fisica quantistica e medicina integrale 20

Aldo Desiderio
FISICA QUANTISTICA E
MEDICINA INTEGRALE
Scienza Medicina e Spiritualità
Descritte da un fisico otti-mistico
ParaPsicoNeuroBioMatFisioFilosoFisica
CATANIA
GIUGNO 2011
1
Io non cerco Medicine Alternative…
…. Ma piuttosto… un Alternativa alle Medicine…!!!
… moderno Diogene vado cercando…. tenendo SEMPRE presente i
tre principi che vanno ad accompagnare la nostra Vita :
--- dubita di TUTTO
--- aspettati l ‘ IMPOSSIBILE
--- tieniti pronto per nuove POSSIBILITA’
….. tutto l’ Universo obbedisce all’ AMORE …..
…. Ogni cosa è in relazione con tutte le altre cose….
2
INDICE
Ad Albert Einstein
Prefazione
Guida alla lettura
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PRIMA PARTE : GLI STRUMENTI DELLA FISICA
13
- Fisica Classica
1.Ondeeoscillazioni
Proprietà caratteristiche, Onde Acustiche e Onde Elettromagnetiche
2- Interferenza e risonanza
3 - Ologrammi e Trasformate di Fourier
4 - Teoria dei sistemi
5 - Bootstrap
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-- Fisica Quantistica
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1 - Planck Einstein Bohr : Quantizzazione
2 - DeBroglie : Dualità Onda/Corpuscolo
3 - Born : La Probabilità; Schrodinger e la Funzione d’Onda
4- Heisemberg e l’Indeterminazione. Bohr e Complementarietà
5 - Dirac e l’ Antimateria. Fermi : Creazione e Annichilazione
6 - Il principio di Sovrapposizione e l’ Entanglement
7- Interferenza nella doppia fenditura di Young
8 - Einstein e l’esperimento Mentale EPR
9 - Bohm : Entanglement e Connessioni Non-Locali
10 - Bell e il criterio matematico dell’Entanglement
11 - C.H.S.H. : la prima verifica sperimentale
12 - Aspect : la prova definitiva dell’Entanglement
13 - Gisin e Zeilinger : la conferma ulteriore
14 - Rosenbaum e Zeilinger : Entanglement nel Macroscopico
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SECONDA PARTE: L ‘ UNIVERSO OLOGRAFICO in UN OCEANO
DI ENERGIA IN ENTANGLEMENT TOTALE
.
LA VISIONE OLOGRAFICA
12345678-
Bohm : il Campo del Punto Zero,l’Ordine Implicato,l’Universo Olografico 60
Pribram e la comunicazione Mente/Corpo: visione Olografica del cervello 76
Brennan e il Campo Energetico Universale
87
Sheldrake e i Campi Morfogenetici
99
Jung e la Psicologia Sistemica : il modello Olografico
107
Laszlo e Il campo Akashico
118
Penrose e la Schiuma Quantistica
119
Teodorani : la Vita come risonanza di un unico Campo
122
- BIOENERGETICA
124
1 - Puthoff : Entanglement mente/mente , la Telepatia
125
2 – Entanglement uomo/macchina; Entanglement animali/macchina; Entanglement
uomo/piante ed animali/piante
127
3– Psicocinesi : Entanglement mente-materia;
– Psicocinesi e miracoli : Entanglement mente collettiva/materia
136
4 - Entanglement mente/corpo : le stimmate e il corpo olografico
140
5 - Schwarz : Entanglement nel passato olografico, Retrocognizione
- Targ e Puthoff : Entanglement nel futuro olografico, Precognizione
- Whitton e Weiss : Entanglement nelle vite precedenti, Reincarnazione
149
6 – Nelson : Entanglement Eventi emotivi/Coscienza Collettiva
- Chouinard : Entanglement Mente Collettiva/ Ambiente
158
TERZA
PARTE : GUARIGIONI
TOTALE ED INTEGRALE
STRAORDINARIE.
1 - Introduzione
2 - Radionica
3 – Medicina Sistemica Olistica Organicistica
4 - Varie Medicine alternative.
5 – Medicina Sciamanica
6 – Medicina Tibetana
7 - Medicina INTEGRALE di Wilber
8 - Medicine Energetiche : Energie Sottili
MEDICINA
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4
9 - Remissione spontanea : auto guarigione
185
10 - Guarigione a distanza tramite gruppi di preghiera e gruppi di meditazione188
11- Esperimenti di verifica sulla ‘’Risonanza Empatica’’
196
12 –Esperimenti sulla Retrointenzione : Ipotesi di spiegazione
203
13 - La memoria dell’acqua : Emoto e Radin.Entanglement Pensieri/acqua
214
14 – Pert.Il ruolo delle emozioni nella Salute
216
15 - Lipton.La biologia delle credenze.
219
16 - Endorfine e potenziamento del sistema immunitario
220
17 - Medicina Integrata : PNEI
223
18 - Terapie ENERGO-VIBRAZIONALI
226
a - CleanEnergy di Zamperini
b - Biopsicoenergetica di Vinardi.
c - Omeosinergetica di Oliviero.
d - Semeiotica Biofisica Quantistica di Stagnaro e Manzelli
e - La medicina antroposofica di Steiner
f – La Nuova Medicina Germanica di Hamer
g- Corpo e Coscienza di Courchinoux
19 - Ipnosi Regressiva
240
20 - BIORISONANZA di V.Venuto e V.Chiarappa
242
21 - Holographic Bioresonance di A.Tedeschi
244
22 - Fractal Bioresonance
246
23 - Medicina Quantica di F.Oliviero
248
24 . Declic : noel hamer lipton
249
25 - Conclusioni finali
250
Postfazione
Bibliografia Minima
254
259
5
Ad Albert Einstein
Tutto quanto ho imparato e scritto ha un riferimento unico e solo : la limpida
lezione scientifica, culturale e umana che ci ha regalato Einstein con il suo
metodo,la sua passione e la fede nel suo sogno ; tutta la sua vita , i fatti ed i
pensieri sono un eredita’ preziosissima , immensa , di cui faremo tesoro e gli
renderemo gratitudine eterna.
Albert Einstein nasce in Germania,la madre lo cura amorevolmente,impara a
parlare molto tardi,non gioca molto con gli altri bambini,ma è un bambino
normale,soprattutto è molto “curioso” e determinato.
La mamma Pauline vuole che Albert sia ad un tempo “indipendente” e
ubbidiente , e che sia sicuro di sé;ci riuscirà quasi del tutto ,inoltre conserverà
sempre un “ironia intelligente” e sottile.
A 12 anni studia la Geometria Euclidea,a 16 impara il Calcolo Integrale!!! E’ così
bravo che alcuni suoi insegnanti non lo capiscono o peggio sono invidiosi e lo
puniscono,da qui la leggenda che andava male a scuola.
Fuori dagli studi filosofici e scientifici ha 2 soli altri interessi : la musica e la
religione,per lui la musica è una necessità “interiore”.
Einstein era un fisico,un poeta,un musicista un filosofo :la disposizione per la
bellezza e l’armonia era la sua guida,a cui non rinunciò mai.
L’essenza della profondità di Einstein consistette nella sua “semplicità”
L’essenza della Scienza di Einstein consistette nella sua disposizione “estetica”
alla bellezza.
Così scriveva nella biografia……..imparai ben presto ad intuire ed a privilegiare
ciò che avrebbe potuto condurre a scoperte fondamentali,dalla moltitudine di cose
che ingombrano solo la mente e la deviano dall’essenziale.
Ancora……..il nostro Universo non è soltanto un Universo Matematico ma un
Universo
“meravigliosamente” ragionevole , pervaso da una suprema
“SAGGEZZA” Cosmica……
Durante gli ultimi 30 anni della sua vita i suoi occhi erano fissi sull’Universo e
nella possibilità di penetrare i più profondi recessi per risolvere tutto mediante una
singola legge,la teoria del campo unificato…..il suo sogno!!!
6
Einstein era riuscito dove gli antichi avevano fallito : da speculazioni intellettive
arriva a necessità logiche e a predire fatti sperimentali…….guardava nel vuoto e
tirava fuori dal nulla risultati sulla base di riflessioni…..
Egli osava sfidare tre secoli di metodo scientifico,da Galileo in poi,tornando al
sogno dei Greci che cercavano di “CAPIRE” la natura piuttosto che limitarsi
solo a descriverla.
Einstein ha dimostrato come il pensiero Matematico costruttivo dell’Intelletto ,
combinato con l’ INTUIZIONE filosofica e artistica possono raggiungere vette
incomparabili.
Egli adoperava in modo magistrale le due modalità di conoscenza complementari :
1—Razionale dovuta all’intelletto
2----Intuitiva dovuta alla sensibilità
Ma un intuito così formidabile non può quindi essere spiegato
razionalmente!!!Scaturisce spontaneamente da FORZE INTERIORI , dall’interno
della persona,da qualità NON intellettive;infatti per lui gli eventi “emotivi” e
SPIRITUALI avevano posto più di quelli Scientifici.
Il movente Scientifico di Einstein fu fondamentalmente…..Religioso!!!! o meglio
SPIRITUALE!!!!
……e fece più che formulare teorie : “Ascoltò con devozione suprema le silenti
voci dell’Universo,e trascrisse il loro messaggio con ineffabile Bellezza”
La Scienza era per lui una Religione di altissima devozione e abbandono mistico.
E si considerava più un filosofo che un fisico,né tampoco un matematico : era più a
suo agio con sognatori,artisti,poeti,scrittori,musicisti,che con i suoi colleghi fisici
ai congressi!!!!!!!!
Per questi egli si era cambiato da fisico a “metafisico”,in un UOMO CHE
CERCA LE CAUSE ULTIME : ma ad Einstein non interessavano le
etichette,,,,,cosa importa se è Matematica,fisica,chimica,astronomia o
filosofia….diceva……a me interessa ascoltare la Musica dell’Universo……e
capire la sua Armonia.
7
Al termine dei suoi scritti improvvisamente appariva la conclusione,ottenuta con
apparente facilità e mediante una argomentazione irrefutabile…e non citava mai le
fonti e nessuno,come se avesse evocato qualcosa d’altro………DIO.
Quando giudicava una teoria scientifica si domandava se,qualora fosse stato
DIO,avrebbe creato l’universo in modo da accettare questa in pieno accordo e in
Armonia” con tutto il resto.
Tale criterio,a prima vista,potrebbe sembrare più vicino al “Misticismo” che alla
Scienza,ma rivela la fede di Einstein nella “Semplicità” e nella “Bellezza”
dell’Universo.
Soltanto un uomo con una profonda convinzione Religiosa e Artistica che la
“Bellezza” sia presente ovunque,in attesa di essere scoperta,avrebbe potuto
costruire teorie il cui attributo più impressionante(tale da superare i risultati
scientifici spettacolari) era ……proprio la BELLEZZA!!!!!!!!!!!
………e non cessò mai di “Meravigliarsi” come un bambino, come non perse mai
la capacità fanciullesca di timore riverenziale verso la Natura…..
………e rifuggiva istintivamente alle coercizioni;rabbrividiva alla vista delle
uniformi,odiava i sistemi severi che dominavano nell’insegnamento a quei
tempi……..
Per spiegare la sua “Perfezione” nella tecnica del violino ebbe a dire che non era
dovuta ad esercitazioni sistematiche……..io ritengo,tutto sommato,che l’AMORE
sia un maestro più efficace del senso del dovere,nel caso mio,per lo meno,è stato
senza dubbio così!!!........
LA COERENZA DELL UNIVERSO ,L’INTRINSECA “SAGGEZZA” CHE
PERMEA TUTTA LA CREAZIONE, FURONO DIMOSTRATE DAI PIU’
ESATTI RAGIONAMENTI MATEMATICI , GRAZIE ALLA INTUIZIONE
UNICA E GENIALE DI EINSTEIN , AL SENSO MISTICO, ALLA
DISPOSIZIONE ESTETICA VERSO LA BELLEZZA, ALLA SUA LIBERTA’
INTELLETTUALE, ALLA SUA SENSIBILITA’ MUSICALE E POETICA……..E
QUINDI PIU’ AL SUO “CUORE” CHE AL SUO INTELLETTO.
PER TUTTO QUESTO
GRAZIE!!!!!!!
8
PREFAZIONE
Questo libro è stato ‘’ristrutturato’’ nell’ Aprile 2011,
ma nasce prima , come estratto dal mio ultimo scritto
‘L’uomo è il centro dell’ Universo’ ,prima edizione nel
Luglio 2010, con la necessità di presentarlo nella
rassegna Nazionale << Sinergia tra Fisica e Medicina
>> svolta a Catania, presso il Policlinico, nell’aula
Magna della facoltà di Medicina, il 23 Ottobre 2010.
In questa rassegna ho la conferma di tutti i miei timori :
non partecipa quasi un solo studente di medicina, né
tantomeno di fisica, sono ‘’assenti’’ i principali
responsabili della facoltà di Medicina, che dovrebbero
essere il ‘riferimento’
accademico preposto alla
traduzione di tutta la gran messe di idee, esperienze e
progetti; ma la cosa più grave e deprimente è la
mancanza di aggiornamento tra i vari relatori; insomma
di ‘’Fisica Quantistica’’ tra i medici se ne vede poco e
nulla; solo il prof. Burrafato fa una dissertazione
approfondita e accademica, leziosa e complessa.
Allora DEVO scrivere un libro in cui si fa chiarezza
sulla relazione ‘’Fisica/Medicina’’ , e prima ancora
una digressione storica della ‘fisica quantistica’ ,
aggiornata agli ultimi sviluppi di quel bizzarro fenomeno
che è l’ ENTANGLEMENT ; e successivamente alla
visione dell’ Universo Olografico di Bohm/Pribram;
traccio anche tutte le varie Terapie basate sulla
‘’Biorisonanza’’, descrivendo caratteristiche e limiti.
9
La cosa più incredibile è la rabbia che mi tormenta per il
fatto che abbiamo già assistito ad una ‘’rivoluzione
mancata’’ !!! Parlo degli effetti che ‘avrebbe’ dovuto
comportare la Rivoluzione Scientifica seguente la
Relatività e la QUANTISTICA, che costituisce il III
paradigma ( il II è il paradigma è stato quello di
Cartesio/Newton/Galileo ; il I quello Aristotelico ).
Siamo nel
3° Millennio e andiamo verso una
‘’Consapevolezza Cosmica’’ ; io mi interesso solo del
supporto scientifico che ha portato a questo nuovo
Paradigma e alle sue implicazioni; è innegabile che tutto
ha inizio (come sempre) da scoperte rivoluzionarie e
radicali, da mutamenti nelle basi delle scienze, ancora
una volta ha ragione Gaston Bachelard : rotture
epistemologiche.
Tali sono stati l’Universo Olografico ed i meccanismi di
Entanglement, ma tutta la ‘’Visione’’ del mondo,
appunto la ‘’Costellazione di idee e di Valori’’ ( il
‘paradigma’ di Kuhn ), che ci ha donato David Bohm.
Ne è conseguito un ‘’Risveglio Planetario’’, avvertito in
vari modi indipendenti dagli Esseri più ‘sensibili’ ; altri
argomenti hanno contribuito a questa ‘’Unità di tutte le
cose’’ : Esoterismo e Musica, Cimatica, Geometria
Sacra, Frattali Cosmici, Messaggi dall’Universo. Cerchi
nel grano, e infine questa MEDICINA INTEGRALE
che tutto raccoglie, che usufruisce di TUTTO.
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GUIDA ALLA LETTURA :
--Le parti di Fisica sono indispensabili per comprendere il contesto
OLOGRAFICO e i meccanismi di ENTANGLEMENT ; non si può procedere
nelle Parti successive senza avere acquisito questi concetti determinanti che di fatto
sono la CHIAVE DI LETTURA di tutto il libro; peraltro tutte le formule
matematiche non sono indispensabili e obbligatorie, danno solo più rigore e sintesi,
si possono leggere e passare oltre, senza farsi bloccare.
I libri consigliati in bibliografia sono TUTTI sulla mia scrivania, o nella mia
libreria, e sono stati da me letti interamente (alcuni più e più volte ) e vi trovo
sempre qualcosa di nuovo e interessante per completare il PUZZLE della
‘’conoscenza’’, e saranno sempre il ‘’punto di partenza’’.
--- Vi saranno concetti e fenomeni che saranno ripetuti più volte, vi saranno frasi e
brani interi riportati ‘integralmente’ da autori e ricercatori ( citati sempre con
rispetto e stima, in particolare i libri di Massimo Teodorani e Lynne McTaggart
della Macro Edizioni ). Dovete saper ‘’cogliere’’ tutti i messaggi, manifesti e
celati, soggiacenti e subliminali, tutto va visto nel suo ‘’insieme’’, nella sua
TOTALITA’ ; anche tutto il libro che ho scritto va inteso con la logica
‘’sistemica’’ e olistica : ogni concetto ha la sua individualità, è una ‘parte’ ben
definita con la sua autonomia; ma allo stesso tempo si deve vedere come
‘’integrato’’ armonicamente nella totalità maggiore di cui è parte, perché è proprio
così << OGNI COSA NELL’ UNIVERSO E’ PARTE E TOTALITA’ …
CONTEMPORANEAMENTE >>
--- Io consiglio sempre di ….. COMINCIARE DALLA FINE !!! ma tornare
subito all’inizio e ritornare ancora alla fine in un processo che è ciclico e si
autosorregge, cioè ogni cosa fa capire meglio le altre cose e viceversa : per sapere
una sola cosa bisogna sapere tutte le altre cose !!! Quindi è una guida utilissima e
feconda la massima di Feyerabend : QUALUNQUE COSA VA BENE . Che
naturalmente si può interpretare anche così : NON SI DEVE ESCLUDERE
NULLA !!! Soprattutto perché dice il saggio :
DI OGNI VERITA’ ANCHE IL SUO CONTRARIO E’ VERO !
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Signore, devo uscire di casa, avvertire che i muri mi
stanno stretti, il tetto mi ruba il cielo, la finestra mi
rende spettatore, la porta mi nega l’avventura e l’orario
mi fa perdere l’incontro con te.
Signore, fammi capire che mi è consentito vivere
soltanto all’aperto, si è cristiani soltanto all’aria libera;
il Vangelo cammina per le strade; non devo pretendere
di muovermi unicamente se il tempo è bello.
Il Vangelo,come la Vita, si vive nelle intemperie in
condizioni sfavorevoli, devo lasciarmi avvolgere dalla
nebbia, dal buio della notte, lavare dalla pioggia,
asciugare dal vento, pungere dal freddo, sentirmi al
sicuro nella precarietà, possedere la certezza del
provvisorio.
Bisogna che smetta di incaricare i vestiti ed il
termosifone di riscaldarmi, è bello essere obbligato ad
accendere il fuoco dentro, a riscaldarmi dall’interno, a
coprirmi delle certezze del cuore, indovinare il Sole oltre
lo spessore dei nuvoloni neri; scoprire il cammino
consultando la speranza.
Signore fammi uscire di casa senza voler sapere prima
che tempo fa : sulla strada, nei campi, nel gelo, nella
foresta, sulle vette, nella paura, nell’ansia, nel tormento,
nell’assenza ……… devo esser capace di avere la
certezza della tua PRESENZA.
Grazie Signore
12
PRIMA PARTE
FISICA CLASSICA
’ Il saggio unifica in sé i due lati complementari della natura umana :
la saggezza intuitiva e la conoscenza pratica, la contemplazione e l’azione
sociale , il guerriero e il santo ‘
<< La Fisica può essere una via con un Cuore, rivolta alla Conoscenza
Spirituale ed alla realizzazione di sé stessi >>
13
1 -- ONDE e OSCILLAZIONI : fenomeni Vibratori
a -- Proprietà e caratteristiche
Un onda è una qualunque perturbazione che si propaga in un mezzo
materiale,provocando variazioni nello spazio e nel tempo di parametri fisici ben
determinati che andremo a definire,trasporta energia ma non materia.
Qualunque sia la natura dei fenomeni ondulatori,suoni,luce,sismi,onde marine o
altro,tutti possono essere studiati a partire da un onda puramente sinusoidale che
trigonometricamente va indicata con la seguente relazione :
y=Ym sen(ωt+φ)
Fisicamente questa espressione si riferisce ai segnali periodici nel tempo,cioè quelli
che si ripetono periodicamente con valori determinati :
Definiamo tutte le grandezze caratteristiche delle onde sinusoidali periodiche :
AMPIEZZA : è il valore massimo di una delle due semionde Ym.
PERIODO T . è il tempo intercorrente a compiere un onda completa.
14
FREQUENZA f :è il numero di onde al secondo.
LUNGHEZZA D’ONDA λ : è la lunghezza di un onda completa.
VELOCITA’ v : è la rapidità con cui si propaga nel vuoto o in un mezzo.
FASE φ : è l’angolo iniziale corrispondente a t=0
INTENSITA’ : è la quantità di energia che attraversa l’unità di superficie
perpendicolare al raggio di propagazione.
Tutte queste grandezze sono espresse dalle seguenti relazioni :
f = 1/T
v = λ /T
v=λ f
λ = v /f
λ=vT
I=kf A
b -- Onde acustiche
Se fissiamo una lamina elastica ad una morsa e la facciamo ‘’vibrare’’, si
ode un suono tanto più ‘acuto’ quanto più rapida è la vibrazione, cioè quanto
maggiore è la frequenza con cui vibra; analogamente il suono sarà tanto più
‘’grave’’ quanto più bassa è la frequenza della vibrazione.
Quando la lamina vibra, l’aria attorno ad essa si sposta; la lamina vibrante
comprime gli strati d’aria più vicini, questi a loro volta premono sull’aria
circostante, trASMETTENDO L’AUMENTO DI PRERSSIONE; SI GENERANO
COSì una successione di onde di ‘’pressione’’ e ‘’rarefazione’’ dell’aria, quindi
ben si comprende come si è nel contesto di ‘’ONDE MECCANICHE’’.
Il suono risultante prodotto è dato da un onda ‘longitudinale’, che in ogni caso
‘’non’’ trasporta materia, ma solo ‘’ENERGIA SONORA’’.
Le onde sonore ( o Acustiche) si propagano nei liquidi e nei solidi, oltre che negli
aeriformi(gas) , tramite le oscillazioni delle molecole e degli atomi che trasmettono
la ‘’perturbazione’’ vibrando attorno ad un punto di equilibrio in senso
longitudinale.
La velocità di propagazione delle onde sonore nell’aria è intorno a 332 m/s circa
( vedremo che la luce si propaga a 300000000 m/sec ) ; questa velocità non
dipende dalla frequenza ma aumenta con la temperatura.
La velocità del suono è diversa in base al mezzo in cui si propaga ( alla natura della
materia ), è tanto maggiore quanto maggiore è la ‘’densità’’ del mezzo e la sua
‘elasticità’ , quindi è maggiore nei solidi piuttosto che nei liquidi e nei gas ; il
suono si propaga anche negli isolanti elettrici.
15
Per consuetudine viene chiamata ‘’altezza’’ di un suono il valore della sua
‘frequenza’ , che rappresenta il numero di ‘’VIBRAZIONI’’ al secondo, in tal
modo si distinguono i suoni gravi o BASSI , dai suoni ACUTI , e dagli
ULTRASUONI ; i suoni inferiori a 20 Hertz vengono chiamati invece
INFRASUONI.
L’ Energia trasportata dalle onde sonore è proporzionale al quadrato della
frequenza e della ampiezza, quindi gli Ultrasuoni trasportano una grande quantità
di Energia , anche se hanno piccolissime ampiezze.
Un'altra grandezza è l’ INTENSITA’ SONORA che dipende dalla Energia che,
trasportata dall’onda, giunge in un secondo al nostro orecchio; inoltre il TIMBRO
è una caratteristica di ogni singolo suono ( Voce) e dà colore e caratteristiche
percettive piacevoli o sgradevoli .
La gamma di frequenze dei suoni arriva convenzionalmente a 30 000 Hertz ,
ma il livello di ‘’udibilità’’ è differente per gli esseri umani e per gli animali, in
particolare è molto inferiore nell’uomo moderno.
c -- Onde Elettromagnetiche
Tutte le volte che si esercitano azioni di forze attrattive o repulsive tra
cariche elettriche,allora necessariamente deve esserci una “perturbazione” dello
spazio che le circonda,una variazione delle condizioni elettriche che determina la
manifestazione di forze.
A questa perturbazione si dà il nome di “Campo Elettrico”,che quindi “non” è un
entità dotata di consistenza materiale,e “non” è lo spazio che circonda le cariche
elettriche,ma è ivi situato;vedremo che le dimensioni del Campo Elettrico sono
completamente diverse dallo spazio.
Per poter definire il campo elettrico in maniera operativa distinguiamo il ruolo delle
cariche elettriche :
-- Q è la carica che “genera” il Campo.
-- q è la carica “esploratrice” di prova,che subisce l’effetto del campo
elettrico,per ipotesi puntiforme e positiva,in modo da non modificare il campo
prodotto da Q.
Si definisce “Intensità di Campo Elettrico” il rapporto tra la forza esercitata sulla
carica +q e la carica stessa :
16
E = F /q
(2)
Si può anche dire che la forza esercitata sulla carica q dal campo elettrico E ,è
direttamente proporzionale alla carica e al campo stesso :
F = q E
(3)
Allo stresso modo si definisce il ‘’Campo Magnetico’’ , che si può pensare
come una ‘’perturbazione’’ dello spazio che circonda un magnete , oppure basti
pensare al Magnetismo terrestre detto ‘’Campo Geomagnetico’’
Nella seconda metà dell’Ottocento Maxwell mise le basi dell’odierno
Elettromagnetismo : i principi di base sono rappresentati dal ‘’legame’’ reciproco
che vi è tra Elettricità e Magnetismo, questo legame fu magistralmente
sintetizzato in delle celebri equazioni che sono ancor oggi l’espressione
matematica di tutto l’ Elettromagnetismo.
Tutte le volte che varia, nel tempo, un campo magnetico allora nasce una forza
elettromotrice indotta, che rivela la presenza di un campo Elettrico E , concatenato
con il campo magnetico di induzione B , che l’ha generato.
Allo stesso tempo : una variazione del campo Elettrico produce e genera un campo
Magnetico ‘’concatenato’’ con il campo Elettrico che l’ha generato; le linee di
forza dei due campi sono ‘’concatenate’’ , cioè sono legate e intrecciate tra loro
come gli anelli di una catena.
Fu lo stesso Maxwell che comprese il legame tra campo elettrico e magnetico e
che la ‘’Luce’’ non è altro che un CAMPO ELETTROMAGNETICO che si
propaga sotto forma di ‘’Onde Elettromagnetiche’’ che viaggiano appunto
……. Alla velocità della Luce! Invece è il contrario : la Luce , essendo un caso
particolare di onde elettromagnetiche, viaggia anch’essa alla velocità di queste che
è pari al valore c = 300000000 m/sec .
Le Onde Elettromagnetiche sono differenti fra loro a seconda della frequenza di
vibrazione ( dato che esiste una relazione precisa tra frequenza e lunghezza d’onda
, a volte è opportuno parlare in termini di lunghezza d’onda) , sarà diversa sia la
loro manifestazione sia il loro effetto, ma soprattutto la loro ‘’interazione’’ con i
tessuti biologici.
Abbiamo così le Onde Radio, le Onde Televisive, le Microonde, gli Infrarossi,
la Luce visibile, gli Ultravioletti, poi i raggi X , i raggi Gamma e infine i raggi
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Cosmici; tutto questo in ordine crescente di frequenza; inoltre vedremo che l’
Energia ad esse associate è direttamente proporzionale alla frequenza.
Le onde elettromagnetiche possono essere generate ‘’naturalmente’’ da processi
all’interno del Sole e delle Stelle, oppure prodotte ‘artificialmente’’ tramite
circuiti elettronici in apparati cpstruiti dall’uomo : Radio, Televisione, Cellulari,
Radar e altro; in ogni caso la loro natura è rigorosamente la stessa, e la loro
‘’propagazione’’ dipende fortemente da ostacoli frapposti; infatti in un luogo
‘schermato’ elettromagneticamente le Onde non potranno mai giungere. Questo
sarà un criterio ottimo per distinguere onde elettromagnetiche da altre informazioni
poco conosciute come le cosiddette “Energie Sottili”.
2 -- Interferenza e Risonanza
Interferenza
L’interferenza è l’incontro nello spazio e nel tempo di due onde di
qualunque genere : meccaniche, sonore, sismiche, elettromagnetiche; è una
particolare “Sovrapposizione” che dà come risultato una terza onda le cui
caratteristiche dipendono dalle rispettive qualità e proprietà che hanno le due onde
singole al momento dell’incontro,nell’interazione.
Facciamo due esempi didattici :
1°
-Due onde si incontrano “In Fase” ed hanno la stessa frequenza e la
stessa ampiezza :
L’onda risultante dalla interferenza delle due è una terza onda che ha stessa
frequenza ed ampiezza pari alla somma delle due singole onde; si dice che si è
18
avuta una Interferenza “Costruttiva” , in quanto il risultato è un onda la cui
ampiezza è maggiore delle due singole onde.
2° --- Due onde si incontrano in “OPPOSIZIONE DI FASE” , ovvero sfasate di
180° o in contrapposizione (dimodochè alla semionda positiva dell’una
corrisponde la semionda negativa dell’altra).
Il risultato della interferenza è la differenza delle due onde, che se sono di eguale
ampiezza è zero : si è avuta una interferenza “Distruttiva” , in quanto l’onda è
stata eliminata , appunto distrutta.
Fra questi casi estremi vi sono “Infinite” combinazioni e possibilità, in quanto 2
onde possono avere diversa frequenza, diversa ampiezza e diversa fase, cioè sono
sfasate in tutti i parametri. Pertanto l’interferenza risultante dall’incontro di due
onde generiche e diverse è un risultato che dipende dalla composizione di tutte le
onde di cui è composto un segnale periodico o non periodici.L’interferenza è il
risultato algebrico di due treni d’onda che si sovrappongono e le cui armoniche
danno luogo alle “Trasformate di Fourier” con segnali dalle frequenze e fasi
differenti.
Risonanza
La RISONANZA è in origine un fenomeno “Acustico” , letteralmente
vuol dire “risuonare” , cioè suonare con la stessa frequenza, oppure “essere in
sintonia”; pertanto l’esempio più semplice è fornito da una campana che
“Risuona” con un’altra , oppure un Diapason che vibra alla stessa frequenza di uno
simile che sta producendo un suono caratteristico dovuto alle sue dimensioni ed
alle sue proprietà fisiche.Nel campo dell’Elettromagnetismo e nell’applicazione
Radio , la Risonanza è una proprietà di circuiti elettronici che esaltano e
discriminano fra vari segnali, risonando sulla frequenza caratteristica dovuta ai
parametri elettrici Capacità ed Induttanza; in questo caso ci si “SINTONIZZA”
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su una tra tante frequenze, cioè la si isola o la si discrimina dalle altre, e se ne
prende il contenuto in informazione ed energia.Avendo un segnale qualunque ,
composto da un certo numero di frequenze ( secondo lo sviluppo in serie di
Fourier, visto al paragrafo 4.1 ) un essere umano, ma in genere un qualunque
essere vivente, ha la capacità di “Sintonizzarsi” su una sola delle frequenze
contenute, entrando in “RISONANZA” proprio con quel valore, cioè entrando in
“ACCORDO”.
Quindi “essere in sintonia” , “risuonare” , essere “accordati” o “intonati” , sono
tutti sinonimi riferiti alla stessa tipologia di fenomeno che si manifesta in contesti e
in modi differenti, e il risultato è evidente ed inconfondibile : è ARMONIA .
3 -- Trasformate di Fourier e Ologrammi
a) Teorema di Fourier
<< Un segnale qualsiasi
“periodico”, sotto opportune condizioni
matematiche, può essere ottenuto mediante la somma di un termine costante e di
infinite componenti puramente “sinusoidali” , le cui frequenze sono multipli
interi di quella del segnale origine>> .
L’espressione matematica di questo teorema si chiama “sviluppo in serie di
Fourier” e viene indicato con la seguente relazione :
v(t) = A0 + Σ
= A0 + A 1
An
sen (n ω0 t) =
sen ω0 t + A2 sen 2 ω0 t + …….. + ……..
In forza di questo teorema un qualunque segnale, purchè “periodico” , può essere
scomposto nella somma di infiniti termini puramente sinusoidali.
Ad esempio prendiamo un segnale “periodico” , ma non sinusoidale, di forma
qualsiasi :
20
Tramite lo sviluppo in serie di Fourier è possibile decomporlo in una serie
limitata di singole sinusoidi, perché oltre un certo valore di n la loro ampiezza è
totalmente trascurabile .
Il termine la cui ampiezza è A1 viene denominato “Armonica fondamentale” o
Prima armonica, il termine A2 è detto Seconda Armonica , ed ha frequenza
doppia di A1 , e così via per la terza e quarta armonica, la quinta e sesta etc…;
tutti i termini sono onde puramente sinusoidali, con tutte le caratteristica delle
Onde di questa categoria in generale.
Se un segnale è pochissimo differente da una sinusoide, allora sarà composto da un
numero ridotto di armoniche, se invece è molto diverso da una sinusoide pura ,
allora sarà ricchissimo di armoniche superiori, come è evidenziato dalle figure :
Quindi il numero delle armoniche in cui è composto il segnale dà una misura ed un
indice della complessità della sua forma e di quanto si discosti da quella
“sinusoidale” pura.
In questo modo, grazie al teorema di Fourier, si possono applicare tutte le proprietà
della Trigonometria per le onde puramente sinusoidali, ad un segnale di forma
qualsiasi ( purchè periodico) in quanto i teoremi e le proprietà vanno applicate ad
ogni singola armonica, come se fosse separata e indipendente dal segnale variabile
e generico di cui è parte, grazie alla scomposizione.
21
Si dice anche che un segnale qualsiasi è composto da uno “spettro” di frequenze,
tutte in relazione fra di loro e con il segnale stesso, secondo dei rapporti ben definiti
di Ampiezza , frequenza e fase.
“Decodificare” un segnale significa decomporlo nelle sue componenti che sono
segnali puramente sinusoidali, aventi Ampiezza e fase diversa e frequenza
“multipla” della Armonica fondamentale o Prima Armonica.
Segnali non periodici
Se un generico segnale “NON” è periodico ( cioè non si ripete nel tempo ad
intervalli regolari, appunto periodici )allora il suo “Spettro” di frequenze sarà
diverso, in quanto la variazione di frequenza, della ampiezza e della fase avviene
con “continuità” .
La differenza sostanziale è che nei termini dello sviluppo in serie di Fourier vi sono
A( ω ) e
φ ( ω ) , cioè ampiezza e fase in funzione della frequenza con
continuità ( ricordiamo che ω = 2 π f , quindi la fase è funzione della frequenza).
Per i segnali non periodici, quindi per i segnali della massima variabilità e
genericità, oltre allo sviluppo in serie di Fourier occorre fare ricorso ad un altro
meccanismo ‘matematico’ che è la “Trasformata di Fourier” espressa da una
relazione pià complessa.Tutto questo per poter trattare un segnale
“NON
Periodico” , di forma qualsiasi, alla stessa stregua di un segnale periodico, e
quindi per avere la possibilità di decomporlo in una somma di infiniti termini
puramente sinusoidali con “frequenze multiple” crescenti della armonica
fondamentale,
Questa relazione è un numero complesso, e ciò è rappresentato dal fattore “e”
, inoltre è un operazione di “INTEGRALE” , che è la estensione (nel campo della
continuità) della somma di n termini ( sommatoria)
, che compare nella
espressione relativa ai segnali periodici.
Viene chiamata “ TRASFORMATA DI FOURIER” proprio perché è il tramite
matematico per cui si riesce a “trasformare” un segnale di qualsiasi forma e non
periodico, in una somma di termini puramente sinusoidali come onde di una
determinata frequenza, ampiezza e fase.
22
Ologrammi
a) La scoperta dell’Ologramma
Nel 1971 Dennis Gabor costruì il primo “Ologramma” : si tratta di una
“immagine tridimensionale virtuale” , viena costruita grazie alle proprietà dei
raggi LASER di luce coerente ( monocromatica, cioè frequenza rigorosamente
unica e costante per tutto il fascio di luce, fotoni identici che formano un treno
d’onde in fase tra loro) ; si rappresenta e viene visto nello spazio, ma non è una
fotografia, in quanto la figura è dinamica, nel senso che può essere spostata e
ingrandita; inoltre è a colori.
Il principio fisico che si sfrutta è l’INTERFERENZA di due treni d’onde che
provengono da due ‘cammini differenti’ e che avranno una “differenza di fase”
in relazione a questo cammino diverso; inoltre il secondo di questi due treni d’onda
incontra l’oggetto da “Ologrammare” , che a sua volta emette onde per riflessione
e diffusione e le invia ad una lastra fotografica, dove si incontra e “interferisce”
con il primo treno d’onde che vi giunge senza incontrare ostacoli e oggetti.
L’immagine olografica si costruisce in 2 fasi distinte,entrambe con l’uso del
LASER ( ripetiamo che il Laser è una sorgente di luce particolare, molto intensa e
“coerente”, i cui treni d’onda sono tutti identici) :
FASE 1
:
Si dimezza un raggio Laser, con un primo specchio speciale , detto “divisore di
fascio”, in 2 raggi distinti 1 e 2 ; il raggio 2 (che ha attraversato lo specchio)
incide nel secondo e attraverso la lente 2 investe un oggetto reale (una mela) , e
infine giunge in una lastra fotografica, dopo riflessione e diffusione della mela.
L’altra metà del raggio Laser , 1 , viene semplicemente riflessa nel primo specchio
e mandata attraverso la lente 1 nella stessa lastra fotografica; fra le due metà del
raggio Laser viene fissato uno specifico rapporto di fase, quindi i raggi 1 e 2
giungono sulla lastra avendo fatto cammini diversi e risultando sfasati.
A questo punto si scatta la fotografia sulla lastra che è stata “impressionata” dai
due raggi distinti e differenti 1 e 2 : il risultato (lastra impressionata) è prodotto
dalla interferenza dei due raggi 1 e 2 nel momento in cui giungono sulla lastra.
23
FASE 2 : si passa a questa seconda fase che consiste semplicemente nel
rimuovere la mela , il divisore di fascio, il secondo specchio e la seconda lente; a
questo punto si manda il raggio Laser sulla lastra fotografica (precedentemente
impressionata) attraverso una lente : apparirà un’immagine tridimensionale
“virtuale” della mela “sospesa” nello spazio.
La proprietà più sorprendente è che se si taglia in due la lastra fotografica, senza
alterare nient’altro, si continuerà ad avere l’immagine sospesa della mela
“INTERA” ; e se si continua a tagliare un’altra porzione della lastra rimane
sempre l’immagine “INTERA” della mela (anche se un po’ sfocata).
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Riassumendo e ripetendo :
l’ologramma è un immagine “tridimensionale e
virtuale” , quindi si rappresenta e viene visto nello spazio, come sospeso; si ottiene
grazie esclusivamente alle proprietà di un raggio Laser la cui luce è “coerente” o
monocromatica (fotoni tutti con la stessa frequenza a formare un treno d’onde in
fase tra loro).
b)
Il linguaggio matematico dell’ologramma
Gabor concepì l’olografia con un approccio matematico e si servì dell’analisi che
aveva fatto Fourier : convertire qualsiasi schema, indipendentemente dalla sua
complessità, in un linguaggio di onde semplici; appunto da un segnale generico di
qualunque forma e natura in un insieme o somma di infiniti termini puramente
sinusoidali; è proprio un processo di analisi e codifica molto simile a quello che
accade in uno “Spettroscopio” nel quale si fa un analisi delle componenti a varie
frequenze.
Inoltre egli dimostrò anche il processo inverso , come tutte queste componenti
potevano essere riportate allo schema di partenza originario; proprio come nel
sistema televisivo : la telecamera trasforma in segnali elettrici corrispondenti le
immagini,dopo aver “analizzato” punto per punto lo schermo su cui si focalizza
(trasduzione), mentre il televisore ritrasforma il complesso di segnali elettrici nelle
immagini originarie; né più né meno di come, per i Suoni, fanno il Microfono e
l’Altoparlante.
Le “Trasformate di Fourier” permisero a Gabor di trasformare la fotografia di un
oggetto nell’insieme di “SCHEMI DI INTERFERENZA” su una pellicola
fotografica; in seguito escogitò il modo per ritrasformare questi schemi di
interferenza in un’immagine dell’oggetto originario, virtuale e tridimensionale,
sospesa nello spazio.
In conclusione avviene una sorta di “Analisi in frequenza” dell’immagine :
dobbiamo ricordare che la luce è un onda elettromagnetica e che ogni singolo
“Colore” è associato ad un onda la cui “frequenza” è ben determinata e unica, la
luce “bianca” del Sole contiene i sette colori dell’arcobaleno,dal Rosso al
Violetto,ciascuno con frequenza e lunghezza d’onda differente e si chiama fascio
“Policromatico” .
Ogni parte dell’immagine proiettata nella lastra fotografica è composta di onde con
frequenza differente, in conformità al colore; nella seconda fase di costruzione
dell’Ologramma si ha una “Interferenza” fra queste onde e quelle provenienti dal
raggio Laser che non incontra l’oggetto, in tal modo si ha prima una
“scomposizione analitica” e dopo una “ricomposizione” , sempre di onde a
frequenza diversa.
25
(*) La descrizione e le proprietà dell’Ologramma saranno molto più chiare
dopo la lettura e comprensione del paragrafo riguardante Pribram, in cui si
ipotizza il meccanismo di formazione delle immagini da parte della
‘’MENTE’’, riproponendo proprio le caratteristiche dell’Ologramma.
4-- LA TEORIA GENERALE DEI SISTEMI
La teoria dei Sistemi guarda al mondo in funzione della “interrelazione e della
interdipendenza” di tutti i fenomeni; in questo schema di riferimento un
“TUTTO” integrato le cui proprietà non possono essere spiegate e ridotte a quelle
delle sue “parti” è designato come “SISTEMA” .
Tutti i sistemi viventi sono organizzati in modo tale da formare strutture a molti
livelli, ciascuno dei quali è costituito da sottosistemi che sono “TOTALITA’ “
rispetto alle loro parti, e “Parti” rispetto a totalità maggiori, più grandi.
Tutte queste entità -- dalle molecole agli esseri umani, ai sistemi biologici, ai
sistemi sociali di ogni tipo -- possono essere considerate come “Totalità” nel
senso di strutture integrate, ed anche come “parti di totalità” maggiori a livelli
superiori di complessità.
In Fisica si può dimostrare che “parti e totalità” sono la stessa cosa e non esistono
affatto come entità singole in assoluto !
Arthur Koestler ha coniato per questi subsistemi che sono “sia totalità che parti”
il vocabolo “OLONE” , ed ha sottolineato che ciascun Olone ha due tendenze
opposte : la prima è “Integrativa” e li porta a funzionare come parte del Tutto
maggiore, cioè
sono integrate armoniosamente nel Tutto; la seconda è
“Autoassertiva” e li porta a preservare la loro autonomia individuale, a conservare
la peculiarità dalle altre parti.
Queste due tendenze non sono “contrarie” e non si escludono a vicenda, tutt’altro,
sono opposte ma “COMPLEMENTARI” : in un sistema sano c’è equilibrio fra
26
integrazione ed autoasserzione; questo equilibrio non è statico, ma consiste in un
“INTERAZIONE” dinamica fra le due tendenze complementari, in modo da
rendere l’intero sistema “flessibile” e aperto al mutamento.
La teoria generale dei sistemi ha avuto origine nella Elettronica, specificatamente
nella materia Servomeccanismi e Controlli; il principio fondamentale è il “FEEDBACK”
ovvero il
“controllo automatico” tramite la retroazione, come
schematizzato in figura :
“e” è la grandezza in entrata che si deve “controllare” in un determinato Sistema
“S” ; f è il segnale retroazionato o segnale di controllo, che si confronta nel
nodo sommatore N , infine “u” è il segnale controllato , in uscita del Sistema.
L’anello di retroazione quindi permette che una parte stessa del segnale di uscita,
interagendo opportunamente con lo stesso segnale in entrata, porti controllo e
stabilità richiesta nel sistema stesso.
Tutti i tipi di sistemi viventi, animali, vegetali ed umani in varia misura sono dotati
si un sistema automatico di controllo che viene chiamato anche “Bio-feedback” ,
mediante il quale la Natura infinitamente saggia tiene in equilibrio il suo divenire
ed il suo libero corso, finchè non interviene l’Uomo con le sue grossolane e
selvagge richieste e interventi a modificare quello che in migliaia e migliaia di anni
è stato ottenuto senza alcun intervento esterno.
VISIONE
S I S T E M I C A DELLA
VITA
La nuova Visione della Realtà si fonda sulla consapevolezza della essenziale
interazione, interconnessione e interdipendenza di tutti i fenomeni fisici, biologici,
psicologici, sociali e culturali.
Essa comporterà la graduale formulazione di una “Rete” di concetti e di modelli
interconnessi : nessuna teoria e nessun modello sarà più fondamentale degli altri, e
tutti dovranno essere in “reciproco accordo” ( Bootstrap ).
Il nuovo paradigma implicherà una visione “radicalmente” diversa della natura
degli organismi viventi e della loro relazione con l’ambiente; da questa dipenderà
27
la risoluzione dei problemi dell’individuo visto nella sua “Totalità” : fisica,
mentale, emozionale, spirituale, sociale e ambientale.
La maggior parte della Biologia e della Medicina moderna aderisce ad una visione
“meccanicistica” della vita e si sforza di “ridurre” il funzionamento degli
organismi viventi a “Meccanismi cellulari e molecolari” .
I meccanismi biologici sono soltanto dei casi speciali di principi di organizzazione
molto più ampi; in realtà nessuna operazione di nessun organismo consta per intero
di tali meccanismi.
La scienza biomedica si è concentrata in “misura eccessiva” sulle proprietà fisiche
della materia vivente ed ha trascurato di studiarne la natura “Organicistica” e
sistemica.
La concezione sistemica considera il mondo in termini di “rapporti” e integrazioni
: i sistemi sono totalità integrate le cui proprietà non possono essere ridotte a quelle
di unità minori; questa concezione si chiama “0LISTICA” , proprio perché i suoi
elementi sono stati denominati “Oloni” .
Gli stessi aspetti di totalità sono esibiti sia da “sistemi sociali” (un formicaio, un
alveare, una famiglia umana….) , sia da “Ecosistemi” , consistenti in una varietà
di organismi e di materia inanimata in interazione reciproca.
Quel che viene preservato in un area allo stato di natura non sono singoli alberi o
organismi bensì la complessa “Rete di rapporti” esistenti tra loro.
Questa è la nuova visione emergente dalla Fisica Moderna , che insiste su rapporti
anziché su entità isolate, e questi rapporti sono intrinsecamente dinamici; i
fenomeni sono visti come “Processi” in interazione tra loro, e gli opposti sono
unificati.
Riduzionismo ed Olismo, analisi e sintesi sono approcci “Complementari” che,
usati in equilibrio appropriato, ci aiutano a conseguire una conoscenza più
profonda della vita.
La stabilità di un sistema autoorganizzantesi è estremamente “dinamica” e non va
confusa con l’equilibrio; nella dinamica dell’autoconservazione svolgono un ruolo
centrale le “FLUTTUAZIONI” : ogni sistema vivente può essere descritto in
funzione di variabili interdipendenti, ciascuna delle quali può variare in un vasto
ambito fra un limite superiore e un limite inferiore.
Tutte le variabili “oscillano” fra questi limiti, cosicché il sistema si trova in uno
stato di “FLUTTUAZIONE Continua” , anche quando non ci sono disturbi esterni
:un tale stato è noto come “OMEOSTASI” ; è uno stato di “equilibrio dinamico”
in cui è presente una grande “FLESSIBILITA’ “ ; in altri termini nella sua
interazione con l’ambiente il sistema ha un grande numero di scelte.
Per controllare ogni deviazione dallo stato di equilibrio entrano in gioco
“Meccanismi di regolazione automatica” , a causa dei quali le grandezze più
importanti degli organismi superiori rimangono relativamente costanti anche
28
quando l’ambiente esterno muta in maniera considerevole (pensiamo alla
temperatura ed alla pressione) .
La situazione di “stress” si verifica quando una o più variabili dell’organismo sono
spinte ai loro valori estremi, per cui cessa l’oscillazione, viene a mancare la
“regolazione automatica” e la deviazione viene amplificata da un meccanismo
opposto al “feedback” (retroazione negativa).
Un altro aspetto importantissimo e caratteristico del mondo vivente è la tendenza
ad “Associarsi” , a stabilire connessioni, a vivere l’uno all’interno dell’altro ed a
cooperare .
<< Non ci sono esseri solitari : ogni organismo, in qualche modo, è sempre
connesso e dipendente rispetto a tutto il resto dell’ambiente in cui vive >>
In un ecosistema equilibrato animali e piante vivono assieme in una combinazione
di competizione e di reciproca dipendenza.
Lo studio di ecosistemi ha dimostrato in modo chiarissimo che la maggior parte dei
rapporti fra organismi viventi sono essenzialmente “rapporti di cooperazione”
caratterizzati da coesistenza e interdipendenza.
Pur essendoci competizione questa ha luogo all’interno di un contesto più ampio di
“cooperazione” , cosicché il sistema rimane stabile.
La consapevolezza che la Terra sia un sistema assimilabile ad un “Organismo
vivo” fu richiamata nel modo più impressionante quando gli astronauti la poterono
osservare dallo spazio.
Il pianeta non solo pullula di vita, ma “sembra” un essere vivente di proprio
diritto; tutta la materia vivente che esiste sulla Terra assieme all’atmosfera, agli
Oceani e al suolo, forma un “Sistema” complesso che ha tutte le forme
caratteristiche della “autoorganizzazione” e della autoregolazione attraverso reti
complesse cooperative.
Le sue proprietà e le sue attività non possono essere predette dalla somma delle sue
parti ; ciascuno dei suoi tessuti è connesso ad ogni altro e tutti sono reciprocamente
indipendenti; le comunicazioni fra loro sono complesse, non-lineari e non
sequenziali, non si possono inquadrare e ridurre in alcun schema razionale; a tutti
gli effetti la Terra è un “Sistema” modello e con le prerogative di un sistema
completo, autoorganizzantesi, in equilibrio dinamico permanente.
29
5 -- Bootstrap
Geoffrey Chew all’inizio degli anni 60 propose una teoria, per la Meccanica
Quantistica, che si differenziava nettamente dalle precedenti,chiamata “Teoria
della Matrice S “.
La fondazione filosofica di questa teoria è nota come approccio “BOOTSTRAP”
:letteralmente <<di cosa fatta senza aiuti esterni>>, nel contesto della Fisica il
termine richiama il significato di “Coerenza interna”, di qualcosa che non rimanda
ad altro.
Secondo questa filosofia la Natura non può essere ridotta ad entità “fondamentali”,
come componenti elementari della Materia,ma deve essere intesa esclusivamente
attraverso la sua propria coerenza interna.
La Fisica intera deve seguire quindi dalla richiesta che i suoi componenti siano
“Coerenti” fra loro e con sé stessi.
Questo principio guidò i Matematici di fine Ottocento alla costruzione delle nuove
Geometrie NON Euclidee; e si dimostrò fecondissimo di sviluppi teorici e di
applicazioni pratiche.
Questa idea segna altresì un distacco radicale dallo spirito tradizionale della ricerca
di base in Fisica, la quale invece era stata sempre incline a ricercare i componenti
fondamentali della Materia come principio guida di partenza.
La filosofia del “bootstrap” non solo abbandona l’idea di componenti elementari
della materia, ma addirittura non accetta entità fondamentali di alcun genere !
30
Nessuna costante, legge o equazione :l’Universo è visto come un “tessuto
dinamico di eventi interconnessi”.
Nessuna fra le proprietà di questo tessuto è fondamentale; esse seguono tutte dalle
proprietà delle altre parti, ed è la “coerenza” complessiva delle loro interrelazioni
a determinare la struttura dell’intero tessuto.
Il fatto che l’approccio “bootstrap” non accetti entità fondamentali ne fa uno fra i
sistemi più profondi del pensiero Occidentale, innalzandolo al livello della filosofia
buddista o taoista.
Nella cornice della teoria della Matrice S , l’approccio del “bootstrap” tenta di
derivare tutte le proprietà delle particelle e delle loro interazioni esclusivamente
dalla richiesta di “Coerenza interna”.
Le uniche leggi “fondamentali” accettate sono alcuni principi molto generali, che
sono richiesti dai metodi di osservazione e che sono parte essenziale della cornice
scientifica.
Le implicazioni filosofiche sono molto profonde : il fatto che tutte le proprietà
delle particelle siano determinate da principi strettamente connessi ai metodi di
osservazione, significherebbe che le strutture di base del mondo materiale sono
determinate, in ultima analisi, dal modo in cui noi osserviamo il mondo; e
soprattutto significherebbe che le strutture osservate della materia sono riflessi di
strutture della mente! (vedremo come questo sarà dimostrato da Bohm e Pribram).
Un’altra conseguenza di questo approccio Bootstrap è che un giorno si potrà
pervenire ad una teoria completa di tutte le leggi della Fisica ( la ipotetica “Teoria
del Tutto” che riprende il sogno di Einstein del << CAMPO UNIFICATO >>,
composta da una serie di modelli parziali di ampiezza minore, ciascuno dei quali in
grado di conseguire un successo parziale; ciascuno di essi dovrebbe coprire solo
una parte dei fenomeni osservati e dovrebbe contenere un qualche aspetto , o
parametro, inspiegato, ma i parametri di un modello potrebbero essere spiegati da
un altro.
Così un numero sempre più grande di fenomeni potrebbe essere coperto
gradualmente, con precisione sempre maggiore, da un “MOSAICO” di modelli
ingranantisi uno nell’altro, il cui numero netto di parametri impiegati diminuisca
progressivamente e costantemente.
G.Chew spiega succintamente lo spirito del “bootstrap” con le seguenti parole :
<<Un fisico che sia in grado di esaminare, senza privilegiarne nessuno in
particolare, un numero qualsiasi di modelli differenti parzialmente riusciti è
automaticamente un seguace del “bootstrap” ( a bootstrapper) >>
L’immagine delle particelle subatomiche che emerge dalla teoria del “bootstrap”
può essere compendiata nella frase molto suggestiva : <<Ogni particella è
composta da tutte le altre particelle ! >>
31
Non si deve immaginare che ciascuna di esse contenga tutte le altre in un senso
classico,statico; le particelle non sono entità separate e isolate, ma “strutture
energetiche interconnesse, in un processo dinamico continuo”.
Queste strutture non si “contengono” reciprocamente ma piuttosto si
“IMPLICANO” fra loro in un modo che può ricevere un preciso significato
matematico ma che non può essere espresso a parole.L’emergere del concetto di
“Ordine” quale concetto nuovo e centrale nella fisica delle particelle, potrebbe
avere grandi implicazioni per la Scienza nel suo complesso.La chiarificazione del
concetto di ordine in un campo di ricerca in cui strutture “Materiali” e strutture
“Mentali” vengono sempre più riconosciute le une come riflessi delle altre,
promette di dischiudere nuove affascinanti frontiere della conoscenza( VEDI
TUTTA LA PARTE TERZA “UN OCEANO DI ENERGIA)
Per ampliare il programma bootstrap si dovrà trovare un sistema più generale in
cui alcuni fra i concetti che oggi sono accettati senza spiegazione, dovranno essere
“Bootstrapped” , ossia derivati dalla coerenza intrinseca complessiva.
Fra quei concetti potrebbero esserci la nostra concezione dello Spazio/tempo
macroscopico, e , forse anche la nostra Coscienza umana.
Un uso accresciuto dell’approccio “bootstrap” potrebbe dischiudere la possibilità
senza precedenti di essere costretti a includere esplicitamente lo studio della
coscienza umana in una futura teoria della materia.
Alcuni fisici sostengono che la “Coscienza” potrebbe essere un aspetto essenziale
dell’Universo,e che noi potremmo essere tagliati fuori da una comprensione più
approfondita dei fenomeni naturali se insistessimo nell’escluderla.
Vedremo che questo aspetto
della interconnessione
Mente/Corpo,
Coscienza/Materia , fisico/spirituale, sarà un denominatore comune in altre
discipline e in altri contesti e sarà fecondo di aperture di nuove porte della
percezione e della Conoscenza.
32
APPENDICE
-- Riflessione e rifrazione
a) Riflessione
Un onda qualsiasi incontra e incide in una superficie piana, non trasparente, e dà
luogo ad una riflessione che si propaga e trasmette secondo una direzione che
forma, con la perpendicolare al piano nel punto di incidenza, un angolo r uguale
ad i .
b) Rifrazione
Se invece un onda attraversa la superficie di separazione tra due mezzi materiali
diversi, allora si avrà “rifrazione” e il raggio dell’onda viene deviato con modalità
che dipendono dalla natura dei mezzi attraversati.
La relazione matematica che lega l’angolo di incidenza con l’angolo di rifrazione è
data dalla seguente formula :
n = n1/n2 = sen i / sen r
33
se il secondo mezzo è più denso, allora il raggio rifratto si avvicina alla
perpendicolare, viceversa si allontana; comunque la rifrazione è accompagnata
sempre da una riflessione e da un assorbimento parziali.
Diffrazione e Dispersione
a) Diffrazione
La diffrazione è un fenomeno che avviene ogni qual volta le onde incontrano gli
ostacoli da aggirare o aperture da attraversare, dette “fenditure” , di forma
rettilinea o circolare, o qualunque.
Quando l’apertura da attraversare è molto grande rispetto alla lunghezza d’onda
delle onde che l’attraversano, il fronte d’onda rimane sostanzialmente inalterato e
non si ha diffrazione.
Quando invece l’apertura da attraversare è confrontabile con la lunghezza d’onda ,
il fronte d’onda viene alterato profondamente e cambia da rettilineo a circolare;
precisamente seguendo il principio di Huyghens tutti i punti del fronte d’onda
rettilineo si possono considerare “centri” di ipotetiche sorgenti puntiformi di onde
secondarie.
b) Dispersione
Nel vuoto la velocità di propagazione è indipendente dalla frequenza della
radiazione,nella materia invece le onde luminose di maggior frequenza (Violette)
vanno più lente di quelle di frequenza minore (Rosse).
34
Quando la luce passa dal vuoto a un mezzo determinato la sua frequenza deve
rimanere costante,allora diminuisce la sua velocità che è :
v = c / n
Ma dato che :
v = ν λ
Deve diminuire la lunghezza d’onda della radiazione nel mezzo.
Si definisce “policromatica” la luce bianca che contiene tutti i colori dal Rosso al
Violetto (*) ,mentre è “monocromatica” una radiazione luminosa che contiene un
solo colore e quindi ha una sola frequenza.
Quando la luce bianca,policromatica,attraversa un prisma di vetro,tutte le onde di
frequenza diversa vengono ad assumere velocità differente nel mezzo,pertanto
saranno “deviate” con angoli differenti,questo fenomeno si chiama “dispersione”
della luce ed è dovuto alla diversa rifrazione,poiché l’indice di rifrazione è diverso
per ogni valore di frequenza,cioè dipende dal colore.
(*) Il nero non è un colore,ma è la proprietà di un corpo di assorbire tutti i colori
della luce,poiché non ne viene riflesso alcuno,nel nostro occhio non giunge colore.
(**)Si chiama fascio di luce “coerente” quando si ha la stessa frequenza per tutto il
fascio,e si può avere interferen
L’arcobaleno è la “Dispersione” della luce nelle varie lunghezze d’onda o
frequenze che la compongono;ciò è dovuto al fatto che avvengono
contemporaneamente i fenomeni di riflessione,rifrazione e diffusione della luce.
Avviene sotto condizioni particolari in corrispondenza a temporali improvvisi :un
raggio luminoso della luce solare attraversa tutte le goccioline d’acqua in
sospensione (dovute alla pioggia precedente)con un inclinazione determinata
dall’altezza del Sole in quel momento,la superficie della goccia è trasparente e
liscia,la densità dell’acqua è differente dall’atmosfera pulita e asciutta del dopo
pioggia,per cui avvengono essenzialmente i fenomeni di riflessione e dispersione
con il risultato che i singoli colori della luce sono separati come in migliaia di
piccolissimi prismi formati dalle gocciolini d’acqua.
Il colore azzurro del cielo dipende anche dal fenomeno della “Diffusione” della
luce nell’atmosfera,cioè dalla “dispersione” dei colori che compongono la
radiazione policromatica che proviene dal Sole.
Fu Raleygh che studiò il fenomeno e dimostrò che l’intensità della luce diffusa è
inversamente proporzionale alla quarta potenza della lunghezza d’onda.
Considerando che la lunghezza d’onda del Rosso è circa il deppio del Violetto,si ha
che la componente rossa è diffusa 16 volte in più di quella violetta,pertanto
dovrebbero giungere alla superficie terrestre i raggi color Violetto molto più che i
Rossi,Verde e Giallo.
35
Ma il nostro occhio è particolarmente sensibile alla componente Blu e Azzurra
rispetto al Violetto;inoltre la componente Blu nello spettro della luce solare
predomina come intensità,motivo per cui noi vediamo il Cielo Azzurro e non
Violetto.
FISICA
QUANTISTICA
<< Lo scopo della VITA è “imparare” ad evolversi
progressivamente in tutte le dimensioni ( ordinarie e
NON ordinarie), realizzando le proprie “potenzialità”
A partire dalla conoscenza di sé nei vari aspetti :
fisici, emozionali, intellettivi, psicologici, sociali,
artistici, passionali, spirituali, mistici , DIVINI >>
<< La VITA va vissuta quindi nell’ AMORE , con
l’obbiettivo di sviluppare le proprie qualità Superiori e di
diventare un tutt’uno con il DIVINO ; quali che siano i
nostri problemi, le nostre sofferenze o le malattie, tutto
ciò è un ‘insegnamento’ , un insegnamento d’
AMORE, che ci ricorda che siamo fatti DI DIO >>
36
1 -- Planck Einstein e Bohr :
la QUANTIZZAZIONE
a) Planck
La nascita della teoria dei quanti si fa risalire al 1900,anno in cui Max Planck
diventa “rivoluzionario” suo malgrado!!!Ne avrebbe voluto fare a meno
volentieri,e cercò in tutti i modi di far rientrare nella fisica Classica il principio che
ipotizzò,e cercò di farlo apparire un mero e semplice artificio matematico;ma
l’inesorabile cammino della Scienza fu più forte della sua cautela e del suo animo
conservatore.Vi era un fenomeno,la radiazione del corpo nero,in cui un corpo
portato progressivamente ad alta temperatura emette radiazioni elettromagnetiche
di frequenza variabile.Le osservazioni sperimentali e le misure erano in
“disaccordo” con la teoria allora vigente.Planck fa l’ipotesi che l’energia radiante
emessa non avviene con “continuità”,ma per quantità discrete ossia per “quanti” di
energia proporzionali alla frequenza :
E=hν
La costante di proporzionalità prenderà il nome proprio di costante di PLANCK (e
sarà l’emblema della Meccanica Quantistica) ; ν è la frequenza delle onde a cui è
associata questa energia “quantizzata”.Fatta questa ipotesi ad hoc e “violando le
regole” accade che le curve sperimentali “osservate” sono in perfetto “accordo” con
la teoria;questo è il risultato che ogni fisico deve perseguire nel cammino della
conoscenza,affinché una teoria o un modello o una legge abbiano validità.Il valore
della Costante è h = 6,626 x 10 esp (- 34) Joule secondo ; questo è il motivo
principale per cui nella vita quotidiana non possiamo mai avere esperienza di
questo ordine di grandezza; anche se la frequenza ha un valore molto elevato, il
prodotto è sempre un numero molto piccolo, ma non per niente è il denominatore
comune che caratterizza tutti i fenomeni “microscopici” del mondo quantistico.
b) Einstein
Einstein nel 1905 con la sua terza pubblicazione assume anche lui “suo malgrado”
il ruolo di cofondatore della Meccanica Quantistica.Ancora una volta vi era un
37
fenomeno osservato sperimentalmente :l’effetto fotoelettrico.Le misure effettuate
sono in contrasto con la teoria vigente,la fisica classica.Osservando l’emissione di
elettroni da parte di superfici metalliche irradiate con fasci di luce violetta e
ultravioletta,non si riescono a spiegare le curve dell’assorbimento relative
all’intensità emessa di elettroni.Einstein fa la stessa ipotesi di Planck : la luce
incidente assorbita è costituita da “Quanti” o “Fotoni” la cui energia è ancora :
E=hν
Einstein “vìola” le regole e fa “ipotesi ad hoc” ,e si ha immediatamente
“accordo” tra “fatti osservati” e teoria esplicativa.
c) Bohr
Nel 1913 Niels Bohr dà il suo contributo : le misure riguardanti gli Spettri di
emissione” di atomi eccitati NON sono in accordo con la teoria precedente (Atomo
di Rutherford).Bohr estende all’atomo le ipotesi di Planck ed Einstein : le orbite (i
livelli di energia) non sono tutte “permesse” ma sono Quantizzate” ; un elettrone
non può stare (avere) in un livello qualsiasi con continuità,ma può avere solo certi
livelli di Energia permessi o Quantizzati.L’emissione e l’assorbimento di luce e di
radiazioni da parte degli atomi è in ACCORDO con la teoria ipotizzata della
Quantizzazione,ovvero le orbite sono livelli energetici con valori “Discreti” o
“Quantizzati”,e non tutti “permessi”: tutto ciò si rivela una “rivoluzione”
concettuale della massima importanza.Bohr inoltre afferma che i salti quantici
dell’elettrone sono prevedibili SOLO su base Statistica :non si può predire con
“CERTEZZA” la posizione dell’elettrone!!!!
ν = E2 - E1 / h
E’ come se l’elettrone fosse “LIBERO” di scegliere quando e come spiccare il
salto!!! Per la terza volta accade che facendo l’ipotesi che i livelli atomici sono
quantizzati tramite la relazione E = hν allora i fatti osservati (righe negli spettri)
sono in perfetto accordo con la teoria;e per la terza volta si “violano” le regole
precedenti.Bohr ha avuto il coraggio di presentare un modello palesemente
inconsistente.Egli usa leggi classiche per determinare le orbite ma introduce
l’ipotesi contraddittoria che non tutte le orbite sono permesse : “VIOLA”
l’elettromagnetismo classico che asseriva che gli elettroni avrebbero dovuto
irradiare onde,se si muovono su orbite circolari.
38
d) Compton
Nel 1921 Compton studia l’urto fra un fotone ed un elettrone e “verifica” (non
Falsifica come vorrebbe Popper) la teoria della quantizzazione : se il fotone ha
energia hν allora i fatti osservati sono in accordo con la teoria; i fatti osservati
sono che un fotone urta un elettrone e viene deviato ( cambia direzione ed Energia),
mentre l’elettrone acquista un energia cinetica che non aveva :
h ν = h ν’ + ½ m v2
39
2 -- DeBroglie : la DUALITA’ ONDA/CORPUSCOLO
Nel 1924 accade un fulmine a ciel sereno : Louis DeBroglie ,un fisico autodidatta
francese,essendo appassionato di musica e avendo lavorato con le radioonde,si
mise a considerare l’atomo come una specie di strumento musicale.Dopo lunghe
riflessioni e meditazioni,in solitudine,improvvisamente ipotizzò che la materia ha
una duplice natura : corpuscolare e ondulatoria…..proprio come la luce!!!!! Ad
ogni particella di massa m si può associare un onda la cui lunghezza è :
λ = h /mv
La materia ha un aspetto “ondulatorio”,gli elettroni sono SIA corpuscoli SIA
onde.La materia ha un aspetto “DUALE” : si manifesta a volte come corpi aventi
una massa m , a volte come onde.L’elettrone è immerso in un onda pilota; ma fu
più audace : avanzò l’ipotesi che ‘’tutte’’ le particelle potessero condividere
questo aspetto ‘’Ondulatorio’’ , ad ogni minuscola particella dell’ Universo era
‘’associata’’ un ‘ onda che viaggiava nello spazio.
Nella formula precedente egli genialmente utilizzava l’apparato della teoria dei
‘’quanti’’ , di Planck ed Einstein, per esprimere una ‘’relazione’’ esplicita tra
particelle ed onde : la massa della particella è in relazione con la lunghezza
d’onda dell’onda.
De Broglie aveva consegnato la sua tesi di dottorato a un amico di Einstein , Paul
Langevin, nel 1924. Quest’ultimo era rimasto così impressionato dall’idea
rivoluzionaria contenuta nella ‘’dualità’’ che spedì subito il lavoro ad Einstein,
chiedendone il parere. Questi ne fu entusiasta e utilizzò l’idea più avanti per
ricavare le proprietà ondulatorie della nuova forma di materia che lui e Bose
avevano scoperto.Ma nessuno aveva mai osservato un ‘’condensato di BoseEinstein’’ …. Fino al 1995, anno in cui tre fisici ( Weimann, Ketterle e Cornell)
fecero un esperimento che CONFERMO’ definitivamente l’idea di De Broglie.
Nel 1927 Davisson e Germer dimostrarono sperimentalmente e quindi
VERIFICANO (e non falsificano) la diffrazione di elettroni che conferma la
ipotesi di DeBroglie,scaturita soltanto dalle sue riflessioni e meditazioni,dalla sua
forma mentis e dalle sue conoscenze!!!!!!!!!!
40
3 -- Born :
D’ONDA Ψ
la
PROBABILITA’
e
la
FUNZIONE
a) Nel 1926 Max Born,nell’intento di chiarire la contraddizione tra la
rappresentazione corpuscolare e ondulatoria,propone il concetto di “Probabilità”
mettendo ancor più in discussione il fondamento della concezione meccanicistica a
proposito di Realtà della materia o meglio della natura materiale della
Sostanza.Born afferma che a livello sub-atomico la materia “Non” si trova con
“Certezza” in luoghi ben definiti e prevedibili con precisione (a differenza di
quanto affermano Kant-Laplace nella fisica Classica)e gli “Eventi” non accadono
in istanti “determinati”,bensì si hanno soltanto “tendenze” a trovarsi in un certo
luogo e “tendenze” ad accadere in un certo istante.Queste tendenze sono associate
matematicamente,in astratto,a quantità che hanno la forma di “Onde di

Probabilità” e che sono connesse direttamente con la funzione
di
Scrhodinger.A livello atomico e sub-atomico non esiste la possibilità di
determinare con certezza e precisione lo stato di moto della particella,ma soltanto la
“Probabilità” che abbiano certi valori e che si trovino in certi luoghi.Ad ogni
particella viene associata un “Onda di probabilità”,matematicamente un funzione

,che determina la tendenza a trovarsi in una posizione e la tendenza ad
accadere in un certo istante(tempo).Sono minati alla base i concetti classici di
“oggetti solidi” e isolati e di leggi deterministiche della natura;a tal riguardo sono
tremende e sorprendenti le affermazioni di Oppenheimer :
Alla domanda se la posizione dell’elettrone resti sempre la stessa,dobbiamo
rispondere NO ;alla domanda se la posizione dell’elettrone “cambi” col passare del
tempo,dobbiamo rispondere NO;alla domanda se esso sia fermo, dobbiamo
rispondere NO;alla domanda se esso sia in movimento,dobbiamo rispondere NO !!!
Non possiamo mai dire,in generale,che una particella atomica “ESISTE” in un
dato punto,né che NON ESISTE ;essa manifesta uno strano tipo di realtà fisica tra
l’esistenza e la non-esistenza :in un dato punto la particella non è né presente né
assente !!!!! Alla faccia di Parmenide che sostiene che l’essere è , o l’essere non è.
41
L’equazione d’onda di Schrodinger, originariamente intesa come la descrizione
matematica delle reali onde fisiche che descrivono entità come gli elettroni, viene
“reinterpretata” come descrizione matematica delle ‘’probabilità’’ che l’elettrone
(o qualsiasi altra entità) sia in un particolare stato. Tutte le possibili funzioni d’onda
( ovvero tutte le probabilità) sono miscelate in ciò che viene definita
‘’sovrapposizione degli stati’’ finchè la misurazione non ha luogo. L’atto stesso
della misurazione forza l’entità quantistica, la fissa in uno stato (scelto in accordo
alle leggi statistiche del caso), consegnandoci una ‘’risposta unica’’ alla domanda
posta con l’esperimento, si dice in gergo quantistico che << la funzione d’onda che
descrive la sovrapposizione degli stati “COLLASSA”>> , cosicché l’entità
quantistica diventa ‘’reale’’ in un punto ‘’definito’’ dello spazio. Tuttavia subito
dopo l’effettuazione della misura , l’entità quantistica comincia a dissolversi
nuovamente in una nuova sovrapposizione di stati (che genera un altro set di
probabilità). L’assurdità di tale interpretazione è brillantemente dimostrata in
numerosi ‘’paradossi’’ , ma spesso si commette l’errore di non fare attenzione agli
strumenti di misura che sono in un contesto di fisica ‘’macroscopica’’ e quindi
la descrizione dei fenomeni che essi fanno rientra nella ‘’fisica classica’’ . Il punto
cruciale è rappresentato dal fatto che tutte le entità quantistiche sembrano
manifestare una effettiva ESISTENZA , in quanto oggetti reali, SOLO quando l’
OSSERVIAMO !!! Da qui la rabbia di Einstein….. La realtà QUANTISTICA
viene creata , almeno in parte, dall’osservatore.
Secondo me si sono fatte molte deduzioni confuse e troppe generalizzazioni;
innanzitutto noi DESCRIVIAMO LA REALTA’, (quindi cosa è la Realtà non
lo sapremo MAI), inoltre i limiti di validità delle leggi e principi quantistici non
sono affatto delimitati con precisione; infine dobbiamo rassegnarci che la realtà
della VITA, intesa come complesso di fenomeni non finirà mai di stupirci con
categorie concettuali sempre nuove, paradossali e a volte contraddittorie, tanto che
lo stesso Einstein diffidava sempre DAL SENSO COMUNE ( per poi
dimenticarsene nella fisica quantistica) che ha un LIMITE intrinseco, poiché è il
frutto dell’abitudine acquisita in 500000 anni di storia dell’uomo.
42
4 -- HEISENBERG e L ‘ INDETERMINAZIONE. BOHR
e La COMPLEMENTARIETA’
a) Indeterminazione
Il colpo micidiale fu sferrato ancora da Heisemberg : egli formulò le relazioni di
Indeterminazione che misero un suggello definitivo alle fondamenta della
Meccanica Quantistica e ne accentuarono l’aspetto “paradossale”.
“Non possiamo mai conoscere con certezza la posizione di una particella e
contemporaneamente la sua velocità”
“Non possiamo mai conoscere con certezza l’istante nel quale accade un evento
(misura di tempo) e contemporaneamente l’Energia in esso coinvolta”.
L’incertezza nella misura della posizione di una particella “aumenta” se
diminuisce l’incertezza nella misura della velocità;più misuriamo con certezza la
prima , più perdiamo precisione nella seconda.Posizione e velocità,tempo ed
energia NON si possono determinare con certezza contemporaneamente e questo
viene espresso dalle relazioni :
Grazie alla sua profonda analisi critica,espressa con le relazioni di
indeterminazione,Heisemberg ha potuto concludere che esiste un “limite
invalicabile” alla precisione con cui possono misurarsi Coppie di variabili , quali
posizione e velocità oppure energia e tempo;l’esistenza di questo limite non è
dovuto a difficoltà pratiche degli apparati di misura,ma ha un carattere
fondamentale : essa è una diretta ed inevitabile conseguenza della peculiare duplice
natura (Dualità) corpuscolare e ondulatoria di “tutti i processi fisici”.
La manifestazione di questa conseguenza non è visualizzabile e quantificabile a
tutti i livelli : nel mondo macroscopico (grandi masse e basse velocità) non viene
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apprezzata alcuna indeterminazione e nessuna misura viene inficiata da queste
incertezze limitative;viceversa a livello microscopico il limite concettuale viene
espresso quantitativamente da incertezze nella determinazione di misure che sono
inaccettabili con gli ordini di grandezza in gioco;il limite esiste “sempre”, è la
nostra “percezione” che cambia.Tutto questo indipendentemente dalla accuratezza
e precisione degli strumenti di misura;è una limitazione di principio,è un limite
concettuale che aumenta l’aspetto paradossale già visto in precedenza.Tutto questo
comporta la fine del “Determinismo” rigoroso : la legge di causalità non è valida
nella Meccanica Quantistica;a livello sub-atomico non si ha certezza , non si può
predire un evento con precisione.Vanno a farsi benedire concetti classici come :
oggetto fisico,sostanza,causalità,…..è la fine della “certezza scientifica” !!!!!!!!!!!!
b) -- LA COMPLEMENTARIETA’
Nel 1927,ancora Niels Bohr , per permettere una migliore comprensione di questa
relazione tra concetti classici,tempo posizione velocità energia,introduce il concetto
di “Complementarietà” .
Esistono “coppie” di concetti che sono in relazione tra loro e che NON possono
essere definiti “Simultaneamente” in modo preciso.
Più forziamo la precisione su uno dei due,più l’altro diventa “indeterminato” (l ‘
affermazione è espressa Matematicamente dalla relazione di Heisemberg).
La rappresentazione corpuscolare ed ondulatoria è una Dualità ma viene mostrata
come descrizione complementare della stessa realtà,ciascuna delle quali è
parzialmente “adeguata”.
Ognuna delle due è necessaria ed entrambe devono essere applicate entro i limiti
della Indeterminazione di Heisemberg; le rappresentazioni vanno viste come
“Opposti Complementari” e non come in contraddizione cioè come ‘contrarie’
(Contraria sunt complementa)
44
5 DIRAC : Antimateria; FERMI :
Annichilazione
Creazione
e
a) L ‘ANTIMATERIA
Nel 1928 Dirac studia il comportamento degli elettroni,ovvero formula una
equazione che tiene conto della velocità relativistica degli elettroni e delle regole di
quantizzazione a cui la particella deve soddisfare.In questo modo dà l’inizio di
quella branca che viene chiamata Elettrodinamica Relativistica.Inconsapevolmente
si aggancia al sogno di Einstein della Unificazione,in quanto mette assieme
Relatività Ristretta e Meccanica Quantistica ,limitatamente al moto di elettroni e
altre particelle.Questa formulazione trovata rivelò una simmetria fondamentale fra
materia e “antimateria”,ovvero si prevedeva l’esistenza di una “antiparticella” per
ogni particella esistente.Ad esempio l’elettrone possiede una antiparticella che è il
Positrone,con caratteristiche identiche di massa e numero atomico,ma di carica
opposta.E’ stupefacente come l’esistenza di una antiparticella (reale) era “prevista”
da una teoria fisica (prima ancora di essere osservata) come “necessità logica” per
soddisfare una simmetria della teoria stessa.Ancora un esempio di “capacità
previsionale” di una teoria fisica : la creazione di coppie particelle e antiparticelle.I
processi di “creazione” e “annichilazione” di particelle erano stati previsti dalla
teoria di Dirac “prima” che fossero effettivamente scoperti in natura e da allora
sono stati “osservati” milioni di volte,dando conferma alla teoria,sempre in un
contesto di “verifica”.
Il nostro Universo visibile è quasi completamente composto di materia, e a partire
dal Big Bang, in cui l’Univedrso ebbe origine, di antimateria ne è esistita ben poca;
quando un antiparticella incontra la propria controparte (per esempio un elettrone
incontra un positrone) le due particelle si
“annichilano” (vedi paragrafo
successivo) convertendo tutta la loro massa di riposo in energia , così come
previsto dalla equazione di Einstein (paragrafo 30).Nel processo inverso è
possibile produrre antiparticelle dall’energia, ma unicamente a condizione che per
ogni antiparticella si produca anche la particella corrispondente.
Nel settembre del 1995 un gruppo di ricerca del CERN è riuscito per la prima
volta a realizzare un “antiatomo” , per l’esattezza di Idrogeno, con una vita
media di circa 40 miliardesimi di secondo; ora si cerca di studiarli per tempi molto
più lunghi con fasci Laser per scoprire conoscenze ulteriori.
45
b) CREAZIONE E ANNICHILAZIONE
Enrico Fermi diede inizio agli esperimenti che hanno sviluppato il campo della
Fisica Nucleare,riguardo ai fenomeni di “Creazione” e “Annichilazione”,che
vengono espressi con questa simbologia :
n  p  e 

Un neutrone viene “annichilato” e vengono “creati” : un protone,un elettrone
(decadimento ) e un antineutrino (elettricamente neutro).
e e  


L’urto di un elettrone con la sua antiparticella provoca la “Creazione” di 2 fotoni,e
naturalmente la scomparsa di 2 particelle.
K     


0
Un mesone K sparisce annichilandosi e “CREA” un muone
un pione
(neutro)
,un neutrino
,ed
  
0
Un pione neutro (massa) si trasforma in 2 fotoni (energia sotto forma di onde
elettromagnetiche)
46
6 -- IL PRINCIPIO di SOVRAPPOSIZIONE e L’
ENTANGLEMENT
Il secondo elemento essenziale della teoria dei Quanti, messo in luce dalla
equazione di
Schrodinger tramite la funzione Ψ , è il principio di
‘’Sovrapposizione’’ , che si può intanto immaginare come , per esempio, se
l’elettrone possa essere trovato anche in una ‘’sovrapposizione di altri stati’’ ; e
questa già è una conseguenza diretta dell’impossibilità di trovare con certezza lo
stato di una particella quantistica.
La sovrapposizione di onde spiega il fenomeno della interferenza nella doppia
fenditura; quando invece il sistema quantistico contiene più di una particella, il
principio di sovrapposizione dà luogo al fenomeno dell’ ENTANGLEMENT (
Interconnessione, interrelazione, unione, legame )
<< Il principio di sovrapposizione dice che un nuovo stato di un sistema può essere
composto da due o più stati, in modo che il nuovo stato condivida alcune delle
proprietà di ognuno degli stati combinati.Se A e B attribuiscono due proprietà
differenti a una particella,come l’essere in due ‘’posizioni’’ differenti, allora la
sovrapposizione degli stati , scritta convenzionalmente con il simbolo A+B, ha
qualcosa in comune sia con lo stato A sia con lo stato B; in particolare, se si
volesse osservare la posizione della particella, questa avrebbe una probabilità non
nulla di trovarsi in ognuno dei due stati, ma NON altrove .>>
L’ ENTANGLEMENT è racchiuso all’interno del principio di sovrapposizione,
infatti è una applicazione di questo ad un sistema complesso, consistente di due o
più sottosistemi (in questo caso il sottosistema è una particella , quindi il sistema
complesso è formato da due particelle, che saranno elettroni o fotoni)
Vediamo che cosa SI INTENDA quando si dice che due particelle materiali sono
ENTANGLED : supponiamo che la particella 1 possa trovarsi in uno dei due
stati, A o C, e che questi stati rappresentino due proprietà contraddittorie o
mutuamente esclusive (come per esempio trovarsi in due luoghi differenti).Dal
canto suo la particella 2 può trovarsi in uno dei due stati B o D ; e anche questi
rappresentino due proprietà contraddittorie della particella 2 , come il trovarsi in
due posti differenti. Lo stato denotato con il simbolo AB è chiamato anche ‘’stato
prodotto’’ ( non sono né somme né prodotti dell’algebra ordinaria) e vuol dire che
nel sistema : la particella 1 è nello stato A e la particella 2 è nello stato B ;
allo stesso modo per lo stato CD : 1 è C e 2 è in D . Adesso consideriamo lo
stato denotato con il simbolo (AB+CD) che si ottiene applicando al sistema di 2
particelle il principio di sovrapposizione, tale principio consente al sistema di
47
trovarsi in tale ‘’combinazione’’ di stati; e lo stato AB+CD , che descrive
l’intero sistema, prende il nome di STATO ENTANGLED .
Mentre lo stato prodotto AB ( e anche CD ) assegna definite proprietà alle
particelle 1 e 2 ( indicando , per esempio, che 1 si trova nella posizione A e 2
nella posizione B) ; lo stato ENTANGLED -- dal momento che costituisce una
‘’Sovrapposizione’’ -- non lo fa. Questo stato (Sovrapposto) dice solamente che ci
sono delle probabilità correlate che riguardano tanto la particella 1 quanto la 2,
nel senso che se si effettuano delle MISURE e si trova che 1 è nello stato A,
‘’allora’’ la particella 2 deve essere ‘’certamente’’ in B ; analogamente , se si
trova che 1 è in C ‘’allora’’ 2 deve essere in D.
Quando due particelle sono ENTANGLED non c’è modo di caratterizzare una
di loro senza fare riferimento all’altra : anche se noi possiamo riferirci a ciascuna
di loro ‘’separatamente’’ , quando si trovano nello stato prodotto AB o CD ,
‘’non’’ è mai possibile quando sono nello ‘’stato sovrapposto’’ AB+CD , perché
è la
“Sovrapposizione
degli stati”
prodotto
che
dà
l’ENTANGLEMENT(legame, unione,interconnessione).
N.B. Sorprendentemente fu Scrhodinger in persona che si rese conto che particelle
o fotoni prodotti in un processo che li LEGAVA l’uno all’altro sarebbero rimaste
ENTANGLED (UNITE) ‘’per sempre’’ , e fu proprio lui a coniare la parola
ENTANGLEMENT ( in tedesco che poi rimase eguale in inglese) nel 1926
quando scrisse il lavoro sulla celebre EQUAZIONE D’ ONDA ; ma utilizzò per
la prima volta il termine nel 1935 nella sua recensione all’articolo di Einstein
EPR, che diceva così :
<< Quando due sistemi, dei quali conosciamo gli stati sulla base della loro
rispettiva rappresentazione, subiscono una
“interazione fisica temporanea”
dovuta a forze note che agiscono tra di loro, e quando dopo un certo periodo di
mutua interazione, i sistemi si SEPARANO nuovamente, non possiamo più
descriverli come prima della interazione, cioè dotando ognuno di loro di una
‘’propria’’ definita rappresentazione, poiché sono ENTANGLED , e questo è il
tratto distintivo della Meccanica Quantistica >>
Sembra incredibile come i fisici quantistici avessero a conoscenza ( grazie a
Schrodinger ) e a disposizione il fenomeno concettuale che avrebbe spiegato e
descritto il paradosso EPR di Einstein, che sfidò per 40 anni circa
l’interpretazione di Copenhagen della M.Q. di BOHR , ma non osarono o furono
accecati dall’ortodossia della Chiesa della Ragione, e dovettero ringraziare poi
Bohm, Bell, Shimony e Aspect, e infine Zeilinger con le loro CONFERME.
48
7-INTERFERENZA NELLA DOPPIA FENDITURA DI
YOUNG
a) Analizziamo , alla luce delle conoscenze dei giorni nostri, l’esperimento della
doppia fenditura di Young; quindi teniamo conto che la luce possiede una doppia
natura(dualità) : quella di ‘onda’ ( pura energia) e quella di “particella” (pura
materia) che non possono manifestarsi simultaneamente(mutuamente esclusivi).
Supponiamo di avere una sorgente di luce monocromatica dietro uno schermo su
cui sono presenti due fenditure : se chiudiamo una delle due la luce si comporta
come particella, se invece sono entrambe aperte allora si comporta come onda e dà
luogo al noto fenomeno della “Interferenza” (tipico delle onde). Adesso invece di
lanciare ‘fotoni’ a fiotti ( cioè luce intensa) diminuiamo il numero a tal punto di
“lanciare un fotone alla volta”(è possibile allo stato odierno della fisica degli
acceleratori) : la fisica classica ci direbbe che il fotone passa da una delle due
fenditure e quindi non dà luogo alla interferenza; invece si scopre un fenomeno
straordinario : esso passa attraverso
ENTRAMBE
le 2 fenditure
SIMULTANEAMENTE !!! interferendo con null’altro …… SE NON CON SE’
STESSO !!! Ma la cosa ancora sconvolgente è l’assoluta “Simultaneità” con cui
si formano le frange di interferenza, dovute AD UN SOLO FOTONE !!! Il
fotone interagisce semplicemente con sé stesso essendo contemporaneamente in
due posti ( cioè ha una ‘’sovrapposizione’’ di stati)in modo tale da dar luogo
all’interferenza. Si deve riconoscere che è come SE il fotone SAPESSE i punti
e i tempi esatti in cui si deve sdoppiare per poter dar luogo alle frange di
interferenza; vi è ancora l’applicazione del principio di “sovrapposizione” come
diretta conseguenza del principio di Indeterminazione di Heisemberg (in base al
quale non potremo mai sapere con certezza attraverso quale fenditura viaggia il
fotone) ….. il fotone sembra aver viaggiato attraverso ENTRAMBE le fenditure
SIMULTANEAMENTE !!!
Nella Fisica Quantistica ADESSO questa situazione paradossale prende il nome
di
ENTANGLEMENT
( intreccio, interconnessione, correlazione, legame,
unione ) : sono gli “Sdoppiamenti” di un singolo fotone ad essere “intrecciati”
sia nello spazio che nel tempo e la struttura sottile e profonda della teoria
elaborata da David Bohm(vedi parte terza) ci dice che il fotone raggiunge
posizioni ben precise dietro le fenditure perché esso viene letteralmente
INFORMATO in maniera NON LOCALE da un Potenziale Quantico che
49
funziona come uno strumento “Guida” della particella, in un contesto
OLOGRAFICO.
Il fenomeno naturalmente per molti anni restò un assurdo paradosso, in totale
contrasto con tutti i canoni della fisica conosciuta, che nessuno riusciva a spiegare
con le categorie concettuali accettate dall’ ‘ ORTODOSSIA .
Negli anni 70 e 80 si sono fatti numerosi esperimenti della doppia fenditura e si è
dimostrato che non è prerogativa della luce ( fotoni ) ma anche di particelle
materiali come elettroni e neutroni; confermando la DUALITA’ ipotizzata da De
Broglie : le particelle materiali possono in certi casi esibire aspetti ‘’ondulatori’’ ,
mentre allo stesso modo le particelle di energia possono esibire a volte aspetti ‘’
materiali’’. Quindi anche le particelle di materia se fatte passare attraverso una
doppia fenditura e poi analizzate una alla volta producono sullo schermo ‘’frange
di interferenza’’ , proprio perché interferiscono CON SE’ STESSE.
Anche in questo caso abbiamo che la spiegazione unica è nella ipotesi dell’
ENTANGLEMENT in un contesto OLOGRAFICO , che quando comporta
interferenza tra onde assume quella caratteristica che in Meccanica Quantistica
viene definita COERENZA.
Uno degli aspetti straordinari è che sembra che le particelle manifestano una certa
INTELLIGENZA : quando una particella attraversa ‘’simultaneamente’’
entrambe le fenditure sembra avere perfetta COSCIENZA del passato e del
futuro al fine di creare poi la corretta figura di interferenza; quando poi osserviamo
il risultato sullo schermo esse cambiano il loro comportamento passando da una
natura ondulatoria – quella che permetteva la figura di interferenza – ad una natura
materiale ( quella dove la figura di interferenza viene distrutta dall’interazione con
l’osservatore nel momento in cui egli effettua la MISURA piazzando dei
‘rivelatori’ presso ciascuna delle due fenditure).
Allora dobbiamo studiare storicamente la comparsa dell’ ENTANGLEMENT e
capire perché dobbiamo ricorrere a questo misterioso fenomeno, che va tra l’altro
compreso in un contesto nuovo che è rappresentato dall’UNIVERSO
OLOGRAFICO(*), la cui ipotesi è dovuta a quel geniale fisico che è David Bohm,
il quale per primo ( incompreso e deriso da tutti ) cominciò a capire che MENTE
MATERIA E VITA sono intrecciate e interconnesse in un'unica visione , in
unica spiegazione, in questo infinito OCEANO DI ENERGIA.
(*) Vedi paragrafo 1.3 e 3.1 per descrizione dettagliata di Ologramma e
Visione Olografica, paragrafi 8 - 14 per il fenomeno dell’ Entanglement, che
comunque va appreso progressivamente e con successive interiorizzazioni.
50
(*)- Evoluzione Storica del fenomeno ENTANGLEMENT
--- EINSTEIN : pone il problema, descrive l’ ESPERIMENTO MENTALE ,
afferma che la LOCALITA’ può spiegare l’Entanglement solo se esistono le
iipotetiche “Variabili Nascoste” ; nega la NON-LOCALITA’ .Non nomina
l’Entanglement.
--- BOHR : dà una spiegazione poco chiara e poco convincente, attribuendo le
proprietà dell’Entanglement al “sistema” di particelle come un tutto unico.
--- SCHRODINGER : introduce la definizione di “Entanglement” (42) ma non
riesce a legarla con il fenomeno e il paradosso messo in luce da Einstein;
sottovaluta il problema , non ha lungimiranza; troppo ‘’ortodosso’’.
--- BOHM : Modifica l’Esperimento Mentale di Einstein e lo rende più
semplice; dà una spiegazione del paradosso rinunciando alla ‘Località’ e
ipotizzando “CONNESSIONI NON-LOCALI” che implicano l’Entanglement;
ma lui parla di “Interconnessioni” sotto forma di “Comunicazioni a distanza
infinita” ; NON fa alcun Esperimento in Laboratorio e NON dà alcun supporto
Matematico rigoroso.
--- BELL : Descrive un TEOREMA MATEMATICO basato su una
“Disegueglianza” algebrica che impone un criterio “Mutuamente esclusivo” con
2 sole possibili situazioni che seguono da due classi o insiemi di risultati di
‘’Esperimenti’’ sulla NON LOCALITA’ . SE esiste la Non Località ALLORA
l’Entanglement è una Realtà Fisica e non più una ipotesi paradossale.
--C.H.S.H. : fanno
“ESPERIMENTI” con
“Fotoni Entangled” e
VERIFICANO la Non Località , ma non rispettano tutti i protocolli scientifici e
il grado di accuratezza degli strumenti è ancora molto scadente.
--- ASPECT : fa “ESPERIMENTI” con ‘fotoni Entangled’ attenendosi
‘scrupolosamente’ ai dettami di Einstein, Bohm e Bell; rispetta tutti i protocolli
scientifici; adopera strumentazione accuratissima ; ottiene RISULTATI che
attestano l’esistenza di
CONNESSIONI
NON LOCALI
e sancisce
definitivamente che l’ ENTANGLEMENT è una Realtà Fisica.
--- ZEILINGER : fa ‘Esperimenti’ con macromolecole, estende l’Entanglement.
51
8 - EINSTEIN e l’ Esperimento Mentale EPR
In pochi anni dopo il 1925, la teoria quantistica assume una struttura teorica
rilevante,un formalismo coerente che,per la gran parte dei fisici ,ha lo statuto di
teoria di principio.
Anche Einstein,a partire dal 1931,riconosce l’efficacia della Meccanica quantistica
e la coerenza irrefutabile in sede logica,frutto della sua onestà intellettuale.
Nonostante questo egli non aderisce affatto allo “spirito di Copenaghen” : non
accetta la fine della causalità rigorosa a vantaggio della PROBABILITA’ . Non
accetta l ‘ INDETERMINAZIONE ontologica della realtà fisica proposta da
Heisemberg. NON accetta la COMPLEMENTARIETA’ di Bohr,ovvero il ruolo
dell’apparato di misura e dell’osservatore nell’indagine della realtà
fisica.Paradossalmente questo RELATIVISMO della conoscenza lo lascia
totalmente insoddisfatto.
Per Einstein la Meccanica Quantistica è incompleta !!
La sua prossima strategia consiste quindi nel dimostrarne l’incompletezza.
Nel 1935 propone uno di quegli esperimenti mentali in cui è maestro,insieme a
Podolsky e Rosen,che sarà indicato storicamente come EPR.
ESPERIMENTO
EPR ( EinsteinPodolskyRosen)
Per tutta la vita Einstein rimase ancorato a tre principi seguenti , che credeva
dovessero far parte di qualsiasi buona descrizione della natura , quindi della Realtà:
1 - La teoria che descrive la natura deve essere DETERMINISTICA(*) , anche se
in alcuni casi si deve ricorrere alla ‘’probabilità’’ per poter effettuare predizioni
sui risultati delle osservazioni nel mondo microscopico.
(*) E’ sempre possibile ‘determinare’ e prevedere lo stato fisico di moto di una
qualsiasi particella materiale, di qualunque grandezza.
2 - La teoria dovrebbe includere “tutti” gli elementi della Realtà : ogni attributo
di un sistema fisico che può essere predetto con precisione
SENZA
DISTURBARE IL SISTEMA è un << elemento della Realtà>>.
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3 - La teoria dovrebbe essere LOCALE : quello che accade in un luogo dello
spazio NON può influenzare qualunque altra cosa che stia accadendo in un altro
luogo molto distante.
(*) Con questi assunti di partenza NON poteva giungere alla NON LOCALITA’
La formulazione dell’esperimento mentale EPR venne fatta in termini poco chiari
e difficilmente realizzabili per la tecnologia dell’epoca, ma essenzialmente si può
così riassumere (anche se in tutti i testi viene riportata la versione modificata e
semplificata di Bohm) :
<< Siano date due particelle A e B , correlate tra loro, cioè prodotte dallo stesso
processo di generazione; allontaniamole anche a distanza molto grande, per
esempio una a New York e l’altra a Berlino; supponiamo di fare una MISURA
sulla particella A di posizione e quantità di moto, allora (stando alla Meccanica
Quantistica) ‘’istantaneamente’’ il valore di posizione e quantità di moto dell’altra
particella viene ad essere conosciuto, senza che la misura sulla prima abbia
disturbato la seconda (B).Quindi entrambi gli attributi della particella B sono
elementi della Realtà Fisica; dal momento che la Meccanica Quantistica non
permette ai due attributi così ottenuti (posizione e quantità di moto) di entrare nella
descrizione dello stato della particella ALLORA la teoria è INCOMPLETA.>>
- Secondo Einstein nessun segnale può viaggiare ad una velocità maggiore di c ,
quindi è impossibile che la misura su A determini una la possibilità di avere una
qualunque MISURA e valore su B “istantaneamente”.
--Secondo Bohr il sistema formato dalle due particelle è un
“TUTTO
INDIVISIBILE” , anche se le particelle sono separate da milioni di km .Il sistema
non può essere analizzato in funzione di parti indipendenti
Einstein voleva così dimostrare l’incompletezza della meccanica quantistica,perché
la predicibilità simultanea fa dipendere la realtà della particella B dal processo di
misura attuato sulla particella A , che non perturba in alcun modo B.Nessuna
definizione ragionevole di realtà dovrebbe consentire una cosa simile.A meno che
si voglia accettare l’assurdo : un ‘‘azione a distanza’’ che correla,simultaneamente,
A e B ,violando la legge fondamentale della relatività che nega l’esistenza di
velocità superiori a c , E VIOLANDO SOORATTUTTO L’IPOTESI DI
LOCALITA’ , ritenuta un dogma da Einstein.
----------------------------RIFLESSIONI SUI FONDAMENTI DELLA MECCANICA QUANTISTICA
53
Il realismo e la questione della misura in M.Q: sono ,ancora oggi,problemi aperti e
niente affatto risolti.La rinuncia alla causalità rigorosa non scioglie altri dubbi
altrettanto determinanti.Questa rinuncia impone di riconciliare il micro e il macro :
di spiegare come dall’indeterminismo ontologico del mondo quantistico si passi
alla causalità rigorosa del nostro mondo macroscopico.
La M.Q. richiede quindi una profonda reinterpretazione dei concetti fondanti e
della fisica e della filosofia,pertanto è l’interpretazione della realtà che viene messa
in discussione dai suoi fondamenti.
La situazione culturale,filosofica e scientifica creata dalla M.Q. è un gran
pasticcio,dirà Popper : una gran confusione!!! Ma Popper ,a mio parere,è ancora
troppo filosofo,troppo razionale,troppo kantiano,per veder chiaro in questa
confusione ( soprattutto NON CONOSCE LA MECCANICA QUANTISTICA
!!! confermando i limiti dei filosofi)
Le critiche mosse da Einstein alla M.Q. restano ancora oggi le più valide e
consentono quantomeno di indicare con una certa CHIAREZZA quali sono i
principali problemi scientifici,e soprattutto quali sono i principali problemi
“filosofici”
che scaturiscono dalla nuova
“descrizione”
della realtà
quantistica,quindi bisogna stare attenti : stiamo parlando sempre di una
DESCRIZIONE
del
mondo
fisico,anzi
di
una
sua
parte,quella
microscopica,subatomica e subnucleare.
In una schematizzazione sintetica possiamo dire che sono 3 i maggiori punti
controversi della interpretazione di Copenaghen della M.Q. :
1 - Il DETERMINISMO non è più applicabile.
2 - Il REALISMO e la realtà oggettiva non esistono più
3 -IL PROBLEMA DELLA COMPLETEZZA E LA RICERCA DELLE
VARIABILI NASCOSTE
Tutti convengono che la descrizione della M.Q. è irrefutabile e precisa,per quanto
concerne la realtà quantistica.L’oggetto del contendere è se questa descrizione sia
definitiva o se sia “approssimata” e solo parzialmente completa.
I fisici più irriducibili sostengono che la completezza richiede il ricorso al
determinismo rigoroso :quando ,definito lo stato di un sistema , è possibile
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specificare in modo preciso e univoco il valore di ogni osservabile del sistema
stesso.Ma definire lo stato quantistico di un sistema è un impresa molto ardua,che
dipende da molte variabili.Alcune di queste sono “NASCOSTE” perché
inaccessibili alla osservazione e alla sperimentazione.Ciò rende necessaria la
descrizione “PROBABILISTICA” e approssimata della realtà della realtà fisica
proposta dalla M.Q. , ma non la rende “completa”.
La ricerca di una “teoria delle variabili nascoste “ è la strada giusta ,si pensa,per
completare in senso deterministico la M.Q.
I fautori dell’interpretazione di
Copenaghen cercano di dimostrare la
“completezza” della M.Q. e sarà von Neumann ,nel 1932, che darà una
sistematizzazione logicamente coerente della nuova fisica quantistica.
Il lavoro di von Neumann è così profondo e lucido, e il suo teorema sembra così
solido che per almeno venti anni nessuno oserà sfidarlo.
In realtà il suo teorema non è del tutto corretto,e a dimostrarlo sarà , nel 1952,
David BOHM : elabora una vera e propria teoria delle “variabili nascoste”
rigorosamente deterministica (come piace ad Einstein) e “precisa” ,quanto
l’interpretazione probabilistica della M.Q. .
Secondo Bohm : le probabilità della M.Q: vengono considerate (in analogia con
quelle della meccanica classica) solo come una necessità pratica e non come la
manifestazione dell’impossibilità di una determinazione completa delle proprietà
della materia a livello quantistico.
La teoria delle variabili nascoste di Bohm è una teoria alternativa,che “completa”
la M.Q. e nessuno riesce a trovare punti deboli,ma viene bollata come TEORIA
METAFISICA ,frutto di un pregiudizio ideologico,Il successo d’immagine è
inferiore al suo contenuto intrinseco.
In definitiva,a partire dal 1952, abbiamo 2 teorie fisico-matematiche diverse ma
equivalenti e due INTERPRETAZIONI filosofiche alternative della M.Q. Bohm
ha realizzato almeno una parte del progetto di Einstein,rendendo Completa la M.Q.
.Ma ciò non ha evitato la nascita di nuovi terribili problemi, infatti Bohm salva il
determinismo tanto caro ad Einstein , ma ad un prezzo terrificante(come vedremo) :
l’esistenza di CONNESSIONI NON LOCALI , che violano drasticamente le
condizioni susseguenti alla Relatività, cioè devono esistere COMUNICAZIONI
ISTANTANEE fra particelle nell’Universo anche a miliardi di km ( ma bisogna
precisare che NON sono comunicazioni nel senso tradizionale del termine fisico).
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9 - BOHM : Entanglement e Connessioni NON LOCALI
Bohm semplifica l’ Esperimento Mentale E.P.R. :


l’elemento fisico da analizzare è lo “Spin” dell’ elettrone (*).

Il sistema è costituito da 2 elettroni “Correlati” tra loro con Spin totale
Zero.
Si allontanano i 2 elettroni uno a New York e l’altro a Berlino , con un
processo che non modifica le condizioni fisiche dello spin.
Si effettua la “MISURA” dello spin sull’elettrone A e si trova +1/2 ( ovvero IN
SU ).
Allora “Istantaneamente” lo spin della particella B sarà - ½ ( cioè IN GIU’ ) .
I loro spin sono inesorabilmente CORRELATI ,cioè ENTANGLED ( Uniti per
sempre) ; bisogna precisare che il primo fisico che adoperò la parola
‘’ENTANGLEMENT’’ fu Schrodinger, e forse ne avrebbe fatto a meno, a vedere
cosa è successo dopo.
Nel 1957 Bohm e Ahoronov scrivono un articolo in cui “descrivono”
l’esperimento fatto nel 1949 da Wu e Shaknov , che mostrava la correlazione
tra gli spin di 2 particelle ( nel contesto dell’esperimento mentale EPR ) e ne
danno una spiegazione con la necessità di accettare un comportamento NON
LOCALE
; cioè prevedono con descrizioni matematiche rigorose le
CONNESSIONI ISTANTANEE NON LOCALI ,proprio quell’assurdo paventato
da Einstein.
Specificano comunque che queste connessioni NON sono segnali nel senso
einteiniano, esse trascendono le nostre conoscenze e convenzioni sul trasferimento
di informazioni.
(*) Lo ‘spin’ dell’elettrone è la grandezza che traduce il fatto che una particella
carica che ruota su sé stessa attorno ad un asse, genera un ‘campo magnetico’ la
cui direzione dipende dal senso di rotazione; storicamente si diedero i simboli
rispettivi +1/2 e -1/2 , che si visualizzavano con le frasi : IN SU e IN GIU’
Inoltre, sempre nel 1957, Bohm e Ahoronov imposero un importante condizione
alla preparazione di “Controlli Sperimentali” del paradosso EPR : si sarebbe
dovuto utilizzare un apparato sperimentale con un meccanismo a “scelta ritardata”
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; cioè lo sperimentatore avrebbe dovuto scegliere in quale direzione misurare lo
SPIN ( IN SU o IN GIU’ ; DESTRA o SINISTRA ) solo “DOPO” che le
particelle erano abbastanza lontane , in modo che sarebbe stato impossibile ad una
particella di segnalare all’altra particella quello che stava accadendo.
Aspect avrebbe rispettato tutte le condizioni richieste e imposte , e avrebbe
dimostrato sperimentalmente che l’ ENTANGLEMENT di due particelle ,
lontane tra loro anche a miliardi di chilometri, è un fenomeno fisico REALE ,
NON più una ipotesi esplicativa.
Bohm intuì sempre che il Potenziale Quantico, il contesto Olografico e il
meccanismo dell’ ENTANGLEMENT non si ingenerino solo nel mondo delle
particelle elementari, ma anche quando analizziamo aggregati di molecole
complessi come gli organi biologici,nella Mente stessa dell’uomo, nella sua Psiche
ordinaria , nei fenomeni extrasensoriali (Esp), quindi tutto il campo della
Parapsicologia si può rivedere con le chiavi di lettura del contesto OLOGRAFICO
e dei meccanismi sofisticati dell’ ENTANGLEMENT :
<< Due particelle “separate” distanti tra loro anche miliardi di km, possono
risultare misteriosamente “collegate” (Entangled) cioè INTERCONNESSE :
qualunque cosa accade a una delle due , causa cambiamenti “Immediati”
(istantanei) sull’altra >>
<< Fotoni e particelle, prodotti in uno stesso processo fisico in un modo che li lega
tra loro, rimarranno “ENTANGLED” (cioè “accoppiati” o “Uniti per sempre”) :
se si agisce su uno dei due fotoni il suo gemello, ovunque si trovi nell’Universo,
reagirà a sua volta DI CONSEGUENZA IN MANIERA COMPLEMENTARE
…… ISTANTANEAMENTE ! >>
Bohm esalterà il concetto di ENTANGLEMENT , sarà il primo fisico teorico che
farà rompere il muro della ortodossia ‘’razionale’’ e con lui il misticismo e la
SPIRITUALITA’ saranno ingredienti determinanti nella visione scientifica;
principalmente Bohm chiarisce il fenomeno della INTERCONNESSIONE,
quando di Entanglement ancora non se ne parlava.Entanglement sta anche per
IPERCOMUNICAZIONE e questo aspetto lo chiarirà
Sheldrake, come
trasmissione ‘non verbale’ e istantanea di informazioni interpretabili a distanza
infinita. Altrettanto equivalente ad Entanglement sarà il meccanismo della
RISONANZA MORFICA ed EMPATICA : l’essere ‘’SINTONIZZATI’’ come
in un Entanglement Spirituale (trasmissione di Emozioni Condivise) .
57
10 - BELL e la prova matematica dell’Entanglement
John
Bell
affrontò il problema dell’
EPR
e la questione dell’
ENTANGLEMENT nella forma più semplice rielaborata da Bohm : due elettroni
con spin totale Zero ; decise due punti irrinunciabili :
 il paradosso EPR non era affatto un paradosso.
 La Meccanica Quantistica e l’importanza data da Einstein al Realismo e alla
“Località” non potevano essere entrambe corrette.
Bell elaborò un teorema che doveva assurgere a criterio rigoroso per determinare
la
veridicità dei punti fondamentali del problema dell’
EPR ; LA
FORMULAZIONE DEL TEOREMA si può sintetizzare ed esprimere con una
“Disuguaglianza” :
-2 < S < +2
Il termine S rappresenta il risultato “Numerico” che sintetizza le “misure”
effettuate in Laboratorio che riguardano ‘’esperimenti’’ organizzati per verificare
la veridicità del paradosso EPR.
Ribadiamo che secondo Einstein l’ EPR è un paradosso che attesterebbe
l’incompletezza della M.Q. , che invece dovrebbe essere arricchita aggiungendo
“Nuove variabili nascoste” , per reintrodurre in essa i perduti concetti di
“Causalità” e di “Località” .
Bell suggerì che “SE” le sue disuguaglianze fossero state “VIOLATE” dai
risultati di controlli sperimentali( cioè S sarebbe stato maggiore di +2, oppure
minore di -2), tale violazione avrebbe fornito evidenze a favore della M.Q. e
CONTRO le assunzioni di senso comune sul Realismo e la Località avanzate a
suo tempo da Einstein.
Viceversa “SE” le disuguaglianze fossero state “rispettate” ( S compreso tra -2 e
+2 ) , allora i controlli avrebbero fornito una prova che la M.Q. era sbagliata (era
incompleta) e che la LOCALITA’ era il giusto punto di vista (come intendeva
Einstein).
58
Riassumendo :
1) - Se la disuguaglianza è VIOLATA , cioè se il risultato di un esperimento
Reale, eseguito su particelle o fotoni “ENTANGLED” , è maggiore di +2 ,
oppure minore di -2 , allora questa violazione costituisce una prova della <<
NON LOCALITA’ >> , ovvero l’ ENTANGLEMENT è una realtà fisica.
2) - Se la disuguaglianza NON E’ VIOLATA , ovvero il risultato di un
esperimento Reale è compreso tra -2 e +2 allora ha ragione Einstein, e di
conseguenza la M.Q. è “Incompleta” e le Connessioni sono LOCALI e si
devono trovare le “variabili nascoste” .
Il teorema di Bell è fatto di alternative :
-- O è corretta una teoria LOCALE
incompleta)
a variabili nascoste ( e la M.Q. è
-- O è corretta la M.Q. e quindi la NON LOCALITA’ è una caratteristica
importante nella descrizione del mondo (cioè nella descrizione della Realtà del
mondo fisico) e l’ ENTANGLEMENT è una realtà fisica.
Puntualizziamo che Bell enuncia un teorema matematico in cui è esplicito un “
CRITERIO” per decidere rigorosamente ( o meglio il più rigorosamente possibile)
sui risultati di un esperimento con particelle (elettroni) o fotoni ENTANGLED ,
quindi un criterio oggettivo per decidere quale delle due alternative si deve
accettare.
59
11 – Clauser.Horne.Shimony.Holt.
sperimentale
: la prima verifica
Nel 1969 CHSH lavorano per migliorare le condizioni della disuguaglianza di
Bell ; era accaduto che questi aveva derivato la disuguaglianza da un postulato di
‘Località’ utilizzando un “ipotesi prticolare” ( due particelle in uno stato di
singoletto ) la cui correttezza è molto difficile da ottenere in pratica.
CHSH realizzarono quindi una versione perfezionata che avrebbe risolto il
problema ed eliminato la difficoltà pratica, inoltre avrebbe permesso la
realizzazione di esperimenti in Laboratorio in grado di effettuare “Controlli Fisici”
dell’ EPR attraverso il teorema di Bell.
In sostanza dovevano creare un insieme di apparati che fossero in grado di
generare ( emettere ) coppie di FOTONI ENTANGLED a bassa Energia;
escogitare un modo per ‘’misurare’’ la loro ‘’POLARIZZAZIONE’’ ;
calcolare le predizioni della Meccanica Quantistica sulle ‘’correlazioni’’ di
queste polarizzazioni e mostrare che le correlazioni calcolate ‘’vìolavano’’ la
disuguaglianza di Bell.
Nel 1972 Clauser e Freedman pubblicano i risultati di esperimenti conformi
assolutamente al teorema di Bell : essi realizzano una sorgente di fotoni
“eccitando” atomi di Calcio ; c’è una probabilità finita che quando l’elettrone
dell’atomo torna al suo stato fondamentale emette 2 fotoni ENTANGLED
(CORRELATI TRA LORO), che ripropongono esattamente le condizioni originali
di Einstein e Bohm (furono registrati 1 coppia di fotoni correlati per ogni milione
di coppie prodotte).
Il valore misurato di S (della disuguaglianza di Bell) era in accordo con la
predizione della “Completezza” della M.Q. in quanto superava il limite +2 .
L’esperimento di Clauser e Freedman ( a completamento degli studi di CHSH )
doveva fornire la prima VERIFICA decisiva della natura intimamente NON
LOCALE della Meccanica Quantistica , a tal punto che i fotoni prodotti vennero
chiamati ENTANGLED , proprio perché nel processo della loro generazione
come COPPIA AVREBBERO MOSTRATO UN LEGAME A QUALUNQUE
DISTANZA NELL’UNIVERSO.
60
Finalmente si poteva dare una risposta SCIENTIFICA alla ipotesi di David Bohm
( che l’aveva data solo in forza della sua INTUIZIONE e della sua enorme fiducia
nella INTEREZZA e TOTALITA’ dell’ Universo) :
<< E’ possibile che qualcosa che accade QUI possa ISTANTANEAMENTE far
sì che qualcosa d’altro accada molto lontano LI’ ? >>
LA RISPOSTA E’ SI !!!
Tutti gli esperimenti condotti da allora hanno
“confermato” che : l’
ENTANGLEMENT delle particelle o dei fotoni è REALE ; cioè viene
VERIFICATA la NON LOCALITA’ come elemento caratteristico fondante
della Meccanica Quantistica.
Nel 1978 Shimony e Clauser scrissero un articolo che faceva il punto circa lo stato
della conoscenza di quel bizzarro fenomeno che era per molti
l’
ENTANGLEMENT .
L’articolo analizzava i RISULTATI di “Esperimenti” che erano stati effettuati
sino a quell’anno e stabiliva che in forza di questi si poteva ritenere che l’
ENTANGLEMENT era una REALTA’ FISICA e non più un IPOTESI DI
SPIEGAZIONE (con buona pace di Einstein).
Peraltro restavano aperte alcune questioni di protocollo sperimentale, non
determinanti, che auspicavano ulteriori esperimenti :
1 - In conseguenza diretta della progettazione sperimentale veniva creato un gran
numero di FOTONI NON OSSERVATI .
2 - I RIVELATORI utilizzati e altri strumenti erano di efficienza limitata
(*) FOTONI ENTANGLED
Supponiamo di fornire Energia dall’esterno ad un atomo di Calcio, un elettrone da
un certo livello “salta” al successivo, ma questa situazione è temporanea e dopo
un certo tempo ritorna al livello originario a cui compete l’Energia dello stato
previsto dalla teoria dell’atomo di Bohr; nel far questo deve cedere l’Energia in
eccesso e lo fa ‘’emettendo’’ due fotoni , che quindi si trovano nella stessa
situazione :
<< sono stati generati
dallo
STESSO
PROCESSO
ENERGETICO>> esattamente quello che aveva intuito e previsto Schrodinger, si
suol dire che sono ‘’Correlati’’ , quindi saranno ‘’ENTANGLED’’.
61
12 -ASPECT : la prova definitiva dell’Entanglement
Come Shimony Alain Aspect capì il teorema di Bell meglio della maggior parte
dei fisici, capì anche la disputa Einstein-Bohr : o si rifiuta la completezza della
Meccanica Quantistica o si rifiuta il fatto che gli “stati” reali di due oggetti
SEPARATI sono indipendenti. Se l’Universo ha una natura LOCALE allora
l’informazione necessaria a completare la M.Q. deve essere trasmessa attraverso
certe variabili nascoste pre-programmate.
Precisamente : Einstein aveva congetturato che le correlazioni tra particelle
separate (Entanglement) fossero dovute al fatto che la loro appartenenza ad uno
stesso processo di preparazione e generazione le avesse dotate di VARIABILI
NASCOSTE AD AZIONE “LOCALE”.
Einstein non negava l’evidenza dei fatti, ma rifiutava le ipotesi di Bohr prima e di
Bohm dopo che cozzavano violentemente con i fondamenti della Fisica Classica
(Proprio lui che aveva distrutto il presupposto più ferreo della ASSOLUTEZZA
DI SPAZIO E TEMPO !! )
Bell aveva dimostrato matematicamente(con deduzioni teoriche) che nessuna
teoria a variabili nascoste sarebbe stata in grado di riprodurre tutte le predizioni
della M.Q. , in particolare quelle riguardanti l’ ENTANGLEMENT così come
presentato nella versione di Bohm dell’esperimento EPR .
Aspect comprese un punto chiave : “SAPEVA” che la MQ aveva ottenuto ormai
un successo senza precedenti a livello “PREDITTIVO” (e QUESTO è il punto
indispensabile per la veridicità “SCIENTIFICA)
Si rese conto che l’apparente conflitto, inerente al teorema di Bell, poteva essere
utilizzato , al contrario, per sconfiggere ogni teoria LOCALE a variabili nascoste
(propugnata da Einstein) .
Si dispose , pertanto, a progettare esperimenti con la ferma convinzione che la
teoria della M.Q. con Interconnessioni NON LOCALI ne sarebbe emersa
vincitrice e la LOCALITA’ DEFINITIVAMENTE SCONFITTA.
Bisogna precisare, però, che sia Aspect che Clauser progettarono i loro esperimenti
e gli apparati in modo che fosse la natura ad emettere la sentenza, senza lasciare
che alcun preesistente “Pregiudizio” di parte potesse influenzare in alcun modo
l’esito dell’esperimento.
Lo scopo di Aspect era “Realizzare” un esperimento di QUALITA’
SUPERIORE , che gli avrebbe permesso di riprodurre la versione di Bohm
62
dell’esperimento mentale di EPR nel modo più fedele possibile (che da nessun
altro prima era stato ottenuto) e soprattutto
MISURARE le
<<
CORRELAZIONI>> di questi dati.
A tal scopo fece una serie di esperimenti a Orsay (Parigi) utilizzando atomi di
Calcio eccitati come sorgente di
FOTONI
ENTANGLED
; mostrò
inequivocabilmente che la disuguaglianza di Bell viene VIOLATA , fornendo
una prova o meglio una VERIFICA sperimentale INCONFUTABILE a
sostegno del carattere NON LOCALE della Meccanica Quantistica.
(*) Per poter controllare l’ EPR bisogna considerare la possibilità che in qualche
modo i due Analizzatori di Polarizzazione (dei fotoni ) , posti agli angoli opposti
del Laboratorio potessero “scambiarsi dei segnali” ; l’apparato sperimentale di
Aspect risolveva questo problema : egli utilizza sia la tecnologia LASER sia uno
schema sperimentale notevolmente migliorato, rispetto a CHSH, che avrebbe
chiuso una grave falla nelle procedure di MISURA .
Aspect fornisce una DIMOSTRAZIONE COMPLETA sotto forma di
VERIFICA SPERIMENTALE della misteriosa natura NON LOCALE dell ‘
UNIVERSO INTERO.
Vediamo in dettaglio come è arrivato a questo risultato STORICO :
1° -- Mise in piedi una sorgente di
elettroni di Bohm)
“Fotoni Correlati” ( che sostituivano gli
2° -- Costruì specchi , lenti, analizzatori di polarizzazione e Rivelatori di fotoni,
con scrupolosa precisione.
3° -- Analizzò con attenzione l’ Esperimento mentale EPR : il teorema di Bell
non è direttamente applicabile se si considerano le grandezze fisiche correlate
delle particelle quali POSIZIONE e QUANTITA’ DI MOTO (messe in gioco
da Einstein) poiché possiedono un insieme “Continuo” di valori.
Mentre Bohm sostituisce queste ultime con la “MISURA” dello ‘spin’ ( che
invece assume valori “Discreti” ) e soddisfa e rende valida la disuguaglianza di
Bell , Aspect opta per i FOTONI correlati.
Infatti dopo aver ponderato a lungo il problema, giunse alla conclusione che il
modo migliore di risolvere l’enigma EPR era quello di utilizzare “FOTONI
OTTICI” e misurare la POLARIZZAZIONE DEI FOTONI in coppie correlate
(ENTANGLED).
Tra il 72 e il 76 erano stati fatti esperimenti di questo genere da Fly e
Thomson e da Clauser e Horne , ma NON si avvicinavano in maniera completa
alle richieste dell’ Esperimento Mentale di Einstein.
63
4° -- Aspect alla fine REALIZZO’ UN ESPERIMENTO (suggerito da Bohm e
Aharonov nel 57) in cui la direzione di polarizzazione degli Analizzatori sarebbe
stata definita “DOPO” l’emergere dei fotoni dalla sorgente e durante la loro fase
di volo : quindi l’orientamento della polarizzazione dei fotoni viene scelto sia in
MODO CASUALE sia CON RITARDO , per evitare ogni sia pur remota
possibilità di una “comunicazione” che possa trasferire effetti da una parte
all’altra del sistema.
5° -- Con lo schema di misura notevolmente migliorato i RISULTATI ottenuti
furono ancora più precisi e convincenti; la disuguaglianza di Bell venne
VIOLATA con uno scarto superiore a 40 volte la deviazione standard(che assicura
validità quasi assoluta).Le evidenze a sostegno della MQ e della NON
LOCALITA’ erano schiaccianti e andavano ben oltre ogni ottimistica aspettativa;
pertanto l’ Entanglement è una realtà fisica.
<< L’ ENTANGLEMENT è un ‘’legama a distanza’’, acquisito o innato,
generato da un processo , per cui 2 entità possono comunicare
‘’ISTANTANEAMENTE’’ per ‘Risonanza Empatica’ e saranno ‘’Unite per
sempre’’ >>
64
13 – GISIN e ZEILINGER : la conferma ulteriore
L‘ulteriore capitolo della storia del misterioso fenomeno dell ‘ ENTANGLEMENT
è stato scritto da Nicolas Gisin dell’Università di Ginevra e da Anton Zeilinger
dell’ Università di Vienna.
Gisin è stato sempre attratto dal mistero dell’Entanglement , intorno al 1970
incontrò John Bell al CERN e fu molto impressionato dalla sua personalità , che
definì ACUTA e IMPRESSIONANTE ; riconobbe immediatamente che il
lavoro di Bell era un risultato rivoluzionario per la FISICA TEORICA , e scrisse
vari articoli incentrati sul teorema di Bell, dimostrando importanti risultati sugli
stati “Quantistici” .
Tornò a Ginevra e cercò di combinare la passione per la fisica quantistica con il
lavoro conosciuto sulle fibre ottiche, e prese contatti con le compagnie Telefoniche
sulla trasmissione di segnali, quindi cominciò a progettare ESPERIMENTI per
controllare ‘’empiricamente’’ la << disuguaglianza di Bell >> .
L’esperimento di Aspect venne realizzato entro i muri di un laboratorio; seguendo
le sue orme Zeilinger e il suo gruppo estesero il contesto entro il quale
‘’controllare’’ l’esistenza dell’ Entanglement ad un centinaio di metri,
realizzando l’esperimento attraverso vari edifici che si trovavano intorno al loro
laboratorio a Vienna.
Gisin aveva però intenzione di andare oltre, ma prima progettò un esperimento che
avrebbe imposto ai fotoni ‘’Entangled’’ di viaggiare per 35 metri ancora in
laboratorio, ma con tecniche più raffinate , sfruttando le fibre ottiche.
Successivamente realizzò il suo ambizioso esperimento, la cui scala di grandezza
sarebbe stata senza precedenti : fece viaggiare i fotoni entro un cavo a fibra ottica ,
disteso da un luogo a un altro lontano circa 16 km ; affrontò l’esperimento senza
preconcetti, avrebbe accettato qualunque cosa : sia la conferma della validità della
Meccanica Quantistica, sia una prova a favore di Einstein.
Il risultato fu una schiacciante CONFERMA dell’ Entanglement ; la
disuguaglianza di Bell venne utilizzata una volta di più per fornire argomento a
sostegno della NON LOCALITA’ .
65
14 -- ROSENBAUM e ZEILINGER : L ‘ Entanglement
nel Mondo Macroscopico
Tom Rosembaum è un insigne professore di fisica dell’Università di Chicago e
faceva parte dell’avanguardia di fisici sperimentali a cui piaceva esplorare i limiti
del “disordine” nella fisica della materia ‘condensata’ , alle bassissime
temperature in cui gli atomi rallentano enormemente il loro movimento.
Egli rimase affascinato dalla recente scoperta che, quando vengono raffreddati, i
sistemi disordinati a temperatura ambiente rivelano una vena straordinaria : per una
volta iniziano ad agire ‘’di concerto’’ , come SE SANNO !!!
A condividere la curiosità di Rosenbaum sulle strane proprietà dei composti
cristallini a bassissime temperature c’era una giovane studentessa di nome
Sayantani Ghosh, originaria dell’India.
Fecero esperimenti intorno al 2002 e pubblicarono relazioni su “ Science “ , e si
avvalsero della necessaria ‘simulazione al computer’ , e si imbatterono in una
stranezza : quello che avevano osservato nel piccolo cristallo, trattato a bassissime
temperature, non era un manufatto , bensì qualcosa di ‘’reale’’ che avevano
riprodotto nella simulazione e il tutto NON ubbidiva alle normali e conosciute
leggi della fisica; invece GLI ATOMI ERANO ALLINEATI SECONDO UNA
LEGGE CHE GIACEVA COMPLETAMENTE IN ESSI STESSI !!
Sayantani disse a Rosenbaum : << Gli atomi avevano sempre ‘ignorato’ lei, ed
erano invece controllati dall’attività dei loro vicini !!! >> ; che gioia avrebbero
dato a David Bohm che 50 anni prima aveva intuito tutto questo nello studio dei
gas di elettroni, e potè fare solo ipotesi azzardate, ma la Storia premia gli audaci.
L’unica spiegazione era che gli atomi del campione cristallino si organizzassero
internamente e si comportassero come un singolo atomo gigante; tutti gli atomi
DOVEVANO
ESSERE
IN
RELAZIONE
DI
RECIPROCO
ENTANGLEMENT !!!
Rosenbaum organizzò un nuovo scritto e mandò una relazione , a fine 2002, a
Nature , che dopo quattro mesi pubblicò lo scritto : l’ Entanglement fa il suo
ingresso nel principale giornale scientifico del mondo !!!
La fortuna volle che uno dei revisori dello scritto fu Vlatko Vedral , che faceva
parte di un piccolo gruppo che a Vienna lavorava sulla ‘fisica quantistica’ di
frontiera, tra cui proprio l’ Entanglement. Paradossalmente egli aveva ‘’previsto’’
per primo le considerazioni che Rosenbaum fece 3 anni dopo, ma in uno studio
‘’teorico’’ ; si può immaginare la frustrazione con cui fece il commento ai
‘’risultati’’ di Rosenbaum e Satyanami : << La fisica quantistica è accettata
66
come lo strumento più accurato per descrivere come gli atomi si trasformino in
molecole, e dal momento che la relazione molecolare è la base di tutta la chimica, e
la chimica è la base della filosofia, LA MAGIA DELL ‘ ENTANGLEMENT
potrebbe essere la CHIAVE della VITA stessa >>
N.B. : a me è andata peggio ! io ho intuito TUTTO questo e molto altro ancora
PRIMA di conoscere la storia dell’ Entanglement, e non ho mai pubblicato
NULLA , e nessuno conosce questo.
Secondo Benni Reznik , fisico teorico presso l’Università di Israele, anche lo
spazio vuoto che ci circonda palpita di particelle ‘’correlate’’ col meccanismo di
Entanglement. Fu lui il primo ad ipotizzare che l’interazione costante delle
particelle quantiche con il Campo del Punto Zero ( vedi paragrafo 61 Bohm)
potrebbe essere il contesto in cui il meccanismo degli ‘’effetti NON LOCALI’’
DELL’ENTANGLEMENT tra le particelle consentirebbe ad una particella di
essere in contatto o in ‘’Relazione’’ con tutte le altre in ogni istante. Questo
significherebbe che la Materia dell’ Universo sarebbe tutta INTERCONNESSA e
potenzialmente ‘’correlata’’ nell’intero Cosmo. Aggiunge ancora che : <<
riconoscere l’esistenza del Campo del Punto Zero e dell’Entanglement offre un
“meccanismo” già pronto attraverso il quale i segnali generati dal potere del
PENSIERO possono essere ‘’captati’’ da qualcun altro a migliaia di chilometri di
distanza ‘’istantaneamente’’ >> .
-------------------------Precisazione : sto scrivendo queste righe, tratte dal libro
‘’La scienza
dell’intenzione’’ , alle ore 16,40 del giorno 19 Agosto 2009 , mentre le mie
intuizioni che hanno portato a questo mio settimo libro sono originate e sono state
trascritte nel Novembre del 2006, il libro citato della Mc Taggart è stato
pubblicato nel Settembre 2008.
----------------------------Anton Zeilinger prese particolarmente a cuore il lavoro che Vedral aveva recensito,
e continuò le sue ricerche ed i suoi esperimenti sull’ Entanglement; fece un
adattamento dell’esperimento della doppia fenditura di Young, in cui egli utilizzava
‘’molecole’’ invece che particelle subatomiche o fotoni, inizialmente scelse il
FULLERENE , un gruppo di molecole ‘’giganti’’ composte da 60 atomi di
Carbonio.
I risultati furono inequivocabili : ogni molecola dimostrò la capacità di creare
figure di interferenza CON SE STESSA !!! Esattamente come gli elettroni e i
fotoni !!! Zeilinger e il suo team continuarono ad indagare alcune altre molecole
che avevano dimensioni doppie e forma bizzarra per verificare se anche le
molecole dalla geometria asimmetrica esibissero le stesse “proprietà magiche”.
Scelsero il gigantesco ‘’Carbonio fluorurato’’ , molecole composte da settanta
atomi di Carbonio a forma di pallone da football, e la “Tetrafenilporfirina”
(presente nella clorofilla) con più di cento atomi ; queste entità risultano essere le
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più grandi molecole conosciute nella Terra : ancora una volta, ognuna produsse
una figura di interferenza CON SE STESSA !!!
Fino a tutto il 2005 il team di Zeilinger dimostrò ripetutamente che le molecole
potevano trovarsi in due luoghi ‘’simultaneamente’’ , che rimanevano in uno stato
di ‘’sovrapposizione’’ anche su questa grande scala; avevano dimostrato
l’inimmaginabile ( per gli accademici ortodossi razionali e popperriani) : i più
grandi componenti della materia fisica e delle cose ‘’VIVENTI’’ esistono e danno
luogo alle CONNESSIONI NON LOCALI e quindi l’Entanglement NON è
una prerogativa del mondo microscopico ( tutto intuito e previsto 50 anni prima da
David Bohm).
Questi ultimi due lavori dimostrano in modo inequivocabile quale sia la CHIAVE
di lettura di tutti i fenomeni che saranno per esteso descritti successivamente,
avendo coinvolto centinaia di lungimiranti studiosi di differenti discipline, in cui il
denominatore comune è : I PENSIERI POSSONO USCIRE DALLA NOSTRA
MENTE E INFLUENZARE LA MATERIA SOLIDA O A MAGGIOR
RAGIONE LA MENTE DI ALTRE PERSONE !!!
RIFLESSIONI : Galileo fu considerato ‘’eretico’’ dalla CHIESA e dovette
attendere per essere riconosciuto anche nel mondo scientifico ; questo dramma si
perpetua : oggi scienziati coraggiosi come Bohm, Pribram, Sheldrake, Popp e
tutti quelli che presenterò nella terza parte, sono considerati “eretici” dalla
CHIESA della RAGIONE, occorrono più di 50 anni per mettere a punto le
verifiche e le conferme di INTUIZIONI straordinarie di uomini straordinari, e
nonostante questo ANCORA la maggioranza degli scienziati ortodossi e
accademici non si rende conto di quanto la Scienza sia cambiata, le conoscenze
sono adesso tutte concordi in un'unica direzione, e loro a difendere le roccaforti del
sapere o meglio del POTERE .
68
PARTE
SECONDA
L ‘ UNIVERSO OLOGRAFICO :
UN OCEANO DI ENERGIA
IN ENTANGLEMENT TOTALE
La TRAMA della VITA : dalle Origini
dell’ Universo alle grandi Galassie. Dal
sistema Solare al pianeta TERRA . Dalla
Materia ai primi Organismi Vegetali e
Animali . Dalla Vita dell ‘ Uomo alla Mente
e alla Coscienza.
TUTTO accade in un Universo
OLOGRAFICO ‘’Interconnesso’’ , VIVO ,
e Intelligente nel quale tutte le cose e tutti gli
ESSERI Viventi ‘’Comunicano’’ tra loro
grazie a sofisticati Meccanismi di
ENTANGLEMENT in un Oceano di ENERGIA
.
69
A - LA VISIONE OLOGRAFICA
1-- BOHM : La nuova Interpretazione della Meccanica
Quantistica
a-POTENZIALE QUANTICO E CAMPO DEL PUNTO ZERO
Bohm , come Einstein , aveva una “struttura interiore squisitamente filosofica” ed
aveva motivazioni non parziali, ma che si riferivano a “motivazioni profonde” e
principi generali di vastità ben superiore a quella a cui erano avvezzi i semplici
“ricercatori” delle Università ( che cercavano solo ‘descrizioni’ di singoli
argomenti specifici, senza alcun legame con una visione ‘totale’ , quindi privi
completamente di quell’approccio filosofico e religioso oltre che estetico che
invece distingueva Einstein).
Bohm trovò particolarmente interessante lo strano stato di interconnessione che
sembrava esistere fra eventi subatomici apparentemente privi di relazione; era
anche sorpreso come la maggior parte dei fisici tendeva a dare poca importanza al
fenomeno.
Uno degli esempi più importanti di interconnessione rimase nascosto in una delle
supposizioni di base della Meccanica Quantistica per molti anni, e lo si deve
proprio a Niels Bohr : egli fece notare che, se le particelle subatomiche esistono
soltanto in presenza di un osservatore,allora non ha senso parlare delle loro
proprietà “prima” di essere osservate;ma questo turbava moltissimo i fisici; se l’atto
dell’osservazione aiutava in effetti a creare quelle proprietà, che implicazioni aveva
questo per il futuro della Scienza ?
Nel 1935 Einstein aveva fatto conoscere l’ EPR ed aveva spiegato il problema
della “comunicazione istantanea” fra le particelle affermando che nulla può
viaggiare a velocità maggiore della luce,perché si romperebbe la barriera del tempo
aprendo la strada ad infiniti paradossi,quindi Bohr stava sbagliando.
Bohm rimase sorpreso che Einstein basava la sua argomentazione su un errore,
invece di accettare la possibilità della “comunicazione istantanea” e quindi della
“interconnessione” a distanza ( la temuta NON LOCALITA’ ) che si spiegava con
l’ ENTANGLEMENT.
La cosa paradossale è che l’opinione di Bohr che i sistemi subatomici sono
“indivisibili” ha implicazioni altrettanto profonde riguardo alla natura della realtà;
ironicamente queste implicazioni furono anch’esse ignorate, e nuovamente
l’importanza potenziale dell’interconnessione fu tenuta nascosta.
Nel 1947 Bohm accettò un incarico alla “Princeton University” , e lì estese la
ricerca sullo studio degli elettroni nei metalli; ma soprattutto conobbe e frequentò
70
Einstein; si accorse che il moto degli elettroni era ‘’sapientemente orchestrato’’
come se essi sapessero quello che dovevano fare, era un INSIEME DI
INTERCONNESSIONI ancora sconosciute.
Sia il suo percepire l’importanza della interconnessione che la crescente
insoddisfazione riguardo ad altre opinioni prevalenti nei fisici, fecero sì che Bohm
divenisse sempre più turbato dall’interpretazione di Bohr circa la teoria Quantistica.
DECISE DI METTERE A FRUTTO LE SUE CONOSCENZE SCRIVENDO UN
LIBRO DI TESTO sulla teoria dei quanti, e ne inviò una copia a Bohr ed una ad
Einstein.
Bohr non gli rispose , Einstein ne fu così entusiasta da invitarlo a parlarne assieme,
per quanto chiara gli sembrò la sua teoria; e per come ad entrambi non soddisfava
la teoria di Bohr, che non aveva una motivazione né una cornice concettuale
“filosofica”, né tantomeno “mistica”; specialmente li turbava il fatto che essa non
fornisse alcun modo reale per concepire la struttura di base del mondo.
Era inevitabile poiché abbiamo già detto che sia Bohm che Einstein avevano una
struttura interiore squisitamente filosofica e le loro motivazioni non erano parziali
ma essi cercavano spiegazioni profonde e principi generali .
Nel 1951 si accinse a cercare una alternativa alla interpretazione di Bohr della
Meccanica Quantistica : come presupposto iniziale assunse che le particelle
“esistessero anche in assenza di osservatori”; inoltre egli presuppone che esista una
‘REALTA PROFONDA’ soggiacente il muro inviolabile del mondo quantistico
di Bohr, un livello “Sub-quantistico” ancora in attesa di esser scoperto dalla
Scienza.
Con queste premesse ipotizzò l’esistenza di un nuovo CAMPO associato ad un
POTENZIALE QUANTICO che, come la Gravitazione di Einstein , pervadeva
tutto lo spazio, cioè l’intero l’Universo !!
L’esistenza di un Potenziale implica la presenza necessaria di un “Campo”, che
oggi viene chiamato “CAMPO DEL PUNTO ZERO” (ZPF) , e dà luogo ad un
vastissimo “Oceano di Energia” .
Questo “Campo” è soggiacente al mondo della Materia e potrebbe estendersi
anche su un dominio “iperdimensionale” , ed è stato stimato che la sua densità di
Energia è incommensurabilmente alta.
Ciò dimostra che la materia del mondo in cui viviamo è solo una ‘transitoria
cristallizzazione tridimensionale’ di una Energia che proviene da lontano, che
governa l’Universo intero e tutte le ‘forme di vita’ in esso.
Questo Potenziale Quantico porta l’Informazione dell’ambiente “Globale” e
fornisce direttamente le CONNESSIONI “NON LOCALI” , istantanee,tra gli
elementi quantistici (Entanglement); questo Potenziale vedremo che ha incredibili
proprietà “SISTEMICHE” ed “OLISTICHE” .
71
Bohm riteneva che il Potenziale Quantico guidasse le particelle quantistiche in
maniera “NON Meccanica”, e in un primo tempo aveva ipotizzato l’esistenza di un
fluido subquantistico con il quale le particelle potevano scambiare Energia.
Quest’ultimo è un termine che descrive qualcosa di simile ad una funzione d’onda,
che fornisce “Informazione” alle particelle tramite un “LEGAME” con il resto
dell’ Universo (Entanglement).
Questo Potenziale Quantico è inoltre responsabile della dualità onda/corpuscolo e
di tutti gli altri peculiari paradossi della Meccanica Quantistica; in particolare è in
grado di descrivere gli effetti “Non-Locali” dell’esperimento EPR.
In base alle proprietà del Potenziale Quantico da lui dedotte nel suo modo di
interpretare l’equazione di Schrodinger, Bohm giunge ad introdurre (per la prima
volta in fisica) quello che si può chiamare un vero e proprio CAMPO DI
INFORMAZIONE , in cui le particelle in esso immerse sono sì in continua
trasformazione, ma sono continuamente e costantemente
“Informate”
sull’ambiente che le circonda.
Il “CAMPO” INFORMATIVO conferisce al Potenziale Quantico un ulteriore
ruolo : è un energia debole ma altamente informata, in grado di dare forma ad una
grezza Energia “Non formata”.
Bohm ripeteva sempre : << Lo spazio non è vuoto, è un ‘plenum’ che permette
l’esistenza di ogni cosa, inclusi noi stessi; l’Universo NON è SEPARATO da
questo mare Cosmico , da questo Oceano di Energia, esso è un increspatura sulla
superficie, una specie di “area di eccitazione” nel mezzo di un Oceano
incomparabilmente più vasto. >>
Egli giunge ad introdurre questa nuova entità, questo Campo, studiando
l’equazione di Schrodinger ( che è centrale nella Meccanica Quantistica) e con
l’ausilio di procedure rigorose matematiche distingue 2 termini molto differenti :
 un termine ‘classico’ che riproduce la fisica di Newton
 un termine ‘non classico’ che chiamò proprio “Potenziale Quantico”.
Quest’ultimo è un termine che descrive qualcosa di simile ad una funzione d’onda,
che fornisce “Informazione” alle particelle tramite un “Legame” con il resto
dell’Universo.
In base alla proprietà del Potenziale Quantico da lui dedotte nel suo modo di
interpretare l’Equazione di Schrodinger, Bohm giunge ad introdurre quello che si
può chiamare un vero e proprio “Campo di Informazione” in cui le particelle in
esso immerse (quindi tutto il mondo materiale) sono sì in perenne trasformazione,
ma sono continuamente e costantemente
“Informate” sull’ambiente che le
circonda.
Ma questo ambiente NON è solo un ambiente ‘Fisico’ ma anche una “ENTITA’
“ NON MATERIALE che trascende tutto lo spazio in una “unità senza tempo” ;
in tal modo mostra come la Fisica possa coesistere rigorosamente con la presenza
72
di REGNI PIU’ ELEVATI DI VERITA’ , ORDINE ed ESISTENZA, nei quali
il concetto di ETERNITA’ inizia ad assumere un ruolo importantissimo.
Il concetto di ‘informazione’ è dunque posto da Bohm accanto all’Energia ed alla
Materia, come un fattore “soggiacente” ai processi dell’Universo.
Per lui la struttura della realtà Cosmica è composta da due fattori : una struttura di
forze che governano la Materia ( più che forze saranno i “campi” dell’equazione
di Einstein) ed un “Apparato di guida” ( il campo ZPF ) che fornisce al mondo
della materia l’informazione su come muoversi; il primo predomina sul secondo nel
mondo Macroscopico, il secondo nel mondo Microscopico dove l’osservatore è
‘compartecipe’ della realtà osservata in maniera più evidente ed efficace.
Infatti anche il mondo Macro, essendo formato da un numero infinito di elementi
microscopici, è guidato da un “Campo di forma” ( che possiamo pensare
coincidente con il Campo Morfogenetico di Sheldrake e con il Campo Energetico
Universale di Barbara Brennan, oltre che con l’Inconscio Collettivo di Jung) che
ad ogni istante guida la materia su come evolversi e trasformarsi, e tutto lo fa nello
spazio e nel tempo ordinario e le leggi della Fisica Classica ne descrivono le
operazioni.
Nel mondo Microscopico , invece, si trascende lo spazio ed il tempo, e gli elementi
percepiscono la guida e l’informazione in maniera “istantanea” e la fisica che la
descrive tiene conto di “CONNESSIONI” NON LOCALI (Entanglement); in
questo pre-spazio
NON ESISTE DISTINZIONE TRA SPAZIO, TEMPO,
MATERIA, ENERGIA
…… COSCIENZA !
realizzando così quella
identificazione essenziale MENTE-MATERIA-VITA !!!
A un certo punto Bohm si domandò se potesse esistere una struttura complessa
“prima del tempo e dello spazio” , o meglio ancora “soggiacente” ; in cui lo spazio
potesse essere il “risultato medio” di una serie di fenomeni dinamici complessi
provenienti da una sorta di “prespazio”.
Con questo in mente si dedicò alla formulazione della teoria del cosiddetto
“ORDINE IMPLICATO” , una estensione della ipotesi del Campo ZPF dalle
particelle del mondo microscopico all’UNIVERSO nella sua
‘totalità’ e
‘interezza’ .
Il suo obbiettivo è quello di esplorare l’ordine
‘più profondo’
NON
MANIFESTO secondo una concezione in cui il mondo reale è strutturato tramite i
medesimi principi : con il TUTTO “implicato” in ciascuna sua PARTE.
Per comprendere l’Ordine Implicato, secondo la nozione di “totalità ininterrotta”,
cioè l’ORDINE NON MANIFESTO, Bohm ha trovato necessario considerare la
COSCIENZA un carattere essenziale, da tenerne conto nella sua teoria.
Quindi egli vide MENTE e MATERIA (COSCIENZA e VITA) come
interdipendenti e correlate; esse sono proiezioni, che si implicano e racchiudono
reciprocamente,di una Realtà Superiore che non è né Materia né Coscienza.
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Le leggi fisiche primarie possono essere spiegate facendo riferimento ad un
“Ordine Implicato Non Svolto” , che esiste ad uno stato “NON Manifesto” ed è il
fondamento su cui si regge tutta la “Realtà Manifesta” , realtà che a sua volta
viene definita “Ordine Esplicato Svolto”.
Bohm dichiara che la visione OLOGRAFICA dell’UNIVERSO è un trampolino
di lancio per cominciare a comprendere gli ordini “implicato non svolto” ed
“esplicato svolto” : ogni parte è l’esatta rappresentazione dell’intero e può essere
usata per ricostruire l’ologramma nella sua “INTEREZZA” .
L’INTERO Universo appare come un “Rete dinamica di sistemi energetici
interconnessi e inseparabili” ; non possiamo più concepire (logicamente) l’idea di
“Parti” , quindi noi non siamo “parti separate” dall’intero : siamo proprio ……
l’ INTERO !!!
La realtà fondamentale è la inseparabile interconnessione Quantistica dell’
Universo TUTTO , le parti hanno un comportamento relativamente indipendente e
sono solo forme particolari e contingenti dentro questo TUTTO.
L’ ORDINE IMPLICATO risuona da un “Campo di Energia” che è ancora più
grande e che è il regno del puro Potenziale Quantico, cioè da un Campo del Punto
Zero (ZPF) ; in questo ZPF coincidente con l’Universo Olografico e NON
Locale perfino il tempo e lo spazio non possono essere intesi come reali; perché
concetti come la “Località” scompaiono in un Universo in cui “ NULLA E’
REALMENTE SEPARATO DA NESSUN ALTRA COSA” , che è lo stesso di
affermare come << ogni cosa è in relazione con tutto il resto >> !!!
Il tempo e lo spazio vanno visti come “Proiezione” di un ordine “più profondo” ,
che unisce le parti apparentemente frammentate di un TUTTO ; nei suoi livelli più
profondi la realtà diventa un enorme “OLOGRAMMA” in cui passato, presente e
futuro esistono “simultaneamente” e convivono in un unico TUTTO che
comunica con sé stesso in maniera ISTANTANEA grazie al ‘Campo
Informativo’ connesso al Potenziale Quantico (ZPF).
L’ Universo Olografico nel suo livello più profondo non contiene spazio e tempo
ma solo COSCIENZA (Consapevolezza), mentre tutto il resto, la frammentazione
della Realtà, viene percepito (tramite proiezione) nell’ ORDINE ESPLICATO in
relazione dinamica con il mondo dell’Ordine IMPLICATO non manifesto.
Al tempo di Bohm non vi erano studi sulle proprietà del cervello di avere l’analogo
della “Propriocezione” ( la capacità di percepire il nostro corpo nello spazio e nel
tempo) cioè la “propriocezione del pensiero : la possibilità di percepire ‘il
processo del pensare” nello spazio e nel tempo.
Bohm fu un precursore, con Pauli, della possibilità che si aveva di adoperare le
conoscenze di Fisica Quantistica per comprendere meglio i processi della psiche,
della mente, del cervello, perché tutto ciò che esiste ‘materialmente’ , ed è per
questo “Esplicato” (Manifesto) ha un suo corrispettivo in ciò che esiste
“Spiritualmente” ( nel pensiero).
74
Due realtà -- quella della “Materia” e della “Coscienza” -- che interagiscono in
maniera “sincronica” e ‘armoniosa’ e che Bohm intendeva descrivere con un
“modello fisico-matematico” in grado di offrire una interpretazione “Unificante”.
Non è importante se vi sia riuscito o no, il dato più interessante è che questi
ARDITI scienziati , che corrono sulle ali della libertà intellettuale, concepiscono
ipotesi e teorie straordinarie, nelle quali ha la centralità il bisogno di UNITA’ di
TUTTE LE COSE, in Einstein e Bohm questo aspetto è dominante in tutte le loro
argomentazioni, e per tutta la vita seguirono questo intendimento, e per questo il
valore di tutto quello che ci hanno lasciato in eredità è inestimabile,
incommensurabile e ne faremo tesoro.
b) L’ ORDINE IMPLICATO E L’ UNIVERSO OLOGRAFICO
La scoperta dell’Ologramma eccitò Bohm grandemente, perché gli fornì un
nuovo modo di osservare molti dei problemi che aveva preso in considerazione.
Questo gli permise di riunire tutti i vari elementi raccolti nei suoi anni di attività
scientifica; la metafora dell’ologramma, col suo “potere esplicativo”, sembrava
fatto apposta per il suo scopo, era proprio “un nuovo modo” di comprendere
l’ordine celato nella natura del mondo fisico.Più Bohm ci pensava, più si
convinceva che l’UNIVERSO effettivamente impiegava principi olografici nelle
sue operazioni : <<era esso stesso una sorta di ologramma fluttuante >> e questa
comprensione gli permise di cristallizzare tutte le sue varie intuizioni in un insieme
illimitato e coesivo.
La Visione Olografica dell’Universo trasformò il suo modo di guardare la realtà.
Infatti , secondo lui, la realtà tangibile della nostra vita quotidiana è in effetti una
sorta di immagine olografica : sotto di essa vi è un ordine di esistenza più
profondo, un livello di realtà vasto e più fondamentale, che dà origine a tutti gli
oggetti e le apparenze del nostro mondo fisico (questo è un ordine “implicato” o
celato) che ha un suo corrispettivo al nostro livello di esistenza manifesto come un
ordine “esplicato” o svelato.Bohm vede la manifestazione di tutte le forme dell’
UNIVERSO come il risultante di un infinito celarsi e svelarsi tra questi due
ordini.
L’ esistenza di un ordine più profondo e organizzato olograficamente spiega
inoltre perché la realtà diventi “NON _ LOCALE” al livello sub-quantistico.
Infatti quando qualcosa è organizzato olograficamente ogni parvenza di
localizzazione crolla : dire che ogni parte di una sia pur piccolissima porzione
contiene la “totalità” dell’informazione contenuta nell’ INTERO è in effetti
soltanto un altro modo di dire che l’informazione è distribuita
NON
LOCALMENTE .
75
Quindi se l’Universo è organizzato secondo principi ‘olografici’ , ci si deve
aspettare che anch’esso possegga proprietà NON LOCALI , essendo una
vastissima e oceanica “interezza” .
Poiché ogni cosa nel Cosmo è costituita dal materiale ininterrotto dell’ Ordine
Implicato, Bohm ritiene che considerare l’Universo composto da “parti” è
altrettanto assurdo quanto considerare i diversi getti in una fontana “separati”
dall’acqua dalla quale provengono.
Dividere la realtà in “Parti” e poi dare un nome a quelle “Parti” è sempre
arbitrario, è un prodotto ( ed una necessità) della convenzione di elencare e
classificare, perché dalle particelle sub-atomiche ad ogni altra cosa nell’
UNIVERSO ‘nulla’ è separato, le une dalle altre, più di quanto non lo siano i
diversi motivi decorativi di un tappeto.
Infatti l’Universo è proprio un “TESSUTO” , una rete infinita e ininterrotta di
interconnessioni in cui << nulla è realmente separato da nessun altra cosa >>.
Bohm fa compiere un passo da gigante alla idea della continuità spazio-temporale
di Einstein (nella quale spazio e tempo sono armoniosamente congiunti e “parte”
di un insieme più vasto).
Egli dice che TUTTO nell’Universo è parte di una continuità : nonostante
l’apparente separatezza delle cose al livello esplicato e manifesto, tutto è un
estensione indivisa di ogni altra cosa, ed alla fine anche gli ordini esplicato ed
implicato si fondono l’uno nell’altro.
Analogamente Bohm crede che dividere l’Universo in cose VIVENTI e NON
VIVENTI (inanimate) sia altrettanto limitato riduttivo e privo di significato.
La materia animata (umana e animale) e quella inanimata (vegetale e materiale)
sono inseparabilmente intrecciate (Entangled), ed anche la VITA è celata in ogni
parte dell’ Universo, in forme infinitamente variegate e differenti.
Perfino una roccia è VIVA in qualche modo ( sicuramente diverso da come vivi
siamo noi uomini), poiché la VITA E L’INTELLIGENZA sono presenti non solo
IN TUTTA LA MATERIA , ma nell’’Energia, nello spazio, nel tempo, nella
struttura dell’intero Universo e in tutto ciò che è compreso nell’ INTERO e che
erroneamente consideriamo come cosa ‘separata’.
Inoltre la COSCIENZA è presente nelle diverse gradazioni del celarsi e svelarsi in
tutta la MATERIA.
L’idea è che la COSCIENZA e la VITA siano insieme celati in ogni parte dell’
UNIVERSO.
Bohm pensa che esista un “infinito” OCEANO DI ENERGIA e che comunichi
qualcosa dalla natura nascosta dell’ ordine “implicato” e questa comunicazione è
in qualche modo associata ai meccanismi di ENTANGLEMENT. .
Lo spazio non è vuoto, esso è pieno di questa Energia ed è la base per l’esistenza di
TUTTO inclusi noi stessi.
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L’ UNIVERSO non è separato da questo mare di Energia Cosmica : nonostante
l’apparente materialità e la enorme dimensione, l’UNIVERSO non esiste “per sé
stesso” , ma è il figlio di qualcosa di ben più vasto ed ineffabile.
Ancor più, esso non è neppure una produzione rilevante in questo qualcosa di più
vasto, ma solo un ombra passeggera, un mero singhiozzo nel più ‘ampio’ schema
delle cose.
Questo “infinito Oceano di Energia” non è l’unica cosa celata nell’ordine
implicato; poiché questi è il fondamento che ha dato origine a tutto il nostro
UNIVERSO, contiene anche ogni particella, ogni configurazione di “Energia” ,
VITA e COSCIENZA possibili, dai quasar al cervello degli uomini, dalla doppia
elica alle forze che controllano le dimensioni e le forme.
E anche questo non è tutto ciò che può contenere !! Bohm sostiene che non vi è
ragione di credere che l’ordine implicato sia il limite delle cose; potrebbero esservi
‘ordini’ impensati al di là di esso, stadi infiniti in ulteriori sviluppi (vedi a tal
proposito Jack Sarfatti).
Il supporto sperimentale per l’ipotesi di UNIVERSO OLOGRAFICO di Bohm
è innanzitutto il fatto che tutte le particelle ( tutti i corpi materiali) sono anche
“onde” , come visto nella Meccanica Quantistica (Dualità).
Ciò significa che gli oggetti materiali e tutto quello che percepiamo è in realtà
composto da “schemi di interferenza” (nel senso di Pribram), un fatto che ha
innegabili connotazioni olografiche.
Noi non siamo soli nell’UNIVERSO ; gli scienziati hanno trovato che siamo
qualcosa di molto più formidabile di un evento casuale evolutivo o di macchine
genetiche evolutive.
La loro opera indica l’esistenza di una ‘intelligenza’ Cosmica decentralizzata ma
unificata che è molto più grandiosa e mirabile di quanto Darwin o Newton
avessero immaginato; che guida un processo che non è casuale o caotico ma
‘intelligente’ e FINALIZZATO.
Lungi dal distruggere DIO , anche la Scienza , per la prima volta, sta invece
dimostrando la sua ‘esistenza’ , dimostrando che una consapevolezza più elevata e
collettiva esiste “là fuori” ; non c’è più dualità fra Scienza e Religione : sono 2
aspetti complementari dell’uomo moderno (insieme a ‘infiniti’ altri aspetti
altrettanto validi) in un equilibrio e rispetto di tutti i valori e di tutti i principi.
Non siamo esseri isolati che vivono le loro vite disperate su un pianeta solitario che
naviga sperduto nelle immensità di un Universo indifferente; non siamo mai stati
soli; siamo stati sempre “Parte di un tutto più grande” ; noi siamo l’ INTERO , il
TUTTO ,e quindi siamo anche il CENTRO delle cose, siamo proprio noi il
CENTRO della VITA, siamo la PARTE e l’ INTERO.
77
C) LA VISIONE UNIFICANTE MENTE E MATERIA
Mentre cercava una tecnica matematica rigorosa in grado di descrivere i concetti
sull’ordine Implicato, Bohm si rese conto che era altrettanto importante trovare il
“linguaggio” giusto per comunicare questi concetti.
Quando un pensiero che sta dietro un concetto è ben formulato al di fuori dell’ego,
la parola e l’oggetto diventano un tutt’uno, in perfetta simbiosi.
Le parole stesse influenzano i pensieri e le emozioni; Bohm era convinto che
fossero vere realtà nel mondo e pertanto potessero addirittura produrre
“cambiamenti” nelle funzioni e nei processi elettrochimici che hanno luogo nel
cervello (vedi PRIBRAM e altri).
Capì anche che occorreva perfezionare “il processo del pensare”,ascoltando
attentamente le discussioni tra Bohr ed Einstein, un capolavoro di confronto
intellettivo fra due tra i più grandi geni che l’umanità abbia avuto.
Prese atto che queste discussioni facevano leva sulla competizione di due “Ego”,
che portava alla frantumazione del pensiero e portava a rendere inconciliabili le due
teorie.
Allora Bohm comprese che il linguaggio giusto per comunicare la struttura intima
di una realtà era il “Dialogo” , in cui gli interlocutori riescono ad incontrarsi su un
pensiero “condiviso”, liberati dall’istinto di voler propugnare per forza gli impulsi
del proprio ego.
Pensiero e realtà sono intimamente correlati proprio come l’ordine implicato e
l’ordine esplicato sono congiunti tra loro.
Per comprendere la realtà è necessario comprendere quella realtà nascosta che ne
costituisce la struttura di pensiero; e il pensiero quando “non” è la manifestazione
meccanicistica della sola logica e quando “NON” scaturisce dall’ego ma da una
opinione condivisa è una diretta emanazione dell’ordine implicato, ovvero di un
Campo di Energia Universale (Campo del Punto Zero).
Inoltre comprese che dal momento che la natura quantistica della realtà coinvolge
sia la mente sia la materia, l’atto di osservare coicide con l’atto di pensare.
Bohm comprese tutte queste necessità e fu un precursore,con Pauli, della possibilità
che si aveva di adoperare le conoscenze della Fisica Quantistica per comprendere
meglio i processi della “psiche”, della mente, del cervello, perché tutto ciò che
esiste materialmente, ed è per questo “ESPLICATO” (manifesto) , ha un suo
corrispettivo in ciò che esiste “spiritualmente”.
Due realtà – quella della materia e della coscienza – che interagiscono in maniera
sincronica e armoniosa e che Bohm intendeva descrivere con un “modello fisicomatematico” in grado di offrire una interpretazione unificante.
78
2 -- PRIBRAM E LA VISIONE OLOGRAFICA DEL
CERVELLO
LA PERCEZIONE DELLE IMMAGINI : Gabor e Pribram
Karl Pribram , un giovane neurochirurgo, si era trasferito in Florida per continuare
le ricerche di Lashley sulla localizzazione dei ricordi nel cervello.
Già nei primissimi studi egli capì subito che la memoria,gli altri processi cognitivi
e tutto ciò che chiamiamo “percezione” devono essere in qualche modo distribuiti
in ogni parte del cervello.
Dopo aver lasciato la Florida e Lashley passò i successivi venti anni a ponderare i
misteri che circondavano l’organizzazione del cervello,la percezione e la
consapevolezza.
Il suo laboratorio era stato tra i primi a identificare l’ubicazione della zona nel
cervello responsabile dei processi cognitivi,dell’emozioni e della motivazione.
Ciò che lo rendeva particolarmente perplesso era un paradosso fondamentale :
l’elaborazione cognitiva ha delle locazioni precise nel cervello, ma all’interno di
queste locazioni, il processo stesso sembra essere determinato da una massa di
eccitazioni… senza relazione con delle particolari cellule nervose
E’ vero che alcune parti del cervello “performano” delle funzioni specifiche, ma
l’ELABORAZIONE effettiva dell’informazione sembra essere effettuata da
“qualcosa” che è più basilare rispetto ai singoli neuroni.
Gran parte delle prime ricerche di Pribram sulle percezioni superiori sembravano
contraddire la Scienza accettata dell’epoca; per quanto riguarda la vista la teoria
attuale affermava che l’occhio “VEDE” avendo un’immagine fotografica della
scena, o dell’oggetto,riprodotta sulla superficie corticale del cervello,ossia come un
proiettore cinematografico( A 2 DIMENSIONI)
Ma in parecchi esperimenti fu scoperto che si può danneggiare praticamente tutto il
nervo ottico di un gatto senza interferire in alcun modo sulla sua capacità di vedere
ciò che sta facendo, il gatto continua a vedere ogni dettaglio.
Pribram si convinse che doveva controllare ciò che viene formato e spedito giù
dalle aree più alte del cervello alle stazioni riceventi più primitive; accade qualcosa
di molto più complicato di quello che abbiamo sempre saputo.
Pribram era fortemente convinto che nessuna immagine venisse proiettata
internamente e che ci dovesse essere qualche altro meccanismo per consentirci di
percepire il mondo nel modo in cui lo facciamo.
Nel 1958 si trasferì a YALE e continuò a cercare la corrispondenza tra la
formazione delle immagini nel cervello e l’attività elettrica prodotta in esso.Lesse
79
per caso un articolo su Scientific American scritto da John Eccles , il quale
postulava che l’immaginazione potesse avere a che fare con le “Microonde”
;soltanto una settimana dopo lesse un altro articolo in cui veniva descritta
l’”Olografia ottica”.
Capì subito che aveva trovato la soluzione : aveva sempre pensato che il cervello
dovesse in qualche modo “LEGGERE” l’informazione trasformando le immagini
ordinarie in SCHEMI DI INTERFERENZA DI ONDE , e poi trasformarle di
nuovo in immagini virtuali, proprio come riesce a fare un “Ologramma a Laser”.
L’altro mistero risolto dalla “ipotesi olografica” era il meccanismo della memoria
:piuttosto che localizzata con precisione in un luogo determinato, la memoria
sarebbe distribuita ovunque , in modo che ogni parte contenga il tutto.
Pribram incontrò Dennis Gabor , che aveva scoperto l’”Ologramma” ed aveva
utilizzato le trasformate di Fourier,nei suoi calcoli matematici,con le quali si è in
grado di decomporre e descrivere schemi di qualsiasi complessità; qualsiasi
immagine ottica può essere convertita in un equivalente espressione matematica di
figure di interferenza (Fourier).
Con questa tecnica si trasferisce nel dominio dello “spettro di frequenze”, qualcosa
che esiste nel tempo e nello spazio, una specie di “stenografia” che converte onde
luminose in schemi di interferenza con analisi armonica matematica; inoltre il
processo è possibile anche al contrario : partire da queste interazioni delle onde
sotto forma di interferenza – analisi armonica con frequenza , ampiezza e fase – e
usarle per “ricostruire” qualsiasi immagine.
Pribram e Gabor passarono serate intere per capire come il cervello possa essere
capace di ricevere figure di interferenza d’onde e poi convertire questa
informazione complessa ricevuta in una immagine. In qualche modo accade quello
che avviene in un ricevitore TV : un segnale contiene sotto forma di
“modulazione di ampiezza” tutti i particolari in cui è stata “decomposta”
l’immagine, tramite una ‘scansione’, e riproduce questa nello schermo.(*)
Erano perfettamente convinti di una cosa : << la percezione accade come risultato
di una complessa lettura e trasformazione dell’informazione a diversi livelli della
realtà>>.Inoltre il meccanismo del cervello in qualche modo incredibile ripropone
la formazione dell’immagine olografica tramite fascio Laser(e tutte le sue proprietà
viste nel capitolo relativo)in dettaglio, per esempio : ogni minuscola porzione
dell’informazione codificata contiene “tutta” l’immagine. Questo meccanismo
quindi fa apparire un’immagine nella mente come “proiezione” spettrale
tridimensionale di un immagine presente nel tempo e nello spazio.
Ma la proprietà ancora più interessante era la capacità unica delle onde quantistiche
di immagazzinare enormi quantità di informazione nel complesso meccanismo a tre
dimensioni, ed in aggiunta la capacità del nostro cervello di leggere questa
informazione e da questa “CREARE” il mondo delle cose (dopo la conversione)
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Finalmente era chiaro il meccanismo con cui il cervello effettivamente funziona :
come vengono formate le immagini, come vengono immagazzinate e come possono
essere richiamate o associate a qualcos’altro.Ancora più importante era la
spiegazione di come ci possono essere delle funzioni localizzate nel cervello e
tuttavia come sia possibile “processarle”
o immagazzinarle attraverso il
“TOTALE” più GRANDE, ossia l’intero che dirige le parti.
In un certo senso il meccanismo dell’olografia è soltanto una “stenografia” utile
per il linguaggio del CAMPO DEL PUNTO ZERO,agisce da “traduttore” o
meglio ancora da “decodificatore”.
L’ultimo aspetto importante era che Gabor aveva usato per l’ologramma “la stessa
matematica” che Heisemberg aveva usato nella Meccanica Quantistica, Pribram
aveva dimostrato che il modello adoperato dimostrava che la stessa matematica
descrive anche i processi del cervello umano, quindi c’era un incredibile “accordo”
con lo strano universo della teoria Quantistica,cosa mai accaduta e ipotizzata prima.
A questo punto Pribram fa delle considerazioni teoriche : quando osserviamo il
mondo, lo facciamo in un modo “molto più profondo” rispetto a quello di un
mondo materiale che esiste “lì fuori” ; il nostro cervello parla a sé stesso e al resto
del corpo principalmente non con parole o immagini, ma nel linguaggio
dell’interferenza di onde, il linguaggio di Ampiezza ,frequenza e fase delle onde
risultanti,un dominio “spettrale”; noi percepiamo un oggetto “RISUONANDO”
con esso, entrando in sintonia e in “sincronia” con esso; conoscere il mondo è
letteralmente ESSERE SULLA SUA LUNGHEZZA D’ONDA.
Pensiamo all’analogia del pianoforte : quando osserviamo qualcosa nel mondo,
alcune porzioni del cervello “risuonano” al livello di determinate frequenze
specifiche; in qualsiasi momento d’attenzione il nostro cervello spinge soltanto
alcuni tasti, che stimolano le corde a cui corrispondono determinate lunghezze e
frequenze; questa informazione viene poi ricevuta dai circuiti elettrochimici
ordinari del cervello, proprio come le vibrazioni delle corde arrivano a “risuonare”
attraverso l’intero pianoforte.
Ciò che Pribram aveva capito era che quando guardiamo qualcosa, non ne vediamo
l’immagine nella parte posteriore della nostra testa o nella parte posteriore della
retina, come su uno schermo, ma la vediamo in tre dimensioni e “fuori” nel
mondo(proprio come un ologramma).
Probabilmente deve accadere che stiamo
“CREANDO” e
proiettando
un’immagine virtuale dell’oggetto fuori nello spazio, nello stesso posto dov’è
l’oggetto effettivo, in modo che l’oggetto e la nostra percezione dell’oggetto
COINCIDANO; ciò vorrebbe dire che l’arte del vedere è in effetti un arte del
“trasformare” (ecco spiegato perché non vediamo tutti le stesse cose).
Come accade nell’ologramma le lenti dell’occhio ricevono alcuni schemi di
interferenza e poi li convertono in immagini tridimensionali, però anticipiamo che
l’essere umano non è né un televisore né un computer, infatti questo processo del
81
“trasformare” accade in una complessità di emozioni,sensazioni,esperienze
culturali che rendono il meccanismo quanto di unico e soggettivo possa mai
capitare (ancora una volta …. LA MENTE … MENTE !!! ) .
Questo processo , secondo la teoria di Pribram, avviene in tre fasi ben precise :
quando notiamo qualcosa, alcune frequenze risuonano nei neuroni del nostro
cervello; questi mandano l’informazione relativa a queste frequenze ad un altro
insieme di neuroni il quale fa una trasformata di Fourier di queste frequenze a cui si
è in risonanza,e manda l’informazione risultante ad un terzo insieme di neuroni;
quest’ultimo inizia a costruire uno schema il quale costituirà alla fine l’immagine
virtuale dell’oggetto che stiamo guardando, creata fuori nello spazio.
Dopo la visione, ragionò Pribram, il cervello deve “PROCESSARE” questa
INFORMAZIONE (acquisizione,elaborazione,calcolo e controllo) negli schemi
abbreviati delle configurazioni della frequenza d’onda , e disseminarli attraverso
una rete di comunicazione distribuita in tutto il cervello.
LA COMUNICAZIONE MENTE / CORPO ( ENTANGLEMENT )
Le teorie di Pribram vennero rivendicate nel 1979 dai coniugi DeValois, che in
innumerevoli studi avevano dimostrato come numerose cellule del sistema visivo
sono “sintonizzate” su determinate frequenze specifiche e confermarono la
scoperta di Pribram che il cervello è in qualche modo un “ANALIZZATORE” (*)
di frequenze molto discriminante e selettivo, ed ha anche la capacità di limitare la
quantità di informazioni disponibili simultaneamente (allo stesso modo in cui una
Radio si sintonizza solo su una gamma di frequenze rispetto alle innumerevoli che
sono presenti e disponibili alla sua antenna).
In seguito Pribram si imbattè negli studi del russo Nikolai Bernstein che aveva
fatto delle ricerche di Biomeccanica su dei danzatori e aveva scoperto come tutti i
movimenti ritmici potevano essere rappresentati con una somma trigonometrica di
Fourier (cioè si rappresentavano con un segnale armonico composto da infinite
componenti sinusoidali).
Questo consentì a Pribram di comprendere che la conversazione del cervello con il
corpo può accadere nella forma di onde e di configurazioni di interferenze,
piuttosto che di immagini; il cervello ha in qualche modo la capacità di
“analizzare” il movimento, scomporlo in frequenze e trasmettere queste
configurazioni d’onda abbreviata al resto del corpo.
Questa informazione, trasmessa Non-localmente e istantaneamente verso molte
parti del corpo, spiegherebbe come possiamo facilmente guidare compiti globali
complicati che riguardano molteplici parti del corpo e sviluppa la
“propriocettività”; essa è una IPERCOMUNICAZIONE che si trasmette tramite
meccanismi di ENTANGLEMENT (in maniera completamente diversa delle onde
elettromagnetiche) .
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Pribram aveva anche scoperto che tutto questo era altrettanto valido per gli altri
sensi , come l’odorato,il gusto, l’udito, per i quali avviene anche questo
meccanismo di analisi in frequenza.
Pertanto era indispensabile capire come questo complicato processo di
decodificazione e trasformazione di fronti d’onda potesse avvenire nel cervello; a
Pribram venne in mente che l’area del cervello, dove le configurazioni di
interferenza d’onda possono essere create, non è all’interno di una cellula
particolare, ma negli spazi fra le cellule.
Alle estremità di ogni neurone vi sono le “Sinapsi” dove si accumulano le cariche
elettrochimiche e si innescano i potenziali bioelettrici che si trasmettono sino agli
altri neuroni; negli stessi interspazi vi sono i dendriti – minuscoli filamenti di
terminazioni nervose, mossi avanti e indietro come spighe di grano da una debole
brezza – che comunicano con altri neuroni, emettendo e ricevendo impulsi di
potenziali bioelettrici.
Questi “potenziali d’onda lenta” fluiscono attraverso la Glia, o colla, che sta
attorno ai neuroni, per toccare lievemente o anche scontrarsi con le altre onde; è in
questa connessione piena di attività, un luogo d’incessante agitazione di
comunicazioni elettriche fra sinapsi e dendriti, dove è più probabile che le
frequenze possano essere ricevute e le immagini olografiche formate, visto che
queste configurazioni d’onda, che si intersecano di continuo, stanno creando
centinaia di migliaia di configurazioni di interferenza d’onda.
Pribram congetturò che queste collisioni d’onde debbano creare le vivide immagini
nel nostro cervello : quando “percepiamo” qualcosa, ciò non è dovuto all’attività
dei neuroni stessi, ma ad alcuni collegamenti provvisori di dendriti distribuiti
attorno al cervello, i quali,come una stazione radio, sono stati preparati per
“RISUONARE” soltanto a determinate frequenze; è come avere tutto il vasto
numero di corde di un pianoforte tutte intorno alla testa, fra le quali soltanto alcune
vibrano quando una nota particolare viene suonata.
CONFERME : PRIBRAM E SCHEMPP
Pribram dovette aspettare diversi decenni dopo la sua proposta iniziale, perché altri
pionieri nella comunità scientifica lo raggiungessero; l’appoggio più importante
arrivò da una fonte inverosimile : un tedesco che stava cercando dei dispositivi per
la diagnosi medica.
Walter Schempp, un professore di Matematica dell’Università di Siegen in
Germania,si era specializzato nell’analisi armonica delle Onde Sonore,e un giorno
improvvisamente gli venne in mente che si poteva forse riuscire ad estrarre
immagini tridimensionali dalle Onde Acustiche.
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Senza riferirsi a Gabor aveva sviluppato la sua teoria
“Olografica”
personale,ricostruita in base alla teoria matematica delle onde ed allo sviluppo in
serie di Fourier.
Nel 1986 pubblicò un libro in cui dimostrava matematicamente come si può
ottenere un ologramma dagli eco delle onde radio ricevute dai RADAR ; Schempp
aveva iniziato a pensare che gli stessi principi dell’olografia potevano essere
applicati alla tecnica di immagini in Risonanza Magnetica.
Il principio della M.R.I (Magnetic Resonance Imaging) è che questa macchina
riesce ,tra l’altro , ad estrarre un immagine dei tessuti molli del cervello; quando le
molecole, dopo essere state accelerate dal campo magnetico,rallentano ed emanano
radiazione; ciò che Schempp scoprì è che questa radiazione contiene
l’informazione d’onda codificata relativa al corpo,informazione che la macchina
può catturare e quindi usare per ricostruire l’immagine tridimensionale del corpo.
L’informazione che si estrae è un “Ologramma” codificato di una porzione di
cervello o della parte del corpo che si desidera esaminare; attraverso l’uso delle
trasformate di Fourier si combina e finalmente si trasforma questa informazione in
un immagine ottica; a conclusione dei suoi studi divenne l’autorità mondiale
riguardo al macchinario e alla funzionalità dell ‘ M.R.I. , che perfezionò a tal
punto da diminuire a soli 20 minuti il tempo occorrente ad un esame.
Intanto Schempp aveva iniziato a chiedersi se la Matematica e la teoria relativa a
come questa macchina funziona potesse essere applicata ai sistemi biologici;
chiamò la sua teoria “Olografia Quantistica” , in quanto ciò che aveva realmente
scoperto era che ogni tipo di informazione relativo agli oggetti, inclusa la loro
forma tridimensionale, viene portata nelle fluttuazioni quantistiche del Campo del
Punto Zero e che questa informazione può essere recuperata e ri-assemblata in un
immagine tridimensionale.
Schempp aveva scoperto che il Campo del Punto Zero è un immensa riserva di
Energia e di Memoria; attraverso la trasformazione di Fourier, le macchine MRI
possono prendere l’informazione codificata nel Campo del Punto Zero e
trasformarla in immagini.
Ciò che stava realmente cercando di scoprire era se le sue equazioni matematiche
potessero fornire la chiave per scoprire i segreti del cervello umano; immerso in
questa ricerca si trovò per caso l’opera di Peter Marcer, un fisico britannico che
stava studiando proprio le applicazioni dell’olografia nel campo sonoro.
Nei primi anni Novanta si contattarono e Marcer pensò che poteva finalmente
basare la sua teoria su qualcosa di ordinato e matematicamente rigoroso;nella sua
mente la macchina di Schempp funzionava in base allo stesso principio che Karl
Pribram aveva dedotto per il cervello umano : ovvero leggendo il radicamento
naturale e le emissioni naturali provenienti dal Campo del Punto Zero.
Non solo Schempp aveva una mappa matematica relativa a come funziona
l’elaborazione dell’informazione nel cervello, che equivaleva ad una dimostrazione
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matematica delle teorie di Pribram; aveva anche una macchina (come aveva
dimostrato Marcer) che funzionava in accordo a questo processo.
Questa macchina quindi funziona in tre fasi, combinando l’informazione
dell’interferenza d’onda, presa da differenti visioni del corpo e la trasforma in un
immagine virtuale.
Di fatto la macchina MRI era la verifica sperimentale che la teoria della
Meccanica Quantistica di Peter Marcer funziona effettivamente; a questo punto
decisero di collaborare tutti e tre con fervore.
Quello che scoprirono è qualcosa che Pribram aveva sempre intuito a livello
embrionale : la “percezione” accade ad un livello molto più profondo e
fondamentale della materia, negli inferi delle particelle quantistiche : noi non
vediamo gli oggetti PER COME SONO, ma solo la loro informazione quantistica
e da questa costruiamo la nostra immagine del Mondo, percepire il mondo è una
questione di “SINTONIZZAZIONE” con il Campo del Punto Zero.
PRIBRAM E BOHM : UNIVERSO OLOGRAFICO ED ENTANGLEMENT
Giunti agli anni Settanta si erano accumulate prove a sufficienza da convincere
Pribram alla correttezza della sua teoria; inoltre egli aveva portato le proprie idee in
laboratorio e aveva scoperto che i singoli neuroni nella corteccia motrice
rispondono selettivamente a un ampiezza di banda di frequenze limitata, una
scoperta che sosteneva ulteriormente le sue conclusioni.
IL problema che continuava a turbarlo era : se l’immagine della realtà nei nostri
cervelli non è un’immagine bensì un Ologramma, è un Ologramma di che cosa ? Si
ripropone drammaticamente il problema che aveva attanagliato i fisici per più di
mezzo secolo; cioè << quall’è la vera realtà, il mondo apparentemente “oggettivo”
sperimentato dall’osservatore o l’immagine indistinta di schemi di interferenza
registrati nel cervello >> ?
Pribram si rese conto che se il modello Olografico del cervello fosse portato alle
sue logiche conclusioni, aprirebbe la porta alla possibilità che la realtà oggettiva -il mondo delle cose materiali che tocchiamo e vediamo ogni giorno – potrebbe
NON esistere nel modo in cui abbiamo sempre creduto.
Era possibile, si domandò, che ciò che i mistici avevano sempre detto per secoli
fosse vero, la realtà era maya, un’illusione, e ciò che esisteva “là fuori” era in
effetti una vasta risonante “sinfonia” di forme d’onda, un dominio della frequenza
che veniva trasformato nel mondo che conosciamo solo “dopo” essere entrato nei
nostri sensi ?
Questo è il problema che drammaticamente ossessionava Einstein, a seguito delle
mirabolanti conseguenze della Meccanica Quantistica , che lui rifiutava
testardamente e che gli faceva dire al suo amico Abraham Pais : << Ma
veramente credi che la Luna esiste soltanto quando tu la guardi ? >> .
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Comunque Pribram rendendosi conto che la soluzione che cercava giaceva
sicuramente al di fuori del perimetro delle sue competenze, si rivolse per consiglio
a suo figlio, che era un fisico; questi gli raccomandò di esaminare a fondo il lavoro
di David Bohm ; quando Pribram lo fece, ne fu elettrizzato; egli non solo trovò la
risposta al suo interrogativo, ma scoprì che anche per Bohm l’intero Universo era
un Ologramma !!!
(*) A mio avviso questo è uno dei problemi più drammaticamente gravi che nella
Filosofia della Scienza si trascura di mettere in evidenza : molto spesso è accaduto
che scienziati della stessa disciplina NON sono al corrente e non si aggiornano di
quello che stanno facendo altri sullo stesso tema oggetto delle loro ricerche; inoltre
la frammentazione e i compartimenti stagni fra varie discipline fa IGNORARE
letteralmente, a studiosi professionalmente evoluti, conoscenze specifiche e
generali su quell’argomento che avrebbero ampliato immediatamente il campo
visivo e avrebbero accelerato il corso e il cammino della scienza(questo episodio di
Pribram e Bohm è illuminante).
Considerate insieme , le teorie di Bohm e Pribram forniscono un nuovo, profondo
modo di osservare il mondo : << I nostri cervelli costruiscono matematicamente
la realtà oggettiva, interpretando frequenze che sono in definitiva proiezioni
provenienti da un'altra dimensione, un ordine di esistenza più profondo al di là
dello spazio e del tempo ( il Campo del Punto Zero ) : il cervello è un ologramma
celato in un universo olografico >>
Per Pribam, questa sintesi lo ha reso consapevole che il mondo oggettivo non esiste
nel modo in cui siamo abituati a credere.
Ciò che esiste “là fuori” è un vasto Oceano di Energia, che si manifesta con onde
a frequenza diversa e la realtà ci appare concreta soltanto perché i nostri cervelli
sono capaci di trasformare questa forma olografica indistinta negli elementi più
basilari e negli oggetti familiari che formano il nostro mondo.
Come riesce il cervello (che è di per sé stesso composto di onde di materia,di
Debroglie) a prendere qualcosa di inconsistente quanto una nebbia indistinta di
frequenze e farla apparire solida al tocco ?
La levigatezza di una porcellana raffinata e la sensazione della sabbia sotto i piedi
sono semplicemente versioni elaborate della “sindrome dell’arto fantasma” ;
secondo Pribram questo non significa che non esistano tazze di porcellana e
granelli di sabbia sulla spiaggia, vuole semplicemente dire che una tazza di
porcellana ha due aspetti molto differenti della propria realtà : quando viene
filtrata attraverso la lente del nostro cervello si manifesta sotto forma di tazza; ma
se potessimo eliminare le nostre lenti, ne avremmo esperienza come di uno
“schema di interferenza” ; quale è reale e quale una illusione dei sensi ? Per
Pribram sono reali entrambi, oppure nessuno dei due !!!.
Questo stato di cose non si limita a tazze di porcellana; anche noi abbiamo due
aspetti ben differenti della nostra realtà; possiamo vederci come corpi materiali che
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si muovono attraverso lo spazio; o possiamo vederci come un immagine indistinta
di schemi di interferenza celati attraverso l’intero Ologramma Cosmico.
Bohm crede che questo secondo punto di vista possa addirittura essere quello più
adeguato, poiché pensare a noi stessi come a una Mente/Cervello Olografico che
osserva un universo olografico è nuovamente un’astrazione, un tentativo di
separare due cose che sono fondamentalmente “inseparabili” , io credo perché
“complementari” , cioè due aspetti opposti che si completano per dare
comprensione della stessa cosa.
Questo Ologramma ha tutti i connotati di un Ologramma ‘’Quantistico’’: la storia
degli eventi relativa a tutta la materia nella scala macroscopica viene
continuamente ‘’emessa’’ in maniera NON LOCALE e poi ricevuta da un altra
materia attraverso un sottile processo di “scambio di informazione quantistica”
che è del tutto analogo al fenomeno dell’ ENTANGLEMENT nelle particelle
materiali microscopiche e nei fotoni, che in questo caso coinvolge la materia su
tutte le scale ( come vedremo nei punti successivi ).
Abbiamo visto che il cervello, con gli impulsi nervosi da esso prodotti, sarebbe solo
un ‘tramite’ per ottenere informazione proveniente da altrove, in particolare da
una zona che si trova al di là del tempo e dello spazio ( il Campo del Punto Zero di
Bohm nel suo Universo Olografico ), capace di ricevere e trasmettere informazioni
( non convenzionali) in maniera NON LOCALE ; il cervello assolve unicamente il
ruolo del ‘’trasduttore’’ in un sistema di ‘’ acquisizione dati’’ : ogni singolo
pezzo di informazione , inoltre, appare come ‘istantaneamente’ CORRELATO
con ogni altro pezzo di informazione; Pribram propose che le immagini percettive
che noi riceviamo sono rappresentate da un ‘’ologramma neurale’’ , creato da un
meccanismo NON LOCALE di ‘’Risonanza’’ ( perché capì che si trattava di un
trasferimento di energia tra forme simili che vibrano alla stessa frequenza)a tutti gli
effetti coincidente con il fenomeno dell’ ENTANGLEMENT per le particelle
materiali e i fotoni. La concretezza che percepiamo del mondo materiale è solo una
realtà secondaria, mentre la realtà primaria - quella da cui proviene l’informazione
NON LOCALE e in forma Olografica - è di fatto una rappresentazione confusa
di frequenze e di onde che si intrecciano in figure di interferenza ( ben analizzate
con Fourier) ; il cervello ‘’seleziona’’ solo alcune di questa valanga di frequenze
che riceve e poi le trasforma matematicamente in percezioni sensorie.
L’ OLOGRAMMA CEREBRALE CONTIENE IN SE’ A TUTTI GLI
EFFETTI UNA FORMA GLOBALE DI ENTANGLEMENT.
Possiamo dire infatti che le caratteristiche quantistiche di
COERENZA,
Entanglement, e Sovrapposizione (vedi Penrose) non sono solo una prerogativa
delle particelle materiali, ma anche di sistemi macroscopici come il cervello nella
sua interezza.
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VEDREMO IN DETTAGLIO CHE LA STRUTTURA INTIMA DEL
NOSTRO CORPO, DELLA NOSTRA MENTE E DELLA
PSICHE
CONSCIA E INCONSCIA, FUNZIONA DAVVERO IN UN CONTESTO
‘’OLOGRAFICO’’ GRAZIE A SOFISTICATISSIMI MECCANISMI DI
ENTANGLEMENT.
Non dobbiamo turbarci se sembra difficile da afferrare o accettare; è relativamente
facile comprendere l’idea di Olismo in qualcosa di “esterno” a noi, come una mela
in un Ologramma; ciò che lo rende difficile è che in questo caso non stiamo
osservando l’Ologramma, <<siamo parte dell’ Ologramma>> ; la difficoltà indica
anche quanto radicale sia la correzione che Bohm e Pribram stanno cercando di
apportare nel nostro modo di pensare; ma non è la sola correzione radicale :
l’asserzione di Pribram che i nostri cervelli costruiscono oggetti impallidisce di
fronte ad un'altra delle conclusioni di Bohm << che costruiamo perfino lo spazio
ed il tempo>> !!!
In definitiva se osserviamo l’Universo come un sistema olografico si giunge ad una
visione differente, una diversa realtà, una “descrizione differente” , tanto
differente e straordinaria che può chiarire cose che finora sono rimaste
scientificamente inesplicabili : fenomeni paranormali, sincronicità, miracoli,
guarigioni miracolose e tutti quegli eventi magici, misteriosi, occulti, che sono stati
relegati ed estromessi dalla spiegazione scientifica con troppa arroganza …. ed
ignoranza (con un disprezzo immeritato)
Dalle parole di David Bohm : << Il mondo che ho visto finora NON è la
Realtà , ma è quello che la mia Mente mi ha fatto vedere. La Mente è condizionata
da quello che ha appreso e seleziona tra tutti i segnali esterni che riceve ( sotto
forma di schemi di interferenza) quelli che meglio si ‘’adattano’’ alla SUA
concezione del mondo ( convinzioni, credenze, valori, cultura …) >>
In effetti la Mente ….mènte !!!!!!!!!!
(*) Dal libro di Erwin Laszlo : Cosmos ; Settembre 2009
<< Nel 1995 il filosofo della coscienza David Chalmers ha posto due domande :
 Come opera il cervello ‘materiale’ e come colleghi tra loro l’enorme
quantità di dati sensoriali per formare la nostra ‘’percezione’’ coerente del
mondo ?
 Come può il cervello ‘materiale’ generare la ‘’mente immateriale’’ e
quindi la realtà della nostra esperienza ?
Sta emergendo una particolare visione del mondo per cui queste due domande, in
special modo la seconda, sembra che debbano essere ‘’radicalmente’’ riformulate.
Tuttavia la grande maggioranza degli scienziati è focalizzata sul proprio campo di
competenza; sebbene questo li metta in grado di indagare sempre più a fondo le
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sue specifiche caratteristiche, come conseguenza ‘allo stesso tempo’ restringe e
limita la loro ‘’comprensione’’ del mondo nella sua ampiezza e totalità. Così, per
esempio, la maggior parte dei biologi non soltanto ignora le ultime scoperte nel
campo della fisica e della scienza dei sistemi complessi, ma la loro comprensione e
il loro approccio è obsoleto e inadeguato per cui restano ‘’intrappolati’’ nella loro
visione del mondo ‘’cartesiana/newtoniana’’. Eppure costoro spesso parlano con
un livello d’autorità che è ‘ingiustificabile’ alla luce delle loro carenze; la
situazione dei medici è di gran lunga la peggiore : spacciano conoscenze di fisica
quantistica senza un minimo di informazione corretta, ZERO ASSOLUTO !!!
In realtà sono ben pochi gli scienziati che possiedono la vastità di interessi e la
consapevolezza necessarie per comprendere e sviluppare la nuova visione del
mondo emergente, integrale e globale, capace di rispondere alle due domande :
invece di percepire la ‘’materialità’’ come SEPARATA dalla ‘’immaterialità’’ e
la mente dalla materia, essa riconosce che tutto ciò che chiamiamo Realtà è un
arazzo integrato di processi di co-evoluzione e co-creazione >>
E’ incredibile come io ho usato, con termini magari più aspri, gli stessi concetti
negli ultimi miei tre libri, restando spesso sbalordito dall’ignoranza e dalla
‘provincialità’ dei nostri medici (basta leggere la bibliografia di Bottaccioli e
confrontarla con con i fisici Capra o Teodorani). Ho sempre affermato l’ UNITA’
DI TUTTE LE COSE : Spazio, tempo, materia, Energia, Mente, Psiche,
Coscienza, Anima e VITA !
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3 -- BARBARA BRENNAN E IL CAMPO ENERGETICO
UNIVERSALE
LA VISIONE DI NOI STESSI
La nostra visione di noi stessi e della realtà è sempre un riflesso dei modelli
concettuali adoperati dagli scienziati per descrivere il mondo fisico.
Il modo in cui impariamo a pensare e molte delle definizioni che applichiamo alla
nostra realtà si basano sui “modelli” usati dagli scienziati per descrivere la natura.
Però avanzano sempre “nuove” teorie con definizioni “nuove” e inedite su
fenomeni precedentemente sconosciuti e allora siamo costretti ad ampliare la
nostra ottica, dobbiamo incorporare le nuove idee nella nostra esistenza quotidiana
e cominciare a “vedere” la dinamica della vita in modo diverso.
In questo capitolo si cercherà di dimostrare come l’attuale visione scientifica della
Fisica Moderna confermi l’ipotesi che l’uomo è composto da “Campi Energetici”
e come , anzi, si sia spinto al di là inoltrandosi in una realtà che stiamo appena
iniziando a percepire e inaugurando una Visione OLISTICA dell’Universo.
Secondo questa visione, nell’Universo TUTTE LE COSE sono “interconnesse”
(Entangled) ed offrono una esperienza Globale della Realtà : << Tutto è in tutte le
cose e in ogni cosa c’è TUTTO >>.
Barbara Brennan si rifà molto a Fritjof Capra , con cui condivide la struttura
mentale del fisico moderno, e le analogie fra fisica e misticismo Orientale ,
nonché l’intera Visione della vita e dell’Universo, essenzialmente l’approccio
Olistico e Sistemico e la necessità di assumere nuove categorie mentali adeguate
alle nuove frontiere della conoscenza.
I loro libri “Il Tao della Fisica” e “Mani di Luce” sono dei manuali del nuovo
sapere in cui Scienza e Misticismo si coniugano insieme con rigore e spiritualità
per fare evolvere l’essere umano in tutte le sue molteplici dimensioni.
L’ ESPERIENZA PERSONALE
Mano a mano che sviluppiamo una nuova sensibilità, cominciamo a vedere il
mondo in un modo del tutto diverso; cominciamo a dar retta alle nostre
“Intuizioni”.
Sappiamo le cose ma non sempre ci è noto “Come” le sappiamo; altre volte ci
sentiamo circondati dall’amore e accarezzati da un sentimento benevolo, immersi
90
in un mare di dolcezza e di luce ! Tutte queste sensazioni hanno una loro realtà a
livello del CAMPO ENERGETICO che descriveremo.
Il nostro vecchio mondo di oggetti solidi e concreti è circondato e permeato da un
mondo fluido di “Energia Radiante” in movimento e in continua mutazione,come
il mare.
L’ AURA è formata dalle componenti, osservabili e misurabili, del CAMPO
ENERGETICO UNIVERSALE che circonda e permea il corpo umano.
La Scienza moderna ci dice l’organismo umano non è soltanto una struttura fisica
composta di molecole ma è fatta essenzialmente anche di “CAMPI ENERGETICI”
CHE GLI SCIENZIATI STANNO IMPARANDO A MISURARE e misurano i
cambiamenti che sfuggono ai sensi normali; stanno perfezionando strumenti in
grado di captare le energie connesse al nostro corpo fisico e di misurare le
“FREQUENZE” ASSOCIATE alla irradiazione di questo Campo Energetico.
Oggi è possibile misurare i Campi Elettromagnetici che circondano il corpo con
uno strumento sensibilissimo chiamato SQUID (Superconducting Quantum
Interface Device).
Ci troviamo immersi in un mondo di CAMPI ENERGETICI vitali, campi del
pensiero e forme bioplasmiche che , emanate dai corpi fisici, si muovono nell’aria.
La materia, lo spirito, le emozioni non sono altro che gradi diversi di
cristallizzazione di questa Energia.
Guarire non è altro che ristabilire il proprio equilibrio energetico, la propria
ARMONIA CON IL COSMO intero.
L’atto terapeutico essenziale lo compie il malato stesso, scegliendo la “Salute”,
anziché la malattia, l’Armonia anziché lo squilibrio, l’Unione con l’Universo
anziché l’isolamento, l’AMORE anziché l’odio e la paura; ma soprattutto
scegliendo la via della conoscenza di sé e della propria “potenza creativa”; vivere
significa attuare e realizzare TUTTE LE PROPRIE POTENZIALITA’ DENTRO
DI NOI
OCCORRE SPALANCARE UNA PORTA SULLE INFINITE POSSIBILITA’
DELL’UOMO
“INTERO”
(NELLA SUA
TOTALITA’
FISICA ,
MENTALE,EMOZIONALE SPIRITUALE,AMBIENTALE,SOCIALE) IN CUI
TUTTE QUESTE “PARTI” SONO UNITE E SI POTENZIANO A VICENDA,
IN UNA VISIONE DEL MONDO E DELLA VITA SEMPRE POSITIVA,ED IN
UNA PROSPETIVA CHE CONCILIA L’ASPETTO SPIRITUALE E QUELLO
SCIENTIFICO.
IL CAMPO ENERGETICO UMANO
Il Campo Energetico Umano è la manifestazione dell’ENERGIA Universale
intimamente connessa con la vita dell’uomo; esso viene anche chiamato “AURA”.
91
In base alle osservazioni compiute l’Aura è divisa in diversi “STRATI” che ci
circondano e si compenetrano l’uno nell’altro; questi strati vengono chiamati
“CORPI SOTTILI” e le loro “Vibrazioni” rivelano frequenze progressivamente
più alte.
Questi strati che costituiscono il Campo Aurico differiscono per collocazione,
colore, grado di luminosità, forma, densità, fluidità, funzione.
Ogni strato, procedendo dagli inferiori ai superiori, PERMEA completamente tutti
quelli inferiori, compreso il corpo fisico.
Per poter percepire ogni successivo livello (Strato) l’osservatore deve
progressivamente ELEVARE LA COSCIENZA ad una frequenza di vibrazione
di valore più elevato, per poter Risuonare e poter accedere a quel livello;non
diversamente di come per accedere ad una stazione Radio che trasmette a frequenza
maggiore occorre
“sintonizzarsi”
a questa frequenza di valore più
alto,modificando i parametri elettronici dei circuiti relativi all’interno della Radio
stessa.
Ogni strato appare diverso, ha una sua funzione specifica ed è associato ad un
CHAKRA corrispondente ( luoghi specifici attraverso i quali affluisce l’energia
nei singoli strati).
1° -- Il 1° strato ed il 1° Chakra sono associati alle funzioni ed alle sensazioni
“fisiche” (dolore, piacere, …) ; inoltre il 1° strato è connesso con il funzionamento
istintivo ed autonomo del CORPO.
2° -- Il 2° strato e il 2° Chakra sono in genere associati alla vita EMOTIVA
dell’individuo : sono i veicoli attraverso i quali avvengono le nostre esperienze
emotive e prendono vita i nostri SENTIMENTI.
3° -- Il 3° strato e il 3° Chakra sono connessi con l’attività MENTALE , sia il
pensiero “lineare”, “intellettivo” e “razionale”, sia il pensiero irrazionale,
intuitivo e non-lineare.
4° -- Il 4° strato ed il 4° Chakra sono associati al CUORE ; questo livello è il
veicolo attraverso il quale AMIAMO , non soltanto il nostro partner ma l’umanità
in generale; il 4° Chakra metabolizza l’Energia dell’AMORE.
5° -- Il 5° livello è connesso con una VOLONTA’ SUPERIORE che è più
prossima alla volontà divina; il 5° Chakra è associato al potere della PAROLA ,
alla capacità di portare in essere le cose dicendole, di ascoltare, di assumere le
responsabilità delle proprie “Azioni”.
6°
-Il 6° livello e il 6° Chakra sono connessi con l’ AMORE
CELESTIALE; si tratta di un amore che va al di là di quello umano e che
92
comprende la VITA nel suo complesso : una forma di affetto, sostegno,
protezione, e alimentazione di ogni espressione vitale.Questo tipo di amore vede in
ogni forma di vita una manifestazione di DIO.
7° -- Il 7° livello e il 7° Chakra appartengono alla MENTE SUPERIORE ,
cioè ad una forma superiore di CONOSCENZA e di integrazione della nostra
composizione fisica e SPIRITUALE ( HSP = high sensorial perception)
Esistono quindi LUOGHI specifici all’interno del nostro sistema energetico per le
“Sensazioni” , le EMOZIONI , i Pensieri, i Ricordi ed altre esperienze non fisiche.
Possiamo ancora fare un quadro sintetico della suddivisione e delle caratteristiche
precipue di ciascun corpo all’interno dei tre piani di realtà :
1 -- PIANO FISICO
-- Corpo Eterico
-- Corpo Emotivo
-- Corpo Mentale
2 -- PIANO ASTRALE
-- Corpo Astrale
3 -- PIANO SPIRITUALE
-- Corpo Eterico Matrice
-- Corpo Celestiale
-- Corpo Keterico
In dettaglio i sette corpi sottili danno luogo alle seguenti sensazioni e sono
associati a discipline specifiche :
1
---
CORPO
ETERICO
-------------
Sensazioni “fisiche” --- Funzionamento del Corpo
Senso di benessere --- Piacere Fisico
Connessione con la Terra e le esperienze materiali
Esercizi fisici --- Sport --- Aria -- Sole -- Mare
Animali -- Piante -- Montagne -- Laghi -- Fiumi
Alimentazione sana -- Macrobiotica – Sessualità fisica
93
2 --- CORPO EMOTIVO
--- Sensazioni “emotive” --- sentimenti ed emozioni
--- Amore per sé stessi --- Sessualità e Piacere emozionale
--- Creatività inferiori --- Musica leggera
--- Intuizioni --- Senso di benessere interiore
--- Passioni terrene --- Arti figurative
--- Geografia -- Ideologie
3 --- CORPO MENTALE
-----------
Pensiero “Razionale” intellettivo
Modalità analitica e Scientifica. Storia
Andare oltre sé stessi e il piano fisico ed emotivo
Fisica -- Astronomia -- Biologia -- Psicologia Analitica
Olografia -- Neuroscienze -- Matematica
4 --- CORPO ASTRALE
--- Collegamento al Chakra del “Cuore “
--- Rapporti fondati sull’amore--- Amore verso gli altri (Esterno)
--- Apertura alla vita --- Equilibrio Corpo/Mente
--- Trasmutazione di energia --- Religione Cristiana--- Buddismo
-- Taoismo--- Gibran--- Bach--- Chopin
5
--- CORPO ETERICO “MATRICE”
-------------
Volontà superiore -- Allineamento “Volontà Divina” in noi
Religione -- Filosofia -- Misticismo -- Psicologia Umanistica
Connessione dentro e fuori di noi -- Creatività Superiore
Chiarezza mentale -- Realizzazione di idee -- Ecologia profonda
Risonanza Empatica -- Musica -- Parole -- Canto Spirituale
Guarigioni Straordinarie -- Psiconeuroimmunologia—Ipnosi Regressiva
6
----
CORPO CELESTIALE
94
-------------
Amore celestiale : ogni forma di vita è una manifestazione di DIO
Estasi Spirituale -- Coscienza di sé -- Intuizioni e Visualizzazioni Mistiche
Capacità di entrare nelle cose : percezioni di immagini
Esaltazione della “Bellezza” -- Parapsicologia -- Visualizzazione
Capra -- Brennan : Mani di Luce -- Bohm : Misticismo nella Scienza
Percezioni non ordinarie Extrasensoriali (ESP)
7 --- CORPO KETERICO
---------------------
Forma superiore di conoscenza -- Mente Superiore –
Piano Spirituale Divino -- esterno-- --- verso DIO
Conoscere la vera origine e i perché di tutto ciò che esiste
Verso le cause ultime -- Teleologia
Percezione di concetti globali che trascendono la vita ordinaria
Connessione con il Cielo -- Spirito e Anima
Reincarnazione -- Viaggi Astrali -- Immortalità -- Pre-Morte
Comunicazioni con l’Aldilà -- Viaggi fuori dal corpo -- Precognizione
Percezioni sensoriali elevate (HSP)
Amore Tantrico
LA FUNZIONE DEI 7 CHAKRA
Ciascuno dei 7 Chakra è accoppiato alla sua controparte sul dietro del corpo, come
evidenziato in fig. 4.
Gli aspetti anteriori si collegano ai SENTIMENTI , i posteriori alla VOLONTA’
e i tre del capo alla attività della MENTE.
Il vertice del Chakra, laddove si connette con la corrente energetica principale, si
chiama “radice” o “Cuore”.All’interno della radice vi sono delle giunzioni, le
quali regolano lo “scambio di Energia” fra gli strati dell’Aura attraverso quel
Chakra.Cioè ciascuno dei 7 Chakra è composto di 7 strati ognuno dei quali
corrisponde ad un livello del Campo Aurico.
Per poter scorrere da uno strato all’altro attraverso il Chakra, l’Energia deve
passare per le giunzioni che vi sono nel Cuore del Chakra stesso.
E’ possibile vedere AFFLUIRE l’Energia proveniente dal Campo Energetico in
ciascuno dei 7 Chakra : ogni VORTICE ENERGETICO sembra risucchiare o
convogliare in sé l’Energia proveniente dal Campo Universale , con un processo
simile a quello dei mulinelli d’acqua o dei vortici d’aria (trombe d’aria) : noi siamo
come “spugne” immerse in questo OCEANO DI ENERGIA.
95
Dal momento che questa Energia è collegata e associata a qualche forma di
COSCIENZA, facciamo esperienza dello scambio Energetico in forme che
chiamiamo “Vedere”, Udire, Sentire,Percepire,Intuire o Sapere direttamente.
E’ interessante notare che un flusso improvviso di energia libererebbe un materiale
psicologico eccessivo e noi non saremmo in grado di elaborarlo tutto.
Per questo ognuno di noi lavora a quello che è il SUO PROCESSO DI CRESCITA
“del momento” , per aprire ogni Chakra lentamente, in modo da avere il tempo
necessario ad elaborare il materiale personale (che viene elaborato e liberato) e
interiorizzarlo e integrarlo nella PROPRIA VITA.(Io dico sempre che il processo
dell’apprendimento avviene per approssimazioni successive e crescita progressiva).
E’ importante aprire i Chakra e aumentare il nostro flusso energetico, perché più
energia lasciamo circolare più sani siamo; le malattie sono provocate da
SQUILIBRI o da BLOCCHI nel flusso energetico : un flusso scarso altera le
percezioni, attutisce i sentimenti, impedisce di vivere in maniera libera e piena.
Tuttavia un essere umano non è “psicologicamente” pronto a “rimanere aperto”
se non ha integrato, elaborato e sviluppato la sua maturità e la sua chiarezza.
Noi riceviamo le informazioni o i messaggi attraverso i meccanismi sensoriali di
ciascun Chakra; ogni Chakra è in rapporto con una ghiandola Endocrina e con uno
dei plessi nervosi principali.
I Chakra assorbono l’Energia dal CAMPO ENERGETICO UNIVERSALE (detta
Energia Primaria) , la scompongono e quindi la “Convogliano” lungo i canali
energetici , chiamati “Nadi”, fino al Sistema Nervoso, alle Ghiandole Endocrine e
poi al sangue che ha la funzione di nutrire i tessuti.(Oggi delle ricerche avanzate
hanno dimostrato il legame fra Sistema Nervoso,Sistema Immunitario, Sistema
Endocrino e la complessità della nostra Psiche : BIOENTANGLEMENT).
Quando il Chakra del CUORE funziona bene si ha CAPACITA’ D’AMARE;
quando il 1° Chakra è sano (Surrenale) l’individuo solitamente ha una forte
VOLONTA’ DI VIVERE ed ha un buon legame con la Terra; si tratta di una
persona che è ben radicata con la VITA.
Un buon funzionamento del 6° e del 3° Chakra comporta la capacità di
PENSARE con chiarezza.Riassumendo :
Il 1° Chakra ci trasmette e fornisce informazioni
sensazioni CORPOREE (tattili,equilibrio,dolore fisico…)
“Cinestetiche”,ovvero
Il 2° ci fornisce informazioni sugli stati EMOTIVI (gioia, paura ,rabbia)
Il 3° ci trasmette INTUIZIONI , istintive o elaborate.
Il 4° ci trasmette sensazioni d’ AMORE.
96
Il 5° ci fa percepire SUONI , Musica, parole , odori, sapori
Il 6° ci fa pervenire IMMAGINI agli organi della vista.
Il 7° ci fornisce informazioni in forma di CONCETTI GLOBALI che
“trascendono ciascuno dei sensi elencati, ovvero ci fanno pervenire le
PERCEZIONI EXTRA SENSORIALI (cosiddette ESP ed HSP)
Per diventare più ricettivi nei vari livelli dell’AURA è utile esercitarsi in una
“meditazione” specifica che sviluppi la SENSIBILITA’ delle percezioni relative
a quel dato livello; altrimenti si perde progressivamente la capacità di percepire
dall’Energia primaria del Campo Universale, diminuendo la vitalità e l’evoluzione
a tutti i livelli(non altrimenti di un atleta che allena le sue qualità).
Allora dobbiamo letteralmente NUTRIRE E ALIMENTARE i nostri 7 corpi
sottili, con esercizi e visualizzazioni che sensibilizzano le informazioni connesse
ai 7 Chakra relativi ai 7 piani di Realtà corrispondenti ai Corpi sottili o livelli
Aurici, che sono
INTERCONNESSI ( ENTANGLED )
ED
INTERDIPENDENTI, essendo i
Chakra veri centri di “smistamento”
dell’Energia.Esercizi per ogni corpo :
1° livello >> camminare in rilassamento profondo
2° livello >> meditare su un tranquillo senso di benessere
3° livello >> concentrare la mente su unico punto
4° livello >> concentrarsi su un fiore, un animale, una pianta
5° livello >> concentrarsi all’ ascolto di Canti o Musica
6° livello >> meditare al tramonto sulla propria coscienza messianica
7° livello >> STARE IMMOBILI E SENTIRSI UNA SOLA COSA CON
DIO!!
Soltanto cosi tenderemo ad essere individui COMPLETI , equilibrati, in perfetta
ARMONIA con l’ UNIVERSO intero, realizzati in tutte le nostre “potenzialità” e
nella TOTALITA’ di tutte le infinite dimensioni : cosmiche, globali, sociali,
ambientali, fisiche, mentali, intellettive,emozionali,spirituali…….
Dal punto di vista OLOGRAFICO , ogni parte dell’Aura non solo rappresenta ma
“contiene l’intero” ; così non possiamo che descrivere la nostra esperienza come
un fenomeno che “Osserviamo” e “creiamo” contemporaneamente.
97
Ogni osservazione produce un effetto su ciò che viene osservato, perché noi non
soltanto facciamo parte del sistema, ma “SIAMO IL SISTEMA” : esso è con
noi e noi siamo con esso, soltanto che il termine <<esso>> va ora abbandonato e
va sostituito con un altro termine più appropriato, per eliminare i blocchi nel nostro
cervello quando cerchiamo di comunicare.
I Fisici si sono serviti di definizioni,nella Meccanica Quantistica, quali : << Rete
dinamica di sistemi energetici inseparabili e interconnessi>>
Se pensiamo in questi termini nessuno dei fenomeni dell’Aura descritti sembrerà
particolarmente strano o inconsueto.
Tutte le esperienze sono Connesse tra loro; se accettiamo questo e includiamo nel
nostro processo cognitivo tale nozione di
INTERCONNESSIONE
(ENTANGLEMENT), possiamo essere consapevoli di ogni avvenimento in modo
del tutto indipendente dal tempo.
La Consapevolezza dell’Intero INSEPARABILE è fuori dal tempo lineare e dello
spazio tridimensionale ed è pertanto difficile da riconoscere; bisogna acquistare
familiarità con l’esperienza dell’ INTERO per poterla individuare.
La Meditazione è uno dei sistemi (ma non il solo e il migliore) per trascendere i
limiti della mente lineare e far sì che il collegamento FRA TUTTE LE COSE
divenga una realtà “Esperibile”.
Questa realtà è molto difficile da comunicare VERBALMENTE (Castaneda)
perché il nostro linguaggio si basa su modelli concettuali lineari e razionali;
dobbiamo elaborare un vocabolario che ci consenta di far accedere gli altri a queste
esperienze.
Nello ZEN i maestri danno il KOAN (rompicapo) con lo scopo di aiutare
l’allievo a “trascendere” il pensiero lineare ; la reazione al Koan è che ci si
trova protesi in un UNIVERSO di suoni e immagini che sembrano riecheggiare
all’infinito…… e la soluzione NON C’E’ !!! Anzi : non ha ragione di esserci !!!
IL CAMPO ENERGETICO E L’UNIVERSO OLOGRAFICO
Come fisico , la Brennan è vivamente interessata a descrivere il Campo Energetico
Umano in termini scientifici e ritiene che l’asserzione di Pribram secondo cui esiste
un dominio delle frequenze al di là del campo delle nostra normale percezione sia il
migliore modello che possediamo finora per comprendere questo fenomeno.
Dal punto di vista dell’universo Olografico questi eventi ( l’aura e le forze
guaritrici) emergono da frequenze che trascendono il tempo e lo spazio, e non
hanno bisogno di essere trasmesse; ella dice che sono potenzialmente “simultanee”
in ogni luogo ( NATURALMENTE AVEVA CAPITO O INTUITO CHE CI SI
ACCEDE PER ‘’ENTANGLEMENT’’ )
Il fatto che il campo energetico umano esiste dovunque ed è “Nonlocale” finchè
non viene estrapolato dal dominio delle frequenze per mezzo della percezione
98
umana è messo in evidenza dalla capacità della Brennan di leggere l’aura di una
persona anche quando questa è distante migliaia di chilometri; è come se lei
riuscisse ad accedere ad un campo che si propaga istantaneamente (quindi è
presente ovunque) “sintonizzandosi” su frequenze specifiche , fra molte, che
corrispondono a quel campo energetico umano di una persona in particolare di cui
vuol leggere l’aura ( quindi entra in RISONANZA EMPATICA
ovvero
ENTANGLEMENT )
a) Shafica Karagulla e Valerie Hunt
Shafica Karagulla è una neurologa che prende in considerazione l’esistenza del
campo energetico umano; dopo aver passato tre anni come ricercatrice associata di
Wilder Penfield , il neurochirurgo canadese i cui studi pionieristici hanno stimolato
le ricerche di Lashley e Pribram.
La Karagulla definisce la facoltà di vedere il campo energetico umano
<<percezione sensoriale elevata>> o HSP (high sensorial perception) e fece
ricerche anche su altri suoi colleghi che erano in possesso di questa qualità; notò
con stupore che erano moltissimi e tutti affermavano nelle descrizioni che
vedevano come un campo energetico o una “rete di frequenze” in movimento
intorno al corpo e dentro il corpo stesso; alcuni vedevano i chakra , ma dato che
non conoscevano il termine , li descrivevano come “vortici di energia” distribuiti
lungo la spina dorsale e connessi al sistema endocrino o che lo influenzano;
concluse il suo rapporto dicendo : << quando molti individui attendibili riportano
lo stesso tipo di fenomeni, è tempo che la scienza ne prenda atto >> .
Ella scoprì anche che tutti i suoi pazienti avevano radiazioni cilindriche che
emanavano non solo dal loro stomaco, ma anche da vari punti del corpo, e dopo
aver letto un antico testo induista capì di avere riscoperto i Chakra.
Come la Brennan pensa che il modello olografico offra la migliore spiegazione per
comprendere il campo energetico umano, e dice : << credo che il raggiungere
stati di coscienza ampliati sia soltanto “l’intonarsi” del nostro sistema nervoso
centrale con gli stati percettivi che sono sempre esistiti in noi, ma sono stati
bloccati dal nostro condizionamento mentale e culturale>>.
La crescente disponibilità dei medici a rendere pubbliche queste capacità non è
l’unico cambiamento che si è verificato da quando la Karagulla compì le sue
indagini; nel corso degli ultimi venti anni Valerie Hunt ,una fisiopatologa e
studiosa di cinesiologia,presso la UCLA, ha sviluppato un modo per confermare
sperimentalmente l’esistenza del campo energetico umano.La Hunt ha scoperto
innanzitutto che un elettromiografo (usato per misurare l’attività elettrica dei
muscoli) è anche in grado di percepire la presenza del campo energetico umano
sotto forma di potenziali elettrici,se opportunamente modificato.
99
La normale gamma di frequenza dell’attività elettrica del cervello (EEG) varia fra
0 e 100 Hertz , mentre per l’attività muscolare (EMG) sale a circa 225 Hz ,
invece l’attività elettrica del cuore (ECG) è circa 250 Hz ; la Hunt scoprì che gli
elettrodi dell’elettromiografo potevano percepire un altro campo di energia che
IRRADIAVA dal corpo, molto più sottile e di minore ampiezza di quello delle
elettricità corporee, con frequenze comprese fra 100 e 1600 Hz ; anziché emanare
dal cervello, dal cuore, o dai muscoli , il campo era più forte nelle aree associate ai
Chakra.In seguito scoprì che quando un lettore di aura vedeva un particolare
“Colore” nel campo energetico di una persona, l’elettromiografo rilevava sempre
una configurazione specifica di frequenze che la Hunt imparò ad associare a quel
colore.Una volta confermata l’esistenza del campo energetico umano, anche la
Hunt fu convinta del fatto che l’idea Olografica offriva un modello per
comprenderlo; oltre i suoi aspetti di frequenza, ella fa notare che il campo
energetico è olografico anche in un altro senso : come l’informazione in un
ologramma questo campo è distribuito globalmente per tutto il corpo.
Una delle scoperte più sorprendenti della Hunt è che certi talenti e capacità
sembrano avere relazione con la presenza di frequenze specifiche nel campo
energetico di una persona; ella ha riscontrato che quando il principale interesse
della coscienza di una persona è sul mondo materiale, le frequenze del suo campo
energetico tendono ad essere in una gamma più bassa e non distano di molto dai
250 Hz delle frequenze biologiche del corpo (questo in accordo col fatto che
queste persone nutrono maggiormente il primo livello dei corpi sottili,relativo a
tutto ciò che è fisico e corporeo) ; le persone sensitive o che hanno capacità
guaritrici hanno frequenze che vanno da 400 a 800 Hz nel loro campo energetico;
le persone in grado di entrare in trance e che sembrano canalizzare altre sorgenti di
informazione attraverso di sé saltano interamente queste frequenze “paranormali”
e operano in una stretta banda compresa fra 800 e 900 Hz ; le persone che hanno
frequenze superiori a 900 Hz sono quelle che la Hunt definisce “personalità
mistiche” e sono SAPIENTI , in quanto sanno cosa fare dell’informazione e sono
consapevoli dell’interrelazione cosmica di tutte le cose e sono in contatto con ogni
livello dell’esperienza umana (tutti i livelli dei corpi sottili sono egualmente nutriti,
con maggior cura dei più elevati) , vi sono individui la cui frequenza è stata
misurata fino a 200000 Hz.
La Hunt non crede che il Campo Energetico sia puramente “elettromagnetico” in
natura, si ha la sensazione che sia molto più complesso e senza dubbio composto di
un’energia non ancora scoperta.
Il nostro migliore indizio proviene dal fatto che quasi senza eccezione i sensitivi lo
descrivono come avente una frequenza o vibrazione più alta della normale materiaenergia; l’universalità di questa percezione è forse un’indicazione che simili
individui intuiscono un fatto importante circa la natura del campo energetico:
100
Abbiamo visto che Bohm crede che, a un livello subquantistico, al di là
dell’atomo vi siano molte energie sottili ancora sconosciute alla scienza; egli non
ha la certezza se il campo energetico umano esista e cosa sia , ma afferma che
l’Ordine Implicato ha molti livelli di sottigliezza (il che vuol dire che ha molte
maniere di manifestarsi) ; se la nostra attenzione può andare a quei livelli di
sottigliezza, allora dovremmo essere in grado di vedere più di quanto non vediamo
normalmente.
Bohm molto crudamente ricorda che in effetti noi non sappiamo ancora cosa sia un
CAMPO ,facciamo sempre descrizioni dei suoi effetti e ne facciamo
rappresentazioni, ma ancora cosa sia veramente un campo non lo sappiamo, come
non sappiamo ancora cosa sia effettivamente un elettrone, anche se abbiamo scritto
migliaia di pagine sulle sue proprietà e sul suo comportamento ( una lezione di
sincera umiltà) ; questo suggerisce che anche il campo energetico umano verrà ad
un certo punto definito in termini di proprietà e comportamento, e la ricerca come
quella della Hunt favorirà certamente la nostra comprensione.
.
b ) La mente e il campo energetico umano
E’ significativo che un esame del campo energetico umano conduca esattamente
alla stessa conclusione alla quale Pribram giunse dopo aver scoperto che il
cervello trasforma il significato sensorio in un linguaggio di frequenze; questo vuol
dire che abbiamo due realtà (o meglio due descrizioni) : una nella quale i nostri
corpi appaiono come concreti e solidi, e possiedono una precisa collocazione nel
tempo e nello spazio; e un’altra nella quale il nostro vero essere sembra esistere
principalmente come una nuvola scintillante di energia e onde di frequenza
differente, la cui collocazione definitiva nello spazio è in qualche modo non
percettibile.Questa acquisizione porta con sé alcuni interrogativi profondi; uno di
essi è : cosa accade alla mente ? Ci è stato insegnato che la nostra mente è un
prodotto del nostro cervello, ma se il cervello e il corpo fisico sono solo
ologrammi, la parte più densa di una continuità sempre più sottile di campi
energetici, cosa ci dice questo riguardo alla Mente ?
Se la mente non è nel cervello, ma nel campo energetico umano che pervade sia il
cervello che il corpo fisico, questo può spiegare perché i sensitivi come la Dryer
vedono nel campo la maggior parte del contenuto della psiche di una persona; in
effetti , se la mente è nel campo energetico, questo suggerisce che la nostra
CONSAPEVOLEZZA , la parte di noi che pensa e sente , non sia limitata al corpo
fisico, e , come vedremo , vi sono prove considerevoli che confermano questa
ipotesi.
101
4 -- SHELDRAKE E I CAMPI MORFOGENETICI
CAMPI ORDINATORI INVISIBILI
Rupert Sheldrake suggerisce che tutti i sistemi siano regolati non soltanto da
“Energie” note e da fattori materiali, ma anche da CAMPI ORDINATORI
INVISIBILI ; questi Campi hanno un potere “causale” in quanto servono da
“Matrice” per la forma ed il comportamento.
Si tratta di campi che non hanno Energia nel senso ordinario del termine, in quanto
i loro effetti superano le barriere spazio/temporali solitamente attribuite; gli effetti
dei Campi ordinatori invisibili sono egualmente potenti a distanza e vicino.
Ogni volta che un individuo di una specie apprende un nuovo comportamento “IL
CAMPO CAUSATIVO” di quella specie muta, anche se lievemente; se il
comportamento si ripete abbastanza a lungo, la sua “RISONANZA MORFICA”
INFLUISCE SULL’INTERA SPECIE !
Sheldrake ha denominato questa matrice invisibile CAMPO MORFICO , un
Campo “generatore di forma” ; l’azione di tale Campo può essere un “Azione a
distanza” in termini sia spaziali che temporali.
La forma anziché essere determinata da leggi fisiche al di fuori del tempo, dipende
dalla RISONANZA MORFICA attraverso il tempo; ciò significa che i Campi
Morfici possono propagarsi attraverso lo spazio e il tempo, e che gli avvenimenti
passati potrebbero influire su altri avvenimenti in qualsiasi luogo.
Esempio : un comportamento appreso da un gruppo di scimmie su una certa isola
veniva IMPROVVISAMENTE ASSUNTO da altre scimmie su altre isole ( dopo
che la centesima scimmia aveva appreso il nuovo comportamento), in assenza di
ogni “Normale” e conosciuto mezzo di comunicazione, ma essenzialmente per
trasmissione ISTANTANEA di un Campo Morfico.( Comunicazione istantanea
‘non verbale’ fra individui della stessa specie)
E’ naturale il parallelismo con la spiegazione dell’esperimento EPR da parte di
David Bohm, il quale indicava la possibilità di CONNESSIONI “NON LOCALI”
,non logiche, sottili fra particelle distanti che si COMUNICAVANO il loro Stato
per ENTANGLEMENT.
Il sistema potrebbe avere un interezza tale per cui il CAMPO FORMATIVO non
dovrebbe essere attribuito soltanto ad una delle due particelle : esso potrebbe
102
essere attribuito unicamente all’ INTERO Sistema; così ciò che avviene a
particelle distanti può influire sul CAMPO FORMATIVO di altre particelle.
Rupert Sheldrake aggiunge ancora : << Così il processo CREATIVO che dà
luogo ad un nuovo pensiero attraverso il quale vengono generati “Nuovi Interi”, è
simile alla “realtà creativa” che dà luogo a nuovi interi nel processo evolutivo.I
processo “Creativo” può essere visto come il progressivo sviluppo di “Interi”
sempre più complessi e di più alto livello attraverso cose che erano
precedentemente separate e che invece si CONNETTONO fra loro >>.
Si ipotizza che l’esistenza delle Connessioni NON LOCALI , istantanee, sia
possibile in quanto esiste un “piano superiore di realtà” ; Sheldrake afferma
che su un piano di realtà <<al di sopra>> del nostro le cose sono “Maggiormente
Connesse” e gli avvenimenti sono “Maggiormente Correlati”; inoltre, le COSE
appartenenti a quel piano sono CONNESSE su un piano ancora Superiore ( sono
esattamente le stesse ipotesi di BOHM sull’ Ordine Implicato )
Perciò se noi potessimo raggiungere un Piano SUPERIORE DI REALTA’ ,
potremmo forse comprendere come funzionano le “Connessioni Istantanee” e
potremmo esperire l’Universo come un INTERO inseparabile in una RETE
dinamica di interazioni e INTERCONNESSIONI ( Entanglement ), da cui sorge
L’Ordine Esplicato Manifesto di Bohm ; ed essendo noi parti inseparabili di
quell’Intero, possiamo accedere a quel CAMPO ENERGETICO a cui è associato
l’OCEANO DI ENERGIA, in modo da poter attingere ai poteri CREATIVI
dell’Universo.
Allora bisogna muoversi in direzione di questo
POTERE CREATIVO
UNIVERSALE del quale noi facciamo l’esperienza in forma di AMORE,
divenendo UNA SOLA COSA fra il nostro Io, l’Universale , e DIO.
Uno dei passi che conducono a questa INTEREZZA , consiste nell’abbandonare
le nostre limitate definizioni dell’IO , che si basano sul nostro passato
Newtoniano,riduttivo e frammentato.
I CAMPI MORFICI
Tutto cominciò a Cambridge , quando Sheldrake era impegnato nella ricerca sulla
crescita delle piante , e si cominciò a porre delle domande : come fa una pianta a
svilupparsi fino ad assumere la “forma” caratteristica della propria specie? Come
fa una foglia di Salice, di Rosa, di Palma a prendere “proprio” quella forma e non
altre? Come fanno i fiori a svilupparsi in modi tanto diversi ?
Sono tutte domande che riguardano quella che i Biologi chiamano “Morfogenesi”,
l’origine della FORMA, UNO DEI PROBLEMI INSOLUTI DELLA BIOLOGIA.
La risposta immediata è che tutto è programmato “Geneticamente” , ma accade
che a partire da un programma genetico identico si sviluppano in forme
103
diverse,non si sa come.Per spiegare questo, la FORMA, è necessario ipotizzare che
esista qualcosa d’altro,oltre alle proteine ed ai geni.
Molti scienziati hanno ipotizzato che un organismo in via di sviluppo venga
modellato da un CAMPO, che è una sorta di progetto architettonico invisibile che
presiede alla FORMA dell’organismo in fase di crescita.Dopo molti anni di
riflessioni e studi Sheldrake sviluppa e propone il concetto assolutamente nuovo di
CAMPO MORFOGENETICO,una teoria con 3 punti chiave :
1 -- I Campi morfogenetici sono un nuovo tipo di campo sconosciuto nella fisica.
2 -- Si evolvono, ed hanno una Memoria, grazie ad un processo chiamato
RISONANZA MORFICA.
3 -- Fanno parte di una famiglia più vasta di campi, detti CAMPI MORFICI.
Questi sono i principi base dell’ipotesi della “Causalità Formativa”
descriviamo.
che ora
L’ ipotesi della Causalità Formativa e i Campi Morfici
Si fa l’ipotesi che gli organismi “autoadattanti”,a tutti i livelli di complessità, sono
un Tutto dipendente da uno specifico Campo organizzatore di quel sistema che è il
suo CAMPO MORFICO.
In zoologia e botanica i campi che presiedono allo sviluppo e al mantenimento
della forma si chiamano CAMPI MORFOGENETICI; quelli che si occupano
della percezione , del comportamento e della mente sono CAMPI PERCETTIVI ,
ed altri ancora, ma tutti sono Campi Morfici.
I campi Morfici sono regioni d’influenza all’interno dello spazio/tempo, localizzati
dentro e intorno ai sistemi che organizzano; essi impongono un ordine
all’indeterminismo intrinseco dei sistemi che presiedono;comprendono in sé e
connettono le varie parti del sistema che sono preposti ad organizzare; il Campo
Morfico conduce i sistemi ad esso sottoposti verso mete o obbiettivi “specifici”.
Il matematico Renè Thom ha creato i modelli matematici dei Campi
Morfogenetici : in essi gli obbiettivi in direzione dei quali un sistema si sviluppa
vengono chiamati ATTRATTORI , che rappresentano i limiti verso i quali un
Sistema dinamico viene attratto; sono, in linguaggio scientifico, gli scopi, le mete,
le INTENZIONI.
E’ stata suggerita l’eventualità che il Campo Morfico stesso si “evolva” : esso
non è fissato in eterno da un’equazione matematica o da una sorta di paradiso
platonico, che si possa soltanto leggere e non modificare; la sua struttura dipende
da ciò che è accaduto in precedenza, contiene una sorta di “Memoria”; attraverso
la ripetizione i modelli che organizza diventano sempre più probabili, sempre più
abituali.Ma il primo Campo,originario, è un SALTO CREATIVO , forse è
104
l’espressione di una Creatività intrinseca alla Mente ed alla Natura, che si rafforza
ed evolve con la ripetizione,infatti quanto più un modello si ripete tanto più si
ripropone (come una sorta di memoria “Cumulativa”) e diviene probabile, ed
evolvendosi nel tempo diviene una legge di natura.
Secondo l’ipotesi della “causalità formativa” , i Campi Morfici si estendono oltre il
cervello, fin nell’ambiente circostante, legandoci agli oggetti che cadono sotto la
nostra percezione e rendendoci capaci di agire su di essi attraverso le INTENZIONI
e l’attenzione; questo è un aspetto che si presta bene alla sperimentazione :
l’esistenza del Campo implicherebbe che possiamo INFLUENZARE un oggetto
semplicemente “guardandolo”, e comunicandogli le nostre intenzioni o i nostri
“desideri”.
I problemi insoluti dell’orientamento animale, della migrazione e delle capacità di
ritrovare la via di casa, potrebbero anch’essi essere spiegati con la presenza di
Campi Morfici , che come campi ordinatori invisibili connettono gli animali alle
loro destinazioni.
Sono state fatte esperienze e prove di laboratorio che dimostrano che il fenomeno è
reale, e non è riconducibile al caso, alle percezioni dei cinque sensi ordinari o a
campi attualmente già noti in fisica.
Il problema si estende al caso generale della “comunicazione non verbale” che
si trasmette ISTANTANEAMENTE tra animali della stessa specie , tra animali
diversi, tra animali e l’essere umano (legati da affetti particolarmente intensi dal
punto di vista emozionale) ed ovviamente tra esseri umani particolarmente “legati”
da relazioni affettive emozionali; ecco perché si presta in modo particolarmente
interessante lo studio dei fenomeni paranormali (ESP) fra coppie di gemelli, non
solo perché hanno lo stesso corredo cromosomico, ma soprattutto per il profondo e
intenso legame affettivo,che li predispone maggiormente al fenomeno della
trasmissione non verbale istantanea di emozioni o intenzioni o semplici
desideri(**), diremo semplicemente che “SONO IN SINTONIA” , che sono IN
RISONANZA , che sono IN ACCORDO ( e tutto questo è possibile perché hanno
un LEGAME descritto mirabilmente dal fenomeno dell’ ENTANGLEMENT) ,
allo stesso modo in cui lo sono due innamorati che non a caso vengono apostrofati
come ANIME GEMELLE; vedremo in capitoli successivi interessantissimi
sviluppi di questo argomento.
(*) E’ incredibile come Sheldrake abbia potuto ipotizzare ‘’meccanismi’’ del
tutto analoghi a quelli previsti da Bohm nella Meccanica Quantistica, senza
conoscerlo e senza conoscerla (era Etologo)
(**) IPERCOMUNICAZIONI : informazioni interpretabili che abbandonano la
Mente/Cervello, ISTANTANEE , e NON LOCALI , capaci di interagire con
macchine, robot, altri esseri viventi vegetali, animali, umani; fu una delle prime
ipotesi, quando l’ ENTANGLEMENT era sconosciuto o non era compreso bene.
105
LA RISONANZA MORFICA
Il veicolo attraverso il quale le informazioni o i modelli di attività vengono
“trasmessi” da un sistema precedente ad uno successivo dello stesso tipo viene
definito RISONANZA MORFICA ( che rappresenta uno dei meccanismi in cui si
manifesta l’ ENTANGLEMENT) : essa contiene in sé la possibilità che un entità
influisca su di un’altra simile, che modelli di attività influiscano su altri modelli di
attività successivi e analoghi; e questi influssi passano attraverso, e dentro, lo
spazio/tempo; provengono dal passato non dal futuro, e quanto maggiore è la
somiglianza tanto più potente è la Risonanza Morfica.
La RISONANZA MORFICA è il fondamento di tutta la memoria intrinseca ai
Campi, a tutti i livelli di complessità; qualsiasi sistema morfico dato si
SINTONIZZA sui sistemi precedenti e simili, attraverso questo meccanismo
ciascun individuo va ad attingere, e a sua volta a contribuire, ad un PATRIMONIO
DI MEMORIA COLLETTIVA della sua specie; parlando dell’uomo, questo tipo
di memoria collettiva è strettamente affine a quello che C.G. JUNG chiama
INCONSCIO COLLETTIVO.
L’ipotesi di Sheldrake preconizza che la Risonanza Morfica si riscontri nella
fisica,nella chimica,nella biologia,nella psicologia e nelle scienze sociali, e in tutti
questi casi “implica” effetti di NON LOCALIZZAZIONE sia nel tempo sia nello
spazio. ( non poteva conoscere l’ Entanglement, visto che la divisione tra le varie
discipline e il riduzionismo, non permettevano) L’ipotesi della Risonanza Morfica
forse è corretta anche nell’apprendimento umano, inclusa l’acquisizione delle
lingue : attraverso la memoria collettiva, cui l’individuo attinge e contribuisce,
dovrebbe essere più facile imparare ciò che altri hanno imparato in precedenza,
tramite il meccanismo della Risonanza Morfica ovvero di “risuonare” e quindi
riuscire a “SINTONIZZARSI” sulle forme precedenti di individui della stessa
specie, attingendo al CAMPO MORFICO esistente e proveniente dal passato.
Si ipotizza che la capacità di apprendere il linguaggio dipenda da un informazione
fornita dal DNA dei geni preposti alle strutture generali comuni a tutte le lingue,
uno schema generale innato.
La Risonanza Morfica fornisce una spiegazione più semplice : il bambino
“Risuona” con coloro che intorno a lui parlano una lingua e con i milioni di
persone che l’hanno parlata in passato; la Risonanza Morfica gliene facilita
l’apprendimento se il bambino riesce a “Sintonizzarsi” con tutti quelli che hanno
utilizzato la struttura linguistica e grammaticale che sta per imparare.
La Risonanza Morfica fornisce una spiegazione più naturale e attendibile del
fenomeno, che si riscontra in tutti i paesi, per cui i risultati dei test per la
valutazione del QI (quoziente di intelligenza) si alzano di tre punti in media per
ogni decennio,dopo la Guerra Mondiale; tutte le altre ipotesi non sono state
verificate o si sono dimostrate errate.La memoria Collettiva si trasmette con i
106
meccanismi di Risonanza Morfica tramite la SINTONIA con i Campi Ordinatori
Invisibili, con cui gli esseri umani entrano in contatto con i loro simili in esperienze
passate.
Infine Sheldrake avanza l’ipotesi che anche i “Ricordi” non siano memorizzati
nel cervello, ma piuttosto che siano memorizzati e presenti in un CAMPO DI
INFORMAZIONI (vedi Bohm ) al quale si può accedere mediante il cervello, in
tal modo si confermerebbe che il cervello è un “trasduttore” di informazioni che
decodifica e crea (Pribram).
Sheldrake ipotizza che anche la “Coscienza umana” , i nostri ricordi personali e il
nostro senso dell’Io possano sopravvivere alla morte biologica : ogni “Struttura
organizzata” di attività, che comprende anche sogni, esperienze mistiche, stati non
ordinari della coscienza, in generale tutte le “STRUTTURE” possono spostarsi di
persona in persona grazie alla Risonanza Morfica (Entanglement)
In molte tradizioni mistiche si crede che con l’iniziazione, le persone siano portate
all’interno di quella tradizione o entrino “IN COMUNIONE” (Entangled) in
qualche modo con le altre persone che in precedenza hanno seguito la stessa
tradizione ( CONDIVISIONE DELLE STESSE EMOZIONI)
Un idea simile c’è anche nella “Comunione” dei Santi, caratteristica della
Cristianità : coloro che partecipano ai Sacramenti cristiani, in particolare
all’Eucarestia, sono in contatto non solo con le altre persone che lo stanno facendo
in quel momento, o con le altre persone che casualmente li circondano, ma sono in
qualche modo in una specie di RISONANZA con tutti quelli che hanno fatto la
stessa cosa in precedenza; si sono cioè SINTONIZZATI sullo stesso Stato
mentale, o meglio ancora sono in totale ACCORDO con tutti quelli che hanno in
precedenza e attualmente avuto “LE STESSE VIBRAZIONI” ( vediamo come
anticipa gli esperimenti di Nelson, Radin e Chouinard sull’ Entanglement relativo
alla “Mente Collettiva”
Naturalmente questo “contatto” , questa Risonanza non accadono sempre, e
quando accadono hanno manifestazioni differenti : proprio perché l’essere umano
non è una “macchina”, quindi il paragone con la Radio serve per comprendere
meglio il meccanismo della RISONANZA , della SINTONIA
e dell’
ACCORDO ; ma abbiamo già detto più di una volta che l’essere umano ha almeno
7 piani di realtà (teoricamente infiniti) con differenti dimensioni fisiche,
emozionali , mentali, spirituali e divine , a cui corrispondono VIBRAZIONI e
quindi FREQUENZE differenti in valore; insomma banalmente “siamo tutti
diversi” , ognuno di noi ha la sua “Unicità” ; pertanto la capacità di ENTRARE
IN RISONANZA è una prerogativa di pochissimi, e dipende dalle caratteristiche
individuali, dalle predisposizioni,dall’esercitazione, dal talento naturale, dal livello
di ‘evoluzione’ raggiunto(vedremo in seguito dalle VITE PRECEDENTI).Per
cui spesso ci sentiamo dire “Non basta una vita” !!!
107
CONNESSIONI CON LA FISICA QUANTISTICA
La
NON
LOCALIZZAZIONE è il presupposto principale
dell’
ENTANGLEMENT, è uno degli aspetti più sorprendenti e paradossali di tutta la
teoria Quantistica, per il fatto incredibile che le parti di un sistema quantistico che
sono state collegate insieme in passato, mantengono una CONNESSIONE
ISTANTANEA anche se si trovano a grande distanza le une dalle altre.
Il legame di questa connessione è un CAMPO QUANTICO correlato all’ Ordine
Implicato di Bohm ;Sheldrake ipotizza che ci sia un collegamento fra questo
Campo Quantistico e i Campi Morfici.
I gruppi di un sistema sociale fanno parte di uno stesso sistema, condividono molte
cose e sono in relazione gli uni con gli altri attraverso la mente e i sensi e
interagiscono in continuazione ( sono ENTANGLED ); è possibile che, quando
sono separate, le parti di quel sistema sociale mantengano un collegamento analogo
alla NON LOCALIZZAZIONE riscontrata nella Fisica Quantistica ; se così fosse
i Campi Morfici potrebbero venire reinterpretati alla luce della teoria Quantistica,
la cui applicazione si estenderebbe fino a coprire l’organizzazione biologica e
sociale.
Sheldrake e Bohm hanno discusso a proposito delle possibilità di relazione tra
Campi Morfici e Campi Quantistici , e altre implicazioni con l’Ordine Implicato;
questi aspetti sono stati studiati anche da altri fisici come l’americano Amit
Goswami e dal tedesco Hans Peter Durr.
Bohm riconobbe subito con interesse gli studi di Sheldrake, in particolare il
concetto di SINTONIA nel mondo animale,che si attua tramite la RISONANZA
MORFICA il meccanismo con cui si trasmettono sincronicamente alcune
proprietà comportamentali ,psicologiche o addirittura organiche ad altri membri
della specie , a tutti gli effetti equivalenti all’ ENTANGLEMENT tra particelle
materiali o fotoni.
Nel caso umano questo riguarda anche il raggiungimento di un livello di
consapevolezza spirituale, che si può propagare per Risonanza Morfica verso altri
membri della comunità cui appartengono ( Entanglement Spirituale )
Bohm è totalmente d’accordo sulla trasmissione del pensiero che attingerebbe ad
una specie di Memoria Collettiva, propria di ciascuna specie biologica , a cui altri
membri del gruppo attingerebbero in maniera globalmente sincronica.
Questa memoria collettiva secondo gli studi di Bohm sarebbe un CAMPO DI
INFORMAZIONE , però non risiede nel cervello ma in una zona comparabile
all’Inconscio Collettivo studiato da JUNG e PAULI .
Il cervello servirebbe solo come un mezzo per accedere a queste informazioni,
attraverso un meccanismo secondo il quale si comporta come un OLOGRAMMA ,
ovvero come un sistema in grado di “decodificare” le ‘frequenze grezze’ più
108
disparate provenienti da una dimensione che sta al di là dello spazio e del tempo ed
è rappresentata da una specie di “Contenitore di informazione e di memoria”.
Quindi la memoria non sarebbe localizzata nel cervello, il quale sarebbe solo un
mezzo che attraverso gli impulsi nervosi che si incrociano in esso a ogni momento
permetterebbe di estrarre questa informazione e convertirla in una forma che possa
esplicarsi nel dominio dello spazio e del tempo.
Il cervello si comporta come un “TRASDUTTORE”
di informazioni( vedi
Pribram ) che provengono dall’esterno, ovvero da una zona in grado sia di ricevere
che di trasmettere informazione in maniera NON LOCALE, grazie a meccanismi
di Entanglement(svolge il compito del sistema “Acquisizione dati” )
In base a questo meccanismo ciò che un gruppo biologico acquisisce (anche
spiritualmente) viene automaticamente trasferito ad una specie di “Server”
universale, il quale a sua volta si occuperebbe di mettere a disposizione
l’informazione a gruppi biologici affini : si tratterebbe ancora di comunicazione
NON VERBALE di un informazione , che avviene “Istantaneamente” per
RISONANZA MORFICA , la quale si propaga per Campi che connettono
l’informazione dal CAMPO DEL PUNTO ZERO al dominio dello spazio e
del tempo dove gli organismi biologici si trovano a vivere la loro dimensione (
BIO-ENTANGLEMENT in un contesto Olografico )
Il meccanismo della Risonanza Morfica sarebbe dunque un particolare ‘’bioEntanglement in un contesto ‘olografico’ e “non locale” di informazioni da un
punto all’altro dello spazio tempo, e il Campo Morfico sarebbe sostanzialmente
una delle manifestazioni del Campo Quantistico di Bohm che caratterizza più
specificatamente i sistemi biologici e la componente psichica ad essi correlata.
Inoltre si può affermare che i Campi Morfici sono l’equivalente del Campo
Energetico Universale analizzato e descritto dal fisico BRENNAN , così come il
Campo Morfogenetico di Sheldrake si può mettere in parallelo al Campo
Energetico Umano della Brennan.
Il fenomeno per cui una capacità acquisita da un gruppo di animali di una data
specie , “improvvisamente” e senza che ci sia contatto fisico, viene imparata e
acquisita da un gruppo della stessa specie , su un isola lontana, costituisce un chiaro
esempio di SINCRONICITA’ ( grazie a meccanismi di ENTANGLEMENT)
all’interno di specie affini,e vedremo che è messo in relazione con l’Inconscio
Collettivo di Jung
109
5 -JUNG E LA PSICOLOGIA SISTEMICA : il
Modello Olografico
All’interno della Visione Sistemica un gruppo consistente di Analisti abbraccia un
impostazione totalmente diversa dalla ortodossa : la Psicologia viene vista come
una Scienza del comportamento Umano che percepisca l’organismo dell’uomo
come un sistema integrato che implica aspetti fisiologici e psicologici interagenti
con sistemi maggiori sul piano fisico, sociale, ambientale, culturale, spirituale.
JUNG abbandona i modelli della psicoanalisi freudiana e sviluppa concetti in
accordo con la teoria dei Sistemi e con i risultati della fisica moderna.
Egli tendeva a comprendere la psiche nella sua “totalità” e con le sue relazioni con
l’ambiente, e la vede come un sistema “autoregolantesi”.
Ebbe un approccio della realtà privilegiando la dimensione “Spirituale” della vita,
a differenza di Freud che la disprezzava ed esaltava l’aspetto razionale e
intellettivo.
Questo orientamento spirituale gli diede una “Prospettiva” più ampia sulla
scienza e sulla conoscenza dell’uomo.
L’esplorazione della psiche imponeva,secondo Jung, di andare “oltre” la
comprensione razionale e arida : ampliò l’approccio “deterministico” , postulando
che le forme psicologiche fossero connesse in modo A-CAUSALE e mise in
evidenza le CONNESSIONI SINCRONICHE, un risultato della scienza
d’avanguardia , che si dimostrerà fecondissimo.
Per Jung Strutture della MENTE e Strutture della MATERIA vengono
riconosciute come riflessi le une delle altre; in questo si identifica nel fisico David
Bohm ( TANTO CHE LA SUA CONCEZIONE ERA IN PERFETTO ACCORDO
E PRECONIZZAVA L’ UNIVERSO OLOGRAFICO E I MECCANISMI DI
ENTANGLEMENT )
L ‘ INCONSCIO COLLETTIVO
La libido , per Jung, non dovrà essere considerata come “pulsione” sessuale, ma
godrà di più ampio respiro, permettendoci di considerarla come “Energia” in
senso lato.
Proprio nel saggio “Energetica Psichica” Jung cerca di chiarire a quale fonte la
vita psichica attinga per ricavare l’Energia necessaria al proprio funzionamento,
cioè da dove provenga l’Energia che innesca la dinamica della vita psichica alla
base del rapporto fra l’IO (conscio) e l’ INCONSCIO.
110
Jung ci invita a riflettere sull’enorme potenzialità del nostro inconscio, nel quale è
racchiuso un fertile insieme di “contenuti” che attendono soltanto di trovare il
proprio canale espressivo, per potersi manifestare.
Ciò che rese Jung “diverso” da tutti gli altri fu l’ostinazione con la quale volle
esaltare il concetto di libertà individuale, il bisogno di ogni individuo di realizzare
la costruzione della propria personalità, di diventare un essere “UNICO”.
Secondo Jung esistono due regni inconsci ben definiti e differenziati : l’inconscio
personale e l’inconscio COLLETTIVO.Questo non si sviluppa individualmente, ma
è ereditato, sebbene non sia l’ereditarietà la componente più peculiare.
L ‘ INCONSCIO COLLETTIVO E’ LA FONTE DI ENERGIA CHE CI
CIRCONDA E CONTIENE I RICORDI DELL’ INTERA RAZZA UMANA.
I contenuti dell ‘ inconscio collettivo non sono stati mai nella coscienza e quindi
non sono MAI stati acquisiti individualmente : il contenuto dell’inconscio
collettivo è formato essenzialmente dai cosiddetti ARCHETIPI .
Quindi la parte inconscia della nostra psiche non è popolata solo da elementi per
così dire “personali” , individuali, appartenenti al singolo in modo esclusivo, ma,
al contempo da elementi “impersonali”, appunto COLLETTIVI, i cui contenuti
sono identificati negli ARCHETIPI.
Essenzialmente, per Jung, gli archetipi sono le immagini inconsce degli stessi istinti
primordiali, cioè essi sono “modelli” di comportamento istintuale, questo impone
l’ipotesi di una profonda affinità tra gli istinti e gli archetipi.
Gli archetipi si possono considerare come “dimensioni psichiche originarie
universali” , le cui radici possono essere fatte risalire all’origine stessa dell’uomo,
universali in quanto appartenenti all’umanità intera e non al singolo individuo.
L’archetipo diviene l’anello di congiunzione mancante tra coscienza e inconscio :
popolando infatti il livello più basso della psiche, l’archetipo è l’espressione di
immagini universali che attendono di essere interpretate e tradotte, e che, spesso, si
manifestano alla nostra coscienza.
Uno dei canali espressivi prediletti dall’inconscio è il linguaggio dei sogni,
simbolico e metaforico, che diviene il nostro principale strumento di contatto con le
immagini universali.
…… “ l’archetipo è una risposta “potenziale” ad un determinato problema della
vita umana, perché non può mai essere direttamente sperimentato, conosciuto per
quel che è, ma può soltanto essere “intuito” attraverso il veicolo di un simbolo”
……..
Occorre considerare 3 diverse e distinte funzioni del concetto di archetipo che si
riferiscono ai diversi momenti della sua evoluzione :
1 - l’archetipo è un “modello di comportamento” .
2 - l’archetipo è un “mediatore” tra conscio e subconscio.
111
3 - l’archetipo è un “ordinatore” di immagini e rappresentazioni.
Occorre soffermarsi sul 2° e 3° aspetto, che sono in linea metaforica importanti
passaggi per una comprensione chiara.
Il processo dialettico determinante per lo sviluppo dell’individuo parte dal fatto
che senza l’indispensabile
“mediazione”
dell’archetipo la personalità
dell’individuo rischierebbe di sclerotizzarsi e non raggiungerebbe mai la sospirata
meta della “totalità” .
Inoltre nella funzione di ordinatore di immagini e rappresentazioni può attribuire un
senso ed una finalità, comportando un felice connubio tra noi e il nostro equilibrio.
Jung era del parere che nell’ambito del processo analitico, la fase iniziale fosse
caratterizzata dal riconoscimento e dall’elaborazione dei ricordi personali, mentre
la fase successiva da fantasie che sono manifestazioni dello strato più profondo
dell’inconscio, quello in cui giacciono assopite le “immagini primordiali” comuni
a tutta l ‘ umanità, a queste si dà il nome di ARCHETIPI.
Gli archetipi vanno intesi come immagini legate all’inconscio Collettivo e ,
pertanto, sempre esistite, presenti e ricorrenti in tutte le culture ; una
manifestazione parziale dell’archetipo può essere considerato il “simbolo”, che va
distinto nettamente dal concetto di “segno”.
LA PSICOLOGIA E IL MODELLO OLOGRAFICO
L’attuale ricerca sulla “coscienza” ha aggiunto nuovi livelli, regni e dimensioni e
mostra che la psiche umana è essenzialmente commisurata all’intero universo e
all’intera esistenza.
L’idea olografica fa luce anche sulle inspiegabili “connessioni” che possono a
volte verificarsi fra le coscienze di due o più individui, ed uno degli esempi più
conosciuti di una simile connessione è espresso proprio nel concetto di Inconscio
Collettivo di Carl G. JUNG , egli giunse alla conclusione che miti, sogni,
allucinazioni e visioni religiose scaturiscono tutte dalla stessa sorgente, un
inconscio collettivo comune a tutte le persone.
La nostra attuale comprensione dell’universo non fornisce alcun meccanismo che
spieghi l’esistenza dell’inconscio collettivo; l’interconnessione di tutte le cose
prevista dal modello “Olografico” tuttavia offre una spiegazione : in un Universo
in cui tutto è “interconnesso” , anche le coscienze sono INTERCONNESSE ( le
conoscenze e gli esperimenti attuali danno per certo che la MENTE dell’ uomo è
connessa
NON LOCALMENTE
mediante
‘’meccanismi’’
di
ENTANGLEMENT quantistici ) ; MALGRADO LE APPARENZE SIAMO
ESSERI SENZA CONFINI , o , come afferma Bohm : <<in profondità , la
coscienza del genere umano è una sola>>.
112
Se ciascuno di noi ha accesso alla conoscenza inconscia dell’intera razza umana,
perché non siamo tutti delle enciclopedie viventi ? Allo stesso modo abbiamo visto
che i campi morfogenetici non si sono propagati in tutti gli esseri umani allo stesso
modo.
Lo psicologo R.M.Anderson ritiene che ciò accada perché siamo in grado di
attingere solo quelle informazioni, contenute nell’Ordine Implicato di Bohm,
direttamente pertinenti alle nostre memorie; questo è un processo “selettivo” che è
definito RISONANZA PERSONALE , e che abbiamo già incontrato in Sheldrake.
A causa del quale relativamente poche della quasi infinita varietà di “immagini”
nella struttura Olografica implicata nell’Universo sono
“disponibili” alla
coscienza personale di un individuo; questo accesso è consentito e possibile agli
individui in ragione della loro evoluzione : più sono evoluti e più opportunità hanno
di sintonizzarsi , per Risonanza, alla struttura olografica dell’inconscio collettivo e
quindi possono accedere al patrimonio immenso della Memoria di tutta l’umanità ;
fu subito chiaro che i meccanismi di ENTANGLEMENT sono più probabili e
forti quanto più forti sono l’evoluzione e la sensibilità alle percezioni ESP e HSP;
questo giustifica come nonostante tutto siamo progrediti enormemente in
Tecnologia, mentre la saggezza ed altri valori spirituali dell’antichità sono così rari
nell’uomo moderno.
Un altro ricercatore che ritiene che l’Ordine Implicato di Bohm abbia applicazioni
in Psicologia è Montague Ulmann, professore emerito dell’ Albert Einstein
College of Medicine di New York; anche per lui vale l’assunto che tutte le persone
sono INTERCONNESSE nell’Ordine Olografico, addirittura ha fatto ricerche sulla
nostra capacità, nell’ambito del sogno, di comunicare gli uni con gli altri in modi
che , al momento, sono inspiegabili con la scienza classica ( MENTRE LA
SPIEGAZIONE è chiara con i meccanismi, previsti dalla Meccanica Quantistica,
quali l’ ENTANGLEMENT )
Un ulteriore esempio di INTEREZZA OLOGRAFICA
Ulmann ritiene sia
possibile trovarla in un altro aspetto del sogno che evidenzia l’interconnessione
ipotizzata da Bohm, ed è la capacità che abbiamo durante il sogno di essere spesso
ben più saggi di quanto non lo siamo nello stato di veglia.
I sogni riflettono la nostra esperienza individuale, ma è possibile che ciò avvenga
perché esiste anche un più grande bisogno di base, di mantenere costante la
connessione con la specie, con tutti gli altri individui.
Qual è allora la sorgente dell’infinito fluire di saggezza che affiora nei nostri sogni
?
Ulmann suggerisce che dato che l’Ordine Implicato rappresenta una infinita fonte
di informazioni, esso è forse l’origine di una così grande riserva di
conoscenza,forse i sogni rappresentano un
PONTE
fra gli ordini
percepibili,manifesti, e quelli non manifesti, e rappresentano una naturale
trasformazione tra l’ordine Implicato e l’Ordine Esplicato.
113
Il fisico Fred Alan Wolf asserisce che il modello Olografico potrebbe aiutare a
spiegare anche il fenomeno strano dei “Sogni Lucidi”, in cui il sognatore conserva
piena coscienza dello stato di veglia ed è consapevole del fatto che sta sognando.
Wolf ritiene che tutti i sogni siano ologrammi interni, e che il cervello abbia la
capacità di generare immagini reali ed è quello che avviene esattamente nei sogni
lucidi.Come Pribram , Wolf ritiene che le nostre menti creino l’illusione della
realtà “LA’ FUORI” attraverso lo stesso processo descritto per la vista.
L’idea che noi siamo in grado di accedere a immagini dall’inconscio collettivo o
perfino visitare universi del sogno paralleli impallidisce di fronte alle conclusioni di
un altro ricercatore che è stato influenzato dal modello olografico : STANISLAV
GROF, capo della ricerca psichiatrica al Maryland Psychiatric Center.
Dopo oltre trent’anni di studio sugli stati di coscienza “Non Ordinari” , Grof è
giunto alla conclusione che le vie di esplorazione alla nostra psiche attraverso l ‘
INTERCONNESSIONE OLOGRAFICA(ENTANGLEMENT) sono praticamente
infinite.
Egli cominciò a studiare mentre esaminava gli usi clinici dell’allucinogeno LSD
nella sua nativa Praga; voleva sapere se l ‘ LSD avesse o meno applicazioni
terapeutiche; quando cominciò ad avere i primi resoconti vide con stupore che :
<<piuttosto che essere casuale e privo di relazione, il contenuto dell’esperienza
sembrava rappresentare uno svelarsi consecutivo di livelli inconsci sempre più
profondi>>:
Nel prosieguo della ricerca divenne rapidamente chiaro che le serie ripetute di
sedute con l’ LSD avevano la capacità di accelerare il processo psicoterapeutico e
abbreviare il tempo necessario al trattamento di molti disturbi.Ma ciò che era più
sorprendente era che molti dei pazienti si muovevano rapidamente al di là dei
problemi riguardanti le loro malattie e in aree inesplorate dalla Psicologia
Occidentale.
In particolare affioravano con lucida precisione i ricordi prenatali, con una
autenticità sbalorditiva , che ebbe modo di verificare coinvolgendo studiosi di altre
discipline; alcuni pazienti erano anche capaci di attingere alla coscienza di parenti e
antenati; talvolta i soggetti viaggiavano verso quelli che sembravano altri universi e
altri livelli di realtà , in altre dimensioni.
Negli anni successivi Grof si trasferì in America e continuò le sue ricerche sull ‘
LSD , oltre che su individui con disturbi mentali , anche su volontari normali; egli
riscontrò lo stesso tipo di fenomeni che ripetutamente aveva osservato in
precedenza : era quasi come se l ‘ LSD FORNISSE ALLA COSCIENZA umana
una sorta di infiniti sottopassaggi – un labirinto di tunnel e vie traverse che esistono
nelle profondità sotterranee dell’inconscio -e letteralmente ogni cosa
dell’Universo connessa con tutte le altre cose ( in accordo con Bohm e Davies).
Grof si stava convincendo che stava accadendo qualcosa di straordinario,
(praticamente l’ LSD ampliava le porte della CONOSCENZA, cioè della
114
PERCEZIONE, in definitiva potenziava i meccanismi di ENTANGLEMENT, e
quindi migliorava l’accesso all’Ordine Implicato), facendogli asserire : << Dopo
anni di lotta concettuale e di confusione, sono giunto alla conclusione che i dati
provenienti dalla ricerca sull’ LSD indicano un urgente bisogno di una revisione
drastica degli esistenti “paradigmi”
psicologici, psichiatrici, medici e
possibilmente nella scienza in generale >> afferma : << Al momento non ho alcun
dubbio sul fatto che la nostra attuale comprensione dell’Universo, della Natura e
della Realtà, e particolarmente degli esseri umani sia superficiale,scorretta e
incompleta>>.
Quindi coniò il termine
transpersonale per descrivere tali fenomeni -esperienze nelle quali la coscienza “trascende” i confini abituali della personalità
-- e verso la fine degli anni Sessanta si unì ad un gruppo di studiosi , tra i quali
Abraham Maslow, per fondare quella che è definita “La terza forza “ , cioè la
“psicologia transpersonale”.
Se il nostro modo di guardare la realtà non può giustificare gli eventi
transpersonali, quale nuova intuizione potrebbe prenderne il posto? Grof crede che
sia il Modello OLOGRAFICO : le caratteristiche essenziali delle esperienze
transpersonali -- la sensazione che tutti i confini sono illusori , la mancanza di
distinzione fra parte e intero e l’interconnessione di tutte le cose -- sono tutte
qualità che ci si aspetterebbe di trovare in un universo “Olografico”; inoltre, ritiene
che la natura celata di spazio e tempo nel dominio Olografico spieghi perchè le
esperienze transpersonali sfuggono ai consueti limiti spaziali e temporali.
Grof ritiene che la capacità quasi infinita degli ologrammi di contenere e recuperare
informazioni può offrire anche una spiegazione del fatto che le visioni, le fantasie
ed altre “Gestalt psicologiche” contengono tutte un ‘enorme quantità di
informazione circa la personalità di un individuo.
Una singola immagine sperimentata durante una sessione con l’ LSD può
contenere informazioni sull’attitudine di una persona riguardo alla vita in generale,
su un trauma vissuto durante la sua infanzia, sul grado di stima verso sé stessa, sui
sentimenti che prova e tutto il resto, ma tutto incluso nella metafora della scena
dell’immagine.
Simili esperienze sono Olografiche in un altro senso, poiché ogni piccola parte
della scena può anche contenere un intera costellazione di informazioni, quindi la
libera associazione e altre tecniche analitiche applicate ai minuscoli dettagli della
scena possono suscitare un ulteriore flusso di informazioni riguardo all’individuo
coinvolto.
La natura composita delle immagini “archetipiche” può essere modellata dall’idea
Olografica” ; come Grof osserva, l’Olografia fornisce la possibilità di costruire una
sequenza di esposizioni, come le fotografie di ogni membro di una grande famiglia,
sulla stessa pellicola; fatto questo, la porzione di pellicola sviluppata conterrà
un’immagine di un individuo che rappresenta non un membro della famiglia, bensì
115
tutti i membri al tempo stesso; queste immagini autenticamente composite
rappresentano un eccellente modello di un certo tipo di esperienza transpersonale.
Grof pensa che il successo dell’Olografia nel modellare così tanti aspetti diversi
dell’esperienza archetipica suggerisca l’esistenza di una profonda connessione tra i
processi Olografici e il modo in cui gli archetipi sono prodotti.
Grof ritiene che la prova di un ordine “Olografico” nascosto affiori ogni qualvolta
si sperimenti uno stato di coscienza insolito o non ordinario; egli afferma che il
concetto di Bohm sugli ordini celati e nascosti (Ordine Implicato) e l’idea che
aspetti importanti della realtà non siano accessibili all’esperienza ed allo studio in
normali circostanze sono di diretta rilevanza per la comprensione degli stati alterati
di coscienza.
Forse la più straordinaria scoperta di Grof è che gli stessi fenomeni riportati da
individui che hanno fatto uso di LSD possono essere sperimentati anche senza
ricorrere a droghe di alcun tipo ( INFATTI I Monaci Buddisti Tibetani ottengono
tutto ciò con la MEDITAZIONE )
A questo scopo Grof e suoi collaboratori hanno sviluppato una semplice tecnica
per indurre questi stati di coscienza chiamati “Olotropici” o inconsueti : essi
definiscono “Olotropico” uno stato di coscienza in cui è possibile accedere al
labirinto olografico che congiunge tutti gli aspetti dell’esistenza; questi includono
il passato personale biologico,psicologico,razziale e spirituale, il presente il passato
e il futuro del mondo, altri livelli di realtà e tutte le altre esperienze descritte nel
contesto dell’uso di LSD.
Grof chiama questa tecnica TERAPIA OLOTROPICA e usa soltanto respiro
rapido e controllato, musica evocativa, massaggio e lavoro sul corpo per indurre
stati alterati di coscienza.Fino ad oggi migliaia di persone hanno partecipato a
seminari e sedute tecniche, riferendo esperienze assolutamente spettacolari ed
emotivamente profonde, quanto quelle descritte dai soggetti del precedente lavoro
di Grof sull’LSD.
IL PROCESSO DEL PENSIERO OLOGRAFICO
Molti ricercatori hanno usato il modello “Olografico” per spiegare vari aspetti del
processo stesso del pensiero, uno di questi è Edgar A Levenson, il quale ritiene che
l’Ologramma fornisca un prezioso modello per comprendere i cambiamenti
improvvisi e trasformativi che gli individui spesso sperimentano in Psicoterapia.
Egli basa la sua conclusione sul fatto che simili cambiamenti si verificano a
prescindere dalla tecnica e dall’approccio usato dal terapista; quindi ritiene che tutti
gli approcci psicoanalitici siano puramente “cerimoniali” , e che il cambiamento
sia dovuto interamente a qualcos’altro.
Levenson crede che quel qualcosa sia la RISONANZA ; un terapista sa sempre
quando la terapia sta andando bene, egli osserva; vi è una forte sensazione che i
116
pezzi di uno schema elusivo stiano tutti per incontrarsi; il terapista non sta dicendo
nulla di nuovo, le sue parole sembrano,invece, “risuonare” con qualcosa che il
paziente conosce già inconsciamente : << è come se un’enorme rappresentazione
tridimensionale spazialmente codificata dell’esperienza del paziente si sviluppasse
nella terapia, percorrendo ogni aspetto della vita,il suo passato e la sua
partecipazione col terapista; ad un certo punto si ha come un sovraccarico, avviene
la perfetta “Sintonizzazione” terapista-paziente e tutto combacia perfettamente>>.
Levenson ritiene che queste rappresentazioni tridimensionali di esperienza siano
“Ologrammi” sepolti nel profondo della psiche del paziente e che una “Risonanza”
di sentimento fra il terapista e il paziente la faccia emergere con un processo simile
al modo in cui un laser, di una certa frequenza, fa emergere un’immagine creata
con un laser,della stessa frequenza, da un ologramma dall’immagine multipla.
Il “Modello Olografico “ suggerisce un paradigma completamente nuovo, che
potrebbe fornirci un modo inusuale di percepire e connettere fenomeni clinici che
sono sempre stati considerati importanti, ma erano relegati nell’ “arte” della
psicoterapia irrazionale; questo modello Olografico offre una speranza pratica di
chiarificare la tecnica psicoterapeutica, e lo fa con un substrato scientifico teorico
ineccepibile, oltre che su verifiche sperimentali con migliaia di pazienti.
PSICOLOGIA E SINCRONICITA’.
A causa della loro straordinaria natura, Jung si convinse che le “Sincronicità” non
sono avvenimenti “casuali” , ma sono in effetti collegate ai processi psicologici
degli individui che li sperimentano; suggerì che vi dovesse essere implicato qualche
nuovo principio, un principio “Unificante” acausale finora sconosciuto alla
scienza ( NATURALMENTE LA SCIENZA ORTODOSSA E ACCADEMICA )
Quando per primo Jung avanzò questa idea, la maggioranza dei fisici non la prese
in considerazione ( sebbene un eminente fisico del tempo, Wolfgang Pauli,
ritenesse che fosse abbastanza importante, sì da scrivere un libro sul soggetto in
collaborazione con Jung intitolato “Interpretazione e natura della Psiche” ).
Ma ora che è stata stabilita l’esistenza di Connessioni NON LOCALI , alcuni
fisici stanno riconsiderando l’idea di Jung ; il fisico Paul Davies afferma : <<
questi effetti quantistici Non Locali sono invero una forma di “sincronicità” , nel
senso che stabiliscono una connessione -- più precisamente una “correlazione” o
meglio ENTANGLEMENT -- fra eventi per i quali qualsiasi forma di
collegamento causale è interdetta .>>
Un altro fisico che prende seriamente la teoria della “sincronicità” è David Peat,
egli ritiene che le sincronicità di tipo junghiano non siano soltanto reali, ma offrano
un ulteriore prova dell’Ordine Implicato di Bohm, secondo cui l’apparente
separatezza di coscienza e materia è un illusione, un costrutto che si verifica solo
117
dopo che entrambe si sono svelate nel mondo esplicato dell’oggettività e del tempo
sequenziale ( MENTRE nell’Ordine Implicato sono UNITE )
Se non vi è divisione fra mente e materia nell’Ordine Implicato (il fondamento da
cui nasce ogni cosa) non è allora strano aspettarsi che la realtà possa comunque
essere intessuta con tracce di questa profonda “Interconnessione” ( Entanglement
Mente/Materia )
Peat crede che le sincronicità siano quindi “difetti” della trama della realtà ,
fessure temporanee che ci offrono un rapido “barlume” dell’immenso e unitario
ordine alla base dell’intera Natura.
In altre parole Peat pensa che le sincronicità rivelino l’assenza di divisione fra il
mondo materiale e la nostra realtà psicologica interiore; perciò la relativa scarsità di
esperienze “sincroniche” nelle nostre vite mostra non solo il livello in cui abbiamo
separato noi stessi dal campo generale della Coscienza , ma anche il grado in cui ci
siamo isolati dall’infinito e abbagliante potenziale degli ordini più profondi in cui
sono interconnessi mente e materia.
Secondo Peat quando sperimentiamo una sincronicità ciò che stiamo davvero
sperimentando è << la mente umana che opera, per un attimo, nel suo vero ordine
e che si estende attraverso l’intera società e natura , muovendosi attraverso ordini di
crescente sottigliezza e proiettandosi al di là della fonte di mente e materia nella
creatività stessa.>>.
Questo è un concetto sbalorditivo, praticamente tutti i nostri comuni pregiudizi
circa il mondo si basano sulla premessa che la realtà Soggettiva e quella Oggettiva
siano ben separate; questa è la ragione per la quale le sincronicità ci paiono tanto
sconcertanti e inesplicabili ; ma se in fondo non esiste divisione fra il mondo
materiale e i nostri processi psicologici interiori, dobbiamo allora essere pronti a
cambiare qualcosa di più che non la “sola” interpretazione dell’Universo fisico,
perché le implicazioni sono stupefacenti e affascinanti.
Peat conclude che …. << siamo tutti di nuovo come vortici di un fiume, unici ma
inseparabili dal flusso della natura; l’ IO continua a vivere, ma come aspetto del
movimento più sottile che coinvolge l’ordine dell’intera coscienza…. >>.
E così, siamo tornati al punto più importante da cui siamo partiti : dalla scoperta
che la “Coscienza contiene l’intera Realtà Oggettiva -- l’intera storia della vita
biologica sul pianeta, le religioni e le mitologie del mondo e le dinamiche dei
globuli sanguigni e delle stelle -- fino alla scoperta che anche l’Universo
materiale può contenere, entro la propria trama e ordito, i processi più intimi e
profondi della coscienza.
Tale è la natura della profonda connessione che esiste fra tutte le cose in un
Universo Olografico : abbiamo già visto come questa “interconnessione”
(ENTANGLEMENT) sia già manifesta e conosciuta nell’ambito della biologia,
della psicologia, della fisiologia,nelle neuroscienze, nella fisica, nella medicina,
118
vedremo come pure altri aspetti dell’idea Olografica influenzino la nostra attuale
comprensione di tutti i fenomeni “Paranormali”.
Il fatto che il fenomeno paranormale non possa essere spiegato dalla nostra attuale
visione del mondo è soltanto una delle ragioni per cui rimane controverso; un’altra
è che la funzione paranormale è spesso molto difficile da provare con esattezza, e
questo ha fatto sì che molti scienziati siano giunti alla conclusione che non esiste
nulla di vero e reale, relegandolo nel campo della magia e del mistero, anche questo
carattere elusivo sarà risolto , descrivendo un numero enorme di fenomeni studiati
con rigore scientifico nel corso di questi ultimi anni, tanto da giustificare ed esigere
la nascita di un nuovo “paradigma” scientifico, un nuovo modo di vedere
l’Universo intero, UNA NUOVA VISIONE DELLA REALTA’ .
Ma è possibile definire ‘qualcosa’ che tiene insieme sincronicamente e
creativamente l’ Universo ? E’ possibile definire un unico ‘CAMPO’ che tenga
conto di tutto ? L’unica ipotesi accreditata e completa rimane quella del
‘’Potenziale Quantico’’, di Bohm, a cui è associato un ‘’Campo di Forma’’ che
soggiace a tutta la Natura nelle sue componenti materiali, energetiche, mentali e
spirituali. Questo campo di forma ‘’informa’’ l’Universo a livello sub-quantistico
dando la capacità di plasmare e formare gli oggetti; tutto questo lo fa
‘’istantaneamente’’ (grazie a sofisticatissimi meccanismi di ENTANGLEMENT )
e in un ‘’eterno presente’’, al di là dello spazio e del tempo, poiché coincide
proprio con l’ ORDINE
IMPLICATO di Bohm in un
CONTESTO
OLOGRAFICO. Ma questo campo di forma non può essere altro che la ‘’psichemente’’ di DIO in comunicazione con tutti gli elementi, allora anche la nostra
‘psiche-mente’ deve per forza essere in comunicazione istantanea con l’Universo;
tanto è vero che questo avviene con la sincronicità e con i fenomeni della
parapsicologia ( che descriveremo ampiamente nella parte Quarta), che sono
‘’fenomeni psichici Non-locali’’ per essere scientificamente adeguati. Tutto questo
avviene perché il nostro inconscio personale va ad ‘’attingere’ (ACCEDE)
all’inconscio Collettivo per estrarne degli archetipi di grande significato simbolico.
Necessariamente l’Inconscio Collettivo deve coincidere ( o ne deve essere un
espressione) con quel ‘’campo di forma’’ di Bohm. La collaborazione tra Jung e
Pauli fu centrata su questa affascinante ricerca : trovare in maniera
interdiscilplinare una legge fisica che descrivesse in maniera rigorosa e
indubitabile il campo di forma che governa l’Universo intero, sia nei suoi aspetti
‘materiali’ che in n quelli ‘psichici’ e quindi ‘’mentali’’. Fu grandiosa questa
collaborazione, ma i tempi non erano maturi, sarà Bohm che farà un passo avanti
importantissimo, ma soltanto DOPO aver recepito il fenomeno dell’ Entanglement
che supportava la ‘’Non-località’’ , e soprattutto il contesto ‘’Olografico’’ che
forniva un modello di Universo in cui potevano essere inclusi fenomeni materiali,
mentali, spirituali tutti al di sopra della limitazione spaziotemporale
119
6 -- Il Campo Akashico di Laszlo
La Realtà più profonda è permanente ed istantaneamente ‘’interconnessa’’, per
dimostrarlo si puù ricorrere ‘anche’ all’antico concetto di ‘’Akasha’’ , il Campo
di informazioni ‘soggiacente’ il mondo materiale, da cui ha origine tutto ciò che
chiamiami ‘Realtà’.
Fu un antichissima percezione dell’ Akasha, ma oggi viene ad essere attuale , come
un modo per descrivere un campo di Informazione ( il Campo del Punto Zero) che
possiamo dire sia ormai accettato essere la proprietà più fondamentale
dell’Universo. Akasha è una parola ‘sanscrita’ che significa ‘’spazio
onnipervasivo’’ ( che tutto pervade) ed è il primo e il più fondamentale tra gli
elementi ‘archetipici’ del mondo.
Per Laszlo è il grembo da cui tutto ciò che percepiamo è emerso e al quale tutto
infine ritorna; è il Campo dinamico di tutta la Realtà e la registrazione di tutto ciò
che è, è mai stato e mai sarà; in questo senso è analogo massimamente con
l’Universo Olografico dell’ Ordine Implicato di Bohm ( di cui il Campo del Punto
Zero è un estensione). La comprensione della natura del Campo Akashico o Campo
A e del modo in cui l’Universo è In-formato sta iniziando a rivelare profonde
intuizioni sulla natura del mondo e sul Cosmo.
Ci permetterà di capire come l’Universo massimizzi il flusso di informazioni e
quindi ne discende che la capacità della Coscienza di esplorare sé stessa aumenti di
conseguenza, proprio attraverso la connotazione ‘’Olografica’’ e le leggi fisiche
che includono l’Armonia e la Coerenza.
E’ interessante conoscere come è stato definito l’ Akasha dallo yogi indiano
Swami Vivekananda : << Secondo i filosofi dell’ India, l’intero universo è
composto da due materiali, uno dei quali chiamato Akasha. Esso è l’ esistenza
onnipresente e che tutto penetra. Ogni cosa che abbia forma, ogni cosa che sia il
risultato di una combinazione si è evoluta da questo Akasha, che diviene l’aria, che
diviene i liquidi, che diviene i solidi; è l’Akasha che diviene il Sole, la Terra, la
Luna, le stelle, le comete; è l’Akasha che diviene il corpo umano, il corpo animale,
le piante, ogni forma che vediamo, ogni cosa che può essere percepita con i sensi,
ogni cosa che esiste.Esso non può essere percepito, è così sottile che va oltre ogni
percezione ordinaria, infatti può essere visto soltanto quando diventa grossolano ed
ha preso forma; all’inizio della creazione c’era soltanto questo Akasha….. alla
prossima creazione ci sarà di nuovo questo Akasha….. >>
E’ straordinario quanto sinteticamente ci sia in una frase così semplice, non
scientifica, non razionale, non intellettiva, e allo stesso tempo profonda e del tutto
simile alle ipotesi di Bohm sull’Ordine Implicato e l’Universo Olografico; una
ulteriore conferma di come le millenarie tradizioni culturali avevano già in nuce
tutto quello che nel Ventesimo Secolo la Scienza d’avanguardia sta riscoprendo.
120
7 - HAMEROFF : Entanglement cerebrale
PENROSE : LA SCHIUMA QUANTISTICA
Ancora non abbiamo parlato della vita ‘’cosciente’’ , come e dove avviene la
formazione della COSCIENZA ( CONSAPEVOLEZZA ).
Molte persone credono che il cervello sia e funzioni come un Computer; eppure le
ricerche di Pribram sul Cervello Olografico forniscono un quadro diverso in
merito al modo in cui le nostre “percezioni” sensoriali e inostri ‘’ricordi’’ si
manifestano.
Le ricerche più avanzate del fisico Roger Penrose e del neurologo Stuart
Hameroff hanno dimostrato che la nostra Coscienza non è il frutto di processi
lineari e di meccanismi prettamente bio-fisiologici.
Essi hanno messo su un sofisticato modello biofisico in grado di spiegare come
emerge il meccanismo di formazione della COSCIENZA individuale, cioè l’atto
della ‘’consapevolezza’’.
Analogamente al caso degli studi di Peter Garaiev sul DNA, l’architettura
dinamica di tutto il processo ha le sue radici proprio nell ‘ ENTANGLEMENT
QUANTISTICO ; il luogo principale del cervello ove si realizza uno stato di
Entanglement sono i “Microtubuli” .
I Microtibuli rappresentano la principale componente del sistema citoscheletrico
delle cellule; sono il sistema nervoso e circolatorio delle cellule stesse : essi
muovono qualunque cosa nella cellula, ne organizzano la forma e la funzione e
COMUNICANO con le membrane e con il DNA nucleare; sono vere “Unità”
dotate di INTELLIGENZA ‘’Propria’’.
Questa forma elementare di intelligenza fu dimostrata direttamente dagli
esperimenti di Hameroff, tanto che egli scelse i Microtubuli come i “Mediatori”
della Coscienza.
Studiando i Microtubuli presenti nei neuroni cerebrali Hameroff ha scoperto che
sono costituiti in gran parte da un tipo di proteine chiamate “Tubuline” , simili ai
componenti ON/OFF di un computer.
- PENROSE . Entanglement fra i microtubuli nel cervello :
la nascita della Coscienza
La struttura particolare simile ai cristalli liquidi, il carattere di “coerenza”
dimostrato dall’emissione di ‘biofotoni’ dai microtubuli ne fanno un terreno ideale
affinché abbiano luogo effetti quantistici eclatanti come l’ ENTANGLEMENT.
121
I Microtubuli sono un luogo ideale perché le ‘tubuline’ , al loro interno, possano
rimanere per un certo tempo in fase di “Sovrapposizione Quantistica” , mentre al
contempo i Microtubuli nel cervello si trovano tra loro in perfetto stato di
ENTANGLEMENT.
Questi Microtubuli all’interno di ciascuna cellula nervosa ( neurone ) sono in grado
di produrre stati di “Coerenza Quantistica” nell’ambito della totalità del cervello;
in maniera che diventa possibile la “coerenza quantistica” tra le tubuline stesse.
Questa ‘Coerenza’ e i processi di ENTANGLEMENT che vi hanno luogo
rendono le tubuline enti che possono assumere lo stesso ruolo che hanno fotoni, o
elettroni, Entangled nel campo delle particelle Materiali elementari; ma adesso non
abbiamo “Coppie” Entangled , ma MILIARDI DI ESSE ; il meccanismo dell’
Entanglement si realizza tra entità vicine e “cooperanti” .
Penrose spiegò quali sono i “Meccanismi Fisici” che determinano la formazione
di momenti di Coscienza nel cervello, tramite stati di ‘’Entanglement’’ e
“Coerenza ” presenti nei Microtubuli, e il successivo collasso della funzione
d’onda che raccoglie tutti assieme gli stati quantistici all’interno dei Microtubuli.
La Coscienza è un processo che sta al confine tra il mondo Quantistico e il mondo
Classico; esso si articola in 2 fasi distinte :
 Nella prima abbiamo un momento “inconscio” , corrispondente alla
‘’sovrapposizione quantistica’’
di tutti gli stati delle tubuline nei
MIcrotubuli ( una specie di limbo, di breve durata, della coscienza ).
 Nella seconda fase abbiamo il ‘’momento conscio’’
vero e proprio,
corrispondente al collasso della funzione d’onda , che raccoglieva in sé in un
unico stato quantistico il complesso “ENTANGLEMENT GLOBALE” che
unisce i microtubuli nel cervello.
Questa seconda fase viene chiamata
“RIDUZIONE
OBIETTIVA
ORCHESTRATA” :
 Obiettiva perché il collasso della funzione d’onda riduce uno stato
quantistico in uno ‘classico’ .
 Orchestrata perché il momento di Coscienza risulta dall’azione “Concertata”
di un certo numero di Microtubuli ENTANGLED nel cervello.
Ma la cosa più sconvolgente è che -- mettendo assieme la Fisica Quantistica e la
Neurobiologia -- Penrose e Hameroff ci dicono che l’origine della “Coscienza”
non è nel cervello ma in un “mondo ASSOLUTO” ( ANALOGO al mondo delle
idee di Platone) come la cosiddetta “SCHIUMA QUANTISTICA” , che
coinciderebbe per forza di cose con il livello sub-quantistico di Bohm.
In questo mondo ASSOLUTO vi sarebbero tutti i VALORI classici come la
verità matematica, i valori ETICI ed ESTETICI, i fattori di SCIENZA ed ARTE
e FILOSOFIA che nobilitano l’uomo.
122
Ma non si tratta di valori ‘’appartenenti’’ all’uomo, bensì solo di valori a cui
l’uomo ACCEDE usando il cervello come “trasduttore” quantistico di
informazioni.
La Genialità di Scienziati Artisti e Letterati viene determinata dalla loro
“capacità” di ACCEDERE a questo mondo ‘assoluto’, a questo regno
‘superiore’ , hanno migliori antenne e sanno come SINTONIZZARSI meglio a
quelle frequenze elevatissime e rare, poiché si sono NUTRITI meglio e più
costantemente di Energia relativa ai piani di Realtà più elevati ( nel senso di
Brennan ).
Questo regno superiore (VEDREMO) è in parte l’ INCONSCIO Collettivo di
Jung, il Campo MORFOGENETICO di Sheldrake, il Campo Energetico di
Brennan e l’Universo OLOGRAFICO di Pribram e Bohm.
Le Conoscenze diventano le tue CONVINZIONI
Le tue Convinzioni diventano i tuoi PENSIERI
I tuoi Pensieri diventano le tue PAROLE
Le tue Parole diventano le tue AZIONI
Le tue Azioni diventano le tue ABITUDINI
Le tue Abitudini diventano i tuoi VALORI
I tuoi Valori diventano la tua VITA
La tua Vita è il tuo DESTINO
Il tuo Destino è lo SCOPO
per cui tu sei nell’ UNIVERSO
gandhi
123
8 -TEODORANI : LA VITA COME
RISONANZA DI UN UNICO CAMPO
Se consideriamo, come ampiamente faremo nel prossimo capitolo, i vari fenomeni
a livello del mondo biologico, fisiologico, mentale e psichico, tutti sembrano avere
alla loro radice una “Mente Unica” ; sembra esserci una INTELLIGENZA
UNIVERSALE che unisce in un “Tutto Olistico” le creature che vivono
nell’Universo e inoltre il ‘’meccanismo’’ sembra essere lo stesso, nonostante si
manifesti in contesti e modi differenti, ed è l’ Entanglement Quantistico.
Deve esistere un “Campo Informativo” che contenga i piani biologici-genetici
dei corpi fisici, ma anche la loro natura psichica, che spieghi quindi il mistero della
morfogenesi e tutte le anomalie del mondo vivente in un quadro unificato.
Sembra una conclusione naturale rilevare a questo punto che :
-- il “CAMPO” INFORMATIVO di Sheldrake potrebbe essere solo una
particolare << angolazione >> ( prettamente ‘biologica’ ) con cui si può
intravedere l ‘ ORDINE IMPLICATO di Bohm e quel vasto OCEANO DI
ENERGIA che è il CAMPO del PUNTO ZERO.
-- Il meccanismo del cervello OLOGRAFICO di Pribram sarebbe l’ angolazione
neuro/fisiologica con cui si intravede lo stesso ORDINE IMPLICATO ;
-- Il Campo Energetico Universale di Barbara Brennan lo fa INTRAVEDERE
sotto l’angolazione ‘’spirituale’;
-- l’ Inconscio Collettivo di JUNG lo fa intravedere sotto una angolazione
prettamente psichica e inconscia;
-- il Campo Sub-Quantistico ( Schiuma-Quantistica ) di Penrose lo renderebbe
evidente nella angolazione che riguarda la formazione della COSCIENZA
individuale dell ‘ essere umano;
-- la NOOSFERA di Nelson , Radin e Theillard de Chardin lo individuerebbe
nella angolazione della Coscienza Globale.
-Il Campo ‘’Akashico’’ di Laszlo lo individuerebbe nella angolazione
MISTICA e COSMICA.
Vediamo dunque che, prendendo in esame quello che dicono i vari ricercatori nei
loro rispettivi campi di indagine e studio, i concetti che se ne ricavano mostrano
una interconnessione straordinaria; come se ognuno abbia rilevato la STESSA
situazione senza tener conto o conoscere il lavoro degli altri, un unico ‘’albero’’ .
Questo albero consisterebbe
in un'unica legge
SOGGIACENTE dalle
caratteristiche innanzitutto TELEOLOGICHE , dalle origini “Non Materiali” e
dalle manifestazioni prettamente
NON-LOCALI ; ma tutto questo porta a
considerare che : la VITA non è un evento isolato ( né tantomeno casuale) non è
una scelta dettata dalla prepotenza del più forte ma dall’ AMORE del più grande e
dalla COOPERAZIONE di tutti gli ESSERI.
124
PSICOTRONICA
Gli studi su tutta la vastissima gamma dei fenomeni ‘’paranormali’’
fu molto intensa negli anni 60/80 nell’ex URSS , a livello di rigorose
ricerche sistematiche accademiche, gli scienziati sovietici usavano il
termine generale ‘’Psicotronica’’ per indicare tutti quei fenomeni
‘’mentali’’ che potevano essere verificati con esperimenti, proprio per
dare scientificità ai risultati; a sua volta dividevano la ‘Psicotronica’ in
due discipline nettamente distinte tra loro :
--- Bioinformazione : scambio di informazioni tra esseri viventi, al di
fuori dei sensi
‘’ordinari’’, che io adesso chiamo
‘’Ipercomunicazioni’’ associate a meccanismi di ‘Entanglement’; tra
queste la Telepatia, la Precognizione e la Chiaroveggenza. Si
descrivono esperimenti effettuati su tutti gli ESSERI VIVENTI :
umani, animali. Vegetali, …. ‘’materiali’’ !!!
--Bioenergetica : questi stessi poteri della mente possono
‘’ALTERARE’’ la materia, in quanto coinvolgono una incredibile e
sconosciuta ‘’Energia’’ detta SOTTILE; a questi fenomeni fa capo la
‘Psicocinesi’ (PK) e sono ancora più sbalorditivi ; nella parte quinta
descriverò le Guarigioni a distanza, che ne sono una manifestazione
straordinaria, in quanto agiscono sui meccanismi fisiologici(materiali)
MODIFICANDOLI con la sola forza del ‘’pensiero’’, al di là dello
spazio e del tempo.
125
1 – PUTHOFF . Entanglement mente/mente :la Telepatia
La telepatia è un fenomeno ormai noto e studiato anche a livello scientifico,
sebbene si è cercato di farlo rientrare come al solito nell’ambito delle conoscenze
ortodosse e accademiche; adesso cerchiamo di analizzarla con questa nuova chiave
di lettura, insieme ad altri fenomeni che evidenziano informazioni che non possono
giungere dai nostri cinque sensi ordinari, in particolare la capacità della mente di
individui “ipnotizzati” di attingere ai sensi di altre persone, sebbene questa
capacità non si limiti agli stati ipnotici, anche se i primi esperimenti furono fatti in
questo stato ipnotico che sembra essere un mondo foriero di conoscenze ancora più
sbalorditive dei miracoli.
In una serie di esperimenti famosi i fisici Harald Puthoff e Russel Targ , dello
Stanford Research Institute trovarono che quasi tutti i soggetti che avevano
testato possedevano una capacità che definirono “Visione a distanza” , l’abilità di
descrivere accuratamente ciò che sta vedendo un soggetto da test posto appunto a
distanza; al PEAR furono ripetuti gli esperimenti e lo stesso Jahn fece da
ricevitore di immagini , per cui sembra che tutti siamo “interconnessi”
reciprocamente in un altro senso ancora, situazione non strana in un Universo
olografico. Inoltre queste interconnessioni si manifestano anche quando non ne
siamo consciamente consapevoli; alcuni studi hanno mostrato che quando una
persona in una stanza viene sottoposta ad una scossa elettrica , questa si registrerà
nelle letture stigmografiche di una persona in un'altra stanza; una luce accesa
davanti gli occhi di un soggetto si registrerà nelle letture de’’ EEG di un altro
soggetto isolato in un'altra stanza. Considerando sia l ‘ interconnessione profonda
che la nostra capacità di costruire realtà totalmente convincenti da informazioni
ricevute attraverso questa interconnessione, è incredibile ancora cosa accadrebbe se
due o più individui ipnotizzati tentassero di costruire la stessa realtà immaginaria;
in un esperimento condotto da Charles Tart due studenti, in grado di entrare in
trance profonda ed essi stessi abili ipnotizzatori parteciparono a questo esperimento
:sebbene Tart non potesse vedere ciò che loro stavano vedendo, dal modo in cui
parlavano si rese conto che essi
stavano sperimentando la stessa realtà
allucinata. Quando al risveglio li interrogò dissero che avevano parlato nel loro
mondo di sogno condiviso,senza pronunziare parole, un fenomeno che Tart ritiene
coinvolgesse qualche sorta di comunicazione paranormale tra i due; questa è una
perfetta analogia con le esperienze di Carlos Castaneda e lo stregone. In effetti Tart
concluse che i mondi che i due visitavano erano in verità più reali della pallida
versione lunare della realtà della quale la maggior parte di noi deve accontentarsi.;
dopo aver parlato l’uno e all’altra delle loro esperienze essi ritennero di essersi
“effettivamente” trovati nelle località ultraterrene sperimentate. Il mondo oceanico
126
visitato dai due studenti è l’esempio perfetto di una realtà Olografica -- un
costrutto tridimensionale creato dall’interconnessione, sostenuto dal flusso di
coscienza e fondamentalmente malleabile, quanto il processo di pensiero che lo ha
concepito; i due studenti ACCEDEVANO entrambi e comunicavano la stessa
Realtà in ENTANGLEMENT dello stesso Ologramma. L’esperimento di reciproca
ipnosi finì tristemente nella paura di visioni spettacolari più reali della stessa vita
reale, i due sospesero l’esplorazione e l’ipnosi stessa; l’interconnessione
extrasensoriale che permise loro di costruire una realtà condivisa può essere vista
come una sorta di effetto di “campo” fra di loro, un ipotetico CAMPO DI
REALTA’ ; è possibile che gruppi di persone che si interessano alla stessa cosa
adoperino una forma sconosciuta di ipnosi reciproca per ottenere una
interconnessione inconscia l’un l’altro ? Questa possibilità può essere sostenuta
da un'altra caratteristica dell’ipnosi : non è associata con insoliti EEG ;
fisiologicamente parlando, lo stato mentale cui l’ipnosi si avvicina maggiormente è
quello della nostra normale coscienza da svegli; significa forse questo che la
normale coscienza di veglia è in sé stessa una sorta di ipnosi, e stiamo attingendo
tutti costantemente a CAMPI DI REALTA ?
Il premio Nobel Josephson ha suggerito che qualcosa del genere sia forse ciò che
accade; come Globus egli prende sul serio il lavoro di Castaneda ed ha tentato di
porlo in relazione con la fisica quantistica; egli propone l’idea che la realtà
oggettiva sia prodotta dalle memorie collettive della razza umana (Inconscio
collettivo di Jung) mentre gli eventi anomali,come quelli sperimentati da
Castaneda, sono la manifestazione della volontà individuale.
La coscienza umana può non essere l’unica cosa che partecipa alla creazione di
Campi di Realtà; gli esperimenti di visione a distanza senza presenza di osservatori
umani nel posto ci fanno comprendere che possiamo più che attingere ai sensi di
altre persone : possiamo attingere alla Realtà stessa, per
ottenere
informazione.NON è poi così strano quando abbiamo visto che in un Universo
Olografico la coscienza pervade l’intera materia, e il “significato” ha una presenza
attiva sia nel mondo fisico che in quello mentale. Bohm crede che l’ubiquità del
significato offra una spiegazione sia per la telepatia che per la visione a distanza;
egli pensa che entrambi possano essere soltanto manifestazioni diverse di
Psicocinesi : proprio come questa è una RISONANZA di significato trasmessa
da una mente ad un oggetto , la telepatia può essere considerata una “Risonanza”
di significato trasmessa da una mente ad un'altra mente cioè ENTANGLEMENT
mente/mente; in maniera simile la visione a distanza può esser considerata il
fenomeno inverso della psicocinesi, cioè una “Risonanza” di significato trasmessa
da un oggetto alla mente, in questo caso Entanglement materia/mente; tutto questo
quando l’armonia o la risonanza di significati è fondata su legami forti, infatti il
fenomeno non accade sempre ed a tutti indistintamente. Jahn e la Dunne vanno
oltre : qualsiasi cosa capace di generare, ricevere o utilizzare informazione
127
(animali, virus, DNA, macchine intelligenti e cosiddetti oggetti NON-viventi)
potrebbe possedere le proprietà indispensabili per partecipare alla creazione della
Realtà, quindi noi possiamo attingere informazioni dall’ Ologramma vivente della
Realtà; il che significa che noi possiamo ACCEDERE all’ Universo Olografico
con meccanismi di Entanglement, ognuno in maniera conforme alla sensibilità
(evoluzione) raggiunta.
Un ricercatore italiano, Federico Montecucco, ha fatto degli esperimenti
interessantissimi con uno strumento da lui progettato, il “Brain Olotester” , che
permette il monitoraggio simultaneo delle attività degli emisferi DX e SX del
cervello umano; verifica che i 2 emisferi sono ‘’sincronizzati’’ con una misura
basata sulla ‘’COERENZA’’ . E’ ormai noto(vedi esperimenti parte terza) che si
ha un elevatissimo livello di ‘’Coerenza’’ quando 2 o più persone sono legate da
vincoli di amicizia o amore (sono in Empatia) e sono preparati entrambi da stati di
‘’Meditazione’’; egli verifica che non ci sono assolutamente trasmissioni di onde
Elettromagnetiche da una persona all’altra, ma siamo ancora una volta in presenza
di ENTANGLEMENT MENTALE ,infatti Montecucco deduce che NON è
l’intelletto a produrre questi fenomeni di ‘’Comunicazione da mente a mente’’ ,
ma è la sfera dei ‘’Sentimenti’’ , l’Empatia, l’amicizia, l’Amore e tutti i fattori
che determinano un senso di UNIONE : la MATRICE olografica di una
persona entra in RISONANZA con la MATRICE olografica di un’altra .
Quindi è una ‘’ipercomunicazione’’ NON-LOCALE , E DATO CHE SI
VERIFICA IMMEDIATAMENTE e NON DIPENDE DALLA DISTANZA E’
UN ‘’ENTANGLEMENT’’ TRA MENTI, CIOE’ SINTONIZZA ANIMA ,
SPIRITO E COSCIENZA.
Il fatto di avere ‘’Pensieri’’ nella Mente NON significa che essi siano
realmente provenienti da noi o costruiti da ‘’noi’’; sono ‘’Percezioni’’ che
ricaviamo con il canale sensoriale ordinario o extrasensoriale di qualcosa che non
appartiene al nostro ESSERE PERSONA FISICA : noi percepiamo perché
riusciamo ad ACCEDERE ad un Universo che si comporta in maniera
OLOGRAFICA , tramite una ‘’Risonanza’’ o meglio ancora una SINTONIA che
naturalmente è possibile perché entrano in gioco i meccanismi di
ENTANGLEMENT che il nostro cervello acquisisce ed elabora proprio come un
sistema di ricezione dati computerizzato.
128
2 - ENTANGLEMENT TRA ESSERI VIVENTI
a) - SCHMIDT : Entanglement Uomo/Macchina
HELMUTH SCHMIDT riflettè molto su un fatto che è primario e peculiare della
Meccanica Quantistica :
Bohr ed Heisemberg notarono che, secondo la sperimentazione effettuata, un
elettrone non è precisamente un’entità , ma esiste come una “potenzialità” , una
sovrapposizione, o somma, di tutte le probabilità, fin quando viene osservato o
misurato; momento in cui si “congela” in uno stato particolare, cioè “collassa” la
funzione d’onda.
Una volta che la misura o l’osservazione sono terminate , l’elettrone si dissolve
nella gamma di tutte le possibilità incluse nelle sue potenzialità : non esiste un
meccanismo “Causale” nell’Universo Quantistico subatomico.
Se ciò fosse vero perché i risultati di Rhine avevano verificato la possibilità di
“influenzare” , e addirittura di “predire” fenomeni implicanti processi casuali ?
E così rientra prepotentemente il dilemma di Einstein : << L’Universo esiste “là
fuori” indipendentemente da noi ? >>
Schmidt stava cercando di ottenere qualche comprensione della natura della
CONSAPEVOLEZZA umana , e si chiedeva fino a che punto l’ordine
dell’Universo fosse collegato alle azioni ed alle “Intenzioni” degli esseri umani.
Un'altra cosa che si stava chiedendo era quanto lontano si estendono i nostri corpi :
finiscono con il nostro fisico o si estendono all’esterno, in modo che la
demarcazione fra noi ed il nostro mondo materiale sia molto meno definita di come
sappiamo ?
Se la “consapevolezza crea ordine , ciò fa pensare all’esistenza nell’ essere umano
di una capacità molto più grande di quella che è attualmente compresa ; fa pensare
anche a delle idee rivoluzionarie a proposito degli esseri umani in relazione al loro
mondo e a proposito della relazione fra tutti gli esseri viventi.
<< Quanto è forte la nostra influenza sulla materia ? >> si chiese Schmidt <<
l’azione a distanza potrebbe essere presente “anche” nel mondo macroscopico ?,
oltre che nel mondo quantistico delle particelle (EPR), cioè l’ ENTANGLEMENT
è presente ? >>
Il modo più semplice per testare la validità di queste idee era quello di vedere se la
consapevolezza umana può avere un effetto in qualche tipo di sistema
129
probabilistico, cioè bisognava verificare se la MENTE può influenzare la
MATERIA.
Non esiste niente di più casuale, e non prevedibile, del decadimento Radioattivo;
nessuno può predire esattamente quando un atomo decadrà e conseguentemente un
elettrone verrà emesso.
Schmidt costruì uno strumento di precisione basato sull’incertezza quantistica, una
macchina governata dall’Universo probabilistico della Meccanica Quantistica; si
domandò : << se si potesse dimostrare che i partecipanti in una ricerca possono
alterare alcuni elementi dell’output di una macchina, ciò significherebbe che essi
hanno cambiato la probabilità , cioè hanno alterato la tendenza di un sistema
meccanico affinché si comportasse in un certo modo >>
Pertanto questa macchina fu costruita in modo che una piccola quantità di Stronzio
Radioattivo riusciva a far generare una sequenza “casuale” di numeri binari (0 e
1) in conformità al decadimento ed alla emissione di elettroni; fu chiamata R.N.G.
(Random Number Generator) e in effetti riproduceva il classico fenomeno del
“testa” e “croce” nel lancio di una moneta.
La statistica dei grandi numeri afferma che il risultato finale assegna esattamente il
50% all’evento “testa” ed il 50% all’evento “croce” ; fu chiesto ai partecipanti
di concentrarsi sul fatto che con la loro “volontà” desideravano che uscissero più
“testa” che “croce” o viceversa; cioè manifestavano una “INTENZIONE” di
influenzare la macchina.
I risultati furono straordinari in termini statistici : fu prodotta una deviazione
sufficientemente alta da fargli concludere che stava accadendo qualcosa di
interessante; i soggetti avevano alterato la sequenza di numeri casuali, modificando
le leggi probabilistiche, con la sola forza della INTENZIONE , cioè della loro
VOLONTA’.
C’era stata una qualche connessione fra la macchina e la MENTE dei
partecipanti; ma che cos’era ? Avevano indovinato o avevano “forzato”
MENTALMENTE i risultati ? L’effetto era Precognizione o Psicocinesi ?
Schmidt decise di “isolare” questi due effetti e si concentrò sulla Psicocinesi :
dato che nessuno dei suoi soggetti conosceva come funzionasse l ‘ R.N.G. , era
chiaro che qualsiasi cosa stessero facendo doveva essere generata da un qualche
tipo di volontà umana ancora sconosciuta.
ROBERT JAHN, alcuni anni dopo gli esperimenti di Schmidt, trova il modo di
organizzare in maniera sistematica le sue argomentazioni al P.E.A.R. di
Princeton, con la collaborazione di Brenda Dunne; i due perfezionarono il
protocollo scientifico e costruirono una macchina più evoluta , chiamata R.E.G.
(Random Event Generator).
130
I risultati furono incredibili : tutte le persone ordinarie che avevano partecipato ai
loro esperimenti (rigorosamente scientifici) erano state capaci di INFLUENZARE
gli eventi “casuali” della macchina “semplicemente” con un atto di volontà.
Una delle ipotesi che intuitivamente fecero fu che fra la MENTE dei partecipanti
e la MATERIA della macchina sembrava verificarsi una qualche RISONANZA ,
ma sicuramente era avvenuta una
COMUNICAZIONE
SPECIFICA,
STRAORDINARIA, mai incontrata prima a livello scientifico, esattamente un
ENTANGLEMENT fra Uomo e Macchina.
Che ci fosse un mezzo di “comunicazione” non connesso ai normali “canali
sensoriali” era sicuro, e nemmeno che fossero fenomeni all’interno delle
Percezioni Extrasensoriali (ESP) , perché volutamente i soggetti erano persone
comuni privi di facoltà paranormali.
La spiegazione , ancora una volta , è possibile se si fa l’ipotesi di ‘’meccanismi di
Entanglement’’ in un Universo Olografico : la MENTE dell’ essere umano
NON è separata dalla MATERIA DI CUI E’ COSTITUITA LA MACCHINA
,anzi entra in connessione con essa; pertanto avviene il fenomeno della
RISONANZA EMPATICA che mette in comunicazione le due entità,
apparentemente isolate tra loro, e le ‘’Sintonizza’ in modo che tra esse si viene a
costituire una IPERCOMUNICAZIONE , del tutto simile a quella che si ha tra
due particelle materiali o due fotoni ENTANGLED.
b) -- PEOCH : ENTANGLEMENT fra Animali e macchine
Negli stessi anni furono fatti degli esperimenti con ratti nei laboratori di ricerca
dell’Hanneman Medical College di Filadelfia , e fu dimostrato scientificamente che
i ratti hanno imparato a farsi dare l’acqua da bere da un Robot … con la sola
semplice forza del pensiero !!I topi erano stati addestrati a premere un tasto,
dopodichè un Robot riceveva il comando per dare loro l’acqua da bere; in seguito,
ai topi, furono impiantati nel cervello dei piccoli elettrodi che consentivano di
misurare le correnti cerebrali e di salvare in un computer i modelli registrati di
EEG.
Col tempo gli scienziati scoprirono che il movimento di premere il tasto era
preceduto da un modello ondulatorio , misurato e visualizzato dall’ EEG, ben
preciso e determinato in corrispondenza a questo PENSIERO : << premere il tasto
per avere l’acqua desiderata >> ; quindi questo modello ondulatorio traduceva un
INTENZIONE , o meglio ancora un “desiderio”.
131
Nel passo successivo gli scienziati hanno “disattivato” il tasto e il Robot ha preso
a versare l’acqua non appena nei topi si manifestava il modello ondulatorio
cerebrale corrispondente al desiderio :
infatti era successo qualcosa di inconcepibile : dopo un poco i topi si sono accorti
che non era più necessario premere il tasto, ma che -- per usare un espressione
umana -- bastava PENSARCI !!!
Hanno quindi prodotto il modello ondulatorio, caratteristico di quel desiderio,
nel loro cervello…. anzi NELLA LORO MENTE, senza azionare il tasto con la
zampa ma “comunicando” la loro intenzione al Robot che ha ricevuto il
PENSIERO ed ha eseguito il gesto per cui era programmato.
Questo esperimento ha alcune conseguenze di straordinaria importanza, tre sono
queste :
---- E’ una prima prova del fatto che gli animali PENSANO ! E’ dimostrato che il
modello di onde cerebrali è inequivocabilmente in relazione con l’intenzione di
compiere un gesto meccanico, come se i topi se lo immaginassero nella loro
“mente”.
---- E’ inconcepibile che la natura abbia creato simili facoltà senza uno scopo ;
solo affinché un ingegnoso scienziato le potesse rendere visibili e utilizzabili grazie
a delle apparecchiature elettroniche; ma allora, qual è lo scopo ?
---- Prima registrazione di “Comunicazione NON verbale” fra animali e
macchine.
In ogni caso l’esperimento di Filadelfia ha dimostrato che , con l’aiuto di queste
onde, delle informazioni “interpretabili” abbandonano il cervello e si propagano
nell’ambiente; e se invece di premere un tasto PENSIAMO a qualcosa di
intelligente, anche questa informazione sotto forma di onde esce dalla nostra testa e
si diffonde nello spazio.
Altri ricercatori hanno verificato ulteriormente, usando una variazione delle
macchine R.E.G. , che non sono solo gli esseri umani ad avere influenza sul
mondo fisico; uno scienziato francese di nome Renè Peoch ha effettuato un
esperimento altrettanto ingegnoso con dei pulcini : non appena nati, veniva fatto
loro l’imprinting con una REG mobile come se questa fosse la loro “madre” ; il
Robot veniva messo al di fuori della gabbia dei pulcini e gli veniva permesso di
muoversi liberamente, mentre Peoch teneva traccia del suo percorso.Dopo un certo
periodo di tempo fu chiaro in maniera inequivocabile che il Robot si stava
muovendo verso i pulcini più di quanto avrebbe fatto vagando solo in maniera
132
casuale.Il desiderio dei pulcini di essere vicini alla loro madre era un “intenzione
dedotta” che sembrava avere l’effetto di trascinare il Robot più vicino a loro.
Peoch effettuò un esperimento simile con dei cuccioli di coniglio,ribaltando
l’intenzione; mise una luce intensa e fastidiosa per i cuccioli sopra una REG
mobile con movimenti liberi e casuali; quando furono analizzati i dati dei percorsi,
sembrò che i conigli avessero avuto successo nel “volere” che la macchina stesse
“lontano” da loro, anche se si muoveva liberamente; anche questa volta c’era stata
una INTENZIONE dedotta da una macchina, che molto verosimilmente è analoga
all’esperimento sui topi : informazioni interpretabili abbandonano il cervello di
animali e si diffondono all’esterno, una macchina,cioè MATERIA inanimata
riceve queste informazioni , le interpreta e cambia la sua dinamica casuale.
Questa forma di comunicazione , finora sconosciuta, fu chiamata
ipercomunicazione : sono informazioni interpretabili che abbandonano il cervello
e interagiscono con macchine e robot, a maggior ragione con esseri viventi vegetali
e animali; l’ipercomunicazione agisce al di fuori dei cinque sensi ordinari,
direttamente sul cervello e sulle cellule somatiche,( o meglio fuoriesce da queste) e
fa sì che , per esempio gruppi di animali possano agire con coordinazione;
naturalmente si può benissimo mettere in relazione tutto questo con quanto visto
nel capitolo dedicato a Sheldrake , a proposito dell’episodio della centesima
scimmia, che ipotizza CAMPI MORFICI E RISONANZA EMPATICA.
Naturalmente con la chiave di lettura attuale è accaduto semplicemente un
ENTANGLEMENT fra gli animali e la macchina ( il Robot ) cioè il legame e la
Empatia hanno permesso agli animali di ‘’comunicare’’ con la MATERIA ,
perché hanno avuto accesso nell’Universo Olografico del Campo del Punto Zero di
David Bohm, in cui appunto Mente , Coscienza e Materia sono UNITI.
Jahn e la Dunne avevano iniziato a formulare la loro teoria : se la realtà derivasse
da qualche elaborata “interazione” della consapevolezza con il suo ambiente (
MENTE/MATERIA) , allora la consapevolezza , come le particelle sub-atomiche
di materia, potrebbe essere basata sulla dualità onda/corpuscolo.
Ogni consapevolezza individuale avrebbe la sua propria separatezza “particolata” ,
ma sarebbe capace anche di avere un comportamento “ondulatorio”, nel quale
potrebbe fluire attraverso qualsiasi barriera o distanza , per scambiare informazioni
e interagire col mondo fisico della materia; proprio come il modello Olografico di
Pribram e il Campo di Punto Zero di Bohm.
In alcune occasioni, la consapevolezza entrerebbe in RISONANZA ( pulserebbe
alla stessa frequenza) con una certa sostanza materiale sub-atomica; e questo è un
discorso che avvicina alle ipotesi del Campo morfogenetico di Sheldrake e al
Campo energetico umano di Brennan e Hunt.
Al PEAR nel frattempo cominciarono ad effettuare esperimenti usando “coppie”
di persone, ciascuna delle quali doveva agire di concerto quando cercava di
influenzare la macchina; gli effetti più profondi furono ottenuti dalle coppie che
133
erano in qualche modo in una relazione di empatia; il massimo fu ottenuto da una
coppia di gemelli monozigoti (nei quali il legame e l’empatia hanno livelli
elevatissimi)
Essere vicini empaticamente crea coerenza ed ogni coppia entra in RISONANZA
in maniera più potente, in modo tale che aumenta l’effetto congiunto sulla
macchina.
Continuarono negli studi sui meccanismi con cui l’Universo Mentale interagisce
(entrando in “Risonanza”) con l’Universo fisico; scoprirono che la Mente
“Inconscia” in qualche modo ha la capacità di “comunicare” con l’Universo
fisico sub-tangibile (l’Universo quantistico di tutte le possibilità potenziali).
Questo matrimonio di Mente non ancora formata e materia avrebbe quindi
assemblato sé stesso in qualcosa di tangibile nell’Universo Materiale.
E così erano arrivati alle stesse conclusioni che Bohm aveva intuitivamente dedotto
sull’ipotesi del Campo di Punto Zero e sull’Ordine Implicato, ed avevano trovato
prove sperimentali sull’ idea dell’Universo Olografico di Pribram.
Sia la mente inconscia
-- un mondo prima del pensiero e dell’intenzione
consapevole -- che l’Inconscio della materia (il Campo del Punto Zero) esistono
in uno stato probabilistico di tutte possibilità; la mente sub-conscia è un
sottostrato pre-concettuale dal quale emergono i concetti, e il C.P.Z. è un
sottostrato probabilistico dell’universo fisico; sono Mente e Materia al livello più
fondamentale;nella dimensione sub-tangibile,possibilmente di origine comune,
sarebbe sensato dire che c’è una grande possibilità di “interazione quantistica”.
Jahn rifletteva a volte sulle idee più radicali : quando si arriva abbastanza a fondo
nel mondo quantistico, ci potrebbe NON essere alcuna “distinzione” fra il
Mentale e il Fisico , ci potrebbe essere soltanto il concetto (il Pensiero) ; potrebbe
essere soltanto la “consapevolezza” che cerca di dare un senso alla bufera di
informazioni; ci potrebbero non essere due universi intangibili ….ce ne potrebbe
essere soltanto uno : il Campo e l’abilità della Materia di organizzare se stessa in
maniera coerente.
Ancora siamo arrivati a Bohm , alle sue dissertazioni filosofiche , mistiche , ma
ora ci sono esperimenti rigorosi , prove ripetute, risultati inequivocabili….questo
è il cammino della conoscenza, c’è sempre un Cristoforo Colombo che VEDE
molto prima degli altri quello che NON SI VEDE.
Tutti gli studi e le conclusioni del PEAR al livello più profondo suggeriscono
anche che la REALTA’ è creata da ognuno di noi soltanto grazie alla nostra
attenzione ; al livello più basso della mente e della materia , ognuno di noi crea
l’Universo.
Jahn aveva dimostrato, nel modo più rudimentale che, almeno al livello subatomico, esiste un potere della nostra mente sulla materia; ma aveva dimostrato
134
qualcosa di ancora più fondamentale riguardo la natura potente dell’ INTENZIONE
umana : i dati forniti dalla R.E.G. avevano offerto una minuscola immagine della
reale essenza della creatività dell’uomo – della sua capacità di creare , di
organizzare, e anche di guarire.Egli aveva avuto l’evidenza che la consapevolezza
umana (tramite l’INTENZIONE) ha il potere di ordinare dispositivi elettronici a
funzionamento casuale; la domanda adesso era : cos’altro è possibile ?
c) -PUTHOFF
animali/piante
:
Entanglement uomo/piante e
Hal Puthoff, un fisico, era vivamente interessato alla possibilità di
‘’interconnessione’’ fra gli esseri viventi, in particolare aveva notato, per caso,
come gli animali e le piante hanno l’abilità di avere un qualche genere di
comunicazione istantanea , anche quando sono separati da centinaia di chilometri
o schermati ( ipercomunicazione).
Egli voleva scoprire veramente se si poteva usare la teoria quantistica per
descrivere i processi vitali; come Mitchell e Popp, aveva sospettato da molto tempo
che ogni cosa nell’universo avesse proprietà quantistiche al suo livello più
basilare e profondo(come Bohm aveva ipotizzato), il che vorrebbe dire che ci
dovrebbero essere effetti “Nonlocali” fra gli esseri viventi, includendo in questi :
uomini, animali,piante, materia ! Aveva effettuato quindi degli studi per vedere se
le piante facessero registrare qualsiasi EMOZIONE nella forma di segnali
elettrici, su un equipaggiamento simile alla macchina della verità; scoprì
incredibilmente che le piante avevano sensazioni di DOLORE , sia quando si
strappavano delle foglie sia quando si bruciavano delle foglie di una pianta vicina,
ciò significava che la prima pianta aveva ricevuto questa informazione attraverso
un meccanismo extrasensoriale(Entanglement) e stava dimostrando EMPATIA per
la seconda pianta che a sua volta soffriva; ciò indicava un qualche tipo di
interconnessione fra gli esseri viventi del mondo vegetale. Il fenomeno si ripeteva
anche fra le piante e gli animali : quando dei gamberetti di mare morivano
improvvisamente in una località, questo fatto sembrava essere registrato
istantaneamente in delle piante in un'altra località,attraverso uno strumento per la
risposta psicogalvanica; fu effettuato altre volte con altri animali ed ogni volta
qualche tipo di misteriosa comunicazione si verificava tra gli esseri viventi e le
piante : ogni morte ( OGNI FATTO EMOTIVO ) veniva registrata come un
‘turbamento’ del Campo P.Z. A questo punto , grazie alla collaborazione di un
sensitivo di talento, decise di studiare le proprietà in comune fra l’inanimato e il
biologico e cominciò a fare tutta una serie di esperimenti su fenomeni fisici
misteriosi. Si lanciò in un progetto di 13 anni, portato avanti in parallelo con il suo
135
lavoro sul Campo P.Z. , che mirava determinare se le persone potessero vedere le
cose oltre qualsiasi meccanismo sensoriale noto. Era troppo sicuro di essersi
imbattuto in qualche proprietà degli esseri umani che non era molto lontana
dall’essere proprio una CONNESSIONE ISTANTANEA con l’invisibile; la
visione remota sembrava andare d’accordo con l’esistenza
di
INTERCONNESSIONI fra gli esseri umani e gli altri ESSERI NON UMANI,
piante , animali, rocce, macchine; ancora una volta si manifestavano aspetti
straordinari della COMUNICAZIONE NON VERBALE ISTANTANEA fra
tutte le cose (IPERCOMUNICAZIONE) ..….. una
TRAMA INVISIBILE
DELLA VITA che permea il tessuto infinito dell’Universo come se fosse un
OCEANO di ENERGIA, un ulteriore prova dell’ENTANGLEMENT , questa
volta tra piante e uomo o tra piante e animali.
-----------------------------------d) Entanglement Uomo/Piante e Animali/Piante
Cleve Backster fu tra i primi a suggerire che le piante fossero ‘’influenzate’’
dall’intenzione umana, e fece esperimenti per dimostrare che gli organismi
vegetali ‘’leggono i pensieri di una persona e rispondono’’ ! accumulò
migliaia di prove che attestavano come esiste un continuo ‘’flusso di
informazioni’’ nei due sensi TRA TUTTE LE COSE VIVENTI ! Cioè <<
tutte le cose VIVENTI ‘’comunicano’’ tra loro >> ; è incredibile come questo
sia il sottotitolo di questo mio libro !!!
Backster era uno specialista nell’uso della macchina della verità, come Popp, e
cercò di sfruttarne il principio di funzionamento basato sulla misura della attività
elettrodermica in relazione a certi stati ‘’emozionali’’ , registrati dal sistema
nervoso simpatico.
Egli applicò i sensori del “lie detector” nelle lunghe foglie di una ‘dracena’ , poi
cercò di simulare con un autentica minaccia lo stato di benessere della pianta, così
‘’pensò’’ di bruciare una parte della foglia, ma ‘’nello stesso istante in cui ebbe
quel pensiero’’ il pennino del poligrafo della macchina puntò verso l’orlo
superiore e quasi saltò via ! Aveva solo ‘’pensato’’ di provocar del male alla
pianta ! Che aveva immediatamente reagito, mostrando di aver letto IL SUO
PENSIERO ! Le aveva comunicato LA SUA INTENZIONE !
Continuò con esperimenti sempre più rigorosi e sofisticati, ma in tutti riscontrava
una totale COMUNICAZIONE nei due sensi tra le piante e tutti gli esseri
VIVENTI presenti nel loro ambiente. A un certo punto chiese l’aiuto di
specialisti, tra cui chimici e fisici, e progettò un esperimento ‘’inattaccabile’’,
doveva creare una situazione in laboratorio in cui non vi era altra cosa vivente, oltre
le piante, in modo da non distrarle con alcun altro fenomeno; doveva inoltre
provocare e riprodurre l’equivalente di un ‘’genocidio di massa’’ e i candidati
naturali furono i gamberetti di mare. I risultati furono ‘inequivocabili’ : i poligrafi
136
delle piante collegate agli elettrodi registravano dei picchi tutte le volte che i
gamberetti venivano a contatto con dell’acqua bollente, nello stesso ISTANTE !
Se le piante potevano registrare la morte di un organismo vivente, a distanza ,
doveva significare che queste forme di VITA erano SINTONIZZATE tra loro;
tutte le cose viventi allora registrano e trasmettono in entrambe le direzioni
informazioni ‘’TELEPATICHE’’ ISTANTANEAMENTE !
Backster pubblicò led sue ricerche , ma fu ignorato o deriso dalla scienza
‘’ufficiale’’ ( che doveva nel lontano 2006 accettare gli esperimenti di Zeilinger
sulle macromolecole) e continuò imperterrito per altri trenta anni a sperimentare.
L’episodio più eclatante avvenne nel 1971 , quando invitò il famoso ‘sensitivo’
Ingo Swann, che volle ‘’ripetere’’ l’esperimento iniziale di Backster con la sua
dracena : come previsto il poligrafo collegato alla pianta iniziò a registrare un
‘picco’ quando Swann immaginò di bruciare la pianta con un fiammifero, ci
provò di nuovo e la pianta reagì violentemente, poi smise di reagire.
I due non capirono cosa era successo, dopo Swann azzardò una spiegazione : <<la
pianta HA CAPITO che io non voglio REALMENTE bruciare la sua foglia(ma
solo fare un esperimento ripetuto) e così HA SMESSO DI PREOCCUPARSI >>;
furono sconvolti ad aver appreso che la pianta non solo capiva l’intenzione del
male, ma addirittura riusciva a distinguere UN INTENZIONE SINCERA DA
UNA ‘’FITTIZIA’’ !
e) Una quarantina d’anni dopo che Backster faceva i primi esperimenti con la sua
rudimentale macchina della verità, il russo Konstantin Korotkov ( professore
di fisica quantistica) sviluppò una tecnica d’avanguardia ( che chiamò GDV :
visualizzazione a scarica gassosa ) per misurare il ‘’campo bioenergetico ’’ che
circonda gli organismi viventi ; inoltre fece studi accuratissimi sulla connessione
tra questi campi bioenergetici e la COSCIENZA ( ANCORA UNA VOLTA LA
RICERCA sperimentale prova con enorme ritardo quello che prima Bohm e poi
Brennan avevano INTUITO ) .
Esaminò dei guaritori che inviavano INTENZIONI ad un maestro di Qigong :
ogni ‘’emozione forte’’ inviata, che fosse rabbia, odio o amore, produceva un
effetto straordinario sul destinatario e lo strumento GDV registrava.
Infine collegò una pianta alla sua macchina GDV e chiese ai suoi collaboratori di
pensare a diverse emozioni e di inviarle verso di essa : ogni qualvolta uno di loro
MINACCIAVA MENTALMENTE la pianta il suo ‘’campo Energetico’’
diminuiva; il contrario avveniva se le persone inviavano sentimenti POSITIVI ,
DI GIOIA O AMORE; esattamente quello che aveva sperimentato Backster
con strumentazione grossolana e senza avere competenza alcuna di fisica.
137
3- Psicocinesi : Entanglement mente/materia
In questa parte tratteremo diffusamente la descrizione di parecchi esperimenti volti
a dimostrare le basi scientifiche, in particolare le interpretazioni con la fisica
quantistica, di fenomeni ritenuti al di fuori dei territori della Scienza ortodossa; in
effetti è proprio il contrario : è la scienza accademica che ha sempre rigettato con
disprezzo quei fenomeni ritenuti ‘’paranormali’’ , per il semplice motivo che
NON sapeva darne una spiegazione che rientrasse nelle leggi conosciute della
Fisica ‘’Classica’’; il punto è che le conoscenze attuali della fisica quantistica
hanno permesso ipotesi raffinatissime e straordinarie e quindi una mole
impressionante di ‘’Esperimenti’’ rigorosi i cui risultati sono stati stupefacenti e
addirittura superiori alle aspettative; tanto che la ‘’Spiegazione’’ è ancora sotto
forma di ‘’ipotesi’’ , poiché siamo in un campo alla frontiera della frontiere.
Verranno descritti il Teletrasporto, l’alterazione dell’esito probabilistico del lancio
dei dadi ( nella versione moderna con un generatore di eventi casuali), i vari
‘’Miracoli’’ attribuiti ai santi, l’alterazione della Materia tramite il pensiero umano,
la forza della Mente nei riguardi dell’alterazione dei cristalli di Acqua; vedremo
come i pensieri ‘’cambiano il DNA ‘’ ; la formazione delle ‘’stimmate’’ in padre
Pio; la ‘’Materializzazione’’ di oggetti con la sola forza della Mente; un intera
parte, la Terza, sarà dedicata all’invio di Intenzioni di Guarigione a distanza che
riescono a modificare incredibilmente lo stato di Salute di gruppi di pazienti
ammalati. Il denominatore comune è uno solo : nell’ Universo Olografico di Bohm
e Pribram si può ‘’ACCEDERE’’ al Campo Del Punto Zero ( l’Ordine Implicato)
entrando in ‘’dimensioni’’ NON ordinarie in cui tutto è INTERCONNESSO ed
OGNI COSA E’ IN RELAZIONE CON TUTTE LE ALTRE COSE.
L’altro aspetto della Psicotronica sarà descritto nel secondo capitolo in cui è
centrale il fenomeno della ‘’Telepatia’’ , che io chiamo ‘Entanglement
mente/mente ; questa volta i fenomeni non provocano ‘’Alterazione’’ della
Materia ma solo ‘’Informazioni’’ che si trasmettono, sempre a partire dalla sola
forza del pensiero, che adesso compie ‘’viaggi’’ incredibili in dimensioni
straordinarie , senza separazione né temporale ( dal passato al presente al futuro)
né spaziale ( Non-locali).
Alcuni studiosi ritengono che sia la COSCIENZA Umana in grado di manipolare
questi fenomeni, incluso l’interazione con la Materia, ma l’ipotesi più verosimile è
che siamo ancora e di più all’interno delle straordinarie possibilità che offre il
contesto dell’Universo Olografico, ed i meccanismi sono naturalmente da
ricondurre alla Non-località del fenomeno dell’ ENTANGLEMENT.
138
a) - Telecinesi : Entanglement mente/oggetti; Teletrasporto
Il problema del ‘’teletrasporto psichico’’ venne inserito in un progetto di ricerca
che comprendeva la ‘’remote wiewing’’ (visione remota) con cui ha diverse
affinità; è di fatto una forma di psicocinesi, simile alla ‘’telecinesi’’ , nella quale si
opera il movimento di oggetti fisici vicini o lontani come ulteriore aspetto della
influenza della mente sulla materia.
Questo fenomeno era molto diffuso, ma lo si attribuiva a maghi, illusionisti o
addirittura a soggetti ‘’spiritati’’, posseduti da forze occulte; negli anni 70 fu
studiato sia negli USA che nell’allora Unione Sovietica, e i numerosi esperimenti
gli accreditarono una certa ‘’scientificità’’.
Ma incredibilmente i maggiori successi in tal campo furono ottenuti in Cina, dove
furono oggetto di ricerche rigorose e sistematiche, a cominciare dagli anni 80;
venivano utilizzati stranamente, ma non troppo, bambini e giovani particolarmente
dotati : questi riuscivano a provocare lo ‘’spostamento’’ di oggetti non molto
ingombranti da un luogo all’altro,(teletrasporto), senza alcun contatto fisico, ma
unicamente con la forza della Mente.
Molti di questi esperimenti vennero successivamente ripetuti in maniera ancor più
rigorosa e sistematica, con il pericolo di snaturarne la autenticità e la genuina
effettuazione, e inoltre vennero ‘’filmati’’ utilizzando tecniche ad alta velocità,
con le quali si dimostrava che il teletrasporto avveniva ‘’istantaneamente’’ ,
avvalorando ancor più l’ipotesi dell ‘Entanglement mente/materia; tutti i risultati
vennero pubblicati su riviste scientifiche accreditate e diffusi , che avvalorarono il
rigore delle metodologie impiegate, basate su esperimenti reali, ripetibili e
misurabili secondo i protocolli scientifici della scienza Occidentale accademica e
ortodossa.
Il fenomeno poneva e pone ancora adesso riflessioni, poiché sfida e sconvolge tutte
le leggi della fisica classica, obbligandoci a dedurre che queste ultime sono
‘’SOLO’’ una parte di ciò che noi possiamo inquadrare in leggi e principi
‘razionali’ ; attorno a noi c’è una infinità di altri straordinari fenomeni.
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b)
ENTANGLEMENT mente collettiva/materia :
PSICOCINESI E MIRACOLI
Qual è la spiegazione della liquefazione del sangue di San Gennaro ? La causa più
probabile è da ricercare nella intensa devozione e nella fede delle persone che
assistono al miracolo; quasi tutti i miracoli compiuti da santi e taumaturghi sono
stati ripetuti da “Sensitivi”.
Questo suggerisce che, come per le stigmate, i miracoli sono prodotti da forze che
giacciono nel profondo della mente umana, e che sono latenti in tutti gli esseri
umani in varia intensità; piuttosto che invocare una causa soprannaturale; non è un
caso che molti portatori di stigmate,inclusi Padre Pio e Therese Neumann erano
anche noti per le loro capacità “Paranormali”.
Dato che la liquefazione del sangue implica un alterazione fisica della materia, la
“Psicocinesi” (PK) è sicuramente la più probabile spiegazione, come pure per
alcuni aspetti delle stigmate : provocare la rottura di piccoli capillari sottocutanei
e produrre una sanguinazione superficiale rientra ampiamente nelle capacità
biologiche del corpo, ma solo la Psicocinesi può giustificare la rapida apparizione
di grandi ferite.
Flussi di sangue che sfidano la gravità e altro ci lasciano perplessi ; la nostra attuale
visione del mondo non ci fornisce un contesto entro il quale comprendere la
Psicocinesi; Bohm ritiene che considerare l’Universo Olografico ci può fornire il
contesto adeguato; ( ulteriore spiegazione la daremo a proposito dell’effetto
Maharishi nel paragrafo. 86 a proposito dell’Entanglement da parte di gruppi di
meditazione nei riguardi dell’ambiente sociale).
.Sarebbe comunque il risultato di una sorta di “Risonanza di significati”
nonlocale, simile alla interconnessione nonlocale che permette a due particelle di
essere indivisibili e di comunicare istantaneamente il loro stato (come nell’ EPR),
addirittura una specie di super nonlocalità ancora più complessa, in ogni caso un
palese esempio ulteriore di ENTANGLEMENT fra Mente e Materia.
Un altro ricercatore le cui idee sulla psicocinesi sono simili a quelle di Bohm, ma
che è andato oltre , è Robert Jahn, professore di scienze aerospaziali; fondatore del
laboratorio Princeton Engineering Anomalies Research (PEAR) nel 1979; da
allora gli studiosi del PEAR hanno raccolto più dati e prove di chiunque altro
sull’esistenza della Psicocinesi.
Per moltissimi anni effettuarono esperimenti nei quali dei volontari esercitavano
un effetto di psicocinesi su processi microscopici e su oggetti materiali di comune
140
grandezza materiale; inoltre fu verificata anche tra gli stessi fenomeni di
psicocinesi la tendenza che hanno alcune persone ad influenzare negativamente
avvenimenti e provocare il cattivo funzionamento di apparecchiature.
Se le nostre menti sono in grado di espandersi e alterare il movimento di oggetti
materiali o il funzionamento di una macchina, quale strana alchimia può spiegare
una simile capacità?Al PEAR ritengono che, dato che tutti i processi fisici
possiedono una dualità onda/particella, non sia assurdo supporre che la stessa cosa
valga per la COSCIENZA : sotto forma di particella la coscienza sarebbe
localizzata nelle nostre teste, ma nel suo aspetto ondulatorio potrebbe dar luogo ad
effetti a distanza nonlocali, ipotizzati da Bohm, proprio l’ENTANGLEMENT
quindi è il meccanismo responsabile di questa interazione e interconnessione fra la
MENTE di un gruppo di persone e il mondo fisico della MATERIA.
Si ritiene che la realtà stessa sia l’effetto dell’interconnessione fra questi duplici
aspetti ondulatori e corpuscolari, e in ogni caso la coscienza e il mondo materiale
non possono assolutamente essere rappresentati come entità a sé stanti; quindi
viene proposta l’ipotesi che la psicocinesi coinvolga di fatto uno scambio di
informazioni tra la coscienza e la realtà fisica, uno scambio che andrebbe
considerato non tanto come un flusso tra “Mentale” e “Materiale” , quanto come
una RISONANZA fra i due; un volontario, negli esperimenti condotti,descrisse
questa risonanza come uno stato di immersione nel processo e una progressiva
perdita di consapevolezza del suo IO isolato.
Gli effetti pscocinetici
sono creati dal fervore e dalla fede di tutti i
presenti,spiegando così l’insolito vigore delle manifestazioni, confermando la tesi
che i poteri psichici collettivi sono di gran lunga maggiori che quelli individuali
(un enorme interferenza ‘costruttiva’).
La visione Olografica della realtà dà una chiave di comprensione di tutto questo;
Bohm crede che coscienza e materia siano solo aspetti differenti della medesima
realtà , che ha le proprie origini nell’Ordine Implicato non manifesto; alcuni
ricercatori suggeriscono che la coscienza sia in grado di fare molto di più che
creare qualche mutamento psicocinetico nel mondo materiale.
Ad esempio Grof ritiene che certi stati di coscienza non ordinari possano fare da
tramite fra l’esperienza diretta dell’ordine implicato, e l’intervento in esso; sarebbe
così possibile “modificare” eventi nel mondo fenomenico influenzando la loro
matrice generativa; vedremo come è ipotizzabile modificare il futuro ed il passato
!!! ( sono stati fatti ‘esperimenti’ ad hoc, e ci sono supporti teorici nella fisica
quantistica). La mente potrebbe essere in grado di estendersi e riprogrammare il
proiettore del film cosmico che ha in primo luogo creato
oggetti materiali,
potrebbe alterare e rimodellare il mondo materiale in maniere ben più incredibili
perfino di quelle che la psicocinesi comporta.
La coscienza può mediare direttamente con l’Ordine Implicato, tramite attività
che si originano ad un livello fondamentale della stessa struttura della realtà, e
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coinvolgerebbe processi che creano in primo luogo sia l’universo fisico che le
leggi fisiche che lo governano.
Secondo l’idea olografica i fenomeni sono un programma del computer cosmico,
un programma che è stato ripetuto tante volte da diventare un abitudine della
natura; la materia è anch’essa una sorta di abitudine e continua a rinascere
dall’ordine implicato, proprio come la forma di una fontana viene ricreata dal
flusso costante dell’acqua che le dà la forma.
Le leggi della fisica NON sono scolpite nella roccia, ma sono più come i gorghi
di Shainberg, gorghi di forze d’inerzia talmente vaste da essere fissate
nell’olomovimento quanto le nostre abitudini e le nostre convinzioni che
sosteniamo profondamente sono fissate nei nostri pensieri.
L’idea di Grof è che siano necessari “stati di coscienza non ordinari”,alterati, per
attuare simili cambiamenti nell’ordine implicato, come pure una profonda fede e
uno zelo religioso; diventa sempre più chiaro che : più le nostre credenze sono
profonde e cariche di emozione, maggiori sono i cambiamenti che possiamo
creare sia nei nostri corpi che nella realtà stessa.
Potremmo domandarci quindi che ruolo gioca la coscienza nella creazione della
realtà quotidiana; Pribram ritiene che esistano un gran numero di realtà potenziali
e che la coscienza abbia una certa libertà nello scegliere quale tra queste si
manifesti. Watson è più audace : non ha dubbi sul fatto che la realtà sia frutto
essenzialmente dell’immaginazione.
Gordon Globus, professore alla University of California, pensa che la teoria
olografica sia corretta nella sua asserzione che la mente costruisce realtà concrete
dalla materia grezza dell’ordine implicato; egli ritiene che la vasta gamma di realtà
che sperimentiamo in varie circostanze,tra cui i sogni, indicano che vi è un numero
infinito di REALTA’ POTENZIALI celate nell’ordine implicato; inoltre poiché i
meccanismi olografici usati dal cervello per costruire la realtà quotidiana sono gli
stessi che esso usa per costruire i nostri sogni e le realtà che sperimentiamo durante
gli stati di coscienza non ordinaria, egli ritiene che tutti e tre i tipi di realtà siano
fondamentalmente la stessa cosa (la diversa manifestazione di un’unica Realtà).
Jahn e la Dunne credono che abbiamo già superato il concetto di strutture passive
dell’universo, e che siamo nel dominio nel quale l’interazione della coscienza con
l’ambiente si verifica su scala talmente primaria che stiamo davvero creando la
realtà in tutte le definizioni ragionevoli del termine.
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c)- POPP : Entanglement Quantistico fra proteine e
cellule
FRIFZ ALBERT POPP, un biofisico teorico, nel 1970 , all’Università di Marburg
in Germania, insegnava in Radiologia l’interazione delle radiazioni
elettromagnetiche con i sistemi biologici; tra le altre cose aveva scoperto che una
sostanza come il “benzo a pirene” ha una proprietà ottica stravagante : assorbe la
luce ma poi la riemette ad una frequenza completamente diversa, come se fosse una
sostanza rimescolatrice della frequenza biologica.
Proprio come Edgar Michell, egli era tanto un filosofo quanto uno scienziato; fin da
ragazzino aveva cercato di capire il senso del mondo, di trovare qualche soluzione
generale che avrebbe potuto applicare a tutto nella sua vita; aveva programmato di
studiare filosofia fino a quando un professore lo aveva persuaso che la FISICA
poteva essere un territorio più fertile, se voleva trovare una soluzione unica che
contenesse la chiave della vita. Ben presto divenne famoso per le sue ricerche, e
tra le altre cose ipotizzò che il nostro corpo in qualche modo produce una debole
luce di una lunghezza d’onda di 380 nanometri; a seguito di questo aveva cercato
di scoprire una cura contro il cancro, validamente aiutato da un eccellente fisico
sperimentale, Bernhard Ruth, che mise a punto apparati sofisticati e specifici per le
sue ricerche. Nel 1976 verificarono che delle piantine emettevano luce sotto forma
di fotoni di una densità sorprendentemente alta, ed erano i più “coerenti” di
qualsiasi cosa avesse mai visto prima.
Nella fisica dei quanti, “coerenza quantistica” indica che le particelle subatomiche
sono capaci di cooperare; queste onde o particelle non solo si conoscono, ma sono
anche concatenate da bande di campi elettromagnetici comuni, in modo che
possano COMUNICARE TRA DI LORO , sono come una moltitudine di
diapason che iniziano a risuonare tutti insieme; quando le onde entrano in fase, o
SINCRONIA, iniziano ad agire come un'unica onda gigante e come un’unica
particella gigante; molti degli strani effetti quantistici che si vedono in una singola
onda si applicano all’INSIEME, se qualcosa viene fatto a una di loro, avrà effetto
sulle altre : LA COERENZA STABILISCE COMUNICAZIONE; infatti la
‘’Coerenza’’ è il requisito principale perché avvenga l’ENTANGLEMENT.
La cosa ancora più sbalorditiva era che Popp stava assistendo al più alto livello di
ordine quantistico, o coerenza, possibile in un sistema vivente, mentre prima era
stata osservata soltanto in sostanze materiali come i superfluidi e i semiconduttori;
pertanto Popp iniziò a pensare alla luce e al fatto che quando mangiamo cibi
vegetali,deve accadere che assumiamo i fotoni e li immagazziniamo, ma questi
sono ENERGIA che diventa la forza traente per tutte le molecole del corpo : i
fotoni stimolano i processi del corpo come un direttore d’orchestra che avvia ogni
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singolo strumento nel sonoro collettivo, a frequenze diverse essi compiono funzioni
diverse.
Popp scoprì , attraverso la sperimentazione, che le molecole nelle cellule
rispondono a determinate frequenze, e che una serie di vibrazioni provenienti dai
fotoni causa una varietà di frequenze in altre molecole del corpo; queste
EMISSIONI BIOFOTONICHE possono fornire un sistema di comunicazione
perfetto per trasferire l’informazione a molte cellule attraverso l’organismo; e
comunque la domanda più importante rimaneva : da dove provengono le
“emissioni biofotoniche”? Dopo alcuni esperimenti specifici scoprì che il DNA è
capace di emettere un ampio spettro di frequenze e che alcune di queste sembrano
legate a determinate funzioni; se il DNA avesse immagazzinato questa luce,
emetterebbe naturalmente più luce una volta ‘sdipanato’ : il DNA deve essere il
diapason fondamentale nel nostro corpo, colpisce una determinata frequenza e altre
particolari molecole lo seguono.
Realizzò che era del tutto possibile che si fosse casualmente imbattuto nell’anello
mancante della corrente teoria del DNA e che questo,forse, avrebbe potuto
spiegare il più grande miracolo della biologia umana : i metodi attraverso i quali
una sola cellula si trasforma in una persona completamente formata,in tutte le sue
complesse funzioni !!! (vedi Lipton : il pensiero influenza il DNA )
Indubbiamente le proteine giocano un ruolo fondamentale nelle funzioni del corpo,
dove i Darwinisti vengono meno però, è nello spiegare esattamente come il DNA
SAPPIA QUANDO ORCHESTRARE CIO’, e anche come possano queste
sostanze chimiche, che si scontrano tutte ciecamente l’una con l’altra, operare in
maniera simultanea ? La sincronizzazione deve essere veramente una cosa
pregevolissima di precisione, in quanto se soltanto uno dei milioni di processi
chimici fosse minimamente sbagliato nel tempo, il corpo umano salterebbe in aria.
Allora qual è il meccanismo che permette di sincronizzare le attività dei geni
individuali e permette alle cellule di eseguire ordini all’unisono ? Qual è il
processo chimico che permette a determinate cellule di svilupparsi in una mano
piuttosto che in un piede ? E se tutti questi processi fossero dovuti semplicemente
allo scontro chimico fra le molecole, come può tutto ciò funzionare abbastanza
rapidamente da rendere conto dei comportamenti coerenti che gli esseri viventi
mostrano in ogni istante della loro vita ?
Tutto ciò richiede un ingegnoso METODO DI COMUNICAZIONE fra le
cellule( proprio l’Entanglement quantistico tra proteine e cellule) in uno stadio
molto primitivo dello sviluppo embrionale, e lo stesso sofisticato metodo in ogni
momento delle nostre vite. Altrimenti come si spiega che alcuni tipi di cellule
SANNO
immediatamente usare un informazione genetica differente per
comportarsi in maniera diversa dalle altre, quindi alcuni geni SANNO che è il loro
turno per entrare in gioco, e in qualche modo SANNO quante cellule di ogni tipo
diverso devono essere prodotte nel posto giusto ? Inoltre ogni cellula deve essere
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capace di conoscere le cellule vicine, per comprendere come ACCORDARSI allo
schema complessivo : DEVE ESISTERE UNA ENTITA’ NEL NOSTRO
ORGANISMO MENTE/CORPO/SPIRITO CHE COORDINA E ORGANIZZA
TUTTO !!!
Sheldrake ha compiuto un passo da gigante con la sua teoria dei CAMPI
MORFICI , ciononostante “non” spiega la fisica relativa a come tutto ciò possa
essere possibile, o come tutti questi Campi possano conservare tutte queste
informazioni….semplicemente perché non è un fisico !
Nelle emissioni biofotoniche Popp credeva di aver trovato una risposta alla
domanda sulla morfogenesi così come sulla coordinazione e sulla comunicazione
delle cellule, che può accadere solo in un Sistema Olistico con un orchestratore
centrale; egli dimostrò con i suoi esperimenti che queste deboli emissioni di luce
sono sufficienti ad orchestrare il corpo, e queste comunicazioni accadrebbero a
livello quantistico.
Molti altri scienziati fecero dei lavori in concomitanza e in seguito ai risultati di
Popp, tutti sono concordi nel ritenere che le radiazioni di luce siano responsabili nel
“sincronizzare” le cellule e nel mandare le istruzioni dei cromosomi in ogni parte
del corpo; Frolich introduce l’idea che un qualche tipo di vibrazione collettiva sia
responsabile del fatto che le proteine COOPERINO le une con le altre.
Tutto questo portò Popp a pensare alle emissioni di fotoni come a una specie di
correzione delle fluttuazioni del Campo del Punto Zero da parte di un sistema
vivente; è un atto compensativo per ottenere una sorta di equilibrio di Energia.
Iniziò a considerare il fatto che il sistema di comunicazione del corpo potesse
essere una complessa RETE DI RISONANZA di frequenze; dopo ulteriori
esperimenti su organismi della stessa specie si rese conto che le emissioni di fotoni
hanno uno scopo “esterno” al corpo : le onde di risonanza non vengono usate
semplicemente per ‘comunicare’ nel corpo, ma anche fra i diversi esseri viventi
che hanno un continuo scambio di fotoni emessi e assorbiti.
Egli realizzò che questo scambio di fotoni potrebbe svelare il segreto di alcuni degli
enigmi più persistenti nel regno animale : come i banchi di pesci o gli stormi di
uccelli riescono a creare una COORDINAZIONE
ISTANTANEA E
PERFETTA, evidentemente devono “comunicare” tra loro in un modo Non
locale, non verbale, a velocità superiore a quella della luce; sarebbero questi fotoni
che modificano e attingono al Campo del Punto Zero.
Non ebbe mai dubbi sul fatto che tutta la biologia fosse guidata dai processi
quantistici che lui aveva osservato e che rimandavano inequivocabilmente
all’universo Olografico del Campo ipotizzato da Pribram e Bohm e che tutto
fosse possibile grazie a ‘’interconnessioni’’ NON LOCALI QUINDI A
FENOMENI direttamente descritti dall’ ENTANGLEMENT Quantistico. ( Lipton
studia e dimostra proprio questo).
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4 - Entanglement mente/corpo : le stimmate e il corpo
ologafico
Considerate la gamma fenomenale di capacità guaritrici che sono state osservate, è
chiaro che vi sono molte vie di interazione fra la mente e il corpo che ancora non
comprendiamo; l ‘ accesso a livelli psichici molto profondi, livelli normalmente
non raggiunti attraverso le normali attività della coscienza, è ancora sconosciuto, si
fanno ipotesi sempre nel campo dell’idea olografica; vi sono prove considerevoli
che la “fede” e non l’intervento divino siano la causa principale di alcune
guarigioni miracolose.
Uno dei miracoli cristiani che sembra essere generato dal potere della mente è
quello delle “stigmate” , la maggioranza degli studiosi della Chiesa convengono
che San Francesco fu la prima persona a manifestare spontaneamente le ferite della
crocefissione, ma dopo la sua morte vi sono stati centinaia di altri individui con le
stigmate; tutti hanno qualcosa in comune, tutti hanno avuto alle mani ed ai piedi
ferite negli stessi punti in cui Cristo in croce viene rappresentato.
Ma c’è un particolare : i romani sapevano benissimo che i chiodi piantati nelle
mani non possono assolutamente reggere il peso di un uomo; e i resti di scheletri
del tempo di Gesù Cristo mostrano chiaramente che alle mani non vi sono segni di
buchi da chiodi; allora come si spiega ? perché tutti credono che i chiodi debbano
passare attraverso le mani? La risposta è semplice : perché quello è il modo nel
quale le ferite sono state dipinte dagli artisti prima dell’epoca di San Francesco.
Vi fu un caso di stigmate di una donna italiana,Gemma Galgani, che morì nel 1903
: le ferite di Gemma specchiavano con precisione le stigmate del “suo” crocifisso
preferito; per questo,ed altri motivi, si ritiene che le stigmate siano un prodotto
essenzialmente dell’autosuggestione, cioè sono prodotti delle menti stesse degli
individui coinvolti; inoltre è stato riscontrato che la maggioranza di essi sono affetti
da “isterismo” , fatto che dà ulteriori indicazioni che le stigmate sono l’effetto
collaterale di una psiche volatile e anormalmente emotiva, e non necessariamente il
prodotto di un illuminato; come pure possono essere create dalla mente durante
periodi di intensa meditazione. Se le stigmate sono un prodotto
dell’autosuggestione, la portata del controllo che la mente possiede sul corpo
olografico necessita di ulteriori spiegazioni; il modello olografico ha risvegliato
l’interesse di alcuni ricercatori negli anni 80 in Unione Sovietica, ed essi ritengono
che le capacità di elaborazione delle frequenze del cervello potrebbe spiegare in se
stesse e per se stesse la natura olografica delle immagini e dei pensieri della mente
umana, purchè sia provato che il cervello proietta un’immagine al di fuori di sé.
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Questa prova fu fornita da Santa Veronica Giuliani : durante i suoi ultimi anni di
vita, si convinse che i simboli della passione – una corona di spine, tre chiodi, una
croce ed una spada -- si fossero impressi sul suo cuore; ne disegnò le immagini e
annotò dove erano localizzati; dopo la sua morte un’autopsia rivelò che i simboli
erano davvero impressi sul suo cuore, esattamente come li aveva disegnati; i due
dottori che eseguirono l’autopsia firmarono una dichiarazione giurata che ne
attestava la scoperta.
Questi ed altri fenomeni si sono verificati ripetutamente e sono stati autenticati :
sono tutti esempi di “espulsione di strutture psicofisiche al di fuori del cervello” :
il cervello proietta (GRAZIE A MECCANISMI DI ENTANGLEMENT) immagini
al di fuori di sé e le imprime nella morbida argilla del “Corpo Olografico”.
Il dottor Michael Grosso ha studiato a fondo di persona le stigmate di Padre Pio e
dichiara che : << una delle possibili spiegazioni nel tentativo di analizzare le
stigmate di Padre Pio è rappresentata dal fatto che egli aveva la capacità di
trasformare simbolicamente la realtà materiale; il livello di coscienza al quale
operava gli permetteva di trasformare la realtà materiale alla luce di alcune idee
simboliche; ad esempio identificandosi con le ferite della crocefissione di Gesù, il
suo corpo divenne “permeabile” a quei simboli psichici, assumendo gradualmente
la loro forma in una trasformazione della materia del suo corpo che riproducesse
esattamente la idea simbolica che conosceva della crocefissione, che come San
Francesco era dovuta unicamente ai dipinti degli artisti dei secoli successivi ad
alcuni anni prima dell’epoca del Santo >> .
Così sembra che attraverso l’uso di immagini, il cervello possa dire al corpo cosa
fare, incluso dirgli di creare immagini nuove; immagini che creano immagini; tale è
la natura mente/corpo in un “Universo Olografico” .I vari meccanismi usati dalla
mente per controllare il corpo sono determinanti per comprendere la relazione fra il
mondo mentale e quello materiale, ma non sono gli unici aspetti , in quest’area
sembra affacciarsi ogni giorno nuove scoperte affascinanti e straordinarie.
Questi e altri fenomeni sembrano indicarci che la MENTE stessa sarebbe una
specie di ‘’trasmettitore NON LOCALE’’ che provoca e produce connessioni tra
le varie ‘menti’ e il corpo o la materia, e questo è proprio quello che accade nell’
ENTANGLEMENT tra particelle o fotoni, cioè sono stati attivati meccanismi di
entanglement mente/corpo olografico.Ad esempio in un recente congresso di
psiconeuroimmunologia,finora il massimo sforzo di sintesi Olistica fatto in
Occidente per ribaltare l’approccio riduzionistico, Candace Pert , primario di
biochimica cerebrale al National Institute of Mental Heath, annunciò che le
cellule immunitarie possiedono recettori di neuropeptidi : questi sono molecole che
il cervello usa per comunicare “telegrammi cerebrali” , sono come apparati
ricevitori telegrafici; la novità è che si pensava fossero SOLO nel cervello, invece
sono presenti anche nelle cellule del sistema immunitario; il che implica il fatto che
questo
NON è separato dal cervello ma ne è un estensione; in seguito i
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neuropeptidi sono stati trovati in altre parti del corpo, costringendo la Pert ad
ammettere di non sapere più dove il cervello finisce e dove iniziano gli altri
organi.Questo è un brillante esempio di come l’esasperata divisione e
frammentazione dell’uomo in medicina ha portato a studiare il corpo umano in
parti separate e creando le super specializzazioni si è arrivati al punto che ci si
sbalordisce quando si trovano “relazioni” fra le parti , ed il miracolo è che qualcuno
si è deciso a cercarle, perché solo in quest’ottica si trovano, e stiamo ancora
parlando soltanto di corpo ! Non stiamo parlando di interconnessione mente/corpo.
Noi invece procediamo in questo viaggio in cui l’uomo è interconnesso con tutte le
cose dell’ Universo; la Scienza sta appena iniziando,grazie a pionieri coraggiosi, a
compiere incursioni anche in territori sconosciuti; ma sappiamo che Cristoforo
Colombo era solo e non fu creduto sino a quando toccò Terra.
In questa introduzione due messaggi appaiono forti e fecondi di nuove scoperte :
secondo il modello olografico , la mente/corpo non è in grado di distinguere
completamente la differenza fra gli ologrammi neurali che il cervello usa per
“sperimentare” la realtà e quelli che evoca quando “immagina” la stessa
realtà.Entrambi hanno uno straordinario effetto sull’organismo umano, un effetto
talmente potente da modulare il sistema immunitario, annientare gli effetti di
droghe pesanti, guarire ferite, sciogliere tumori,interferire nel nostro programma
genetico e rifoggiare il nostro corpo in modi che sfidano le leggi ortodosse
conosciute. Questo allora è il primo messaggio : ciascuno di noi possiede le
capacità di intervenire sulla propria salute fisica e mentale, ed ha le potenzialità per
compiere quelle azioni che noi pensiamo essere esclusiva di taumaturghi, yogi,
guaritori con ogni mezzo; dovremmo sforzarci di conoscere ancora di più e meglio
le nostre QUALITA’ .
Il secondo messaggio è che gli elementi che sono impegnati a formare questi
ologrammi neurali sono molti e sottili; essi includono le immagini sulle quali
meditiamo, le nostre speranze e le nostre paure, i nostri pregiudizi inconsci, le
nostre credenze individuali e culturali e la nostra fede sia nei valori spirituali sia nel
progresso tecnologico. Esistono altri fattori coinvolti,altrettanto importanti,in cui
dobbiamo acquistare consapevolezza e padronanza : in un universo Olografico
nel quale le cose sono così sottilmente interconnesse, abbiamo ragione di credere
che ciascun effetto abbia molteplici cause; ciascun collegamento è un nuovo punto
di partenza di un'altra dozzina di essi poiché, come ben riassume Walt Whitman,
<< UNA VASTA SIMILITUDINE CONGIUNGE TUTTO >> .
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5 - ENTANGLEMENT SPAZIO TEMPORALI
a) SCHWARZ . Entanglement nel passato Olografico: la
Retrocognizione
Le prime conoscenze su questo fenomeno si hanno intorno al 1935, un polacco nato
in Russia di nome Stefan Ossowiecki , riusciva ad “evocare” la visione del passato
maneggiando un frammento di piede umano pietrificato; di volta in volta egli
identificava oggetti correttamente, descrivendo la loro età, la cultura che li aveva
prodotti e i luoghi geografici dove erano stati trovati; mentre “guardava nel
passato” Ossowiecki muoveva gli occhi in tutte le direzioni come se le cose che
stava descrivendo possedessero una effettiva presenza fisica; egli poteva vedere la
vegetazione, la gente e le abitazioni nelle quali viveva; diede centinaia di queste
dimostrazioni che furono accuratamente studiate e controllate dal prof.
Poniatowski dell’Università di Varsavia.
Un secondo studio venne fatto alcuni anni dopo da Norman Emerson , un
professore di Antropologia presso l’Università di Toronto; la sua ricerca era
imperniata su un semplice camionista,Gorge McMullen, che come Poniatowski
aveva la capacità di “psicometrizzare” oggetti e di usarli per “sintonizzarsi” su
scene del passato e descriverle in tutti i particolari.
La “Retrocognizione” è una capacità che hanno alcuni individui di “spostare” il
centro della propria attenzione e guardare letteralmente indietro nel passato;
questa abilità è stata confermata ripetutamente da molti ricercatori in numerosi
esperimenti condotti nell’ Università di Utrecht e in Sud Africa; si ritiene che
questo fenomeno non soltanto sia “reale” , ma che col tempo provocherà un
cambiamento nella realtà scientifica profondo come quelli che provocarono
Copernico e Darwin.
Stephan Schwarrz , membro del MIT , afferma che “l’ archeologia metapsichica”
è già una realtà consolidata; egli sostiene che questo nuovo approccio ha fatto
molto per dimostrare che la struttura di spazio e tempo, così fondamentale per la
grande Visione Materialistica del mondo, non è affatto un costrutto assoluto, come
la quasi totalità degli scienziati crede !
Ancora una volta l’idea Olografica suggerisce che i due individui non fossero
straordinariamente gli unici ad avere queste abilità, ma che questo talento sia
latente in tutti noi, in varia misura e potenziale; è possibile spiegare il modo nel
quale il passato è riposto nell’Ordine Implicato; invece che svanire nel nulla la
teoria olografica suggerisce che il passato resta come “registrato” nell’
Ologramma Cosmico e che vi si può nuovamente “accedere” , in opportune
condizioni.
149
Analogamente olografica è la natura non-locale di questa capacità; i sensitivi sono
capaci di accedere al passato di un particolare sito archeologico, poiché sfruttano il
meccanismo dell’ ENTANGLEMENT con il passato Olografico, sia quando vi si
trovano che quando ne sono lontani migliaia di chilometri; in altre parole la
registrazione del passato non sembra essere archiviata in alcun luogo specifico,
ma, come l’informazione in un ologramma, è nonlocale ed è possibile accedervi
da qualunque punto dello spazio-tempo con l’ENTANGLEMENT; l’aspetto
nonlocale del fenomeno è ulteriormente sottolineato dal fatto che alcuni sensitivi
non hanno neppure bisogno di ricorrere alla psicometria per sintonizzarsi col
passato, ma semplicemente rilassandosi ed entrando in uno stato di meditazione
profonda.
E’ interessante notare che molti individui retrocognitivi possono vedere anche il
campo energetico umano, in particolare McMullen poteva diagnosticare lo stato di
salute di una persona osservandone il campo energetico, ovvero l’Aura; questo
suggerisce che la retrocognizione sia collegata forse all’abilità di vedere gli aspetti
più sottili e in termini di vibrazioni della realtà .
In altre parole, il passato potrebbe essere “codificato” nel dominio delle
frequenze di Pribram, e sarebbe solo una porzione delle configurazioni di
interferenza cosmica che la maggior parte di noi esclude e sulle quali solo pochi
riescono a “SINTONIZZARSI” (GRAZIE ALL’ ENTANGLEMENT) ed a
convertire in immagini simili ad ologrammi; provocatoriamente Pribram afferma :
<< forse nello stato olografico -- nel dominio delle frequenze -- quattromila anni
fa è domani ! >> .
L’idea che il passato sia registrato olograficamente nel cosmo e che possa essere
occasionalmente colto dalla mente umana e trasformato in ologrammi può anche
spiegare perlomeno alcune apparizioni di spiriti (fantasmi del passato) , molte di
queste sembrano poco più che ologrammi, registrazioni tridimensionali di una
persona o di una scena del passato; come se questi siano l’anima o lo spirito
dell’individuo deceduto che hanno lasciato impronte più marcate nella registrazione
olografica.
Sebbene la cupa intensità di simili eventi e altri ancora dia loro un maggior rilievo
nel paesaggio olografico, non dobbiamo dimenticare che anche tutte le gioie della
razza umana sono contenute nella scintillante registrazione olografica del passato;
essa è in sostanza una biblioteca del passato, di tutto ciò che è stato, e imparare ad
attingere a questo strabiliante e infinito tesoro potrebbe espandere la nostra
conoscenza sia di noi stessi che dell’Universo in modi che non abbiamo ancora
osato sognare; è praticamente inesauribile tutto ciò che una comprensione
maggiormente olografica del tempo può offrire.
150
b) – TARG e PUTHOFF . Entanglement nel futuro
Olografico : la Precognizione
Per quanto sconcertante l’avere accesso all’intero passato possa essere, perde
d’importanza di fronte al fatto che anche il futuro sia accessibile nell’Ologramma
cosmico; eppure esiste un’enorme quantità di prove che confermano che almeno
alcuni degli eventi futuri siano visibili altrettanto facilmente di quelli passati;
questo è stato dimostrato in centinaia di studi a partire dagli anni Trenta.
Negli anni Settanta sono notevoli gli esperimenti del fisico Helmuth Schmidt; come
pure i lavori di Montague Ullman hanno dimostrato prove convincenti del fatto che
è anche possibile ottenere accurate informazioni “precognitive” dai sogni; nei loro
esperimenti sulla visione a distanza Puthoff e Targ trovarono che alcuni soggetti
di ricerca erano anche in grado di descrivere i luoghi , distanti, che gli
sperimentatori avrebbero visitato in futuro, prima ancora che venissero scelti.
Le scoperte di Puthoff e Targ circa la visione “precognitiva” a distanza sono
state confermate in numerosi laboratori di tutto il mondo, incluso il laboratorio di
Jahn e Dunne .
Com.e si spiegano questi fenomeni? : sia Puthoff che Targ ritengono che
l’interconnessione quantistica nonlocale ( L ‘ ENTANGLEMENT nel Futuro
Olografico) permette alla mente di accedere all’Ordine Implicato di Bohm :
durante una precognizione a distanza la mente sembra accedere ad una sorta di
“minestra olografica” o un campo di realtà in cui tutti i punti sono infinitamente
interconnessi , cioè ENTANGLED non solo nello spazio ma anche nel tempo.
La natura Olografica di molte esperienze precognitive fornisce ulteriore prova che
la capacità di prevedere il futuro è un fenomeno Olografico; come con la
retrocognizione i sensitivi riferiscono che l’informazione precognitiva appare loro
spesso sotto forma di immagini tridimensionali.
Anche le parole usate dai sensitivi per descrivere le loro esperienze sono simili a
quelle di Bohm; uno di essi,ad esempio, descrive così la chiaroveggenza
precognitiva : << una sensazione intensamente acuta dello svolgersi di alcuni
aspetti della vita, ed essendo il tempo indiviso e intero , si percepisce l’oggetto o
l’evento nelle sue fasi passate, presenti e future in successioni bruscamente rapide,
e in entrambe le direzioni >> .
L’asserzione di Bohm che ogni Coscienza umana ha la propria fonte nell’Ordine
Implicato sottintende che tutti possediamo l’abilità di accedere al futuro, ed anche
questo è sostenuto da prove; indagini condotte da Louise Rhine rivelarono che le
precognizioni si verificano più frequentemente di qualunque altro tipo di esperienza
paranormale.
151
Che la nostra “sofisticata” comprensione della realtà sia responsabile della nostra
incapacità sia di cogliere che di utilizzare la vera natura della nostra relazione con il
tempo è evidente nel fatto che le Culture primitive hanno quasi sempre un migliore
risultato nei test di ESP rispetto alle cosiddette Culture civilizzate.
La tendenza delle precognizioni a verificarsi nei sogni è dovuta al fatto che la
prossimità della mente inconscia al regno atemporale dell’Ordine Implicato
potrebbe anch’essa giocare un ruolo : poiché il nostro IO che sogna è ad un
livello psichico più profondo di quello conscio -- ed è perciò più vicino
all’Oceano primordiale nel quale presente,passato e futuro diventano una sola
cosa -- può essergli più facile accedere ad informazioni riguardo il futuro.
Non dovrebbe sorprenderci il fatto che qualunque altro metodo per accedere
all’inconscio possa produrre informazioni precognitive; ad esempio molti studi
hanno confermato che l’Ipnosi ha un effetto di accrescimento dell’ ESP ; sono stati
registrati moltissimi esperimenti di precognizione sotto ipnosi.
La possibilità di conoscere il proprio futuro solleva problemi delicatissimi : il
futuro è “congelato” e completamente predeterminato, o è possibile cambiarlo ? Se
il futuro è un Ologramma di cui ogni dettaglio è già fissato, significa che non
abbiamo libero arbitrio, che siamo soltanto pupazzi del destino, che si muovono
stupidamente in un copione che è già stato scritto, per sempre e immutabile.
Fortunatamente NON è così : la letteratura è colma di esempi di persone che
sono state in grado di usare le loro visioni precognitive del futuro per evitare
disastri e azioni negative di ogni genere.
Questo suggerisce fortemente che il futuro NON è predeterminato, ma
plasmabile, è può essere cambiato; ma ora abbiamo un altro problema : se il
futuro è ancora in uno stato “fluido” come può esistere e non esistere allo stesso
tempo ? Loye fornisce una possibile risposta : egli crede che la realtà sia un
gigantesco Ologramma, e che in esso passato, presente e futuro siano davvero fissi,
almeno fino ad un certo punto; il problema è che questo NON è il solo
Ologramma ! Vi sono molte di queste entità Olografiche che fluttuano nelle acque
prive di tempo e di spazio dell’Ordine Implicato, scontrandosi e nuotando l’una
intorno all’altra come tante amebe; queste entità olografiche potrebbero anche
essere visualizzate come mondi paralleli, Universi paralleli (Oggi vedremo che
queste sono più che ipotesi fantascientifiche).
Quindi il futuro di un qualsiasi universo olografico è predeterminato, e quando una
persona ha una visione precognitiva del futuro, si sta di fatto SINTONIZZANDO
soltanto col futuro di quel particolare ologramma; ma come amebe, questi
ologrammi occasionalmente si inghiottiscono e si travolgono anche
reciprocamente, fondendosi e biforcandosi come dense gocce protoplasmatiche di
Energia che in effetti sono; a volte questi impatti ci fanno sobbalzare e sono
responsabili delle premonizioni che di volta in volta ci travolgono; e quando
agiamo in seguito ad una premonizione e sembriamo alterare il futuro, quello che
152
stiamo facendo in realtà è SALTARE DA UN OLOGRAMMA AD UN ALTRO
; Loye definisce questi balzi intra olografici proprio “Olobalzi” e ritiene che siano
ciò che ci fornisce la vera capacità sia dell’intuito che della libertà.
Bohm ricapitola la medesima situazione in maniera leggermente diversa :
<< Quando le persone sognano incidenti e non prendono l’aereo o la nave, non
è il futuro che vedono, è soltanto qualcosa nel presente che è implicato e si sta
muovendo verso la creazione di quel futuro; in effetti , il futuro che hanno visto
differiva dall’effettivo futuro, perché loro stessi lo hanno ALTERATO ; perciò
penso sia maggiormente plausibile dire che , se questi fenomeni esistono, esiste
un’anticipazione del futuro nell’Ordine Implicato nel presente, le loro ombre
vengono proiettate nel profondo dell’Ordine Implicato >> .
Le descrizioni di Bohm e Loye sembrano essere due modi diversi di esprimere la
stessa cosa : una visione del futuro come un Ologramma, che è abbastanza
sostanziale da essere percepito, ma abbastanza malleabile da essere suscettibile al
cambiamento.
L’opinione di Loye che vi sono molti futuri olografici e che scegliamo quali eventi
si manifesteranno e quali no balzando da un ologramma ad un altro, comporta
un'altra implicazione : scegliere un futuro olografico piuttosto che un altro è
essenzialmente lo stesso che “creare” il futuro; come abbiamo visto, vi sono molte
dimostrazioni del fatto che la coscienza gioca un ruolo significativo nel CREARE
il qui e adesso; ma se la Mente può vagare al di là dei confini del presente e
occasionalmente incedere nel vago paesaggio del futuro, abbiamo parte, NOI,
anche nella creazione degli eventi futuri ? In altre parole, le stravaganze della vita
sono davvero “Casuali” , o giochiamo letteralmente un ruolo determinante nello
scolpire il nostro destino? Sorprendentemente, esistono prove avvincenti che la
seconda possibilità sia più corretta della prima, come descriveremo ampiamente in
seguito.
c) – WHITTON e WEISS . Entanglement nelle vite
precedenti : la Reincarnazione
La reincarnazione è un soggetto difficile, poiché a suo riguardo sono state
presentate così tante sciocchezze che molte persone la rifiutano a priori; il dottor
Joel Whitton della University of Toronto , silenziosamente e senza clamore ha
raccolto studi e prove significative circa la reincarnazione.
La spinta principale della ricerca sull’ipnosi regressiva di Whitton si basa su un
fatto semplice e sorprendente : quando gli individui sono in stato di ipnosi, spesso
153
ricordano ciò che sembrano essere memorie di esistenze precedenti; il fenomeno è
riconosciuto su ampia scala, perfino dagli scettici.
E’ possibile che la nostra mente inconscia non sia consapevole soltanto della
falsariga del nostro destino, ma effettivamente ci guidi verso il suo compimento ?
La ricerca di Whitton non è la sola dimostrazione che questo possa essere lo stato
delle cose.
William Cox suggerisce che è possibile che noi tutti inconsciamente conosciamo in
anticipo il futuro e prendiamo decisioni basate sull’informazione che si riesce ad
attingere nell’Universo Olografico.
Un altro ricercatore che ha esposto le prove del fatto che il nostro inconscio ha una
maggiore influenza nelle nostre vite passate, di quanto non crediamo, è il dottor Ian
Stevenson , presso la Virginia University , che oltre all’uso della ipnosi si basa su
interviste di bambini che hanno spontaneamente ricordato ciò che sembrano essere
esistenze precedenti.
Generalmente i bambini sono in età fra i due e i quattro anni, quando iniziano a
parlare della loro <<altra vita>> , e spesso ricordano dozzine di particolari e
persino informazioni segrete come il luogo dove nascosero denaro prima di morire,
e in casi che coinvolgono assassinio, a volte chi li uccise.
Come Whitton, Stevenson ha raccolto un enorme quantità di dati che suggeriscono
l’ipotesi della reincarnazione, e finora ha pubblicato sei volumi sulle sue scoperte,
ed ha trovato anch’egli prove del fatto che l’inconscio gioca un ruolo ben più
grande nella nostra struttura psicofisica e nel nostro destino di quanto non abbiamo
sospettato finora.
Egli ha portato alla luce un fenomeno che non era emerso nello studio di Whitton,
una scoperta che fornisce una dimostrazione ancora più determinante del potere
della mente inconscia nello scolpire e influenzare le circostanze della nostra vita;
egli ha riscontrato che la precedente reincarnazione di una persona sembra poter
influenzare la forma stessa e la struttura del suo attuale corpo fisico; ha scoperto
anche casi nei quali caratteristiche facciali particolari, deformità del piede e altre
caratteristiche sono state trasferite da una vita a quella successiva; tra questi i più
numerosi sono trasferimenti di lesioni fisiche come cicatrici e macchie sulla pelle.
Stevenson ha raccolto centinaia di casi di questo tipo e sta attualmente compilando
uno studio in quattro volumi sul fenomeno; in alcuni casi è riuscito ad ottenere
perfino rapporti ospedalieri e autopsia della persona deceduta per dimostrare che
quelle lesioni non erano soltanto avvenute, ma erano nel punto esatto della macchia
sulla pelle o della deformità attuale. Egli suggerisce l’esistenza di qualche corpo
intermedio non-fisico che funge da trasmettitore di questi attributi fra una vita e
quella successiva.
Quanto ipotizzato da Stevenson echeggia l’asserzione di Tiller che il campo
energetico umano è una “Dima Olografica” che guida la forma e la struttura del
corpo fisico; in altre parole, è una sorta di mappa tridimensionale intorno alla quale
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il corpo fisico prende forma; in modo analogo le sue scoperte circa le macchie
sulla pelle, aggiungono ulteriore sostegno all’idea che siamo in fondo soltanto
immagini, costrutti olografici, creati dal pensiero.
Egli ha fatto notare che sebbene la sua ricerca suggerisca che siamo i creatori delle
nostre vite e, fino a un certo punto dei nostri corpi, la nostra partecipazione in
questo processo è tanto passiva da essere quasi involontaria; in queste scelte
sembrano essere coinvolti strati profondi della psiche, strati che sono molto più in
contatto con l’Ordine Implicato di Bohm; o come dice : << è probabile che livelli
di attività mentale molto più profondi di quelli che governano i nostri sensi e le
nostre attività quotidiane regolino e governino questi processi inconsci su vite
precedenti , che sono possibili grazie all’ ENTANGLEMENT fra la dimensione
attuale e dimensioni in altre VITE precedenti >>.
Per quanto le conclusioni di Stevenson possano sembrare non ortodosse la sua
reputazione di attento e approfondito ricercatore gli ha guadagnato stima in aree
improbabili.
Il prestigioso Journal of the American Medical Association afferma che egli ha
: << raccolto con coscienza ed obbiettività una serie dettagliata di casi, nei quali le
prove a favore della reincarnazione sarebbero difficili da comprendere in qualsiasi
altra chiave…. Egli ha registrato una così gran quantità di dati che non possono
essere ignorati. >>
Brian Weiss , del Mount Sinai Medical Center, nell’ 88 ha pubblicato quasi un
trattato sulla ipnosi regressiva come mezzo per ottenere informazioni sulle vite
passate,Molte vite molti maestri, fornendo ancora centinaia di testimonianze.
Se una persona muore senza avere completato tutti gli apprendimenti che le è
necessario acquisire, il suo corpo spirituale ritorna e rinasce in un altro corpo fisico.
Gli sciamani Kahuna chiamano questo aspetto invisibile aumakua o <<io
superiore >> ; e credono che sia la parte inconscia della persona a essere in grado
di vedere parti del futuro che sono cristallizzate , o fisse; come pure è la parte di noi
responsabile del nostro destino : essi credevano che i pensieri fossero cose e fossero
composti di una sostanza energetica sottile che definiscono kinomea , o “materia
corporea indistinta” .Quindi le nostre speranze, paure, progetti, preoccupazioni,
sensi di colpa, sogni e immaginazioni non svaniscono dopo aver lasciato la nostra
mente, ma sono trasformati sotto forma di pensieri, e anche questi diventano delle
false righe sulle quali l’IO superiore tesse il nostro futuro.
La maggior parte delle persone non è responsabile dei propri pensieri, dicevano i
Kahuna, e bombarda costantemente il proprio Io superiore con un misto
incontrollato di progetti, desideri e paure; questo confonde l’Io superiore per cui la
vita di queste persone sembra casuale e incontrollata.
Si narra di Kahuna potenti, che in aperta comunicazione con il proprio Io superiore,
fossero in grado di aiutare le persone a ricreare il proprio futuro, a insegnar loro
come pensare alla loro vita e come visualizzare in termini concreti cosa
155
desideravano avvenisse loro, per imparare a controllare consciamente gli eventi che
si verificavano nella loro vita e saper costruire meglio il futuro.
Inoltre si narra ancora che essi erano capaci di scolpire e ridare forma alla sostanza
corporea indistinta, e di conseguenza al corpo fisico, e che questo fosse il modo nel
quale venivano compiute le guarigioni miracolose; tutto questo per la straordinaria
capacità di essere in sintonia con il proprio IO superiore.
Paramahansa Yogananda consigliava alle persone di visualizzare il futuro che
desideravano avere e di caricarlo con “l’energia della concentrazione” ; nelle sue
parole : << la corretta visualizzazione per mezzo dell’esercizio di concentrazione
e forza di volontà ci permette di materializzare i pensieri, non solo come sogni o
visioni nel regno della mente, ma anche come esperienze nel regno materiale >>.
Lo psicologo Chet Snow ha studiato a fondo il fenomeno della reincarnazione , ed
in particolare usava la tecnica della ipnosi di gruppo, per far regredire nel tempo le
persone e porre loro una serie di determinate domande svariatissime; egli si rivolge
al modello Olografico, e come Loye, crede che queste scoperte significhino che vi
sono parecchi potenziali futuri, od Oloversi, in formazione nelle nebbie del Fato
che si vanno addensando.Ma, come altri ricercatori delle vite passate, ritiene che
noi creiamo il nostro destino, sia individualmente che collettivamente, e quindi,
abbiamo comunque sempre un barlume dei vari futuri potenziali che la razza
umana sta creando per sé stessa collettivamente; pertanto dovremmo impiegare il
tempo credendo in un futuro positivo e visualizzandolo in tutti i modi.
Il futuro potrebbe non essere l’unica cosa che possa essere modellata e modificata
dal pensiero umano, Helmut Schmidt e Marilyn Schlitz nel 1988 annunciarono
che parecchi esperimenti da loro condotti rivelavano che la mente potrebbe essere
in grado di alterare anche il “passato” : i soggetti dei test furono incaricati di
aumentare “psicocineticamente” durante l’ascolto di cassette preregistrate, la
durata dei suoni piacevoli e di diminuire quella del rumore; quando furono fatti i
controlli con le sequenze originali fu osservato un effettivo cambiamento nelle due
durate; sembrò che i soggetti fossero psicocineticamente retrocessi nel tempo e
avessero avuto un effetto sul processo di “randomizzazione” dal quale le cassette
preregistrate erano state create ( ovvero avevano agito su un processo casuale
passato, modificandolo con l’intenzione, cioè solo con la forza della mente).fu
osservato in successivi esperimenti che i soggetti che praticavano la meditazione
esercitavano un “effetto psicocinetico retroattivo” maggiore degli altri, il che
suggeriva di nuovo come il contatto con l’inconscio è la chiave per accedere alle
porzioni della psiche che strutturano la realtà; e ovvio che chi si esercita nella
meditazione si evolve e sviluppa la capacità di sintonizzarsi su livelli e piani di
realtà sempre più alti in cui le frequenze in gioco sono più elevate.
156
L’idea che noi possiamo alterare psicocineticamente eventi che sono già avvenuti è
una nozione sconvolgente poiché siamo programmati così profondamente a credere
che il passato sia congelato come fosse una farfalla sottovetro che è difficile per
noi immaginare diversamente. Ma in un Universo Olografico, un universo nel quale
il tempo è un “Illusione” e la realtà non è nulla più che un immagine creata dalla
nostra mente, è una possibilità alla quale dovremmo abituarci; sono numerosi i casi
accertati di persone che letteralmente camminarono effettivamente a ritroso nel
passato, quindi non solo una visione retrocognitiva del passato ma addirittura
l’esperienza strabiliante di ESSERE TRASPORTATI, MATERIALMENTE,
INDIETRO NEL TEMPO.
E’ possibile che il confine fra il presente e il passato sia tanto inconsistente da
permetterci, in alcune circostanze, di fare una passeggiata nel passato con
altrettanta facilità con la quale possiamo passeggiare per un giardino ?
Al momento, semplicemente non sappiamo, ma in un mondo meno composto da
oggetti solidi che viaggiano nel tempo e nello spazio e più da Ologrammi di
Energia trasparenti, sostenuti da processi che sono almeno parzialmente dovuti alla
Coscienza umana, eventi di questo tipo potrebbero essere meno impossibili di
quanto non appaiano.
Le prove sin qui esposte suggeriscono che siamo ancora bambini, quando si tratta
di comprendere la vera natura del tempo; e come bambini sospesi sulla soglia
dell’età adulta, dovremmo accantonare le nostre paure e accettare il modo in cui il
mondo veramente è; poiché in un Universo Olografico, un Universo nel quale tutte
le cose sono soltanto scintillii trasparenti di energia, ciò che deve cambiare è ben
più che la nostra comprensione del tempo; esistono ancora altri BAGLIORI che
attraverseranno il nostro paesaggio, ABISSI ancora più profondi da sondare,
VETTE molto più alte di quelle mai raggiunte, ancora da scalare.
157
6 - ENTANGLEMENT COLLETTIVI
a) – NELSON : Entanglement fra Eventi emotivi/Coscienza
collettiva
Le capacità PSI sono una dote percettiva specifica dell’individuo, oppure succede
che occasionalmente le “nostre menti” penetrano dentro una “Realtà Olistica”
che è qualcosa di molto più grande e che trascende l’individuo ?
Potrebbe trattarsi di una specie di ‘network non-locale’ fatto di cervelli/menti
risultante in una vera e propria “mente collettiva”.
Un modo per testare una possibilità del genere consiste nell’utilizzare un R.E.G. e
verificare se esso sia in grado di “reagire” ad EMOZIONI GLOBALI , in modo
tale da poter dimostrare in maniera sintomatica una interconnessione
(ENTANGLEMENT) tra “la coscienza Collettiva” e gli “EVENTI” che
avvengono nel mondo causale della materia.
Si tratterebbe a tutti gli effetti di una specie di “sincronicità Collettiva”
dove la “Coscienza Globale” si trova in uno stato di “Bio-entanglement” , con
eventi pregni di forte contenuto “EMOZIONALE”
Già dalla metà degli anni 90 Roger Nelson ha di fatto iniziato questi esperimenti
con risultati molto interessanti.
Si può pensare alla presenza di “menti coerenti” tra loro in grado di infondere
nell’ambiente un “campo d’ordine” in cui Mente e Materia sono tra loro legati
(Entangled). Tutto questo può accadere quando gli individui sono particolarmente
coinvolti “emotivamente” a livello della coscienza.Rapportando tutto all’intera
collettività mondiale noteremo che, studiando i risultati del R.E.G. adoperato da
Jahn e Schmidt, sembra esistere davvero un indizio di COSCIENZA
COLLETTIVA : quello che avviene in generale è l’improvvisa manifestazione di
un CAMPO DI COSCIENZA , ovvero l’improvvisa manifestazione
(Attivazione) della cosiddetta
“NOOSFERA”(Theillard de Chardin) che
testimonia il fenomeno del BIO-ENTANGLEMENT con eventi a forte contenuto
‘’emotivo’’.Dean Radin e collaboratori hanno dimostrato che culture di ‘astrociti’
tendono a crescere più in fretta quando sono esposte a “intenzioni di guarigione”
: se queste vengono praticate con continuità in uno stesso luogo, questo viene
trasformato in un reale luogo di guarigione, per un meccanismo di
ENTANGLEMENT fra il luogo e l’intenzione positiva. Radin ha poi misurato la
“Coerenza Globale” con il REG in casi di eventi che attiravano l’ attenzione
estremamente focalizzata di un pubblico : seminari, rituali religiosi, festival,
158
concerti rock etc.. .I suoi studi hanno dimostrato che molteplici menti che
mantengono lo stesso pensiero, intensamente sentito e condiviso,inducono una
sorta di deviazione dalla norma sull’apparecchiatura del REG.
Roger Nelson era rimasto affascinato dalla possibilità di una COSCIENZA
GLOBALE COLLETTIVA, dal 1997 al 2006 decise di piazzare REG in tutto il
mondo, e di confrontare i loro esiti con i periodi in cui si erano verificati degli
eventi generali di massimo impatto emotivo . Entro l’anno 2006 aveva studiato
DUECENTOCINQUE EVENTI DA PRIMA PAGINA, COMPRESA LA MORTE
DELLA PRINCIPESSA DIANA e gli eventi dell’ 11 Settembre; quando Nelson
analizzò l’equivalente di nove anni di dati cominciò ad emergere uno schema :
quando le persone reagivano con grande gioia od orrore ad un evento di importanza
cruciale, le macchine sembravano reagire a loro volta; inoltre , il grado di
‘’ordine’’ nelle emissioni delle macchine sembrava ‘corrispondere’ all’intensità
emozionale degli eventi in questione, particolarmente quelli tragici, quanto
maggiore era l’orrore tanto più grande l’ordine, cioè il coinvolgimento ‘emotivo’
provocava maggiori deviazioni dalla norma sull’apparecchiatura ( le percentuali
si spostano maggiormente dalla norma statistica ) ; stando ai REG la ‘’mente
mondiale’’ aveva reagito con un orrore globale coerente. Nelson concentrò gli
studi dal 2001 al 2006 su eventi conseguenti l’11 Settembre e dopo aver
analizzato 566 distinti sondaggi della popolarità del presidente Bush scoprì che i
picchi nelle variazioni seguivano a grossi cambiamenti dell’opinione pubblica di
qualunque tipo , sia in favore che contrari al presidente; la forte EMOZIONE ,
tanto positiva che negativa, anche rispetto alle decisioni presidenziali sembrava
produrre deviazioni nella apparecchiatura del REG. Una mente di gruppo sembra
avere un effetto psicocinetico su qualsiasi processo microfisico casuale, anche
quando questo non è focalizzato sull’apparecchiatura stessa; è decisamente molto
importante il contenuto emozionale e il grado di focalizzazione derivante da un
‘’pensiero collettivo’’ , l’effetto prodotto è naturalmente ‘’maggiore’’ che quello
ottenuto da una sola persona; basta considerare che il pensiero ‘’condiviso’’
equivale all’interferenza ‘’COSTRUTTIVA’’ di migliaia o milioni di pensieri
sotto forma di onde della stessa frequenza e perfettamente in FASE , PER CUI IL
RISULTATO TOTALE è UNA SOMMA DI AMPIEZZA ENORME.
Sembra una banalità : ma se 2 elettroni sono in Entanglement e si scambiano
informazioni ; se due gemelli sono in Entanglement e si scambiano
informazioni
sensazioni ed emozioni , perché mai la mente globale di un
gruppo di persone che condivide lo stesso ‘’intento emotivo’’ non dovrebbe
entrare in ENTANGLEMENT ? e provocare modifiche nel mondo fisico
159
b) –CHOUINARD
collettiva/Ambiente
:
ENTANGLEMENT
Mente
Esperimenti molto originali e dettagliati sui “CAMPI di COSCIENZA” sono stati
effettuati dal fisico statunitense Edmund Chouinard; questo ricercatore voleva
verificare se uno stato di “COERENZA MENTALE” tra gruppi di persone sia in
grado di “influire SULL’ AMBIENTE” in maniera marcatamente più palese che
non nel caso del REG, questa volta non era ‘’attenzione focalizzata’’ , ma era
invio di un INTENZIONE DI GRUPPO PER INFLUENZARE IL MONDO
FISICO , MATERIALE. Egli ha addestrato gruppi di persone a creare particolari
“Onde di Pensiero” basate su un pensiero CONDIVISO, che a fasi alternate
poteva essere o positivo o negativo.La fase successiva consisteva nel “misurare”
con i suoi strumenti qualunque “FLUTTUAZIONE” che si fosse verificata nel
Campo Geomagnetico locale, oppure variazioni meccaniche o fotometriche di
oggetti vari, insomma un Entanglement fra la Mente Collettiva e l’ambiente
circostante; né più né meno di quanto la mente collettiva dei fedeli di S.Gennaro
creava col pensiero condiviso e unico la liquefazione del sangue, QUESTA
VOLTA, RISPETTO AL CASO PRECEDENTE VI è << l’ intenzione a
provocare un cambiamento >> nello stato fisico del pianeta, invece che sul sangue
‘’raggrumato’’.
I risultati hanno mostrato che il campo geomagnetico sembra “mutare” quando
vengono prodotti pensieri altamente COERENTI e CONDIVISI, provenienti da
gruppi di persone che si trovano anche a grandissima distanza dal punto in cui si
trovano gli strumenti di rivelazione; così viene estesa la proprietà che sembrava
limitata all’ambiente circostante, invece la connessione è chiaramente NONLOCALE .L’intenzione di un gruppo di persone si va ad imprimere nel Campo
Geomagnetico, al punto che esso funzionerebbe come LEGANTE dell’umanità
con l’intero pianeta.Il Campo funzionerebbe come veicolo di ENTANGLEMENT
Mente Collettiva/Ambiente o territorio, per il trasferimento istantaneo di
informazione ( INTENZIONE DI CAMBIAMENTO ) da un campo di coscienza
ad un altro altrettanto percettivo.
------------------------------EFFETTO MAHARISHI : dal 1976 in poi sono stati effettuati moltissimi studi
sociologici che hanno sempre dimostrato che in tutte le comunità statunitensi in cui
vi era oltre l’ 1% di persone dedite alla Meditazione Trascendentale , si aveva un
calo sensibile della criminalità, degli incidenti stradali, e di molti altri aspetti
sociologici negativi; contemporaneamente si aveva un miglioramento della qualità
della vita. Siamo in presenza ancora di trasmissione di intenzioni positive”
160
“INDOTTE DALLA
MEDITAZIONE; l’ipotesi di spiegazione è sempre
l’Entanglement Mente Collettiva/Ambiente nell’Universo Olografico di Bohm e
Pribram.
Nel corso di diversi decenni, l’organizzazione di MT ha effettuato più di 500
studi sulla meditazione di gruppo, allo scopo di dimostrare se ci fosse un effetto di
risonanza sulla riduzione del conflitto e della sofferenza. Maharishi sosteneva che
quando un gruppo di meditatori era abbastanza grande, le loro meditazioni
collettive provocavano una ‘’superradianza’’ , allo stesso modo di come in fisica
si descrive la luce coerente del Laser; durante la MT le menti di tutti i meditatori
si sintonizzano sulla stessa frequenza coerente e questa inizia ad ‘’ordinare’’ le
frequenze disordinate all’intorno.
Gli studi di MT sostenevano di dimostrare effetti derivanti da due tipi di
meditazione : la prima era ‘’indiretta’’ , semplice conseguenza della meditazione
di una certa percentuale della popolazione, nella quale NON c’era stata alcuna
INTENZIONE di provocare un cambiamento(che era invece comunque
avvenuto); la seconda risultava dall’ INTENZIONE deliberata con lo scopo
preciso di INFLUENZARE una situazione determinata, e questo richiedeva
esperienza e focalizzazione; infatti dei meditatori esperti si ponevano come
obbiettivo una particolare area e vi DIRIGEVANO la loro meditazione, quindi vi
era un invio o trasmissione di una INTENZIONE DI GRUPPO allo scopo di
risolvere i conflitti e diminuire il tasso di violenza in quell’area.
La teoria di Maharishi poggia interamente sulla premessa che la meditazione abbia
un ‘’EFFETTO SOGLIA’’ : SOLO SE più dell’’1% della popolazione di una
certa area pratica la MT allora i conflitti di ogni tipo diminuiscono, che si tratti di
del tasso di omicidi, di altri crimini, di abuso di droga, persino di incidenti dovuti al
traffico; ventidue studi hanno verificato l’impatto positivo dell’effetto Maharishi
sui livelli del crimine; l’effetto soglia si può mettere in parallelo con il fenomeno
studiato da Sheldrake nell’esperimento ‘’ della centesima scimmia’’.
Non furono fatte ipotesi scientifiche se non la riflessione che << una forza al
fuori della comprensione della scienza ortodossa di possa essere all’opera >>.
(*) Grossolaneamente ed erroneamente si parla di ‘’massa critica’’, che è la
prova della ‘IGNORANZA DI MASSA’’ !!!
N.B.Nel capitolo successivo, facendo riferimento al contesto di Pribram e Bohm,
ho dato una ipotesi di spiegazione che naturalmente coinvolge tutta la storia del
fenomeno dell’ Entanglement.Inoltre sono riportati studi sperimentali effettuati
sull’invio di INTENZIONI DI GUARIGIONE, da parte di un GRUPPO di
persone per INFLUENZARE il mondo fisico della materia tramite ‘preghiera’
e pratiche di Meditazione Trascendentale.
161
PARTE TERZA
GUARIGIONI A
MEDICINA INTEGRALE
DISTANZA E
<< Stiamo iniziando a vedere l’intero Universo come un reticolo
‘’Olograficamente
organicamente
intrecciato’’
di
Energia
e
Informazioni,
completo e autoreferenziale su ogni scala della sua esistenza, vivo,
intelligente e
con uno ‘’scopo’’ ben definito e manifesto : la Divinità in tutte le
cose.
Noi e tutte le cose dell’Universo siamo ‘’Non-localmente’’ connessi
gli uni agli
altri e con tutte le altre cose, ENTANGLEMENT, in modi che sono
liberi dalle
limitazioni spaziotemporali finora note, quindi noi abbiamo un fine
ben preciso
: tendere alla PERFEZIONE DIVINA >>
162
1- INTRODUZIONE
Ribadisco l’auspicata ‘’SINERGIA’’ tra Fisica e Medicina; alla base
di questa sinergia non c’è soltanto una, ormai acclarata, affermazione
della ‘’Tecnologia di Risonanza’’ e le già illustrate prospettive
Biofisiche della Realtà Quanto-meccanica aperta dalla ‘’Fisica
Quantistica’’.
Vi è in questo momento nel Mondo un nutritissimo movimento di
scienziati e semplici ricercatori, alla ‘frontiera delle frontiere’ , che
lavorano in questa direzione da molto tempo, sulla base di profonde
intuizioni di alcuni ‘precursori’’ come Bohm, Pribram, Jung,
Sheldrake, Grof, Wilber, Brennan, Laszlo, Penrose, che già da
TRENTA ANNI
hanno tracciato la strada della ‘rivoluzione
radicale’, di questo nuovo quarto paradigma, che coinvolge tutte le
discipline in una ‘’armoniosa interconnessione’’ , proficua e
ricchissima di risultati, che ,in forza di rigorosi esperimenti Scientifici,
hanno già dimostrato come la medicina ‘allopatica’’ di tutti i giorni e
di tutti i medici, debba necessariamente essere INTEGRATA da tutte
le varie ‘’terapie alternative’ nel tempo affermate in forza della
tradizione millenaria e di ‘’pratiche’’ dimostrazioni inequivocabili.
Io descriverò in questa terza parte, come l’approccio della ‘’Medicina
Integrale di Wilber’’ sia ancor più ‘ampio’ . includendo i risultati
della Epigenetica di Lipton, le ricerche sul ruolo delle emozioni di
Candace Pert, la scoperta della ‘’memoria dell’acqua’’ di Masaru
Emoto, ma soprattutto poiché tiene conto di tutto lo ‘’spettro della
Coscienza’’, delle problematiche dell’ Essere Umano; verso una
autentica GUARIGIONE totalizzante ed una proiezione futura basata
sulla ‘’Autoguarigione’’ e sulla ‘’Guarigione a distanza’’ nella
nuova visione delle terapie ‘’Bioenergetiche’’. Ma la conclusione ,
tratta dal libro di V. Chiarappa, sintetizza e conclude il mio pensiero ed
il mio messaggio : la formazione di un ESSERE COMPLETO, che
sia riconciliato con la Natura e non debba fare uso….di Medicine !!!
163
2 -- RADIONICA
La Radionica è una metodologia che si avvale di strumenti e di specifici apparecchi
che effettuano ‘diagnosi’ e ‘terapia’ a distanza della patologia sotto l’aspetto
‘’Energetico’’ , basandosi su principi della fisica quantistica.
Oggi le ipotesi più accreditate sono derivate da studi sull’Universo Olografico e dei
meccanismi di Entanglement.
Una attuale prospettiva della Radionica è ‘’arricchita’’ dalle ultimissime ricerche
con ‘’esperimenti’’ effettuati da scienziati alla frontiera delle frontiere; questi
esperimenti stanno indagando in molteplici campi che sono stati descritti
ampiamente nelle parti Quarta e Quinta.
Queste definizioni sono state fatte e dedotte da me estrapolando la lettura del libro
di Radionica di Alessandra Previdi, esaustivo di tutta la evoluzione cronologica del
contesto di cui la Radionica si è via via occupata; naturalmente nelle fasi iniziali vi
era molto poco di tutto quanto adesso si fregia.
Secondo una definizione di George de la Warr (progenitore illustre) : << La
Radionica è la scienza che studia l’azione della Mente sulla Materia e l’unione di
tutte le cose >> ; molto velleitaria e non rispondente ai canoni scientifici oggi
universalmente accettati; infatti dalla storia stessa della Radionica si può evincere
come sia stato un susseguirsi di studiosi, guaritori, medici e quant’altro che nella
maggioranza dei casi NON STUDIAVANO un bel nulla , ma si limitavano ad
applicare fantomatiche pratiche al limite della medicina tradizionale, il cui unico
supporto era il responso pratico, cioè la guarigione ( oggi sappiamo benissimo da
quanti e quali fattori dipende una guarigione), senza alcun minimo accenno mai ai
principi secondo i quali tutta la Radionica si basava.
Va dato atto a tutto il movimento che gravita sulla Radionica e che ha iniziato con
le pratiche di
‘’Radioestesia’’
di essere stati promotori e antesignani
dell’approccio basato sul riequilibrio ‘’Energetico’’ dell’organismo umano, e
quindi di essere da tempo nel campo che ‘’oggi’’ delimitiamo delle <<Energie
Sottili>> , ma in modo molto grossolano e superficiale.
Lo specchio di quanto ho detto finora è riflesso in maniera lampante nell’articolo di
Tony Scofield sulla Radionica disponibile in Internet : una accozzaglia di ipotesi,
congetture, affermazioni gratuite, condite da malafede, ignoranza crassa di fisica
quantistica (che invece sfoggia spudoratamente) contraddizioni e qualche raro
‘lume’ di ragione, insufficiente assolutamente a rappresentare la Radionica.
Invece il libro della Previdi (fondatrice della Società Italiana di Radionica) è un
capolavoro di ricerca storiografica e una ricostruzione accurata dell’evoluzione del
movimento che lei stessa presiede; io farò una brevissima escursione sui personaggi
164
che mi hanno attratto e affascinato per i loro studi e le applicazioni basate e
sull’intuito e sulle qualità innate ma anche spesso sullo studio sistematico.
RUTH DROWN : agli inizi del 900 era già antesignana e precorritrice, tanto da
affermare << Tutti siamo immersi in un grande ‘’campo’’ di Energia … e siamo
‘connessi’ l’uno con l’altro >> , incredibile ! 80 anni prima di Bohm.
Fu considerata la fautrice della ‘’Radionica mistica’’ , ma già adoperava anche
concetti scientifici pertinenti come vibrazioni, interferenza, risonanza e altri che le
permisero , grazie ad esperimenti , di inventare la ‘fotografia radionica’ ; nei suoi
studi si può benissimo identificare la nascita della ‘’Biorisonanza’’ , infine aveva
una considerevole conoscenza dei ‘’piani profondi’’ della coscienza; GRAZIE
per tutto questo.
CONIUGI DE LA WARR
Furono i precursori della Psicosomatica e della ‘guarigione a distanza’ , per la
quale utilizzavano un ‘’testimone’’ del paziente (capello, sangue, fotografia, ecc..)
come tramite; utilizzarono strumenti radionici per trovare rimedi adatti a numerose
malattie; si basavano sul principio che il trattamento del ‘’testimone’’ produce
effetti misurabili sulla persona.
Furono tra i primi ad indagare sull’ancora affascinante mistero dell’interazione
Mente/Materia e sulla alterazione della materia stessa da parte del ‘’pensiero’’,
veramente straordinario!!! Una frase di Gorge de la Warr si può benissimo
attribuirla a David Bohm : << C’è una sola fonte di Energia, che sostiene la Vita e
il progresso in un Universo Ordinato >> , anche a loro un GRAZIE meritatissimo.
MALCM RAE
Nasce nel 1913 in Inghilterra ed è dotato di una mente straordinariamente acuta e
razionale, nonché di un notevole ‘senso pratico’; fece ricerche sul senso
radioestetico, che attribuiva a qualità degli esseri umani come estensione dei
normali sensi ordinari; si dedicò a studi sulla ‘geometria sacra’ per cercare le leggi
nascoste dell’armonia e della Vita , e sulla matematica come linguaggio rigoroso e
preciso per eccellenza, in cui era anche particolarmente versato. Capì appieno il
messaggio che gli antichi saggi orientali mandavano : i numeri le forme e i simboli
sono aspetti della Mente Divina ed è possibile ‘’attingere’’ (oggi io dico
‘‘accedere’’) e ricevere in questo modo informazioni da questo ‘’campo mentale’’
per espandere la propria coscienza ed evolversi !!! GRAZIE ancora.
165
DAVID TANSLEY
E’ una pietra miliare in quanto è il primo che introduce nella terapia radionica
l’analisi dei ‘’chakra’’ , quindi focalizza l’attenzione sull’aspetto squisitamente
‘’energetico’’ dell’uomo e le relazioni con le patologie e quindi la guarigione.
Fece rimarcare il fatto che gli strumenti non sono necessari, ma è la forza della
MENTE che genera l’energia necessaria.
Faceva ricorso ad una ipotetica seconda ‘’dimensione’’ nella quale non c’era
separazione tra il presente, il passato ed il futuro e quindi tra vite passate e vite
future; questa dimensione ipotizzata richiama il Campo del Punto Zero in fisica
quantistica; pertanto ha messo l’accento più sugli aspetti ‘’spirituali’’ della
Radionica , che su quelli pragmatici; infine lascia una eredità che si ricollega
direttamente alle terapie ‘Olistiche’’ attuali , in grado di guarire la complessità
delle patologie dell’uomo. GRAZIE ANCHE A LUI.
B.BHATTACHARYYA
Questo medico indiano sviluppa il suo sistema radionico basato sulla antica
metafisica dell’India, che indicò come ‘’teleterapia’’ , volendo rimarcare la
guarigione a distanza; fu un precursore degli studi di F.Popp e di Gariaev con un
intuizione anticipatrice notevole.
Sviluppò gli studi omeopatici, completati dalla ‘’cromoterapia’’ di cui ne faceva
una versione spirituale e mistica.
SAHNI
Un altro medico indiano che si concentrò sull’invio a distanza delle medicine
omeopatiche, secondo una tecnica originale che faceva riferimento alle energie
‘’vibrazionali’’ , con le quali studiò e applicò specialmente gli effetti terapeutici a
distanza delle piante.
Studia le basi scientifiche della trasmissione a distanza delle medicine , facendo
riferimento all’effetto ‘Raman’ , noto ai fisici, in cui si sfrutta l’intera gamma dello
spettro delle onde elettromagnetiche inviate su ‘testimoni’ del paziente.
Infine fu uno dei primi che sperimentò l’effetto dell’invio di intenzioni di
guarigione tramite ‘’preghiere’’, anche se non conosceva assolutamente i
meccanismi che adesso sono conseguenti la ricerca avanzata in fisica quantistica,
ma basandosi sulla convinzione che è l’AMORE di DIO , quindi l’Universo
intero che guarisce attraverso tutti i ‘’tramite’’ possibili. GRAZIE INFINITE.
166
3 -- Medicina Sistemica e Olistica
Devo assolutamente fare un omaggio a Fritjof Capra che, nel 1982, scriveva nel suo
‘’Turning Point’’ un mirabile capitolo di Medicina Olistica e ‘’Sistemica’’, un
documento preziosissimo, che dopo quasi trenta anni è ancora ‘’futuro’’ ( se
pensiamo allo standard dei medici quotidiani ).
Con meraviglia ogni volta che lo rileggo trovo che c’è già TUTTO , in embrione
sono definite tutte quelle concezioni che ‘’Oggi’’ fanno parte del panorama
variegato della Medicina del terzo millennio; pensate che :
 Bohm aveva scritto ‘’Wholeness and the Implicated Order’
 Pribam aveva scritto ‘’Holographic Memory’’
 Jung aveva scritto ‘’La sincronicità come principio di nessi acausali’’
 Grof aveva scritto ‘’Psychoterapy : Brain and LSD’’
 Wilber aveva scritto ‘’The Spectrum of Consciouness’’
Come è possibile che 30 anni fa un ‘’fisico delle alte energie’’ avesse chiaro in
mente una ‘’visione’’ così ampia e TOTALE della Medicina ( tanto che il
capitolo viene chiamato proprio ‘’Totalità e Salute’’, con principi e concetti che
ritroveremo in tutti) e in nessun libro italiano verrà MAI citato !!
Naturalmente la ‘Medicina Sistemica’ fa riferimento alla Visione sistemica della
Vita di cui parlo nella prima parte, inoltre Capra scorge ed evidenzia in due
tradizioni antiche, una Occidentale ed un’altra Orientale, le progenitrici come
‘’approccio’’ generale; sono in ordine la medicina ‘’Ippocratica’’ e il sistema
classico della Medicina Cinese (fa un accenno alla medicina ‘sciamanica’).
--- Con Ippocrate si definisce subito il concetto di prevenzione e di terapia, ma
soprattutto il fatto che l’uomo conservasse la sua salute nella misura in cui riuscisse
a vivere in ‘’saggezza’’; si capì anche che il benessere degli individui era
influenzato da fattori ambientali, dalla qualità dell’aria, dell’acqua e del cibo, dalla
topografia del territorio e dalle abitudini di vita in generale; la ‘’salute’’ è uno stato
di equilibrio di questi fattori. Ippocrate intuì l’importanza dell’ interrelazione
fondamentale fra corpo, mente e ambiente.
--- Anche la medicina cinese poneva al centro il concetto che l’individuo sano e la
società sana sono parti integranti di un grande ordine strutturato, e l’infermità è
‘’disarmonia’’ a livello individuale e sociale; inoltre era interessata più alle
‘’interrelazioni’’ tra le varie parti del corpo piuttosto che alla precisione anatomica
e fisiologica; l’infermità non è concepita come l’intrusione di un agente esterno, ma
è dovuta a un tipo di cause interne che hanno provocato disarmonia e squilibrio.
Il medico cinese è un saggio che sa in che modo tutti gli elementi dell’Universo
cooperino per stimolare l’organismo del paziente, nella sua totalità, in modo tale
167
che esso segua la sua propria tendenza ‘’naturale’’ a tornare ad uno stato
‘’equilibrato’’, tutto questo in un processo di interazione continua medico paziente
e ambiente.
Il singolo organismo, come il Cosmo nella sua totalità, era concepito come in uno
stato di ‘fluttuazioni’’ continue, dinamiche, multiple e interdipendenti, i cui
modelli erano descritti in funzione del FLUSSO ENERGETICO, attraverso canali
esterni ed interni all’organismo umano.
In che misura la medicina cinese è ‘’olistica’’ e sistemica, ci domandiamo, e
vediamo che lo è stata in due modalità :
-- in un senso un po’ ristretto, olismo in medicina significa che l’organismo umano
è visto come un sistema vivente i cui componenti sono INTERCONNESSI e
interdipendenti.
-- in un senso più ampio la concezione olistica riconosce che questo SISTEMA è
parte integrante di sistemi ‘maggiori’, cosa che implica che il singolo organismo si
trovi in continua ‘interazione’ col suo ambiente fisico e sociale ( oggi noi
aggiungiamo col suo spirito, con la sua mente, con le sue emozioni e col suo
ambiente naturale).
Oggi la moderna teoria dei Sistemi e le implicazioni della fisica moderna, in
particolare i principi della Meccanica Quantistica, conducono ad una visione
appunto ‘’Sistemica’’ della Medicina , in pieno accordo con le due tradizioni
antiche accennate prima.
La salute è quindi un’esperienza di benessere risultante da un equilibrio
‘’dinamico’’ , derivante da un modello ‘flessibile’
di continue
‘’FLUTTUAZIONI’’ , che implicano gli aspetti fisici e psicologici dell’organismo
( oltre che quelli mentali, emozionali e spirituali ) e le sue interazioni col suo
ambiente naturale e sociale.
L’equilibrio naturale degli organismi viventi comprende un bilanciamento ( un
equilibrio ‘dinamico’ ) fra le loro tendenze ‘’autoassertive’’ e quelle
‘’integrative’’; per essere sano, un individuo deve quindi preservare la sua
‘autonomia’ individuale, ma al tempo stesso deve essere sempre in grado di
‘’INTEGRARSI ARMONICAMENTE’’ nel sistema in cui vive, quindi nella sua
famiglia, nel suo ambiente, nel suo contesto sociale, culturale e professionale;
questa sua capacità di ‘’integrazione’’ , che non deve escludere la sua ‘autonoma
individualità’, è strettamente connessa alla
FLESSIBILITA’ DEL SUO
ORGANISMO ; l’infermità è una conseguenza di ‘squilibrio’ e di disarmonia, che
spesso è derivante da una mancanza di integrazione a uno o più livelli della vita
dell’individuo.
N.B. Nel riequilibrio ‘’Energetico’’ ci si dimentica molto spesso di questo
riequilibrio fra le tendenze autoassertive individuali e quelle ‘integrative’.
168
-------------------Sono in via di sviluppo un certo numero di modelli e tecniche terapeutiche che
vanno ‘’oltre’’ la cornice biomedica ortodossa e sono in accordo con la ‘’visione
sistemica’’ della salute; parecchi di questi modelli non ortodossi condividono la
convinzione dell’esistenza di ‘’ENERGIE SOTTILI’’ o Energie Vitali o ancora
‘’Bioenergie’’; sono in perfetta analogia con i modelli della medicina cinese; infatti
i termini ‘forza vitale’ e ‘’bioenergia’’ sono usati in un senso molto vicino al
concetto cinese di
‘’ch’i ‘’, che appunto denota un flusso energetico
nell’organismo umano, punto chiave dell’agopuntura.
Si ritiene quindi che tra l’organismo e il suo ambiente vi sia uno scambio di
Energia e che questo possa essere indotto con le mani o per via ‘psichica’; ancora
siamo nel pieno del paradigma cartesiano/newtoniano fondato esclusivamente sulla
fisica ‘classica’ ; pertanto vi sono quasi esclusivamente ‘’intuizioni’’ brillanti e
anticipatrici del nuovo approccio sistemico che avrà la sua convalida con
l’affermazione della Fisica Quantistica; il termine “Energia” veniva usato come
una qualche ‘’sostanza’’ che scorre attraverso l’ organismo e può essere trasferita
da un organismo all’altro.
Oggi sappiamo che l ‘ Energia è una misura di ‘attività’ , sebbene sia
‘’equivalente alla massa’’ secondo Einstein, sembra più opportuno concentrarsi su
concetti di fluttuazione,vibrazione, ritmo, sincronia e ‘’risonanza’’, che sono in
pieno accordo con la moderna concezione ‘’sistemica’’ ; concetti come ‘’corpi
sottili’’ oppure ‘’Energie Sottili’’ dovrebbero essere intesi come metafore per
descrivere i modelli dinamici dell’autoorganizzazione dell’organismo umano.
Uno degli approcci più interessanti è stato quello della OMEOPATIA , che ha fatto
da battistrada a numerose altre tecniche terapeutiche che ad essa fanno riferimento;
nella concezione omeopatica l’infermità è una conseguenza di mutamenti in un
modello di Energia o forza vitale, che è alla base di ogni fenomeno fisico, emotivo
e mentale e che è unico e tipico di ogni individuo; pertanto l’obbiettivo è quello di
stimolare e riequilibrare i livelli di Energia originari di una persona.
Dopo Hannemann , che è il fondatore, Gorge Vithoulkas è l’esponente di maggior
spicco del movimento omeopatico : egli usa l’espressione di ‘’piano dinamico’’
per indicare il livello fondamentale a cui ha origine l’infermità; questo è
caratterizzato da un modello di ‘’VIBRAZIONI’’ che è unico per ciascun
individuo; stimoli esterni o interni incidono sul ‘ritmo’ delle vibrazioni
dell’organismo, e questi mutamenti generano sintomi fisici, emotivi e mentali.
I medici omeopatici sostengono di essere in grado di scoprire ‘squilibri’
dell’organismo osservando una varietà di ‘’sintomi sottili’’, che rappresentano la
reazione dell’organismo agli squilibri sul piano dinamico; la diagnosi tende a
169
definire un tipo ‘totale’ di sintomi (GESTALT) che rispecchi la personalità del
paziente e che sia un riflesso del ‘’modello di vibrazione’’ del paziente stesso.
La terapia omeopatica consiste nel far corrispondere all’insieme di sintomi che
sono caratteristici del paziente un modello ‘’simile’’ caratteristico del ‘rimedio’;
Vithoulkas crede che ad ogni rimedio sia associato un certo ‘’modello vibratorio’’
che ne costituisce l’ ESSENZA stessa : una volta assunto il rimedio, il suo modello
di Energia ‘’ENTRA IN RISONANZA’’ col modello di Energia del paziente,
inducendo in tal modo il processo di guarigione.
Pare che il fenomeno di RISONANZA sia centrale alla terapia omeopatica, ma
che cosa esattamente ‘risuoni’ e in che modo si determina questa risonanza NON
SI CAPIVA MOLTO BENE.
Riflessione : avete visto quanto avevano intuito sia Hanneman che Vithoulkas,
in base ad esperienze, intuizioni, appassionate ricerche; quanto siano attuali le
loro concezioni, pur non avendo la benché minima idea di quello che andava
sviluppando la Scienza moderna e in particolare i fenomeni recenti di fisica
quantistica, che nessun medico poteva conoscere e che nemmeno il lungimirante
Fritjof Capra accenna, pur facendo nello stesso libro un capitolo sostanzioso di
Fisica Moderna, e accennando timidamente alle connessioni Non-Locali di
Bohm e all’ Ologramma, ma ancora è troppo presto , troppi studiosi e
ricercatori NON vedono al di là dei propri diagrammi e delle proprie equazioni
e dei propri ‘’opportunismi accademici’’ ; quando invece era quasi tutto
PRONTO, infatti di ENTANGLEMENT se ne parlava intensamente dagli anni
Cinquanta !!! Bene ha scritto Laszlo sui limiti degli scienziati accademici.
Un altro approccio terapeutico che ha avuto largo seguito è stato quello che fa capo
all’antesignano straordinario che è Wilhelm Reich, discepolo di Freud, ma a
differenza di questi, si concentrò sui modi e sui meccanismi in cui i disturbi
psichici si manifestano ‘’fisicamente’’; ben presto il suo approccio condusse Reich
ad un originale concetto di ‘’Bioenergia’’ , che permea e governa l’intero
organismo e si manifesta nelle ‘’Emozioni’’ , oltre che nel flusso di fluidi corporei
e e di altri movimenti biofisici.
Una fra le scoperte chiave di Reich fu che atteggiamenti ed esperienze
‘’EMOTIVE’’ possono dare origine a fenomeni, nell’organismo, che ‘’bloccano’’
il libero flusso di Energia e causano una patologia o infermità; questi blocchi , che
Reich chiamò ‘’corazza caratteriale’’, riflettono la nostra personalità e racchiudono
elementi chiave della nostra storia emotiva, fissati nella struttura del nostro ‘’corpo
fisico’’; naturalmente bisogna saper individuare i blocchi e adoperare una terapia
adeguata alla loro rimozione.
E’ straordinario quanto sia stato in anticipo Reich, tutte le sue intuizioni sono state
il principio di ricerche e terapie oggi consolidate; pensiamo solo alle concezioni di
170
Barbara Brennan e agli studi di Candace Pert sul ruolo delle ‘’emozioni’’; i suoi
principi sono in perfetto accordo con la moderna teoria dei sistemi e con la
medicina ‘’Energetica’’, purtroppo egli non disponeva del linguaggio e delle
conoscenze della attuale biologia sistemica, né dell’Epigenetica di Lipton.
Capra, infine , mostra una descrizione delle principali terapie che affrontano
l’equilibrio psicosomatico attraverso la ‘mente’ , oggi denominate terapie
MENTE/CORPO, che sono sempre all’interno della medicina sistemica e solistica,
nelle sue varie sfaccettature (in pieno accordo con quello che sarà il principio
fondante della Medicina Integrale di Wilber, par. ); in particolare si sofferma sulla
terapia basata sugli effetti della Meditazione Trascendentale, descritta nella parte
Quinta, quindi passa al Trining Autogeno, che ne rappresenta la versione
‘’Occidentale’’ e dopo descrive tutte le varianti che fanno riferimento al
‘’Biofeedback’’, oggi notoriamente diffuso in molte tecniche.
Per concludere Capra fa un ampia disamina su quello che chiama ‘’Approccio
Simonton’’ , rivelatosi uno studio straordinario sul nuovo modo olistico e sistemico
di trattare i malati di cancro, che è stato un momento storico nella comprensione
della ‘’dinamica’’ basilare dello sviluppo delle cellule cancerogene, come
‘’alternativa’’ a tecnologie invasive, potenti e distruttive sia a livello fisiologico
che a livello ‘’mentale’’. Premesso che tutto quanto descritto e analizzato nel
paragrafo delle Remissioni spontanee, si può tranquillamente includere
nell’approccio Simonton vediamo come viene riportato fedelmente nel 1982 da
Capra.
Uno degli obbiettivi principali di questa metodologia è quello di rovesciare
l’immagine popolare del cancro, che non corrisponde più ai risultati della ricerca
moderna; innanzitutto il cancro NON è un invasore forte e potente che colpisce
dall’esterno, da cui i malati si sentono aggrediti e pensano di esserne ‘estraniati’; in
secondo luogo le cellule cancerose sono deboli e confuse, imperfette e danneggiate,
quindi sono un esercito da sconfiggere, ma il cancro deve essere debellato
‘’DALL’ INTERNO’’ .
I Simonton sono pervenuti a rendersi conto che cosa causa le cellule cancerose e
che cosa provochi l’indebolimento del sistema immunitario : vi è una rete
complessa di fattori genetici, biochimici, ambientali, e psicologici interdipendenti,
in aggiunta a innumerevoli fattori ‘concomitanti’, tra cui massima importanza
hanno gli aspetti ‘mentali’ ed ‘’EMOTIVI’’ della VITA dell’individuo.
In collaborazione con Lawrence LeShan essi, in uno studio accurato su migliaia di
malati, identificarono le seguenti componenti significative nella storia della loro
vita : sentimenti di isolamento, di abbandono e di disperazione durante la
giovinezza, assenza di intensi rapporti interpersonali, sentiti come difficili e
pericolosi; un forte rapporto che diventa ‘’il centro della vita dell’individuo’’ e in
seguito PERDITA di questo rapporto con conseguente stato di disperazione
(pensiamo alla perdita del genitore o del coniuge); interiorizzazione della
171
disperazione in misura tale che questi individui non riescono a far conoscere ad
altre persone quando si sentono feriti, irritati o ostili.
La filosofia che è alla base dell’approccio Simonton consiste nel rendere i pazienti
‘’consapevoli’’ del contesto più ampio possibile della loro infermità, dei processi
biologici e psicologici interdipendenti implicati, e come in ogni terapia solistica e
sistemica, devono comprendere che l’inizio della guarigione deve partire dal
riconoscimento di questi fattori e dalla convinzione che occorre ‘’rovesciare’’ tutto
questo per ricondurre l’organismo in uno stato di salute, una vera ‘’Reazione’’
uguale e contraria di tutti i processi psicosomatici.
La terapia si rivolge all’Essere umano nella sua ‘totalità’, nel rispetto delle sue
unicità, con un approccio multidisciplinare e multidimensionale che implica quindi
‘varie’ strategie di trattamento (in anticipo a quanto descriverà Wilber con la sua
medicina Integrale).
La tecnica principale si rivolge al rafforzamento del sistema immunitario con un
metodo di rilassamento e di immaginazione sviluppato dai Simonton a partire dalle
ricerche fatte sulla ‘’Visualizzazione’’ simbolica del paziente, con le conseguenti
azioni di retroazione sulla guarigione ( Biofeedback ), infatti evidenziarono che il
metodo di ‘Visualizzazione’ è anche un modo eccellente per consentire ai pazienti
di ‘’comunicare’’ con il loro ‘Inconscio’.
Questa tecnica non è sufficiente, in molti casi gravi, pertanto i Simonton hanno
fatto della consulenza psicologica e della psicoterapia gli elementi essenziali del
loro metodo : si concentrano sui problemi ‘’emotivi’’ , inserititi nel modello
generale della loro vita, che include in generale aspetti sociali, culturali, filosofici,
ambientali, familiari e ‘’spirituali’’; la terapia inoltre implica un esame continuo
del loro sistema di ‘’credenze’’, sui valori ‘morali’, e sulla loro ‘visione del
mondo’; insomma … una medicina INTEGRALE ante litteram !!!
Il confronto con la morte che i malati di cancro devono affrontare tocca un
problema esistenziale fondamentale che è tipico della condizione umana; questi
pazienti sono naturalmente indotti a considerare i loro obiettivi nella vita, le loro
‘’ragioni’’ per vivere ed il loro rapporto con il mondo intero e con l’Universo nella
sua totalità; i Simonton non evitano nella loro terapia nessuno di queste
problematiche ‘’INTERIORI’’ a ciascun individuo nella sua ‘unicità’’, e proprio
per questo il loro approccio ha un valore così esemplare per l’assistenza concepita
in modo GLOBALE,
172
4 – VARIE MEDICINE ALTERNATIVE
Secondo Candace Pert le medicine alternative, come terapie complementari,
possono arricchire la nostra esistenza, consentendoci di viverla in modo più
completo e gioso; si possono fare molte divisioni e raggruppamenti, ma uno vale
l’altro, noi proponiamo il seguente :
a)
medicina corpo/mente
si basa sul riconoscimento del rapporto esistente fra la mente e il corpo ( oltre che
con l’anima e il Cosmo intero), del potenziale innato di guarigione insito nel corpo
e del rapporto di alleanza che si stabilisce fra paziente e terapeuta in relazione al
raggiungimento della salute completa.
--- BIOFEEDBACK
Utilizza il controllo delle attività cerebrali, in modo da modificare i processi
fisiologici del sistema nervoso autonomo; il paziente ha una visione continua in
tempo reale dei suoi parametri fisiologici e con la forza della sua volontà incide nel
miglioramento di questi.
--- VISUALIZZAZIONE GUIDATA
Questa tecnica fa ricorso all’immaginazione creativa per facilitare la diagnosi e
promuovere il corretto funzionamento dei processi fisiologici che portano alla
autoguarigione
---IPNOTERAPIA
Uno stato di trance indotto con l’ipnosi può far superare l’ansia, il dolore e lo
stress; è possibile insinuare nell’inconscio suggestioni postipnotiche per prolungare
gli effetti risanatori della terapia.
---TERAPIA DELLA MUSICA, DANZA E ARTE
Uso delle arti per ristabilire , preservare e migliorare la salute fisica e mentale ,
sempre tramite un riequilibrio energetico.
--- QI GONG
Tradizionale pratica cinese di ‘autoguarigione’ che utilizza il movimento, la
meditazione e la respirazione controllata per equilibrare l’Energia Vitale del corpo,
detta ‘qi’ oppure ‘chi’ , allo scopo di promuovere la salute.
173
b) Terapie Alternative Complementari
--- AGOPUNTURA
Antichissimo metodo cinese per equilibrare il flusso di Energia Vitale che scorre
lungo i meridiani del corpo, usato per alleviare il dolore, potenziare le reazioni
immunitarie naturali e curare molti problemi di salute; l’agopuntura consiste
nell’inserimento di aghi sottilissimi, a cui segue un breve periodo di profondo
riposo, in specifici punti nodali del flusso Energetico Vitale.
--- AYURVEDA
Antica medicina Indiana, il cui nome significa letteralmente << scienza della Vita
>> , fondata sull’armonizzazione di corpo, mente e spirito.
--- NATUROPATIA
Sistema curativo eclettico, fondato sulle attuali ricerche nel campo della
Biochimica, che utilizza una grande varietà di tecniche per restituire al corpo le sue
capacità innate di ‘’Autoguarigione’’ ; fa ricorso a terapie ‘’indolori’’ , integratori
alimentari e ricette dettate dalla antica saggezza popolare.
---SISTEMI SCIAMANICI
Utilizzano conoscenze antichissime, fondate su una varietà di pratiche
‘’Spirituali’’, per guarire il prossimo e favorirne il benessere e il reinserimento nel
contesto ambientale, culturale, sociale e familiare in cui aveva mostrato mancanza
di ‘’equilibrio’’.
---MACROBIOTICA
Un metodo di alimentazione e uno stile di Vita che riconosce l’ordine naturale in
tutti gli aspetti della realtà fisica, emotiva, mentale, ecologica e ‘’spirituale’’.
c) Terapie Energetiche Olistiche
Filosofia terapeutica che considera l’individuo come una ‘’totalità unica’’ ,
cercando di integrare corpo, mente, emozioni e spirito e incoraggiando l’assunzione
della propria responsabilità personale; si utilizzano una vasta gamma di tecniche
volte tutte a migliorare la struttura ed il funzionamento del corpo e il ‘’riequilibrio
dell’Energia Vitale’’ .
---DIGITOPRESSIONE o SHIATSU
174
Si ricorre alla pressione meccanica per stimolare determinati punti lungo i
meridiani dell’agopuntura ( viene chiamata
anche
‘’acupressione’’), è
particolarmente indicata per dolori cronici posturali.
---BIOENERGETICA
---Kinesiologia applicata
---MIOTERAPIA
---RIFLESSOLOGIA
---REIKI
---CHIROPRATICA
---TERAPIA CRANIOSACRALE
---OSTEOPATIA
---TOCCO TERAPEUTICO
d) Terapie Cinesi e Indiane
---MEDITAZIONE --- YOGA
(*) Candace Pert, ricercatrice di fisiologia e biofisica presso Washington
University : << Provate a sperimentare come può essere incredibilmente reattiva e
vigorosa, vitale e piacevole, la condizione naturale di chi NON assume farmaci !
>>
175
5 - MEDICINA SCIAMANICA
Shaman è una parola di un popolo siberiano, i tungusi, che ha assonanze con
termini indiani e cinesi; designava la ‘’figura chiave’’ delle comunità : medico e
psichiatra, artista e poeta, cerimoniere e musicista, assistente sociale e sacerdote,
filosofo e scienziato. Ruoli tutti assunti in una figura, nella nostra società
parcellizzata e frammentata non avviene più; ma oggi si cerca di ricreare la
‘’totalità’’, per ridare un senso alla nostra Vita, e si esplorano le vie di saggezza
orientale e le culture millenarie del sud America.
Gli sciamani stessi si sentono ormai responsabili della salute della grande
comunità ‘’planetaria’’, oltre che delle proprie piccole genti; si aprono e
divulgano,soddisfano la nostra sete spirituale mascherata da curiosità intellettuale;
si laureano nelle università moderne per unire i due mondi e salvarli entrambi.
Ricercatori, medici, terapisti, etnobotanici, etnologi, etnopsichiatri moderni, per
parte loro cercano di capire, comprendere, salvare e trasmettere le conoscenze
tradizionali degli ‘sciamani’’.
Gli sciamani autentici sono biblioteche, università e templi viventi, le cui
‘’scoperte’’ sono ormai confermate dalla scienza più aperta : l’interazione corpomente-emozioni-spirito, il mondo come rete di relazioni ‘’energetiche’’, la malattia
come ‘squilibrio’ psico-spirituale; alla nostra scienza occidentale moderna ci
sono voluti ‘secoli’ per uscire dalle astrazioni e riscoprire queste semplici e
profondissime ‘’verità’’ che le culture popolari avevano ‘radicate’.
Per gli sciamani vivere questi regni di confine è pratica quotidiana da decine di
migliaia di anni : si immergono nella natura uscendo dai limiti della ‘mente
razionale’; si trasformano in animali, assumono piante psicotrope per entrare nel
mondo dello spirito.
Nella nostra cultura soffriamo perché non sappiamo più accettare e rispettare quelle
che il fondatore della psicologia
traspersonale, Stanislav Grof, definisce
‘’Emergenze Spirituali’’ : i momenti in cui ci vengono rivelate le più semplici
verità naturali, che sono al tempo stesso le più profonde.
Ciò avviene nella ‘’contemplazione’’, nella ‘trance’, e nell’ ‘’estasi’’, che per
noi sono stati mentali e fisici molto rari, mentre sono ‘’comuni’’ tra i popoli di
natura, per i quali è normale restare sospesi tra questo e altri mondi, in rapporti
intimo con gli elementi, gli animali, le piante e la natura, e celebrare la Vita e la
BELLEZZA con musiche e danze che possono durare per giorni; ma queste
esperienze sono anche alla portata di tutti, se riusciamo a riannodare i fili della
nostra VERA NATURA INTERIORE E DIVINA.
176
Le pratiche sacre e terapeutiche degli Sciamani possono essere vissute in forma
nuova anche nella nostra società attuale che ha le stesse esigenze di fondo : il
contatto profondo con i regni della Natura e con la loro forza ‘’salutare’’; qualsiasi
terapia troppo spesso si rivela parziale, fallace, limitata, illusoria, se non investe
L’INTERO AMBITO DELL’ ESISTENZA UMANA. Comprese le dimensioni
‘’spirituali’’ e le relazioni con la NATURA . (Wilber)
Finalmente la medicina oggi sta riscoprendo le virtù salutari della Natura e degli
stati di Coscienza ampliata che gli sciamani conoscono da sempre: pietre, minerali,
piante, fiori, acqua, argilla, calore e fuoco, Sole, aria, terra, MARE, cristalli, campi
bioelettromagnetici ‘’naturali’’, Energia Vitale personale, stati ‘’meditativi’’ e
immersione nella NATURA e nel verde di prati e boschi.
E’ quanto dicevano e dicono, per esempio, i ‘’nativi americani’’, per i quali : ogni
cosa è ‘’MEDICINA’’ , in ogni singolo filo d’erba, in ogni fibra del CREATO
c’è una forza SPIRITUALE , ogni cosa è ENERGIA e MATERIA allo stesso
tempo !!! (incredibile la somiglianza con Bohm ).
 Medicina Sciamanica Peruviana
La millenaria tradizione della medicina sciamanica del popolo Shipibo del Perù, è
basata su una dettagliata conoscenza e pratica, che gli sciamani acquisiscono
direttamente ‘’dalle piante’’.
Noi occidentali conosciamo le piante in quanto vegetali, ma in verità, esse esistono
sotto forma di Esseri Spirituali Intelligenti, che gli sciamani chiamano ‘’Spiriti
delle piante’’. Alla guida di uno sciamano anziano, si ritirano nella foresta
amazzonica per 1 o 2 anni , in totale astinenza sessuale e mangiando platano e
pesce; assumendo una ‘pianta insegnante’, essi si ‘’sposano’’ con lo spirito della
pianta, ed apprendono le pratiche e la vasta conoscenza che consentiranno loro di
GUARIRE la maggior parte di malattie fisiche e tutte quelle ‘’mentali’’ e
spirituali.
Questa medicina è accessibile anche a noi occidentali, con l’aiuto di sciamani; si
parla di ACCESSO e ‘’connessione’’ ai mondi spirituali, ove risiedono numerose
ENTITA’ SPIRITUALI di Piante, Animali, della Terra e di altri mondi. ( notare
la somiglianza con l’ Universo Olografico di Bohm/Pribram ).
177
6 – MEDICINA TIBETANA
Il testo base della medicina tibetana è chiamato ‘’Quattro Tantra’’ ed è stato
insegnato dallo stesso Buddha; tutti i medici tibetani lo studiano; Tantra
significa‘’lignaggio’’; esso è costituito da quattro libri :
Il primo Tantra è chiamato ‘’Tantra Radice’’; contiene una breve spiegazione di
tutte le malattie, il testo radice è come un seme.
Il secondo si chiama ‘’Tantra delle spiegazioni’’ , spiega tutto sull’Anatomia e la
fisiologio del nostro corpo, i processi della nascita e della morte.
Il terzo si chiama ‘’Tantra delle Trasmissioni Orali ‘’ e si occupa di causa, natura
e trattamento delle malattie e della loro classificazione.
Il Quarto si chiama ‘’Ultimo Tantra’’, spiega tutti i metodi di diagnosi, la
farmacologia e le cure esterne.
Buddha diede gli insegnamenti dei Quattro Tantra a Benares all’età di 71 anni; e li
diede per beneficiare gli esseri, non per fare arricchire i medici; per questo la
Medicina Tibetana pone molto fermamente l’accento sull’attitudine che un medico
deve avere, i medici non presentavano una parcella, erano i pazienti a fare delle
offerte, se non offrivano niente il medico non si lamentava; lo scopo principale era
fare la pratica della GUARIGIONE.
Il primo testo inizia con questo verso, in sanscrito, : Amrita hridaya angha ashta
guhya upadesha tantra nama. Amrita hridaya vuol dire ‘’essenza dell’
immortalità’’ ; significa che i quattro tantra della Medicina sono come l’amrita,
cioè il nettare dell’ immortalità. Angha vuol dire ‘rami’ , astha ‘otto’ ; otto rami;
guya upadesha significa ‘’istruzione orale segreta’’, che viene insegnata non
pubblicamente, ma solo a chi è veramente interessato e vuole imparare e
CONOSCERE; chi riceve questi insegnamenti deve mantenerli segreti.
Questa introduzione alla Medicina Tibetana procederà seguendo la ‘’thangka’’ (
dipinto ) medica dell’albero della medicina : le prime risalgono ai tempi del V
Dalai Lama, Desi Sanghie Ghiatzo, che era un grandissimo maestro e fu lui che
ideò le 80 thangka con lo scopo di offrire degli schemi chiari e immediatamente
comprensibili a tutti e di permettere anche a persone analfabete di studiare
medicina.
178
7 -- LA MEDICINA INTEGRALE DI WILBER
<< Un medico può danneggiare il suo paziente con quello che conosce ma, ancor
più con quello che NON conosce>> .
Lo scopo della Medicina INTEGRALE è l’aspirazione a diminuire il danno
provocato da questi due errori, a preparare le condizioni affinché avvenga quel
‘’miracolo’’
straordinario
che ancora nessuno riesce a comprendere
completamente : la GUARIGIONE !!!
La medicina Integrale si propone di ‘superare’ tutti i tentativi di integrare la
medicina ‘allopatica’, ‘olistica’, ‘alternativa’ e ‘complementare ; tutto a partire da
un quadro di riferimento che ha una portata ancora più vasta, dal momento che è
correlato con tutti i modelli comprensivi della psicologia e della ‘’coscienza
umana’’. Innanzitutto si cerca in tal modo di risolvere quattro dei problemi
fondamentali e dilemmi che hanno assillato medici e professionisti della salute :
1 - Il coinvolgimento ‘emotivo’ con i propri pazienti.
2 - Superamento del dualismo cartesiano, il rapporto mente/corpo dovrebbe essere
più che un sistema biofisico e materiale.
3 - La collaborazione attiva del paziente come interazione con il medico e con la
terapia.
4 - Dove si trovano le cause della malattia ? e dove si trova la malattia ? quali
sono i suoi confini ?
La medicina Integrale deve risolvere almeno questi quattro problemi, e lo deve
fare tenendo sempre presente che un essere umano non è soltanto un
‘’assemblaggio’’ di parti fisiche (visione materialistica e meccanicistica ancora
diffusissima), ma contiene dimensioni ‘emozionali’ , mentali , ‘’spirituali’’ e
‘’divine’’ , che io ribadisco dalla prima pagina. Un approccio ‘’Integrale’’
significa avere uno sguardo ‘panoramico’ sulle modalità di ricerca e sugli
strumenti per acquisire ‘’conoscenza’’ , che gli esseri umani hanno utilizzato
per migliaia di anni in tutte le culture di ogni parte del mondo.
Questo vuol dire che quando si tratta di decidere quali approcci, metodologie,
epistemologie o modi di conoscenza siano corretti, la risposta può essere solo
questa : ‘’TUTTI’’ ! Nel senso che bene descrive Feyeradend quando afferma
<< Non si può escludere NULLA >> , che è esattamente la stessa cosa.
179
Questo vuol dire anche che, tutte le numerose pratiche e i paradigmi della
ricerca umana – compresi fisica, chimica, ermeneutica, inchieste collaborative,
meditazione, neuroscienze, visualizzazioni, strutturalismo, ricerca sulle energie
sottili, teoria dei sistemi, viaggio sciamanico, teoria del caos, psicologia
evolutiva e analitica, medicina cinese, etc… -- tutti questi ‘’modi di
conoscenza’’ possiedono la loro importanza nell’intero ‘’puzzle’’ dell’esistenza
totale che include, tra tante altre cose, , la salute e la patologia, il medico e il
paziente, la malattia e la guarigione.Questo approccio Integrale è stato già
utilizzato nella psicologia di Wilber, descritta nel suo libro ‘’Lo spettro della
coscienza’’, perché è proprio nella dimensione della psicologia e della coscienza
che l’approccio ‘’integrale’’ ha più cose da offrire alla medicina
convenzionale e non. Le principali scuole di psicologia sono riconducibili
almeno a dodici, se si vuole includere modelli occidentali ed orientali, antichi e
moderni. Ci sono gli approcci derivati dalle ‘neuroscienze’, la teoria
‘cognitivista’, le teorie del caos e della complessità, il comportamentismo e la
neurofarmacologia. Ci sono anche gli approcci più ‘’interiori’’ e profondi come
la psicologia del profondo, la meditazione, l’immaginazione guidata e la
fenomenologia. Ancora ci sono gli approcci ‘’sociali’’ che mettono l’accento
sulla natura relazionale della coscienza, come la terapia familiare, la teoria dei
sistemi, la psicologia sociale. Infine ci sono gli approcci di avanguardia, come la
ricerca sulle ‘’Energie Sottili’’, le capacità meta e paranormali, gli stati e i
livelli ‘’transpersonali’’ della coscienza.
Non ha senso chiedersi oggi ‘’qual è l’approccio migliore’’ o più completo,
piuttosto è importante rispondere alla domanda : << Perché accade che queste
scuole esistano tutte e dodici ? >>
Se dobbiamo ottenere qualcosa che somigli ad una visione comprensiva,
inclusiva e integrale della psicologia e della coscienza, è sicuro che la risposta è
: questa visione deve includerle TUTTE !!! .
E se ci chiediamo : come deve essere la natura della psiche umana perché sia
possibile che tutti questi metodi mettano in luce qualche suo importante aspetto?
Concludiamo quindi che la psiche umana deve contenere vari livelli e
dimensioni, cosa che era già chiarissima a William James il quale ipotizzava una
poliedrica illimitata multidimensionale sfaccettatura della coscienza. Si può
schematizzare ( per comodità descrittiva che un ‘’modello’’ dà più facilmente)
una suddivisione di tutte le aree implicate nelle varie scuole in cinque principali
dimensioni o componenti della psiche che sono chiamati da Wilber ‘quadranti’,
livelli, linee, stati e tipi; mentre un altro modello quasi equivalente è quello che
propone Barbara Brennan.
La cosa più importante è che se abbiamo la comprensione di cosa sia la
psicologia ‘’Integrale’’ , possiamo avvicinarci più facilmente all’idea di cosa
significhi essere un medico ‘’Integrale’’.
180
ALTO SINISTRO
.
ALTO DESTRO
IO Interiore – Individualità
.
ESSO Interiore
Psicologia Evolutiva
.
Neuroscienze
Introspezione – Coscienza
.
Scienze Cognitive
Percezioni – Emozioni
.
Intelletto Logica
Impulsi –Sentimenti
.
Razionalità Riduzion.
Istinti – Spiritualità
.
Comportamentismo
Stati coscienza Alterati
.
Empirismo Positivis.
Espressioni Estetiche
.
Scienza Classica
Meditazione
.
Determinismo
Preghiera Contemplativa
.
Deduzioni Sofisticate
-------------------------------------.-------------------------------------------------------------BASSO SINISTRO
.
BASSO DESTRO
Interiore – ‘’Collettivo’’
.
Esteriore ’Collettivo’
Psicologia Culturale
.
Natura Ecologia
Antropologia
.
Sociologia
Visioni del Mondo
.
Interazione Umana
Conoscenze
.
Strutture Trasporto
Identità Collettive
.
Architettoniche
Morale Intersoggettiva
.
Ideologie Politiche
Cultura Etica
.
Teoria Complessità
Paradigmi Scientifici
.
Teoria Sistemi
I quadranti di sinistra e di destra rappresentano gli aspetti della realtà ‘interna’ ed
‘esterna’ , i quadranti in alto e in basso rappresentano gli apetti ‘’individuali’’ e
‘’collettivi’’, naturalmente poi esistono tutte le varie ‘’combinazioni’’.
Appare ovvio che la medicina convenzionale si è concentrata quasi esclusivamente
su uno dei quadranti, precisamente quello
Alto/Destro o la dimensione
‘’individuale’’ della terza persona dell’ ESSERE NEL MONDO; in tal modo ha
preso in considerazione quasi esclusivamente l’organismo individuale e le
dimensioni ‘’fisiche’’ oggettive di questo, che sono una parte fondamentale ma
certo appena ¼ della storia totale che abbraccia il paziente , il medico e le
terapie relative.
Altrettanto ovvio sembra essere il fatto che molti approcci alternativi e
complementari alla medicina allopatica cercano, ognuno a suo modo, di includere
gli altri tre quadranti trascurati dalla medicina tradizionale.
181
Molti cercano di includere l’importante dimensione del quadrante A/SX con la
‘Meditazione’, l’immaginazione guidata, le tecniche di rilassamento, la
Visualizzazione, la preghiera contemplativa ecc…
Altri approcci cercano di includere l’importanza dei sistemi sociali B/DX e vedono
il problema della salute nel più vasto contesto dei sistemi e delle tossine ambientali,
dei sistemi sociali e delle complesse reti che coinvolgono tutte le creature viventi.
Ulteriori approcci si concentrano sulle dimensioni più specifiche del quadrante
A/DX , come le ‘’Energie sottili’’ che sembrano circondare e ‘permeare’
l’organismo fisico più grossolano ( modello di Brennan).
Infine ci sono gli approcci che danno importanza al quadrante B/SX , cioè la
‘’cultura’’ , le reti di supporto della comprensione reciproca ( come la
comunicazione tra medico, paziente, famiglia e amici) , i gruppi di sostegno e le
terapie di gruppo.
Mentre un approccio più ‘Olistico’ e alternativo riconosce l’importanza dei
quattro quadranti contemporaneamente, un quadro di riferimento INTEGRALE
espande ulteriormente le sue possibili potenzialità; non si tratta di semplice
‘’eclettismo’’ che si limita ad affermare che ‘’Tutto è connesso con Tutto’’ , ma
adesso viene indicato e mostrato ‘’COME’’ Tutto sia connesso con Tutto; a tal
proposito occorre fare un riferimento preciso che NESSUN PSICOTERAPEUTA
(neanche Wilber) e tantomeno alcun medico hanno fatto; ed è il motivo centrale di
questo libro , ne è la CHIAVE DI LETTURA; e cioè << i meccanismi di
Entanglement nell’Universo Olografico di Bohm/Pribram >>.
In Psicologia i livelli di coscienza documentati occupano uno ‘’SPETTRO’’ che
va dai livelli sensoriali a quelli mentali , spirituali ed emozionali; dal prepersonale
al personale e al ‘transpersonale’; dal subcosciente alla coscienza di sé alla
‘’supercoscienza’’. Quando gli antichi parlavano di uno ‘’SPETTRO DELLA
COSCIENZA’’ che si dispiegava dalla materia al corpo alla mente all’anima ed
allo spirito, sembra proprio che esprimessero una versione del grande SPETTRO
delle potenzialità fisiche, mentali, emozionali e spirituali dell’essere umano.
Tutto quanto detto è ‘’esattamente’’ quello che occorre fare in Medicina : tener
conto di tutto lo SPETTRO delle potenzialità dell’uomo e convincersi che ci sono
infiniti modi, molti più modi di quanto ne riconosca la medicina ufficiale, di essere
‘’sani’’ , ma ci sono altrettanti modi di essere ‘malati’ ; questo grande SPETTRO
della salute e della malattia è il centro focale dell’approccio INTEGRALE alla
medicina.
Pertanto nella diagnosi integrale di una persona occorre fare una vera ‘MAPPA’
comprensiva di TUTTI i fattori conosciuti che possono essere alla base di ciò che
affligge quell’essere umano che sta davanti a noi.
Se si adotta un approccio Integrale l’unica cosa che cambia in noi è proprio la
COSCIENZA , la nostra ‘’consapevolezza’’, la ‘mappa’ delle potenzialità
umane, una mappa che è diventata enormemente ampia, spaziando dagli interventi
182
organici alla cura dell’ ESSERE umano in tutta la sua ricchezza, attraversando
l’intero ‘’SPETTRO’’ dell’essere e della coscienza : dalla polvere a Dio, dal fango
al divino, da qui ed ora all’Universo ed all’ Eternità.
La mente e il corpo non possono essere ridotti l’una all’altro NE’ SEPARATI
l’una dall’altro; i modi per trasformare la malattia in guarigione coinvolgono gli
strati più elevati della nostra coscienza e possono trasformare la coscienza degli
stessi professionisti delle cure mediche, se riusciranno a capire che dovranno avere
l’approccio tale che useranno ‘’ TUTTO LO SPETTRO’’ di
<<apri il tuo
cuore fisicamente, emozionalmente e spiritualmente >>.
E’ da questa ‘’Sacralità’’ che emerge la guarigione, come un miracolo d’amore e
di grazia che per fortuna nessuno di noi pot
183
8 - Medicine Energetiche: Energie Sottili
Il nostro corpo fisico è reso vivo e vitale da una struttura energetica generalmente
invisibile, ma reale, fatta di forza vitale, ovvero di ‘’Energia Sottile’’ ; questa
struttura che che possiamo chiamare corpo di energia sottile, è la ‘’mente’’ e la
memoria che guida il corpo fisico, i suoi organi i suoi sistemi. Il corpo sottile è
anche la guida degli stati di coscienza, delle EMOZIONI, dei pensieri e della
creatività.
L’ Energia sottile è prodotta da ogni campo di energia densa ( elettricità,
magnetismo, luce, calore, gravità, ecc..) ed anche da ogni Essere Vivente (
coincide con il campo energetico umano di Brennan).
Questa energia sottile si presenta con due modalità : energia ‘’pura’’ ed energia
‘’congesta’’, quest’ultima può trasformarsi in sintomi sgradevoli, in malesseri e
perfino in malattie; viene prodotta da apparecchiature elettroniche e da organismi
malati.
Noi riceviamo costantemente dal pianeta, dalle piante, dal Sole e dall’intero cosmo
formidabili quantità di Energia sottile; gli alberi, insieme alle caratteristiche
iperdimensionali del globo, operano una vera e propria ‘’trasmutazione
energetica’’, trasformano cioè le energie insalubri e congeste in energie pure e
vitalizzanti; si tratta di energie di natura fisica, ma anche di natura astrale e
mentale.
Grazie a queste inesauribili ‘’fonti energetiche’’ che la Natura ci fornisce
quotidianamente, ci si mantiene vivi e vitali.
Quando queste fonti vengono a mancare, ci sentiamo depressi e stanchi, proprio
perché il bisogno energetico è continuo, e ne va controllato il flusso minimo; ben
altra cosa è il ‘’blocco energetico’’ che compare nel nostro organismo.
184
9 - Remissione spontanea in casi di malati terminali di
cancro : il trionfo dell’ autoguarigione.
Marc Ian Barash , laureato alla Yale University, è giornalista divulgatore scientifico
e collabora a <<Psicology Today>>; ha pubblicato cinque libri sulla Guarigione
Spirituale.
Caryle Hirshberg è laureata in Chimica e Matematica, lavora all’Istituto di Scienze
Noetiche in California; ha condotto dieci anni di ricerche con metodi statistici
rigorosissimi, studiando a fondo migliaia di casi di
‘’Guarigione
o
sopravvivenza’’ al cancro in malati terminali, negli Ospedali di tutto il territorio
degli Stati Uniti.
Insieme hanno pubblicato un libro che descrive tutte le ricerche effettuate ed i
metodi statistici adoperati ; le deduzioni tratte si possono riassumere
essenzialmente nel fatto che il nostro sistema ‘’corpo-mente-emozioni-spirito’’ è
in grado di rispondere in modo strabiliante alla malattia SE SUPPORTATO DA
UN INSIEME DI ALTRE CIRCOSTANZE STRAORDINARIE , che sono
legate in maniera UNICA al singolo ESSERE umano, non ripetibili, ma il cui
valore è di grande insegnamento per tutti; sono qui di seguito riportate.
GUARIGIONI STRAORDINARIE
I casi di cancro che <<se ne vanno>> sono il segnale che i medici NON sanno
tutto; i fenomeni di REMISSIONE SPONTANEA sono un tesoro inestimabile di
indizi vitali per una cura del male specifico , che si possono estrapolare per tutte le
patologie.
Le guarigioni straordinarie si verificano spesso spontaneamente, all’improvviso e ci
appaiono come una
“grazia” ; ma non si verificano a caso , e non sono
“Miracoli” : sono eventi rari e complessi che si riusciranno a spiegare totalmente
quando la scienza avrà progredito, per adesso dobbiamo fare ipotesi e prendere atto
della enorme superiorità della Natura, che si esprime nella tremenda complessità
della capacità di risanamento del corpo umano, e nella manifestazione spettacolare
di fattori “psichici” e “spirituali” in una guarigione. La guarigione miracolosa o
remissione spontanea non è quindi un fatto improvviso, dura tutta la vita;
“spontaneo” non significa innnato, o che viene dall’alto, senza causa, ma “PER
PROPRIA VOLONTA’ “ , indica un “Processo naturale generato dal di dentro
dell’essere umano nella sua interezza”.
185
Sono le proprietà del sistema, ancora inesplorato, Mente/Corpo che genera la
catena di processi (impropriamente detti spontanei) che porta alla autoguarigione :
c’è un
sistema che guarisce intrinseco all’uomo, come una grande
“orchestrazione” di tutte le forze che spostano una persona dalla malattia alla
salute; UNO SPLENDIDO SISTEMA DI AUTORISANAMENTO IN
AZIONE.
I casi di guarigione straordinaria indicano chiaramente l’esistenza nel corpo di
meccanismi capaci di amplificare la reazione immunitaria, a seguito del rapporto
ancora misterioso Corpo/Mente/Spirito ; io sono convinto che tutte le dimensioni
dell’uomo (fisiche,astrali,spirituali) concorrono di concerto al raggiungimento
della guarigione, se entrano in RISONANZA EMPATICA.
Come valutare l’efficacia dei vari elementi che hanno prodotto la guarigione ? Il
malato quasi sempre fa quello che sente più in “sintonia” con le sue capacità, la
sua esperienza, la sua educazione, la sua cultura, le sue credenze …… tutto quello
che il suo cuore ha la forza di fare con le sue conoscenze….. con una FIDUCIA
ferrea nella guarigione.
C’ è quindi un “ FATTORE X “ , una variabile celata nell’ equazione
CORPO/MENTE/SPIRITO ; occorre capire come il corpo riesca a guarire sé
stesso con l’aiuto di tutto il suo ESSERE , in tutte le sue dimensioni, al di là della
semplice spiegazione biologica : una cascata di effetti orchestrati organicamente
nel sistema mente/corpo.
Tutti gli effetti multipli evocano il comune fenomeno riparatore delle ferite : forse
il non semplice meccanismo di cicatrizzazione di un taglio ha qualcosa in comune
anche con le guarigioni straordinarie di un tumore ?
Guarire comporta l’opera “Sinergica”
di elementi diversi finalizzati alla
Guarigione (***)
COME SI PUO’ VEDERE UN SISTEMA ALTAMENTE COMPLESSO CHE
CONFERMA LA VISIONE DELL’ UOMO IN TUTTE LE SUE
DIMENSIONI E CON
TUTTE
LE
SUE
INTERCONNESSIONI
RECIPROCHE.
Medici, guaritori, pazienti, tutti istintivamente trovano mezzi per stimolare
l’apparato risanatore, anche se il concetto stesso resta al momento un groviglio di
congetture e probabilità.
Non esiste termine che possa abbracciare compiutamente il sistema di
autoguarigione; alcune sue operazioni appaiono strutturate secondo una perfetta
organizzazione gerarchica, dove i livelli superiori impongono a quelli inferiori
specifiche reazioni;ma per altri aspetti si dirama in affluenti non segnati su alcuna
carta, inesplorati, forse non navigabili, raggiunti solo da saltuarie scorrerie.
E’ un sistema complesso che risponde a segnali, suggestioni e comandi provenienti
dalla vita biologica, mentale, emozionale e spirituale di ciascun individuo; potrebbe
186
perfino rivelarsi una interfaccia, con una molteplicità di superfici multicolori e
mutevoli come il cubo di Rubik, tra i regni di mente e materia, funzionante in base
a regole proprie, non appartenenti né all’uno né all’altro.
Vi sono poi molte altre informazioni che interagiscono con quelle fisiche e
mentali,come ad esempio mito, fede, simboli; resta da scoprire come si collegano
nella TOTALITA’ dell’individuo (sentimenti, emozioni, passioni, desideri,
intuizioni, cioè insieme cervello, spirito, anima e cuore)
Walter Cannon , già negli anni Trenta, fu il primo a capire che il Sistema Nervoso
Centrale (Snc) controlla molte delle funzioni dell’organismo, non riuscì tuttavia a
capire “Come” lo facesse; forse, si chiedeva, il Snc è a sua volta soggetto ad un
meccanismo regolatore che nell’uomo chiamiamo “Personalità” .
Più di recente Candace Pert rifletteva : << La “mente” potrebbe essere
l’informazione che scorre attraverso le diverse parti del corpo e tiene insieme la
rete>>.
Anche nel caso fortunato di poter seguire il percorso di una persona dal primo
manifestarsi della malattia fino alla guarigione straordinaria, registrando ogni
minima variazione biologica, ci troveremmo in un universo di eventi simultanei, un
circuito chiuso, degno della fantasia allucinata di Moebius, che va da mente a corpo
per poi tornare indietro.
Paradossalmente per trovare un linguaggio adatto a definire questa unitarietà
Corpo/Mente dovremmo fare un balzo indietro di oltre due millenni, fino ai greci
<< per i quali il corpo umano implicava “pluralità” , non guscio inerte, ma
contenitore concretamente consapevole di parti corporee o organi,respiro, vapori o
umori , sentimenti,impulsi, desideri, pensieri e funzioni dell’intelletto, come
intelligenza, comprensione, riconoscimento, identificazione >> .
Forse il “Sistema di autoguarigione” non è solo mediato dal nostro IO , ma è
essenzialmente l’impulso che sorge dal profondo verso l’ INTEREZZA , la brama
di ARMONIA ed equilibrio interiore ; scoprire e nutrire questo ignoto sistema è
importante non solo in termini di ricerca scientifica, ma per consentire ad ognuno
di noi di realizzarsi pienamente.
Se riusciremo mai a praticare una medicina basata sulla quasi celestiale complessità
del Sistema di Autoguarigione, non potrà che essere fermamente radicata proprio
nella gloriosa complessità e nelle potenzialità infinite di ogni essere umano, tante
quante sono le sue infinite dimensioni dovute all’intricato e molteplice intersecarsi
dei sette corpi sottili (Brennan).
187
10 - ESPERIMENTI PER PROVARE GLI EFFETTI DI
INVIO
DI
INTENZIONI DI
GUARIGIONE A
DISTANZA TRAMITE GRUPPI ORGANIZZATI DI
‘PREGHIERA’ e Meditazione Profonda.
Tra l’agosto del 1982 e il maggio del 1983 alla Università di San Francisco fu
svolta una delle più famose ricerche scientifiche sul ‘’potere della preghiera’’ nei
riguardi della ‘’guarigione a distanza’’. La metà circa di tutti i 400 pazienti della
Unità Coronaria furono ‘oggetto di preghiera’ da parte di un gruppo di Cristiani
che non si trovavano in Ospedale. Il risultato fu che che la gravità complessiva di
questi ultimi risultò molto inferiore che quella dei pazienti per cui nessuno aveva
inviato preghiere con intenzione di guarigione.
Nel 1988 al Duke University Medical Center fu condotta una ricerca su 150 malati
sottoposti ad interventi chirurgici al cuore; fu rilevato che i pazienti oggetto di
preghiere di intercessione di guarigione avevano avuto meno complicazioni, a tal
punto che la loro degenza si ridusse del 50% rispetto a quelli per cui nessuno
aveva inviato intenzioni di guarigione tramite preghiera.
Nel 1994 Mirch Krucoff, cardiologo, desiderava ardentemente introdurre alcune
di quelle pratiche, che aveva conosciuto negli Ospedali Indiani, negli ospedali
americani, ma per convincere qualunque suo collega avrebbe dovuto
DIMOSTRARE il beneficio apportato dalla ‘’spiritualità’’ alla pratica della
chirurgia cardiaca attraverso dati concreti che dimostrassero un ‘’effetto
fisiologico’’ MISURABILE
; avrebbe dovuto ‘’dimostrare’’ che aspetti
intangibili quali l’intenzione o le credenze spirituali o addirittura lo stesso
ambiente spirituale ‘’favoriva’’ l’esito della guarigione di un paziente.
Pensò che l’unico modo per farlo consisteva nel sottoporre a verifica l’efficacia
della PREGHIERA con il più grande esperimento del genere.
Iniziò a setacciare la letteratura scientifica alla ricerca di qualsiasi caso comprovato
in cui l’esito medico era stato CAMBIATO in meglio dalla PREGHIERA, scoprì
14 esperimenti sulla influenza della preghiera in cui si era dimostrato che i pazienti
avevano ridotto i sintomi all’incirca del 10 %.
In questi esperimenti veniva utilizzato un gruppo di Cristiani per inviare
‘’preghiere di intercessione’’ a pazienti cardiopatici, cioè un tentativo compiuto
da un insieme di persone per influenzare la stessa cosa allo stesso momento, con
la PREGHIERA.
Krukoff si rese subito conto che si rendevano necessari una serie di test su larga
scala con ‘’rigorosi’’ protocolli scientifici, e organizzò il suo esperimento pilota :
reclutò 150 pazienti cardiopatici, in attesa di operazione di ‘angioplastica’ ; oltre la
188
preghiera Krucoff voleva vedere se le terapie ‘’noetiche’’ , che implicavano una
influenza a distanza mente/corpo potessero ‘’cambiare’’ l’esito medico. Quindi
divise i pazienti in 5 gruppi : 4 di questi avrebbero ricevuto uno dei trattamenti
‘’noetici’’ (rilassamento, tocco guaritore, immaginazione guidata, preghiera di
intercessione) , il quinto gruppo avrebbe avuto solo trattamenti ‘standard’
ortodossi. Ogni paziente sarebbe stato sottoposto a continuo ‘’monitoraggio’’
delle onde cerebrali, ritmo cardiaco e pressione sanguigna, onde misurare
istantaneamente effetti intangibili di queste influenze di guarigione a distanza.
Aveva ‘’arruolato’’ gruppi di sette confessioni diverse tra cui Fondamentalisti,
Moravi, Ebrei, Buddisti, Cattolici, Battisti e Chiesa dell’Unità.
I risultati furono impressionanti : il 30-50 % dei pazienti di tutti i gruppi di
trattamento noetico godette di miglioramenti nella salute e presentarono anche una
diminuizione del 30% negli esiti avversi, morte, attacco cardiaco,peggioramento
nelle condizioni delle arterie o necessità di ripetere l’angioplastica; ma di tutte le
terapie alternative impiegate, ‘’la preghiera produsse l’effetto più profondo’’
nel cambiamento.
Quando invece replicò l’esperimento a 750 pazienti,invece che 30, i risultati
furono che nessun gruppo ( il primo oggetto di preghiere, il secondo no) presentava
differenze negli esiti e in particolare il primo era quasi il peggiore ! La preghiera
non sembrava migliorare la salute di nessuno.
Per fare chiarezza e definire la questione Herbert Benson, dell’ Harvard Medical
School , reclutò 2800 pazienti in attesa di essere sottoposti a by-pass coronarico;
invitò un gruppo di monaci della chiesa romana e di altre tre confessioni cristiane.
Anche questa volta ci fu delusione , i risultati erano all’opposto di quello che ci si
aspettava, e Benson non sapeva come interpretarli; pertanto cominciò ad analizzare
meglio tutto lo studio e ad avvalersi di altri scienziati che avevano esperienza in
merito. Egli sperava che la responsabilità dell’esito negativo potesse essere
imputata al MODO stesso in cui erano stati progettati gli esperimenti.
Io sono convinto che è stata proprio la RIGOROSITA’ SCIENTIFICA, secondo
me NON si possono fare misure scientifiche e razionali in un contesto che
razionale non lo è per NULLA !
Molti conclusero infatti che l’efficacia della PREGHIERA ‘’non’’ poteva essere
dimostrata scientificamente con esperimenti che rendevano troppo artificiale il
contesto, che spesso ha una sua ‘’unicità’’ e si snatura se viene replicato
forzatamente, ma questo gli scienziati non lo capiranno mai, perché è proprio il
punto cruciale degli esperimenti e del metodo ‘’scientifico’’.
Un altro punto era che tutti gli studi falliti NON formulavano chiaramente il
contenuto dell’intento di guarigione.
Peraltro Bob Barth, direttore dell’Office of Prayer Research, affermò : << Come
si può stabilire una ‘’dose’’ di qualcosa di essenzialmente spirituale come la
preghiera ? >> .
189
Sia nello studio di Krucoff che in quello di Benson c’era un altro problema : le
persone che pregavano NON conoscevano i pazienti, quindi non avevano il modo
di entrare in connessione con essi e non riuscivano a trovare una forte motivazione
a guarirli.
Larry Dossey, elegante autore di numerosi studi sulla PREGHIERA affermò a tal
proposito :
<< Da nessuna parte sulla Terra la preghiera viene elargita in questo modo !
Quando viene adoperata nella vita reale non la usiamo per prendere in giro i nostri
cari, ma si tratta di preghiere estese e COMPASSIONEVOLI senza condizioni né
ambiguità. Chi può dire quali EMOZIONI sono state generate nei pazienti in
conseguenza al MODO in cui le preghiere venivano offerte ? >>
Quindi ovviamente devono esserci state ‘’dinamiche interne’’ molto strane; ma
sicuramente pregare per estranei non funziona, oppure si pongono le domande in
modo sbagliato , oppure il metodo SCIENTIFICO altera o addirittura è altamente
negativizzante come un effetto ‘Gremlin’.
Un ulteriore fattore
di insuccesso
degli esperimenti sugli effetti della
PREGHIERA su grande scala , era probabilmente rappresentato dall’effetto
NEGATIVO che i pensieri
e le visualizzazioni negative hanno sul corpo
fisico; naturalmente questi benedetti ricercatori nella maggioranza dei casi sono
bravissimi medici o psicologi che, naturalmente, sono TOTALMENTE IGNARI
di fisica Quantistica, non ci possiamo sbalordire quindi se NON conoscono tutti i
fenomeni e la enorme casistica di esperimenti che io ho trascritto nella quarta parte;
e fanno scoperte incredibili per loro, o non sanno spiegare, oppure spiegano con
categorie obsolete inutili inadeguate e dannose !!! ; per esempio si stupiscono
ancora che il sistema immunitario è SOPRAFFATTO dopo un banale litigio e il
corpo diventa fragile ed esposto a mille pericoli.La persona che emette
un’intenzione potrebbe a sua volta avere bisogno di ricevere delle buone
intenzioni.
L’interpretazione generale dei risultati di Krucoff aveva trascurato una scoperta
cruciale : i pazienti con i gruppi di preghiera del secondo livello che avevano
ricevuto la preghiera erano andati molto meglio nei punti di arrivo secondari , che
erano inferiori del 30% a quelli degli altri; questi risultati erano stati qualificati
come ‘’una tendenza indicativa’’ , ma poteva darsi che fossero, invece, il punto
principale dell’intera storia.
<< Pregare funzionava se la persona che lo faceva , a sua volta, aveva ricevuto
delle preghiere >>
Guarigione e intenzione positiva sono soltanto un aspetto del continuo flusso di
‘’comunicazione a doppio senso’’ tra tutto ciò che vive, il che vuol dire : << le
‘’interconnessioni’’ e i legami di EMPATIA
e tutte le infinite casistiche
‘’emozionali’’, sono determinanti nell’esito di una guarigione>>; nella persona a
cui viene inviata l’intenzione, la condizione di una credenza nel potere della
190
modalità di guarigione e uno stato mentale positivo possono aumentare i risultati;
la frase precedente si può adesso scrivere così :
<< Guarire funzionava se la persona che lo faceva, a sua volta, aveva ricevuto
la guarigione >>
Michel Persinger , della Laurentian University in Canada, neuroscienziato, ha
condotto notevoli studi ed esperimenti, traendo la conclusione che l’intenzione è
una vasta ‘’relazione energetica’’ che coinvolge il Sole, l’atmosfera e i ritmi
terrestri circadiani; per una trasmissione dell’intenzione efficace dovremmo tenere
conto ‘anche’ di questi fattori energetici; Persinger aveva individuato non soltanto
il miglior ‘’canale’’ per l’invio dell’intenzione, ma anche il ‘’momento’’ migliore
per attivarlo.
(*) Evidentemente forse nessuno dei ricercatori fin qui elencati ha conosciuto lo
studio interessantissimo sulle ‘’guarigioni straordinarie’’ ( remissione spontanea
di ‘Cancro’ e AIDS ) fatto da Hirshberg e Barash , che io riporto nel paragrafo
5 di questo stesso capitolo ).
-- Esperimenti sugli effetti dell’invio di intenzioni di
guarigione e per influenzare il mondo fisico da parte di
gruppi di meditazione trascendentale.
Uno dei primi esperimenti sull’invio di intenzioni di guarigione da parte di
meditatori fu fatto, nel Marzo 2006, da Fritz A. Popp; egli scelse di dimostrare che
l’intenzione collettiva può Contribuire alla guarigione o al malessere di piante in
un laboratorio distante, nel caso specifico da Londra a Neuss in Germania.
Naturalmente egli sfruttò il fenomeno dell’emissione ‘’biofotonica’’, da lui stesso
evidenziato e scoperto, da parte di tutti gli Esseri Viventi; inoltre fece in modo che
l’intenzione fosse inviata ad intermittenza, con intervalli di 10 minuti, in modo da
essere più evidente il risultato e chiaramente identificabile.
La misura dell’emissione biofotonica, con apparati di alta precisione, avrebbe
indicato che il cambiamento sarebbe dovuto esclusivamente all’ INVIO di
INTENZIONI a DISTANZA da parte di un gruppo che aveva molti anni di pratica
di Meditazione profonda alle spalle.
L’Energia ‘’condivisa’’ del gruppo di meditazione avrebbe dovuto fare aumentare
i legami, le connessioni, indispensabili per entrare in RISONANZA EMPATICA
con le piante, oggetto di benessere(guarigione), dimodochè si sarebbero messi in
moto, cioè si sarebbero attivati, i meccanismi di ENTANGLEMENT (questo lo
191
aggiungo io, Popp NON ne era al corrente, perché gli scienziati cercano SE
FUNZIONA un esperimento, ma a volte NON capiscono il PERCHE’ ).
Le rigorose ‘’misure’’ con gli apparati controllati da un equipe di ricercatori
qualificati furono ‘’esattamente’’ in ordine alle previsioni di Popp, e fu dimostrato
che la forza del pensiero era riuscita ad inviare , a distanza, INTENZIONI di
GUARIGIONE, cioè la MENTE aveva ‘’alterato’’ la MATERIA, o meglio era
stato modificato lo stato fisiologico senza alcun intervento meccanico di sostanze
curative.
Il secondo esperimento riguarda un gruppo di monaci tibetani : sedevano in
silenzio, immersi nella ‘’meditazione profonda’’ ; sembravano non accorgersi
della temperatura gelida dell’aria che si aggirava sui zero gradi; un monaco a un
certo punto li ricoprì di lenzuola inzuppate di acqua fredda; invece di tremare i
monaci iniziarono a sudare e in poco tempo le lenzuola divennero completamente
asciutte, e questo si ripetè tre volte in una mattinata.
I monaci avevano usato il proprio corpo per portare ad ebollizione l’acqua gelata
semplicemente “attraverso il potere della loro mente” !
Un team di scienziati , guidati da Herbert Benson , cardiologo di Harward,
assisteva nelle vicinanze, esaminando una schiera di apparecchiature mediche a cui
erano collegati i monaci, alla ricerca di qualunque indizio che avesse indicato quale
particolare “meccanismo fisiologico’’
poteva consentire al corpo questo
straordinario livello di calore, semplicemente con la forza del loro ‘’pensiero’’.
Per anni Benson aveva esplorato gli effetti della ‘meditazione’ sul cervello e sul
resto del corpo, ma adesso si trovava ai limiti dell’impossibile nei termini di
INFLUENZA MENTALE .
L’incrollabile entusiasmo di Benson per la meditazione accese l’interesse delle
maggiori istituzioni accademiche americane; a cavallo del XXI secolo i monaci
tibetani divennero le cavie preferite dei laboratori di neuroscienze di Harward,
Princeton, del Wisconsin e della California; vennero studiati, con apparecchiature
sofisticate di monitoraggio, gli EFFETTI
DELLA
MEDITAZIONE
INTENSIVA AVANZATA.
Non era tanto la pratica in sé ad affascinare gli scienziati, piuttosto i suoi effetti
sul corpo umano, in particolar modo sul ‘’cervello’’ ; speravano di comprendere i
PROCESSI NEUROLOGICI che hanno luogo durante le imprese del pensiero
estremamente ‘’diretto’’, come i monaci himalayani avevano dimostrato.
I monaci offrivano anche un’opportunità di indagare se anni di ‘’attenzione
focalizzata’’ estendessero il cervello al di là dei suoi limiti consentiti, cioè se esso
si ‘’trasformava’’ in seguito ad una estenuante ‘’disciplina’’ e pratica, allo
stesso modo di un atleta olimpico.
L’allenamento e l’ esperienza modificano la fisiologia del cervello nel corso del
tempo ? E’ possibile servirsi della pratica per diventare TRASMETTITORI DI
192
INTENZIONE più potenti e più abili ? Cioè la struttura neurale è modificabile a
seconda della natura dei pensieri di una persona nel corso della sua vita ?
Oppure i monaci tibetani e in genere i ‘’maestri’’ della MEDITAZIONE
profonda sono dotati di un DONO neurologico speciale che li mette in grado di
usare la propria mente con maggior potere di tutti noi ?
RIFLESSIONE : secondo me ci sono 2 errori di fondo che pregiudicano in
partenza queste ricerche che sono state fatte, con dovizia di particolari sia per la
strumentazione sia per la metodologia , DALLE PERSONE SBAGLIATE !
1) Non è assolutamente possibibile , oggi, prescindere dalla MEDICINA
QUANTISTICA , basti pensare alla collaborazione di scienziati come Hameroff
e Penrose; la fisica quantistica mette in grado di conoscere in profondità
‘’meccanismi’’ neurologici del cervello che un medico tradizionale non può
naturalmente avere. Quasi la totalità dei medici e degli psicologi mostrano
chiaramente di NON conoscere la descrizione del Campo Energetico Umano
fatto da Barbara Brennan; gli esperimenti di
Sheldrake sui
“Campi
Morfogenetici” ; gli studi di Pribram sul “Cervello Olografico” ; le ipotesi di
Bohm sull’ Universo Olografico; gli approfondimenti di Lipton sulla nuova
biologia delle credenze; la descrizione di Candace Pert di una “Rete
psicosomatica” e del ruolo delle ‘’Emozioni’’.
2) Queste ricerche sugli effetti della Meditazione profonda sono fatte in un
contesto accademico, all’interno di un ‘paradigma’ ancora RIDUTTIVO ,
cioè scienziati che ANCORA operano in un contesto di puro
‘’riduzionismo’’ Cartesiano, in cui il corpo umano è visto SEPARATO
dalla MENTE, e tutti i suoi organi sono visti come PEZZI di una
‘’macchina’’ o meglio di un perfetto ‘’orologio’’ ; pertanto NON possono
in alcun modo cogliere la grandiosità di questi fenomeni, che avvengono
in un contesto in cui l’uomo e gli esseri viventi ‘’comunicano’’ tra loro in
modi straordinari, con uno scopo DIVINO.
Un secondo esperimento fu effettuato nell’inverno del 1985 : un gruppo di monaci
tibetani sedeva in silenzio, immerso nella ‘’meditazione profonda’’ ; sembravano
non accorgersi della temperatura gelida dell’aria che si aggirava sui zero gradi; un
monaco a un certo punto li ricoprì di lenzuola inzuppate di acqua fredda; invece di
tremare i monaci iniziarono a sudare e in poco tempo le lenzuola divennero
completamente asciutte, e questo si ripetè tre volte in una mattinata.
I monaci avevano usato il proprio corpo per portare ad ebollizione l’acqua gelata
semplicemente “attraverso il potere della loro mente” !
193
Un team di scienziati , guidati da Herbert Benson , cardiologo di Harward,
assisteva nelle vicinanze, esaminando una schiera di apparecchiature mediche a cui
erano collegati i monaci, alla ricerca di qualunque indizio che avesse indicato quale
particolare “meccanismo fisiologico’’
poteva consentire al corpo questo
straordinario livello di calore, semplicemente con la forza del loro ‘’pensiero’’.
Per anni Benson aveva esplorato gli effetti della ‘meditazione’ sul cervello e sul
resto del corpo, ma adesso si trovava ai limiti dell’impossibile nei termini di
INFLUENZA MENTALE .
L’incrollabile entusiasmo di Benson per la meditazione accese l’interesse delle
maggiori istituzioni accademiche americane; a cavallo del XXI secolo i monaci
tibetani divennero le cavie preferite dei laboratori di neuroscienze di Harward,
Princeton, del Wisconsin e della California; vennero studiati, con apparecchiature
sofisticate di monitoraggio, gli EFFETTI
DELLA
MEDITAZIONE
INTENSIVA AVANZATA.
Non era tanto la pratica in sé ad affascinare gli scienziati, piuttosto i suoi effetti
sul corpo umano, in particolar modo sul ‘’cervello’’ ; speravano di comprendere i
PROCESSI NEUROLOGICI che hanno luogo durante le imprese del pensiero
estremamente ‘’diretto’’, come i monaci himalayani avevano dimostrato.
I monaci offrivano anche un’opportunità di indagare se anni di ‘’attenzione
focalizzata’’ estendessero il cervello al di là dei suoi limiti consentiti, cioè se esso
si ‘’trasformava’’ in seguito ad una estenuante ‘’disciplina’’ e pratica, allo
stesso modo di un atleta olimpico.
L’allenamento e l’ esperienza modificano la fisiologia del cervello nel corso del
tempo ? E’ possibile servirsi della pratica per diventare TRASMETTITORI DI
INTENZIONE più potenti e più abili ? Cioè la struttura neurale è modificabile a
seconda della natura dei pensieri di una persona nel corso della sua vita ?
Oppure i monaci tibetani e in genere i ‘’maestri’’ della MEDITAZIONE
profonda sono dotati di un DONO neurologico speciale che li mette in grado di
usare la propria mente con maggior potere di tutti noi ?
Richard Davidson, neuroscienziato del Wisconsin, era un esperto di elaborazione
affettiva, ovvero dell’area del cervello in cui si ‘’processa’’ l’emozione e la
comunicazione tra cervello e corpo che ne deriva. Nel 1992 il Dalai Lama lo
invitò in India, per effettuare studi sui monaci tibetani, per comprendere meglio gli
effetti biologici della meditazione intensiva; in particolare ai monaci fu chiesto di
effettuare una meditazione ‘’compassionevole’’ , con assoluta disponibilità ad
aiutare gli altri e con un elevato desiderio di libertà dalla sofferenza.
I risultati furono eccezionali : persino nei momenti di riposo le onde cerebrali dei
monaci erano più coerenti e organizzate dei gruppi di controllo, e dimostravano un
ritmo dell’attività ‘Gamma’ molto più elevato; naturalmente fra essi quelli che
194
avevano praticato la meditazione da più tempo registravano livelli di attività
‘Gamma’ più elevati ancora.
Daniel Goleman ha in altri modi dimostrato che la meditazione intensifica la
‘’ricezione’’ del cervello , aumentando in ogni aspetto la ‘’percezione’’
sensoriale; inoltre i praticanti la meditazione di consapevolezza diventano
maggiormente
consapevoli dei
‘’processi
INCONSCI’’ e
rimangono
sensibilissimi ai processi provocati da stimoli esterni.
Gli studi più rigorosi e scientifici sono stati svolti da Sara Lazar, una
neuroscienziata del Massachussets, esperta in Risonanza Magnetica Funzionale
(fMRI) , un apparato che più si avvicina all’osservazione di un cervello in funzione
‘’in tempo reale’’.
Naturalmente Lazar scoprì che durante la ‘meditazione’ i volontari presentavano
un significativo ‘’aumento’’ di tutte le strutture neurali analizzate, in particolare
nella zona in cui ha luogo ‘’la cognizione superiore’’ ; inoltre dimostrò che la
meditazione sembra ‘integrare’’ il processo
‘’emozionale’’ con quello
cognitivo, in particolare quella parte implicata nelle emozioni ‘primordiali’, e su
tutti i piani ‘’inferiori’’ dell’inconscio e delle intuizioni; aumenta inoltre il grado
di ‘’consapevolezza’’ di tutte queste elevate percezioni.
Riprendiamo l’effetto Maharishi accennato nella parte quarta , e vediamo cosa
afferma a proposito il Maestro Maharishi Mahesh Yogi , che tra l’altro era
laureato in Fisica e per niente sprovveduto :
<< Scopo della Meditazione è quello di permettere alla Mente di “sintonizzarsi”
con l’Ordine perfetto del
“Campo Unificato” , ricercato dalla fisica
contemporanea, fonte di ogni manifestazione in Natura >>
Secondo MMY i benefici ‘psico-fisiologici’ della MT sarebbero quindi una
conseguenza della “SINTONIA” che il sistema nervoso raggiunge con l’Ordine
del Campo Unificato che è alla base delle Leggi Naturali.
MMY sottintende che l’attività ‘’mentale’’ sia dovuta a processi chimico/fisici
che avvengono a livelli basilari descritti dalla Meccanica Quantistica, fino a
coinvolgere il LIVELLO ULTIMO della Realtà , cioè quello “fondamentale” ,
dove opera direttamente il Campo Unificato.
Io non concordo assolutamente con le congetture che Francesco Coppola riporta
nel suo libro <<Il segreto dell’Universo>>, facendo riferimento alle ipotesi del
fisico Hagelin, che si basano su due assunti ritenuti certi e che invece NON lo
sono per niente :
 Il Campo Unificato delle leggi naturali scaturito dalle teorie dei fisici.
 Il Campo Unificato della Coscienza, sperimentato dai ricercatori “Vedici” ,
che sarebbe alla base dei fenomeni mentali.
195
Ho più volte ripetuto che nessuno dei due ha, fino adesso, avuto una CONFERMA
definitiva , anzi non ci sono assolutamente i presupposti che lo siano in tempi brevi,
restando attualmente SOLO “ipotesi” legittime al pari di tante altre equivalenti.
Quello che si può ormai accettare come sicuramente un dato aquisito e
sperimentato in vari Istituti di ricerca è il fatto che lo stato di Meditazione che viene
raggiunto dai praticanti è accompagnato da “variazioni neuro-fisiologiche” ben
precise e determinate; adesso cercheremo di fare una descrizione dei risultati delle
ricerche effettuate appunto su praticanti e meglio ancora sui Monaci Tibetani.
La tecnica MT ha confermato di essere eccezionalmente efficace nella riduzione
di stress e tensioni, nel rallentamento della vecchiaia, nella prevenzione delle
malattie e nell’ottenimento di altri benefici neurologici, fisiologici,psicologici e
sociologici.
E’ stato evidenziato anche un notevole aumento della “Coerenza” delle onde
cerebrali a diverse frequenze : le onde tendono a svilupparsi in fase ed a
“sincronizzarsi” nelle diverse parti del cervello.
Quello che resta NON dimostrato assolutamente è la deduzione che il praticante ,
nello stato raggiunto con la MT, sperimenta “la natura essenziale della Realtà” ,
cioè non viene chiaramente spiegato COME si metta in RELAZIONE la Mente
stessa con i livelli più profondi della Realtà Naturale; cercheremo di mostrare
come, per esempio, le ricerche di Hameroff, Penrose e altri ricercatori, siano
molto più “precise” e concernenti Campi di Energia sottile che possono essere
maggiormente associati ai livelli “fondamentali” della Realtà.
Vediamo comunque i risultati di ricerche effettuate alla Harward School di Yale e
al MIT coordinate da Sara Lazar; innanzitutto si è confermato che la pratica della
MT conferisce non solo l’aumento della materia grigia, ma anche l’elasticità della
corteccia cerebrale degli adulti, in aree importanti per l’apprendimento, i processi
‘’emotivi’’, e quelle addette alla attenzione ed ai processi sensoriali che arrivano
dall’esterno; inoltre è stato dimostrato che il fenomeno è maggiormente evidente
IN CHI PRATICA LA MUSICA; naturalmente tutto avviene in maggior misura in
corrispondenza al ‘’tempo’’ che si trascorre in meditazione e dal grado di
“profondità” raggiunto.
196
11
- ESPERIMENTI
PER
VERIFICARE
LE
SITUAZIONI CHE ATTIVANO I MECCANISMI DI
‘’RISONANZA
EMPATICA’’ , DA PARTE DI
GUARITORI , SENSITIVI
e COPPIE
DI ANIME
GEMELLE
Gary Schwartz fece una ricerca molto personale sulla guarigione a distanza , il
cui principio era che il peso maggiore dell’esito positivo dipende dall’
ATTEGGIAMENTO MENTALE COMPLESSIVO tanto del paziente quanto
del guaritore.
Intanto si avvalse di una collaboratrice esperta in “Energie Sottili” e laureata in
‘Biofisica’ ; inoltre invitò come guaritori dei praticanti di Reiki ; terzo punto non
scelse pazienti cardiopatici ma concentrò l’intenzione di guarigione a distanza su
dei particolari batteri che erano stati sottoposti a stress da trauma violento; quindi
chiese ai 14 praticanti di Reiki di guarire i batteri trasmettendo loro un trattamento
‘standard’ Reiki per 15 minuti.
All’inizio scoprirono che i guaritori avevano successo a fasi alterne , come se ci
fosse a volte la mancata ‘’connessione’’.
Nella serie seguente chiesero di lavorare ‘’anche’’ su un paziente umano, affetto
da dolori, e poi li rimise a lavorare sui batteri( e ripeterono più volte questa
modalità).Questa volta i batteri cominciarono a guarire in un modo molto regolare e
continuo, come se i guaritori avessero avviato ‘’ i loro motori di guarigione’’.
Capirono inoltre che era molto importante lo stato di benessere dei guaritori e che
questo potesse influenzare di molto i risultati della guarigione.
Avendo bisogno di un valido test decisero di usare l’ A.I.O.S. ( Arizona
Integrative Outcomes Scale ) un metodo visivo geniale e preciso per ‘’valutare’’
il benessere spirituale, sociale, mentale, emotivo e fisico di un individuo nelle
ultime 24 ore; fu ideato dal fisico Iris Bell all’Università dell’Arizona.
Applicato questo metodo ai loro guaritori Schwartz e collaboratori scoprirono un
importante tendenza, che sembra una banalità straordinaria, tanto che anticamente
lo avranno saputo di sicuro : nei giorni in cui i guaritori stavano molto bene
avevano un effetto benefico sulla guarigione dei batteri; nei giorni in cui stavano
molto male avevano un effetto ‘’deleterio’’ e negativo al massimo.
Evidentemente , la salute personale globale di un praticante costituiva un fattore
‘’essenziale’’ per la sua capacità di guarire.
197
Con un successivo studio scoprirono un altro effetto, PER
LORO,
STRAORDINARIO < Guarire un altra persona …. Guariva anche il guaritore >.
Riflessione : naturalmente questi studiosi non avranno avuto il tempo di
conoscere le ricerche e i risultati di Lipton e Candace Pert e altri ancora; altrimenti
non si sarebbero stupiti di tutto questo.
Un altro fattore imputato nell ‘ esito negativo delle prime ricerche è che i
trasmettitori e i ricevitori di preghiera NON condividevano lo stesso sistema di
credenze su DIO ; SEMBRA BANALE , MA NEL CONTESTO DEL
UNIVERSO OLOGRAFICO DI BOHM l’interferenza che si ha nei meccanismi
di ENTANGLEMENT richiede una coerenza e un ordine che non sempre sono
assicurati, quando le cose sono organizzate ‘artificialmente’.
Marilyn Schlitz affermava infatti che in nessuno degli esperimenti vi era una
esatta ‘’rappresentazione’’ della realtà . Questo è il punto : e come si fa a
rappresentare ciò che accade nella VITA REALE ? Abbiamo più volte detto che
noi tendiamo a confondere la Realtà con la ‘’DESCRIZIONE DELLA
REALTA’ , pertanto nessun esperimento scientifico può mai riproporre l’unicità di
un fenomeno paranormale o di un miracolo.
A tal proposito la ricercatrice Jeanne Achtenberg, California, intraprese uno studio
in un ospedale Hawaiano, utilizzando guaritori a distanza molto esperti , che
selezionarono come loro ‘’paziente’’ una persona con cui avevano una
CONNESSIONE SPECIALE ( ci avviciniamo alle condizioni per cui avviene il
meccanismo di Entanglement ). Naturalmente i risultati furono positivi e come
controprova furono negativi quando i pazienti NON avevano alcuna connessione
con i guaritori. Concluse che LA CONNESSIONE EMPATICA è cruciale e
determinante nell’esito della guarigione a distanza; naturalmente l’esito degli studi
sull’effetto della PREGHIERA , secondo lei , era stato negativo anche per questo
motivo, oltre al fatto che i ricercatori ponessero le motivazioni in modo sbagliato,
nel momento sbagliato , nel posto sbagliato, con le persone sbagliate, con le
domande sbagliate.
<< L’ Empatia è La capacità di immedesimarsi con gli stati d’ animo e con
i ‘pensieri’ delle altre ‘persone’, sulla base della ‘’comprensione’’ dei
loro segnali ‘’emozionali’’, dell’ assunzione della loro ‘’prospettiva’’
SOGGETTIVA e della
‘’condivisione’’ dei loro ‘’sentimenti’’ >>
Nella RISONANZA EMPATICA questo accade tra 2 persone , gemelli o
anime gemelle, o tra più persone che entrano in COMUNIONE reciproca e si
trasmettono intenzioni, desideri condivisi, ‘’Emozioni’’; quindi
sono
SINTONIZZATI in Entanglement Spirituale, sono Uniti(e potranno essere
UNITI per SEMPRE) anche a distanza infinita da ‘’legami’’ e connessioni
NON-LOCALI , sono ‘’interconnessi’’ totalmente.
198
Elisabeth Targ iniziò la sua carriera, nel 1999, conducendo 2 studi che
verificavano la possibilità di guarigione di pazienti terminali di AIDS.
Fu così che creò il ‘’Love Study’’ : la prima dimostrazione scientifica di
grande importanza dell’esatta modalità in cui l’INTENZIONE influenza
fisicamente il suo destinatario, e il nome si dimostrò particolarmente adatto a
descrivere questo processo. Quando inviate un intenzione, ognuno dei principali
sistemi fisiologici ( Brennan direbbe meglio ‘’ognuno dei 7 corpi sottili’’ ) del
vostro corpo è “rispecchiato” nel corpo di chi la ‘’riceve’’ ( ovverosia nei 7
corpi sottili di chi la riceve ) ; l’ intenzione è la perfetta manifestazione dell’
AMORE, infatti inviare un intenzione di guarigione ad un paziente malato significa
entrare in RISONANZA EMPATICA con lui, ma il fondamento di questo è
soltanto l’ AMORE. (*)
Dal momento che volevano verificare l’effetto della guarigione a distanza , e non
una particolarità di guarigione, il team di E. Targ decise di reclutare dei guaritori
molto esperti e abili, provenienti da diversi ambienti, in grado di poter
rappresentare una ampia gamma di approcci.
Ogni settimana ai guaritori veniva assegnato un nuovo paziente, con la richiesta di
mantenere un’intenzione relativa alla salute e al benessere del paziente un’ora al
giorno per sei giorni; in questo modo, alla fine, a ogni paziente del gruppo sarebbe
stata inviata ‘’energia di guarigione’’ a turno da ogni guaritore. Alla fine del
primo studio, nonostante il 40% della popolazione di controllo fosse morto tutti e
dieci i pazienti del gruppo sotto trattamento non solo erano ancora ‘vivi’ , ma la
loro salute era decisamente ‘migliorata’ sotto tutti i punti di vista.
--------------------------------------------------------RIFLESSIONE : questi ricercatori sono straordinari per il coraggio di studiare
fenomeni ritenuti nella migliore ipotesi ‘’paranormali’’, se non ‘’miracoli’’ o
magie o sciocchezze; ma non si rendono conto che stanno verificando la
“Psicocinesi” (PK) e il meccanismo della spiegazione è l’ Entanglement
Mente/Materia, da me descritto nei paragrafi della parte Quarta (Psicocinesi )
--------------------------------------------------------Nel prosieguo del ‘Love Study’ Targ trovò una partner congeniale in Marilyn
Schlitz, ricercatrice presso l’ Istituto di Scienze Noetiche (IONS); questi aveva
collaborato con William Braud in una rigorosa ricerca in quella che sarebbe
divenuta nota nella comunità scientifica come DMILS ( Direct Mental
Interaction with Living Systems : la capacità del pensiero umano di
influenzare il mondo vivente circostante mediante invio di ‘’intenzioni’’)
ESATTAMENTE IL PROBLEMA CHE STIAMO AFFRONTANDO !!!
.
Le prime ricerche al DMILS erano state progettate dallo psicologo della
Coscienza Charles Tart, che in particolare cercò di determinare se le persone
199
potessero ‘’per EMPATIA’’ sentire il dolore di un'altra persona (*). Un altro
affascinante studio dei primi tempi era stato condotto su
GEMELLI
MONOCORIALI : non appena uno dei gemelli chiudeva gli occhi e i ritmi elettrici
del suo cervello rallentavano fino alle onde alfa, anche il cervello dell’altro
rallentava malgrado i suoi occhi fossero spalancati.
Harald Walach dimostrò con misure di EEG che il cervello dei due gemelli,
lontani e schermati elettromagneticamente, registrava gli stessi schemi cerebrali.
Alan Grinberg scoprì un'altra condizione , un decennio prima, addirittura tra coppie
di anime gemelle che si erano incontrati e avevano stabilito una ‘’connessione’’
tra loro trascorrendo 20 minuti insieme in un silenzio ‘’meditativo’’, avevano
dato risultati ‘’eccezionali’’ rispetto alla sincronizzazione dei tracciati dell’
EEG.
Nel corso del 2005, in uno dei più recenti studi sulla DMILS, dei ricercatori a
Washington riunirono 30 coppie ‘’legate da forti CONNESSIONI emotive e
psicologiche’’ e che in più possedevano una vasta esperienza di meditazione ( in
perfetta situazione di RISONANZA EMPATICA ); I RISULTATI DELLE
MISURE con EEG rivelarono le più strette ‘’correlazioni’’, tra trasmittenti e
riceventi del pensiero, di tutti gli studi svolti fino allora. Fu dimostrato
inequivocabilmente che : il cervello del ricevente reagisce ‘come’ se egli
vedesse la stessa immagine, nello stesso momento, a distanza enorme e
schermato; un risultato importantissimo nella ricerca della influenza ‘’mentale’’
diretta, che insieme mette fenomeni di Telepatia e Psicocinesi.
Uno straordinario studio conclusivo
esaminò
gli effetti
del potente
coinvolgimento EMOZIONALE sull’influenza a distanza.
Dei ricercatori dell’Università di Edimburgo studiarono e confrontarono gli EEG
di diverse coppie tra cui c’era un legame emotivo differente :coppie con legame
da ‘’anima gemella’’, coppie di ‘conoscenti’ , e coppie con totale ‘’estraneità’’; il
risultato delle misure effettuate con l’ EEG fu inequivocabile a favore delle
coppie del primo tipo( con legame emotivo e totale sintonia di intenti).
Dean Radin fece una variante di questo esperimento e ottenne ancora conferma del
fatto che si aveva un fenomeno di ‘sincronizzazione’ fra le onde cerebrali delle
coppie con forte ‘’legame’’ empatico; allo stesso identico modo di quelle del
‘guaritore’ nei momenti in cui inviava l’intenzione di guarigione al paziente; in
entrambi i casi i cervelli delle due persone sembrano ‘’trainarsi’’ , ovvero entrano
in perfetta RISONANZA EMPATICA.
Radin e Schlitz fecero successivi esperimenti con l’intento di indagare come
l’influenza mentale a distanza si trasmettesse nelle varie parti del corpo, in
particolare oltre al cervello se si estendessero al CUORE ed ad altri organi (
specie nell’intestino).
Naturalmente l’esito fu positivo al massimo e diedero un ulteriore dimostrazione
del fatto che le nostre RISPOSTE EMOZIONALI sono costantemente captate e
200
riecheggiate da coloro che ci sono vicini o fisicamente o perché in sintonia di
RISONANZA EMPATICA (*) : LO STATO EMOZIONALE DEL
TRASMITTENTE VENIVA REGISTRATO NEL CORPO DEL RICEVENTE.
A me tutto questo fa sorridere : ancora una ennesima riprova di quanto medici ,
psicologi e neurologi, siano candidamente ‘’ignoranti’’ di fisica quantistica e
quanto ignorino gli studi e le ricerche di scienziati di frontiera; basti pensare a
quanto descrive Barbara Brennan, al libro di Candace Pert sulle ‘’EMOZIONI’’ ;
A QUANTO AVEVANO INTUITO sia Pribram che Bohm, Sheldrake e Jung, e
a tutti i vari studi di Entanglement che io ho descritto nella parte terza. Tutti sono
‘’ammirevoli’’ per la dovizia di risultati di esperimenti rigorosi, ma in tutti manca
ovviamente la minima parvenza di una spiegazione ‘’fisica’’ di come tutto questo
avviene : l’ ENTANGLEMENT è ‘’sintonizzazione’’ di Energia guaritrice.
----------------------------------------------------------------------------Tutti gli studi sulla guarigione a distanza dimostrano quanto la motivazione, una
‘connessione’’ interpersonale ed una convinzione o credenza condivisa fossero
cruciali per il successo; come pure tutti quei fattori, infiniti, che creano e migliorino
le condizioni per cui avviene la RISONANZA EMPATICA (*), INOLTRE I
FENOMENI AVVENGONO CON MAGGIOR INTENSITA’ QUANDO I
PARTECIPANTI
SI
SOTTOPONGONO
A
PROGRAMMI
DI
‘’MEDITAZIONE’’ SISTEMATICA.
Jerome Stone ha studiato moltissimo questa situazione ‘’ottimale’’ e lo ha
verificato con esperimenti su TRACCIATI EEG ; inoltre egli chiedeva ai suoi
partecipanti di imparare a generare COMPASSIONE EMPATICA (secondo me il
massimo) nei confronti del paziente a cui inviavano intenzione di guarigione,
secondo l’idea buddista del Tonglen, il DARE e RICEVERE; questo avrebbe
sviluppato un autentica ‘’comprensione’’ della sofferenza altrui e la capacità di
trasformarla
attraverso l’invio dell’Energia di guarigione tramite pensieri
‘’amorevoli’’; naturalmente la ricerca ha confermato tutto ciò, ma i saggi antichi lo
sapevano da sempre.Radin fece l’ultimo esperimento dividendo le coppie in tre
gruppi : il primo si sarebbe sottoposto al training di Stone, praticando
quotidianamente l’intenzione ‘’compassionevole’’ per tre mesi; il secondo
avrebbe effettuato il test prima e poi sarebbe stato addestrato; il terzo era il gruppo
di controllo e non avrebbe ricevuto addestramento. In tutti i gruppi uno dei
componenti era sistemato in camere schermate elettromagneticamente; inoltre
erano collegati ad una serie di congegni medici che misuravano le onde cerebrali,
battito cardiaco, ritmo respiratorio, conduttanza dermica e flusso sanguigno
periferico.L’altro partner era seduto al buio ad una ventina di metri, collegato alle
stesse apparecchiature mediche; ogni volta che l’immagine del partner lampeggiava
nel monitor, l’altro doveva ‘’inviare’’ un intenzione ‘compassionevole’ verso il
proprio partner per 10 secondi: Stone e Radin dovevano verificare se esistessero
201
corrispondenze tra le sensazioni fisiche del trasmittente e del ricevente. Dopo aver
analizzato accuratamente i risultati si potè concludere che il ricevente rispondeva
all’intenzione inviata e quasi
istantaneamente, in tutti i parametri
monitorizzati.Ma furono i risultati relativi alle onde cerebrali a rivelarsi più
interessanti : ogni volta che l’immagine del ricevente lampeggiava sullo schermo,
le onde cerebrali dei trasmittenti registravano una leggera curva verso l’alto, come
un impennata, seguita da un enorme ‘’picco’’ per poi diminuire bruscamente; nei
riceventi le onde cerebrali ‘’imitavano’’ perfettamente questo andamento, sebbene
non avessero ricevuto alcun stimolo; in ogni caso ad ogni risposta fisiologica dei
riceventi aveva seguito quella dei trasmittenti, i risultati più eclatanti naturalmente
furono registrati nel gruppo addestrato; in termini quantistici le coppie erano
diventate una persona sola, perfetta simbiosi, Entanglement totale.Tutti questi
esperimenti offrirono molti spunti sulla natura della INTENZIONE : LA
TRASMISSIONE DI UN PENSIERO ‘DIRETTO’ sembra generare un’energia
palpabile; ogni volta che uno dei trasmittenti di Radin inviava una INTENZIONE
DI GUARIGIONE, molti dei corpi sottili del ricevente venivano attivati, come se
egli avesse ‘’ricevuto’’ una serie di ‘segnali’ ; in realtà era come se il corpo
intero avesse ricevuto il segnale di guarigione, ma più precisamente si era
SINTONIZZATO e quindi era entrato in RISONANZA EMPATICA. Sembra
che le persone ricevano la guarigione nella profondità dei loro corpi sottili
venendo ‘’SINTONIZZATI’’ con l’energia più coerente dell’intenzione del
guaritore: durante il processo di guarigione è possibile che l’energia ‘’ordinata’’
della persona sana TRAINI e RIORDINI il malato in ENTANGLEMENT
TOTALE, in RISONANZA EMPATICA COMPLETA (*).E’ stato dimostrato
che certe condizioni ‘’mentali’’ e certe situazioni particolari rendono la nostra
intenzione particolarmente ‘potente’ e noi stessi più ordinati; la condizione
OTTIMALE è strata raggiunta da coppie con legami elevati e che praticavano la
meditazione da molto tempo; pur nondimeno questi stati possono essere
‘’allenati’’ , cioè possono essere raggiunti con l’esercizio rigoroso e metodico, oltre
ad essere DONI RICEVUTI.Gli esperimenti del ‘’Love Study’’ hanno
dimostrato che l’attenzione, la convinzione, la motivazione, la compassione sono
importanti e determinanti perché l’intenzione di guarigione possa funzionare, ma è
sicuro che esistono infinite altre condizioni che ne intensificano gli effetti; la cosa
più eclatante è stata che quando si invia una INTENZIONE ad un altro bisogna
entrare in perfetta e totale RISONANZA EMPATICA(*) .
202
12- ESPERIMENTI
DI
‘’RETROINTENZIONE’’
SUGLI
EFFETTI PROVOCATI DALL’ INVIO DI INTENZIONI
DI GUARIGIONE ‘’DOPO’’ LA MALATTIA .
Leonard Lubovici, professore israeliano di medicina, condusse uno studio sull’
effetto della PREGHIERA DI GUARIGIONE su quasi quattromila adulti che
avevano sviluppato una patologia mentre erano in ospedale; egli stabilì un rigido
protocollo e condusse lo studio ‘’a doppio cieco’’ ( né i pazienti né i guaritori
conoscevano quale gruppo fosse di controllo e quale fosse di studio); pertanto a lui
interessava confrontare oggettivamente e scientificamente i gruppi che avevano
ricevuto la preghiera e quelli che NON l’avevano ricevuta su tre esiti : il numero
di decessi; la durata complessiva della permanenza in ospedale e la durata della
febbre.
Quando calcolò i risultati con parametri statistici fu evidente che il gruppo che
aveva ricevuto le preghiere mostrava meno percentuali negative in tutte e tre gli
esiti analizzati.
Quello che era ‘’scientificamente’’ significativo era l’enorme differenza
riscontrata nel secondo e terzo esito : coloro che avevano ricevuto la preghiera
ebbero una durata ‘molto’ più ridotta della febbre e della degenza ospedaliera e in
generale si ripresero molto meglio dei gruppi di controllo che NON AVEVANO
RICEVUTO LA PREGHIERA DI GUARIGIONE.
Tutto questo non era assolutamente nuovo , ma il suo studio offrì un angolazione
inconsueta e sbalorditiva : i pazienti erano stati in ospedale tra il 1990 e il 1996
mentre la ‘preghiera’ di guarigione VENNE EFFETTUATA NEL 2000 ,
ovvero 4 e 10 anni DOPO !!!
.Leibovici aveva mostrato e dimostrato che POSSIAMO PREGARE OGGI per
qualcosa CHE E’ ACCADUTO IERI , cioè possiamo ritornare indietro nel
tempo e cambiare il passato, modificando il PRESENTE; riallacciandosi a temi
controversi come ‘’Retrocognizione’’ e Reincarnazione.
Noi naturalmente crediamo che le conseguenze delle nostre intenzioni possano
avere luogo SOLTANTO nel futuro; tuttavia un corpo consistente di prove
scientifiche vìola questo assunto di causalità : la ricerca ha rivelato chiari casi di
effetti INVERTITI nel tempo in cui L ‘ EFFETTO PRECEDE LA CAUSA !
Nello studio di Leibovici l’intenzione di guarigione doveva influenzare eventi
CHE ERANO GIA’ ACCADUTI; dimostrando di fatto che gli effetti della
preghiera accadono quando l’intenzione è inviata DOPO gli eventi stessi.
203
Robert Jahn e Brenda Dunne del PEAR, nel corso di ottantaseimila esperimenti
con il REG, chiesero a dei volontari di TENTARE DI INFLUENZARE
MENTALMENTE gli eventi casuali del REG , da tre giorni a due settimane
DOPO che le macchine avevano svolto il loro lavoro (Retrointenzione); di fatto
dimostrarono che i pensieri avessero un potere ancora maggiore quando la loro
trasmissione TRASCENDEVA IL TEMPO E LO SPAZIO ORDINARIO.
La ‘’Retrocasualità’’ è stata spiegata dettagliatamente dai fisici Dick Bierman
e Hootkooper, olandesi, e da Helmuth Schmidt , tedesco, con esperimenti rigorosi
per determinare se l’intenzione di qualcuno potesse CAMBIARE l’esito di una
macchina ‘’DOPO’’ CHE QUESTA AVEVA SVOLTO IL SUO LAVORO !
Schmidt nel corso di più di ventimila esperimenti effettuati tra il 1971 e il 1975
ottenne risultati incredibili con dei volontare ai quali aveva chiesto di
INFLUENZARE dei nastri registrati in precedenza.
Egli ipotizzò il meccanismo dei fenomeni che aveva studiato : i partecipanti ai suoi
esperimenti non avevano cambiato un nastro dopo che era stato creato, ma la loro
‘’INFLUENZA’’ , procedendo ‘’a ritroso nel tempo’’ aveva influenzato il
risultato della macchina ‘’nell’istante stesso in cui esso era stato registrato’’ ;
avevano cambiato il risultato prodotto dalla macchina proprio ‘’come se fossero
stati presenti nel momento in cui veniva registrato’’ ; essi non cambiarono il
passato da com’era prima, ma LO INFLUENZARONO MENTRE SI STAVA
DISPIEGANDO COME PRESENTE, esso cambiò in ciò che era.
La ‘’dimensione dell’effetto’’ è una figura statistica utilizzata nella ricerca
scientifica per descrivere e ‘’quantificare’’ la grandezza del “cambiamento” ; in
altri termini dal confronto tra un gruppo di controllo e un altro in cui ci si aspetta il
<< “cambiamento” per effetto di un influenza >> , si deduce appunto la
‘’dimensione’’ del cambiamento risultante, in termini statistici rigorosi.
Una dimensione dell’effetto inferiore a 0,3 è considerata piccola; tra 0,3 e 0,6
media, e al di sopra di 0,6 è molto grande, quindi traduce un cambiamento molto
efficace, una influenza determinante e consistente, valida statisticamente.
Gruber fece esperimenti di ‘’retrointenzione’’ con alcune persone dotate di
‘’capacità paranormali’’ ’ e ottenne una dimensione dell’effetto enorme, fra 0,52
e 0,74 .
<< E’ possibile impedire retroattivamente una malattia, DOPO CHE HA
CONTAGIATO IL SUO OSPITE DIFFONDENDOSI ? >>
La Chiron Foundation in Olanda ha ideato un ingegnoso studio per verificare
questa idea apparentemente impossibile e contro il buon senso.
A un guaritore, a cui erano state fornite delle fotografie di topi infettati con una
malattia in corso, fu chiesto di tentare di ‘’impedire’’ la diffusione dei parassiti
‘’DOPO’’ CHE GLI ANIMALI ERANO STATI GIA’ INFETTATI. Due serie di
esperimenti su tre ottennero un effetto di dimensione media di 0,47 , quindi un
cambiamento sostanziale.
204
Dean Radin fece una serie di esperimenti , nei quali volle dimostrare l’influenza
retroattiva a distanza, ottenne una dimensione di effetto 0,57 , statisticamente
efficace.
Con un diverso approccio Dick Bierman, fisico sperimentale di Amsterdam,
dimostrò inequivocabilmente che : << L ‘intenzione è capace di ripercorrere a
ritroso la linea del tempo per INFLUENZARE gli eventi ‘’passati’’, o le risposte
emozionali o fisiche …. Nel punto in cui hanno avuto origine >>
RIFLESSIONE : ma dove vogliamo arrivare ? Al di là del mare ? O ancora
‘oltre’ ? Noi stentiamo a credere soltanto all’azione semplice dei cosiddetti
‘’guaritori’’ , che sfidano l’industria farmaceutica e la Medicina Ortodossa,
adesso stiamo osservando dimostrazioni scientifiche di guarigioni INDIETRO
NEL TEMPO ED A DISTANZA !!!
Tuttavia i fisici non considerano più la “retrocausalità” incoerente rispetto alle
leggi dell’Universo; Evan Harris è stato il primo a suggerire che la
‘’retroinfluenza’’ possa essere spiegata dalla fisica quantistica semplicemente
tenendo conto dell’osservatore nei processi di misura del tempo.
Henry Stapp sostiene invece che potrebbe essere modificata la “teoria quantistica
non lineare” , in cui il comportamento di un sistema è superiore alla somma delle
sue parti, in modi ancora imprevedibili.
In questa visione si dovrebbe aggiungere un altro elemento, che sconvolgerebbe
l’ortodossia scientifica e accademica, LA MENTE UMANA, che invece fisici
antesignani come Bohm e Chew ne parlavano negli anni sessanta, denigrati ed
esclusi da ogni contesto scientifico.
Secondo Stapp l’Universo
fisico esiste come un insieme di “tendenze” con legami statistici tra gli eventi
“mentali”.
Sarà utilissimo riandare a studiare tutti gli scritti dei fisici “eretici” che hanno
fatto ipotesi avveniristiche per la loro epoca, primo fra tutti David Bohm di cui io
ho riportato interi brani dal libro di Massimo Teodorani <<Fisica dell’infinito>>;
basti dire che, secondo Bohm, noi creiamo il tempo e lo spazio quindi creiamo il
nostro proprio stato separato e di fatto creiamo il ‘’nostro proprio tempo’’.
Secondo Biermann, che si rifà a Bohm, quella che appare come ‘’retrocausalità’’ è
semplicemente la prova che il presente è sottoposto alle condizioni o agli esiti
potenziali ‘’futuri’’ , e che la NON LOCALITA’ si verifica tanto attraverso il
tempo che attraverso lo spazio; in un certo senso , le nostre future azioni, scelte e
possibilità aiutano tutte a creare il ‘’nostro presente’’ così come esso si
dispiega; cioè noi veniamo continuamente e costantemente ‘’influenzati’’ nelle
nostre azioni e decisioni presenti DAI NOSTRI SE’ FUTURI !!
Questa spiegazione è stata sostenuta tramite un semplice ‘’esperimento mentale’’
intrapreso da Vlatko Vedral e da un suo collega, Brukner, nel laboratorio
viennese di fisica quantistica di Zeilinger.
205
Questo esperimento si basava su un dato scientifico riguardante il tempo :
nell’evoluzione di una particella, una misurazione effettuata a un certo punto sarà
del tutto indipendente rispetto ad una misurazione effettuata successivamente o
precedentemente.
Siamo ancora una volta in pieno nella storia dell’ ENTANGLEMENT , e si fa
riferimento alla ‘’diseguaglianza di Bell’’ che in questo caso indica la differenza
tra due misurazioni effettuate in ‘’due momenti diversi’’ .
Nel loro esperimento mentale essi non avevano più bisogno di due fotoni
Entangled, ma potevano calcolare teoricamente la ‘’polarizzazione’’ di uno di
essi ‘’IN DUE PUNTI DEL TEMPO’’, INVECE CHE MISURARE LA
POLARIZZAZIONE DI ENTRAMBI i 2 FOTONI.
Il New Scientist fece conoscere le loro scoperte con un sensazionale articolo da
prima pagina :
<< Entanglement Quantistico : come il futuro può INFLUENZARE il passato
>>, concludendo:
<< La fisica quantistica sembra piegare le leggi di causa ed effetto … ,
l’Entanglement ‘temporale’ pone sulla stessa posizione lo spazio ed il tempo nella
teoria Quantistica… il risultato di Brukner e Vedral suggerisce che forse ci
stiamo perdendo qualcosa di importante nella nostra
comprensione del
funzionamento del mondo >>
Il significato dell’esperimento mentale è che ha dimostrato come un rapporto di
causa-effetto istantaneo ha luogo non soltanto nello spazio ma anche ‘’a ritroso e
forse in avanti’’ nel TEMPO; ed ha fornito la prima prova matematica del fatto
che le azioni di ogni istante hanno influenzato e CAMBIATO quelle del nostro
passato : << è del tutto possibile che ogni azione che intraprendiamo, ogni pensiero
che abbiamo nel presente, ALTERI LA NOSTRA INTERA STORIA ! >>
Ma Noi abbiamo già parlato di questo : le interconnessioni NON-LOCALI sono
sempre presenti in un ordine ‘’soggiacente’’ , che Bohm chiama Campo del
Punto Zero, e noi possiamo ACCEDERE a quelle informazioni tanto ‘’passate’’
che ‘’future’’ ( vedi ‘futuro Olografico’ e ‘passato Olografico’ ), sotto
opportune ‘’condizioni’’ particolarissime che si verificano specialmente in
individui che hanno maggiormente nutrito i piani superiori dei corpi sottili, in
special modo i dediti alla ‘’meditazione profonda’’ .
<< Ma quanto del passato potremmo cambiare nel mondo fatto di rami d’albero
e di pietre della vita reale macroscopica ? >>
William Braud ha meditato a lungo su questo interrogativo; egli ha osservato che i
momenti del passato più ‘’aperti’’ al cambiamento potevano essere momenti
“Seme” , in cui la Natura non si è ancora decisa, forse i primissimi stadi degli
206
eventi PRIMA che essi sboccino e , crescendo, diventino qualcosa di fisso e
immutabile; questi momenti sarebbero analoghi a un alberello che può ancora
essere piegato e impostato prima che il suo tronco diventi troppo rigido e i suoi
rami troppo grandi.
Gli eventi casuali, le decisioni tra scelte egualmente probabili, ovvero tutti i
momenti probabilistici soggetti ad un influenza precoce in cui potrebbe essere
possibile per l’intento umano “spostare leggermente l’esito in una certa
direzione” piuttosto che un'altra, potrebbero essere gli eventi della nostra Vita più
aperti alla RETROINFLUENZA.
In ogni caso è sicuro che la COSCIENZA viene implicata in modo cruciale in
questi straordinari fenomeni : se la nostra futura scelta di un particolare stato “è
ciò che influenza il suo stato attuale” , allora nella REALTA’ può essere che il
nostro futuro e il nostro passato si INCROCINO CONTINUAMENTE !
Sebbene la nostra comprensione del meccanismo sia riferita ad ipotesi, le prove
‘’sperimentali’’ dell’ INVERSIONE TEMPORALE sono piuttosto sostanziose;
questa ricerca ritrae la VITA come un unico gigantesco QUI ed ORA diffuso,
gran parte del quale – passato, presente e futuro – aperto alla nostra INFLUENZA
in ogni istante; ma ciò suggerisce ancora una volta il contesto dell’ UNIVERSO
OLOGRAFICO di Bohm e Pribram di cui abbiamo ampiamente parlato.
<< L’idea più inquietante di tutte è pertanto : una volta costruito, un
PENSIERO è acceso per l’ Eternità >>
207
- Ipotesi di spiegazione tramite i meccanismi di
ENTANGLEMENT nell’ Universo Olografico di
Bohm/Pribram
Un'altra illuminazione , un'altra giornata particolare : ore 5,35 di mercoledì 22
luglio 2009, mi trovo a Punta Secca (Marina di Ragusa), sto leggendo il libro di
F.Coppola <<Il segreto dell’ Universo>> ; mi vengono in mente le seguenti
considerazioni :
1 --- Viene centrato tutto su delle ipotesi che fanno un riferimento al fisico
Hagelin, che a sua volta si basa sulla “Intuizione” di Maharishi Mahesh Yogi e in
generale a tutto il corpo della ‘’Scienza Vedica’’ della millenaria Filosofia
Indiana; INOLTRE dà come certo e affermato “Il Campo Unificato” delle teorie
fisiche, che invece ancora è un sogno non realizzato (anche se sembra sempre che
ci si sia arrivati).
2 --- E’ automatico che io faccia immediatamente un accostamento al fisico
Fritjof Capra, che a sua volta fa riferimento , in generale a tutto il Misticismo
Orientale, ma in particolare al Taoismo nel magnifico libro <<Il Tao della
Fisica>>.Mi sembra più completo, meno fanatico e più prudente; inoltre include
tutto il Misticismo, di ogni epoca e di ogni contesto storico e geografico.
3 --- Uno dei concetti chiave che F.Coppola prende come ‘’fondamento’’ della
sua <<Ipotesi di Realtà>> è il fantomaticoo EFFETTO MAHARISHI, che io
inserisco nel fenomeno studiato a fondo dal fisico teorico Chouinard, oltre che da
Dean Radin e Roger Nelson ( magistralmente riportato dal libro di Massimo
Teodorani <<Entanglement>>) , pertanto questo effetto Maharishi si spiega come
un ennesimo fenomeno di ‘’Entanglement Mente Collettiva/Ambiente’’ .
4 --- Gli effetti della Meditazione Trascendentale sono eccezionali, e sono
riportati con dovizia di particolari sia nel libro di F.Coppola che in quello di Linne
McTaggart <<La Scienza delle Intenzioni>>, ma io sono convinto di due cose:
a) La MT non sarà sicuramente l’unica ‘tecnica’ che permette di raggiungere
questi determinati effetti neuro-fisiologici (sicuramente è quella in cui vi sono
esperimenti e dati scientifici più numerosi e attendibili).
b) Lo scopo di tutte queste tecniche , a mio parere NON è ( o NON deve essere)
quello di raggiungere l’Illuminazione (il Samadhi) né tantomeno la ricerca della
‘’VERITA’ ‘’, o ancora l’unione con l’ASSOLUTO, ma semplicemente (come
208
bene ha descritto Barbara Brennan) di potenziare e nutrire i piani di Realtà più
elevati della Coscienza, e in pratica ampliare le PORTE DELLA PERCEZIONE
sensoriale ordinaria e non ordinaria (ESP e HSP), in tal modo è possibile
ACCEDERE maggiormente all’ Universo Olografico di Bohm e Pribram ( come
ho ripetutamente mostrato nella Parte Terza) e portare fuori , acquisire, tutte quelle
‘’capacità’’ che impropriamente abbiamo sempre chiamato ‘’paranormali’’ , e che
invece sono LATENTI in varia misura in ognuno di noi, e non sono solo
prerogativa di guaritori, medium, yogi, sciamani e quant’altro; ma sono presenti in
proporzione tanto maggiore quanto maggiore è l’ EVOLUZIONE della nostra
COSCIENZA. Il punto è che dobbiamo EVOLVERCI.
5 --- Comincio a pensare che “La Teoria del Tutto” NON sia il ‘’Sogno di
Einstein’’(Il Campo Unificato, la ricerca appassionata dell’ unione di Relatività e
Quantistica) né tantomeno la “Teoria delle Stringhe” (che non è ancora formulata
in maniera completa, ma soprattutto la cui VERIFICA attualmente è impossibile);
forse ci possono essere d’aiuto la Visione Sistemica e l’approccio BOOTSTRAP
che ho in maniera chiara descritto alle pagine e che riporto : << .. … un giorno si
potrà pervenire ad una teoria completa di tutte le leggi della Fisica, ma sarà
composta da una serie di modelli parziali di ampiezza minore, ciascuno dei quali
sarà in grado di conseguire un successo ‘’parziale’’ ,infatti ciascuno di essi
dovrebbe coprire solo una parte dei fenomeni osservati; così un numero sempre
più grande di fenomeni potrebbe essere “coperto gradualmente” ( è proprio quello
che è accaduto storicamente), con precisione sempre maggiore, da un MOSAICO
di MODELLI INGRANANTISI uno nell’altro , con una struttura che visualizza
come questo approccio sia ‘’aperto’’ e soprattutto ‘’non definitivo’’; poiché il
mosaico si estende all’ INFINITO. >>
6 --- La Teoria del Tutto deve necessariamente comprendere TUTTO , e questa
è una enorme VELLEITA’ , una arroganza, una illusione; Ghirardi ha sritto <<Un
occhiata alle carte di Dio>>, Paul Davies ha scritto <<La Mente di Dio>>, Roger
Penrose ha scritto <<La nuova mente dell’imperatore>> , e così via .
Io penso che dobbiamo fare, tutti noi, numerosi e ripetuti ‘’bagni di umiltà :
 Nessuno deve arrogarsi l’esclusività di essere depositario della VERITA’
(rivelata o meno)
 Nessuno può asserire di avere il metodo o la tecnica che permettono di
raggiungere la VERITA’.
 Noi siamo ‘’fatti di DIO’’ , ma questo non vuol dire che possiamo entrare
nella sua MENTE , bensì che dobbiamo ‘’progressivamente’’ elevarci
verso il DIVINO che sta dentro di noi.
 I danni dei ‘Neokantiani’
si perpetuano : l’ansia della CERTEZZA
provoca la spasmodica e ossessiva ricerca di VERITA’ DEFINITIVE e
209
ASSOLUTE. Noi non faremo mai questo errore : la nostra non è una ricerca
ma una PROGRESSIVA descrizione di tutto quello che riusciamo a
CONOSCERE
, in tutti i modi possibili; con le teorie, con le
sperimentazioni, con l’intelletto, con l’intuizione, con le VERIFICHE ,
seguendo per quanto ci è possibile l’approccio di Einstein (scientifico,
filosofico, estetico e mistico) ma accettando il consiglio di Feyerabend ,
cioè NON ESCLUDENDO NULLA perché forse la storia dell’Essere
umano ci ha insegnato che dopotutto QUALUNQUE COSA VA BENE.
Dobbiamo ritornare agli argomenti trattati nei paragrafi dedicati ad Hameroff e
Penrose ; intanto bisogna ribadire che il cervello NON funziona come un
computer, bensì come un particolare computer ‘’quantistico’’ , che opera in
maniera ‘non-algoritmica’ al momento del collasso degli stati ‘’Entangled’’ ;
inoltre si deve precisare che la coscienza stessa comporta processi cerebrali
strettamente ‘’connessi’’ al livello fondamentale della Realtà, in tal modo siamo
adesso al centro dell’argomentazione introdotta da Maharishi Mahesh Yogi, che
sarà ulteriormente sviluppata.
Sempre secondo Penrose non ci sono dubbi che il cervello funziona come un
‘’ricevitore’’ di coscienza ‘’cosmica’’ ; una coscienza che si manifesta quando
gli stati di sovrapposizione quantistica improvvisamente ‘’collassano’’ . Ma nel
caso dei microtubuli non è un processo di misura a far collassate la funzione
d’onda ma è DIO o la MENTE COSMICA che facendo collassare i nostri
microtubuli , ci permette di creare la Realtà che viviamo.
Infatti in questo caso le scelte vengono influenzate da ‘’informazione Platonica’’
che si trova avviluppata nella scala di Planck , ovvero il livello fondamentale
dell’Universo ; come si può notare il discorso di MMY è lodevole perché intuitivo
, ma troppo superficiale e impreciso.
Penrose ancora aggiunge che i nostri cervelli, tramite i meccanismi di
Entanglement che hanno luogo coralmente nei microtubuli, ACCEDONO e
selezionano certe ‘’forme’’ , dell’esperienza reale, direttamente dalla geometria
fondamentale dello spazio-tempo ( lui è uno specialista della meccanica Quantorelativistica); e precisa come tutto ciò sia in perfetto accordo con il modello
Olografico di Pribram e Bohm.
Dal canto suo Hameroff aveva dimostrato che gli anestetici alterano le capacità di
Entanglement delle ‘’tubuline’’ , con l’effetto di INIBIRE l’azione quantomeccanica , con totale perdita di coscienza; al contrario certe droghe psichedeliche
esercitano un effetto diametralmente ‘’opposto’’ , cioè INCREMENTANO lo
stato quantistico macroscopico, aumentando sia l’intensità dei momenti di
coscienza che il numero di questi eventi nel tempo(la frequenza).
A questo punto egli precisa come NON SIA necessario ricorrere alle droghe
(stesso discorso dimostrato da Grof con l’ LSD ); infatti gli effetti della
210
Meditazione sono esattamente analoghi : permettono di aumentare l’intensità e la
frequenza degli stati quanto-meccanici che produrranno i momenti di coscienza,
con le conseguenze che abbiamo descritto in precedenza.
Inoltre a livello di Meditazione Trascendentale profonda si può essere capaci di
‘’fluttuare’’ così tanto i momenti di coscienza, che si arriva a percepire il flusso
della coscienza nel suo incedere ritmico, fino ad un momento ‘’sacro’’ in cui il
fluire del tempo rallenta a tal punto che si può avere la sensazione di essere in un
regno ASSOLUTO ( che però NON è paragonabile a ciò che si conosce nel livello
raggiunto ‘’adesso’’ dalla moderna Fisica Quantistica).
Sicuramente non c’è alcun bisogno di droghe, continua Hameroff, e neanche la
Meditazione è indispensabile, per quanto efficacissima e potentissima; infatti se
andiamo a studiare la vita di alcuni geni dell’umanità ci accorgiamo che alla base
c’è sempre UNA POTENTE DISCIPLINA PERSONALE ( per esempio proviamo
a pensare cosa ha determinato la straordinaria capacità di Einstein di essere
CONNESSO con le leggi dell’Universo, e i momenti “sacri” che avrà sperimentato
!?) ; chissà quante strade esistono e sono esistite nella Storia, tutte egualmente
efficaci a vari livelli, diversissime a seconda del contesto geografico e culturale, e
sono state denigrate dalla Scienza ufficiale come stregonerie o come cialtronerie.
Tutte queste diverse modalità hanno invece una sola funzione : attivare l’
Entanglement Quantistico nei microtubuli del cervello e farlo nel migliore dei
modi, né più né meno come atleti in una disciplina sportiva, con il risultato di
ampliare i momenti di Coscienza e quindi la capacità di ACCEDERE all’
UNIVERSO OLOGRAFICO , che è la ‘’connessione diretta’’ con la Realtà
fondamentale, nel senso dell’ ORDINE IMPLICATO di Bohm: abbiamo visto
peraltro che sono
indispensabili parecchi requisiti e molte circostanze
determinanti, prime fra tutte la RISONANZA EMPATICA( che implica i
meccanismi di
ENTANGLEMENT), i pensieri
CONDIVISI, i legami
EMOZIONALI,la ‘’focalizzazione’’ intensa della mente su un'unica ‘’intenzione’’,
confermando ancora una volta che i fenomeni sono sempre complessi e avvengono
solo sotto l’influenza contemporanea di numerosi e concorrenti fattori che
comunque devono essere , a mio avviso, NATURALI e non riprodotti
ARTIFICIALMENTE in laboratorio o comunque replicati in esperimenti; perché
anche questo è stato già ampiamente dimostrato : se i fenomeni di questa categoria
straordinaria vengono sottoposti a regolare funzionamento …. finiscono col NON
FUNZIONARE PROPRIO, insomma non devono essere “forzati” ad accadere ,
come se noi volessimo ‘’forzare’’ il WU-WEI , il normale flusso della Natura ,
della VITA , dell’ UNIVERSO; questa sembra una Scienza anomala , perché è
poesia, è misticismo, è irrazionalità, è arte, è filosofia, è religione, ma siamo invece
proprio nel bel mezzo della Visione di Einstein, che finisce sempre per aver
ragione, anche dopo aver avuto torto.
211
Quindi possiamo concludere che : gli studiosi accademici ortodossi non riescono a
trovare spiegazioni, perché condizionati dalla loro cronica incapacità di cercarle al
di fuori del loro paradigma riduzionistico; Maharishi ne dà una spiegazione
‘’limitata’’ dalle sue conoscenze , ma fa ipotesi interessanti e profonde,
condizionate dalla sua carenza di fisica quantistica; i ricercatori ‘’LIBERI’’ che
lavorano alla frontiera delle frontiere hanno dimostrato come nello stato
‘’Meditativo’’ si potenziano e si nutrono tutti i piani di Realtà più elevati della
Coscienza (nel senso della Brennan) e in pratica si AMPLIANO LE PORTE
DELLA PERCEZIONE Sensoriale Ordinaria e soprattutto STRAORDINARIA,
quindi incluse le ESP E LE HSP.
Abbiamo trattato in questo capitolo specifico ‘’esperimenti’’ condotti da equipe di
ricercatori, rigorosi e documentati, su due aspetti fondamentali di tutti i temi
proposti :
--- Autoguarigione
--- Guarigione a distanza
Sarò ‘’provocatorio’’ fino alla fine, ma devo assolutamente riflettere sulla amara
costatazione che tutto questo è molto indigesto alla classe medica, perché le
incredibili ‘’potenzialità’’ di guarigione minano alla base l’impalcatura costruita
magistralmente dalle case farmaceutiche sull’uso spudoratamente esagerato di
farmaci, a volte inutili, sicuramente tossici e dannosi, con eccezioni specifiche e
particolari; ma non meno danni fanno i fautori di terapie alternative, poco rigorosi e
spesso non documentati, che finiscono col vendere soltanto ‘’un altro prodotto’’,
condito da frasi roboanti, ignoranza crassa, che fa leva sulla disperazione e sulla
speranza di ‘’creduloni’’ pronti sempre a seguire ‘’PIFFERAI’’ e falsi profeti.
La parte finale sarà una carrellata delle principali Medicine Alternative, con
l’intento di darne una visione rigorosa, storica e scientifica, avvalendoci delle più
recenti conquiste della fisica quantistica.
212
13
Emoto e Radin : Entanglement
Pensiero/cristalli di acqua
Roger Nelson e Dean Radin si sono occupati molto di esperimenti e studi su
fenomeni naturali e artificiali che riguardano la possibilità che gruppi di persone
riescano a produrre potenti effetti locali sull’ambiente naturale, fisico e umano; il
‘’desiderio’’ collettivo di una comunità o un gruppo di persone che hanno un
legame e un sentimento emotivo intenso ‘’condiviso’’ riescono a inviare questa
‘’INTENZIONE’’ ed a produrre modifiche nella MATERIA fisica.
Dean Radin era interessato alle affermazioni del giapponese Masaru Emoto
secondo cui la struttura dei cristalli dell’acqua è INFLUENZATA dalle
‘’emozioni’’ positive e negative; Emoto asseriva di aver eseguito centinaia di
esperimenti che dimostravano che anche un'unica parola di intento ‘positivo’ o
‘negativo’
( anche
scritta davanti ad un bicchiere d’acqua) cambia
l’organizzazione interna dell’acqua; quella sottoposta all’intento ‘positivo’ (sei
chiara e pura) quando viene congelata pare sviluppi una
SPLENDIDA
STRUTTURA cristallina estremamente complessa; laddove la struttura dell’acqua
esposta alle emozioni ‘negative’ ( sei schifosa) diviene casuale, disordinata,
persino grottesca; i risultati positivi secondo lui avevano luogo con i sentimenti
d’amore o gratitudine.
Radin effettuò un esperimento ‘’ a doppio cieco’’ provocatorio : collocò due
boccette di acqua in una stanza schermata del suo laboratorio presso l’istituto di
Scienze Noetiche in California; nel frattempo, ad un gruppo di duemila
partecipanti ad una conferenza di Emoto, in Giappone, veniva ‘’mostrata’’ una
foto delle boccette e veniva richiesto di inviare una
‘’preghiera’’ di
gratitudine. Quindi Radin congelò sia l’acqua contenuta in quei flaconi sia i
campioni dell’acqua di controllo proveniente dalla stessa fonte << che NON era
stata esposta alle preghiere >> , e mostrò i cristalli risultanti ad una giuria di
volontari indipendenti; egli si era accertato che lo studio fosse ‘’a doppio cieco’’ ,
di modo che né lui né i suoi volontari avessero la minima idea di quali cristalli
fossero stati oggetto della preghiera e quali no.
Un numero enorme, statisticamente significativo, di giudici volontari concluse che
l’acqua a cui erano state trasmesse le INTENZIONI POSITIVE aveva formato la
struttura cristallina notevolmente più gradevole dal punto di vista estetico.
Questo esperimento rispondeva anche ad alcune altre domande : suggeriva che
non era tanto la dimensione del gruppo ad essere importante, quanto piuttosto
l’INTENSITA’ della concentrazione; qualunque gruppo, per quanto piccolo,
esercitava un effetto purchè i suoi membri fossero presi da una ATTENZIONE
213
ESTATICA ; il potere del pensiero di massa dipende non da un effetto soglia ben
definito dal numero ma dipende da molti fattori, sicuramente legati alla
‘’intensità’’ dei singoli intenti , ma soprattutto dalla ‘’focalizzazione’’.
L’ipotesi più probabile, a mio avviso, è sempre quella che il potere dell’
INTENZIONE fa entrare in RISONANZA EMPATICA le menti di tutti i
partecipanti che fanno aumentare l’ordine nello stato fondamentale del Campo
del Punto Zero ( la COERENZA ) : i meccanismi di ENTANGLEMENT SONO
COSI’ MAGGIORMENTE ‘’ATTIVATI’’ nell’Universo Olografico di Pribram
e Bohm.
Vedremo in seguito i dettagli di questo fenomeno in chiave ‘’Energetica’’ ,
precisamente come le Energie Sottili vengano immagazzinate dall’acqua e la loro
informazione associata, chiamata ‘’Caratteristica Vibratoria’’ possa attivare
processi basati sulla ‘’Biorisonanza’’ e diventare così i meccanismi di base di
terapie Energo-Vibrazionali per il mantenimento della Salute e la Guarigione.
214
14 -- Il Ruolo delle emozioni nell’Entanglement
mente/corpo. Pert : Entanglement fra peptidi e
organismi
Alla fine degli anni Ottanta una studiosa di neuroscienze, Candace Pert , e alcuni
suoi colleghi del Maryland Institute of Mental Health, identificarono in un gruppo
di molecole, i peptidi, i messaggeri molecolari che facilitano le comunicazioni fra
sistema nervoso e sistema immunitario.Pert ed i suoi colleghi hanno scoperto che
questi messaggeri interconnettono tre sistemi distinti – il sistema nervoso, il
sistema immunitario e il sistema endocrino – in una singola rete ( Entanglement fra
peptidi e organismo umano). Secondo la concezione tradizionale, questi tre sistemi
sono separati ed hanno funzioni diverse.Il sistema nervoso, costituito dal cervello e
da una rete di cellule nervose che attraversa tutto il corpo, è la sede della memoria,
del pensiero e delle emozioni.Il sistema endocrino, costituito dalle ghiandole e
dagli ormoni, è il principale sistema di regolazione dell’organismo, che controlla ed
integra varie funzioni corporali.Il sistema immunitario, costituito dalla milza, dal
midollo osseo, dai nodi linfatici e dalle cellule immunitarie che circolano
nell’organismo, è il sistema di difesa del corpo, responsabile dell’integrità dei
tessuti e adibito al controllo della cura delle ferite e dei meccanismi di riparazione
dei tessuti.A questa separazione dei tre sistemi corrispondono tre distinte discipline
per il loro studio : le neuroscienze, l’endocrinologia e l’immunologia; tali
separazioni concettuali non sono altro che una deformazione storica(dovuta al
riduzionismo,alla frammentazione,alla divisione in compartimenti stagni
indipendenti) che non può essere mantenuta; secondo Candace Pert , i tre sistemi
devono essere considerati come parti di un'unica rete psicosomatica di un sistema
più ampio.
(*) C. Pert fa una sintesi mirabile, con un approccio scientifico e
spirituale allo stesso tempo, tra corpo, mente, emozioni e spirito. Si domanda : in
che modo i pensieri e le ‘’EMOZIONI’’ influiscono sulla nostra salute? Che ruolo
hanno nel processo della guarigione ? Le tre aree delle Neuroscienze, dell’
Endocrinologia e dell’ Immunologia sono unite fra loro e vanno studiate in un
unico contesto, supportato da correlazioni sociali e ambientali. Il concetto primario
ed essenziale è che la Coscienza, la Mente, la Psiche, lo Spirito, l’Anima creano la
‘’NOSTRA’’ Realtà; la Mente diventa Materia, i nostri pensieri precedono il corpo
fisico e non il viceversa. Le EMOZIONI sono il contenuto informativo che viene
trasmesso nella ‘’Rete Psicosomatica’’ , in un processo al quale partecipano i vari
sistemi,
organi
e
cellule
del
corpo
umano.
I peptidi, più opportunamente chiamati ‘’neuropeptidi’’ (una famiglia di
215
sessanta/settanta macromolecole), furono studiati originariamente in altri contesti,
attribuendo loro nomi diversi : ormoni, neurotrasmettitori, endorfine, fattori di
crescita e così via.Ci vollero molti anni per giungere a riconoscere che essi
costituiscono un'unica famiglia di “messaggeri molecolari”.Questi messaggeri
sono brevi catene di amminoacidi che si attaccano a recettori specifici; i recettori si
trovano in abbondanza su tutte le cellule del corpo; collegando fra loro le cellule
immunitarie, le ghiandole endocrine e le cellule del cervello, i peptidi formano una
rete psicosomatica che si estende in tutto l’organismo.I peptidi sono la
manifestazione biochimica delle emozioni; hanno un ruolo fondamentale nel
coordinare le attività del sistema immunitario; collegano ed integrano le attività
mentali, emozionali e biologiche. Nei primi anni Ottanta alcuni scienziati
scoprirono che un tipo di neurotrasmettitori—le endorfine – che si pensava fossero
prodotti solo nel cervello, sono prodotti anche nelle cellule del sistema
immunitario; mentre veniva identificato un numero sempre maggiore di recettori di
peptidi , risultò che in pratica tutti i peptidi conosciuti sono prodotti nel cervello e
anche in varie parti del corpo.Nel sistema nervoso i peptidi vengono prodotti nei
neuroni e si spostano quindi lungo gli assoni per essere immagazzinati in piccole
sfere poste alle estremità degli assoni, dove restano in attesa dei segnali appropriati
per il loro rilascio; questi peptidi giocano un ruolo fondamentale per le
comunicazioni in tutto il sistema nervoso.Tradizionalmente si riteneva che il
trasferimento di tutti gli impulsi nervosi avvenisse attraverso spazi, chiamati
“sinapsi” , fra neuroni adiacenti; ma questo meccanismo si è rivelato di importanza
limitata, essendo utilizzato soprattutto per la contrazione muscolare.La maggior
parte dei segnali che provengono dal cervello sono trasmessi tramite i peptidi
emessi dai neuroni; attaccandosi a recettori lontani dai neuroni in cui sono prodotti,
questi peptidi agiscono in tutte le parti del corpo.Nel sistema immunitario, non solo
i globuli bianchi possiedono recettori per tutti i peptidi , ma producono essi stessi
dei nuovi peptidi; questi controllano gli andamenti migratori delle cellule del
sistema immunitario e tutte le loro funzioni vitali.Un altro aspetto affascinante della
rete psicosomatica da poco individuata è la scoperta del fatto che i peptidi
rappresentano la manifestazione chimica delle emozioni.
Gran parte dei peptidi , se non tutti, alterano il comportamento e gli stati dell’umore
, e oggi gli scienziati ipotizzano che ciascun peptide possa suscitare una singola
“tonalità” emotiva; il gruppo completo di sessanta o settanta peptidi costituiscono
forse un linguaggio universale delle emozioni.Se fosse vero che ciascun peptide fa
da mediatore per un particolare stato emotivo, significherebbe che tutte le
percezioni sensoriali, tutti i pensieri e , di fatto tutte le funzioni dell’organismo
sono modulati dalle emozioni, poiché tutti richiedono i peptidi; in effetti gli
scienziati hanno osservato che i punti nodali del sistema nervoso centrale, sono
ricchi di recettori di peptidi che filtrano le percezioni sensoriali e stabiliscono un
ordine di priorità.
216
Una conseguenza di tutto ciò è che la “Cognizione” è un fenomeno che si estende
in tutto l’organismo, inteso come SISTEMA, operando per mezzo di un intricata
rete chimica di peptidi che integrano le nostre attività mentali, emozionali,
biologiche,spirituali,neuropsichiche.
217
15 – Lipton. I pensieri alterano il DNA :
Entanglement fra le cellule del corpo
Bruce Lipton, Biologo, dimostra che << ciò in cui crediamo determina CIO’ CHE
SIAMO >> , e non è il nostro DNA ( Codice Genetico ) a determinare la nostra
VITA e la nostra dalute, ma è proprio il contrario : è la nostra VITA e i nostri
PENSIERI che determinano e modificano il nostro DNA.
E’ una grande rivoluzione Copernicana che ci libera dalla prigionia del Destino ,
predeterminato e indipendente dalla nostra volontà.
Lipton dimostra in modo inoppugnabile che l’ ambiente, i nostri pensieri e le nostre
esperienze ( e quindi i nostri VALORI CULTURALI ) “determinano” ciò che
siamo, il nostro corpo ed ogni aspetto della nostra VITA.
Ogni cellula del nostro corpo può essere paragonata ad un essere INTELLIGENTE
, dotato di “Intenzionalità” e “scopo” , in grado di sopravvivere autonomamente,
il cui “Cervello” è costituito dalla “membrana”.
Questa scoperta porta ad una conclusione sbalorditiva : i Geni NON controllano
la nostra Biologia, invece è l’Ambiente ad influenzare il comportamento delle
cellule; i meccanismi con cui le cellule governano la propria fisiologia e il proprio
comportamento, sono controllati dall’ AMBIENTE FISICO ed ENERGETICO
con cui la VITA della cellula interagisce, e NON dai suoi Geni !!!
<< E’ la “Consapevolezza” che una cellula individuale ha dell’ Ambiente, e non
i suoi Geni, che mette in moto i MECCANISMI della VITA >>
<<IL PENSIERO MODIFICA IL NOSTRO DNA ED OGNI NOSTRA
CELLULA>>
Ogni essere umano è costituito da circa 50 trilioni di cellule, se ogni cellula
individuale è controllata dalla propria
“ CONSAPEVOLEZZA
dell’
AMBIENTE, la stessa cosa vale per l’ ESSERE UMANO composto da miliardi di
cellule; così come avviene per una cellula individuale, il carattere della nostra
VITA non è determinato univocamente dai nostri geni ( che dànno solo
“predisposizioni” ), ma dalle RISPOSTE agli STIMOLI “Ambientali” che
azionano la Vita di tutti i giorni; dalle nostre CONOSCENZE , dai nostri
PENSIERI ( che sono conformi ai nostri VALORI CULTURALI).
Si dimostra inadeguato e limitato il grande dogma della Biologia : cioè che la
VITA sia controllata dal Codice Genetico.
<< Si può cambiare la propria VITA “cambiando”
CONVINZIONI” >> come chiaramente ha detto Gandhi .
le proprie
“
218
La convinzione di essere fragili macchine biochimiche controllate dai nostri Geni,
cede il passo alla comprensione del fatto che siamo potenti CREATORI della
nostra VITA , con i nostri pensieri e le nostre conoscenze.
La struttura e la ‘funzione’ degli organismi biologici sono strettamente
“Interconnesse” : nella struttura della cellula sono racchiusi i segreti delle sue
funzioni.
La struttura e la funzione della doppia elica del DNA ( il materiale di cui sono
composti i geni ) sono responsabili dei caratteri fisici di partenza, ma vedremo che
NON lo sono delle nostre EMOZIONI e dei nostri COMPORTAMENTI.
I Geni non possono “accendersi” e “spegnersi” da soli, ovvero non entrano in
funzione da sé, automaticamente; DEVE esserci qualcosa nell’ambiente “che
innesca l’attività genetica” ( questo fatto è stato gia confermato dalla ricerca più
avanzata ).
Quasi tutte le cellule che compongono il nostro corpo sono simili ad “AMEBE” (
organismi individuali che hanno sviluppato una strategia di “Cooperazione”
finalizzata alla reciproca sopravvivenza).
Gli esseri umani sono soltanto la conseguenza della “coscienza amebica
collettiva” ; vedremo come tutte queste cellule sono in vario modo ENTANGLED ,
cioè sono “interconnesse” e unite da legami istantanei che , tramite meccanismi
NON LOCALI, comunicano tra loro come se fossero guidate da un sapiente
“Orchestratore” : l’ambiente interagisce con le nostre cellule e le MODIFICA .
Come una nazione riflette le caratteristiche dei suoi cittadini; ogni essere umano
riflette le caratteristiche e la natura fondamentale delle comunità cellulari di cui è
composto, le quali a loro volta rispecchiano l’ AMBIENTE
nel quale
interagiscono.
MILIONI DI PERSONE ATTRIBUISCONO I LORO PROBLEMI DI
SALUTE
SEMPLICEMENTE
ALL’INEFFICIENZA DEI
LORO
MECCANISMI FISIOLOGICI E BIOCHIMICI E NON VOGLIONO CAPIRE
CHE E’ INVECE UNA COMBINAZIONE DI CAUSE ‘‘MENTALI’’ ,
‘’FISICHE’’ , ‘’ EMOTIVE’’ E ‘’SPIRITUALI’’ .
Lipton: La mia nuova comprensione della ‘’Natura della Vita’’ contraddice una
convinzione della Scienza ufficiale che viene trasmessa ancora agli studenti di
Medicina, la convinzione che la Medicina Allopatica ‘’sarebbe’’ l’unica che può
meritare di essere presa in seria considerazione nello studio della
‘’GUARIGIONE’’ dell’uomo. Ma oggi è possibile fondare una scienza ed una
filosofia della medicina alternativa, basata su rigorosi esperimenti di Fisica
Quantistica e sulla saggezza ‘’spirituale’’ delle culture popolari antiche.
219
16 - Endorfine e sistema immunitario
La felicità non è qualcosa di vago ed impreciso, a livello biofisiologico, una
sensazione nebulosa e poco concreta, ma l’effetto di un flusso corretto di
‘’ENDORFINE’’ nel nostro corpo.
Le ‘endorfine’ sono sostanze naturali sintetizzate dall’organismo umano, sono
esattamente ‘’morfine endogene’’ : un gruppo di peptidi di catena corta, cento
volte più potenti della morfina artificiale; sono distribuite in modo diseguale nel
sistema nervoso ed in stretta relazione con i recettori oppiacei.
Le endorfine sono presenti nelle buone e nelle cattive azioni e in numerosi aspetti
del nostro comportamento; quello che la tradizione ci propone come ‘’morale’’
quasi sempre ha un corrispettivo nel nostro bioorganismo.
I nostri stati d’animo, le nostre fobie, le nostre manìe, i nostri capricci, sono
strettamente legati con l’equilibrio ed il flusso di endorfine ; naturalmente ‘’a
doppio senso’’ : vi è cioè un continuo ‘biofeedback’ di controllo e influenza
reciproca.
Ecco perché è interessante vedere come agiscono le endorfine e che cosa succede
nel nostro corpo : ‘’quando’’ vengono sintetizzate ed in ‘quali’ condizioni.
Inoltre le endorfine sono correlate ai ‘’meccanismi di difesa’’ : è possibile che i
massaggi o le carezze che ci portano piacere, contribuiscano in modo notevole ad
alleviare molte malattie; OGNI VOLTA CHE PROVIAMO ‘’PIACERE’’ è sicuro
che sono state messe in gioco le endorfine; i momenti felici, che tutti abbiamo
sperimentato e che spesso ricordiamo come qualcosa di molto speciale,
corrispondono biologicamente ai momenti in cui il nostro corpo le sta
sintetizzando; secondo me la sequenza temporale è questa : noi siamo felici perché
appagati o gratificati da una cosa che ‘’CI PIACE’’ , il nostro organismo produce
PIU’ ENDORFINE DEL NORMALE , allora segue che la loro presenza ci fa
sentire BENESSERE , assenza di dolore alcuno , pertanto siamo ancor più felici.
In tal modo la nostra mente, ma tutto il nostro essere, è pervaso da una misteriosa
sensazione di felicità e completezza, sentiamo che il prossimo non è distinto da noi
e lo dobbiamo amare perché STIAMO AMANDO NOI STESSI ! La conclusione
è banale : per quanto ci è possibile dobbiamo fare quotidianamente attività
‘’GRATIFICANTI’’ oppure educare la nostra mente , il nostro carattere, che
‘’tutto’’ quello che facciamo e’ gratificante; questo è l’ atteggiamento dei ‘santi’
autentici , dei monaci tibetani, dei santoni indiani, di tutti i ‘’mistici’’ di ogni
epoca storica e di ogni tradizione culturale; il problema è ‘’COME’’ si raggiunge
questa condizione di BEATITUDINE.
220
– POTENZIARE IL SISTEMA IMMUNITARIO
<< Basta medicine ! Si deve potenziare il sistema Immunitario,poi ci pensa lui
a guarire il nostro corpo >>
Un buon stato di salute raramente si raggiunge per caso; si può far risalire
qualsiasi malattia ad un disturbo biochimico e lo squilibrio può essere causato
da uno qualunque dei fattori la cui combinazione produce la malattia stessa :
agenti infettivi, cause genetiche, veleni dell’ambiente, intossicazioni, conflitti
‘emozionali’ e un intera schiera di altri potenziali nemici.
Tradizionalmente l’Immunologia siè interessata delle difese contro i microbi che
causano la malattia, ma i progressi sono stati tali che oggi i confini si sono estesi
sino a comprendere lo studio dei metodi con cui il corpo affronta i problemi di
concerto con la mente.
Il LEGAME tra la condizione del Sistema Immunitario, la dieta, lo squilibrio
ambientale, lo stato ‘emotivo’ e tutti i problemi connessi all’interazione
mente/corpo , adesso è conosciuto dai medici più evoluti; oggi viene
considerato prioritario lo stile di vita per migliorare l’attività mentale, fisica,
l’umore, il comportamento emotivo, la componente ‘’spirituale’’.
Proprio come noi siamo quello che mangiamo, beviamo e respiriamo, siamo
anche quello che facciamo e pensiamo, siamo i nostri sentimenti ,le nostre
passioni emotive , i nostri valori culturali : la nostra mente e il nostro corpo si
‘’nutrono’’ di tutto quanto esprime il nostro ‘ESSERE’ , pertanto sono
responsabili sia della nostra salute che delle nostre patologie o ci aiutano a
mantenere un benessere duraturo.
CONTROLLANDO IL POTERE DEI NOSTRI PENSIERI evitiamo al sistema
immunitario di approntare un coraggioso esercito pronto per la battaglia contro
la malattia, che deve essere affrontata sempre con un approccio ‘’olistico’ , il
corpo , la mente, le emozioni e lo spirito sono integrati e interconnessi
ineluttabilmente e si controllano e influenzano reciprocamente.
Si è visto che è possibile aumentare la grandezza del timo e persino il numero
dei linfociti T, grazie all’aiuto del nostro atteggiamento ‘’mentale’’. Viceversa
le persone che conducono una vita poco sana e che coltivano pensieri negativi
diventano più soggette alle malattie, perché il loro modo di pensare e di vivere
può essere così devastante nei confronti dell’organismo più di quanto lo siano
l’inquinamento ambientale e gli additivi alimentari; è possibile insegnare al
nostro sistema immunitario a diventare più efficiente con atteggiamenti
‘positivi’; viceversa rimuginare continuamente sui problemi e sulle ansie causa
solo malessere e porta, inevitabilmente, come conseguenza ad un indebolimento
del sistema immunitario e alla comparsa dei più svariati sintomi di malessere.
221
I sentimenti di invidia, aggressività, odio, ostilità, vendetta, rabbia e colpa ,
indeboliscono il sistema immunitario. Inoltre si deve essere capaci di perdonare
se stessi come si fa con gli altri : il sentimento del perdono è un elemento
determinante
nell’aumento
delle
difese
immunitarie;
parimenti
spossatezza,perdita di interesse o di entusiasmo e noia sono considerati forti
‘’soppressori’’ immunitari.
Si deve ribadire all’infinito che i nostri pensieri devono essere cambiati per
rendere l’ambiente che ci circonda meno ostile, e far sì da esaltare sentimenti ed
emozioni ‘’positive’’ in modo da rafforzare il sistema immunitario.
SANE ABITUDINI PER MIGLIORARE IL SISTEMA IMMUNITARIO
--- Alimentazione equilibrata : cruditè, verdure, tutti i prodotti della terra,
cereali, latte, mele, legumi, pasta e riso integrali, pesce.
--- Aria, acqua, Sole, NATURA, BOSCHI, Piante fiori, animali, integrazione
totale con tutto il creato, verso una coscienza ‘’planetaria’’.
--- Esercizio fisico, passeggiate in campagna e nei boschi, in montagna e nei
laghi.
--- Visualizzazioni Spirituali, Amore in tutte le sue forme, essere sognatori
idealisti e concreti realisti allo stesso tempo.
--- Accettare la malattia, non opporsi, ma credere nella guarigione.
--- Volersi bene, non cambiare la propria fisionomia artificialmente, ripetersi
sempre ‘’mi amo’’.
--Visione ottimistica e positiva, NON rimpiangere nulla e fare sempre
‘’progetti’’.
--- Esprimere in tutti i modi la ‘’Forza Vitale’’ con continui ‘atti di volontà’,
non lamentarsi MAI , ogni giorno RINGRAZIARE l’Universo Divino.
--- Celebrare sempre l’Unione con gli altri e con tutto ciò che ci circonda; non
‘’separare’’ nulla da tutte le cose, ogni cosa è una parte dell’UNIVERSO.
--- NON RIMUGINARE SUI PROBLEMI
--- Amare il proprio lavoro e crearsi sempre hobby e interessi interessanti.
--- Non abusare dei farmaci e non usare MAI antidepressivi.
--- Non sentirsi soli e non amati.
--- Avere un credo ‘religioso’ , ‘filosofico’, ‘ideologico’ o ‘scientifico’.
--- NON FUMARE.
--- Non trascorrere la vita in atmosfere noiose e lugubri.
--- Fare sempre nuove amicizie interessanti.
--- Esprimere sempre i propri sentimenti, passioni e le EMOZIONI.
--- Non irritarsi facilmente : LA VITA E’ BELLA …COMUNQUE
222
17 - MEDICINA INTEGRATA : P.N.E.I.
Anche se non entriamo nei dettagli diciamo subito che ,grazie alla diffusione di
Francesco Bottaccioli, questo è il primo e più importante tentativo fatto all’interno
della medicina e dai medici stessi di operare una ‘’grande connessione’’ e
configurarla in una scienza che studia i rapporti tra psiche, sistema nervoso,
sistema endocrino e sistema immunitario; tematiche nate negli anni 60 e recepite in
Italia negli anni 90, e solo da studiosi e ricercatori. Le ricerche avanzate hanno
ormai dimostrato in modo chiaro e inequivocabile che il cervello può influenzare il
sistema immunitario, e che quest’ultimo a sua volta i suoi effetti sul sistema
nervoso; sono state anche descritte le modalità con cui avviene questo ‘dialogo’ :
sono proprio delle piccole molecole, i neuropeptidi, che vengono rilasciate e
captate sia dalle cellule nervose sia da quelle immunitarie ed endocrine.Il lavoro
divulgativo di Bottaccioli è encomiabile, rappresentando una vera ‘’rivoluzione’’ ,
relativamente al campo della medicina italiana, intanto come primo punto di
incontro tra la medicina organica tradizionale e la medicina ‘’psicosomatica’’, e
soprattutto nella nuova capacità di interpretare vecchie malattie e nel suggerire
terapie più appropriate. Detto questo mi stupisce e mi fa inorridire una frase del
libro di Bottaccioli : << La materia è lentamente cresciuta e oggi nelle Università
più avanzate si comincia ad insegnare >> ; riferita al 2003, fa sorridere perché
innanzitutto non è lentamente cresciuta, al contrario vi è un enorme lavoro di
ricerca specie in Università americane, ma non solo; inoltre è ancora fuori dai corsi
tradizionali ma viene proposta in seminari particolari e post-laurea, alla stessa
stregua di una ulteriore ‘specializzazione’ , quando invece è una vera rivoluzione
concettuale ed una nuova ‘visione’ della medicina , della terapia e del malato;
come sarà bene sintetizzato alla fine del capitolo a proposito di Wilber. Infine deve
fare un appunto severo e preciso all’autore Bottaccioli : la bibliografia è
limitatissima e provinciale , spero proprio che non rispetti i riferimenti e gli studi da
cui si trae tutto il corpo di conoscenze descritte; è inaudito come non si faccia
alcun cenno quanto meno a studiosi di fama internazionale e premi Nobel che
hanno dato un contributo preciso e costruttivo alla crescita di questa nuova visione
della medicina; chiunque può confrontare l’enorme elenco bibliografico della
‘’divulgatrice’’ Linne McTaggart nei suoi libri straordinari, per rendersi conto di
quanto arretrati siano i medici italiani; neanche una riga per Candace Pert che con
il suo ‘’Molecole di Emozioni’’ dà una svolta straordinaria nella concezione
della malattia, una vera pietra miliare, senza contare le decine e decine di studiosi
che io nel corso di questo libro cito quali riferimenti puntuali , rigorosi e
determinanti.
223
- PSICONEUROENDOIMMUNOLOGIA
Anche se non entriamo nei dettagli diciamo subito che ,grazie alla diffusione di
Francesco Bottaccioli, questo è il primo e più importante tentativo fatto all’interno
della medicina e dai medici stessi di operare una ‘’grande connessione’’ e
configurarla in una scienza che studia i rapporti tra psiche, sistema nervoso,
sistema endocrino e sistema immunitario; tematiche nate negli anni 60 e recepite in
Italia negli anni 90, e solo da studiosi e ricercatori. Le ricerche avanzate hanno
ormai dimostrato in modo chiaro e inequivocabile che il cervello può influenzare il
sistema immunitario, e che quest’ultimo a sua volta induce effetti sul sistema
nervoso; sono state anche descritte le modalità con cui avviene questo ‘dialogo’ :
sono proprio delle piccole molecole, i neuropeptidi, che vengono rilasciate e
captate sia dalle cellule nervose sia da quelle immunitarie ed endocrine.Il lavoro
divulgativo di Bottaccioli è encomiabile, rappresentando una vera ‘’rivoluzione’’ ,
relativamente al campo della medicina italiana, intanto come primo punto di
incontro tra la medicina organica tradizionale e la medicina ‘’psicosomatica’’, e
soprattutto nella nuova capacità di interpretare vecchie malattie e nel suggerire
terapie più appropriate. Detto questo mi stupisce e mi fa inorridire una frase del
libro di Bottaccioli : << La materia è lentamente cresciuta e oggi nelle Università
più avanzate si comincia ad insegnare >> ; riferita al 2003, fa sorridere perché
innanzitutto non è lentamente cresciuta, al contrario vi è un enorme lavoro di
ricerca specie in Università americane, ma non solo; inoltre è ancora fuori dai corsi
tradizionali ma viene proposta in seminari particolari e post-laurea, alla stessa
stregua di una ulteriore ‘specializzazione’ , quando invece è una vera rivoluzione
concettuale ed una nuova ‘visione’ della medicina , della terapia e del malato;
come sarà bene sintetizzato alla fine del capitolo a proposito di Wilber. Infine deve
fare un appunto severo e preciso all’autore Bottaccioli : la bibliografia è
limitatissima e provinciale , spero proprio che non rispetti i riferimenti e gli studi da
cui si trae tutto il corpo di conoscenze descritte; è inaudito come non si faccia
alcun cenno quanto meno a studiosi di fama internazionale e premi Nobel che
hanno dato un contributo preciso e costruttivo alla crescita di questa nuova visione
della medicina; chiunque può confrontare l’enorme elenco bibliografico della
‘’divulgatrice’’ Linne McTaggart nei suoi libri straordinari, per rendersi conto di
quanto arretrati siano i medici italiani; neanche una riga per Candace Pert che con
il suo ‘’Molecole di Emozioni’’ dà una svolta straordinaria nella concezione
della malattia, una vera pietra miliare, senza contare le decine e decine di studiosi
che io nel corso di questo libro cito quali riferimenti puntuali , rigorosi e
determinanti.
224
18- TERAPIE ENERGO-VIBRAZIONALI
a) Cleanenergy di Zamperini
Roberto Zamperini merita la palma del ‘’migliore’’, finalmente uno studioso e
sperimentatore che analizza con rigore un argomento delicatissimo, da altri
adoperato a sproposito e senza cognizioni di causa, si può salvare il solo Vinardi
(che è un ingegnere e fisico).
Le ‘’Energie Sottili’’ sono intorno a noi e dentro di noi, guidano il nostro
corpo e la nostra mente; Zamperini ha descritto in maniera mirabile l’Aura ed i
Chakra, realizzando una mappa dettagliata dell’Anatomia e Fisiologia
‘’Sottile’’ umana.
La sua opera è non solo terapeutica ma permette l’espansione della conoscenza
di sé e dei propri talenti, la sintonia con il prossimo e con la Natura, consente di
ritrovare il proprio modo di essere in relazione al Tutto.
Possiamo schematizzare ed elencare i concetti base che ha sviluppato e chiarito
con analisi dettagliate :
--- Come funzionano i ‘’Campi di Energia Vitale’’, i Chakra e la Energie Sottili
in funzione della guarigione.
--- Come circola l’Energia Sottile nel nostro organismo.
--- Cosa sono praticamente i Corpi Sottili.
--- Cosa sono le rivoluzionarie Energie di trasmutazione in chiave terapeutica.
--- Come le cellule comunicano attraverso le Energie Sottili.
--- Come funziona la difesa energetica dell’organismo e come potenziarla col
riequilibrio energetico.
Bisogna notare che non è presente alcun cenno di Fisica Quantistica, va
perdonato perché è uno Statistico di formazione, quantomeno non ne parla a
sproposito.
Fa un ottimo riferimento a Sheldrake, Reich e Rae, euforicamente
considerandoli ‘esaustivi’ , senza tener conto quantomeno di Bohm e Pribram,
di Jung e Brennan, ma è di gran lunga il migliore studioso italiano di Energie
Sottili e terapie Energo-Vibrazionali.
Zamperini fa una ricostruzione storica dettagliata, mostrando come sia possibile
trovare concetti come ‘’Energia Universale’’ , forza vitale, corpo energetico ed
equivalenti all’accezione moderna di ‘’Energia Sottile’’ in moltissime medicine
225
popolari e tradizionali ed in molte discipline esoteriche e mistiche, la cui
funzione era rivolta alla guarigione.
Fra queste le tribù aborigene d’Australia e i pellerossa d’America avevano doti
di ‘intuizione’, chiaroveggenza, telepatia e radioestesia come altre raffinate
forme di percezione di Energia, che oggi avremmo attribuito a precise e
profonde capacità di percezione extrasensoriale ESP e HSP.
Nelle Hawaii i Kahuna avevano una sofisticata concezione dell’uomo che già
consideravano come un essere dalle dimensioni fisiche, mentali, emozionali e
spirituali; la loro medicina era una integrazione straordinaria biopsicoenergetica
e spirituale; naturalmente erano le ‘’tecnologie’’ ad essere approssimate.
Anche gli Egiziani conoscevano il ruolo delle ‘’bioenergie’’ e avevano il
concetto di Aura per esprimere la natura energetica e spirituale dell’uomo; allo
stesso modo i greci, gli ebrei, i Sufi e altri popoli a loro affini.
Lo Yoga indiano e cinese raggiunse elevatissime conoscenze sugli organismi
viventi, nei riguardi dell’aspetto energetico, ancora oggi attualissime; in
particolare la medicina cinese individuò i centri energetici, i meridiani, le nadi e
le aure gia quasi 5000 anni fa.
L’Ayurveda basava ,tra l’altro, la cura nel fondamentale ‘riequilibrio’’
energetico, riportare cioè le energie che circolano nel corpo al flusso normale ed
efficace.
Si potrebbe continuare ancora, scopriremmo come i saggi antichi e le culture
popolari avevano individuato la chiave di lettura della ‘guarigione’ nel
principio che solo negli ultimi anni è stato rivalutato dagli studiosi più aperti e
profondi : l’uomo deve essere in pace con l’intero suo essere fisico, mentale,
emozionale e spirituale, e deve essere in perfetto equilibrio con il suo ambiente
naturale, familiare, sociale in una coscienza ‘’planetaria’’ , sentendosi parte di
un ‘COSMO’ vivo e intelligente; come bene ha sintetizzato Bohm : << Ogni
cosa possiede un suo Campo di Energia che interagisce con il mare di Energia
Planetaria e lo sterminato Oceano di Energia Cosmica >>
Naturalmente tutti i ricercatori e gli studiosi hanno trovato difficoltà enormi nel
definire l’Energia Sottile , in quanto sfugge ad ogni interpretazione , se ci si
riferisce al paradigma classico , ed è inoltre impossibile a misurarsi ( allo stato
attuale NON esiste alcun strumento capace di effettuare misure dirette).
La matrice è sicuramente ‘’organico-biologica’’ , sicuramente non bisogna
assimilarla assolutamente ai campi elettromagnetici che vengono in vario modo
e sotto varie forme irradiati dal nostro organismo, anche se spesso queste
‘’Bio.energie’’ sono associate e concomitanti negli stessi fenomeni e negli
stessi organi ( e questo è un ulteriore motivo della difficoltà e della
‘’confusione’’ che i profani fanno ).
226
Uno dei termini anche adoperati per individuare l’Energia Sottile è il
‘’Bioplasma’’ : pensando ad una sostanza che permea e circonda il corpo fisico;
precisiamo che coincide con ‘’il corpo energetico sottile’’ di cui parla Barbara
Brennan; inoltre bisogna ribadire che sono entrambi sinonomi di ‘’corpo
eterico’’ ( anche se questo genera ancora più confusione) che a sua volta dagli
antichi Indiani veniva chiamato corpo ‘’Pranico’’.
L’Energia Sottile è totalmente diversa da ogni altra forma di energia conosciuta,
la cui denominazione è per contrasto indicata come ‘’densa’’; ancora a
sproposito perché farebbe pensare a qualcosa di ‘’materiale’’, invece è solo in
contrapposizione a ‘’Sottile’’; le Energie Sottili vengono individuate in base
agli effetti che producono sugli organismi viventi e soprattutto sull’uomo.
Quindi l’unico strumento sofisticato e preciso per individuare e misurare le
Energie Sottili è proprio l’uomo; infatti tutto il campo dei fenomeni paranormali
viene studiato e interpretato alla luce dell’esistenza ormai acclarata, delle
percezioni ESP e HSP (High Sensorial Perception ).
Fece scalpore l’Effetto Kirlian che permetteva di fotografare l’aura, il campo
energetico sottile umano, ma oggi studi più accurati confermano che è un mezzo
fotografico di straordinario interesse, ma si ritiene che permetta la misura della
‘’interazione’’ fra il campo energetico umano e quello prodotto dall’alta
tensione e dall’alta frequenza generato dalla macchina fotografica costruita da
Kirlian; peraltro rimane un validissimo e preciso metodo che fornisce
informazioni davvero uniche sullo stato di salute degli ‘’ESSERI VIVENTI’’.
William Tiller , ricercatore in questo campo, faceva notare come sia impossibile
osservare e misurare una manifestazione ‘’non fisica’’ con strumenti costruiti
unicamente con principi ‘’fisici’’; le energie non fisiche ( come l’Energia
Sottile ) sono di natura NON elettromagnetica, NON sonora , né
gravitazionale.
E’ stato ampiamente accertato che l’Energia sottile è una proprietà
‘universale’ : si diffonde nell’Universo ed ogni organismo vivente la assorbe
dall’ambiente esterno e la irradia continuamente verso altri soggetti ( organismi
viventi) o altri oggetti materiali.
A questo punto bisogna assolutamente fare chiarezza nel linguaggio, perché a
seguito di ricerche e studi fatti da scienziati di frontiera, la distinzione fra
oggetti animati e inanimati, fra esseri ‘’viventi’’ e ‘’non viventi’’ sembra
che non abbia più ragione di esistere; inoltre noi continuiamo ad adoperare
vocaboli come ‘irradiare’ , ‘’trasmettere’’, ‘’inviare’’ ed altri , quando abbiamo
visto nella parte terza , a seguito delle recenti scoperte ed esperimenti collegati
alla ‘’NON-LOCALITA’’ , come queste parole siano inopportune e fuorvianti,
e quindi vanno intese nel nuovo contesto.
227
Delle terapie basate sulle Energie sottili l’Omeopatia è sicuramente la più
efficace e apprezzata, ed è una chiara dimostrazione delle proprietà energetiche
dell’acqua, ma in generale di ogni sostanza; un farmaco omeopatico può essere
tanto diluito da non contenere statisticamente più neppure una molecola della
sostanza medicamentosa originaria, il punto è che il farmaco ha immagazzinato
l’informazione ‘’Vibratoria’’ ed il paziente ( o meglio il suo sistema energetico
) si deve ‘’sintonizzare’’ e quindi ‘’RISUONARE’’ sulla stessa frequenza di
vibrazione (un ‘’Campo’’ si sintonizza sulla caratteristica Vibratoria di un altro
campo tramite la ‘’RISONANZA ETERICA’’ detta anche ‘’Energetica’’ e
‘’Vibrazionale’’); in tal modo questo messaggio energetico viene recepito dai
centri energetici o chakra, dagli altri liquidi presenti nel corpo umano, dalle
cellule e dal sangue, stimolando la reazione che porta alla guarigione.
Alcuni medici americani hanno formulato una definizione che porta a unificare
molte terapie, tra le quali l’Omeopatia, la Fitoterapia, la Cristalloterapia, la
Pranoterapia, l’Aromaterapia, la Cromoterapia, lo Shiatsu, la Magnetoterapia,
l’Agopuntura, le terapie basate sulla Bioelettronica, e molte altre affini.
Tutte potrebbero essere racchiuse nella categoria : terapie ‘’VIBRAZIONALI’’
, cioè le terapie che utilizzano le Energie Sottili e le loro ‘’Vibrazioni’’ secondo
i meccanismi della ‘Biorisonanza’ , con o senza strumenti; sono caratterizzate
dall’avere poca Energia Sottile ma molte informazioni.
Le terapie
Energo-Vibrazionali (TEV) hanno invece un potenziale
‘’energetico’’ molto più alto ( a differenza delle Vibrazionali che non riescono
a superare i blocchi e le ostruzioni del paziente).
In queste terapie vi è un flusso energetico composito nel quale sono presenti
molta Energia Sottile e molte Informazioni; ma è proprio il flusso di Energia
sottile messo in essere dal flusso denso che è realmente ‘’efficace’’ ai fini
della ‘’attivazione’’ dei centri energetici del corpo umano.
Nella terapia Energo-Vibrazionale si opera esclusivamente con strumenti ,
basati sul Cleanergy assemblato da Roberto Zamperini, caratterizzati dalle
seguenti motivazioni :
--- L’uso di strumenti minimizza o annulla la possibilità di contaminazione
dell’operatore.
--- Lo strumento emette una grande quantità di Energia, indipendentemente
dallo stato di salute dell’operatore.
---
La quantità e la qualità di Energia emessa è costante nel tempo.
228
---
Le informazioni che si possono inviare al paziente sono potenzialmente
infinite : il loro numero dipende solo dalla potenza strumentale. --
b) BIOPSICOENERGETICA DI VINARDI
Viene definita come ‘’Scienza che studia le Energie biologiche e psicologiche,
la loro natura, le loro cause ed effetti e la loro correlazione con ogni tipo ti
Energie , naturali e generate artificialmente’’; potrebbe anche essere vista in un
certo qual modo come una miscellanea di Bionica, Bioenergetica, Parabiologia,
Parapsicologia, Psicobiofisica e Psicotronica ; comunque rientra nella
Radionica di recente evoluzione, ma dobbiamo dire che rappresenta anche un
completamento ed una ulteriore approfondimento, fermo restando che ancora
una volta è valido il discorso dei quadranti che farà Wilber a proposito della
Psicologia, la cui conclusione è : NON SI PUO’ ESCLUDERE NULLA.
L’obiettivo fondamentale della Biopsicoenergetica è lo studio e la conoscenza
della catena Essere Umano-Natura-Cosmo attraverso il comune denominatore
dell’Energia; in questa catena di interconnessioni reciproche l’Essere Umano è
l’ente primario di partenza e d’arrivo; a tal proposito la denominazione più
completa sarebbe sicuramente‘’Cosmobiopsicoenergetica’’ che abbrevieremo
con la sigla
CBPE; infatti in un diagramma che visualizza il principio
l’Energia è centrale e si interagisce con Cosmo, Natura e Essere Umano.
Occorre dire che Vinardi è il primo che fa assolutamente chiarezza sul concetto
di Energia; intanto riconducendolo giustamente nel campo della fisica, inoltre ne
dà una spiegazione etimologica e storica; Energia vuol dire ‘’che agisce’’ o
meglio ‘’che produce effetti’’ , nel senso proprio di ‘’attitudine potenziale a
compiere lavoro’’.
Inoltre facendo riferimento ad Einstein ci ricorda l’equivalenza di massa ed
Energia e la possibilità di trasformare continuamente l’una nell’altra : la materia
è Energia in stato di condensazione e l’Energia è materia in stato radiante; e non
bisogna tralasciare l’ipotesi affascinante di DeBroglie che associa ad ogni corpo
di massa m un onda di una determinata lunghezza d’onda e quindi ancora
Energia associata all’onda secondo la nota legge di Planck E = h f .
Un altro punto molto interessante che Vinardi focalizza è ancora sul concetto di
fenomeno, sostanza e materia riferite al corpo e mostrando il limite delle
definizioni classiche e riduttive; un fenomeno ‘’NON può essere ‘solo’ tutto
ciò che impressiona i nostri sensi ed occupa un luogo nello spazio’’; pertanto
egli mostra come questo e altri postulati ‘’materialisti’’ tipici della fisica
classica di fronte a tutti i fenomeni ‘’Energetici’’ sono fondamentalmente in
229
crisi; un ulteriore motivo per cambiare le vecchie ‘’categorie’’ per poter
comprendere i nuovi problemi.
Vinardi ribadisce ancora come sia bene riflettere sul fatto che l’identificazione
assoluta di ciò che è ‘’scientifico’’ con ciò che è ‘’misurabile’’ con strumenti è
del tutto arbitraria; è veramente inaccettabile che con questo criterio vengono
escluse branche della conoscenza fondamentali per la comprensione di fenomeni
e fatti concernenti gli esseri umani.
L’essere umano, ribadisce la CBPE, è una struttura composta dalle più
complesse e diverse energie e possiede stati superiori e spirituali ( pensiamo
sempre al modello di Barbara Brennan ) con infinite possibilità di evoluzione;
pertanto non è possibile comprendere tutta questa complessità con l’approccio
‘’scientifico’’ razionale ed ortodosso, infatti la cultura accademica esclude con
ribrezzo tutto ciò che è metafisico, spirituale o peggio ‘paranormale’; invece la
comprensione TOTALE dell’uomo dovrà comprendere e obbedire alla
TOTALITA’ dei fattori causali dai quali derivarono e derivano tutte le sue
opere in tutta la storia; naturalmente NON SI Può ESCLUDERE NULLA.
c) -- OMEOSINERGETICA DI OLIVIERO
Francesco Oliviero è medico, specialista in psichiatria ed in pneumologia; si
occupa di medicina bioenergetica,omeopatia,omotossicologia ed elettroagopuntura;
dal 2000 ha intrapreso la metodologia diagnostica e terapeutica della medicina
omeosinergetica, la quale vede l’uomo come una straordinaria sinergia di materia,
intelletto, anima, coscienza, spirito, emozioni, sentimenti, che lo fa un essere unico.
Si distingue in particolare perché offre non solo una terapia guaritrice specifica, ma
propone un totale cambiamento dello stile di vita , in accordo con i valori emersi
nell’ultimo mezzo secolo, integrando le nuove conoscenze scientifiche con le forme
terapeutiche più antiche, che sono il bagaglio ancestrale dell’umanità nel corso
della storia.
Oliviero riporta le scoperte di Masaru Emoto, ma secondo me COGLIE il punto
fondamentale della strabiliante scoperta del ricercatore giapponese, che anche
secondo me NON è la ‘’memoria dell’acqua’’; per un doveroso omaggio io
trascrivo letteralmente una parte del capitolo in questione :
<< Masaru Emoto ha creato una tecnica che consente di ammirare i molteplici
segni del linguaggio figurativo con cui l’acqua risponde a vari stimoli esterni; essa
è allo stesso tempo un ricevitore e un trasmettitore di segnali : quando viene agitata
o eccitata immagazzina ‘’informazioni’’ biofisiche e trasmette delle informazioni
230
‘’Sottili’’. Ha mostrato una differenza sostanziale tra un acqua esposta ai suoni
della musica classica o a quelli della musica ‘heavy metal’, documentata con
numerose fotografie. I cristalli di acqua sembrano dare ‘’forma’’ ai pensieri
positivi o negativi, espressi con immagini che portano diversi messaggi, come se
l’acqua volesse ‘’COMUNICARE’’ con noi e mostrarci questa comunicazione
con le innumerevoli forme attraverso il reticolo cristallino esagonale.
N.B. Secondo me è questa la scoperta più straordinaria ! L’acqua comunica e
quindi PENSA , E QUINDI HA UNA MENTE E UNA COSCIENZA !
In Giappone si ritiene che ogni parola possegga un ANIMA , per cui quando la
pronunciamo non trasmettiamo solo una combinazione di lettere, ma anche un
SIGNIFICATO e delle EMOZIONI , quindi si crea una ‘’informazione
associata’’, Quando diciamo ‘’Grazie’’ , entriamo in ‘’risonanza’’ con l’anima di
questa parola, vibriamo in armonia e sintonia con essa, e in tal modo rafforziamo il
‘campo morfogenetico’ composto dalla parola stessa (ricordiamo paragrafo 2.4 ) ,
nel quale , sotto forma di vibrazioni(frequenze associate), sono immagazzinate tutte
le informazioni relative alla gratitudine. Ogni volta che qualcuno pronuncia questa
parola, o semplicemente ‘’LA PENSA’’, il campo morfogenetico della stessa si
amplifica, e per gli esseri umani diventa più facile dire ‘’grazie’’ ed assumere
atteggiamenti di gratitudine.(Torniamo ora al paragrafo 2.9 e capiremo perché il
robot distribuisce l’acqua semplicemente quando i topolini PENSANO, cioè
desiderano l’acqua e formulano un ‘’pensiero’’, senza esprimerlo né con linguaggio
né con gesti).
L’acqua insegna che i nostri pensieri e le nostre ‘parole’ (manifestazione dei nostri
pensieri) possono trasmettere ‘’gioia’’ e felicità, oppure ‘’paura’’ ed ‘angoscia’
, e questo viene recepito dal nostro interlocutore; come è vero che rischiamo
d’ammalarci se le persone intorno a noi ripetono continuamente :<<sei un fallito,
non sai fare niente, gli altri sono migliori di te >>. Pensate cosa vuol dire tutto
questo per un bambino, che equivale ad ‘’acqua pura’’ , immagazzinerà queste
informazioni devastanti, che diventeranno vere e proprie credenze , difficili da
demolire!. Il campo morfogenetico di ogni singola parola è una sorta di
‘’Ologramma’’ , in cui ogni singola parte rispecchia la intera immagine; l’acqua
riesce a ‘’leggere’’ l’anima delle parole, entrando in risonanza con l’informazione
vibrazionale collegata (associata) con la parola stessa, per cui il cristallo di
ghiaccio fotografato permette di vedere il ‘’modello vibrazionale’’ dell’anima
delle parole o dei simboli che utilizziamo per la ricerca.Quando formuliamo un
pensiero e, ritenendolo in RISONANZA con le nostre verità(credenze), gli
conferiamo ‘’Energia’’ e lo trasformiamo in parole, questa ‘vibrazione’ viene
immagazzinata nell’acqua del nostro corpo e si manifesta intorno a noi, al livello
vibrazionale corrispondente; così noi esercitiamo un influsso sull’ambiente
circostante e viceversa. Abbiamo espresso lo stesso concetto quando abbiamo
231
mostrato, nella parte precedente, come le intenzioni o il pensiero o la mente hanno
influenza sulla materia fisica e sui tessuti biologici, quindi la ‘’alterano’’.
Emoto conferma quindi quanto già esposto in precedenza che le parole, i gesti, i
pensieri di ogni persona hanno sempre un effetto nel mondo fisico e nel nostro
corpo; se consideriamo l’Entanglement ( gli effetti della ‘’Non-località’’ )
scopriamo che questo effetto si può inviare a distanza ‘’istantaneamente’; se ancora
consideriamo l’Universo Olografico allora saremo sbalorditi che queste intenzioni
si possono inviare nel tempo a ritroso nel passato ! Basta pregare semplicemente
‘’ringraziando’’ il Signore dell’Universo, e dato che la gratitudine è un sentimento
‘universale’, se siamo ‘’consapevoli’’ della gratitudine associata al nostro
ringraziamento, allora stiamo inviando le vibrazioni collegate e attiriamo ( e questo
lo spiega la fisica quantistica) vibrazioni analoghe, per cui l’Universo ci manderà
sempre di più situazioni ed eventi che confermeranno la nostra gratitudine; in
questo senso noi, quando abbiamo bisogno , ci rivolgiamo all’Universo e
chiediamo ‘aiuto’ , e immancabilmente, se entriamo in Risonanza, l’Universo ci
aiuta, nei modi opportuni. In questo modo la fonte della nostra divinità interna
mantiene la connessione con la Coscienza Universale che permette la nostra
progressiva ‘’EVOLUZIONE’’ verso DIO. Secondo Emoto l’acqua registra la
vibrazione dell’Energia Sottile, l’acqua ci ascolta, memorizza in se stessa le
vibrazioni dei nostri pensieri e delle nostre ‘EMOZIONI’ , rispondendoci nel
linguaggio figurativo dei suoi cristalli, che fa emergere ciò che siamo e affina la
nostra ‘’CONSAPEVOLEZZA’’. In particolare , le parole di una preghiera
sviluppano una vibrazione sottile(Energia), legata ai nostri sentimenti e alle nostre
‘EMOZIONI’ collegate con esse, in grado di ‘’modificare’’ la materia del corpo;
poiché la mente e il corpo sono un unico sistema, il cambiamento delle nostre
mappe mentali (cioè delle credenze e dei paradigmi che creano le nostre esperienze
abituali), può riflettersi sicuramente sulla struttura dell’acqua del nostro organismo,
e l’informazione del ‘’Cambiamento’’ prodotto può essere trasmessa dai veloci
‘’messaggeri’’ del corpo ( i neuropeptidi di Candace Pert), al livello di tutte le
cellule, modificando la loro struttura precedente con un nuovo assetto fisico ed
emozionale ( ecco il collegamento con la biologia delle credenze di Lipton).
Masaru Emoto è convinto che i cristalli ci dicono che dovremmo essere come un
fiume in moto anzi in eterno movimento >>.
Oliviero trasforma il concetto negativo insito nel termine ‘’malattia’’ ( nel prefisso
‘mal’ di ‘’MALE’’ ) in qualcosa di positivo, in una ‘’BENATTIA’’, CHE è IL
CONCETTO CHIAVE DELLA MEDICINA OMEOSINERGETICA.
La malattia va rispettata, amata e sopportata; è una difesa, una disintossicazione, e
quindi un tentativo di ‘’autoguarigione’’ biologicamente adeguato; non esistono
malattie, ma solo ‘’BENATTIE’’ che possono essere vissute in modo sacro,
integrale e iniziatico; facendo scomparire la paura e la frustrazione, e iniziando il
232
processo di guarigione interna attraverso l’attribuzione di un senso, di un
significato e un valore alla malattia che viviamo.
Oliviero vuole arrivare alla coscienza delle persone e tutto questo lo fa facendo
riferimento all’elemento più abbondante nel pianeta e in noi stessi, l’ ACQUA , la
grande madre, che è generatrice di Vita e della nostra origine.
Pertanto propone un metodo terapeutico chiamato AREPO basato sull’acqua
informatizzata e vitalizzata; quest’ acqua è lo sviluppo pratico della teoria della
‘’Coerenza Dinamica’’ elaborata dai fisici Emilio Del Giudice e Giuliano
Preparata, quindi è una variante più semplice del metodo W.H.I.T.E.
d)-- SEMEIOTICA
BIOFISICA
STAGNARO E MANZELLI
QUANTISTICA di
Nasce come strumento nuovo di Diagnostica; infatti viene impostata dal medico
dott. Stagnaro, specialista in materia, e successivamente si avvale degli studi del
dott. Manzelli, Chimico, conoscitore di fisica quantistica ma non specialista.
E’ in qualche modo un processo di integrazione fra tre discipline e le loro
interconnessioni, basato essenzialmente sulla suddivisione delle forme di Energia
in tre aspetti sintetici :
 Energia Materia
 Energia Vibratoria
 Energia Informazione
Bisogna dire che in questo stesso contesto Vinardi e Zamperini sono stati molto più
dettagliati, documentati e rigorosi; peraltro non hanno fatto alcun cenno alla fisica
quantistica né tantomeno al contesto olografico.
Stagnaro e Manzelli fanno esplicito riferimento a Bohm, Bell e Aspect , anche se
con documentazione limitata sia storicamente che rispetto alle connessioni e le
dirette correlazioni ai meccanismi di guarigione (che io con estesa dovizia di
particolari ho descritto nella seconda e terza parte).
Io riporto questo atto di testimonianza terapeutica ‘’velleitaria’’ come ulteriore
prova che i medici affrontano a cuor leggero e con una ignoranza vergognosa le
implicazioni della fisica quantistica nella medicina, mettendo ‘’titoli’’ privi a volte
di una minima e reale consistenza; ho cercato con ricerche doviziose e accurate ma
non ho trovato traccia di principi fisici in questa terapia.
233
e) – LA MEDICINA
STEINER
ANTROPOSOFICA DI
Rudolf Steiner è il fondatore di questa medicina alternativa a cui dà un impronta
caratteristica e peculiare, trasferendovi tutto il suo patrimonio culturale e
infondendovi ogni sia pur minima parte della sua personalità poliedrica e delle
sue anime composite.
Studia Chimica, Biologia e Fisica , ma fece interessanti ricerche di Teosofia
perché cercava spiegazioni sulla Vita con un approccio filosofico, che ancora le
‘scienze morte’ (come a lui apparivano) non davano assolutamente, pertanto si
diede ad appassionate ricerche con un fervore ‘’spirituale’’ inusitato in un
uomo di scienza quale egli era comunque, anticipando di quasi un secolo
personaggi straordinari.
Vede l’uomo come punto nodale del divenire cosmico e considera la natura
dell’uomo nella sua ‘’totalità’’ di corpo, anima e spirito ed i loro rapporti
reciproci, cioè le interconnessioni, sempre a livello intuitivo e speculativo;
successivamente comprende il ruolo determinante delle emozioni, dei sentimenti
nel processo della guarigione; esalta in modo particolare la connessione
dell’uomo con la Natura, ideale simbiosi a cui non si può rinunciare per un sano
equilibrio psicofisico.
Anticipa la conoscenza del ‘’sovrasensibile’’ intuendo l’importanza dei
fenomeni paranormali; compie studi e ricerche, anche se approssimate, sull’aura
umana (quando ancora non vi è quasi alcuna conoscenza) e comprende
pienamente il ruolo e la relazione con le sensazioni, le percezioni e l’origine
delle patologie.
Le sue deduzioni non sono basate su metodi scientifici sperimentali, né su
principi originali, ma hanno la stessa impronta della Omeopatia; peraltro ai
preparati farmacologici unisce terapie come : pittura terapeutica,
musicoterapica, scultura, danza, arte della parola, euritmia ed altre analoghe che
hanno come centro l’espressione del corpo e dell’anima dell’uomo.
A seguito di una intensa ed interessante esperienza personale di educatore
sviluppa anche una ‘’pedagogia curativa’’ che ancor oggi è validissima ed è
applicata specie nei paesi dell’Europa centrale.
Anticipa di gran lunga l’approccio e la visione della Medicina Integrale di Ken
Wilber , pur non avendo la sua preparazione di psicoterapeuta , e senza avere
avuti i benefici dei fermenti culturali degli anni sessanta.
234
E’ il primo che studia in maniera sistematica le parti costitutive dell’essere
umano, ipotizzando che l’organismo completo si articola in corpo fisico, corpo
eterico, corpo astrale ed Io.
Il corpo ‘’eterico’’ si può identificare con quello che oggi si chiama ‘’corpo
Energetico’’, e Steiner lo considera anche la sede della ‘’forza Vitale’’, oltre
che la sede dell’interazione con il Campo Morfogenetico (Sheldrake) , che lui
non conosceva ma ne intuì la presenza e l’origine.
Il corpo ‘’Astrale’’ o ‘Animico’, è il corpo ‘senziente’, sede dell’intelletto,
cioè la MENTE razionale, ma anche la sede delle passioni, dei sentimenti e
delle ‘’EMOZIONI’’, oltre che della vita psichica ordinaria.
Il quarto elemento costitutivo è l ‘ IO ,che rappresenta lo stadio evolutivo
raggiunto solo dall’uomo : la facoltà dell’ AUTOCOSCIENZA, inoltre è la sede
di tutto ciò che porta alla dimensione SPIRITUALE ; VEDIAMO COSì CHE
L’ANTROPOLOGIA STEINERIANA esorta a guardare all’uomo tenendo
conto della sua complessità e delle sue specifiche necessità, in una immagine
‘’ampliata’’ che vuole essere una ‘’totalità integrata’’.
Infine in ognuna di queste parti costitutive operano 3 principi :
 Il sistema neurosensoriale
 Il sistema del ricambio ( il metabolismo)
 Il sistema ritmico (apparato cardiocircolatorio)
La malattia, sotto questo punto di vista, rappresenta una alterazione
dell’equilibrio tra questi tre principi.
f) La nuova Medicina Germanica di HAMER
La n.m.g. è una scienza severa che contiene solo 3 leggi biologiche della natura ( e
nessuna ipotesi ) con le quali si può riprodurre in modo rigorosamente scientifico
ogni caso clinico.
Hamer ( fondatore della N.M.G.) sostiene che essa descrive esattamente il contesto
medico biologico dell’organismo vivente come unità di psiche, cervello e organo;
tutti i processi da psiche a organo sono connessi al cervello dove vengono
coordinati.
Il cervello è per così dire il computer del nostro organismo, la psiche diventa il
programmatore, corpo e psiche diventano l’organo esecutore, sia nella
programmazione ottimale sia in quella disturbata; le malattie fanno parte di un
235
programma Speciale Biologico Sensato della natura (SBS) che normalmente è
bifasico.
Come esempio possiamo dare la legge ferrea del cancro che ha 3 criteri :
1 - << Ogni programma speciale biologico sensato (SBS) nasce con una DHS (
sindrome di Dirk Hamer ), cioè con un singolo evento scioccante, conflittuale, che
dà la sensazione di isolamento psichico, molto grave, altamente acuto/drammatico,
contemporaneamente sui tre livelli >> :
-- nella psiche
-- nel cervello
-- nell’organo
La DHS coglie l’individuo ‘’sul piede sbagliato’’, ma contemporaneamente è una
possibilità, una occasione della natura per eliminare l’inconveniente che permette
di superare la situazione improvvisamente sopraggiunta; perché è in questo
momento che si innesca un programma speciale, in sincronia nella psiche, nel
cervello e nell’organo.
Esattamente dalla DHS il paziente si trova sotto stress permanente, praticamente
un conflitto attivo, con sintomi precisi che manifesta chiaramente ed apertamente,
questo stato cambia di nuovo quando il paziente ha risolto il conflitto.
G) --- CORPO E COSCIENZA DI
COURCHINOUX
IL METODO
Il metodo Corpo e Coscienza fa parte delle vie di equilibrazione dell’ Essere
considerato nella sua globalità; questo riequilibrio è condotto simultaneamente in
quattro direzioni complementari :




Conoscenza di sé
Aggiustamento posturale
Riarmonizzazione energetica
Gestione delle emozioni
236
Ognuna di queste direzioni è oggetto di ricerche fin da millenni e interessa un
campo illimitato, comune a tutte le culture e tradizioni; Corpo e Coscienza è quindi
un metodo ‘’sintetico’’ che ha scelto di associare diverse tecniche che forniscono
delle risposte efficaci in ognuna delle quattro direzioni.
COME
a) Tramite la conoscenza di sé stesso
La presa di coscienza riguarda i cinque sensi classici, ma anche quelli che sono
meno sviluppati come il senso posturale o il senso kinestetico . Si tratta di
sviluppare la memoria del corpo con un arricchimento del tessuto corporeo ed uno
sviluppo dello schema corporeo. :
 tramite l’apprendimento delle tecniche del ‘toccare’, degli auto massaggi ed
altri drenaggi dell’insieme del corpo, le diverse tecniche yoga sono su questo
argomento una fonte inesauribile.
 Tramite uno studio approfondito delle zone più interiorizzate dell’essere
come il diaframma, i muscoli oculari o il pavimento pelvico.
b) Con l’aggiustamento posturale
L’aggiustamento posturale è affrontato essenzialmente :
 con tecniche di Rieducazione Posturale Globale
 con l’adattamento di queste posture in gruppo, grazie agli aiuti alla
percezione in un primo tempo, ed alla evoluzione progressiva della
conoscenza di sé , favorendo l’ Integrazione Posturale.
L’idea di postura globale e qualitativa introduce la nozione di sforzo e di ascolto
reciproci, la nozione di Appoggio diventa dinamica perché un opposizione
costruttiva genera l’evoluzione.
c) Con la riarmonizzazione Energetica
Resa più redditizia delle due ricerche precedenti, si basa in un modo particolare
sull’associazione di tecniche complementari e solidali fra loro :




Gli esercizi Cinesi di Salute
Il soffio e lo Hara.
Il ‘Do-in’ e lo Shiatsu.
Il rilassamento Coreano
Questa Riarmonizzazione energetica si basa anche sul rispetto dei grandi cicli
Energetici e in particolar modo sull’aggiustamento ai ritmi stagionali, adattando il
lavoro proposto alle caratteristiche energetiche di ognuna delle stagioni.
237
d) Con la gestione delle emozioni :
Con tecniche di drenaggio e di liberazione emozionale, con il supporto della
comunicazione e delle diverse espressioni della dinamica di gruppo; in questo
campo, la sofrologia e in particolar modo il rilassamento dinamico, ci offrono un
quadro sicuro e diversificato. Nel campo dell’approccio ‘somatopsichico’ delle
emozioni, la comunicazione ‘’non verbale’’ è l’oggetto di un protocollo metodico
che porta progressivamente la relazione dell’ascolto al ‘toccare’.
PERCHE’
Questi quattro modi di procedere condotti unitamente hanno lo scopo di sviluppare
l’equilibrio fra atteggiamento fisico e atteggiamento mentale; il gesto e
l’intenzione del gesto; per questo ‘’Corpo e Coscienza’’ si associa alle vie di
evoluzione umanista alla ricerca di un atteggiamento globalmente più giusto.
PER CHI ?
Questo metodo si colloca decisamente fra atteggiamento pedagogico e
atteggiamento terapeutico. Nella convinzione che : << L’educazione del corpo
come quella della Coscienza non si separano se non artificiosamente; che prima
di iniziare la rieducazione, bisogna arricchire l’educazione, che in questo modo il
settore della prevenzione deve essere un terreno comune ai ‘’pedagogisti’’ ed ai
‘’terapeuti’’.
L ‘ AUTORE
Il metodo di ginnastica dolce e globale ‘Corpo e Coscienza’ si è sviluppato
durante questi ultimi 10 anni, ed è stato elaborato ed insegnato da George
Courchinoux ( masso-kinesiterapista-sofrologo), dopo il suo diploma del 79 si è
orientato verso tecniche olistiche globali, sviluppando le sue ricerche in ognuno
degli orientamenti di Corpo e Coscienza.
Dal 1986 divide la sua vita professionale fra la sua attività di Kinesiterapia e
quella di Insegnante del metodo Corpo e Coscienza in Francia e all’estero;
partecipa inoltre a diverse formazioni paramediche e sociali ed all’inserimento
della ginnastica dolce nell’ambiente scolastico e sportivo.
(*) Per gentile concessione del dott. Santo Nicosia (Tremestieri Ct)
238
19 – Ipnoterapia e Ipnosi Regressiva
Bisogna subito precisare come la terapia basata suul’ipnosi sia una specifica
modalità di guarigione, adoperata soltanto da medici specialisti e su una fascia di
pazienti ben determinata, che proprio l’esperienza del terapeuta assicura; inoltre si
riferisce ad una categoria di patologie molto particolari e peculiari.
Il meccanismo che presiede e soggiace alla terapia ipnotica è comune ad altri ‘’stati
non ordinari’’ della coscienza; è ormai accertato che nel sonno ipnotico si accede
alla profondità della nostra psiche, parimenti alla ‘Meditazione’ e all’uso di
sostanze naturali allucinogene o artificiali ( vedi LSD); in modalità differenti e con
conseguenze diverse da caso a caso si può ACCEDERE proprio a quella Realtà
soggiacente sub-quantistica ipotizzata da Bohm (il Campo del Punto Zero
dell’Universo Olografico).
A questi piani di realtà le ‘’Connessioni’’ sono immediate, la nostra storia si
dispone in una visione ordinata e totale, con una percezione istantanea del passato e
del presente; la ‘patologia’ viene riconosciuta come una anomalia e ci si dispone
alla liberazione di tutti i ‘’blocchi Energetici’’ che causavano la malattia.
Ormai vi è una casistica molto affermata e documentata e questa terapia è
riconosciuta alla stessa stregua di altre ortodosse e scientificamente valide; negli
ultimi anni inoltre si va altresì diffondendo la terapia ancor più specifica, che
coinvolge emotivamente il paziente e mette in gioco principi, credenze e
concezioni ben più impegnative , come la
‘’Reincarnazione’’
e la
‘’Retroinfluenza’’ (in parte anche la ‘Retrocognizione’) sfidando leggi fisiche e
principi ritenuti ‘’assoluti’’ inamovibili, come ‘’la freccia del tempo’’; ma noi
abbiamo dissertato sulla necessità di ‘’ristrutturare’’ la Scienza, alla luce delle
emergenti ‘’Visioni del mondo’’ a seguito di straordinarie scoperte scientifiche
proprio nel campo della ‘Biofisica Quantistica’.
La spinta principale della ricerca sull’ipnosi regressiva di Whitton si basa su un
fatto semplice e sorprendente : quando gli individui sono in stato di ipnosi, spesso
ricordano ciò che sembrano essere memorie di esistenze precedenti; il fenomeno è
riconosciuto su ampia scala, perfino dagli scettici.
Molti ricercatori obbiettano che tali ricordi sono fantasie o fabbricazioni della
mente inconscia, e senza dubbio a volte è proprio così, ma vi sono numerosi casi
documentati nei quali individui, sotto la guida di abili professionisti, hanno
rammentato fatti che non possono in alcun modo essere frutto della fantasia; le
prove di Whitton rientrano in questa categoria.
Un aspetto sorprendente era il grado di concordanza fra le esperienze narrate dai
soggetti; per esempio tutti riferirono alcune caratteristiche specifiche e in
239
particolare tutti riferirono che lo scopo della vita era imparare ed evolversi
progressivamente.
Molti dei soggetti sperimentarono anche profonde guarigioni psicologiche e fisiche
come risultato dei ricordi traumatici delle vite passate, e fornirono dettagli storici
straordinariamente precisi circa i tempi nei quali avevano vissuto, e Whitton
controllò che non avrebbero mai potuto avere quelle informazioni così specifiche.
La scoperta più straordinaria si verificò quando nel far regredire i soggetti alla vita
precedente essi descrivevano un regno radioso colmo di luce nel quale non vi era
nulla di simile al tempo e allo spazio che conosciamo; parte dello scopo di questo
regno era di permettere loro di progettare la vita successiva, di disegnare
letteralmente gli eventi e le circostanze importanti che si sarebbero verificate nel
loro futuro.
E’ possibile che la nostra mente inconscia non sia consapevole soltanto della
falsariga del nostro destino, ma effettivamente ci guidi verso il suo compimento ?
La ricerca di Whitton non è la sola dimostrazione che questo possa essere lo stato
delle cose.
William Cox suggerisce che è possibile che noi tutti inconsciamente conosciamo in
anticipo il futuro e prendiamo decisioni basate sull’informazione che si riesce ad
attingere nell’Universo Olografico, che con la tecnica dell’ipnosi regressiva, che ha
un risvolto terapeutico se si riesce ad avere la capacità di focalizzare circostanze e
avvenimenti che hanno provocato traumi o patologie.
Infine il dottor Brian Weiss , del Mount Sinai Medical Center, nell’ 88 ha
pubblicato quasi un trattato sulla ipnosi regressiva come mezzo per ottenere
informazioni sulle vite passate,Molte vite molti maestri, fornendo ancora centinaia
di testimonianze di come la guarigione di determinate infermità mentali ed anche
fisiologiche può scaturire dalla ricerca di episodi non risolti nelle vite precedenti
240
20 - BIORISONANZA di Vincenzo VENUTO e
Valentina CHIARAPPA
Nell’agosto 2010 esce un libro meraviglioso , scritto da valentina chiarappa, con
una valida collaborazione del dott. V. venuto e di vittorio marchi. Io l’ho riletto
attentamente proprio in queste ultime settimane, ed ho trovato descrizioni profonde
ed interessanti, con le quali concordo pienamente, pertanto farò una sintesi con una
punta finale anche critica per mostrare limiti ed inevitabili incompletezze.
Il dott. Venuto va elogiato e ringraziato per essere stato un pioniere ed un
precursore della terapia di ‘’biorisonanza’’, è stato encomiabile il suo intuito nel
capire come la dinamica della biologia della ‘’vita’’ non può ricondursi a sequele
di meccanismi ‘molecolari’; va dato atto che il suo approccio è totalmente
dissociato dalla ‘’ortodossia accademica’’, il benessere è una condizione di armonia
ed equilibrio funzionale.
La sua terapia si avvale di strumenti precisi che si basano sui principi della
biorisonanza, peraltro la sua conoscenza è molto superficiale e finisce con l’essere
‘’grossolana’’, a mio avviso, in quanto lui privilegia i risultati della ‘’guarigione’’
senza addentrarsi sulle cause e sui meccanismi che hanno determinato l’evolversi
sia della malattia che della guarigione stessa.
Per sua stessa ammissione non conosce alcuna cognizione di fisica quantistica, non
attribuendole alcun ruolo, confonde l’interazione delle onde elettromagnetiche, con
i tessuti biologici, con l’azione ben più determinante delle ‘’energie sottili’’, che
chiama erroneamente ‘’frequenze ultrafini’’. Voglio riportare una frase
emblematica dal suo stesso libro :
<< La medicina di Biorisonanza affida all’azione di onde armoniche e
armonizzanti il compito di mantenere l’equilibrio bioelettrico e funzionale
dell’organismo >> . Se non lo avessi conosciuto di persona avrei potuto scambiarlo
per un ignorante esoterico che si rivolge a ignoranti creduloni.PERDONATO.
Valentina CHIARAPPA è UNA SERIA RICERCATRICE
, STUDIOSA E
DOCUMENTATA, fa una descrizione impeccabile delle premesse scientifiche che
hanno prodotto l’attuale evoluzione della medicina energo-vibrazionale.
Parte dalla fisica quantistica di Planck ed Einstein, passando dalla concezione
dell’Universo olografico di Bohm e Pribram, ai campi ‘’morfogenetici’’ di
Sheldrake, infine approda alla ‘’correlazione’’ fra mente , materia, coscienza e
vita; esattamente tutto quello di cui parlo io nelle prime due parti di questo libro,
che quindi mi trova assolutamente d’accordo.
241
Un aspetto importantissimo è inoltre quello relativo al ruolo delle ‘’emozioni’’
nella genesi delle malattie e quindi nel processo della guarigione; un altro tasto
evidenziato con specifica determinazione è l’importanza della ‘’energia-pensiero’’
nella comunicazione mente/corpo, e nella guarigione a distanza.
Sempre nella seconda sezione fa una dissertazione interessantissima e documentata
sulla multidimensionalità dell’ Essere umano, con la sua struttura ‘’energetica’’, i
meridiani e i centri energetici; l’interazione tra la struttura ‘sottile’ , il sistema
endocrino ed il sistema nervoso; importantissimo il formarsi dei ‘’blocchi
energetici’’ come presupposti delle ‘patologie’.
Infine nel terzo capitolo della terza sezione valentina chiarappa compie il
‘’capolavoro’’ , che mi trova totalmente co-partecipante : l’approccio terapeutico
globale (integrale) verso l’autoguarigione.
(*) Riporto quasi integralmente questo argomento nel paragrafo 25 finale.
242
21 -- W.H.I.T.E. HOLOGRAPHIC BIORESONANCE
DI TEDESCHI
Alberto Tedeschi approfondisce alcuni aspetti della realtà vibrazionale dell’uomo,
in relazione al suo ambiente ed all’Universo intero; inizia col considerare che il
corpo umano genera (tra le altre cose) un campo elettromagnetico di bassissima
intensità , inoltre avvalendosi di sofisticati esperimenti e strumentazioni adeguate
ha potuto creare una una vera e propria ‘’mappa olografica’’ dell’intero nostro
corpo, in grado di stabilire una corrispondenza tra ogni livello di frequenza
cerebrale e la parte del corpo ad essa corrispondente. Pertanto il cervello sarebbe in
connessione con le varie parti del corpo anche da una sottile ‘’struttura olografica’’
tridimensionale , nello stesso senso che Pribram e Schempp hanno ampiamente
descritto; inoltre tra i vari valori di frequenze vi sono delle ‘strutture armoniche
fondamentali’ che sono in relazione tra loro con una precisa corrispondenza al
sistema dei meridiani energetici o dei Chakra (vedi trasformata di Fourier e studi
di Brennan e Hunt).
La ‘’Biorisonanza’’ scaturisce da effetti di ‘risonanza’ nei tessuti biologici di
carattere sia fisico che energetico, cioè dovuti a fenomeni prodotti dalle frequenze
vibrazionali dei ‘’dinamismi vitali’’ che appartengono ai ‘campi energetici
superiori’ quali sono le ‘’bioenergie rilevabili dall’Aura’’ ( cioè dal ‘campo
energetico umano definito dalla Brennan).
Tale fenomeno di Biorisonanza, in circostanze particolari, può dar luogo a
fenomeni di ‘’sincronizzazione’’ in cui vi è un vero e proprio effetto di
‘trascinamento’ (entrainement) cioè una frequenza trascina le altre in una specie di
‘’aggancio di fase’’ grazie al quale vi è una risonanza totale ( è così che avviene in
parte nell’effetto Maharishi e nella centesima scimmia).
Bisogna ribadire che vi sono sempre 2 aspetti ben distinti, anche se agiscono di
concerto e quindi rafforzano la Biorisonanza :
1 – La vicinanza fisica permette una ‘’interazione’’ tra segnali ‘elettromagnetici’
emessi dalle singole parti del corpo, cioè dagli organi vitali.
2 - Anche a distanza teoricamente infinita interagiscono quelle componenti
spettrali (frequenze) che scaturiscono da ogni ‘’parte dei vari corpi sottili’’ (Hunt)
sotto forma di segnale ‘’NON ORDINARIO’’ , tanto che i fenomeni a cui danno
luogo sono al di là dello spazio e del tempo e si propagano con modalità
completamente differenti delle Onde Elettromagnetiche (ricordiamo che tutti i
fenomeni
paranormali
avvengono
anche
in
stanze
schermate
elettromagneticamente); questi segnali ‘non ordinari’ sono ‘’nuove dimensioni
vibrazionali’’ che sono correlate alla ‘VITA INTERIORE’ , cioè alla spiritualità,
alle emozioni, ai sentimenti ed alle passioni intense.
243
I trasduttori dei segnali del 1° tipo sono ‘strumenti’ basati sulla ricezione di
onde elettromagnetiche.
I trasduttori dei segnali del 2° tipo sono la MENTE , il Cuore, il Cervello,
l’Anima, lo Spirito …… tutto ciò che è la nostra persona e la nostra essenza
nell’Universo.
Il centro nodale della biorisonanza è che noi dobbiamo stabilire ‘’coerenza’’ fra il
nostro corpo l’ambiente e gli altri corpi viventi , nel senso che ci disponiamo ad
una sintonia equilibrata e quindi sana, inoltre tutto ciò accade a qualunque parte
del nostro corpo; in tal modo si raggiunge lo stesso risultato che monaci, guaritori,
gruppi di preghiera e sensitivi raggiungono grazie alla
‘’RISONANZA
EMPATICA’’ ampiamente descritta in precedenza; adesso è uno strumento che
permette l’interazione e la biorisonanza.
Tedeschi si avvale del metodo ‘’Luci W.H.I.T.E. ‘’ acronimo di << Wide
Holographic Intensified Trasferred Energy >> ( Energia ad ampio spettro
Olografico, Intensificata e Trasferita ), è una nuova tecnologia (che estende e
approfondisce la Biorisonanza del dott. Venuto) messa a punto dai fisici Del
Giudice e Preparata, come diretta applicazione della Elettrodinamica Quantistica.
Con il metodo delle luci WHITE il paziente utilizza la sua Energia per
‘’informare’’ lo strumento di cura : egli agita nelle mani una boccettina contenente
acqua naturale e, tramite la ‘succussione’, le molecole dell’acqua vengono attivate
dal segnale elettromagnetico e bioenergetico emesso dalla mano ( che rappresenta
l’Energia Sottile); l’informazione viene in tal modo ‘’trasferita’’ all’acqua (
secondo il meccanismo descritto da Emoto) e successivamente rifasata con la luce
WHITE attraverso un processo di fisica quantistica ( sopracitato) per il quale
l’acqua perde il contenuto informativo, dovuto al segnale che l’aveva attivata,
legato alla patologia e diventa un rimedio ad alta risoluzione Olografica che va a
colpire direttamente i tessuti e gli organi che sono in ristagno di Energia.
Il risultato di tale intervento è l’apertura delle zone di ristagno con il conseguente
flusso di Energia, in modo che vengono a riacquistare la loro caratteristica
olografica originaria; il principio di attivazione viene chiamato
‘’BIORISONANZA OLOGRAFICA’’ , perché è proprio il fenomeno della
‘’Risonanza’’ la chiave di lettura squisitamente ‘’fisica’’ .
I limiti della medicina Vibrazionale sono dati sia dalla soggettività della ‘diagnosi’
che necessariamente dalla soggettività del terapeuta : ogni strumento adoperato ed
ogni terapeuta ‘’condizionano’’ in maniera determinante l’interazione Energetica
proveniente dal paziente (emanazione della sua patologia
244
22 - FRACTAL BIORESONANCE EXALOM
Il sistema EXALOM è una terapia basata sulla ‘’riarmonizzazione’’ energetica
tramite la ‘biorisonanza’ ; pertanto si avvale di strumenti e dispositivi differenti,
ma ricalca tutti i metodi che fanno riferimento alla biorisonanza, in particolare il
metodo WHITE di Alberto Tedeschi.
Adesso si privilegia il ruolo determinante di un dispositivo, detto g.e.m. ,
contenente un cristallo di Silicio in associazione con delle ‘’forme frattali’’
particolari, contenute in disegni o stampe.
Pertanto occorre aver chiare conoscenze, oltre che di biorisonanza, anche di
‘cristallografia’ e di ‘’geometria frattale’’; fermo restando che bisogna descrivere
in maniera precisa la connessione fra il ruolo del cristallo di Silicio con la forma
‘’frattale’ , nel contesto e nel meccanismo del riequilibrio Energetico.
Il principio è comune a tutte le terapie Energo-Vibrazionali : il corpo fisico, le
Emozioni, i processi di pensiero sono ‘’forme organizzate’’ da campi vibrazionali
energetici ; il più denso, il fisico, è animato e plasmato dalle vibrazioni più sottili
associate alle ‘’Emozioni’’ ed ai ‘’Pensieri’’.
Nella dinamica della malattia il terapeuta cerca di percepire le ‘’dissonanze’’
presenti nel campo energetico, e interviene per ‘’riarmonizzare’’ il campo con
modalità vibrazionali differenti.
Questo riequilibrio del campo energetico dissonante avviene attraverso strumenti
che non hanno intensità vibrazionale propria, ma portano l’informazione attraverso
la ‘risonanza’ con forme geometriche ‘’frattali’’; essendo queste ultime forme
armoniche, dinamiche e coerenti; il risultato è che si giunge verso un nuovo livello
di ordine determinato da un nuovo valore vibrazionale, che porta al riequilibrio.
La spiegazione è sempre uguale, e Barbara Brennan aveva chiaramente intuito e
descritto :
<< Quando sopraggiungono emozioni e pensieri negativi, dovuti a squilibrio,
desideri non esauditi,conflitti non risolti, shock improvvisi, traumi e quant’altro, il
livello di ‘caos’ e di ‘’incoerenza’’ del nostro campo energetico aumenta, poiché
emettiamo frequenze ‘’dissonanti’’; analogamente questo vale se passivamente
riceviamo frequenze dissonanti dall’esterno ( campi elettromagnetici artificiali,
sostanze chimiche tossiche, metalli pesanti, abbigliamento sintetico, inquinamento
atmosferico ecc.) >>
Nel sistema Exalom i GEM ( Generatori Energetici Multifrequenziali ) emettono
vibrazioni sottili coerenti in risposta a quelle ricevute dal campo bioenergetico con
245
cui entrano in relazione; le figure geometriche ‘’frattali’’ entrando in risonanza
hanno il compito di riarmonizzare le frequenze incoerenti e caotiche emesse dai
campi esterni.
Il meccanismo fisico che è alla base è sempre il medesimo , nel caso di terapie
energo-vibrazionali che fanno uso della ‘’Biorisonanza’’, ed è il QUANTUM
ENTRAINEMENT : si tratta di una caratteristica peculiare del mondo quantistico,
è una specie di ‘aggancio di fase’ , cioè una vibrazione con un dato valore è portata
per ‘’trascinamento’’ ad assumere un valore di frequenza esattamente eguale, con
un meccanismo che è appunto definito ‘’biorisonanza’’, in quanto avviene tra
tessuti e organi dei sistemi viventi; in tal modo viene ristabilito lo stato di equilibrio
oscillatorio che è caratteristico dell’organo sano, in stato di salute o benessere.
A mio avviso vi sono due problemi, due limiti, che rendono questo sistema
incompleto :
 Non è assolutamente chiaro il nesso e la corelazione tra i cristalli di Silicio e
le forme frattali; e nei frattali stessi non è ancora chiarito il nesso tra la forma
e il contenuto energetico-vibrazionale.
 Ammesso che il riequilibrio energetico e la conseguente riarmonizzazione
siano state ottenute, questo stato di benessere ‘necessariamente’’ deve avere
una durata transitoria nel tempo, in quanto non si entra in profondità nella
risoluzione dei conflitti, traumi, shock e altro che hanno determinato lo
squilibrio energetico, per cui lo stato di malessere puntualmente ritorna;
paradossalmente è come fare un viaggio di piacere in un isola paradisiaca,
tutto passa, ma al ritorno tutto riprende allo stesso modo conflittuale.
246
23 - MEDICINA QUANTICA DI OLIVIERO
Francesco Oliviero è un vulcano di attività le cui punta di diamante sono i libri ed i
seminari, oltre la normale routine dell’associazione ‘Omegastargate’; in tutto mette
competenza , rigore e passione; il suo approccio è decisamente anticonformista,
non allineato alla medicina ortodossa e accademica; tutto è centrato ‘’sulla
persona’’.
Il contesto di diagnosi e terapia che caratterizza la sua visione della medicina è
ricco di riferimenti alla nuova tendenza ‘’olistica’’, organicistica, integrale; il
riequilibrio energetico viene ottenuto facendo ricorso all’acqua, di cui descrive in
dettagli veramente esaustivi le proprietà, al termine di una visione ed un approccio
veramente completo.
Anche lui cade in una trappola che ormai si ripete con regolare casistica : fa ricorso
e spaccia ‘’medicina quantistica’’ , senza averne le conoscenze relative, tanto che
vi sono sì richiami di fisica quantistica , ma non sono citati con connessioni e
contesti opportuni, oltre a non ricorrere a fenomeni precisi e specifici come
l’Entanglement Quantistico.
Nel seminario che propone Oliviero sono presenti tre argomenti specifici di fisica
quantistica :
- Il gatto di Schrodinger
- I molti mondi di Everett
- Il principio di indeterminazione di Heisemberg
Il primo resta solo un ‘’paradosso’’ , che mostra appunto l’aspetto paradossale
della fisica quantistica, ma mostra anche come le estrapolazioni nel campo
macroscopico sono gratuite e complicate.
Il secondo argomento è una mera ipotesi e parte da presupposti pseudo.metafisici,
ancora tutti da verificare.
Il terzo pur essendo uno dei caposaldi della fisica quantistica, da solo non giustifica
il titolo del seminario stesso : << come applicare la fisica quantistica nella realtà
quotidiana ed essere felici >>.
La sinergia tra fisica e medicina ha molti punti in comune : la parte della
quantistica che ha maggiormente influito nel nuovo approccio della medicina
‘Integrale’’ parte decisamente dall’Ordine Implicato e dall’Universo Olografico di
Bohm/Pribram, ma soprattutto dal fenomeno più recente e più bizzarro di tutta la
Quantistica, cioè l’ ENTANGLEMENT.
Fino adesso mi risulta che ne hanno parlato chiaramente e in maniera esaustiva
soltanto Erwin Laszlo e Valentina Chiarappa; motivo per cui ho deciso di scrivere
un intera sezione a tal proposito, facendo un escursus storico da Einstein a
Zeilinger.
247
24 - DE CLIC : NOEL HAMER LIPTON
Michelle Noel è una studiosa appassionata, documentata e rigorosamente
determinata nel campo della ‘’Guarigione’’ , proponendo un metodo complesso e
articolato che fa riferimento essenzialmente ad Hamer e Lipton : il punto centrale è
la ‘’risoluzione dei conflitti’’ che sono stati e continuano ad essere la causa della
malattia o di una semplice patologia; che sia uno ‘shock’ , un trauma, una
mancanza di realizzazione di un desiderio, o una qualunque altra circostanza che ha
provocato un ‘’blocco energetico’’ , la cosa importante è quella di ‘’risolvere’’ ed
eliminare la causa della malattia.
La tecnica cui fa ricorso la Noel è mediata dalla PNL, cioè dalla programmazione
neo linguistica, basata sul controllo inconscio della nostra mente, dei meccanismi
che consentono al nostro cervello di ‘’dimenticare’ o meglio di ‘’cancellare’’
paure, traumi, conflitti, circostanze negative, e tutto ciò che ha determinato il
blocco energetico e la patologia.
In tal modo ci si riallaccia a Lipton che dimostra come le nostre credenze, i nostri
valori culturali, la nostra VITA , determina il cambiamento delle nostre cellule e
del nostro DNA; e questo ‘cambiamento’ provoca la risoluzione dei conflitti che
hanno determinato lo scatenarsi della malattia.
La Noel fa ricorso anche alla ipnosi Ericksoniana, in modo da poter portare il
malato in una dimensione particolare, in cui si può più facilmente ‘’accedere’’ a
dimensioni e stati non ordinari della Coscienza in cui è più immediato
l’avvicinamento a circostanze che hanno determinato traumi, schock e patologie;
favorendo così la consapevolezza dei meccanismi necessari per la risoluzione dei
conflitti e quindi della affermazione della guarigione sulla malattia.
I limiti di questa terapia. A mio avviso, sono quelli comuni a quasi tutte le
Medicine ( allopatiche o alternative che siano ); tutte infatti si focalizzano sulla
risoluzione del problema, in maniera molto efficace bisogna ammetterlo.
Ma risolto il problema, eliminata la causa contingente, si può benissimo
‘’riproporre’’ il tutto SE NON SI COSTRUISCE UNA NUOVA VITA ! è
questo il punto, bisogna essere ‘’propositivi’’ e fare nuovi progetti di Vita basati
su ‘valori’ e sulla ‘’CONOSCENZA’’ ;a tal proposito Valentina Chiarappa è
molto esplicita e chiara, affrontando tutti i problemi nella loro prospettiva e
contestualizzazione, come vedremo nel prossimo paragrafo.
248
25
-CONSIDERAZIONI
FINALI : IL
TERAPEUTA
CONDUCE
ALLA
AUTOGUARIGIONE
La collaborazione tra il medico, il terapeuta ‘’vibrazionale’’ e il paziente è
indispensabile per consentire il raggiungimento di un preciso risultato ‘sinergico’,
in termini di analisi delle reali e profonde CAUSE dello stato patologico
lamentato, e riguardo l’uso di strumenti di indagine attinenti ai corpi sottili
dell’individuo; questi elementi, nel loro insieme, forniscono ‘’un quadro completo
del paziente’’, prezioso soprattutto in relazione alla scelta dell’intervento
terapeutico e dei rimedi da utilizzare nello specifico caso.
Ma l’aspetto più rilevante è comunque un elemento che invece è quasi sempre
trascurato nella pratica medica tradizionale : il processo di CONOSCENZA e di
sviluppo delle ‘’potenzialità innate’’ nell’Essere umano, grazie alle quali egli può
ottenere la sua AUTOGUARIGIONE.
Si tratta di un rinnovato modo di intendere la malattia, considerata quale ‘’segnale
di una distonia’’, ovvero di uno SQUILIBRIO avvenuto a livelli coscienziali
profondi dell’individuo e che, a causa delle interrelazioni esistenti tra i vari campi
energetici dei vari ‘corpi sottili’, emerge nei diversi aspetti che caratterizzano
l’Essere umano, fino ad evidenziarsi su quello, tra di essi, che è più ‘’esterno’’ e
cioè il CORPO FISICO (nel quale c’è solo la MANIFESTAZIONE DELLA
MALATTIA ).
L’autoguarigione è un fenomeno che avviene innumerevoli volte durante la vita di
un essere umano (pensiamo solo alla ‘cicatrizzazione’) che ignora quasi sempre
quale meccanismo sia in atto; invece si spiega a partire dalla ‘naturale capacità di
autoguarigione’ e quindi dal ripristino dell’equilibrio ENERGETICO verso cui
tende l’organismo (nella struttura energetica umana).
Tale predisposizione verso il ‘benessere’ può essere spiegata se si considera la
caratteristica degli esseri viventi costituita dall’ Entropia Negativa, ovvero la
tendenza verso uno stato di ORDINE E COERENZA.
E’ auspicabile che si prenda in considerazione come sia necessario distinguere due
diversi tipi di intervento, non esclusivi ma contemporanei, che è possibile effettuare
sul paziente per raggiungere la definitiva condizione di equilibrio :
1 – Apporto energetico ESTERNO, fondato sull’invio vibrazionale, la cui fonte
deriva dal ‘campo energetico Universale’, apporto finalizzato ad ottenere ed a
mantenere l’allineamento, ovvero il ‘’bilanciamento’’ della struttura sottile, e
conseguentemente fisica, dell’individuo.
249
2
- Intervento INTERNO , concernente la trasformazione ‘’interiore’’
del soggetto, per la quale è necessaria l’azione diretta del paziente
stesso; l’espletazione del suo ruolo attivo in termini di consapevolezza
focalizzata soprattutto sull’aspetto
‘’emotivo’’, ‘mentale’
e
‘’spirituale’’ della sua esistenza.
L’apporto energetico esterno si esplica nell’utilizzare diverse tecniche terapeutiche
‘vibrazionali’, allo scopo di ri-armonizzare l’equilibrio che è stato cambiato ; si
potrà in tal modo risolvere i problemi più evidenti correlati al suo stato, fino alla
completa eliminazione dei ‘’sintomi fisici’’ ed il tempestivo e prezioso intervento
in casi particolarmente delicati e critici, nei quali l’attenzione posta dall’organismo
biologico predomina ‘’temporaneamente’’ sul trattamento delle CAUSE
profonde, dovute a credenze sbagliate.
Le metologie grazie alle quali è possibile operare questo apporto energetico esterno
sono svariate, sicuramente le più efficaci sono le terapie basate sulla
‘’BIORISONANZA’’ : azione consistente nell’invio al paziente di ‘informazioni
frequenziali’ correttive, che cioè realizzano un intervento vibrazionale ‘’mirato’’,
relativamente all’apparato, alla funzione, all’organo che ne necessita.
L’apporto energetico esterno svolge un opera più generalizzata di mantenimento
dell’equilibrio e dell’allineamento a livelli accettabili e compatibili con il buon
funzionamento organico.
L’intervento che abbiamo chiamato ‘’interno’’ attiene , invece, agli ambiti più
profondi dell’essere umano, nei quali si crea la personale concezione della Realtà
dell’individuo sotto l’aspetto emotivo, mentale e spirituale; e tutto ciò implica e
coinvolge i valori e le conoscenze che possiede la singola persona, i suoi valori
‘’culturali’’ , quindi la sua ‘‘visione’’ della Vita stessa, in altre parole LE SUE
CREDENZE.
Si tratta di un intervento fondamentale per la ‘’Guarigione’’ , senza il quale
qualsiasi intervento ‘esterno’ di sostegno, per quanto apparentemente risolutorio
dal punto di vista ‘’sintomatico’’, non potrà condurre ad uno stabile e completo
stato di salute; in quanto, non avendo trattato le cause ‘’profonde’’ farà sì che la
malattia ripercorrerà la stessa strada dallo stato mentale inconscio dei livelli
superiori, fino ad arrivare alla manifestazione fisica esteriore.
L’individuazione ed il trattamento di queste cause profonde, presuppone un tipo di
azione terapeutica che abbia la finalità di coadiuvare con diverse tecniche, come la
meditazione guidata attiva, la visualizzazione, l’imposizione delle mani, il processo
di consapevolezza del paziente.
Operando sul livello mentale il terapeuta analizzerà insieme al soggetto i processi
di pensiero ‘’scorretti’’ o sbilanciati, basati su un iniziale esperienza o un
‘trauma’’ , che di solito ha luogo in età infantile, ma in generale è un CONFLITTO
250
NON RISOLTO riferentesi anche ad un avvenimento recente ( un trauma, uno
shock, un dolore, un amarezza profonda, uno stress prolungato, etcc… ).
L’interpretazione dell’evento ( il quale di per sé può consistere in un fatto banale )
che viene elaborata nel momento in cui avviene, condurrà in seguito l’individuo,
durante la sua evoluzione, ad un automatismo di formazione dei pensieri non
basato sulla Realtà, ma sulla specifica logica derivante dall’aver subito quell’evento
‘’traumatico’’.
A tal proposito può essere utile individuare la tipologia di ‘’struttura caratteriale’’
alla quale appartiene il paziente, la quale riflette caratteristiche fisiche, psicologiche
ed energetiche specifiche.
La conoscenza da parte del terapeuta della specifica struttura caratteriale di
appartenenza del paziente, può costituire per quest’ultimo un importante GUIDA
verso la comprensione e l’accettazione delle proprie dinamiche quotidiane; questo
processo di consapevolezza consiste appunto nell’aiutare il paziente a comprendere
le CAUSE, nel suo sistema di pensiero, dei ‘’conflitti’’ che egli incontra nel suo
approccio con l’ambiente nella vita quotidiana.
Si tratta di un lavoro di istruzione che viene svolto nei confronti del soggetto, il
quale è, normalmente, del tutto ignaro del processo di pensiero che si nasconde
dietro le sue problematiche. Una volta compreso il meccanismo, quindi nel
soggetto c’è adesso la consapevolezza, si possono RIDIMENSIONARE LE
VECCHIE CREDENZE e procedere alla loro sostituzione con pensieri
COSCIENTI, in genere diametralmente opposti.
Agendo sul livello ‘’emotivo’’, il terapeuta, grazie a tecniche opportune come la
visualizzazione, cercherà di far riemergere nel paziente emozioni e sentimenti
‘’repressi’’ che, quindi, non sono stati ancora diretti dal pensiero conscio, in
quanto quest’ultimo consiste proprio nel sistema di guida che indirizza ed orienta le
emozioni.
ABBIAMO più VOLTE ribadito che la malattia è un indicazione, un segnale, che
ci fa comprendere che stiamo, in qualche modo, ostacolando il flusso energetico
nella nostra complessa struttura formata da corpo, mente, emozioni e spirito, e sotto
questo aspetto essa ANDREBBE RINGRAZIATA.
L’accettazione della propria esistenza quale ‘’essere spirituale’’, che passa
attraverso il sentimento d’unione con tutto ciò che esiste ( Universo olografico di
Bohm) , in antitesi all’imperante e illusorio sentimento di ‘’separazione’’, è il
mezzo attraverso il quale la consapevolezza dell’individuo può elevarsi.
Possiamo esprimere la forte speranza che il connubio tra le varie parti del sistema
complesso organico vibrazionale , la connessione tra gli eventuali blocchi e la
comparsa dello stress e della malattia, porti ad un migliore stato di benessere che
non passi necessariamente per interventi terapeutici invasivi, quali anche i semplici
farmaci.
251
Tutto ciò sarà possibile solo grazie all’acquisizione da parte degli individui della
responsabilità della loro esistenza e del processo di GUARIGIONE, contribuendo
in tal modo, con il medico, all’ottenimento della coordinazione e dell’equilibrio
dei livelli mentale, fisico, emozionale e spirituale e, dunque, della piena integrità
del loro ESSERE, nella quale ciò che essi intendono perseguire, i DESIDERI,
coincida con ciò che essi fanno ed ottengono, quale significativa espressione di
COERENZA.
Il riconoscimento di ciò conduce a ritenere che sia proprio il sistema di
‘’credenze’’ basato sulla separazione la causa di tutti i mali, quantomeno ne è
l’origine.
Il superamento della visione separata dell’Universo e della propria Realtà, con i
conflitti, le rabbie, i rancori, i sensi di colpa quotidiani che ne conseguono, passa
per l’azione del PERDONO, inteso come comprensione delle cause e delle
‘’circostanze’’ che hanno portato l’ ALTRO ad assumere un determinato
comportamento ritenuto scorretto e fonte di dolore.
PERDONARE , quindi, consiste nel lasciarsi andare, lasciare scorrere e ,
conseguentemente, impedire che i blocchi energetici prendano corpo nella struttura
dei corpi ‘sottili’ ed infine arrivare ad evitare lo stato di malattia che ne potrebbe
derivare.
Ma l’azione del perdonare è possibile solo concedendo spazio, nell’alveo delle
nostre emozioni, al senso dell’ UNO, oneness, ed al sentimento di ‘’appartenenza’’
ad un ‘’quid’’ che comprenda tutte le minuscole individualità umane e tutti gli
ESSERI, e tutte le cose che appartengono all’ Universo, in quella che Bohm,
Pribram, Laszlo, chiamano << CONSAPEVOLEZZA COSMICA >>.
<< Più una persona ha acquisito ‘’Consapevolezza’’ e più è in grado di ascoltare la
conversazione che si svolge tra l’unità , apparentemente duale, corpo/mente.
Soltanto quando ci si inserisce in quel dialogo si può capire fino in fondo quanto sia
potente l’intervento della COSCIENZA a livello delle molecole per introdurre
‘’cambiamenti’’ significativi nella nostra fisiologia >>
(*) Interamente tratto dal libro di Valentina Chiarappa << La Tecnologia delle
Biofrequenze >>
Il principio che dobbiamo ripetere ogni giorno per sintetizzare tutto quanto
abbiamo descritto si può ricondurre alla frase seguente :
<< DIVENTA TE STESSO !!! REALIZZA TUTTI I TUOI DESIDERI !!!>>
252
POSTFAZIONE
Questo libro è l’ennesima sintesi e la continuazione di una storia infinita che può
iniziare con il racconto di una giornata particolare ; ore 5,57 venerdì 17 luglio
2009 , mi sveglio con un illuminazione, una visione globale, un “eureka” : ho
trovato l’anello mancante di una storia che si protrae dagli anni 80 e che adesso
riassumerò per sommicapi, essendo proprio la vicenda delle mie ricerche, o meglio
il filo di Arianna in questo labirinto che è la TRAMA DELLA VITA.
-- Quando nel 1983 lessi “Il tao della fisica” di Fritjof Capra, fui estasiato
dai suoi paralleli fra la fisica Moderna e il Misticismo orientale; ma ancora non
conoscevo David Bohm e l’Ordine Implicato, né tantomeno l’ Entanglement.
-- Sentivo parlare di “Campo Unificato” da gente che non conosceva nulla di
fisica moderna , né di Einstein né di Bohm, né di Capra, e mi irritava che
facessero deduzioni e illazioni gratuite.
-- Leggo “Il punto di svolta”, 1985 , sempre di F.Capra, un paio di anni dopo,
e comincio a conoscere la Visione Sistemica , il Bootstrap, e tutto quello che
gravitava nella cultura emergente in California nei favolosi anni dal 68 in poi.
-- Dopo un lungo periodo, dedicato ad altro, nel 2001 riprendo con un fervore
incredibile la lettura di tutto quello che andavo maturando e scrivo, nel 2003,
“Il sogno di Einstein” in cui descrivo la situazione in fisica teorica rispetto al
problema tanto caro ad Albert Einstein : l’unificazione delle due più grandi
teorie fisiche, la RELATIVITA’ e la QUANTISTICA , ancora un sogno che si
stava realizzando , grazie alla teoria delle Stringhe, ma di Campo Unificato
nessun fisico poteva fare affermazioni reali; quindi cresceva la mia rabbia nel
sentirne parlare da sconosciuti e grossolani neofiti.
-- Continuo una ricerca febbrile per altri due anni , con centinaia di letture
straordinarie, finchè trovo due libri che hanno rappresentato la svolta
determinante : Talbot << Tutto è Uno>> e McTaggart <<Il campo del punto
Zero>> ; vengo a conoscenza dell’ipotesi dell’Universo Olografico di Bohm e
Pribram che immediatamente sento di collegare a Barbara Brennan (Mani di
Luce) e Rupert Sheldrake (Il potere straordinario degli animali) e naturalmente
C.G Jung e l’inconscio collettivo; nel Novembre 2006 scrivo il mio quarto
libro che intitolo, con futuro presagio, <<La trama della Vita>> , che sottotitolo
“Il trionfo dell’ Interconnessione” ( a tal proposito conio un disegno
visualizzante che sarà precorritore in notevole anticipo di quanto ora scrivo);
credevo di aver raggiunto lo scopo, ero fiero ed euforico, INVECE NO, ancora
mancavano troppi anelli, e non conoscevo l’ENTANGLEMENT….
Vergognosamente ! Ma non ne parlava nessuno chiaramente, solo i fisici
253
quantistici, senza alcuna spiegazione, al solito come se tutti ne avessero
quotidiana notizia !
-- Nel 2007 comincio a immergermi nella Cosmologia Moderna, seguo anche
un corso Universitario, con un continuo acquisto di libri stupendi tra i quali
privilegio Paul Davies , fisico teorico e cosmologo mistico, che si distingue per
l’atteggiamento filosofico che lo porta a dissertare sui grandi interrogativi
dell’uomo; nel Novembre 2008 scrivo il mio quinto libro, il cui titolo sembra
un film della Wertmuller, ma in effetti è la storia della comparsa della VITA
nell’Universo, fino alla evoluzione della Coscienza; mi sembra di aver toccato il
massimo : lo scopo dell’ ESISTENZA.
-- Nasce la febbrile esigenza di una visione d’assieme e penso di fare una
sintesi di tutto quanto ho scritto negli anni con questi cinque libri che spaziano
in tutti i miei interessi, tanto che il quarto si sottotitolava , con velleità,
“Parapsiconeurobiomatfisiofilosofisica” che esprimeva il mio intento e la mia
necessità di integrare e tenere UNITE le discipline, a dispetto di secoli di
DIVISIONI E RIDUZIONISMO vergognoso che hanno portato alla
“frammentazione” di tutto. Così inizio il mio sesto libro (Febbraio 2009) che è
un tentativo di “collage” , sintesi e unione dei primi cinque e ancora una volta
mi sembra di aver trovato il bandolo della matassa , di aver raggiunto il
massimo ,,,, INVECE NO !
-- Primi di Marzo 2009 , mi vado a prendere tra le mie confuse pile di libri un
opuscolo a cui non avevo dato peso nel 2007 ( non saprò mai perché) :
Entanglement , Amir Aczel , un fisico americano con un dono straordinario di
chiarezza semplicità e documentazione storica rigorosa (fonti attendibilissime)
… una folgorante illuminazione ! finalmente tutto è chiaro, con vigore febbrile
riscrivo il sesto libro e metto assieme le due chiavi di lettura : L’Universo
Olografico e l’Entanglement , le sinergie e le interconnessioni sono
straordinarie, in pratica sostituisco il concetto e la storia dell’Entanglement in
quello che io avevo intuito con il trionfo dell’ Interconnessione , sono preso da
euforia galoppante , mi sento emozionato, sento che sto scrivendo qualcosa di
veramente importante e definitivo …..INVECE NO ! ANCORA NON E’
ARRIVATO IL CULMINE !
-- 25 Marzo 2009 compro un libro di Massimo Teodorani che si intitola
“ENTANFLEMENT”, lo leggo d’un fiato e ritrovo tutto quello che io ho scritto
in questi ultimi anni , tranne la Cosmologia, in un modo elegante, rigoroso, con
riferimenti bibliografici precisi e documentati; sono sbigottito : come può essere
? Io avevo intuito tutto tre anni prima , anche se a livello embrionale , così
dopo lo shoc mi metto in moto e scrivo il mio settimo definitivo libro in cui
completo con interessanti esperimenti, tratti da Teodorani, il cammino delle mie
ricerche e porto a 100 i paragrafi di questo mio lavoro diviso in quattro parti.
Per circa due mesi faccio incontri in tre circoli culturali , presentando due delle
254
quattro parti in cui ho diviso i temi, ricevendo un accoglienza calorosa,
partecipazione e suggerimenti di continuare; io peraltro aspiro ad un meritato
riposo e ad un salutare “letargo” , e dò un affettuoso ‘’arrivederci’’ ….
INVECE NO !
-Il 15 Giugno compro due libri
: Mc Taggart <<La scienza
dell’intenzione>> e Fabrizio Coppola <<Il segreto dell’Universo>> ; il primo
è interessantissimo , prezioso di nuove motivazioni e ricerche, ma vi segno
errori ed omissioni incredibili, sembra che non conosca Pribram, Bohm, e
Teodorani, e per nulla Aczel ; vado su tutte le furie, ma come è possibile che
scrivono di cose che altri hanno trattato senza farne un minimo cenno, e
ripetendo domande alle quali hanno dato già risposte !? Come se io adesso mi
ponessi il problema della gravitazione senza tener conto di cosa ha scritto …..
Einstein !!! Di Fabrizio Coppola non condivido l’impostazione e la sua
prosopopea rispetto al misticismo orientale (afferma che il capolavoro di
Hermann Hesse <<Siddartha>> è inconcludente e inconsistente). Peraltro mi
interessano alcune cose egregie, ma è lo spirito del libro che non mi piace, e
anche lui SCONOSCE l’Entanglement e l’Universo Olografico (oppure li
snobba). Mi torna l’interesse per la Meditazione dei monaci Tibetani e cerco di
fare ulteriori ricerche, finchè leggendo a saltare “Il segreto dell’Universo”
trovo una cosa strabiliante : F.Coppola parla di Maharishi Mahesh Yogi , che io
scopro con stupore essere un ‘’fisico’’ , inoltre aveva ipotizzato connessioni
fra gli effetti neuro-fisiologici della Meditazione e il ‘’Campo Unificato’’ , e
ancora una volta uno scrittore resta sul vago e non cita nessuno (l’arroganza
della Chiesa della Ragione e la presupponenza dell’accademico ortodosso hanno
colpito ancora) , invece io credo che tutto sia chiaro e questo avviene alle 5,57
del Venerdì 17 luglio 2009 : il fantomatico <<CAMPO UNIFICATO>> degli
anni 80 citato senza alcuna conoscenza di fisica era la <<Teoria del Tutto
>> descritta da Hawking, e ipotizzata dalla ‘’Teoria delle stringhe” , la
connessione era dovuta a M.M.Y. che non aveva assolutamente chiarito
alcunché , ma soprattutto dimostrava di non conoscere per nulla David Bohm.
Perché la mia illuminazione è proprio in questa ottica : il Campo Unificato è
proprio l’ Ordine Implicato di Bohm , di cui io parlo diffusamente nel paragrafo
61, del mio 7° libro ; è straordinario come coincidano le ipotesi di MMY
(senza alcun riferimento) e la teoria ipotizzata da Bohm e descritta egregiamente
sempre da Massimo Teodorani nel suo libro “La fisica dell’infinito” (che è la
storia della vita e delle opere di Bohm) ; sono euforico, stavolta è un momento
straordinario , sento che il cerchio si chiude , restano ancora aperti sviluppi ed
evoluzioni, ma il puzzle è completo e questo sarà un ennesimo punto di
PARTENZA , foriero di altre emozionanti ricerche … SENZA FINE …. DI
PARADISO IN PARADISO !
255
---Tutta l’Estate 2009 è dedicata alla lettura e studio del libro <<Scienza
dell’intenzione>> , mi affascina la ‘’Guarigione a distanza’’ , il fenomeno è di per
sé stesso straordinario, ma la cosa ancor più incredibile è che l’autrice , peraltro
fantastica, non ha assolutamente la benché minima idea di cosa e quanto ci sia
sotto; io invece , che sono specializzato nello scovare le informazioni
‘’soggiacenti’’ , comincio a intravedere e costruire ipotesi sul legame tra le
guarigioni, le terapie mediche e ….. l’Universo Olografico con i meccanismi di
Entanglement; naturalmente devo anche cominciare ad addentrarmi nel campo
della medicina, in special modo mi attraggono le ‘’Alternative’’ e comincio a
cercare tutto sulle Energie ‘’Sottili’’.
---Autunno 2009 : avevo già letto tre libri che mi avevano affascinato, il primo di
F.Bottaccioli sulla Psiconeuroendoimmunologia mi aveva ispirato sulla grande
connessione dei maggiori sistemi organici, ma lo sentivo limitato, riduttivo,
parziale; il secondo di Lipton mi aveva invece preso ‘’totalmente’’ , lo accoglievo
come fosse mio : i pensieri ‘’cambiano’’ il DNA, una rivoluzione copernicana; il
terzo chiuse il cerchio , Candace Pert dimostra come le ‘’Emozioni’’ giochino un
ruolo determinante nella Guarigione e in genere in tutte le nostre patologie !!!
Incredibile!!! Io sostengo questa tesi da anni, decenni, senza alcuna cognizione di
medicina; come se non bastasse vado a rileggere il libro
‘’Guarigioni
straordinarie’’ di Hirshberg e Barasch, e ritrovo notizie interessanti e spunti nuovi
alla luce del progetto che ora mi prende con tutte le mie energie.
Nel frattempo partecipo alla seconda rassegna di
‘’Scienza Medicina e
Spiritualità’’ in cui ritrovo Nader Bhutto, Massimo Citro ed Erwin Laszlo; per
commentare questi due congressi potrei scrivere un libro a parte; dico solo che
Laszlo mi fa i complimenti, dopo che io nella relazione mostro le straordinarie
analogie e parallelismi tra il mio libro ( La trama della vita) e il suo ultimo
‘’Cosmos’’ ( che tratta tutti i temi di cui io sono appassionato); mi convinco ancora
di più che devo scrivere un libro di “Medicina e Quantistica” , perché tutti quelli
che ho conosciuto… sconoscono la Quantistica.
---L’episodio determinante è accaduto all’inizio dell’ Inverno 2010, Ottobre ; mi
invitano alla organizzazione culturale ‘’Mea Lux” , e da qui un crescendo
rossiniano : mi addentro alla Radionica, mostrandone i limiti e le anticipazioni,
conosco il dottor Venuto che mi riaccende l’interesse per la ‘’Biorisonanza’’;
compro diversi libri interessantissimi sulle Energie Sottili (Vinardi, Oliviero e
Zamperini) e infine scatta la molla con il libro di Ken Wilber che descrive la
‘’Medicina Integrale’’, e così arrivo al culmine del ‘puzzle’ che vado costruendo
nella mente; decido di scrivere un libro in cui metto assieme la fisica quantistica e
le Medicina Integrale, cioè tutte le terapie tradizionali e alternative, secondo
un’idea che ho avuto addirittura da ragazzo in filosofia; ora ho le conoscenze
giuste e soprattutto ho maturato il concetto di INTERCONNESSIONE , che
applico a partire da David Bohm e l’Universo Olografico; tutte le terapie Olistiche
256
fanno uso delle Energie ‘’Sottili’’ , il cui meccanismo è esattamente l’
ENTANGLEMENT. La prima stesura termina il 23 Ottobre 2010 in occasione
della rassegna ‘’Sinergia tra Fisica Quantistica e Medicina’’ al Policlinico di
Catania; la seconda coincide con la descrizione e presentazione al circolo culturale
‘Vivencia’, Aprile 2011, per la prima volta riesco ad organizzare tutto con le
‘’slide’’ , e questo mi permette e consente di riordinare la Terza Parte, proprio la
Medicina Integrale; nel frattempo da Dicembre è accaduto un episodio che sarà
‘determinante’ sia in tutto l’inverno che nella ristrutturazione dei due libri che ho
organizzato: l’amicizia di Franco Battiato !
L’ultima fase della stesura di questo libro di medicina avviene fra Maggio e Giugno
2011 : ricevo una telefonata da Gianita Bucchieri, mi invita a fare un seminario di
base proprio di Medicina Quantistica, sono euforico, mi rimetto a leggere e
scrivere e aggiungo paragrafi determinanti riguardanti la medicina Tibetana, la
medicina sciamanica e la presentazione del metodo ‘’Corpo e Ccscienza’’ di
George Courchinoux; inoltre mi avvalgo di tutte le affascinanti conversazioni con
Franco Battiato che culminano nell’acquisto di un libro sulla Alimentazione che
trae spunti dalla Medicina Tradizionale Tibetana; infine mi sono avvalso dagli
incontri che da Gennaio si avvicendano con dei ‘’ragazzi straordinari’’ (
Francesco, Matteo, Roberto, Santi e Stefano); a volte leggo letteralmente alcuni
paragrafi chiave del libro, specie sull’Ologramma e sull’ Entanglement, e le loro
osservazioni sono molto stimolanti, le riflessioni da menti giovani ed aperte sono
un pungolo indispensabile per ‘’mettermi’’ dalla parte del lettore.
257
BIBLIOGRAFIA
MINIMA
F. Capra : Il tao della fisica
F. Capra : Il punto di svolta
M. Talbot : Tutto è uno
B. Brennann : Mani di luce
L: McTaggart : Il campo del punto zero
Hirsh e Barach : Guarigioni straordinarie
B. Weiss : Molte vite molti marstri
C. Pert : Molecole di emozioni
B.H. Lipton : La biologia delle credenze
C. Pert : Molecole di Emozioni
Abraham Pais : Subtle is the Lord ( Sottile è il Signore )
F. Capra : La rete della vita
R. Sheldrake : Il potere straordinario degli animali
Karl Pribram : << La comunicazione Mente/Corpo >>
P. Davies : Dio e la Nuova Fisica
K. Wilber : Lo spettro della coscienza
P. Davies : Una fortuna cosmica
M. Teodorani : Entanglement
F. Oliviero : Benattia
M. Teodorani : La fisica dell’infinito
A. Aczel : Entanglement
H. Reichenbach : La nascita della filosofia scientifica
F. Ghirardi : Un occhiata alle carte di Dio
G. Gamow : Quello che ha veramente detto Einstein
E. Laszlo : Cosmos
Francesco Oliviero : << Acqua e Coscienza >>
R. Zamperini : Energie sottili e terapie Energo-vibrazionali
L. McTaggart : La scienza dell’intenzione
Luigi Vinardi : Biopsicoenergetica
M. Teodorani : Sincronicità
F. Bottaccioli : Psiconeuroendoimmunologia
W. Steiner : Medicina antroposofica
V. Venuto : << Elementi di Bioenergetica in Medicina >>
B. Hoffman : Einstein creatore e ribelle
Massimo Teodorani : Tesla, lampo di genio.
Valentina Chiarappa : << La Tecnologia delle Biofrequenze >>
E. Laszlo : La scienza e il campo Akashico
258
Davide Fiscaletti : Prospettive alla ricerca del Graal
B. Lipton : Evoluzione spontanea
Eaco Cogliani : La Sintesi del pensiero di Ken Wilber
M. Emoto : La risposta dell’acqua
David Bohm : Wholeness and the Implicate Order
Adriano Forgione : << I cerchi nel grano >>
P. Feyerabend : Contro il metodo
A. Zeilinger : Il Velo di Einstein
Lucio Lombardo Radice : << L’educazione della mente >>
Erich Fromm : << Avere o Essere ? >>
Hermann Hesse : <<Siddharta >>
Richard Bach : << Il gabbiano Jhonatan >>
Richard Bach : << Il ponte sull’ Eternità >>
Kahil GIBRAN : << Il Profeta >>
Antoine de Saint-Exupery : << Il Piccolo Principe >>
Hermann Hesse : << Il gioco delle perle di vetro >>
Pirsig : << Lo Zen e l’Arte della manutenzione della motocicletta >>
Hermann Hesse : << Il Lupo della Steppa >>
Gandhi : << La Vita e la Non-Violenza contro la Guerra >>
Carlos Castaneda : << A scuola dallo Stregone >>
Brian Weiss : << Molte Vite Un solo AMORE >>
Abraham Maslow : << Psicologia dell’ ESSERE Umano >>
Aldo Carotenuto : << Attraversare la Vita >>
Carl Gustav Jung : << La Saggezza Orientale >>
F.Coniglione : <<Introduzione alla filosofia della Scienza>>
P. Greco : << Dizionario Asimmetrico di filosofia, Einstein e il ciabattino>>
Leo Buscaglia : << Vivere, Amare, Capirsi >>
L. Geymonat : << Enciclopedia della filosofia e della scienza >>
P. Scanziani : << L’ Arte della longevità >>
F. Kinslow : << Il segreto della guarigione >>
B. Green : << La trama del Cosmo>>
J. Barrow : << Il principio Antropico >>
Lee Smolin : << La Vita del Cosmo >>
M. Lachieze-Rey : <<Oltre lo spazio e il tempo >>
J.P. Luminet : << Finito o infinito >>
Jennifere Meek : << Rinforzare il sistema immunitario >>
Fosar-Bludorf : <<L’intelligenza in Rete nascosta nel DNA >>
G. Coco- F.Battiato : << Sowa Rigpa. La scienza della guarigione >>
D.Bossari-F.Battiato : << Battiato … Io chi sono? >>
Jeffrey Satinover : << Il cervello Quantico >>
M.Potenza : << L’Universo di Einstein >>
259
260