ITI Artigianelli – Brescia Relazione di Elettronica Relazione sull’esperienza di laboratorio Titolo dell’esercitazione: Somma binaria Descrizione sommaria dell’ esperienza Realizzare un circuito combinatorio in grado di sommare due numeri da 2 bit ciascuno e che permetta la visualizzazione della somma su un display a 7 segmenti. ( e segnalare traminte l’accensione di un led la situazione di riporto in uscita) Membri del gruppo Capogruppo: xxxxxx xxxxxxxx a) Elenco dei componenti e della strumentazione Per la realizzazione del circuito abbiamo impiegato i seguenti componenti: Nr. Descrizione 1 Alimentatore di tensione Strumentazione 1 Bread Board Strumentazione 1 Dip – Switch Componente 4 Resistenze 2.2kΩ Componente 1 Resistenza 390 Ω Componente 1 Full-Adder 74283 Componente 1 Decoder 4511 Componente 1 Display 7 Segmenti 1 Resistenza 1 Led Titolo del progetto Valore Tipo Componente 390 Ω Componente Componente Autore 1 ITI Artigianelli – Brescia Relazione di Elettronica Schema a blocchi del circuito DIP SWITCH 2 DECODER FULL ADDER 2 3 7 DISLAY 7 SEGMENTI Analisi dei singoli blocchi DIP-SWITCH Per realizzare il circuito assegnato, dobbiamo fornire in ingresso due numeri a due bit ciascuno. Per implementare tale situazione, è necessario utilizzare una soluzione che permetta in modo semplice l’inserimento e la successiva modifica dei bit che formano il numero binario. Il circuito che si intende realizzare, lavora con la logica TTL e quindi ciascun valore binario è associato ad un preciso valore di tensione: o 5 Volt corrispondono all’1 logico o 0 Volt corrispondono allo 0 logico A Fig. 1 Il metodo più semplice per implementare questa situazione, consiste nell’utilizzare degli switch. Lo switch è infatti un componente che può assumere solamente due posizioni: posizione di ON, ovvero circuito chiuso, e posizione OFF, ovvero circuito aperto. Una possibile configurazione circuitale che permette di associare allo stato dello switch un livello di tensione, e quindi un livello logico, è quella indicata in figura 1 chiamata “Configurazione con resistenza di Pull-up”. In questa situazione, quando lo Titolo del progetto Autore 2 ITI Artigianelli – Brescia Relazione di Elettronica switch è nella posizione OFF (come da figura), il pin A è flottante; il livello di tensione è quindi pari a 5 volt in quanto il pin A si trova collegato all’alimentazione (+5v) tramite la resistenza R1. Viceversa, quando lo switch si trova nella condizione OFF, il pin A risulta cortocircuitato verso la tensione di riferimento (ground) ed il livello di tensione associato è pari quindi a 0 volt. FULL ADDER I due numeri a due bit forniti dal blocco precedente devono ora essere sommati tra loro. Per fare questo, è possibile utilizzare un sommatore logico. Essendo i numeri a due bit ciascuno, per effettuare la somma corretta, devo tenere in considerazione anche il riporto e quindi la scelta ricade sull’utilizzo di un Full-adder. In commercio esistono vari tipi di full-adder integrati ma la nostra scelta ricade sul comune circuito integrato 74283, che è in grado di sommare due numeri a 4 bit ciascuno. Fig. 2 Come si vede dalla fig. 2, il circuito ha 9 ingressi (2 numeri da 4 bit ciascuno numerati da A1 a A4 e da B1 a B4 più il pin Cin che indica il riporto in ingresso) e 5 uscite (4 bit che rappresentano la somma numerati da S1 a S4 più il Cout che indica il riporto in uscita). Considerato che il problema richiede di sommare due numeri a due bit, colleghiamo i bit in ingresso ai bit meno significativi del sommatore (A1 e A2 per il primo numero e B1 e B2 per il secondo numero); per evitare poi eventuali interferenze o comportamenti non desiderati, colleghiamo gli ingressi non utilizzati A4,A3,B4,B3 e Cin al potenziale di riferimento basso, ovvero agli 0 volt. La somma tra due numeri a due bit sappiamo che produce come risultato un numero a due bit più un terzo bit di riporto (nel nostro caso S1 e S2 con S3 che rappresenta il riporto in uscita); quindi i bit S4 e Cout non vengono utilizzati e come tali vanno lasciati flottanti. DECODER Arrivati a questo punto del progetto, disponiamo di un numero a tre bit (due più il riporto) che deve essere visualizzato su display. Si deve quindi convertire il numero in rappresentazione binaria in un opportuno codice che sia in grado di pilotare e quindi accendere i segmenti di un display in corrispondenza della rispettiva codifica in decimale. Il numero da convertire è formato da tre bit derivati dalla somma di due numeri a due bit e quindi la massima cifra rappresentabile è il numero decimale 6. Per svolgere questa funzione è possibile utilizzare il decoder integrato 4511 il cui schema con tabella di verità che ne rappresenta il funzionamento è il seguente: Titolo del progetto Autore 3 ITI Artigianelli – Brescia Relazione di Elettronica a b c d e f g h A B C D LE BI LT Fig. 3 Titolo del progetto Fig. 4 Autore 4 ITI Artigianelli – Brescia Relazione di Elettronica Come si vede dalla fig. 3, il decoder in esame ha 4 bit dati in ingresso, 3 segnali di controllo e 7 bit di uscita. Dalla tabella di verità (fig. 4) osserviamo che per quanto riguarda i bit di ingresso, il bit D è quello che rappresenta il bit con peso più significativo (MSB); considerando che dobbiamo convertire un numero a tre bit, l’ingresso D non viene utilizzato e come tale va vincolato al potenziale di riferimento basso, ovvero allo 0 logico. I tre segnali di controllo in ingresso al decoder, svolgono delle funzionalità particolari e per far si che il decoder lavori in modo corretto, devono essere vincolati a dei valori di tensione prefissati. Cerchiamo quindi di capire quali sono le funzioni di questi ingressi. L’ingresso LE (latch enable), permette di memorizzare un numero binario in ingresso al decoder: quando vale 0, il numero presente sugli ingressi del decoder viene correttamente convertito; nell’istante in cui tale ingresso passa da 0 a 1, il decoder mantiene in uscita la conversione del numero presente quando LE valeva 0, anche se gli ingressi cambiano. L’ingresso LT (lamp test), permette di verificare il corretto funzionamento del display collegato all’uscita del decoder: quando vale 0 fissa a 1 tutte le uscite (accendendo quindi tutti i segmenti del display); viceversa, quando vale 1 il decoder funziona normalmente. L’ingresso BI (banking input), permette di verificare il corretto funzionamento del display collegato all’uscita del decoder: quando vale 0 tutte le uscite vengono fissate a 0 (spegnendo quindi tutti i segmenti del display); viceversa, quando vale 1 il decoder funziona normalmente. Da questa analisi, si deduce che per far funzionare correttamente il decoder, è necessario collegare, oltre che gli ingressi di dato A,B,C, gli ingressi LT e BI all’1 logico e LE allo 0 logico. DISPLAY 7 SEGMENTI A CATODO COMUNE Il numero convertito deve quindi essere ora visualizzato. Per fare ciò, utilizziamo un display a 7 segmenti, ovvero un circuito formato da 7 led (più un ottavo led di solito adibito a funzione di punto decimale) che disposti come da fig. 5, permettono la visualizzazione di tutte le cifre decimali da 0 a 9. Fig. 5 Titolo del progetto Autore 5 ITI Artigianelli – Brescia Relazione di Elettronica Come già accennato, il display è internamente formato da 7 led. Un led è un dispositivo elettronico contraddistinto da 2 regioni: Anodo e Catodo. In particolare, quando la differenza di potenziale tra anodo e catodo supera una certa tensione di soglia (generalmente, per i led rossi, pari a 1,5V), il diodo inizia a condurre emettendo luce. Tutti i led all’interno di questo display hanno il catodo collegato tra loro come da fig. 6. Per far accendere ogni singolo led, è necessario quindi collegare, tramite una resistenza, tutti i catodi al potenziale di riferimento basso (0 logico) e fornire un livello di tensione alto (1 logico) all’anodo del led che si vuole far accendere. a b c d e f g Fig. 6 Schema funzionale del circuito Titolo del progetto Autore 6 ITI Artigianelli – Brescia Relazione di Elettronica Schema funzionale del circuito Titolo del progetto Autore 7 ITI Artigianelli – Brescia Relazione di Elettronica OSSERVAZIONI: Le difficoltà riscontrata è stata la realizzazione del circuito nel collegare nel punto giusto i fili elettrici, quindi abbiamo controllato passaggio per passaggio CONCLUSIONI: Abbiamo realizzato un circuito che sia in grado di sommare due numeri a due bit ciascuno e la somma massima rappresentabile era 3 OSSERVAZIONI Il fatto principale che è saltato all’occhio è che è difficile riuscire a collegare tutto in modo corretto,senza sbagliare,ad esempio,il numero del piedino, o inserire nel punto giusto della breadbord il filo, perciò un buon consiglio è fare le cose con calma,e per i fili ad esempio fissi sulla terra e quelli di alimentazione degli intergrati è meglio premerli sulla bread board,in modo che non ostacolino i fili “più importanti” dedicati al collegamento fra i vari integrati CONCLUSIONI Siamo riusciti a creare questa sottospecie di calcolatrice di due numeri a 2 bit,e le varie prove con esito positivo della somma di numeri a caso per provarne il funzionamento ce l’ha dimostrato. Titolo del progetto Autore 8