Il comandamento dell`amore

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UNITA’ DI APPRENDIMENTO: Il comandamento dell’AMORE
DESTINATARI: Ragazzi del catechismo (secondo ciclo -5^ elementare) divisi in
gruppi di 8-10 ragazzi per facilitare la condivisione
TITOLO: Io fatto a immagine di Dio
OBIETTIVO:
 Invitare i ragazzi a riflettere sui loro idoli
 Creare nei ragazzi la capacità di riconoscersi fatti a immagine di Dio
 Distinguere l’atteggiamento di chi vive seguendo logiche umane, da chi
opera riconoscendosi figlio di Dio
PRIMO INCONTRO
Preghiera iniziale: Dal vangelo di Matteo (7, 15-20)
Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapace! Dai
loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse una dagli spini o fichi dai rovi? Così ogni albero buono
produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre
frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà frutto viene
tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete.
Per entrare in argomento:
Precedentemente viene chiesto ai ragazzi di portare a questo incontro un’ immagine in
cui sia raffigurato un loro idolo.
Durante l’incontro tale immagine verrà incollata su di un cartellone e nel far
questo, i ragazzi faranno una presentazione ai loro compagni mettendo in luce
l’aspetto che preferiscono o che più ammirano e, soprattutto, quello che,
secondo loro, tali personaggi hanno compiuto per diventare “grandi” e far
desiderare a dei giovani di sognare di diventare come loro.
Al termine della presentazione, si chiede ad ogni ragazzo di scrivere accanto alla foto una
parola, aggettivo, verbo, che indichi l’atteggiamento con cui ci si dovrebbe preparare per
diventare come il proprio modello… Questo dovrebbe portare i ragazzi a riflettere sul fatto che
c’è bisogno di un allenamento costante e di una fatica quotidiana per diventare “grandi”
ESEMPIO DI PRESENTAZIONE
I NOSTRI MITI….
ALLENAMENTO
ESERCIZIO
STUDIO
PREGHIERA FINALE:
Signore Gesù, aiutaci a distinguere i veri educatori dai falsi educatori, guardando ai loro discorsi e
comportamenti e cioè se sono giusti o sbagliati. E’ vero che in ogni persona c’è sempre qualcosa di
buono, però è bene mangiare i frutti buoni e non quelli cattivi perché i frutti marci fanno male e ci
allontanano da Te senza che ce ne accorgiamo.
SECONDO INCONTRO
PREGHIERA iniziale
Canto Giuseppe Bruno EIGHT (rapper)-Lo dirò a Dio-FEAT Marco Mammoli
https://www.youtube.com/watch?v=xR8GpSERMk4
Per entrare in argomento:
Dato il coinvolgimento di altre persone all’incontro, l’attività viene proposta all’intero gruppo
dei ragazzi (se il numero non è troppo elevato).
Si propongono ai ragazzi delle drammatizzazioni di spaccati di vita quotidiana. Al
termine di ogni scena i ragazzi scriveranno su dei foglietti colorati e anonimi, quale
sarebbe la loro risposta/comportamento, in tale situazione. Tali foglietti verranno poi
inseriti in una scatola dotata di due scompartimenti: su un primo scompartimento c’è
scritto IO sull’altro all’inizio ancora coperto da un foglio c’è scritto GESU’.
Le scatole dovranno essere tante quante le situazioni proposte ai ragazzi.
IO
GESU’
Alcuni genitori diventeranno co-protagonisti dell’incontro aiutando i catechisti a realizzare la
drammatizzazione di tali scenette.( se si hanno supporti tecnologici, si potrebbe ipotizzare
anche un’eventuale registrazione precedente e messa in onda al momento dell’incontro..)
Ipotesi di situazioni reali in cui i ragazzi possono trovarsi:
SCENA 1: Il genitore chiede l’aiuto del figlio ….
SCENA 2: Arriva un nuovo compagno in classe……..
SCENA 3: Due compagni “bulli” stanno prendendo in giro un compagno….
SCENA 4: Uscendo a giocare nel parco trovo un portafoglio…..
In un secondo momento vengono proposte le stesse scene ma questa volta si invitano
i ragazzi a riflettere e a scrivere su un secondo foglietto, quale dovrebbe essere il loro
comportamento se avessero seguito l’insegnamento di Gesù. Anche questi secondi
foglietti verranno inseriti nella scatola.
Alla fine le scatole verranno aperte e si rifletterà con i ragazzi sulle incongruenze
registrate tra il nostro comportamento e quello che Gesù ci insegna a vivere.
Si riprenderà il cartellone dei miti dell’incontro precedente e se ne accosterà uno
nuovo dove sarà incollata un’immagine di Gesù. Si inviteranno quindi i ragazzi a
scriverci accanto una parola, aggettivo, verbo, che indichi l’atteggiamento con cui si
dovrebbe vivere per diventare come Gesù.
ESEMPIO DI PRESENTAZIONE
“Io fatto a immagine di DIO”
PREGHIERA FINALE:
Signore Gesù, i bravi educatori ci dicono che nessuno ha diritto di essere felice da solo e che si può
girare il mondo senza trovare la felicità. I genitori ci dicono che la felicità non sta nei soldi e nei
divertimenti, ma nel momento in cui cerchiamo di fare felici gli altri. Fa, o Gesù, che io faccia felice
chi soffre e che io ti riconosca in lui, così che la mia felicità diventi ancora più grande.
Come simbolo si può consegnare un piccolo specchio
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