"Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva cioè di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo". PARAMETRO Valore guida Temperatura 12 - 25°C pH 6,5 – 8,5 Conducibilità elettrica 400 µS/cm 20°C Residuo fisso a 180°C 1500 mg/l Durezza totale 15 - 50°F DUREZZA TOTALE = DUREZZA PERMANENTE + DUREZZA TEMPORANEA DUREZZA PERMANENTE: solfati, nitrati, cloruri di Ca e Mg DUREZZA TEMPORANEA: bicarbonato di Ca e Mg (pp per riscaldamento) Parametro Valore guida Note Ammoniaca 0,05 mg/l indice di un processo putrefattivo in atto (esiste una contaminazione di origine microbiologica che compromette la potabilità dell'acqua). Nitriti assenti indice di inquinamento recente; sono molto pericolosi perché, una volta ingeriti, formano le nitrosammine, sostanze tristemente note per le loro proprietà cancerogene. La pericolosità è elevata soprattutto per i bambini, sia in virtù del minor peso corporeo, sia per la maggiore velocità del metabolismo. Nitrati 5 mg/l Il pericolo maggiore della contaminazione da nitrati deriva dalla loro trasformazione a nitriti all'interno dell'organismo. Cloruri 25 mg/l l'eccesso di cloruri può essere associato alla contaminazione dell'acqua potabile da parte di urine e liquami Controllare i parametri microbiologici consente di accertare che l’acqua non sia un veicolo di trasmissione di microrganismi patogeni. Le malattie più comuni causate da inquinamento microbiologico dell’acqua sono: tifo, paratifo, dissenteria, colera. E’ anche possibile che l’acqua veicoli virus come enterovirus, virus dell’epatite A, virus della poliomielite, o protozoi, o ancora uova ossiuri, tenie, ascaridi. A questo scopo si utilizzano indici microbiologici, quali la determinazione della carica batterica totale (a 22 e a 36 °C) e gli indici di contaminazione fecale. Valori Conta a 36°C Conta a 22 °C linee guida: 20 (UFC/ml) 100 (UFC/ml) L’analisi di coliformi totali e fecali è un indice più specifico di inquinamento fecale. Per questi ultimi, il più tipico microorganismo da ricercare è l’Escherichia Coli, di esclusiva origine fecale Limite di legge: 0 (UFC/100ml) La "fabbrica" dell'acqua L’acqua è la risorsa naturale per eccellenza, ma nonostante la sua naturale disponibilità non basta fare un buco nel terreno per poterne fruire. Per disporre di acqua sicura e controllata, distribuita nelle case in modo efficiente e reimmessa nell’ambiente dopo l’uso senza sostanze inquinanti, è indispensabile poter contare su un sistema d’impianti, reti e saperi estremamente articolato. Caratterizzato soprattutto da tecnologie d’avanguardia. Questo sistema è chiamato “ciclo idrico integrato”. Si tratta di una vera e propria “fabbrica dell’acqua” che, partendo dal prelievo della preziosa risorsa nelle forme disponibili sul territorio (sorgenti, fiumi, ecc.), la rende potabile e disponibile in ogni casa, fino a convogliarla e depurarla una volta utilizzata. Tutto questo avviene per fasi, ben distinte fra loro: 1) Captazione 2)Potabilizzazione 3)Distribuzione 4)Fognatura e Depurazione 5)Restituzione all'ambiente. Captazione La prima fase del ciclo idrico è la captazione o prelievo. L’acqua è ‘raccolta’ per essere portata alle nostre case. La captazione può avvenire da laghi, fiumi, bacini artificiali (acque superficiali), da pozzi e falde (acque sotterranee) o da sorgenti, soprattutto in montagna. Restituzione all'ambiente Al termine del ciclo le acque sono restituite all'ambiente. MONITORAGGIO E CONTROLLO Fognatura e depurazione Qualunque sia l’uso che ne facciamo, l’acqua finisce inevitabilmente nello scarico e da lì, attraverso la rete fognaria, arriva all’impianto di depurazione. Occorre ripulire il più possibile le acque reflue, prima che riprendano il loro viaggio verso il mare. Distribuzione Solo a questo punto inizia la terza fase: la distribuzione. Attraverso la rete di tubature l’acqua potabile è condotta dai serbatoi d’accumulo alle nostre case. Potabilizzazione Per essere bevuta e utilizzata senza rischi per la nostra salute, la risorsa idrica deve essere potabilizzata. Questa fase prevede che l’acqua sia sottoposta a trattamenti specifici, secondo la sua provenienza, che ne migliorino le caratteristiche fisiche, chimiche, biologiche fino a rispettare i parametri di qualità fissati dalle norme nazionali e internazionali.