PROJECT SRL
DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO
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Delphi GeneSLIM
MARIO ROSSI
È possibile che Mario Rossi riesca a mantenere la linea mangiando la pasta?
È possibile che, mangiando l'insalata, non ottenga lo stesso risultato?
La risposta a questa domanda è nel test GeneSLIM.
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www.project-italia.it – Tel 059 244398 – Fax 059 433132
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Oltre al rischio di un apporto calorico eccessivo, esistono due motivi principali per cui
una dieta può non portare ai risultati sperati:
1) la dieta non è ritagliata sulle caratteristiche individuali del paziente;
2) il regime alimentare richiesto è visto come “troppo restrittivo”, con conseguente
rinuncia alla stessa dieta da parte del paziente.
Il test GeneSLIM aiuta a risolvere entrambi questi possibili problemi, ossia la mancata
personalizzazione della dieta ed il rischio di eccessive limitazioni per il paziente.
Che cos'è GeneSLIM?
L’analisi genetica effettuata dal test GeneSLIM, supportata da una bibliografia di circa
900 studi scientifici, consente di sapere se il peso, la circonferenza addominale, il BMI del
paziente dipendono maggiormente dall'assunzione di carboidrati, grassi e grassi saturi ed
ottenere le seguenti possibili risposte:
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Ciò consente innanzitutto di evidenziare su quali di questi macronutrienti è più
indicato impostare una dieta, perché così facendo si otterranno i risultati migliori.
Inoltre, così facendo si può ridurre il più possibile l’entità del “sacrificio” legato
all’osservanza della dieta. Questa, infatti, non dovrà necessariamente basarsi su tagli drastici
e generalizzati dell’apporto calorico, ma sarà concepita in modo da intervenire
specificamente, tra i nutrienti, sui “nemici più ostili” nel peso forma del paziente.
Dunque, il periodo di “prove ed errori”, che può caratterizzare la definizione della dieta
migliore, si riduce enormemente, con maggiore soddisfazione del paziente.
Perché GeneSLIM?
Il principio di base del test non è quello di fornire una risposta in merito alla dieta che
consente di ottenere “dei risultati”, quanto piuttosto dire quale schema alimentare consente
di ottenere “il massimo” dei risultati per quel determinato profilo genetico.
Ad esempio, se Mario Rossi è sensibile ai grassi ma non ai carboidrati, sicuramente trae
maggior giovamento da un piatto di pasta condito con pomodoro fresco piuttosto che da
un’insalata, apparentemente più “innocua”, se questa è condita con olio o salse grasse.
D’altra parte sarebbe inutile chiedere al Sig. Rossi di rinunciare ai carboidrati, poiché
questi, di per se stessi, non rappresentano “il pericolo” per il suo peso forma.
Se il test di Mario Rossi indica come opportuna una dieta ipocalorica bilanciata vuol dire
che questa è la dieta che gli farà ottenere il massimo dei risultati possibili. Ma non è detto
che una dieta analoga sia la più indicata anche per Carlo Bianchi.
Ecco perché uno screening genetico è importante: per evidenziare le caratteristiche di
rendono ognuno di noi diverso dagli altri, sotto ogni punto di vista.
Utilizzare le indicazioni del test GeneSLIM è estremamente facile! Il referto, infatti,
riporta una indicazione chiara di come interpretare i risultati ottenuti, che lo specialista può
immediatamente applicare.
Una dieta bilanciata è generalmente composta da un 10-20% di proteine, un 55-60% di
carboidrati ed un 25-30% di lipidi, come indicato nella seguente figura:
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Nel caso di una sensibilità ai carboidrati l’intervento dello specialista sarà mirato ad
intervenire su questi, con una riduzione non necessariamente drastica dei carboidrati ed un
aumento corrispondente delle proteine, lasciando di fatto inalterata la quota di lipidi, come
evidenziato nel seguente esempio (le percentuali sono puramente indicative):
Se alla sensibilità ai carboidrati si associa anche quella, ad esempio, ai grassi saturi allora
l’ulteriore intervento sarà a carico dei lipidi che, in percentuale totale potranno non subire
variazioni, ma all’interno dei quali si provvederà a spostare l’equilibrio tra grassi saturi
(generalmente 60-70%) ed insaturi (solitamente 30-40%) in favore di questi ultimi:
Se, invece, venisse evidenziata una sensibilità ai grassi l’intervento dello specialista sarà
analogo a quello già visto, con una riduzione dei lipidi ed una compensazione della quota
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mancante con le proteine:
Come detto, le percentuali illustrate in questi esempi non sono da intendersi come
vincolanti ma sono utili a capire come si possano ottenere risultati importanti anche con
interventi mirati ed assolutamente non drastici.
In che fase è più opportuno utilizzare GeneSLIM?
GeneSLIM può essere utilizzato in qualsiasi fase del trattamento del paziente.
Effettuato in prima visita, il test fornisce immediatamente le informazioni necessarie alla
compilazione di una dieta personalizzata e permette di intraprendere fin da subito la strada
migliore per risolvere il problema del paziente.
Generalmente il test viene effettuato in prima visita, perché in questo modo è possibile
offrire al paziente un intervento mirato nel minor tempo possibile.
In base alle scelte dello specialista, GeneSLIM può essere utilizzato anche in un secondo
momento, in previsione della dieta di mantenimento o nel caso in cui la dieta necessiti
qualche modifica.
In ogni caso, in qualsiasi momento venga effettuato, il test GeneSLIM è lo strumento di
lavoro più affidabile per lo specialista che voglia offrire ai propri pazienti non solo la
propria professionalità ma anche la possibilità di usufruire dei più innovativi metodi di
analisi.
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