IDRAULICA a.a. 2011-2012 Programma sintetico della parte di idraulica Proprietà fisiche dei fluidi Idrostatica Cinematica Dinamica Idraulica applicata alle condotte: moto uniforme e cenni moto vario di correnti in pressione Idraulica applicata ai canali: moto uniforme e moto permanente di correnti a superficie libera Testi consigliati Appunti di lezione Citrini, Noseda “Idraulica”, Seconda edizione - CEAM Milano Alfonsi, Orsi "Problemi di Idraulica e Meccanica dei Fluidi”, CEAM Milano Ing. Francesca De Serio - Orario ricevimento: lunedì, ore 10:00 – 12:00 Dipartimento Ingegneria delle Acque e di Chimica (1° piano) - [email protected] UNITA’ DI MISURA (S.I.) In IDRAULICA le grandezze fondamentali sono: Massa Lunghezza Tempo Temperatura [M] [L] [T] [] Kg m s K (grado Kelvin) °C = °K-273.15 Da queste derivano altre grandezze: Superficie Volume Velocità Accelerazione Forza Lavoro Potenza A = L2 W = L3 v = L/T a = L/T2 F = M*a F*L F*L/T m2 m3 m/s m/s2 Kg m/s2 = N [Newton] J= Nm = Kg (m/s) 2 Watt [W] = J/s = Nm/s UNITA’ DI MISURA (S.I.) Pressione P = F/A = FL-2 Altre unità di misura della pressione: 1 at = 105 Pa 1 bar = 1 at = 105 Pa 1 at = 10 m di colonna di H2O 1 at = 0.76 m di colonna di mercurio Hg N/m2 = Pa [Pascal] DEFINIZIONI E PROPRIETA’ Distinzione tra solido e fluido: Quando sulla superficie di un fluido si applica una forza, questo si deforma facilmente e la deformazione prodotta persiste nel tempo. Fluido può essere liquido o aeriforme. Elemento che li contraddistingue è il volume occupato: mentre i liquidi hanno un volume ben definito, gli aeriformi tendono ad occupare tutto il volume che hanno a disposizione, essendo estremamente deboli le forze agenti tra le particelle che li compongono. Proprietà caratteristiche dei fluidi Nello studio dei fluidi, le grandezze che entrano in gioco sono: • Densità = = Massa/Volume = [M] / [W] = kg/m3 • Peso specifico = = Peso/Volume = [F] / [W] = N/m3 Legati da relazione : = g con g accelerazione gravità DEFINIZIONI E PROPRIETA’ W W (P, ) ( P , ) P , Valori particolari di riferimento: (nei manuali vi sono relazione esplicite che legano la densità alla pressione e alla temperatura) per : θ = 1 5 °C P = 1 at acqua 1 0 0 0 kg / m 3 e 9 8 0 6 N m 3 a ria 1 .2 2 6 kg / m 3 e 1 2 .0 2 2 N m 3 DEFINIZIONI E PROPRIETA’ • Comprimibilità: importante proprietà dei fluidi, ossia quanto facilmente varia il volume conseguentemente a variazioni di pressione. Inizialmente liquido ad una pressione P occupa un volume W,. Dopo aver applicato un aumento di pressione dP il volume iniziale sarà diminuito di una quantità dW. Def: modulo di elasticità a compressione cubica dP dW W Se: dW 0 N 2 m allora il fluido si definisce INCOMPRIMIBILE DEFINIZIONI E PROPRIETA’ Nelle pratiche applicazioni riterremo i liquidi (acqua) incomprimibili. Eccezione: fenomeno di colpo d’ariete. Gli aeriformi sono fluidi molto comprimibili, ma possono studiarsi come fluidi incomprimibili ogni volta in cui non vi sono forti variazioni di pressione e, quindi, di densità. acqua aria 2.12 *109 N / m 2 a 20°C 104 N / m 2 ( P , ) ( ) Comprimibilità cresce con la temperatura Equazione di stato dei liquidi in forma indefinita d Se : Equazione di stato dei liquidi in forma indefinita. dP d 0 ovvero fluido incomprimibile significa = cost Equazione di stato dei gas in forma indefinita d dP np Equazione di stato dei gas in forma indefinita. La relazione confrontata con quella dei liquidi mostra che la comprimibilità è stata sostituita da nP. Alla comprimibilità è legata la celerità, ossia la velocità con la quale si trasmette il suono nel fluido: c Nel caso dell’acqua a 20°C: c 1400 m / s Nel caso dell’aria a 20°C: c 275 m / s Interazione forza - fluido Le forze che entrano in gioco sono suddivise in due grandi categorie: 1) Forze di massa: sono forze che esistono perché esiste una massa (es. forza peso). 2) Forze di superficie: sono forze che si esercitano sulla superficie di un liquido, all’interfaccia tra due liquidi o all’interfaccia tra un liquido e un aeriforme. Di solito vengono introdotte perché le equazioni della dinamica sono scritte per porzioni di fluido idealmente ottenute tagliandole dal loro contesto Forza di superficie Π dΠ A Tensioni in un fluido In Idraulica e in generale ogni qualvolta si tratta con sistemi continui, piuttosto che in termini di forze, ci si esprime in termini di sforzo (o tensione) così definito: dΠ N Φ Φ 2 dA m Il teorema del tetraedro di Cauchy Dato un fluido, in moto oppure fermo, è possibile conoscere lo stato tensionale in un punto rispetto ad una qualunque giacitura, purché si conoscano le tensioni nel medesimo punto su tre piani perpendicolari tra loro. F 0 i Φ n nx Φ x n y Φ y nz Φ z avendo trascurato forze massa rispetto a quelle superficie tetraedro di Cauchy Relazione vettoriale può essere scomposta in tre relazioni scalari. Indichiamo con il doppio indice: - il primo indice: la direzione della normale alla superficie su cui agisce lo sforzo, - il secondo indice: la direzione dell’asse secondo cui si proietta. Si ottiene: Per conoscere Φn in un punto bisogna conoscere matrice quadrata di ordine tre TENSORE DEGLI SFORZI • simmetrico: Φij = Φji • Φii componenti NORMALI: x y • Φij componenti TANGENZIALI: x z y z Quando, qualunque sia il piano passante per un punto, lo sforzo ammette solo componente normale (cioè è perpendicolare a quel piano), allora tale sforzo ha modulo costante = pressione x = y = z = p x = y = z = 0 Caso di fluidi perfetti e fluidi reali in quiete Φn pn Interazione forza - fluido TENSIONE SUPERFICIALE superficie a doppia curvatura L1 L2 L2 Forza con cui le molecole sulla superficie di un liquido sono attratte verso l'interno lo strato superficiale si comporta come sottile pellicola elastica forma goccia [s] = [F]/L =Nm-1 Pressione esterna pe e la tensione superficiale s tendono a contrarre la bolla. Per l’equilibrio è necessaria una pressione interna Pi che deve tendere ad espanderla Pi > Pe P = Pi – Pe > 0 Interazione forza - fluido Sulla superficie con due curvature nascono due forze (F1 e F2 orientate verticalmente verso il basso) e che possono essere sommate, dando luogo ad una F. Dividendo questa forza per la superficie su cui agisce, si ottiene dopo alcuni passaggi: F 1 1 P s L1 L2 R1 R2 Legge di Laplace Interazione forza - fluido CAPILLARITA’ Interfaccia aria – acqua – vetro Interfaccia aria – mercurio – vetro Acqua d s h P P Mercurio Forza totale esercitata all’interfaccia proiettata sulla verticale deve bilanciare il peso P della colonna di fluido sollevata (o abbassata). Dall’equilibrio si ricava: h 4 g s cos gd legge di Jurin - Borelli Interazione forza - fluido VISCOSITA’ Viscosità indica la resistenza che un fluido oppone allo scorrimento di uno strato adiacente. Dipende dal tipo di fluido e dalla temperatura. Nei liquidi la viscosità decresce all'aumentare della temperatura, nei gas invece cresce. Esperienza del viscosimetro piano - moto alla Couette uB Piastra soggetta a forza F si muove. Strati di fluido adiacenti si muovono anch’essi. Si osserva sperimentalmente distribuzione LINEARE della velocità. u Fluido a contatto con parete fissa: u A 0 Fluido a contatto con piastra mobile: uB u u uB u A dy dy y y per il cosiddetto principio di aderenza o no-slip. Interazione forza - fluido u Per effetto della diversa distribuzione della velocità lungo la verticale, si verifica una deformazione angolare, di un angolo d, del fluido ABCD, ossia la porzione di fluido ABCD, dopo l’intervallo di tempo dt, si porta in AB’C’D. Interazione forza - fluido Sperimentalmente si osserva che F è proporzionale all’area A di contatto tra piastra e fluido e al gradiente di velocità in direzione ortogonale al moto. Il coefficiente di proporzionalità si indica con e prende il nome di viscosità dinamica, ottenendo, così du FA dy Dividendo la forza F per l’area su cui essa agisce, si ottiene lo sforzo: du dy Con alcuni passaggi si ottiene du d dy dt legge di Newton e quindi: Equazione reologica del fluido Interazione forza - fluido d dt è la velocità di deformazione angolare N s m2 DEF: viscosità cinematica il rapporto tra la viscosità dinamica e la densità m2 s per l’acqua:: = 106 m2/s frizioni tende a solidificare 0 vernici Fluidi newtoniani: legame tra sforzo tangenziale e velocità di deformazione angolare è LINEARE Fluidi non newtoniani: • fluidi a comportamento indipendente dal tempo; • fluidi a comportamento dipendente dal tempo; • fluidi elastoviscosi. disfacimento Assorbimento dei gas I liquidi possono assorbire quantità di gas con cui vengono a contatto. Vale la legge di Henry, secondo cui è costante il rapporto tra il volume dei gas che si può avere in un liquido e il volume del liquido stesso, al variare della pressione: Wgas Wliquido cost La massa di gas che può essere assorbito è direttamente proprozionale alla pressione dove si riduce la pressione, deve liberarsi del gas Inserimento sfiati Inserimento scarichi di fondo per svuotare la condotta Diminuzione di pressione: si libera aria/gas IDROSTATICA Calcola le spinte, cioè le forze che un fluido in quiete esercita su superfici. Equazione indefinita della statica dei fluidi z dz dx dy y Elemento di volume parallelepipedo all’interno della massa fluida, soggetto a forze di massa e di superficie x z Forze di superficie dz P dx P P d x x x dy y Risultante forze superficie lungo asse x: x) P P P dydz - P dx dydz dxdydz x x Analogamente si ragiona per le risultanti lungo assi y e z Sia f Forze di massa la forza che agisce sull’unità di massa. Allora, la forza di massa che agisce su tutto il parallelepipedo è: Dovendo essere: F massa Fsuperficie 0 p p p f i j k x y z f grad p p Equazione indefinita della statica dei fluidi f dxdydz Se siamo nel campo gravitazionale: f g g = grad p Se: asse z diretto verso alto; fluido è incomprimibile ovvero = cost z p cost p grad z 0 LEGGE DI STEVINO o della statica dei fluidi pesanti incomprimibili zA pA zB pB dove: z p = Energia posizione = Energia pressione OSSERVAZIONE: Se z = cost allora p = cost Superfici ISOBARICHE sono orizzontali Serbatoio collegato a un tubo piezometrico Applico Stevino ai punti A e B: zA pA zB zC pA p A pB (infatti il piano per AB è isobarico) pA = patm = 1 atm = 105 Pa pB pB Applico Stevino ai punti B e C: zB pB pB zC pC z C pC zB hB h zC B pC = pvuoto= 0 pB p hB h qualunque sia B dove h è l’affondamento rispetto al piano su cui la pressione è zero = piano dei carichi idrostatici assoluti piano dei carichi idrostatici relativi: è il piano su cui la pressione è pari a quella atmosferica distanza tra i due piani è: hB 5 10 Pa 9806 N / m 3 10.33 m acqua hB 105 Pa 136000 N / m 3 760 mm mercurio Quindi si può anche scrivere: pA = patm = 1 atm = 105 Pa ≈ 10.33 m(H2O) ≈ 760 mm(Hg) Queste pressioni di cui abbiamo parlato finora sono pressioni ASSOLUTE: p = 0 nel vuoto e patmosferica = 1atm In idraulica si preferisce usare sistema di riferimento pressioni RELATIVO: patmosferica = 0 Si definisce pressione relativa la differenza tra la pressione assoluta e la pressione atmosferica assoluta: prel = pass – 105 Pa Quindi: patmosferica rel = patmosferica ass – 105 Pa = 0 Diagramma delle pressioni Equazione globale della statica n z x y n W A w fdw Forze di massa w w fdw G w grad P dw Forze di superficie Peso del volume grad P dw ... A P n dA G 0 Spinta della superficie A sul volume W Applicazione immediata: principio di Archimede condizione di equilibrio G 0 = Spinta che la superficie di contorno esercita sul volume Secondo il principio di Archimede, un corpo immerso in un fluido è sottoposto ad una spinta verticale diretta verso l'alto, pari al peso G del volume del fluido che ha spostato. Sia P il peso del corpo: Corpo P>G: corpo affonda P=G: equilibrio indifferente G Acqua P<G: galleggiante SPINTE su superfici PIANE S x0 S dS A A pndA p0 An La spinta è diretta perpendicolarmente alla superficie piana e passa per il CENTRO DI SPINTA C, che ha coordinate: xc yc Jy My J xy My dove coordinata xC (distanza da retta sponda) J y x 2 dA A J xy xydA A coordinata yC del centro di spinta M y xdA A Osservazioni: • C ha profondità maggiore o uguale di quella del baricentro della piastra piana G, ovvero xCx0 • C coincide con il baricentro del diagramma delle pressioni • se piastra ha asse verticale di simmetria, allora C si trova su tale asse Applicazioni A Spinta su parete piana verticale p.c.i.r S p G A p G hL hG h h hG hL hL 2 1 h2L 2 G C hG B h y x1 L x2 x dx XC Asse simmetria yc = 0 x G C dA Ldx Centro di spinta nel caso più generico: 3 3 I 2 x2 x1 xC M 3 x2 2 x12 nel nostro caso: 2 h3 2 xC h 2 3h 3 Ragionando sul diagramma delle pressioni Spinta L p.c.i.r h 1 S hhL 2 xC Centro di spinta C h C coincide col baricentro diagramma pressioni, che per un triangolo si trova a 1/3 dalla base: 2 xC h 3 L Spinta su parete piana obliqua Diagramma delle pressioni in questo caso è trapezio, perché la base superiore della piastra non coincide col p.c.i.r. h1 h0 CS C S h0 h1 h0 h1 h0 h1 S . .L 2 sen ( ) h0 2 h1 2 2 sen ( ) .L Centro di spinta Applico la formula: xC I M Oppure risulta che: C coincide col baricentro del diagramma delle pressioni, che in questo caso è un trapezio Manometri differenziali pP pQ pP 1h pQ 2 (h ) m m 2 h 2 1 2 2 che si semplifica se m 2 2 1 2 SPINTE su superfici CURVE 1. Concavità verso liquido 1 0 G 0 G 1 0 0 S 0 S G 1 Calcolo spinta su superficie piana e peso !!! 2. Convessità verso liquido G 0 1 2 G G 1 2 0 1 G S 2 S G 1 S G 1 S G 1 Sv G 1v S Sv S 1or Sor Sor S G 1 1or 1 -G S -G Sv S Sor 1v Sv S Sor Formula di Mariotte Calcolo dello spessore di una tubazione p.c.i.r Se h0 >> D, allora: la variazione di pressione nella condotta è molto piccola, cioè: h0 z D P 0 z A P ndA 0 ed essendo: G 0 G 0 è trascurabile dentro la condotta Calcolo spinta S sul semicilindro: G 1 0 0 ma: D 0 P 2rL 1 P T S r 0 L T e quindi: S 1 0 P 2rL Questa spinta del fluido S deve essere equilibrata dalle forze di taglio T: 2T P 2rL T PrL T T PLr PD T 2 A L. L T N m2 carico di sicurezza a trazione PD 2 T