CRITERI GESTIONALI IL CALCOLO DEI COSTI DEL MENU IL CALCOLO DEI COSTI DEL MENU • • È NECESSARIO CALCOLARE ACCURATAMENTE IL COSTO DI CIASCUN PIATTO, IN MODO DA POTERNE DETERMINARE PREVENTIVAMENTE IL PREZZO DI VENDITA. IN UN’AZIENDA DI RISTORAZIONE, L’ANALISI CONVENZIONALE DEI COSTI PREVEDE LA LORO RIPARTIZIONE IN TRE VOCI: 1. 2. 3. IL COSTO DELLE MATERIE PRIME O COSTO CIBO; IL COSTO DEL LAVORO; LE SPESE GENERALI: • LA SOMMA DI QUESTI TRE COSTI PRENDE IL NOME DI COSTO TOTALE. QUEST’ULTIMO, DEDOTTO DAL RICAVO REALIZZATO DALL’AZIENDA NELLE VENDITE, DÀ L’UTILE (O PROFITTO) NETTO. Formula di calcolo Vendite – Costo totale = Profitto netto COSTO MATERIE PRIME O COSTO CIBO + COSTO DEL LAVORO + SPESE GENERALI = COSTO TOTALE • NEL COSTO DELLE MATERIE PRIME, O COSTO CIBO, CONFLUISCONO TUTTI I COSTI RELATIVI AI VIVERI CONSUMATI (ACQUISTO, SPESE DI TRASPORTO, SCARTI, …) , DEDOTTA LA SPESA PASTI DEL PERSONALE, CHE DEVE ESSERE IMPUTATA AL COSTO DEL LAVORO. LA FORMULA PER IL CALCOLO DEL COSTO CIBO SARÀ PERTANTO LA SEGUENTE: SI + (A - VP) - SF = M(costo cibo) DOVE: SI = STOCK INIZIALE A = ACQUISTI VP = VITTO PERSONALE SF = STOCK FINALE M = COSTO MATERIE PRIME O COSTO CIBO COME DETERMINARE IL COSTO DI UN MENU • AL COSTO CIBO DEVONO ESSERE SOMMATI, UTILIZZANDO LA STESSA TECNICA IMPIEGATA DALLE INDUSTRIE MANIFATTURIERE, TUTTI GLI ALTRI COSTI (AMMORTAMENTO DEI MACCHINARI, STIPENDI DEL PERSONALE, SPESE DI PUBBLICITÀ, IMPOSTE E TASSE, …) AL FINE DI OTTENERE IL COSTO TOTALE; IN TALE COSTO DEVONO ESSERE COMPRESI ANCHE I COSIDDETTI COSTI FIGURATIVI (es. compenso per il datore di lavoro o similari) , CHE NON RISULTANO NEI BILANCI AZIENDALI. SI OTTIENE COSÌ IL COSTO ECONOMICO - TECNICO: QUESTO, MAGGIORATO DEL PROFITTO CHE SI INTENDE RICAVARE, DARÀ IL PREZZO FINALE DI VENDITA. Correttivi del prezzo SE IL PREZZO DI VENDITA RISULTA MOLTO BASSO, SI POTRÀ UTILIZZARE UN CORRETTIVO CHE AUMENTI IL MARGINE DI GUADAGNO, MENTRE SE È TROPPO ELEVATO RISPETTO AL TIPO DI LOCALE O DI CLIENTELA ABITUALE, SARÀ NECESSARIO ANALIZZARE LE SINGOLE COMPONENTI PER VERIFICARE QUALI POSSONO ESSERE RITOCCATE, PER OTTENERE UN PREZZO ADEGUATO SENZA RINUNCIARE NÉ ALLA QUALITÀ DELL’OFFERTA NÉ ALL’UTILE. Questo procedimento è piuttosto laborioso e pertanto nel settore della ristorazione si segue abitualmente una tecnica più semplice, il cosiddetto metodo del moltiplicatore. Il metodo del moltiplicatore VEDIAMO IN CHE COSA CONSISTE IL METODO DEL MOLTIPLICATORE. Il prezzo pagato dal cliente per ogni piatto del menu può essere considerato come contributo ai tre elementi di costo e al profitto netto. Posto uguale a 100 il prezzo di vendita, si può pensare che esso venga ripartito in quote percentuali tra gli elementi di costo e profitto. ESEMPIO del metodo del moltiplicatore COSTO MATERIE PRIME O COSTO CIBO (40) + COSTO DEL LAVORO (25) + SPESE GENERALI (20) + PROFITTO NETTO (15) = PREZZO DI VENDITA (100) ESEMPIO DEL METODO DEL MOLTIPLICATORE SE IL COSTO CIBO RAPPRESENTA IL 40% DEI RICAVI, IL MOLTIPLICATORE SARÀ DATO DA: MOLTIPLICATORE = PREZZO DI VENDITA = 100 = 2,5 COSTO CIBO 40 Determinazione del prezzo di vendita PER DETERMINARE IL PREZZO DI VENDITA È SUFFICIENTE A QUESTO PUNTO CONOSCERE IL COSTO CIBO CHE SI DEVE SOSTENERE PER CONFEZIONARE UN DATO PIATTO. SUPPONIAMO, PER ESEMPIO, CHE UN DATO PIATTO RICHIEDA € 5,00 DI MATERIE PRIME. IL PREZZO DI VENDITA RISULTANTE SULLA CARTA DELLE VIVANDE SARÀ DI € 12,50; INFATTI: PREZZO DI VENDITA = COSTO MATERIE PRIME O COSTO CIBO X MOLTIPLICATORE CIOÈ: € 5,00 X 2,5 = € 12,50 Definizione del moltiplicatore LA DEFINIZIONE DEL MOLTIPLICATORE PERMETTE, OVVIAMENTE, NON SOLO DI CALCOLARE IL PREZZO DI VENDITA CONOSCENDO IL COSTO DELLA MERCE MA ANCHE, VICEVERSA, DI CALCOLARE IL COSTO DELLA MERCE CONOSCENDO IL PREZZO DI VENDITA. IN QUESTO CASO, BASTERÀ ESEGUIRE IL CALCOLO: COSTO DELLA MERCE = PREZZO DI VENDITA MOLTIPLICATORE ESEMPIO DI MENU A € 15,50 PROSCIUTTO CRUDO DI PARMA * RISOTTO CONTE CAVOUR * SCALOPPINE DI VITELLO CON BURRO E SALVIA ZUCCHINE TRIFOLATE * CAFFÈ • APPLICANDO IL MOLTIPLICATORE (15,50 : 2,5 = 6,20), SI VEDE SUBITO CHE, PER L’ACQUISTO DEI PRODOTTI NECESSARI A REALIZZARE TALE MENU, SI POSSONO SPENDERE AL MASSIMO 6,20 EURO. CALCOLO DEL COSTO DELLA MERCE CONSIDERANDO LA PERCENTUALE DI SCARTO • PER IL CALCOLO DEL PREZZO DI VENDITA SI DEVE CONOSCERE IL COSTO EFFETTIVO DELLA MERCE. • SE PER ESEMPIO SI HANNO 1000 G DI VERDURA PREPARATA E SI SA CHE QUEL TIPO DI VERDURA DURANTE LA PREPARAZIONE CALA DEL 40%, SI DEVE TENER CONTO DEL FATTO CHE I 1000 G UTILIZZATI NON COSTITUISCONO IL 100% DELLA VERDURA ACQUISTATA MA SOLO IL 60%. Formula di calcolo • PER CALCOLARE QUINDI IL COSTO X(incognita) DEL 100% DELLA VERDURA SI DOVRÀ IMPOSTARE UNA SEMPLICE PROPORZIONE: PREZZO DI ACQUISTO : 60% = X(incognita) : 100% X (incognita)= PREZZO DI ACQUISTO * 100% : 60% X (incognita): 60=x(incognita):100 Esempio di calcolo PREZZO DI ACQUISTO : 60= X(incognita) : 100 X (incognita)= PREZZO DI ACQUISTO * 100% : 60% X (incognita): 60=x(incognita):100 1,50:100=X:60 X=1,50*60 = 90= 0,90 100 100 1,50 – 0,90= 0,60 0,90+0,60=1,50 0,60 rappresenta il 100% del costo della verdura