JRC Ispra - European Commission

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JRC ISPRA
UNA STORIA
ILLUSTRATA
LUNGA
50 ANNI
ISBN 978-92-79-09697-6
Allargamento
Allargamento dell’Unione Europea
1957
1973
Belgio
Paesi Bassi
Lussemburgo
Francia
Italia
Germania Occidentale
Danimarca
Irlanda
Regno Unito
1981
Grecia
1986
Portogallo
Spagna
1990
1995
2004
2007
Germania dell’Est e
dell’Ovest si riunificano
Austria
Finlandia
Svezia
Cipro
Repubblica Ceca
Estonia
Ungheria
Lettonia
Lituania
Malta
Polonia
Slovacchia
Slovenia
Bulgaria
Romania
Centro Comune di Ricerca (JRC)
CONTATTI
Unità Comunicazione interna ed esterna
Tel.: +39 0332 78 9180
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LA NOSTRA MISSIONE
Il Centro Comune di Ricerca ha il compito di fornire un sostegno scientifico
e tecnico alla progettazione, allo sviluppo, all’attuazione e al controllo delle
politiche dell’Unione Europea, adeguato alle esigenze poste. Come servizio della
Commissione europea, il Centro Comune di Ricerca funge da centro di riferimento
per le questioni di carattere scientifico e tecnologico in seno all’Unione. Vicino
agli ambienti in cui vengono formulate le politiche, il Centro Comune di Ricerca
agisce nell’interesse comune degli Stati membri, senza essere legato ad interessi
privati o nazionali.
JRC ISPRA
Una storia illustrata
lunga 50 anni
1
Commissione Europea
Centro Comune di Ricerca
Avviso legale
Né la Commissione Europea, né alcuna persona che agisca per suo conto, è responsabile
dell’uso che dovesse essere fatto delle informazioni che seguono.
Per ulteriori informazioni sull’ Unione Europea potete consultare il seguente indirizzo:
http://europa.eu/.
JRC49907
ISBN: 978-92-79-09697-6
Numero di catalogo: LB-81-09-557-IT-C
DOI: 10.2788/70327
Lussemburgo: Ufficio per le Pubblicazioni Ufficiali delle Comunità Europee
© Comunità Europee, 2009
Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.
Stampato in Belgio
INDICE
3
PREFAZIONE DI ROLAND SCHENKEL.............................................5
In celebrazione del 50esimo anniversario del sito
di Ispra del JRC
SVILUPPO DEL SITO DI ISPRA.......................................................7
I primi anni
Strutture nucleari
Mappe del centro di Ispra dal 1958 al 2008
Trasferimento della Madonna di Monteggia
Da Ispra-1 a ESSOR e la missione nucleare
Ricerca nucleare applicata
Riorientamento degli anni ottanta..............................................35
Affrontando le questioni ambientali – l’Eco Centre
L’Eco Centre – Nuove costruzioni e laboratori
Area ad alta densità
La nuova impronta ecologica
Ispra oggi
STRUTTURE SOCIALI E INFRASTRUTTURE...................................53
Alloggi familiari e istruzione
Servizi di supporto in loco
IL FUTURO...................................................................................59
La zona scienza
I primi progetti terminati nel 2009
PAESAGGIO E NATURA................................................................65
EPILOGO DI DAVID WILKINSON..................................................73
4
Una veduta in direzione nord-ovest del sito del JRC di Ispra e della sponda
orientale del Lago Maggiore, Italia. Foto realizzata negli anni ottanta.
Prefazione
IN CELEBRAZIONE DEL 50 ESIMO ANNIVERSARIO
DEL SITO DI ISPRA DEL JRC
5
Sin dagli inizi del Centro Comune di Ricerca (JRC), c’è sempre stata un gran numero di pubblicazioni dedicate ai vari campi della ricerca svolti nel sito di Ispra.
Tuttavia, nessuna ha mai illustrato in modo altrettanto “pittoresco”, come questo
opuscolo, come il JRC si sia trasformato durante il cinquantennio passato.
Questo libretto ci riporta indietro al 1959 quando le autorità italiane per il
nucleare consegnarono il sito al JRC (firma e passaggio di consegne il 22 luglio
1959, a Roma), e mostra come il sito di Ispra si sia trasformato da allora fino ai
giorni nostri. Inizialmente un centro di ricerca nucleare, il sito è diventato la sede
anche di discipline non legate alla scienza del nucleare, discipline il cui scopo è
di migliorare il benessere dei cittadini europei, svolgendo ricerca in aree quali
l’ambiente e la sostenibilità, i rischi naturali e quelli legati all’opera dell’uomo, la
tutela della salute e del consumatore e molte altre.
Sono certo che per molti di voi che hanno lavorato a Ispra, l’opuscolo riporterà
alla memoria cari ricordi. Ad altri, mostrerà quanto il sito di Ispra del JRC sia cambiato negli ultimi 50 anni. Oggi Ispra è il terzo sito in ordine di grandezza della
Commissione Europea, ben noto fra le Istituzioni dell’Unione Europea e riconosciuto nel mondo scientifico e tecnologico.
Spero che la lettura di questo opuscolo vi appassionerà tanto quanto ha appassionato me.
Roland Schenkel
Direttore Generale, JRC
6
Paesaggio rurale
Consegna del computer IBM 7090 per applicazioni scientifiche.
Sviluppo del sito di Ispra
I PRIMI ANNI
7
Il Centro italiano di Ispra originariamente apparteneva al Comitato Nazionale
per l’Energia Nucleare (CNEN) ed è stato ufficialmente trasferito alla Comunità il
primo marzo 1961. Nell’estate del 1960 si è intrapreso un programma di costruzio‑
ne al fine di soddisfare il maggiore fabbisogno di spazi per laboratori, officine,
capannoni per i test e gli uffici, e con l’intenzione di estendere le infrastrutture esistenti. Già nel 1962 numerosi edifici erano pronti per l’uso. Oltre a varie
costruzioni in legno, si decise di dare priorità a nove prefabbricati in metallo che
avrebbero dovuto ospitare spazi per uffici e laboratori, al Centro Europeo per
l’Analisi dei Dati Scientifici, agli edifici per la decontaminazione dei solidi, alle
sezioni di metallurgia, fisica della salute e tecnologia, insieme ad un laboratorio
chimico e ad un’officina centrale. Inoltre, i laboratori esistenti furono ampliati e si
completò la prima fase della costruzione della Scuola Europea di Varese.
Nello stesso tempo, furono realizzate una rete stradale e le necessarie infrastrutture per la produzione e la distribuzione dell’elettricità e del calore, per la
fornitura dell’acqua, per il trattamento degli scarti e per le telecomunicazioni. Gli
alloggi per il personale rappresentavano un serio problema ma il CNEN e la Commissione prestarono la loro opera per risolvere il problema.
8
Firma dei trattati di Roma
Il 25 marzo 1957 ebbe luogo la firma del Trattato
della Comunità Economica Europea (CEE) e del Trattato della Comunità Europea dell’Energia Atomica
(EURATOM). L’articolo 8 istituiva un Centro Comune
di Ricerca Nucleare per garantire i programmi di
ricerca e i compiti ad esso assegnati dalla Commissione e per definire una terminologia sul nucleare
uniforme e un sistema standard per le misurazioni.
Il sito del JRC nel 1956 (alto) e 1959 (basso).
Sviluppo del sito di Ispra
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9
22 Luglio 1959 a Roma - firma formale e cerimonia del passaggio di consegne del
Centro di Ispra (Centro del Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare) alla Comunità.
Cerimonia ufficiale, a Varese, del passaggio di consegne del sito di Ispra dal CNEN alla Comunità, dopo
la ratifica del Parlamento Italiano.
Ispra-1
La costruzione da parte del CNEN del primo reattore di ricerca fu
completata il 24 marzo 1959 ed inaugurata nello stesso anno. Il primo
reattore nucleare in Italia fu chiamato Ispra-1.
10
Sviluppo del sito di Ispra
STRUTTURE NUCLEARI
11
Ispra-1
1958-La sala controllo di Ispra-1, in attesa che il reattore diventi critico.
Ispra-1
Strumento di controllo a distanza per il cambio delle barre di combustibile nel reattore Ispra-1.
12
1958
Ampliamenti al 1964
Ampliamenti al 1995
1958
1958-1995
2005
2008
Sviluppo del sito di Ispra
MAPPE DEL CENTRO DI ISPRA DAL 1958 AL 2008
13
Nel 1958 il sito di Ispra aveva solo un rete stradale di base. Gli impianti disponibili ad Ispra coprivano un’ area di 9.500 m2 . Nel marzo 1961 l’area era già stata
estesa a 125.000 m2. Il 31 marzo 1961 il personale EURATOM di Ispra ammontava
complessivamente a 810 persone, inclusi 250 addetti, precedentemente impie­
gati al CNEN.
All’inizio del 1961 numerosi studi europei di architettura iniziarono a ideare progetti per migliorare il Centro. Nell’ottobre 1962, due società sottoposero progetti
dettagliati. Entro il 1962 lo spazio totale occupato da laboratori ed uffici aveva
raggiunto i 155.000 m2.
L’apice della capacità fu raggiunto nel 1968 con circa 2.300 membri del perso­
nale, inclusi i membri temporanei, i visitatori scientifici, gli studenti e i borsisti.
Dal 1973 la ricerca non-nucleare si è evoluta rapidamente, specialmente in settori
legati alla sicurezza e all’ambiente. Queste nuove attività hanno richiesto una
diversa tipologia di edifici e di servizi infrastrutturali, con laboratori più piccoli e
un maggior numero di uffici.
La maggior parte degli edifici e delle installazioni delle infrastrutture è stata co­
struita a cavallo degli anni 1958-1975, durante un periodo in cui le considerazioni
ambientali e di risparmio energetico non erano ritenute di primaria importanza.
Tuttavia, nel 1992, i risultati di uno studio spinsero a convertire il sito del JRC
Ispra in un sito modello ottimizzato sotto il profilo ambientale-”l’Eco-Center”.
14
La piccola comunità agricola di Monteggia era parte di Ispra prima della
costruzione del reattore ESSOR nel 1959.
Sviluppo del sito di Ispra
T R A S F E R I M E N T O D E L la M A D O N N A D I M O N T E G G I A
15
Dato che l’area di Monteggia doveva essere di­
strutta, la statua della Madonnna fu trasportata con
una processione religiosa verso una nuova sede. La
Madonna originale si trova ora a Barza mentre una
sua copia è situata di fronte al reattore ESSOR.
La Madonna di Monteggia.
FROM MONTEGGIA TO THE NUCLEAR PERIOD
16
Vista di Moteggia vecchia
Le vecchie case di Monteggia e la cupola del
reattore ESSOR sullo sfondo.
Sviluppo del sito di Ispra
DA ISPRA-1 A ESSOR E LA MISSIONE NUCLEARE
17
Experience Critique Orgel (ECO)
Foto di gruppo con il primo Direttore dell’EURATOM, Dr Gerhard Ritter,
dopo la cerimonia per la posa della prima pietra.
Essai Orgel (ESSOR): fase della costruzione
Nel 1962 si prese la decisione di costruire ESSOR. Il reattore è inserito in un
recipien­te in pressione di 45 m2, ad un’altezza di 45 m, di cui 12 m si trovano interrati. Gli edifici che circondano il reattore sono laboratori caldi (nucleari), officine
e laboratori convenzionali. Il reattore è stato costruito da un consorzio europeo
che comprende Groupement Atomique Alsacienne Atlantique (GAAA, Francia),
Interatom (Germania) e Montecatini (Italia).
18
Edificio 51 – Protezione radio
Questo è l’unico edificio situato al di fuori dei confini del JRC. È stato
costruito alla fine degli anni sessanta e ospita la sala controllo adibita
al monitoraggio dei livelli di radiazioni. Per motivi di ordine normativo,
la sala controllo è dovuta essere posta ad una distanza appropriata dai
reattori.
CETIS 1
CETIS (Centre Européen de Traitement de l’Information Scientifique) è stato il
primo centro europeo per l’informazione scientifica. È stato costruito nel 1964.
Sviluppo del sito di Ispra
2
1
2
Laboratori di chimica
Sala Tecnologia
Sala Tecnologica sullo sfondo, uffici e vari laboratori in primo piano.
Fabbricato adibito ad uffici
Laboratori di elettronica
20
Officina Centrale
Personale di fronte all’Officina Centrale negli anni sessanta, durante la fase della costruzione.
Sviluppo del sito di Ispra
Stazione ferroviaria
di Ispra
Ufficio tecnico di progettazione
Centro per la riproduzione
e fotocopiatura
Apertura dell’Officina Centrale, l’11 maggio 1962.
Costruzione dell’Officina Centrale con edifici in legno in primo piano per i
costruttori. È evidente come la densità abitativa fosse alquanto bassa a Ispra
nel 1964.
21
22
1
Torre Meteorologica 1
La torre meteorologica è stata costruita al fine di monitorare parametri meteorologi critici. È stata anche utilizzata come principale
para-fulmini nel JRC. La torre è stata collocata di fronte alla Mensa.
Sviluppo del sito di Ispra
1
2
23
Ingresso 2
L’ingresso/uscita principale del JRC agli inizi degli anni sessanta e un cartello
stradale in diverse lingue.
Gestione delle scorie
24
Costruzione dell’ECO (Orgel critical experiment)
Dopo la ratifica del governo italiano, nella primavera del 1961 iniziarono i lavori scientifici in alcuni
dipartimenti. Nel 1963 proseguirono successive estensioni delle installazioni di ricerca.
ECO
L’edificio dell’ECO (Orgel critical experiment) fu utilizzato per lo
studio dei parametri critici del reattore ESSOR. La sua costruzione
terminò nel 1964.
ESSOR
Il reattore ESSOR, a Ispra, iniziò ad essere operativo nel 1967, dopo parecchi anni di pianificazione. ESSOR
sta per “Essai ORGEL” che a sua volta è l’acronimo di “Organique-Eau Lourde”, dato che il reattore è stato
ideato sulla base di un concetto innovativo utilizzando un fluido organico di raffreddamento ed acqua pesante come moderatore. Dopo 16 anni di ricerca il reattore è stato chiuso nel 1983.
26
Sviluppo del sito di Ispra
27
Il complesso ESSOR
All’inizio degli anni ottanta, iniziò un processo di riesame del mandato e della valutazione delle attività del
JRC. Si decise di continuare le attività di supporto alla realizzazione delle politiche della Comunità. Inoltre
nel 1986 furono lanciati importanti programmi comunitari di Ricerca & Sviluppo, con un chiaro orientamento
industriale e questo spinse verso la costruzione di grandi installazioni in tutto il JRC.
Uffici per società esterne
Installazione elettrica
Studi di materiali e
ricerca a raggi X
Uffici tecnici per ESSOR
Laboratorio per
elementi di
combustibile
28
ESSOR
Sviluppo del sito di Ispra
Laboratorio di media
attività a celle calde
Condutture per il trasporto
all’edificio 52 di acque radioattive
da trattare
ECO
Orgel critical
experiment
Complesso per il trattamento
dei rifiuti radioattivi liquidi
(edif.52)
Ispra-1
Reattore
Dipartimento di fisica
(edif.44)
29
ESSOR
La costruzione del reattore ESSOR iniziò nel 1963
mentre nel 1962 fu lanciata la costruzione del reattore ECO (ORGEL Critical Experiment).
Campo dei Fiori
Valcuvia
“Tipica” foschia lombarda
Edificio per lo scambio
termico (circuiti) – sale
di controllo dello
scambio termico
Sala Tecnologica (Sala Finzi)
30
Edificio di Fisica e Chimica edif.28
Microscopio Electron edif.28 A
Vi
i
ator
abor
ei L
ale d
Area ricerca
Foto aerea che mostra le principali installazioni di ricerca.
Laboratori tecnologici e uffici
per la Sala Tecnologica
Servomeccanica
(sotto il controllo del
CNEN – Comitato Nazionale per l’Energia
Nucleare) edif. 26
Sviluppo del sito di Ispra
Varese
CPL Comitato
del Personale
Ispra-1
RICERCA NUCLEARE APPLICATA
31
Edif. Elettronica 27
Edif. Chimica 29
Deposito per le
bombole di gas
Acceleratore
Secondo il programma di sviluppo dei reattori nucleari, si propose di costrui­
re una serie di laboratori specializzati in vari campi della ricerca strettamente
legati con il reattore Ispra-1. Fu necessario costruire un laboratorio per lo studio
della fisica del reattore, della fisica nucleare e della fisica dello stato solido; un
laboratorio per esaminare i problemi di ingegneristica del reattore, un laboratorio
chimico, un laboratorio elettronico e uno per lo studio del servomeccanismo e dei
controlli, così come, a seguire, un laboratorio di chimica calda (nucleare).
32
The European Laboratory for Structural Assessment (ELSA) 1
(Il Laboratorio Europeo per le Verifiche Strutturali)
Il più grande laboratorio europeo per la valutazione di design innovativi su larga scala fu inaugurato nell’Ottobre 1992 e fu parte della riorganizzazione delle attività del JRC. Si tratta di uno strumento tecnologico unico a disposizione dell’industria di costruzione europea. Il muro di reazione
è utilizzato per testare, su larga scala, modelli di edifici, ponti e strutture di valore culturale.
Sviluppo del sito di Ispra
3
1
2
AREE DI NUOVE RICERCHE
33
ESTI 2
The European Solar Test Installation (L’Installazione Europea per Prove Solari)
(ESTI) iniziò le sue attività di misurazione e sperimentazione di moduli Solari
Fotovoltaici negli ultimi anni settanta.
LA CASA SOLARE 3
La casa solare fu inaugurata nel 1976. Il muro meridionale è coperto di diversi tipi
di collettori solari in grado di cambiare orientamento autonomamente. Questi collettori sono stati sottoposti a numerosi test al fine di verificarne il rendimento, la
durata prevista, la resistenza alla corrosione, alla pioggia, grandine e neve.
34
PETRA
Negli anni ottanta, come parte del suo programma di ricerca sulla gestione
delle scorie radioattive e sul ciclo del combustibile, Ispra installò la struttura
sperimentale PETRA (Process Evaluation and Testing for Radwaste Management) nelle celle calde dell’INE (Impianto Nucleare ESSOR). Petra era stata
ideata al fine di operare su scala preindustriale su combustibile ad alto tasso
d’irraggiamento con lo scopo finale di implementare diversi processi di trattamento e condizionamenti dei flussi di scorie prodotti. L’ultimo test nucleare
fu realizzato nel 1993.
LOBI – Loop Off-Normal Behaviour Investigations
(Indagine sul Comportamento del Circuito in Condizione Anomala)
Il progetto LOBI fu lanciato nel periodo immediatamente successivo all’incidente
dell’Isola Three Mile (USA), nel 1979. La ricerca si concentrava essenzialmente
sull’analisi dell’accertamento della sicurezza del reattore. Nel 1979, parte
dell’edificio 24, precedentemente nota come Sala Tecnologica, fu ristrutturata.
L’obiettivo era di esaminare il comportamento termo-idraulico del reattore
durante una perdita accidentale di refrigerante nel circuito di raffreddamento.
Nel 1984 fu modificato radicalmente, fu operativo da aprile 1984 a giugno 1991,
quando fu fermato, una volta completato il programma sperimentale previsto.
Sviluppo del sito di Ispra
RIORIENTAMENTO DEGLI ANNI OTTANTA
35
SUPERSARA
Le attrezzature per gli esperimenti SARA e SUPERSARA furono ideate e realizzate
negli anni 1982/83 al fine di eseguire esperimenti sul comportamento di PWR
(pressurized water reactor) (reattore ad acqua pressurizzata), BWR (boiling water reactor) (reattore ad acqua bollente) e i fasci di elementi combustibili CIRENE
(CISE-centro Italiano Studi Esperienze Reattore a Nebbia).
PERLA
PERLA è un laboratorio per la valutazione della prestazione delle misure non
distruttive di campionamento (NDA) applicate nella protezione dei materiali
nucleari.
Development of the Ispra site
Ciclotrone
Oggi, il Ciclotrone Scanditronix MC40 del JRC è un acceleratore versatile a ioni leggeri con sette linee di
fascio. È stato commissionato agli inizi degli anni ottanta e utilizzato inizialmente per studi sui danni delle
radiazioni su materiali per reattori a fusione nucleare. Oggigiorno è utilizzato principalmente per applicazioni
riguardanti la salute, con produzione giornaliera di radionucleidi per tomografie mediche e un certo numero
di progetti di ricerca di Medicina Nucleare e Nanotecnologie.
36
Development of the Ispra site
European Microwave Signature Laboratory (EMSL)
(Laboratorio Europeo per Misure a Microonde)
Nel 1989 il JRC e Siemens firmarono un contratto per costruire l’ EMSL a Ispra.
L’inaugurazione fu celebrata il 13 aprile 1992. Questa struttura permette di simulare misurazioni radar d’immagini aeree e spaziali di obiettivi naturali e costruiti
dall’uomo. Il laboratorio EMSL fornisce una combinazione unica di capacità di
misurazione, coprendo una vasta gamma di frequenze, offrendo opportunità per
misurazioni mono-, bi- e multi-statiche che sono totalmente coerenti, polarime­
triche e ad altra risoluzione spaziale. Oggi EMSL esegue monitoraggio di ricerca
per la sicurezza, dalla ricerca ambientale alle comunicazioni a banda ultralarga.
37
38
Sviluppo del sito di Ispra
AFFRONTANDO LE QUESTIONI AMBIENTALI – L’ECO CENTRE
39
All’inizio degli anni novanta, il JRC iniziò una trasformazione fondamentale.
Nel 1994, si elaborò un piano di sviluppo del sito per un’azione correttiva progressiva
a lungo termine, rimodellando il sito secondo un modello sensibile alle problematiche
ecologiche ed estetiche e nello stesso tempo sostenibile a livello economico. Si decise
di suddividere il sito nelle seguenti aree:
L’area ad alta densità, quella che viene oggi definita l’ “Area Scienza” – con nuovi laboratori, uffici e una struttura edilizia relativamente compatta dove gli edifici sono collegati
da passaggi pedonali. Quest’area doveva diventare il cuore del futuro Eco Centre.
La zona ingresso – con l’edificio della reception, la Mensa, gli spazi amministrativi e un
nuovo Centro per i Visitatori.
L’area Est – con tutte le installazioni nucleari e alcuni servizi infrastrutturali. Fu ideata al
fine di recintare quest’area nel rispetto delle norme di sicurezza nucleare.
L’area Ovest – con spazio a sufficienza per un successivo ampliamento verso Nord. Il sistema stradale avrebbe dovuto essere rimosso e trasformato in un percorso per cicli e pedoni.
Si trovò un accordo per nuove regole di edilizia e nuovi progetti e si completarono i
seguenti cicli:
• Adattamento retroattivo di vari edifici per ridurre le perdite di energia e di calore
• Costruzione dell’impianto di cogenerazione
• Copertura della facciata meridionale dell’ ELSA (European Laboratory for Structural
Assessment) (Laboratorio Europeo per le Verifiche Strutturali) con pannelli solari
• Costruzione della sede del ECVAM (European Centre for the Validation of Alternative methods) (Centro Europeo per la convalida di metodi alternativi)
• Costruzione della sede del ECB (European Chemical Bureau) (Laboratorio Europeo
di Chimica)
• Sistemazione del tetto della mensa
40
Area ad alta intensità
Di fronte alla zona ad alta intensità ed agli edifici Gemelli (in giallo), è stato
progettato un lago. Il lago dovrebbe essere attraversato da un ponticello che
colleghi la zona ingresso con la mensa e con l’area centrale.
Sviluppo del sito di Ispra
2
1
L’ECO CENTRO – NUOVE COSTRUZIONI E LABORATORI
41
La nuova Mensa 1
La facciata meridionale della mensa è stata riadattata al fine di creare una
zona di comfort utilizzando sia una ventilazione naturale che meccanica. I
fattori di controllo sono la temperatura dell’aria, l’umidità relativa e la
velocità dell’aria. È stato un primo contributo alla ricerca nel campo della
proget­­ta­zione bioclimatica.
ELSA facciata fotovoltaica sud 2
Nel 1996, la facciata sud della sede dell’ELSA fu ristrutturata con pannelli fotovoltaici di silicio amorfo. In quel momento rappresentava la più grande facciata
di questo tipo al mondo. Dopo undici anni, tutti i moduli sono ancora funzionanti,
con un picco di potenza nominale di 21 kW. Secondo gli standard moderni si
tratta di un picco relativamente basso ma il sistema ha prodotto 153 MWh nel
corso degli anni e l’efficienza dei pannelli si è ora completamente stabilizzata.
Area ad alta densità
Panoramica dell’Area ad alta densità progettata come parte del progetto Eco Centre.
ELSA
(European Laboratory for Structural Assessment)
(Laboratorio Europeo per le Verifiche Strutturali)
42
ESTI
(European Solar Test Installation)
(Installazione Europea per Prove Solari)
Centro Conferenze
Sviluppo del sito di Ispra
A rea ad alta densit à
43
ECB
(European Chemicals Bureau)
(Ufficio Europeo per le Sostanze Chimiche)
ECVAM
(European Centre for the Validation of Alternative Methods)
(Centro Europeo per la convalida di Metodi Alternativi)
44
IES / IPSC 1
Gli edifici gemelli 26 A e 26 B, conosciuti anche come “I Gemelli”, ospitano l’Istituto dell’Ambiente e della
Sostenibilità (sinistra) e l’Istituto per la Protezione e la Sicurezza dei Cittadini (destra) Questi edifici sono
parte del progetto dell’ ECO Centre che ebbe inizio nel 1996.
Sviluppo del sito di Ispra
2
3
1
LA NUOVA IMPRONTA ECOLOGICA
45
Impianto di purificazione dell’acqua 2
L’impianto di trattamento delle acque reflue fu costruito alla fine degli
anni settanta e serve l’intero sito: tratta anche parte delle acque reflue del
Comune di Ispra. L’acqua trattata è immessa nel torrente Novellino che
sfocia poi nel Lago Maggiore. Nel 1999 fu installato un nuovo sistema di
purificazione che utilizza raggi UV-C.
Impianto di cogenerazione 3
L’impianto di cogenerazione divenne operativo nel settembre 2004. Da allora,
ha coperto quasi il 100% del fabbisogno elettrico e dell’energia termica e
di raffreddamento del sito. I miglioramenti del rendimento che sono risultati
dalla cogenerazione hanno permesso al JRC Ispra di risparmiare circa il 30%
dell’energia primaria (gas metano) riduce all’incirca la stessa percentuale il
gas serra, in rapporto ad una produzione di energia convenzionale. L’immagine
mostra l’installazione di uno dei quattro motori “Otto”.
Ingresso principale
Negli ultimi anni ottanta, l’ingresso non fu più in
grado di sostenere il sempre maggior traffico e le
migliorate procedure per la sicurezza. Si resero
dunque necessarie misure di modernizzazione e di
ampliamento. L’ingresso principale fu portato da due
a cinque corsie e si costruì un parcheggio esterno,
riservato ai visitatori. Oggi, una media di 200 ospiti
entrano ed escono dal JRC ogni giorno. Il traffico
quotidiano ammonta a circa 1200 autovetture.
46
Ingresso nel 2007
In occasione del 50esimo anniversario dei Trattati di Roma che diedero origine
al JRC, l’ingresso di Ispra fu trasformato nella Porta di Brandeburgo per un
periodo di sei mesi, celebrando la riunificazione dell’Europa.
Sviluppo del sito di Ispra
ISPRA OGGI
47
48
Amministrazione (Edif.6) 1
L’edifico dell’amministrazione ospita parte dei servizi di supporto del JRC, inclusa la sede
della Direzione del Sito di Ispra, l’ufficio del Personale, il Dipartimento Contabilità e Pia­
nificazione così come pure i servizi dell’Ufficio Pagamenti della Commissione (PMO).
Sviluppo del sito di Ispra
3
2
1
49
Biblioteca scientifica 2
Costruito nel 1985, questo edificio ospitava inizialmente la Scuola Professionale
come parte del Laboratorio Centrale. Dagli ultimi anni novanta è la sede della
biblioteca del sito di Ispra.
Manutenzione 3
La struttura Manutenzione del Sito & Centrale Operativa e l’Edificio Sviluppo del
Sito nel 2006.
50
Vigili del fuoco 1
I vigili del fuoco interni del JRC, rinominati di recente “Squadra di Supporto e di
Pronto intervento del Sito” non intervengono solo in caso d’incendi o di incidenti stradali ma sono anche responsabili della prevenzione e della protezione
dell’ambiente.
ENEA 2
ENEA (Ente per le Nuove Tecnologia, l’Energia e l’Ambiente) iniziò l’attività
di ricerca a Ispra nel 1956, sotto il CNRN (Comitato Nazionale per le Ricerche
Nucleari). Nel 1988 ENEA costruì il suo edificio. Diviso in 4 parti, ospita spazi
per l’amministrazione, per conferenze, una sala tecnologica ed uffici. I collettori
idrici ed i pannelli solari sono esempi di architettura bioclimatica.
Sviluppo del sito di Ispra
3
4
1
2
51
ESTI 3
L’Installazione Europea per Prove Solari (ESTI) (European Solar Test Installation) inizialmente sviluppò tecniche di misurazione e caratterizzazione a
sostegno delle attività sull’energia non nucleare della DG XII della Commissione Europea (ora DG Ricerca).
IHCP 4
(The Institute for Health and Consumer Protection) L’Istituto per la Salute e la
Protezione dei Consumatori (IHCP) offre supporto scientifico per lo sviluppo e
l’attuazione delle politiche dell’UE in relazione alla protezione della salute e del
consumatore.
52
Foresteria
Nel 1960 il governo italiano avrebbe dovuto costruire un totale di 1500 appartamenti per il personale del
JRC di Ispra che avrebbero dovuto essere ultimati entro il 1965. Le così dette “Residenze” consistevano in
38 appartamenti per il personale che aveva l’esigenza di vivere nelle vicinanze del luogo di lavoro. Solo 30
Fore­sterie per gli ospiti e 18 appartamenti al Fontanone per famiglie furono costruite accanto al Centro. Altri
50 appartamenti furono costruiti dal CNEN a Cardana (paese nei pressi di Ispra) così come 50 appartamenti a
Cocquio, vicino a Besozzo. Inoltre, furono terminate più di 50 case in legno a Brebbia.
Strutture sociali e infrastrutture
ALLOGGI FAMILIARI E ISTRUZIONE
53
Un centro di ricerca grande quanto quello di Ispra richiede servizi e strutture
di sostegno familiare e sociale complesse. Sin dall’inizio, nei primi anni sessanta, erano già in funzione e disponibili una biblioteca, un servizio medico, un
laboratorio, un grande magazzino centrale, un servizio di assistenza tecnica per
autoveicoli, alcuni alloggi, una mensa, una cappella, un museo e il sistema di fornitura dell’acqua. Il decennio seguente vide una notevole espansione dei servizi e
delle strutture, alcune delle quali sono illustrate in questa sezione. Oggi il JRC di
Ispra si sforza di migliorare continuamente i suoi servizi e le sue strutture al fine
di offrire condizioni di lavoro stimolanti e nello stesso tempo un ambiente sociale
idoneo per il suo staff e le loro famiglie.
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Fontanone
Abitazioni per famiglie del personale a contratto determinato a breve
durata del JRC .
Scuola Europea
Il 19 settembre 1960 fu aperta la Scuola Europea di Varese. I corsi iniziarono in 2
edifici distaccati del comune di Varese, con 9 insegnanti e 9 studenti. Il 23 marzo
1961 fu posta la prima pietra della nuova Scuola Europea e l’8 gennaio 1962 ini­
ziò la didattica nel nuovo edificio. All’inizio dell’anno scolastico 1964 il numero
degli studenti era aumentato fino a raggiunger 808 unità con 58 professori. Il
diploma Europeo è riconosciuto come qualifica per l’ammissione universitaria in
tutti gli stati membri.
Strutture sociali e infrastrutture
Tennis Club
Il Club nacque nel 1962 e il suo sviluppo fu alquanto lento. Il primo campo
da tennis fu affittato in un giardino di una villa privata. Non molto tempo
dopo, il campo da tennis di Taino e quello di Luvinate si unirono al Club. Con
l’assistenza finanziaria per le attività sociali della Commissione, si costruirono
il Club House e i campi da tennis. Oggi il Club è certamente uno dei migliori
della zona, con 7 campi, 3 dei quali coperti.
Club House
La Club House fu costruito nel 1975 e ristrutturato alla fine degli anni novanta.
È una struttura privata riservata al personale del JRC ed alle loro famiglie,
pensionati e membri dei club sociali e sportivi del JRC. Le varie sale conferenze
e sale riunioni sono usate per incontri scientifici e per eventi culturali.
Posta
Il primo ufficio postale del sito.
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Mensa 1
La “vecchia mensa” o il vecchio refettorio già esisteva quando il sito di Ispra fu
consegnato al JRC. In principio la mensa riusciva a servire circa 300 pasti ed era
aperta anche per la cena serale.
Strutture sociali e infrastrutture
3
1
2
SERVIZI DI SUPPORTO IN LOCO
57
Centro Medico 2
Il Centro Medico fu completato nel 1965. Il Servizio Medico è responsabile della
salute e della sicurezza nel sito del JRC di Ispra e comprende medicina convenzionale e medicina nucleare. La salute del lavoro include il monitoraggio e la
salvaguardia della salute dei lavoratori e dell’ambiente di lavoro.
Rappresentanza del personale locale 3
L’edificio del comitato locale del personale e dei sindacati, costruito nel
1965. Il comitato locale del personale rappresenta gli interessi dello staff ed è
eletto ogni tre anni.
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Area scienza
Progetto “Area Scienza” ideato per concentrare le attività scientifiche al centro
del sito di Ispra, con comodo accesso alle strutture per conferenze.
Il futuro
LA ZONA SCIENZA
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Il sito di Ispra è particolarmente preoccupato per la frammentazione delle sue
attività scientifiche in numerosi edifici, piccoli e spesso vecchi, situati in aree
diverse del sito. Questo riduce l’efficienza, impedisce la condivisione dei laboratori, ostacola la comunicazione e lo scambio fra i gruppi di ricerca. Per affrontare
questi problemi, il JRC di Ispra ha adottato un piano integrato di sviluppo che
mira a concentrare le attività scientifiche al centro del sito (“Area Scienza”).
Il progetto prevede in particolare la costruzione delle seguenti strutture:
• Un edificio per la ricerca ambientale
• Un edificio per la ricerca sulle scienze naturali
• Un fabbricato per la ricerca legata alla sicurezza
• Una costruzione multifunzionale e una mensa
• Scuola materna e asilo nido
Il nido è diventato operativo nel marzo 2009 mentre gli edifici per la ricerca
ambien­tale e di scienze naturali sono in uno stato avanzato di progettazione.
Mappa che evidenzia la dispersione degli Istituti
nel sito e la programmata “Area Scienza”.
Fabbricato per la
ricerca sulla sicurezza
60
La costruzione dell’edificio per la ricerca ambientale
dovrebbe iniziare nel 2009. La realizzazione di un ulteriore edificio per le scienze naturali è ancora in fase di
progettazione preliminare.
Costruzione multifunzio­
nale ed edificio mensa
Edificio per le
scienze naturali
Edificio per la ricerca
ambientale
Passaggio pedonale
Il futuro
3
1
2
61
Sviluppo del sito
Progetti per le nuove strutture di ricerca che dovranno rappresentare il cuore
della nuova Area Scienza. Questa immagine mostra la facciata est/ovest e l’atrio
fra i due edifici che presentano due ali simmetriche.
62
Il nuovo auditorium
Questa struttura fornisce al sito di Ispra moderni spazi per conferenze, con una capacità di 270 posti a
sedere, una tecnologia audio/visiva all’avanguardia e cabine per interpreti. Locali più piccoli per incontri
e riunioni sono disponibili accanto alla sala centrale. L’auditorium è stato ufficialmente inaugurato il 10
ottobre 2008.
Il futuro
I PRIMI PROGETTI TERMINATI NEL 2009
63
Il nuovo asilo nido
La costruzione del nuovo asilo nido (Crèche) accanto alla foresteria. Dal marzo 2009, questa
nuova struttura ha sostituito la precedente che era dislocata in diversi edifici. Saranno a
disposizione 86 posti per bambini di età compresa fra gli zero e i quattro anni, integrati in un
ambiente moderno e rispettoso delle loro esigenze.
64
Paesaggio e natura
65
Il JRC di Ispra copre una superficie di circa 166 ettari ed è attraversato da una rete
stradale di 36 km, con un perimetro di 6 km di recinto. 109 ettari sono rappresentati da aree verdi curate e circa 27 ettari sono zona boschiva. Il JRC è diviso in
diverse aree verdi:
• Aree ornamentali che sono piccoli giardini con arbusti e cespugli, principalmente intorno alle costruzioni
• Aree verdi naturali che sono più lontane dalle costruzioni e coprono aree più
vaste con rampicanti, alberi, siepi e fiori
• Boschi
• Prati
Nei boschi e nei prati la natura è lasciata libera di prosperare, il che rappresenta
un considerevole valore ambientale. Queste aree relativamente selvatiche sono
un rifugio per flora e fauna con un disturbo minimo da parte dell’uomo.
È politica del JRC di preservare e proteggere queste aree allo stato naturale.
66
Giardini
Un benvenuto floreale all’ingresso principale.
Fagiani
La fauna selvatica può prosperare nel sito di Ispra.
Landscape and Nature
67
Sentieri
Sentieri che attraversano il sito di Ispra e che incoraggiano una passeggiata fino alla mensa.
68
Boschi
Il parco che circonda i laboratori.
Le aree umide
Il laghetto e la stazione di controllo dell’inquinamento atmosferico sulla sua riva.
Paesaggio e natura
69
70
Impressioni stagionali del sito di Ispra.
71
72
Il sito di Ispra
Il sito copre un’area di 166 ettari e ha una rete stradale di 36 km con un perimetro recintato di 6 km. Ci sono
circa 140 edifici riscaldati con circa 1850 membri del personale oltre agli addetti di varie organizzazioni esterne e ai visitatori giornalieri. Ospita tre istituti scientifici e numerosi servizi di supporto.
Epilogo
D avid W ilkinson
73
Dopo cinquanta anni di sviluppo, il JRC di Ispra si è saldamente imposto come
uno dei migliori campus di ricerca europei. Situato nel meraviglioso scenario dei
laghi italiani, Ispra offre un ambiente di lavoro affascinante e multiculturale a
quasi 2000 persone provenienti da tutta Europa e oltre. Sostenuti da uno staff
amministrativo di grande esperienza, vi lavorano alcuni fra i più brillanti scienziati
d’Europa, affrontando le grandi sfide dell’umanità, sempre cercando di trovare
le migliori soluzioni scientifiche possibili per il bene dei cittadini e del pianeta.
Durante gli ultimi anni Ispra è divenuta un vero marchio di fabbrica per l’eccellenza
della scienza qui prodotta e il supporto alle politiche europee. Seguendo il suo sviluppo dalle radici storiche del trattato dell’ EURATOM fino alla sua forma attuale,
sono fermamente convinto che Ispra ha ancora un brillante futuro di fronte a sé.
David R. Wilkinson
Direttore del Sito di Ispra
Struttura del JRC
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Commissione Europea
JRC ISPRA
Una storia illustrata lunga 50 Anni
JRC49907
Editore: Ulrike Winter and Ciarán Nicholl
Contribuzioni: Archivio storico JRC, Sig. F. Geiss e Sig. A. Bandirali
Lussenburgo: Ufficio per le Pubblicazioni Ufficiali delle Comunità Europee
ISBN: 978-92-79-09697-6
Numero di catalogo : LB-81-09-557-IT-C
DOI: 10.2788/70327
Grafica e impaginazione: Nadine Bähr
5
http://www.jrc.ec.europa.eu/
Per ulteriori informazioni:
Commissione Europea • Centro Comune di Ricerca (JRC)
Unità Comunicazione interna ed esterna
SDME 10/78 • B-1049 Brussels
Brussels:
Ispra:
E-mail:
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Fax +32 (0)2 29 9632
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Fax +39 0332 78 54 09
[email protected]
LB-81-09-557-IT-C
Il Centro Comune di Ricerca ha il compito di fornire un sostegno scientifico e tecnico alla progettazione, allo sviluppo,
all’attuazione e al controllo delle politiche dell’Unione Europea, adeguato alle esigenze poste. Come servizio della
Commissione europea, il Centro Comune di Ricerca funge da centro di riferimento per le questioni di carattere scientifico e tecnologico in seno all’Unione. Vicino agli ambienti in cui vengono formulate le politiche, il Centro Comune di
Ricerca agisce nell’interesse comune degli Stati membri, senza essere legato ad interessi privati o nazionali.
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