manuale del privatista nuova edizione

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MANUALE DEL PRIVATISTA NUOVA EDIZIONE
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MANUALE DEL PRIVATISTA NUOVA EDIZIONE
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COMPLIMENTI! Hai appena scaricato il nostro Manuale
del Privatista con tutto quello che devi sapere per
diplomarti in autonomia
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Anno del copyright: 2013
Nota del copyright: di Veronica Navarra. Tutti i diritti riservati.
Le informazioni di cui sopra costituiscono questa nota del copyright: © 2013 di
Veronica Navarra. Tutti i diritti riservati.
Edizioni Writers’Factory
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INTRODUZIONE
Ti ricordiamo che PrivatistiPuntoCom ha a disposizione i KIT COMPLETI per
i seguenti diplomi: Dirigente di Comunità, Servizi Socio Sanitari, Liceo delle
Scienze Umane e il nuovo Istituto Tecnico Turistico.
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I privatisti
La schiera dei privatisti è composta per lo più da giovani a cui serve un “pezzo di
carta” per partecipare a un concorso, per ottenere una promozione nella professione
che già svolgono e più raramente per iscriversi all’università, ma negli ultimi anni
anche da persone che lavorano e devono aggiornare il loro diploma – come ad
esempio gli infermieri e gli igienisti dentali. Non è un caso che la tipologia di diploma
cui i privatisti aspirano sia soprattutto quella di “dirigente di comunità”, una
maturità che si ritiene più facile da ottenere e che consente un avanzamento in
ambiti lavorativi riconducibili al Welfare, dunque ospedali e amministrazioni locali.
Il 2014 sarà l’ultimo anno per ottenere questo fantastico diploma, poi invece, si
potrà prendere –naturalmente anche come privatisti –quello di Servizi Socio
Sanitari, oppure il Liceo delle Scienze Umane, che sono i diplomi del Nuovo
Ordinamento più simili a Dirigente di Comunità, ma quest’ultimo resta ancora quello
più facile in assoluto – anche se con ciò non intendiamo dire che non bisogna
studiare!
Ma chi sono i privatisti?
Chi studia privatamente sostenendo poi gli esami in una scuola pubblica
Ciò significa che...
1) i privatisti acquistano il materiale di studio (su www.privatisti.com o da qualche
altra parte);
2) i privatisti studiano a casa in autonomia;
3) i privatisti si fanno assegnare una scuola pubblica dal provveditorato dove a
maggio sosterranno i pre-esami;
4) i privatisti, una volta superati i pre-esami, sostengono l’esame finale (maturità)
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Quindi...
1) i privatisti non frequentano la scuola, ma studiano in autonomia;
2) i privatisti possono diplomarsi gratuitamente (le uniche spese da sostenere sono
l’acquisto del materiale e la tassa di esame che non supera i 15 euro)
Chi può fare il privatista?
1) qualsiasi diploma si può prendere da privatista;
2) bisogna aver compiuto il 18° anno di età
Ma anche io ce la posso fare?
Naturalmente! Ogni anno ci sono centinaia di privatisti in tutta Italia.
Difficoltà del privatista
Le difficoltà del privatista sono essenzialmente tre: la prima è quella di dover
riuscire a comprendere da solo argomenti di cui fino a adesso non aveva mai sentito
parlare – ad esempio argomenti di matematica, diritto o contabilità. Di
conseguenza, può capitare che, non essendo capace di afferrare un concetto, lo
studente si senta demoralizzato e pensi di mollare tutto dopo i primi tentativi.
Bisogna superare questa fase e continuare avanti verso l’obiettivo prefissato. La
domanda da porsi è soltanto una: “se tante persone ce l’hanno fatta, perché io
no?”
La seconda difficoltà è quella che riguarda la gestione del tempo. Quando si va a
scuola si hanno degli orari precisi, orari che sono dedicati esclusivamente allo
studio, in cui l’allievo non sarà mai interrotto. Invece, quando si studia a casa –
soprattutto se si ha famiglia – si rischia di essere costantemente interrotti, o di
dover fare delle pause in mezzo a una lezione – magari per rispondere al telefono o
per lavare i piatti – rischiando di perdere la concentrazione e influenzando
negativamente la corretta ritenzione dell’informazione.
La terza e ultima difficoltà – la più comune fra i privatisti – è quella di non
riuscire a rispettare gli obiettivi che si sono prefissati. Si tratta semplicemente di
non essere in grado di avere l’autodisciplina richiesta. Mentre a scuola i professori
stabiliscono delle scadenze precise per finire gli argomenti, chi studia da solo
talvolta non è capace di autogestirsi. Per questo è importante avere un programma
di studio, proprio come ce l’hanno quelli che frequentano le scuole, per avere
sempre sott’occhio la meta alla quale si vuole arrivare.
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Vantaggi del privatista
I vantaggi sono notevolmente superiori. Quello più grande è senza dubbio la
soddisfazione di riuscire a diplomarsi in autonomia, ma anche la libertà di poter
scegliere gli orari e i giorni in cui fare lezione e soprattutto quali argomenti
approfondire. Inoltre, studiare da solo è molto divertente e stimolante. Ci sono
persone che prediligono certi argomenti – come ad esempio un determinato periodo
storico – e riescono ad appassionarsi al punto tale di voler saperne di più, cosa
che accade di rado a scuola, perchè l’impersonalità delle lezioni di gruppo non riesce
a stimolare gli allievi.
Infine, da non sottovalutare, abbiamo il vantaggio economico, anche se in questo
manuale non vogliamo fare un processo alla scuole private perché anche esse
hanno la loro funzione, ma chi studia come privatista riesce a risparmiare un bel
po’ di soldini. Gli unici investimenti sono quelli del materiale, le tasse scolastiche e
qualche lezione privata per le materie più “tecniche” – come ad esempio
matematica o fisica.
Diplomi da privatista
In teoria qualsiasi diploma può essere ottenuto come privatista, ma quelli più
ambiti – quelli a cui è dedicato questo libro – sono senz’altro Dirigente di Comunità
Servizi Socio Sanitari e Liceo delle Scienze Umane.
Dirigente di Comunità
Fra le scelte che lo Stato Italiano ci offre quella migliore è Dirigente di Comunità
perché si occupa del “sociale”, uno dei pochi settori dove non solo c’è ancora
lavoro, ma dove le richieste di personale sono in continuo aumento – guardate ad
esempio l’enorme incremento di case di cura e asilo nido privati, la nascita delle
cooperative e delle comunità per tossicodipendenti e disabili.
Inoltre, le materie di Dirigente di Comunità, essendo perlopiù teoriche – psicologia,
pedagogia, igiene, sociologia…– sono adatte a tutti.
Secondo le leggi regionali e dell’organizzazione interna delle comunità – asilo nido,
casa di cura, casa di riposo, centro tossicodipendenti, ecc – il titolo conseguito
permette di ricoprire il ruolo d coordinatore, animatore, educatore,
amministratore, ed altri. Inoltre, il diploma funziona anche come “patentino” per
avere la possibilità di aprire il proprio asilo nido. Il Dirigente di Comunità troverà
lavoro nel terzo settore e nel sociale, ovvero in cooperative dedicate agi anziani e ai
diversamente abili, in comunità – pubbliche e private – per bambini, in istituti di
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recupero per i tossicodipendenti, nelle mense scolastiche, in scuole elementari, e in
tutto ciò che abbia a che fare con il terzo settore.
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Profilo del Dirigente di Comunità
Il Dirigente di Comunità è un operatore in grado di inserirsi nei servizi sociali a
dimensione comunitaria e di collaborare con specialisti – medici, terapisti, assistenti
sociali, psicologi – negli ambiti di intervento socio-sanitario, assistenziale, educativo
e animativo previsti per tutte le fasce d’ età. In tali ambiti il diplomato è capace di
aggregare e condurre gruppi di lavoro e di organizzare il contesto dell’utente, anche
nella gestione dei servizi.
Sbocchi professionali
Il Dirigente di Comunità opera in organizzazioni di utilità sociale occupandosi,
oltre che delle attività di selezione, motivazione, valutazione e coordinamento del
personale, anche della gestione delle relazioni tra personale dipendente e volontario
garantendo il rispetto delle regole interne.
Materie
Italiano; Storia ed educazione civica; Inglese o Francese; Matematica; Fisica;
Scienze naturali e Geografia; Disegno; Economia domestica; Esercitazioni pratiche
di Economia domestica e Lavori femminili; Psicologia e Pedagogia; Elementi di
Diritto, Economia e Sociologia; Chimica;
Igiene; Puericoltura e Esercitazioni; Contabilità e Statistica; Economia domestica e
Tecnica organizzativa; Musica e Canto corale; Tirocini; Esercitazioni di Economia
domestica e Tecnica organizzativa.
Servizi Socio Sanitari
Il "Tecnico dei servizi socio-sanitari" possiede le competenze necessarie per
organizzare ed attuare interventi volti alla promozione della salute e del benessere
bio-psico-sociale di persone o comunità.
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L'indirizzo si caratterizza per una visione integrata dei servizi sociali e sanitari del
territorio nelle aree che riguardano soprattutto la mediazione familiare,
l'immigrazione, il disagio giovanile e le problematiche relative alle fasce sociali più
deboli.
Il corso di studi prevede, al terzo, quarto e quinto anno, esperienze di alternanza
scuola-lavoro, attraverso stage presso strutture e servizi per la prima infanzia,
servizi per la disabilità e strutture residenziali e non residenziali per anziani del
territorio.
Il percorso di studi, di durata quinquennale, consente l'immediato inserimento nel
mondo del lavoro nell'ambito dei servizi rivolti alla prima infanzia, alla disabilità, agli
anziani. Consente, inoltre, l'accesso a tutte le facoltà universitarie per il
conseguimento di laurea di primo e secondo livello. La specificità della preparazione
acquisita trova la sua più naturale prosecuzione nelle facoltà come scienze della
formazione primaria, scienze dell'educazione, psicologia, e scienze infermieristiche.
Materie
Italiano; Storia, Inglese; Francese, Diritto ed Economia; Matematica e Informatica
di Base; Scienze della Terra e Biologia; Scienze Motorie; Fisica, Chimica; Scienze
Umane e Sociali; Elementi di Storia dell’Arte, Educazione Musicale; Metodologie
Operative; Cultura Medico Sanitaria; Psicologia.
Liceo delle Scienze Umane
Il liceo delle scienze umane è una delle scuole secondarie di secondo grado nate con
la riforma Gelmini, che entrerà a pieno regime nell’anno scolastico 2014/2015, in
cui si diplomeranno i primi iscritti a questo indirizzo liceale. Dopo il conseguimento
del diploma di maturità, si potrà accedere a qualsiasi università. Il liceo nasce dalle
basi dell’istituto magistrale, poi divenuto liceo delle scienze sociali nel 1998, e dalle
sperimentazioni socio-psico-pedagogico e pedagogico-sociale che si sono sviluppate
nel tempo. Come i predecessori, le materie caratterizzanti di questo liceo sono le
scienze sociali, o appunto scienze umane, quali antropologia, psicologia, pedagogia
e sociologia, e in minor parte l’economia. Sarà obbligatorio lo studio di due lingue
straniere nell’opzione economico-sociale, mentre nell’indirizzo ordinario allo studio
di una sola lingua straniera si affianca quello del latino.
Il liceo delle scienze umane è entrato in vigore dal 1 settembre 2010, andando a
sostituire in pianta stabile tutte le sperimentazioni, gli indirizzi liceali e i progetti
assistiti esistenti in Italia, (i quali ammontavano a 700 corsi e oltre). Con la nuova
riforma, sono presenti due distinti indirizzi di studio, che trattano le scienze umane
secondo due approcci differenti. Il primo indirizzo rappresenta la soluzione base, che
prevede uno studio più approfondito della materia caratterizzante: le scienze umane
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(4 ore nel biennio e 5 nel triennio), declinate in antropologia, psicologia, pedagogia
e sociologia. L’indirizzo economico-sociale (che, formalmente, è chiamato “opzione”
nel regolamento che l’ha istituito) affronta fra le scienze umane l’antropologia, la
sociologia e la metodologia della ricerca; pari spazio è consacrato alle discipline
economico-giuridiche; come risulta evidente l’assenza del latino (sostituito da una
seconda lingua straniera) e l’assenza della pedagogia.
Materie per l’indirizzo tradizionale
Lingua e letteratura italiana; Lingua e cultura latina; Lingua e cultura straniera;
Storia e Geografia; Storia; Filosofia; Scienze umane*; Diritto ed Economia;
Matematica; Fisica; Scienze naturali**; Storia dell’arte; Scienze motorie e sportive.
* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia.
**Biologia, Chimica, Scienze della Terra.
Materie per l’indirizzo opzione
Lingua e letteratura italiana; Lingua e cultura straniera; Storia e Geografia; Storia;
Filosofia; Scienze umane; Diritto ed Economia politica; Matematica; Fisica; Scienze
naturali; Storia dell’arte;
Scienze motorie e sportive.
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STUDIO
Programmi
Ci sono molti dubbi riguardo i programmi “ministeriali” questo perché in realtà non è
compito del Ministero creare i programmi per ogni indirizzo, ma soltanto le linee
guida.
Infatti, molti dei nostri allievi hanno seguito un programma diverso, talvolta quello
assegnato dall’istituto, talvolta portato da loro stessi facendo un copia-incolla dei
diversi programmi che si trovano on line e creando un programma “personalizzato”.
Infatti, la maggior parte dei privatisti deve portare il proprio programma di
studio – da consegnare alla scuola insieme agli altri documenti – anche se, come
abbiamo appena detto, talvolta è la scuola ad assegnarlo, ma il problema è che
questo avviene quanto ormai mancano uno o due mesi agli esami.
Quindi, la domanda nasce spontanea? “Come faccio a prepararmi con un anno
di anticipo se il programma mi viene indicato un mese prima?”
Non c’è da allarmarsi perché tutti i programmi sono simili fra loro.
Per Dirigente di Comunità vi consigliamo uno dei programmi più completi che ci
sono in circolazione, quello dell’Istituto ITAS Mantegna di Mantova, che è quello
contenuto nei nostri Kit di studio:
http://www.itasmantegna.it/studenti/privatisti
Per Servizi Socio Sanitari invece, noi seguiamo il programma dell’Istituto Novelli:
http://www.istitutogbnovelli.it/programmi-di-studio/
Richiesta di esonero delle materie
Molte persone hanno compiuto degli studi precedenti, quindi è possibile richiedere
l’esonero di alcune materie.
Questo è il fac simile da presentare a scuola insieme agli altri documenti. E’
importante ricordare che alla richiesta vanno allegate le fotocopie delle pagelle che
attestano i vostri voti.
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Fac simile del modello per la richiesta di esonero
Al Consiglio di Classe
Il/la sottoscritto/a ..............................nato/a
a......................................................il
.............................,
candidato/a agli Esami di Stato ............, iscritto alla classe.............................sez.
....................chiede di essere esonerato/a dal sostenere la terza prova e il
colloquio nelle seguenti materie
(D.M. n. 6 del 15 gennaio 2010, art. 7 comma 9)
Materia Si/No voto
ITALIANO
STORIA
LINGUA STRANIERA (.....................................)
PSICOLOGIA E PEDAGOGIA
DIRITTO, ECONOMIA E SOCIOLOGIA
IGIENE E PUERICULTURA
CONTABILITÀ E STATISTICA
ECONOMIA DOMESTICA
ESERCITAZIONI DI ECONOMIA DOMESTICA
MUSICA
Data e luogo, .................................
Firma leggibile
_________________________________
Il tirocinio per Dirigente di Comunità e Servizi Socio Sanitari
Le attività relative al terzo anno devono essere svolte con soggetti di età compresa
tra 0 e 12 anni per non meno di 66 ore. Per quanto riguarda il segmento
formativo di terza possono essere considerate congrue le attività svolte in qualità di
educatori e/o coordinatori presso:
1) Asili
2) Scuole elementari
3) Comunità infantili (ludoteche…)
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4) Colonie estive
5) Centro di aggregazione giovanile
6) Assistenza handicappati
7) Oratori
Le attività relative al quarto anno devono essere svolte con individui di età
compresa tra i 12 e i 18 anni o con soggetti portatori di handicap per non
meno di 66 ore. Per quanto riguarda il segmento formativo di quarta possono
essere considerate congrue le attività svolte in qualità di educatori e/o coordinatori
presso:
1) Scuole medie, anche come educatore di sostegno a soggetti portatori di handicap
2) Società sportive
3) Palestre
4) Scuole di danza
5) Gruppi musicali e corali
6) Centro di aggregazione giovanile
7) Assistenza handicappati
8) Oratori
Le attività relative al quinto anno devono essere svolte con soggetti adulti o
anziani per non meno di 99 ore. Il mancato svolgimento di questa quota di
tirocinio, previsto dal comma 5 dell’Art. 3 dell’OM 40/2009, sarà consentito solo per
motivi di impedimento debitamente comprovati
Tutte le dichiarazioni devono indicare chiaramente la tipologia dell’attività svolta,
le mansioni ricoperte e il numero di ore impiegate. Le certificazioni devono essere
prodotte su carta intestata e firmate dal responsabile dell’ente presso il quale si è
effettuata l’attività.
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Per gli infermieri professionali si richiede fotocopia del libretto di profitto attestante
le ore di tirocinio effettuate, in cui appaia in modo chiaro la quota di esercitazioni
svolte nei reparti di ostetricia, nido, nursery, pediatria e geriatria.
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Lezioni private: un investimento
Una delle maggiori difficoltà del privatista è quella di dover studiare argomenti
con i quali non ha nessuna familiarità o che ritiene troppo complicati – la
matematica è un valido esempio.
La maggior parte dei nostri allievi privatisti ha scelto di fare lezioni private a
domicilio con qualche insegnante di fiducia.
E’ importante che sappiate che prendere un diploma significa investire.
Il nostro motto è “se non sei disposto a investire su di te, allora nessuno lo
farà”, quindi i soldi spesi in qualche lezione privata non sono mai soldi
buttati.
Le cose bisogna farle bene, altrimenti è meglio non farle.
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BUROCRAZIA: I PRIMI PASSI
Passo dopo passo
La prima cosa da fare è acquistare il materiale di studio. Questo perché fino a
ottobre-novembre non è possibile iscriversi come privatisti, e di certo non si può
aspettare fino alle feste per iniziare a studiare – dato che i primi esami
iniziano ad aprile-maggio.
La maggior delle persone viene bocciata proprio per questo motivo: aspettano
l’apertura delle iscrizioni, poi arrivano le feste, e fino a febbraio non acquistano il
materiale.
E’ davvero possibile pretendere di fare due, tre, o addirittura cinque anni in
uno, studiando solo con quattro mesi di anticipo?
Quindi, se hai deciso di intraprendere questa strada, acquista il materiale il prima
possibile.
La seconda cosa da fare è attendere che il provveditorato pubblichi la “Domanda
iscrizione privatisti”. Di solito le domande sono pubblicate nel sito web, ma talvolta
bisogna andarci di persona. Qui trovi la lista di tutti i provveditorati d’Italia:
http://www.privatisti.com/?p=36
La lista dei documenti richiesti invece, si trova qui:
http://www.privatisti.com/?p=38
La terza cosa da fare è attendere la risposta del provveditorato. Bisogna essere
molto pazienti, perché talvolta la risposta può arrivare diverse settimane dopo – e
addirittura due settimane prima degli esami d’idoneità.
Nella fase di attesa è importante non demotivarsi mai e continuare a tenere
duro.
Una volta arrivata la lettera del provveditorato, che indica quale sarà la vostra
scuola, i rapporti con questo ente sono chiusi e si passerà a trattare direttamente
con l’istituto assegnato.
La quarta cosa da fare è telefonare all’istituto per chiedere un appuntamento e per
sapere se è arrivata la lista dei privatisti – dove ovviamente è scritto anche il vostro
nome. Anche in questo caso è importante avere molta pazienza e non
demoralizzarsi, vi ricordiamo che l’esame si supera studiando, tutti gli altri
problemi burocratici sono risolvibili.
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Una volta che siete andati a scuola con i documenti richiesti, vi sarà consegnato un
modulo da compilare e inoltre sono previsti dei versamenti – le famose tasse
scolastiche che non superano i 15 euro.
A questo punto si parte con la pratica di iscrizione al istituto pubblico che sarà
conclusa dopo circa dieci giorni. Se entro questa data non ricevete nessun contatto
da parte della scuola dovete telefonare e insistere. Nessuno vi starà dietro. Siete
voi che dovete diplomarvi. Non loro. Comportatevi da adulti.
A questo punto dovete soltanto attendere le date degli esami e magari – se siete
furbi – andare a parlare con qualche insegnante per chiedere dei consigli e per farvi
conoscere.
IMPORTANTE: LE SCUOLE PUBBLICHE NON CHIEDONO SOLDI PER FARE GLI ESAMI.
Talvolta viene richiesto un contributi VOLONTARIO. Se la scuola vi chiede di versare
300 euro – come è già accaduto – NON DOVETE FARLO. Per cortesia leggere questo
articolo-inchiesta pubblicato un anno fa da Repubblica.it.
http://www.repubblica.it/speciali/scuola/maturita/edizione2012/2012/06/12/news/
maturit_cara-37025951/
Documentazione da preparare
Iniziamo con la documentazione riguardante il tirocinio. Questo è il fac simile:
[Carta intestata della struttura ospitante]
DICHIARAZIONE DI FREQUENZA DI TIROCINIO
Il/La sottoscritto/a ________________________________consulente /direttore /
amministratore / responsabile della scuola materna / oratorio /centro giovanile /
centro di recupero / strutture per anziani …
___________________________________sito _____________________in via
____________________________________
DICHIARA
sotto la propria responsabilità, consapevole delle conseguenze in caso di
dichiarazione mendace, che il/la sig./sig.ra _________________________nato/a a
___________________________il ___/___/_____ ha effettuato presso la nostra
struttura il tirocinio per un totale di ore __________(*).
Si rilascia il presente documento per uso scolastico.
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_________________, lì ___/___/______
Per la richiesta dell’esonero del tirocinio, per motivi lavorativi, riguardante il
quinto anno di Dirigente di Comunità il fac simile è il seguente – da modificare nel
caso in cui si lavori al di fuori dal terzo settore.
Oggetto: richiesta esonero tirocinio quinto anno
Il/La sottoscritto/a
_________________________________________________________, nato/a a
_______________________ il __________ e residente a
________________________________
in Via/Piazza_____________________________________,
tel. ___________________________________ email
____________________________________
CHIEDE
di poter essere esonerato dallo svolgimento del tirocinio formativo e presenta la
conseguente certificazione dei crediti formativi
previsti dal piano di studi.
Si allega pertanto la documentazione idonea ad attestare l’esperienza professionale
effettuata presso:
___________________________________________________________________
_____________
dal _______ / _____ / _________ al _______ / _____ / ________
con la qualifica di:
________________________________________________________________
Mansione:
___________________________________________________________________
_____________
I documenti da presentare all’istituto sono:
1
Ricevuta tassa d’esame
2
Estratto dell’atto di nascita o autocertificazione
3
Certificato di residenza in carta semplice o autocertificazione
4
Certificato di vaccinazione o autocertificazione
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Copia autentica o autenticata dei documenti scolastici (pagelle,
attestati, diplomi) in carta semplice
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Programmi di studio dell’indirizzo “Dirigente di Comunità”
(classe 1/2/3/4/5) effettivamente svolti*
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Programmi di eventuali studi precedenti
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Documentazione dei crediti formativi riferiti agli anni scolastici
2010-11, 2009-10, 2008-09
9
Dichiarazione di avvenuto tirocinio presso: strutture per
l’infanzia (66 ore)strutture per l’handicap o disagio giovanile (66
ore) strutture per anziani (99 ore)
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Fotocopia integrale di un documento di identità valido
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Fotocopia codice fiscale
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N. 2 foto formato tessera
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Idoneità
L’esame d’idoneità, quello che vi permetterà di accedere alla maturità nel mese
di giugno-luglio e che vi procurerà i crediti, si svolge fra aprile e maggio nel
seguente modo:
Ci sono prove scritte e prove orali, ma questo dipende molto dalla scuola che
vi è stata assegnata. In linee generali possiamo dire che le prove che si svolgono
anche per scritto sono: italiano, inglese e psicopedagogia, ma non è da scartare
che possano essere svolte prove scritte d’igiene ed economia domestica. Per le altre
materie invece, ci sono delle prove scritte e pratiche.
Maturità
Intorno alla fine di gennaio dell'anno scolastico in corso, il Ministero della pubblica
istruzione sceglie le materie per la seconda prova scritta, differente in base
all'indirizzo della scuola; allo stesso modo vengono dichiarate le date di svolgimento
delle prove scritte, date che sono comuni per tutti gli istituti italiani. Nello stesso
periodo, nella maggior parte dei casi, vengono decisi anche i commissari interni (i
professori del Consiglio di classe che faranno parte della commissione d'esame). Le
materie oggetto della terza prova saranno decise dalla Commissione la mattina
stessa della prova.
Qualche giorno dopo la vostra prova d’idoneità, la scuola pubblicherà in bacheca la
lista dei ragazzi ammessi e di quelli bocciati, a quel punto saprete se potete andare
avanti, oppure se dovete riprovare il prossimo anno. Talvolta il fatto di non essere
ammesso è qualcosa di positivo, e non bisogna mai demoralizzarsi e mandare
tutto a quel paese. Molti ragazzi che sono stati bocciati per la maturità hanno
ottenuto dei crediti altissimi e hanno molte possibilità di uscire con più di 80 il
prossimo anno.
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Le prove scritte
Le prove scritte sono tre: italiano/storia, una materia a sorteggio – nel 2012 è
uscito l’inglese – e il quiz a risposta multipla.
Italiano/storia prova scritta
Si tratta dello svolgimento di un tema di lingua italiana, comune per tutti gli
indirizzi di studi. Allo studente viene fornito un fascicolo con le tracce disponibili e
i materiali utili per lo svolgimento.
La prova può consistere su uno dei quattro temi principali (a scelta dello studente):
Tipologia A: Riguarda l'analisi e il commento di un testo di un autore della
letteratura italiana;
Tipologia B: Un argomento scelto fra quattro ambiti tematici (storico-politico,
socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico) svolto nella forma di un
saggio breve o articolo di giornale, relazione, intervista, o lettera aperta;
Tipologia C: Una traccia di tipo storico;
Tipologia D: Tema di attualità inerente ad un dibattito culturale in corso.
Durante lo svolgimento della prova, della durata di sei ore dalla consegna della
traccia, è possibile consultare il dizionario della lingua italiana.
Seconda prova
Questa prova è differenziata per ogni tipo di istituto, e si basa su una materia
che caratterizza il corso di studi: a metà dell'anno scolastico il ministero rende
note le materie previste per l'esame dell'anno in corso. Naturalmente, la scelta
verte su diverse materie in base all'indirizzo degli studi. Per l’indirizzo socio
pedagogico si sceglie fra psicologia, pedagogia o lingua.
Quiz o terza prova
L'ultima prova scritta verte su quattro o cinque materie scelte tra quelle previste nel
programma didattico dell'ultimo anno. La prova può consistere in diverse tipologie di
esaminazione:
trattazione sintetica di argomenti;
quesiti a risposta singola;
quesiti a opzione di risposta;
problemi a soluzione rapida;
casi pratici e professionali;
sviluppo di progetti.
In ogni caso è prevista la conoscenza della lingua straniera, inserita
obbligatoriamente fra le materie della prova. Le materie della terza prova e le
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modalità vengono scelte dalla Commissione dell'Esame di Stato tra le materie per
cui sono abilitati i commissari,nel rispetto del documento del consiglio di classe
(materie diverse per ogni istituto).
Il tempo massimo previsto per questa prova è di due ore e mezzo scolastiche, salvo
le dovute eccezioni diversificate in base alle prove previste.
L’orale
L’orale è diverso da quello dell’idoneità perché qui trovate una commissione. E’
importantissimo, per non dire fondamentale, portare una tesina e questo per due
motivi: il primo è che vi permette di rompere il ghiaccio, parlando di argomenti che,
si suppone, vi piacciono e conoscete bene, il secondo è per guadagnare del tempo.
La prova orale, nella maggior parte dei casi, dura circa mezz’ora, non possono
tenervi di più, altrimenti non riescono ad interrogare tutti. Se spendente circa dieci
minuti parlando della tesina vi restano solo venti minuti di domande e avete già
fatto la vostra bella figura.
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LA MENTALITA’ GIUSTA
“Che pensiate di riuscirci o di non riuscirci avete ragione comunque” è una
famosa frase del fondatore della Ford, Henry Ford, riportata nel libro The Secret.
Cosa significa? Semplicemente che se pensate di riuscirci ci riuscirete, se pensate il
contrario, così sarà!
Non fate l’errore di partire con il piede sbagliato! Se non credete in voi stessi, è
inutile spendere denaro nell’acquisto del materiale che finirà di sicuro dentro un
cassetto aumentando la vostra frustrazione. Volete diplomarvi? Bene! Allora
decidete di farlo!
Consigli per studiare meglio
Ci sono tanti modi per riuscire a studiare bene e assimilare meglio le informazioni
che ci vorrebbe un manuale a parte...ups! Infatti lo abbiamo creato!
Per prima cosa parliamo del programma di studio, dato che per avere successo
come privatisti dobbiamo diventare noi stessi una scuola, con degli orari da
rispettare e degli obiettivi da raggiungere nei tempi stabiliti.
I consigli che leggerete in seguito sono rivolti a chi inizia a studiare con 12-10
mesi di anticipo le materie del triennio – per il quinquennio invece ci vorrebbe
in media un’ora in più al giorno.
Programma
Prima di creare il vostro programma di studio bisogna considerare due fattori: 1)
quante ore giornaliere avete da dedicare al diploma; 2) le materie più importanti. In
base a questo si crea la tabella di marcia. Le materie più importanti per dirigente di
comunità sono: psicopedagogia, igiene, economia domestica, inglese e italiano.
Adesso supponiamo che avete a disposizione due ore al giorno da dedicare allo
studio:
Settimana I
GIORNO DELLA SETTIMANA
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
ORE
1+1
2
1+1
1+1
MATERIA
Psicopedagogia+ Storia
Italiano
Psicopedagogia+ Musica
Economia domestica+
Igiene
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Venerdì
Sabato
Domenica
2
1+1
1
Inglese
Contabilità+Statistica
Esercitazioni
GIORNO DELLA SETTIMANA
Lunedì
Martedì
ORE
1+1
1+1
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
1+1
2
2
2
1
MATERIA
Diritto+Sociologia
Economia
domestica+Igiene
Storia+Italiano
Psicopedagogia
Inglese
Chimica
Musica
Settimana II
E’ importante che le materie umanistiche, quali storia, italiano, musica – nella sua
parte storica – e psicopedagogia siano studiate insieme per capire meglio il
contesto socio culturale in cui avvengono i fatti.
Per esempio, quando si studia l’educazione medievale – psicopedagogia – si
dovrebbe studiare il medioevo letterario – italiano – e quello storico.
Lo stesso discorso vale per le materie igiene ed economia domestica, poiché hanno
molti punti in comune.
E’ altrettanto importante porsi degli obiettivi e portarli a termine con
entusiasmo.
I documentari
Guardare documentari è una delle cose più utili che si possa fare per aiutare la
nostra mente a memorizzare i concetti letti nei libri. Online ci sono tantissimi
documentari gratuiti, come ad esempio su Federico II, sulla Riforma Protestante,
sulla Prima Guerra Mondiale e così via. La sera, piuttosto che guardare la tv,
guardatevi un bel documentario su qualche argomento che vi sia piaciuto
particolarmente.
Ridere fa bene
Un altro consiglio è quello di associare lo studio a momenti divertenti e
piacevoli della vostra giornata. Dopo aver finito di studiare, premiatevi!
Guardate qualche video comico su youtube, mangiate un dolcetto, uscite a fare una
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passeggiata o fate qualsiasi cosa vi renda felici. E’ scientificamente provato che
questo metodo aiuta ad assimilare meglio le informazioni.
Non ascoltate le persone negative
La gente è invidiosa e frustrata. Non date ascolto a quelli che vi dicono che non ce
la farete mai e allontanate le persone negative dalla vostra vita – questo dovrebbe
essere fatto a prescindere dal diploma. Seguite la vostra strada e raggiungete il
vostro obiettivo a dispetto di chi vi vuole male.
Non demoralizzatevi mai
Di sicuro vi capiterà di rimanere insoddisfatti dal servizio offerto dal provveditorato,
oppure dalla scuola, e di sicuro ci saranno dei giorni in cui aspettate una risposta
che non arriva. Non perdete mai la calma e continuate a studiare, tutti i problemi
burocratici si risolvono, quello che non ha rimedio invece è arrivare impreparati il
giorno dell’esame.
E adesso? A studiare!
Speriamo che questa piccola guida vi sia stata di aiuto! Venite a trovarci su
http://www.privatisti.com e se non lo avete ancora fatto, iscrivetevi alla nostra
newsletter e...naturalmente, date uno sguardo al nostro libro Cento e Lode.
Ringraziamo tutti i ragazzi e le ragazze che dopo essersi diplomati grazie a noi ci
hanno fornito delle informazioni preziose per scrivere questa guida,
raccontandoci la loro esperienza. Un ringraziamento speciale va per Torino e Milano:
Elena, Alex, Ale, Natalia, Sonia e Marco.
Ti ricordiamo che PrivatistiPuntoCom ha a disposizione i KIT COMPLETI per
i seguenti diplomi: Dirigente di Comunità, Servizi Socio Sanitari, Liceo delle
Scienze Umane e il nuovo Istituto Tecnico Turistico.
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Link utili:
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Il nostro programma: http://www.privatisti.com/programmi-dirigente-dicomunita-per-privatisti.pdf
I nostri Kit di studio: http://www.privatisti.com/?page_id=25
Articoli sulla motivazione: http://www.privatisti.com/?cat=35
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Alcuni degli argomenti trattati sono:
- difficoltà dello studente (con uno spazio dedicato ai privatisti);
- l’attitudine davanti allo studio;
- la pianificazione dello studio;
- come prendere appunti;
- l’ambiente di studio ideale;
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- il tempo di studio;
- le fasi dello studio;
- un buon materiale di studio;
- la velocità di lettura;
- la sottolineatura;
- i compiti;
- la memoria;
- i canali sensoriali (PNL);
- la perdita di tempo;
- il riposo;
- l’alimentazione;
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