Manuale avanzato di formazione al Pronto soccorso 3 Introduzione 6 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8 9 Sistema integrato di emergenza medica (SIEM) 2.1 | Fasi del SIEM 2.1.1 | Scoperta 2.1.2 | Allarme 2.1.3| Pre-soccorso 2.1.4|Soccorso 2.1.5| Trasporto 2.2 | Evoluzione del SIEM in Portogallo 2.3 | Obiettivi del SIEM 2.4 | Chi interviene nel SIEM 2.5 | Sottosistemi permanentemente operativi nell'INEM 2.6|Catena di soccorso 10 Esame della vittima 11 11 12 12 13 13 14 14 3.1 | Introduzione 3.2 | Esame iniziale 3.2.1 | Valutazione dello stato di coscienza 3.2.1 |Permeabilità delle vie respiratorie 3.2.3 |Verifica della respirazione spontanea 3.2.4 |Verifica della circolazione / battito cardiaco 3.2.5 |Scoperta di gravi emorragie esterne 3.2.6 |Scoperta di chiari sintomi di choc 14 14 15 3.3 | Secondo esame 3.3.1 |Raccolta di informazioni 3.3.2 |Valutazione dei segni vitali 18 19 19 19 20 22 Supporto vitale di base 4.1 | Introduzione 4.2 I Come reagire 4.2.1 |Valutazione delle condizioni di sicurezza in loco 4.2.2 |Vie respiratorie —A 4.2.3 |Respirazione — B 24 27 30 4.2.4 |Valutazione dei segni di circolazione — C 4.2.5 |Posizione laterale di sicurezza 4.2.6 |Algoritmo del supporto vitale di base 32 33 33 33 34 35 35 Tecniche di eliminazione di ostruzioni delle vie respiratorie 5.1 I Ostruzione parziale 5.1.1 |Azione 5.2 | Ostruzione totale 5.2.1 |Azione 5.3 | Situazioni eccezionali - applicazione delle spinta addominale 5.4 | Problemi nell'applicazione della RCP 37 38 38 38 39 39 41 41 Emorragie 6.1 | Definizione 6.2 | Classificazione dell'emorragia in relazione alla posizione 6.2.1 | Classificazione 6.2.2 | Segni e sintomi di emorragie 6.2.3 | Metodi di controllo delle emorragie 6.3 | Emorragie interne 6.3.1 | Esempi di emorragie 1 Manuale avanzato di formazione al pronto soccorso 42 43 43 44 Stato di choc 7.1 | Definizione 7.2 | Segni 7.3 | Come agire 45 46 46 46 47 47 48 48 48 48 49 49 Danno 8.1 | Definizione 8.2 | Gravità delle ustioni 8.3 | Cause di ustioni 8.4 | Estensione delle ustioni 8.5 | Profondità delle ustioni 8.6 | Posizione delle ustioni 8.7 | Cure di emergenza generiche 8.8 | Cure di emergenza specifiche 8.8.1 | Ustioni termiche 8.8.2 | Ustioni chimiche 8.8.3 | Ustioni oculari 50 Fratture 51 9.1 | Introduzione 51 9.2 | Classificazione delle fratture 52 Lesioni ai tessuti molli 53 10.1 | Definizione 53 10.2 | Come agire 54 55 55 55 55 56 Avvelenamenti Introduzione 11.1 | Segni e sintomi 11.2 | Informazioni da raccogliere 11.3 | Suggerimenti per evitare intossicazioni accidentali 11.4 | Cose da evitare con i traumi cranio-cerebrali 57 12.1 | Definizione 58 12.2 | Segni e sintomi 58 12.3 | Come agire 59 60 60 60 61 Trauma al midollo spinale 13.1 | Definizione 13.2 | Situazioni che possono provocare lesioni al midollo spinale 13.3 | Segni e sintomi 13.4 | Come reagire 62 63 63 63 64 65 65 Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi Introduzione 14.11 Rotolamento 14.2 | Come agire 14.2.1.| Vittima in posizione supina 14.2.2 | Vittima in posizione di decubito ventrale 14.3 | Sollevamento 68 Bibliografia 70 Scheda tecnica 2 Manuale avanzato di pronto soccorso Introduzione 3 Manuale avanzato di pronto soccorso 3 Manuale avanzato di pronto soccorso Introduzione Per legge, è obbligatorio che tutte le aziende siano organizzate in modo da addestrare la forza lavoro al pronto soccorso, per consentire efficaci interventi in caso di necessità. Le violazioni sono passibili di multe. Tuttavia tale attività dovrebbe essere considerata un dovere morale e civico. Presenteremo alcune procedure che possono aiutare in caso di emergenza. È importante menzionare che il pronto soccorso non esclude l'importanza del medico. Un'azione rapida dopo un infortunio può salvare la vita della vittima o prevenire il peggioramento delle lesioni subite. Per qualsiasi azienda, deve essere una priorità organizzare l'addestramento al pronto soccorso, sia per il numero di persone che per i materiali richiesti, mantenendo le squadre sempre ben addestrate in funzione dei rischi dell'azienda, secondo la legge. Aspetti principali da considerare nell'organizzazione del pronto soccorso in azienda: Selezione del personale che sarà responsabile dell'implementazione delle misure riguardanti le problematiche di formazione al pronto soccorso; Revisione periodica della corretta implementazione di dette misure; Organizzazione dei contatti che devono essere creati con servizi esterni per garantire la velocità e l'efficacia della reazione; Appropriato addestramento del personale mettendo a disposizione apparecchiature in quantità adeguata e assicurando un numero sufficiente di persone in funzione dei rischi dell'azienda. Le conoscenze di pronto soccorso possono proteggere la vittima contro infortuni gravi fino all'arrivo di un medico professionista. Per decidere il numero di individui che comporranno il team di pronto soccorso, è necessario tener conto del numero di lavoratori, della struttura dell'organizzazione e della distribuzione dei dipendenti, in funzione della distanza tra l'azienda e servizi medici più vicini, ecc. Un punto di riferimento per le situazioni a basso rischio può essere un individuo qualificato per ogni turno da 50 dipendenti. L'addestramento al pronto soccorso deve essere suddiviso in due blocchi: , Addestramento di base: Il pronto soccorso dev'essere in grado di agire in caso di emergenze mediche come: perdita di memoria, arresto cardiorespiratorio, ostruzione delle vie respiratorie, emorragie e choc. Addestramento specifico: Unitamente all'addestramento di base e considerando i rischi esistenti nell'azienda, è preferibile avere addestramento specifico. Ad esempio,1 individuo addestrato al pronto soccorso occupato in un'azienda chimica deve conoscere perfettamente le seguenti tecniche: soccorso in ambiente tossico, terapia a ossigeno, ustioni chimiche, intossicazioni da prodotti chim ici specifici e infortuni per incendi ed esplosioni. Il dipendente che riceverà addestramento iniziale deve essere volontario ed essere addestrato periodicamente. Materiale di pronto soccorso (KIT): 4 Manuale avanzato di pronto soccorso Introduzione In base alla qualità richiesta, i contenuti minimi di base di un kit di pronto soccorso aziendale devono contenere: Com pr es s e di gar za in c onf ezion i in di vid ual i di dif f er enti dim ens ioni (20x20 cm,15x15 cm e 10x10 cm); Guanti sterili; Cotone; Adesivo ipoallergenico; Cerotti di varie dimensioni; Cerotti in banda adesiva B en d e e las t ic h e d i d i v er s e dim e ns i o n i ( 1 0x 1 0 c m , 5x 7 c m e 5x 5 c m ) ; Fasce triangolari (per la sospensione del braccio); Stecche di diverse dimensioni per steccare gli arti; Soluzione antisettica; Acqua ossigenata; Siero fisiologico; Alcol; Spille di sicurezza Tamponi di cotone; Due pinze emostatiche; Due pinze per dissezione; Forbici appuntite e curve; Forbici robuste per abbigliamento; Coltello svizzero; Termometro clinico; Torcia; Sfigmomanometro; Inalatore manuale; Unguento per ferite e ustioni (solo su indicazione medica). È fondamentale sostituire sempre il materiale utilizzato nonché controllare regolarmente lo stato e la validità dei presidi medici nell'armadio di pronto soccorso. 5 Manuale avanzato di pronto soccorso Introduzione Sistema Integrato di Emergenza Medica (SIEM) 6 Manuale avanzato di pronto soccorso 6 Manuale avanzato di pronto soccorso Sistema integrato di emergenza medica allarme scoperta | protezione trattamento in struttura sanitaria Il Sistema Integrato di Emergenza Medica (SIEM) è un insieme di risorse umane e materiali, attività e procedure nel settore sanitario per occuparsi di tutte le necessità sulla scena dell'emergenza fino all'inizio delle cure nella struttura sanitaria più adatta alla situazione. Questa unità è rappresentata da una stella blu con sei braccia (Stella della vita), con al centro serpente attorcigliato su un bastone; ogni braccio rappresenta una fase del sistema: scoperta dell'infortunio, allarme, pre-soccorso, soccorso, trasporto, e cure ospedaliere. 2.1 | Fasi del SIEM 2.1.1 | Scoperta È il momento in cui si apprende dell'esistenza di una o più vittime di malattie improvvise o infortuni. soccorso pre-soccorso trasporto 2.1.2 | Allarme Fase in cui vengono contattati i servizi di emergenza tramite il numero di assistenza europeo "112". 2.1.3 | Pre-soccorso Insieme di semplici procedure da applicare fino all'arrivo dell'assistenza. 2.1.4 | Soccorso Cure di emergenza iniziali somministrate alle vittime di malattie o infortuni improvvisi, mirando a stabilizzare l'individuo e attenuare la patologia e le possibilità di decesso. 2.1.5 | Trasporto Trasporto assistito della vittima in un'ambulanza con caratteristiche e personale specializzato e carico definito, dalla scena dell'emergenza alla struttura appropriata, continuando nel frattempo l'assistenza di emergenza richiesta. 7 Manuale avanzato di pronto soccorso Sistema integrato di emergenza medica 2.2 | Evoluzione del SIEM in Portogallo 1965 - Creazione del 115; 1971 - Creazione del servizio nazionale ambulanze - SNA; 1981 - Creazione dell'istituto nazionale di emergenza medica - INEM; 1987 - Creazione del centro per pazienti di emergenza - CPE; 1998 - Passaggio al numero di emergenza 112. 2.3 | Obiettivi del SIEM Promuovere un'assistenza rapida; Stabilizzare le lesioni; Trasporto appropriato; Trattamento ospedaliero. 2.4 | Chi interviene nel SIEM Pubblico; Operatori in centrale; Agenti dell'autorità; Pompieri Equipaggio dell'ambulanza; Medici; Infermieri; Tecnici ospedalieri; Tecnici delle telecomunicazioni; e così via. L'INEM (Istituto Nazionale di Emergenza Medica) è l'organismo normativo per le attività di emergenza medica. 2.5 | Sottosistemi permanentemente operativi nell'INEM CIAA - Centro Informativo Anti-Avvelenamento; Trasporto; CPE - Consultorio per Pazienti di Emergenza; CPE - MARE - Consultorio per Pazienti di Emergenza in Mare. 8 Manuale avanzato di pronto soccorso Sistema integrato di emergenza medica 2.6. Catena di soccorso Corpo de Bombeiros 112 Central de emergência PSP I GNR CODU GNR Corpo de Bombeiros BRISA CODU 9 Manuale avanzato di pronto soccorso Esame della vittima 10 Manuale avanzato di pronto soccorso 10 Manuale avanzato di pronto soccorso Esame della vittima 3.1 | Introduzione Prima di esaminare la vittima, è essenziale garantire la sicurezza della vittima e del team di s occ ors o. Una volta verificate le condizioni di sicurezza sulla scena, il soccorritore inizia a valutare lo stato della vittima, in ordine di priorità e gravità dell'infortunio, tenendo presente di non procedere con l'esame se non sono state corrette le eventuali alterazioni . Il soccorritore deve effettuare un esame iniziale rapido e attento per valutare l'esistenza di qualsiasi alterazione alle funzioni vitali che possa mettere a rischio la vita delle vittime. Procedere quindi al secondo esame, alla ricerca di infortuni che non mettano a rischio la vita ma che richiedano cure di emergenza e stabilizzazione per garantirne il trasporto sicuro alla struttura sanitaria. DA RICORDARE 3.2 | Esame iniziale L'esame iniziale mira a determinare l'esistenza di situazioni che possono pregiudicare immediatamente la vita della vittima, o di situazioni che possono comprometterne le funzioni vitali (cioè che mettono in pericolo immediato la sua vita). È quindi fondamentale intervenire con le cure di emergenza appropriate. Durante l'esame iniziale, il soccorritore deve attenersi al seguente elenco in ordine di priorità: 1. Valutare lo stato di coscienza; 2. Valutare la respirazione; 3. Valutare le pulsazioni; 4. Controllare eventuali gravi emorragie esterne; 5. Rilevare sintomi di choc. In caso di infortunio o situazione sconosciuta, supporre sempre che la vittima abbia subito infortuni cranio-cerebrali o spinali-vertebrali. 11 Manuale avanzato di pronto soccorso Esame della vittima 3.2.1 | Valutazione dello stato di coscienza Valutare se la vittima sia cosciente, cioè s e r eagisc e agli s tim oli. Scuotere quindi con dolcezza le spalle e chiedere ad alta voce: Tutto bene? Ti senti bene? 1 Se la vittima è incosciente, chiedere immediatamente aiuto senza abbandonarla; potrebbe essere necessario avere l'aiuto degli astanti. 2 Se non ci sono reazioni, la vittima è da considerarsi incosciente e a rischio di vita. 3.2.1 |Permeabilità delle vie respiratorie L'ostruzione delle vie respiratorie è sempre molto grave, e può verificarsi nelle vittime incoscienti a causa di svenimenti, rilassamento dei muscoli o accumulo di secrezioni, vomito, sangue o anche a causa di oggetti estranei come denti, protesi dentali, alimenti, ecc. 12 Manuale avanzato di pronto soccorso Esame della vittima 3.2.3 |Verifica della respirazione spontanea Una volta liberate le vie respiratorie, avvicinarsi al volto della vittima e osservarne il torace, tenendo aperte le vie respiratorie. Controllare la respirazione della vittima per 10 secondi, come segue: Verificare i movimenti toracici; ascoltare l'aria attraverso le vie respiratorie della vittima; Prestare attenzione all'aria in uscita dalla bocca della vittima sul vostro volto. 3.2.4| Verifica della circolazione / battito cardiaco Le pulsazioni sono un'onda di sangue che attraversa le arterie quando il cuore si contrae; la loro presenza significa che il cuore pompa il sangue ossigenato a tutte le parti del corpo tramite le arterie. In una vittima con circolazione, essa può essere verificata in diverse arterie, specialmente dalle arterie carotide, femorale, radiale e omerale. In una vittima incosciente, cercare sempre le pulsazioni sulla carotide, poichè è centrale e più facile da trovare. Per trovare le pulsazioni carotidee, porre due dita (indice e medio) sulla regione della laringe (pomo d'Adamo)e spostarsi verso l'esterno del collo, fino a trovare un canale tra la trachea e il muscolo sternocleidomastoideo. Tastare con dolcezza, senza premere troppo e controllare che ci siano pulsazioni per 10 secondi. 13 Manuale avanzato di pronto soccorso Esame della vittima 3.2.5 |Scoperta di gravi emorragie esterne Dopo aver accertato che la vittima abbia pulsazioni, osservarla e cercare segnali di gravi emorragie esterne. Sono facilmente identificabili. Un abbondante emorragia è un rischio per la vita del paziente, quindi è essenziale controllarla immediatamente. 3.2.6 |Scoperta di chiari sintomi di choc L'ipovolemia è lo stato di diminuito volume del sangue provocato da diverse cause, tuttavia è sempre una situazione serie che può causare il decesso della vittima. 3.3. Secondo esame Dopo l'esame iniziale (scoperta e inizio del soccorso in situazioni di immediato rischio di vita), iniziare il secondo esame. L'obiettivo generale del secondo esame è di rilevare situazioni che non costituiscono una minaccia immediata alla vita, ma che possono aggravare la situazione se non si interviene. L'approccio deve essere efficace e sistematico, secondo il seguente ordine: 3.3.1. Raccolta di informazioni La raccolta d'informazioni è fondamentale, e serve a: 1. Sapere cosa è successo alla vittima - in alcuni casi può sembrare ovvio, ma parlare con la vittima può evidenziare altre cause; 2. Identificare il problema principale della vittima - il danno più grave non è sempre il più evidente; 3. Conoscere la storia personale - malattie precedenti, o l'assunzione di certi tipi di farmaci, che possono richiedere azioni diverse. Domande da porre alla vittima: 1. Nome ed età (in caso di minorenni, contattare i genitori o il tutore); 2. Cosa è successo? (Identificare le caratteristiche dell'evento: ora, tipo di infortunio, numero di persone, ecc.); 3. È già successo prima? 4. Hai un problema o una malattia simile? 5. Ti stai già curando? 6. Sei allergico a farmaci o alimenti? 14 Manuale avanzato di pronto soccorso Esame della vittima 7. Hai ingerito farmaci o alimenti? Nota: È comunque importante notare che la vittima è la persona più importante sulla scena, anche se sembra meno cooperativa o confusa, quindi interrogare prima la vittima, poi i familiari e altri astanti presenti sulla scena. 3.3.2 |Valutazione dei segni vitali La valutazione dei tre segni vitali mira a caratterizzare la respirazione, le pulsazioni e la pelle in termini di temperatura, colore e umidità. 3.3.2.1 | Pulsazioni Le pulsazioni sono un'onda di sangue generata dal battito cardiaco che si diffonde nelle arterie. È rilevabile da qualsiasi area attraversata da un'arteria su ossa prominenti o in prossimità della pelle. La frequenza normale delle pulsazioni negli adulti è di 60 - 100 battiti al minuto. Negli infanti fino ad un anno di età sono superiori a 100 battiti al minuto; I bambini di più di un anno hanno pulsazioni comprese tra 80 e 100 battiti al minuto. Le alterazioni alla frequenza e al volume delle pulsazioni sono un dato importante per emergenze pre-ospedaliere. Un battito rapido o debole può essere causato da choc da emorragia. L'assenza di pulsazioni può significare danni o occlusione di un vaso sanguigno, oppure che il cuore ha smesso di battere (arresto cardiaco). Per caratterizzare le pulsazioni, è necessario valutare: - La frequenza, che corrisponde al numero di battiti al minuto; - L'ampiezza, che può essere bassa o alta; - Il ritmo, che può essere regolare o irregolare.; 3.3.2.2 | Respirazione La respirazione normale è facile, senza sforzi né dolori. L'insieme di inspirazioni ed espirazioni è detto ciclo di ventilazione (respirazione). Questa frequenza può variare molto per un adulto; normalmente, è tra le 12 e le 20 volte al minuto. Respirazione e ventilazione sono la stessa cosa, cioè l'inalazione e l'esalazione di aria. A volte il respiro di una persona dà indicazioni sull'intossicazione, ad esempio se si sente odore di alcol. In stato di choc i respiri sono rapidi e superficiali. Una respirazione profonda, difficile e sforzata può indicare ostruzione delle vie respiratorie o problemi ai polmoni o al cuore. Per caratterizzare la ventilazione è necessario valutare: - La frequenza, che corrisponde al numero di cicli al minuto; - L'ampiezza, che può essere superficiale, normale o profonda; - Il ritmo, che può essere regolare o irregolare; 15 Manuale avanzato di pronto soccorso Esame della vittima 3.3.2.3 | Caratterizzazione della pelle Per valutare le caratteristiche della pelle, è importante considerare: Temperatura La temperatura corporea normale è 37°C. La pelle è in gran parte responsabile della sua regolazione, irradiando calore attraverso i vasi sanguigni sottocutanei ed evaporando acqua in forma di sudore. Una pelle e fredda e bagnata indica una reazione del sistema simpatico ad un trauma o ad una emorragia (stato di choc). L'esposizione al freddo di solita causa pelle fredda e secca. La pelle calda e secca è causata da febbri o malattie, oppure da eccessiva esposizione al calore, ad esempio al sole. Si considera: Alta temperatura o ipertermia quando la temperatura è superiore a 37,5°C; Temperatura normale quando la temperatura è compresa tra 35,5 e 37,5°C. Temperatura inferiore al normale o Colore della pelle e presenza o meno di umidità Il colore della pelle dipende principalmente dalla presenza di circolazione sanguigna nei vasi sanguigni sottocutanei. Una pelle bianca e pallida indica una circolazione inadeguata e caratterizza le vittime di choc o infarto miocardico. Un colore bluastro (cianotico) caratterizza l'arresto cardiaco, l'ostruzione delle vie respiratorie e alcuni casi di avvelenamento. Certi stadi di avvelenamento da monossido di carbonio (CO) e la sovraesposizione solare possono essere caratterizzati dal colore rosso. 16 Manuale avanzato di pronto soccorso Esame della vittima Attività Registrare i segni vitali della vittima (durante l’esame o dopo averle prestato le cure richieste) Ispezionare e tastare la testa della vittima. Ispezionare gli occhi della vittima Ispezionare e tastare il volto, il naso, la bocca e la mandibola. Ispezionare entrambe le orecchie della vittima (senza muovere la testa). Ispezionare e tastare il collo della vittima. Ispezionare e tastare le spalle della vittima (su entrambi i lati). Ispezionare e tastare il torace della vittima (su entrambi i lati). Ispezionare e tastare l'addome della vittima. Ispezionare e tastare la zona pelvica della vittima. Ispezionare e tastare le estremità della vittima. Tastare e ispezionare visivamente la regione dorsale della vittima. 17 Come eseguirla? Perché? Verificare e notare: respirazione, pulsazioni, pressione arteriosa sistolica e diastolica, temperature della pelle. Tastare tutto il cranio, alla ricerca di deformità, ferite, edemi, lividi, ecc. Osservare le pupille e ricercare edemi, lividi, lesioni sulla cornea o le palpebre. Tastare le ossa facciali, il naso e la mandibola della vittima. Cercare emorragie, deformazioni, ferite o lividi. Controllare il naso, verificare l'assenza di lesioni nella bocca, alla lingua e nelle zone circostanti, nonché perdita di denti o delle protesi, carne e controllare l'alito. Cercare eventuali perdite di sangue attraverso le orecchie. Verificare che la vittima sia in grado di udire. Cercare edemi o lividi dietro le orecchie. Cercare le vene dilatate, ferite, deformità o deviazioni della trachea. Controllare la cervice, cercando edemi o deformità; applicare collare cervicale corretto. Tastare le clavicole e le scapole della vittima su entrambi i lati, alla ricerca di deformità, ferite, e emorragie o edemi. Tastare le regioni frontali e laterali del torace. Cercare movimenti respiratori anomali, deformità, fratture, contusioni o edemi. Tastare alla ricerca di contusioni, ferite, emorragie ed eviscerazioni. Notare la sensibilità e la rigidità. Tastare le regioni frontali, laterali e posteriori delle pelvi. Cercare instabilità, dolori, ferite o emorragie. verificare la presenza di lesioni alla regione genitale. Tastare gli arti inferiori e superiori. Cercare ferite, emorragie, deformità o edemi. Analizzare la mobilità, la sensibilità e la presenza di pulsazioni e irrorazione sanguigna. La vittima deve essere fatta rotolare in fasi dai 90°. Dopo aver posto la vittima lateralmente (mantenendo allineata la colonna vertebrale), ispezionare l’intera colonna vertebrale al tatto. Controllare la colonna vertebrale e le natiche per deformità, contusioni, ferite o emorragie. La verifica e il confronto dei segni vitali della vittima sono fondamentali per valutarne le condizioni reali. Per identificare possibili lesioni alla testa. Manuale avanzato di pronto soccorso Per identificare possibili traumi alla testa e agli occhi o l'utilizzo di droghe, ecc. Per identificare possibili lesioni alla testa e fratture alle ossa facciali o al cranio, lesioni alla bocca e alla mandibola, ingestione di alcol, ecc. Per verificare la possibilità di perdita di udito, traumi cranici o ferite alla testa. Per verificare la possibilità di problemi cardiaci e respiratori e traumi alla regione cervicale. Per cercare possibili lesioni al petto della vittima, nonché fratture e/o dislocazioni delle ossa della spalla. Per scoprire eventuali problemi respiratori, fratture alle costole o allo sterno, ferite aperte sul torace. Per verificare eventuali emorragie interne, eviscerazioni, contusioni e ferite. Per verificare possibili lesioni alla regione pelvica, fratture e/o dislocazioni delle ossa pelviche, eventuali lesioni agli organi genitali. Per identificare possibili fratture, dislocazioni, distorsioni, ferite, traumi spinali, traumi cranioencefalici, ecc. Per identificare possibili lesioni alla regione dorsale della vittima o eventuali traumi spinali. Rianimazione cardio-polmonare 18 Manuale avanzato di pronto soccorso 18 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare 4.1 | Introduzione La Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) è un insieme di procedure ben definite con metodologie standard. Queste procedure sono concatenate e formano una sequenza di azioni in cui ogni procedura è collegata a quella che segue. Questo insieme di metodologie mira a riconoscere le situazioni di pericolo immediato di vita. È bene sapere come e quando chiedere aiuto, nonché quando iniziare immediatamente senza utilizzare strumenti o manovre che contribuiscano a preservare la respirazione e la circolazione, per mantenere la vittima stabile finché non è possibile determinare il trattamento medico corretto, ripristinando eventualmente la corretta attività respiratoria e cardiaca. Le manovre RCP non sono di per sé stesse sufficienti a recuperare gran parte delle vittime di arresto cardio-respiratorio. La RCP può risparmiare tempo, accudendo parzialmente alle funzioni vitali fino all'arrivo di assistenza più avanzata. Tuttavia in alcune situazioni dove l'arresto respiratorio è la prima causa di problemi cardiorespiratori, la RCP può rovesciare la situazione e ottenere un recupero totale. 4.2. Come agire I tre elementi della RCP, dopo la valutazione iniziale, sono indicati dall'acronimo "VRC" V - "Vie respiratorie" | aria; R - " Respirazione" | ventilazione; C - "Circolazione" | circolazione. 4.2.1 |Valutazione delle condizioni di sicurezza in loco Mi senti? Ti senti bene? Aiuto, c'è una persona incosciente qui. Dopo aver verificato che la scena sia in condizioni di sicurezza, avvicinarsi alla vittima e chiedere ad alta voce: "Mi senti? Ti senti bene? ", stimolandola con colpi gentili sulle spalle; 1 | Se la vittima risponde, lasciarla nella posizione in cui si trova (poiché non aumenta il pericolo rappresentato), chiedere cos'è successo, se hanno problemi particolari o dolori e verificare se ci siano segni di lesioni; se è il caso, chiedere aiuto; 2 | Se la vittima non risponde, chiedere aiuto gridando forte "Aiuto, qui c'è una persona incosciente. " Non lasciare la vittima e procedere alla valutazione. 19 Manuale avanzato di pronto soccorso 19 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare 4.2.2 | Vie respiratorie — A Poiché la vittima è incosciente, i muscoli della lingua perdono il tono naturale (tensione muscolare) e si rilassano, tendendo a scendere all'indietro verso la gola (con la vittima supina, ciò può ostruire le vie respiratorie). Questa è la causa più frequente di ostruzione delle vie respiratorie in persone incoscienti. Ci sono altri fattori che possono determinare l'ostruzione delle vie respiratorie: - Vomito - Sangue - Denti rotti o protesi dentali fissate male È fondamentale liberare le vie respiratorie, agendo come segue: 1 -Liberare il collo ed esporre il torace; 2 -verificare la presenza di oggetti estranei in bocca (denti, protesi dentali fissate male, secrezioni); Essi devono essere rimossi, se presenti. NOTA: non rimuovere protesi dentali ben fissate. 20 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare Porre il palmo sulla fronte della vittima e l'indice e il medio dell'altra mano sul bordo della mascella inferiore. In situazioni di trauma, inclinare la testa all'indietro e portare avanti la mascella inferiore (il mento). Sollevando la mascella, evitare di premere le parti molli del mento, porre le dita solo sulla parte ossea. NOTA: se si sospetta che la vittima possa aver sofferto un trauma alle vertebre cervicale, l'estensione della testa non è possibile. Diverse situazioni possono causare traumi alle vertebre cervicali, tra cui: Incidenti stradali; cadute; Incidenti per tuffi; Aggressioni con armi da fuoco; In tali casi, le vie respiratorie devono essere liberate sollevando solo la mascella inferiore (dislocazione della mascella). 21 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare 4.2.3 |Respirazione — B Una volta liberate le vie respiratorie, valutare l'esistenza della respirazione - B Per verificare che la vittima respiri, avvicinare il volto a quello della vittima. Guardando il torace, tenere aperte le vie respiratorie e: Osservare | se il torace si muove; Ascoltare | eventuali rumori di respirazione attraverso la bocca e il naso della vittima; Notare | se si sente aria uscire dalla bocca e dal naso. Osservare, ascoltare e notare (OAN) per 10 secondi. Questa procedura mira a verificare i normali movimenti respiratori, notando se il torace si alza e si abbassa ciclicamente. Alcune vittime mostrano movimenti respiratori inefficaci con "rantolii" o "respirazione agonica", da non confondere con la respirazione normale. Questi movimenti non causano un'espansione normale del torace, ma sono una fase transitoria che può evolvere verso l'assenza totale di respirazione, e tende a concludersi rapidamente. In mancanza di respirazione o se questa è inefficace, è necessario ventilare la vittima. Se la vittima respira normalmente, deve essere messa in posizione di sicurezza laterale (PLS). La tecnica per porre la vittima in tale posizione verrà descritta in seguito. Se la vittima non respira, chiamare immediatamente il sistema sanitario di emergenza al numero 112. 22 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare Se si è da soli: Dopo aver verificato che la vittima non respira, chiamare immediatamente il 112. Durante la chiamata informare l'operatore al telefono che c'è una vittima che non respira e dare indicazioni precise in merito al luogo. 112 Tornare subito accanto alla vittima e verificare che non abbia oggetti estranei in bocca, quindi iniziare la ventilazione con l'aria esalata. Se non si è da soli: Chiedere a qualcuno di chiamare il 112 per comunicare che c'è una vittima incosciente che non respira precisando dove si trova. Ventilazione con l'aria esalata: Verificare che la testa della vittima resti in estensione col mento sollevato, tenendo il palmo di una mano sulla fronte della vittima e l'indice e il medio dell'altra mano sul bordo della mascella inferiore; Schiacciare il naso della vittima tra le dita e il pollice con una mano con l'altra mano sulla fronte per prevenire la circolazione dell'aria; Mantenere la testa estesa e il mento sollevato, senza chiudere la bocca della vittima; Inalare profondamente, riempiendo d'aria la cavità toracica; Fare due inalazioni con pausa di durata di due secondi ciascuna. 23 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare Se non è possibile inalare aria: Controllare nuovamente che non ci siano oggetti estranei nella bocca della vittima e rimuoverli; Verificare che le vie respiratorie siano libere, eventualmente riposizionando la testa; Riprovare ad inalare; Tentare per cinque volte di eseguire inalazioni efficaci. Se, dopo 5 tentativi ciò risulta impossibile, procedere al passo successivo: 4.2.4 |Valutazione dei segni di circolazione - C Cercando segni che mostrino la presenza di circolazione, contemporaneamente è necessario: Tenere libere le vie respiratorie; Verificare che la vittima respiri normalmente (come reazione alle due prime inalazioni) tramite OAN; Verificare che ci siano movimenti; Osservare come tossisce la vittima; Verificare la presenza di pulsazioni centrali. La verifica dei segni di circolazione deve durare almeno 10 secondi. Se, scaduto il tempo, la vittima non mostra i suddetti segni di circolazione , significa che non c'è circolazione. Verificare allora le pulsazioni carotidee. Mantenere estesa la testa con una mano sulla fronte della vittima e con la punta dell'indice e del medio dell'altra mano cercare l'area della laringe, o "pomo d'Adamo". L'arteria carotide passa in questo punto, quindi va tastato per sentire le pulsazioni. 24 Manuale avanzato di pronto soccorso 24 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare Se la vittima non respira ma mostra altri segni di circolazione, è necessario mantenere la ventilazione con l'aria esalata facendo 10 inalazioni al minuto. Come far respirare la vittima con l'aria esalata: Le inalazioni devono essere inframmezzate da pause di 2 secondi; attendere 4 secondi e fare un'altra inalazione; Ripetere la procedura 10 volte; Dopo 10 inalazioni, circa 1 minuto, cercare nuovamente altri segni di circolazione; Se la vittima resta con segni di circolazione ma non respira, ripetere la procedura (10 inalazioni al minuto) continuando a cercare segni di circolazione ogni minuto. Se la vittima non mostra segni di circolazione, iniziare subito la compressione toracica: Nota: La vittima deve essere supina su una superficie rigida, con la testa allo stesso livello del resto del corpo. Inginocchiarsi vicino alla vittima: Tastare la parte inferiore della gabbia toracica; Far scorrere l'indice e il medio sulla gabbia toracica fino a individuare il punto di giunzione tra le costole di destra e quelle di sinistra; A questo punto si trova l'appendice xifoide, che corrisponde all'estremità dello sterno esterno; Porre l'indice e il medio sull'appendice xifoide; Far scorre la base dell'altra mano (quella che era sulla fronte della vittima) e porla sullo sterno, accanto all'indice.. Questo è il posto corretto per effettuare le compressioni toraciche con la parte centrale della metà inferiore dello sterno. mantenere il bordo della mano sullo stesso asse di quello longitudinale dello sterno. 25 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare Porre la base dell'altra mano sulla prima , tenendo le mani parallele senza incrociarle; Interlacciare le dita e sollevarle, senza esercitare pressione sulle costole. Mantenere solo una mano in contatto con lo sterno; Tenere le braccia dritte senza piegare i gomiti, con le spalle perpendicolari allo sterno della vittima; Premere lo sterno verticalmente, verso il basso, in modo che scenda di circa 4-5 cm; Rilasciare la pressione, in modo che la cavità toracica possa decomprimersi completamente senza perdere contatto con la mano sullo sterno; Ripetere il movimento di compressione e decompressione, mantenendo una frequenza di 100/min. (circa 2 compressioni per 1,5 sec.); Il gesto di compressione deve essere convinto, controllato ed eseguito verticalmente; I periodi di compressione e decompressione devono essere di uguale durata; Sincronizzare le compressioni con le ventilazioni: Dopo 15 compressioni (a) liberare le vie respiratorie estendendo la testa e sollevando la mascella, e applicare 2 forti inalazioni; Riportare le mani perpendicolari allo sterno e continuare con le compressioni; Ripetere altre 15 compressioni (a); Continuare con un rapporto tra compressioni e inalazioni di 15:2 (15 compressioni: 2 inalazioni). Nota (a): È utile contare ad alta voce: 1 e 2 e 3 e 4 e 5 e .... 15, per ottenere 26 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare 4.2.5 | Posizione di sicurezza laterale Se la vittima è incosciente ma respira, deve essere posta in posizione di sicurezza laterale (PLS). La vittima incosciente che respira deve essere posta in PLS, sempre che non si sospettino traumi, per mantenere libere le vie respiratorie evitando l'ingresso di prodotti gastrici. Per porre la vittima nella posizione laterale di sicurezza, attenersi alla seguente sequenza: 1- Togliere gli occhiali e qualsiasi oggetto ingombrante dalle tasche (chiavi, telefoni, penne, ecc.) ed altri capi d'abbigliamento che possono danneggiare la vittima. 1 2 2 — Se la vittima indossa camicia e cravatta, allentare la cravatta e sbottonare la camicia. 3 3- Inginocchiarsi accanto alla vittima e estenderne le gambe. Piegare il braccio più vicino a livello del gomito per creare un angolo retto con il corpo della vittima, quindi allineare il braccio a livello delle spalle col palmo della mano rivolto in alto. 27 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare Piegare l'altro braccio vicino alla parte superiore del torace per porre la parte dorsale della mano in prossimità delle guance della vittima, dalla vostra parte. Tenere la mano della vittima sulla sua guancia col palmo della vostra mano, per controllare il movimento della testa della vittima. Con l'altra mano, tenere la coscia a livello del ginocchio. Piegare la gamba della vittima tenendone il piede a terra. Supportando la testa con una mano, tirare la gamba a livello del ginocchio, ruotando il corpo della vittima su un fianco. 28 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare Disporre la gamba più alta in modo tale che il fianco e il ginocchio si pieghino ad angolo retto. Se necessario, porre la mano della vittima sul volto per tenere la testa in estensione, verificando che la vittima respiri bene senza rumori strani. In caso di malattia improvvisa o infortunio chiamare il 112. La chiamata è gratuita ed è possibile ovunque nel paese a qualsiasi ora. Il 112 è il numero nazionale di emergenza Lo stesso vale per altre situazioni di emergenza, ad esempio rapine, incendi, ecc.. Alla chiamata risponde un operatore di emergenza centrale, che invierà i mezzi di soccorso appropriati. In situazioni particolari, la chiamata può essere trasferita al Consultorio per Pazienti di Emergenza (CPE) dell'INEM. Dare tutte le informazioni richieste in modo semplice e chiaro, per consentire un'assistenza rapida ed efficiente alle vittime. 29 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare 4.2.6 |Algoritmo del supporto vitale di base L'algoritmo del supporto vitale di base sistematizza le cose da fare, nel caso di individui di 8 anni o più d'età, per soccorrere una vittima. Tuttavia, per applicare correttamente le operazioni descritte è necessario un corso di Supporto Vitale di Base (SVB). Lo schema sviluppato nella pagina seguente descrive le procedure essenziali da eseguire. 30 Manuale avanzato di pronto soccorso Rianimazione cardio-polmonare Valutazione delle condizioni di sicurezza Valutare lo stato di coscienza Scuotere dolcemente Chiamare con forza cosciente incosciente Mantenere la calma Ispirare fiducia Prestare attenzione a: - peggioramenti - perdite di sangue - lesioni pericolose Chiedere aiuto ask for help Liberare le vie respiratorie Valutare il respiro Guardare/ascoltare/tastare evaluated the breathing [10 secondi] breathes Stare estayall’erta aware put in Supine Mettere in Position posizione supina respira doesn't breathes Non respira Verificare le pulsazioni il sangue circola 10 insufflation p/ min. 10 respirazioni/min. (evaluate 1/1 min.) (Valutare 1/1 min.) assenza di segni di circolazione 15:2 (Freq. 100/min) Tecniche di eliminazione di ostruzioni delle vie respiratorie 32 Advanced Training Manual for First-Aid 32 Manuale avanzato di pronto soccorso Tecniche di eliminazione di ostruzioni delle vie respiratorie 5.1 | Ostruzione parziale In caso di ostruzione parziale delle vie respiratorie, la vittima inizia a tossire a causa della difficoltà di respirare e presenta segni di cianosi. Tali segnali aumentano in assenza di interventi risolutori. La tosse è un meccanismo naturale di difesa che mira a tenere aperte le vie respiratorie. 5.1.1. | Azione 1. Se la vittima respira, non interferire con il suo tentativo naturale e spontaneo di espellere l'oggetto estraneo, e incoraggiarla a tossire; 2. Consigliare alla vittima di piegarsi verso il basso, poiché tale posizione aiuta ad espellere l'oggetto estraneo con l'aiuto della gravità; 3. Se la vittima non si riprende, agire come in caso di ostruzione totale. 5.2 | Ostruzione totale La vittima presenta un'espressione di grande disagio e angoscia, evidente sul suo volto: Occhi spalancati; Bocca aperta, cercando disperatamente di parlare senza emettere alcun suono; Solitamente, entrambe le mani sono al collo, come se cercassero di rimuovere qualcosa. Ostruzione totale delle vie respiratorie > asfissia totale Asfissia totale = arresto respiratorio > (morte della vittima) 33 Manuale avanzato di pronto soccorso Tecniche di eliminazione di ostruzioni delle vie respiratorie 5.2.1. | Azione Se la vittima si sta stancando e indebolendo, oppure non respira né tossisce più: 1. Rimuovere qualsiasi oggetto estraneo dalla bocca della vittima, e porla in posizione adiacente, inclinata in avanti sul vostro braccio; colpire la vittima cinque volta sulla schiena tra le scapole, con la base del palmo della mano. Se la vittima è sdraiata, porla su un fianco, rivolta verso di voi, e colpirla cinque volte tra le scapole; 2. Se i colpi tra le scapole non risolvono la situazione, iniziare immediatamente la manovra di Heimlich per liberare le vie respiratorie, ovvero a comprimere l'addome come segue: - Ponendo la vittima davanti a voi, cingere la vita della vittima con le braccia; - Con un pugno, porre il pollice contro l'addome della vittima, al centro di una linea immaginaria tra l'ombelico e l'appendice xifoide della vittima. Mantenere l'altra mano con un pugno. Attenzione 3. Applicare cinque compressioni addominali con moto verso l'interno e verso l'alto - ogni compressione deve essere convinta e seguita da una pausa. 34 Manuale avanzato di pronto soccorso Tecniche di eliminazione di ostruzioni delle vie respiratorie La manovra di Heimlich deve SEMPRE essere utilizzata in caso di ostruzione alle vie respiratorie, con la vittima cosciente o incosciente. Se la vittima diventa incosciente, metterla in posizione supina (sulla schiena) su superficie rigida con le mani ai fianchi, aprendole la bocca e applicando la manovra di Heimlich ponendo le mani sovrapposte sulla parte superiore dell'addome, tra l'appendice xifoide e l'ombelico, applicando cinque spinte convinte inframmezzate da pause, verso l'interno e verso l'alto (verso la testa). Non schiacciare la gabbia toracica. Se l'ostruzione rimane, ricontrollare la bocca della vittima e rimuovere qualsiasi oggetto estraneo eventualmente presente; continuare con i cinque colpi tra le scapole e le cinque compressioni addominali, alternandole ciclicamente. In situazioni dove la vittima resta incosciente, procedere con la sequenza di valutazione ed applicare la RCP unitamente alle manovre di liberazione delle vie respiratorie descritte sopra. Compressione toracica per liberare le vie respiratorie L'ubicazione dell'area di applicazione delle compressioni toraciche per sbloccare le vie respiratorie è identica a quella per le manovre RCP - la parte inferiore dello sterno, sopra l'appendice xifoide. Possono essere applicate alle vittime coscienti o incoscienti. 5.3. Situazioni eccezionali per l'applicazione delle compressioni addominali Le spinte addominali della manovra di Heimlich non devono essere applicate su: Donne in stato interessante; Vittime obese, dove potreste avere difficoltà a raggiungere l'addome della vittima; Bambini sotto l'anno di età. Nei casi suddetti, le compressioni addominali devono essere sostituite da quelle toraciche, per liberare le vie respiratorie. 5.4 Problemi nell'applicazione della RCP Se le manovre di RCP non vengono applicate correttamente, possono non produrre alcun risultato e addirittura causare lesioni alla vittima, rendendo impossibile rianimarla. È quindi importante tener conto di quanto segue per applicare le manovre RCP: 1. Se eseguita male, la respirazione artificiale causa spesso l'allargamento dello stomaco, dovuto all'aria inalata che entra attraverso l'esofago a causa dell'errata posizione della testa. Se l'allargamento è abbondante, può diventare pericoloso perché può causare rigurgiti con vomito. Se durante la respirazione artificiale si ha estensione gastrica, riposizionare la testa per garantire l'apertura delle vie respiratorie senza problemi. Evitare di introdurre troppa aria con le inalazioni. La quantità d'aria inalata deve essere quella giusta per ottenere un'espansione normale del torace, posizionando la testa della vittima correttamente (estendendola); 35 Manuale avanzato di pronto soccorso Tecniche di eliminazione di ostruzioni delle vie respiratorie 2.2. Mai sospendere la RCP per più di 30 secondi. Trasportando una vittima su una scala, è difficile applicare la RCP con efficacia. Quindi, con un segnale combinato, sospendere la RCP, salire o scendere al piano desiderato e applicare nuovamente la RCP. L'interruzione non deve comunque superare i 30 secondi. La testa della vittima deve essere portata ad un livello pari o inferiore a quello del resto del corpo; 3. Non spostare la vittima in posizione più comoda finché non è stata stabilizzata la situazione e la vittima non è in condizioni di essere trasportata, o finché non sono state applicate le contromisure necessarie a non interrompere la RCP durante il trasporto; 4. Evitare di premere l'appendice xifoide; ciò può causare lacerazioni al fegato e conseguenti emorragie interne; 5. Tra le compressioni, la base delle mani non deve esercitare alcuna pressione. Tuttavia, devono restare in contatto con le pareti del torace, sotto la metà inferiore dello sterno (le dita non devono toccare il torace della vittima durante le compressioni e la sovrapposizione delle mani aiuta ad evitarlo. La pressione esercitata dalle dita sulle costole o lateralmente aumenta la probabilità di fratture alle costole); 6. Quando il torace è compresso, evitare movimenti bruschi e improvvisi. Al contrario, le compressioni devono essere costanti, regolari e ritmiche (un ciclo è composto da 50 compressioni e 50 decompressioni); 7. Mentre si applicano le compressioni, le spalle devono restare erette sopra lo sterno della vittima. I gomiti devono restare dritti. La pressione deve essere esercitata verticalmente, su e giù, nella metà inferiore dello sterno. Tutti questi dettagli garantiscono la massima efficacia della manovra, minore affaticamento per il soccorritore e minor rischio di complicazioni per la vittima. 8. La metà inferiore dello sterno di un adulto deve scendere di circa 4 -5 centimetri di profondità. Le compressioni superficiali sono inefficaci; 9. Le compressioni toraciche mal eseguite possono causare gravi infortuni (come fratture allo sterno o alla gabbia toracica, danni al fegato). 10. Le complicazioni saranno ridotte al minimo applicando la corretta tecnica RCP. 36 Manuale avanzato di pronto soccorso Emorragie 37 Manuale avanzato di pronto soccorso 37 Manuale avanzato di pronto soccorso Emorragie 6.1 | Definizione Si ha un'emorragia quando il sangue esce dal vaso sanguigno e va perduto. La perdita di sangue può causare serie complicazioni all'individuo, ad esempio stato di choc, lesioni irreversibili agli organi principali e anche la morte. Le emorragie possono essere classificate in base all'origine in tre tipi: - Emorragia arteriosa (arterie) È il risultato della rottura di un'arteria. Il sangue fuoriesce a getti discontinui in simultanea con ogni contrazione del cuore. Si tratta di un'emorragia molto abbondante e difficile da controllare. - Emorragia venosa (vene) È il risultato della rottura di una vena. Il sangue fuoriesce in modo regolare, con una leggera pressione ma anche in questo caso con abbondanza. Non è drammatica come quella arteriosa ma può essere fatale se non rilevata. È solitamente più facile da controllare. - Emorragia capillare (vasi capillari venosi e arteriosi) Si verifica a causa della rottura dei vasi capillari in una ferita. In questo caso il sangue fuoriesce lentamente. Queste emorragie sono facili da controllare e possono arrestarsi spontaneamente. 6.2 | Classificazione dell'emorragia in base alla posizione 6.2.1 | Classificazione Le emorragie sono inoltre classificate in base alla posizione e si possono suddividere in: - Emorragia esterna L'emorragia esterna è visibile e facilmente riconoscibile. - Emorragia interna Il riconoscimento di un'emorragia interna e la sua identificazione è più difficile. Questo tipo di emorragia può verificarsi a causa di traumi o malattie. Le emorragie interne sono inoltre suddivise in: - Visibili Se il sangue fuoriesce attraverso gli orifizi naturali del corpo (bocca, naso, orecchie, ano, vagina, ecc.). - Invisibili Quando il sangue non arriva all'esterno. Si può sospettare un'emorragia interna in caso di infortuni o lesioni, in base ai segni e ai sintomi che presenta la vittima. 38 Manuale avanzato di pronto soccorso Emorragie 6.2.2 | Segni e sintomi di emorragie I sintomi più ovvi nella vittima sono: sanguinamento; Respirazione rapida, superficiale e difficoltosa; Pulsazioni deboli e rapide; Ipotermia; Rumore nelle orecchie; Ansia e irrequietezza; Pelle fredda; Sudorazione abbondante; Forte pallore e mucose scolorate; Sete; Capogiri e incoscienza (stato di choc). 6.2.3 | Metodi di controllo delle emorragie 6.2.3.1 | Pressione diretta Detta anche compressione manuale diretta; utilizzata se non ci sono controindicazioni, è il metodo più efficace per controllare un'emorragia. Come agire: Comprimere con una garza sterile o un panno pulito; Non rimuovere mai la prima garza; Porre altre garze sopra la prima. 6.2.3.2 | Pressione indiretta Una pressione sul punto di compressione delle arterie alla base degli arti consente di controllare le emorragie nelle aree irrigate dall'arteria in questione, impedendo il progresso della perdita di sangue nonostante l'interruzione determinata dalla pressione indiretta. Questo metodo si utilizza solo se si sospetta la presenza di oggetti estranei non affilati o di fratture. È quindi un metodo alternativo alla compressione diretta, se questa non è possibile. 39 Manuale avanzato di pronto soccorso Emorragie 6.2.3.3 | Laccio emostatico Utilizzare i lacci emostatici solo in casi di amputazione o schiacciamento degli arti; possono essere applicati solo sulle braccia e la coscia. Utilizzare lacci emostatici solo quando gli altri metodi non sono efficienti, o se c'è un solo soccorritore e la vittima richiede altre cure fondamentali. Come si realizza un laccio emostatico? 1. Utilizzare un panno resistente e largo. Evitare di utilizzare cavi, corde o altri materiali sottili o stretti che possono danneggiare la pelle. 2. Arrotolare il panno attorno al braccio o alla gamba, appena sopra la ferita. 3. Dare un mezzo nodo. 4. Inserire un piccolo pezzo di legno nel nodo centrale. 5. Realizzare un nodo completo sopra al legno. 6. Torcere il pezzo di legno per arrestare l'emorragia, tenendolo fermamente in posizione. 7. Con una matita, del rossetto o un pezzo di carbone, scrivere sulla fronte o in qualsiasi altra posizione visibile sulla vittima la lettera "L" (laccio emostatico) e l'ora di applicazione. 8. Non coprire il laccio emostatico. Sciogliere il laccio emostatico gradualmente, ogni 10 o 15 minuti. Se l'emorragia si è arrestata, rimettere il laccio emostatico in posizione per poterlo stringere nuovamente se necessario. Attenzione Se le estremità delle dita della vittima diventano fredde e violacee, allentare il il laccio emostatico abbastanza da ripristinare la circolazione. Stringerlo nuovamente in caso di emorragia continua. Mentre si allenta il laccio emostatico, comprimere la fasciatura sulla ferita. In caso di ferite o lesioni agli arti, il soccorritore deve applicare una compressione ed elevare l'arto, se non ci sono fratture. La forza di gravità, contraria al flusso sanguigno, aiuta a fermare il sanguinamento. 40 Manuale avanzato di pronto soccorso Emorragie 6.3 | Emorragie interne L'applicazione di basse temperature all'area interessata, unitamente alla completa immobilizzazione, può ridurre il processo emorragico. Tuttavia, un freddo eccessivo può danneggiare gravemente la pelle. Il soccorritore deve prevenire ed aiutare situazioni di choc. Evitare di somministrare bevande alla vittima, perché ciò potrebbe impedire il trattamento immediato della vittima in ospedale. Prestando la massima attenzione, trasportare la vittima all'ospedale più vicino per evitare peggioramenti. Restare sempre accanto a questo tipo di vittime. Verificare continuamente lo stato di coscienza, le pulsazioni, la ventilazione e, in caso di incoscienza, tenere libere le vie respiratorie. 6.3.1 | Alcuni esempi di emorragie 6.3.1.1 | Emorragie nasali Come agire: Fa sedere la vittima, con la testa in posizione normale, e premere le narici per 5 minuti, evitando che il sangue entri in gola e venga inghiottito, causando nausea; Comprimere la narice che sanguina e applicare garze fredde nell'area; Dopo pochi minuti, allentare lentamente la pressione e non consentire alla vittima di soffiarsi il naso; Se il sanguinamento continua, inserire un pezzo di garza nella narice e porre un asciugamano freddo sul naso. Se possibile, utilizzare una borsa del ghiaccio; Se l'emorragia continua, potrebbe essere necessario l'intervento di professionisti medici. 6.3.1.2 | Emorragia polmonare (emottisi) Sintomi: Dopo un accesso di tosse, dalla bocca fuoriesce sangue rosso chiaro a spruzzi. Come agire: Mettere il paziente su un letto in posizione di riposo, con la testa più bassa del resto del corpo; Impedire alla vittima di parlare, e tenerla quieta; Cercare immediatamente un medico. 6.3.1.3. Emorragia allo stomaco Sintomi: Prima dell'emorragia, il paziente presenta solitamente i seguenti sintomi: Vomito; Nausea; Col vomito viene rilasciato sangue, di colore simile ai fondi del caffè. Come agire: Sdraiare il paziente senza cuscino; Non somministrare nulla alla vittima per via orale; Sono essenziali cure mediche professionali. 41 Manuale avanzato di pronto soccorso Stato di choc 42 Manuale avanzato di pronto soccorso 42 Manuale avanzato di pronto soccorso Stato di choc 7,1 | Definizione Lo choc è l'incapacità del sistema cardiocircolatorio di raggiungere gli organi vitali con la quantità richiesta di ossigeno e nutrienti. Lo shock è dovuto a una perfusione (irrigazione sanguigna) inadeguata ai tessuti del corpo determinata da gravi alterazioni dell'apparato cardiocircolatorio. A prescindere dal meccanismo che causa lo shock, si verifica una reazione a catena che conduce a un declino della funzione cardiaca e a un'inadeguata distribuzione del sangue ai tessuti che, unita a una respirazione scarsa, conduce a modifiche più o meno gravi al funzionamento del sistema nervoso centrale. In tutti i casi di gravi lesioni e di serie emorragie interne o esterne, può verificarsi lo stato di choc. Il caso più frequente è lo choc ipovolemico. Un elenco delle situazioni che possono causare shock è riportato di seguito: Gravi ustioni, lesioni serie o estese; Schiacciamento; Perdita di sangue; Infortuni causati da folgorazione; Avvelenamento da prodotti chimici; Attacchi di cuore; Esposizione a temperature estreme; Forti dolori; Infezioni; Intossicazioni alimentari; Fratture. 7.2 | Segni Pelle: fredda e appiccicosa; Sudorazione: sulla fronte e sui palmi; Viso: pallido, con espressione ansiosa; Freddo: la vittima sente freddo e può avere brividi; Nausea e vomito; Respirazione: superficiale, rapida e irregolare; Sete, irrequietezza e confusione mentale; Visione: confusa; Pulsazioni: basse e brevi; La vittima può essere parzialmente o totalmente incosciente. 43 Manuale avanzato di pronto soccorso Stato di choc 7.3.1 Come eagire In attesa di assistenza medica o del trasporto per la vittima, attuare le seguenti contromisure: Rapido esame della vittima; Combattere le cause dello shock, se possibile (ad esempio, controllare l'emorragia); Tenere la vittima sdraiata con le gambe sollevate a un angolo di 30°, se non ci sono fratture; Allentare gli abiti stretti attorno al collo, al petto e ai fianchi; Rimuovere attraverso la bocca eventuali dentiere, gomme da masticare, ecc. Mantenere la respirazione; Tenere la testa orientata lateralmente; Se possibile, tenere la testa più bassa del tronco; Riscaldare la vittima con coperte, trapunte, ecc. Non somministrare: Bevande alcoliche alla vittima; Liquidi se la vittima è incosciente. 44 Manuale avanzato di pronto soccorso Danno 45 Manuale avanzato di pronto soccorso 45 Manuale avanzato di pronto soccorso Danno 8,1 | Definizione Danni causati dall'azione del calore, del freddo, delle sostanze chimiche, della corrente elettrica, delle emissioni radioattive e delle sostanze biologiche (animali e piante). Esempi di ustioni: Contatto diretto con fiamme o fuoco; Contatto con ghiaccio o superfici ghiacciate; Vapori caldi; Liquidi caldi bollenti; Solidi surriscaldati o incandescenti; Sostanze chimiche (acidi, soda caustica, fenolo, nafta, ecc.). Emissioni radioattive; Irradiazioni infrarosse e ultraviolette (da apparecchiature di laboratorio o per eccesso di esposizione solare); Elettricità; Contatto con animali e piante. Es.: animali, larve, meduse e alcune specie di rospi; piante: Ortiche 8.2 | Gravità delle ustioni Per valutare la gravità delle ustioni, è necessario prendere in considerazione: 1 - La causa dell'ustione; 2 - L'estensione della superficie corporea ustionata; 3 - La profondità dell'ustione; 4 - La posizione dell'ustione; 5 - L'età della vittima. 8.3 | Cause di ustioni Le ustioni possono essere causate da diversi tipi di infortuni: ustioni da calore Il calore può essere bagnato, come nel caso di vapore o acqua bollente, o asciutto come nel caso del calore di un fuoco o di qualsiasi oggetto caldo, metallo, vetro, ecc. Ustioni chimiche Sono comuni nelle industrie che utilizzano sostanze chimiche che possono causare ustioni gravi: acidi (acido idrocloridrico o solforico) e sostanze alcaline/basiche (soda caustica). Ustioni elettriche L'elettricità ustiona non solo presso il punto di contatto dove entra nel corpo, ma anche nella sua traiettoria e nel punto di uscita. Inoltre, il cosiddetto "choc elettrico" può causare problemi respiratori o gravi alterazioni cardiache che hanno lo stesso effetto di un arresto cardiaco. Ustioni da radiazioni Le radiazioni più comuni sono i raggi ultravioletti (presenti nella luce solare), i raggi X e quelle prodotte dalle sostanze radioattive. 46 Manuale avanzato di pronto soccorso Danno 8.4 | Estensione delle ustioni Per determinare l'estensione della superficie corporea ustionata, utilizzare la regola del nove per le aree corporee. Maggiore è l'estensione dell'area ustionata, maggiore la gravità. Il rischio di vita è maggiore con le ustioni più estese. Un'area viene considerata gravemente ustionata: In un bambino, quando più del 10% della superficie corporea è ustionato; In un adulto, quando più del 15% della superficie corporea è ustionato; Per avere un'idea approssimata dell'area ustionata è possibile utilizzare la "regola del nove": * Testa - 9% della superficie corporea; Collo - 1%; Arto superiore sinistro - 9%; Arto superiore destro - 9%; Torace e addome (frontale) - 18%; Torace e zona lombare (posteriore) - 18%; Arto inferiore sinistro - 18%; Arto inferiore destro - 18%; (Area genitale - 1% - compresa nel torace e l'addome). 8.5 | Profondità delle ustioni Le ustioni possono essere classificate, in base alla profondità, in tre livelli: 1° grado, 2° grado e 3°grado. 1° grado: lesione degli strati superficiali della pelle. Segni e sintomi: Rossore; Dolore localizzato e insopportabile; Non ci sono vesciche, ES: quelle causate dalla luce solare. 2° grado: lesione degli strati più profondi della pelle. Segni e sintomi: Formazione di vesciche; Distacco degli strati della pelle; Dolore localizzato e bruciore di varie intensità. 3° grado: Lesione di tutti gli strati di pelle Segni e sintomi: Esposizione dei tessuti più profondi, che possono arrivare fino all'osso. La pelle diventa marrone o nera, a volte non è presente dolore. La stessa vittima può presentare ustioni di 1°, 2° e 3° grado. (* valori validi solo per gli adulti) 47 Manuale avanzato di pronto soccorso Danno 8.6 | Posizione delle ustioni Ustioni alle vie respiratorie Le ustioni alle vie respiratorie sono sempre gravi e sono indicate da ustioni sul volto, specialmente attorno alla bocca. Generalmente, la vittima tossisce espellendo particelle di carbone e sangue, ha difficoltà a respirare a causa delle lesioni alla laringe, e presenta vesciche sulle labbra e le narici. Ustioni a mani e piedi Anche le ustioni alle mani e ai piedi, o a livello di qualsiasi articolazione, sono gravi a causa dell'eventuale impossibilità di movimento. Ustioni con lesioni o fratture Le ustioni con fratture o ferite sono sempre gravi. Ustioni ai genitali Le ustioni agli organi genitali sono sempre gravi. 8.7 | Cure di emergenza generiche Prevenire lo stato di choc; Controllare il dolore; Evitare la contaminazione. La prima operazione è mantenere libere le vie respiratorie e aiutare la respirazione; L'applicazione di una fasciatura evita il contatto con l'aria, riducendo il dolore; Utilizzare fasciature sterili per prevenire la contaminazione della superficie ustionata; Se l'ustione è molto estesa, coprire la vittima con lenzuola sterili, o, in alternativa, con lenzuola pulite. Evitare l'applicazione di qualsiasi tipo di grasso. Applicare esclusivamente garze fredde e bagnate per ridurre il dolore; In caso di ustioni alle dita, alle ascelle, ecc., dove due aree di pelle sono in contatto, è necessario separarle con fasciature per impedire che si attacchino. 8.8 | Cure di emergenza specifiche 8.8.1 | Ustioni termiche Le ustioni termiche sono causate ad esempio da: Liquidi caldi, fuoco, vapore, raggi solari, ecc. Come agire: Sdraiare la vittima; Porre la testa e il torace della vittima più in basso rispetto al resto del corpo. Se possibile, disporre le gambe a un angolo di 30°; Se la vittima è cosciente, somministrare liquido: acqua, tè, caffè o succhi di frutta. EVITARE ASSOLUTAMENTE ALCOL; Proteggere la lesione e mantenere la temperatura corporea con un panno pulito imbevuto di soluzione fisiologica; inumidire la zona ustionata; 48 Manuale avanzato di pronto soccorso Danno Chiamare immediatamente l'assistenza medica: portare la vittima in ospedale, possibilmente con un'ambulanza. Per piccole ustioni Lavare l'ustione con acqua corrente pulita e fredda per circa 15 minuti; NON toccare la ferita; NON forare le vesciche; NON applicare soluzioni o unguenti all'ustione. 8.8.2 | Ustioni chimiche Come agire: Lavare l'area interessata con abbondante acqua; Se l'ustione è causata da polvere chimica, rimuovere tutta la polvere dalla pelle, rimuovere gli abiti e applicare soluzione fisiologica o acqua corrente; Procedere come con le ustioni termiche, prevenendo lo choc e il dolore; Coprire con garza o panno pulito; Portare la vittima in ospedale. Cose da evitare: NON applicare unguenti, grassi, bicarbonato di sodio o altre sostanze ad ustioni esterne; NON rimuovere oggetti estranei o grasso dalle ferite; NON forare le vesciche presenti; NON toccare l'area ustionata con le mani. Qualsiasi ustione deve essere esaminata da un dottore o un infermiere, tranne nel caso di semplici arrossamenti alla pelle in aree di piccole dimensioni. 8.8.3 | Ustioni oculari Definizione Possono essere prodotte da sostanze irritanti - acidi, alcali, acqua calda, vapore, ceneri calde, polveri esplosive, rame fuso, fiamme dirette. Come agire: Lavare gli occhi con acqua abbondante o, se possibile con soluzione fisiologica, per diversi minuti; Non strofinare gli occhi; Applicare collirio Coprire gli occhi con panno o garza ghiacciata; Consultare un medico non appena possibile. 49 Manuale avanzato di pronto soccorso Fratture 50 Manuale avanzato di pronto soccorso 50 Manuale avanzato di pronto soccorso Fratture Introduzione Una frattura è un'alterazione nella continuità delle ossa, causata da un colpo molto forte, una caduta o un urto. Le fratture esposte richiedono cure speciali, coprire quindi l'area interessata con un panno o una garza pulita e chiamare immediatamente l'assistenza medica. 9.2 | Classificazione delle fratture Le fratture possono essere classificate in tre categorie: Frattura chiusa - l'osso è rotto ma la pelle non è perforata. Frattura esposta - l'osso è rotto e la pelle è perforata. Fratture complicata da ferite - ci sono ferite non collegate alla frattura; l'osso rotto non ha perforato la pelle. Segni e sintomi: Dolore o grande sensibilità di un osso o di un'articolazione; Incapacità di muovere la zona interessata, oltre a insensibilità o "formicolii" alla regione; Gonfiore e pelle violacea, accompagnata da un'apparente deformazione dell'arto infortunato; Crepitio del tessuto osseo - il movimento anomalo delle ossa sporgenti a causa di una frattura produce una sensazione udibile e rilevabile; Ecchimosi e ematomi; Esposizione delle ossa sporgenti. Come agire: Chiamare l'assistenza medica, e nel frattempo calmare e riscaldare la vittima. Verificare che l'infortunio non abbia bloccato la circolazione sanguigna; Immobilizzare l'osso o l'articolazione infortunata con fasciature. Le fasciature devono essere larghe a sufficienza per coprire l'articolazione sopra e sotto la frattura. È possibile utilizzare qualsiasi materiale rigido: stecche, tavole, pali, cartone, barre metalliche o anche riviste o giornali ripiegati. Utilizzare panni o altro materiale soffice per evitare danni alla pelle. Le stecche devono essere posizionate con fasciature o pezzi di panno, su almeno quattro punti principali: Sul FONDO dell'articolazione, sotto la frattura; SOPRA l'articolazione e la frattura. Tenere le aree interessate a un livello superiore rispetto al resto del corpo, ed applicare ghiaccio per contenere il gonfiore, il dolore e l'avanzamento dell'ematoma. Cosa evitare? Non spostare la vittima prima di avere immobilizzato l'area interessata; Non somministrare cibo o acqua all'infortunato. 51 Manuale avanzato di pronto soccorso Lesioni ai tessuti molli 52 Manuale avanzato di pronto soccorso 52 Manuale avanzato di pronto soccorso Lesioni ai tessuti molli 10,1 | Definizione Qualsiasi rottura anomala della pelle o della superficie corporea è detta lesione. Gran parte di tali lesioni interessa i tessuti molli, come la pelle e i muscoli. Le ferite possono essere aperte o chiuse. Si parla di ferita aperta quando esiste un'apertura della superficie cutanea. In una ferita chiusa, il danno al tessuto molle si trova sotto la pelle e non ci sono interruzioni alla continuità della superficie. Questi tipi di lesioni interessano i tessuti sotto la pelle, e quest'ultima non presenta interruzioni alla sua continuità. Sono molto dolorose, causano edemi localizzati (gonfiore) e sono accompagnate da traumi localizzati dei vasi sanguigni, causando emorragie interne; - Ecchimosi o lividi, quando i vasi sanguigni interessati sono capillari; - Contusioni, quando il danno interessa vasi di dimensione maggiore. 10.2 | Come agire Rimuovere i capi di abbigliamento che coprono la lesione, in modo da poter veder meglio l'area infortunata. Rimuoverli con molta attenzione. È preferibile tagliarli anziché cercare di rimuoverli interi, poiché la mobilizzazione può essere molto dolorosa e causare lesioni e contaminazione dei tessuti; In caso di edemi ed ecchimosi, applicare ghiaccio alla zona interessata, per contenere il gonfiore, il sanguinamento e il dolore; In caso di estese contusioni, oltre all'applicazione di ghiaccio è bene immobilizzare la zona per prevenire il peggioramento dell'emorragia; Non toccare la ferita; Se la ferita è sporca, o se è stata causata da un oggetto sporco, pulirla con soluzione fisiologica o acqua pulita; Ridurre la probabilità di contaminazione di una ferita utilizzando materiali puliti e sterilizzati per la pulizia iniziale; Coprire tutte le ferite con una garza sterile. Tale garza deve essere posizionata sopra la ferita e fissata con una fasciatura; Controllare l'emorragia; Se la lesione è nella zona addominale della vittima e in caso di eviscerazione, il soccorritore deve coprire le viscere con garze bagnate evitando di cercare di reinserire gli organi fuoriusciti nell'addome. In alcuni casi, può esserci amputazione parziale o completa di alcune parti del corpo della vittima. A volte la microchirurgia consente di reimpiantare le parti amputate. Quanto prima la vittima arriva all'ospedale con la parte amputata, tanto meglio. Conservare la parte amputata, protetta in una borsa di plastica con ghiaccio frammentato. Il freddo aiuterà a preservare la parte. Evitare che la parte amputata entri in contatto diretto col ghiaccio. Non lavare né porre cotone su qualsiasi superficie; Verificare eventuali segni o sintomi di choc. Cose da evitare: Non rimuovere gli oggetti estranei (coltelli, schegge di legno, pezzi di vetro o metallo) dalla ferita. I tentativi di rimuovere gli oggetti estranei possono causare gravi emorragie e anche danneggiare ulteriormente i nervi e i muscoli più prossimi. 53 Manuale avanzato di pronto soccorso Lesioni ai tessuti molli AVVELENAMENTO 54 Manuale avanzato di pronto soccorso 54 Manuale avanzato di pronto soccorso Avvelenamento 11 | Introduzione Alcuni prodotti agiscono come veleni, diffondendosi nel corpo tramite il sangue. Si parla in questo caso di avvelenamento acuto. Tale avvelenamento può provocare nausea, vomito, mal di testa, capogiri, problemi respiratori e, nei casi più gravi, perdita di coscienza e arresto respiratorio, a volte fino alla morte. 11.1 | Segni e sintomi Odore del veleno nel respiro della vittima; Cambio di colore delle labbra della bocca; Dolore o sensazione di bruciore nella bocca e nella gola; Bicchieri o confezioni aperte di farmaci o sostanze chimiche in possesso della vittima; Evidenza sulla bocca dell'assunzione di foglie o frutti velenosi; Improvviso stato di incoscienza, confusione o malessere in contatto diretto con la vittima avvelenata; In caso di avvelenamento, chiamare il Centro Informativo Anti-Avvelenamento (CIAA) dell'INEM: 808 250 143 11.2 | Informazioni da raccogliere Chi - età, sesso, stato interessante e così via; Cosa - prodotto, animale, pianta, fungo; Quanto - quantità del prodotto, tempo di esposizione; Quando - per quanto tempo; Dove - a casa, nei campi, sul luogo di lavoro, ecc. Come - a stomaco vuoto, con cibo, bevande alcoliche e così via. 11.3 | Suggerimenti per evitare avvelenamenti accidentali Spiegare ai bambini il rischio di assumere farmaci non necessari e il pericolo di assaggiare o giocare con prodotti pericolosi; Non assumere o far assumere farmaci con imprudenza, e non superare le dosi prescritte; Conservare i farmaci e altre sostanze chimiche (detergenti, pesticidi, vernici, olio, diluenti) lontani dai bambini; Non applicare arsenico, naftalina o altri pesticidi in luoghi accessibili ai bambini; Non utilizzare contenitori vuoti per conservare altri prodotti: conservarli nella vera confezione; Chiudere i contenitori e metterli via dopo l'utilizzo; Non dare ai bambini contenitori vuoti per giocare; Non porre i prodotti di utilizzo domestico in prossimità di alimenti o bevande; Conservare le bevande alcoliche in luogo sicuro; Tenere a mente che i profumi, l'acqua di colonia e le lozioni dopobarba possono contenere composti alcolici. È bene conoscere il significato dei simboli esistenti sulle etichette; Leggere con attenzione le istruzioni di utilizzo dei prodotti, ed utilizzarli rispettando le istruzioni di sicurezza, specialmente in caso di pesticidi, sostanze corrosive, smacchiatori e vernici; 55 Manuale avanzato di pronto soccorso Avvelenamento Non lasciare incustodite le confezioni aperte di pesticidi, le caraffe ancora contenenti pesticidi o rimasugli liquidi; Chiudere i rubinetti del gas dopo l'uso e mantenere il locale in buono stato, se possibile con dispositivi di sicurezza; Non tenere apparecchi a gas nel bagno; Non tenere piante tossiche in casa o in giardino; Non permettere ai bambini di mangiare bacche o semi di piante sconosciute; Evitare di cuocere o ingerire funghi freschi sconosciuti; È fondamentale restare calmi: non affrettarsi ma non perdere tempo. Conservare il numero del CIAA accanto al telefono: 808 250 143 11.4 | Cose da evitare NON provocare il vomito se la vittima è incosciente o ha ingerito le seguenti sostanze: Soda caustica; Prodotti combustibili (kerosene, benzina, liquido per accendini, ecc.) Acidi; Idrossido di calcio; Ammoniaca; Prodotti per la casa; Ipoclorito. Evitare di somministrare alcol alla vittima! Non lasciar camminare l'avvelenato! Evitare di somministrare olio alla vittima avvelenata! 56 Manuale avanzato di pronto soccorso Trauma cranico-cerebrale 57 Manuale avanzato di pronto soccorso 57 Manuale avanzato di pronto soccorso Trauma cranico-cerebrale 12,1 | Definizione Ad eccezione di quelle meno gravi, le lesioni alla testa richiedono sempre l'attenzione immediata di un professionista medico. Tali lesioni includono i traumi allo scalpo, al cranio e al cervello. Gli infortuni causati da forti colpi alla testa sono solitamente accompagnati da emorragie cerebrali, che, se non curate con urgenza, possono causare seri problemi e anche la morte. Il trauma cranico-cerebrale (TCC) interessa tutti i sistemi dell'organismo. 12,2 | Segni e sintomi I segni e i sintomi più comuni sono: Perdita di coscienza; Capogiro; Mal di testa; Irritabilità; Disorientamento; Perdite di sangue dal naso, dalla bocca e dall'orecchio; Diametro anomalo delle pupille; Convulsioni; Ecchimosi attorno agli occhi e dietro le orecchie; Fratture del cranio; Cambiamento del ritmo respiratorio o anche arresto respiratorio; Sensibilità diminuita o assente degli arti superiori e inferiori. 12,3 | Come agire Con una vittima di TCC, il soccorritore deve presumere la presenza di infortuni alle vertebre cervicali, fino a prova contraria. La vittima deve essere trasportata su barella rigida, mantenendo la testa e il collo in perfetto allineamento con l'asse del corpo. Immobilizzare inoltre la testa e il collo con appositi dispositivi di immobilizzazione cervicale. Prestare le seguenti cure a una vittima di infortuni al cranio o al cervello: Tenere libere le vie respiratorie; Controllare eventuali perdite di sangue tramite compressione; In caso di emorragie nasali, orali o dall'orecchio, ruotare la testa della vittima verso il lato che sanguina. Se ci sono emissioni di liquido chiaro e privo di colore dall'orecchio, lasciarlo uscire naturalmente ruotando la testa lateralmente. Se si sospettano infortuni alle vertebre cervicali: Immobilizzare e trasportare la vittima in ospedale per tenerne costantemente sotto controllo i segni vitali; Sollevare la testa della barella di 30° con la vittima posata su una superficie rigida; Tenere costantemente sotto controllo lo stato di coscienza della vittima; In caso di immobilizzazione materiale, le vittima non deve essere spostata a meno che non ci si trovi in situazioni di pericolo immediato per la vita (arresto cardiaco) o la sicurezza dell'individuo (in caso d'incendio). 58 Manuale avanzato di pronto soccorso Trauma alla colonna vertebrale 59 Manuale avanzato di pronto soccorso 59 Manuale avanzato di pronto soccorso Trauma alla colonna vertebrale 13,1 | Definizione Le lesioni spinali sono problemi molto comuni negli incidenti automobilistici. Queste vittime, se assistite erroneamente da persone che non conoscono le tecniche di soccorso e immobilizzazione, possono patire danni ancora peggiori o danni neurologici permanenti. Le cure immediate subito dopo l'incidente sono essenziali. Una gestione impropria può causare danni ancora peggiori e la perdita delle funzioni neurologiche. Qualsiasi vittima di incidente automobilistico o di qualsiasi altro trauma cranico o cervicale deve essere considerata affetta da lesione spinale, fino a prova contraria. 13.2 | Situazioni che possono provocare lesioni al midollo spinale Incidenti stradali; Incidenti per tuffi; Cadute o salti dall'alto; Trauma sopra le clavicole; Infortuni da seppellimento; Scosse elettriche; Armi da fuoco; Situazione multi-traumatiche; Vittime incoscienti per trauma cranico; Trauma diretto alla colonna vertebrale. 13.3 | Segni e sintomi I segni e i sintomi più comuni di trauma alla colonna vertebrale sono: Dolore localizzato; Incapacità di muoversi; Perdita di sensibilità e tatto agli arti superiori e inferiori; Formicolii agli arti; Deviazioni della colonna vertebrale; Rilascio involontario di feci e urine (incontinenza degli sfinteri); Difficoltà respiratorie; Alterazioni dei segni vitali; 13.4 | Come agire Le vittime coscienti devono essere guidate per evitare che muovano la testa, mantenendo testa e collo più allineati possibile (ciò viene realizzato con i seguenti punti di riferimento: punta del naso, ombelico e piedi). È quindi fondamentale attenersi ad alcune regole di base durante la fase preospedaliera con sospette vittime di traumi alla colonna vertebrale: Dopo un incidente, tutte le vittime incoscienti devono essere assistite presumendo che abbiano subito lesioni alla colonna vertebrale; In caso di vittime coscienti che presentino sintomi di trauma cranico-cerebrale, presumere sempre che ci siano lesioni alla colonna vertebrale; Queste vittime non devono mai essere mobilizzate, a meno che non ci siano minacce alla vittima e sia necessario spostarla (incendi, crollo di edifici, esplosioni, ecc.), oppure il soccorritore non debba iniziare manovre di rianimazione o controllare gravi emorragie. 60 Manuale avanzato di pronto soccorso Trauma alla colonna vertebrale Per qualsiasi movimento della vittima, innanzitutto sottoporre la colonna vertebrale a trazione, seguita da graduale allineamento tra naso, ombelico e piedi; Continuare a monitorare i segni vitali (ci può essere arresto respiratorio a causa di paralisi dei muscoli toracici); Non si dimentichi di eseguire sempre la trazione sulla colonna e di mettere un collare cervicale prima di sollevare la vittima. Se è necessario un rotolamento per raggiungere la posizione supina, il collare cervicale deve essere posizionato dopo averlo eseguito; Evitare sempre sollevamenti, a meno che non ci siano quattro adulti presenti; Il soccorritore più preparato su queste tecniche presente sulla scena deve restare presso la testa della vittima, occupandosi della trazione e dell'allineamento e comandando l'intera operazione; La vittima deve essere posta su una barella gonfiabile o su un piano rigido; Infine, iniziare il trasporto, che deve essere effettuato in modo molto calmo e uniforme. 61 Manuale avanzato di pronto soccorso Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi 62 Manuale avanzato di pronto soccorso 62 Manuale avanzato di pronto soccorso Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi 14 | Introduzione La rimozione o lo spostamento di un infortunato deve essere eseguito con la massima attenzione, onde evitare di aggravare le lesioni esistenti. Ci sono due tecniche per la mobilizzazione delle vittime di traumi: il rotolamento e il sollevamento. 14.11 Rotolamento Questa tecnica richiede almeno tre elementi, ma l'ideale è quattro. È applicabile per la mobilizzazione delle vittime incoscienti di traumi, dove non si sospettino infortuni pelvici o al bacino ( questi devono essere sempre mobilizzati come in caso di lesioni cervicali). Evitare movimenti inutili. Scelta della tecnica corretta per il sollevamento di vittime in posizione supina nei casi di: Frattura del bacino; Eviscerazioni; Perforazioni da oggetti; Lesioni laterali multi-traumatiche; 14.2.1 Come agire 1 - Il responsabile della squadra di soccorso procederà all'immobilizzazione e alla trazione ed allineamento della colonna vertebrale cervicale, sull'asse nasoombelico-piedi. Sarà lui a ordinare tutti i movimenti, prestando sempre attenzione all'allineamento della vittima durante e dopo il rotolamento, fino al raggiungimento del luogo di cura. 63 Manuale avanzato di pronto soccorso Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi 14.2.1.| Vittima in posizione supina Il secondo operatore di soccorso si posizionerà lateralmente accanto alla vittima, inginocchiandosi a terra davanti al suo corpo e posizionando la tavola spinale tra i due, inclinandola a contatto con le cosce, in modo che la parte superiore della tavola sia allo stesso livello della testa della vittima; il terzo e il quarto operatore della squadra sul lato opposto procederanno ad accostare gli arti della vittima ai suoi fianchi, per procedere al rotolamento sempre agli ordini del caposquadra. Sempre agli ordini del caposquadra e con l'aiuto di un secondo individuo, che può essere un'astante, si procederà a rotolare il corpo della vittima, mantenendo comunque l'allineamento e l'immobilizzazione della colonna vertebrale, mentre il secondo operatore accosterà la tavola spinale alla regione dorsale della vittima; 2 3 4 Nel frattempo, il secondo operatore ridurrà l'inclinazione della tavola spinale, mentre il terzo e il quarto procederanno a rotolare il corpo della vittima sulla tavola accompagnandone il movimento, finché la vittima non è completamente orizzontale; 6 64 Manuale avanzato di pronto soccorso Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi Al comando del caposquadra, la vittima viene centrata sulla tavola spinale, quindi immobilizzata con stabilizzatori laterali per la testa e almeno tre cinghie attorno alla tavola spinale. 7 14.2.2 | Vittima in posizione di decubito ventrale Il secondo operatore accosta la tavola spinale al corpo della vittima, dal lato verso il quale verrà rotolata, mentre il terzo e quarto operatore saranno sul lato opposto. Il corpo della vittima verrà rotolato sulla tavola spinale, facendo in modo che il braccio della vittima sia sul lato della tavola, se possibile elevandolo lateralmente alla testa. Al comando del caposquadra la vittima viene centrata sulla tavola spinale, dove verrà applicato un collare cervicale. 14.3 | Sollevamento Per eseguirlo correttamente sono necessari almeno quattro operatori, ma l'ideale è sei. Evitare qualsiasi movimento inutile. Procedure: 1. Prima di sollevare, eseguire e mantenere la trazione, l'allineamento e l'immobilizzazione cervicale, ed applicare il collare. Il caposquadra ha la responsabilità di: Mantenere l'immobilizzazione della vittima; Mantenere l'allineamento sull'asse naso-ombelico-piedi; Comandare tutti movimenti. 65 Manuale avanzato di pronto soccorso 14 Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi 2. Gli altri operatori della squadra devono essere posizionati 2 a 2 ai lati della vittima. Con un ginocchio a terra, posizionare gli arti della vittima in modo da consentirne il sollevamento. Infine, il sesto operatore porrà la tavola spinale sotto la vittima. Nota: Il quarto, il quinto e il sesto operatore non hanno bisogno di particolare addestramento, e possono essere qualsiasi astante. 3. Posizionamento delle mani Per verificare la corretta posizione durante il sollevamento, tutti gli operatori allineano le mani sulla vittima, con i palmi in su. Le mani di ciascun operatore si alternano con quelle dell'individuo che ha di fronte (vedere la fotografia). In questo modo le mani sono posizionati in modo da distribuire il peso della vittima (regione scapolare, torso, cinta pelvica e arti) in modo che la vittima sia immobilizzata per quanto possibile. 9 4. Introduzione delle mani Quindi, senza disturbare l'allineamento, posizionare le mani sotto la vittima facendole scivolare. 10 5. Sollevamento Il sollevamento viene fatto in un unico movimento all'altezza delle ginocchia, sempre al comando del caposquadra (ad esempio contando fino a tre). 66 Manuale avanzato di pronto soccorso 14 Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi 6. Introduzione della tavola spinale La tavola spinale verrà posta sotto la vittima in modo tale che la parte superiore della tavola sia al livello della testa della vittima. 12 7. In assenza di una tavola spinale è possibile utilizzare una barella gonfiabile, che adeguatamente gonfiata può essere utilizzate come primo supporto spinale. 8. Abbassamento Sotto le indicazioni del caposquadra, anche l'abbassamento viene effettuato in un unico movimento. Le mani devono essere rimosse con la stessa attenzione con la quale sono state introdotte. 13 9. Al comando del caposquadra, la vittima viene centrata sul supporto, quindi immobilizzata con stabilizzatori laterali per la testa e almeno tre cinghie attorno al supporto spinale. 67 Manuale avanzato di pronto soccorso 14 Bibliografia 68 Manuale avanzato di pronto soccorso 68 Manuale avanzato di pronto soccorso 14 Bibliografia CARNEIRO, A. H. - Manual de Reanimação, Conselho Portuguès de Ressuscitação, Lisboa, 1998. 8 ESCOLA NACIONAL DE BOMBEIROS, Curso de Socorrismo, 2 Edição, revista e actualizada em Fevereiro de 2000, 164 pàg. INEM- Direcção de Servicos de Formação, Manual de Tripulante da Ambulância de Transporte, Margo de 2002. INSTITUTO Nacional de Emergència Médica — Técnicas de Extracção e Imobilização de Vitimas de Trauma, Direcção de Servigos de Formação, Lisboa, 2003. INSTITUTO Nacional de Emergència Médica — Desencarceramento e Extracção de Vitimas de Trauma,: Direcção de Servicos de Formação, Lisboa. INSTITUTO Nacional de Emergència Médica — Manual de Suporte Avangado de Vida, Direcção de Servicos de Formação, Lisboa, 2002. ISSELBACHER, K. J. - Harrison Medicina Interna Compéndio. Mexico: Nueva Editorial Interamericana, 1995. TERRA, A. — Manual de Trauma, Centro de Formação e Aperfeiçoamento de Pessoal do Hospital Geral de Santo Ant ònio, Porto, 2000. THELAN, L.A. — Enfermagem em Cuidados Intensivos: Diagnòstico e Intervenção, Lusodidata, , Lisboa, 1996. VERLAG DASHOFER - Higiene, Segurançga Saùde e Prevenção de Acidentes de Trabalho, Ediçòes Profissionais, Sociedade Unipessoal, Lda., Lisboa. 69 Manuale avanzato di pronto soccorso 14 Bibliografia Scheda tecnica 70 Manuale avanzato di pronto soccorso 70 Manuale avanzato di pronto soccorso 14 Bibliografia Coordinamento del progetto Rui Manuel da Torre Vieito Autore del progetto Rui Manuel da Torre Vieito Sergio Alexandre Neves Guimarães Revisione del testo Arnaldo Varela de Sousa Rui Manuel da Torre Vieito Design grafico | multimedia Claudio Gabriel Inàcio Ferreira Programmazione Jorge Miguel Pereira de Sousa Sequeiros Centro técnico de H.S.T. I EPRALIMA Rua D. Joaquim Carlos Cunha Cerqueira apartado 102 4970-909 Arcos de Valdevez Telef 1 258 523 112 1 258 520 320 Fax 1 258 523 112 1 258 520 329 www.epralima.pt/inforadapt [email protected] Arcos de valdevez I Junho 2008 Revição n°2 Junho 2008 71 Manuale avanzato di pronto soccorso 14 Tecniche di mobilizzazione delle vittime di traumi 72 Manuale avanzato di pronto soccorso 14