UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA FACOLTÀ DI FARMACIA INFORMAZIONI INFORMATION SEDE DEL CONVEGNO Aula Magna - Rettorato Banchi di Sotto, 55 53100 Siena Tel. +39 0577 232000 MEETING LOCATION Aula Magna - Rettorato Banchi di Sotto, 55 53100 Siena Tel. +39 0577 232000 DI SIENA 18-19 OTTOBRE 2002 L a Scuola offre agli Specialisti in Scienza e Tecnologia Cosmetiche che hanno conseguito il Diploma di Specializzazione presso l'Università di Siena (o presso altre Università) la possibilità di restare aggiornati sugli aspetti scientifici, tecnici, normativi e di mercato riguardanti il settore cosmetico. Il Seminario è aperto anche a tutti gli operatori del settore. FACULTY OF PHARMACY SCHOOL OF SPECIALIZATION IN COSMETIC SCIENCE AND TECHNOLOGY (DIRECTOR: PROF. CECILIA ANSELMI) SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN SCIENZA E TECNOLOGIA COSMETICHE (DIRETTORE: PROF. CECILIA ANSELMI) SEMINARIO ANNUALE AGGIORNAMENTO UNIVERSITY OF SIENA SEGRETERIA SCIENTIFICA Prof.ssa Cecilia Anselmi Dott.ssa Marisanna Centini Scuola di Specializzazione in Scienza e Tecnologia Cosmetiche Via della Diana, 2 53100 Siena Tel. +39 0577 232039-72 Fax +39 0577 232070 e-mail: [email protected] SCIENTIFIC SECRETARIAT Prof.ssa Cecilia Anselmi Dott.ssa Marisanna Centini Scuola di Specializzazione in Scienza e Tecnologia Cosmetiche Via della Diana, 2 53100 Siena Tel. +39 0577 232039-72 Fax +39 0577 232070 e-mail: [email protected] SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Servizio Congressi Banchi di Sotto, 46 53100 Siena Tel. +39 0577 232132-3 Fax +39 0577 232134 e-mail: [email protected] ORGANIZING SECRETARIAT Servizio Congressi Banchi di Sotto, 46 53100 Siena Tel. +39 0577 232132-3 Fax +39 0577 232134 e-mail: [email protected] SITO INTERNET http://www.unisi.it/farmacia/cosmetici/cong2002/ScienzadellaBellezza.html INTERNET ADDRESS http://www.unisi.it/farmacia/cosmetici/cong2002/ScienzadellaBellezza.html ANNUAL REFRESHER COURSE SIENA 18-19 OCTOBER 2002 E very year the School offers to graduates from the School of Specialization in Cosmetic Science and Technology (either from other Universities) an opportunity to keep up to date on scientific, technical, marketing and regulatory aspects of cosmetology. The Course is open also to all practitioners in the field of cosmetology. PROGRAMMA 18 OTTOBRE 2002 8.30 9.30 Registrazione Apertura dei lavori Saluto del Prof. PIERO TOSI Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Siena Prof. VITO NACCI Preside della Facoltà di Farmacia Prof.ssa CECILIA ANSELMI Direttore Scuola di Specializzazione in Scienza e Tecnologia Cosmetiche Chairmen: CESARE PELLERANO - LUIGI CATTEL 9.45 GIUSEPPE PALMERO Il corpo femminile tra idea di bellezza e igiene: cosmetici, balsami e profumi alla fine del medioevo 10.30 CLAUDE BOUILLON L’innovazione in cosmetica 11.00 DANIELA GIACHETTI Le piante in cosmetica: miti e realtà 11.30 Coffee break Chairmen: CARLO ROSSI - FRANCESCO VERONESE 11.45 CARLA SCESA Tecnologia e formulazioni cosmetiche tra innovazione e ricerca 12.15 FRANCESCO DI PIERRO Nuovi prodotti naturali in cosmesi funzionale 12.45 Discussione 13.15 Colazione di lavoro Chairmen: ROBERTO MAFFEI FACINO - GIUSEPPE SALVATORE 14.45 LUISA PISTELLI Flora mediterranea: ricerche e prospettive di impiego in campo cosmetico 15.15 ANTONIO BETTERO Implicazioni tecnologiche nell’evaluation 15.45 MARISANNA CENTINI Derivati del riso: dalla ricerca all’impiego in cosmetica 16.15 Coffee break 16.30-18.15 Comunicazioni a tema libero Chairmen: IRENE CAGLIANI - CARLA SCESA 1. Materie prime e prodotti finiti: indagini su funzionalità, potenziale tossico irritante e fotoirritante mediante impiego di colture cellulari ed epidermide ricostituita B. BESOSTRI, I. CAGLIANI, S. GATTI, E. CORSINI. 2. Valutazione in vitro di conservanti di impiego cosmetico A. ETTORRE, C. ANSELMI, M. ANDREASSI, M. CENTINI, S. TAVARINI, P. NERI, A. DI STEFANO 3. Proprietà antiaging di derivati dell’Olea Europaea M. ANDREASSI, C. ANSELMI, M. CENTINI, M. CARINI, R. MAFFEI FACINO C. LA ROSA. E 4. Influenza delle ciclodestrine sulla degradazione e produzione di radicali liberi indotte dall’irraggiamento del filtro solare butilmetossidibenzoilmetano S. SCALIA, S. SIMEONI, A. BARBIERI E S. SOSTERO 5. Impiego di formulazioni liposomali per la veicolazione di principi attivi per uso cosmetico L. MONTENEGRO, D. PAOLINO, G. PUGLISI 6. Evaluation of cosmetic products by a combined rheological-tensiometric approach M. GREGORIO, A. BETTERO. 7. Moisturizing effect induced by biomimetic skin activation C. DAL BOSCO, A. BETTERO. 18.15 Discussione Chiusura dei lavori: Professore Emerito GIORGIO ADEMBRI 20.30 Cena sociale – Santa Maria della Scala PROGRAMMA 19 OTTOBRE 2002 9.00 Apertura dei lavori Prof. VITO NACCI, Prof.ssa CECILIA ANSELMI Facoltà di Farmacia Dr. ALBERTO DONATI Presidente UNIPRO – Milano Dr.ssa NADJA AVALLE ricorda la Figura del Professor Gianni Proserpio Prof. FLORIO TERENZI Presidente SOGECOS - Istituzione del "Premio Prof. Gianni Proserpio" Chairmen: MIRELLA COLELLA - LUIGI GAGLIARDI 9.30 SURESH C. RASTOGI Analysis of selected fragrance chemicals in cosmetic products 10.00 ANTONIO ARGENTIERI Il mercato cosmetico in Italia e nella UE nel 2001 10.30 URSULA VINCENT Oxidative Hair Dyes in Cosmetic Formulations: an example of Method Validation 11.00 Coffee Break 11.15 FLORIO TERENZI La situazione del complessivo mercato della bellezza: nuove tendenze 11.45-13.15 Comunicazioni a tema libero Chairmen: CARLA CARAMELLA - PIER GIOVANNI BARALDI 1. Sperimentazione "in vitro" e "in vivo" di liposfere per l’applicazione cosmetica di acido glicolico V. IANNUCCELLI, G. COPPI, N. SALA 2. L'odore floreale: ipotesi di interazione con il recettore olfattivo umano OR 17-40 A. BUONOCORE, C. ANSELMI, M. CENTINI, D. DI MARIO, D. CALAMANDREI, N. NICCOLAI E H. HATT 3. Ruolo del GSH nei processi di detossificazione dei prodotti di perossidazione lipidica (4-idrossi-2-nonenale) in colture cellulari di cheratinociti (NCTC 2544): effetto inibitorio delle radiazioni UVB P. GRANATA, M. CARINI, G. ALDINI, R. MAFFEI FACINO 4. Stabilità della vitamina A e della vitamina A palmitato nel tempo e sotto radiazioni UVB ed UVA M.E. CARLOTTI, V. ROSSATTO, M. GALLARATE 5. Colloidal carriers for cosmetic application F. PAVANETTO, P. PERUGINI, I. GENTA, B. CONTI, T. MODENA, S. SCALIA 6. Substituted polyvynil alcohol in micelles and spheres B.LUPPI, T. CERCHIARA, F. BIGUCCI, I. ORIENTI, V. ZECCHI 13.15 Discussione 13.30 Colazione di lavoro Chairmen: RITA PATRIZIA AQUINO - LUCIA BOVALINI - ENEA MENEGATTI 14.45 ISABELLE MARTIN Normative in discussione a livello comunitario 15.15 NICOLA LOPRIENO Tossicologia delle tinture per capelli 15.45-17.15 Comunicazioni a tema libero 1. Caratterizzazione del profilo polifenolico e valutazione dell’attività antiossidante di estratti vegetali di potenziale interesse nel settore cosmetico L. MILELLA, R. P. AQUINO 2. Frutti di Euterpe oleracea Mart. (palma di Açai) come fonte di polifenoli per preparazioni cosmetiche S. GALLORI, A.R. BILIA, M.C. BERGONZI, F.F. VINCIERI 3. Crosslinked polyacrylic acid as vehicles for topical delivery of hydrophilic and lipophilic vitamins B. LUPPI, T. CERCHIARA, F. BIGUCCI, I. ORIENTI, V. ZECCHI 4. Helicobacter pylori in manifestazioni cutanee: l’approccio biochimico ad un problema cosmetologico R. MINI, L. BOVALINI, P. LUSINI, P. MARTELLI, L. TRABALZINI, A. SANTUCCI 5. Film bioadesivo contenente caffeina per il trattamento della cellulite S. NICOLI, V. AMORETTI, A. CASTILLETTI, P. COLOMBO, C. PADULA, P. SANTI 6. Determinazione degli esteri di α-idrossiacidi in formulati cosmetici A. CICALÒ, R. NETTI, C. ANSELMI, M. CENTINI, C. GENOVA 17.15 Discussione - Chiusura dei lavori PROGRAMME, 18 OCTOBER 2002 8.30 9.30 Registration Opening Welcome by Prof. PIERO TOSI Rector of the University of Siena Prof. VITO NACCI Dean of the Faculty of Pharmacy Prof.ssa CECILIA ANSELMI Director of School of Specialization in Cosmetic Science and Technology Chairmen: CESARE PELLERANO - LUIGI CATTEL 9.45 GIUSEPPE PALMERO Feminine body between beauty and hygiene: cosmetics, balsams and perfumes at the end of Middle Ages 10.30 CLAUDE BOUILLON The innovation in cosmetics 11.00 DANIELA GIACHETTI Plants in cosmetics: myth and reality 11.30 Coffee break Chairmen: CARLO ROSSI - FRANCESCO VERONESE 11.45 CARLA SCESA Technology and cosmetic formulation between innovation and research 12.15 FRANCESCO DI PIERRO New natural products in functional cosmetics 12.45 Discussion 13.15 Lunch break Chairmen: ROBERTO MAFFEI FACINO - GIUSEPPE SALVATORE 14.45 LUISA PISTELLI Mediterranean flora: researches and perspectives for the use in cosmetic field 15.15 ANTONIO BETTERO Technological implications in the evaluation 15.45 MARISANNA CENTINI Rice derivatives: from research to cosmetic application 16.15 Coffee break 16.30-18.15 Free Communications Chairmen: IRENE CAGLIANI - CARLA SCESA 1. Raw materials and finished products: investigation on functionality, toxic irritant and photo-irritant potential by the use of cellular culture and reconstituted epidermis B. BESOSTRI, I. CAGLIANI, S. GATTI,, E. CORSINI. 2. In vitro evaluation of cosmetic preservatives A. E TTORRE , C. A NSELMI , M. A NDREASSI , M. C ENTINI , S. T AVARINI , P. NERI, A. DI STEFANO 3. Antiaging activity of Olea Europaea derivatives M. ANDREASSI, C. ANSELMI, M. CENTINI, M. CARINI, R. MAFFEI FACINO C. LA ROSA. E 4. Influence of cyclodextrins on the photostability and photo-induced free readical production by the sunscreen agent, butylmethoxydibenzoylmethane S. SCALIA, S. SIMEONI, A. BARBIERI E S. SOSTERO 5. Liposomial formulations to vehicle actives for cosmetic use L. MONTENEGRO, D. PAOLINO, G. PUGLISI 6. Evaluation of cosmetic products by a combined rheological-tensiometric approach M. GREGORIO, A. BETTERO. 7. Moisturizing effect induced by biomimetic skin activation C. DAL BOSCO, A. BETTERO. 18.15 Discussion Close of the meeting - Professor Emeritus GIORGIO ADEMBRI 20.30 Social dinner – Santa Maria della Scala PROGRAMME, 19 OCTOBER 2002 9.00 Opening Prof. VITO NACCI, Prof.ssa CECILIA ANSELMI Faculty of Pharmacy Dr. ALBERTO DONATI President UNIPRO – Milan Dr.ssa NADJA AVALLE introduces the Figure of Professor Gianni Proserpio Prof. FLORIO TERENZI President SOGECOS - Institution of "Professor Gianni Proserpio Awards" Chairmen: MIRELLA COLELLA - LUIGI GAGLIARDI 9.30 SURESH C. RASTOGI Analysis of selected fragrance chemicals in cosmetic products 10.00 ANTONIO ARGENTIERI The cosmetic market in Italy and in UE in 2001 10.30 URSULA VINCENT Oxidative Hair Dyes in Cosmetic Formulations: an example of Method Validation 11.00 Coffee Break 11.15 FLORIO TERENZI The total market beauty situation: new trends 11.45-13.15 Free Communications Chairmen: CARLA CARAMELLA - PIER GIOVANNI BARALDI 1. Lipospheres "in vitro" and "in vivo" experiments for glycolic acid cosmetic application V. IANNUCCELLI, G. COPPI, N. SALA 2. Floral odour: interaction hypothesis with human olfactive receptor OR 17-40 A. BUONOCORE, C. ANSELMI, M. CENTINI, D. DI MARIO, D. CALAMANDREI, N. NICCOLAI E H. HATT 3. Role of GSH in detossification processes of lipidic peroxidation products (4-hydroxy-2-nonenal) in keratinocytes cell culture (NCTC 2544): inhibitory effect of UVB radiations P. GRANATA, M. CARINI, G. ALDINI, R. MAFFEI FACINO 4. Vitamin A and vitamin A palmitate stability and UVA-UVB photostability M.E. CARLOTTI, V. ROSSATTO, M. GALLARATE 5. Colloidal carriers for cosmetic application F. PAVANETTO, P. PERUGINI, I. GENTA, B. CONTI, T. MODENA, S. SCALIA 6. Substituted polyvynil alcohol in micelles and spheres B.LUPPI, T. CERCHIARA, F. BIGUCCI, I. ORIENTI, V. ZECCHI 13.15 Discussion 13.30 Lunch break Chairmen: RITA PATRIZIA AQUINO - LUCIA BOVALINI - ENEA MENEGATTI 14.45 ISABELLE MARTIN Regulations in discussion from a community level 15.15 NICOLA LOPRIENO Hair dyes toxicology 15.45-17.15 Free Communications 1. Characterization of polyphenolic profile and evaluation of antioxidant activity of plants extracts as potential interest in the cosmetic field L. MILELLA, R. P. AQUINO 2. Euterpe oleracea Mart. fruits as polyphenol source for cosmetic formulations S. GALLORI, A.R. BILIA, M.C. BERGONZI, F.F. VINCIERI 3. Crosslinked polyacrylic acid as vehicles for topical delivery of hydrophilic and lipophilic vitamins B.LUPPI, T. CERCHIARA, F. BIGUCCI, I. ORIENTI, V. ZECCHI 4. Helicobacter pylori in cutaneous reactions: biochemical approach to cosmetic problem R. MINI, L. BOVALINI, P. LUSINI, P. MARTELLI, L. TRABALZINI, A. SANTUCCI 5. Bioadesive film containing caffeine for cellulite treatment S. NICOLI, V. AMORETTI, A. CASTILLETTI, P. COLOMBO, C. PADULA, P. SANTI 6. Analysis of α-hydroxyacid esters in cosmetic products A. CICALÒ, R. NETTI, C. ANSELMI, M. CENTINI, C. GENOVA 17.15 Discussion and close of the meeting Il corpo femminile tra idea di bellezza e igiene: cosmetici, balsami e profumi alla fine del Medioevo G. Palmero Sul finire del Medioevo, del corpo femminile permangono ancora molteplici rappresentazioni, anche opposte tra loro. La donna è innanzitutto “matrice”: la medicina (degli uomini) si occupa di questa sorta di “maschio imperfetto” solo se è gravida. Dal canto loro, infaticabili, i predicatori ne denunciano l’ambigua natura. La loro è una sensualità tentatrice che inganna, la cui lascivia malcela una perenne esca diabolica. Nell’arte, al contrario, se ne esalta l’aspetto armonico: è ormai una natura “angelicata”, riflesso terreno della divina (armonica perfezione) bellezza. Ma quali erano i veri canoni della bellezza femminile del tempo e concretamente come poteva una donna aspirare a raggiungerli? A questa e ad altre domande, insite nel titolo del mio intervento, cercherò di rispondere traendo spunto da una serie di fonti documentarie, tipologicamente diverse. L’innovazione in cosmetica C. Bouillon Uno sguardo ai risultati raggiunti da quando la Direttiva europea ha riconosciuto ai cosmetici un proprio “campo di azione” è necessario per proiettarsi al futuro. – Innanzi tutto nel campo dei capelli, la grande rivoluzione dei polimeri cationici, che hanno permesso non solo di pulire i capelli ma anche di abbellirli favorendo tutti i processi dell’hairdressing. – Un notevole miglioramento si è avuto nello sviluppo di nuove materie prime, dalle cere ad un’ampia gamma di olii etc. – I filtri solari sono un altro campo in cui la conoscenza e la tecnologia hanno fatto notevoli progressi. Inoltre l’armonizzazione nelle metodologie per determinare i fattori di protezione solare, fatta dal Colipa, è stato un altro passo fondamentale. L’identificazione dei danni causati dai raggi UVB come responsabili delle scottature e, a lungo termine, del rischio dei tumori della pelle e dai raggi UVA come responsabili dell’invecchiamento ha permesso di trovare filtri solari più efficaci. Correlato ai filtri solari c’è il problema della prevenzione anti-ageing e antirughe. – Nel campo dello skincare i passi fondamentali riguardano i liposomi, gli oleosomi, le nanocapsule e le triple emulsioni. Ma gli sviluppi più stupefacenti si stanno facendo nel campo delle alternative ai test su animali. Altro campo che sta avendo un sviluppo favoloso sono le culture cellulari della pelle. Il futuro dei nostri prodotti sta non solo nel mantenere in buono stato, correggere e riparare ma anche nel contribuire al benessere e a influenzare direttamente o indirettamente lo stato psicologico delle persone. Le piante in cosmetica miti e realtà D. Giachetti Per millenni, fin dall’inizio del 1900, la cosmetica utilizzava esclusivamente sostanze naturali. Con il progredire della chimica le sostanze di origine naturale furono rapidamente sostituite dalle molecole di sintesi. La reintroduzione di derivati vegetali nei cosmetici risale agli anni ’50. Nella presentazione si mette in evidenza necessità di operare in modo scientifico per ottenere il duplice risultato della efficacia e della sicurezza del prodotto cosmetico. Tecnologia e formulazioni cosmetiche tra innovazione e ricerca C. Scesa I prodotti cosmetici sono stati protagonisti, negli ultimi anni, di una profonda trasformazione, dovuta a una serie di importanti fattori, tra cui l’aggiornamento tecnico delle normative internazionali, l’avvento di una maggior conoscenza scientifica della pelle e dei suoi meccanismi biochimici, la maggiore sensibilità verso l’ambiente (accresciuta dai rilevanti fenomeni meteorologici degli ultimi anni) e, per finire, l’incontro di culture e razze diverse che ha portato a nuovi principi attivi, nuovi ingredienti e un nuovo concetto di bellezza come equilibrio tra spirito e corpo. Le nuove formulazioni e le nuove tecnologie hanno determinato una serie di importanti successi cosmetici, con lo studio e la realizzazione di innovazioni di prodotto (emulsioni a struttura organizzata, tecnologie a freddo, sistemi micellari lavanti) e l’ottenimento di nuove funzionalità per i trattamenti della cute e dei capelli. Dall’incontro di esperienze scientifiche diverse sono nate nuove discipline al servizio della bellezza, quali l’ingegneria cutanea (che studia le caratteristiche meccaniche della pelle, le vie di passaggio dei principi attivi dal prodotto alla cute, fino alla dimostrazione dell’ efficacia per via strumentale) e l’aromacosmesi, scienza del terzo millennio, che presta una attenzione globale al benessere dell’uomo: dalla psiche alla cute, coinvolgendo non soltanto sensazioni ma importanti reazioni biochimiche. La relazione vuol essere un escursus tra le innovazioni: di prodotto, di sostanze, di funzionalità (dalla prevenzione dell’invecchiamento, al make up, alla tricologia), grazie alle nuove conoscenze e ai nuovi ingredienti. Le numerose materie prime e principi attivi usati nei prodotti cosmetici stanno infatti subendo importanti trasformazioni. Come origine: dalle nuove fonti vegetali (coltivazioni rinnovabili), all’ingegneria genetica (su colture cellulari vegetali), ai derivati marini, oppure da trasformazioni biotecnologiche o da sintesi chimica, come i nuovi polimeri e co-polimeri funzionalizzati, i derivati siliconici, i nuovi emulsionanti, le molecole odorose e i filtri solari di ultima generazione. Nel boom degli ultimi anni bisogna ricordare altresì le combinazioni sinergiche di principi attivi, che offrono al tecnico formulatore, sistemi spesso molto innovativi e altamente documentati, ad attività plurifunzionale e ad elevate performances. Formulare cosmetici sicuri ed efficaci negli anni 2000 vuol dire altresì possedere un importante bagaglio di conoscenze, non soltanto tecniche, ma legate alla trasformazione della società e della cultura che l’accompagna. Significa, per il tecnico, un aggiornamento continuo per capire e realizzare i bisogni di uno dei più evolutivi e dinamici settori delle discipline al servizio del benessere dell’uomo. Nuovi prodotti naturali in cosmesi funzionale A. Cristoni, F. Di Pierro Gli estratti lipofili dei semi di Cucurbita pepo L. e dei frutti di Zanthoxylum alatum Roxb. sono stati preparati per mezzo di tecniche di estrazione specifiche, comprendenti l’uso di CO2 ipercritica. Il vantaggio consiste nell’ottenimento di estratti lipidici privi di solventi. L’ estratto di Cucurbita pepo L. ha indotto una riduzione significativa della brillantezza cutanea fino ad almeno otto ore dopo l’applicazione, senza interferire sulla secrezione cutanea e la composizione chimica del sebo. L’estratto di Zanthoxylum alatum diluito con alcool oleilico ha mostrato di indurre una riduzione della sensazione di temperatura sulla cute e di inibire il prurito nel cuoio capelluto. Questi interessanti aspetti di efficacia cosmetica rendono gli estratti di Cucurbita pepo e di Zanthoxylum alatum ingredienti funzionali originali per vari tipi di formulazioni. Flora mediterranea: ricerche e prospettive di impiego in campo cosmetico L. Pistelli, I. Morelli L’aumentato interesse verso tutto ciò che presenta poca tossicità e che sia ecologicamente compatibile ha portato negli ultimi decenni ad un notevole incremento nella produzione di prodotti di origine vegetale, sia per scopi terapeutici, nutrizionali che cosmetici. Da anni il nostro gruppo di ricerca ha focalizzato la sua attività fitochimica su piante appartenenti alla flora mediterranea (e non solo), con lo scopo di studiare specie endemiche e meno note, appartenenti a generi già usati nella medicina tradizionale di molti paesi europei, ma anche asiatici o sudamericani. Dato che nella moderna cosmesi vengono impiegati sia gli estratti che i composti purificati di origine vegetale, lo studio fitochimico e biologico condotto su tali piante può portare all’identificazione di nuovi interessanti composti da utilizzare per questi scopi. Nelle formulazioni di un fitocosmetico i prodotti di origine vegetale trovano impiego come eccipienti, coloranti, profumi, lipidi, oppure come derivati funzionali, cioè principi attivi in grado di svolgere una precisa funzione cosmetica. Tra i costituenti delle piante utilizzati come principi attivi ritroviamo diverse classi di composti, come bioflavonoidi (noti per le loro proprietà antiossidanti), acidi grassi insaturi (favorenti il rinnovamento cellulare), olii essenziali (sostanze profumate o dotate di attività antimicrobiche ed antifungine). Dato che per il prodotto cosmetico esiste il rischio di contaminazione biologica, per cui è importante l’utilizzo di una o più sostanze conservanti per impedire il raggiungimento di un’elevata carica microbica, la scoperta di nuove sostanze all’interno dell’estratto, dotate di attività antibatterica (ma che non sono considerate conservanti veri e propri) può risultare utile nella formulazione del fitocosmetico. Sarà illustrato lo studio fitochimico condotto su alcune piante della flora mediterranea con possibilità di impiego in campo cosmetico, mettendo in evidenza le proprietà biologiche dimostrate dagli estratti e da alcuni metaboliti da essi isolati. Implicazioni tecnologiche nell’evaluation A. Bettero L’applicazione topica per sua natura provoca delle perturbazioni che necessariamente coinvolgono il dominio strutturale e superficiale del sistema-pelle con cui si viene a contatto. In questo contesto l’evaluation risulta alquanto problematica e di difficile attuazione con i test e con le metodologie esistenti. L’approccio cosmetologico TVS ha consentito di andare oltre l’analisi puntuale considerando anche gli aspetti strutturali e superficiali di un sistema, e di considerare anche la pelle come un sistema integrato. Il know how TVS consente di valutare obiettivamente il gap esistente tra design tecnologico formulativo e la presunzione di affinità e di funzionalità, consentendo di progettare sistemi formulativi cosmetici bioadesivi su base concettualmente innovativa scegliendo in modo mirato gli elementi compositivi e la forma tecnica. Modificazioni tensiometriche indotte sulla pelle dopo applicazione topica bioadesiva. Rice derivatives: from research to cosmetic application C. Anselmi, M. Centini, M. Andreassi, A. Buonocore, F. Tsuno, R. Maffei Facino, A. Sega Today an increasing interest for the utilisation of natural products can be easily observed and the rice constituent are know to be effective for health and beauty. The products object-of this presentation are: Inositol, Phytic acid, Ferulic Acid and its derivatives. The natural ingredients were studied in order to evaluate their effect on the skin when applied in a cosmetic vehicle. In particular the results observed indicated that Ferulic acid and its derivatives are more active than vitamin E. This activity was expressed on the basis of conformational analysis. Materie prime e prodotti finiti: indagini su funzionalità, potenziale tossico irritante e fotoirritante mediante impiego di colture cellulari ed epidermide ricostituita B. Besostri, I. Cagliani, S. Gatti, E. Corsini E’ possibile impiegare colture cellulari e modelli di epidermide ricostituita in vitro per la valutazione della citotossicità e dell’efficacia di prodotti cosmetici e materie prime. Questi test in vitro sono una alternativa importante alla sperimentazione animale e agli studi clinici su volontari. Possono inoltre fornire dati tecnici per documentare l’efficacia e la sicurezza dei prodotti cosmetici. In vitro evaluation of cosmetic preservatives A. Ettorre, C. Anselmi, M. Andreassi, M. Centini, S. Tavarini, P. Neri, A. Di Stefano Preservatives are added to many final products, such as detergents, cosmetics, pharmaceuticals and vaccines. We conducted an in vitro investigation of the apoptosis- and necrosis-inducing potential of brief applications (10 min) of four common preservatives: ethylene glycol monophenyl ether, 2-phenoxyethanol (EGPE), imidazolidinyl urea (IMU), a mixture of 5-chloro2-methyl-4-isothiazolin-3-one and 2-methyl-4-isothiazolin-3-one (CMI/MI), and 1,2-pentanediol, a “preservative-non-preservative” best known as pentylene glycol. Using HL60 cells, we monitored the kinetics of cell toxicity with the MTT test and analysed extranuclear end points of apoptosis, i.e. phosphatidylserine exposure and nuclear fragmentation. Preservative treatment resulted in a dose-dependent decrease of cell viability. The mode of cell death was dose-dependent: necrosis occurred at high concentrations while apoptosis, shown by DNA laddering, DNA sub-diploid peak and caspase-3 activation, occurred at lower concentrations 0-24hr after exposure to a single dose: CMI/MI induced apoptosis at low concentrations (0.0010.01%) and necrosis at high concentrations (0.5-0.1%); IMU and EGPE required higher concentrations to induce apoptosis (IMU 0.01-0.1% and EGPE 0.01-0.5%) or necrosis (IMU 0.5-1% and EGPE only at 1%). PG induced apoptosis only at 5%. Externalization of PS, a hallmark of apoptosis, occurred early in HL60 treated with low concentrations of CMI/MI and EGPE and was concomitant with the subdiploid peak in HL60 treated with PG. However, it did not occur in HL60 treated with IMU. In conclusion, at appropriate concentrations, each of the four preservatives modulates the apoptotic machinery by a caspase-dependent mechanism. Thus, apoptosis could be a good parameter to evaluate the cytoxicity of these chemical compounds. Antiaging activity of Olea Europaea derivatives M. Andreassi, C. Anselmi, M. Centini, M. Carini, R. Maffei Facino e C. La Rosa At the present time it is easy to observe an increasing interest for the utilization of natural products as opposed to synthetic ones. The drug, food and cosmetic industry mostly use synthetic phenolic compounds with the aim of scavenging free radicals. In the cosmetic industry, in particular, these compounds are used to delay the skin ageing process. Grape, olive and orange are fruits rich in antioxidants which are poorly exploited by the industry. Persuing our interest in the field of natural antioxidant discovery, we have evaluated “in vitro” in different experimental models the radical scavenging activity of raw extracts coming from manufacturing process of olive oil. The products exhibit a marked antioxidant activity with an IC 50 ranging from 1 to 5 µg/ml which is largely over to that of vitamin E. In addition the compounds show a sinergistic interaction and a stabilizing effect. Influence of cyclodextrins on the photostability and photo-induced free readical production by the sunscreen agent, butylmethoxydibenzoylmethane S. Scalia, S. Simeoni, A. Barbieri e S. Sostero The expanding knowledge of the harmful effects of sunlight has promoted the widespread use of topical sunscreen preparations. One of the most important characteristic of an effective sunscreen agent is a high photostability since the decomposition of the UV filter under sunlight irradiation not only reduces the screening efficiency but can also lead to accumulation on the skin of harmful degradation products . This study describes the effect of cyclodextrin complexation on the photo-induced degradation and production of free radicals by the sunscreen agent, butyl-methoxydibenzoylmethane (BMDBM). Spin-trapping/electron paramagnetic resonance spectroscopy was used to evaluate the formation of radicals and high-performance liquid chromatography to measure the extent of BMDBM photodegradation. The results obtained demonstrate that the free radicals generated by BMDBM when exposed to simulated sunlight are effectively scavenged by inclusion of the sunscreen agent into the hydroxypropyl-b-cyclodextrin (HP-b-CD) cavity. In addition, the photodegradation of BMDBM was reduced by complexation with HP-b-CD, both in solution and in emulsion preparations. Therefore, the complex of HP-b-CD with BMDBM can be considered a promising way to improve the physico-chemical properties of the UV filter. Impiego di formulazioni liposomali per la veicolazione di principi attivi per uso cosmetico L. Montenegro, D. Paolino, G. Puglisi In questo lavoro è stata presa in esame la possibilità di incrementare la permeazione cutanea della diosmina, un flavonoide glicosidico con elevata attività vasoprotettrice e “radical scavenger”, impiegando vescicole liposomiali ottenute con differenti miscele fosfolipidiche (Phospholipon 80® e Phospholipon 80 H®). I risultati degli esperimenti di permeazione in vitro, attraverso pelle umana, indicano che i due sistemi liposomiali presi in esame consentono di incrementare la quantità di diosmina permeata attraverso la cute di circa 2.5 volte rispetto ad una soluzione acquosa satura di diosmina, utilizzata come controllo. Evaluation of cosmetic products by a combined rheological-tensiometric approach” M. Gregorio, A. Bettero Nell’ottica prospettica di una cosmetologia scientificamente accreditata, un problema di grande attualità ma di difficile soluzione è quello di coniugare gli aspetti compositivi e tecnico-formulativi con la compliance cosmetica e l’efficacia funzionale. Ad ogni sistema formulativo è associata una trama microstrutturale che dipende dagli elementi di volume e dalla forma tecnica (emulsione, gel, ecc.). Le interazioni che si generano negli strati più interni si riflettono a livello superficiale sottoforma di energia libera. Il profilo energetico superficiale risultante è un indicatore di qualità, stabilità e di affinità per la pelle. Partendo da questi presupposti, nel Centro di cosmetologia chimica è stato sviluppato un approccio metodologico concettualmente innovativo in grado di determinare e di correlare l’impronta reologica e l’impronta tensiometrica proprie di un sistema formulativo, e di valutare le modificazioni indotte da variabili compositive, da instabilità o da variabili di processo. Moisturizing effect induced by biomimetic skin activation C. Dal Bosco, A. Bettero Il TVS skin test valuta lo stato epidermico funzionale e le sue modulazioni attraverso il riflesso energetico superficiale indotto dallo sbilanciamento delle forze inter e intramolecolari associate all’attività biosintetica e al turnover epidermici. Con il TVS skin test si misurano la componente energetica polare normalizzata della pelle CPn e l’indice CPW% ad essa correlato quali marker obiettivi di funzionalità cutanea e di idratazione epidermica. L’attivazione biomimetica, parte integrante del TVS skin test, si attua mediante applicazione topica di un film liposomiale a indice di bioadesività TVS controllato per valutare la reattività specifica della pelle. L’effetto idratante indotto e la sua modulazione nel tempo si possono misurare in modo obiettivo mediante l’indice CPW%, che si determina dalla differenza tra la CPn della pelle e quella corrispondente misurata su un mezzo inerte non assorbente e non idratato a titolo tensiometrico noto. Analysis of selected fragrance chemicals in cosmetic products S. C. Rastogi Perfumes provide pleasure to the consumer and they also mask malodours of other ingredients in the products. Perfumes are composed of several fragrance substances selected from a battery of approximately 3000 fragrance chemicals and essential oils. A recent evaluation by the EU Scientific Committee on Cosmetic products and Non-Food Products (SCCNFP) has indicted that perfume allergy is an increasing problem for the consumer. The SCCNFP has identified 24 fragrance substances as potential fragrance allergens. On the basis of SCCNFP opinion, the European Commission has proposed a regulation that requires labelling of these 24 fragrance chemicals when present in cosmetic products over certain concentration. Thus, both the cosmetic industry and the Member States need a suitable analytical method for compliance checking of cosmetic products with regard to the content of the 24 fragrance allergens. In the present communication, a GC-MS method is described for the analysis of 23 of these fragrance substances. Furthermore, suitable methods for the extraction of fragrance materials from various types of cosmetic products are described. The detection limits of the target fragrance substances have been found to be approximately 1 ppm. The recoveries of the fragrance substances were 79-116% and the relative standard deviation of the determination was within 12% for all of the target fragrance substances. There are a few problems with regard to the validation of the present method for the analysis of fragrance substances in cosmetic products. To overcome these problems, a manual inspection of GC- MS data is required both for the identification and quantification of the fragrance substances. Il mercato cosmetico in Italia e nella UE nel 2001 A. Argentieri Il mercato cosmetico italiano ha avuto, anche nel 2001, un andamento positivo con un aumento del + 5% dei consumi interni ed un aumento medio dei prezzi del +3,2% . Si è quindi registrato un aumento reale ampiamente superiore al PIL. Il fatturato delle aziende è aumentato nella stessa misura del +5% ma ad esso va sommato l’export che ha registrato un aumento del +16%; la bilancia dei pagamenti del settore presenta un attivo di 580 milioni di Euro. Il quadro generale del settore è quindi positivo ed anche le prospettive di sviluppo fanno prevedere ulteriori aumenti sia a breve che a lungo termine. Sul piano dei consumi interni infatti influenzeranno positivamente l’ingresso di nuovi consumatori della terza età, lo sviluppo di alcune categorie di prodotti in particolare quelli per teenagers, juniors, uomo e anti-ageing. Tra i canali distributivi l’ Erboristeria e la Farmacia sono stati i più dinamici. Nessuno spostamento significativo si è verificato per quanto riguarda la ripartizione tra le categorie di prodotti. Per quanto riguarda l’Unione Europea l’andamento generale è stato leggermente inferiore (4.5%). Di particolare interesse la Germania che ha registrato un aumento a valore del +1.0% e che è in stasi da oltre due anni. Per quanto riguarda le 3 grandi aree, Europa, Usa e Giappone, è confermato che l’Europa Occidentale, includendo anche Norvegia e Svizzera, è superiore agli USA. Oxidative Hair Dyes in Cosmetic Formulations: an example of Method Validation U. Vincent, G. Bordin, A.R. Rodriguez A method has been developed and validated for the analysis of commonly used intermediates of oxidative hair dyes in commercial cosmetic formulations including both liquid and cream forms, dark and blonde shades. The commercial formulations are submitted to extraction by an organic solvent and the resulting aqueous phase is analyzed by reverse phase HPLC with a gradient elution and detection with DAD. A spectra library containing 200-400 nm spectra of the target substances and their HPLC retention times has been recorded for the identification. The quantification of the target substances is also performed after spiking of the commercial formulations, using an external calibration. The recoveries obtained are very good for all selected intermediates. The whole procedure has been found to be highly suitable for the identification and quantification of dye intermediates. After in-house validation, the procedure is currently evaluated through an intercomparison exercise in order to be proposed as reference method for the determination of 16 selected hair dyes in commercial cosmetic formulations. La situazione del complessivo mercato della bellezza: nuove tendenze F. Terenzi Non pervenuto Lipospheres "in vitro" and "in vivo" experiments for glycolic acid cosmetic application V. Iannuccelli, G. Coppi, N. Sala Among the various lipid carriers, lipospheres represent an encapsulation system utilizing naturally occurring lipids having chemical affinity with cutaneous compounds (tryglicerides and phospholipids). The recent focusing of the cosmetic technology on such a lipid carrier is due to physical stability, ease of preparation and scale up, high entrapment of hydrophobic substances, ability to retain or sustain the release of active substances to the stratum corneum as well as to protect them from environmental degradation. In this regard, the present study describes the in vitro and in vivo characterization of lipospheres for the cutaneous delivery of glycolic acid in order to reduce the skin damage and to improve its effectiveness. In particular, triglyceride/phospholipid ratios of 4:1 and 5:1 as well as a phospholipid concentration of at least 2% were found to represent the most favourable conditions leading to the highest liposphere yields. Glycolic acid resulted in an amorphous state inside the lipospheres and, although the unfavourable tristearin/glycolic acid partition coefficient, a rather high loadind level was found. This can be related to the miscibility of drug melt and lipid melt as well as the lipid polymorphic transitions leading to a more disordered lattice. Assayes for skin tolerance and cell renewal ability in human subjects demonstrated the less irritation potential and the same efficacy for the application of glycolic acid entrapped in the lipid carrier in comparison with the unencapsulated one. L’odore floreale: ipotesi di interazione con il recettore olfattivo umano OR 17-40 A. Buonocore, C. Anselmi, M. Centini, D. Di Mario, D. Calamandrei, N. Niccolai e H.Hatt In seguito alla scoperta dei recettori olfattivi e della loro espressione funzionale il modelling di una interazione specifica tra odorante e recettore proteico ha trovato un riscontro sperimentale e non è più solo una teoria. La presente ricerca costituisce un progetto di indagine nel campo della percezione olfattiva tendente a stabilire le possibili interazioni tra le molecole odorose e il recettore olfattivo umano. A parte l’evidente interesse applicativo che può derivare da questo studio, una buona conoscenza delle interazioni molecola-recettore può rappresentare la chiave per la decifrazione del “codice olfattivo”. Lo studio effettuato è indirizzato a “creare” una forma tridimensionale del recettore olfattivo umano OR 17-401 attraverso il Molecular Modelling. Il modello elaborato per il recettore OR 17-40 può essere utile nel predire le affinità del recettore stesso per altri ligandi. In futuro, il nostro obiettivo è quello di migliorare il modello del recettore olfattivo umano, quindi sintetizzare nuove molecole odorose che possano essere “testate” col recettore. Ruolo del GSH nei processi di detossificazione dei prodotti di perossidazione lipidica (4-idrossi-2-nonenale) in colture cellulari di cheratinociti (NCTC 2544): effetto inibitorio delle radiazioni UVB P. Granata, M. Carini, G. Aldini, R. Maffei Facino Non pervenuto Stabilità della vitamina A e della vitamina A palmitato nel tempo e sotto radiazioni UVB ed UVA M.E. Carlotti, V. Rossatto, M. Gallarate La fotostabilità della vitamina A e della Vitamina A palmitato è stata studiata in diversi mezzi. Sono state analizzate spettrofotometricamente dopo irraggiamento UVB ed UVA soluzioni in etanolo e ottilottanoato di queste due vitamine, sole ed in presenza di filtri solari (3,4 metilbenzilidene canfora, butil metossi dibenzoil metano, e ottil metossicinnamato) o beta carotene e di-terz-butil idrossitoluene (BHA). E’ stata preparata un’emulsione fluida con lo 0.5%p/p di retinilpalmitato, in presenza ed in assenza di BHA. L’olio contenente la vitamina è stato estratto con HCl e alluminio solfato ed analizzato spettrofotometricamente sotto radiazioni UVA ed UVB. L’emulsione fluida contenente retinilpalmitato, in presenza ed in assenza di BHA è stata stoccata a diverse temperature ed analizzata ogni settimana spettrofotometricamente per un mese. Il butil dibenzoil metano, tra tutti i filtri testati, ha la maggiore azione protettiva verso vitamina A e vitamina A palmitato, mentre il beta carotene non protegge nessuna delle due vitamine. Il BHA inibisce la fotodegradazione di entrambe le vitamine disciolte in ottilottanoato, suggerendo che l’ossigeno possa essere coinvolto nella loro degradazione. L’emulsione O/A promuove leggermente la degradazione dell’estere della vitamina A. Il di-terz-butil idrossitoluene protegge il retinilpalmitato dalla degradazione indotta dalla luce e dal calore Colloidal carriers for cosmetic application F. Pavanetto, P. Perugini, I. Genta, B. Conti, T. Modena, S. Scalia The authors investigated the feasibility of colloidal delivery systems such as liposomes and nanoparticles in cosmetic fields. Glycolic acid is used in many cosmetic products as exfoliant and moisturizer. Unfortunately, the greater glycolic acid cosmetic benefits the greater is the potential for skin irritation as far as burning. For this purpose liposomes and liposomes modified by chitosan addition were evaluated as delivery systems to load glycolic acid in order to optimize the acid cosmetic properties lowering its side effects. The results obtained show that liposomes are always suitable to modulate glycolic acid release; further significant release control is obtained by addition of chitosan into the liposomes. Sunscreen preparations are usually applied to large skin areas to prevent sunlight-induced erythema; but their effectiveness implies a high photostability of the sunscreen agent and a formation of a thin layer of the sunscreen agent on the skin. The authors investigated the influence of nanoparticle-based systems on the light-induced decomposition of a sunscreen agent. Results showed that the photodegradation of the sunscreen agent in emulsion vehicles was reduced by encapsulation into the PLGA nanoparticles. Moreover, the nanoparticle carrier should limit the interaction of the UV filter with the skin, thus reducing the potential side-effects of the preparation. Substituted polyvynil alcohol in micelles and spheres B. Luppi, T. Cerchiara, F. Bigucci, I. Orienti, V. Zecchi The self-assembling ability of polyvinylalcohol substituted with oleic acid (5%) was evaluated to assess the possibility to prepare polymeric vesicles in an aqueous phase containing a hydrophobic core able to host lipophilic vitamins of cosmetic interest such as retinyl palmitate and thereby enhance its transcutaneous absorption in the stratum corneum. The effect of the increased drug absorption suggests the possibility of interaction between the substituted polymer and the components present in the intercorneocyte spaces. Correlations between the drug concentration in the preparative mixture, vesicles size and drug permeation were evaluated to establish the best functional properties of the vesicular systems enhancing retinyl palmitate absorption. Transcutaneous absorption increased with decreasing vesicle size and vesicle size decreased on decreasing the drug concentration in the preparative mixture. Moreover the substitution of polyvinylalcohol with myristic, palmitic, stearic and behenic acids at higher substitution degree (40% or 80 %) was evaluated for the preparation of lipophilic nanospheres able to vehicle benzophenone-3. The in vitro studies shown hat nanospheres provide a sustained release carrier system for benzophenone-3. Therefore the sunscreen remains longer on the top of the stratum corneum where it is intend to act and possible unwanted side effects can be avoided to a greater extent. In particular transcutaneous absorption decreased with increasing long chain fatty acid and substitution degree. Normative in discussione a livello comunitario I. Martin Come noto, la Direttiva 76/768 CEE relativa ai prodotti cosmetici è stata modificata 26 volte con Direttive della Commissione per l’adeguamento al progresso tecnico e 6 volte con Direttive del Consiglio. Già da alcuni anni è in discussione la VII Modifica che ha come oggetto i seguenti punti: – Animal Testing sui prodotti finiti e sugli ingredienti. – Data di scadenza sui prodotti. Non è ancora ben definito se riguarderà tutti i prodotti o solo alcune categorie e dopo l’apertura della confezione. – Regolamentazione delle 26 sostanze allergeni nelle fragranze. Vista la diversa posizione del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’argomento, è in atto la Procedura di Conciliazione prevista in caso di posizioni divergenti. Altro argomento in discussione a livello europeo sono le “Linee guida” relative ai claim “Non testato su animali”. Tossicologia delle tinture per capelli N. Loprieno Non pervenuto Caratterizzazione del profilo polifenolico e valutazione dell’attività antiossidante di estratti vegetali di potenziale interesse nel settore cosmetico L. Milella, R. P. Aquino Negli ultimi anni si è assistito ad ad una riscoperta dell’uso di fitoestratti e derivati vegetali in cosmetica. Fra le piante e gli estratti più studiati particolare rilievo hanno quelle ad elevato contenuto di biofenoli che mostrano una spiccata attività antiossidante/radical scavenging in vitro e fotoprotettiva in vivo. I biofenoli posseggono efficacia radical scavenging e la loro presenza in opportune formulazioni cosmetiche sembra in grado di ripristinare l’equilibrio tra produzione di specie reattive dell’ossigeno e radicali liberi (ROS/RL) e consumo di antiossidanti endogeni, o prevenirne lo squilibrio causa del cosiddetto “stress ossidativo cellulare”, legato sia al processo biologico dell’invecchiamento che ad insulti ambientali, quali l’esposizione a radiazioni U.V. e ad agenti chimici e fisici. Per poter essere utilizzati in cosmetica, i fitoestratti devono rispondere ad una serie di specifiche analitiche, deve essere dichiarato il livello di purezza, le percentuali di componenti e di sostanze attive, e garantita efficacia e sicurezza d’uso. Lo scopo della nostra ricerca è stato quello di caratterizzare sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista quantitativo il profilo polifenolico di una serie di estratti vegetali di potenziale interesse cosmetico e valutarne l’attività antiossidante ed antieritematogena mediante tests in vivo ed in vitro. Estratti di Culcitium reflexum, Capparis spinosa, Anthurium versicolor e Tagetes lucida sono utilizzati tradizionalmente nei Paesi di provenienza, topicamente per il trattamento di alcuni stati infiammatori e come ingredienti in prodotti cosmetici. I risultati del lavoro condotto su estratti secchi, opportunamente preparati, hanno permesso di osservare una buona attività antiossidante/radical scavenging, correlata all’elevato contenuto in polifenoli ed, in particolare, alla presenza di una serie di flavonoli dalla struttura complessa e derivati dell’acido cinnammico. L’attività radical scavenging osservata in tests condotti in fase organica omogenea o (DPPH test) è stata confermata da tests in fase membranosa (liposomi, LP-LUV test e UV-IP test), che fanno supporre un potenziale effetto protettivo degli estratto nei confronti dei danni da radicali liberi a livello di membrane biologiche. I risultati dei tests condotti in vitro risultano in accordo con l’effetto antieritematogeno osservato in vivo per un gels di carbomer contenente il 2% di alcuni degli estratti testati. Frutti di Euterpe oleracea Mart. (palma di Açai) come fonte di polifenoli per preparazioni cosmetiche S. Gallori, A.R. Bilia, M.C. Bergonzi, F.F. Vincieri Lo scopo di questo lavoro è stato la caratterizzazione chimica dei costituenti polifenolici del frutto di Euterpe oleracea Mart., una palma è largamente diffusa e coltivata in Brasile sia per la produzione del “cuore di palma” che per gli abbondanti frutti la cui polpa viene largamente utilizzata nel campo alimentare, soprattutto nello stato del Parà. Sono stati identificati diversi composti di natura polifenolica soprattutto appartenenti alla classe dei flavonoidi C-glicosidici e degli antociani. La presenza degli antociani era già nota in letteratura, mentre sono stati identificati per la prima volta dei flavonoidi nel frutto. La presenza di tali costituenti, noti per le loro proprietà antiossidanti, può suggerire l’uso del frutto di Euterpe oleracea come integratore alimentare ed inoltre il suo alto contenuto in antociani può incoraggiarne l’uso come ingrediente nella formulazione di cosmetici o fitoterapici, contribuendo allo sviluppo economico delle regioni amazzoniche ove viene coltivato. Crosslinked polyacrylic acid as vehicles for topical delivery of hydrophilic and lipophilic vitamins B. Luppi, T. Cerchiara, F. Bigucci, I. Orienti, V. Zecchi Poly(methyl vinyl ether-co-maleic anhydride) crosslinked with ethylene glycol (GZ-ET), 1,4-butanediol (GZ-BUT), 1,6-exandiol (GZ-EX), 1,8-octanediol (GZ-OCT), 1,10-decanediol (GZ-DEC) or 1,12-dodecanediol (GZDOD) was prepared and employed as a supporting material for aqueous topical gels containing pyridoxine hydrochloride (PYCL) chosen as a hydrophilic model molecule or for O/A emulsion containing b-carotene chosen as a hydrophobic model molecule. We analysed the effect of the nature of the crosslinker on the permeation of hydrophilic and lipophilic vitamins through porcine skin by in vitro permeation studies. The vehicles formed by crosslinked poly(methyl vinyl ether-co-maleic anhydride) showed enhanced vitamins permeation with respect to the same vehicles formed by noncrosslinked poly(methyl vinyl ether-co-maleic anhydride) (GZ). Crosslinked poly(methyl vinyl ether-co-maleic anhydride) provided vehicles able to increase the skin permeation of pyridoxine hydrochloride and b-carotene with respect to non-crosslinked GZ. This effect seems to be linked to an increased vitamin solubility in the skin probably produced by the interaction of the polymer with the stratum corneum. The maximum enhancement of drug permeation was observed in the presence of the lower length of the crosslinker acyl chain. Helicobacter pylori in manifestazioni cutanee: l’approccio biochimico ad un problema cosmetologico R. Mini, L. Bovalini, P. Lusini, P. Martelli, L. Trabalzini, A. Santucci Rosacea is an untreatable facial skin disorder whose aetiology is still unknown.It has been related to Helicobacter pylori infection as well as other skin disorders like urticaria and alopecia. Biochemistry can provide useful bases to cosmetology, particularly post-genomic proteomics. Through proteomics and immunoproteomics we performed an analysis of different Helicobacter pylori strains in order to make it clearer the connection between this bacterium and Rosacea, chronic urticaria and alopecia. This could help to definitely include Helicobacter pylori eradication among the cosmetic treatments of these skin problems. Film bioadesivo contenente caffeina per il trattamento della cellulite S. Nicoli, V. Amoretti, A. Castilletti, P. Colombo, C. Padula, P. Santi La caffeina è utilizzata comunemente nei prodotti cosmetici anticellulite per la sua azione stimolante sul metabolismo dei grassi. La caffeina è generalmente applicata sulla pelle utilizzando formulazioni semisolide, come gel e creme, e più recentemente sotto forma di garze adesive (Medicell®, Sant’Angelica). L’applicazione di caffeina in forma di cerotto dermico potrebbe superare gli svantaggi tipici delle formulazioni topiche, come l’incertezza del dosaggio e lo scarso controllo del tempo di contatto. In particolare in questo lavoro abbiamo preparato e testato un nuovo film bioadesivo contenente caffeina per applicazione topica. Questo film bioadesivo è un sistema monostrato sottile, flessibile, trasparente e permeabile al vapore acqueo. La caratteristica peculiare del film è di essere adesivo solo se applicato su pelle inumidita e di rimanere adeso alla pelle fino a 24 ore. Lo scopo di questo lavoro era quindi di studiare in vitro la permeazione di caffeina attraverso la pelle a partire da questo film innovativo, in confronto con formulazioni commerciali in forma di gel (Percutafeine ® ) o di garze adesive (Medicell®). Gli esperimenti di permeazione sono stati condotti in vitro attraverso pelle di coniglio, utilizzando celle di diffusione verticali. La quantità di caffeina permeata è stata determinata mediante HPLC in fase inversa. I risultati ottenuti dimostrano che il nuovo film bioadesivo consente di ottenere flussi di caffeina attraverso la pelle in vitro superiori rispetto alle formulazioni commerciali. Inoltre, è possibile modulare la permeazione di caffeina dal film mediante l’aggiunta di opportuni eccipienti al film stesso. Per quanto riguarda le cinetiche di permeazione, si può osservare una dipendenza lineare della quantità permeata in funzione della radice quadrata del tempo. Determinazione degli esteri di a-idrossiacidi in formulati cosmetici A. Cicalò, R. Netti, C. Anselmi, M. Centini, C. Genova A partire dalla metà degli anni ’90 sono comparsi sul mercato un numero considerevole di formulati cosmetici il cui principio attivo caratterizzante era una combinazione di alfa-idrossiacidi e loro esteri. Uno dei problemi connessi con l’impiego di queste sostanze era la loro caratterizzazione analitica, si tratta infatti di una classe di molecole difficilmente caratterizzabili in quanto chimicamente non possiedono strutture che possano essere agilmente individuate da un idoneo rivelatore strumentale. In questa presentazione viene illustrato un metodo cromatografico in HPLC idoneo per la determinazione degli acidi malico, lattico, citrico e tartarico e dei loro esteri.