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Emanuela Cau firma il corto interamente realizzato nella cittadina cagliaritana. Che si candida a diventare sede di un festival di film realizzati da giovanissimi. di Met
Si sono concluse le riprese del nuovo cortometraggio, "Una mela al giorno" della regista cagliaritana Emanuela Cau
, prodotto dalla Abaco, già nota in città per il corto "Una storia X". Protagonisti nove adolescenti di Quartu Sant'Elena, tra i 14
e i 20 anni, impegnati da maggio scorso a interpretare i personaggi abilmente cuciti dalla regista e sceneggiatrice Emanuela Cau.
«La storia è quella di una banda di ragazzi che irrompono furtivi nelle case - ha spiegato la regista- Dopo aver rovistato dappertutto fuggono al segnale del loro complice che fa da palo. In ogni casa però la banda lascia una mela, segno inequivocabile del loro passaggio. Durante il film si scoprirà lentamente qual è lo scopo di tali, insolite, visite».
Diverse le location utilizzate per le riprese. Dal mercato civico all'esterno di Sa domu e farra, alla casa campidanese di via Carducci alla bella cornice di piazza Sant'Elena.
«Abitazioni private sono state gentilmente messe a disposizione dalla popolazione- ha continuato Emanuela Cau- e si sono trasformate in set cinematografici con una partecipazione viva dei residenti. Sono molto soddisfatta del lavoro fatto perché c'è
stato l'entusiasmo giusto da parte di tutti, soprattutto ho trovato dei ragazzi molto motivati e incuriositi. Dopo una prima selezione, i protagonisti sono stati ammessi a un laboratorio di recitazione, del tutto gratuito, in cui hanno imparato a conoscere le varie professionalità indispensabili alla realizzazione di un film: dal ruolo del regista all'operatore di camera, dal direttore della fotografia al fonico e allo scenografo, dal costumista ai vari assistenti. A sollecitarli maggiormente è stato lo studio dei personaggi, uno dei momenti più difficili dell'intero progetto, perché richiede
spontaneità».
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Sul set spazio anche ai diversamente abili e agli anziani. E' il caso di Enrico, ragazzo down con un vivace approccio alla macchina da presa, e Francesca, sul set in sedia a rotelle a causa di un intervento chirurgico. Zia Barbara, invece, 85enne, fruttivendola, ha lavorato con un'energia sul set da fare invidiata a tutti.
Finite le riprese, ora "Una mela al giorno" è già in fase di montaggio. «In questo momento però esiste abcge un premontato - ha precisato Emanala Cau - lo stiamo lavorando assieme al contributo del fonico e del grafico. Tra un mese ci sarà la
proiezione aperta a tutti, dove saranno presenti anche i protagonisti». Decisamente soddisfatto il direttore artistico della Abaco. «La produzione è stata sostenuta da tutti- ha commentato Tiziano Polese- dalla Scuola elementare 3° Circolo, che ha ospitato il laboratorio, al gruppo folclorico "Città di Quartu"che ha messo a disposizione la casa campidanese, sede per le prove. Prossimo obiettivo di Abaco è fare di Quartu Sant'Elena la città del cinema giovane, dove far nascere un festival e un concorso di film realizzati con i giovani e dove le giurie saranno composte dai
ragazzi stessi».
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