Relazione tecnico illustrativa

CASCINA ALTOMASSO DI SOPRA VOGHERA
PIANO DI RECUPERO
RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA
Voghera Relazione Tecnico Illustrativa Cascina Altomasso di sopra
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Orietta De Alessandri architetto iscrizione Ordine di Pavia P.P.C. n°717
Vicolo Carducci 2 Rivanazzano Terme (PV)
SOMMARIO
PREMESSA ........................................................................................................................................... 3
STATO DEI LUOGHI............................................................................................................................... 4
LE PROBLEMATICHE RISCONTRATE E LA SOLUZIONE PROGETTUALE PROSPETTATA.................................. 7
ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI PLANOVOLUMETRICHE , MORFOLOGICHE e MATERICHE. ............... 9
IMPIANTI . ......................................................................................................................................... 11
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Cascina Altomasso di Sopra
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Orietta De Alessandri architetto iscrizione Ordine di Pavia P.P.C. n°717
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PREMESSA
Il Piano di Recupero interessa La Cascina Altomasso di Sopra e più precisamente una porzione
della stessa come meglio identificato nell’estratto di mappa allegato .
La cascina è ubicata nel territorio di Voghera appena fuori dal centro della cittadina lungo strada
Bobbio al numero civico 108 strada provinciale 461 ; si accede alla porzione interessata tramite
via C. Germani.
Il parco della cascina fronteggia ad ovest strada Bobbio, a nord, sud ed est si trova invece in
adiacenza a terreni agricoli. Come si può vedere, anche dalla immagine riportata; ad est della
cascina scorre il torrente Staffora .
La Cascina, è censita presso il Catasto Fabbricati della Provincia di Pavia al fg. 58 particella 24 .
Da un punto di vista comunale la cascina risulta essere iscritta tra le “cascine storiche di
Voghera” vedi tavola 29 c PdR “Carta della Disciplina degli interventi della città storica e delle
cascine storiche CASCINE- parte I” in quanto presente nelle tavolette IGM (1890).
Nel fascicolo 15 del Piano delle Regole (analisi delle cascine storiche) la cascina Altomasso di
sopra viene definita come cascina ricadente nella tipologia A a corte – cassina , cascina abitata in
cui è ancora svolta l’attività agricola.
Il fascicolo 22 delle NTA Sezione 4 disciplina le cascine storiche che ricadono in ambito agricolo
EA e definisce la tipologia di interventi .
Sono ammessi interventi di Manutenzione ordinaria MO, Manutenzione straordinaria MS:
Risanamento conservativo RC e Ristrutturazione edilizia RE 1
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La Sensibilità Paesaggistica è MOLTO ALTA come si evince dalla tavola 31 del PdR.
La Zona di sismicità è Z4a come si evince dalla carta di pericolosita’ sismica locale viene allegata
relazione geologica a cura del Dottor Giuseppe Zuffada.
L’Area è caratterizzata da una vulnerabilita’ idrogeologica bassa (sabbie e ghiaia).
STATO DEI LUOGHI
La cascina nel suo complesso è suddivisa in due proprietà costituite da più immobili con diversa
destinazione che hanno accesso da due strade distinte e non asfaltate. La prima proprietà ha al
suo interno un edificio molto più alto rispetto a tutti gli altri e probabilmente si trattava
dell’abitazione più nobile .
La proprietà più a sud della cascina , quella oggetto di intervento, si affaccia su una corte interna
e sul giardino .
E’ costituita da edifici residenziali costituiti da due piani fuori terra; un grande porticato ad uso
ricovero mezzi agricoli, una stalla- un magazzino con fienile al piano primo, e da locali accessori.
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La porzione di edificio oggetto del piano di recupero è censita al catasto urbano della Provincia di
Pavia al fg. 58 particella 24 . sub 5 .
E’ costituita da un corpo di fabbrica più stretto ed uno più largo posto perpendicolarmente al
primo. Si eleva per due piani fuori terra e, per una parte vi è un piano cantina accessibile
esclusivamente dall’esterno.
Il fabbricato, da sempre adibito a residenza, risulta fortemente degradato con problemi anche
strutturali e parziali cedimenti della copertura .
Prospetto interno corte
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Prospetto esterno
Le facciate non presentano fregi o dipinti, i serramenti sono in legno e le persiane sono di
colore verde . Attorno alle porte finestre vi è una modanatura che si collega alla zoccolatura, a
volte in mattoni a vista, altre intonacata. I prospetti esterni presentano una cornice sopra le
finestre del piano primo in prossimità della gronda.
La copertura è a due falde con trave centrale e travetti a sostegno del manto di copertura in
coppi; parte di essa è ceduta nel corso di questi ultimi anni provocando anche allagamenti al
piano primo.
Per quanto riguarda l’interno dell’edificio, il piano terra presenta alcune stanze con soffitto piano,
mentre altre dispongono di
volte in mattoni. L’altezza come si può vedere dalle tavole è
mediamente bassa, ove sono presenti le volte soprattutto all’imposta delle stesse ( 1.82m),
mentre l’altezza dei soffitti piani è di 2,95 m.
Al piano primo i soffitti sono a volta in cannnicciato, sono fortemente fessurati dall’umidità e dal
dissesto strutturale delle murature che presentano lesioni, anche importanti, in gran parte
dell’edificio .
L’edificio è dotato di impianto elettrico, di impianto gas, camini e stufe per il riscaldamento e di
impianto idrosanitario collegato ad un pozzo perdente esistente.
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LE PROBLEMATICHE RISCONTRATE E LA SOLUZIONE PROGETTUALE PROSPETTATA
L’approccio progettuale è stato in primo luogo, quello di analizzare gli aspetti storici e simbolici
del luogo, quello di capire, a seguito di incontri con il Proprietario, quali erano gli aspetti che più
rappresentavano Cascina Altomasso e quali potessero essere le future esigenze abitative.
Analizzate le esigenze queste sono state confrontate, ottimizzate ed integrate con la normativa
vigente .
L’idea di base è stata quella di mantenere il più possibile la memoria dei luoghi recuperando le
volte in mattoni al piano terra nonostante l’altezza all’imposta sia 1.82m, mantenere la scala
esistente, apportando solo parzialmente alla base la modifica del pianerottolo, e mantenere il più
possibile le dimensioni gli ambienti ponendo molta attenzione soprattutto anche alle parti
esterne del fabbricato.
Le necessità alla base dell’intervento sono quelle di realizzare due unità distinte e di provvedere
in modo sostanziale al risanamento delle strutture e della copertura in grave stato di
deterioramento.
Risulta inoltre necessario realizzare nuovi impianti ed un vespaio al piano terra, ove non è
presente il piano cantinato .
Un'altra esigenza della Committenza è quella di dotare la residenza di un elevatore per abbattere
le barriere architettoniche ad uso di entrambe le unità.
Il progetto presentato è frutto di uno studio che ha portato a varie soluzioni di cui questa risulta
essere la migliore sintesi tra esigenze e rispetto dei luoghi.
Il progetto prevede: il risanamento conservativo di tutta la porzione ad uso residenziale; il
frazionamento in due unità distinte e l’ampliamento volumetrico per la realizzazione di una scala
esterna ad uso dedicato ad una unità.
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L’idea di proporre la scala esterna al volume esistente nasce dal fatto di rispettare il più possibile
la disposizione dei locali e collegare a livello volumetrico il blocco dell’elevatore .
Per quanto riguarda le facciate esterne lato strada, queste saranno mantenute pressochè
inalterate nell’aspetto a parte una finestra che sarà trasformata in porta finestra .
Si prevede lo slittamento solidale di 35 cm delle finestre del piano primo e della relativa cornice;
le facciate da un altezza di 5,58m passeranno ad un’altezza di 5.93m. L’aspetto esterno nel
complesso non subirà modifiche ma, i 35 cm in più consentiranno di alleggerire le volte del
piano terra e di portare la quota del davanzale delle finestre del piano primo, dai 70 cm
esistenti ai 90 cm, come da normativa vigente. Si prevede di realizzare il nuovo solaio dello
spessore totale di 40 cm, con travetti ed assito a vista nei slai del piano terra ove non sono
presenti le volte.
Per quanto riguarda i prospetti interni, questi trasleranno in maniera solidale alle altre facciate.
La copertura in progetto manterrà la stessa inclinazione di quella esistente ma, sarà traslata
anch’essa e realizzata una copertura ventilata ed isolata secondo la normativa vigente.
A livello progettuale, l’obbiettivo era quello di integrare nel miglior modo possibile il nuovo
volume e di creare un elemento di continuità con l’edifico esistente, in modo che si potesse
rapportare al meglio con la corte su cui insiste.
La scelta di mantenere nella nuova copertura
lo stesso angolo di inclinazione delle coperture
esistenti permette di conservare l’impatto figurativo in essere.
Di seguito vengono riportati
alcuni studi preliminari che ci hanno consentito di meglio identificare la scelta progettuale
proposta.
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Schizzo della soluzione presentata:
Allineando la copertura, della porzione di fabbricato più vicina all’intersezione dei due edifici, a quella più
alta e prolungandola copertura senza discontinuità, si integra il nuovo volume realizzato e al tempo
stesso si “abbraccia” il corpo dell’ascensore. Il prolungamento della falda è presente in molte cascine
della zona.
Vengono mantenuti, traslandoli sia all’inizio che alla fine i paramenti murari esistenti che dividono le varie
coperture; sopra uno di questi verrà riposizionata la campana esistente rimossa molti anni fa .
ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI PLANOVOLUMETRICHE , MORFOLOGICHE e
MATERICHE.
L’incremento volumetrico è inferiore al 20% del volume in oggetto in quanto:
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l’ampliamento della Superficie Lorda di pavimento per la realizzazione della scala ad uso privato
è pari a 14,07mq ed è,
inferiore al 20% della Superficie Lorda di Pavimento esistente di
66,59mq.
L’ampliamento a livello volumetrico è invece pari a 45,34 mc, contro il 20% dell’ampliamento
ammissibile di 201,79; i dettagli dei conteggi si trovano nella tavola 4 allegata.
L’innalzamento dell’edifico è inferiore all’altezza del più alto degli edifici esistenti nella cascina
interessata.
Vengono rispettati gli allineamenti e le tipologie esistenti, senza alterare comunque l’impianto
della cascina.
Verranno mantenuti il passo carrabile e l’androne esistente.
Non sono presenti edicole e pitture votive e neppure portali o archi.
Per quanto riguarda le prescrizioni morfologiche generali, le facciate manterranno i rapporti
dimensionali delle aperture esistenti e verrà riproposta sotto la grandaia, cornice analoga a
quella in essere. Le facciate della corte interna, interessate dal nuovo intervento, manterranno
comunque un rapporto equilibrato con le altre esistenti.
Il volume realizzato risulta formalmente integrato nel contensto esistente e verranno realizzati
due balconi collegati ad esso.
La copertura manterrà la medesima inclinazione esistente, pari al 42%; si prevede di recuperare
e ripulire i coppi esistenti che saranno integrati al bisogno con nuovi manufatti simili ad essi .
In copertura si prevede di realizzare dei lucernari per soddisfare i rapporti aeroilluminanti, senza
andare a modificare così i rapporti dimensionali delle finestre al piano primo.
L’edificio sarà intonacato, rimarranno a vista i mattoni delle cornici esistenti delle portefinestre,
mentre il blocco ascensore sarà rivestito in mattoncini sabbiati e anticati simili, a quelli presenti
nel paramento murario del fienile e del porticato.
L’edificio sarà tinteggiato con pittura al quarzo colore sabbia, le cornici e la zoccololatura,
saranno invece color tortora. I davanzali saranno recuperati e, nel caso non fosse possibile,
sostituiti con altri simili. Per quanto riguarda i balconi questi saranno realizzati con ringhiera in
metallo color tortora, al fine di renderli più leggeri nell’impatto visivo; anche la pavimentazione
dei balconi rispetterà le prescrizioni comunali, nel rispetto delle tradizioni locali.
Tutti i serramenti saranno in legno o avranno aspetto esterno simile al legno verniciato. Saranno
riproposte le persiane esistenti, di colore verde. I portoncini di ingresso saranno in legno mentre
i canali di gronda in rame.
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IMPIANTI .
Per quanto concerne gli impianti, come evidenziato nelle tavole del PGT riportate , si sottolinea
che il sito è servito dall’approvvigionamento del gas, mentre la rete fognaria non risulta collegata
né presumibilmente lo sarà in tempi brevi. Pertanto si procederà alla realizzazione di un impianto
di smaltimento delle acque reflue domestiche,
attraverso un impianto di subirrigazione o
attraverso il pozzo perdente esistente; verrà pertanto predisposta e presentata idonea pratica
presso gli uffici provinciali di competenza.
Tracciamento rete fognaria
Tracciamento rete gas
Rivanazzano Terme lì 24 Marzo 2016
Arch. Orietta De Alessandri
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