Dichiarazioni di periti ai processi per danni provocati da farmaci. “Nel processo per la talidomide numerosi medici e eminenti fisiologi affermarono, sotto giuramento, l’assoluta inutilità della sperimentazione negli animali.” (dr. E. B. Chain, premio Nobel per la Medicina) “Le prove su animali sono … praticamente inutili dal punto di vista scientifico, ma utili nell’offrire un certo grado di difesa dalle asserzioni della gente sul fatto che non vengono effettuati test adeguati per i farmaci. In altri termini, si sta facendo “qualcosa”, sebbene non sia la cosa giusta” (Dr. P. Lewis, Drugs and Pregnancy – Churchill Livingstone.) Al processo intentato contro la Ciba-Geigy, il dottor Olle Hansson depose come perito legale e affermò che il cliochinolo era neurotossico per i gatti; gli esperimenti effettuati dalla società che si stava difendendo indicavano che prove su rati, gatti, cani beagle e conigli non avevano rivelato alcuna prova che “il cliochinolo fosse neurotossico. (Mondofarmaco, Li Rosi – Montemagno, FCE edizioni.) Il Surgam (pubblicizzato come esente da particolari effetti collaterali) si rivelò dannoso proprio tramite gli stessi effetti collaterali. La ditta fu denunciata per pubblicità ingannevole. Un rapporto pubblicato su The Lancet del 10 gennaio 1987 palesemente dichiara che i periti di entrambe le parti avevano “concordato sul fato che i dati animali non potevano essere estrapolati con sicurezza all’uomo. Anche la Wellcome, quando mise in commercio sostanza che avevano prodotto cancro vaginale a tutti gli animali usati nella sperimentazione, si giustificò dicendo: Questi test, obbligatori per ottenere le autorizzazioni alla vendita del prodotto, non permettono di stabilire il minimo parallelo con l'uomo AAVV (1989) Le Provencal, 18/12/89 L'incapacità dei test che fanno uso di animali nel predire effetti collaterali nell'uomo è conosciuta da molto tempo. AAVV (1982) Nature, 1/4/92 non esistono evidenze scientifiche per considerare i risultati [degli studi sui roditori] applicabili in maniera significativa alla valutazione del rischio per l’uomo. Kraus A. L. et al. (1996) Benzoyl Peroxide: An Integrated Human safety Assesment for Carcinogenicity. Regul. Toxicol. Pharmacol., 21, 87-107 Addirittura già nel 1964 il dr. James D. Gallagher, direttore della ricerca medica dei laboratori Lederle, dichiarava: Gli studi su animali vengono effettuati per motivi legali e non per motivi scientifici. Il valore predittivo di questi studi per l'uomo è privo di significato - questo vuol dire che le nostre ricerche possono essere prive di significato. Gallagher J.D. (1964) Journal of American Medical Association, 14/03/1964. Ma, anche nel corso di Farmacologia per tecnici di laboratorio (Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Milano), quindi proprio nel corso destinato a coloro che saranno a contatto tutta la vita con le sperimentazioni su animali, si descrivono tali prove come "... votate all'insuccesso e il tempo per testare ogni sostanza è enorme ed i soldi che servono sono moltissimi...". L'inutilità delle prove su animali è talmente palese che, nel foglio di accompagnamento dell'anestetico inalatorio Forane, si legge: "Degli studi fatti sul ratto non hanno mostrato alcun effetto nocivo sulla fertilità, la gestazione, il parto e sulla vitalità dei nati. Medesimamente, esperimenti fatti sui conigli hanno prodotto coniglietti vitali, nonchè uno sviluppo fetale normale. Si ignora se il risultato di questi studi sia applicabile all'uomo (cioè: gli esperimenti su animali sono inutili). Poichè non esiste esperienza valida sulla donna incinta che abbia ricevuto questo farmaco non è stato possibile stabilire la sua sicurezza nella gravidanza" Nei fogli di accompagnamento di altri farmaci si legge: “Non si conosce quanto i risultati di carcinogenesi nei roditori siano predittivi per l’uomo.” Farmaco: Retrovir. “Un aumento reversibile nel numero di cellule epiteliali gastriche di superficie normale si è verificato in cani, ratti e topi. Nessun aumento si è osservato in uomini a cui era stato somministrato Cytotec per un anno” Farmaco: Cytotec. “Studi sulla riproduzione sono stati condotti su topi, ratti e scimmie in dosi anche 10 volte maggiori rispetto alla dose per l’uomo e non hanno rivelato evidenza di infertilità o danno ai feti dovuti al CEFOBID. Non ci sono tuttavia studi adeguati e ben controllati su donne incinta. Dato che gli studi sulla riproduzione negli animali non sono predittivi della risposta umana, questo farmaco deve essere usato in gravidanza solo se strettamente necessario.” Farmaco; Cefobid. E questi sono solo alcuni esempi.