IL PERIODO E LA SUA STRUTTURA
La frase semplice o proposizione è formata da un predicato, da un soggetto e da alcuni complementi
Paolo,
sogg.
domani,
andrà
compl.
predicato
tempo
verbale
determinato
in montagna
compl.
moto a luogo
Più proposizioni formano le frasi complesse o periodi
Un periodo è formato da tante proposizioni quanti sono i verbi.
Quando arriva la primavera,
la gente esce più volentieri
e passeggia al sole.
Il periodo è una struttura complessa, formata da più proposizioni, compresa tra due segni di punteggiatura forte
(punto, punto interrogativo, punto esclamativo)
PROPOSIZIONI AUTONOME, PRINCIPALI, INCIDENTALI, SUBORDINATE E COORDINATE
Nel periodo vi possono essere proposizioni autonome, subordinate, coordinate e incidentali
Si definisce AUTONOMA o INDIPENDENTE la proposizione che ha un senso compiuto, può stare da sola e non
regge nessun’altra proposizione
La gente esce volentieri = proposizione autonoma
Le proposizioni indipendenti si distinguono in base all’informazione che danno, all’azione che compiono (dare
informazioni, dare ordini, manifestare desideri…):
-
ENUNCIATIVE esprimono un pensiero, un giudizio, descrivono un fatto, danno un’informazione. Possono
avere diverse sfumature in quanto esprimono certezze ma anche dubbi o opinioni
Il verbo è all’indicativo o al condizionale
A tutti piace viaggiare
Tutti dovrebbero fare la raccolta differenziata
-
INTERROGATIVE pongono una domanda in forma diretta e si concludono con un punto interrogativo
Il verbo è all’indicativo o condizionale e infinito
Quando arrivi?
Potresti farmi un favore?
-
ESCLAMATIVE esprimono gioia, dolore, dispiacere e si concludono con un punto esclamativo.
Il verbo è all’indicativo, congiuntivo, condizionale e infinito
Abbiamo vinto la partita!
Potessi andare in vacanza!
Le esclamative possono presentarsi con il verbo sottinteso, in forma ellittica
Che buono! (= Com’è buono!)
-
IMPERATIVE esprimono un ordine, una proibizione e si concludono con il punto esclamativo.
Il verbo è all’imperativo o all’infinito
Smettila!
Circolare!
-
ESORTATIVE esprimono una esortazione e sostituiscono le IMPERATIVE nelle forme mancanti (III persona
singolare e plurale, I persona plurale in cui si utilizza il congiuntivo esortativo -vedi morfologia pag..-)
Il verbo è al congiuntivo
Si accomodino!
-
DESIDERATIVE O OTTATIVE esprimono un desiderio, un rimpianto, un augurio e spesso hanno il punto
esclamativo.
Il verbo è al congiuntivo, condizionale e a volte all’infinito
Ci fosse meno rumore in questo bar!
Desidererei tanto un gelato!
Oh essere su una spiaggia in questo momento!
-
CONCESSIVE esprimono una concessione, un’ammissione. Spesso sono introdotte da pure, sia pure,
ammettiamo che
Il verbo è al congiuntivo
Ammettiamo che sia vero
La proposizione PRINCIPALE o REGGENTE è una frase autonoma che regge delle altre proposizioni che, da sole, non
avrebbero un senso compiuto
La gente esce volentieri
e passeggia al sole
quando arriva la primavera
proposizione
principale
La proposizione principale non è sempre situata all’inizio della proposizione
Quando arriva la primavera,
la gente esce volentieri
e passeggia al sole
proposizione
può anche essere interrotta da una subordinata
Marco, mentre passeggia per le vie del centro, mangia un gelato
Proposizione principale
Le proposizioni incidentali hanno la funzione di chiarire, commentare, precisare o esprimere una limitazione
La proposizione incidentale o parentetica è generalmente inserita tra due virgole o due parentesi. Non si pùo
considerarla né dipendente né autonoma perché non ha nessun legame sintattico con la proposizione principale e
si può eliminare senza modificare la frase
Giovanni, come ti ho già detto, andrà in vacanza in Grecia
proposizione incidentale
Giovanni andrà in vacanza in Grecia
La PROPOSIZIONE COORDINATA ha un senso compiuto, non dipende da un’altra proposizione ma è legata a
questa da un rapporto di coordinazione
La gente esce volentieri
proposizione principale
e
passeggia al sole
proposizione coordinata
Un rapporto di coordinazione può avvenire:
-
tra due proposizioni principali
Aprii la porta e feci entrare il postino
principale
-
coordinata alla principale
tra due subordinate di pari grado
Aprii la porta e feci entrare il postino che doveva consegnarmi una lettera e firmai la ricevuta
principale
coordinata
alla principale
subordinata
alla coordinata della
principale
coordinata
alla subordinata
Il legame di coordinazione o paratassi si ottiene:
-
con le congiunzioni coordinative (e, o, ma, però …)
Andò in piscina
-
e
nuotò per almeno un’ora
con segni di interpunzione deboli (virgola, punto e virgola, due punti) in questo caso si chiama coordinazione
per asidento
Era mezzogiorno ,
il sole spendeva e faceva molto caldo
congiunzioni e interpunzione debole possono essere utilizzati insieme
Era mezzogiorno e il sole splendeva , ma
-
non faceva molto caldo
ripetendo le stesse congiunzioni davanti a tutte le proposizioni e in questo caso si chiama coordinazione per
polisindeto
O
esci
o
rimani
Le coordinazione a seconda della congiunzione coordinativa che la introduce può essere:
-
copulativa: indica una semplice aggiunta di una proposizione ad un’altra. E’ determinata dalle congiunzioni
copulative: e, ed, anche, pure, inoltre, nemmeno, neanche, neppure…
Nevica e presto andremo a sciare
-
disgiuntiva: indica un’alternativa tra due elementi. E’ determinata dalle congiunzioni disgiuntive
o, oppure, altrimenti, ovvero
Ti scriverò o ti telefonerò
-
avversativa: indica un contrasto tra due proposizioni. E’ determinata dalle congiunzioni avversative:
ma, però, tuttavia, piuttosto, invece, eppure, anzi, bensì…
Ho sonno ma voglio vedere la fine del film
-
esplicativa o dichiarativa: indica che il secondo elemento conferma, chiarisce il primo. E’ determinata dalle
congiunzioni esplicative: cioè, difatti, infatti…
Ascolterò il tuo consiglio infatti resterò a casa
-
conclusiva: indica che il secondo elemento è la conseguenza del primo. E’ determinata dalle congiunzioni
conclusive: dunque, quindi, pertanto…
Ho sete perciò bevo
-
correlativa: si ottiene attraverso coppie di congiunzioni. E’ determinata dalle congiunzioni correlative: e…e,
o…o, ora…ora, né….né, non solo……..ma, così…come, tanto…quanto…
Mi piace sia giocare a tennis sia nuotare
Si definisce SUBORDINATA o DIPENDENTE la proposizione che non è autonoma, non ha un senso compiuto se
non quando si lega ad un’altra proposizione attraverso delle congiunzioni subordinative o altri elementi
morfologici. Il legame di subordinazione si chiama IPOTASSI
La gente esce volentieri
quando arriva la primavera
locuzione temporale
proposizione principale
proposizione subordinata
Quando una proposizione ha un legame di subordinazione, chiamato anche ipotassi, significa che non è autonoma, ha
un senso solo perché è legata ad un’altra proposizione chiamata reggente. Le proposizioni reggenti possono essere
principali ma anche a loro volta subordinate
Piango perché sono triste
principale
subordinata
Mi ha domandato come cucinare le trote che ha pescato ieri
principale
subordinata di 1 grado
alla principale
subordinata di 2 grado alla
subordinata di I grado
Per realizzare un legame di subordinazione si può utilizzare:
-
una congiunzione o una locuzione subordinante (causale, finale,, temporale….)
Mi alzerò presto per andare in gita in montagna
-
un pronome relativo (che, il quale…), un pronome o un aggettivo interrogativo (chi, quale,…) un avverbio
(dove, dovunque…)
Ha chiesto chi potesse collaborare
Mi domando dove abbia potuto mettere il mio diario
-
uno dei seguenti verbi verbi:
- infinito del verbo preceduto da alcune preposizioni (di, a, da, per…)
Mi sto preparando per uscire
- gerundio o participio passato
Essendo malato devo prendere delle medicine
A volte le congiunzioni e le preposizioni possono essere omesse
Credo sia saggio
Le subordinate precisano e arricchiscono le informazioni trasmesse dalla proposizione reggente e svolgono, in un
periodo, la stessa funzione di alcuni elementi della frase come i complementi, il soggetto e il complemento oggetto
Giovanna ci augurò che vincessimo
Giovanna ci augurò la vittoria
proposizione
subordinata oggettiva
complemento
oggetto
Ci guardò sorridendo
Ci guardò sorridendo
proposizione
subordinata modale
complemento
di modo
SUBORDINATE IMPLICITE ED ESPLICITE
Le subordinate possono essere di due tipi: esplicite ed implicite
ESPLICITE
hanno il verbo di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale)
Giovanni ha comprato delle pizze per i suoi amici che arriveranno più tardi
IMPLICITE
hanno il verbo di modo indefinito ( infinito, participio, gerundio)
Tornata a casa trovò un bel mazzo di rose
Non esistono subordinate costruite con l’imperativo
Le esplicite sono generalmente più chiare perché grazie al verbo possiamo risalire al soggetto della frase e
attraverso l’avverbio, la preposizione, la congiunzione possiamo dedurre la sua funzione all’interno del periodo
Bevo
una bibita /
Sogg. sottinteso IO
perché ho sete
congiunzione
Molte proposizione implicite possono essere trasformate in esplicite
Passeggiando per il bosco/ ho incontrato un cerbiatto
verbo indefinito
proposizione subordinata
implicita
proposizione principale reggente
Mentre passeggiavo per il bosco/ ho incontrato un cerbiatto
verbo definito
proposizione subordinata
esplicita
proposizione principale reggente
Le esplicite possono essere trasformate in implicite se il soggetto è lo stesso
Se andiamo a piedi arriveremo prima
proposizione subordinata esplicita
Andando a piedi arriveremo prima
Il tempo è bello/ ma noi rimarremo a casa
proposizione subordinata implicita
soggetti diversi
Le implicite possono essere, generalmente, trasformate in esplicite ma vi sono dei casi in cui è impossibile:
quando un verbo servile precede un infinito
Era contento perchè con il binocolo poteva vedere le barche all’orizzonte
quando un verbo fraseologico precede il verbo indefinito
Corriamo perché stanno arrivando i nonni
quando la subordinata è strumentale (le analizzeremo a pag….)
LA SUBORDINAZIONE E SUOI GRADI
La proposizione subordinata, non avendo un senso compiuto, deve legarsi ad un’altra proposizione chiamata
reggente. Se questa è la proposizione principale del periodo la subordinata si chiamerà subordinata di primo grado
Ho appena comprato un disco / perché voglio regalarlo a mia sorella
principale reggente
proposizione subordinata
Una subordinata può però reggere a sua volta un’altra subordinata. In questo caso la prima è una subordinata
reggente e la seconda una subordinata di secondo grado
Ho appena comprato un disco / perché voglio regalarlo a mia sorella/ quando sarà il suo compleanno
proposizione principale
reggente
proposizione subordinata di I grado
reggente
Le proposizioni reggenti e le coordinate sono sempre esplicite
proposizione subordinata di II grado
STRUTTURA DEL PERIODO
Il periodo può avere molte strutture:
Ho comprato un libro
Ho comprato un libro
preposizione principale reggente
preposizione principale reggente
che mi assegnato la professoressa
che mi ha assegnato la professoressa
proposizione subordinata di I grado
proposizione subordinata di I grado reggente
che insegna italiano
proposizione subordinato di II grado
Ho comprato un libro
proposizione principale
reggente
che ci ha assegnato la professoressa
proposizione subordinata di I grado
e
che sicuramente è molto divertente
proposizione coordinata
alla subordinata di I grado
Fino alle forme più complesse
Quando arriverà l’estate, noi ragazzi andremo in montagna e ci fermeremo almeno una settimana in
un rifugio, per poter scalare il Monte Levanna e raggiungere così il bivacco Ferreri che si trova a
duemila metri di altitudine .
noi ragazzi andremo
in montagna
proposizione principale
e
Quando arriverà
la prossima estate
proposizione subordinata
alla principale di I grado
e
ci fermeremo almeno una
settimana in un rifugio
proposizione coordinata
principale
per poter scalare il
Monte Levanna
proposizione subordinata di
I grado alla coordinata principale
e
raggiungere
così il bivacco
Ferreri
proposizione coordinata alla
subordinata di I grado
che si trova a duemila
metri di altitudine
proposizione subordinata di II grado
alla coordinata della subordinata di
I grado
La proposizione soggettiva ha la funzione di soggetto della proposizione reggente
risponde alla domanda che cosa?
Si dice che la musica rallegra l’animo
Il verbo della proposizione che regge una soggettiva non ha mai un soggetto, ha sempre una forme impersonale.
Si tratta di:
-
VERBI
sembra, importa, succede, risulta, basta, bisogna, pare, occorre, piace, basta, conviene….
Sembra che il tempo domani migliori
-
VERBI CON SI PASSIVANTE
si dice, si narra, si pensa, si stima, si teme….
Si teme che arrivi un uragano
-
LOCUZIONI IMPERSONALI formate dalla terza persona del verbo essere (o parere o sembrare) più un nome,
un aggettivo o un avverbio
è necessario, è bello, sembra sicuro, pare certo, è male, è dovere, è un piacere, pare male …
E’ bene riflettere prima di parlare
La proposizione soggettiva può essere implicita o esplicita:
ESPLICITA
è introdotta dalla congiunzione che e i modi verbali utilizzati sono:
INDICATIVO
quando la reggente esprime certezza o la constatazione di un fatto
E’ chiaro che vinceranno loro
CONGIUNTIVO
quando la reggente esprime possibilità, dubbio, speranza, necessità
E’ importante che i bambini, di sera, vadano a dormire presto
CONDIZIONALE
quando l’azione espressa dalla soggettiva dipende da una condizione
Mi sembrò che fosse la decisione più opportuna
IMPLICITA
può essere o meno introdotta dalla preposizione di, il verbo utilizzato è
INFINITO
Mi è sembrato di sentire un rumore
E’necessario tornare a casa
La proposizione oggettiva ha la funzione di complemento oggetto della proposizione reggente
Risponde alla domanda che cosa?
Mi hanno detto che conosce bene l’inglese
La proposizione oggettiva è retta da:
-
verbi di significato dichiarativo
dichiarare, comunicare, affermare, raccontare …
Ha dichiarato che rinuncerà all’incarico
-
verbi che indicano percezione o ricordo
vedere, dimenticarsi, capire, sentire, percepire…
Ho dimenticato che oggi è il suo compleanno
-
verbi che esprimono opinione, sospetto o dubbio
pensare, credere, giudicare, sospettare…
Ho il sospetto che abbia mentito
-
verbi che esprimono volontà, speranza,desiderio, timore
ordinare, volere, sperare, desiderare, proibire, permettere…
Spero che dica la verità
La proposizione oggettiva può essere implicita o esplicita:
ESPLICITA
è introdotta dalla congiunzione che e i modi verbali utilizzati sono:
INDICATIVO
Quando la reggente esprime un fatto certo
Ha detto che ci vedremo domani
CONGIUNTIVO
Quando nella reggente viene espressa un’opinione o un’ipotesi
Credo che l’esame sia andato bene
CONDIZIONALE
Quando l’azione dell’oggettiva dipende da una condizione o un’ipotesi o quando esprime posteriorità rispetto alla
reggente
Credo che avresti dei bei voti se studiassi di più
Disse che avrebbe chiamato tra due giorni
IMPLICITA
è introdotta dalla preposizione di ,il verbo è
INFINITO
Questa costruzione è possibile quando il soggetto della reggente è lo stesso della principale
Il soggetto può essere diverso quando nella reggente c’è un verbo come:
proibire, concedere, comandare…
La mamma mi ha proibito di andarci
-
ascoltare, sentire, vedere, udire…
Sento pigolare dei pulcini
in questi casi non bisogna utilizzare la preposizione di
Alcune subordinate sono ritenute oggettive pur non svolgendo il ruolo di complemento oggetto della frase reggente ma
sono indispensabili per completarla
Queste subordinate hanno la stessa forma delle oggettive, ma rispondono alla domanda di che cosa? e dipendono da:
verbi intransitivi
si è reso conto che cadeva dallo sgabello
verbi transitivi che hanno già un complemento oggetto
ho convinto mio padre che sarei dovuto andare allo stadio
da un aggettivo
siamo curiosi di vedere questo nuovo film
Nella forma colloquiale si tende ad utilizzare, nelle soggettive e nelle oggettive il congiuntivo, anche nelle frasi che
esprimono dubbio
Si dice che Giuliano è arrivato
Credo che hai risposto bene
Si dice che Giuliano sia arrivato
Credo che tu abbia risposto bene
E’ difficile confondere le soggettive con le oggettive perché le prime sono rette da un verbo impersonale mentre le
seconde hanno sempre un soggetto
Il Preside ha comunicato
la data dell’inizio delle vacanze
soggetto
proposizione principale reggente
E’ meglio
proposizione subordinata oggettiva
che (io) taccia
forma impersonale
proposizione principale
reggente
proposizione subordinata
soggettiva
La proposizione dichiarativa o esplicativa spiega, chiarisce o dichiara un elemento generico della reggente
Risponde, generalmente, alle domande di che cosa? che cosa? e svolge, all’interno del periodo,la stessa funzione
dell’apposizione nell’analisi logica.
Ho la convinzione che tu mi abbia frainteso
L’elemento, che la preposizione dichiarativa deve spiegare o chiarire, è contenuto nella reggente con funzione di
soggetto, oggetto o altro complemento ed è:
-
un nome come: questione, dubbio, circostanza, convinzione…..
Ho il dubbio che non sia sincero
un pronome dimostrativo come: questo , quello….
Questo ha detto: di essere arrabbiata
La proposizione dichiarativa può essere implicita o esplicita:
ESPLICITA
E’ retta dalla congiunzione che e i modi verbali utilizzati sono
INDICATIVO quando il fatto presentato dalla reggente è reale
Sono felice all’idea che arriverai domani
CONGIUNTIVO quando il fatto presentato dalla reggente è incerto o dubbio
Aveva la convinzione che nessuno si fidasse di lui
CONDIZIONALE quando il fatto presentato dalla reggente è possibile
Sono del parere che potrebbe studiare di più
IMPLICITA
e’ retta dalla preposizione di e il modo verbale utilizzato è
l’INFINITO e il soggetto coincide con quello della reggente
Luca sosteneva la determinazione di non parlare più con te
Le subordinate soggettive, oggettive e dichiarative si potrebbero confondere in quanto hanno la stessa struttura
Le oggettive e le soggettive però dipendono da un verbo o da una locuzione formata da verbo + aggettivo e
rispondono alla domanda che cosa? Mentre le dichiarative dipendono da una reggente che ha già un significato
completo e non da un predicato, ma da un nome o da un pronome e rispondono alla domanda di che cosa?
Spero ( che cosa) che Giorgia sia stata promossa a pieni voti
principale reggente
subordinata oggettiva
Si sperava (che cosa) che Giorgia fosse promossa a pieni voti
principale reggente
Ho (che cosa?) la convinzione
subordinata soggettiva
(di che cosa) che Giorgia sarà promossa a pieni voti
principale reggente
subordinata dichiarativa
La proposizione interrogativa indiretta esprime una domanda o un dubbio in forma indiretta, senza il punto
interrogativo
Risponde alla domanda che cosa?
Mi chiedo se verrete a trovarmi
La proposizione interrogativa indiretta è retta da:
verbi interrogativi chiedere, domandare, interrogare raccontare, dubitare….
nomi o aggettivi che esprimono domanda o dubbio: domanda, dubbio, incertezza, perplesso, dubbioso, incerto…
è introdotta da:
congiunzione con significato dubitativo o interrogativo: quanto, perché, come, se
pronomi o aggettivi interrogativi: chi, quale, quanto
avverbi interrogativi: dove, da dove
La proposizione interrogativa indiretta può essere implicita o esplicita:
i verbi utilizzati sono
ESPLICITA
indicativo quando la domanda ha un contenuto informativo
Dimmi che ora è
congiuntivo quando la domanda ha un valore dubitativo
Mi chiedo dove sia andato
condizionale quando è introdotta dalla congiunzione se
Mi chiesi se sarebbe tornato
IMPLICITA
infinito introdotto dagli stessi elementi della forma esplicita. Il soggetto deve essere lo stesso della reggente
Tutti si chiedono dove andare
Le interrogative indirette si possono suddividere in tre gruppi:
semplici : pongono una sola domanda
Paola chiese a Maria dove avesse messo la sua penna
doppie: pongono due o più domande
Chiedigli perchè guardano la televisione e non fanno i compiti
disgiuntive: quando presentano due possibilità in alternativa, collegate dalle congiunzioni: o, oppure
Dimmi se preferisci un caffè o un tè
Per distinguere una proposizione interrogativa indiretta da un’altra simile basta provare a trasformarla in interrogativa
diretta
Vorrei sapere quanto costa questo CD
Vorrei sapere: quanto costa questo CD?
Interrogativa indiretta
Pretendo che mi firmiate l’impegnativa
Interrogativa diretta
Pretendo: mi firmate l’impegnativa?
Oggettiva
La proposizione causale indica la causa, il motivo di quanto si verifica nella proposizione reggente
Risponde alle domande perché? per quale motivo? per quale causa?
Mi sono svegliato perché faceva caldo
Nella frase complessa ha la stessa funzione che il complemento di causa ha nella frase semplice
La proposizione causale può essere implicita o esplicita e i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
quando è introdotta da congiunzioni o locuzioni causali come: perché, siccome, giacché, poiché, perché, dato che,dal
momento che, in quanto che
I verbi sono:
indicativo
Quando la causa è reale
Dormo perché ho sonno
Più raramente sono utilizzati
condizionale
Quando la causa è soggettiva, eventuale
Abbassa il volume della radio perché vorrei studiare
congiuntivo
Quando la causa è fittizia, non vera
Ci siamo persi non perché non avessimo una cartina, ma per la nebbia
IMPLICITA
gerundio
Essendomi allenato non temo la gara
participio passato
Rallegrata dalla notizie si mise a cantare
infinito + per, a, per il fatto di
I bambini si sono stancati per il troppo correre
La costruzione implicita è possibile se c’è coincidenza tra il soggetto della reggente e quello della causale
Se non coincidono deve essere espresso il soggetto della subordinata
Tornato a casa si mise a cucinare
sogg. egli
La madre si mise a cucinare tornato a casa il figlio
sogg. principale
sogg. causale
La proposizione finale indica il fine, lo scopo di quanto espresso nella reggente
Risponde alla domanda perché? a quale scopo? a quale fine?
Andai a scuola per ritirare il diploma
Nella frase complessa ha la stessa funzione che il complemento di fine ha nella frase semplice
La proposizione finale può essere implicita o esplicitae i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
è retta dalle congiunzioni e dalle locuzioni affinché, perché, acciocché, in modo che, a far sì che…
che introducono i verbi:
congiuntivo presente quando nella reggente c’è un presente o un futuro
Farò qualunque cosa affinché tu sia felice
congiuntivo imperfetto quando nella reggente c’è un passato
Abbiamo fatto qualunque cosa affinché tu fossi felice
IMPLICITA
infinito che può essere o meno preceduto dalle preposizioni per, a, di, dalla congiunzione onde o dalle locuzioni al fine
di, allo scopo di, con l’intenzione di, in modo da….
Sono venuto a casa tua per parlarti
La forma implicita di solito è possibile quando il soggetto della reggente e quello della subordinata sono identici
La proposizione relativa completa e chiarisce il significato di un elemento della reggente.
La proposizione relativa svolge nella frase complessa la stessa funzione che nella frase semplice svolgono attributi e
apposizioni
Ho visto la bicicletta che ti hanno regalato
La proposizione relativa è introdotta da:
pronomi: che, chi, cui, chiunque, il quale, la quale…
Ti presento l’amico di cui ti parlavo
avverbi relativi: dove, da dove, dovunque, donde…
Andrò dovunque tu dica
La proposizione relativa può essere implicita o esplicita e i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
indicativo quando esprime un fatto certo, reale
Ho visto un film di cui non ricordo il titolo
congiuntivo o condizionale quando esprime un fatto incerto, desiderato, temuto, ipotizzato, possibile…
Ho l’impressione che non dica la verità
IMPLICITA
infinito ed è introdotta:
da un pronome relativo con funzione di complemento indiretto: cui, a cui, di cui, al quale, del quale…… o dalla
preposizione da
E’ un luogo da evitare
dalla preposizione a in dipendenza da numerali ordinali, da sostantivi o aggettivi quali: primo, ultimo, unico,
solo
Francesco è l’unico a mangiare tre budini in un minuto
participio presente o passato ed è trasformabile in relativa esplicita
Ho comprato il libro consigliatomi da te
proposizione
subordinata relativa
implicita
Ho comprato il libro che mi hai consigliato
proposizione
subordinata relativa
esplicita
RELATIVE PROPRIE E IMPROPRIE
Le proposizioni relative si dividono in proprie e improprie
Le relative proprie possono essere trasformate in attributi o apposizioni all’interno di frasi semplici
Giovanni che è un grande sportivo
proposizione subordinata
relativa
Giovanni, grande sportivo, partecipa a tutte le maratone
soggetto
attributo apposizione
Le relative improprie sono relative solo sul piano della forma, in quanto assumono la funzione e il significato di altre
subordinate
causale
Gianni è un bravo studente che (che = perché) studia costantemente
finale
Cercherò qualcuno che (che = affinché) mi aiuti
temporale
Ho visto Paolo che (che = mentre) correva
consecutiva
Non ci sono motivi che (che = tali quali) ti diano ragioni
concessiva
Maria che (che = benché abbia) ha un buon carattere si arrabbiò tantissimo
condizionale
Chi (chi = se qualcuno) volesse intervenire lo dica
Quando si svolge l’analisi bisogna indicare queste subordinate con entrambi i termini che le identificano:
relativa-consecutiva, relativa-causale….
Aiuto Franco
proposizione
principale
che ha un esame
proposizione
subordinata relativa-causale
La proposizione temporale specifica la circostanza di tempo, reale o possibile in cui avviene ciò che è detto nella
reggente
risponde alla domanda quando? per quanto tempo?
Andremo in gita non appena smetterà di piovere
La proposizione temporale può essere implicita o esplicita e i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
indicativo introdotto da appena, come, quando, allorché, mentre, finché, ogni volta che, dopo che, prima che….
Quando ho compiuto dieci anni mia mamma ha organizzato una festa
Congiuntivo si utilizza quando l’azione della reggente avviene prima di quella della subordinata. E’ introdotto da prima
che
Dobbiamo tornare prima che tramonti il sole
IMPLICITA
preceduti da preposizioni quasi sempre articolate (al, nel, col, sul) e da prima di, dopo (di)
gerundio
Sono inciampato correndo
participio passato
Prima di arrabbiarti ascoltami
infinito (richiede l’identità tra soggetto reggente e soggetto temporale)
Terminati i compiti potrai uscire
Le proposizioni causali, finali e temporali possono essere introdotte dalla congiunzione perché. Per distinguerle
dobbiamo solo fare attenzione al significato di questa congiunzione:
Nelle causali il perché ha valore di per il fatto che, per la ragione che ed è seguito quasi sempre dall’indicativo
Prendo l’aereo perché andrò lontano
Nelle finali ha il valore di per il fatto che, per la ragione e il verbo è quasi sempre al modo congiuntivo
Lo chiamai perchè si ricordasse dell’invito
Nelle interrogative ha il valore di per quale motivo
Gli chiesi perché urlasse
La proposizione concessiva indica il fatto o la circostanza nonostante la quale si verifica quanto detto nella reggente
Risponde alla domanda nonostante che cosa?
La proposizione concessiva può essere implicita o esplicita e i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
congiuntivo introdotto da
congiunzioni e locuzioni congiuntive: sebbene, quantunque, benché, nonostante, malgrado che,neanche
se,ammesso che, posto che
aggettivi o pronomi indefiniti: chiunque, qualsiasi, qualunque
Nonostante sia tardi ha suonato il telefono
Non risponderò chiunque telefoni
indicativo introdotto dalle locuzioni: anche se, con tutto che
E’ stata una vacanza bellissima anche se ha fatto brutto tempo
IMPLICITA
gerundio preceduto da pure, anche
Non siamo arrivati prima di sera al rifugio pur camminando velocemente
participio passato preceduto da benché, pure, per quanto, sebbene
Benché stanco è arrivato al traguardo
La proposizione consecutiva indica la conseguenza o l’effetto di quanto espresso nella reggente
La preposizione consecutiva è anticipata nella reggente da avverbi o locuzioni avverbiali così, tanto, talmente, al
punto, in tal modo, in maniera da; aggettivi come tale, siffatto, simile….
A volte questi elementi si uniscono con la congiunzione che: sicché, cosicché, talché, così che, tanto che, al
punto che,….
Era così simpatico che tutti lo invitavano alle feste
La proposizione consecutiva può essere implicita o esplicita e i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
introdotti da che
indicativo
Lo spettacolo era così noioso che gli spettatori si addormentarono
congiuntivo
Era nervoso a tal punto che si mise a tremare
condizionale
Ho tanta fame che mangerei di tutto
IMPLICITA
infinito preceduto dalle preposizioni da, per o da locuzioni congiuntive come tanto da, così da….
Giovanni è tanto pazzo da darti ragione
Le consecutive implicite possono inoltre essere introdotte da:
-
aggettivi come: degno, indegno, + di + infinito
Maria è degna di essere ammirata
-
aggettivi sostantivati come: il solo, l’unico, il primo, l’ultimo seguiti da a + infinito
Michele è rimasto l’unico a fidarsi di te
-
aggettivi come: atto, inetto, adatto, inadatto seguiti da a + infinito
Francesco è inadatto a dipingere
La proposizione condizionale e il periodo ipotetico indicano la condizione da cui dipende l’avverarsi di ciò che si
afferma nella reggente
La proposizione condizionale può essere implicita o esplicita e i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
introdotta dalle congiunzioni e locuzioni condizionali: se, qualora, ove, purché, a condizione che, a patto che, seppure,
quando, nel caso che, nell’eventualità in cui….
indicativo esprime una condizione
Se smetterà di piovere uscirò di casa
congiuntivo esprime una condizione possibile
Se avessi tempo giocherei a tennis
IMPLICITA
gerundio presente
Parlando di meno ascolteresti di più
participio passato
Fatte le dovute riparazioni la tua bicicletta sarà come nuova
infinito preceduto da a
A guardar meglio questo disegno è proprio bello
La subordinata condizionale o ipotetica e la reggente formano il periodo ipotetico.
La proposizione condizionale si chiama PROTASI (= premessa) perché esprime la premessa da cui dipende l’avverarsi
dell’azione dalla principale. La proposizione reggente si chiama APODOSI (= conseguenza) perché esprime la
conseguenza che deriverebbe dal realizzarsi di quanto affermato dalla subordinata
Se il mare fosse calmo
PROPOSIZIONE SUBORDINATE
CONDIZIONALE
PROTASI
potremmo utilizzare la nostra canoa
PROPOSIZIONE REGGENTE
APODOSI
PERIODO IPOTETICO
Il periodo ipotetico può essere di tre tipi a seconda la condizione espressa:
1-
PERIODO IPOTETICO DELLA REALTÀ in cui la condizione è reale, sicura
Se passi da casa mia mi fai un favore
verbi all’indicativo nella protasi e indicativo o imperativo nell’apodosi
2-
PERIODO DELLA POSSIBILITÀ ipotesi ritenuta possibile ma non del tutto certa
Se ti preparassi più velocemente arriveresti puntuale all’appuntamento
verbi al congiuntivo, imperfetto nella protasi e al condizionale nell’apodosi
3-
PERIODO DELL’IRREALTÀ in cui l’ipotesi o la condizione appare impossibile a realizzarsi
Se fossi a Parigi andrei sulla Tour Eiffel
se l’ipotesi si riferisce al presente il verbo è al congiuntivo imperfetto nella protasi e al condizionale presente
nell’apodosi
Se di riferisce al passato è al congiuntivo trapassato nella protasi e al condizionale passato o presente
nell’apodosi
Per distinguere i diversi tipi di periodo ipotetico bisogna analizzare bene i verbi:
PERIODO IPOTETICO DELLA REALTÀ
PROTASI
indicativo
APODOSI
indicativo
imperativo
Se vuoi via, ti accompagno
PERIODO IPOTETICO DELLA POSSIBILITA’
PROTASI
congiuntivo imperfetto
APODOSI
condizionale presente
imperativo
indicativo
Se lo trovassi te lo restituirei
Se dovesse piovere prendi l’ombrello
Se fosse bel tempo vado al mare
PERIODO IPOTETICO DELL’IRREALTA’
PROTASI
congiuntivo imperfetto
congiuntivo trapassato
APODOSI
condizionale presente
condizionale passato
Se non mangiassi sverrei
Se avessi avuto il vestito giusto sarei andato a teatro
Attenzione non usare mai nella protasi il modo condizionale al posto del congiuntivo
Se vorrei potrei vincere
Se volessi potrei vincere
La proposizione comparativa stabilisce una comparazione, un confronto con quanto si dice nella reggente
risponde alla domanda come? quanto?
Questo libro è più interessante di quanto pensassi
La proposizione comparativa può essere implicita o esplicita:
ESPLICITA
Può esprimere diversi gradi di comparazione:
di maggioranza introdotta da: più…che, più……di quanto, più ……..di come, più ………di quello che
Franca è più atletica di quanto che pensassi
di uguaglianza introdotto da: così…..come, tanto…..quanto, tanto …….come
Giovanni è tanto simpatico quanto è imprevedibile
di minoranza introdotto da: meno ….che, meno….di quanto, meno …..di quello, peggio…..di come…..
Abbiamo aspettato meno di quanto immaginassimo
I verbi utilizzati sono:
indicativo
Paolo è più simpatico di quello che mi avevano detto
congiuntivo
Questo computer è più potente di quanto pensassi
IMPLICITA
infinito può esprimere solo comparativo di maggioranza
è introdotta da espressioni come piuttosto che, più che
Preferisco andarmene piuttosto che ascoltare le tue cattiverie
La proposizione avversativa indica un fatto o una situazione contrari a quelli espressi dalla reggente
E’ giunto oggi mentre lo aspettavamo domani
La proposizione avversativa può essere implicita o esplicita e i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
introdotta dalle congiunzioni avversative: laddove, quando, mentre….
indicativo
Dice di non avere tempo mentre sta tutto il giorno ai giardini
condizionale se la circostanza è presentata in forma ipotetica
Perdi tempo quando dovresti studiare
IMPLICITA
infinito presente preceduto da invece di, anziché, in luogo di
Invece di lamentarti datti da fare
La proposizione modale indica il modo in cui si verifica quanto è detto dalla reggente
risponde alla domanda come? in che modo?
Quella donna canta come se fosse un usignolo
La proposizione modale può essere implicita o esplicita e i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
indicativo introdotta da congiunzioni e locuzioni modali come: come, nella maniera che per esprimere certezza
Ho risposto come mi hai detto
congiuntivo e condizionale introdotta da come se, quasi che, comunque, secondo che,
Si è comportato come se fosse stato un estraneo
IMPLICITA
gerundio presente
Si è avvicinato sorridendo
infinito preceduto da con, a
Ho passato la serata a leggere un libro
Una proposizione modale con il gerundio non può trasformarsi in implicita
principale subordinata
modale
Arrivava
correndo
sogg. egli
Arrivava come corresse
sogg. egli
La proposizione strumentale indica il mezzo con il quale si realizza quanto espresso dalla reggente
risponde alla domanda come? con che cosa?
Francesco si è ferito un dito utilizzando il martello
La proposizione strumentale può essere solo IMPLICITA e i verbi utilizzati sono:
gerundio
Correndo ci si allena
infinito preceduto dall’articolo e retto da con o introdotto da locuzioni come: a furia di, a forza di…
A forza di insistere abbiamo ottenuto la sua collaborazione
Attenzione a non scambiare le proposizioni modali con quelle strumentali quando hanno forma implicita e utilizzano il
gerundio
La proposizione limitativa indica i limiti di ciò che viene detto nella reggente
risponde alla domanda per quanto? per che cosa? limitatamente a che?
Per quello che so Marco ha due sorelle
La proposizione limitativa può essere implicita o esplicita e i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
indicativo è introdotto da: per quanto, per quello che, a quanto, secondo che, in rapporto a, secondo quanto…
Per quanto mi risulta non ha agito bene
congiuntivo introdotto dalla congiunzione che
Che io ne sappia Giulio è partito ieri
IMPLICITA
infinito preceduto da: a, da, per, in quanto a, relativamente a
Non ha mai avuto problemi a fare nuove amicizie
La proposizione esclusiva indica i fatti che vengono esclusi rispetto a ciò che si dice nella reggente
risponde alla domanda senza che?
Si è messa a piangere senza avere un motivo
La proposizione esclusiva può essere implicita o esplicita e i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
congiuntivo introdotto da senza che o dalla congiunzione che seguita da non
Mi sono scottato senza che me ne rendessi conto
IMPLICITA
infinito introdotto da senza ed si può utilizzarlo quando il soggetto dell’esclusiva e della reggente coincidono
Siamo partiti per la gita in montagna senza prepararci i panini
La proposizione eccettuativa esprime un’eccezione rispetto a quanto detto nella reggente
La proposizione eccettuativa può essere implicita o esplicita e i verbi utilizzati sono:
ESPLICITA
Introdota da tranne (che), eccetto che, fuorché, a meno che, salvo che…
congiuntivo
Potete dire quello che volte tranne che Lucia sia antipatica
indicativo
Avremmo dovuto vederci alle sei se non che Luca è arrivato in ritardo
IMPLICITA
infinito introdotto dalle stesse locuzioni della proposizione esplicita
Praticava tutti gli sport tutto fuorché nuotare
PROPOSIZIONE
DOMANDA
che cosa?
SOGGETTIVA
che cosa?
OGGETTIVA
ESPLICITA
che
+
indicativo
congiuntivo
Spero
che
questa
lezione sia stata chiara
condizionale
Penso che potrebbe
arrivare
Vedo che sei contento
dei risultati
che
+
indicativo
congiuntivo
condizionale
di che cosa?
DICHIARATIVA
ha
una
funzione
simile a quella
dell’attributo
che cosa?
INTERROGATIVA
INDIRETTA
CAUSALE
perché?
per
quale
motivo?
per
quale
causa?
ESEMPI
IMPLICITA
Credo che non mi
(di)
+
libererò prima delle
infinito
cinque
che
+
indicativo
Bisogna avere fiducia
di
+
infinito
Luca credeva di essere il
primo
di
+
infinito
Non vedo l’utilità di
affrontare questo viaggio
Chi, quale,
quanto, che
cosa, dove,
quanto, se
+
infinito
Tutti noi ci chiediamo come
agire in questo momento
per, a, per il
fatto di
+
gerundio
Ti chiamo per salutarti
Ho paura che si sia
ferito
Sono convinto che
sarebbe
meglio
smetterla
Questo ci tranquillizza:
che non troveremo
traffico al rientro
congiuntivo
Tutti
hanno
convinzione che
sappia rispondere
condizionale
Avevo la certezza che ti
avrebbe chiesto scusa
la
tu
Chi, quale, quanto, che cosa,
dove, da dove, quanto, come
quando, se
+
indicativo
Dimmi cos’è
congiuntivo
Dubito che arrivi
condizionale
Non so se mangerebbe
questa pietanza
siccome, giacchè, poiché,
perché, dato che, dal
momento che, in quanto
che..
+
ESEMPI
Sostine di avere fretta
Avendo studiato tutto il
giorno, Luca pensò di
indicativo
condizionale
perché?
a
quale scopo?
a quale fine?
FINALE
congiuntivo
affinché, perché, acciocché,
in modo che, a far sì che…
+
congiuntivo presente
congiuntivo imperfetto
Sono felici che siate
arrivati
Aiuta la nonna perché
vorrebbe traslocare
L’ho invitato alla festa
perché
tutti
lo
conoscano
L’avevo invitato alla
festa perché tutti lo
conoscessero
RELATIVA
Funzione
simile a quella
delll’attributo
e
dell’apposizio
ne in analisi
logica
Che,chi,chiunque,cui, il
quale, la quale…
dove, da dove, dovunque,
donde…
+
indicativo
congiuntivo
condizionale
TEMPORALE
Quando?
Per
quanto
tempo?
appena, come, quando,
allorché, mentre, finché,
ogni volta che, dopo che,
prima che….
+
indicativo
Prima che
+
congiuntivo
uscire un paio d’ore
Ho freddo perché ho
messo un maglione
leggero
La
ragazza
frequenti
è
simpatica
che
molto
Vorrei
conoscere
qualcuno che avesse
esperienza
nel
commercio
participio
passato
Terminata la gara gli atleti
andarono a festeggiare
infinito
Fu punito per avere mentito
per, a, di, dalla
congiunzione
onde o dalle
locuzioni al
fine di, allo
scopo di, con
l’intenzione di,
in modo da….
+
infinito
cui, a cui, di
cui, al quale,
del quale……
da
numerale
ordinale + a
unico a, primo
a, ultimo a
poco,
nessuno….
+
participio
Ho comprato un libro
che potrebbe esserti infinito
utile
CONSECUTIVA
Gianni è il primo a tagliare
il traguardo
Preposizioni
(quasi sempre
articolate ), nel,
col, sul da
prima di, dopo
(di)
+
gerundio
Mi
sono
commossa
a casa prima che si
rivedendo un vecchio film
participio
metta a piovere
passato
Chiarita la
situazione
fummo amici come prima
sebbene
cosa?
che sebbene,
quantunque, Benché
pure
sia
molto
benché,
nonostante, presto mi alzerò dal
+
malgrado
che,neanche letto
gerundio
se,ammesso che, posto che,
chiunque,
qualsiasi,
benché, per
qualunque
pure, quanto,
+
sebbene
congiuntivo
+
participio
passato
con
la
che
da
conseguenza
+
Ero tanto emozionato tanto da, così
di?
indicativo
che non riuscivo a da…. e dagli
stessi elementi
parlare
contenuti nella
congiuntivo
Cerca di scrivere in reggente
modo che tutti possano
+
infinito
leggere
condizionale
Il film, visto questa sera,
era bellissimo
Le faremo gli auguri
appena torna da scuola
infinito
CONCESSIVA
Mettiti dei vestiti pesanti in
modo da non avere freddo
Ha un così grande
senso
dell’umorismo
che ridono tutti
Prima di tornare a casa
andiamo a mangiare un
panino
Pure arrivando prima non
ho trovato posto
Per quanto scottata si mise
al sole
Mangiò tanto da scoppiare
se, qualora, ove, purché, a
condizione che, a patto che,
seppure, quando, nel caso
che, nell’eventualità in
cui….
+
Se vai al cinema vengo
indicativo
con te
CONDIZIONALE E
PERIODO
IPOTETICO
congiuntivo
COMPARATIVA
come?
quanto?
più…che, più……di quanto,
più ……..di come, più
………di quello che
così…..come,
tanto…..quanto, tanto
…….come
meno ….che, meno….di
quanto, meno …..di quello,
peggio…..di come…..
+
Sergio è più saggio di
indicativo
quello che credevo
congiuntivo
tranne (che), eccetto che,
fuorché, a meno che, salvo
che…
meno ….che, meno….di
quanto, meno …..di quello,
peggio…..di come…..
+
indicativo
AVVERSATIVA
congiuntivo
MODALE
come? in che
modo?
come, nella maniera
+
indicativo
come se, quasi che,
comunque, secondo che,
+
congiuntivo
condizionale
STRUMENTALE
Se mi avessi ascoltato
non
avresti
fatto
indigestione
gerundio
presente
Allenandoci con costanza
vinceremo la gara
(se)
+
participio
passato
Se arrabbiata
insopportabile
a
+
infinito
presente
piuttosto che,
più che
+
infinito
ESCUSIVA
ECCETTUATIVA
è
A lasciarlo parlare non si
ferma più
Ascoltava
parlare
piuttosto
che
E’ andata peggio di
quanto temessi
da invece di,
anziché, in
luogo di
+
infinito
Invece di aiutarci hai fatto
finta di niente
gerundio
presente
Arrivò
camminando
velocemente
Tutti corsero mentre lui
rimase fermo
Nel test hai risposto a
poche domande mentre
avresti
potuto
rispondere a tutto
Vii seguirà comunque
vada la vicenda
Dà ordini come se fosse
il capo
come?
con
che cosa?
con, a
+
infinito
gerundio
con
+
infinito
LIMITATIVA
Laura
per quanto? per quanto, per quello che, a
a, da, per, in
limitatamente
quanto, secondo che, in
quanto a,
a che?
rapporto a, secondo
relativamente a
quanto…
Per quel che ne so io le
+
+
vacanze iniziano la
infinito
indicativo
seconda settimana di
giugno
che
+
Che lui dica il film a me
congiuntivo
è piaciuto
senza che?
senza che, che non
E’ entrato senza che
senza
+
nessuno
se
ne
+
congiuntivo
accorgesse
infinito
tranne (che), eccetto che,
stesse locuzioni
fuorché, a meno che, salvo
della esplicita
che…
+
+
La
torta
sarà
infinito
congiuntivo
buonissima a meno che
il forno non la bruci
Francesca
è
una
Andò
verso
urlando
Federico
Studiando si ottengono dei
bei voti
A furia di parlargli ha
cambiato idea
L’antenna non è così facile
da installare
Gianni è arrivato senza
avvisare
Era disposto a tutto tranne
mentire
indicativo
persona
dolcissima
salvo
quando
si
arrabbia
IL DISCORSO DIRETTO E INDIRETTO
Il discorso diretto è un periodo indipendente. E’ sempre introdotto dai due punti e racchiuso entro
virgolette, alte o basse, o preceduto da un trattino.
Il discorso indiretto è la riformulazione narrativa di un discorso utilizzando una proposizione
subordinate esplicita o implicita.
esplicita è introdotta dalla congiunzione che e dipende da verbi come: dichiarare, dire, rispondere,
chiedere, sostenere
implicita introdotta da di
E’ possibile trasformare i discordi diretti in indiretti
Marco disse a Lucia: “Che ne diresti di andare al cinema”
Marco disse a Lucia che avrebbero potuto andare al cinema