Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas La segmentazione strategica e l’analisi di portafoglio Dott. Federico Rotondo [email protected] Strategie e politiche aziendali: lezioni n. 5-6 La direzione strategica “il primo ingrediente di una strategia è costituito dalla perimetrazione del “territorio competitivo” in cui l’azienda intende operare” Donna G., 1992 L’obiettivo diviene quello di definire il “portafoglio strategico” dell’azienda, ossia l’insieme di gestioni autonome indirizzate agli ambiti distinti in cui si articola l’offerta globale Il contributo fondamentale di Abell: dall’orientamento al prodotto all’orientamento al mercato L’originalità del contributo di Dereck Abell Il superamento di criteri più tradizionali di identificazione e segmentazione dell’impresa come quello prodotti/mercati o per settori. L’introduzione del principio della “definizione del business” come prima scelta strategica dell’azienda. STRATEGIA COME POSIZIONAMENTO L’area strategica d’affari (ASA o SBU) è l’articolazione dell’azienda rilevante sotto il profilo strategico Costituisce l’unità elementare del portafoglio strategico Ad ogni area strategica d’affari corrisponde un ambito competitivo differente, con differenti minacce e opportunità e differenti opzioni di sviluppo Si studia il posizionamento competitivo delle singole ASA attraverso la costruzione di matrici di portafoglio strategico La definizione di una Strategic Business Unit deriva dall’incrocio di tre dimensioni basilari: I business, o le SBU o le ASA […] vengono così a configurarsi come delle “imprese nell’impresa” o come delle “quasi imprese” ognuna caratterizzata da un proprio sistema competitivo e da proprie problematiche strategiche (particolari minacce-opportunità, particolari livelli di rischio, particolari alternative di strategia). (Donna, 1992) Le strategie di portafoglio • Le aziende di maggiori dimensioni sono in genere presenti in più settori di attività o gestiscono una pluralità di prodotti/mercati • hanno un “portafoglio” di numerose ASA • necessità di scelte strategiche riguardanti il portafoglio ASA – quali aree di attività continuare a sviluppare (risorse finanziarie ed umane)? – quali mantenere o eliminare? Portafoglio strategico IMPRESA CANON ASA • FOTOCOPIATRICI • STAMPANTI LASER • MACCHINE FOTOGRAFICHE • SCANNERS CASIO • OROLOGI DIGITALI • CALCOLATRICI TASCABILI • TELEVISORI TASCABILI • AGENDE ELETTRONICHE HONDA • MOTOCICLETTE • CICLOMOTORI • AUTOMOBILI • MOTORI X FOMULA 1 3M • DISCHI MAGNETICI • PELLICOLE • NASTRI SENSORI • ABRASIVI L’ANALISI DEL PORTAFOGLIO STRATEGICO Cosa è la mappa strategica di un’azienda Come la si costruisce Quali sono gli elementi per la valutazione del posizionamento competitivo dell’azienda Le matrici di portafoglio Sono strumenti di orientati a definire: diagnosi strategica una efficace definizione delle scelte strategiche da perseguire in futuro la migliore allocazione delle risorse finanziarie e degli investimenti tra le ASA Le matrici di portafoglio I modelli matriciali rispondono a finalità: descrittivo-interpretative: analizzano il posizionamento delle singole ASA e la validità del portafoglio ASA dell’intera azienda normativo-propositive: suggeriscono le possibili direttrici di intervento idonee a conservare le attuali posizioni di forza economico-finanziaria, eventualmente a migliorarle o ad eliminare le lacune Le matrici di portafoglio Ogni matrice tende quindi a visualizzare: il ruolo strategico di ciascuna ASA rispetto ad almeno due dimensioni in qualche modo correlate le possibili modifiche di posizionamento delle singole ASA in rapporto al rispettivo ciclo di vita il posizionamento globale dell’intero portafoglio ASA Le principali matrici attrattività/competitività Modello Boston Consulting Group Modello McKinsey/General Electric Modello Shell/Directional Policy Matrix Modello A.D. Little La matrice BCG • Il modello più noto per la valutazione del portafoglio di attività è la matrice del Boston Consulting Group (growth/share matrix) • Si prendono in considerazione due parametri per allocare le risorse finanziarie: a) tasso di crescita del mercato (indice di attrattività - fabbisogno finanziario?) b) quota di mercato relativa dell’ASA (indice di competitività – redditività?) • considero solo due valori: alto e basso Calcolo del tasso medio di sviluppo del mercato • Considero solo i dati a valore perché quelli a volume trascurano il fattore prezzo e non forniscono informazioni attendibili sul tasso di crescita reale del mercato e sulla posizione competitiva dell’impresa • Il tasso di sviluppo del mercato non ha alcuna relazione con il tasso di sviluppo delle vendite dell’azienda considerata • È necessario delimitare l’orizzonte temporale a cui si riferisce il tasso di crescita del mercato Il calcolo della quota relativa di mercato • Quota di mercato: rapporto tra il fatturato dell’impresa e il fatturato realizzato complessivamente dalle imprese che rientrano nell’aggregato • Rapportando il fatturato dell’impresa alla quota di mercato del concorrente principale (leader) si ottiene la quota di mercato relativa dell’impresa • Area del cerchio: fornisce una terza informazione utile, ossia quanto incide la ASA sull’intero portafoglio aziendale, in termini di fatturato Come costruisco la matrice • In ordinata il valore centrale è dato dal tasso medio di sviluppo del mercato generico (media tassi di sviluppo mercati in cui compete l’azienda) • In ascissa il valore centrale è 0,5 • I cerchi hanno un diametro direttamente proporzionale al fatturato dell’ASA (in pct. sul totale) La matrice BCG alto basso bassa Quota di mercato COMPETITIVITÀ alta La matrice BCG alto ??? basso alta bassa Quota di mercato Le ASA “star” • Grande quota di mercato in segmenti con alto tasso di crescita • Attività da curare in modo particolare, nel loro “momento magico” Le ASA “star” • Offrono eccellenti possibilità di crescita e di redditività • Per sostenere la posizione dominante assorbono molte risorse (espansione della domanda e necessità di fronteggiare attacchi dei concorrenti) Le ASA “question marks” ??? • Modesta quota di mercato in business con alto tasso di crescita • Appetibili per prospettive future Le ASA “question marks” • ASA non leader (scarsi generatori di valore economico) • Per rafforzare la loro posizione assorbono grandi risorse finanziarie (crescita del mercato, necessità di guadagnare posizioni rispetto all’impresa leader, conquistare maggiori quote di mercato rispetto ai concorrenti in mancanza di impresa leader) Le ASA “question marks” • ASA incerte: se riusciranno ad incrementare quota di mercato diventeranno star, se non ci riusciranno quando il mercato entrerà in fase di maturità e declino diventeranno ASA “dog” • Alternative strategiche: investire massicciamente per diventare leader, specializzarsi, abbandonare Le ASA “cash cows” • Hanno una grande quota di mercato in mercati maturi con modesto tasso di crescita • Non assorbono molte risorse finanziarie Le ASA “cash cows” • Profitti derivanti principalmente da economie di scala e di esperienza • Tasso di sviluppo basso: basso rischio di entrata nuovi concorrenti • Non richiedono elevati investimenti (scarso utilizzo di risorse finanziarie) • I loro utili possono essere “munti” è riversati a sostegno delle “stars” e delle “question marks” • Fondamentali per conferire equilibrio al portafoglio di attività in quanto generano elevata liquidità a fronte di modesti investimenti • Quando il mercato entra in declino devo gestire adeguatamente questa fase (come per i “dogs”) Le ASA “dogs” • Modesta quota di mercato in mercati con modesto tasso di crescita • Settori maturi con mercati ormai saturi con margini esigui Le ASA “dogs” • Non assicurano profitti soddisfacenti o generano perdite • Trappole di liquidità (cash traps): assorbono risorse finanziarie prodotte dalle ASA più redditizie • Alternative strategiche: disinvestimento Come uso la matrice? • Una volta allocate le ASA nella matrice, l’impresa può determinare se il proprio portafoglio è valido oppure no • La matrice è una guida per le decisioni strategiche a livello corporate • L’allocazione delle risorse finanziarie tra le ASA si determina in base alla loro posizione nella matrice • Si determinano gli obiettivi da assegnare ad ogni singola ASA (sviluppo, mantenimento, mietitura, disinvestimento) Stars Question marks 80% alto 60% 40% S&S Sistemi di automazione PC 20% Tasso di sviluppo del mercato Telefonia mobile 0% Printers Fax alto 1,0 Cash cows 0,8 Copiers 0,6 0,4 Quota di mercato relativa -20% 0,0 0,2 Dogs Olivetti - 1996 Dominante POSIZIONE COMPETITIVA Forte Difendibile Debole Rafforzarsi Rafforzarsi Difendere Sfruttare Rafforzarsi Rafforzarsi Difendere Sfruttare Rafforzarsi selettiv. Rafforzarsi selettiv. Difendere Sfruttare Abbandonare Rafforzarsi selettiv. Sfruttare Abbandonare Sfruttare Abbandonare Abbandonare Embrionale Sviluppo Maturità Declino STADIO DEL CICLO DI VITA DEL SETTORE PROSPETTIVE DEL SETTORE Attraenti Conquistare o difendere la leadership Puntare a migliorare Lasciare o rafforzarsi rapidamente Medie Svilupparsi e mirare alla leadership. Sfruttare Ritirarsi gradualmente Generare cassa Ritirarsi gradualmente Disinvestire Scarse Forte Media debole CAPACITA’ COMPETITIVA Ingresso nell’ASA Rafforzamento della posizione competitiva Difesa della posizione competitiva Sfruttamento della posizione competitiva Abbandono dell’ASA Caratteristiche delle matrici VANTAGGI SVANTAGGI • Semplicità applicativa • Supporto alla funzione di allocazione delle risorse • Modello logico funzionale al processo di interpretazione della struttura strategica • Scarsa validità prescrittiva: risposte preconfezionate a problemi specifici • Staticità: è una fotografia del passato, tiene poco conto del futuro • Scarsa omogeneità: mette a confronto business diversi