Memoria per la Commissione Parlamentare Igiene e Sanità Senato della Repubblica Prof. Stefano Vicari, Dott.ssa Valeria Zanna Dipartimento di Neuroscienze: UOC di Neuropsichiatria Infantile 2 Disturbi Alimentari IL DSM-V (American Psychiatric Association, 2013) li definisce “un persistente disturbo dell'alimentazione oppure comportamenti inerenti l'alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo e che compromettono significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale” 3 Ministero Della Salute Quaderno della Salute n°17/22 In Italia i Disturbi Alimentari sono uno dei problemi più comuni nei giovani, con una incidenza dell’Anoressia Nervosa (AN) stimata in almeno 8 nuovi casi per 100.000 donne per anno, mentre quella della Bulimia Nervosa è di almeno 12 nuovi casi per 100.000 donne per anno, in continua crescita nella popolazione giovane maschile. Le stime italiane risultano in linea con quelle europee e indicano una prevalenza life-time del 3,3% per qualsiasi DA mentre il tasso di incidenza di ospedalizzazione per AN in pazienti di età 10-19 anni risulta essere pari a 22,8 per 100.000 nelle donne e 2 per 100.000 negli uomini. 4 Incidenza dei DCA in età evolutiva n = 208 Età media = 11.5 (±1.3) La categoria "Altri DCA" include tutti gli altri disturbi (Bulimia Nervosa, DCA NAS, Binge-Eating Disorder); la categoria "Altro" include individui che rientrano nella definizione per una difficoltà alimentare clinicamente significativa, ma non attualmente classificabili come disturbo del comportamento alimentare Nicholls, D. E., Lynn, R., Viner, R. M. (2011), “Childhood eating disorders: British national surveillance study”. British Journal of Psychiatry, 198, pp. 295–301. 5 Assistenza nei Disturbi Alimentari Le maggiori linee guida internazionali sono concordi nel riconoscere che l’assistenza si deve articolare su: Livelli di cura diversificati APA American Psychiatric Association (2004) NICE National Institute for Clinical Excellence (2006) RANZCP Australian and New Zealand Guidelines (2014) Ministero della Salute QMdS (2013) Approccio multidisciplinare Rete assistenziale ISS Consensus Conference (2013) Lock, J. (2015) / Watson, Bulik (2013) / Couturier, J., et al. (2013°, 2013b) / American Psychiatric Association (2006) / National Institute for Clinical Excellence (2004) / Royal Australian and New Zealand College of Psychiatrists (2014) 6 Fasi del percorso e livelli assistenziali 7 Mappa dei percorsi assistenziali Ambulatorio . Tot. 140 strutture 273 livelli Day Hospital Ricovero Ospedaliero 22 22 8 7 6 7 6 4 3 1 4 2 1 2 11 7 6 3 2 2 Molise Piemonte Puglia 4 3 11 Sardegna Dati Ministero della Salute (2016) 6 4 2 Sicilia 1 6 4 2 Friuli Abruzzo Basilicata CalabriaCampania Emilia Romagna Venezia Giulia 10 4 14 13 13 11 Riabilitazione residenziale 4 18 3 1 Lazio 5 4 2 3 Liguria Lombardia Marche 10 6 6 3 1 2 6 5 3 1 4 1111 Toscana Trentino Umbria Valle Alto Adige d’Aosta 2 Veneto 8 Mappa della Multidisciplinarietà . Tot. 140 strutture Psichiatra + Psicologo + Dietista/Nutrizionista 4,44% 4,44% 5,19% 1,48% 84,44% 2,96% Psichiatra + Psicologo Psichiatra + Dietista/Nutrizionista Psicologo + Dietista/Nutrizionista Solo Psicologo Solo Medico Dietista/Nutrizionista Dati Ministero della Salute (2016) 9 . Mappa dei percorsi assistenziali per l’età evolutiva Tot. 140 strutture 15% Strutture predisposte per l'età evolutiva Dati Ministero della Salute (2016) 10 Centro Diurno per il trattamento dei DA Struttura residenziale Ambulatorio multidisciplinare integrato Servizi dell’area materno infantile (TSMREE, Consultori, ecc.) Ricovero in ambito InternisticoNutrizionale Ospedale Posti Letto dedicati ai DA in Neuropsichiatria infantile Day Hospital (DH) per i DA Servizi socioassistenziali ed educativi Pediatri di Libera Scelta (PLS), Medici di Medicina Generale (MMG) SerT GRAZIE Dipartimento di Neuroscienze: UOC di Neuropsichiatria Infantile