scarica il pieghevole - Comune di Pieve di Cento

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Il racconto di Butterfly è la favola di chi vive soltanto il proprio sogno e non lo protegge
e di chi non sa ascoltare e calpesta e infrange tutti i sogni che non sono i suoi.
Cio-Cio-San è orientale e ha quindici anni, quando incontra un capitano che la vuole.
Lui viene da lontano, da un occidente carico di lusinghe e di promesse, da un occidente
veloce, che corre e consuma le strade che percorre. Lei è l’oriente, un oriente giovane
e antico, che sembra immobile, ma inesorabilmente si muove nel profondo, e desidera, e crede alle promesse.
Nel profondo di se stessa lei lo incontra, lo sposa e in quell’unica promessa impegna
tutta l’esistenza. Lui parte, lei lo aspetta. Nasce un figlio e Cio-Cio-San ancora aspetta
Arriva il momento in cui si manifesta la pochezza di quel capitano, per cui una sposa
vera poteva essere solo americana. Quell’uomo, che si sente di una razza superiore,
per caso torna, per caso viene a sapere di suo figlio, e allora ricompare, ma solo per
riprenderselo. Lui ha sprecato ogni occasione, lei ha sprecato il suo amore. Cio-CioSan gli mostra, infine, come è stato ladro perché ora in lei non c’è più vita. Così torna
farfalla e vola libera, dove lui non potrà mai arrivare.
COMUNE DI
PIEVE DI CENTO
Crediti
Comune di Pieve di Cento
Sergio Maccagnani Sindaco
Angelo Zannarini Assessore alle Attività culturali e politiche educative e scolastiche
Fabrizio Tosi Responsabile settore Comunicazione e Cultura
Tiberio Artioli Direttore Teatro
Roberta Fregonese Servizio Comunicazione, Turismo e Sviluppo Locale
Servizi tecnici e collaborazione amministrativa
Associazione Culturale Flux
Ufficio stampa
www.pepitapromoters.com
Info e prenotazioni
Biglietteria Teatro Alice Zeppilli
Piazza Andrea Costa, 17
tel. 333 8839450
mail: [email protected]
Abbonamenti
In vendita dal 10 dicembre 2013
A - Ingresso a tutti gli spettacoli € 60,00
B - Ingresso a gli spettacoli di Ri-scosse € 35,00
C - Ingresso a gli spettacoli di Musicanti € 35,00
In collaborazione con
Fondazione
Cassa di Risparmio
di Cento
Con il sostegno
Consiglio Regionale della Regione Aquitania
www.comune.pievedicento.bo.it
Domenica 9 Marzo ore 20:45
Concerto del chitarrista Pierre Bensusan
nell’ambito della rassegna “I luoghi della liuteria”
Tipografia Bagnoli 1920 - Pieve di Cento (BO)
Biglietteria
prevendita: martedì ore 10-13 - giovedì ore 16-18 - sabato ore 10-13
vendita: un’ora prima dell’inizio dello spettacolo
Ingresso € 12,00
Ridotti: under 26, over 65, Soci Coop Reno e Adriatica, Tessera Conad,
Arci, possessori dell’abbonamento dei teatri aderenti al circuito “6 in
scena” (Comuni di Budrio, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Minerbio,
Molinella e Pieve di Cento) € 10,00
Saranno eseguite pagine scelte da: Giuseppe Verdi - La Traviata e Il Trovatore;
Richard Wagner - Lohengrin, Siegfried Idyll, Tannhäuser e Tristan und Isolde (dai film
Ossessione, Senso, Il Gattopardo e Ludwig); con gli inediti Richard Wagner - Elegia
WWV 93 (dal film Ludwig); Giuseppe Verdi / Nino Rota - Valzer (dal film Il Gattopardo)
Lo spettacolo propone un percorso musicale e visivo nell’universo creativo di Luchino
Visconti. Punto di partenza sarà l’esecuzione di pagine d’opera usate dal regista nei
suoi film, in una rielaborazione appositamente creata per l’Oneiron Ensemble da Virginia Guastella, già autrice di colonne sonore per la Rai. La musica sarà occasione per
ripercorrere alcune tappe della produzione cinematografica di Visconti, mostrando
quanto il suo linguaggio filmico si articoli in pagine di straordinaria bellezza. Al percorso cinematografico si affiancherà uno sguardo sulle regie operistiche, raccontandone
la meraviglia e l’innovazione attraverso il sodalizio con Maria Callas.
Sabato 5 aprile ore 20:45
“Il fiore che tu mi hai gettato… Carmen, je t’aime”
Spettacolo lirico teatral-musicale, tratto dall’opera omonima di G. Bizet.
Se la “World Music” è quel che rende omaggio allo spirito di un insieme di esseri umani attraverso ritmiche particolari, strumenti tradizionali e coloriture armoniche, possiamo definire il chitarrista francoalgerino, cantante e compositore Pierre Bensusan
uno dei più eloquenti e variegati musicisti world del nostro tempo.
Influenzato nei primi passi dalla fioritura del folk revival in Inghilterra, Francia e America del Nord, Bensusan esplora prima di tutto il proprio particolare retaggio musicale,
per poi muoversi verso ulteriori orizzonti ed ha la capacità di fare suonare una singola
chitarra come un’intera band, accompagnando il pubblico in un viaggio musicale straordinario.
Con la partecipazione di Monica Minarelli, mezzosoprano, di voci soliste a sorpresa,
del coro dell’Accademia del Bel Canto del Centopievese, dell’ a.s.d. Il Mondo Del
Ballo. Coreografie originali di Andrea Guizzardi. Immagini sceniche a cura di Valeria
Tassinari. Da un’idea di Angelo Zannarini.
Teatro Comunale “Alice Zeppilli”
18 Gennaio - 11 Aprile 2014
Venerdì 28 Marzo ore 20:45
Un Palco al Cinema
La musica nell’opera di Luchino Visconti
Spettacolo di Clementina Antonaci. Trascrizioni e montaggio musiche di Virginia
Guastella. Montaggio video di Giorgio Affanni. Voce narrante Felix Bellanti.
Oneiron Ensemble: Clementina Antonaci, Flauto; Vanessa Scarano, Clarinetto;
Simone Butini, Violino; Vanessa Sinigaglia, Violoncello; Virginia Guastella, Pianoforte
Donna demoniaca o femme fatale? La storia della donna più “nera” dell’opera lirica,
simile ad una dark lady del cinema americano, vera e propria attentatrice dei buoni
sentimenti, sovvertitrice dell’ordine precostituito con il disordine delle passioni, ma
anche la storia della donna che ama la libertà e che vuole vivere l’amore con chi le
aggrada, in diritto di scelta ed estrema passionalità, fino all’ultimo istante della sua
vita, raccontata da uno degli uomini che l’hanno conosciuta.
In collaborazione con
Consiglio Regionale
della Regione Aquitania
Fondazione
Cassa di Risparmio
di Cento
La stagione teatrale 2014 è uno dei segni tangibili della voglia di ripartire dopo
il terremoto del 29 Maggio 2012. Dopo una breve pausa, utile per ripristinare i
danni del sisma, il Teatro A.Zeppilli riapre grazie all’apporto di tante Istituzioni,
Enti e privati che hanno contribuito alla rinascita del luogo più caro e amato
dai pievesi. La stagione teatrale 2014 presenta due cartelloni: uno dedicato al
Teatro d’Autore, l’altro, nel solco della tradizione pievese, alla musica.
TEATRO D’AUTORE “RI-SCOSSE”
Ideazione e direzione artistica a cura delle compagnie Associazione Ca’ Rossa, Compagnia Teatrale della Luna Crescente, Teatrino Giullare, Teatro delle Temperie.
Cogliendo lo spirito presente in una nota rivolta a tutti i Comuni dal coordinamento
Gruppi legge 13 di Bologna, abbiamo chiesto ad alcune compagnie di elaborare in sinergia un cartellone, attraverso una direzione artistica congiunta. Il progetto si sviluppa
a partire dall’idea che il Teatro debba rispecchiare i temi e le pulsioni della contemporaneità, recuperando quella funzione autenticamente “popolare” che, lungi dall’equivalere ad un abbassamento del livello qualitativo, ne faccia il mezzo privilegiato per
suggerire interpretazioni originali della realtà. Soltanto affrontando i grandi e piccoli
“argomenti” che attraversano la nostra quotidianità il Teatro può essere compreso e
partecipato da ogni tipologia di pubblico, senza differenze di provenienza, competenza, sensibilità, generazione. Il titolo “Ri-scosse” ha una duplice funzione/interpretazione: da un lato richiama i recenti eventi che hanno colpito il territorio, dall’altro
identifica il tema centrale scelto per la rassegna. Riscosse sono infatti le rivincite di
tipo sociale, civile, politico, lavorativo ricercate, e a volte conquistate, dai protagonisti
di tutti gli spettacoli scelti. In scena, quindi, come nella comunità di Pieve di Cento, la
lotta, la fatica, i sorrisi e le lacrime di personaggi e persone che vogliono e combattono
per una ricostruzione, per una o più riscosse.
Uno spettacolo intenso ed emozionante. Un vortice in cui memoria, appartenenza,
famiglia e sangue si mescolano a guerra, deportazioni, tradimenti, fughe e vendette.
Un circo costretto in dieci scatoloni in attesa di liberare tutto il suo carico di storie,
di umanità, di gioia e di leggerezza. Un uomo in fuga che si racconta a un gruppo di
bambini di un campo rom e lascia a loro in eredità quegli scatoloni che, oltre a un circo,
contengono tutta la storia della sua famiglia. Sette bambini trovano finalmente fra un
trapezio, cinque clave e qualche vecchio costume una nuova speranza di riscatto e di
felicità. Branko Hrabal è morto, ucciso fuori da un campo nomadi. Vicino al suo corpo
c’è Senija, una bambina che lo guarda come aspettando che si svegli. Branko è arrivato
in quel campo con i dieci scatoloni del circo ereditato da suo nonno e ha trovato un
gruppo di bambini che lo hanno quasi obbligato a raccontare la storia di quegli scatoloni. Raccontando, Branko ha potuto trasmettere a quei bambini una possibilità di
futuro, forse di riscatto... Nascosti nelle cantine di un vecchio palazzo abbandonato i
bambini, ispirati da Branko, hanno lavorato sodo e hanno dato vita ad un nuovo circo,
un circo sottoterra, un circo capovolto.
Sabato 15 marzo ore 20:45
Sabato 15 febbraio ore 20:45
Diretto e interpretato da Teatrino Giullare.
Traduzione di Eugenio Bernardi. Scene Cicuska.
Produzione Teatrino Giullare con il sostegno di Comune di Bologna,
Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna
Combo Jazz Club & Compagnia Teatrale della Luna Crescente
«If I had my way I’d’ve been a killer»
Nina Simone: una voce per i diritti civili
ispirato all’omonimo romanzo di Milena Magnani
vincitore del premio Riviera delle Palme - narrativa ’09
Di e con Andrea Lupo. Regia di Andrea Paolucci. Musiche di David Sarnelli. Luci e suoni
di Andrea Bondi. Una produzione Teatro delle Temperie in collaborazione con Teatro
dell’Argine e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
di Thomas Bernhard
Premio Speciale UBU
MUSICA A TEATRO “I MUSICANTI”
Qui tutto si muove in modo innaturale che è poi la cosa più naturale del mondo.
(Thomas Bernhard)
Una madre poco umana ed una figlia rigida preparano la loro consueta partenza per il
mare; tra vecchi vestiti e vecchi ricordi, aleggia l’agitazione per l’imminente arrivo del
nuovo e quasi sconosciuto compagno di viaggio.
La messa in scena è innovativa, con soluzioni sceniche sorprendenti che esaltano il
ritmo e la natura fascinosamente ambigua della pièce: fantocci ed esseri umani danno
vita ad un intreccio controllato di menzogne e verità confondendosi gli uni con gli altri.
Il rituale del fare e disfare le valigie, la speranza di un riscatto o di un’avventura e la
sensazione angosciosa di raggiungere una meta che già sospettiamo essere deludente,
raccontate da un grande autore spigoloso cinico lucidissimo controverso e divertente.
Sabato 18 gennaio ore 20:45
Teatro delle Temperie
Il circo capovolto
Teatrino Giullare
Alla Meta
Valentina Monti, voce; Diber Benghi, tastiere; Dagmar Benghi, chitarra; Corrado Gambi, voce narrante. Regia di Corrado Gambi. Video di Marco Carroli - KAM Produzioni
Video. Una produzione Combo Jazz Club & Compagnia Teatrale della Luna Crescente,
Teatro Comunale di Dozza e “Crossroads 2013 - Jazz e altro in Emilia Romagna”.
La scrittrice Toni Morrison l’ha definita «la donna che ha incarnato tutte le donne».
Dalla ragazzina che sognava di diventare pianista classica Nina Simone è diventata
artista geniale, interprete appassionata, diva assoluta, donna sottomessa, pazza furiosa ma soprattutto guerriera instancabile per la conquista dei diritti civili degli afroamericani. La sua musica ha unito generazioni di giovani afroamericani nella lotta, e
affascinato il raffinato pubblico bianco europeo, portando ancora oggi, con tutta la
sua potenza e la sua rabbia, un messaggio di libertà. Attraverso una rivisitazione dei
brani più significativi del suo repertorio, video, testimonianze e testi di prosa originali
lo spettacolo vuole rivalutare le qualità di Nina Simone come compositrice e omaggiare la sua figura di rivoluzionaria e di intellettuale al servizio della lotta per i diritti civili
nel decennale della sua morte.
Scritto dal giallista-detective Carlo Lucarelli e dall’attore Matteo Belli, Marzabotto è
uno spettacolo di narrazione scenica in cui Matteo Belli dà voce a molti personaggi:
l’archivista Gargiulo che svela i segreti custoditi nell’armadio della vergogna, i suoi
capoufficio, i superstiti della strage che raccontano la violenza subita, gli ufficiali tedeschi, i militari italiani, i ministri della Repubblica, i giudici e i magistrati che nel primo
dopoguerra si occuparono della vicenda. Basandosi su testimonianze documentali e
popolari, la narrazione procede nel racconto dell’eccidio, per poi rendere conto del
vergognoso occultamento del fascicolo numero 1976 dentro un armadio, nascosto, in
fondo a un corridoio della Procura Generale Militare di Roma. Qui è rimasto sepolto
fino al 1994.
Lo spettacolo è prodotto con il contributo di: Regione Emilia-Romagna; Assessorato
alla Cultura e Pari Opportunità della Provincia di Bologna; Comunità Montana Cinque
Valli Bolognesi; Comune di Budrio.
Venerdì 11 aprile ore 20:45
Matteo Belli
Marzabotto
All’interno del cartellone sono proposti quattro spettacoli musicali coerenti con la
tradizione liutaria di Pieve di Cento, con attenzione particolare al mondo della lirica
continuando così un lavoro che prosegue da anni e che solo gli eventi sismici hanno
temporaneamente sospeso. La liuteria è un tratto distintivo della cultura pievese che
nel tempo ha annoverato maestri i cui strumenti hanno allietato le platee di tutto
il mondo ed ancora, grazie alla Scuola di Artigianato Artistico, continua a preparare
talenti. Viene inoltre data attenzione alla tradizione lirica che costituisce un tassello
importante per la comprensione della più recente storia del nostro paese. Il Museo
della musica, presente all’interno del teatro nel suo aggiornato allestimento, offre testimonianza della capacità dei maestri liutai del territorio.
Sabato 8 febbraio 2014 ore 20:45
L’Opificio di arte scenica presenta
CIO CIO SAN
(Il racconto di Butterfly)
(basato su testimonianze documentali e popolari)
Testo di Carlo Lucarelli e Matteo Belli. Diretto e interpretato da Matteo Belli.
Una produzione Associazione Ca’ Rossa / Centro Teatrale per l’Oralità
Musica di Giacomo Puccini e Aurelio Scotto. Testo e Drammaturgia di G. Duma
e A. Stanisci. Direzione musicale di Aurelio Scotto. Regia di Gabriele Duma
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