13 Trasformatore trifase Il trasformatore trifase viene realizzato in generale disponendo su di un nucleo apposito tre coppie di bobine, destinate a realizzare gli avvolgimenti primario e secondario di ciascuna fase. La struttura del nucleo risponde quindi a questa esigenza, rendendo disponibili tre colonne uguali sulle quali collocare le bobine (FIGURA 1). La disposizione dell’avvolgimento è, per piccole macchine, del tipo a bobine sovrapposte, con l’avvolgimento di alta tensione generalmente nella posizione interna (quella più vicina al nucleo), in modo da favorire il raffreddamento dell’avvolgimento di bassa tensione, dove circola la corrente più elevata. Quest’ultimo inoltre è montato all’esterno per ottenere un migliore contatto con il fluido raffreddante (aria o olio minerale). FIGURA 1 Trasformato- re trifase con nucleo a colonne. Per macchine ad alta tensione si preferisce la soluzione opposta (l’avvolgimento a minor tensione viene quindi a trovarsi più vicino al nucleo), per ridurre i problemi di isolamento verso massa. La FIGURA 2 riporta due esempi di configurazione dei lamierini per nuclei trifase. nucleo a tre colonne giogo superiore colonna finestra nucleo a cinque colonne (corazzato) colonna centrale colonna laterale giogo inferiore FIGURA 2 Esempio di nuclei per trasformatori trifase. Il primo caso di FIGURA 2 è quello più comunemente usato per macchine di piccola e media potenza, generalmente con raffreddamento in aria libera o forzata; lo si preferisce soprattutto per motivi di economicità, anche se presenta due difetti principali. 1)I flussi dispersi (e quindi le relative reattanze di dispersione), pur mode- sti, sono presenti nelle colonne laterali dove il nucleo non li può raccogliere convenientemente. 2)Le correnti di magnetizzazione non sono uguali per le colonne laterali Questo file costituisce un approfondimento online dei corsi di elettrotecnica ed elettronica di Stefano Mirandola - © 2012 Zanichelli Editore SpA, Bologna [6126] 1 rispetto a quella centrale, con l’effetto di una dissimmetria dei flussi attivi e delle correnti a vuoto. Il secondo caso di FIGURA 2 riduce questi problemi, a fronte di un maggiore ingombro e di un costo sensibilmente superiore; trova applicazione solo in quei casi in cui un piccolo guadagno di rendimento si misura in elevati guadagni in termini di energia non perduta ma fornita all’utenza. In pratica si usano solo nelle centrali di distribuzione e trasformazione con potenze superiori a 500 MVA. Le colonne laterali e i gioghi hanno una larghezza minore di quelle centrali, dove si ha la composizione dei flussi di due colonne contigue, e questo consente un certo risparmio di materiale e una riduzione dell’ingombro verticale della macchina. Come osservato in precedenza, le bobine si realizzano prevalentemente ad avvolgimenti sovrapposti, secondo il modello di FIGURA 3, oppure, per macchine di grande potenza, ad avvolgimenti alternati. Questa soluzione si ottiene suddividendo ogni avvolgimento in bobine di dimensione ridotta e impilando queste ultime nella colonna, secondo lo schema di FIGURA 4. avvolgimento interno FIGURA 3 Bobina strato isolante avvolgimento esterno ad avvolgimenti sovrapposti. rocchetto di supporto FIGURA 4 Avvolgimento a bobine alternate avvolgimento alta tensione avvolgimento bassa tensione rocchetto di supporto 13.1 Collegamenti delle fasi La principale differenza tra il trifase e il monofase è ovviamente il fatto che nella macchina trifase occorre effettuare il collegamento delle fasi primarie e secondarie secondo i modelli noti dall’elettrotecnica per i circuiti trifase. Indicheremo con: •N1 il numero delle spire di ogni bobina dell’avvolgimento primario; •N2 il numero delle spire di ogni bobina dell’avvolgimento secondario; Questo file costituisce un approfondimento online dei corsi di elettrotecnica ed elettronica di Stefano Mirandola - © 2012 Zanichelli Editore SpA, Bologna [6126] 2 •Y la tipologia di collegamento delle fasi a stella; •D (oppure Δ) la tipologia di collegamento delle fasi a triangolo. A seconda del tipo di collegamento possiamo avere varie combinazioni relative al rapporto di trasformazione, inteso come rapporto tra la tensione di linea in entrata e quella di linea in uscita: k= V10 V20 (7.43) Collegamento stella-stella (Y/y 0) (FIGURA 5) C A V B 10 A E1 E1 O centro stella primario A' V B' 20 A O E3 C' V10 E2 C B A' E1' E3' O' centro stella secondario V10 C' E1' V O' 20 B' E 2' B α=0 A' V20 B' FIGURA 5 Collegamento stella-stella. In questo primo caso si vede che il rapporto tra le tensioni di uscita V può essere calcolato attraverso i valori delle E che si producono nelle bobine per effetto del flusso ΦM: V10 = E1 3 V20 = E' 3 Ma dato che: E1 = 4,44 ⋅ f ⋅ ΦΜ ⋅ N1 E2 = 4,44 ⋅ f ⋅ ΦΜ ⋅ N 2 il rapporto di trasformazione diventa allora: k= N1 N2 Ig = α 30 (7.44) Nei trasformatori trifase esiste un altro parametro molto importante di cui occorre tenere conto, l’indice di gruppo. Il gruppo del TRS si definisce come il rapporto tra l’angolo di sfasamento della tensione primaria e la corrispondente tensione secondaria diviso per 30: (7.45) Questo file costituisce un approfondimento online dei corsi di elettrotecnica ed elettronica di Stefano Mirandola - © 2012 Zanichelli Editore SpA, Bologna [6126] 3 Nel caso di collegamento stella-stella, lo sfasamento tra le V è nullo per cui questo collegamento è di gruppo zero: 0 =0 30 Per cui, come indicato inizialmente, questo collegamento è denominato Y/y 0 (stella-stella gruppo zero). Ig = Collegamento stella-stella contro avvolta (Y/y 6) (FIGURA 6) C A V B 10 A FIGURA 6 Collegamento B' stella-stella contro avvolta. V20 E1 E1 O centro stella primario O E3 V10 α = 180° A' A E2 V10 C O' B E1' V20 E 2' B' E1' A' B' C' centro stella secondario V20 C' B O' E3' A' L’unica differenza rispetto al caso precedente riguarda il gruppo: l’angolo tra le tensioni V è ora di 180°, essendo le tensioni in direzione opposta, come si vede dalla FIGURA 6; per cui: 180 Ig = =6 30 Mentre il rapporto di trasformazione rimane quello del caso precedente: k= N1 N2 Collegamento stella-triangolo (Y/d 5) (FIGURA 7) C A V B 10 A stella-triangolo. V20 E1 E1 O centro stella primario A' V B' 20 O' E3 A' A V10 α = 150° E2 V10 C' C B E3' E1' FIGURA 7 Collegamento B' A' O C' E1' E 2' V20 B B' Questo file costituisce un approfondimento online dei corsi di elettrotecnica ed elettronica di Stefano Mirandola - © 2012 Zanichelli Editore SpA, Bologna [6126] 4 Per calcolare il rapporto di trasformazione occorre tener conto del fatto che le tensioni V si ottengono dalle corrispondenti E (indotte nelle bobine), per cui la tensione al primario è V = E ⋅ 3 , mentre ai morsetti del secondario figura direttamente la tensione E’ indotta sulle bobine secondarie, con la quale si costruisce il triangolo delle tensioni di uscita. Il rapporto di trasformazione tra le omologhe tensioni sarà allora: k= 3 ⋅ (4,44 ⋅ f ⋅ ΦM ⋅ N1 ) N = 3⋅ 1 4,44 ⋅ f ⋅ ΦM ⋅ N 2 N2 L’angolo di sfasamento tra V10 primaria e V10’ secondaria sarà allora, come si vede dal diagramma, di 150°, a cui corrisponde il seguente indice di gruppo: 150 Ig = =5 30 Procedendo in modo analogo è possibile individuare sia i rapporti di trasformazione corrispondenti a ciascuna coppia di collegamenti realizzabili sia il relativo gruppo di appartenenza. La TABELLA 1 contiene i rapporti di trasformazione caratteristici e i relativi gruppi di appartenenza per le configurazioni più importanti e di più frequente impiego. Esiste peraltro un ulteriore collegamento, denominato a «zig-zag», di notevole interesse soprattutto nell’ambito dei grandi trasformatori di distribuzione per impianti di produzione dell’energia. Vedremo in seguito che è possibile collegare in parallelo trasformatori trifase solo se appartenenti allo stesso gruppo, onde evitare sfasamenti tra le tensioni secondarie destinate all’alimentazione dei carichi. Tipo di collegamento Rapporto di trasformazione stella-stella (Yy 0) K= stella-stella contro avvolta (Yy 6) K= triangolo-triangolo (Dd 0) K= triangolo-triangolo contro avvolto (Dd 6) K= triangolo-stella (Dy 5) K= triangolo-stella contro avvolta (Dy 11) K= Gruppo di appartenenza N1 0 N2 N1 6 N2 N1 0 N2 N1 6 N2 N1 √3 · N2 N1 √3 · N2 stella-triangolo (Yd 5) K = √3 · stella-triangolo contro avvolto (Yd 11) K = √3 · N1 N2 N1 N2 5 11 5 11 TABELLA 1 Rapporti di trasformazione e gruppi per trasformatori trifase. Questo file costituisce un approfondimento online dei corsi di elettrotecnica ed elettronica di Stefano Mirandola - © 2012 Zanichelli Editore SpA, Bologna [6126] 5