Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Stefano Ghirlanda Email docente: Mailing list: Ricevimento: [email protected] [email protected] Cesena: consultare il sito docente Bologna: Dip. Psicologia, V.le Berti-Pichat 5 su accordo email Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 1/13 Funzionalismo e comportamento Con il funzionalismo, gli studi sul comportamento cominciarono ad entrare in psicologia a fianco degli studi sulla coscienza. Ciò è connesso con l’enfasi sulla evoluzione biologica e sul rapporto uomo-ambiente: Il rapporto uomo-ambiente si realizza nel comportamento; i processi di interazione con l’ambiente sono giudicati più interessanti dell’analisi della coscienza in sé. La visione evoluzionista rende interessante lo studio degli animali, per il quale occorre necessariamente passare per il comportamento. Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 2/13 Gli esperimenti di Thorndike Apprendimento per prove ed errori nei gatti Tempo di fuga (s) 240 180 120 60 0 0 5 10 15 20 25 Tentativo Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 3/13 Le “leggi” di Thorndike Thorndike riassume i suoi risultati sperimentali in un certo numero di “leggi dell’apprendimento”. Alcuni esempi: Legge dell’esercizio: l’apprendimento è graduale e migliora con la ripetizione delle prove. Legge dell’effetto: l’apprendimento avviene in funzione delle conseguenze del comportamento: azioni seguite da riduzione di “stati di bisogno” o ricompense tendono ad essere ripetute. Legge del trasferimento: una risposta acquisita in una situazione verrà effettuata in altre situazioni nella misura in cui queste ultime sono simili alla prima. Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 4/13 La teoria di Thorndike Thorndike anticipa il comportamentismo in molti modi: Non usa l’introspezione e si concentra sul comportamento osservabile. Formula una teoria dell’apprendimento basata sulla connessione tra stimoli e risposte, il che rende necessarie poche ipotesi su cosa succede dentro l’individuo. Generalizza dall’animale all’umano. Per esempio, la sua pedagogia utilizza le leggi dell’apprendimento di cui sopra: occorre fare esercizio (legge dell’esercizio), i comportamenti “giusti” vanno premiati e quelli “sbagliati” puniti (legge dell’effetto) e non ci si può aspettare che l’apprendimento sia generalizzato al di fuori dell’ambito specifico di insegnamento (legge del trasferimento). Conduce anche esperimenti in materia. Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 5/13 Il connessionismo di Thorndike L’apprendimento è un graduale stabilirsi di connessioni tra situazioni stimolanti e risposte motorie. Nell’esempio del gatto: Prima: Dopo: Gratta le sbarre Stimoli ambientali Spingi le pareti Gratta le sbarre Stimoli ambientali Spingi le pareti Miagola Miagola Tira la leva Tira la leva Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 6/13 La scuola neurofisiologica russa La neurofisiologia russa di fine ’800 era ben integrata con le scuole europee: le sue basi erano la neurofisiologia tedesca e in modo rilevante anche l’evoluzionismo Darwiniano. Le idee dei ricercatori russi influenzarono sia la psicologia europea che la nascente psicologia americana, soprattutto il comportamentismo. Questa influenza si attribuisce soprattutto a Pavlov, ma ebbe in Secenov e Bechterev importanti figure. I ricercatori russi cercarono di comprendere la “attività nervosa superiore” partendo dalla neurofisiologia, ma andando molto oltre con le loro indagini teoriche. Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 7/13 Secenov: i “riflessi cerebrali” Il lavoro di Secenov si basa sul concetto di riflesso, forse l’unica attività del sistema nervoso di cui si comprendeva ragionevolmente bene il funzionamento. Secenov cercò di estendere il concetto di riflesso in modo da spiegare tutto il comportamento, visto come una catena molto complicata di riflessi che si scatenano a vicenda. Secenov era un convinto naturalista e per le sue idee progressiste fu censurato dall’amministrazione zarista. Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 8/13 Pavlov: i riflessi “condizionati” Pavlov comincia come fisiologo dell’apparato digerente, vincendo per questi studi il Nobel nel 1904. Ad un certo punto cambia la psicologia accorgendosi di una forma di apprendimento oggi noto come condizionamento classico, o Pavloviano. Pavlov presentava del cibo ai cani per studiarne le secrezioni salivari e gastriche. Si accorse che il cane cominciava a salivare prima che venisse presentato in cibo, usando degli stimoli ambientali come “indizi” della prossima disponibilità di cibo. . . Comincia quindi uno studio trentennale su questo tipo di apprendimento, variando le caratteristiche dello stimolo, le modalità di presentazione e il numero degli stimoli. Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 9/13 Il sistema teorico di Pavlov Pavlov è più interessato di Secenov ai processi “superiori” dell’attività nervosa (apprendimento e comportamento in genere). Pavlov è anche interessato al comportamento nell’animale integro, poiché vede lo sviluppo del riflesso condizionato come adattamento all’ambiente, in cui sui riflessi “incondizionati”, si innestano attività più sofisticate. Questo fa sı̀ che egli sviluppi una “neurofisiologia concettuale” che prende a prestito concetti dalla neurofisiologia tradizionale (eccitazione, inibizione, riflesso) mutandone il significato. Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 10/13 Il sistema teorico di Pavlov Pavlov inferisce i suoi concetti “neurofisiologici” dal comportamento, non in base e esperimenti di neurofisiologia tradizionale. È troppo fisiologo per gli psicologi e troppo psicologo per i fisiologi. Estende il concetto di riflesso condizionato ai comportamenti umani più sofisticati, come l’apprendimento del linguaggio, visto come l’apprendimento di riflessi condizionati verbali. In sostanza, il contributo di scoperte empiriche di Pavlov è ancora attuale mentre le sue teorie sono discusse di rado. Con la Rivoluzione d’Ottobre la scuola Pavloviana diventa egemone nella psicologia russa, dominando sterilmente (con poche eccezioni) fino alla morte di Stalin. Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 11/13 Bechterev: i “riflessi associativi” Il lavoro di Bechterev è in parte simile a quello di Pavlov, ma si concentra sui riflessi motori: Un cane sente un suono prima che gli venga data una scossa elettrica alla zampa. Dopo alcune ripetizioni, il suono in sé provoca la flessione della zampa. Secondo Bechterev, questa nuova reazione è dovuta allo stabilirsi di un nuovo collegamento nervoso tra quella parte del cervello che riceve il suono e quella che controlla la flessione della zampa. Questa descrizione è abbastanza vicina al vero. Una volta che la nuova via nervosa si è costituita, il nuovo circuito funziona come un riflesso. Anche Bechterev tenta di usare il concetto di riflesso per spiegare il comportamento, spingendosi fino al comportamento sociale. Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 12/13 Konorski: la sintesi tra Russia e occidente Konorski è uno psicologo polacco importante anche prima di studiare con Pavlov a Leningrado. Insieme a Miller distinge esplicitamente tra due tipi di riflessi condizionati, il tipo Pavloviano e quello studiato da Thornkdike, poi chiamati condizionamento “classico” e “strumentale”. Ritiene troppo chiusa in se stessa la scuola pavloviana e cerca di riconciliare la neurofisiologia pavloviana e quella occidentale, ricevendo dure critiche dai pavloviani. Formula (1948) una teoria dell’attivittà cerebrale in termini di gruppi funzionali di neuroni e di connessioni tra loro. Questa opera fu importante per la “fuga dal comportamentismo” post 1950. Lezione 3: Anticipazioni del comportamentismo Elementi di storia della psicologia, S. Ghirlanda 13/13