Editore e copyright ©SVGW/SSIGA 2013 Pubblicazione trimestrale, 300 esemplari Realizzazione: medialink, Zürich Stampa: Zofinger Tagblatt AG Redazione Christoph Meier, Paul Sicher, SSIGA Collaborazione in questa edizione Cosimo Sandre SSIGA Raffaele Domeniconi, SSIGA Johann H. Sonderegger 02 2013 Editoriale Qualità dell’acqua ottimale anche in un mercato libero La libertà è un valore fondamentale sia per la Svizzera in generale sia per i suoi singoli cittadini. Tuttavia regolarmente ci confrontiamo con limitazioni politiche e sociali. Di solito la spiegazione è: aumento del bene comune. Ma esiste anche lo sviluppo inverso. Un’economia globale richiede la soppressione degli ostacoli commerciali e l’apertura dei mercati. Il prezzo di tutto questo è una varietà di prodotti e servizi poco estesa, che si ripercuote anche nel settore dell’approvvigionamento idrico. Allo stesso tempo i meccanismi di controllo sperimentati vengono ridotti o aboliti per motivi di prezzo o politico-economici. Ciò fa sorgere nuove domande sulla garanzia di qualità nelle installazioni domestiche presso aziende di acqua potabile, installatori di impianti sanitari e proprietari delle abitazioni. Le richieste corrispondenti presso la SSIGA sono aumentate considerevolmente. La SSIGA affiancherà perciò, in un progetto tutto nuovo, il proprio servizio di consulenza all’«Aqua-Info-Center». Il lettore ne comprenderà il significato leggendo il nuovo numero di «Riflessi». Urs Kamm Attualità Conoscenza dell’acqua di prima mano SSIGA offre, nel nuovo «Aqua-Info-Center», consulenze riguardanti gli impianti domestici per l'acqua potabile. Potenzia così un servizio finora fornito marginalmente. La faccenda in fondo è chiara come l‘acqua: A partire dal contatore dell’acqua o, in mancanza di quest’ultimo, dalla prima valvola di chiusura dell’allacciamento domestico, la responsabilità della qualità dell’acqua potabile non è più dell’azienda, ma del proprietario dell’edificio. A ciò si aggiunge che inoltre negli edifici è valida la legge sugli alimenti. Quest’ultima esige che gli impianti per l’acqua potabile rilascino sostanze soltanto in quantità che siano sicure per la salute e tecnicamente inevitabili. Inoltre l’acqua potabile deve restare incolore, inodore, insapore e non intorbidirsi e non può modificare nemmeno la sua qualità. Per essere all’altezza delle esigenze igieniche, i materiali utilizzati devono impedire la crescita batterica. Alla luce di questa situazione si potrebbe pensare che per le aziende dell’acqua potabile valga il principio: passato il contatore dell’acqua, il problema non è più nostro. I problemi in casa riguardano anche le aziende dell'acqua potabile Non è però così semplice. Perché non tutti gli impianti per l’acqua potabile negli edifici soddisfano i requisiti legislativi, e anche l’installazione e il funzionamento degli impianti non sempre corrispondono alle regole della tecnica. Questo può portare a far uscire dal rubinetto, in certi edifici, acqua di qualità scadente. O anche peggio: l’acqua contaminata può persino rifluire parzialmente nella rete di distribuzione e diffondersi nell’area di approvvigionamento. La causa di questo genere di riflusso è, oltre all’assenza di una protezione anti- riflusso nell’impianto dell’acqua potabile dell’edificio, una depressione nella rete di approvvigionamento. Quest’ultima si forma con l’attivazione e il disinserimento delle pompe di alimentazione o con lo svuotamento di una condotta. Perciò alle aziende dell’acqua, e con loro la SSIGA, interessa che, al di là del contatore dell'acqua, le installazioni domestiche per l'acqua potabile siano intatte. A ciò si aggiunge il fatto che, oltre che dal pericolo di contaminazione, la fama dell'acqua potabile e degli approvvigionamenti viene sminuita indipendentemente dal fatto che la causa della qualità scadente si trovi o meno nell’edificio. Per questo motivo i fontanieri, le aziende dell’acqua potabile e la SSIGA si impegnano da lungo tempo per offrire una qualità dell’acqua potabile ineccepibile anche all’interno degli edifici. Maggiore sicurezza grazie ai certificati e alla consulenza In questo modo la SSIGA certifica i prodotti adatti alle installazioni dell’acqua potabile. L’iscrizione nell’elenco delle certificazioni dimostra che i requisiti in materia di legge alimentare come la sicurezza igienica e microbiologica siano soddisfatti e non sussista alcun pericolo di possibile contaminazione dell’acqua potabile da reflusso. In aggiunta agli aspetti igienici la SSIGA valuta se il prodotto corrisponde allo stato della tecnica riguardo a tenuta, portata, perdita di pressione o emissioni di rumore. Ma poiché la certificazione SSIGA non è obbligatoria ed è in parte difficile valutare una situazione specifica in un edificio, nella pratica si presentano numerosi problemi. Ciò ha come conseguenza il fatto che gli esperti dell’acqua della SSIGA vengono sempre consultati per un consiglio, dalle aziende dell’acqua o dagli addetti al controllo delle installazioni. Quest’anno sono giunte in media da due a quattro domande al giorno. Se inoltre venisse liberalizzato l’accesso al mercato europeo e svizzero per gli impianti dell’acqua potabile, allora la necessità di consulenza aumenterebbe, sostiene Urs Kamm, Responsabile del settore Acqua della SSIGA. 2 Gli impianti domestici possono compromettere l’acqua potabile! Nell’immagine un bagno galvanico, che è collegato direttamente con l’azienda dell’acqua potabile,... La consulenza dell’ «Aqua-Info-Center» Dinanzi a questo scenario, SSIGA ha deciso di rafforzare la propria attività di consulenza e di renderla maggiormente conosciuta con il nome di «Aqua-Info-Center». Sotto la direzione di Markus Biner, Cosimo Sandre si aggiunge al team di consulenza SSIGA e risponde alle domande sugli impianti per l’acqua potabile negli edifici. Se vi è la necessità da parte di un’azienda dell’acqua potabile, Sandre affianca gli addetti al controllo nel loro lavoro e offre consulenze nella valutazione degli impianti commerciali e industriali. Nel servizio di assistenza dell‘«AquaInfo-Center» il primo colloquio è gratuito. La consulenza successiva viene invece addebitata. La SSIGA si serve del principio di causalità per non gravare ulteriormente sulle quote dei soci. Per garantire la trasparenza dei costi, per una consulenza continuativa si esegue una stima dei costi. Urs Kamm segnala che «l’Aqua-Info-Center» rientra anche nella nuova stesura della direttiva W3 «Direttiva per l’esecuzione delle installazioni d’acqua potabile». Per offrire una panoramica del lavoro dell‘«Aqua-Info-Center», Riflessi tratterà in futuro regolarmente dei casi a titolo di esempio che mostrano i problemi e le soluzioni sul lato pratico. In questo si ometterà la menzione precisa degli oggetti descritti per motivi di protezione dei dati sensibili. Si ipotizza anche che nella sede dell’«Aqua-Info-Center» si riuniscano ulteriori servizi di consulenza, sulla qualità dell’acqua o la comunicazione di temi riguardanti l’acqua. Cosimo Sandre ... e lo stesso identico problema in un impianto misto con olio minerale. La pagina blu Caraffa d’acqua per solidarietà L’Associazione Acquedotti Ticinesi (AAT), in collaborazione con la SSIGA, quest’anno in occasione della giornata mondiale dell’acqua ha proposto un’azione. Questa mirava a promuovere l’acqua potabile nei ristoranti e nel contempo a raccogliere fondi per aiutare chi è confrontato con la penuria dell’alimento numero uno. Verde Bajo – Ecuador» che potrà così essere portato a termine. Si tratta di un piccolo progetto a favore di una popolazione indigena di oltre 400 persone che vive in una regione discosta del Nord dell’Ecuador e che attualmente non ha accesso all’acqua potabile. 3 La campagna Caraffa d’acqua per solidarietà è stata sostenuta anche dall’agenzia Variante SA di Bellinzona, che ha sviluppato l’immagine grafica. Dal 22 al 31 marzo assieme ad alcuni ristoranti ticinesi è stato promosso il consumo di acqua potabile e nel contempo sono stati raccolti fondi per finanziare un progetto a favore dello sviluppo idrico nel terzo mondo. Un azione semplice ed efficace Abbiamo invitato all’azione una selezione di ristoranti particolarmente sensibili al tema, che hanno aderito con entusiasmo e hanno promosso l’iniziativa attivamente. Sui tavoli di questi esercizi pubblici erano ben visibili delle locandine che invitavano al consumo di acqua potabile dal rubinetto. A chi ordinava una caraffa d’acqua veniva proposto, con l’ausilio di una cartolina-tagliando, di partecipare al finanziamento di un progetto nel terzo mondo. In questo modo sono state stimolate nella clientela dei ristoranti due importanti riflessioni sull’acqua. La pri- ma riguarda la disponibilità in abbondanza, alle nostre latitudini, di acqua potabile di eccellente qualità. L’invito è a berla ad ogni occasione, a beneficio della propria salute, dell’ambiente e non da ultimo del proprio portafoglio. La seconda riflessione riguarda la solidarietà verso quelle parti del mondo nelle quali la penuria di acqua è costante e dove un rubinetto dal quale sgorga acqua pulita è ancora un sogno. Un risultato concreto L’azione ha permesso la raccolta di circa 340 donazioni, per un totale di 3670 franchi. I promotori dell’iniziativa, in collaborazione con la Federazione delle ONG della Svizzera Italiana (FOSIT), hanno deciso di devolvere i fondi raccolti al progetto pubblicato sul sito www.solidariteausuisse.ch di Multimicros Ticino «Un acquedotto per la scuola e la comunità Awá di Rio Un acquedotto gravitazionale e due cisterne Entro fine 2013, in collaborazione con la popolazione e le autorità locali, Multimicros Ticino costruirà un acquedotto gravitazionale e due cisterne, una di captazione e un'altra di distribuzione. L'acqua sarà trattata con un sistema di pastiglie al cloro di semplice esecuzione e manutenzione; la fonte è costituita da una sorgente a una distanza di circa 1300 metri dalla comunità. Saranno inoltre costruiti dei servizi igienici presso la scuola della comunità e sono previsti dei moduli informativi sull'importanza della protezione della fonte idrica. Benefici d’immagine per il settore Consideriamo il bilancio di questo primo anno dell’azione Caraffa d’acqua per solidarietà positivo. L’azione ha permesso entrare in contatto con i ristoratori, instaurando un dialogo costruttivo sul tema del servizio a tavola dell’acqua potabile nei ristoranti, molto controverso in Ticino. È stato inoltre possibile ricordare al pubblico l’eccellente qualità della nostra acqua potabile a tavola. L’azione ha goduto di una buona attenzione da parte di tutti i mass media della regione che ne hanno riferito ampiamente. www.acquedotti.ch/caraffa Raffaele Domeniconi La SBV-Nachrichten pagina della Associazione Acquedotti Ticinesi AAT Collaborazione tra le aziende dell’acqua potabile e il mondo dell’elettricità e della sicurezza A fine aprile è partita la campagna «cambia la messa a terra che cambia». Abbiamo chiesto a Corrado Noseda, coordinatore del Gruppo di lavoro appositamente costituito per questo tema di parlarci di questa campagna. A cosa mira la campagna «cambia la messa a terra che cambia»? Si tratta di un’informazione tesa a sensibilizzare la popolazione, in modo particolare i proprietari di immobili e chi li amministra, sull’importanza di una corretta messa a terra dell’impianto elettrico dei loro stabili. La messa a terra è un collegamento elettrico tra tutte le parti metalliche di un impianto elettrico normalmente non sotto tensione, con la terra, e serve a limitare le tensioni pericolose nel caso queste componenti venissero accidentalmente a trovarsi sotto tensione. Un esempio di queste componenti potrebbe essere la carcassa metallica di un elettrodomestico. Una buona messa a terra è dunque indispensabile per la sicurezza delle persone che vivono all’interno dello stabile. Perché si è resa necessaria una campagna informativa? La campagna in questione ha origine dal fatto che storicamente la messa a terra veniva effettuata collegandosi alla rete dell’acqua potabile, poiché metallica e quindi elettricamente conduttiva. Ora, e sempre più di frequente, le aziende che gestiscono gli acquedotti delle nostre città e dei nostri villaggi utilizzano tubi in materiale plastico, che presentano molti vantaggi rispetto a quelli in metallo. Ciò rende tuttavia sempre meno efficace la messa a terra effettuata secondo i canoni classici e rende necessaria la creazione di una soluzione alternativa. Tramite la campagna «cambia la messa a terra che cambia» si invitano tutti i proprietari o gli amministratori di immobili a fare verificare la messa a terra del loro impianto elettrico da parte di un installatore elettricista abilitato e ad apportare tutti i correttivi necessari. Quali enti sono coinvolti? La campagna è stata allestita da un gruppo di lavoro composto dai seguenti enti: l’Associazione degli acquedotti ticinesi, l’Associazione degli installatori elettricisti ticinesi, l’Associazione svizzera per i controlli di impianti elettrici, Elettricità della Svizzera italiana, l’Ispettorato federale degli impianti a corrente forte e la SUVA. Essa si è svolta nel corso del mese di maggio 2013 utilizzando diversi canali, tra i quali invii postali, affissioni, pubblicazione di annunci sul Foglio Ufficiale e sui quotidiani, articoli sulla stampa specialistica, e l’allestimento di un sito web. Quali sono le implicazioni per le aziende dell’acqua potabile? Le aziende dell’acqua potabile non sono responsabili se la messa a terra di edifici collegata alla rete idrica non è efficace. Esse sono però responsabili della sicurezza dei loro operatori. Cosa succede da un punto di vista della sicurezza sul lavoro? Di cosa devono tener conto gli addetti ai lavori? Chi opera sulle reti dell’acqua potabile deve osservare alcune regole importanti di sicurezza. Tra queste, durante i normali lavori di estensione e manutenzione della rete, vi è la creazione di un ponte galvanico che colleghi i tronconi di una condotta metallica che deve essere tagliata. Ciò è fondamentale affinché i tronconi si trovino allo sempre stesso potenziale, anche dopo essere stati separati, e non si rischi l’elettrocuzione nel caso di contatto fisico simultaneo con i due tronconi. Dove si possono ottenere ulteriori informazioni? Tutte le informazioni e i contatti relativi alla campagna sono disponibili sul sito www.messa-a-terra.ch. In particolare segnaliamo la nota tecnica W10015 «Separazione galvanica tra condotte dell’acqua e messa a terra». Le persone direttamente interessate dalla campagna (proprietari di immobili e amministratori) saranno informate direttamente tramite un invio postale da parte del loro comune. Intervista: Raffaele Domeniconi