Recommended Practice ITA-NG-001-B

Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-SB-101-A
SYLLABUS BASICO PER LIVELLO 1
1.0
x
x
CENNI SUI PROCESSI SPECIALI
Concetto di processo speciale
Qualificazione e mantenimento di impianto, materiali, personale addetto ai processi
speciali
1.1
x
x
CENNI SUI PROCESSI DI PRODUZIONE E DISCONTINUITÀ TIPICHE ASSOCIATE
Discontinuità primarie o inerenti
Discontinuità secondarie e di finitura
1.2
x
x
x
x
x
x
x
CENNI SUI PROCESSI DI CONTROLLO
I CND utilizzati in campo aerospaziale
Principi, vantaggi e limiti di ciascun metodo CND applicato in campo aerospaziale e
complementarietà tra i metodi
Normative sulle qualificazione e certificazione del personale (NAS 410, EN 4179, SNTTC-1A)
Personale qualificato, livelli di qualificazione, compiti e responsabilità
Personale riconosciuto, Auditore ed Istruttore CND, compiti e responsabilità
Concetto di indicazione, indicazione falsa, spuria, non rilevante e rilevante
Concetto di discontinuità e di difetto
Concetto di sensibilità e di risoluzione
2.0
x
x
x
CENNI SULLE DISCONTINUITÀ DA SERVIZIO
Fatica
Corrosione
Usura ed erosione
x
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
EN4179 - Aerospace Series - Qualification and Approval of Personnel for Non-Destructive
Testing, March 2000,
Materials and Processes for NDT Technology, 1981; The American Society for
Nondestructive Testing, Inc.; Columbus, OH -USA-,
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Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-PT-101-A
SYLLABUS PER LIVELLO 1 LIQUIDI PENETRANTI
[I paragrafi 1.0 e 2.0 sono identici a quelli del Syllabus basico per livello 1]
3.0
x
INTRODUZIONE
Vantaggi e limiti del processo
4.0
x
x
x
x
x
x
x
PRINCIPI FISICI
Tensione superficiale
Potere bagnante
Capillarità
Viscosità
Densità
Luce visibile ed ultravioletta
Fluorescenza
5.0
x
x
x
APPARATI E MATERIALI
Impianti di pre e post pulitura
Impianti di prelavaggio e lavaggio finale (manuale ed automatico), controllo di
temperatura e pressione dell’acqua
Impianti di applicazione del penetrante (immersione, spruzzo, spruzzo elettrostatico)
Impianti di applicazione dell’emulsionante (immersione, spruzzo)
Forni di asciugatura, termometro, termostato
Impianti di applicazione rivelatore
Cabina di ispezione; oscuramento, lampade a luce UV, la lampada a vapori di mercurio
ad alta pressione e focalizzante, gli altri tipi di lampade, lampade a luce bianca, criticità
sull’illuminazione
La specifica SAE-AMS-2644 e la sua relativa QPL (lista dei prodotti qualificati)
6.0
MODALITA’ DI ISPEZIONE - LE 5 FASI FONDAMENTALI ED I PRODOTTI
x
La prima fase: preparazione della parte; i prodotti (detergenti, solventi, metodi meccanici),
la contaminazione chimica (solfuri con leghe di nichel, alogenuri con leghe di titanio) e la
ricalcatura della superficie, l’attacco chimico
La seconda fase: l’applicazione del penetrante; i prodotti visibili e quelli fluorescenti, i
livelli di sensibilità; la capillarità, la viscosità, la bagnabilità, i metodi di applicazione, il
drenaggio
La terza fase: la rimozione dell’eccesso di penetrante; i 3 Metodi, modalità di asportazione
dell’eccesso
La quarta fase: lo sviluppo; il tempo di formazione della indicazione; i tipi di rivelatori ed i
metodi di applicazione; corrosione
La quinta fase: la rilevazione delle indicazioni; l’adattamento al buio
Ripetizione dell’ispezione: problemi di sensibilità per parti precedentemente ispezionate
con livelli di sensibilità inferiore
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
7.0
ISTRUZIONI, PROCEDURE E CENNI SUGLI STANDARD D’ACCETTABILITÀ
APPLICABILI
8.0
SPECIFICITA’ AEROSPAZIALI
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SYLLABUS ITA-PT-101-A
9.0
x
x
x
x
x
x
CONTROLLO DI PROCESSO CND
Controlli sul penetrante
Prove sull’emulsificatore
Prove sul rivelatore
Prove sull’impianto (temporizzatori, termometri e termostati, manometri, lampade ed
oscuramento)
Standard di riferimento
Efficienza generale del processo
10.0
ASPETTI DI SICUREZZA, DI ECOLOGIA E DI MANEGGIO DEI PARTICOLARI
10.1
x
x
PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI
Prodotti infiammabili
La luce ultravioletta
10.2
PREDISPOSIZIONI ECOLOGICHE
10.3
x
x
x
PRECAUZIONI PER IL MANEGGIO DEI PARTICOLARI
Corrosione
Urti
Marcature
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
4)
5)
6)
C.E. Betz; Principles of Penetrants, 1969; Magnaflux Corporation; Chicago, Illinois -USALe Prove Non Distruttive, Vol. 2, Parte IV, 1984; Associazione Italiana di Metallurgia, P.le
Moranti,2, Milano,
V. Bettini, L’Esame con Liquidi Penetranti (Livello I-); Quaderni Didattici, Associazione
Italiana Prove Non Distruttive, via Foresti, 5, Brescia,
Nondestructive Testing, Liquid Penetrant, Classroom Training Handbook, CT-6-2 4th
Edition; General Dynamics, San Diego, California -USA-,
Metals Handbook, Volume 17, Nondestructive Evaluation and Quality Control, 1989; Liquid
Penetrant Inspection pp 71-88; ASM International; Metals Park, OH 44073 -USA
Simula, CD-ROM multimediale sul Controllo con liquidi penetranti
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SYLLABUS ITA-MT-101-A
SYLLABUS PER LIVELLO 1 MAGNETOSCOPICO
[I paragrafi 1.0 e 2.0 sono identici a quelli del Syllabus basico per livello 1]
3.0
INTRODUZIONE
3.1
x
x
x
x
x
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
Norme di metodo CND
Richiami a disegno
Standard d’Accettabilità
Procedure di ispezione
Ciclo di lavorazione
3.2
BASIC MATICA DI BASE ED ESEMPI
4.0
PRINCIPI FISICI
4.1
x
x
x
x
ELECTRICITÀ
Carica elettrica e corrente elettrica; l’Ampère
Corrente elettrica continua
Corrente elettrica alternata monofase e trifase
Corrente elettrica raddrizzata a semionda e ad onda piena
4.2
x
x
x
x
x
x
x
x
MAGNETI E MAGNETISMO
Campo magnetico, flusso magnetico ed induzione magnetica (unità CGS ed SI)
Circuito e poli magnetici
Domini magnetici
Permeabilità magnetica e materiali diamagnetici, paramagnetici e ferromagnetici
Il punto di Curie
La magnetizzazione, la saturazione, il ciclo d’isteresi magnetica ed i punti caratteristici
La retentività
Il comportamento magnetico del ferro al variare della temperatura
4.3
x
x
ELETTROMAGNETISMO
Regola mano destra
Penetrazione del campo magnetico in funzione del tipo di corrente di magnetizzazione
(continua, alternata, raddrizzata a semionda e ad onda piena) e delle modalità di
magnetizzazione (diretta o indotta)
Magnetizzazione diretta ed indotta
Magnetismo residuo in funzione dell’intensità e del tipo di corrente di magnetizzazione
Magnetizzazione circolare
Distribuzione del campo e della induzione magnetica in un conduttore circolare; regole
per il calcolo della corrente adeguata
Magnetizzazione longitudinale
Il quick break; effetto ed efficacia
Discontinuità e flusso disperso
x
x
x
x
x
x
x
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SYLLABUS ITA-MT-101-A
4.4
x
x
x
x
ALTRI PRINCIPI FISICI
Peso specifico e sedimentazione
Luce visibile ed ultravioletta
Luce nera
Fluorescenza
5.0
APPARATI E MATERIALI
5.1
x
x
x
x
ATTREZZATURE PRIMARIE
Impianti di pre e post pulitura
Impianto portatile; necessità d’uso e sue caratteristiche
Impianto fisso; necessità d’uso; flessibilità; movimentazione di parti grandi e pesanti
Impianti automatici; regolazione e meccanismi di allarme e scarto
5.2
x
x
x
x
x
x
x
ATTREZZATURE AUSILIARIE E STRUMENTI
Lampade a luce nera; il problema dell’emissione di luce bianca
Shunt
I quick break tester
Oscilloscopio
Sonda di Hall
Indicatori di flusso magnetico
Barre con guaina isolante
5.3
x
x
x
x
MATERIALI
Visibilità e proprietà magnetiche delle particelle
Particelle e veicolo per metodo umido; preparazione della sospensione, concentrazione
Particelle per metodo a secco
Cenno sui polimeri magnetici
6.0
MODALITÀ DI ISPEZIONE
6.1
x
x
x
x
SCELTA DEL METODO DI MAGNETIZZAZIONE
Considerazioni su materiale, forma e condizione di trattamento termico della parte
Scelta del tipo di corrente di magnetizzazione
Scelta delle direzioni del campo magnetico
Sequenza delle operazioni
6.2
x
x
x
x
PREPARAZIONE DELLE PARTI
Pulizia
Smagnetizzazione
Mascherature
Rimozione placcature
6.3
x
MAGNETIZZAZIONE
Magnetizzazione diretta (rischi di arco ai contatti e di riscaldamento); magnetizzazione
indotta; metodo continuo e residuo
Magnetizzazione circolare; calcolo della corrente adeguata
Discontinuità rilevabili alla magnetizzazione circolare
Magnetizzazione longitudinale; regole pratiche per il calcolo della corrente adeguata nei
vari casi
Discontinuità rilevabili alla magnetizzazione longitudinale
Verifica della adeguata magnetizzazione con sonda di Hall e con indicatori di flusso
magnetico
x
x
x
x
x
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SYLLABUS ITA-MT-101-A
6.4
x
x
x
OSSERVAZIONE
L’adattamento al buio
La fluorescenza del bulbo oculare
La manipolazione delle parti
6.5
x
x
x
SMAGNETIZZAZIONE
Ragioni della smagnetizzazione
Magnetismo residuo in funzione della retentività del materiale e del tipo di
magnetizzazione
Principi e metodi di smagnetizzazione; precauzioni
7.0
ISTRUZIONI, PROCEDURE, VALUTAZIONE E STANDARD D’ACCETTABILITÀ
8.0
SPECIFICITÀ AEROSPAZIALI
9.0
x
x
x
x
x
x
CONTROLLO DEL PROCESSO
Malfunzionamento delle attrezzature
Prove sulla sospensione
Prove sull’impianto
Verifica delle condizioni di illuminazione
Efficienza generale del processo
Calibrazione e controlli periodici
10.0
RICHIAMI SU ASPETTI DI SICUREZZA, DI ECOLOGIA E DI MANEGGIO DEI
PARTICOLARI
10.1
PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI
10.2
PREDISPOSIZIONI ECOLOGICH
10.3
x
x
x
x
x
PRECAUZIONI PER IL MANEGGIO DEI PARTICOLARI
Smagnetizzazione
Pulizia dopo l’ispezione
Corrosione
Urti
Marcature
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
V.Bettini, Corso per la qualifica di operatore addetto al controllo con polveri magnetiche,
livello I
A.Bertarelli, C.Brunetti, Metodo Magnetoscopico, Testo pratico per operatori di livello I e
Simula, CD-ROM multimediale sul Controllo con particelle magnetiche
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SYLLABUS ITA-ET-101-A
SYLLABUS PER LIVELLO 1 CORRENTI INDOTTE
[I paragrafi 1.0 e 2.0 sono identici a quelli del Syllabus basico per livello 1]
3.0
x
x
INTRODUZIONE
Esempi di sfruttamento industriale della induzione elettromagnetica (generatori e
trasformatori di corrente alternata)
Vantaggi e limiti del metodo CND delle Correnti Indotte
4.0
PRINCIPI FISICI
4.1
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
ELETTRICITÀ E MAGNETISMO
Cenni storici sulla induzione elettromagnetica (esperienze di Arago, Örsted, Faraday)
Corrente elettrica continua
Corrente elettrica alternata e frequenza
I conduttori di elettricità, i Volt, gli Ampere e la Resistenza
Conducibilità (IACS%)
Campo e flusso magnetico
Permeabilità magnetica
Materiali diamagnetici, paramagnetici e ferromagnetici
Induttori (spira, bobina, solenoide)
Induttanza, reattanza induttiva ed impedenza di una bobina percorsa da corrente alternata
Impedenza di una bobina a vuoto e con una parte magneticamente accoppiata
4.2
x
x
x
LE CORRENTI INDOTTE
Effetto pellicolare di Kelvin
Distribuzione della corrente indotta
Densità e profondità di penetrazione delle correnti indotte e parametri che determinano la
profondità di penetrazione
5.0
APPARATI E MATERIALI
5.1
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
GLI STRUMENTI IN CAMPO AEROSPAZIALE PER RICERCA DIFETTI
Composizione di uno strumenti tipico con presentazione sullo schermo CRT
Selezione frequenza e filtro passa-banda
Selezione fase
Effetto dei filtri passa-banda sulla sensibilità in profondità
Rapporto guadagno/rumore
Estensione X/Y degli assi dello schermo (guadagno X/Y)
Guadagno preamplificatore
Soglie di allarme
Compensazione
Scansione con sonde assolute e con sonde differenziali
Effetto di materiali conduttivi/ferromagnetici in prossimità dell’area da ispezionare
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SYLLABUS ITA-ET-101-A
5.2
x
x
x
x
x
x
x
x
x
SONDE
Bobina, nuclei ferromagnetici e schermature
Sonde di superficie (per rilevazione di difetti, per valutazione della conducibilità IACS %)
Sonde avvolgenti
Sonde per interni
Sonde assolute
Sonde differenziali
Sonde ibride
Avvolgimenti singoli
Avvolgimenti doppi
5.3
x
x
x
x
x
x
x
EFFETTI SULLA IMPEDENZA DELLA BOBINA DELLE CARATTERISTICHE DELLA
PARTE
Effetto della conducibilità elettrica
Effetto della permeabilità magnetica
Effetto pellicolare
Effetto bordo
Effetto lift-off
Effetto spessore
Effetto delle discontinuità, loro posizione, loro orientazione
6.0
x
x
x
x
x
x
x
x
LE TECNICHE DI ISPEZIONE E RELATIVE RAPPRESENTAZIONI
Requisiti dei preparazione della superficie di parti in servizio
Metodo del punto-vettore
Metodo con sonde interne rotanti
Le tecniche multifrequenze
Le applicazioni
Ricerca difetti e relativi standard di riferimento
Misura di conducibilità e relativi standard di riferimento
Misura spessori riporti e relativi standard di riferimento
7.0
ISTRUZIONE, PROCEDURE E STANDARD D’ACCETTABILITÀ
8.0
SPECIFICITA’ AEROSPAZIALI
9.0
CONTROLLO DI PROCESSO CND
10.0
x
x
x
ASPETTI DI MANEGGIO DEI PARTICOLARI
Corrosione
Urti
Marcature
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
Nondestructive Testing, Eddy Current, Classroom Training Handbook, CT-6-5 2th Edition;
General Dynamics, San Diego, California -USA-,
Controllo Non Distruttivo con Correnti Indotte; Collana PND, ENEA, S. Maria di Galeria,
Roma
A. Bertarelli, G. Magistrali, G. Nardoni, Metodi Correnti indotte (Livello I-), Associazione
Italiana Prove Non Distruttive, via Foresti, 5, Brescia
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SYLLABUS ITA-UT-101-A
SYLLABUS PER LIVELLO 1 ULTRASONORO
[I paragrafi 1.0 e 2.0 sono identici a quelli del Syllabus basico per livello 1]
3.0 INTRODUZIONE
3.1 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO, PROCEDURE E MANUALI CND
x Norme di metodo CND
x Disegno e requisiti
x Standard di Accettazione
x Procedure di ispezione
x Ciclo di lavorazione
x Requisiti di CND (scopo e Standard di Accettazione)
x Manuali CND
3.2 RICHIAMI DI MATEMATICA DI BASE
4.0 PRINCIPI FISICI E TEORICI DI ACUSTICA
x Natura e propagazione delle onde acustiche
x Moti ciclici sinusoidali
x Grandezze fisiche fondamentali: lunghezza d’onda e frequenza
x Rappresentazione ed analisi d’onda nel dominio del tempo e delle frequenze
x Rappresentazione di un fronte d’onda
4.1 PROPRIETA’ ACUSTICHE DEI MATERIALI
x Velocità di propagazione ultrasonora
x Correlazione tra velocità, frequenza e lunghezza d’onda
x Regola pratica sulla rilevabilità dei difetti
x Definizione di impedenza acustica
4.2 TRASMISSIONE E RIFLESSIONE ULTRASONORA
x Pressione e intensità acustiche
x Coefficienti di trasmissione e riflessione
x Riflessione e trasmissione in termini di pressione ed intensità UT
x Riflessione e rapporto tra impedenze acustiche
4.3 DEFINIZIONE ED USO DEI DECIBEL
x Logaritmi in base decimale
x Definizione di dB
4.4 ATTENUAZIONE DELLE ONDE ULTRASONORE
x Attenuazione per diffusione/ assorbimento
x Il problema della rugosità superficiale
x Riflessione e diffusione da ostacoli fenomenologia e rapporto O/d
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SYLLABUS ITA-UT-101-A
4.5 PROPAGAZIONE DI ONDE ULTRASONORE
x Onde longitudinali
x Onde trasversali
x Onde superficiali (o di Rayleigh)
x Onde flessurali (o di Lamb)
x Vantaggi e limiti ispettivi dei principali modi di vibrazione UT
4.6 CONVERSIONE DI MODO E LEGGE DI SNELL
x Angoli di incidenza, riflessione, rifrazione
x Enunciato della legge di Snell
x Fenomenologia della conversione di modo
x 1° e 2° angolo critico
x Applicazioni pratiche della legge di Snell
x Casi esemplari di interfacce tipiche: acqua/acciaio, acqua/alluminio, perspex/acciaio, etc.
5.0 APPARATI E MATERIALI
5.1 TRASDUTTORI ULTRASONORI
x Generazione e rilevazione di energia ultrasonora
x Materiali per trasduttori e tipi di eccitazioni
x Piezoelettricità
x Struttura tipo di un trasduttore
x Trasduttori a fascio diritto
x Trasduttori a fascio angolato
x Trasduttori piani
x Trasduttori focalizzanti
x Trasduttori a contatto
x Trasduttori a doppio elemento
x Trasduttori a immersione
x Linee di ritardo e/o zoccoli cuneiformi per applicazioni con onde longitudinali, trasversali,
superficiali
5.2 CARATTERISTICHE DEI TRASDUTTORI E DEL FASCIO GENERATO
x Frequenza, diametro, sensibilità, risoluzione, smorzamento
x Focalizzazione in acqua e nel passaggio dall’acqua a materiali diversi
x Struttura del fascio ultrasonoro: il problema della divergenza
x Campo prossimo - zona di Fresnel
x Campo remoto - zona di Fraunhofer
x Analogia con pistone oscillante
x Profilo teorico/pratico della curva distanza-ampiezza (curva DAC)
x Pressione acustica riflessa in campo remoto
x Analisi per i casi di “piccolo” e “grande” riflettore in campo remoto
x Compensazione ampiezza-diametro per “piccoli” riflettori
5.3 STRUMENTAZIONE ULTRASONORA TRADIZIONALE
x Pulsatore
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SYLLABUS ITA-UT-101-A
x
x
x
x
x
x
Eccitazione a spike e ad onda quadra
Ricevitore ed amplificatore
Circuiti di elaborazione/digitalizzazione
Monitor e strumenti di rappresentazione
Strumentazione portatile e manuale
Impianti di controllo automatizzati
5.4 STRUMENTAZIONI SPECIALI
x Bond testers e rappresentazioni mediante piano di impedenza
x Pitch-Catch
x Impedenza Meccanica
x Risonanza ultrasonora
x Spessimetria ultrasonora
5.5 FUNZIONI DI CONTROLLO STRUMENTALE
x Base dei tempi
x Ampiezza del segnale
x Pulse Repetition Frequency
x Durata ed altezza dell’impulso di eccitazione
x Amplificazione lineare
x Amplificazione logaritmica
x Soglie/allarmi/soppressione
x Banda passante e filtri
x Regolazione del segnale UT sullo schermo: zona morta, saturazione e linearità
5.6 ACCOPPIANTI PER ISPEZIONI ULTRASONORE
x Generalità
x Caratteristiche applicative
x Tipi di accoppianti tradizionali
x Altri tipi di accoppiamento ultrasonoro (estremità in gomma, etc.)
6.0 TECNICHE DI ISPEZIONE E ANALISI
6.1 TECNICHE DI ISPEZIONE FONDAMENTALI
x Pulse-echo o riflessione
x Through-Transmission o trasparenza
x Fascio diritto
x Fascio angolato
x Ispezioni a contatto
x Ispezioni in immersione
x Uso delle colonne d’acqua (bubblers, squirters)
x Altre tecniche: doppia trasparenza, echi multipli, risonanza per misura spessori sottili
6.2 TECNICHE DI ISPEZIONE SU APPLICAZIONI SPECIFICHE
x Ispezione di strutture tubolari in composito e/o incollate
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SYLLABUS ITA-UT-101-A
x
Ispezione di barre cilindriche per difetti paralleli e non paralleli alla superficie - tecnica
dell’offset
6.3 RAPPRESENTAZIONE E ANALISI DEI RISULTATI ISPETTIVI
x A-, B-, C-scan
x Mappe in ampiezza (o attenuazione) ed in TOF (o profondità)
x Localizzazione delle indicazioni UT
x Dimensionamento delle indicazioni UT
x “Piccolo” riflettore: correlazione area-ampiezza
x “Grande” riflettore: criterio della caduta di -6dB
7.0 CALIBRAZIONE E CONTROLLO DI PROCESSO UT
x Calibrazione e confronto con standard di riferimento per materiali metallici, materiali compositi
e incollaggi.
x Tipi di blocchi standard e loro utilizzo (FBH, SDH, intagli)
x Serie di blocchi distanza-ampiezza
x Curva DAC: sua costruzione ed utilizzo
x Serie di blocchi area-ampiezza
x Blocchi speciali (IIW, IIW miniature, etc.)
x Controlli di mantenimento del processo ispettivo UT e loro periodicità
8.0 INTERPRETAZIONE E VALUTAZIONE
x Discontinuità tipiche e loro caratteristiche
x Discontinuità da fabbricazione
x Discontinuità da uso in servizio
x Indicazioni al controllo UT e loro interpretazione
x Indicazioni ultrasonore false e non rilevanti
x Indicazioni ultrasonore rilevanti
9.0 CODICI, STANDARDS E PROCEDURE
x
x
Requisiti essenziali di una procedura di ispezione ultrasonora
Cenni agli Standard Internazionali
BIBLIOGRAFIA / BIBLIOGRAPHY
1) Centro Ricerche Fiat, Corso Teorico sui controlli non distruttivi con ultrasuoni (Livello II -III);
Quaderni Didattici, Associazione Italiana Prove Non Distruttive, via Foresti, 5, Brescia
2) Nondestructive Testing, Ultrasonic Testing, Classroom Training Handbook, CT-6-4; General
Dynamics, San Diego, California -USA-,
3) Controllo Non Distruttivo con Ultrasuoni – Quaderni Didattici Collana PND a cura di ENEA
ed AIPND
4) Simula, CD-ROM multimediale sul Controllo ultrasonoro
Pag. 12/77
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SYLLABUS ITA-RT-101-A
SYLLABUS PER LIVELLO 1 RADIOGRAFICO
[I paragrafi 1.0 e 2.0 sono identici a quelli del Syllabus basico per livello 1]
3.0
INTRODUZIONE
3.1
x
x
DEFINIZIONI
Definizione di radiografia industriale
Protezione dalle radiazioni – perché ?
3.2
x
x
STORIA
Storia e scoperta dei materiali radioattivi
Storia e scoperta dei raggi x
3.3
x
x
x
APPLICAZIONI
Radiografia industriale
Radiografia medicale
Altre applicazioni delle radiazioni (terapia, energia nucleare, sterilizzazione, ecc.)
3.4
x
x
x
x
MATEMATICA DI BASE ED ESEMPI
Quadrati e radici quadrate
Il teorema di Pitagora
Triangoli simili
Diagrammi cartesiani
4.0
PRINCIPI FISICI
4.1
x
x
x
PROPRIETA’ FONDAMENTALI DELLA MATERIA
Atomi ed elementi, Molecole e composti
Particelle atomiche - proprietà di protoni, neutroni ed elettroni
Struttura atomica, Numero e peso atomico, Isotopi e radioisotopi
4.2
x
x
x
x
x
MATERIALI RADIOATTIVI
Produzione: attivazione con neutroni e fissione nucleare
Atomi stabili ed instabili (radioattivi)
Curie o becquerel – unità di misura di radioattività
Periodo di dimezzamento di materiali radioattivi e grafici di decadimento radioattivo
Attività specifica - curie/grammo o becquerel/grammo
4.3
x
x
x
x
x
TIPI DI RADIAZIONE
Radiazioni corpuscolari – proprietà: alfa, beta, neutroni
Radiazioni elettromagnetiche: raggi x e J
Produzione di raggi x e di raggi J
Energia raggi J
Caratteristiche delle energie dei più comuni radioisotopi e degli impianti raggi x
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SYLLABUS ITA-RT-101-A
4.4
x
x
x
x
x
x
x
INTERAZIONI TRA RADIAZIONI E MATERIA
Ionizzazione
Interazioni tra radiazioni e materia (effetto fotoelettrico, effetto Compton, produzione di
coppie)
Unità di esposizione a radiazioni - il roentgen o C/kg
Emissioni delle sorgenti radioattive più comunemente usate e degli impianti raggi x
Attenuazione delle radiazioni elettromagnetiche – schermatura
Spessori di dimezzamento e di decimazione
Legge dell’inverso del quadrato
5.0
APPARATI E MATERIALI
5.1
x
SORGENTI RADIOATTIVE E DISPOSITIVI DI ESPOSIZIONE
*** Radioisotopi (disegno e fabbricazione di sorgenti schermate, sorgenti di raggi J,
sorgenti E e bremsstrahlung, sorgenti di neutroni)
x
*** Caratteristiche dei dispositivi di esposizione con radioisotopi
x
Sorgenti di radiazioni elettroniche – fino a 500 keV, bassa energia (generatori –
rettificatori di alto voltaggio, disegno e fabbricazione di tubi a raggi x, circuiti di controllo
di raggi x, potenziali di accelerazione, materiale per i target e configurazioni,
dissipazione del calore, ciclo di lavoro, filtrazione del fascio, effetto tallone con i tubi a
raggi x)
x
*** Sorgenti di radiazioni elettroniche – media ed alta energia (trasformatore a risonanza,
acceleratore di Van de Graaff, acceleratore lineare, betatrone, output in Roentgen,
disegno e fabbricazione dell’apparecchiatura, filtrazione del fascio)
x
*** Dispositivi e sorgenti per fluoroscopia (disegno di apparecchiature per fluoroscopia,
schermi per visione diretta, amplificazione delle immagini, considerazioni speciali sui tubi
raggi x e ciclo di lavoro, penombra dello schermo, efficienza degli schermi di
conversione)
*** Argomenti che possono essere eliminati o ridotti solo a cenni se presso il Datore di Lavoro non
si opera con questi metodi e tecniche.
5.2
x
x
x
SISTEMA PELLICOLA
Pellicole radiografiche (Costituzione dei film industriali, curva caratteristica di Hurter and
Driffield, descrizione delle velocità e delle classi delle pellicole, EN584-1 and ASTM
E1815, cassette ed impacchettamenti),
Schermi radiografici (schermi intensificatori di piombo, schermi intensificatori
fluorescenti, fattori intensificanti)
Complesso di sviluppo
Luce inattinica e disposizione della camera oscura
5.3
x
x
x
x
x
STRUMENTI AUSILIARI
Densitometro e campione densitometrico
Visore
Dispositivi di ingrandimento e misura
Misuratore di luce
Penetrametri o indicatori della qualità di immagine, blocchi, gradini e compensatori
x
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Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-RT-101-A
6.0
MODALITA’ DI ISPEZIONE
6.1
x
x
x
x
x
x
x
INTRODUZIONE
Processo della radiografia
Tipi di sorgenti di radiazioni elettromagnetiche
Spettro elettromagnetico
Capacità penetrante (“qualità”) di raggi x e J
Spettro di tubi raggi x
Spettro di radioisotopi
Tubo a raggi x - effetto dei cambiamenti di mA o di kVp sulla “qualità” e sull’intensità
6.2
x
PRINCIPI FONDAMENTALI DI RADIOGRAFIA
Principi geometrici di esposizione (formazione e distorsione delle ombre, angolo della
radiazione, calcoli di ingrandimento, nitidezza dell’ombra, penombra geometrica, entità
della discontinuità nello spessore)
Radiazione primaria e secondaria (schermi intensificatori, mascheramento, protezione
dietro alla pellicola)
Parametri di qualità immagine (contrasto e definizione)
x
x
6.3
x
x
x
x
6.4
x
x
x
x
x
6.5
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
RADIOGRAFIE
Formazione di immagini latenti sui film
Penombra inerente
Aritmetica di esposizione radiografica (relazione milliamperaggio-tempo-distanza, legge
di reciprocità, densità fotografica, carte di esposizione per raggi x e J, considerazioni
sulla legge dell’inverso del quadrato, calcoli dei tempi di esposizione a sorgenti di raggi x
e J)
Selezione delle pellicole per scopi particolari
QUALITA’ DELL’IMMAGINE RADIOGRAFIA
Sensibilità radiografica
Contrasto radiografico, della pellicola e del soggetto
Definizione
Effetti dovuti a granulosità delle pellicole e ad imperfezioni o a scarso contatto degli
schermi
Penetrametri o Indicatori Qualità Immagine (impiego, sensibilità equivalente al
penetrametro, correlazione tra i vari tipi di IQI, equivalenza tra materiali)
MANEGGIO, CARICAMENTO E TRATTAMENTO DELLA PELLICOLA
Luce di sicurezza e pratica di camera oscura
Banco di caricamento e sua pulizia
Apertura di pacchi e scatole di pellicole
Caricamento di film e di cassette sigillate
Tecniche di manipolazione di film non pre-impacchettati
Tecniche per ottenere pellicole di forma o dimensione speciali
Elementi di trattamento manuale delle pellicole
Mantenimento in efficienza dell’apparato di sviluppo (pulizia, integrazione, manutenzione
periodica)
Principali false indicazioni
Archiviazione delle radiografie
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Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-RT-101-A
6.6
x
x
x
x
x
x
x
x
x
TECNICHE DI ESPOSIZIONE NORMALI
Radiografia a parete singola
Radiografia a doppia parete
Visione simultanea di due pareti
Esposizione sfalsata a doppia parete per visione di parete singola
Tecnica dell’ellisse
Radiografia panoramica
Radiografia direzionale di parti cilindriche
Uso del caricamento a film multiplo
Configurazione del pezzo in prova (posizione IQI, posizionamento pellicola,
identificazioni sulla pellicola per la rintracciabilità del particolare, copertura dell’area in
esame, ecc.)
6.7
x
*** TECNICHE RADIOGRAFICHE SPECIALI
Radiografia flash, stereoradiografia, radiografia in movimento, autoradiografia,
fluoroscopia, xeroradiografia, radiografia in tempo reale, microfuoco, tomografia
*** Argomenti che possono essere eliminati o ridotti solo a cenni se presso il Datore di Lavoro non
si opera con questi metodi e tecniche.
6.8
x
x
CENNI SU ESAME DELLE PELLICOLE
Cenni sulle condizioni d’esame
Personale che esamina le radiografie
7.0
x
x
x
x
ISTRUZIONE, PROCEDURE E STANDARD D’ACCETTABILITÀ
Scheda tecnica radiografica e suo significato
Specifica di metodo radiografico in uso nell’azienda di appartenenza
ASTM E1742
Cenni sulle norme di metodo radiografico dei principali Clienti (peculiarità principali
riferite alla norma aziendale)
Cenni sugli standard d’accettabilità radiografica applicabili particolari di produzione
nell’azienda di appartenenza
x
8.0
x
x
x
x
x
x
x
SPECIFICITA’ AEROSPAZIALI
Basso spessore e basso assorbimento
Elevate variazioni di sezione trasversale o di assorbimento
Apparecchiature a corrente continua ed a potenziale costante
Diffrazione dei raggi X
Ottimizzazione di contrasto e definizione
Penetrametri per bassi spessori
Pellicole di forma speciale
9.0
x
x
x
CONTROLLO DI PROCESSO CND
Calibrazione e controlli periodici sulle apparecchiature radiogene
Calibrazione e controlli periodici su pellicole e sviluppo (EN 584-2)
Calibrazione e controlli su strumentazione ausiliaria
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SYLLABUS ITA-RT-101-A
10.0
ASPETTI DI SICUREZZA, DI ECOLOGIA E DI MANEGGIO DEI PARTICOLARI
10.1
PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI
Nota - In questo paragrafo viene fornita solo un’informazione di base: uno specifico corso da parte
dell’Esperto Qualificato, che ha la responsabilità della sorveglianza sul reparto
radiografico, è raccomandato per l’apprendista prima di operare in radiografia.
x
x
Effetti biologici delle radiazioni (fondo di radioattività naturale, rem o sievert,
contaminazione e radiazione, limiti di esposizione permessi al personale e concetto di
accumulo, teoria sulle dosi permesse, sintomi delle lesioni da radiazioni, controllo del
personale)
Rilievo delle radiazioni (dosimetri tascabili, dose e rateo di dose, strumenti di rilievo: tubo
di Geiger-Muller, camere di ionizzazione, camere e contatori a scintillazione, piastrina
dosimetrica, dosimetri a termoluminesceza–TLD, calibrazione)
10.2
x
x
PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI
Prescrizioni radioprotezionistiche
Predisposizioni in camera oscura (luce, dispositivi di taglio, maneggio dei chimici,
aspirazione, arredamento ed ingombri)
10.3
x
x
x
PREDISPOSIZIONI ECOLOGICHE
Smaltimento dei chimici esausti
Smaltimento degli schermi in piombo
Smaltimento delle pellicole radiografiche
10.4
x
x
x
x
PRECAUZIONI PER IL MANEGGIO DEI PARTICOLARI
Contaminazione da piombo
Corrosione
Urti
Marcature
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
V. Bettini, Corso per la qualifica di operatore addetto al controllo radiografico (Livello I-);
Quaderni Didattici, Associazione Italiana Prove Non Distruttive, via Foresti, 5, Brescia,
Agfa, Radiografia Industriale
Simula, CD-ROM multimediale sul Controllo radiografico
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SYLLABUS ITA-IRT-101-A
SYLLABUS PER LIVELLO 1 - TERMOGRAFIA
1.0
CONCETTI DI BASE
1.1
Natura del calore
1.2
•
•
1.3
Misura del calore:
strumentazione
scale e tabelle di conversione
Temperatura
1.4
•
•
Misura della temperatura:
strumentazione
scale e tabelle di conversione
2.0
INTRODUZIONE AL TRASFERIMENTO DI CALORE
2.1
Nozioni fondamentali sul trasferimento del calore per conduzione
2.2
Concetti sulla legge di Fourier per la conduzione termica
2.3
•
•
Concetti di base su:
conducibilità termica,
resistenza termica.
2.4
Nozioni fondamentali sul trasferimento calore per convezione
2.5
Concetti sulla legge di Newton per il raffreddamento
2.6
•
•
•
Lo spettro elettromagnetico:
Onde
Luce visibile
Bande dello spettro elettromagnetico
2.7
•
•
Nozioni fondamentali e calcoli sulla radiazione:
Concetti sulla legge di Stefan-Boltzmann
Concetti di base sui coefficienti di:
- emissività,
- assorbimento,
- riflessione,
- trasmissione (legge di Kirchoff)
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SYLLABUS ITA-IRT-101-A
3.0
INTRODUZIONE AI CONCETTI DI RADIAZIONE
3.1
Riflessione: concetti
3.2
Trasmissione: concetti
3.3
Assorbimento
3.4
Corpi Neri di Riferimento - teoria e concetti
3.5
Emissività: concetti
3.6
•
•
•
Concetti di potere di risoluzione spaziale:
campo Visivo (FOV)
campo Visivo Istantaneo / Potere Risolvente (IFOV)
Minima Differenza di Temperatura Rilevabile (M.R.T.D.)
3.7
Errori nella misura di temperatura (in generale).
4.0
CALCOLI E PROVE SULLA RISOLUZIONE
4.1
Misure IFOV e FOV (cenni)
4.2
4Misure M.R.T.D. (cenni)
4.3
Slit Response Function (SRF) – (cenni)
5.0
TERMOGRAFIA
5.1
5.2
•
Definizione di termografia
Apparecchiature termografiche e loro funzionamento.
strumenti per la misura a contatto:
- termocoppie,
- cristalli liquidi,
strumenti per la misura senza contatto:
- misura per punti (termometri infrarosso o pirometri):
- strumenti portatili:
- pirometri ottici,
- pirometri all’infrarosso,
- pirometri all’infrarosso a due colori,
- strumenti per controllo di processo
- strumenti a fibra ottica
- misura per linea (rilevatori di profili termici):
- strumenti per controllo di processo
- strumenti per telerilevamento
- misura di immagini (videotermografi):
•
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SYLLABUS ITA-IRT-101-A
- camera termica con sistema di scansione meccanico,
- camera termica FPA (Focal Plane Array),
- camera termica a tubo piroelettrico.
5.3
Strumentazione di supporto all’ispezione con telecamera infrarosso
5.4
Calibrazione della strumentazione con il corpo nero di riferimento.
5.5
•
•
•
•
•
•
•
Elementi da considerare per l’ottenimento di una buona immagine termica:
messa a fuoco,
dinamica dell’immagine termica,
riconoscimento ed accorgimenti per riflessioni,
riconoscimento ed accorgimenti di flussi termici spuri,
temperatura apparente,
temperatura apparente ed emissività,
effetti dell’emissività.
5.6
•
•
•
•
•
Registrazione:
videoregistratore,
immagini fotografiche,
macchine video fotografiche,
registrazione digitale,
videoprinter.
5.7
•
•
•
•
Informazioni di aiuto:
Dati ambientali
Emissività:
-misura,
- stima.
Modifica della superficie
Superficie per temperatura di riferimento
6.0
NORMATIVA
6.1
Informazioni generali sulle principali norme e codici esistenti (cenni)
7.0
SICUREZZA E SALUTE
7.1
Responsabile della sicurezza e responsabilità verso terzi (cenni)
7.2
Sicurezza del personale (cenni)
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SYLLABUS ITA-IRT-101-A
8.0
APPLICAZIONI
8.1
•
•
Individuazione delle anomalie termiche risultanti da differenze di resistenza termica:
differenza di temperatura tra ambiente e grandi superfici
differenza di temperatura tra ambiente e piccole superfici
8.2
Individuazione di anomalie termiche risultanti da differenze di capacità termica
usando sistemi artificiali o naturali per creare cicli termici.
8.3
Individuazione di anomalie termiche risultanti da differenze di stato fisico
8.4
Individuazione di anomalie termiche risultanti da problemi di flusso di fluidi
8.5
Individuazione di anomalie termiche risultanti da attrito
8.6
•
•
Quantificazione in campo della temperatura di punti:
tipiche applicazioni con superfici ad alta emissività
come affrontare il problema di superfici con bassa emissività.
8.7
•
Applicazioni aeronautiche:
Individuazione della contaminazione da liquidi nelle strutture composite sandwich.
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SYLLABUS ITA-SB-201-A
SYLLABUS BASICO PER LIVELLO 2
1.0
x
x
PROCESSI SPECIALI
Concetto di processo speciale
Qualificazione e mantenimento di impianto, materiali, personale addetto ai processi
speciali
1.1
x
x
PROCESSI DI PRODUZIONE E DISCONTINUITÀ TIPICHE ASSOCIATE
Discontinuità primarie o inerenti e secondarie e di finitura
Processo di fusione e discontinuità associate (lingotti, laminati e billette, fusioni in
sabbia, fusioni centrifughe, fusioni a cera persa)
Processi di deformazione plastica e discontinuità associate (forgiati, prodotti rullati,
prodotti estrusi)
Processi di saldatura o di giunzione e discontinuità associate (saldatura TIG, saldatura
al plasma, saldatura laser, saldatura a fascio elettronico, saldatura per frizione, saldatura
per frizione a rimescolamento, saldatura a resistenza, altri procedimenti di saldatura,
brasatura, incollaggi)
Compositi e discontinuità associate (tipi in funzione del materiale – metallici/nonmetallici, tipi in funzione della configurazione – laminati/miscele)
x
x
x
1.2
x
x
x
x
x
x
x
PROCESSI DI CONTROLLO
I CND utilizzati in campo aerospaziale
Principi, vantaggi e limiti di ciascun metodo CND applicato in campo aerospaziale e
complementarietà tra i metodi
Normative sulle qualificazione e certificazione del personale (NAS 410, EN 4179, SNTTC-1A)
Personale qualificato, livelli di qualificazione, compiti e responsabilità
Personale riconosciuto, Auditore ed Istruttore CND, compiti e responsabilità
Concetto di indicazione, indicazione falsa, spuria, non rilevante e rilevante
Concetto di discontinuità e di difetto
Concetto di sensibilità e di risoluzione
2.0
x
x
x
DISCONTINUITÀ DA SERVIZIO
Fatica
Corrosione
Usura ed erosione
x
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
EN4179 - Aerospace Series - Qualification and Approval of Personnel for Non-Destructive
Testing, March 2000,
Materials and Processes for NDT Technology, 1981; The American Society for
Nondestructive Testing, Inc.; Columbus, OH -USA-,
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SYLLABUS ITA-ST-101-A
SYLLABUS PER LIVELLO 1 - SHEAROGRAFIA
IN ELABORAZIONE
Pag. 23/77
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SYLLABUS ITA-PT-201-A
SYLLABUS PER LIVELLO 2 LIQUIDI PENETRANTI
[I paragrafi 1.0 e 2.0 sono identici a quelli del Syllabus basico per livello 2]
3.0
INTRODUZIONE
Vantaggi e limiti del processo
4.0
x
x
x
x
x
x
x
PRINCIPI FISICI
Tensione superficiale
Potere bagnante
Capillarità
Viscosità
Densità
Luce visibile ed ultravioletta
Fluorescenza
5.0
x
x
APPARATI E MATERIALI
Impianti di pre e post pulitura
Impianti di lavaggio (manuale ed automatico), controllo di temperatura e pressione
dell’acqua
Impianti di applicazione del penetrante (immersione, spruzzo, spruzzo elettrostatico)
Impianti di applicazione dell’emulsionante (immersione, spruzzo)
Forni di asciugatura, termometro, termostato
Impianti di applicazione sviluppatore
Cabina di ispezione; oscuramento, lampade a luce nera, la lampada a vapori di mercurio
ad alta pressione e focalizzante, gli altri tipi di lampade, lampade a luce bianca
La specifica SAE-AMS-2644 e la sua relativa QPL (lista dei prodotti qualificati)
x
x
x
x
x
x
6.0
x
x
x
x
x
x
MODALITA’ DI ISPEZIONE - LE 5 FASI FONDAMENTALI ED I PRODOTTI
La prima fase: preparazione della parte; i prodotti (detergenti, solventi, metodi meccanici),
la contaminazione chimica (solfuri con leghe di nichel, alogenuri con leghe di titanio) e la
ricalcatura della superficie, il decapaggio
La seconda fase: l’applicazione del penetrante; i prodotti visibili e quelli fluorescenti, i
livelli di sensibilità; la capillarità, la viscosità, la densità, i metodi di applicazione,
La terza fase: la rimozione dell’eccesso di penetrante; i 4 Metodi, modalità di asportazione
dell’eccesso
La quarta fase: lo sviluppo; il tempo di formazione della indicazione; i tipi di sviluppatori ed
i metodi di applicazione; corrosione
La quinta fase: la rilevazione delle indicazioni; l’adattamento al buio
Ripetizione dell’ispezione: problemi di sensibilità per parti precedentemente ispezionate
con livelli di sensibilità inferiore
7.0
ISTRUZIONE, PROCEDURE E STANDARD D’ACCETTABILITÀ
7.1
I REQUISITI MINIMI DI UNA PROCEDURA DI ISPEZIONE
x
x
x
Vantaggi e svantaggi di ciascuno dei 4 Metodi
Procedura per parti con superfici rugose come fusioni e saldature (lavabilità e sensibilità)
Procedura per parti con superfici lisce come macchinati, o speculari come cromatura,
nichelature (riflessione di luce nera e sensibilità)
Procedura per parti da esercizio per rilevazione cricche da fatica, corrosione sotto sforzo
Procedura per parti installate
Sequenze del processo nelle varie differenti procedure
x
x
x
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SYLLABUS ITA-PT-201-A
7.2
x
x
x
x
x
x
ASPETTO DELLE INDICAZIONI E VALUTAZIONE
Aspetto delle indicazioni e fattori che lo influenzano
Indicazioni di cricca e loro aspetto in funzione dei vari tipi di cricca
Indicazioni delle discontinuità tipiche delle fusioni
Indicazione delle discontinuità tipiche dei forgiati
Indicazione delle discontinuità tipiche delle saldature
Indicazione delle discontinuità tipiche di altri tipi di materiali (piastre, lamiere, estrusi, ecc.)
8.0
SPECIFICITA’ AEROSPAZIALI
9.0
x
x
x
x
x
x
CONTROLLO DI PROCESSO CND
Prove sul penetrante
Prove sull’emulsionante
Prove sullo sviluppatore
Prove sull’impianto (temporizzatori, termometri e termostati, manometri, lampade ed
oscuramento)
Standard di riferimento
Efficienza generale del processo
10.0
ASPETTI DI SICUREZZA, DI ECOLOGIA E DI MANEGGIO DEI PARTICOLARI
10.1
x
x
PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI
Prodotti infiammabili
La luce ultravioletta
10.2
PREDISPOSIZIONI ECOLOGICHE
10.3
x
x
x
PRECAUZIONI PER IL MANEGGIO DEI PARTICOLARI
Corrosione
Urti
Marcature
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
4)
5)
6)
C.E. Betz; Principles of Penetrants, 1969; Magnaflux Corporation; Chicago, Illinois -USALe Prove Non Distruttive, Vol. 2, Parte IV, 1984; Associazione Italiana di Metallurgia, P.le
Moranti,2, Milano,
S. De Martini, Corso Teorico-Pratico Liquidi Penetranti (Livello -I); Quaderni Didattici,
Associazione Italiana Prove Non Distruttive, via Foresti, 5, Brescia,
Nondestructive Testing, Liquid Penetrant, Classroom Training Handbook, CT-6-2 4th
Edition; General Dynamics, San Diego, California -USA-,
Metals Handbook, Volume 17, Nondestructive Evaluation and Quality Control, 1989; Liquid
Penetrant Inspection pp 71-88; ASM International; Metals Park, OH 44073 -USASimula, CD-ROM multimediale sul Controllo con liquidi penetranti
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SYLLABUS ITA-MT-201-A
SYLLABUS PER LIVELLO 2 MAGNETOSCOPICO
[I paragrafi 1.0 e 2.0 sono identici a quelli del Syllabus basico per livello 2]
3.0
INTRODUZIONE
3.1
x
x
x
x
x
x
x
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO, PROCEDURE E MANUALI CND
Norme di metodo CND
Disegno e requisiti
Standard d’Accettabilità
Procedure di ispezione
Ciclo di lavorazione
Richiesta di CND (scopo e Standard d’Accettabilità)
Manuali CND
3.2
RICHIAMI DI MATEMATICA DI BASE ED ESEMPI
4.0
PRINCIPI FISICI
4.1
x
x
x
x
ELECTRICITÀ
Carica elettrica e corrente elettrica; l’Ampère
Corrente elettrica continua
Corrente elettrica alternata monofase e trifase
Corrente elettrica raddrizzata a semionda e ad onda piena
4.2
x
x
x
x
x
x
x
x
MAGNETI E MAGNETISMO
Campo magnetico, flusso magnetico ed induzione magnetica (unità CGS ed SI)
Circuito e poli magnetici
Domini magnetici
Permeabilità magnetica e materiali diamagnetici, paramagnetici e ferromagnetici
Il punto di Curie
La magnetizzazione, la saturazione, il ciclo d’isteresi magnetica ed i punti caratteristici
La retentività
Il comportamento magnetico del ferro al variare della temperatura
4.3
x
x
ELETTROMAGNETISMO
Regola mano destra
Penetrazione del campo magnetico in funzione del tipo di corrente di magnetizzazione
(continua, alternata, raddrizzata a semionda e ad onda piena) e delle modalità di
magnetizzazione (diretta o indotta)
Magnetizzazione diretta ed indotta
Magnetismo residuo in funzione dell’intensità e del tipo di corrente di magnetizzazione
Magnetizzazione circolare
Distribuzione del campo e della induzione magnetica in un conduttore circolare; regole
per il calcolo della corrente adeguata
Magnetizzazione longitudinale
Il quick break; effetto ed efficacia
Discontinuità e flusso disperso
x
x
x
x
x
x
x
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SYLLABUS ITA-MT-201-A
4.4
x
x
x
x
ALTRI PRINCIPI FISICI
Peso specifico e sedimentazione
Luce visibile ed ultravioletta
Luce nera
Fluorescenza
5.0
APPARATI E MATERIALI
5.1
x
x
x
x
ATTREZZATURE PRIMARIE
Impianti di pre e post pulitura
Impianto portatile; necessità d’uso e sue caratteristiche
Impianto fisso; necessità d’uso; flessibilità; movimentazione di parti grandi e pesanti
Impianti automatici; regolazione e meccanismi di allarme e scarto
5.2
x
x
x
x
x
x
x
ATTREZZATURE AUSILIARIE E STRUMENTI
Lampade a luce nera; il problema dell’emissione di luce bianca
Shunt
I quick break tester
Oscilloscopio
Sonda di Hall
Indicatori di flusso magnetico
Barre con guaina isolante
5.3
x
x
x
x
MATERIALI
Visibilità e proprietà magnetiche delle particelle
Particelle e veicolo per metodo umido; preparazione della sospensione, concentrazione
Particelle per metodo a secco
Cenno sui polimeri magnetici
6.0
MODALITÀ DI ISPEZIONE
6.1
x
x
x
x
SCELTA DEL METODO DI MAGNETIZZAZIONE
Considerazioni su materiale, forma e condizione di trattamento termico della parte
Scelta del tipo di corrente di magnetizzazione
Scelta delle direzioni del campo magnetico
Sequenza delle operazioni
6.2
x
x
x
x
PREPARAZIONE DELLE PARTI
Pulizia
Smagnetizzazione
Mascherature
Rimozione placcature
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SYLLABUS ITA-MT-201-A
6.3
x
x
x
x
x
x
MAGNETIZZAZIONE
Magnetizzazione diretta (rischi di arco ai contatti e di riscaldamento); magnetizzazione
indotta; metodo continuo e residuo
Magnetizzazione circolare; calcolo della corrente adeguata
Discontinuità rilevabili alla magnetizzazione circolare
Magnetizzazione longitudinale; regole pratiche per il calcolo della corrente adeguata nei
vari casi
Discontinuità rilevabili alla magnetizzazione longitudinale
Verifica della adeguata magnetizzazione con sonda di Hall e con indicatori di flusso
magnetico
6.4
x
x
x
OSSERVAZIONE
L’adattamento al buio
La fluorescenza del bulbo oculare
La manipolazione delle parti
6.5
x
x
x
SMAGNETIZZAZIONE
Ragioni della smagnetizzazione
Magnetismo residuo in funzione della retentività del materiale e del tipo di
magnetizzazione
Principi e metodi di smagnetizzazione; precauzioni
7.0
ISTRUZIONI, PROCEDURE, VALUTAZIONE E STANDARD D’ACCETTABILITÀ
7.1
x
x
x
ISTRUZIONI E PROCEDURE
Requisiti minimi di una procedura di ispezione
Procedure per parti con superfici lisce come macchinati
Procedure per parti con superfici rugose o frastagliate come saldature, forgiati o fusioni
grezzi e filettature
Procedura per parti sottili
Procedura per parti di revisione
Procedura per parti con riporti
x
x
x
7.4
x
x
x
VALUTAZIONE E STANDARD D’ACCETTABILITÀ
Necessità ed utilizzo di standard di riferimento
Identificazione delle indicazioni false, non rilevanti e rilevanti
Fattori che influenzano l’aspetto delle indicazioni rilevanti; loro valutazione (storia del
particolare, criteri di accettabilità e scarto)
8.0
x
x
SPECIFICITÀ AEROSPAZIALI
Alimentazione trifase ad onda piena
Verifica dell’emissione di luce bianca dalla lampada a luce nera
9.0
x
x
x
x
x
x
CONTROLLO DEL PROCESSO
Malfunzionamento delle attrezzature
Prove sulla sospensione
Prove sull’impianto
Verifica delle condizioni di illuminazione
Efficienza generale del processo
Calibrazione e controlli periodici
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SYLLABUS ITA-MT-201-A
10.0
RICHIAMI SU ASPETTI DI SICUREZZA, DI ECOLOGIA E DI MANEGGIO DEI
PARTICOLARI
10.1
PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI
10.2
PREDISPOSIZIONI ECOLOGICHE
10.3
x
x
x
x
x
PRECAUZIONI PER IL MANEGGIO DEI PARTICOLARI
Smagnetizzazione
Pulizia dopo l’ispezione
Corrosione
Urti
Marcature
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
4)
5)
A.Bertarelli, C.Brunetti, Metodo Magnetoscopico, Testo pratico per operatori di livello I e
G.Gaetani, G.Magistrali, G.Torrida, 2a Ed. riveduta da G.Magistrali, Metodo
Magnetoscopico, Corso per livello 2
Le Prove Non Distruttive, Vol. 2, Parte V, 1984, Associazione Italiana di Metallurgia, P.le
Moranti,2, Milano
C.E. Betz, Principles of Magnetic Particle Inspection, 1966, Magnaflux Corporation;
Chicago, Illinois –USA
Simula, CD-ROM multimediale sul Controllo con particelle magnetiche
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SYLLABUS ITA-ET-201-A
SYLLABUS PER LIVELLO 2 CORRENTI INDOTTE
[I paragrafi 1.0 e 2.0 sono identici a quelli del Syllabus basico per livello 2]
3.0
x
x
INTRODUZIONE
Esempi di sfruttamento industriale della induzione elettromagnetica (generatori e
trasformatori di corrente alternata)
Vantaggi e limiti del metodo CND delle Correnti Indotte
4.0
PRINCIPI FISICI
4.1
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
ELETTRICITÀ E MAGNETISMO
Cenni storici sulla induzione elettromagnetica (esperienze di Arago, Örsted, Faraday)
Carica elettrica
Corrente elettrica continua e l’Ampere
Forza elettromotrice (FEM) ed il Volt
Resistenza R e legge di Ohm
Conduttanza (mhos, siemens)
Resistività U
Conducibilità ı (mhos/m, siemens/m, IACS%)
Corrente elettrica alternata e la frequenza
Campo e flusso magnetico
Domini magnetici
Permeabilità magnetica assoluta e relativa
Materiali diamagnetici, paramagnetici e ferromagnetici
Il ferro e la sua permeabilità al variare della temperatura
Isteresi magnetica
Induttori (spira, bobina, solenoide) ed induttanza L
Induttori percorsi da corrente alternata; reattanza induttiva Xl ed impedenza Z
Piano di impedenza e rappresentazione vettoriale dell’impedenza
Mutua induzione tra due sistemi magneticamente accoppiati
Rappresentazione vettoriale dell’impedenza di una bobina a vuoto e con una parte
magneticamente accoppiata
4.2
x
x
x
x
x
x
x
LE CORRENTI INDOTTE
Effetto pellicolare di Kelvin
Distribuzione della corrente indotta
Densità e profondità di penetrazione
Parametri che determinano la penetrazione
Penetrazione standard į
I diagrammi į/ı/ȣ e loro utilizzo
Fase e variazione della fase in profondità
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SYLLABUS ITA-ET-201-A
5.0
APPARATI E MATERIALI
5.1
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
GLI STRUMENTI IN CAMPO AEROSPAZIALE PER RICERCA DIFETTI
Composizione di uno strumenti tipico con presentazione sullo schermo CRT
Selezione frequenza e filtro passa-banda
Selezione fase
Effetto dei filtri passa-banda sulla sensibilità in profondità
Rapporto guadagno/rumore
Estensione X/Y degli assi dello schermo (guadagno X/Y)
Guadagno preamplificatore
Soglie di allarme
Compensazione
Scansione con sonde assolute e con sonde differenziali
Effetto di materiali conduttivi/ferromagnetici in prossimità dell’area da ispezionare
5.2
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
SONDE
Bobina, nuclei ferromagnetici e schermature: effetti sulla risoluzione e sulla penetrazione
Sonde di superficie (per rilevazione di difetti, per valutazione della conducibilità IACS %)
Sonde avvolgenti
Sonde per interni
Sonde assolute
Sonde differenziali
Sonde ibride
Avvolgimenti singoli
Avvolgimenti doppi
Sonde a saturazione per materiali ferromagnetici
5.3
x
x
x
x
x
x
x
x
x
EFFETTI SULLA IMPEDENZA DELLA BOBINA DELLE CARATTERISTICHE DELLA
PARTE
Effetto della conducibilità elettrica
Effetto della permeabilità magnetica
Effetto pellicolare
Effetto bordo
Effetto lift-off
Effetto spessore
Effetto fattore di riempimento
Effetto delle discontinuità, loro posizione, loro orientazione
Piano di impedenza normalizzato
6.0
LE TECNICHE DI ISPEZIONE E RELATIVE RAPPRESENTAZIONI
6.1
x
x
x
x
x
x
x
LE TECNICHE DI ISPEZIONE E RELATIVE RAPPRESENTAZIONI
Metodo del punto-vettore
Metodo con sonde interne rotanti
Le tecniche multifrequenze
Le applicazioni
Ricerca difetti e relativi standard di riferimento
Misura di conducibilità e relativi standard di riferimento
Misura spessori riporti e relativi standard di riferimento
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SYLLABUS ITA-ET-201-A
6.2
x
x
x
PROCEDURA DI ISPEZIONE E SCELTA DEI PARAMETRI
Valutazione della condizione della superficie delle parti in servizio e della eventuale
necessità di pulizia e/o sverniciatura pre-ispezione
Scelta di un adeguato standard di riferimento
Scelta del tipo di sonda
Scelta della frequenza in funzione della penetrazione standard richiesta e della sensibilità
necessaria
Il rapporto segnale/rumore
Modalità della ispezione (orientazione della sonda, indexing ecc.)
6.3
x
x
x
x
x
ASPETTO DELLE INDICAZIONI E VALUTAZIONE
Aspetto delle indicazioni e fattori che lo influenzano
Indicazioni di cricca
Indicazioni di corrosione
Indicazione delle discontinuità tipiche dei forgiati
Indicazione delle discontinuità tipiche di altri tipi di materiali (piastre, lamiere, estrusi, ecc.)
7.0
ISTRUZIONE, PROCEDURE E STANDARD D’ACCETTABILITÀ
8.0
SPECIFICITA’ AEROSPAZIALI
9.0
x
CONTROLLO DI PROCESSO CND
Calibrazione e frequenza di controllo della calibrazione dello strumento
10.0
x
x
x
ASPETTI DI MANEGGIO DEI PARTICOLARI
Corrosione
Urti
Marcature
x
x
x
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
4)
Le Prove Non Distruttive, Vol. 2, Parte VI, 1984; Associazione Italiana di Metallurgia, P.le
Moranti,2, Milano,
Nondestructive Testing, Eddy Current, Classroom Training Handbook, CT-6-5 2th Edition;
General Dynamics, San Diego, California -USA-,
Metals Handbook, Volume 17, Nondestructive Evaluation and Quality Control, 1989; Eddy
Current Inspection pp 164-194; ASM International; Metals Park, OH 44073 -USAG. Magistrali, A. Rastaldo e G. Torrida, Corso di Specializzazione sui Controlli Non
Distruttivi -Correnti Indotte- (Livello -I); Quaderni Didattici, Associazione Italiana Prove Non
Distruttive, via Foresti, 5, Brescia
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SYLLABUS ITA-UT-201-A
SYLLABUS PER LIVELLO 2 ULTRASONORO
[I paragrafi 1.0 e 2.0 sono identici a quelli del Syllabus basico per livello 2]
3.0 INTRODUZIONE
3.1 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO, PROCEDURE E MANUALI CND
• Norme di metodo CND
• Disegno e requisiti
• Standard di Accettazione
• Procedure di ispezione
• Ciclo di lavorazione
• Requisiti di CND (scopo e Standard di Accettazione)
• Manuali CND
3.2 RICHIAMI DI MATEMATICA DI BASE
4.0 PRINCIPI FISICI E TEORICI DI ACUSTICA
• Natura e propagazione delle onde acustiche
• Moti ciclici sinusoidali
• Grandezze fisiche fondamentali: lunghezza d’onda e frequenza
• Rappresentazione ed analisi d’onda nel dominio del tempo
• Rappresentazione ed analisi d’onda nel dominio delle frequenze: larghezza di banda e fattore
di merito
• Onde elementari sferiche e Principio di Huygens
• Rappresentazione di un fronte d’onda
4.1 PROPRIETA’ ACUSTICHE DEI MATERIALI
• Velocità di propagazione ultrasonora
• Correlazione tra velocità, frequenza e lunghezza d’onda
• Regola pratica sulla rilevabilità dei difetti
• Definizione di impedenza acustica
4.2 TRASMISSIONE E RIFLESSIONE ULTRASONORA
• Pressione e intensità acustiche
• Significato fisico della ampiezza (altezza verticale) di un segnale UT
• Coefficienti di trasmissione e riflessione
• Riflessione e trasmissione in termini di pressione ed intensità UT
• Riflessione e rapporto tra impedenze acustiche
• Riflessione da strati sottili
4.3 DEFINIZIONE ED USO DEI DECIBEL
• Logaritmi in base decimale
• Definizione di dB
• Specificità dei dB nell’ispezione ultrasonora
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SYLLABUS ITA-UT-201-A
4.4 ATTENUAZIONE DELLE ONDE ULTRASONORE
• Attenuazione per diffusione
• Attenuazione per assorbimento
• Il problema della rugosità superficiale
• Riflessione e diffusione da ostacoli: fenomenologia e rapporto λ/d
• Fenomeno del “filtro” selettivo in frequenze da parte di alcuni materiali
4.5 PROPAGAZIONE DI ONDE ULTRASONORE
• Onde longitudinali
• Onde trasversali
• Onde superficiali (o di Rayleigh)
• Onde flessurali (o di Lamb)
• Vantaggi e limiti ispettivi dei principali modi di vibrazione UT
4.6 CONVERSIONE DI MODO E LEGGE DI SNELL
• Angoli di incidenza, riflessione, rifrazione
• Enunciato della legge di Snell
• Fenomenologia della conversione di modo
• 1° e 2° angolo critico
• Applicazioni pratiche della legge di Snell
• Casi esemplari di interfacce tipiche: acqua/acciaio, acqua/alluminio, perspex/acciaio, etc.
• Rifrazione ed ispezione in immersione di superfici piane e curve - effetti di deviazione e/o
focalizzazione causati dalla rifrazione
5.0 APPARATI E MATERIALI
5.1 TRASDUTTORI ULTRASONORI
• Generazione e rilevazione di energia ultrasonora
• Materiali per trasduttori e tipi di eccitazioni
• Piezoelettricità
• Struttura tipo di un trasduttore
• Trasduttori a fascio diritto
• Trasduttori a fascio angolato
• Trasduttori piani
• Trasduttori focalizzanti
• Trasduttori a contatto
• Trasduttori a doppio elemento
• Trasduttori a immersione
• Trasduttori “phased array”
• Linee di ritardo e/o zoccoli cuneiformi per applicazioni con onde longitudinali, trasversali,
superficiali
5.2 CARATTERISTICHE DEI TRASDUTTORI E DEL FASCIO GENERATO
• Frequenza, diametro, sensibilità, risoluzione, smorzamento
• Focalizzazione in acqua e nel passaggio dall’acqua a materiali diversi
• Struttura del fascio ultrasonoro: il problema della divergenza
• Campo prossimo - zona di Fresnel
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•
•
•
•
•
•
Campo remoto - zona di Fraunhofer
Analogia con pistone oscillante
Profilo teorico/pratico della curva distanza-ampiezza (curva DAC)
Pressione acustica riflessa in campo remoto
Analisi per i casi di “piccolo” e “grande” riflettore in campo remoto
Compensazione ampiezza-diametro per “piccoli” riflettori
5.3 STRUMENTAZIONE ULTRASONORA TRADIZIONALE
• Pulsatore
• Eccitazione a spike e ad onda quadra
• Ricevitore ed amplificatore
• Circuiti di elaborazione/digitalizzazione
• Monitor e strumenti di rappresentazione
• Strumentazione portatile e manuale
• Impianti di controllo automatizzati
5.4 STRUMENTAZIONI SPECIALI
• Bond testers e rappresentazioni mediante piano di impedenza
• Pitch-Catch
• Impedenza Meccanica
• Risonanza ultrasonora
• Spessimetria ultrasonora
• Strumentazione per trasduttori “phased array”
5.5 FUNZIONI DI CONTROLLO STRUMENTALE
• Base dei tempi
• Ampiezza del segnale
• Pulse Repetition Frequency
• Durata ed altezza dell’impulso di eccitazione
• Amplificazione lineare
• Amplificazione logaritmica
• Soglie/allarmi/soppressione
• Banda passante e filtri
• Regolazione del segnale UT sullo schermo: zona morta, saturazione e linearità
• Calcoli per la determinazione della zona morta
5.6 ACCOPPIANTI PER ISPEZIONI ULTRASONORE
• Generalità
• Caratteristiche applicative
• Tipi di accoppianti tradizionali
• Altri tipi di accoppiamento ultrasonoro (estremità in gomma, etc.)
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6.0 TECNICHE DI ISPEZIONE E ANALISI
6.1 TECNICHE DI ISPEZIONE FONDAMENTALI
• Pulse-echo o riflessione
• Through-Transmission o trasparenza
• Fascio diritto
• Fascio angolato
• Ispezioni a contatto
• Ispezioni in immersione
• Uso delle colonne d’acqua (bubblers, squirters)
• Altre tecniche: doppia trasparenza, echi multipli, risonanza per misura spessori sottili
6.2 TECNICHE DI ISPEZIONE SU APPLICAZIONI SPECIFICHE
• Ispezione di strutture tubolari in composito e/o incollate
• Ispezione di barre cilindriche per difetti paralleli e non paralleli alla superficie - tecnica
dell’offset
• Tecnica delta-navetta per ispezione di giunti saldati a fascio elettronico
• Time of flight diffraction (TOFD)
• Cenni di tecniche “phased array”: scansione, focalizzazione ed angolazione elettronica del
fascio
6.3 RAPPRESENTAZIONE E ANALISI DEI RISULTATI ISPETTIVI
• A-, B-, C-scan
• Mappe in ampiezza (o attenuazione) ed in TOF (o profondità)
• Mappe speciali (delta-navetta, etc.)
• Localizzazione delle indicazioni UT
• Dimensionamento delle indicazioni UT
• “Piccolo” riflettore: correlazione area-ampiezza
• “Grande” riflettore: criterio della caduta di -6dB
7.0 CALIBRAZIONE E CONTROLLO DI PROCESSO UT
• Calibrazione e confronto con standard di riferimento per materiali metallici, materiali compositi
e incollaggi.
• Tipi di blocchi standard e loro utilizzo (FBH, SDH, intagli)
• Serie di blocchi distanza-ampiezza
• Curva DAC: sua costruzione ed utilizzo
• Serie di blocchi area-ampiezza
• Blocchi speciali (IIW, IIW miniature, etc.)
• Campioni e discontinuità di riferimento per materiali compositi ed incollaggi (inserti in PTFE,
delaminazioni, scollaggi)
• Controlli di mantenimento del processo ispettivo UT e loro periodicità
8.0 INTERPRETAZIONE E VALUTAZIONE
• Discontinuità tipiche e loro caratteristiche
• Discontinuità da fabbricazione
• Discontinuità da uso in servizio
• Indicazioni al controllo UT e loro interpretazione
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SYLLABUS ITA-UT-201-A
•
•
•
•
Indicazioni ultrasonore false e non rilevanti
Indicazioni ultrasonore rilevanti e loro valutazione
Materiali metallici – criteri di valutazione del particolare ispezionato
Materiali compositi ed incollaggi – criteri di valutazione del particolare ispezionato
9.0 CODICI, STANDARDS E PROCEDURE
• Requisiti essenziali di una procedura di ispezione ultrasonora
• Standards per materiali metallici (grezzi, forgiati, saldature)
• Standards per materiali compositi ed incollaggi
• Specifiche Internazionali (AMS, ASTM) di ispezione e controllo processo ultrasonori
BIBLIOGRAFIA / BIBLIOGRAPHY
1) Centro Ricerche Fiat, Corso Teorico sui controlli non distruttivi con ultrasuoni (Livello IIIII); Quaderni Didattici, Associazione Italiana Prove Non Distruttive, via Foresti, 5,
Brescia,
2) Nondestructive Testing, Ultrasonic Testing, Classroom Training Handbook, CT-6-4;
General Dynamics, San Diego, California -USA-,
nd
3) Nondestructive Testing Handbook, Volume 7, Ultrasonic Testing 2 Edition; The
American Society for Nondestructive Testing, Columbus, Ohio -USA-,
4) Metals Handbook, Volume 17, Nondestructive Evaluation and Quality Control, 1989;
ASM International; Metals Park, OH 44073 -USA5) Controllo Non Distruttivo con Ultrasuoni – Quaderni Didattici Collana PND a cura di
ENEA ed AIPND
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SYLLABUS ITA-RT-201-A
SYLLABUS PER LIVELLO 2 RADIOGRAFICO
[I paragrafi 1.0 e 2.0 sono identici a quelli del Syllabus basico per livello 2]
3.0
INTRODUZIONE
3.1
x
x
x
x
x
x
x
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO, PROCEDURE E MANUALI CND
Norme di metodo CND
Disegno e requisiti
Standard d’Accettabilità
Schede tecniche radiografiche
Ciclo di lavorazione
Richiesta di CND (scopo e Standard d’Accettabilità)
Manuali CND
3.2
x
x
x
x
x
x
RICHIAMI DI MATEMATICA DI BASE ED ESEMPI
Quadrati e radici quadrate
Il teorema di Pitagora
Triangoli simili
Logaritmo
Elementi di trigonometria
Diagrammi cartesiani
4.0
RICHIAMI SU PRINCIPI BASILARI DI RADIOGRAFIA
4.1
x
x
x
x
x
x
x
x
OTTIMIZZAZIONE DELL’IMMAGINE RADIOGRAFICA
Distorsione ed ingrandimento
Penombra geometrica
Penombra inerente
Distanza fuoco-film
kV massimi
mA˜minuti minimi
Scelta della pellicola (tipo, schermi, caricamento, forma)
Scelta della sorgente (tipo, dimensione, filtrazione inerente)
4.2
x
x
x
x
x
RICHIAMI SULLA QUALITA’ IMMAGINE
Sensibilità radiografica
Contrasto radiografico
Definizione
Effetti dovuti a granulosità delle pellicole e ad imperfezioni o a scarso contatto degli
schermi
Penetrametro come dispositivo di assicurazione qualità
4.3
x
x
x
x
x
APPROFONDIMENTI SUI PENETRAMETRI
Tipi a fori ed a fili e specifiche di riferimento
Scelta dell’IQI in funzione di materiale e spessore
Equivalenze tra IQI riguardo a tipi e materiali
Determinazione della sensibilità
Applicazioni senza IQI standard
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SYLLABUS ITA-RT-201-A
5.0
RICHIAMI SU APPARATI E MATERIALI
5.1
RICHIAMI SU SORGENTI RADIOATTIVE E DISPOSITIVI DI ESPOSIZIONE
x
*** Radioisotopi e dispositivi di esposizione relativi
x
*** Sorgenti di radiazioni elettroniche – fino a 500 keV, bassa energia
x
Sorgenti di radiazioni elettroniche – media ed alta energia
x
*** Dispositivi e sorgenti per fluoroscopia
*** Argomenti che possono essere eliminati o ridotti solo a cenni se presso il Datore di Lavoro non
si opera con queste apparecchiature.
5.2
x
x
x
x
x
x
x
x
x
RICHIAMI SU SISTEMA PELLICOLA, TRATTAMENTO E RISULTATI
Pellicole radiografiche
Schermi radiografici
Attrezzature ed accessori per camera oscura (confronto tra trattamento automatico e
manuale, luci di sicurezza, banco di caricamento, attrezzatura varie)
Caricamento film (generalità su maneggio film pre-sviluppo, imballo pellicole, tecniche
caricamento pellicole a foglio o a rullo)
Protezione per pellicole radiografiche a magazzino
Trattamento manuale della pellicola (sviluppo e rigenerazione, bagno di arresto,
fissaggio e rigenerazione, lavaggio, prevenzione dalle macchie d’acqua, asciugatura)
Trattamento automatico della pellicola
Archivio e immagazzinamento delle pellicole (controllo della conservazione,
conservazione a lungo termine, tecniche di archiviazione e separazione)
Radiografie non soddisfacenti – cause e rimedi (alta densità della pellicola, insufficiente
densità della pellicola, alto contrasto, basso contrasto, scarsa definizione, velatura,
danneggiamento da luce, false indicazioni)
5.3
x
x
x
x
x
RICHIAMI SU STRUMENTI AUSILIARI
Densitometro e campione densitometrico
Visore
Dispositivi di ingrandimento e misura
Misuratore di luce
Penetrametri o indicatori della qualità di immagine, blocchi, gradini e compensatori
6.0
MODALITA’ DI ISPEZIONE
6.1
x
TECNICHE APPLICATIVE
Tecnica multi-film (parametri per variazioni di spessore, rapidità del film, latitudine del
film)
Ingrandimenti e proiezione
Relazioni geometriche (penombra, sensibilità al penetrametro, distanza fuoco film,
dimensione macchia focale)
Metodo della triangolazione per localizzazione di discontinuità
Ingrandimento locale
Tecniche per il maneggio dei film
x
x
x
x
x
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SYLLABUS ITA-RT-201-A
6.2
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
ESAME DELLE RADIOGRAFIE
Requisiti dell’illuminazione
Luce di fondo
Visore multiplo
Posizionamento dei penetrametri
Adattamento allo scuro e vista del personale
Identificazione dei film
Posizione delle marcature
Misura della densità del film
False indicazioni
Valutazione della qualità immagine
Fasi dell’esame (regolazione visore, visione diretta e con lenti)
Misure per ridurre il rischio di non-rilievo difetti (condizioni ambientali, adattamento degli
occhi al buio, affaticamento visivo, limitazione area da ispezionare, doppio scrutinio,
ecc.)
7.0
ISTRUZIONI, PROCEDURE, VALUTAZIONE E STANDARD D’ACCETTABILITÀ
7.1
x
x
x
x
x
x
x
ISTRUZIONI E PROCEDURE
ASTM E1742 e ASTM E2104
Tecniche radiografiche accettabili e impostazioni
Compilazione scheda tecnica radiografica
Procedure applicabili dal Datore di Lavoro
Norme di metodo radiografico dei principali Clienti (peculiarità principali riferite alla
norma aziendale)
Procedura per la verifica dei parametri radiografici
Rapporti radiografici
7.2
x
x
x
x
x
x
*** VALUTAZIONE E STANDARD D’ACCETTABILITÀ PER FUSIONI
Riesame dei metodi di fusione
Discontinuità delle fusioni
Origine e orientamento tipico delle discontinuità
Aspetto radiografico
Codici/standard applicabili per i criteri di accettabilità delle fusioni (AMS-STD- 2175)
Radiografie di riferimento (ASTM E155, ASTM E192, altre)
7.3
*** VALUTAZIONE E STANDARD D’ACCETTABILITÀ PER SALDATURE,
BRASATURE ED ALTRE GIUNZIONI
Riesame dei metodi di saldatura
Discontinuità delle saldature
Origine e orientamento tipico delle discontinuità
Aspetto radiografico
Codici/standard applicabili per i criteri di accettabilità delle saldature (AMS-STD-2219)
Radiografie di riferimento
x
x
x
x
x
x
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7.4
*** VALUTAZIONE E STANDARD D’ACCETTABILITÀ PER COMPOSITI
x
Riesame della fabbricazione
x
Discontinuità nei compositi
x
Origine e orientamento tipico delle discontinuità
x
Aspetto radiografico
x
Codici/standard applicabili per i criteri di accettabilità dei compositi
*** Argomenti che possono essere eliminati o ridotti solo a cenni se presso il Datore di Lavoro non
si opera su questi tipi di prodotti.
8.0
x
x
x
x
x
x
x
SPECIFICITA’ AEROSPAZIALI
Basso spessore e basso assorbimento
Elevate variazioni di sezione trasversale o di assorbimento
Apparecchiature a corrente continua ed a potenziale costante
Diffrazione dei raggi X
Ottimizzazione di contrasto e definizione
Penetrametri per bassi spessori
Pellicole a forma speciale
9.0
x
x
x
RICHIAMI SUL CONTROLLO DI PROCESSO CND
Calibrazione e controlli periodici sulle apparecchiature radiogene
Calibrazione e controlli periodici su pellicole e sviluppo (EN 584-2)
Calibrazione e controlli su strumentazione ausiliaria
10.0
RICHIAMI SU ASPETTI DI SICUREZZA, DI ECOLOGIA E DI MANEGGIO DEI
PARTICOLARI
10.1
x
x
x
x
x
PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI
Controllo dell’esposizione del personale
Concetti su tempo, distanza e protezioni
Concetto di minima dose di radiazione ammisibile
Apparecchiatura per il controllo delle radiazioni
Caratteristiche operative dell’apparecchiatura radiogena
10.2
x
x
PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI
Prescrizioni radioprotezionistiche
Predisposizioni in camera oscura (luce, dispositivi di taglio, maneggio dei chimici,
aspirazione, arredamento ed ingombri)
Predisposizioni per l’esaminatore delle pellicole (dispositivi di ingrandimento,
affaticamento visivo)
x
10.3
x
x
x
PREDISPOSIZIONI ECOLOGICHE
Smaltimento dei chimici esausti
Smaltimento degli schermi in piombo
Smaltimento delle pellicole radiografiche
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SYLLABUS ITA-RT-201-A
10.4
x
x
x
x
PRECAUZIONI PER IL MANEGGIO DEI PARTICOLARI
Contaminazione da piombo
Corrosione
Urti
Marcature
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
4)
Agfa, Radiografia Industriale
Le Prove Non Distruttive, Vol. 2, Parte I, 1984; Associazione Italiana di Metallurgia, P.le
Moranti,2, Milano,
G. Magistrali, Radiografia Industriale (livelli -I).
Simula, CD-ROM multimediale sul Controllo radiografico
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SYLLABUS ITA-IRT-201-A
SYLLABUS PER LIVELLO 2 - TERMOGRAFIA
1.0
1.1
•
1.2
•
2.0
2.1
•
2.2
2.3
•
•
•
2.4
2.5
2.6
•
•
•
2.7
•
•
•
•
•
•
2.8
2.9
•
•
2.10
2.11
Concetti di base
Natura del calore
misura del calore:
- strumentazione
- scale e tabelle di conversione
Temperatura
misura della temperatura:
- strumentazione
- scale e tabelle di conversione
Introduzione al trasferimento di calore
Nozioni fondamentali sul trasferimento del calore per conduzione:
principi elementari e calcoli
Concetti sulla legge di Fourier per la conduzione termica
Concetti di base su:
conducibilità termica: principi elementari e calcoli
resistenza termica: principi elementari e calcoli,
capacità termica: principi elementari e calcoli.
Nozioni fondamentali sul trasferimento calore per convezione:
Concetti sulla legge di Newton per il raffreddamento
Lo spettro elettromagnetico:
Onde
Luce visibile
Bande dello spettro elettromagnetico
Nozioni fondamentali e calcoli sulla radiazione:
Concetti sulla legge di Stefan-Boltzmann
Concetti di base sui coefficienti di:
emissività,
assorbimento,
riflessione,
trasmissione (legge di Kirchoff)
Lo spettro infrarosso
Legge e curve di Planck:
finestre atmosferiche
emissione spettrale di superfici reali
Effetto dovuto a finestre e/o gas semitrasparenti all’infrarosso
Filtri
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SYLLABUS ITA-IRT-201-A
3.0
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
3.8
Introduzione ai concetti di Radiazione
Riflessione:
- problemi di riflessione:
- quantificazione degli effetti di riflessioni indesiderate
- correzioni teoriche
Trasmissione:
- Problemi di trasmissione:
- quantificazione degli effetti di trasmissione parziale,
- correzioni teoriche
Assorbimento
Corpi Neri di Riferimento - teoria e concetti- principi elementari e calcoli
Emissività
Problemi di Emissività:
- Emissività di un corpo nero
- Corpo grigio e non
- Oggetti con emissione a banda stretta e larga
- Oggetti con emissione speculare e diffusa
- Emettitori Lambertiani e non (emissione in funzione dell’angolo)
- Effetti di errori di emissione
- Calcolo dell’emissione, riflessione, e trasmissione (uso pratico della legge di
Kirchoff)
Potere di risoluzione spaziale:
- campo Visivo (FOV)
- campo Visivo Istan-taneo / Potere Risol-vente (IFOV)
- Minima Differenza di Temperatura Rile-vabile (M.R.T.D.)
Errori nella misura di temperatura (in generale).
4.0
Calcoli e prove sulla risoluzione
5.4
Misure e calcoli IFOV e FOV
4.2
Misure e calcoli M.R.T.D.
4.3
Slit Response Function (SRF) - misure, calcoli, interpretazioni e paragoni
Risoluzione rispetto ad obiettivi e distanze
Dinamica dell’immagine termica (conversione analogica/digitale del segnale video)
Frequenza acquisizione dati / densità dati
Frequenza di quadro e semiquadro (frame e rate)
Densità dati sull’immagine
- Linee di risoluzione
- IFOV rispetto linee
- Pixel/linee di Computer
5.0
5.1
5.1.1
•
Termografia
Definizione di termografia:
Apparecchiature termografiche e loro funzionamento.
strumenti per la misura a contatto:
- termocoppie,
- cristalli liquidi,
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SYLLABUS ITA-IRT-201-A
strumenti per la mi-sura senza contatto:
- misura per punti (termometri infrarosso o pirometri):
- strumenti portatili:
- pirometri ottici,
- pirometri all’infrarosso,
- pirometri all’infrarosso a due colori,
- strumenti per controllo di processo
- strumenti a fibra ottica
- misura per linea (rilevatori di profili termici):
- strumenti per controllo di processo
- strumenti per telerilevamento
- misura di immagini (videotermografi):
- camera termica con sistema di scansione meccanico,
- camera termica FPA (Focal Plane Array),
- camera termica a tubo piroelettrico,
5.1.2 scelta dello strumento appropriato
5.1.3 scelta degli obiettivi in funzione del campo visivo e del potere risolvente
5.1.4 ottimizzazione dell’immagine,
5.1.5 calibrazione apparecchiatura,
5.1.6 quantificazione emissività,
5.1.7 valutazione della radiazione di fondo,
5.1.8 misura (o mappatura) dell’energia radiante,
5.1.9 misura (o mappatura) delle temperature superficiali,
5.1.10 misura (o mappatura) dei flussi di calore superficiali,
5.2
Strumentazione di supporto all’ispezione con telecamera infrarosso
5.3
Calibrazione della strumentazione con il corpo nero di riferimento.
5.4
Elementi da considerare per l’ottenimento di una buona immagine termica:
•
messa a fuoco,
•
dinamica dell’immagine termica,
•
riconoscimento ed accorgimenti per riflessioni,
•
riconoscimento ed accorgimenti di flussi termici spuri.
•
temperatura apparente,
•
temperatura apparente ed emissività,
•
effetti dell’emissività.
5.5
Registrazione:
•
videoregistratore,
•
immagini fotografiche,
•
macchine video fotografiche,
•
registrazione digitale,
•
videoprinter.
5.6
Informazioni di aiuto:
•
Dati ambientali
•
Emissività:
- misura,
- stima.
•
Modifica della superficie
•
Superficie per temperatura di riferimento
•
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SYLLABUS ITA-IRT-201-A
5.7
5.8
5.9
•
•
5.10
5.11
•
•
•
5.12
•
•
•
•
•
5.13
Misura della semplice energia infrarosso
Quantificazione dell’emissione di una superficie
Uso del Corpo Nero di riferimento nell’immagine
Uso di dispositivi per misura temperatura superfici di riferimento
Fonti comuni di errore nella misura di temperatura
Processamento immagini con PC per miglioramento dell’immagine
Impiego di strumentazione per raccolta di dati ad elevata velocità:
Realizzazione di immagini per fenomeni transitori
registrazione di immagini per fenomeni transitori
selezione di strumentazione per riprese da veicoli in movimento
Impiego di strumentazione speciale per tecniche “Attive”:
- sorgenti di energia calda o fredda
- sorgente di energia con lampade
- sorgente di energia con lampade-flash
- induzione elettromagnetica
- sorgente di energia Laser
Rapporti e documentazione:
- calibrazioni e registrazione delle date di calibrazione
- dati richiesti per i rapporti di ispezione termografica
- preparazioni dei rapporti di ispezione termografica
6.0 Interpretazione e valutazione dei risultati
6 Indagini esotermiche e endotermiche
7 Indagini sull’attrito
8 Indagini su flussi liquidi
7.0 Normativa
9 Codici e Norme
Informazioni tecniche contenute nelle norme, nei codici, nelle specifiche e nelle
procedure.
10 Utilizzo di procedure per il controllo termo-grafico e stesura istruzioni scritte
8.0 Sicurezza e salute
11 Responsabile della sicurezza e responsabilità verso terzi
12 Sicurezza del personale:
- modo d’impiego dell’azoto liquido,
- modo d’impiego del gas compresso,
- modo d’impiego degli accumulatori,
- abbigliamento di sicurezza,
- cavi e imbracature di sicurezza,
- scale,
- personale di sicurezza ausiliario,
9.0 Applicazioni
13 Individuazione delle anomalie termiche risultanti da differenze di resistenza termica:
- differenza di temperatura tra ambiente e grandi superfici
- differenza di temperatura tra ambiente e piccole superfici
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SYLLABUS ITA-IRT-201-A
14 Individuazione di anomalie termiche risultanti da differenze di capacità termica usando
si-stemi artificiali o naturali per creare cicli termici.
15 Individuazione di anomalie termiche risultanti da differenze di stato fisico
16 Individuazione di anomalie termiche risultanti da problemi di flusso di fluidi
17 Individuazione di anomalie termiche risultanti da attrito
18 Individuazione di anomalie termiche risultanti da non omogenee condizioni
Esotermiche e Endotermiche
19 Quantificazione in campo della temperatura di punti:
- tipiche applicazioni con superfici ad alta emissività
- come affrontare il problema di superfici con bassa emissività.
20 Applicazioni di analisi perdite energetiche
21 Scambio di calore (aria o altri flussi nel o fuori il sistema):
- localizzazione
- quantificazione
22 Applicazioni “Attive”:
- difetti d’isolamento
- delaminazione di compositi
- qualità di aderenza nei rivestimenti
23 Applicazioni con utilizzo di filtri
- filtro solare
- interni di forni
- oggetti semi trasparenti (plastica, vetro ecc.)
24 Applicazioni con soggetti in movimento
- Ripresa di un processo con avanzamenti rapidi
25 Applicazioni aeronautiche
- Individuazione della contaminazione da liquidi nelle strutture composite sandwich.
- “Pulsed Thermography” e “Lock-in thermography” per verifiche scollamenti su
strutture aeronautiche in alluminio.
- Controlli termografici nella produzione di palette turbina per applicazione
aeronautica.
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SYLLABUS ITA-SB-301-A
SYLLABUS BASICO PER LIVELLO 3
1.0
QUALIFICAZIONE E CERTIFICAZIONE DEL PERSONALE CND; LO STANDARD
EUROPEO EN 4179
1.1
IL NATIONAL AERSOPACE NDT BOARD
1.2
L’ENTE QUALIFICANTE E RELATIVE PROCEDURE
1.3
L’ENTE CERTIFICANTE E RELATIVE PROCEDURE
1.4
LA CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE CND
1.4.1
x
x
x
x
x
x
x
Il personale qualificato ed i requisiti per la qualificazione
Livello 1; responsabilità e compiti
Livello 2; responsabilità e compiti
Livello 3; responsabilità e compiti
Curriculum, requisiti fisici, esperienza ed addestramento pratico e teorico
Gli esami di qualificazione
Il mantenimento dello status di qualifica
Il rinnovo della qualificazione
1.4.2
x
x
x
x
x
Il personale riconosciuto ed i requisiti per il riconoscimento
L’Auditore CND; responsabilità e compiti
L’Istruttore CND; responsabilità e compiti
Requisiti di esperienza, addestramento ed esami per Auditore CND
Requisiti di scolarità ed esperienza per Istruttore CND
Il mantenimento dello status di riconoscimento
2.0
x
x
x
x
x
x
x
x
x
I METODI CND IN CAMPO AEROSPAZIALE
Ispezionabilità; un aspetto da considerare in fase di progetto
I metodi (PT, MT, RT, UT, ET)
Principi fondamentali di ciascun metodo
Vantaggi, limiti di ciascun metodo e complementarità fra i metodi CND
Tecniche di applicazione di ciascun metodo
Conoscenze ed interpretazione di standard e specifiche generali DI CND (ASTM, SAEAMS, EN, MIL ecc.)
Concetto di indicazione, indicazione falsa, spuria, non rilevante e rilevante
Concetto di discontinuità e di difetto
Concetto di sensibilità e di risoluzione
3.0
MATERIALI E PROCESSI TECNOLOGICI IN CAMPO AEROSPAZIALE
3.1
x
PROPRIETÀ DEI MATERIALI E PROVE TECNOLOGICHE
I tipi di prove tecnologiche, la relativa caratterizzazione statica ed a fatica dei materiali con
cenni di meccanica della frattura
Criteri di progettazione Safe-Life, Fail-safe e la Damage Tolerance
x
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3.2
x
x
x
CLASSIFICAZIONE DELLE DISCONTINUITÀ/DIFETTI
Le discontinuità primarie o inerenti
Le discontinuità secondarie (cambio di forma, trattamento termico e di finitura superficiale)
Le discontinuità da servizio (fatica, corrosione, erosione ed usura)
3.3
x
x
x
x
x
I MATERIALI METALLICI
Solidificazione e struttura cristallina e le trasformazioni allotropiche del Fe
I diagrammi di stato delle leghe binarie
Il diagramma Fe-C ed il diagramma TTT
Metallurgia e trattamenti termici delle leghe binarie, le discontinuità tipiche associate ed i
metodi CND applicabili
Metallurgia, processi di rifusione, trattamenti termici e trattamenti di indurimento
superficiale degli acciai, le discontinuità tipiche associate ed i metodi CND applicabili
Le fusioni, i processi fusori dell’industria aerospaziale, le discontinuità tipiche associate ed
i CND applicabili
Le saldature, i metodi di saldatura dell’industria aerospaziale, le discontinuità tipiche ed i
metodi CND applicabili
I processi di deformazione plastica, andamento flusso fibre e sua influenza sulle
caratteristiche meccaniche, i processi di deformazione plastica dell’industria aerospaziale,
le discontinuità tipiche ed i metodi CND applicabili
Le lavorazione di macchina, i processi di lavorazione di macchina dell’industria
aerospaziale, le discontinuità tipiche ed i metodi CND applicabili
I materiali compositi a matrice metallica; la produzione di barre e forgiati, la lavorazione di
macchina, le discontinuità tipiche ed i metodi CND applicabili
I processi di finitura chimica, elettrochimica di conversione e di deposizione; i tipi di
processo di finitura dell’industria aerospaziale, i loro effetti sulla rilevabilità dei difetti, le
discontinuità tipiche ed i metodi CND applicabili
I processi di lavorazione meccanica superficiale (sabbiatura, burattatura, pallinatura), le
loro funzioni sulle caratteristiche dei materiali ed loro effetti sulla rilevabilità dei difetti,
Processi particolari (sinterizzazione delle polveri, diffusion bonding, CVD e PVD), i loro
effetti sulla rilevabilità dei difetti, le discontinuità tipiche ed i metodi CND applicabili
Genesi ed effetti dei vari tipi di corrosione ed i metodi CND applicabili
3.4
I MATERIALI NON METALLICI UTILIZZATI DALL’INDUSTRIA AEROSPAZIALE
3.4.1
I materiali ceramici, vantaggi e limiti, la sinterizzazione, le discontinuità tipiche e metodi
CND applicabili
3.4.2
I materiali compositi a matrice organica e fibra continua e le relative caratteristiche
statiche, a fatica e di invecchiamento in servizio
I compositi a fibra aramidica e relativi vantaggi e limiti
I compositi a fibra di vetro e relativi vantaggi e limiti
I compositi a fibra di grafite e relativi vantaggi e limiti
Effetti della orientazione delle fibre (unidirezionale, tessuto, lay-up)
I pre-impregnati, condizione di conservazione e vita relativa (test di estensione della vita)
Gli stampi ed i materiali ausiliari
Taglio e stratificazione
La polimerizzazione in pressa ed in autoclave, curva viscosità vs. temperatura,
applicazione della pressione, la dilatazione termica; le discontinuità tipiche associate e
CND applicabili
Lavorazioni meccaniche e l’handling del composito; discontinuità associate e CND
applicabili
la tecnica del Resin transfer moulding
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
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SYLLABUS ITA-SB-301-A
3.4.3
Altri tipo di materiali (riempitivi, foam, nido d’ape)
3.5
x
x
L’INCOLLAGGIO
Gli adesivi, le condizione di conservazione e la relativa vita (test di estensione della vita)
La polimerizzazione, curva viscosità vs. temperatura, applicazione della pressione,
discontinuità associate e CND applicabili
Preparazione delle superfici e contaminazione; discontinuità associate e CND applicabili
I tipi di incollaggi (monolitici, sandwich, ibridi, metalli, copolimerizzati); discontinuità
associate e CND applicabili
x
x
BIBLIOGRAFIA
1)
EN4179:2000 - Aerospace Series - Qualification and Certification of Personnel for NonDestructive Testing, March 2000,
2)
prEN4179 P3 - Aerospace Series - Qualification and Certification of Personnel for NonDestructive Testing, February 2003*,
3)
NAS 410 Rev. 2 - NAS Certifification & Qualification of Nondestructive Test Personnel,
February 2003*,
4)
Cedimento per Fatica e Ambientale dei Materiali Metallici; Sinigaglia, Re, Pedeferri, 1979;
Cooperativa Libraria Universitaria del Politecnico di Milano,
5)
Materials and Processes for NDT Technology, 1981; The American Society for
Nondestructive Testing, Inc.; Columbus, OH -USA-,
6)
Basic Metallurgy for Non-Destructive Testing, 1996; The British Institute of Non-Destructive
Testing; 1 Spencer Parade, Northampton NN1 5AA -UK-,
7)
Metals Handbook, Volume 17, Nondestructive Evaluation and Quality Control, 1989; ASM
International; Metals Park, OH 44073 -USA-,
8)
Materiali Compositi e Adesivi Epossidici; F. Caldura e G. Franco; Edizioni ERREPIESSE,
9)
Engineered Materials Handbook, Volume 1, Composites; ASM International; Metals Park,
OH 44073 -USA-,
10)
Engineered Materials Handbook, Volume 1, Composites; ASM International; Metals Park,
OH 44073 -USA-,
11)
Materials Engineering, Adhesive Bonding of Aluminum Alloys; Shane Associates, Inc.;
Winnewood, Pennsylvania –USA-,
12)
Engineered Materials Handbook, Volume 4, Ceramics and Glasses; ASM International;
Metals Park, OH 44073 -USA-.
* Norme con testo equivalente.
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Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-PT-301-A
SYLLABUS PER LIVELLO 3 LIQUIDI PENETRANTI
1.0
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
FENOMENI FISICI, CHIMICO-FISICO E FISIOLOGICI CORRELATI CON IL
PROCESSO CND DEI LIQUIDI PENETRANTI
Sensibilizzazione alla tensocorrosione; solfuri con leghe di nichel, alogenuri con titanio e
sue leghe
Tensione superficiale e forza coesiva, energia di superficie e forza adesiva, la bagnabilità
e l’angolo di contatto
Viscosità cinematica e sua dipendenza dalla temperatura
Densità
Concetto di soluzione tra sostanze, polarità elettrica di una molecola, oli, grassi, impronte,
solventi, detergenti, emulsionanti
La luce e le altre radiazioni elettromagnetiche, frequenza, lunghezza d’onda, lo spettro
delle radiazioni elettromagnetiche, il visibile, gli UV-B, gli UV-A e la luce nera
Le grandezze fotometriche, il lumen, il lux e l’illuminamento
Le grandezze radiometriche, i W/m2 (PW/cm2) e la densità di flusso radiante
La fluorescenza, la fluorescenza dei penetranti, degli emulsionanti e del bulbo oculare
La formazione del colore per fluorescenza e l’effetto di acidi, ossidanti, luce solare e luce
nera
L’occhio umano, i coni e la visione a colori e distinta, i bastoncelli e la visione
crepuscolare, la visione fotopica e la visione scotopica, l’adattamento al buio e
l’abbagliamento
2.0
APPARATI E MATERIALI
2.1
x
x
x
x
x
x
x
ATTREZZATURE PRIMARIE
Impianti di pre e post pulitura
Impianti di lavaggio (manuale ed automatico)
Impianti di applicazione del penetrante (immersione, spruzzo, spruzzo elettrostatico)
Impianti di applicazione dell’emulsionante (immersione, spruzzo)
Forni di asciugatura
Impianti di applicazione sviluppatore (immersione, spruzzo, aspiratore e ciclone)
Cabina di ispezione
2.2
x
x
x
x
x
ATTREZZATURE AUSILIARIE E STRUMENTI
Lampade a luce nera, la lampada a vapori di mercurio ad alta pressione e focalizzante, gli
altri tipi di lampade
Lampade a luce bianca
Termometri e termostati
Manometri
Temporizzatori
2.3
APPARECCHIATURE PORTATILI
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2.4
x
x
x
MATERIALI
I prodotti per la fase di preparazione (detergenti, solventi), tipi di contaminanti rimossi e
compatibilità con il materiale della parte (solfuri con leghe di nichel, alogenuri con leghe
di titanio)
I penetranti e la capillarità per entrare e fuoriuscire dalla discontinuità e per espandersi
I penetranti ed il tempo di penetrazione (viscosità e temperatura)
I penetranti e la loro visibilità (visibili a contrasto di colore, fluorescenti)
I penetranti ed i metodi di asportazione dell’eccesso (penetranti dei 4 metodi di rimozione)
I penetranti ed i livelli di sensibilità
I penetranti e l’acqua (la tolleranza all’acqua, il galleggiamento dei penetranti non
miscibili con acqua)
Gli sviluppatori, l’elevata superficie e l’effetto sulla capillarità del penetrante e
l’ingrandimento della indicazione
Gli sviluppatori acquosi, la loro rimozione ed il rischio corrosione
La classificazione dei prodotti secondo la specifica SAE-AMS-2644 e la sua relativa QPL
3.0
TECNICHE
3.1
VANTAGGI E LIMITI DEL PROCESSO
3.2
I METODI, LA COMBINAZIONE DEI PRODOTTI E LORO SELEZIONE
3.2.1
x
x
x
x
Vantaggi e svantaggi di ciascun metodo
Metodo A
Metodo B (solo accenno)
Metodo C
Metodo D
3.2.2
x
I requisiti minimi di una procedura di ispezione
Metodo, prodotti e procedura per parti con superfici rugose come fusioni e saldature
(lavabilità e sensibilità)
Metodo, prodotti e procedura per parti con superfici lisce come macchinati, o speculari
come cromatura, nichelature (riflessione di luce nera e sensibilità)
Metodo, prodotti e procedura per parti da esercizio per rilevazione cricche da fatica,
corrosione sotto sforzo
Metodo, prodotti e procedura per parti installate
Problemi di sensibilità per l’ispezione di parti precedentemente ispezionate con prodotti
di livello di sensibilità inferiore
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
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SYLLABUS ITA-PT-301-A
3.3
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
4.0
x
x
x
x
LE 5 FASI FONDAMENTALI DEL METODO ED I RELATIVI PRINCIPI
La prima fase: preparazione della parte
I problemi di contaminazione chimica, meccanica e di temperatura della parte durante la
preparazione e l’influenza sull’efficienza della preparazione e sull’efficienza della
rilevazione delle discontinuità
Il decapaggio di forgiati, fusioni ed altre parti dopo sabbiatura ed altri trattamenti che
ricalcano la superficie
La seconda fase: l’applicazione del penetrante
Metodi per l’applicazione (spruzzo, immersione)
Modalità di applicazione (drenaggio, riscaldamento, ecc.) e gli effetti sulla sensibilità
La terza fase: la rimozione dell’eccesso di penetrante
Metodi di rimozione dell’eccesso (penetrante solubile in acqua, in solventi, penetrante
post-emulsionabile)
Modalità di applicazione del mezzo di asportazione dell’eccesso (spruzzo, immersione,
ecc.)
La quarta fase: lo sviluppo
Il tempo di formazione della indicazione
L’auto-sviluppo ed i metodi di applicazione degli sviluppatori
La quinta fase: la rilevazione delle indicazioni
x
x
CALIBRAZIONE E CONTROLLO DI PROCESSO
Prove sul penetrante
Prove sull’emulsionante
Prove sullo sviluppatore
Prove sull’impianto (temporizzatori, termometri e termostati, manometri, lampade ed
oscuramento)
Standard di riferimento
Efficienza generale del processo
5.0
x
x
x
x
x
x
INTERPRETAZIONE E VALUTAZIONE
Aspetto delle indicazioni e fattori che lo influenzano
Indicazioni di cricca e loro aspetto in funzione dei vari tipi di cricca
Indicazioni delle discontinuità tipiche delle fusioni
Indicazione delle discontinuità tipiche dei forgiati
Indicazione delle discontinuità tipiche delle saldature
Indicazione delle discontinuità tipiche di altri tipi di materiali (piastre, lamiere, estrusi, ecc.)
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SYLLABUS ITA-PT-301-A
6.0
CODICI, STANDARDS E PROCEDURE
7.0
INSERIMENTO DELL’ISPEZIONE NEL CICLO DI FABBRICAZIONE
8.0
APPROFONDIMENTI SULLA QUALIFICA DEL PROCESSO
9.0
APPROFONDIMENTI SULLA QUALIFICA DEL PERSONALE
10.
APPROFONDIMENTI SULL’ATTIVITA’ DI AUDIT
11.
PANORAMICA SU POSSIBILI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
12.
APPROFONDIMENTI SU ASPETTI DI SICUREZZA, DI ECOLOGIA E DI MANEGGIO
DEI PARTICOLARI
12.1
x
x
PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI
Prodotti infiammabili (l’infiammabilità dei prodotti ed il punto di infiammabilità)
La luce ultravioletta (i filtri delle lampade a luce nera e gli UV-B)
12.2
PREDISPOSIZIONI ECOLOGICHE
12.3
x
x
x
PRECAUZIONI PER IL MANEGGIO DEI PARTICOLARI
Corrosione
Urti
Marcature
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
4)
5)
6)
C.E. Betz; Principles of Penetrants, 1969; Magnaflux Corporation; Chicago, Illinois -USALe Prove Non Distruttive, Vol. 2, Parte IV, 1984; Associazione Italiana di Metallurgia, P.le
Moranti,2, Milano,
S. De Martini, Corso Teorico-Pratico Liquidi Penetranti (Livello -I); Quaderni Didattici,
Associazione Italiana Prove Non Distruttive, via Foresti, 5, Brescia,
Nondestructive Testing, Liquid Penetrant, Classroom Training Handbook, CT-6-2 4th
Edition; General Dynamics, San Diego, California -USA-,
Nondestructive Testing Handbook, Volume 2, Liquid Pentrant Testing 3rd Edition; The
American Society for Nondestructive Testing, Columbus, Ohio -USA-,
Metals Handbook, Volume 17, Nondestructive Evaluation and Quality Control, 1989; Liquid
Penetrant Inspection pp 71-88; ASM International; Metals Park, OH 44073 -USA-
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SYLLABUS ITA-MT-301-A
SYLLABUS PER LIVELLO 3 MAGNETOSCOPICO
1.0
x
PRINCIPI FISICI E TEORICI
Grandezze scalari e grandezze vettoriali
1.1
x
x
x
x
x
x
x
x
CORRENTE ELETTRICA E LE GRANDEZZE CORRELATE
Carica elettrica
Corrente elettrica e l’unità A
Forza elettromotrice e l’unità V
Resistenza R e legge di Ohm
Resistività U
Corrente elettrica continua
Corrente elettrica alternata monofase e trifase
Corrente elettrica raddrizzata a semionda e ad onda piena
1.2
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
CAMPO MAGNETICO E LE GRANDEZZE CORRELATE
Campo magnetico e linee di forza (unità CGS ed SI)
Flusso magnetico ed induzione magnetica (unità CGS ed SI)
Circuito magnetico
Poli magnetici
Domini magnetici
Permeabilità magnetica assoluta e relativa (unità CGS ed SI)
Materiali diamagnetici, paramagnetici e ferromagnetici
Il punto di Curie
Il diagramma induzione magnetica (B) vs.la forza magnetizzante (H)
La curva di prima magnetizzazione, l’accrescimento dei domini e la saturazione
La variazione della permeabilità magnetica in funzione della forza magnetizzante
L’isteresi magnetica ed i punti caratteristici
La retentività
Il ferro, le sue forme allotropiche e la sua permeabilità al variare della temperatura
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SYLLABUS ITA-MT-301-A
1.3
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
1.4
x
x
x
x
x
x
ELETTROMAGNETISMO
Regola mano destra
Legge di Biot-Savart
Induttori ed induttanza (spire e bobina)
Induzione elettromagnetica; cenni storici (esperienze di Arago, Örsted, Faraday)
Legge di Faraday
Legge di Lenz e la forza elettromagnetica autoindotta
Mutua induzione tra due sistemi magneticamente accoppiati
L’effetto pellicolare di confinamento della corrente e del campo magnetico
Penetrazione del campo magnetico in funzione del tipo di corrente di magnetizzazione
(continua, alternata, raddrizzata a semionda e ad onda piena) e delle modalità di
magnetizzazione (diretta o indotta)
Magnetizzazione diretta ed indotta
Magnetismo residuo in funzione dell’intensità e del tipo di corrente di magnetizzazione
Magnetizzazione circolare
Distribuzione del campo e della induzione magnetica rispetto alla sezione di un conduttore
in funzione del tipo di materiale (ferromagnetico o non), di corrente (alternata o continua) e
della modalità di magnetizzazione (diretta o indotta)
Magnetizzazione longitudinale; l’effetto auto-smagnetizzante e la permeabilità apparente
Il quick break; spegnimento rapido della corrente di magnetizzazione longitudinale e
l’induzione della corrente transiente
Il principio del flusso disperso
L’effetto Hall
Valore medio e valore di picco dell’intensità del campo magnetico generato dai differenti
tipi di corrente
LUCE E FLUORESCENZA
La luce e le altre radiazioni elettromagnetiche; frequenza e lunghezza d’onda; lo spettro
delle radiazioni elettromagnetiche; il visibile, gli UV-B, gli UV-A e la luce nera
Le grandezze fotometriche, il lumen, il lux e l’illuminamento
Le grandezze radiometriche, i W/m2 (PW/cm2) e la densità di flusso radiante
La formazione del colore per fluorescenza
La fluorescenza delle polveri magnetiche e la fluorescenza del bulbo oculare
L’occhio umano, i coni e la visione a colori e distinta, i bastoncelli e la visione
crepuscolare, la visione fotopica e la visione scotopica, l’adattamento al buio e
l’abbagliamento
2.0
APPARATI E MATERIALI
2.1
x
x
x
x
x
ATTREZZATURE PRIMARIE
Impianti di pre e post pulitura
Impianto fisso
Impianti portatili
Impianti per usi particolari
Impianti e sistemi di smagnetizzazione
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Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-MT-301-A
2.2
x
x
x
x
x
x
x
2.3
x
ATTREZZATURE AUSILIARIE E STRUMENTI
Lampade a luce nera, la lampada a vapori di mercurio ad alta pressione e focalizzante, gli
altri tipi di lampade
Shunt
I quick break tester
Oscilloscopio
Sonda di Hall
Indicatori di flusso magnetico
Barre con guaina isolante
x
x
x
x
MATERIALI
Caratteristiche delle particelle magnetiche (forma, dimensione, colore o fluorescenza,
proprietà magnetiche)
Particelle e veicolo per metodo umido
Sospensione, peso specifico, sedimentazione e concentrazione
Particelle per metodo a secco
I polimeri magnetici
3.0
TECNICHE E METODI DI MAGNETIZZAZIONE
3.1
x
x
x
x
PREPARAZIONE DELLE PARTI
Pulizia
Smagnetizzazione
Necessità di mascherature
Necessità di rimozione placcature
3.2
x
x
x
x
MAGNETIZZAZIONE
Scelta del tipo di impianto, di corrente di magnetizzazione, del tipo di rilevatore, del metodo
(continuo o residuo) in funzione dei requisiti di sensibilità, tipo di discontinuità da rilevare,
rugosità della parte, materiale, condizione di trattamento termico, eccetera.
Direzione del campo magnetico (circolare, longitudinale, multidirezionale)
Adeguata magnetizzazione; considerazioni su forma e dimensioni della parte (calcolo della
corrente, misura del campo magnetico tangenziale, valutazione sperimentale con indicatori
di flusso)
Sequenza di magnetizzazione
Sequenza delle operazioni
Formazione della indicazione (influenza dell’orientazione e posizione della discontinuità)
3.3
x
x
x
x
SMAGNETIZZAZIONE
Principi di smagnetizzazione
Ragioni della smagnetizzazione
Metodi di smagnetizzazione
Smagnetizzazione in funzione della retentività e della magnetizzazione effettuata
4.0
CALIBRAZIONE E CONTROLLO DI PROCESSO
x
x
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Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-MT-301-A
5.0
x
x
x
x
INTERPRETAZIONE E VALUTAZIONE
Indicazioni al controllo magnetico e loro interpretazione
Caratteristiche delle discontinuità
Tipi di discontinuità rilevate alla ispezione con particelle magnetiche
Indicazioni false ed indicazioni non rilevanti alla ispezione con particelle magnetiche
6.0
x
CODICI, STANDARDS E PROCEDURE
Specifiche di controllo magnetico, procedure, istruzioni, schede, codici e standard di
accettabilità
7.0
INSERIMENTO DELL’ISPEZIONE NEL CICLO DI FABBRICAZIONE
8.0
APPROFONDIMENTI SULLA QUALIFICA DEL PROCESSO
9.0
APPROFONDIMENTI SULLA QUALIFICA DEL PERSONALE
10.0
APPROFONDIMENTI SULL’ATTIVITA’ DI AUDIT
11.0
PANORAMICA SU POSSIBILI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
12.0
APPROFONDIMENTI SU ASPETTI DI SICUREZZA, DI ECOLOGIA E DI MANEGGIO
DEI PARTICOLARI
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
4)
C.E. Betz; Principles of Magnetic Particle Inspection, 1966, Magnaflux Corporation,
Chicago, Illinois -USA
Le Prove Non Distruttive, Vol. 2, Parte V, 1984, Associazione Italiana di Metallurgia, P.le
Moranti,2, Milano
David Lovejoy; Magnetic Particle Inspection: A practical guide, 1993, Chapman & Hall, 2-6
Boundary Row, London – UKNondestructive Testing Handbook, Volume 6, Magnetic Particle Testing 2nd Edition;
American Society for Nondestructive Testing, Columbus, Ohio -USA
Pag. 58/77
Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-ET-301-A
SYLLABUS PER LIVELLO 3 CORRENTI INDOTTE
1.0
PRINCIPI FISICI E TEORICI
1.1
x
x
x
ELETTRICITÀ E MAGNETISMO
Grandezze scalari e grandezze vettoriali
Operazioni tra grandezze scalari e grandezze vettoriali
Numeri complessi e loro rappresentazione geometrica
1.1.1
x
x
x
x
x
x
x
x
CORRENTE ELETTRICA E GRANDEZZE CORRELATE
Carica elettrica
Corrente elettrica e l’unità A
Forza elettromotrice (FEM) e l’unità V
Resistenza R e legge di Ohm
Conduttanza (mhos, siemens)
Resistività U
Conducibilità ı (mhos/m, siemens/m, IACS%)
Corrente elettrica alternata, continua e raddrizzata
1.1.2
x
x
x
x
x
x
x
CAMPO MAGNETICO E GRANDEZZE CORRELATE
Campo magnetico e linee di forza (unità CGS ed SI)
Flusso magnetico ed induzione magnetica (unità CGS ed SI)
Domini magnetici
Permeabilità magnetica assoluta e relativa (unità CGS ed SI)
Materiali diamagnetici, paramagnetici e ferromagnetici
Il ferro, le sue forme allotropiche e la sua permeabilità al variare della temperatura
Isteresi magnetica
1.1.3
x
x
x
x
x
ELETTROMAGNETISMO
Regola mano destra
Legge di Biot-Savart
Induttori (spira, bobina, solenoide)
Induttanza e sua unità SI
Calcolo dell’induttanza di una bobina
1.2
x
INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
Cenni storici sulla induzione elettromagnetica (esperienze di Arago, Örsted, Faraday)
1.2.1
x
x
x
x
x
x
x
CIRCUITI ELETTRICI IN CORRENTE ALTERNATA
Frequenza ȣ (f in testi USA)
Legge di Faraday
Legge di Lenz e FEM autoindotta
Induttanza L e reattanza induttiva Xl
Capacità e reattanza capacitiva
Impedenza Z
Corrente alternata e tensione in un induttore per solo effetto resistenza, per solo effetto
magnetico, per effetto impedenza
Piano di impedenza e rappresentazione vettoriale dell’impedenza
Mutua induzione tra due sistemi magneticamente accoppiati
rappresentazione vettoriale dell’impedenza di una bobina a vuoto e con una parte
magneticamente accoppiata
x
x
x
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Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-ET-301-A
1.3
x
LE CORRENTI INDOTTE
Esempi di sfruttamento industriale della induzione elettromagnetica (generatori e
trasformatori di corrente alternata)
1.3.1
x
x
x
x
x
x
x
GEOMETRIA DELLE CORRENTI INDOTTE
Effetto pellicolare di Kelvin
Distribuzione della corrente indotta
Densità e profondità di penetrazione
Parametri che determinano la penetrazione
Penetrazione standard į e calcolo
I diagrammi į/ı/ȣ
Fase e variazione della fase in profondità
2.0
APPARATI E MATERIALI
2.1
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
GLI STRUMENTI IMPIEGATI IN CAMPO AEROSPAZIALE PER RICERCA DIFETTI
Composizione di uno strumenti tipico con presentazione sullo schermo CRT
Selezione frequenza e filtro passa-banda
Selezione fase
Effetto dei filtri passa-banda sulla sensibilità in profondità
Rapporto guadagno/rumore
Guadagno X/Y
Guadagno preamplificatore
Soglie di allarme
Compensazione
Scansione con sonde assolute e con sonde differenziali
Effetto di materiali conduttivi/ferromagnetici in prossimità dell’area da ispezionare
Valutazione pratica della estensione del campo elettromagnetico della bobina
2.2
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
SONDE PER CORRENTI INDOTTE
Fattore di merito della bobina
Nuclei ferromagnetici interni ed a tazza
Schermature; effetto sulla risoluzione e sulla penetrazione
Sonde di superficie (per rilevazione di difetti, per valutazione della conducibilità IACS %)
Sonde avvolgenti
Sonde per interni
Sonde assolute
Sonde differenziali
Sonde ibride
Avvolgimenti singoli
Avvolgimenti doppi
Permeabilità dei materiali ferromagnetici in funzione della forza magnetizzante e
saturazione di materiali ferromagnetici per ispezione con correnti indotte
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SYLLABUS ITA-ET-301-A
2.3
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
EFFETTI DELLE CARATTERISTICHE DELLA PARTE
IMPEDENZA DELLA BOBINA
Effetto della conducibilità elettrica
Effetto della permeabilità magnetica
Effetto pellicolare
Effetto bordo
Effetto lift-off
Effetto spessore
Effetto fattore di riempimento
Effetto delle discontinuità, loro posizione, loro orientazione
La funzione di Bessel e la frequenza limite
Piano di impedenza normalizzato
IN
ISPEZIONE
SULLA
3.0
TECNICHE
3.1
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
LE TECNICHE DI ISPEZIONE
Accenni sull’analisi di impedenza
Analisi di fase
Metodo del punto-vettore
Metodo con sonde interne rotanti
Accenni al metodo dell’ellisse
Accenni al metodo della base dei tempi lineare
Accenni sull’analisi di modulazione
Accenni sul test di reattanza
Accenni sul test a feed-back
Le tecniche multifrequenze
Le applicazioni
Ricerca difetti e relativi standard di riferimento
Misura di conducibilità e relativi standard di riferimento
Misura spessori riporti e relativi standard di riferimento
3.2
x
x
x
SCELTA DEI PARAMETRI DI ISPEZIONE
Il rapporto segnale/rumore
Scelta della frequenza in funzione della penetrazione standard
Piani di impedenza per parti cilindriche con esempi di variazioni dimensionali, conducibilità
e presenza discontinuità per la scelta della frequenza di ispezione
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SYLLABUS ITA-ET-301-A
4.0
CALIBRAZIONE E CONTROLLO DI PROCESSO
5.0
INTERPRETAZIONE E VALUTAZIONE
6.0
CODICI, STANDARDS E PROCEDURE
7.0
INSERIMENTO DELL’ISPEZIONE NEL CICLO DI FABBRICAZIONE
8.0
APPROFONDIMENTI SULLA QUALIFICA DEL PROCESSO
9.0
APPROFONDIMENTI SULLA QUALIFICA DEL PERSONALE
10.
APPROFONDIMENTI SULL’ATTIVITA’ DI AUDIT
11.
PANORAMICA SU POSSIBILI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
12.
x
x
x
APPROFONDIMENTI SU ASPETTI DI MANEGGIO DEI PARTICOLARI
Corrosione
Urti
Marcature
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Le Prove Non Distruttive, Vol. 2, Parte VI, 1984; Associazione Italiana di Metallurgia, P.le
Moranti,2, Milano,
Nondestructive Testing, Eddy Current, Classroom Training Handbook, CT-6-5 2th Edition;
General Dynamics, San Diego, California -USA-,
Metals Handbook, Volume 17, Nondestructive Evaluation and Quality Control, 1989; Eddy
Current Inspection pp 164-194; ASM International; Metals Park, OH 44073 -USANondestructive Testing Handbook, Volume 4 Elecrtomagnetic Testing 2nd Edition; The
American Society for Nondestructive Testing, Columbus, Ohio -USA-,
G. Magistrali, A. Rastaldo e G. Torrida, Corso di Specializzazione sui Controlli Non
Distruttivi -Correnti Indotte- (Livello -I); Quaderni Didattici, Associazione Italiana Prove Non
Distruttive, via Foresti, 5, Brescia,
G. Magistrali, Metodo delle Correnti Indotte, Aspetti Teorici e Relativi Sviluppi Analitici;
Associazione Italiana Prove Non Distruttive, via Foresti, 5, Brescia
Pag. 62/77
Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-UT-301-A
SYLLABUS PER LIVELLO 3 ULTRASONORO
1.0 PRINCIPI FISICI E TEORICI DI ACUSTICA
• Conoscenze basilari di struttura della materia e teoria dell’elasticità
• Natura e propagazione delle onde acustiche
• Moti ciclici sinusoidali
• Impulsi, treni d’onda continui, risonanze
• Grandezze fisiche fondamentali: lunghezza d’onda e frequenza
• Rappresentazione ed analisi d’onda nel dominio del tempo
• Rappresentazione ed analisi d’onda nel dominio delle frequenze
• Analisi spettrale: larghezza di banda e fattore di merito
• Analisi spettrale: scomposizione del segnale nelle sue armoniche
• Utilizzo della Fast Fourier Transform (FFT)
• Onde elementari sferiche e Principio di Huygens
• Rappresentazione di un fronte d’onda
1.1 PROPRIETA’ ACUSTICHE DEI MATERIALI
• Velocità di propagazione ultrasonora
• Correlazione tra velocità, frequenza e lunghezza d’onda - calcolo di λ nei diversi materiali
• Regola pratica sulla rilevabilità dei difetti
• Definizione di impedenza acustica e suo significato fisico
1.2 TRASMISSIONE E RIFLESSIONE ULTRASONORA
• Definizione di pressione e intensità acustiche
• Significato fisico della ampiezza (altezza verticale) di un segnale UT
• Coefficienti di trasmissione e riflessione
• Riflessione e trasmissione in termini di pressione ed intensità UT – bilancio energetico
• Riflessione e sfasamento
• Riflessione e rapporto tra impedenze acustiche
• Riflessione da strati sottili
1.3 DEFINIZIONE ED USO DEI DECIBEL
• Logaritmi in base decimale
• Definizione di dB
• Specificità dei dB nell’ispezione ultrasonora
1.4 ATTENUAZIONE DELLE ONDE ULTRASONORE
• Attenuazione per diffusione
• Attenuazione per assorbimento
• Attenuazione e struttura del mezzo di propagazione
• Diffrazione e interferenza - il problema della rugosità superficiale
• Riflessione e diffusione da ostacoli: fenomenologia e rapporto λ/d
• Fenomeno del “filtro” selettivo in frequenze da parte di alcuni materiali
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SYLLABUS ITA-UT-301-A
1.5 PROPAGAZIONE DI ONDE ULTRASONORE
• Onde longitudinali
• Onde trasversali
• Onde superficiali (o di Rayleigh)
• Onde flessurali (o di Lamb)
• Vantaggi e limiti ispettivi dei principali modi di vibrazione UT
• Scelta del tipo di onda in funzione delle necessità ispettive
1.6 CONVERSIONE DI MODO E LEGGE DI SNELL
• Angoli di incidenza, riflessione, rifrazione
• Enunciato della legge di Snell
• Fenomenologia della conversione di modo
• 1° e 2° angolo critico
• Applicazioni pratiche della legge di Snell
• Casi esemplari di interfacce tipiche: acqua/acciaio, acqua/alluminio, perspex/acciaio, etc.
• Generalizzazione della legge di Snell
• Rifrazione ed ispezione in immersione di superfici piane e curve - effetti di deviazione e/o
focalizzazione causati dalla rifrazione
• Calcoli ed applicazioni teoriche e pratiche della legge di Snell
2.0 APPARATI E MATERIALI
2.1 TRASDUTTORI ULTRASONORI
• Generazione e rilevazione di energia ultrasonora
• Materiali per trasduttori e tipi di eccitazioni
• Piezoelettricità e processo di fabbricazione di ceramici piezoelettrici
• Calcoli costruttivi per trasduttori
• Correlazione tra spessore placchetta, velocità UT e frequenza generata
• Struttura tipo di un trasduttore
• Trasduttori a fascio diritto
• Trasduttori a fascio angolato
• Trasduttori piani
• Trasduttori focalizzanti
• Trasduttori a contatto
• Trasduttori a doppio elemento
• Trasduttori a immersione
• Trasduttori “phased array”
• Altri tipi di trasduttori (Laser-UT, EMAT, Air-coupled)
• Criteri applicativi e progettuali per la scelta un trasduttore
• Linee di ritardo e/o zoccoli cuneiformi per applicazioni con onde longitudinali, trasversali,
superficiali
2.2 CARATTERISTICHE DEI TRASDUTTORI E DEL FASCIO GENERATO
• Frequenza, diametro, sensibilità, risoluzione, smorzamento
• Focalizzazione in acqua e nel passaggio dall’acqua a materiali diversi
• Formule per calcolo dimensioni del campo di focalizzazione in acqua e nei materiali
• Struttura del fascio ultrasonoro: il problema della divergenza
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SYLLABUS ITA-UT-301-A
•
•
•
•
•
•
•
•
Campo prossimo - zona di Fresnel
Campo remoto - zona di Fraunhofer
Analogia con pistone oscillante
Principi fisici per la descrizione delle zone di Fresnel/Fraunhofer - calcolo di Y0+
Profilo teorico/pratico della curva distanza-ampiezza (curva DAC)
Pressione acustica riflessa in campo remoto
Analisi per i casi di “piccolo” e “grande” riflettore in campo remoto
Compensazione ampiezza-diametro per “piccoli” riflettori
2.3 STRUMENTAZIONE ULTRASONORA TRADIZIONALE
• Pulsatore
• Eccitazione a spike e ad onda quadra
• Ricevitore ed amplificatore
• Circuiti di elaborazione/digitalizzazione
• Monitor e strumenti di rappresentazione
• Strumentazione portatile e manuale
• Impianti di controllo automatizzati
2.4 STRUMENTAZIONI SPECIALI
• Bond testers e rappresentazioni mediante piano di impedenza
• Pitch-Catch
• Impedenza Meccanica
• Risonanza ultrasonora
• Spessimetria ultrasonora
• Strumentazione per trasduttori “phased array”
2.5 FUNZIONI DI CONTROLLO STRUMENTALE
• Base dei tempi
• Ampiezza del segnale
• Pulse Repetition Frequency
• Durata ed altezza dell’impulso di eccitazione
• Amplificazione lineare
• Amplificazione logaritmica
• Soglie/allarmi/soppressione
• Banda passante e filtri
• Regolazione del segnale UT sullo schermo: zona morta, saturazione e linearità
• Calcoli per la determinazione della zona morta
2.6 ACCOPPIANTI PER ISPEZIONI ULTRASONORE
• Generalità
• Caratteristiche applicative
• Tipi di accoppianti tradizionali
• Altri tipi di accoppiamento ultrasonoro (estremità in gomma, Air-coupled UT, Laser-UT, etc.)
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SYLLABUS ITA-UT-301-A
3.0 TECNICHE DI ISPEZIONE E ANALISI
3.1 TECNICHE DI ISPEZIONE FONDAMENTALI
• Pulse-echo o riflessione
• Through-Transmission o trasparenza
• Fascio diritto
• Fascio angolato
• Ispezioni a contatto
• Ispezioni in immersione
• Uso delle colonne d’acqua (bubblers, squirters)
• Altre tecniche: doppia trasparenza, echi multipli, risonanza per misura spessori sottili
3.2 TECNICHE DI ISPEZIONE SU APPLICAZIONI SPECIFICHE
• Ispezione di strutture tubolari in composito e/o incollate
• Ispezione di barre cilindriche per difetti paralleli e non paralleli alla superficie - tecnica
dell’offset
• Tecnica delta-navetta per ispezione di giunti saldati a fascio elettronico
• Time of flight diffraction (TOFD)
• Tecniche “phased array”: scansione, focalizzazione ed angolazione elettronica del fascio
3.3 RAPPRESENTAZIONE E ANALISI DEI RISULTATI ISPETTIVI
• A-, B-, C-scan
• Mappe in ampiezza (o attenuazione) ed in TOF (o profondità)
• Mappe speciali (delta-navetta, etc.)
• Localizzazione delle indicazioni UT
• Dimensionamento delle indicazioni UT
• “Piccolo” riflettore: correlazione area-ampiezza
• “Grande” riflettore: criterio della caduta di -6dB
4.0 CALIBRAZIONE E CONTROLLO DI PROCESSO UT
• Calibrazione e confronto con standard di riferimento per materiali metallici, materiali compositi
e incollaggi.
• Tipi di blocchi standard e loro utilizzo (FBH, SDH, intagli)
• Serie di blocchi distanza-ampiezza
• Curva DAC: sua costruzione ed utilizzo
• Serie di blocchi area-ampiezza
• Blocchi speciali (IIW, IIW miniature, etc.)
• Campioni e discontinuità di riferimento per materiali compositi ed incollaggi (inserti in PTFE,
delaminazioni, scollaggi)
• Controlli di mantenimento del processo ispettivo UT e loro periodicità
5.0 INTERPRETAZIONE E VALUTAZIONE
• Discontinuità tipiche e loro caratteristiche
• Discontinuità da fabbricazione
• Discontinuità da uso in servizio
• Indicazioni al controllo UT e loro interpretazione
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SYLLABUS ITA-UT-301-A
•
•
•
•
Indicazioni ultrasonore false e non rilevanti
Indicazioni ultrasonore rilevanti e loro valutazione
Materiali metallici – criteri di valutazione del particolare ispezionato
Materiali compositi ed incollaggi – criteri di valutazione del particolare ispezionato
6.0 CODICI, STANDARDS E PROCEDURE
•
•
•
•
Requisiti essenziali di una procedura di ispezione ultrasonora
Standards per materiali metallici (grezzi, forgiati, saldature)
Standards per materiali compositi ed incollaggi
Specifiche Internazionali (AMS, ASTM) di ispezione e controllo processo ultrasonori
BIBLIOGRAFIA / BIBLIOGRAPHY
1) Centro Ricerche Fiat, Corso Teorico sui controlli non distruttivi con ultrasuoni (Livello II-III);
Quaderni Didattici, Associazione Italiana Prove Non Distruttive, via Foresti, 5, Brescia,
2) Nondestructive Testing, Ultrasonic Testing, Classroom Training Handbook, CT-6-4;
General Dynamics, San Diego, California -USA-,
nd
3) Nondestructive Testing Handbook, Volume 7, Ultrasonic Testing 2 Edition; The American
Society for Nondestructive Testing, Columbus, Ohio -USA-,
4) Metals Handbook, Volume 17, Nondestructive Evaluation and Quality Control, 1989; ASM
International; Metals Park, OH 44073 -USA5) Controllo Non Distruttivo con Ultrasuoni – Quaderni Didattici Collana PND a cura di ENEA
ed AIPND
6) ASNT Level III Study Guide Ultrasonic Method by Matthew J. Golis
7) Krautkramer, J. and Krautkramer, H., Ultrasonic Testing of Materials, SpringerVerlag, 1983
Pag. 67/77
Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-RT-301-A
SYLLABUS PER LIVELLO 3 RADIOGRAFICO
1.0
PRINCIPI FISICI E TEORIA
1.1
NATURA DELLE RADIAZIONI PENETRANTI
1.2
INTERAZIONE TRA RADIAZIONE PENETRANTE E MATERIA
1.3
x
x
x
RADIOGRAFIA
Immagini mediante film
Immagini mediante materiali fluorescenti
Immagini mediante dispositivi elettronici
1.4
MISURA DELLE RADIAZIONI
2.0
APPARATI E MATERIALI
2.1
x
SORGENTI GENERATE ELETTRICAMENTE
Sorgenti radiografiche (sistemi integrati generatori tubi, sorgenti di elettroni, metodo di
accelerazione degli elettroni, materiali e caratteristiche del target, considerazioni sulla
costruzione delle apparecchiature)
SORGENTI DI RADIAZIONI PARTICELLARI
2.2
2.3
x
x
2.4
x
x
x
x
x
RILEVATORI DI RADIAZIONE
Formazione dell’immagine (principi e proprietà del film, fluoroscopia, sistemi TV ed ottici,
altri dispositivi senza film)
Dispositivi senza formazione d’immagine (rivelatore allo stato solido, rivelatore a camera di
ionizzazione, strumentazione, dispositivi di misura e controllo processo, rilevatori di
radiazioni)
GAMMA
Apparecchiature per l’esposizione
Cambia sorgenti
Maneggiamento sorgenti a distanza
Collimatori
Caratteristiche specifiche (periodo di dimezzamento, livelli d’energia, spessore emivalente,
spessore decivalente)
Pag. 68/77
Recommended Practice ITA-NG-001-B
61
SYLLABUS ITA-RT-301-A
3.0
TECNICHE
3.1
TECNICHE RADIOGRAFICHE
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Assorbitori e filtraggi
Tecniche multifilm
Ingrandimento e proiezione
Stereoradiografia
Metodo della triangolazione
Autoradiografia
Radiografia flash
Radiografia in movimento
Fluoroscopia
Radiografia mediante emissione di elettroni
Microradiografia
Radiografia neutronica
Tomografia
Controllo degli effetti della diffrazione
Esposizione su tubi saldate (a contatto, ellittiche, panoramiche)
Misuratori di radiazioni
Formazione in Tempo Reale dell’immagine
Tecniche di analisi dell’immagine
Relazioni tra Immagine-Oggetto
Microfuoco
4.0
CALIBRAZIONE E CONTROLLO DI PROCESSO
4.1
x
x
x
x
x
x
x
x
CONSIDERAZIONI SULLA FORMAZIONE DELL’IMMAGINE
Sensitività
Contrasto e definizione
Fattori geometrici
Schermi intensificatori
Radiazione diffusa
Fattori legati alla sorgente
Mezzi detectivi
Curve d’esposizione
4.2
x
x
x
PROCESSO SVILUPPO FILM
Procedure camera oscura
Attrezzature e chimici per camera oscura
Processo sviluppo film
4.3
x
x
x
VISIONE DELLE RADIOGRAFIE
Requisiti dei negativoscopi
Illuminamento di fondo
Ausilio mezzi ottici
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SYLLABUS ITA-RT-301-A
4.4
x
x
x
x
x
x
VERIFICA QUALITÀ RADIOGRAFICA
Densità
Contrasto
Definizione
False indicazioni
IQI
Cause e correzioni di radiografie insoddisfacenti
4.5
CALCOLI ESPOSITIVI
5.0
INTERPRETAZIONE E VALUTAZIONE
5.1
x
x
x
x
x
CONSIDERAZIONI SUI MATERIALI
Processi di fabbricazione dei materiali e loro effetti sull’utilizzo del particolare e sui risultati
dei tests
Discontinuità, loro cause ed effetti
Immagine radiografica delle discontinuità
Indicazioni non rilevanti
False indicazioni sui film
6.0
x
CODICI, STANDARDS E PROCEDURE
Specifiche, procedure, istruzioni, schede, codici e standard di accettabilità
7.0
INSERIMENTO DELL’ISPEZIONE NEL CICLO DI FABBRICAZIONE
8.0
APPROFONDIMENTI SULLA QUALIFICA DEL PROCESSO
9.0
x
x
x
APPROFONDIMENTI SULLA QUALIFICA DEL PERSONALE
EN4179
NAS 410
Altre norme (SNT-TC-1A e EN 473)
10.0
APPROFONDIMENTI SULL’ATTIVITA’ DI AUDIT
11.0
PANORAMICA SU POSSIBILI INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
Pag. 70/77
Recommended Practice ITA-NG-001-B
12.0
APPROFONDIMENTI SU ASPETTI DI SICUREZZA, DI ECOLOGIA E DI MANEGGIO
DEI PARTICOLARI
12.1
x
RISCHI DOVUTI ALL’ESPOSIZIONE
Dosi ammissibili per i lavoratori
12.2
x
x
x
METODI DI CONTROLLO ESPOSIZIONE ALLE RADIAZIONI
Tempo
Distanza (legge dell’inverso del quadrato delle distanze)
Schermature (spessore di dimezzamento- emivalente, spessore di decimazionedecivalente)
12.3
PROCEDURE OPERATIVE E DI EMERGENZA
12.4
PIASTRINE DOSIMETRICHE
12.5
VERIFICA DELLA SIGILLATURA DELLE SORGENTI GAMMA
12.6
NORMATIVE PER IL TRASPORTO
BIBLIOGRAFIA
1)
2)
3)
Le Prove Non Distruttive, Vol. 2, Parte I, 1984; Associazione Italiana di Metallurgia, P.le
Moranti,2, Milano,
G. Magistrali, Radiografia Industriale (livelli -I),
Nondestructive Testing Handbook, Volume 3 Radiographic & Radiation Testing 2nd Edition;
The American Society for Nondestructive Testing, Columbus, Ohio – USA.
Pag. 71/77
Recommended Practice ITA-NG-001-B
SYLLABUS ITA-IRT-301-A
SYLLABUS PER LIVELLO 3 - TERMOGRAFIA
1
•
•
•
•
2
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Concetti di base
Natura del calore e flusso termico:
- condizioni esotermiche ed endotermiche,
- attrito,
- variazioni di flusso fluido,
misura del calore:
- strumentazione
- scale e tabelle di conversione
Temperatura
misura della temperatura:
- strumentazione:
- scale e tabelle di conversione
Introduzione al tra-sferimento di calore
2.0.0 - Nozioni fondamentali sul trasferimento del calore per conduzione:
- principi elementari e calcoli
2.1.0 - Concetti sulla legge di Fourier per la conduzione termica
2.2.0 - Concetti di base su:
- conducibilità termica: principi elementari e calcoli
- resistenza termica: principi elementari e calcoli,
- capacità termica: principi elementari e calcoli,
Nozioni fondamentali sul trasferimento calore per convezione:
Concetti sulla legge di Newton per il raffreddamento
Nozioni fondamentali e calcoli sulla radiazione:
- Concetti sulla legge di Stefan-Boltzmann
- Concetti di base sui coefficienti di:
- emissività,
- assorbimento,
- riflessione,
- trasmissione (legge di Kirchoff)
Lo spettro infrarosso
Legge e curve di Planck:
- finestre atmosferiche
- emissione spettrale di superfici reali
Effetto dovuto a finestre e/o gas semitrasparenti all’infrarosso
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Introduzione ai concetti di Radiazione
Riflessione:
- problemi di riflessione:
- quantificazione degli effetti di riflessioni indesiderate
- correzioni teoriche
Trasmissione:
- Problemi di trasmissione:
- quantificazione degli effetti di trasmissione parziale,
- correzioni teoriche
Assorbimento
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Corpi Neri di Riferimento - teoria e concetti
- principi elementari e calcoli
Emissività
Problemi di Emissività:
- Emissività di un corpo nero
- Corpo grigio e non
- Oggetti con emissione a banda stretta e larga
- Oggetti con emissione speculare e diffusa
- Emettitori Lambertiani e non (emissione in funzione dell’angolo)
- Effetti di errori di emissione
- Calcolo dell’emissione, riflessione, e trasmissione (uso pratico della legge di
Kirchoff)
Potere di risoluzione spaziale:
- campo Visivo (FOV)
- campo Visivo Istantaneo / Potere Risolvente (IFOV)
- Minima Differenza di Temperatura Rilevabile (M.R.T.D.)
Errori nella misura di temperatura (in generale).
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Calcoli e prove sulla risoluzione
Misure e calcoli IFOV e FOV
Misure e calcoli M.R.T.D.
Slit Response Function (SRF) - misure, calcoli, interpretazioni e paragoni
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Risoluzione rispetto ad obiettivi e distanze
Dinamica dell’immagi-ne termica (conversio-ne analogica/digitale del segnale video)
Frequenza acquisizione dati / densità dati
Frequenza di quadro e semiquadro (frame e rate)
Densità dati sull’immagine
- Linee di risoluzione
- IFOV rispetto linee
- Pixel/linee di Computer
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Termografia
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Definizione di termografia:
- fattori che influenzano l’uso o non della termografia
Apparecchiature termografiche e loro fun-zionamento.
strumenti per la misura a contatto:
- termocoppie,
- cristalli liquidi,
strumenti per la misura senza contatto:
- misura per punti (termometri infrarosso o pirometri):
- strumenti portatili:
- pirometri ottici,
- pirometri all’infrarosso,
- pirometri all’infrarosso a due colori,
- strumenti per controllo di processo
- strumenti a fibra ottica
- misura per linea (rilevatori di profili termici):
- strumenti per controllo di processo
- strumenti per telerilevamento
- misura di immagini (videotermografi):
- camera termica con sistema di scansione meccanico,
- camera termica FPA (Focal Plane Array),
- camera termica a tubo piroelettrico,
- fotografia all’infrarosso:
- teoria,
- applicazioni,
scelta dello strumento appropriato
scelta degli obiettivi in funzione del campo visivo e del potere risolvente
ottimizzazione dell’immagine,
calibrazione apparecchiatura,
quantificazione emissività,
valutazione della radiazione di fondo,
misura (o mappatura) dell’energia radiante,
misura (o mappatura) delle temperature superficiali,
misura (o mappatura) dei flussi di calore superficiali,
impiego in ambienti ad alta temperatura,
impiego in ambienti ad alti campi magnetici,
misure su soggetti di dimensione ridotta,
misure attraverso materiali semitrasparenti,
Strumentazione di supporto all’ispezione con telecamera infrarosso e relativo
funzionamento:
- termoflussimetri:
- taratura dell’apparecchiatura,
- misura del flusso di calore
Calibrazione della strumentazione con il corpo nero di riferimento.
Elementi da considerare per l’ottenimento di una buona immagine termica:
- messa a fuoco,
- dinamica dell’immagine termica,
- riconoscimento ed accorgimenti per riflessioni,
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- riconoscimento ed accorgimenti di flussi termici spuri.
Registrazione:
- videoregistratore,
- immagini fotografiche,
- macchine video fotografiche,
- registrazione digitale,
- videoprinter.
Informazioni di aiuto:
- Dati ambientali
- Emissività:
- misura,
- stima
- Modifica della superficie
- Superficie per temperatura di riferimento
Misura della semplice energia infrarosso
Quantificazione dell’emissione di una superficie
Uso del Corpo Nero di riferimento nell’immagine:
- Uso di dispositivi per misura temperatura superfici di riferimento
- Fonti comuni di errore nella misura di temperatura
Processamento immagini con PC per miglioramento dell’immagine
Impiego di strumentazione per raccolta di dati ad elevata velocità:
- Realizzazione di immagini per fenomeni transitori
- registrazione di immagini per fenomeni transitori
- selezione di strumentazione per riprese da veicoli in movimento
Impiego di strumentazione speciale per tecniche “Attive”:
- sorgenti di energia calda o fredda
- sorgente di energia con lampade
- sorgente di energia con lampade-flash
- induzione elettromagnetica
- sorgente di energia Laser
Rapporti e documenta-zione:
- calibrazioni e registrazione delle date di calibrazione
- dati richiesti per i rapporti di ispezione termografica
- preparazioni dei rap-porti di ispezione ter-mografica
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Interpretazione e va-lutazione dei risultati
Indagini esotermiche e endotermiche
Indagini sull’attrito
Indagini su flussi liquidi
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Normativa
Codici e Norme
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- Informazioni tecniche contenute nelle norme, nei codici, nelle specifiche e nelle
procedure.
Preparazione di procedure per il controllo termografico
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Preparazione di criteri di accettabilità
Interpretazione di codici e procedure esistenti
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Sicurezza e salute
Responsabile della sicurezza e responsabilità verso terzi
Sicurezza del personale:
- modo d’impiego dell’azoto liquido,
- modo d’impiego del gas compresso,
- modo d’impiego degli accumulatori,
- abbigliamento di sicurezza,
- cavi e imbracature di sicurezza,
- scale,
- personale di sicurezza ausiliario,
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Applicazioni
Individuazione delle anomalie termiche risultanti da differenze di resistenza termica:
- differenza di temperatura tra ambiente e grandi superfici
- differenza di temperatura tra ambiente e piccole superfici
Individuazione di anomalie termiche risultanti da differenze di capacità termica
usando si-stemi artificiali o naturali per creare cicli termici.
Individuazione di anomalie termiche risultanti da differenze di stato fisico
Individuazione di anomalie termiche risultanti da problemi di flusso di fluidi
Individuazione di anomalie termiche risultanti da attrito
Individuazione di anomalie termiche risultanti da non omogenee condizioni
Esotermiche e Endotermiche
Quantificazione in campo della temperatura di punti:
- tipiche applicazioni con superfici ad alta emissività
- come affrontare il problema di superfici con bassa emissività.
Applicazioni di analisi perdite energetiche
- Scambio di calore (aria o altri flussi nel o fuori il sistema):
- localizzazione
- quantificazione
Applicazioni “Attive”:
- difetti d’isolamento
- delaminazione di compositi
- qualità di aderenza nei rivestimenti
Applicazioni con utilizzo di filtri
- filtro solare
- interni di forni
- oggetti semi trasparenti (plastica, vetro ecc.)
Applicazioni con soggetti in movimento
- Ripresa di un processo con avanzamenti rapidi
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Esempi di applicazioni (tipici ma non limitati ai seguenti)
Saldatura:
- parametri tecnici,
Mappatura di aree gelate
Indagini sull’attrito:
- cuscinetti,
- tenute,
- trasmissioni a cinghia,
- organi di trasmissione,
- ingranaggi,
- trasmissioni,
- utensili di lavorazione,
- riscaldamento aerodinamico,
- ecc.
Indagini del flusso di fluidi:
- tubazioni,
- valvole,
- scambiatori di calore,
- alette di raffreddamento.
Applicazioni aeronautiche:
- Individuazione della contaminazione da liquidi nelle strutture composite sandwich.
- Pulsed Thermography: analisi qualitativa e quantitativa su materiali aeronauti
(danni da utensile, danni da impatto, controllo di riparazioni su materiali compositi),
- “Pulsed Thermography” e “Lock-in thermography” per verifiche scollamenti su
strutture aeronautiche in alluminio,
- Controlli termografici nella produzione di palette turbina per applicazione
aeronautica,
- Rilevazione di rivetti allentati su panelli di fusoliera
- Rilevazione di delaminazioni e danni da impatto su struttura GLARE,
- Flash Thermography su strutture Reiforced Carbon Carbon impiegato in campo
aerospaziale.
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