisti più rilevanti tra quelli emersi nel
corso degli anni Novanta.
IMOLA (BO), TEATRO EBE STIGNANI, ORE 21:15
JOSHUA REDMAN TRIO
Joshua Redman - sax tenore, sax soprano; Reuben
Rogers - contrabbasso; Gregory Hutchinson - batteria
Il trio di Joshua Redman è la versione concentrata
del suo celebre quartetto (con l’omissione del pianoforte abitualmente affidato ad Aaron Goldberg),
formazione dalla lunga esperienza, in cui la telepatia sommata all’estremo virtuosismo di tutti i
suoi componenti trasforma qualunque brano in una
vorticosa esaltazione sonora. Che si ripassino gli
standard o che si mettano sul leggio composizioni
originali, l’incedere di questa formazione è sempre infuocato, come dimostrano le prove dal vivo
recentemente finite su disco (Trios Live).
Joshua Redman (nato nel 1969 a Berkeley,
California) iniziò a farsi notare nel mondo del jazz
nei primi anni Novanta. All’epoca lo aiutò l’essere il
figlio del celeberrimo sassofonista Dewey Redman.
Ma prima che questo vantaggio si trasformasse in
27
Venerdì 24 aprile
della nuova generazione della musica brasiliana, ha
preso parte a gruppi con Cristina Zavalloni, Patrizia
Laquidara, David Linx.
Il duo As Madalenas con Tati Valle è un gesto d’amore verso la musica brasiliana d’autore. Le diverse
sfumature della samba e della bossa sono affrontate
in un accavallamento di lingua portoghese e italiana. Tati Valle è una cantautrice brasiliana che da anni
vive e lavora in Italia: nel 2013 è uscito il suo primo
disco, Livro dos dias.
Correnteza è un brano di Tom Jobim sulle cui note
è avvenuto il primo incontro tra i musicisti, tutti
amanti e profondi conoscitori dell’universo musicale brasiliano, che ora formano l’omonimo trio. Con
un approccio elegantemente cameristico e delicato,
il gruppo affronta il repertorio di Jobim, quindi i più
grandi classici della bossa nova, ma anche alcuni
brani meno noti, altrettanto caratteristici e intensi.
Gabriele Mirabassi si muove con uguale disinvoltura
sia nella musica classica che nel jazz ed è uno dei più
affermati clarinettisti italiani in entrambi i generi. Ha
collaborato con Guinga, Monica Salmaso, Richard
Galliano, Enrico Rava, John Taylor, Steve Swallow…
Roberto Taufic, nato in Honduras ma cresciuto in
Brasile, da circa vent’anni divide la sua vita tra questo paese e l’Italia, collaborando con numerosi artisti di fama internazionale.
CORIANO (RN), TEATRO CORTE, ORE 21:30
“Coriano Inn Jazz”
Brazilian Touch
CRISTINA RENZETTI & TATI VALLE
“As Madalenas”
voci, chitarre, percussioni
TRIO CORRENTEZA
La musica di Tom Jobim & dintorni
Cristina Renzetti - voce; Gabriele Mirabassi clarinetto; Roberto Taufic - chitarra
A night with… Cristina Renzetti, una delle più
squisite interpreti del repertorio brasiliano in
Italia. Trasferitasi a Bologna (da Terni, dov’è nata
nel 1981), inizia a frequentarne la scena jazzistica,
creando le sue prime collaborazioni, tra le quali
spicca quella con Rocco Casino Papia, che porta
alla creazione della band Jacaré, nella quale trova
piena realizzazione la sua passione per la musica brasiliana. Tra il 2006 e il 2011 vive tra l’Italia e
Rio de Janeiro. E proprio in Brasile, nel 2011, esce
il suo primo disco da solista, Origem é giro, mentre
in precedenza aveva inciso due album coi Jacaré.
Oltre alle collaborazioni con numerosi esponenti
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Sabato 25 aprile
riversare nelle sue esibizioni live.
Midón, originario del Nuovo Messico, cieco sin dalla nascita (1966), è un cantautore nella cui chitarra
si cela un’intera orchestra: la sua capacità di sovrapporre linee melodiche, riempimenti armonici e
stacchi ritmici è di un abbagliante virtuosismo. Nel
suo approccio, che comunque rimane inequivocabilmente personale, si possono cogliere tracce di
altri poeti della voce&chitarra come Richie Havens,
Sting e Paul Simon.
Trasferitosi in Florida negli anni Novanta, Midón
partecipa a produzioni di pop latino. Lavora come
corista in studio e in tour con star come Shakira,
Julio Iglesias e José Feliciano. Presto inizia a girare
voce del suo talento e nel 2005, dopo il trasferimento a New York, esce
il suo primo disco da
leader per una major
(State of Mind, EMI
Manhattan Records).
Da allora sono arrivati album di sempre
più sofisticata fattura
e collaborazioni cinematografiche di rilievo (con Spike Lee).
L’originalità del suo
stile ha attirato l’attenzione di musicisti assai
diversi, che hanno
voluto suonare con lui:
da Herbie Hancock a
Stevie Wonder, Queen
Latifah e Snoop Dogg.
RIMINI, TEATRO DEGLI ATTI, ORE 21:15
RAUL MIDÓN
voce, chitarra, pianoforte, percussioni
esclusiva italiana
Comunque cerchiate di definirlo, ricorrendo alle
aspettative sonore del cantautorato, del soul, del
retroterra latineggiante, Raul Midón riuscirà sempre a spiazzarvi e a stupirvi, da vero ‘avventuriero’ della sei corde (nonché delle percussioni). Così
è anche nel suo recente Don’t Hesitate, nella cui
miscela di folk, funky cubano, jazz, R&B, si rivela tutta la contagiosa estroversione che Midón sa
29
Giovedì 30 aprile
riuniti per dare vita a “Song Improvisations”, una
master class dedicata alla forma canzone aperta a
tutti gli improvvisatori, che siano strumentisti o cantanti. Il corso intensivo si focalizzerà sulla varietà di
approcci improvvisativi alla forma canzone, analizzando le varie tecniche e strategie a disposizione. E
dopo la giornata di studio e pratica, la sera il palco
del Jazz Club Torrione San Giovanni ospiterà allievi
e docenti per un concerto saggio in forma di jam. Sia
nel corso del seminario che del concerto i docenti si
combineranno in varie formazioni per interpretare
un repertorio di songs senza steccati stilistici.
Cantante, improvvisatrice e compositrice, Marta
Raviglia frequenta da sempre le musiche più avventurose. Canta stabilmente in diverse formazioni tra
cui il duo Vocione, un duo con Manuel Attanasio,
un trio con Pierluigi Balducci e Maurizio Brunod, il
quintetto Mansarda con Henry Cook.
Anche se il sax alto è il suo strumento d’elezione,
Piero Bittolo Bon è fondamentalmente un polistrumentista. Membro del collettivo El Gallo Rojo, guida il sestetto Jümp The Shark e gli Original Pigneto
Stompers (con Jamaaladeen Tacuma).
Alfonso Santimone ha suonato con Harold Land,
FERRARA, JAZZ CLUB TORRIONE SAN GIOVANNI
ORE 10-13, 14-17
MASTER CLASS sulla ‘forma
canzone’ aperta a tutti
gli strumenti con MARTA
RAVIGLIA, PIERO BITTOLO
BON, ALFONSO SANTIMONE,
DANILO GALLO, ZENO DE
ROSSI, SILVIA DONATI
“Song Improvisations”
ORE 21:30
saggio finale in jam con
allievi e docenti
in occasione della Giornata Internazionale UNESCO del Jazz
A Jazz Education
In occasione della Giornata Internazionale UNESCO
del Jazz, una rosa dei più autorevoli musicisti che gravitano nell’area emiliano-romagnola si troveranno
30
Robert Wyatt, George Cables, Jimmy Owens, Tony
Scott. Ma è attivo anche come compositore per
opere teatrali, video e multimediali; collabora inoltre a molteplici progetti di musica sperimentale,
elettronica e improvvisata.
Tra i tantissimi musicisti con cui Danilo Gallo ha
suonato si ricordano Uri Caine, Cuong Vu, Marc
Ribot, Ben Perowsky, Ralph Alessi, Bob Mintzer,
Benny Golson, John Tchicai, Gianluigi Trovesi,
Francesco Bearzatti... Ma è anche leader dei Gallo
& The Roosters, e co-leader di formazioni come i
Mickey Finn, i Rollerball e i Guano Padano.
Il percorso vocale di Silvia Donati è iniziato col
funky e l’R&B, prima di approdare alle sue attuali
specialità: il jazz e la musica brasiliana. Ha cantato
con Marcello Tonolo, Pietro Tonolo, Ares Tavolazzi,
Danilo Rea, Nicola Stilo e Toninho Horta.
Batterista e compositore, Zeno de Rossi ha dato
dimostrazione della sua versatilità suonando con
artisti come Franco D’Andrea, Enrico Rava, Vinicio
Capossela, Francesco Bearzatti… Fa parte del collettivo El Gallo Rojo.
31
Giovedì 30 aprile
stato coinvolto Roberto Gatto, il batterista del jazz
italiano, in anni recenti sempre più dedito all’attività da leader.
Play Frank Zappa si preannuncia come uno spettacolo accompagnato da un’accurata veste teatrale e
scenografica. L’universo fantasmagorico, il rock sperimentale zappiano rivivono nella viscerale performance dei Quintorigo: un incrocio di archi e sax ad
elevato tasso d’elettrificazione, un quartetto sui generis da qualche anno affiancato dalla voce di Moris
Pradella. L’approccio ‘scapigliato’ dei Quintorigo, che
hanno già affondato i loro archetti nel repertorio di
Mingus ed Hendrix con spettacoli monografici di
grande effetto, è tale da conservare, pur con nuove
sembianze, lo spirito iconoclasta di quell’anarchico e indomito protagonista del rock che fu Zappa.
Sciabolate sonore, strumenti spinti oltre il loro limite,
affondi solistici e trame contrappuntistiche da cardiopalma: a Zappa non sarebbe dispiaciuto aggiungere simili musicisti alle sue suggestive band.
RUSSI (RA), TEATRO COMUNALE, ORE 21:00
QUINTORIGO & ROBERTO
GATTO
Play Frank Zappa
Valentino Bianchi - sax tenore; Andrea
Costa - violino; Gionata Costa - violoncello;
Stefano Ricci - contrabbasso; Moris Pradella - voce;
Roberto Gatto - batteria
in occasione della Giornata Internazionale UNESCO del Jazz
Il primo riuscito incontro dei Quintorigo con le
musiche di Frank Zappa, avvenuto durante un concerto della precedente edizione di Crossroads, si è
ampiamente sviluppato sino a diventare un progetto completo. E come già in occasione di quel primo
seminale concerto, per dare impeto alla musica è
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Venerdì 1 maggio
Ambizioso nelle dimensioni come nei contenuti e
nelle modalità multimediali: l’omaggio a Marlene
Dietrich dell’Italian Jazz Orchestra fa di tutto per
non passare inosservato. E questa produzione originale di Crossroads ci riesce benissimo. Intanto
con un programma musicale che ripercorre le canzoni del repertorio della Dietrich, simbolo delle
inquietudini, dei desideri proibiti come anche delle
fughe verso lo svago di un’intera epoca: il periodo
tra le due guerre mondiali (anche se la sua carriera
continuò molto oltre). Attrice dalla bellezza altera,
femme fatale per antonomasia: fu proprio il cinema
a diffondere l’irresistibile fascino delle sue interpretazioni canore, segnate da una voce irregolare ma
FORLÌ (FC), TEATRO DIEGO FABBRI, ORE 21:00
“ANGELO AZZURRO”
Omaggio a Marlene Dietrich
ITALIAN JAZZ ORCHESTRA
& SILVIA DONATI
+ special guest FABRIZIO
BOSSO
Direttore FABIO PETRETTI
ITALIAN JAZZ ORCHESTRA:
Achille Succi - sax alto, clarinetto basso; Dario
Cecchini - sax baritono, flauto; Daniele Giardina tromba; Giovanni Hoffer - corno; Massimo Morganti
- trombone, euphonium, arrangiamenti; Rosario Liberti
- trombone basso; Michele Francesconi - pianoforte,
marimba; Paolo Ghetti - basso el., contrabbasso;
Stefano Paolini - batteria.
ARCHI. Violini: Cesare Carretta, Anna Astori, Igor
Buscherini, Riccardo Biguzzi, Fabio Lapi, Simone
Castiglia, Gioele Sindona, Klest Kripa. Viole:
Nicoletta Pignataro, Michela Zanotti.
Violoncelli: Fabio Gaddoni, Enrico Guerzoni.
+ special guest: Fabrizio Bosso - tromba
Fabio Petretti - direzione, arrangiamenti
Immagini dal film “L’Angelo azzurro” di Josef von
Sternberg (1930)
con il patrocinio del Goethe-Institut
produzione originale Crossroads - Associazione Scuola Musicale Dante
Alighieri Bertinoro
33
appropriatamente dietrichiana come Silvia Donati.
L’Italian Jazz Orchestra si è costituita nel 2011,
dando vita da allora a significative collaborazioni coi
più noti esponenti del jazz italiano: Fabrizio Bosso,
Enrico Pieranunzi, Cristina Zavalloni, i Quintorigo e
Roberto Gatto. La cantante bolognese Silvia Donati
(classe ’66), attratta sin da subito dalla musica ‘nera’
funky e R&B, imbocca successivamente la strada del
jazz. Oggi è particolarmente nota anche per la sua
dedizione alla musica brasiliana.
ammaliante. Poi con una costruzione avvolgente
dello spettacolo: sullo sfondo del palco scorreranno
le immagini del film L’Angelo azzurro diretto nel
1930 da Josef von Sternberg. Una scenografia animata per le enormi forze musicali in campo.
Queste ultime lasciano sbalorditi: un’orchestra
per metà jazz e per metà classica, per un totale di ventuno musicisti sotto la direzione di Fabio
Petretti, autore anche degli arrangiamenti (assieme a Massimo Morganti); uno special guest come
Fabrizio Bosso, solista pronto a svettare sui dinamici movimenti orchestrali; una cantante dalla voce
34
Sabato 2 - Domenica 3 maggio
Pioniere italiano del beatboxing, Alien Dee ne è
tra i principali esponenti a livello internazionale.
Perfezionista nello sviluppo di inedite tecniche ritmiche, legato all’estetica jazz per quanto riguarda
le sonorità e la pratica dell’improvvisazione, Alien
Dee ha iniziato a ‘suonare senza strumento’ nel
2001, allenandosi in questa particolare disciplina,
sorta all’interno della cultura hip hop per far fronte alla necessità di avere sempre musica a portata
di mano quando si tratta di ballare in strada (breakdance) o quando si improvvisano rime (rap). Lo
human beatbox è infatti l’arte di riprodurre la musica,
sia nelle sue articolazioni ritmiche che nella riproduzione dei differenti timbri strumentali, unicamente attraverso l’apparato vocale. Così, in assenza
di strumenti e anche di mezzi per riprodurre musica
registrata, il beatboxer utilizza la voce e il proprio
corpo per creare ritmi e suoni, in particolar modo
imitando il beat delle percussioni e il fraseggio degli
strumenti melodici.
LIDO ADRIANO (RA), CISIM
ore 10-13, 15-18
2015
“Mister Jazz”
WORKSHOP di human
beatbox
con ALIEN DEE
“The Alien Beatbox”
A Jazz Education
Protagonista anche del concerto del 5 maggio
“Pazzi di Jazz” Young Project, in veste di direttore
del coro Teen Voices da lui stesso addestrato nel
corso di mesi di attività didattiche con giovanissimi studenti delle scuole ravennati, Alien Dee sarà
poi disponibile a condividere le sue conoscenze
anche con altri vocalist, musicisti e un pubblico
adulto nel corso del seminario “The
Alien Beatbox”.
Il workshop sarà un percorso di approfondimento storico e tecnico sull’utilizzo
dello strumento “voce”, su come sfruttarne l’enorme potenziale attraverso la
vocal instrumentation. Si affronteranno
i lineamenti storici del beatbox, i primi approcci pratici, la sillabazione e le
scomposizioni ritmiche, le modulazioni
sonore vocali, la creazione della polifonia, le tecniche di respirazione, lo sviluppo delle capacità di improvvisazione/
interazione con altri musicisti e con il
pubblico, la microfonia, nozioni tecniche
di registrazione in studio e di fonia nelle
performance live.
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Sabato 2 maggio
appunto. Con il nuovo album in uscita nella primavera del 2015, Dee Dee porta in scena un repertorio
ad alto tasso di eccitazione ritmica: swing, funk,
stomp, ma anche più rilassate ballad. Al fianco della
cantante ci sarà uno stuolo di musicisti neworleansiani sotto la direzione di Irvin Mayfield. Fu proprio
Mayfield, con la New Orleans Jazz Orchestra da
lui fondata, a ‘riaprire’ simbolicamente la città della
Louisiana dopo la devastazione, con un concerto
nella Christ Church Cathedral.
Oggi unanimemente riconosciuta come una delle
migliori jazz singer in attività, Dee Dee Bridgewater ha
avuto una carriera in parte ‘turbolenta’, specialmente
per quanto riguarda la sua affermazione sulla scena
statunitense. Nata Denise Eileen Garrett a Memphis
nel 1950, prende poi
il cognome del noto
t ro m b e t t i s t a C e c i l
Bridgewater, col quale fu sposata all’inizio
degli anni Settanta. A
quel periodo risalgono anche le sue prime
prove nella ‘serie A’ del
jazz americano (con
l’orchestra di Thad
Jones e Mel Lewis,
Dexter Gordon, Dizzy
Gillespie, Max Roach,
Sonny Rollins).
Ma la completa maturazione artistica di Dee
Dee avviene nel corso
degli anni Ottanta,
dopo il suo trasferimento in maniera stabile in Francia. Oltre a
RAVENNA, TEATRO ALIGHIERI, ORE 21:00
2015
DEE DEE BRIDGEWATER |
IRVIN MAYFIELD, Jr.
with The New Orleans 7
esclusiva italiana
A 10 anni dal passaggio su New Orleans dell’uragano Katrina, Dee Dee Bridgewater ricorda la ricorrenza nel modo più consono alla cultura musicale
della città, che da sempre risponde ai lutti con la
più vitalistica forma di jazz, lo stile di New Orleans
36
raffinare le sue interpretazioni jazzistiche, flirta con la musica commerciale, riuscendo così a creare
un forte legame col pubblico, mai
venuto meno da allora. In Italia, in
particolare, ‘sfonda’ grazie al duetto con Ray Charles al festival di
Sanremo del 1989 e ad altre apparizioni sempre a Sanremo nei due
anni successivi.
Le poche e sporadiche prove
discografiche sino alla fine degli
anni Ottanta sono state probabilmente il motivo della mancata
consacrazione statunitense della
cantante. Le cose cambiano però
improvvisamente a partire dagli
anni Novanta: Dee Dee ottiene
un contratto con la Verve e infila
una lunga serie di dischi memorabili. Nell’ultimo decennio le sue
prove discografiche si diradano,
ma ogni volta arrivano coi crismi
del grande evento: progetti curatissimi destinati ad avere lunga
vita nelle tournée internazionali,
dalle chansons francesi di J'ai deux
amours (2005) alla musica del
Mali di Red Earth (2007), sino a
un rinnovato incontro col repertorio di Billie Holiday (Eleanora
Fagan, del 2010). Dopo tutto ciò,
Dee Dee si è stabilita nuovamente negli Stati Uniti, questa
volta da grande diva del canto
jazzistico.
37
Domenica 3 maggio
Le studiate movenze e gli ammiccamenti, il guardaroba e gli accessori vintage delle Blue Dolls strizzano l’occhio all’iconografia delle pin up degli anni
Quaranta e Cinquanta, con tutto il loro richiamo
sensuale. E per quanto il loro repertorio peschi a
piene mani da un ampio periodo della canzone
italiana, sino agli Ottanta, quel che più colpisce
della loro musica è proprio lo spirito sapientemente demodé, il gusto delle cose antiche, insomma i
sapori pieni e buoni di una volta, quando ad ascoltare una bella canzone non c’era da farsi venire
delle preoccupazioni da filosofia del linguaggio
musicale. Eccole dunque, accompagnate da una
frizzante ritmica, alle prese con i classici dello swing
all’italiana (Maramao perché sei morto, Ma le gambe, Baciami piccina, Ma l’amore no, Pippo non lo sa,
Bellezza in bicicletta, Un bacio a mezzanotte…) in un
raffinato ripensamento dell’impostazione canora e
musicale del Trio Lescano. Buscaglione, Carosone
e, più vicino a noi, Paolo Conte sono altre tappe
importanti degli spettacoli delle Blue Dolls, resi
brillanti dalle gag e i passi di danza delle tre ragazze
dello swing: Viviana Dragani, Angelica Dettori e
Flavia Barbacetto si dimostrano infatti anche ballerine e attrici.
Dal loro primo apparire, nel 2005, le Blue Dolls si
sono esibite in importanti festival e jazz club, ma
quel che più le distingue è la capacità di far breccia
nel mondo dello show business con la loro irresistibile presenza scenica unita ai virtuosismi vocali: ospiti delle più importanti trasmissioni televisive (tra gli altri con Michele Mirabella, Maurizio
Costanzo, Piero Chiambretti), in tour con Renzo
Arbore e l’Orchestra Italiana, sono state invitate a
partecipare alla fiction dedicata al Trio Lescano (Rai
Uno, 2010) dando voce alle protagoniste nelle parti
cantate.
PIANGIPANE (RA), TEATRO SOCJALE, ORE 21:30
2015
“Ravenna 42° Jazz Club”
THE BLUE DOLLS SHOW
Le Ragazze dello Swing
Viviana Dragani, Angelica Dettori,
Flavia Barbacetto - voci;
Paolo Volante - pianoforte;
Marco Parodi - chitarra;
Riccardo Vigorè - contrabbasso;
Luca Rigazio - batteria
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Lunedì 4 maggio
E ora, allo scoccare del cinquantesimo anniversario dalla sua uscita, un manipolo di musicisti tra i
più scaltri nell’esplorazione dei ‘testi sacri’ riapre le
pagine del magnum opus coltraniano. In presenza
di Bearzatti e martux_m difficilmente potremmo
parlare di semplice omaggio o rilettura; più propriamente ci troveremo davanti a un’esplorazione che
scaverà nel profondo della musica di Coltrane.
LIDO ADRIANO (RA), CISIM ore 10-13, 15-17
2015
“Mister Jazz”
WORKSHOP di
improvvisazione aperto a
tutti gli strumenti
con FRANCESCO BEARZATTI
“Trova la tua voce”
A Jazz Education
LIDO ADRIANO (RA), CISIM, ORE 21:30
2015
“Ravenna 42° Jazz Club”
FRANCESCO BEARZATTI &
MARTUX_M CREW
“My Love Supreme”
Inno d’amore a “A Love
Supreme” di John Coltrane,
a 50 anni dall’uscita
Francesco Bearzatti - sax tenore;
martux_m crew: martux_m & Zeno - elettronica;
Paul Brousseau - Fender Rhodes
A Love Supreme di John Coltrane è nella ristrettissima lista di titoli che si contendono la qualifica di più
importante disco della storia del jazz. E certamente
la suite spirituale di Coltrane è tra i favoriti al posto
d’onore sul podio. Pubblicata nel 1965 su etichetta
Impulse!, quest’opera di Coltrane ha gettato un
lungo cono di luce sui decenni a seguire: gran parte
del jazz prodotto da allora sino ai nostri giorni deve
infatti qualcosa a questo conturbante capolavoro.
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L a c a r r i e ra d i F ra n c e s c o
Bearzatti (Pordenone, 1966) si
svolge principalmente su una
dimensione internazionale.
Nella sua musica risuonano
oggi le eterogenee componenti della sua formazione: gli
studi classici, il metal, la musica da ballo popolare e moderna. Dopo aver firmato dischi
dal notevole spessore non
solo musicale (Suite for Tina
Modotti, del 2008, X - Suite for
Malcolm, del 2010), Bearzatti
ha poi realizzato Monk’n’roll
(2013, CAM Jazz), progetto col quale ha dimostrato di
sapersi esprimere sulle fondamentali pagine di Monk
facendo emergere la propria
già ben definita personalità di
solista, senza farsi imbrigliare
dalla consolidata tradizione
re-interpretativa.
Il guru dell’elettronica
martux_m, pensiamo anche
solo alla sua rivisitazione di In
a Silent Way di Miles Davis, è
a sua volta fautore di un processo di modernizzazione che
lascia ampio spazio di manovra a una ricerca ritmico-timbrica dalla marcata propensione tecnologica.
Francesco Bearzatti sarà inoltre protagonista, nella stessa
giornata, del classico workshop
di “Mister Jazz”, un incontro
dedicato ai segreti dell’improvvisazione e aperto ai praticanti di qualsiasi strumento
musicale.
40
Martedì 5 maggio
di esibirsi dal vivo in un concerto le cui caratteristiche vanno ben al di là del saggio. Infatti sul palco,
assieme ai giovani allievi, saliranno quelli che per
mesi sono stati i loro coach: Paolo Fresu, Alien Dee,
Ambrogio Sparagna, Tommaso Vittorini. Un eterogeneo ventaglio di talenti capaci di conferire alla
musica un’espressività ad ampio raggio, oltre che
di trasmettere ai giovani le più varie esperienze e
conoscenze.
Fresu è solista lirico e dall’ingegno e la creatività incontenibili. Alien Dee è il fenomeno italiano
del beatboxing, tecnica vocale tramite la quale è
capace di inimmaginabili acrobazie ritmiche. Con
Ambrogio Sparagna si spalancano invece i coinvolgenti mondi della musica popolare, mentre
Tommaso Vittorini è compositore, arrangiatore e
direttore d’orchestra tra i più affermati sulla scena
newyorkese.
Al fianco di questi ‘numi tutelari’ i ragazzi ravennati
si cimenteranno in un omaggio a Frank Sinatra (in
occasione del centenario della sua nascita), con un
programma musicale il cui filo conduttore sarà la
luna. Tommaso Vittorini ha appositamente preparato gli arrangiamenti per il gigantesco organico
RAVENNA, PALCO PALINURO
DARSENA DI CITTÀ, ORE 21:00
2015
“Pazzi di Jazz” Young Project
ORCHESTRA DEI GIOVANI,
ORCHESTRA DI
PERCUSSIONI, CORO SWING
KIDS & CORO TEEN VOICES
250 giovanissimi diretti da
Tommaso Vittorini, Ambrogio
Sparagna & Alien Dee
special guests PAOLO
FRESU, AMBROGIO
SPARAGNA & ALIEN DEE
“Fly Me To The Moon”
Omaggio a Frank Sinatra nel
centenario della nascita
Serata finale del progetto “Pazzi di Jazz” dedicata a Carlo Bubani
Con il patrocinio di: Comune di Ravenna
Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna - MIUR
ingresso libero
produzione originale
A Jazz Education
Dopo aver portato il jazz all’interno di numerosi
istituti scolastici ravennati, tra gennaio e maggio,
per un lungo programma di seminari, approfondimenti e prove musicali, Pazzi di Jazz esce all’aperto.
È il momento, per oltre 250 degli studenti coinvolti,
41
dall’imponente Palinuro, storica nave goletta della
Marina Militare, ormeggiata alle spalle dei musicisti, Pazzi di Jazz 2015 mira a confermare i sensazionali esiti della precedente annata, quando il
progetto fu insignito della Medaglia del Presidente
della Repubblica per il meritorio lavoro in ambito
didattico e culturale, mentre il concerto finale (allora in Piazza del Popolo) attirò un pubblico di 4000
persone.
formato dall’Orchestra dei Giovani della Scuola
Media Don Minzoni, dall’Orchestra di Percussioni
della Scuola Media Ricci-Muratori e dal coro Swing
Kids della Scuola Primaria Mordani, mentre il coro
a cappella Teen Voices è affidato alle cure di Alien
Dee.
Ospitato su un grande palcoscenico galleggiante
allestito sull’acqua del Canale Corsini “Candiano”,
con alle spalle la meravigliosa scenografia fornita
42
Mercoledì 6 maggio
dell’elettronica. Le due anime musicali di Scala,
quella in the tradition e quella ‘sporca’ di funk e soul
si trovano qui a stretto contatto.
Alessandro Scala inizia gli studi di clarinetto, e poi
di sax, sin dall’infanzia. L’approccio al jazz avviene
dapprima da autodidatta, quindi sotto la guida di
Fabio Petretti, Bob Bonisolo, Steve Grossman. La
sua enorme dedizione alla musica senza preclusioni
di stile gli permette di collaborare con nomi di rilievo in vari ambiti, dal jazz alla bossa nova, il funk, il
blues: Bob Moses, Marilyn Mazur, Bruno Tommaso,
Jimmy Owens, Marco Tamburini, Mario Biondi,
Rosalia de Souza… Particolarmente duratura è la
sua collaborazione con l’hammondista lounge Sam
Paglia. Come leader, Scala si presenta abitualmente
alla testa di quartetti e quintetti, avendo spesso al
suo fianco partner di grande livello. Queste formazioni nascono come atto d’amore verso la stagione
dell’hard bop, con un repertorio che in origine era
RAVENNA, MAMA’S CLUB, ore 10-13, 15-17
2015
“Mister Jazz”
WORKSHOP di
improvvisazione aperto
a tutti gli strumenti con
FLAVIO BOLTRO
“Trumpet Therapy”
A Jazz Education
RAVENNA, MAMA’S CLUB, ORE 21:30
2015
“Ravenna 42° Jazz Club”
ALESSANDRO SCALA
GROOVOLOGY QUARTET
feat. FLAVIO BOLTRO
presentazione album Groove Island
(Schema Records)
Alessandro Scala - sax tenore, sax soprano, effetti;
Flavio Boltro - tromba, effetti;
Leo Corradi - Hammond;
Stefano Paolini - batteria
Dopo il Viaggio stellare in compagnia di Fabrizio
Bosso, Alessandro Scala, sassofonista ravennate
classe 1968, giunge sull’isola del ritmo, la Groove
Island che dà il titolo alla sua nuova produzione discografica, sempre per la Schema Records.
Questa volta al suo fianco c’è un altro peso massimo della tromba, Flavio Boltro, mentre la matrice
bop tanto cara a Scala si arricchisce delle sonorità felpate dell’organo e degli innesti modernisti
43
sostanzialmente ripreso da Horace Silver,
Hank Mobley, Lee Morgan, Miles Davis…
Successivamente Scala ha arricchito i suoi
programmi musicali con brani originali di
ispirazione nu jazz ma legati comunque
alla tradizione.
Anche Flavio Boltro darà poi il suo contributo ai seminari di “Mister Jazz”, il giorno
stesso del concerto, con un workshop di
improvvisazione aperto a tutti gli strumenti dal titolo“Trumpet Therapy”.
44
Giovedì 7 maggio
ormai una lunga storia alle spalle: ha esordito sulle
scene inglesi nel 1999, per girare poi nei più importanti festival internazionali. Da allora la formazione
è in parte cambiata: assai significativa è stata l’aggiunta della voce di Cristina Donà, che fa parte della band dal 2004. La cantante italiana, che col suo
personale rock d’autore ha conquistato il pubblico
internazionale, ha ricevuto parole di elogio anche
dallo stesso Wyatt, ancor prima di essere coinvolta
in“Soupsongs”. La Donà si inserisce nel cast orchestrale al fianco di Jennifer Maidman e Sarah Jane
Morris: una front line canora il cui impatto rende
merito all’onirica immaginazione del guru del progressive rock inglese.
Annie Whitehead si è formata come jazzista, ma
una volta arrivata a Londra, alla fine degli anni
Settanta, si è dedicata anche alla fusion, il blues,
il progressive rock, il reggae, collaborando tra gli
altri con Joan Armatrading, Chris Rea, Bill Wyman,
Elvis Costello, Robert Wyatt, i Communards e le
Bananarama. Significativa è anche la sua frequentazione dei musicisti sudafricani residenti a Londra:
la Whitehead ha suonato sia nella Brotherhood of
Breath di Chris McGregor che negli
Spirits Rejoice di Louis Moholo. Al di
fuori dei confini inglesi, la si è ascoltata anche assieme a James Blood
Ulmer, Abdullah Ibrahim e nel World
Trombone Quartet con Ray Anderson.
Nel gennaio 2015 Robert Wyatt ha
compiuto 70 anni: a riaccendere i
riflettori sul mitico batterista e cantante, oltre allo spettacolo della
Whitehead, ci ha pensato la biografia
ufficiale, Different Every Time, scritta da
Marcus O’Dair.
RAVENNA, TEATRO ALIGHIERI, ORE 21:00
2015
ANNIE WHITEHEAD GROUP
feat. Jennifer Maidman, Sarah
Jane Morris e Cristina Donà
“Soupsongs”
Dedicato a Robert Wyatt
Annie Whitehead - trombone, direzione; Jennifer
Maidman - voce, chitarra; Sarah Jane Morris - voce;
Cristina Donà - voce, chitarra; Brian Hopper - sax
tenore; Theo Travis - sax tenore, sax soprano, flauto;
Steve Lodder - pianoforte, tastiere; Tim Harries - basso
elettrico; Liam Genockey - batteria
Doug Beveridge - ingegnere del suono
esclusiva italiana
“Soupsongs” è una lunga carrellata all’interno delle canzoni dell’ex leader dei Soft Machine Robert
Wyatt, ideato dalla trombonista inglese Annie
Whitehead (Oldham, 1955). Questo progetto ha
45
Venerdì 8 maggio
nel film di George Clooney Good Night, and Good
Luck, la cui colonna sonora è valsa alla Reeves l’ennesima affermazione ai Grammy Awards come
migliore cantante di jazz, successo ora ripetuto con
Beautiful Life (Grammy 2015 come migliore disco di
jazz vocale).
La carriera solistica della Reeves inizia a decollare
all’inizio degli anni Ottanta. Nel 1984 va in tournée con Harry Belafonte, poi, nel 1987, è la prima
cantante a essere messa sotto contratto dalla rinata
Blue Note, etichetta discografica per la quale ha
inciso sino al 2008. Abituata a muoversi con disinvoltura tra il jazz e il pop, negli ultimi quindici anni
la Reeves si è concentrata principalmente sulla sua
attività jazzistica, portando a nuovi fasti il lascito di
Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan e Carmen McRae.
Particolarmente importante è stata la sua collaborazione con Wynton Marsalis e la Lincoln Center
Jazz Orchestra.
RAVENNA, TEATRO ALIGHIERI, ORE 21:00
2015
DIANNE REEVES
feat. Peter Martin,
Romero Lubambo,
Reginald Veal, Terreon Gully
“Beautiful Life”
Dianne Reeves - voce; Peter Martin - pianoforte;
Romero Lubambo - chitarra; Reginald Veal contrabbasso; Terreon Gully - batteria
Come le grandi jazz divas del passato, delle quali è
una vera erede moderna, Dianne Reeves sa come
saccheggiare la musica commerciale contemporanea, estrapolandone gemme da proiettare nella
galassia della jazz song. Così, l’irresistibile appeal
melodico si arricchisce di conturbanti armonizzazioni e ritmi che portano l’eccitazione
strumentale ai massimi livelli, come avviene nel suo più
recente album, Beautiful Life,
col suo repertorio R&B, latino e pop (Bob Marley, Marvin
Gaye, Ani DiFranco) proiettato
in un’orbita jazzistica grondante di soul.
Originaria di Detroit, Dianne
Reeves è la principale voce
femminile del jazz odierno.
La sua notorietà internazionale, se mai ce ne fosse stato
bisogno, è stata ulteriormente
amplificata dall’apparizione
46
Sabato 9 maggio
le più importanti orchestre sinfoniche. Tra un tour e
l’altro, nel 1990 Sandoval ha ottenuto asilo politico
dagli USA, ricevendone la cittadinanza nel 1999.
Dopo un lungo legame con l’etichetta discografica
GRP, l’attività più recente di Sandoval è documentata dalla Concord, label da sempre particolarmente
sensibile al jazz latino. Le incisioni di questi ultimi anni si sono focalizzate su una serie di omaggi: a Dizzy Gillespie, Rafael Méndez, Armando
Manzanero.
RAVENNA, TEATRO ALIGHIERI, ORE 21:00
2015
ARTURO SANDOVAL
SEXTET
Arturo Sandoval - tromba;
Zane Musa - sax tenore; Kemuel Roig - pianoforte;
Teymur Phell - basso el.; Alexis Arce - batteria;
Armando Arce - percussioni
prima italiana
Arturo Sandoval è una delle leggende della musica cubana (pur avendo svolto, come
non pochi suoi connazionali, gran parte della
sua carriera nelle vesti di emigrato). Nato ad
Artemisa nel 1949, nel 1977 entra a far parte
stabilmente della United Nation Orchestra di
Dizzy Gillespie, che è l’idolo di Sandoval e che
ne diverrà mentore. Membro fondatore dei
mitici Irakere, dai primi anni Ottanta Sandoval
inizia una carriera da solista senza sacrificare
nessuno dei suoi numerosi talenti. Come jazzista lo si ascolta al fianco di Woody Herman,
Woody Shaw, Michel Legrand, Stan Getz, Tony
Bennett, mentre non sono da meno le collaborazioni pop e crossover: Frank Sinatra, Paul
Anka, Rod Stewart, Alicia Keys, Céline Dion,
John Williams. Nel frattempo fa man bassa
di ogni possibile premio dell’industria musicale ed entra nel mondo del cinema (con le
colonne sonore per Havana e Mambo Kings e
addirittura con un film dedicato alla sua vita
con Andy Garcia: The Arturo Sandoval Story).
In aggiunta, non trascura la sua formazione di
musicista classico, esibendosi come solista con
47
Domenica 10 maggio
un ripensamento di questo suo modello, del quale
fornisce una ‘revisione’ contemporanea scevra di
sdolcinatezze e attenta agli sviluppi moderni della
ritmica e la vocalità afro. Risultato: riceve subito una
nomination ai Grammy, cosa che si ripete anche
per il disco seguente, Be Good (2012). Porter si è già
velocemente imposto come un fenomeno internazionale quando nel 2013 realizza il terzo disco,
Liquid Spirit, che segna il suo esordio per l’etichetta
Blue Note. Questa volta il Grammy come miglior
album di jazz vocale è suo.
RAVENNA, TEATRO ALIGHIERI, ORE 21:00
2015
GREGORY PORTER
QUINTET “Liquid Spirit”
Gregory Porter - voce;
Yosuke Satoh - sax alto;
Chip Crawford - pianoforte;
Aaron James - contrabbasso;
Emanuel Harrold - batteria
prima italiana
Gregory Porter nasce a Los Angeles nel 1971 e cresce a Bakersfield con la madre, che è ministro di
culto, mentre il padre ha abbandonato la famiglia.
Sin da piccolo Porter trova un ‘padre’ sostitutivo in
Nat King Cole: lo ascolta con passione e prova a
imitarlo. Ma le sue prime aspirazioni sono di tutt’altro genere. Porter avrebbe infatti potuto diventare
un giocatore professionista di football: fu un infortunio a impedirgli questa carriera e a lasciargli quindi il tempo di continuare a cantare, con quella sua
voce baritonale dalla quale prorompono l’ardore
del soul, il tormento del blues, il luminoso senso
melodico del jazz d’annata.
Muovendosi nella scena dei piccoli jazz club, Porter
incontra il sassofonista-pianista Kamau Kenyatta:
è lui che lo presenta a Hubert Laws. Grazie a questa conoscenza Porter arriva finalmente all’esordio
discografico da leader, ormai alla soglia dei quarant’anni, con l’album Water (2010). Non è un esordio come tanti altri: Porter è un cantante dalla voce
imponente, pregna di blues, gospel e teatro. Da
un nitido omaggio alla vocalità di Nat King Cole
passa, senza soffermarsi troppo sull’antiquariato, a
48
Lunedì 11 maggio
basso e batteria” decisamente unico scaturisce una
musica ruvida e diretta, fatta di emozioni senza
mediazione. Col primo album, Voice & Bass, riceve il
premio per i giovani talenti assegnato dalla FNAC.
Il secondo disco, Alkemi, è la scintilla che attira l’attenzione di Archie Shepp, che da allora si avvale
della Agossi come vocalist per i suoi gruppi.
A partire dal 2004, prodotti dalla casa discografica
inglese Candid, escono dischi che sono l’apoteosi
del trio della Agossi: tra questi Who Wants Love?
(2007), registrato dal vivo allo Jazz Standard di New
York.
Dal 2010, col passaggio a un’altra prestigiosa etichetta discografica, la Naïve, la musica della Agossi
si allarga oltre la dimensione del trio, lasciando spazio ai contributi di una serie di ospiti senza venire
meno all’essenzialità del suo impatto sonoro. Frutto
di questa nuova stagione sono album come Just Like
a Lady, Red Eyes (con Archie Shepp) e il recentissimo Fresh.
PIANGIPANE (RA), TEATRO SOCJALE, ORE 21:30
2015
“Ravenna 42° Jazz Club”
MINA AGOSSI QUARTET
“Fresh”
Mina Agossi - voce; Stéphane Guéry - chitarra; Eric
Jacot - basso acustico; Philippe Combelle - batteria
esclusiva italiana
La musica del trio di Mina Agossi è pura pulsazione
emotiva, una specie di rete elastica sulla quale rimbalza la voce della cantante franco-africana. Autrice
di canzoni che versano una buona dose di vetriolo
sul jazz downtown newyorkese, la Agossi non si
sottrae alla prova delle più note jazz songs, alle quali
sa applicare i più inaspettati travestimenti: i groove più attuali si affiancano a pose cabarettistiche,
mentre una sana vena di humour rende possibile
il matrimonio tra underground e canzoni di Cole
Porter. L’uso costantemente creativo delle scansioni
metriche, come un caleidoscopio in cui le figure
sonore glissano le une nelle altre, trasforma poi
questa musica in un vero teatro del ritmo. Il suo
passato da attrice trapela dal prorompente carisma
col quale tiene la scena, dall’estasi con la quale si
impossessa delle canzoni, dal piglio seducente con
cui tiene in mano il pubblico: la sua voce è capace
di trascolorare dalla perdizione di Marlene Dietrich
all’innocenza di Judy Garland.
Nata in Francia nel 1972, Mina Agossi realizza il suo
primo disco nel 1995, individuando da subito quella
che sarà la sua cifra distintiva negli anni a venire:
canzoni senza fiati né tastiere, con la voce in diretto
e totale contatto con il ritmo. Da questo stile “voce,
49
Giovedì 14 maggio
anche alla batteria
jazz. Sviluppa così
un linguaggio percussivo personale
e capace di esprimersi su molteplici
dimensioni. Dalle
prime esibizioni con
l’Orchestra della
Scuola Civica di Milano passa al Milan Percussion
Ensemble, collaborando poi con la cantautrice rock
Cristina Donà (dal 1998 al 2007) e Stefano Bollani
(nei Visionari, dal 2004). Nel 2005 si aggrega al
Collettivo Bassesfere, mentre negli anni seguenti avvia le collaborazioni con Monica Demuru,
Cristina Zavalloni, Gianluca Petrella, il gruppo
“Uomini in Frac” (Peppe Servillo, Giovanni Lindo
Ferretti, Furio Di Castri, Rita Marcotulli, Danilo Rea,
Fabrizio Bosso, Javier Girotto…). Sul fronte internazionale ha suonato e inciso con Anthony Braxton,
William Parker, Ernst Reijseger, Butch Morris, il
Rova Saxophone Quartet…
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
“Correggio Jazz”
CRISTIANO CALCAGNILE
MULTIKULTI OCTET
Tributo a Don Cherry
Gabriele Mitelli - tromba, flicorno, pocket trumpet;
Massimo Falascone - sax alto, sax baritono, oggetti,
electronics; Nino Locatelli - clarinetto, clarinetto basso,
melodica, campane; Pasquale Mirra - vibrafono; Paolo
Botti - viola, violino di Stroh, banjo, salterio ad arco,
erhu, percussioni; Gabriele Evangelista - contrabbasso;
Cristiano Calcagnile - batteria, percussioni,
arrangiamenti; Dudu Kouatè - percussioni, xalam,
calebasse, djembe, effetti, voce
Con il suo Multikulti, un ampio organico dalla vasta
e inusuale strumentazione, Cristiano Calcagnile
esplora con passione il magico, profondo e variegato mondo musicale di una delle icone più
eccentriche del jazz: Don Cherry, protagonista sia
come leader che al fianco di altri grandi
(Ornette Coleman e John Coltrane su
tutti) della rivoluzione free. Musicista
curioso e inquieto, Cherry ha esportato
questo messaggio libertario dagli Stati
Uniti all’Europa (aggregandosi, tra gli
altri, ad Han Bennink e Johnny Dyani),
viaggiando poi in ogni dove, raccogliendo nuovi argomenti per la sua musica:
dagli influssi dell’Africa e dell’India al
minimalismo nord europeo, sino alle
sperimentazioni psichedeliche.
Calcagnile, nato a Milano nel 1970, dopo
aver studiato percussioni in ambito classico, allarga i suoi orizzonti dedicandosi
50
Venerdì 15 maggio
sassofonista nato
nel 1947 a Mysen.
Suona con George
Russell e si fa quindi
coinvolgere dal free
jazz (Albert Ayler,
Peter Brötzmann),
per poi ripudiare l’avanguardia e
reinventarsi come sassofonista post-bop. È questo
il momento in cui inizia a brillare la sua stella: incomincia a registrare per la ECM, dando il via a un
sodalizio che dura ancora oggi, suona con Chick
Corea, Don Cherry e, soprattutto, entra a far parte
del quartetto europeo di Keith Jarrett.
A partire dagli anni Ottanta
la produzione musicale di
Garbarek incorpora elementi
world in maniera sempre più
consistente. Il suono inconfondibile del suo sax emerge
come una visione mistica in
alcune produzioni crossover
che rilanciano ulteriormente
la sua fama. Vertice assoluto di
questa nuova fase è Officium
(1993), registrato con l’Hilliard
Ensemble: un tale best seller
da dare una nuova impronta alla successiva carriera di
Garbarek, che da allora ha
continuato a riproporsi con
il gruppo vocale britannico,
mentre anche le altre sue formazioni hanno imboccato la
via di un raffinatissimo estetismo sonoro.
PIACENZA, TEATRO MUNICIPALE, ORE 21:15
“Piacenza Jazz Fest”
JAN GARBAREK QUARTET
feat. Trilok Gurtu
Jan Garbarek - sax tenore, sax soprano;
Rainer Brüninghaus - pianoforte, tastiere;
Yuri Daniel - contrabbasso;
Trilok Gurtu - percussioni
Il successo riscosso in anni recenti dall’inserimento del percussionista indiano Trilok Gurtu in una
band affermata a livello planetario come quella del
norvegese Jan Garbarek non è frutto del caso. Per
esempio, scavando negli archivi dell’ECM emerge una gemma come Song for Everyone, del
1984, dove Garbarek è in una
compagnia assai esotica: oltre
a Gurtu ci sono, in libera uscita
dagli Shakti, Zakir Hussain e
Shankar. Nel colorismo poliritmico dell’estroverso Gurtu, il
suono estatico, simile alla voce
umana, del sax di Garbarek
trova un perfetto complemento e un adeguato contrasto: ne sortisce una fusione di
elementi world di varia provenienza, dalle terse melodie
scandinave alle piccanti progressioni ritmiche orientali.
La carriera di Garbarek prende
il via nei primi anni Sessanta: il
jazz era allora ancora un punto di riferimento preciso per il
51
Martedì 19 maggio
paritetica tre dei più significativi rappresentanti
della ‘new wave’ jazzistica italiana (Kinzelman e
Rehmer risiedono stabilmente da anni nel nostro
paese), interseca slanci dinamici e improvvisazioni
dall’incedere ipnotico, assorbendo e metabolizzando spunti dal free jazz, l’ambient, il rock e rifacendosi, nel repertorio, anche a Tom Waits, Robert
Wyatt, Thelonious Monk.
Anche i Fresh Fish sono un’unità collettiva, pur se al
suo interno il nome di Daniele Tittarelli spicca per la
sempre più evidente posizione che sta assumendo
nel panorama del jazz italiano (al fianco di Roberto
Gatto, Enrico Rava, PMJO Parco della Musica Jazz
Orchestra…). Anche il recente Cd Prestazione (Parco
della Musica Records, 2014) conferma il ruolo centrale dei due fiati, in un repertorio che privilegia le
composizioni originali, che si muovono come una
fresca e contemporanea evoluzione dei modelli
post-bop. Ma il gruppo sa lavorare anche sugli standard, sottoponendoli a una continua sperimentazione, con modalità da vero e proprio ‘jazz lab’.
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
“Correggio Jazz”
HOBBY HORSE
Dan Kinzelman - sax tenore, clarinetti, flauti, tastiere,
percussioni, voce; Joe Rehmer - contrabbasso, tastiere,
voce; Stefano Tamborrino - batteria, percussioni, voce
FRESH FISH QUINTET
Daniele Tittarelli - sax alto;
Francesco Lento - tromba;
Domenico Sanna - pianoforte; Luca Fattorini contrabbasso; Marco Valeri - batteria
Formatisi nel 2008, gli Hobby Horse hanno già alle
spalle tre dischi autoprodotti e un centinaio di concerti in Italia, Europa e Stati Uniti quando approdano alla Parco della Musica Records: è il 2012 e
realizzano il disco Eponymous, perfetta sintesi della
loro musica. Questo trio, che affianca in maniera
52
Mercoledì 20 maggio
della più varia provenienza. Classici del jazz e temi
originali completano i materiali dai quali prende il via
il vorticare delle improvvisazioni, percorse da un lirismo dai bagliori romantici mentre via via trasformano l’aspetto dei brani col loro peregrinare armonico.
Gabriele Coen, nato a Roma nel 1970, è l’unico
musicista italiano ad avere inciso per la Tzadik,
l’etichetta di culto fondata e gestita da John
Zorn: Awakening (2010) e Yiddish Melodies in Jazz
(2013), entrambi realizzati con il quintetto Jewish
Experience. Non stupisce dunque sentire ora Coen
affrontare di petto la musica di Zorn, artista di
importanza capitale, sia come esecutore che come
compositore, nello sviluppo del jazz postmoderno,
prima della svolta che lo ha trasformato nel guru
dell’avanguardia applicata alla tradizione musicale
ebraica. In particolare, il quintetto di Coen ripercorre il songbook associato al gruppo Masada, concedendosi qualche incursione anche nei Filmworks, le
musiche a uso cinematografico che rappresentano
uno dei più importanti filoni dell’attività compositiva di Zorn.
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
“Correggio Jazz”
PASQUALE INNARELLA &
CARMINE IOANNA HIRPUS DUO
Pasquale Innarella - sassofoni;
Carmine Ioanna - fisarmonica
GABRIELE COEN QUINTET
Plays the music of John Zorn
Gabriele Coen - sax soprano, clarinetto; Benny
Penazzi - violoncello; Luca Venitucci - fisarmonica,
pianoforte; Danilo Gallo - contrabbasso; Zeno de
Rossi - batteria
Pasquale Innarella e Carmine Ioanna, assai distanti
all’anagrafe (il sassofonista è nato nel 1959, il fisarmonicista nel 1985), hanno in comune la terra d’origine: l’Irpinia. Le radici geografiche non vincolano comunque il duo, il cui repertorio ospita canzoni
latino-americane come spunti di musica popolare
53
Giovedì 21 maggio
gruppi permette a Cohen di dare libero sfogo non
solo alle sue doti solistiche ma specialmente a quelle compositive, mentre nella sua musica emergono
influssi latini e mediterranei. Da allora la sua carriera è proseguita con una fitta produzione discografica da leader, sospinta anche dalla creazione di una
propria etichetta, la Razdaz Recordz.
Da alcuni anni Cohen si è stabilito nuovamente in
Israele: gli elementi mediorientali e gli influssi della
musica ebraica si intrecciano ora ancor più saldamente alla matrice jazzistica afro-americana. Il New
Trio è la perfetta incarnazione di questo ritorno alle
origini di Cohen: il primo disco di questa nuova line
up, From Darkness, è previsto proprio per il 2015.
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
“Correggio Jazz”
AVISHAI COHEN NEW TRIO
“From Darkness”
Nitai Hershkovits - pianoforte; Avishai Cohen contrabbasso, voce; Daniel Dor - batteria
Nato nel 1970 in Israele in una famiglia dai forti
interessi musicali, Avishai Cohen viene avviato agli
studi di pianoforte all’età di nove anni. Quando
ne ha quattordici, la sua famiglia si trasferisce a
St. Louis, nel Missouri. L’arrivo negli Stati Uniti
coincide con l’inizio della passione per
il basso, inizialmente quello elettrico,
stimolata dall’ascolto di Jaco Pastorius.
Avishai ritorna però in Israele dove prosegue gli studi e svolge il servizio militare: è solo dopo di questo che decide
di trasferirsi a New York. Vi arriva nel
1992 e deve affrontare una vita dura per
mantenersi. Inizia però presto a suonare con Ravi Coltrane, Wynton Marsalis,
Joshua Redman, Paquito D’Rivera, Roy
Hargrove, Danilo Perez finché, nel 1997,
la sua fortuna cambia radicalmente
quando Chick Corea lo coinvolge nel suo
trio e nel gruppo Origin. Cohen viene
catapultato nei piani alti del jazz, posizione da cui continua ad affinare la sua
tecnica strumentale e compositiva.
Corea permette a Cohen di esordire
anche come leader, producendogli con
la sua etichetta discografica una serie
di album a partire da Adama (1998). È
chiaro sin da subito che guidare i propri
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Venerdì 22 maggio
Franco D’Andrea
(Merano, 1941) si
conferma come una
delle figure più rilevanti del jazz made
in Italy, dimostrando, dopo decenni di
attività, di essere nel pieno di una luminosa fase
creativa. Dalle stupefacenti performance del quartetto, all’innovativa
proposta in trio con
i fiati di Ottolini e
D’Agaro, al sestetto che riunisce le
due precedenti formazioni, sino alla
dimensione più raccolta del piano solo, che da sempre è tra le preferite
di D’Andrea: in ogni situazione strumentale il pianista meranese ha raggiunto il punto di più perfetta
cristallizzazione.
Nella genesi del più recente gruppo di
D’Andrea, l’Electric Tree, galeotta fu Rai
Radio Due, la cui trasmissione Musical Box
aveva invitato numerosi dj e musicisti a
mettere mano su un brano in solo del pianista, remixandolo in base alla propria cifra
stilistica. Fu D’Andrea in persona a scegliere il remix vincitore del contest: ne era
autore Luca Roccatagliati, alias Dj Rocca
del Maffia Soundsystem. Lo spunto di quel
primo brano non rimase isolato: D’Andrea
e Dj Rocca hanno continuato a lavorare
assieme coinvolgendo Andrea Ayassot,
membro ormai storico del quartetto del
pianista. Ed ecco servite le imprevedibili
traiettorie sonore dell’Electric Tree.
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
“Correggio Jazz”
FRANCO D’ANDREA
“ELECTRIC TREE” feat.
Dj Rocca & Andrea Ayassot
Franco D’Andrea - pianoforte; Dj Rocca - live
electronics; Andrea “Ayace” Ayassot - sax alto
Ancora una volta
Franco D’Andrea
ha fatto incetta di
premi nell’ambito del referendum
Top Jazz indetto dal
mensile Musica Jazz:
l’edizione 2014 lo ha visto affermarsi come miglior
musicista dell’anno e per la migliore formazione
dell’anno (il Sextet). Riconoscimenti che vanno ad
aggiungersi a un assai ricco palmarès.
55
Sabato 23 maggio
Con la sua estetica che accosta semplicità ed eccesso, rispetto e irriverenza, ortodossia ed eresia,
Melingo ha reinventato la musica di Buenos Aires.
Il titolo del suo più recente disco è Linyera, ossia
“vagabondo”: il personaggio che Melingo mette al
centro dei suoi tanghi anticonvenzionali, talvolta
infiltrati di blues e di jazz, sofisticati ma pur sempre
legati alla narrazione della vita dei bassifondi. Storie
forti, che traggono linfa dalle pagine di Federico
Garcia Lorca, Evaristo Carriego, Borges, Bukowski
e che l’artista proietta in un teatro espressionista
con la sua voce tormentata. Melingo sta all’Argentina come Tom Waits agli Stati Uniti e Paolo Conte
all’Italia: e se del primo possiede la voce scavata, col secondo condivide l’intonazione ironica e
ammiccante.
IMOLA (BO), TEATRO EBE STIGNANI, ORE 21:15
MELINGO
“Linyera”
Daniel Melingo - voce, clarinetto;
Muhammad Habbibi El Rodra Guerra - chitarra
elettrica, sega musicale;
Pedro Onetto - pianoforte;
Patricio Cotella - contrabbasso;
Gustavo Paglia - bandoneon
Anteprima “Imola in Musica 2015”
esclusiva italiana
Dopo un passato da rocker, Melingo è diventato il
rivoluzionario del tango e della
milonga, cantore di una Buenos
Aires (dove è nato nel 1957)
fatta di vita bohemien, di esperienze intense, di locali notturni
e cabaret, di avventure furiose
e sovreccitanti, di sensibilità al
limite dell’allucinazione. In fin
dei conti, con la sua voce brunita del tutto fuori dell’ordinario e
la magnetica presenza sul palco,
Melingo non fa altro che cantare
la propria vita, un’esistenza talmente intensa che non poteva
che trasformarsi in una strofa di
tango. Senza travisarne le radici,
Melingo ha dato nuova foggia,
stranita e onirica, alla tango canción codificata da Carlos Gardel.
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Domenica 24 maggio
immediatamente sensazionale, con il disco Fast Flight
(2000). Ha collaborato con i migliori jazzisti italiani (Stefano Di Battista, Paolo Fresu, Flavio Boltro),
ma ormai siamo abituati ad ascoltarlo soprattutto
in veste di leader: dai suoi sestetti (celebre il Latin
Mood), quintetti e quartetti sino a formazioni più
piccole e fortemente caratterizzate nei programmi
musicali (come lo Spiritual Trio). Frequenti sono poi
i suoi accostamenti ad altri musicisti di grande caratura: è il caso dei duetti con Antonello Salis, Luciano
Biondini, Irio De Paula, Julian Oliver Mazzariello.
Parallelamente alla sua intensa attività jazzistica,
Bosso ha sempre frequentato anche i palchi (e i
dischi) del pop nazionale, usandoli come utilissimo trampolino per la sua visibilità e sempre figurando in contesti che ne hanno messo in risalto le
qualità di solista: con Sergio Cammariere, Raphael
Gualazzi, Mario Biondi, Nina Zilli, Nicola Conte…
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
“Correggio Jazz”
FABRIZIO BOSSO QUARTET
Fabrizio Bosso - tromba, flicorno; Julian Oliver
Mazzariello - pianoforte; Luca Alemanno contrabbasso; Nicola Angelucci - batteria
Dopo essere stato artist in residence nella scorsa edizione di Crossroads, facendosi ascoltare con diverse
formazioni ‘a tema’, Fabrizio Bosso si ripropone ora
al pubblico del festival con il suo quartetto: puro e
semplice jazz, ma con tutto il repertorio di virtuosismi e l’incredibile inventiva che contraddistinguono
questo incontenibile solista.
Una carriera in continua e inarrestabile ascesa quella di Fabrizio Bosso, a partire dall’esordio,
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Mercoledì 27 maggio
vincitore nella categoria “artisti emergenti” nel 2006
e 2007, un traguardo mai prima d’allora raggiunto
da un italiano). Tra le sue più rimarchevoli partnership spicca quella con Enrico Rava, ma ha suonato anche con Lester Bowie, Roswell Rudd, Ray
Anderson, Pat Metheny, Steven Bernstein, la Sun
Ra Arkestra diretta da Marshall Allen e, tra gli italiani, Paolo Fresu e Stefano Bollani. Ma quel che
più conta sono le formazioni man mano ideate da
Petrella, che ci hanno fatto conoscere la sua visione
eversiva della tradizione trombonistica: dagli Indigo
4 ai Tubolibre, il duo Soupstar con Giovanni Guidi,
il quartetto Brass Bang (con Fresu, Steven Bernstein
e Marcus Rojas).
Petrella è molto attivo anche al di fuori dei confini
del jazz, soprattutto nell’ambito dell’elettronica. La
sua più recente testimonianza in questo ambito è il
disco (in vinile) 103 Ep.
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
“Correggio Jazz”
GIANLUCA PETRELLA NEW
QUINTET
“Cosmic Renaissance”
Gianluca Petrella - trombone; Mirco Rubegni tromba; Francesco Ponticelli - contrabbasso; Simone
Padovani - percussioni; Federico Scettri - batteria
Da anni seguiamo le avventure della Cosmic Band
di Gianluca Petrella, che dal 2007 a oggi, prendendo spunto dalla musica ‘interstellare’ di Sun Ra, ha
percorso in lungo e in largo l’Europa, esibendosi
nelle più importanti sedi del jazz continentale. Col
2015 inizia un nuovo capitolo della storia di questa formazione: l’organico viene completamente
rinnovato, prendendo la foggia di un quintetto, e
ribattezzato Cosmic Renaissance. Questo cambiamento permette a Petrella una maggiore flessibilità
nella ricerca musicale, sulla base delle forme sonore
visionarie e in perenne mutazione alle quali ci aveva
abituati la Cosmic Band.
Gianluca Petrella, nato nel 1975 a Bari, appena maggiorenne vantava già collaborazioni con
Roberto Ottaviano e Greg Osby. Prima del 2001,
quando si aggiudica il referendum Top Jazz come
“miglior nuovo talento”, la sua strada ha già incrociato anche quella di Carla Bley e Steve Coleman.
Da allora le collaborazioni si sono succedute in
quantità tali da essere difficilmente riassumibili e
i premi sono fioccati a ciclo continuo (dal Django
d’Or come “migliore talento europeo” nel 2001
al Top Jazz del 2005, questa volta come “migliore musicista dell’anno”; per non dire del referendum dei critici della rivista DownBeat, che lo vede
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Giovedì 28 maggio
africana. Il grande successo arriva sul finire degli
anni Sessanta, dopo il divorzio dalla Makeba e il
trasferimento in California. In questo periodo collabora anche con i Byrds e Bob Marley. Nel corso
degli anni Settanta fa la spola tra Stati Uniti e Africa,
realizzando progetti dai sempre più marcati influssi etnici, finché nel 1990, a seguito della fine del
regime di segregazione razziale, decide di stabilirsi
nuovamente in Sudafrica. Da allora la sua influenza
e attività come nume della musica di quel paese
non è mai venuta meno.
Pur essendo attivo soprattutto come jazzista, sono
le sue sortite in altri territori ad aver fatto di lui un
mito della musica africana: è stato tra i primi fautori di un tipo di fusion che oggi si identifica come
world music, ma ha suonato anche in ambito pop,
R&B e disco.
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
“Correggio Jazz”
HUGH MASEKELA & BAND
“Playing at Work”
Hugh Masekela - flicorno, voce;
Fana Zulu - basso el.; Cameron Ward - chitarra;
Randal Skippers - tastiere; Lee-Roy Sauls - batteria;
Francis Manneh Fuster - percussioni
prima italiana
Classe 1939, Hugh Masekela è l’indomito campione
del jazz sudafricano. Impugna la sua prima tromba
all’età di quattordici anni, dimostrando subito la
sua predisposizione per lo strumento. Nei suoi primi anni di attività professionale il jazz si alterna
alla musica popolare, mentre le drammatiche condizioni civili del Sudafrica
in piena apartheid si riflettono sia nell’espressività del suo stile che nelle scelte di
vita di Masekela.
Nel 1959 forma i Jazz Epistles, tra gli
altri con Dollar Brand (poi noto come
Abdullah Ibrahim): è il primo gruppo
di jazz sudafricano a incidere un disco.
L’inasprirsi dell’apartheid e il massacro
di Sharpeville, nel 1960, convincono
Masekela a lasciare il paese. Fa rotta verso gli Stati Uniti, dove riprende gli studi
e, grazie all’amicizia di Harry Belafonte e
Miriam Makeba (che poco dopo sarebbe diventata sua moglie, anche se per
breve tempo) viene introdotto nel giro
delle case discografiche: MGM, Mercury,
Verve, presso le quali sviluppa una personale ibridazione di jazz, pop e musica
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Sabato 30 maggio
che compongono un nuovo concept album di generose dimensioni e dai traboccanti contenuti musicali (pubblicato come il precedente dalla Parco della
Musica Records).
Ispirandosi a una formazione realmente esistita
quasi un secolo fa a Primolano, al confine con l’Austria, l’Orchestra della Società Senza Pensieri, ma
soprattutto alle Folk Songs di Luciano Berio, Ottolini
crea un paesaggio fantastico attraversato dalle più
varie etnie musicali. Una babele di lingue e colori
strumentali nella quale Ottolini diffonde tutta la
sua immaginifica vena di arrangiatore: pagine originali mescolate con motivi folk, canti alpini e ritmi
caraibici, melismi orientali e suoni contemporanei,
filastrocche e ninne nanne. Per dare vita a tutto ciò,
i Sousaphonix pare abbiano saccheggiato un museo
degli strumenti musicali: ai fiati e la ritmica tipici
del jazz si affiancano sulla scena oggetti esotici,
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
“Correggio Jazz”
MAURO OTTOLINI &
SOUSAPHONIX
“Musica per una società
senza pensieri”
Mauro Ottolini - trombone, conchiglie, flauti sardi,
arrangiamenti, direzione;
Vanessa Tagliabue Yorke - voce, pentole cromatiche;
Vincenzo Vasi - voce, theremin, giocattoli, elettronica;
Flavio Davanzo - tromba;
Guido Bombardieri - sax alto, clarinetto;
Dan Kinzelman - sax tenore, flauto, clarinetto basso;
Roberto De Nittis - fisarmonica, armonio a pedali,
piano giocattolo, tastiere;
Enrico Terragnoli - banjo, chitarra elettrica, podofono;
Danilo Gallo - contrabbasso, balalaika bassa, liuto basso;
Zeno de Rossi - batteria;
Simone Padovani - percussioni
Domenica 31 maggio
CORREGGIO (RE), PALAZZO PRINCIPI
SALA CONFERENZE, ORE 17:30
Mauro Ottolini presenta
“Musica per una società
senza pensieri”
un film di Mauro Ottolini e Sousaphonix (45’)
regia e riprese di Francesco Crapanzano
ingresso libero
Meritatamente travolto dal successo della precedente avventura dei Sousaphonix (quel Bix Factor
che nel 2012 gli ha fatto vincere il Top Jazz), Mauro
Ottolini ha da poco sfornato il primo di due volumi
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conchiglie, pentole e giocattoli.
Nato a Bussolengo (VR) nel 1972, Ottolini abbandona il suo posto nell’orchestra dell’Arena di Verona,
per darsi alla vita girovaga del jazzista. Suona con
Frank Lacy, Trilok Gurtu, Kenny Wheeler, Han
Bennink, Carla Bley, Steve Swallow, Tony Scott,
Maria Schneider, Enrico Rava e si ritaglia un posto
al fianco dei big della canzone italiana, anche come
arrangiatore (Negramaro, Lucio Dalla, Antonella
Ruggiero, Vinicio Capossela, Malika Ayane, ma
anche Luciano Pavarotti ed Amii Stewart). Oggi
suona assiduamente con Franco D’Andrea (trio e
sestetto), ma ormai Ottolini è soprattutto il leader
di alcune delle più sorprendenti formazioni della musica creativa italiana. Oltre ai Sousaphonix
(che rivelano al massimo grado il suo amore per il
jazz antico e contemporaneo, sorvolando piuttosto
l’era di mezzo del bop), ricordiamo gli Smashing
Triad(s), i Lato Latino, l’orchestra Ottovolante, i
Separatisti Bassi, oltre a molte altre combinazioni.
Inoltre, domenica 31 maggio (alle ore 17:30 presso il
Palazzo Principi; ingresso libero) Ottolini presenterà il film Musica per una società senza pensieri, che lo
ritrae all’opera coi suoi Sousaphonix.
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Lunedì 1 giugno
a mantenere vigile il loro spirito di ricerca, in un
vivace succedersi di progetti musicali. A consolidare l’interazione tra i componenti del quintetto
sono proprio l’ispirazione alla contemporaneità e la
ricerca di costruzioni sonore che siano una panoramica di quanto di più attuale circoli nel linguaggio
jazzistico.
Il Times Quintet è un organico al cui interno si
respira un’aria di appassionata e intensa collaborazione, alla
ricerca di un suono di gruppo
fortemente personale. Il bilanciamento tra scrittura e improvvisazione crea strutture ben definite
che però non ingabbiano mai la
libertà espressiva dei solisti, liberi di aprirsi varchi verso direzioni
impreviste.
Nel repertorio, prevalentemente originale e firmato da tutti
i musicisti della band, si incontrano, in un mix particolarmente espressivo, forme compositive inusuali, poliritmie, canzoni
asimmetriche, ricerca sonora non
convenzionale.
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
“Correggio Jazz”
TIMES QUINTET
Maria Pia De Vito - voce;
Marcello Allulli - sax tenore;
Rita Marcotulli - pianoforte;
Francesco Ponticelli contrabbasso;
Alessandro Paternesi - batteria
Una all stars italiana che è anche
un incontro e un confronto tra
generazioni: il Times Quintet
allinea infatti sul palco esponenti della nuova leva jazzistica
nazionale che già hanno conquistato un loro ben definito spazio
artistico (Francesco Ponticelli,
Alessandro Paternesi, entrambi
classe 1983, e Marcello Allulli) e
due delle più significative figure della nostra musica improvvisata, Maria Pia De Vito e Rita
Marcotulli. Del resto entrambe queste ‘veterane’ continuano
62
2015
APERITIFS
Sabato 2 maggio
FELLINI SCALINO CINQUE
Domenica 3 maggio
PASTICCERIA FERRARI Lunedì 4 maggio
ANTICA BOTTEGA DI FELICE
Martedì 5 maggio
I FURFANTI Andrea Grossi solo
Mercoledì 6 maggio
CABIRIA WINE BAR Giacomo Toni solo
Giovedì 7 maggio
DUE DAME Dimitri Sillato solo
Venerdì 8 maggio
CAFFÈ DEGLI ARIANI
Sabato 9 maggio
PASTICCERIA FERRARI
Domenica 10 maggio
TABERNA BOARIA Lunedì 11 maggio
PASTICCERIA FERRARI
Marcello ‘Jandu’ Detti solo
Marco Zanotti solo
Alfredo Nuti Dal Portone solo
Gian Luigi ‘Bubi’ Staffa solo
‘Don’ Antonio Gramentieri solo
Christian Lisi solo
Enrico Pelliconi solo
Sabato 2 maggio
FELLINI SCALINO CINQUE
APERITIF
ore 18:30
Marcello ‘Jandu’ Detti
“Trombon’n’ Bar”
2015
trombone, basso tuba, tromba a coulisse, conchiglie
giganti
Trombo’n’ Bar ovvero, nelle intenzioni di Marcello
‘Jandu’ Detti, meglio soli che male accompagnati. Proprio solo non sarà, vista la gran quantità di
strumenti che gli faranno compagnia sul palco:
trombone, basso tuba, tromba a coulisse e conchiglie giganti. Un’intera band racchiusa in un solo
musicista.
Nato a Bagno di Romagna nel 1979, Marcello
‘Jandu’ Detti dopo il diploma di trombone inizia
la sua avventura all’interno di orchestre classiche
e di operetta, per poi virare, iniziando un percorso musicale più moderno. Collabora quindi con
Giacomo Toni e con gruppi come i Nobraino, Saluti
da Saturno, Supermarket…
Fellini Scalino Cinque
Piazza Kennedy 5
tel. 0544 200211
www.felliniscalino5.it
[email protected]
64
Domenica 3 maggio
Kanimambo nella lingua shangani del Mozambico
significa grazie.
PASTICCERIA FERRARI
APERITIF
ore 18:30
Marco Zanotti
“Kanimambo”
2015
batteria preparata, kamalen’goni, m’bira, cajon, bombo leguero
Rispetto agli studi accademici, che ha comunque
seguito, il percussionista e polistrumentista romagnolo Marco Zanotti ha sempre prediletto l’insegnamento diretto dei maestri popolari: quelli di
Bahia, Dakar, Triana, l’Avana, del Rio de la Plata o
del fiume Niger. E proprio in omaggio alle tradizioni musicali che più lo hanno appassionato (il
Brasile, il Sud America ispanico, l’Africa) si svolge il suo solo, attraverso composizioni originali e
improvvisazioni estemporanee.
Marco Zanotti è direttore della Classica Orchestra
Afrobeat, è membro del poliedrico gruppo italoargentino Del Barrio e del quintetto di choro Circolo
Odeon. Collabora, tra gli altri, con Patrizia Laquidara,
Markus Stockhausen, Antonella Ruggiero, Tolga
During, Patrick Ruffino, Elio Camalle.
Pasticceria Ferrari
Via Gordini 11
tel. 0544 213038
65
Lunedì 4 maggio
collaborazioni dalle fogge assai diverse: dal teatrocanzone con Antonio Ramberti al garage punk dei
Granturismo, alla musica contemporanea del sodalizio con la cantante/performer Niconote.
ANTICA BOTTEGA DI FELICE
APERITIF
ore 18:30
Alfredo Nuti Dal Portone
“Frantumi di musiche dal
mondo”
2015
chitarra, campionamenti, clarinetto
Artista poliedrico (chitarrista, clarinettista nonché
pratico delle manipolazioni tecnologiche del suono), Alfredo Nuti Dal Portone, per essere al passo
coi nostri tempi, propone musiche da tutto il mondo, in frantumi.
Nato nel 1981 e attivo sin dall’adolescenza come
chitarrista e arrangiatore in varie band, è ora
noto soprattutto per la sua presenza nei Saluti da
Saturno di Mirco Mariani e al fianco del cantautore
Giacomo Toni. Ma porta avanti anche la band Jang
Senato, di cui è stato fondatore, oltre a guidare il
gruppo strumentale jazz/punk Supermarket.
La canzone italiana è decisamente l’ambito prediletto di Alfredo Nuti, che concretizza questa sua vocazione in una quantità cospicua di
Antica Bottega di Felice
Via Ponte Marino 23/25
tel. 0544 240170
[email protected]
www.anticabottegadifelice.com
66
Martedì 5 maggio
insinuarsi in atmosfere musicali sempre diverse e
spesso distanti tra loro, evidenziando le numerose
sfumature del cantautorato di Andrea Grossi.
I FURFANTI
APERITIF
ore 18:30
Andrea Grossi
“StorieNote”
2015
chitarra, voce
Andrea Grossi, nato a Castel San Pietro Terme nel
1980, scrive canzoni e le canta. Nel 2010 è uscito il
suo disco d’esordio, Rossi intimi ascolti, i cui tredici
brani originali legano assieme le sonorità del jazz,
il tango e la canzone popolare. Negli anni a seguire
porta queste sue musiche in giro per l’Italia, oltre a
partecipare a numerosi concorsi nazionali: riceve il
premio della critica al PMC 2009 e arriva in finale al
Premio De André 2008, al Premio Daolio 2009, al
“Coop For Words” del Festival della Letteratura di
Mantova 2014 e in molti altri contest.
Quest’anno è uscito CONCRETO / ASTRATTO, il
suo secondo disco di inediti, realizzato avvalendosi di collaboratori come Giancarlo Bianchetti,
Maurizio Pagnozzi, Marco Frattini e tanti altri. Le
canzoni del disco prendono spunto dalla parola per
I Furfanti Osteria
Via Paolo Costa 1
tel. 0544 219707
Mangiare romagnolo
Via Paolo Costa, 1 - Ravenna - Tel. 0544 219707
Aperti tutte le sere
I Furfanti
67
347 0843414 - 338 8279449
Mercoledì 6 maggio
Funebre. Il suo disco più recente, Musica per autoambulanze, lo conferma come cantautore iconoclasta, ironico, romantico e cinico al contempo.
CABIRIA WINE BAR
APERITIF
ore 18:30
Giacomo Toni
“Piano Solo con parole”
2015
tastiere, voce
Giacomo Toni è un’anima punk incastonata nelle
vesti di un cantautore. Le storie che mette in musica
saltano qua e là sui tasti del pianoforte e scivolano
lentamente, come sigarette spente sull’asfalto alle
cinque del mattino, come bicchieri di vino bevuti
in solitudine al bancone di un bar. I suoi concerti offrono capolavori comici, ballate splendide e
malinconiche: ogni canzone è un tornado di riferimenti musicali disparati, dalla scuola genovese
al jazz sperimentale. Giacomo Toni è il leader della ’900 Band: tre dischi all’attivo e diversi riconoscimenti ottenuti, tra cui il premio Nuova Musica
Italiana 2007 e il premio Augusto Daolio 2006 per
il migliore testo. Nel giugno 2012 entra ufficialmente a far parte dell’etichetta MArteLabel e pochi
mesi dopo vince il Festival Mondiale della Canzone
Cabiria Wine Bar
Via Mordani 8
tel. 0544 35060
[email protected]
68
Giovedì 7 maggio
con Gabriele Mirabassi e Vinicio Capossela.
Sillato lavora anche come compositore ed esecutore
per il teatro, collaborando stabilmente con Elena
Bucci e la compagnia Le Belle Bandiere. Il suo solo
“Rooms and Time” ricorre alla composizione in
tempo reale, creando stanze sonore invase dall’ossessione del tempo immutabile regolare/irregolare.
DUE DAME
APERITIF
ore 18:30
Dimitri Sillato
“Rooms and Time”
2015
tastiere, elettronica, violino
Partendo dalle più solide basi, con un diploma in
pianoforte e ulteriori studi di composizione e violino, Dimitri Sillato non è semplicemente approdato
alla musica improvvisata: piuttosto ne ha coltivato
costantemente l’interesse anche nel corso della sua
formazione classica.
Fabrizio Puglisi, Enrico Pieranunzi e Stefano
Battaglia sono stati gli insegnanti che hanno accompagnato il pianista originario di Massa
Lombarda nel percorso di approfondimento della
musica afro-americana e della libera improvvisazione. In questo nuovo ambito musicale Sillato ha
poi accumulato esperienze ragguardevoli al fianco
di nomi come Eyvind Kang, Mike Patton, Cristina
Zavalloni, Achille Succi, Tristan Honsinger, Marilyn
Mazur. E ancora, su un fronte meno sperimentale,
Due Dame Ristorante Caffetteria
Piazza del Popolo 17
tel. 0544 36958
[email protected]
www.duedame.it
69
Venerdì 8 maggio
Olson, Bart Ramsey, Bill Elm, Steve Wynn, Jono
Manson.
CAFFÈ DEGLI ARIANI
APERITIF
ore 18:30
Gian Luigi ‘Bubi’ Staffa
“Ulisse”
2015
pandeiro, pandeiro muto, effetti, elettronica
Il pandeiro è un tamburo a cornice di origine
arabo-mediterranea. In mano agli schiavi provenienti dall’Africa è giunto sino in Brasile, dove è
diventato uno degli strumenti basilari per dare
pulsazione a samba, choro, baião, capoeira e via
ritmando. Gian Luigi ‘Bubi’ Staffa inizia a suonare
il pandeiro nel 1998, applicandone la caratteristica
sonorità a svariati generi musicali: choro, samba,
funk, jazz, latino-americano, folk, sperimentale,
jungle e drum’n’bass. Nel 2001 entra a far parte
del gruppo di musica sperimentale Sea of Cortèz,
col quale perfeziona sia l’utilizzo del pandeiro
processato con effetti elettronici che le tecniche
dell’improvvisazione.
Ha collaborato con musicisti del calibro di John
De Leo, Marc Ribot, Howe Gelb, Hugo Race, Mark
Caffè degli Ariani
Piazzetta degli Ariani
tel. 0544 212761
320 1616761
70
Sabato 9 maggio
resi una band di culto, soprattutto all’estero.
PASTICCERIA FERRARI
APERITIF
ore 18:30
2015
‘Don’ Antonio Gramentieri
“Don Antonio plays Oratorio”
chitarre elettriche, classiche, baritone, bass six, lap steel,
field recording
A sole due settimane dall’uscita del suo nuovo disco
con la band Sacri Cuori, ‘Don’ Antonio Gramentieri
si esibirà col proprio ‘arsenale’ di chitarre in un solo
che si colloca da qualche parte fra la Romagna e il
blues. Le sue composizioni si pongono a cavallo di
tutte le americhe e di tutte le italie possibili, in cerca
di terre sconosciute su cui tracciare, per poi varcarli,
nuovi confini. Con la band come in solo, la musica
di Gramentieri chiude il cerchio delle sonorità americane con un tocco di sano orgoglio nazionale.
Antonio Gramentieri, classe 1972, ha collaborato
con artisti del calibro di Marc Ribot, Steve Wynn,
Hugo Race, Dan Stuart, John Parish. È il leader dei
Sacri Cuori, il cui taglio trasversale tra folk, blues,
country, rock, psichedelia e liscio romagnolo li ha
Pasticceria Ferrari
Via Gordini 11
tel. 0544 213038
71
Domenica 10 maggio
Lisi suona l’ukulele con uno stile personale che
evoca lo swing degli anni Trenta, con l’aggiunta di
profumi latini e di world music.
TABERNA BOARIA
APERITIF
ore 18:30
Christian Lisi
“Song for Ukulele”
Swing-latin anni ’30
2015
ukulele, voce
Christian Lisi, salentino d’origine e bolognese d’adozione, compra un po’ per scherzo un ukulele: è
l’inverno del 2009, l’oggetto costa davvero poco,
perché non farsi un regalo di Natale in anticipo?
Come poteva sapere che ne sarebbe nata una tale
passione da fargli sviluppare un intero progetto
musicale dedicato alla minuscola chitarra hawaiana
derivata dal cavaquinho portoghese? Con il coinvolgimento di un altro ukulelista, Lorenzo Lucci, e
del contrabbassista Matteo Zucconi nasce quindi
l’Ukulele Trio. Il disco d’esordio di questa formazione, Song for ukulele, pubblicato dalla Irma Records, è
vivacizzato dalla presenza di numerosi ospiti, tra i
quali l’organista Pippo Guarnera e le cantanti Silvia
Donati e Frida Forlani.
Taberna Boaria
Via Mentana 33
tel. 0544 215258
345 4016131
72
Lunedì 11 maggio
poi trasportare dentro questo genere anche le sue
doti di fisarmonicista.
PASTICCERIA FERRARI
APERITIF
ore 18:30
2015
Enrico Pelliconi
“Jazz & Folk: viaggio per due
tastiere”
fisarmonica, tastiere
Al confine tra jazz e musiche popolari, spaziando
dal valzer musette al tango argentino, alla bossa
nova: il pianista Enrico Pelliconi, imolese, classe
1981, promette un variegato menù musicale, sulla
scia del suo disco Mai troppo piano, con le sue composizioni originali, alle quali si aggiungeranno noti
standard e un pizzico di folk.
Pianista, tastierista, cantante e anche fisarmonicista, Pelliconi ha prestato a lungo servizio nelle
orchestre romagnole di liscio, oltre a prendere parte
a varie cover band. Dopo aver raggiunto una notevole professionalità, inizia ad approfondire anche
il linguaggio jazz, studiando al Conservatorio di
Ferrara e perfezionandosi con Michele Francesconi.
Prende a esibirsi in ambito jazz come pianista per
Pasticceria Ferrari
Via Gordini 11
tel. 0544 213038
73
imedi musica
on seminari
corso intensivo di musica d’insieme e
improvvisazione per tutti gli strumenti e voce
Correggio,
28 maggio - 2 giugno 2015
Direzione:
Alessandro Paternesi
Marcello Allulli
docenti:
Marcello Allulli
Francesco Diodati
INFO LOGISTICHE E ISCRIZIONI:
(sono previste convenzioni per
pernottamenti e pasti)
Teatro Asioli, Correggio (RE)
Tel. 0522 637813
E-mail: [email protected]
Web: www.correggiojazz.it
Correggio Jazz
Alessandro Paternesi
Francesco Ponticelli
Cristina Renzetti
Maria Pia De Vito (masterclass)
Rita Marcotulli (masterclass)
Mauro Ottolini (masterclass)
- 8 ore d’insegnamento giornaliere: 6 ore di musica d’insieme e approfondimento individuale
giornaliero con il docente di riferimento
- jam sessions serali
- ingresso gratuito ai concerti di “Correggio Jazz 2015”
- concerto finale degli iscritti con la partecipazione dei docenti: 2 giugno
Quota di partecipazione individuale: € 220,00 (sarà rilasciato attestato di partecipazione)
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“Pazzi di Jazz”, Ravenna
A Jazz Education
da febbraio a maggio
incontri e laboratori nelle scuole della città con Paolo Fresu e Francesco Martinelli (9/2, 23/2, 2/3, 13/4), Ambrogio Sparagna
(5-6-7/2, 9-10-11/4), Alien Dee (12-13-14/2, 17-18/3, 16-17-18/4); concerto finale 5 maggio, Palco Palinuro - Darsena di Città,
ore 21: “Fly me to the Moon”, Orchestre dei Giovani e di Percussioni, Cori Swing Kids e Teen Voices - 250 giovanissimi diretti da
Tommaso Vittorini, Ambrogio Sparagna & Alien Dee, special guests Paolo Fresu, Ambrogio Sparagna & Alien Dee.
www.pazzidijazz.it
“Mister Jazz”, Modena e Ravenna
Modena, 12 marzo (La Tenda, ore 10-13, 14:30-16:30)
Workshop di musica d’insieme con Guano Padano (Alessandro ‘Asso’ Stefana, Danilo Gallo, Zeno de Rossi): “Dal folk al
metropolitano, tra polvere di pianure e binari ferroviari”; concerto serale, ore 21:30: Guano Padano “Americana Tour”.
Quota di partecipazione al workshop: € 10. Iscrizioni: tel. 0544 405666, tel. 059 2034810, [email protected], [email protected].
in collaborazione con Associazione Culturale Muse
Ravenna, dal 2 al 6 maggio (Cisim di Lido Adriano, Mama’s Club)
2-3 maggio (Cisim, ore 10-13, 15-18): Workshop di human beatbox con Alien Dee “The Alien Beatbox”.
4 maggio (Cisim, ore 10-13, 15-17): Workshop di improvvisazione con Francesco Bearzatti “Trova la tua voce”; concerto serale,
ore 21:30: Francesco Bearzatti & martux_m Crew “My Love Supreme”.
6 maggio (Mama’s, ore 10-13, 15-17): Workshop di improvvisazione con Flavio Boltro “Trumpet Therapy”; concerto serale, ore
21:30: Alessandro Scala Groovology Quartet feat. Flavio Boltro.
Quota di partecipazione a ogni workshop: € 10. Iscrizioni: tel. 0544 405666, [email protected].
“Song Improvisations”, Ferrara
30 aprile (Jazz Club Torrione San Giovanni, ore 10-13, 14-17)
Master class sulla ‘forma canzone’ aperta a tutti gli improvvisatori, con Marta Raviglia, Piero Bittolo Bon, Alfonso Santimone,
Danilo Gallo, Zeno de Rossi, Silvia Donati; saggio finale in jam con allievi e docenti (ore 21:30).
Quota di partecipazione: € 20 (tessera Endas obbligatoria: € 15). Iscrizioni: tel. 0544 405666, tel. 339 7886261, [email protected].
in collaborazione con Jazz Club Ferrara
“On Time” Seminari di musica, Correggio (RE)
dal 28 maggio al 2 giugno (8 ore al giorno)
Corsi intensivi di musica d’insieme e improvvisazione per tutti gli strumenti e voce con Marcello Allulli, Francesco Diodati,
Alessandro Paternesi, Francesco Ponticelli, Cristina Renzetti, Maria Pia De Vito, Rita Marcotulli, Mauro Ottolini; jam session serali;
saggio finale con allievi e docenti: 2 giugno, Teatro Asioli, ore 17:30.
Quota di partecipazione: € 220. Iscrizioni: tel. 0522 637813, [email protected].
in collaborazione con Teatro Asioli di Correggio
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Indirizzi e Prevendite
Casalgrande (RE): Teatro De André, Piazza Ruffilli 1, tel. 0522 1880040. Biglietteria serale dalle ore 19:30. Informazioni e prenotazioni: tel. 0522 1880040
(mer-ven-sab ore 9-13; mar e gio ore 15:30-19:00), tel. 0522 998570 (lun-sab ore 8:30-14:30), tel. 334 2555352, [email protected], www.teatrodeandre.
it. Castel San Pietro Terme (BO): “Cassero”Teatro Comunale, Via Matteotti 2. Biglietteria serale dalle ore 20. Informazioni e prenotazioni: Uisp, tel.
051 19987939, 335 6916225, [email protected], www.combojazzclub.com. Cervia (RA): Teatro Comunale, Via XX Settembre 125: biglietteria serale
dalle ore 19:30, tel. 0544 975166. Informazioni e prenotazioni telefoniche: tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), [email protected]. Coriano (RN): Teatro CorTe,
Via Garibaldi 127. Biglietteria serale dalle ore 19:30: tel. 0541 658667. Informazioni e prenotazioni: tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), [email protected].
Biglietteria on-line: www.liveticket.it, www.corianoteatro.it, www.crossroads-it.org. Correggio (RE): Teatro Asioli, Corso Cavour 9, tel. 0522 637813,
[email protected]. Informazioni e prevendita telefonica: tel. 0522 637813, e-mail [email protected]. Biglietteria giorni di concerto: ore 18-19 e dalle ore
20. Prevendita (dal 23 marzo): lun-ven ore 18-19; sab ore 10:30-12:30. Prevendita on-line: www.teatroasioli.it, www.crossroads-it.org. Palazzo Principi,
Corso Cavour 7. Dozza (BO): Teatro Comunale, Via XX Settembre 51. Biglietteria serale dalle ore 20. Informazioni: tel. 347 5548522, lunacrescente@
tin.it, www.compagniadellalunacrescente.it, www.combojazzclub.com, www.comune.dozza.bo.it. Ferrara: Jazz Club Ferrara, Torrione S. Giovanni, Via
Rampari di Belfiore 167 (per i dispositivi gps è preferibile digitare Corso Porta Mare 112): biglietteria serale dalle ore 20, tel. 339 7886261. Informazioni:
tel. 339 7886261 (dalle ore 15:30), [email protected], www.jazzclubferrara.com (prenotazioni cena: tel. 333 5077059). MASTER CLASS sulla
‘forma canzone’ (Jazz Club Ferrara, Torrione S. Giovanni, Via Rampari di Belfiore 167): informazioni e iscrizioni tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), tel. 339
7886261, [email protected] (prenotazioni cena: tel. 333 5077059). Forlì: Teatro Diego Fabbri, Corso Diaz 7, biglietteria serale giorno del concerto dalle ore 19:00:
tel. 0543 712168. Informazioni e prenotazioni: tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), [email protected]; tel. 338 3473990, www.romagnamusica.it/ijo. Fusignano
(RA): Auditorium Arcangelo Corelli, Corso Emaldi 111. Biglietteria serale dalle ore 19:30. Informazioni e prenotazioni: tel. 0544 405666 (lun-ven ore
9-13), [email protected]. Gambettola (FC): La Baracca dei Talenti/Teatro Comunale, Piazza II Risorgimento. Biglietteria serale dalle ore 19: tel. 393 3129265.
Informazioni e prenotazioni: tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), [email protected]; tel. 0547 58823 (lun-ven ore 9:30-13:30), tel. 393 3129265. Prevendita on-line:
www.teatrocomunaledigambettola.it, www.crossroads-it.org. Imola (BO): Teatro Ebe Stignani, Via Verdi 1: tel. 0542 602600. Biglietteria serale giorni di
concerto dalle ore 17. Informazioni e prenotazioni telefoniche: tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), [email protected]. Biglietteria on-line: www.vivaticket.it,
www.teatrostignani.it, www.crossroads-it.org. Lugo (RA): Teatro Rossini, Piazzale Cavour 17, tel. 0545 38542, [email protected], www.teatrorossini.it.
Biglietteria serale dalle ore 20. Prevendita e prenotazioni: lun-sab ore 10-13, il pomeriggio di spettacolo e quello precedente ore 15:30-18:30. Biglietteria
on-line: www.vivaticket.it, www.crossroads-it.org. Massa Lombarda (RA): Sala del Carmine, Via Rustici. Biglietteria serale dalle ore 19:30. Informazioni
e prenotazioni: Centro di Comunicazione e Ascolto, tel. 0545 985890 (lunedì, mercoledì e venerdì ore 9-13; martedì e giovedì ore 9-12 / 15-17; sabato ore
9:00-11:30). Modena: La Tenda, Viale Monte Kosica 95/S, biglietteria serale dalle ore 20: tel. 059 214435. Informazioni e prenotazioni: tel. 0544 405666
(lun-ven ore 9-13), [email protected]; tel. 059 2034810 (lun-ven ore 10-13), [email protected], www.comune.modena.it/latenda. WORKSHOP Guano
Padano (La Tenda, Viale Monte Kosica 95/S): informazioni e iscrizioni tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), tel. 059 2034810 (lun-ven ore 10-13), ejn@
ejn.it, [email protected]. Parma: Casa della Musica, Piazzale San Francesco 1. Biglietteria serale dalle ore 19: tel. 0521 031170. Informazioni e
prenotazioni: tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), [email protected]. Piacenza: Teatro Municipale, Via Verdi 41. Biglietteria serale dalle ore 19:45: tel. 0523 492251.
Prevendita (anche telefonica): biglietteria Teatro Municipale, Via Verdi 1, tel. 0523 492251, fax 0523 320365: martedì, giovedì e sabato dalle ore 10:30 alle 13,
mercoledì e venerdì dalle ore 10:30 alle 15 (nessun diritto di prevendita). Prevendita on-line: www.teatripiacenza.it, www.crossroads-it.org. Informazioni:
tel. 0523 579034, 348 6969333, www.piacenzajazzclub.it, [email protected]. Ravenna: Teatro Alighieri, Via Mariani 2, tel. 0544 249244: giorni
feriali ore 10-13, giovedì anche ore 16-18, biglietteria giorni di spettacolo dalle ore 20. Prevendita: Biglietteria del Teatro Alighieri; tutte le agenzie e filiali
della Cassa di Risparmio di Ravenna; IAT Ravenna, Piazza Caduti per la Libertà 2, tel. 0544 482838; IAT Teodorico, Via delle Industrie 34, tel. 0544 451539;
IAT Cervia, Via Evangelisti 4, tel. 0544 974400; biglietteria on-line: www.crossroads-it.org, www.teatroalighieri.org, www.erjn.it. Teatro Socjale di Piangipane,
Via Piangipane 153: biglietteria serale dalle ore 19:30; informazioni e prenotazioni telefoniche: tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), [email protected]; biglietteria
on-line: www.crossroads-it.org, www.teatrosocjale.it (si potranno degustare i mitici cappelletti del Socjale!: prenotazione a inizio concerto). Cisim di Lido
Adriano, Viale Parini 48: biglietteria serale dalle ore 20, tel. 339 3027028; informazioni e prenotazioni telefoniche: tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), ejn@
ejn.it. WORKSHOP Alien Dee e Francesco Bearzatti (Cisim di Lido Adriano, Viale Parini 48): informazioni e iscrizioni tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13),
[email protected]. Mama’s Club, Via San Mama 75: biglietteria serale dalle ore 19:30, tel. 331 9118800; informazioni e prenotazioni telefoniche: tel. 0544 405666
(lun-ven ore 9-13), [email protected]. WORKSHOP Flavio Boltro (Mama’s Club, Via San Mama 75): informazioni e iscrizioni tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13),
[email protected]. Rimini: Teatro degli Atti, Via Cairoli 42, tel. 0541 793828: biglietteria serale dalle ore 19:30. Informazioni: Ufficio Attività Teatrali Comune di
Rimini, tel. 0541 704293, fax 0541 704306, [email protected]. Prevendita: Teatro Novelli, Via Cappellini 3, tel. 0541 793811, fax 0541
793818 (lun-sab ore 10-14). Prenotazioni telefoniche: tel. 0541 793811 (lun-sab ore 12-14). Prevendita on-line: www.vivaticket.it, www.crossroads-it.org.
Russi (RA): Teatro Comunale, Via Cavour 10: biglietteria serale dalle ore 17:30, tel. 0544 587690. Informazioni e prenotazioni: Ufficio Cultura, tel. 0544
587641, (lun-ven ore 9-13), [email protected]. Solarolo (RA): Oratorio dell’Annunziata, Via Foschi 5. Biglietteria serale dalle ore 19. Informazioni
e prenotazioni: tel. 0544 405666 (lun-ven ore 9-13), [email protected]; Biblioteca Comunale di Solarolo, tel. 0546 618471 (lun, mer e ven ore 14-19, gio ore 9-13,
sab ore 10:30-12), [email protected]. 76
Prezzi
Casalgrande (RE): intero € 15, ridotto 12. Castel San Pietro Terme (BO): intero € 13, ridotto 10. Cervia (RA): intero € 15, ridotto 12. Coriano (RN):
platea intero € 15, platea ridotto € 13, prezzo unico galleria € 12. Correggio (RE): 28/5: prezzo unico € 12; 21-24-30/5: prezzo unico € 10. Tutti gli altri
sei concerti: prezzo unico € 8. TuttoJazz (abbonamento ai 10 concerti): prezzo unico € 50. Dozza (BO): intero € 15, ridotto/A € 13, ridotto/B € 11 (per
carnet 2 concerti). Ferrara: intero € 20, ridotto 15 (per gli under 30 e per chi prenota la cena). Tessera Endas obbligatoria: € 5. MASTER CLASS sulla
‘forma canzone’: quota di partecipazione € 20 (tessera Endas obbligatoria: € 15); saggio finale gratuito. Forlì: intero € 15, ridotto 13 (anche per soci Arci).
Fusignano (RA): intero € 12, ridotto 10. Gambettola (FC): intero € 15, ridotto 12. Imola (BO): 21/4: intero € 20, ridotto 15. 23/5: intero € 18, ridotto 15.
Lugo (RA): intero € 15, ridotto 12. Massa Lombarda (RA): intero € 10, ridotto 8. Modena: intero € 12, ridotto/A € 10, ridotto/B € 8 (per carnet 3 concerti);
WORKSHOP Guano Padano: quota di partecipazione € 10. Parma: intero € 15, ridotto 12. Piacenza: platea intero € 28, ridotto 24; posto palco intero €
24, ridotto 20; ingresso palco (proprietari) e galleria numerata intero € 20, ridotto 18; galleria non numerata intero € 14, ridotto 11; loggione numerato
intero € 14, ridotto 11; loggione non numerato intero € 8, ridotto 5 (le riduzioni si applicano ai soci Piacenza Jazz Club, under 20 e over 65). Ravenna:
Teatro Alighieri: Abbonamenti alle 5 serate (2-7-8-9-10 maggio): platea e palchi I-II-III ordine € 100, palchi IV ordine e galleria € 75, loggione € 50. Biglietti:
platea e palchi I-II-III ordine intero € 25, ridotto 22; palchi IV ordine e galleria intero € 20, ridotto 18; loggione intero € 15, ridotto 12. Diritti di prevendita:
maggiorazione del 10% sul prezzo dei biglietti e del 4% su quello degli abbonamenti venduti on-line e presso IAT Ravenna e IAT Teodorico (diritti esclusi
per la vendita presso l’Alighieri sia dei biglietti il giorno stesso di spettacolo sia degli abbonamenti). Abbonamenti alle 4 serate nei club (3-4-6-11 maggio):
card1 € 20 (promozione riservata ai primi dieci abbonati); card2 € 28 (prenotazione obbligatoria: tel. 0544 405666 lun-ven ore 9-13, [email protected]). Teatro
Socjale di Piangipane: prezzo unico € 10 (tessera Arci obbligatoria: € 5). Cisim di Lido Adriano: prezzo unico € 10 (tessera obbligatoria € 3,50); WORKSHOP
Alien Dee e Francesco Bearzatti: quota di partecipazione € 10. Mama’s Club: prezzo unico € 10 (tessera Arci obbligatoria: € 5); WORKSHOP Flavio Boltro:
quota di partecipazione € 10. Rimini: intero € 15, ridotto 12. Russi (RA): intero € 15, ridotto 12. Solarolo (RA): intero € 10, ridotto 8.
Destinatari biglietti ridotti: laddove non diversamente specificato, le riduzioni dei biglietti si applicano a under 25, over 65, soci Combo Jazz Club di
Imola, soci Touring Club Italiano.
Photo credits
Hugh Masekela 1 (Brett Rubin)
Cordoba Reunion (Marco Allende)
Danilo Rea (Beniamino Girotti)
Ares Tavolazzi (Giorgio Ricci)
Javier Girotto (Sandra Costantini)
Guano Padano (Roberto Cavalli)
Daniele D’Agaro (Claudio Casanova-AAJ Italia)
Jeff Ballard (Andrea Boccalini)
Raiz & Mesolella (Giampaolo Solitro)
Mark Turner (Lorenzo Di Nozzi)
Steven Bernstein Sex Mob (Mike Schreiber)
Manomanouche (A. Bocchino)
Peter Bernstein (Jordi Suol)
Bosso & Mazzariello (Simone Cecchetti)
John De Leo (Elisa Caldana)
Enrico Rava (Rosaria Macri)
Irio De Paula (Sandra Costantini)
Joshua Redman (Copenhagen Jazz Festival)
Redman Trio (James Lee)
Marta Raviglia (Marcello Dongu)
Piero Bittolo Bon (Patrizia Ferro)
Alfonso Santimone (Young Jazz Festival)
Zeno de Rossi (Sandra Costantini)
Danilo Gallo (Luca Vitali)
Silvia Donati 1 (Sandra Costantini)
Quintorigo (Antonello Zoffoli)
Fabrizio Bosso 1 (Giovanni Daniotti)
Silvia Donati 2 (Sandra Costantini)
Alien Dee (Sandra Costantini)
Dee Dee Bridgewater 1 (Mark Higashino)
martux_m & Zeno (Carlo Massarini)
Pazzi di Jazz 2014 (Matteo Fiumara)
Tommaso Vittorini (Sandra Costantini)
Paolo Fresu (Elio Guidi)
Partner Tecnico
Alessandro Scala 4et (Domenico Bressan)
Dianne Reeves (Jerris Madison)
Arturo Sandoval (Manny Iriarte)
Mina Agossi (Thibault Stipal)
Calcagnile Multikulti (Alessandro Achilli)
Avishai Cohen (Youri Lenquette)
Franco D'Andrea Electric Tree (Daniele Peruzzi)
Melingo (Sandra Costantini)
Fabrizio Bosso 2 (Giovanni Daniotti)
Petrella New Quintet (Roberto Cifarelli)
Hugh Masekela 2 (Brett Rubin)
Mauro Ottolini 1 (Luca D'Agostino)
Mauro Ottolini 2 (Roberto Cifarelli)
Maria Pia De Vito (Paolo Soriani)
Rita Marcotulli 2 (Estella Marcheggiano)
Marcello Detti (Domenico Bressan)
Andrea Grossi (Stefano Corso)
Media Partner
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il calendario
Sabato 28 febbraio
Giovedì 19 marzo
Venerdì 17 aprile
CORDOBA REUNION
Martedì 3 marzo
RAIZ & FAUSTO MESOLELLA
“Dago Red Tour”
Venerdì 20 marzo
DIANE SCHUUR QUARTET
“I Remember you”
Omaggio a Frank Sinatra e Stan Getz
Sabato 18 aprile
CASALGRANDE (RE), TEATRO FABRIZIO DE ANDRÉ, ORE 21:15
FUSIGNANO (RA), AUDITORIUM ARCANGELO
CORELLI, ORE 21:00
DANILO REA TRIO feat.
Ares Tavolazzi & David King
Venerdì 6 marzo
CASTEL SAN PIETRO TERME (BO),
“CASSERO” TEATRO COMUNALE, ORE 21:15
BEARZATTI OTTOLINI PARETI
PAOLI “The Roar At The Door 4et”
Sabato 7 marzo
CASTEL SAN PIETRO TERME (BO), “CASSERO”
TEATRO COMUNALE, ORE 21:15
JAVIER GIROTTO & ATEM SAX
QUARTET
Domenica 8 marzo
MASSA LOMBARDA (RA), SALA DEL CARMINE, ORE 21:00
SARAH JANE MORRIS &
ANTONIO FORCIONE
Giovedì 12 marzo
MODENA, LA TENDA ore 10-13, 14:30-16:30
WORKSHOP di musica d’insieme
con GUANO PADANO
Giovedì 12 marzo
SOLAROLO (RA), ORATORIO DELL’ANNUNZIATA, ORE 21:00
MASSA LOMBARDA (RA), SALA DEL CARMINE, ORE 21:00
PAULA MORELENBAUM
Bossarenova Trio
Sabato 21 marzo
FERRARA, JAZZ CLUB TORRIONE SAN GIOVANNI, ORE 21:30
MARK TURNER QUARTET
Domenica 22 marzo
LUGO (RA), TEATRO ROSSINI, ORE 21:00
STEVEN BERNSTEIN SEXMOB
plays Fellini
“Circus, cinema and spaghetti”
The Music of Nino Rota
Giovedì 26 marzo
MODENA, LA TENDA, ORE 21:30
MANOMANOUCHE QUARTET
Sabato 28 marzo
FERRARA, JAZZ CLUB TORRIONE SAN GIOVANNI, ORE 21:30
PETER BERNSTEIN QUARTET
Giovedì 2 aprile
GAMBETTOLA (FC), TEATRO COMUNALE/
LA BARACCA DEI TALENTI, ORE 21:00
GUANO PADANO “Americana Tour”
Sabato 14 marzo
FABRIZIO BOSSO & JULIAN
OLIVER MAZZARIELLO
“Tandem”
Mercoledì 8 aprile
ROVERI BIG BAND
“Duke’s Love Call… ovvero da
Ellington a Totò”
Domenica 15 marzo
JOHN DE LEO & la JDL Grande
Abarasse Orchestra
“Il Grande Abarasse Tour”
Giovedì 9 aprile
MIRCO MARIANI TRIO + special
guest DANIELE D’AGARO
“Pasionaria” Tributo a Charlie Haden
Martedì 17 marzo
HAILEY TUCK
Venerdì 10 aprile
MODENA, LA TENDA, ORE 21:30
DOZZA (BO), TEATRO COMUNALE, ORE 21:00
CERVIA (RA), TEATRO COMUNALE, ORE 21:00
DOZZA (BO), TEATRO COMUNALE, ORE 21:00
MODENA, LA TENDA, ORE 21:30
PARMA, CASA DELLA MUSICA - SALA DEI
CONCERTI, ORE 21:00
JEFF BALLARD “FAIRGROUNDS”
feat. Kevin Hays, Lionel Loueke,
Reid Anderson
CORIANO (RN), TEATRO CORTE, ORE 21:30
ENRICO RAVA & IRIO DE PAULA
Giovedì 16 aprile
RUSSI (RA), TEATRO COMUNALE, ORE 21:00
RITA MARCOTULLI SEPTET
“Us and Them”
Omaggio ai Pink Floyd
www.crossroads-it.org
78
RIMINI, TEATRO DEGLI ATTI, ORE 21:15
FERRARA, JAZZ CLUB TORRIONE SAN GIOVANNI, ORE 21:30
STEVE LEHMAN TRIO
Martedì 21 aprile
IMOLA (BO), TEATRO EBE STIGNANI, ORE 21:15
JOSHUA REDMAN TRIO
Venerdì 24 aprile
CORIANO (RN), TEATRO CORTE, ORE 21:30
CRISTINA RENZETTI & TATI
VALLE “As Madalenas”
TRIO CORRENTEZA
La musica di Tom Jobim & dintorni
Sabato 25 aprile
RIMINI, TEATRO DEGLI ATTI, ORE 21:15
RAUL MIDÓN
Giovedì 30 aprile
FERRARA, JAZZ CLUB TORRIONE SAN GIOVANNI
ORE 10-13, 14-17
MASTER CLASS sulla forma canzone
con Marta Raviglia, Piero Bittolo
Bon, Alfonso Santimone, Danilo
Gallo, Zeno De Rossi, Silvia Donati
ore 21:30
saggio finale in jam con allievi e docenti
Giovedì 30 aprile
RUSSI (RA), TEATRO COMUNALE, ORE 21:00
QUINTORIGO & ROBERTO
GATTO Play Frank Zappa
Venerdì 1 maggio
FORLÌ (FC), TEATRO DIEGO FABBRI, ORE 21:00
“ANGELO AZZURRO”
Omaggio a Marlene Dietrich
ITALIAN JAZZ ORCHESTRA &
SILVIA DONATI + special guest
FABRIZIO BOSSO
Direttore FABIO PETRETTI
Immagini dal film “L’Angelo azzurro”
2-3 maggio
LIDO ADRIANO (RA), CISIM, ore 10-13, 15-18
WORKSHOP di human beatbox
con ALIEN DEE
il calendario
Sabato 2 maggio
Venerdì 8 maggio
Domenica 24 maggio
DEE DEE BRIDGEWATER | IRVIN
MAYFIELD, Jr.
with The New Orleans 7
Domenica 3 maggio
DIANNE REEVES “Beautiful Life”
Sabato 9 maggio
FABRIZIO BOSSO QUARTET
Mercoledì 27 maggio
RAVENNA, TEATRO ALIGHIERI, ORE 21:00
PIANGIPANE (RA), TEATRO SOCJALE, ORE 21:30
THE BLUE DOLLS SHOW
Le Ragazze dello Swing
Lunedì 4 maggio
LIDO ADRIANO (RA), CISIM, ore 10-13, 15-17
WORKSHOP di improvvisazione
con FRANCESCO BEARZATTI
Lunedì 4 maggio
LIDO ADRIANO (RA), CISIM, ORE 21:30
FRANCESCO BEARZATTI &
MARTUX_M CREW “My Love Supreme”
Martedì 5 maggio
RAVENNA, PALCO PALINURO - DARSENA DI CITTÀ, ORE 21:00
“Pazzi di Jazz” Young Project
ORCHESTRE DEI GIOVANI &
DI PERCUSSIONI, CORI SWING
KIDS & TEEN VOICES
250 giovanissimi diretti da
Tommaso Vittorini, Ambrogio
Sparagna & Alien Dee
special guests PAOLO FRESU,
AMBROGIO SPARAGNA & ALIEN DEE
“Fly Me To The Moon”
Mercoledì 6 maggio
RAVENNA, MAMA’S CLUB, ore 10-13, 15-17
WORKSHOP di improvvisazione
con FLAVIO BOLTRO
Mercoledì 6 maggio
RAVENNA, MAMA’S CLUB, ORE 21:30
ALESSANDRO SCALA
GROOVOLOGY QUARTET
feat. FLAVIO BOLTRO
Giovedì 7 maggio
RAVENNA, TEATRO ALIGHIERI, ORE 21:00
ANNIE WHITEHEAD GROUP
feat. Jennifer Maidman, Sarah
Jane Morris e Cristina Donà
“Soupsongs”
Dedicato a Robert Wyatt
RAVENNA, TEATRO ALIGHIERI, ORE 21:00
RAVENNA, TEATRO ALIGHIERI, ORE 21:00
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
RAVENNA, TEATRO ALIGHIERI, ORE 21:00
GIANLUCA PETRELLA NEW
QUINTET “Cosmic Renaissance”
Giovedì 28 maggio
PIANGIPANE (RA), TEATRO SOCJALE, ORE 21:30
HUGH MASEKELA & BAND
“Playing at Work”
Sabato 30 maggio
ARTURO SANDOVAL SEXTET
Domenica 10 maggio
GREGORY PORTER QUINTET
“Liquid Spirit”
Lunedì 11 maggio
MINA AGOSSI QUARTET “Fresh”
Giovedì 14 maggio
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
CRISTIANO CALCAGNILE
MULTIKULTI OCTET
Tributo a Don Cherry
Venerdì 15 maggio
PIACENZA, TEATRO MUNICIPALE, ORE 21:15
JAN GARBAREK QUARTET
feat. Trilok Gurtu
Martedì 19 maggio
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
HOBBY HORSE
FRESH FISH QUINTET
Mercoledì 20 maggio
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
PASQUALE INNARELLA &
CARMINE IOANNA HIRPUS DUO
GABRIELE COEN QUINTET
Plays the music of John Zorn
Giovedì 21 maggio
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
MAURO OTTOLINI &
SOUSAPHONIX “Musica per una
società senza pensieri”
Domenica 31 maggio
CORREGGIO (RE), PALAZZO PRINCIPI - SALA
CONFERENZE, ORE 17:30
Mauro Ottolini presenta
“Musica per una società senza
pensieri”, un film di Mauro
Ottolini e Sousaphonix (45’)
Lunedì 1 giugno
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
TIMES QUINTET
feat. Maria Pia De Vito,
Marcello Allulli, Rita Marcotulli,
Francesco Ponticelli, Alessandro
Paternesi
4A1 Marchio
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
AVISHAI COHEN NEW TRIO
“From Darkness”
Venerdì 22 maggio
CORREGGIO (RE), TEATRO ASIOLI, ORE 21:00
FRANCO D’ANDREA “ELECTRIC TREE”
feat. Dj Rocca & Andrea Ayassot
Sabato 23 maggio
IMOLA (BO), TEATRO EBE STIGNANI, ORE 21:15
MELINGO “Linyera”
www.crossroads-it.org
79
4A2 Marchio - Logotipo
è socio fondatore di
Let’s get lost.
Perdiamoci.
Frank Loesser

How can I get lost if I don’t know where
I’m going?
Come posso perdermi se non so dove
sto andando?
Steven Bernstein