Storia dell`antropologia I

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Nascita dell’antropologia
-1
Prima
dell’antropolo
gia
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La Société des
Observateurs
de l’Homme
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Letteratura esotica e di viaggio resoconti di missionari,esploratori,
mercanti, soldati che raccontano con moralismo, pregiudizio, esotismo
e meraviglioso più che con rigore scientifico
Letteratura filosofica Scrittori come J.J.Rousseau e M.Montaigne trattano
di selvaggi come termine di paragone all’interno di polemiche su
questioni occidentali (religione,schiavismo, assolutismo),ma non si può
dire antropologia perché non tratta del <selvaggio> come soggetto
diverso ed autonomo
J-F. Lafitau scrive “Costumi dei selvaggi americani” dopo aver vissuto a
contatto con Uroni ed Irochesi e comparando le loro istituzioni con
quelle dell’antichità(pre)classica ma il suo libro non è la prima
etnografia perché ha l’intento polemico di dimostrare l’esistenza
dell’idea di un essere superiore presso tutti i popoli.
Il contesto La Prima Repubblica Francese aveva compreso l’importanza
della ragione e pensava alle scienze come ad un servizio sociale.Si
fondò un Istituto Nazionale (1792)che avrebbe dovuto raccogliere e
produrre sapere utile.(Egittologia)
Una problematica nuova Fondazione della Société (1799) prima
formulazione dello studio dell’uomo sia come sapere empirico che
come disciplina teorica che ha come progetto lo studio comparato di
società e culture.Volontà di osservare l’uomo come genere universale
nella sua variabilità.Confronto con la differenza.Fondazione del sapere
per costruzione di una società secondo ragione,a misura di cittadino.La
proposta ( raccolta dati e reperti,conferenze,allestimento di un museo
etnografico) ha valore istituzionale e gode di consenso.
Il programma J-M. Gérando scrive “Considerazioni sui metodi da seguire
nell’osservazione dei popoli selvaggi”(1800) Programma= utilità dell’
osservazione per comprendere le tappe della storia passata, necessità
di contatto diretto prolungato,acquisto dei manufatti. Desiderio
filosofico (comprendere la natura umana) ma con un metodo non
filosofico: i viaggiatori-filosofi precursori degli antropologi (osservano e
usano i dati ricavati per produrre teorie)
Brevità Napoleone fa chiudere tali società(1805) perché concepisce
quali scienze utili allo stato solamente quelle tecnicistiche .Si perde
l’aspetto filosofico e universalistico della ragione acquisito con
l’Illuminismo.
Progresso o
degenerazione
dell’uomo?
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Quadro
ideologico e
teorico
dominante
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Nuovo influsso
dalle scienze:
geologia,
biologia,
archeologia
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Il contesto Eclisse dell’atteggiamento di apertura alle scienze sociali e
alla comprensione dell’alterità.Il discorso sul selvaggio nelle polemiche
diventa più marginale(condizioni-limite nell’economia es. A.Smith e
D.Ricardo)
Degenerazionismo De Maistre attacca la ragione universale nelle
concezione illuminista come superbia verso Dio,nega la possibilità di un
progresso al di fuori degli istituti di Chiesa e monarchia.Indica il
selvaggio come peccatore la sua condizione come condanna
divina.Wathery accoglie le sue tesi:il progresso può giungere ai selvaggi
solo tramite un popolo dotato della grazia divina,che questi non
possiedono.L’uomo non progredisce da solo.
Creazionismo vs evoluzionismo Era condivisa la cronologia per cui la
data della creazione coincidesse con quella calcolata sulla Bibbia del
4004a.C. Si stavano avviando all’epoca i primi studi di “critica storica
della Bibbia”,che la analizzavano come espressione di un popolo invece
che come libro contenente verità assolute.Il creazionismo biblico
sosteneva la tesi della fissità delle specie e che i mutamenti di queste
non erano spiegabili su base naturale.L’evoluzionismo di Darwin che le
forme di vita (uomo incluso)sarebbero state trasformate da lenti
processi di mutazione dovuti dalle pressioni dell’ambiente e dalle
capacità adattive e riproduttive.Con questo fu possibile la riapertura del
dibattito tra chi riteneva indispensabile l’intervento divino per il
progresso umano e chi riteneva che l’uomo potesse riuscire con le sue
forze.Suscitò molto più scalpore l’aspetto biologico (che comportava
l’origine animale dell’uomo)che quello del progresso sociale e
materiale.Furono per questo gli evoluzionisti a contestare le teorie di
De Maistre e Wathely.
Il contesto Con la Restaurazione lo sviluppo dell’Europa raggiunse livelli
mai visti prima.I pensatori dell’epoca accolsero le trasformazioni dovute
allo sviluppo cogliendo solo gli aspetti cumulativi e celebrando il
concetto di progresso,erano certi che i fenomeni di “patologia sociale”
fossero transitori e sarebbero stati eliminati dal progresso stesso.
Le scienze sociali e l’antropologia Le scienze godevano di totale
fiducia,si era certi che la sociologia avrebbe non solo fatto conoscere
ma anche guidato la società.Gli antropologi evoluzionisti definivano il
progresso come sintesi di cumulatività e continuità culturale.(Ci sono
leggi universali che governano lo sviluppo,che si realizza via via sempre
più rapidamente e che produce società crescentemente
complesse.Questo comporta che i “primitivi” siano nella fase più
remota di una scala che classifica le società in base al loro grado di
complessità.)
Uniformismo nel suo “Principi di geologia” Lyell (1830) ipotizza che i
processi attualmente trasformanti la crosta terrestre siano gli stessi che
l’avevano modellato la attuale. Applicare questa teoria all’antropologia
permise agli studiosi di naturalizzare i processi di
trasformazione,negando le tesi creazioniste e degenerazioniste.
L’archeologia preistorica J.Lubbock scrive “Prehistoric times“(1865)
proponendo l’equiparazione tra i primitivi abitanti europei e i selvaggi
attuali,sulla base dei ritrovamenti degli archeologi preistorici,che
potevano essere comparati con quelli etnografici per stabilire a quale
punto della via che porta al progresso (concepito cumulativamente)
fosse la civiltà studiata.
Status dell’antropologia è in questo contesto che la discipina diventa
sapere scientifico autorevole e viene riconosciuta accademicamente.
L’antropologia evoluzionista dell’età vittoriana
Il contesto L’antropologia moderna si sviluppa nell’Inghilterra della regina Vittoria,che si sviluppa sia
verso l’esterno aumentando il numero delle sue colonie e delle sedi diplomatiche,sia verso l’interno
favorendo le condizioni del proletariato,estendendo il suffragio e alfabetizzando.
E.Tylor prima cattedra di Antropologia culturale a Oxford (1896)
Ÿ Antropologia da lui definita “scienza del riformatore”per evidenziare il contributo che il suo sapere
poteva fornire all’umanità bisognosa di riforme sociali,politiche,culturali.
Ÿ Il concetto di cultura <La cultura,o civiltà, intesa nel suo senso etnografico più ampio, è quell’insieme
complesso che include le conoscenze,le credenze,l’arte,la morale,il diritto,il costume e qualsiasi altra
capacità e abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro della società.>
Ÿ La cultura è ovunque.Non esistono popoli senza cultura.
Ÿ La cultura è un insieme complesso,composto da elementi che si ritrovano ovunque.
Ÿ La cultura è acquisita.
Ÿ La cultura appresa è quella della società in cui si vive,una tra le molte possibili.
La cultura non è più pensata come sapere di un individuo ma dell’umanità intera e delle società
che la compongono.Si continua però a pensare ad essa come cumulabile ed incrementabile
(crescita).
Si è convinti che sia possibile scomporre la cultura nei suoi elementi costitutivi per ricavare dallo
studio le varie sequenze che portano al progresso in ogni specifico campo (diritto,famiglia,
manufatti,religione) Tale convinzione si inserisce chiaramente in un approccio evoluzionista,esplicito
o implicito che sia.
Si pensa che una civiltà si origini tramite un processo di accumulazione,che comporta una
crescente complessità organizzqtiva e che ha come fine il progresso,la felicità e la ricchezza per tutti
gli uomini.E che quindi i selvaggi contemporanei fossero inseribili in uno stadio culturale comune a
quello dei nostri antenati preistorici,producendo una visione della storia dai caratteri progressivi.
Ÿ La religione Tylor si interessa prevalentemente di religione,in particolare di animismo. Definito come
la credenza che anche gli oggetti inerti avessero”un‘anima”,convinzione raggiunta ,a detta di
Tylor,tramite l’esperienza del sogno come causato da un “doppio”.Il possesso dell’anima fu poi esteso
dall’uomo anche a tutti gli esseri e fenomeni che lo colpivano.Ma per Tylor era da definirsi animismo
tutto il pensiero che attribuiva la causa di fenomeni naturali e psichici a cause non razionali e
immateriali.Argomentava poi che il pensiero razionale si fosse sviluppato durante il progresso della
società occidentale riassorbendo progressivamente gli enti dotati di anima fino a comprendere solo
l’uomo.
Ÿ Le sopravvivenze Tylor definisce così tutti le <cose che chiaramente non hanno la loro origine nel
nuovo stato di cose ma che si sono semplicemente mantenute all‘interno di esso.>In pratica le
sopravvivenze erano “fossili sociali” che potevano spiegare uno stadio di sviluppo precedente.
Ÿ Il metodo comparativo Per gli antropologi evoluzionisti ogni società è prova reale di uno stadio
culturale cui scalini culminavano nell’Occidente contemporaneo.Pochi antropologi ebbero contatti
diretti, ma tutti si impegnarono a produrre ipotesi di stadi e sequenze di sviluppo delle istituzioni e
delle idee di popoli altri. La comparazione è la condizione stessa del sapere antropologico,e questi
antropologi furono forse coloro che la praticarono di più,ma in modo criticabile perché
decontestualizzavano i dati piegandoli alle loro sequenze di sviluppo.
Ÿ L’antropologia come scienza statistica Tylor cercò di dare alla comparazione una base statistica con il
metodo delle variazioni concomitanti (o correlazioni statistiche).Con un campione di 350 società,Tylor
cercò di stabilire la frequenza della correlazione tra forme di residenza,di discendenza, di
comportamento e di rituale.Scoprì così che la couvade era assente nelle società matrilineari,molto
diffusa nelle società a discendenza doppia,poco frequente in quelle patrilineari.Stabilì così che il
fenomeno era da interpretare come sopravvivenza dello stadio della discendenza doppia all’interno
del patrilineare.
W.Robertson Smith orientalista di formazione,fu tra i primi a svolgere ricerche sul campo (Egitto e
Palestina). A
favore di evoluzionismo e critica storica della Bibbia ,fu espulso dall’Università di Aberdeen.Scelse
Cambridge.
Ÿ Natura sociale della religione come prodotto dello studio comparato delle istituzioni sociali e religiose
di antichi ebrei ed arabi preislamici,formulò una teoria generale dei rapporti tra società e religione.Pur
accettando i presupposti dell’antropologia evoluzionista giunse a riflessioni di segno opposto a quelle
tradizionale, interpretando la religione come fenomeno di natura sociale prima che frutto di una
riflessione individuale.
Ÿ I riti collettivi Per Smith i dati primari dell’esperienza religiosa sono i riti e i simboli collegati ad
esso,condivisi da una comunità e che l’individuo trova già attivi dalla nascita.Questo a discapito della
teoria che voleva la religione sforzo intellettuale dell’individuo per dare un primo ordine
sistematico.La religione si rivelava elemento sociale-politico specialmente nella veste di rito collettivo
perché conformarsi o no a questi rappresentava la posizione dell’individuo rispetto alla comunità.
Ÿ Il significato del sacrificio Per provare la fondatezza della sua teoria sulla religione Smith concentrò i
suoi studi sul sacrificio,sostenendo che questo non rappresentasse un modo per ingraziarsi una forza
superiore,ma un rituale tra la società e una divinità che rappresentava l’unità della società stessa.
L’idea che la società fosse basata inizialmente su basi teocratiche era già stata enunciata dallo storico
antichista francese Nouma D.Fustel de Coulanges.La religione così intesa spingeva gli individui a
conformarsi tramite i riti collettivi ed insieme rinforzava il senso di appartenenza ad una comunità.La
religione non esisteva per la salvezza individuale,ma per la conservazione e il benessere della società.
Ÿ Antichi e contemporanei Smith utilizzava come fonti sia la Bibbia ed i classici arabi sia le proprie
osservazioni sui beduini,ritenendo la loro vita molto simile a quella dei patriarchi biblici.Influenzato
dalle teorie evoluzionistiche asserisce la presenza nel passato di un sistema matrilineare tra gli arabi
preislamici,rimpiazzato da un patrilineare con l’avvento dell’Islam.Benchè la teoria si sia rivelata
inesatta,il libro propone nuovi interessi e problemi:non solo ci si interessa per la prima volta agli arabi
del deserto,ma si da avvio ai futuri studi sulle società segmentarie(genealogie manipolate per
giustificare il presente,esistenza e caratteristiche de “segmenti“)
James G. Frazer tra gli ultimi e più importanti antropologi vittoriani.Influenza etnologi,storici, filologi,
psicoanalisti,poeti e scrittori con i suoi molti ed imponenti lavori.
Ÿ Il cammino del pensiero umano Fornendo una imponente mole di dati tratta da etnografia e
letteratura classica,Frazer avanzava l’ipotesi per cui l’evolversi del pensiero umano potesse essere
diviso in tre fasi:
Ÿ Magia
L’uomo cerca di controllare la natura.Ignoranza dei rapporti causali.
Ÿ Religione Tentativo di accattivarsi il favore delle potenze naturali.Sacerdote come mediatore.
Ÿ Scienza
Consapevolezza dell’inefficacia delle preghiere.Scelta di dedicarsi all’osservazione
dei fenomeni naturali e alla formulazione di leggi che regolano i rapporti tra
essi.
Ÿ L’ultimo vittoriano Sono presenti in Frazer molti dei più tipici motivi dell’evoluzionismo vittoriano: la
storia come serie di tappe successive e progressive,la spiegazione dei fenomeni passati nel presente
come sopravvivenze,l’idea che il mondo primitivo fosse pieno di sbagli e <fatti tenebrosi>,eppure è
assente in esso quell ‘ottimismo trionfalistico nel progresso tipico del periodo vittoriano e che prova
l’avvio di quella crisi delle certezze caratterizzante la fine dell’Ottocento.
Altri
Ÿ P.Mantegazza medico,prima cattedra di antropologia italiana.Unisce studi fisici a quelli sui
“primitivi”.
Ÿ A.Bastian Idee elementari “germi di idee” comuni a tutti gli uomini e il cui sviluppo
indipendente;causa delle differenze tra civiltà,era da imputare ai differenti stimoli ambientali.
Ÿ J.J.Bachofen Successione delle forme di discendenza.(Promiscuità originaria,Matriarcato,Patriarcato).
Interpreta erroneamente la discendenza matrilineare come sopravvivenza del matrarcato,che in realtà
non esistette mai.
Ÿ J.F.McLennan giurista,
Ÿ Contro H.S.Maine,sul matriarcato Osservando le pratiche del ratto rituale della sposa e
dell’infanticidio femminile comprendendo il problema della scarsità delle donne e delle scelte
opposte tra esogami ed endogamia in relazione a questo.(Esogamia= rapimento donne
Endogamia = scelta della poliandria e del conseguente regime matrilineare in entrambi i casi) Fu
solo con l’esistenza della proprietà della terra che la volontà dei padri di far ereditare ai figli i
propri beni che prese vita la discendenza patrilineare.Si nega così che nella fase di discendenza
matrilineare sia implicato anche un matriarcato.
Ÿ Contro L.H.Morgan,sul significato dei termini di parentela McLennan sosteneva che i termini di
parentela andassero intesi come “termini di indirizzo”,al contrario Morgan sosteneva che
riflettessero i reali legame di sangue tra gli individui.
In entrambi i casi era McLennan ad aver ragione,quasi preveggendo gli sviluppi successivi della
disciplina.
Le origini dell’antropologia americana e Lewis H. Morgan
Negli Stati Uniti l’antropologia si sviluppò a partire dall’interesse di un ristretto numero di ricercatori e
curiosi verso i nativi americani.Tra questi si distinse L.H.Morgan,per la capacità di inserire i dati etnografici
in un impianto teorico di più ampia portata.
In quel periodo negli Stati Uniti coesistevano due opposte concezioni di Indiano.Quella negativa,di ordine
interno,vedeva nell’Indiano un nemico che impediva al bianco l’espansione che pensava avere dovuta in
nome delle sue capacità di sfruttare la terra razionalmente.Quella positiva ,esterna,chiamava l’Indiano a
partecipare alla costruzione della nuova nazione con le sue virtù in opposizione alla decadenza oppressiva
del Vecchio Mondo.
Morgan e gli Irochesi
Ÿ Il legame Il primo lavoro di Morgan descriveva l’organizzazione
sociopolitica delle sei nazioni unite in una federazione irochese.Il libro
nasceva dalla rielaborazione di “lettere”pubblicate alcuni anni prima su di
“American Review”.Nel 1846 aveva contribuito alla difesa dei Senèca,una
delle sei nazioni irochesi,in una causa che avrebbe potuto far perdere loro
le terre.Gli speculatori bianchi persero.Morgan,nato nello stato di NY,dove
erano molte riserve,strinse amicizia con un discendente di una stirpe di
capi seneca, cosa che gli permise d compiere brevi soggiorni nelle loro
riserve.
Ÿ La parentela e le “Sei Nazioni” Gli studi di parentela,maggior contributo di
Morgan all’antropologia,furono in un primo momento subordinati allo
studio della loro funzione nel processo di formazione dell’unità politica tra
Senèca,Oneida,Mohawk,Cayuga,Onondaga e Tuscarora. In ogni singola
nazione esistevano un certo numero di tribù (oggi diciamo clan) che
avevano i medesimi nomi di animali.I membri di nazioni diverse e
appartenenti allo stesso clan si ritenevano discendenti da un antenato
comune e per questo fratelli tra loro.
Ÿ Uno scopo politico Morgan concentrò l’attenzione sul fatto che la Lega
delle Nazioni fosse una federazione di popoli con valori comuni e con una
organizzazione sociale democratica e ugualitaria e che questo rendesse
necessario il più grande rispetto verso gli Indiani.Morgan invita gli
americani a dimostrare concretamente quanto la nuova nazione fosse
democratica trovando una soluzione adeguata al problema
indiano.Nell’ultimo capitolo del libro -e nelle dichiarazioni successivediventa evidente quanto l’autore fosse preoccupato per il destino degli
Indiani.Per evitare la loro scomparsa chiede con forza una politica di
progressiva assimilazione tramite l’ educazione dei giovani e
l’assegnazione di terre di cui disporre liberamente.
Ÿ Schoolcraft e l’istituzionalizzazione dell’antropologia Se Morgan fu il primo
a dare un impianto teorico,tra i primi etnografi fu in realtà
H.Schoolcraft,che si concentrò soprattutto sull’aspetto linguistico.La
raccolta di termini,storie mitiche e poetiche fu possibile grazie ad
informatori locali e la possibilità di un contatto diretto.Da metà Ottocento
lo studio fu favorito dalla creazioni di istituzioni appositamente preposte
allo scopo:la sezione etnografica dello Smithsonian Institution (1846) fece
varare a Schoolcraft un grandioso programma.Il1879 fu la volta del
governativo Bureau of American Ethnology
I sistemi di parentela
Dopo la pubblicazione del libro sulla Lega delle Nazioni Morgan scoprì presso i
Sioux e gli Ojibwa un sistema di parentela simile a quello degli
Irochesi,sebbene i primi appartenessero ad un ceppo linguistico diverso da
quello dei secondi.Contemporaneanemte si interessa all’origine dei
pellerossa.
Ÿ L’origine degli indiani Morgan era a favore dell’ipotesi dell’origine
asiatica. Decide che il metodo più adatto a comprovare la teoria sarebbe
stato quello di individuare eventuali somiglianze tra i sistemi di parentela
asiatici e indiani.Morgan ritiene i criteri linguistici meno validi perché più
soggetti al mutamento rispetto a quelli relazionali.Per confermare le sue
teorie raccolse contemporaneamente dati su sistemi di parentela indiani
ed extra-americani.
Ÿ Sistemi classificatori e descrittivi Morgan arriva a distinguere due gradi
famiglie di classificazione di parentela: i sistemi classificatori e i sistemi
descittivi.I primi non distinguevano terminologicamente tra parenti
consanguinei ad affini mentre invece i secondi lo facevano. Pur
dichiarando impossibile individuare le cause all’origine di questi due
sistemi Morgan ipotizza che i sistemi classificatori si siano sviluppati in
società basate su rapporti di parentela mentre i sistemi descrittivi
abbiano caratterizzato società basate su rapporti politici,dove quindi non
c’era bisogno di una rete parentale per assicurare i diritti agli individui.
Ÿ L’evoluzione dei sistemi di parentela Morgan riteneva che i sistemi
classificatori fossero tipici di uno stato di barbarie,mentre l’evolversi
politicamente portava gradualmente ad un sistema descrittivo,secondo
una logica di stampo evoluzionistico.Infatti le tappe dell’evoluzione della
famiglia delineate da Morgan coincideva con le fasi di passaggio dall’uon
all’altro sistema.
Ÿ Relazioni sociali e termini di parentela Per Morgan i termini di parentela
esprimono una relazione sociale.Attribuiva quindi l’abitudine di chiamare
padre sia questo che gli zii ad una precedente fase storica in cui vigeva la
poliandria adelfica(una donna sposava più fratelli) perché all’interno di
quell’istituzione era impossibile distinguere il vero padre.Questa
riflessione si inserisce in un quadro teorico secondo cui tutte le
popolazioni del mondo avevano una sequenza fissa per progredire.
Ÿ Famiglia,matrimonio e sistemi di parentela Morgan riteneva possibile
individuare tramite i sistemi di parentela le istituzioni familiari
corrispondenti nonché le loro cause,anche se riconosceva che questo era
molto problematico.Individuava come unico fattore certo del
cambiamento l’introduzione della proprietà privata.
Morgan e
l’evoluzione sociale
“La società antica”,del 1877 suscitò grande dibattito tra gli studiosi,ma anche
l’interessi di Marx ed Engels,che vedevano così confermata la loro visione
materialistica della storia.Dopo pochi decenni fu criticato dagli studiosi
americani perché espressione più compiuta dell’evoluzionismo antropologico.
Le tematiche principali:il significato delle terminologie di parentela,lo sviluppo
dell’idea di governo e di proprietà,la generale evoluzione della cultura e delle
società umane.
Ÿ I periodi etnici Morgan teorizza l’esistenza di più periodi etnici (selvaggiobarbaro-civilizzato,i primi due a loro volta divisi in
inferiore,medio,superiore) caratterizzati da scoperte e invenzioni
corrispondenti.
Ÿ L’America e l’umanità Anche gli storici dell’epoca consideravano
invenzioni e scoperte come segno del progresso.In particolare vedevano
nell’America la storia di tutta l’umanità:dalla società indiana a quella
industriale tramite il commercio con gli Indiani,che li aveva indeboliti
permettendo lo sviluppo contemporaneo di fattorie e ranch
occidentali.Non solo l’America dava corpo all’ipotesi della successione
delle epoche,ma dimostrava la rapidità del compimento del progresso
materiale tramite accumulazione.
Dopo Morgan Sul finire dell’Ottocento l’antropologia americana rinforzò a livello accademico e non
solo.Nel 1888 uscì il primo numero di American Anthropologist e venne generalizzato il sistema delle
riserve,pensate per una illusoria protezione degli Indiani da ogni forma di contaminazione esterna in
quanto dotati di una “arcaicità pura”.Fece eccezione a questa rappresentazione lo studio di J.Mooney sul
movimento messianico della danza del fantasma come risposta alla emarginazione e degradazione
sociale.
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