Iniziale esperienza nell’uso di protesi nickel-titanio (Memokath TM 051) vs il convenzionale stent endoureterale doppio J nelle stenosi ureterali Dr F. Gaboardi, Dr GP Incarbone, Dr A.M. Granata, Dr A. Gregori, Dr. F. Pietrantuono, F. Scieri, Dr.ssa S. Ranzoni. Ospedale Luigi Sacco, Milano Introduzione Alcune delle più frequenti cause di stenosi ureterali sono le compressioni estrinseche causate da metastasi o tumori primitivi, così come da cause intrinseche o jatrogene secondarie a procedure chirurgiche. Le stenosi ureterali sono le principali cause di idronefrosi che possono potenzialmente evolvere in insufficienza renale acuta o cronica. Il primo passo terapeutico prevede il superamento della stenosi utilizzando uno stent tipo JJ o singol J o il posizionamento di una nefrotomia percutanea. Anche nel caso di fallimento chirurgico (open, endoscopico, dilatazione) o siano presenti comorbidità tali da pregiudicare l’intervento stesso, il paziente sarà dipendente dal posizionamento permanente di tali presidi. Per garantire un corretto funzionamento dello stent ureterale, dovrebbe essere sostituito ogni 3-6 mesi, al fine di prevenire infezioni, formazione di incrostazioni e/o calcoli. La sostituzione di uno stent e la manovra endoscopica prevista (intervento in anestesia generale o sedazione) sono spesso causa di disconfort e dolore severo, in aggiunta, le periodiche sostituzioni nel tempo determinano un progressivo incremento dei costi per il sistema sanitario oltre che un costo in fatto di perdita di giorni lavorativi. Materiali e metodi La protesi nichel-titanio Memokath 051TM è una protesi semipermanente termolabile prodotta dalla PNN. A temperatura ambiente la protesi si presenta sotto forma di spirale, flessibile, con lume interno di 10.5Fr. Alla temperatura di 7/13°C la protesi perde consistenza e si rettilineizza (caratteristica che consente l’eventuale rimozione della protesi nel caso di necessità). L’espansione conica delle estremità, con variazione di lume sino a 20Fr nella porzione distale del cono, si ottiene irrigando il lume della protesi con soluzione fisiologica a 60°C, caratteristica che ne permette l’ancoraggio della protesi. Le protesi sono disponibili nelle lunghezze di 30, 60, 100, 150 e 200mm mono cono e 60, 80, 100 e 120mm con doppio cono. L'inserimento della protesi avviene per via anterograda (vescico-ureterale) o retrograda (reno-ureterale con accesso percutaneo) seguendo le procedure standard di inserimento degli stent ovvero con tecnica di Seldingher. Iniziale posizionamento di un filo guida sul quale far scorrere il sistema di posizionamento su cui è montata la protesi. Collocata nella posizione desiderata con ausilio radiologico, si irriga il lume con 20ml di soluzione salina a 60°C, provocando l'espansione del cono o dei coni che ne determinano l’ancoraggio. Un esame contrastografico al termine consente di valutare il corretto posizionamento della protesi e la pervietà della via escretrice. Pazienti Due i pazienti trattati sino ad oggi. Il primo V.V. pz di 74aa sottoposto nel 2004 a cistoprostatectomia radicale con derivazione urinaria ortotopica, sviluppava stenosi dell’anastomosi uretero-ileale destra per il quale è stato sottoposto a: dilatazione progressiva e successive due distinte dilatazioni con Acucise quindi, a periodica sostituzione di stent ureterale. A seguito della prossimalizzazione della stenosi con estensione di 7cm circa, si è optato per il posizionamento di protesi nichel-titanio 100mm. IL controllo ecografico a 3 mesi non evidenzia dilatazione ed l’Rx il corretto posizionamento della protesi. Il secondo paziente ( ) sottoposto a pieloplastica open per stenosi del giunto pielo uretrale giungeva alla nostra attenzione per stonosi recidiva e per tale motivo sottoposto a: ( ) pieloplastica video laparoscopica, successiva dilatazione con Acucise e, dopo fallimento di quest’ultima metodica, il paziente optava per il posizionamento di stent a sostituzione semestrale. In questo caso abbiamo posizionato una protesi nichel-titanio di 60mm. L’ecografia a tre mesi evidenzia ipotonia della via escretrice, l’Rx il corretto posizionamento della protesi. Conclusioni Riteniamo che le protesi nichel-titanio Memokath 051TM rappresentino una valida scelta terapeutica in tutti quei pazienti portatori di stent ureterale o nefrotomia a permanenza per stenosi ureterali inveterate, riducendo il disconfort in termini di tollerabilità ed ospedalizzazione oltre che rappresentare un importante risparmio sociale in tempi di spending review. 1