Aldo Desiderio FISICA QUANTISTICA E MEDICINA INTEGRALE Scienza Medicina e Spiritualità Descritte da un fisico otti-mistico ParaPsicoNeuroBioMatFisioFilosoFisica CATANIA GIUGNO 2011 1 Io non cerco Medicine Alternative… …. Ma piuttosto… un Alternativa alle Medicine…!!! … moderno Diogene vado cercando…. tenendo SEMPRE presente i tre principi che vanno ad accompagnare la nostra Vita : --- dubita di TUTTO --- aspettati l ‘ IMPOSSIBILE --- tieniti pronto per nuove POSSIBILITA’ ….. tutto l’ Universo obbedisce all’ AMORE ….. …. Ogni cosa è in relazione con tutte le altre cose…. 2 INDICE Ad Albert Einstein Prefazione Guida alla lettura 6 9 12 PRIMA PARTE : GLI STRUMENTI DELLA FISICA 13 - Fisica Classica 1.Ondeeoscillazioni Proprietà caratteristiche, Onde Acustiche e Onde Elettromagnetiche 2- Interferenza e risonanza 3 - Ologrammi e Trasformate di Fourier 4 - Teoria dei sistemi 5 - Bootstrap 18 20 26 30 -- Fisica Quantistica 33 1 - Planck Einstein Bohr : Quantizzazione 2 - DeBroglie : Dualità Onda/Corpuscolo 3 - Born : La Probabilità; Schrodinger e la Funzione d’Onda 4- Heisemberg e l’Indeterminazione. Bohr e Complementarietà 5 - Dirac e l’ Antimateria. Fermi : Creazione e Annichilazione 6 - Il principio di Sovrapposizione e l’ Entanglement 7- Interferenza nella doppia fenditura di Young 8 - Einstein e l’esperimento Mentale EPR 9 - Bohm : Entanglement e Connessioni Non-Locali 10 - Bell e il criterio matematico dell’Entanglement 11 - C.H.S.H. : la prima verifica sperimentale 12 - Aspect : la prova definitiva dell’Entanglement 13 - Gisin e Zeilinger : la conferma ulteriore 14 - Rosenbaum e Zeilinger : Entanglement nel Macroscopico 35 39 40 42 44 46 48 51 55 57 59 61 64 65 3 SECONDA PARTE: L ‘ UNIVERSO OLOGRAFICO in UN OCEANO DI ENERGIA IN ENTANGLEMENT TOTALE . LA VISIONE OLOGRAFICA 12345678- Bohm : il Campo del Punto Zero,l’Ordine Implicato,l’Universo Olografico 60 Pribram e la comunicazione Mente/Corpo: visione Olografica del cervello 76 Brennan e il Campo Energetico Universale 87 Sheldrake e i Campi Morfogenetici 99 Jung e la Psicologia Sistemica : il modello Olografico 107 Laszlo e Il campo Akashico 118 Penrose e la Schiuma Quantistica 119 Teodorani : la Vita come risonanza di un unico Campo 122 - BIOENERGETICA 124 1 - Puthoff : Entanglement mente/mente , la Telepatia 125 2 – Entanglement uomo/macchina; Entanglement animali/macchina; Entanglement uomo/piante ed animali/piante 127 3– Psicocinesi : Entanglement mente-materia; – Psicocinesi e miracoli : Entanglement mente collettiva/materia 136 4 - Entanglement mente/corpo : le stimmate e il corpo olografico 140 5 - Schwarz : Entanglement nel passato olografico, Retrocognizione - Targ e Puthoff : Entanglement nel futuro olografico, Precognizione - Whitton e Weiss : Entanglement nelle vite precedenti, Reincarnazione 149 6 – Nelson : Entanglement Eventi emotivi/Coscienza Collettiva - Chouinard : Entanglement Mente Collettiva/ Ambiente 158 TERZA PARTE : GUARIGIONI TOTALE ED INTEGRALE STRAORDINARIE. 1 - Introduzione 2 - Radionica 3 – Medicina Sistemica Olistica Organicistica 4 - Varie Medicine alternative. 5 – Medicina Sciamanica 6 – Medicina Tibetana 7 - Medicina INTEGRALE di Wilber 8 - Medicine Energetiche : Energie Sottili MEDICINA 162 163 164 167 173 176 178 179 184 4 9 - Remissione spontanea : auto guarigione 185 10 - Guarigione a distanza tramite gruppi di preghiera e gruppi di meditazione188 11- Esperimenti di verifica sulla ‘’Risonanza Empatica’’ 196 12 –Esperimenti sulla Retrointenzione : Ipotesi di spiegazione 203 13 - La memoria dell’acqua : Emoto e Radin.Entanglement Pensieri/acqua 214 14 – Pert.Il ruolo delle emozioni nella Salute 216 15 - Lipton.La biologia delle credenze. 219 16 - Endorfine e potenziamento del sistema immunitario 220 17 - Medicina Integrata : PNEI 223 18 - Terapie ENERGO-VIBRAZIONALI 226 a - CleanEnergy di Zamperini b - Biopsicoenergetica di Vinardi. c - Omeosinergetica di Oliviero. d - Semeiotica Biofisica Quantistica di Stagnaro e Manzelli e - La medicina antroposofica di Steiner f – La Nuova Medicina Germanica di Hamer g- Corpo e Coscienza di Courchinoux 19 - Ipnosi Regressiva 240 20 - BIORISONANZA di V.Venuto e V.Chiarappa 242 21 - Holographic Bioresonance di A.Tedeschi 244 22 - Fractal Bioresonance 246 23 - Medicina Quantica di F.Oliviero 248 24 . Declic : noel hamer lipton 249 25 - Conclusioni finali 250 Postfazione Bibliografia Minima 254 259 5 Ad Albert Einstein Tutto quanto ho imparato e scritto ha un riferimento unico e solo : la limpida lezione scientifica, culturale e umana che ci ha regalato Einstein con il suo metodo,la sua passione e la fede nel suo sogno ; tutta la sua vita , i fatti ed i pensieri sono un eredita’ preziosissima , immensa , di cui faremo tesoro e gli renderemo gratitudine eterna. Albert Einstein nasce in Germania,la madre lo cura amorevolmente,impara a parlare molto tardi,non gioca molto con gli altri bambini,ma è un bambino normale,soprattutto è molto “curioso” e determinato. La mamma Pauline vuole che Albert sia ad un tempo “indipendente” e ubbidiente , e che sia sicuro di sé;ci riuscirà quasi del tutto ,inoltre conserverà sempre un “ironia intelligente” e sottile. A 12 anni studia la Geometria Euclidea,a 16 impara il Calcolo Integrale!!! E’ così bravo che alcuni suoi insegnanti non lo capiscono o peggio sono invidiosi e lo puniscono,da qui la leggenda che andava male a scuola. Fuori dagli studi filosofici e scientifici ha 2 soli altri interessi : la musica e la religione,per lui la musica è una necessità “interiore”. Einstein era un fisico,un poeta,un musicista un filosofo :la disposizione per la bellezza e l’armonia era la sua guida,a cui non rinunciò mai. L’essenza della profondità di Einstein consistette nella sua “semplicità” L’essenza della Scienza di Einstein consistette nella sua disposizione “estetica” alla bellezza. Così scriveva nella biografia……..imparai ben presto ad intuire ed a privilegiare ciò che avrebbe potuto condurre a scoperte fondamentali,dalla moltitudine di cose che ingombrano solo la mente e la deviano dall’essenziale. Ancora……..il nostro Universo non è soltanto un Universo Matematico ma un Universo “meravigliosamente” ragionevole , pervaso da una suprema “SAGGEZZA” Cosmica…… Durante gli ultimi 30 anni della sua vita i suoi occhi erano fissi sull’Universo e nella possibilità di penetrare i più profondi recessi per risolvere tutto mediante una singola legge,la teoria del campo unificato…..il suo sogno!!! 6 Einstein era riuscito dove gli antichi avevano fallito : da speculazioni intellettive arriva a necessità logiche e a predire fatti sperimentali…….guardava nel vuoto e tirava fuori dal nulla risultati sulla base di riflessioni….. Egli osava sfidare tre secoli di metodo scientifico,da Galileo in poi,tornando al sogno dei Greci che cercavano di “CAPIRE” la natura piuttosto che limitarsi solo a descriverla. Einstein ha dimostrato come il pensiero Matematico costruttivo dell’Intelletto , combinato con l’ INTUIZIONE filosofica e artistica possono raggiungere vette incomparabili. Egli adoperava in modo magistrale le due modalità di conoscenza complementari : 1—Razionale dovuta all’intelletto 2----Intuitiva dovuta alla sensibilità Ma un intuito così formidabile non può quindi essere spiegato razionalmente!!!Scaturisce spontaneamente da FORZE INTERIORI , dall’interno della persona,da qualità NON intellettive;infatti per lui gli eventi “emotivi” e SPIRITUALI avevano posto più di quelli Scientifici. Il movente Scientifico di Einstein fu fondamentalmente…..Religioso!!!! o meglio SPIRITUALE!!!! ……e fece più che formulare teorie : “Ascoltò con devozione suprema le silenti voci dell’Universo,e trascrisse il loro messaggio con ineffabile Bellezza” La Scienza era per lui una Religione di altissima devozione e abbandono mistico. E si considerava più un filosofo che un fisico,né tampoco un matematico : era più a suo agio con sognatori,artisti,poeti,scrittori,musicisti,che con i suoi colleghi fisici ai congressi!!!!!!!! Per questi egli si era cambiato da fisico a “metafisico”,in un UOMO CHE CERCA LE CAUSE ULTIME : ma ad Einstein non interessavano le etichette,,,,,cosa importa se è Matematica,fisica,chimica,astronomia o filosofia….diceva……a me interessa ascoltare la Musica dell’Universo……e capire la sua Armonia. 7 Al termine dei suoi scritti improvvisamente appariva la conclusione,ottenuta con apparente facilità e mediante una argomentazione irrefutabile…e non citava mai le fonti e nessuno,come se avesse evocato qualcosa d’altro………DIO. Quando giudicava una teoria scientifica si domandava se,qualora fosse stato DIO,avrebbe creato l’universo in modo da accettare questa in pieno accordo e in Armonia” con tutto il resto. Tale criterio,a prima vista,potrebbe sembrare più vicino al “Misticismo” che alla Scienza,ma rivela la fede di Einstein nella “Semplicità” e nella “Bellezza” dell’Universo. Soltanto un uomo con una profonda convinzione Religiosa e Artistica che la “Bellezza” sia presente ovunque,in attesa di essere scoperta,avrebbe potuto costruire teorie il cui attributo più impressionante(tale da superare i risultati scientifici spettacolari) era ……proprio la BELLEZZA!!!!!!!!!!! ………e non cessò mai di “Meravigliarsi” come un bambino, come non perse mai la capacità fanciullesca di timore riverenziale verso la Natura….. ………e rifuggiva istintivamente alle coercizioni;rabbrividiva alla vista delle uniformi,odiava i sistemi severi che dominavano nell’insegnamento a quei tempi…….. Per spiegare la sua “Perfezione” nella tecnica del violino ebbe a dire che non era dovuta ad esercitazioni sistematiche……..io ritengo,tutto sommato,che l’AMORE sia un maestro più efficace del senso del dovere,nel caso mio,per lo meno,è stato senza dubbio così!!!........ LA COERENZA DELL UNIVERSO ,L’INTRINSECA “SAGGEZZA” CHE PERMEA TUTTA LA CREAZIONE, FURONO DIMOSTRATE DAI PIU’ ESATTI RAGIONAMENTI MATEMATICI , GRAZIE ALLA INTUIZIONE UNICA E GENIALE DI EINSTEIN , AL SENSO MISTICO, ALLA DISPOSIZIONE ESTETICA VERSO LA BELLEZZA, ALLA SUA LIBERTA’ INTELLETTUALE, ALLA SUA SENSIBILITA’ MUSICALE E POETICA……..E QUINDI PIU’ AL SUO “CUORE” CHE AL SUO INTELLETTO. PER TUTTO QUESTO GRAZIE!!!!!!! 8 PREFAZIONE Questo libro è stato ‘’ristrutturato’’ nell’ Aprile 2011, ma nasce prima , come estratto dal mio ultimo scritto ‘L’uomo è il centro dell’ Universo’ ,prima edizione nel Luglio 2010, con la necessità di presentarlo nella rassegna Nazionale << Sinergia tra Fisica e Medicina >> svolta a Catania, presso il Policlinico, nell’aula Magna della facoltà di Medicina, il 23 Ottobre 2010. In questa rassegna ho la conferma di tutti i miei timori : non partecipa quasi un solo studente di medicina, né tantomeno di fisica, sono ‘’assenti’’ i principali responsabili della facoltà di Medicina, che dovrebbero essere il ‘riferimento’ accademico preposto alla traduzione di tutta la gran messe di idee, esperienze e progetti; ma la cosa più grave e deprimente è la mancanza di aggiornamento tra i vari relatori; insomma di ‘’Fisica Quantistica’’ tra i medici se ne vede poco e nulla; solo il prof. Burrafato fa una dissertazione approfondita e accademica, leziosa e complessa. Allora DEVO scrivere un libro in cui si fa chiarezza sulla relazione ‘’Fisica/Medicina’’ , e prima ancora una digressione storica della ‘fisica quantistica’ , aggiornata agli ultimi sviluppi di quel bizzarro fenomeno che è l’ ENTANGLEMENT ; e successivamente alla visione dell’ Universo Olografico di Bohm/Pribram; traccio anche tutte le varie Terapie basate sulla ‘’Biorisonanza’’, descrivendo caratteristiche e limiti. 9 La cosa più incredibile è la rabbia che mi tormenta per il fatto che abbiamo già assistito ad una ‘’rivoluzione mancata’’ !!! Parlo degli effetti che ‘avrebbe’ dovuto comportare la Rivoluzione Scientifica seguente la Relatività e la QUANTISTICA, che costituisce il III paradigma ( il II è il paradigma è stato quello di Cartesio/Newton/Galileo ; il I quello Aristotelico ). Siamo nel 3° Millennio e andiamo verso una ‘’Consapevolezza Cosmica’’ ; io mi interesso solo del supporto scientifico che ha portato a questo nuovo Paradigma e alle sue implicazioni; è innegabile che tutto ha inizio (come sempre) da scoperte rivoluzionarie e radicali, da mutamenti nelle basi delle scienze, ancora una volta ha ragione Gaston Bachelard : rotture epistemologiche. Tali sono stati l’Universo Olografico ed i meccanismi di Entanglement, ma tutta la ‘’Visione’’ del mondo, appunto la ‘’Costellazione di idee e di Valori’’ ( il ‘paradigma’ di Kuhn ), che ci ha donato David Bohm. Ne è conseguito un ‘’Risveglio Planetario’’, avvertito in vari modi indipendenti dagli Esseri più ‘sensibili’ ; altri argomenti hanno contribuito a questa ‘’Unità di tutte le cose’’ : Esoterismo e Musica, Cimatica, Geometria Sacra, Frattali Cosmici, Messaggi dall’Universo. Cerchi nel grano, e infine questa MEDICINA INTEGRALE che tutto raccoglie, che usufruisce di TUTTO. 10 GUIDA ALLA LETTURA : --Le parti di Fisica sono indispensabili per comprendere il contesto OLOGRAFICO e i meccanismi di ENTANGLEMENT ; non si può procedere nelle Parti successive senza avere acquisito questi concetti determinanti che di fatto sono la CHIAVE DI LETTURA di tutto il libro; peraltro tutte le formule matematiche non sono indispensabili e obbligatorie, danno solo più rigore e sintesi, si possono leggere e passare oltre, senza farsi bloccare. I libri consigliati in bibliografia sono TUTTI sulla mia scrivania, o nella mia libreria, e sono stati da me letti interamente (alcuni più e più volte ) e vi trovo sempre qualcosa di nuovo e interessante per completare il PUZZLE della ‘’conoscenza’’, e saranno sempre il ‘’punto di partenza’’. --- Vi saranno concetti e fenomeni che saranno ripetuti più volte, vi saranno frasi e brani interi riportati ‘integralmente’ da autori e ricercatori ( citati sempre con rispetto e stima, in particolare i libri di Massimo Teodorani e Lynne McTaggart della Macro Edizioni ). Dovete saper ‘’cogliere’’ tutti i messaggi, manifesti e celati, soggiacenti e subliminali, tutto va visto nel suo ‘’insieme’’, nella sua TOTALITA’ ; anche tutto il libro che ho scritto va inteso con la logica ‘’sistemica’’ e olistica : ogni concetto ha la sua individualità, è una ‘parte’ ben definita con la sua autonomia; ma allo stesso tempo si deve vedere come ‘’integrato’’ armonicamente nella totalità maggiore di cui è parte, perché è proprio così << OGNI COSA NELL’ UNIVERSO E’ PARTE E TOTALITA’ … CONTEMPORANEAMENTE >> --- Io consiglio sempre di ….. COMINCIARE DALLA FINE !!! ma tornare subito all’inizio e ritornare ancora alla fine in un processo che è ciclico e si autosorregge, cioè ogni cosa fa capire meglio le altre cose e viceversa : per sapere una sola cosa bisogna sapere tutte le altre cose !!! Quindi è una guida utilissima e feconda la massima di Feyerabend : QUALUNQUE COSA VA BENE . Che naturalmente si può interpretare anche così : NON SI DEVE ESCLUDERE NULLA !!! Soprattutto perché dice il saggio : DI OGNI VERITA’ ANCHE IL SUO CONTRARIO E’ VERO ! 11 Signore, devo uscire di casa, avvertire che i muri mi stanno stretti, il tetto mi ruba il cielo, la finestra mi rende spettatore, la porta mi nega l’avventura e l’orario mi fa perdere l’incontro con te. Signore, fammi capire che mi è consentito vivere soltanto all’aperto, si è cristiani soltanto all’aria libera; il Vangelo cammina per le strade; non devo pretendere di muovermi unicamente se il tempo è bello. Il Vangelo,come la Vita, si vive nelle intemperie in condizioni sfavorevoli, devo lasciarmi avvolgere dalla nebbia, dal buio della notte, lavare dalla pioggia, asciugare dal vento, pungere dal freddo, sentirmi al sicuro nella precarietà, possedere la certezza del provvisorio. Bisogna che smetta di incaricare i vestiti ed il termosifone di riscaldarmi, è bello essere obbligato ad accendere il fuoco dentro, a riscaldarmi dall’interno, a coprirmi delle certezze del cuore, indovinare il Sole oltre lo spessore dei nuvoloni neri; scoprire il cammino consultando la speranza. Signore fammi uscire di casa senza voler sapere prima che tempo fa : sulla strada, nei campi, nel gelo, nella foresta, sulle vette, nella paura, nell’ansia, nel tormento, nell’assenza ……… devo esser capace di avere la certezza della tua PRESENZA. Grazie Signore 12 PRIMA PARTE FISICA CLASSICA ’ Il saggio unifica in sé i due lati complementari della natura umana : la saggezza intuitiva e la conoscenza pratica, la contemplazione e l’azione sociale , il guerriero e il santo ‘ << La Fisica può essere una via con un Cuore, rivolta alla Conoscenza Spirituale ed alla realizzazione di sé stessi >> 13 1 -- ONDE e OSCILLAZIONI : fenomeni Vibratori a -- Proprietà e caratteristiche Un onda è una qualunque perturbazione che si propaga in un mezzo materiale,provocando variazioni nello spazio e nel tempo di parametri fisici ben determinati che andremo a definire,trasporta energia ma non materia. Qualunque sia la natura dei fenomeni ondulatori,suoni,luce,sismi,onde marine o altro,tutti possono essere studiati a partire da un onda puramente sinusoidale che trigonometricamente va indicata con la seguente relazione : y=Ym sen(ωt+φ) Fisicamente questa espressione si riferisce ai segnali periodici nel tempo,cioè quelli che si ripetono periodicamente con valori determinati : Definiamo tutte le grandezze caratteristiche delle onde sinusoidali periodiche : AMPIEZZA : è il valore massimo di una delle due semionde Ym. PERIODO T . è il tempo intercorrente a compiere un onda completa. 14 FREQUENZA f :è il numero di onde al secondo. LUNGHEZZA D’ONDA λ : è la lunghezza di un onda completa. VELOCITA’ v : è la rapidità con cui si propaga nel vuoto o in un mezzo. FASE φ : è l’angolo iniziale corrispondente a t=0 INTENSITA’ : è la quantità di energia che attraversa l’unità di superficie perpendicolare al raggio di propagazione. Tutte queste grandezze sono espresse dalle seguenti relazioni : f = 1/T v = λ /T v=λ f λ = v /f λ=vT I=kf A b -- Onde acustiche Se fissiamo una lamina elastica ad una morsa e la facciamo ‘’vibrare’’, si ode un suono tanto più ‘acuto’ quanto più rapida è la vibrazione, cioè quanto maggiore è la frequenza con cui vibra; analogamente il suono sarà tanto più ‘’grave’’ quanto più bassa è la frequenza della vibrazione. Quando la lamina vibra, l’aria attorno ad essa si sposta; la lamina vibrante comprime gli strati d’aria più vicini, questi a loro volta premono sull’aria circostante, trASMETTENDO L’AUMENTO DI PRERSSIONE; SI GENERANO COSì una successione di onde di ‘’pressione’’ e ‘’rarefazione’’ dell’aria, quindi ben si comprende come si è nel contesto di ‘’ONDE MECCANICHE’’. Il suono risultante prodotto è dato da un onda ‘longitudinale’, che in ogni caso ‘’non’’ trasporta materia, ma solo ‘’ENERGIA SONORA’’. Le onde sonore ( o Acustiche) si propagano nei liquidi e nei solidi, oltre che negli aeriformi(gas) , tramite le oscillazioni delle molecole e degli atomi che trasmettono la ‘’perturbazione’’ vibrando attorno ad un punto di equilibrio in senso longitudinale. La velocità di propagazione delle onde sonore nell’aria è intorno a 332 m/s circa ( vedremo che la luce si propaga a 300000000 m/sec ) ; questa velocità non dipende dalla frequenza ma aumenta con la temperatura. La velocità del suono è diversa in base al mezzo in cui si propaga ( alla natura della materia ), è tanto maggiore quanto maggiore è la ‘’densità’’ del mezzo e la sua ‘elasticità’ , quindi è maggiore nei solidi piuttosto che nei liquidi e nei gas ; il suono si propaga anche negli isolanti elettrici. 15 Per consuetudine viene chiamata ‘’altezza’’ di un suono il valore della sua ‘frequenza’ , che rappresenta il numero di ‘’VIBRAZIONI’’ al secondo, in tal modo si distinguono i suoni gravi o BASSI , dai suoni ACUTI , e dagli ULTRASUONI ; i suoni inferiori a 20 Hertz vengono chiamati invece INFRASUONI. L’ Energia trasportata dalle onde sonore è proporzionale al quadrato della frequenza e della ampiezza, quindi gli Ultrasuoni trasportano una grande quantità di Energia , anche se hanno piccolissime ampiezze. Un'altra grandezza è l’ INTENSITA’ SONORA che dipende dalla Energia che, trasportata dall’onda, giunge in un secondo al nostro orecchio; inoltre il TIMBRO è una caratteristica di ogni singolo suono ( Voce) e dà colore e caratteristiche percettive piacevoli o sgradevoli . La gamma di frequenze dei suoni arriva convenzionalmente a 30 000 Hertz , ma il livello di ‘’udibilità’’ è differente per gli esseri umani e per gli animali, in particolare è molto inferiore nell’uomo moderno. c -- Onde Elettromagnetiche Tutte le volte che si esercitano azioni di forze attrattive o repulsive tra cariche elettriche,allora necessariamente deve esserci una “perturbazione” dello spazio che le circonda,una variazione delle condizioni elettriche che determina la manifestazione di forze. A questa perturbazione si dà il nome di “Campo Elettrico”,che quindi “non” è un entità dotata di consistenza materiale,e “non” è lo spazio che circonda le cariche elettriche,ma è ivi situato;vedremo che le dimensioni del Campo Elettrico sono completamente diverse dallo spazio. Per poter definire il campo elettrico in maniera operativa distinguiamo il ruolo delle cariche elettriche : -- Q è la carica che “genera” il Campo. -- q è la carica “esploratrice” di prova,che subisce l’effetto del campo elettrico,per ipotesi puntiforme e positiva,in modo da non modificare il campo prodotto da Q. Si definisce “Intensità di Campo Elettrico” il rapporto tra la forza esercitata sulla carica +q e la carica stessa : 16 E = F /q (2) Si può anche dire che la forza esercitata sulla carica q dal campo elettrico E ,è direttamente proporzionale alla carica e al campo stesso : F = q E (3) Allo stresso modo si definisce il ‘’Campo Magnetico’’ , che si può pensare come una ‘’perturbazione’’ dello spazio che circonda un magnete , oppure basti pensare al Magnetismo terrestre detto ‘’Campo Geomagnetico’’ Nella seconda metà dell’Ottocento Maxwell mise le basi dell’odierno Elettromagnetismo : i principi di base sono rappresentati dal ‘’legame’’ reciproco che vi è tra Elettricità e Magnetismo, questo legame fu magistralmente sintetizzato in delle celebri equazioni che sono ancor oggi l’espressione matematica di tutto l’ Elettromagnetismo. Tutte le volte che varia, nel tempo, un campo magnetico allora nasce una forza elettromotrice indotta, che rivela la presenza di un campo Elettrico E , concatenato con il campo magnetico di induzione B , che l’ha generato. Allo stesso tempo : una variazione del campo Elettrico produce e genera un campo Magnetico ‘’concatenato’’ con il campo Elettrico che l’ha generato; le linee di forza dei due campi sono ‘’concatenate’’ , cioè sono legate e intrecciate tra loro come gli anelli di una catena. Fu lo stesso Maxwell che comprese il legame tra campo elettrico e magnetico e che la ‘’Luce’’ non è altro che un CAMPO ELETTROMAGNETICO che si propaga sotto forma di ‘’Onde Elettromagnetiche’’ che viaggiano appunto ……. Alla velocità della Luce! Invece è il contrario : la Luce , essendo un caso particolare di onde elettromagnetiche, viaggia anch’essa alla velocità di queste che è pari al valore c = 300000000 m/sec . Le Onde Elettromagnetiche sono differenti fra loro a seconda della frequenza di vibrazione ( dato che esiste una relazione precisa tra frequenza e lunghezza d’onda , a volte è opportuno parlare in termini di lunghezza d’onda) , sarà diversa sia la loro manifestazione sia il loro effetto, ma soprattutto la loro ‘’interazione’’ con i tessuti biologici. Abbiamo così le Onde Radio, le Onde Televisive, le Microonde, gli Infrarossi, la Luce visibile, gli Ultravioletti, poi i raggi X , i raggi Gamma e infine i raggi 17 Cosmici; tutto questo in ordine crescente di frequenza; inoltre vedremo che l’ Energia ad esse associate è direttamente proporzionale alla frequenza. Le onde elettromagnetiche possono essere generate ‘’naturalmente’’ da processi all’interno del Sole e delle Stelle, oppure prodotte ‘artificialmente’’ tramite circuiti elettronici in apparati cpstruiti dall’uomo : Radio, Televisione, Cellulari, Radar e altro; in ogni caso la loro natura è rigorosamente la stessa, e la loro ‘’propagazione’’ dipende fortemente da ostacoli frapposti; infatti in un luogo ‘schermato’ elettromagneticamente le Onde non potranno mai giungere. Questo sarà un criterio ottimo per distinguere onde elettromagnetiche da altre informazioni poco conosciute come le cosiddette “Energie Sottili”. 2 -- Interferenza e Risonanza Interferenza L’interferenza è l’incontro nello spazio e nel tempo di due onde di qualunque genere : meccaniche, sonore, sismiche, elettromagnetiche; è una particolare “Sovrapposizione” che dà come risultato una terza onda le cui caratteristiche dipendono dalle rispettive qualità e proprietà che hanno le due onde singole al momento dell’incontro,nell’interazione. Facciamo due esempi didattici : 1° -Due onde si incontrano “In Fase” ed hanno la stessa frequenza e la stessa ampiezza : L’onda risultante dalla interferenza delle due è una terza onda che ha stessa frequenza ed ampiezza pari alla somma delle due singole onde; si dice che si è 18 avuta una Interferenza “Costruttiva” , in quanto il risultato è un onda la cui ampiezza è maggiore delle due singole onde. 2° --- Due onde si incontrano in “OPPOSIZIONE DI FASE” , ovvero sfasate di 180° o in contrapposizione (dimodochè alla semionda positiva dell’una corrisponde la semionda negativa dell’altra). Il risultato della interferenza è la differenza delle due onde, che se sono di eguale ampiezza è zero : si è avuta una interferenza “Distruttiva” , in quanto l’onda è stata eliminata , appunto distrutta. Fra questi casi estremi vi sono “Infinite” combinazioni e possibilità, in quanto 2 onde possono avere diversa frequenza, diversa ampiezza e diversa fase, cioè sono sfasate in tutti i parametri. Pertanto l’interferenza risultante dall’incontro di due onde generiche e diverse è un risultato che dipende dalla composizione di tutte le onde di cui è composto un segnale periodico o non periodici.L’interferenza è il risultato algebrico di due treni d’onda che si sovrappongono e le cui armoniche danno luogo alle “Trasformate di Fourier” con segnali dalle frequenze e fasi differenti. Risonanza La RISONANZA è in origine un fenomeno “Acustico” , letteralmente vuol dire “risuonare” , cioè suonare con la stessa frequenza, oppure “essere in sintonia”; pertanto l’esempio più semplice è fornito da una campana che “Risuona” con un’altra , oppure un Diapason che vibra alla stessa frequenza di uno simile che sta producendo un suono caratteristico dovuto alle sue dimensioni ed alle sue proprietà fisiche.Nel campo dell’Elettromagnetismo e nell’applicazione Radio , la Risonanza è una proprietà di circuiti elettronici che esaltano e discriminano fra vari segnali, risonando sulla frequenza caratteristica dovuta ai parametri elettrici Capacità ed Induttanza; in questo caso ci si “SINTONIZZA” 19 su una tra tante frequenze, cioè la si isola o la si discrimina dalle altre, e se ne prende il contenuto in informazione ed energia.Avendo un segnale qualunque , composto da un certo numero di frequenze ( secondo lo sviluppo in serie di Fourier, visto al paragrafo 4.1 ) un essere umano, ma in genere un qualunque essere vivente, ha la capacità di “Sintonizzarsi” su una sola delle frequenze contenute, entrando in “RISONANZA” proprio con quel valore, cioè entrando in “ACCORDO”. Quindi “essere in sintonia” , “risuonare” , essere “accordati” o “intonati” , sono tutti sinonimi riferiti alla stessa tipologia di fenomeno che si manifesta in contesti e in modi differenti, e il risultato è evidente ed inconfondibile : è ARMONIA . 3 -- Trasformate di Fourier e Ologrammi a) Teorema di Fourier << Un segnale qualsiasi “periodico”, sotto opportune condizioni matematiche, può essere ottenuto mediante la somma di un termine costante e di infinite componenti puramente “sinusoidali” , le cui frequenze sono multipli interi di quella del segnale origine>> . L’espressione matematica di questo teorema si chiama “sviluppo in serie di Fourier” e viene indicato con la seguente relazione : v(t) = A0 + Σ = A0 + A 1 An sen (n ω0 t) = sen ω0 t + A2 sen 2 ω0 t + …….. + …….. In forza di questo teorema un qualunque segnale, purchè “periodico” , può essere scomposto nella somma di infiniti termini puramente sinusoidali. Ad esempio prendiamo un segnale “periodico” , ma non sinusoidale, di forma qualsiasi : 20 Tramite lo sviluppo in serie di Fourier è possibile decomporlo in una serie limitata di singole sinusoidi, perché oltre un certo valore di n la loro ampiezza è totalmente trascurabile . Il termine la cui ampiezza è A1 viene denominato “Armonica fondamentale” o Prima armonica, il termine A2 è detto Seconda Armonica , ed ha frequenza doppia di A1 , e così via per la terza e quarta armonica, la quinta e sesta etc…; tutti i termini sono onde puramente sinusoidali, con tutte le caratteristica delle Onde di questa categoria in generale. Se un segnale è pochissimo differente da una sinusoide, allora sarà composto da un numero ridotto di armoniche, se invece è molto diverso da una sinusoide pura , allora sarà ricchissimo di armoniche superiori, come è evidenziato dalle figure : Quindi il numero delle armoniche in cui è composto il segnale dà una misura ed un indice della complessità della sua forma e di quanto si discosti da quella “sinusoidale” pura. In questo modo, grazie al teorema di Fourier, si possono applicare tutte le proprietà della Trigonometria per le onde puramente sinusoidali, ad un segnale di forma qualsiasi ( purchè periodico) in quanto i teoremi e le proprietà vanno applicate ad ogni singola armonica, come se fosse separata e indipendente dal segnale variabile e generico di cui è parte, grazie alla scomposizione. 21 Si dice anche che un segnale qualsiasi è composto da uno “spettro” di frequenze, tutte in relazione fra di loro e con il segnale stesso, secondo dei rapporti ben definiti di Ampiezza , frequenza e fase. “Decodificare” un segnale significa decomporlo nelle sue componenti che sono segnali puramente sinusoidali, aventi Ampiezza e fase diversa e frequenza “multipla” della Armonica fondamentale o Prima Armonica. Segnali non periodici Se un generico segnale “NON” è periodico ( cioè non si ripete nel tempo ad intervalli regolari, appunto periodici )allora il suo “Spettro” di frequenze sarà diverso, in quanto la variazione di frequenza, della ampiezza e della fase avviene con “continuità” . La differenza sostanziale è che nei termini dello sviluppo in serie di Fourier vi sono A( ω ) e φ ( ω ) , cioè ampiezza e fase in funzione della frequenza con continuità ( ricordiamo che ω = 2 π f , quindi la fase è funzione della frequenza). Per i segnali non periodici, quindi per i segnali della massima variabilità e genericità, oltre allo sviluppo in serie di Fourier occorre fare ricorso ad un altro meccanismo ‘matematico’ che è la “Trasformata di Fourier” espressa da una relazione pià complessa.Tutto questo per poter trattare un segnale “NON Periodico” , di forma qualsiasi, alla stessa stregua di un segnale periodico, e quindi per avere la possibilità di decomporlo in una somma di infiniti termini puramente sinusoidali con “frequenze multiple” crescenti della armonica fondamentale, Questa relazione è un numero complesso, e ciò è rappresentato dal fattore “e” , inoltre è un operazione di “INTEGRALE” , che è la estensione (nel campo della continuità) della somma di n termini ( sommatoria) , che compare nella espressione relativa ai segnali periodici. Viene chiamata “ TRASFORMATA DI FOURIER” proprio perché è il tramite matematico per cui si riesce a “trasformare” un segnale di qualsiasi forma e non periodico, in una somma di termini puramente sinusoidali come onde di una determinata frequenza, ampiezza e fase. 22 Ologrammi a) La scoperta dell’Ologramma Nel 1971 Dennis Gabor costruì il primo “Ologramma” : si tratta di una “immagine tridimensionale virtuale” , viena costruita grazie alle proprietà dei raggi LASER di luce coerente ( monocromatica, cioè frequenza rigorosamente unica e costante per tutto il fascio di luce, fotoni identici che formano un treno d’onde in fase tra loro) ; si rappresenta e viene visto nello spazio, ma non è una fotografia, in quanto la figura è dinamica, nel senso che può essere spostata e ingrandita; inoltre è a colori. Il principio fisico che si sfrutta è l’INTERFERENZA di due treni d’onde che provengono da due ‘cammini differenti’ e che avranno una “differenza di fase” in relazione a questo cammino diverso; inoltre il secondo di questi due treni d’onda incontra l’oggetto da “Ologrammare” , che a sua volta emette onde per riflessione e diffusione e le invia ad una lastra fotografica, dove si incontra e “interferisce” con il primo treno d’onde che vi giunge senza incontrare ostacoli e oggetti. L’immagine olografica si costruisce in 2 fasi distinte,entrambe con l’uso del LASER ( ripetiamo che il Laser è una sorgente di luce particolare, molto intensa e “coerente”, i cui treni d’onda sono tutti identici) : FASE 1 : Si dimezza un raggio Laser, con un primo specchio speciale , detto “divisore di fascio”, in 2 raggi distinti 1 e 2 ; il raggio 2 (che ha attraversato lo specchio) incide nel secondo e attraverso la lente 2 investe un oggetto reale (una mela) , e infine giunge in una lastra fotografica, dopo riflessione e diffusione della mela. L’altra metà del raggio Laser , 1 , viene semplicemente riflessa nel primo specchio e mandata attraverso la lente 1 nella stessa lastra fotografica; fra le due metà del raggio Laser viene fissato uno specifico rapporto di fase, quindi i raggi 1 e 2 giungono sulla lastra avendo fatto cammini diversi e risultando sfasati. A questo punto si scatta la fotografia sulla lastra che è stata “impressionata” dai due raggi distinti e differenti 1 e 2 : il risultato (lastra impressionata) è prodotto dalla interferenza dei due raggi 1 e 2 nel momento in cui giungono sulla lastra. 23 FASE 2 : si passa a questa seconda fase che consiste semplicemente nel rimuovere la mela , il divisore di fascio, il secondo specchio e la seconda lente; a questo punto si manda il raggio Laser sulla lastra fotografica (precedentemente impressionata) attraverso una lente : apparirà un’immagine tridimensionale “virtuale” della mela “sospesa” nello spazio. La proprietà più sorprendente è che se si taglia in due la lastra fotografica, senza alterare nient’altro, si continuerà ad avere l’immagine sospesa della mela “INTERA” ; e se si continua a tagliare un’altra porzione della lastra rimane sempre l’immagine “INTERA” della mela (anche se un po’ sfocata). 24 Riassumendo e ripetendo : l’ologramma è un immagine “tridimensionale e virtuale” , quindi si rappresenta e viene visto nello spazio, come sospeso; si ottiene grazie esclusivamente alle proprietà di un raggio Laser la cui luce è “coerente” o monocromatica (fotoni tutti con la stessa frequenza a formare un treno d’onde in fase tra loro). b) Il linguaggio matematico dell’ologramma Gabor concepì l’olografia con un approccio matematico e si servì dell’analisi che aveva fatto Fourier : convertire qualsiasi schema, indipendentemente dalla sua complessità, in un linguaggio di onde semplici; appunto da un segnale generico di qualunque forma e natura in un insieme o somma di infiniti termini puramente sinusoidali; è proprio un processo di analisi e codifica molto simile a quello che accade in uno “Spettroscopio” nel quale si fa un analisi delle componenti a varie frequenze. Inoltre egli dimostrò anche il processo inverso , come tutte queste componenti potevano essere riportate allo schema di partenza originario; proprio come nel sistema televisivo : la telecamera trasforma in segnali elettrici corrispondenti le immagini,dopo aver “analizzato” punto per punto lo schermo su cui si focalizza (trasduzione), mentre il televisore ritrasforma il complesso di segnali elettrici nelle immagini originarie; né più né meno di come, per i Suoni, fanno il Microfono e l’Altoparlante. Le “Trasformate di Fourier” permisero a Gabor di trasformare la fotografia di un oggetto nell’insieme di “SCHEMI DI INTERFERENZA” su una pellicola fotografica; in seguito escogitò il modo per ritrasformare questi schemi di interferenza in un’immagine dell’oggetto originario, virtuale e tridimensionale, sospesa nello spazio. In conclusione avviene una sorta di “Analisi in frequenza” dell’immagine : dobbiamo ricordare che la luce è un onda elettromagnetica e che ogni singolo “Colore” è associato ad un onda la cui “frequenza” è ben determinata e unica, la luce “bianca” del Sole contiene i sette colori dell’arcobaleno,dal Rosso al Violetto,ciascuno con frequenza e lunghezza d’onda differente e si chiama fascio “Policromatico” . Ogni parte dell’immagine proiettata nella lastra fotografica è composta di onde con frequenza differente, in conformità al colore; nella seconda fase di costruzione dell’Ologramma si ha una “Interferenza” fra queste onde e quelle provenienti dal raggio Laser che non incontra l’oggetto, in tal modo si ha prima una “scomposizione analitica” e dopo una “ricomposizione” , sempre di onde a frequenza diversa. 25 (*) La descrizione e le proprietà dell’Ologramma saranno molto più chiare dopo la lettura e comprensione del paragrafo riguardante Pribram, in cui si ipotizza il meccanismo di formazione delle immagini da parte della ‘’MENTE’’, riproponendo proprio le caratteristiche dell’Ologramma. 4-- LA TEORIA GENERALE DEI SISTEMI La teoria dei Sistemi guarda al mondo in funzione della “interrelazione e della interdipendenza” di tutti i fenomeni; in questo schema di riferimento un “TUTTO” integrato le cui proprietà non possono essere spiegate e ridotte a quelle delle sue “parti” è designato come “SISTEMA” . Tutti i sistemi viventi sono organizzati in modo tale da formare strutture a molti livelli, ciascuno dei quali è costituito da sottosistemi che sono “TOTALITA’ “ rispetto alle loro parti, e “Parti” rispetto a totalità maggiori, più grandi. Tutte queste entità -- dalle molecole agli esseri umani, ai sistemi biologici, ai sistemi sociali di ogni tipo -- possono essere considerate come “Totalità” nel senso di strutture integrate, ed anche come “parti di totalità” maggiori a livelli superiori di complessità. In Fisica si può dimostrare che “parti e totalità” sono la stessa cosa e non esistono affatto come entità singole in assoluto ! Arthur Koestler ha coniato per questi subsistemi che sono “sia totalità che parti” il vocabolo “OLONE” , ed ha sottolineato che ciascun Olone ha due tendenze opposte : la prima è “Integrativa” e li porta a funzionare come parte del Tutto maggiore, cioè sono integrate armoniosamente nel Tutto; la seconda è “Autoassertiva” e li porta a preservare la loro autonomia individuale, a conservare la peculiarità dalle altre parti. Queste due tendenze non sono “contrarie” e non si escludono a vicenda, tutt’altro, sono opposte ma “COMPLEMENTARI” : in un sistema sano c’è equilibrio fra 26 integrazione ed autoasserzione; questo equilibrio non è statico, ma consiste in un “INTERAZIONE” dinamica fra le due tendenze complementari, in modo da rendere l’intero sistema “flessibile” e aperto al mutamento. La teoria generale dei sistemi ha avuto origine nella Elettronica, specificatamente nella materia Servomeccanismi e Controlli; il principio fondamentale è il “FEEDBACK” ovvero il “controllo automatico” tramite la retroazione, come schematizzato in figura : “e” è la grandezza in entrata che si deve “controllare” in un determinato Sistema “S” ; f è il segnale retroazionato o segnale di controllo, che si confronta nel nodo sommatore N , infine “u” è il segnale controllato , in uscita del Sistema. L’anello di retroazione quindi permette che una parte stessa del segnale di uscita, interagendo opportunamente con lo stesso segnale in entrata, porti controllo e stabilità richiesta nel sistema stesso. Tutti i tipi di sistemi viventi, animali, vegetali ed umani in varia misura sono dotati si un sistema automatico di controllo che viene chiamato anche “Bio-feedback” , mediante il quale la Natura infinitamente saggia tiene in equilibrio il suo divenire ed il suo libero corso, finchè non interviene l’Uomo con le sue grossolane e selvagge richieste e interventi a modificare quello che in migliaia e migliaia di anni è stato ottenuto senza alcun intervento esterno. VISIONE S I S T E M I C A DELLA VITA La nuova Visione della Realtà si fonda sulla consapevolezza della essenziale interazione, interconnessione e interdipendenza di tutti i fenomeni fisici, biologici, psicologici, sociali e culturali. Essa comporterà la graduale formulazione di una “Rete” di concetti e di modelli interconnessi : nessuna teoria e nessun modello sarà più fondamentale degli altri, e tutti dovranno essere in “reciproco accordo” ( Bootstrap ). Il nuovo paradigma implicherà una visione “radicalmente” diversa della natura degli organismi viventi e della loro relazione con l’ambiente; da questa dipenderà 27 la risoluzione dei problemi dell’individuo visto nella sua “Totalità” : fisica, mentale, emozionale, spirituale, sociale e ambientale. La maggior parte della Biologia e della Medicina moderna aderisce ad una visione “meccanicistica” della vita e si sforza di “ridurre” il funzionamento degli organismi viventi a “Meccanismi cellulari e molecolari” . I meccanismi biologici sono soltanto dei casi speciali di principi di organizzazione molto più ampi; in realtà nessuna operazione di nessun organismo consta per intero di tali meccanismi. La scienza biomedica si è concentrata in “misura eccessiva” sulle proprietà fisiche della materia vivente ed ha trascurato di studiarne la natura “Organicistica” e sistemica. La concezione sistemica considera il mondo in termini di “rapporti” e integrazioni : i sistemi sono totalità integrate le cui proprietà non possono essere ridotte a quelle di unità minori; questa concezione si chiama “0LISTICA” , proprio perché i suoi elementi sono stati denominati “Oloni” . Gli stessi aspetti di totalità sono esibiti sia da “sistemi sociali” (un formicaio, un alveare, una famiglia umana….) , sia da “Ecosistemi” , consistenti in una varietà di organismi e di materia inanimata in interazione reciproca. Quel che viene preservato in un area allo stato di natura non sono singoli alberi o organismi bensì la complessa “Rete di rapporti” esistenti tra loro. Questa è la nuova visione emergente dalla Fisica Moderna , che insiste su rapporti anziché su entità isolate, e questi rapporti sono intrinsecamente dinamici; i fenomeni sono visti come “Processi” in interazione tra loro, e gli opposti sono unificati. Riduzionismo ed Olismo, analisi e sintesi sono approcci “Complementari” che, usati in equilibrio appropriato, ci aiutano a conseguire una conoscenza più profonda della vita. La stabilità di un sistema autoorganizzantesi è estremamente “dinamica” e non va confusa con l’equilibrio; nella dinamica dell’autoconservazione svolgono un ruolo centrale le “FLUTTUAZIONI” : ogni sistema vivente può essere descritto in funzione di variabili interdipendenti, ciascuna delle quali può variare in un vasto ambito fra un limite superiore e un limite inferiore. Tutte le variabili “oscillano” fra questi limiti, cosicché il sistema si trova in uno stato di “FLUTTUAZIONE Continua” , anche quando non ci sono disturbi esterni :un tale stato è noto come “OMEOSTASI” ; è uno stato di “equilibrio dinamico” in cui è presente una grande “FLESSIBILITA’ “ ; in altri termini nella sua interazione con l’ambiente il sistema ha un grande numero di scelte. Per controllare ogni deviazione dallo stato di equilibrio entrano in gioco “Meccanismi di regolazione automatica” , a causa dei quali le grandezze più importanti degli organismi superiori rimangono relativamente costanti anche 28 quando l’ambiente esterno muta in maniera considerevole (pensiamo alla temperatura ed alla pressione) . La situazione di “stress” si verifica quando una o più variabili dell’organismo sono spinte ai loro valori estremi, per cui cessa l’oscillazione, viene a mancare la “regolazione automatica” e la deviazione viene amplificata da un meccanismo opposto al “feedback” (retroazione negativa). Un altro aspetto importantissimo e caratteristico del mondo vivente è la tendenza ad “Associarsi” , a stabilire connessioni, a vivere l’uno all’interno dell’altro ed a cooperare . << Non ci sono esseri solitari : ogni organismo, in qualche modo, è sempre connesso e dipendente rispetto a tutto il resto dell’ambiente in cui vive >> In un ecosistema equilibrato animali e piante vivono assieme in una combinazione di competizione e di reciproca dipendenza. Lo studio di ecosistemi ha dimostrato in modo chiarissimo che la maggior parte dei rapporti fra organismi viventi sono essenzialmente “rapporti di cooperazione” caratterizzati da coesistenza e interdipendenza. Pur essendoci competizione questa ha luogo all’interno di un contesto più ampio di “cooperazione” , cosicché il sistema rimane stabile. La consapevolezza che la Terra sia un sistema assimilabile ad un “Organismo vivo” fu richiamata nel modo più impressionante quando gli astronauti la poterono osservare dallo spazio. Il pianeta non solo pullula di vita, ma “sembra” un essere vivente di proprio diritto; tutta la materia vivente che esiste sulla Terra assieme all’atmosfera, agli Oceani e al suolo, forma un “Sistema” complesso che ha tutte le forme caratteristiche della “autoorganizzazione” e della autoregolazione attraverso reti complesse cooperative. Le sue proprietà e le sue attività non possono essere predette dalla somma delle sue parti ; ciascuno dei suoi tessuti è connesso ad ogni altro e tutti sono reciprocamente indipendenti; le comunicazioni fra loro sono complesse, non-lineari e non sequenziali, non si possono inquadrare e ridurre in alcun schema razionale; a tutti gli effetti la Terra è un “Sistema” modello e con le prerogative di un sistema completo, autoorganizzantesi, in equilibrio dinamico permanente. 29 5 -- Bootstrap Geoffrey Chew all’inizio degli anni 60 propose una teoria, per la Meccanica Quantistica, che si differenziava nettamente dalle precedenti,chiamata “Teoria della Matrice S “. La fondazione filosofica di questa teoria è nota come approccio “BOOTSTRAP” :letteralmente <<di cosa fatta senza aiuti esterni>>, nel contesto della Fisica il termine richiama il significato di “Coerenza interna”, di qualcosa che non rimanda ad altro. Secondo questa filosofia la Natura non può essere ridotta ad entità “fondamentali”, come componenti elementari della Materia,ma deve essere intesa esclusivamente attraverso la sua propria coerenza interna. La Fisica intera deve seguire quindi dalla richiesta che i suoi componenti siano “Coerenti” fra loro e con sé stessi. Questo principio guidò i Matematici di fine Ottocento alla costruzione delle nuove Geometrie NON Euclidee; e si dimostrò fecondissimo di sviluppi teorici e di applicazioni pratiche. Questa idea segna altresì un distacco radicale dallo spirito tradizionale della ricerca di base in Fisica, la quale invece era stata sempre incline a ricercare i componenti fondamentali della Materia come principio guida di partenza. La filosofia del “bootstrap” non solo abbandona l’idea di componenti elementari della materia, ma addirittura non accetta entità fondamentali di alcun genere ! 30 Nessuna costante, legge o equazione :l’Universo è visto come un “tessuto dinamico di eventi interconnessi”. Nessuna fra le proprietà di questo tessuto è fondamentale; esse seguono tutte dalle proprietà delle altre parti, ed è la “coerenza” complessiva delle loro interrelazioni a determinare la struttura dell’intero tessuto. Il fatto che l’approccio “bootstrap” non accetti entità fondamentali ne fa uno fra i sistemi più profondi del pensiero Occidentale, innalzandolo al livello della filosofia buddista o taoista. Nella cornice della teoria della Matrice S , l’approccio del “bootstrap” tenta di derivare tutte le proprietà delle particelle e delle loro interazioni esclusivamente dalla richiesta di “Coerenza interna”. Le uniche leggi “fondamentali” accettate sono alcuni principi molto generali, che sono richiesti dai metodi di osservazione e che sono parte essenziale della cornice scientifica. Le implicazioni filosofiche sono molto profonde : il fatto che tutte le proprietà delle particelle siano determinate da principi strettamente connessi ai metodi di osservazione, significherebbe che le strutture di base del mondo materiale sono determinate, in ultima analisi, dal modo in cui noi osserviamo il mondo; e soprattutto significherebbe che le strutture osservate della materia sono riflessi di strutture della mente! (vedremo come questo sarà dimostrato da Bohm e Pribram). Un’altra conseguenza di questo approccio Bootstrap è che un giorno si potrà pervenire ad una teoria completa di tutte le leggi della Fisica ( la ipotetica “Teoria del Tutto” che riprende il sogno di Einstein del << CAMPO UNIFICATO >>, composta da una serie di modelli parziali di ampiezza minore, ciascuno dei quali in grado di conseguire un successo parziale; ciascuno di essi dovrebbe coprire solo una parte dei fenomeni osservati e dovrebbe contenere un qualche aspetto , o parametro, inspiegato, ma i parametri di un modello potrebbero essere spiegati da un altro. Così un numero sempre più grande di fenomeni potrebbe essere coperto gradualmente, con precisione sempre maggiore, da un “MOSAICO” di modelli ingranantisi uno nell’altro, il cui numero netto di parametri impiegati diminuisca progressivamente e costantemente. G.Chew spiega succintamente lo spirito del “bootstrap” con le seguenti parole : <<Un fisico che sia in grado di esaminare, senza privilegiarne nessuno in particolare, un numero qualsiasi di modelli differenti parzialmente riusciti è automaticamente un seguace del “bootstrap” ( a bootstrapper) >> L’immagine delle particelle subatomiche che emerge dalla teoria del “bootstrap” può essere compendiata nella frase molto suggestiva : <<Ogni particella è composta da tutte le altre particelle ! >> 31 Non si deve immaginare che ciascuna di esse contenga tutte le altre in un senso classico,statico; le particelle non sono entità separate e isolate, ma “strutture energetiche interconnesse, in un processo dinamico continuo”. Queste strutture non si “contengono” reciprocamente ma piuttosto si “IMPLICANO” fra loro in un modo che può ricevere un preciso significato matematico ma che non può essere espresso a parole.L’emergere del concetto di “Ordine” quale concetto nuovo e centrale nella fisica delle particelle, potrebbe avere grandi implicazioni per la Scienza nel suo complesso.La chiarificazione del concetto di ordine in un campo di ricerca in cui strutture “Materiali” e strutture “Mentali” vengono sempre più riconosciute le une come riflessi delle altre, promette di dischiudere nuove affascinanti frontiere della conoscenza( VEDI TUTTA LA PARTE TERZA “UN OCEANO DI ENERGIA) Per ampliare il programma bootstrap si dovrà trovare un sistema più generale in cui alcuni fra i concetti che oggi sono accettati senza spiegazione, dovranno essere “Bootstrapped” , ossia derivati dalla coerenza intrinseca complessiva. Fra quei concetti potrebbero esserci la nostra concezione dello Spazio/tempo macroscopico, e , forse anche la nostra Coscienza umana. Un uso accresciuto dell’approccio “bootstrap” potrebbe dischiudere la possibilità senza precedenti di essere costretti a includere esplicitamente lo studio della coscienza umana in una futura teoria della materia. Alcuni fisici sostengono che la “Coscienza” potrebbe essere un aspetto essenziale dell’Universo,e che noi potremmo essere tagliati fuori da una comprensione più approfondita dei fenomeni naturali se insistessimo nell’escluderla. Vedremo che questo aspetto della interconnessione Mente/Corpo, Coscienza/Materia , fisico/spirituale, sarà un denominatore comune in altre discipline e in altri contesti e sarà fecondo di aperture di nuove porte della percezione e della Conoscenza. 32 APPENDICE -- Riflessione e rifrazione a) Riflessione Un onda qualsiasi incontra e incide in una superficie piana, non trasparente, e dà luogo ad una riflessione che si propaga e trasmette secondo una direzione che forma, con la perpendicolare al piano nel punto di incidenza, un angolo r uguale ad i . b) Rifrazione Se invece un onda attraversa la superficie di separazione tra due mezzi materiali diversi, allora si avrà “rifrazione” e il raggio dell’onda viene deviato con modalità che dipendono dalla natura dei mezzi attraversati. La relazione matematica che lega l’angolo di incidenza con l’angolo di rifrazione è data dalla seguente formula : n = n1/n2 = sen i / sen r 33 se il secondo mezzo è più denso, allora il raggio rifratto si avvicina alla perpendicolare, viceversa si allontana; comunque la rifrazione è accompagnata sempre da una riflessione e da un assorbimento parziali. Diffrazione e Dispersione a) Diffrazione La diffrazione è un fenomeno che avviene ogni qual volta le onde incontrano gli ostacoli da aggirare o aperture da attraversare, dette “fenditure” , di forma rettilinea o circolare, o qualunque. Quando l’apertura da attraversare è molto grande rispetto alla lunghezza d’onda delle onde che l’attraversano, il fronte d’onda rimane sostanzialmente inalterato e non si ha diffrazione. Quando invece l’apertura da attraversare è confrontabile con la lunghezza d’onda , il fronte d’onda viene alterato profondamente e cambia da rettilineo a circolare; precisamente seguendo il principio di Huyghens tutti i punti del fronte d’onda rettilineo si possono considerare “centri” di ipotetiche sorgenti puntiformi di onde secondarie. b) Dispersione Nel vuoto la velocità di propagazione è indipendente dalla frequenza della radiazione,nella materia invece le onde luminose di maggior frequenza (Violette) vanno più lente di quelle di frequenza minore (Rosse). 34 Quando la luce passa dal vuoto a un mezzo determinato la sua frequenza deve rimanere costante,allora diminuisce la sua velocità che è : v = c / n Ma dato che : v = ν λ Deve diminuire la lunghezza d’onda della radiazione nel mezzo. Si definisce “policromatica” la luce bianca che contiene tutti i colori dal Rosso al Violetto (*) ,mentre è “monocromatica” una radiazione luminosa che contiene un solo colore e quindi ha una sola frequenza. Quando la luce bianca,policromatica,attraversa un prisma di vetro,tutte le onde di frequenza diversa vengono ad assumere velocità differente nel mezzo,pertanto saranno “deviate” con angoli differenti,questo fenomeno si chiama “dispersione” della luce ed è dovuto alla diversa rifrazione,poiché l’indice di rifrazione è diverso per ogni valore di frequenza,cioè dipende dal colore. (*) Il nero non è un colore,ma è la proprietà di un corpo di assorbire tutti i colori della luce,poiché non ne viene riflesso alcuno,nel nostro occhio non giunge colore. (**)Si chiama fascio di luce “coerente” quando si ha la stessa frequenza per tutto il fascio,e si può avere interferen L’arcobaleno è la “Dispersione” della luce nelle varie lunghezze d’onda o frequenze che la compongono;ciò è dovuto al fatto che avvengono contemporaneamente i fenomeni di riflessione,rifrazione e diffusione della luce. Avviene sotto condizioni particolari in corrispondenza a temporali improvvisi :un raggio luminoso della luce solare attraversa tutte le goccioline d’acqua in sospensione (dovute alla pioggia precedente)con un inclinazione determinata dall’altezza del Sole in quel momento,la superficie della goccia è trasparente e liscia,la densità dell’acqua è differente dall’atmosfera pulita e asciutta del dopo pioggia,per cui avvengono essenzialmente i fenomeni di riflessione e dispersione con il risultato che i singoli colori della luce sono separati come in migliaia di piccolissimi prismi formati dalle gocciolini d’acqua. Il colore azzurro del cielo dipende anche dal fenomeno della “Diffusione” della luce nell’atmosfera,cioè dalla “dispersione” dei colori che compongono la radiazione policromatica che proviene dal Sole. Fu Raleygh che studiò il fenomeno e dimostrò che l’intensità della luce diffusa è inversamente proporzionale alla quarta potenza della lunghezza d’onda. Considerando che la lunghezza d’onda del Rosso è circa il deppio del Violetto,si ha che la componente rossa è diffusa 16 volte in più di quella violetta,pertanto dovrebbero giungere alla superficie terrestre i raggi color Violetto molto più che i Rossi,Verde e Giallo. 35 Ma il nostro occhio è particolarmente sensibile alla componente Blu e Azzurra rispetto al Violetto;inoltre la componente Blu nello spettro della luce solare predomina come intensità,motivo per cui noi vediamo il Cielo Azzurro e non Violetto. FISICA QUANTISTICA << Lo scopo della VITA è “imparare” ad evolversi progressivamente in tutte le dimensioni ( ordinarie e NON ordinarie), realizzando le proprie “potenzialità” A partire dalla conoscenza di sé nei vari aspetti : fisici, emozionali, intellettivi, psicologici, sociali, artistici, passionali, spirituali, mistici , DIVINI >> << La VITA va vissuta quindi nell’ AMORE , con l’obbiettivo di sviluppare le proprie qualità Superiori e di diventare un tutt’uno con il DIVINO ; quali che siano i nostri problemi, le nostre sofferenze o le malattie, tutto ciò è un ‘insegnamento’ , un insegnamento d’ AMORE, che ci ricorda che siamo fatti DI DIO >> 36 1 -- Planck Einstein e Bohr : la QUANTIZZAZIONE a) Planck La nascita della teoria dei quanti si fa risalire al 1900,anno in cui Max Planck diventa “rivoluzionario” suo malgrado!!!Ne avrebbe voluto fare a meno volentieri,e cercò in tutti i modi di far rientrare nella fisica Classica il principio che ipotizzò,e cercò di farlo apparire un mero e semplice artificio matematico;ma l’inesorabile cammino della Scienza fu più forte della sua cautela e del suo animo conservatore.Vi era un fenomeno,la radiazione del corpo nero,in cui un corpo portato progressivamente ad alta temperatura emette radiazioni elettromagnetiche di frequenza variabile.Le osservazioni sperimentali e le misure erano in “disaccordo” con la teoria allora vigente.Planck fa l’ipotesi che l’energia radiante emessa non avviene con “continuità”,ma per quantità discrete ossia per “quanti” di energia proporzionali alla frequenza : E=hν La costante di proporzionalità prenderà il nome proprio di costante di PLANCK (e sarà l’emblema della Meccanica Quantistica) ; ν è la frequenza delle onde a cui è associata questa energia “quantizzata”.Fatta questa ipotesi ad hoc e “violando le regole” accade che le curve sperimentali “osservate” sono in perfetto “accordo” con la teoria;questo è il risultato che ogni fisico deve perseguire nel cammino della conoscenza,affinché una teoria o un modello o una legge abbiano validità.Il valore della Costante è h = 6,626 x 10 esp (- 34) Joule secondo ; questo è il motivo principale per cui nella vita quotidiana non possiamo mai avere esperienza di questo ordine di grandezza; anche se la frequenza ha un valore molto elevato, il prodotto è sempre un numero molto piccolo, ma non per niente è il denominatore comune che caratterizza tutti i fenomeni “microscopici” del mondo quantistico. b) Einstein Einstein nel 1905 con la sua terza pubblicazione assume anche lui “suo malgrado” il ruolo di cofondatore della Meccanica Quantistica.Ancora una volta vi era un 37 fenomeno osservato sperimentalmente :l’effetto fotoelettrico.Le misure effettuate sono in contrasto con la teoria vigente,la fisica classica.Osservando l’emissione di elettroni da parte di superfici metalliche irradiate con fasci di luce violetta e ultravioletta,non si riescono a spiegare le curve dell’assorbimento relative all’intensità emessa di elettroni.Einstein fa la stessa ipotesi di Planck : la luce incidente assorbita è costituita da “Quanti” o “Fotoni” la cui energia è ancora : E=hν Einstein “vìola” le regole e fa “ipotesi ad hoc” ,e si ha immediatamente “accordo” tra “fatti osservati” e teoria esplicativa. c) Bohr Nel 1913 Niels Bohr dà il suo contributo : le misure riguardanti gli Spettri di emissione” di atomi eccitati NON sono in accordo con la teoria precedente (Atomo di Rutherford).Bohr estende all’atomo le ipotesi di Planck ed Einstein : le orbite (i livelli di energia) non sono tutte “permesse” ma sono Quantizzate” ; un elettrone non può stare (avere) in un livello qualsiasi con continuità,ma può avere solo certi livelli di Energia permessi o Quantizzati.L’emissione e l’assorbimento di luce e di radiazioni da parte degli atomi è in ACCORDO con la teoria ipotizzata della Quantizzazione,ovvero le orbite sono livelli energetici con valori “Discreti” o “Quantizzati”,e non tutti “permessi”: tutto ciò si rivela una “rivoluzione” concettuale della massima importanza.Bohr inoltre afferma che i salti quantici dell’elettrone sono prevedibili SOLO su base Statistica :non si può predire con “CERTEZZA” la posizione dell’elettrone!!!! ν = E2 - E1 / h E’ come se l’elettrone fosse “LIBERO” di scegliere quando e come spiccare il salto!!! Per la terza volta accade che facendo l’ipotesi che i livelli atomici sono quantizzati tramite la relazione E = hν allora i fatti osservati (righe negli spettri) sono in perfetto accordo con la teoria;e per la terza volta si “violano” le regole precedenti.Bohr ha avuto il coraggio di presentare un modello palesemente inconsistente.Egli usa leggi classiche per determinare le orbite ma introduce l’ipotesi contraddittoria che non tutte le orbite sono permesse : “VIOLA” l’elettromagnetismo classico che asseriva che gli elettroni avrebbero dovuto irradiare onde,se si muovono su orbite circolari. 38 d) Compton Nel 1921 Compton studia l’urto fra un fotone ed un elettrone e “verifica” (non Falsifica come vorrebbe Popper) la teoria della quantizzazione : se il fotone ha energia hν allora i fatti osservati sono in accordo con la teoria; i fatti osservati sono che un fotone urta un elettrone e viene deviato ( cambia direzione ed Energia), mentre l’elettrone acquista un energia cinetica che non aveva : h ν = h ν’ + ½ m v2 39 2 -- DeBroglie : la DUALITA’ ONDA/CORPUSCOLO Nel 1924 accade un fulmine a ciel sereno : Louis DeBroglie ,un fisico autodidatta francese,essendo appassionato di musica e avendo lavorato con le radioonde,si mise a considerare l’atomo come una specie di strumento musicale.Dopo lunghe riflessioni e meditazioni,in solitudine,improvvisamente ipotizzò che la materia ha una duplice natura : corpuscolare e ondulatoria…..proprio come la luce!!!!! Ad ogni particella di massa m si può associare un onda la cui lunghezza è : λ = h /mv La materia ha un aspetto “ondulatorio”,gli elettroni sono SIA corpuscoli SIA onde.La materia ha un aspetto “DUALE” : si manifesta a volte come corpi aventi una massa m , a volte come onde.L’elettrone è immerso in un onda pilota; ma fu più audace : avanzò l’ipotesi che ‘’tutte’’ le particelle potessero condividere questo aspetto ‘’Ondulatorio’’ , ad ogni minuscola particella dell’ Universo era ‘’associata’’ un ‘ onda che viaggiava nello spazio. Nella formula precedente egli genialmente utilizzava l’apparato della teoria dei ‘’quanti’’ , di Planck ed Einstein, per esprimere una ‘’relazione’’ esplicita tra particelle ed onde : la massa della particella è in relazione con la lunghezza d’onda dell’onda. De Broglie aveva consegnato la sua tesi di dottorato a un amico di Einstein , Paul Langevin, nel 1924. Quest’ultimo era rimasto così impressionato dall’idea rivoluzionaria contenuta nella ‘’dualità’’ che spedì subito il lavoro ad Einstein, chiedendone il parere. Questi ne fu entusiasta e utilizzò l’idea più avanti per ricavare le proprietà ondulatorie della nuova forma di materia che lui e Bose avevano scoperto.Ma nessuno aveva mai osservato un ‘’condensato di BoseEinstein’’ …. Fino al 1995, anno in cui tre fisici ( Weimann, Ketterle e Cornell) fecero un esperimento che CONFERMO’ definitivamente l’idea di De Broglie. Nel 1927 Davisson e Germer dimostrarono sperimentalmente e quindi VERIFICANO (e non falsificano) la diffrazione di elettroni che conferma la ipotesi di DeBroglie,scaturita soltanto dalle sue riflessioni e meditazioni,dalla sua forma mentis e dalle sue conoscenze!!!!!!!!!! 40 3 -- Born : D’ONDA Ψ la PROBABILITA’ e la FUNZIONE a) Nel 1926 Max Born,nell’intento di chiarire la contraddizione tra la rappresentazione corpuscolare e ondulatoria,propone il concetto di “Probabilità” mettendo ancor più in discussione il fondamento della concezione meccanicistica a proposito di Realtà della materia o meglio della natura materiale della Sostanza.Born afferma che a livello sub-atomico la materia “Non” si trova con “Certezza” in luoghi ben definiti e prevedibili con precisione (a differenza di quanto affermano Kant-Laplace nella fisica Classica)e gli “Eventi” non accadono in istanti “determinati”,bensì si hanno soltanto “tendenze” a trovarsi in un certo luogo e “tendenze” ad accadere in un certo istante.Queste tendenze sono associate matematicamente,in astratto,a quantità che hanno la forma di “Onde di Probabilità” e che sono connesse direttamente con la funzione di Scrhodinger.A livello atomico e sub-atomico non esiste la possibilità di determinare con certezza e precisione lo stato di moto della particella,ma soltanto la “Probabilità” che abbiano certi valori e che si trovino in certi luoghi.Ad ogni particella viene associata un “Onda di probabilità”,matematicamente un funzione ,che determina la tendenza a trovarsi in una posizione e la tendenza ad accadere in un certo istante(tempo).Sono minati alla base i concetti classici di “oggetti solidi” e isolati e di leggi deterministiche della natura;a tal riguardo sono tremende e sorprendenti le affermazioni di Oppenheimer : Alla domanda se la posizione dell’elettrone resti sempre la stessa,dobbiamo rispondere NO ;alla domanda se la posizione dell’elettrone “cambi” col passare del tempo,dobbiamo rispondere NO;alla domanda se esso sia fermo, dobbiamo rispondere NO;alla domanda se esso sia in movimento,dobbiamo rispondere NO !!! Non possiamo mai dire,in generale,che una particella atomica “ESISTE” in un dato punto,né che NON ESISTE ;essa manifesta uno strano tipo di realtà fisica tra l’esistenza e la non-esistenza :in un dato punto la particella non è né presente né assente !!!!! Alla faccia di Parmenide che sostiene che l’essere è , o l’essere non è. 41 L’equazione d’onda di Schrodinger, originariamente intesa come la descrizione matematica delle reali onde fisiche che descrivono entità come gli elettroni, viene “reinterpretata” come descrizione matematica delle ‘’probabilità’’ che l’elettrone (o qualsiasi altra entità) sia in un particolare stato. Tutte le possibili funzioni d’onda ( ovvero tutte le probabilità) sono miscelate in ciò che viene definita ‘’sovrapposizione degli stati’’ finchè la misurazione non ha luogo. L’atto stesso della misurazione forza l’entità quantistica, la fissa in uno stato (scelto in accordo alle leggi statistiche del caso), consegnandoci una ‘’risposta unica’’ alla domanda posta con l’esperimento, si dice in gergo quantistico che << la funzione d’onda che descrive la sovrapposizione degli stati “COLLASSA”>> , cosicché l’entità quantistica diventa ‘’reale’’ in un punto ‘’definito’’ dello spazio. Tuttavia subito dopo l’effettuazione della misura , l’entità quantistica comincia a dissolversi nuovamente in una nuova sovrapposizione di stati (che genera un altro set di probabilità). L’assurdità di tale interpretazione è brillantemente dimostrata in numerosi ‘’paradossi’’ , ma spesso si commette l’errore di non fare attenzione agli strumenti di misura che sono in un contesto di fisica ‘’macroscopica’’ e quindi la descrizione dei fenomeni che essi fanno rientra nella ‘’fisica classica’’ . Il punto cruciale è rappresentato dal fatto che tutte le entità quantistiche sembrano manifestare una effettiva ESISTENZA , in quanto oggetti reali, SOLO quando l’ OSSERVIAMO !!! Da qui la rabbia di Einstein….. La realtà QUANTISTICA viene creata , almeno in parte, dall’osservatore. Secondo me si sono fatte molte deduzioni confuse e troppe generalizzazioni; innanzitutto noi DESCRIVIAMO LA REALTA’, (quindi cosa è la Realtà non lo sapremo MAI), inoltre i limiti di validità delle leggi e principi quantistici non sono affatto delimitati con precisione; infine dobbiamo rassegnarci che la realtà della VITA, intesa come complesso di fenomeni non finirà mai di stupirci con categorie concettuali sempre nuove, paradossali e a volte contraddittorie, tanto che lo stesso Einstein diffidava sempre DAL SENSO COMUNE ( per poi dimenticarsene nella fisica quantistica) che ha un LIMITE intrinseco, poiché è il frutto dell’abitudine acquisita in 500000 anni di storia dell’uomo. 42 4 -- HEISENBERG e L ‘ INDETERMINAZIONE. BOHR e La COMPLEMENTARIETA’ a) Indeterminazione Il colpo micidiale fu sferrato ancora da Heisemberg : egli formulò le relazioni di Indeterminazione che misero un suggello definitivo alle fondamenta della Meccanica Quantistica e ne accentuarono l’aspetto “paradossale”. “Non possiamo mai conoscere con certezza la posizione di una particella e contemporaneamente la sua velocità” “Non possiamo mai conoscere con certezza l’istante nel quale accade un evento (misura di tempo) e contemporaneamente l’Energia in esso coinvolta”. L’incertezza nella misura della posizione di una particella “aumenta” se diminuisce l’incertezza nella misura della velocità;più misuriamo con certezza la prima , più perdiamo precisione nella seconda.Posizione e velocità,tempo ed energia NON si possono determinare con certezza contemporaneamente e questo viene espresso dalle relazioni : Grazie alla sua profonda analisi critica,espressa con le relazioni di indeterminazione,Heisemberg ha potuto concludere che esiste un “limite invalicabile” alla precisione con cui possono misurarsi Coppie di variabili , quali posizione e velocità oppure energia e tempo;l’esistenza di questo limite non è dovuto a difficoltà pratiche degli apparati di misura,ma ha un carattere fondamentale : essa è una diretta ed inevitabile conseguenza della peculiare duplice natura (Dualità) corpuscolare e ondulatoria di “tutti i processi fisici”. La manifestazione di questa conseguenza non è visualizzabile e quantificabile a tutti i livelli : nel mondo macroscopico (grandi masse e basse velocità) non viene 43 apprezzata alcuna indeterminazione e nessuna misura viene inficiata da queste incertezze limitative;viceversa a livello microscopico il limite concettuale viene espresso quantitativamente da incertezze nella determinazione di misure che sono inaccettabili con gli ordini di grandezza in gioco;il limite esiste “sempre”, è la nostra “percezione” che cambia.Tutto questo indipendentemente dalla accuratezza e precisione degli strumenti di misura;è una limitazione di principio,è un limite concettuale che aumenta l’aspetto paradossale già visto in precedenza.Tutto questo comporta la fine del “Determinismo” rigoroso : la legge di causalità non è valida nella Meccanica Quantistica;a livello sub-atomico non si ha certezza , non si può predire un evento con precisione.Vanno a farsi benedire concetti classici come : oggetto fisico,sostanza,causalità,…..è la fine della “certezza scientifica” !!!!!!!!!!!! b) -- LA COMPLEMENTARIETA’ Nel 1927,ancora Niels Bohr , per permettere una migliore comprensione di questa relazione tra concetti classici,tempo posizione velocità energia,introduce il concetto di “Complementarietà” . Esistono “coppie” di concetti che sono in relazione tra loro e che NON possono essere definiti “Simultaneamente” in modo preciso. Più forziamo la precisione su uno dei due,più l’altro diventa “indeterminato” (l ‘ affermazione è espressa Matematicamente dalla relazione di Heisemberg). La rappresentazione corpuscolare ed ondulatoria è una Dualità ma viene mostrata come descrizione complementare della stessa realtà,ciascuna delle quali è parzialmente “adeguata”. Ognuna delle due è necessaria ed entrambe devono essere applicate entro i limiti della Indeterminazione di Heisemberg; le rappresentazioni vanno viste come “Opposti Complementari” e non come in contraddizione cioè come ‘contrarie’ (Contraria sunt complementa) 44 5 DIRAC : Antimateria; FERMI : Annichilazione Creazione e a) L ‘ANTIMATERIA Nel 1928 Dirac studia il comportamento degli elettroni,ovvero formula una equazione che tiene conto della velocità relativistica degli elettroni e delle regole di quantizzazione a cui la particella deve soddisfare.In questo modo dà l’inizio di quella branca che viene chiamata Elettrodinamica Relativistica.Inconsapevolmente si aggancia al sogno di Einstein della Unificazione,in quanto mette assieme Relatività Ristretta e Meccanica Quantistica ,limitatamente al moto di elettroni e altre particelle.Questa formulazione trovata rivelò una simmetria fondamentale fra materia e “antimateria”,ovvero si prevedeva l’esistenza di una “antiparticella” per ogni particella esistente.Ad esempio l’elettrone possiede una antiparticella che è il Positrone,con caratteristiche identiche di massa e numero atomico,ma di carica opposta.E’ stupefacente come l’esistenza di una antiparticella (reale) era “prevista” da una teoria fisica (prima ancora di essere osservata) come “necessità logica” per soddisfare una simmetria della teoria stessa.Ancora un esempio di “capacità previsionale” di una teoria fisica : la creazione di coppie particelle e antiparticelle.I processi di “creazione” e “annichilazione” di particelle erano stati previsti dalla teoria di Dirac “prima” che fossero effettivamente scoperti in natura e da allora sono stati “osservati” milioni di volte,dando conferma alla teoria,sempre in un contesto di “verifica”. Il nostro Universo visibile è quasi completamente composto di materia, e a partire dal Big Bang, in cui l’Univedrso ebbe origine, di antimateria ne è esistita ben poca; quando un antiparticella incontra la propria controparte (per esempio un elettrone incontra un positrone) le due particelle si “annichilano” (vedi paragrafo successivo) convertendo tutta la loro massa di riposo in energia , così come previsto dalla equazione di Einstein (paragrafo 30).Nel processo inverso è possibile produrre antiparticelle dall’energia, ma unicamente a condizione che per ogni antiparticella si produca anche la particella corrispondente. Nel settembre del 1995 un gruppo di ricerca del CERN è riuscito per la prima volta a realizzare un “antiatomo” , per l’esattezza di Idrogeno, con una vita media di circa 40 miliardesimi di secondo; ora si cerca di studiarli per tempi molto più lunghi con fasci Laser per scoprire conoscenze ulteriori. 45 b) CREAZIONE E ANNICHILAZIONE Enrico Fermi diede inizio agli esperimenti che hanno sviluppato il campo della Fisica Nucleare,riguardo ai fenomeni di “Creazione” e “Annichilazione”,che vengono espressi con questa simbologia : n p e Un neutrone viene “annichilato” e vengono “creati” : un protone,un elettrone (decadimento ) e un antineutrino (elettricamente neutro). e e L’urto di un elettrone con la sua antiparticella provoca la “Creazione” di 2 fotoni,e naturalmente la scomparsa di 2 particelle. K 0 Un mesone K sparisce annichilandosi e “CREA” un muone un pione (neutro) ,un neutrino ,ed 0 Un pione neutro (massa) si trasforma in 2 fotoni (energia sotto forma di onde elettromagnetiche) 46 6 -- IL PRINCIPIO di SOVRAPPOSIZIONE e L’ ENTANGLEMENT Il secondo elemento essenziale della teoria dei Quanti, messo in luce dalla equazione di Schrodinger tramite la funzione Ψ , è il principio di ‘’Sovrapposizione’’ , che si può intanto immaginare come , per esempio, se l’elettrone possa essere trovato anche in una ‘’sovrapposizione di altri stati’’ ; e questa già è una conseguenza diretta dell’impossibilità di trovare con certezza lo stato di una particella quantistica. La sovrapposizione di onde spiega il fenomeno della interferenza nella doppia fenditura; quando invece il sistema quantistico contiene più di una particella, il principio di sovrapposizione dà luogo al fenomeno dell’ ENTANGLEMENT ( Interconnessione, interrelazione, unione, legame ) << Il principio di sovrapposizione dice che un nuovo stato di un sistema può essere composto da due o più stati, in modo che il nuovo stato condivida alcune delle proprietà di ognuno degli stati combinati.Se A e B attribuiscono due proprietà differenti a una particella,come l’essere in due ‘’posizioni’’ differenti, allora la sovrapposizione degli stati , scritta convenzionalmente con il simbolo A+B, ha qualcosa in comune sia con lo stato A sia con lo stato B; in particolare, se si volesse osservare la posizione della particella, questa avrebbe una probabilità non nulla di trovarsi in ognuno dei due stati, ma NON altrove .>> L’ ENTANGLEMENT è racchiuso all’interno del principio di sovrapposizione, infatti è una applicazione di questo ad un sistema complesso, consistente di due o più sottosistemi (in questo caso il sottosistema è una particella , quindi il sistema complesso è formato da due particelle, che saranno elettroni o fotoni) Vediamo che cosa SI INTENDA quando si dice che due particelle materiali sono ENTANGLED : supponiamo che la particella 1 possa trovarsi in uno dei due stati, A o C, e che questi stati rappresentino due proprietà contraddittorie o mutuamente esclusive (come per esempio trovarsi in due luoghi differenti).Dal canto suo la particella 2 può trovarsi in uno dei due stati B o D ; e anche questi rappresentino due proprietà contraddittorie della particella 2 , come il trovarsi in due posti differenti. Lo stato denotato con il simbolo AB è chiamato anche ‘’stato prodotto’’ ( non sono né somme né prodotti dell’algebra ordinaria) e vuol dire che nel sistema : la particella 1 è nello stato A e la particella 2 è nello stato B ; allo stesso modo per lo stato CD : 1 è C e 2 è in D . Adesso consideriamo lo stato denotato con il simbolo (AB+CD) che si ottiene applicando al sistema di 2 particelle il principio di sovrapposizione, tale principio consente al sistema di 47 trovarsi in tale ‘’combinazione’’ di stati; e lo stato AB+CD , che descrive l’intero sistema, prende il nome di STATO ENTANGLED . Mentre lo stato prodotto AB ( e anche CD ) assegna definite proprietà alle particelle 1 e 2 ( indicando , per esempio, che 1 si trova nella posizione A e 2 nella posizione B) ; lo stato ENTANGLED -- dal momento che costituisce una ‘’Sovrapposizione’’ -- non lo fa. Questo stato (Sovrapposto) dice solamente che ci sono delle probabilità correlate che riguardano tanto la particella 1 quanto la 2, nel senso che se si effettuano delle MISURE e si trova che 1 è nello stato A, ‘’allora’’ la particella 2 deve essere ‘’certamente’’ in B ; analogamente , se si trova che 1 è in C ‘’allora’’ 2 deve essere in D. Quando due particelle sono ENTANGLED non c’è modo di caratterizzare una di loro senza fare riferimento all’altra : anche se noi possiamo riferirci a ciascuna di loro ‘’separatamente’’ , quando si trovano nello stato prodotto AB o CD , ‘’non’’ è mai possibile quando sono nello ‘’stato sovrapposto’’ AB+CD , perché è la “Sovrapposizione degli stati” prodotto che dà l’ENTANGLEMENT(legame, unione,interconnessione). N.B. Sorprendentemente fu Scrhodinger in persona che si rese conto che particelle o fotoni prodotti in un processo che li LEGAVA l’uno all’altro sarebbero rimaste ENTANGLED (UNITE) ‘’per sempre’’ , e fu proprio lui a coniare la parola ENTANGLEMENT ( in tedesco che poi rimase eguale in inglese) nel 1926 quando scrisse il lavoro sulla celebre EQUAZIONE D’ ONDA ; ma utilizzò per la prima volta il termine nel 1935 nella sua recensione all’articolo di Einstein EPR, che diceva così : << Quando due sistemi, dei quali conosciamo gli stati sulla base della loro rispettiva rappresentazione, subiscono una “interazione fisica temporanea” dovuta a forze note che agiscono tra di loro, e quando dopo un certo periodo di mutua interazione, i sistemi si SEPARANO nuovamente, non possiamo più descriverli come prima della interazione, cioè dotando ognuno di loro di una ‘’propria’’ definita rappresentazione, poiché sono ENTANGLED , e questo è il tratto distintivo della Meccanica Quantistica >> Sembra incredibile come i fisici quantistici avessero a conoscenza ( grazie a Schrodinger ) e a disposizione il fenomeno concettuale che avrebbe spiegato e descritto il paradosso EPR di Einstein, che sfidò per 40 anni circa l’interpretazione di Copenhagen della M.Q. di BOHR , ma non osarono o furono accecati dall’ortodossia della Chiesa della Ragione, e dovettero ringraziare poi Bohm, Bell, Shimony e Aspect, e infine Zeilinger con le loro CONFERME. 48 7-INTERFERENZA NELLA DOPPIA FENDITURA DI YOUNG a) Analizziamo , alla luce delle conoscenze dei giorni nostri, l’esperimento della doppia fenditura di Young; quindi teniamo conto che la luce possiede una doppia natura(dualità) : quella di ‘onda’ ( pura energia) e quella di “particella” (pura materia) che non possono manifestarsi simultaneamente(mutuamente esclusivi). Supponiamo di avere una sorgente di luce monocromatica dietro uno schermo su cui sono presenti due fenditure : se chiudiamo una delle due la luce si comporta come particella, se invece sono entrambe aperte allora si comporta come onda e dà luogo al noto fenomeno della “Interferenza” (tipico delle onde). Adesso invece di lanciare ‘fotoni’ a fiotti ( cioè luce intensa) diminuiamo il numero a tal punto di “lanciare un fotone alla volta”(è possibile allo stato odierno della fisica degli acceleratori) : la fisica classica ci direbbe che il fotone passa da una delle due fenditure e quindi non dà luogo alla interferenza; invece si scopre un fenomeno straordinario : esso passa attraverso ENTRAMBE le 2 fenditure SIMULTANEAMENTE !!! interferendo con null’altro …… SE NON CON SE’ STESSO !!! Ma la cosa ancora sconvolgente è l’assoluta “Simultaneità” con cui si formano le frange di interferenza, dovute AD UN SOLO FOTONE !!! Il fotone interagisce semplicemente con sé stesso essendo contemporaneamente in due posti ( cioè ha una ‘’sovrapposizione’’ di stati)in modo tale da dar luogo all’interferenza. Si deve riconoscere che è come SE il fotone SAPESSE i punti e i tempi esatti in cui si deve sdoppiare per poter dar luogo alle frange di interferenza; vi è ancora l’applicazione del principio di “sovrapposizione” come diretta conseguenza del principio di Indeterminazione di Heisemberg (in base al quale non potremo mai sapere con certezza attraverso quale fenditura viaggia il fotone) ….. il fotone sembra aver viaggiato attraverso ENTRAMBE le fenditure SIMULTANEAMENTE !!! Nella Fisica Quantistica ADESSO questa situazione paradossale prende il nome di ENTANGLEMENT ( intreccio, interconnessione, correlazione, legame, unione ) : sono gli “Sdoppiamenti” di un singolo fotone ad essere “intrecciati” sia nello spazio che nel tempo e la struttura sottile e profonda della teoria elaborata da David Bohm(vedi parte terza) ci dice che il fotone raggiunge posizioni ben precise dietro le fenditure perché esso viene letteralmente INFORMATO in maniera NON LOCALE da un Potenziale Quantico che 49 funziona come uno strumento “Guida” della particella, in un contesto OLOGRAFICO. Il fenomeno naturalmente per molti anni restò un assurdo paradosso, in totale contrasto con tutti i canoni della fisica conosciuta, che nessuno riusciva a spiegare con le categorie concettuali accettate dall’ ‘ ORTODOSSIA . Negli anni 70 e 80 si sono fatti numerosi esperimenti della doppia fenditura e si è dimostrato che non è prerogativa della luce ( fotoni ) ma anche di particelle materiali come elettroni e neutroni; confermando la DUALITA’ ipotizzata da De Broglie : le particelle materiali possono in certi casi esibire aspetti ‘’ondulatori’’ , mentre allo stesso modo le particelle di energia possono esibire a volte aspetti ‘’ materiali’’. Quindi anche le particelle di materia se fatte passare attraverso una doppia fenditura e poi analizzate una alla volta producono sullo schermo ‘’frange di interferenza’’ , proprio perché interferiscono CON SE’ STESSE. Anche in questo caso abbiamo che la spiegazione unica è nella ipotesi dell’ ENTANGLEMENT in un contesto OLOGRAFICO , che quando comporta interferenza tra onde assume quella caratteristica che in Meccanica Quantistica viene definita COERENZA. Uno degli aspetti straordinari è che sembra che le particelle manifestano una certa INTELLIGENZA : quando una particella attraversa ‘’simultaneamente’’ entrambe le fenditure sembra avere perfetta COSCIENZA del passato e del futuro al fine di creare poi la corretta figura di interferenza; quando poi osserviamo il risultato sullo schermo esse cambiano il loro comportamento passando da una natura ondulatoria – quella che permetteva la figura di interferenza – ad una natura materiale ( quella dove la figura di interferenza viene distrutta dall’interazione con l’osservatore nel momento in cui egli effettua la MISURA piazzando dei ‘rivelatori’ presso ciascuna delle due fenditure). Allora dobbiamo studiare storicamente la comparsa dell’ ENTANGLEMENT e capire perché dobbiamo ricorrere a questo misterioso fenomeno, che va tra l’altro compreso in un contesto nuovo che è rappresentato dall’UNIVERSO OLOGRAFICO(*), la cui ipotesi è dovuta a quel geniale fisico che è David Bohm, il quale per primo ( incompreso e deriso da tutti ) cominciò a capire che MENTE MATERIA E VITA sono intrecciate e interconnesse in un'unica visione , in unica spiegazione, in questo infinito OCEANO DI ENERGIA. (*) Vedi paragrafo 1.3 e 3.1 per descrizione dettagliata di Ologramma e Visione Olografica, paragrafi 8 - 14 per il fenomeno dell’ Entanglement, che comunque va appreso progressivamente e con successive interiorizzazioni. 50 (*)- Evoluzione Storica del fenomeno ENTANGLEMENT --- EINSTEIN : pone il problema, descrive l’ ESPERIMENTO MENTALE , afferma che la LOCALITA’ può spiegare l’Entanglement solo se esistono le iipotetiche “Variabili Nascoste” ; nega la NON-LOCALITA’ .Non nomina l’Entanglement. --- BOHR : dà una spiegazione poco chiara e poco convincente, attribuendo le proprietà dell’Entanglement al “sistema” di particelle come un tutto unico. --- SCHRODINGER : introduce la definizione di “Entanglement” (42) ma non riesce a legarla con il fenomeno e il paradosso messo in luce da Einstein; sottovaluta il problema , non ha lungimiranza; troppo ‘’ortodosso’’. --- BOHM : Modifica l’Esperimento Mentale di Einstein e lo rende più semplice; dà una spiegazione del paradosso rinunciando alla ‘Località’ e ipotizzando “CONNESSIONI NON-LOCALI” che implicano l’Entanglement; ma lui parla di “Interconnessioni” sotto forma di “Comunicazioni a distanza infinita” ; NON fa alcun Esperimento in Laboratorio e NON dà alcun supporto Matematico rigoroso. --- BELL : Descrive un TEOREMA MATEMATICO basato su una “Disegueglianza” algebrica che impone un criterio “Mutuamente esclusivo” con 2 sole possibili situazioni che seguono da due classi o insiemi di risultati di ‘’Esperimenti’’ sulla NON LOCALITA’ . SE esiste la Non Località ALLORA l’Entanglement è una Realtà Fisica e non più una ipotesi paradossale. --C.H.S.H. : fanno “ESPERIMENTI” con “Fotoni Entangled” e VERIFICANO la Non Località , ma non rispettano tutti i protocolli scientifici e il grado di accuratezza degli strumenti è ancora molto scadente. --- ASPECT : fa “ESPERIMENTI” con ‘fotoni Entangled’ attenendosi ‘scrupolosamente’ ai dettami di Einstein, Bohm e Bell; rispetta tutti i protocolli scientifici; adopera strumentazione accuratissima ; ottiene RISULTATI che attestano l’esistenza di CONNESSIONI NON LOCALI e sancisce definitivamente che l’ ENTANGLEMENT è una Realtà Fisica. --- ZEILINGER : fa ‘Esperimenti’ con macromolecole, estende l’Entanglement. 51 8 - EINSTEIN e l’ Esperimento Mentale EPR In pochi anni dopo il 1925, la teoria quantistica assume una struttura teorica rilevante,un formalismo coerente che,per la gran parte dei fisici ,ha lo statuto di teoria di principio. Anche Einstein,a partire dal 1931,riconosce l’efficacia della Meccanica quantistica e la coerenza irrefutabile in sede logica,frutto della sua onestà intellettuale. Nonostante questo egli non aderisce affatto allo “spirito di Copenaghen” : non accetta la fine della causalità rigorosa a vantaggio della PROBABILITA’ . Non accetta l ‘ INDETERMINAZIONE ontologica della realtà fisica proposta da Heisemberg. NON accetta la COMPLEMENTARIETA’ di Bohr,ovvero il ruolo dell’apparato di misura e dell’osservatore nell’indagine della realtà fisica.Paradossalmente questo RELATIVISMO della conoscenza lo lascia totalmente insoddisfatto. Per Einstein la Meccanica Quantistica è incompleta !! La sua prossima strategia consiste quindi nel dimostrarne l’incompletezza. Nel 1935 propone uno di quegli esperimenti mentali in cui è maestro,insieme a Podolsky e Rosen,che sarà indicato storicamente come EPR. ESPERIMENTO EPR ( EinsteinPodolskyRosen) Per tutta la vita Einstein rimase ancorato a tre principi seguenti , che credeva dovessero far parte di qualsiasi buona descrizione della natura , quindi della Realtà: 1 - La teoria che descrive la natura deve essere DETERMINISTICA(*) , anche se in alcuni casi si deve ricorrere alla ‘’probabilità’’ per poter effettuare predizioni sui risultati delle osservazioni nel mondo microscopico. (*) E’ sempre possibile ‘determinare’ e prevedere lo stato fisico di moto di una qualsiasi particella materiale, di qualunque grandezza. 2 - La teoria dovrebbe includere “tutti” gli elementi della Realtà : ogni attributo di un sistema fisico che può essere predetto con precisione SENZA DISTURBARE IL SISTEMA è un << elemento della Realtà>>. 52 3 - La teoria dovrebbe essere LOCALE : quello che accade in un luogo dello spazio NON può influenzare qualunque altra cosa che stia accadendo in un altro luogo molto distante. (*) Con questi assunti di partenza NON poteva giungere alla NON LOCALITA’ La formulazione dell’esperimento mentale EPR venne fatta in termini poco chiari e difficilmente realizzabili per la tecnologia dell’epoca, ma essenzialmente si può così riassumere (anche se in tutti i testi viene riportata la versione modificata e semplificata di Bohm) : << Siano date due particelle A e B , correlate tra loro, cioè prodotte dallo stesso processo di generazione; allontaniamole anche a distanza molto grande, per esempio una a New York e l’altra a Berlino; supponiamo di fare una MISURA sulla particella A di posizione e quantità di moto, allora (stando alla Meccanica Quantistica) ‘’istantaneamente’’ il valore di posizione e quantità di moto dell’altra particella viene ad essere conosciuto, senza che la misura sulla prima abbia disturbato la seconda (B).Quindi entrambi gli attributi della particella B sono elementi della Realtà Fisica; dal momento che la Meccanica Quantistica non permette ai due attributi così ottenuti (posizione e quantità di moto) di entrare nella descrizione dello stato della particella ALLORA la teoria è INCOMPLETA.>> - Secondo Einstein nessun segnale può viaggiare ad una velocità maggiore di c , quindi è impossibile che la misura su A determini una la possibilità di avere una qualunque MISURA e valore su B “istantaneamente”. --Secondo Bohr il sistema formato dalle due particelle è un “TUTTO INDIVISIBILE” , anche se le particelle sono separate da milioni di km .Il sistema non può essere analizzato in funzione di parti indipendenti Einstein voleva così dimostrare l’incompletezza della meccanica quantistica,perché la predicibilità simultanea fa dipendere la realtà della particella B dal processo di misura attuato sulla particella A , che non perturba in alcun modo B.Nessuna definizione ragionevole di realtà dovrebbe consentire una cosa simile.A meno che si voglia accettare l’assurdo : un ‘‘azione a distanza’’ che correla,simultaneamente, A e B ,violando la legge fondamentale della relatività che nega l’esistenza di velocità superiori a c , E VIOLANDO SOORATTUTTO L’IPOTESI DI LOCALITA’ , ritenuta un dogma da Einstein. ----------------------------RIFLESSIONI SUI FONDAMENTI DELLA MECCANICA QUANTISTICA 53 Il realismo e la questione della misura in M.Q: sono ,ancora oggi,problemi aperti e niente affatto risolti.La rinuncia alla causalità rigorosa non scioglie altri dubbi altrettanto determinanti.Questa rinuncia impone di riconciliare il micro e il macro : di spiegare come dall’indeterminismo ontologico del mondo quantistico si passi alla causalità rigorosa del nostro mondo macroscopico. La M.Q. richiede quindi una profonda reinterpretazione dei concetti fondanti e della fisica e della filosofia,pertanto è l’interpretazione della realtà che viene messa in discussione dai suoi fondamenti. La situazione culturale,filosofica e scientifica creata dalla M.Q. è un gran pasticcio,dirà Popper : una gran confusione!!! Ma Popper ,a mio parere,è ancora troppo filosofo,troppo razionale,troppo kantiano,per veder chiaro in questa confusione ( soprattutto NON CONOSCE LA MECCANICA QUANTISTICA !!! confermando i limiti dei filosofi) Le critiche mosse da Einstein alla M.Q. restano ancora oggi le più valide e consentono quantomeno di indicare con una certa CHIAREZZA quali sono i principali problemi scientifici,e soprattutto quali sono i principali problemi “filosofici” che scaturiscono dalla nuova “descrizione” della realtà quantistica,quindi bisogna stare attenti : stiamo parlando sempre di una DESCRIZIONE del mondo fisico,anzi di una sua parte,quella microscopica,subatomica e subnucleare. In una schematizzazione sintetica possiamo dire che sono 3 i maggiori punti controversi della interpretazione di Copenaghen della M.Q. : 1 - Il DETERMINISMO non è più applicabile. 2 - Il REALISMO e la realtà oggettiva non esistono più 3 -IL PROBLEMA DELLA COMPLETEZZA E LA RICERCA DELLE VARIABILI NASCOSTE Tutti convengono che la descrizione della M.Q. è irrefutabile e precisa,per quanto concerne la realtà quantistica.L’oggetto del contendere è se questa descrizione sia definitiva o se sia “approssimata” e solo parzialmente completa. I fisici più irriducibili sostengono che la completezza richiede il ricorso al determinismo rigoroso :quando ,definito lo stato di un sistema , è possibile 54 specificare in modo preciso e univoco il valore di ogni osservabile del sistema stesso.Ma definire lo stato quantistico di un sistema è un impresa molto ardua,che dipende da molte variabili.Alcune di queste sono “NASCOSTE” perché inaccessibili alla osservazione e alla sperimentazione.Ciò rende necessaria la descrizione “PROBABILISTICA” e approssimata della realtà della realtà fisica proposta dalla M.Q. , ma non la rende “completa”. La ricerca di una “teoria delle variabili nascoste “ è la strada giusta ,si pensa,per completare in senso deterministico la M.Q. I fautori dell’interpretazione di Copenaghen cercano di dimostrare la “completezza” della M.Q. e sarà von Neumann ,nel 1932, che darà una sistematizzazione logicamente coerente della nuova fisica quantistica. Il lavoro di von Neumann è così profondo e lucido, e il suo teorema sembra così solido che per almeno venti anni nessuno oserà sfidarlo. In realtà il suo teorema non è del tutto corretto,e a dimostrarlo sarà , nel 1952, David BOHM : elabora una vera e propria teoria delle “variabili nascoste” rigorosamente deterministica (come piace ad Einstein) e “precisa” ,quanto l’interpretazione probabilistica della M.Q. . Secondo Bohm : le probabilità della M.Q: vengono considerate (in analogia con quelle della meccanica classica) solo come una necessità pratica e non come la manifestazione dell’impossibilità di una determinazione completa delle proprietà della materia a livello quantistico. La teoria delle variabili nascoste di Bohm è una teoria alternativa,che “completa” la M.Q. e nessuno riesce a trovare punti deboli,ma viene bollata come TEORIA METAFISICA ,frutto di un pregiudizio ideologico,Il successo d’immagine è inferiore al suo contenuto intrinseco. In definitiva,a partire dal 1952, abbiamo 2 teorie fisico-matematiche diverse ma equivalenti e due INTERPRETAZIONI filosofiche alternative della M.Q. Bohm ha realizzato almeno una parte del progetto di Einstein,rendendo Completa la M.Q. .Ma ciò non ha evitato la nascita di nuovi terribili problemi, infatti Bohm salva il determinismo tanto caro ad Einstein , ma ad un prezzo terrificante(come vedremo) : l’esistenza di CONNESSIONI NON LOCALI , che violano drasticamente le condizioni susseguenti alla Relatività, cioè devono esistere COMUNICAZIONI ISTANTANEE fra particelle nell’Universo anche a miliardi di km ( ma bisogna precisare che NON sono comunicazioni nel senso tradizionale del termine fisico). 55 9 - BOHM : Entanglement e Connessioni NON LOCALI Bohm semplifica l’ Esperimento Mentale E.P.R. : l’elemento fisico da analizzare è lo “Spin” dell’ elettrone (*). Il sistema è costituito da 2 elettroni “Correlati” tra loro con Spin totale Zero. Si allontanano i 2 elettroni uno a New York e l’altro a Berlino , con un processo che non modifica le condizioni fisiche dello spin. Si effettua la “MISURA” dello spin sull’elettrone A e si trova +1/2 ( ovvero IN SU ). Allora “Istantaneamente” lo spin della particella B sarà - ½ ( cioè IN GIU’ ) . I loro spin sono inesorabilmente CORRELATI ,cioè ENTANGLED ( Uniti per sempre) ; bisogna precisare che il primo fisico che adoperò la parola ‘’ENTANGLEMENT’’ fu Schrodinger, e forse ne avrebbe fatto a meno, a vedere cosa è successo dopo. Nel 1957 Bohm e Ahoronov scrivono un articolo in cui “descrivono” l’esperimento fatto nel 1949 da Wu e Shaknov , che mostrava la correlazione tra gli spin di 2 particelle ( nel contesto dell’esperimento mentale EPR ) e ne danno una spiegazione con la necessità di accettare un comportamento NON LOCALE ; cioè prevedono con descrizioni matematiche rigorose le CONNESSIONI ISTANTANEE NON LOCALI ,proprio quell’assurdo paventato da Einstein. Specificano comunque che queste connessioni NON sono segnali nel senso einteiniano, esse trascendono le nostre conoscenze e convenzioni sul trasferimento di informazioni. (*) Lo ‘spin’ dell’elettrone è la grandezza che traduce il fatto che una particella carica che ruota su sé stessa attorno ad un asse, genera un ‘campo magnetico’ la cui direzione dipende dal senso di rotazione; storicamente si diedero i simboli rispettivi +1/2 e -1/2 , che si visualizzavano con le frasi : IN SU e IN GIU’ Inoltre, sempre nel 1957, Bohm e Ahoronov imposero un importante condizione alla preparazione di “Controlli Sperimentali” del paradosso EPR : si sarebbe dovuto utilizzare un apparato sperimentale con un meccanismo a “scelta ritardata” 56 ; cioè lo sperimentatore avrebbe dovuto scegliere in quale direzione misurare lo SPIN ( IN SU o IN GIU’ ; DESTRA o SINISTRA ) solo “DOPO” che le particelle erano abbastanza lontane , in modo che sarebbe stato impossibile ad una particella di segnalare all’altra particella quello che stava accadendo. Aspect avrebbe rispettato tutte le condizioni richieste e imposte , e avrebbe dimostrato sperimentalmente che l’ ENTANGLEMENT di due particelle , lontane tra loro anche a miliardi di chilometri, è un fenomeno fisico REALE , NON più una ipotesi esplicativa. Bohm intuì sempre che il Potenziale Quantico, il contesto Olografico e il meccanismo dell’ ENTANGLEMENT non si ingenerino solo nel mondo delle particelle elementari, ma anche quando analizziamo aggregati di molecole complessi come gli organi biologici,nella Mente stessa dell’uomo, nella sua Psiche ordinaria , nei fenomeni extrasensoriali (Esp), quindi tutto il campo della Parapsicologia si può rivedere con le chiavi di lettura del contesto OLOGRAFICO e dei meccanismi sofisticati dell’ ENTANGLEMENT : << Due particelle “separate” distanti tra loro anche miliardi di km, possono risultare misteriosamente “collegate” (Entangled) cioè INTERCONNESSE : qualunque cosa accade a una delle due , causa cambiamenti “Immediati” (istantanei) sull’altra >> << Fotoni e particelle, prodotti in uno stesso processo fisico in un modo che li lega tra loro, rimarranno “ENTANGLED” (cioè “accoppiati” o “Uniti per sempre”) : se si agisce su uno dei due fotoni il suo gemello, ovunque si trovi nell’Universo, reagirà a sua volta DI CONSEGUENZA IN MANIERA COMPLEMENTARE …… ISTANTANEAMENTE ! >> Bohm esalterà il concetto di ENTANGLEMENT , sarà il primo fisico teorico che farà rompere il muro della ortodossia ‘’razionale’’ e con lui il misticismo e la SPIRITUALITA’ saranno ingredienti determinanti nella visione scientifica; principalmente Bohm chiarisce il fenomeno della INTERCONNESSIONE, quando di Entanglement ancora non se ne parlava.Entanglement sta anche per IPERCOMUNICAZIONE e questo aspetto lo chiarirà Sheldrake, come trasmissione ‘non verbale’ e istantanea di informazioni interpretabili a distanza infinita. Altrettanto equivalente ad Entanglement sarà il meccanismo della RISONANZA MORFICA ed EMPATICA : l’essere ‘’SINTONIZZATI’’ come in un Entanglement Spirituale (trasmissione di Emozioni Condivise) . 57 10 - BELL e la prova matematica dell’Entanglement John Bell affrontò il problema dell’ EPR e la questione dell’ ENTANGLEMENT nella forma più semplice rielaborata da Bohm : due elettroni con spin totale Zero ; decise due punti irrinunciabili : il paradosso EPR non era affatto un paradosso. La Meccanica Quantistica e l’importanza data da Einstein al Realismo e alla “Località” non potevano essere entrambe corrette. Bell elaborò un teorema che doveva assurgere a criterio rigoroso per determinare la veridicità dei punti fondamentali del problema dell’ EPR ; LA FORMULAZIONE DEL TEOREMA si può sintetizzare ed esprimere con una “Disuguaglianza” : -2 < S < +2 Il termine S rappresenta il risultato “Numerico” che sintetizza le “misure” effettuate in Laboratorio che riguardano ‘’esperimenti’’ organizzati per verificare la veridicità del paradosso EPR. Ribadiamo che secondo Einstein l’ EPR è un paradosso che attesterebbe l’incompletezza della M.Q. , che invece dovrebbe essere arricchita aggiungendo “Nuove variabili nascoste” , per reintrodurre in essa i perduti concetti di “Causalità” e di “Località” . Bell suggerì che “SE” le sue disuguaglianze fossero state “VIOLATE” dai risultati di controlli sperimentali( cioè S sarebbe stato maggiore di +2, oppure minore di -2), tale violazione avrebbe fornito evidenze a favore della M.Q. e CONTRO le assunzioni di senso comune sul Realismo e la Località avanzate a suo tempo da Einstein. Viceversa “SE” le disuguaglianze fossero state “rispettate” ( S compreso tra -2 e +2 ) , allora i controlli avrebbero fornito una prova che la M.Q. era sbagliata (era incompleta) e che la LOCALITA’ era il giusto punto di vista (come intendeva Einstein). 58 Riassumendo : 1) - Se la disuguaglianza è VIOLATA , cioè se il risultato di un esperimento Reale, eseguito su particelle o fotoni “ENTANGLED” , è maggiore di +2 , oppure minore di -2 , allora questa violazione costituisce una prova della << NON LOCALITA’ >> , ovvero l’ ENTANGLEMENT è una realtà fisica. 2) - Se la disuguaglianza NON E’ VIOLATA , ovvero il risultato di un esperimento Reale è compreso tra -2 e +2 allora ha ragione Einstein, e di conseguenza la M.Q. è “Incompleta” e le Connessioni sono LOCALI e si devono trovare le “variabili nascoste” . Il teorema di Bell è fatto di alternative : -- O è corretta una teoria LOCALE incompleta) a variabili nascoste ( e la M.Q. è -- O è corretta la M.Q. e quindi la NON LOCALITA’ è una caratteristica importante nella descrizione del mondo (cioè nella descrizione della Realtà del mondo fisico) e l’ ENTANGLEMENT è una realtà fisica. Puntualizziamo che Bell enuncia un teorema matematico in cui è esplicito un “ CRITERIO” per decidere rigorosamente ( o meglio il più rigorosamente possibile) sui risultati di un esperimento con particelle (elettroni) o fotoni ENTANGLED , quindi un criterio oggettivo per decidere quale delle due alternative si deve accettare. 59 11 – Clauser.Horne.Shimony.Holt. sperimentale : la prima verifica Nel 1969 CHSH lavorano per migliorare le condizioni della disuguaglianza di Bell ; era accaduto che questi aveva derivato la disuguaglianza da un postulato di ‘Località’ utilizzando un “ipotesi prticolare” ( due particelle in uno stato di singoletto ) la cui correttezza è molto difficile da ottenere in pratica. CHSH realizzarono quindi una versione perfezionata che avrebbe risolto il problema ed eliminato la difficoltà pratica, inoltre avrebbe permesso la realizzazione di esperimenti in Laboratorio in grado di effettuare “Controlli Fisici” dell’ EPR attraverso il teorema di Bell. In sostanza dovevano creare un insieme di apparati che fossero in grado di generare ( emettere ) coppie di FOTONI ENTANGLED a bassa Energia; escogitare un modo per ‘’misurare’’ la loro ‘’POLARIZZAZIONE’’ ; calcolare le predizioni della Meccanica Quantistica sulle ‘’correlazioni’’ di queste polarizzazioni e mostrare che le correlazioni calcolate ‘’vìolavano’’ la disuguaglianza di Bell. Nel 1972 Clauser e Freedman pubblicano i risultati di esperimenti conformi assolutamente al teorema di Bell : essi realizzano una sorgente di fotoni “eccitando” atomi di Calcio ; c’è una probabilità finita che quando l’elettrone dell’atomo torna al suo stato fondamentale emette 2 fotoni ENTANGLED (CORRELATI TRA LORO), che ripropongono esattamente le condizioni originali di Einstein e Bohm (furono registrati 1 coppia di fotoni correlati per ogni milione di coppie prodotte). Il valore misurato di S (della disuguaglianza di Bell) era in accordo con la predizione della “Completezza” della M.Q. in quanto superava il limite +2 . L’esperimento di Clauser e Freedman ( a completamento degli studi di CHSH ) doveva fornire la prima VERIFICA decisiva della natura intimamente NON LOCALE della Meccanica Quantistica , a tal punto che i fotoni prodotti vennero chiamati ENTANGLED , proprio perché nel processo della loro generazione come COPPIA AVREBBERO MOSTRATO UN LEGAME A QUALUNQUE DISTANZA NELL’UNIVERSO. 60 Finalmente si poteva dare una risposta SCIENTIFICA alla ipotesi di David Bohm ( che l’aveva data solo in forza della sua INTUIZIONE e della sua enorme fiducia nella INTEREZZA e TOTALITA’ dell’ Universo) : << E’ possibile che qualcosa che accade QUI possa ISTANTANEAMENTE far sì che qualcosa d’altro accada molto lontano LI’ ? >> LA RISPOSTA E’ SI !!! Tutti gli esperimenti condotti da allora hanno “confermato” che : l’ ENTANGLEMENT delle particelle o dei fotoni è REALE ; cioè viene VERIFICATA la NON LOCALITA’ come elemento caratteristico fondante della Meccanica Quantistica. Nel 1978 Shimony e Clauser scrissero un articolo che faceva il punto circa lo stato della conoscenza di quel bizzarro fenomeno che era per molti l’ ENTANGLEMENT . L’articolo analizzava i RISULTATI di “Esperimenti” che erano stati effettuati sino a quell’anno e stabiliva che in forza di questi si poteva ritenere che l’ ENTANGLEMENT era una REALTA’ FISICA e non più un IPOTESI DI SPIEGAZIONE (con buona pace di Einstein). Peraltro restavano aperte alcune questioni di protocollo sperimentale, non determinanti, che auspicavano ulteriori esperimenti : 1 - In conseguenza diretta della progettazione sperimentale veniva creato un gran numero di FOTONI NON OSSERVATI . 2 - I RIVELATORI utilizzati e altri strumenti erano di efficienza limitata (*) FOTONI ENTANGLED Supponiamo di fornire Energia dall’esterno ad un atomo di Calcio, un elettrone da un certo livello “salta” al successivo, ma questa situazione è temporanea e dopo un certo tempo ritorna al livello originario a cui compete l’Energia dello stato previsto dalla teoria dell’atomo di Bohr; nel far questo deve cedere l’Energia in eccesso e lo fa ‘’emettendo’’ due fotoni , che quindi si trovano nella stessa situazione : << sono stati generati dallo STESSO PROCESSO ENERGETICO>> esattamente quello che aveva intuito e previsto Schrodinger, si suol dire che sono ‘’Correlati’’ , quindi saranno ‘’ENTANGLED’’. 61 12 -ASPECT : la prova definitiva dell’Entanglement Come Shimony Alain Aspect capì il teorema di Bell meglio della maggior parte dei fisici, capì anche la disputa Einstein-Bohr : o si rifiuta la completezza della Meccanica Quantistica o si rifiuta il fatto che gli “stati” reali di due oggetti SEPARATI sono indipendenti. Se l’Universo ha una natura LOCALE allora l’informazione necessaria a completare la M.Q. deve essere trasmessa attraverso certe variabili nascoste pre-programmate. Precisamente : Einstein aveva congetturato che le correlazioni tra particelle separate (Entanglement) fossero dovute al fatto che la loro appartenenza ad uno stesso processo di preparazione e generazione le avesse dotate di VARIABILI NASCOSTE AD AZIONE “LOCALE”. Einstein non negava l’evidenza dei fatti, ma rifiutava le ipotesi di Bohr prima e di Bohm dopo che cozzavano violentemente con i fondamenti della Fisica Classica (Proprio lui che aveva distrutto il presupposto più ferreo della ASSOLUTEZZA DI SPAZIO E TEMPO !! ) Bell aveva dimostrato matematicamente(con deduzioni teoriche) che nessuna teoria a variabili nascoste sarebbe stata in grado di riprodurre tutte le predizioni della M.Q. , in particolare quelle riguardanti l’ ENTANGLEMENT così come presentato nella versione di Bohm dell’esperimento EPR . Aspect comprese un punto chiave : “SAPEVA” che la MQ aveva ottenuto ormai un successo senza precedenti a livello “PREDITTIVO” (e QUESTO è il punto indispensabile per la veridicità “SCIENTIFICA) Si rese conto che l’apparente conflitto, inerente al teorema di Bell, poteva essere utilizzato , al contrario, per sconfiggere ogni teoria LOCALE a variabili nascoste (propugnata da Einstein) . Si dispose , pertanto, a progettare esperimenti con la ferma convinzione che la teoria della M.Q. con Interconnessioni NON LOCALI ne sarebbe emersa vincitrice e la LOCALITA’ DEFINITIVAMENTE SCONFITTA. Bisogna precisare, però, che sia Aspect che Clauser progettarono i loro esperimenti e gli apparati in modo che fosse la natura ad emettere la sentenza, senza lasciare che alcun preesistente “Pregiudizio” di parte potesse influenzare in alcun modo l’esito dell’esperimento. Lo scopo di Aspect era “Realizzare” un esperimento di QUALITA’ SUPERIORE , che gli avrebbe permesso di riprodurre la versione di Bohm 62 dell’esperimento mentale di EPR nel modo più fedele possibile (che da nessun altro prima era stato ottenuto) e soprattutto MISURARE le << CORRELAZIONI>> di questi dati. A tal scopo fece una serie di esperimenti a Orsay (Parigi) utilizzando atomi di Calcio eccitati come sorgente di FOTONI ENTANGLED ; mostrò inequivocabilmente che la disuguaglianza di Bell viene VIOLATA , fornendo una prova o meglio una VERIFICA sperimentale INCONFUTABILE a sostegno del carattere NON LOCALE della Meccanica Quantistica. (*) Per poter controllare l’ EPR bisogna considerare la possibilità che in qualche modo i due Analizzatori di Polarizzazione (dei fotoni ) , posti agli angoli opposti del Laboratorio potessero “scambiarsi dei segnali” ; l’apparato sperimentale di Aspect risolveva questo problema : egli utilizza sia la tecnologia LASER sia uno schema sperimentale notevolmente migliorato, rispetto a CHSH, che avrebbe chiuso una grave falla nelle procedure di MISURA . Aspect fornisce una DIMOSTRAZIONE COMPLETA sotto forma di VERIFICA SPERIMENTALE della misteriosa natura NON LOCALE dell ‘ UNIVERSO INTERO. Vediamo in dettaglio come è arrivato a questo risultato STORICO : 1° -- Mise in piedi una sorgente di elettroni di Bohm) “Fotoni Correlati” ( che sostituivano gli 2° -- Costruì specchi , lenti, analizzatori di polarizzazione e Rivelatori di fotoni, con scrupolosa precisione. 3° -- Analizzò con attenzione l’ Esperimento mentale EPR : il teorema di Bell non è direttamente applicabile se si considerano le grandezze fisiche correlate delle particelle quali POSIZIONE e QUANTITA’ DI MOTO (messe in gioco da Einstein) poiché possiedono un insieme “Continuo” di valori. Mentre Bohm sostituisce queste ultime con la “MISURA” dello ‘spin’ ( che invece assume valori “Discreti” ) e soddisfa e rende valida la disuguaglianza di Bell , Aspect opta per i FOTONI correlati. Infatti dopo aver ponderato a lungo il problema, giunse alla conclusione che il modo migliore di risolvere l’enigma EPR era quello di utilizzare “FOTONI OTTICI” e misurare la POLARIZZAZIONE DEI FOTONI in coppie correlate (ENTANGLED). Tra il 72 e il 76 erano stati fatti esperimenti di questo genere da Fly e Thomson e da Clauser e Horne , ma NON si avvicinavano in maniera completa alle richieste dell’ Esperimento Mentale di Einstein. 63 4° -- Aspect alla fine REALIZZO’ UN ESPERIMENTO (suggerito da Bohm e Aharonov nel 57) in cui la direzione di polarizzazione degli Analizzatori sarebbe stata definita “DOPO” l’emergere dei fotoni dalla sorgente e durante la loro fase di volo : quindi l’orientamento della polarizzazione dei fotoni viene scelto sia in MODO CASUALE sia CON RITARDO , per evitare ogni sia pur remota possibilità di una “comunicazione” che possa trasferire effetti da una parte all’altra del sistema. 5° -- Con lo schema di misura notevolmente migliorato i RISULTATI ottenuti furono ancora più precisi e convincenti; la disuguaglianza di Bell venne VIOLATA con uno scarto superiore a 40 volte la deviazione standard(che assicura validità quasi assoluta).Le evidenze a sostegno della MQ e della NON LOCALITA’ erano schiaccianti e andavano ben oltre ogni ottimistica aspettativa; pertanto l’ Entanglement è una realtà fisica. << L’ ENTANGLEMENT è un ‘’legama a distanza’’, acquisito o innato, generato da un processo , per cui 2 entità possono comunicare ‘’ISTANTANEAMENTE’’ per ‘Risonanza Empatica’ e saranno ‘’Unite per sempre’’ >> 64 13 – GISIN e ZEILINGER : la conferma ulteriore L‘ulteriore capitolo della storia del misterioso fenomeno dell ‘ ENTANGLEMENT è stato scritto da Nicolas Gisin dell’Università di Ginevra e da Anton Zeilinger dell’ Università di Vienna. Gisin è stato sempre attratto dal mistero dell’Entanglement , intorno al 1970 incontrò John Bell al CERN e fu molto impressionato dalla sua personalità , che definì ACUTA e IMPRESSIONANTE ; riconobbe immediatamente che il lavoro di Bell era un risultato rivoluzionario per la FISICA TEORICA , e scrisse vari articoli incentrati sul teorema di Bell, dimostrando importanti risultati sugli stati “Quantistici” . Tornò a Ginevra e cercò di combinare la passione per la fisica quantistica con il lavoro conosciuto sulle fibre ottiche, e prese contatti con le compagnie Telefoniche sulla trasmissione di segnali, quindi cominciò a progettare ESPERIMENTI per controllare ‘’empiricamente’’ la << disuguaglianza di Bell >> . L’esperimento di Aspect venne realizzato entro i muri di un laboratorio; seguendo le sue orme Zeilinger e il suo gruppo estesero il contesto entro il quale ‘’controllare’’ l’esistenza dell’ Entanglement ad un centinaio di metri, realizzando l’esperimento attraverso vari edifici che si trovavano intorno al loro laboratorio a Vienna. Gisin aveva però intenzione di andare oltre, ma prima progettò un esperimento che avrebbe imposto ai fotoni ‘’Entangled’’ di viaggiare per 35 metri ancora in laboratorio, ma con tecniche più raffinate , sfruttando le fibre ottiche. Successivamente realizzò il suo ambizioso esperimento, la cui scala di grandezza sarebbe stata senza precedenti : fece viaggiare i fotoni entro un cavo a fibra ottica , disteso da un luogo a un altro lontano circa 16 km ; affrontò l’esperimento senza preconcetti, avrebbe accettato qualunque cosa : sia la conferma della validità della Meccanica Quantistica, sia una prova a favore di Einstein. Il risultato fu una schiacciante CONFERMA dell’ Entanglement ; la disuguaglianza di Bell venne utilizzata una volta di più per fornire argomento a sostegno della NON LOCALITA’ . 65 14 -- ROSENBAUM e ZEILINGER : L ‘ Entanglement nel Mondo Macroscopico Tom Rosembaum è un insigne professore di fisica dell’Università di Chicago e faceva parte dell’avanguardia di fisici sperimentali a cui piaceva esplorare i limiti del “disordine” nella fisica della materia ‘condensata’ , alle bassissime temperature in cui gli atomi rallentano enormemente il loro movimento. Egli rimase affascinato dalla recente scoperta che, quando vengono raffreddati, i sistemi disordinati a temperatura ambiente rivelano una vena straordinaria : per una volta iniziano ad agire ‘’di concerto’’ , come SE SANNO !!! A condividere la curiosità di Rosenbaum sulle strane proprietà dei composti cristallini a bassissime temperature c’era una giovane studentessa di nome Sayantani Ghosh, originaria dell’India. Fecero esperimenti intorno al 2002 e pubblicarono relazioni su “ Science “ , e si avvalsero della necessaria ‘simulazione al computer’ , e si imbatterono in una stranezza : quello che avevano osservato nel piccolo cristallo, trattato a bassissime temperature, non era un manufatto , bensì qualcosa di ‘’reale’’ che avevano riprodotto nella simulazione e il tutto NON ubbidiva alle normali e conosciute leggi della fisica; invece GLI ATOMI ERANO ALLINEATI SECONDO UNA LEGGE CHE GIACEVA COMPLETAMENTE IN ESSI STESSI !! Sayantani disse a Rosenbaum : << Gli atomi avevano sempre ‘ignorato’ lei, ed erano invece controllati dall’attività dei loro vicini !!! >> ; che gioia avrebbero dato a David Bohm che 50 anni prima aveva intuito tutto questo nello studio dei gas di elettroni, e potè fare solo ipotesi azzardate, ma la Storia premia gli audaci. L’unica spiegazione era che gli atomi del campione cristallino si organizzassero internamente e si comportassero come un singolo atomo gigante; tutti gli atomi DOVEVANO ESSERE IN RELAZIONE DI RECIPROCO ENTANGLEMENT !!! Rosenbaum organizzò un nuovo scritto e mandò una relazione , a fine 2002, a Nature , che dopo quattro mesi pubblicò lo scritto : l’ Entanglement fa il suo ingresso nel principale giornale scientifico del mondo !!! La fortuna volle che uno dei revisori dello scritto fu Vlatko Vedral , che faceva parte di un piccolo gruppo che a Vienna lavorava sulla ‘fisica quantistica’ di frontiera, tra cui proprio l’ Entanglement. Paradossalmente egli aveva ‘’previsto’’ per primo le considerazioni che Rosenbaum fece 3 anni dopo, ma in uno studio ‘’teorico’’ ; si può immaginare la frustrazione con cui fece il commento ai ‘’risultati’’ di Rosenbaum e Satyanami : << La fisica quantistica è accettata 66 come lo strumento più accurato per descrivere come gli atomi si trasformino in molecole, e dal momento che la relazione molecolare è la base di tutta la chimica, e la chimica è la base della filosofia, LA MAGIA DELL ‘ ENTANGLEMENT potrebbe essere la CHIAVE della VITA stessa >> N.B. : a me è andata peggio ! io ho intuito TUTTO questo e molto altro ancora PRIMA di conoscere la storia dell’ Entanglement, e non ho mai pubblicato NULLA , e nessuno conosce questo. Secondo Benni Reznik , fisico teorico presso l’Università di Israele, anche lo spazio vuoto che ci circonda palpita di particelle ‘’correlate’’ col meccanismo di Entanglement. Fu lui il primo ad ipotizzare che l’interazione costante delle particelle quantiche con il Campo del Punto Zero ( vedi paragrafo 61 Bohm) potrebbe essere il contesto in cui il meccanismo degli ‘’effetti NON LOCALI’’ DELL’ENTANGLEMENT tra le particelle consentirebbe ad una particella di essere in contatto o in ‘’Relazione’’ con tutte le altre in ogni istante. Questo significherebbe che la Materia dell’ Universo sarebbe tutta INTERCONNESSA e potenzialmente ‘’correlata’’ nell’intero Cosmo. Aggiunge ancora che : << riconoscere l’esistenza del Campo del Punto Zero e dell’Entanglement offre un “meccanismo” già pronto attraverso il quale i segnali generati dal potere del PENSIERO possono essere ‘’captati’’ da qualcun altro a migliaia di chilometri di distanza ‘’istantaneamente’’ >> . -------------------------Precisazione : sto scrivendo queste righe, tratte dal libro ‘’La scienza dell’intenzione’’ , alle ore 16,40 del giorno 19 Agosto 2009 , mentre le mie intuizioni che hanno portato a questo mio settimo libro sono originate e sono state trascritte nel Novembre del 2006, il libro citato della Mc Taggart è stato pubblicato nel Settembre 2008. ----------------------------Anton Zeilinger prese particolarmente a cuore il lavoro che Vedral aveva recensito, e continuò le sue ricerche ed i suoi esperimenti sull’ Entanglement; fece un adattamento dell’esperimento della doppia fenditura di Young, in cui egli utilizzava ‘’molecole’’ invece che particelle subatomiche o fotoni, inizialmente scelse il FULLERENE , un gruppo di molecole ‘’giganti’’ composte da 60 atomi di Carbonio. I risultati furono inequivocabili : ogni molecola dimostrò la capacità di creare figure di interferenza CON SE STESSA !!! Esattamente come gli elettroni e i fotoni !!! Zeilinger e il suo team continuarono ad indagare alcune altre molecole che avevano dimensioni doppie e forma bizzarra per verificare se anche le molecole dalla geometria asimmetrica esibissero le stesse “proprietà magiche”. Scelsero il gigantesco ‘’Carbonio fluorurato’’ , molecole composte da settanta atomi di Carbonio a forma di pallone da football, e la “Tetrafenilporfirina” (presente nella clorofilla) con più di cento atomi ; queste entità risultano essere le 67 più grandi molecole conosciute nella Terra : ancora una volta, ognuna produsse una figura di interferenza CON SE STESSA !!! Fino a tutto il 2005 il team di Zeilinger dimostrò ripetutamente che le molecole potevano trovarsi in due luoghi ‘’simultaneamente’’ , che rimanevano in uno stato di ‘’sovrapposizione’’ anche su questa grande scala; avevano dimostrato l’inimmaginabile ( per gli accademici ortodossi razionali e popperriani) : i più grandi componenti della materia fisica e delle cose ‘’VIVENTI’’ esistono e danno luogo alle CONNESSIONI NON LOCALI e quindi l’Entanglement NON è una prerogativa del mondo microscopico ( tutto intuito e previsto 50 anni prima da David Bohm). Questi ultimi due lavori dimostrano in modo inequivocabile quale sia la CHIAVE di lettura di tutti i fenomeni che saranno per esteso descritti successivamente, avendo coinvolto centinaia di lungimiranti studiosi di differenti discipline, in cui il denominatore comune è : I PENSIERI POSSONO USCIRE DALLA NOSTRA MENTE E INFLUENZARE LA MATERIA SOLIDA O A MAGGIOR RAGIONE LA MENTE DI ALTRE PERSONE !!! RIFLESSIONI : Galileo fu considerato ‘’eretico’’ dalla CHIESA e dovette attendere per essere riconosciuto anche nel mondo scientifico ; questo dramma si perpetua : oggi scienziati coraggiosi come Bohm, Pribram, Sheldrake, Popp e tutti quelli che presenterò nella terza parte, sono considerati “eretici” dalla CHIESA della RAGIONE, occorrono più di 50 anni per mettere a punto le verifiche e le conferme di INTUIZIONI straordinarie di uomini straordinari, e nonostante questo ANCORA la maggioranza degli scienziati ortodossi e accademici non si rende conto di quanto la Scienza sia cambiata, le conoscenze sono adesso tutte concordi in un'unica direzione, e loro a difendere le roccaforti del sapere o meglio del POTERE . 68 PARTE SECONDA L ‘ UNIVERSO OLOGRAFICO : UN OCEANO DI ENERGIA IN ENTANGLEMENT TOTALE La TRAMA della VITA : dalle Origini dell’ Universo alle grandi Galassie. Dal sistema Solare al pianeta TERRA . Dalla Materia ai primi Organismi Vegetali e Animali . Dalla Vita dell ‘ Uomo alla Mente e alla Coscienza. TUTTO accade in un Universo OLOGRAFICO ‘’Interconnesso’’ , VIVO , e Intelligente nel quale tutte le cose e tutti gli ESSERI Viventi ‘’Comunicano’’ tra loro grazie a sofisticati Meccanismi di ENTANGLEMENT in un Oceano di ENERGIA . 69 A - LA VISIONE OLOGRAFICA 1-- BOHM : La nuova Interpretazione della Meccanica Quantistica a-POTENZIALE QUANTICO E CAMPO DEL PUNTO ZERO Bohm , come Einstein , aveva una “struttura interiore squisitamente filosofica” ed aveva motivazioni non parziali, ma che si riferivano a “motivazioni profonde” e principi generali di vastità ben superiore a quella a cui erano avvezzi i semplici “ricercatori” delle Università ( che cercavano solo ‘descrizioni’ di singoli argomenti specifici, senza alcun legame con una visione ‘totale’ , quindi privi completamente di quell’approccio filosofico e religioso oltre che estetico che invece distingueva Einstein). Bohm trovò particolarmente interessante lo strano stato di interconnessione che sembrava esistere fra eventi subatomici apparentemente privi di relazione; era anche sorpreso come la maggior parte dei fisici tendeva a dare poca importanza al fenomeno. Uno degli esempi più importanti di interconnessione rimase nascosto in una delle supposizioni di base della Meccanica Quantistica per molti anni, e lo si deve proprio a Niels Bohr : egli fece notare che, se le particelle subatomiche esistono soltanto in presenza di un osservatore,allora non ha senso parlare delle loro proprietà “prima” di essere osservate;ma questo turbava moltissimo i fisici; se l’atto dell’osservazione aiutava in effetti a creare quelle proprietà, che implicazioni aveva questo per il futuro della Scienza ? Nel 1935 Einstein aveva fatto conoscere l’ EPR ed aveva spiegato il problema della “comunicazione istantanea” fra le particelle affermando che nulla può viaggiare a velocità maggiore della luce,perché si romperebbe la barriera del tempo aprendo la strada ad infiniti paradossi,quindi Bohr stava sbagliando. Bohm rimase sorpreso che Einstein basava la sua argomentazione su un errore, invece di accettare la possibilità della “comunicazione istantanea” e quindi della “interconnessione” a distanza ( la temuta NON LOCALITA’ ) che si spiegava con l’ ENTANGLEMENT. La cosa paradossale è che l’opinione di Bohr che i sistemi subatomici sono “indivisibili” ha implicazioni altrettanto profonde riguardo alla natura della realtà; ironicamente queste implicazioni furono anch’esse ignorate, e nuovamente l’importanza potenziale dell’interconnessione fu tenuta nascosta. Nel 1947 Bohm accettò un incarico alla “Princeton University” , e lì estese la ricerca sullo studio degli elettroni nei metalli; ma soprattutto conobbe e frequentò 70 Einstein; si accorse che il moto degli elettroni era ‘’sapientemente orchestrato’’ come se essi sapessero quello che dovevano fare, era un INSIEME DI INTERCONNESSIONI ancora sconosciute. Sia il suo percepire l’importanza della interconnessione che la crescente insoddisfazione riguardo ad altre opinioni prevalenti nei fisici, fecero sì che Bohm divenisse sempre più turbato dall’interpretazione di Bohr circa la teoria Quantistica. DECISE DI METTERE A FRUTTO LE SUE CONOSCENZE SCRIVENDO UN LIBRO DI TESTO sulla teoria dei quanti, e ne inviò una copia a Bohr ed una ad Einstein. Bohr non gli rispose , Einstein ne fu così entusiasta da invitarlo a parlarne assieme, per quanto chiara gli sembrò la sua teoria; e per come ad entrambi non soddisfava la teoria di Bohr, che non aveva una motivazione né una cornice concettuale “filosofica”, né tantomeno “mistica”; specialmente li turbava il fatto che essa non fornisse alcun modo reale per concepire la struttura di base del mondo. Era inevitabile poiché abbiamo già detto che sia Bohm che Einstein avevano una struttura interiore squisitamente filosofica e le loro motivazioni non erano parziali ma essi cercavano spiegazioni profonde e principi generali . Nel 1951 si accinse a cercare una alternativa alla interpretazione di Bohr della Meccanica Quantistica : come presupposto iniziale assunse che le particelle “esistessero anche in assenza di osservatori”; inoltre egli presuppone che esista una ‘REALTA PROFONDA’ soggiacente il muro inviolabile del mondo quantistico di Bohr, un livello “Sub-quantistico” ancora in attesa di esser scoperto dalla Scienza. Con queste premesse ipotizzò l’esistenza di un nuovo CAMPO associato ad un POTENZIALE QUANTICO che, come la Gravitazione di Einstein , pervadeva tutto lo spazio, cioè l’intero l’Universo !! L’esistenza di un Potenziale implica la presenza necessaria di un “Campo”, che oggi viene chiamato “CAMPO DEL PUNTO ZERO” (ZPF) , e dà luogo ad un vastissimo “Oceano di Energia” . Questo “Campo” è soggiacente al mondo della Materia e potrebbe estendersi anche su un dominio “iperdimensionale” , ed è stato stimato che la sua densità di Energia è incommensurabilmente alta. Ciò dimostra che la materia del mondo in cui viviamo è solo una ‘transitoria cristallizzazione tridimensionale’ di una Energia che proviene da lontano, che governa l’Universo intero e tutte le ‘forme di vita’ in esso. Questo Potenziale Quantico porta l’Informazione dell’ambiente “Globale” e fornisce direttamente le CONNESSIONI “NON LOCALI” , istantanee,tra gli elementi quantistici (Entanglement); questo Potenziale vedremo che ha incredibili proprietà “SISTEMICHE” ed “OLISTICHE” . 71 Bohm riteneva che il Potenziale Quantico guidasse le particelle quantistiche in maniera “NON Meccanica”, e in un primo tempo aveva ipotizzato l’esistenza di un fluido subquantistico con il quale le particelle potevano scambiare Energia. Quest’ultimo è un termine che descrive qualcosa di simile ad una funzione d’onda, che fornisce “Informazione” alle particelle tramite un “LEGAME” con il resto dell’ Universo (Entanglement). Questo Potenziale Quantico è inoltre responsabile della dualità onda/corpuscolo e di tutti gli altri peculiari paradossi della Meccanica Quantistica; in particolare è in grado di descrivere gli effetti “Non-Locali” dell’esperimento EPR. In base alle proprietà del Potenziale Quantico da lui dedotte nel suo modo di interpretare l’equazione di Schrodinger, Bohm giunge ad introdurre (per la prima volta in fisica) quello che si può chiamare un vero e proprio CAMPO DI INFORMAZIONE , in cui le particelle in esso immerse sono sì in continua trasformazione, ma sono continuamente e costantemente “Informate” sull’ambiente che le circonda. Il “CAMPO” INFORMATIVO conferisce al Potenziale Quantico un ulteriore ruolo : è un energia debole ma altamente informata, in grado di dare forma ad una grezza Energia “Non formata”. Bohm ripeteva sempre : << Lo spazio non è vuoto, è un ‘plenum’ che permette l’esistenza di ogni cosa, inclusi noi stessi; l’Universo NON è SEPARATO da questo mare Cosmico , da questo Oceano di Energia, esso è un increspatura sulla superficie, una specie di “area di eccitazione” nel mezzo di un Oceano incomparabilmente più vasto. >> Egli giunge ad introdurre questa nuova entità, questo Campo, studiando l’equazione di Schrodinger ( che è centrale nella Meccanica Quantistica) e con l’ausilio di procedure rigorose matematiche distingue 2 termini molto differenti : un termine ‘classico’ che riproduce la fisica di Newton un termine ‘non classico’ che chiamò proprio “Potenziale Quantico”. Quest’ultimo è un termine che descrive qualcosa di simile ad una funzione d’onda, che fornisce “Informazione” alle particelle tramite un “Legame” con il resto dell’Universo. In base alla proprietà del Potenziale Quantico da lui dedotte nel suo modo di interpretare l’Equazione di Schrodinger, Bohm giunge ad introdurre quello che si può chiamare un vero e proprio “Campo di Informazione” in cui le particelle in esso immerse (quindi tutto il mondo materiale) sono sì in perenne trasformazione, ma sono continuamente e costantemente “Informate” sull’ambiente che le circonda. Ma questo ambiente NON è solo un ambiente ‘Fisico’ ma anche una “ENTITA’ “ NON MATERIALE che trascende tutto lo spazio in una “unità senza tempo” ; in tal modo mostra come la Fisica possa coesistere rigorosamente con la presenza 72 di REGNI PIU’ ELEVATI DI VERITA’ , ORDINE ed ESISTENZA, nei quali il concetto di ETERNITA’ inizia ad assumere un ruolo importantissimo. Il concetto di ‘informazione’ è dunque posto da Bohm accanto all’Energia ed alla Materia, come un fattore “soggiacente” ai processi dell’Universo. Per lui la struttura della realtà Cosmica è composta da due fattori : una struttura di forze che governano la Materia ( più che forze saranno i “campi” dell’equazione di Einstein) ed un “Apparato di guida” ( il campo ZPF ) che fornisce al mondo della materia l’informazione su come muoversi; il primo predomina sul secondo nel mondo Macroscopico, il secondo nel mondo Microscopico dove l’osservatore è ‘compartecipe’ della realtà osservata in maniera più evidente ed efficace. Infatti anche il mondo Macro, essendo formato da un numero infinito di elementi microscopici, è guidato da un “Campo di forma” ( che possiamo pensare coincidente con il Campo Morfogenetico di Sheldrake e con il Campo Energetico Universale di Barbara Brennan, oltre che con l’Inconscio Collettivo di Jung) che ad ogni istante guida la materia su come evolversi e trasformarsi, e tutto lo fa nello spazio e nel tempo ordinario e le leggi della Fisica Classica ne descrivono le operazioni. Nel mondo Microscopico , invece, si trascende lo spazio ed il tempo, e gli elementi percepiscono la guida e l’informazione in maniera “istantanea” e la fisica che la descrive tiene conto di “CONNESSIONI” NON LOCALI (Entanglement); in questo pre-spazio NON ESISTE DISTINZIONE TRA SPAZIO, TEMPO, MATERIA, ENERGIA …… COSCIENZA ! realizzando così quella identificazione essenziale MENTE-MATERIA-VITA !!! A un certo punto Bohm si domandò se potesse esistere una struttura complessa “prima del tempo e dello spazio” , o meglio ancora “soggiacente” ; in cui lo spazio potesse essere il “risultato medio” di una serie di fenomeni dinamici complessi provenienti da una sorta di “prespazio”. Con questo in mente si dedicò alla formulazione della teoria del cosiddetto “ORDINE IMPLICATO” , una estensione della ipotesi del Campo ZPF dalle particelle del mondo microscopico all’UNIVERSO nella sua ‘totalità’ e ‘interezza’ . Il suo obbiettivo è quello di esplorare l’ordine ‘più profondo’ NON MANIFESTO secondo una concezione in cui il mondo reale è strutturato tramite i medesimi principi : con il TUTTO “implicato” in ciascuna sua PARTE. Per comprendere l’Ordine Implicato, secondo la nozione di “totalità ininterrotta”, cioè l’ORDINE NON MANIFESTO, Bohm ha trovato necessario considerare la COSCIENZA un carattere essenziale, da tenerne conto nella sua teoria. Quindi egli vide MENTE e MATERIA (COSCIENZA e VITA) come interdipendenti e correlate; esse sono proiezioni, che si implicano e racchiudono reciprocamente,di una Realtà Superiore che non è né Materia né Coscienza. 73 Le leggi fisiche primarie possono essere spiegate facendo riferimento ad un “Ordine Implicato Non Svolto” , che esiste ad uno stato “NON Manifesto” ed è il fondamento su cui si regge tutta la “Realtà Manifesta” , realtà che a sua volta viene definita “Ordine Esplicato Svolto”. Bohm dichiara che la visione OLOGRAFICA dell’UNIVERSO è un trampolino di lancio per cominciare a comprendere gli ordini “implicato non svolto” ed “esplicato svolto” : ogni parte è l’esatta rappresentazione dell’intero e può essere usata per ricostruire l’ologramma nella sua “INTEREZZA” . L’INTERO Universo appare come un “Rete dinamica di sistemi energetici interconnessi e inseparabili” ; non possiamo più concepire (logicamente) l’idea di “Parti” , quindi noi non siamo “parti separate” dall’intero : siamo proprio …… l’ INTERO !!! La realtà fondamentale è la inseparabile interconnessione Quantistica dell’ Universo TUTTO , le parti hanno un comportamento relativamente indipendente e sono solo forme particolari e contingenti dentro questo TUTTO. L’ ORDINE IMPLICATO risuona da un “Campo di Energia” che è ancora più grande e che è il regno del puro Potenziale Quantico, cioè da un Campo del Punto Zero (ZPF) ; in questo ZPF coincidente con l’Universo Olografico e NON Locale perfino il tempo e lo spazio non possono essere intesi come reali; perché concetti come la “Località” scompaiono in un Universo in cui “ NULLA E’ REALMENTE SEPARATO DA NESSUN ALTRA COSA” , che è lo stesso di affermare come << ogni cosa è in relazione con tutto il resto >> !!! Il tempo e lo spazio vanno visti come “Proiezione” di un ordine “più profondo” , che unisce le parti apparentemente frammentate di un TUTTO ; nei suoi livelli più profondi la realtà diventa un enorme “OLOGRAMMA” in cui passato, presente e futuro esistono “simultaneamente” e convivono in un unico TUTTO che comunica con sé stesso in maniera ISTANTANEA grazie al ‘Campo Informativo’ connesso al Potenziale Quantico (ZPF). L’ Universo Olografico nel suo livello più profondo non contiene spazio e tempo ma solo COSCIENZA (Consapevolezza), mentre tutto il resto, la frammentazione della Realtà, viene percepito (tramite proiezione) nell’ ORDINE ESPLICATO in relazione dinamica con il mondo dell’Ordine IMPLICATO non manifesto. Al tempo di Bohm non vi erano studi sulle proprietà del cervello di avere l’analogo della “Propriocezione” ( la capacità di percepire il nostro corpo nello spazio e nel tempo) cioè la “propriocezione del pensiero : la possibilità di percepire ‘il processo del pensare” nello spazio e nel tempo. Bohm fu un precursore, con Pauli, della possibilità che si aveva di adoperare le conoscenze di Fisica Quantistica per comprendere meglio i processi della psiche, della mente, del cervello, perché tutto ciò che esiste ‘materialmente’ , ed è per questo “Esplicato” (Manifesto) ha un suo corrispettivo in ciò che esiste “Spiritualmente” ( nel pensiero). 74 Due realtà -- quella della “Materia” e della “Coscienza” -- che interagiscono in maniera “sincronica” e ‘armoniosa’ e che Bohm intendeva descrivere con un “modello fisico-matematico” in grado di offrire una interpretazione “Unificante”. Non è importante se vi sia riuscito o no, il dato più interessante è che questi ARDITI scienziati , che corrono sulle ali della libertà intellettuale, concepiscono ipotesi e teorie straordinarie, nelle quali ha la centralità il bisogno di UNITA’ di TUTTE LE COSE, in Einstein e Bohm questo aspetto è dominante in tutte le loro argomentazioni, e per tutta la vita seguirono questo intendimento, e per questo il valore di tutto quello che ci hanno lasciato in eredità è inestimabile, incommensurabile e ne faremo tesoro. b) L’ ORDINE IMPLICATO E L’ UNIVERSO OLOGRAFICO La scoperta dell’Ologramma eccitò Bohm grandemente, perché gli fornì un nuovo modo di osservare molti dei problemi che aveva preso in considerazione. Questo gli permise di riunire tutti i vari elementi raccolti nei suoi anni di attività scientifica; la metafora dell’ologramma, col suo “potere esplicativo”, sembrava fatto apposta per il suo scopo, era proprio “un nuovo modo” di comprendere l’ordine celato nella natura del mondo fisico.Più Bohm ci pensava, più si convinceva che l’UNIVERSO effettivamente impiegava principi olografici nelle sue operazioni : <<era esso stesso una sorta di ologramma fluttuante >> e questa comprensione gli permise di cristallizzare tutte le sue varie intuizioni in un insieme illimitato e coesivo. La Visione Olografica dell’Universo trasformò il suo modo di guardare la realtà. Infatti , secondo lui, la realtà tangibile della nostra vita quotidiana è in effetti una sorta di immagine olografica : sotto di essa vi è un ordine di esistenza più profondo, un livello di realtà vasto e più fondamentale, che dà origine a tutti gli oggetti e le apparenze del nostro mondo fisico (questo è un ordine “implicato” o celato) che ha un suo corrispettivo al nostro livello di esistenza manifesto come un ordine “esplicato” o svelato.Bohm vede la manifestazione di tutte le forme dell’ UNIVERSO come il risultante di un infinito celarsi e svelarsi tra questi due ordini. L’ esistenza di un ordine più profondo e organizzato olograficamente spiega inoltre perché la realtà diventi “NON _ LOCALE” al livello sub-quantistico. Infatti quando qualcosa è organizzato olograficamente ogni parvenza di localizzazione crolla : dire che ogni parte di una sia pur piccolissima porzione contiene la “totalità” dell’informazione contenuta nell’ INTERO è in effetti soltanto un altro modo di dire che l’informazione è distribuita NON LOCALMENTE . 75 Quindi se l’Universo è organizzato secondo principi ‘olografici’ , ci si deve aspettare che anch’esso possegga proprietà NON LOCALI , essendo una vastissima e oceanica “interezza” . Poiché ogni cosa nel Cosmo è costituita dal materiale ininterrotto dell’ Ordine Implicato, Bohm ritiene che considerare l’Universo composto da “parti” è altrettanto assurdo quanto considerare i diversi getti in una fontana “separati” dall’acqua dalla quale provengono. Dividere la realtà in “Parti” e poi dare un nome a quelle “Parti” è sempre arbitrario, è un prodotto ( ed una necessità) della convenzione di elencare e classificare, perché dalle particelle sub-atomiche ad ogni altra cosa nell’ UNIVERSO ‘nulla’ è separato, le une dalle altre, più di quanto non lo siano i diversi motivi decorativi di un tappeto. Infatti l’Universo è proprio un “TESSUTO” , una rete infinita e ininterrotta di interconnessioni in cui << nulla è realmente separato da nessun altra cosa >>. Bohm fa compiere un passo da gigante alla idea della continuità spazio-temporale di Einstein (nella quale spazio e tempo sono armoniosamente congiunti e “parte” di un insieme più vasto). Egli dice che TUTTO nell’Universo è parte di una continuità : nonostante l’apparente separatezza delle cose al livello esplicato e manifesto, tutto è un estensione indivisa di ogni altra cosa, ed alla fine anche gli ordini esplicato ed implicato si fondono l’uno nell’altro. Analogamente Bohm crede che dividere l’Universo in cose VIVENTI e NON VIVENTI (inanimate) sia altrettanto limitato riduttivo e privo di significato. La materia animata (umana e animale) e quella inanimata (vegetale e materiale) sono inseparabilmente intrecciate (Entangled), ed anche la VITA è celata in ogni parte dell’ Universo, in forme infinitamente variegate e differenti. Perfino una roccia è VIVA in qualche modo ( sicuramente diverso da come vivi siamo noi uomini), poiché la VITA E L’INTELLIGENZA sono presenti non solo IN TUTTA LA MATERIA , ma nell’’Energia, nello spazio, nel tempo, nella struttura dell’intero Universo e in tutto ciò che è compreso nell’ INTERO e che erroneamente consideriamo come cosa ‘separata’. Inoltre la COSCIENZA è presente nelle diverse gradazioni del celarsi e svelarsi in tutta la MATERIA. L’idea è che la COSCIENZA e la VITA siano insieme celati in ogni parte dell’ UNIVERSO. Bohm pensa che esista un “infinito” OCEANO DI ENERGIA e che comunichi qualcosa dalla natura nascosta dell’ ordine “implicato” e questa comunicazione è in qualche modo associata ai meccanismi di ENTANGLEMENT. . Lo spazio non è vuoto, esso è pieno di questa Energia ed è la base per l’esistenza di TUTTO inclusi noi stessi. 76 L’ UNIVERSO non è separato da questo mare di Energia Cosmica : nonostante l’apparente materialità e la enorme dimensione, l’UNIVERSO non esiste “per sé stesso” , ma è il figlio di qualcosa di ben più vasto ed ineffabile. Ancor più, esso non è neppure una produzione rilevante in questo qualcosa di più vasto, ma solo un ombra passeggera, un mero singhiozzo nel più ‘ampio’ schema delle cose. Questo “infinito Oceano di Energia” non è l’unica cosa celata nell’ordine implicato; poiché questi è il fondamento che ha dato origine a tutto il nostro UNIVERSO, contiene anche ogni particella, ogni configurazione di “Energia” , VITA e COSCIENZA possibili, dai quasar al cervello degli uomini, dalla doppia elica alle forze che controllano le dimensioni e le forme. E anche questo non è tutto ciò che può contenere !! Bohm sostiene che non vi è ragione di credere che l’ordine implicato sia il limite delle cose; potrebbero esservi ‘ordini’ impensati al di là di esso, stadi infiniti in ulteriori sviluppi (vedi a tal proposito Jack Sarfatti). Il supporto sperimentale per l’ipotesi di UNIVERSO OLOGRAFICO di Bohm è innanzitutto il fatto che tutte le particelle ( tutti i corpi materiali) sono anche “onde” , come visto nella Meccanica Quantistica (Dualità). Ciò significa che gli oggetti materiali e tutto quello che percepiamo è in realtà composto da “schemi di interferenza” (nel senso di Pribram), un fatto che ha innegabili connotazioni olografiche. Noi non siamo soli nell’UNIVERSO ; gli scienziati hanno trovato che siamo qualcosa di molto più formidabile di un evento casuale evolutivo o di macchine genetiche evolutive. La loro opera indica l’esistenza di una ‘intelligenza’ Cosmica decentralizzata ma unificata che è molto più grandiosa e mirabile di quanto Darwin o Newton avessero immaginato; che guida un processo che non è casuale o caotico ma ‘intelligente’ e FINALIZZATO. Lungi dal distruggere DIO , anche la Scienza , per la prima volta, sta invece dimostrando la sua ‘esistenza’ , dimostrando che una consapevolezza più elevata e collettiva esiste “là fuori” ; non c’è più dualità fra Scienza e Religione : sono 2 aspetti complementari dell’uomo moderno (insieme a ‘infiniti’ altri aspetti altrettanto validi) in un equilibrio e rispetto di tutti i valori e di tutti i principi. Non siamo esseri isolati che vivono le loro vite disperate su un pianeta solitario che naviga sperduto nelle immensità di un Universo indifferente; non siamo mai stati soli; siamo stati sempre “Parte di un tutto più grande” ; noi siamo l’ INTERO , il TUTTO ,e quindi siamo anche il CENTRO delle cose, siamo proprio noi il CENTRO della VITA, siamo la PARTE e l’ INTERO. 77 C) LA VISIONE UNIFICANTE MENTE E MATERIA Mentre cercava una tecnica matematica rigorosa in grado di descrivere i concetti sull’ordine Implicato, Bohm si rese conto che era altrettanto importante trovare il “linguaggio” giusto per comunicare questi concetti. Quando un pensiero che sta dietro un concetto è ben formulato al di fuori dell’ego, la parola e l’oggetto diventano un tutt’uno, in perfetta simbiosi. Le parole stesse influenzano i pensieri e le emozioni; Bohm era convinto che fossero vere realtà nel mondo e pertanto potessero addirittura produrre “cambiamenti” nelle funzioni e nei processi elettrochimici che hanno luogo nel cervello (vedi PRIBRAM e altri). Capì anche che occorreva perfezionare “il processo del pensare”,ascoltando attentamente le discussioni tra Bohr ed Einstein, un capolavoro di confronto intellettivo fra due tra i più grandi geni che l’umanità abbia avuto. Prese atto che queste discussioni facevano leva sulla competizione di due “Ego”, che portava alla frantumazione del pensiero e portava a rendere inconciliabili le due teorie. Allora Bohm comprese che il linguaggio giusto per comunicare la struttura intima di una realtà era il “Dialogo” , in cui gli interlocutori riescono ad incontrarsi su un pensiero “condiviso”, liberati dall’istinto di voler propugnare per forza gli impulsi del proprio ego. Pensiero e realtà sono intimamente correlati proprio come l’ordine implicato e l’ordine esplicato sono congiunti tra loro. Per comprendere la realtà è necessario comprendere quella realtà nascosta che ne costituisce la struttura di pensiero; e il pensiero quando “non” è la manifestazione meccanicistica della sola logica e quando “NON” scaturisce dall’ego ma da una opinione condivisa è una diretta emanazione dell’ordine implicato, ovvero di un Campo di Energia Universale (Campo del Punto Zero). Inoltre comprese che dal momento che la natura quantistica della realtà coinvolge sia la mente sia la materia, l’atto di osservare coicide con l’atto di pensare. Bohm comprese tutte queste necessità e fu un precursore,con Pauli, della possibilità che si aveva di adoperare le conoscenze della Fisica Quantistica per comprendere meglio i processi della “psiche”, della mente, del cervello, perché tutto ciò che esiste materialmente, ed è per questo “ESPLICATO” (manifesto) , ha un suo corrispettivo in ciò che esiste “spiritualmente”. Due realtà – quella della materia e della coscienza – che interagiscono in maniera sincronica e armoniosa e che Bohm intendeva descrivere con un “modello fisicomatematico” in grado di offrire una interpretazione unificante. 78 2 -- PRIBRAM E LA VISIONE OLOGRAFICA DEL CERVELLO LA PERCEZIONE DELLE IMMAGINI : Gabor e Pribram Karl Pribram , un giovane neurochirurgo, si era trasferito in Florida per continuare le ricerche di Lashley sulla localizzazione dei ricordi nel cervello. Già nei primissimi studi egli capì subito che la memoria,gli altri processi cognitivi e tutto ciò che chiamiamo “percezione” devono essere in qualche modo distribuiti in ogni parte del cervello. Dopo aver lasciato la Florida e Lashley passò i successivi venti anni a ponderare i misteri che circondavano l’organizzazione del cervello,la percezione e la consapevolezza. Il suo laboratorio era stato tra i primi a identificare l’ubicazione della zona nel cervello responsabile dei processi cognitivi,dell’emozioni e della motivazione. Ciò che lo rendeva particolarmente perplesso era un paradosso fondamentale : l’elaborazione cognitiva ha delle locazioni precise nel cervello, ma all’interno di queste locazioni, il processo stesso sembra essere determinato da una massa di eccitazioni… senza relazione con delle particolari cellule nervose E’ vero che alcune parti del cervello “performano” delle funzioni specifiche, ma l’ELABORAZIONE effettiva dell’informazione sembra essere effettuata da “qualcosa” che è più basilare rispetto ai singoli neuroni. Gran parte delle prime ricerche di Pribram sulle percezioni superiori sembravano contraddire la Scienza accettata dell’epoca; per quanto riguarda la vista la teoria attuale affermava che l’occhio “VEDE” avendo un’immagine fotografica della scena, o dell’oggetto,riprodotta sulla superficie corticale del cervello,ossia come un proiettore cinematografico( A 2 DIMENSIONI) Ma in parecchi esperimenti fu scoperto che si può danneggiare praticamente tutto il nervo ottico di un gatto senza interferire in alcun modo sulla sua capacità di vedere ciò che sta facendo, il gatto continua a vedere ogni dettaglio. Pribram si convinse che doveva controllare ciò che viene formato e spedito giù dalle aree più alte del cervello alle stazioni riceventi più primitive; accade qualcosa di molto più complicato di quello che abbiamo sempre saputo. Pribram era fortemente convinto che nessuna immagine venisse proiettata internamente e che ci dovesse essere qualche altro meccanismo per consentirci di percepire il mondo nel modo in cui lo facciamo. Nel 1958 si trasferì a YALE e continuò a cercare la corrispondenza tra la formazione delle immagini nel cervello e l’attività elettrica prodotta in esso.Lesse 79 per caso un articolo su Scientific American scritto da John Eccles , il quale postulava che l’immaginazione potesse avere a che fare con le “Microonde” ;soltanto una settimana dopo lesse un altro articolo in cui veniva descritta l’”Olografia ottica”. Capì subito che aveva trovato la soluzione : aveva sempre pensato che il cervello dovesse in qualche modo “LEGGERE” l’informazione trasformando le immagini ordinarie in SCHEMI DI INTERFERENZA DI ONDE , e poi trasformarle di nuovo in immagini virtuali, proprio come riesce a fare un “Ologramma a Laser”. L’altro mistero risolto dalla “ipotesi olografica” era il meccanismo della memoria :piuttosto che localizzata con precisione in un luogo determinato, la memoria sarebbe distribuita ovunque , in modo che ogni parte contenga il tutto. Pribram incontrò Dennis Gabor , che aveva scoperto l’”Ologramma” ed aveva utilizzato le trasformate di Fourier,nei suoi calcoli matematici,con le quali si è in grado di decomporre e descrivere schemi di qualsiasi complessità; qualsiasi immagine ottica può essere convertita in un equivalente espressione matematica di figure di interferenza (Fourier). Con questa tecnica si trasferisce nel dominio dello “spettro di frequenze”, qualcosa che esiste nel tempo e nello spazio, una specie di “stenografia” che converte onde luminose in schemi di interferenza con analisi armonica matematica; inoltre il processo è possibile anche al contrario : partire da queste interazioni delle onde sotto forma di interferenza – analisi armonica con frequenza , ampiezza e fase – e usarle per “ricostruire” qualsiasi immagine. Pribram e Gabor passarono serate intere per capire come il cervello possa essere capace di ricevere figure di interferenza d’onde e poi convertire questa informazione complessa ricevuta in una immagine. In qualche modo accade quello che avviene in un ricevitore TV : un segnale contiene sotto forma di “modulazione di ampiezza” tutti i particolari in cui è stata “decomposta” l’immagine, tramite una ‘scansione’, e riproduce questa nello schermo.(*) Erano perfettamente convinti di una cosa : << la percezione accade come risultato di una complessa lettura e trasformazione dell’informazione a diversi livelli della realtà>>.Inoltre il meccanismo del cervello in qualche modo incredibile ripropone la formazione dell’immagine olografica tramite fascio Laser(e tutte le sue proprietà viste nel capitolo relativo)in dettaglio, per esempio : ogni minuscola porzione dell’informazione codificata contiene “tutta” l’immagine. Questo meccanismo quindi fa apparire un’immagine nella mente come “proiezione” spettrale tridimensionale di un immagine presente nel tempo e nello spazio. Ma la proprietà ancora più interessante era la capacità unica delle onde quantistiche di immagazzinare enormi quantità di informazione nel complesso meccanismo a tre dimensioni, ed in aggiunta la capacità del nostro cervello di leggere questa informazione e da questa “CREARE” il mondo delle cose (dopo la conversione) 80 Finalmente era chiaro il meccanismo con cui il cervello effettivamente funziona : come vengono formate le immagini, come vengono immagazzinate e come possono essere richiamate o associate a qualcos’altro.Ancora più importante era la spiegazione di come ci possono essere delle funzioni localizzate nel cervello e tuttavia come sia possibile “processarle” o immagazzinarle attraverso il “TOTALE” più GRANDE, ossia l’intero che dirige le parti. In un certo senso il meccanismo dell’olografia è soltanto una “stenografia” utile per il linguaggio del CAMPO DEL PUNTO ZERO,agisce da “traduttore” o meglio ancora da “decodificatore”. L’ultimo aspetto importante era che Gabor aveva usato per l’ologramma “la stessa matematica” che Heisemberg aveva usato nella Meccanica Quantistica, Pribram aveva dimostrato che il modello adoperato dimostrava che la stessa matematica descrive anche i processi del cervello umano, quindi c’era un incredibile “accordo” con lo strano universo della teoria Quantistica,cosa mai accaduta e ipotizzata prima. A questo punto Pribram fa delle considerazioni teoriche : quando osserviamo il mondo, lo facciamo in un modo “molto più profondo” rispetto a quello di un mondo materiale che esiste “lì fuori” ; il nostro cervello parla a sé stesso e al resto del corpo principalmente non con parole o immagini, ma nel linguaggio dell’interferenza di onde, il linguaggio di Ampiezza ,frequenza e fase delle onde risultanti,un dominio “spettrale”; noi percepiamo un oggetto “RISUONANDO” con esso, entrando in sintonia e in “sincronia” con esso; conoscere il mondo è letteralmente ESSERE SULLA SUA LUNGHEZZA D’ONDA. Pensiamo all’analogia del pianoforte : quando osserviamo qualcosa nel mondo, alcune porzioni del cervello “risuonano” al livello di determinate frequenze specifiche; in qualsiasi momento d’attenzione il nostro cervello spinge soltanto alcuni tasti, che stimolano le corde a cui corrispondono determinate lunghezze e frequenze; questa informazione viene poi ricevuta dai circuiti elettrochimici ordinari del cervello, proprio come le vibrazioni delle corde arrivano a “risuonare” attraverso l’intero pianoforte. Ciò che Pribram aveva capito era che quando guardiamo qualcosa, non ne vediamo l’immagine nella parte posteriore della nostra testa o nella parte posteriore della retina, come su uno schermo, ma la vediamo in tre dimensioni e “fuori” nel mondo(proprio come un ologramma). Probabilmente deve accadere che stiamo “CREANDO” e proiettando un’immagine virtuale dell’oggetto fuori nello spazio, nello stesso posto dov’è l’oggetto effettivo, in modo che l’oggetto e la nostra percezione dell’oggetto COINCIDANO; ciò vorrebbe dire che l’arte del vedere è in effetti un arte del “trasformare” (ecco spiegato perché non vediamo tutti le stesse cose). Come accade nell’ologramma le lenti dell’occhio ricevono alcuni schemi di interferenza e poi li convertono in immagini tridimensionali, però anticipiamo che l’essere umano non è né un televisore né un computer, infatti questo processo del 81 “trasformare” accade in una complessità di emozioni,sensazioni,esperienze culturali che rendono il meccanismo quanto di unico e soggettivo possa mai capitare (ancora una volta …. LA MENTE … MENTE !!! ) . Questo processo , secondo la teoria di Pribram, avviene in tre fasi ben precise : quando notiamo qualcosa, alcune frequenze risuonano nei neuroni del nostro cervello; questi mandano l’informazione relativa a queste frequenze ad un altro insieme di neuroni il quale fa una trasformata di Fourier di queste frequenze a cui si è in risonanza,e manda l’informazione risultante ad un terzo insieme di neuroni; quest’ultimo inizia a costruire uno schema il quale costituirà alla fine l’immagine virtuale dell’oggetto che stiamo guardando, creata fuori nello spazio. Dopo la visione, ragionò Pribram, il cervello deve “PROCESSARE” questa INFORMAZIONE (acquisizione,elaborazione,calcolo e controllo) negli schemi abbreviati delle configurazioni della frequenza d’onda , e disseminarli attraverso una rete di comunicazione distribuita in tutto il cervello. LA COMUNICAZIONE MENTE / CORPO ( ENTANGLEMENT ) Le teorie di Pribram vennero rivendicate nel 1979 dai coniugi DeValois, che in innumerevoli studi avevano dimostrato come numerose cellule del sistema visivo sono “sintonizzate” su determinate frequenze specifiche e confermarono la scoperta di Pribram che il cervello è in qualche modo un “ANALIZZATORE” (*) di frequenze molto discriminante e selettivo, ed ha anche la capacità di limitare la quantità di informazioni disponibili simultaneamente (allo stesso modo in cui una Radio si sintonizza solo su una gamma di frequenze rispetto alle innumerevoli che sono presenti e disponibili alla sua antenna). In seguito Pribram si imbattè negli studi del russo Nikolai Bernstein che aveva fatto delle ricerche di Biomeccanica su dei danzatori e aveva scoperto come tutti i movimenti ritmici potevano essere rappresentati con una somma trigonometrica di Fourier (cioè si rappresentavano con un segnale armonico composto da infinite componenti sinusoidali). Questo consentì a Pribram di comprendere che la conversazione del cervello con il corpo può accadere nella forma di onde e di configurazioni di interferenze, piuttosto che di immagini; il cervello ha in qualche modo la capacità di “analizzare” il movimento, scomporlo in frequenze e trasmettere queste configurazioni d’onda abbreviata al resto del corpo. Questa informazione, trasmessa Non-localmente e istantaneamente verso molte parti del corpo, spiegherebbe come possiamo facilmente guidare compiti globali complicati che riguardano molteplici parti del corpo e sviluppa la “propriocettività”; essa è una IPERCOMUNICAZIONE che si trasmette tramite meccanismi di ENTANGLEMENT (in maniera completamente diversa delle onde elettromagnetiche) . 82 Pribram aveva anche scoperto che tutto questo era altrettanto valido per gli altri sensi , come l’odorato,il gusto, l’udito, per i quali avviene anche questo meccanismo di analisi in frequenza. Pertanto era indispensabile capire come questo complicato processo di decodificazione e trasformazione di fronti d’onda potesse avvenire nel cervello; a Pribram venne in mente che l’area del cervello, dove le configurazioni di interferenza d’onda possono essere create, non è all’interno di una cellula particolare, ma negli spazi fra le cellule. Alle estremità di ogni neurone vi sono le “Sinapsi” dove si accumulano le cariche elettrochimiche e si innescano i potenziali bioelettrici che si trasmettono sino agli altri neuroni; negli stessi interspazi vi sono i dendriti – minuscoli filamenti di terminazioni nervose, mossi avanti e indietro come spighe di grano da una debole brezza – che comunicano con altri neuroni, emettendo e ricevendo impulsi di potenziali bioelettrici. Questi “potenziali d’onda lenta” fluiscono attraverso la Glia, o colla, che sta attorno ai neuroni, per toccare lievemente o anche scontrarsi con le altre onde; è in questa connessione piena di attività, un luogo d’incessante agitazione di comunicazioni elettriche fra sinapsi e dendriti, dove è più probabile che le frequenze possano essere ricevute e le immagini olografiche formate, visto che queste configurazioni d’onda, che si intersecano di continuo, stanno creando centinaia di migliaia di configurazioni di interferenza d’onda. Pribram congetturò che queste collisioni d’onde debbano creare le vivide immagini nel nostro cervello : quando “percepiamo” qualcosa, ciò non è dovuto all’attività dei neuroni stessi, ma ad alcuni collegamenti provvisori di dendriti distribuiti attorno al cervello, i quali,come una stazione radio, sono stati preparati per “RISUONARE” soltanto a determinate frequenze; è come avere tutto il vasto numero di corde di un pianoforte tutte intorno alla testa, fra le quali soltanto alcune vibrano quando una nota particolare viene suonata. CONFERME : PRIBRAM E SCHEMPP Pribram dovette aspettare diversi decenni dopo la sua proposta iniziale, perché altri pionieri nella comunità scientifica lo raggiungessero; l’appoggio più importante arrivò da una fonte inverosimile : un tedesco che stava cercando dei dispositivi per la diagnosi medica. Walter Schempp, un professore di Matematica dell’Università di Siegen in Germania,si era specializzato nell’analisi armonica delle Onde Sonore,e un giorno improvvisamente gli venne in mente che si poteva forse riuscire ad estrarre immagini tridimensionali dalle Onde Acustiche. 83 Senza riferirsi a Gabor aveva sviluppato la sua teoria “Olografica” personale,ricostruita in base alla teoria matematica delle onde ed allo sviluppo in serie di Fourier. Nel 1986 pubblicò un libro in cui dimostrava matematicamente come si può ottenere un ologramma dagli eco delle onde radio ricevute dai RADAR ; Schempp aveva iniziato a pensare che gli stessi principi dell’olografia potevano essere applicati alla tecnica di immagini in Risonanza Magnetica. Il principio della M.R.I (Magnetic Resonance Imaging) è che questa macchina riesce ,tra l’altro , ad estrarre un immagine dei tessuti molli del cervello; quando le molecole, dopo essere state accelerate dal campo magnetico,rallentano ed emanano radiazione; ciò che Schempp scoprì è che questa radiazione contiene l’informazione d’onda codificata relativa al corpo,informazione che la macchina può catturare e quindi usare per ricostruire l’immagine tridimensionale del corpo. L’informazione che si estrae è un “Ologramma” codificato di una porzione di cervello o della parte del corpo che si desidera esaminare; attraverso l’uso delle trasformate di Fourier si combina e finalmente si trasforma questa informazione in un immagine ottica; a conclusione dei suoi studi divenne l’autorità mondiale riguardo al macchinario e alla funzionalità dell ‘ M.R.I. , che perfezionò a tal punto da diminuire a soli 20 minuti il tempo occorrente ad un esame. Intanto Schempp aveva iniziato a chiedersi se la Matematica e la teoria relativa a come questa macchina funziona potesse essere applicata ai sistemi biologici; chiamò la sua teoria “Olografia Quantistica” , in quanto ciò che aveva realmente scoperto era che ogni tipo di informazione relativo agli oggetti, inclusa la loro forma tridimensionale, viene portata nelle fluttuazioni quantistiche del Campo del Punto Zero e che questa informazione può essere recuperata e ri-assemblata in un immagine tridimensionale. Schempp aveva scoperto che il Campo del Punto Zero è un immensa riserva di Energia e di Memoria; attraverso la trasformazione di Fourier, le macchine MRI possono prendere l’informazione codificata nel Campo del Punto Zero e trasformarla in immagini. Ciò che stava realmente cercando di scoprire era se le sue equazioni matematiche potessero fornire la chiave per scoprire i segreti del cervello umano; immerso in questa ricerca si trovò per caso l’opera di Peter Marcer, un fisico britannico che stava studiando proprio le applicazioni dell’olografia nel campo sonoro. Nei primi anni Novanta si contattarono e Marcer pensò che poteva finalmente basare la sua teoria su qualcosa di ordinato e matematicamente rigoroso;nella sua mente la macchina di Schempp funzionava in base allo stesso principio che Karl Pribram aveva dedotto per il cervello umano : ovvero leggendo il radicamento naturale e le emissioni naturali provenienti dal Campo del Punto Zero. Non solo Schempp aveva una mappa matematica relativa a come funziona l’elaborazione dell’informazione nel cervello, che equivaleva ad una dimostrazione 84 matematica delle teorie di Pribram; aveva anche una macchina (come aveva dimostrato Marcer) che funzionava in accordo a questo processo. Questa macchina quindi funziona in tre fasi, combinando l’informazione dell’interferenza d’onda, presa da differenti visioni del corpo e la trasforma in un immagine virtuale. Di fatto la macchina MRI era la verifica sperimentale che la teoria della Meccanica Quantistica di Peter Marcer funziona effettivamente; a questo punto decisero di collaborare tutti e tre con fervore. Quello che scoprirono è qualcosa che Pribram aveva sempre intuito a livello embrionale : la “percezione” accade ad un livello molto più profondo e fondamentale della materia, negli inferi delle particelle quantistiche : noi non vediamo gli oggetti PER COME SONO, ma solo la loro informazione quantistica e da questa costruiamo la nostra immagine del Mondo, percepire il mondo è una questione di “SINTONIZZAZIONE” con il Campo del Punto Zero. PRIBRAM E BOHM : UNIVERSO OLOGRAFICO ED ENTANGLEMENT Giunti agli anni Settanta si erano accumulate prove a sufficienza da convincere Pribram alla correttezza della sua teoria; inoltre egli aveva portato le proprie idee in laboratorio e aveva scoperto che i singoli neuroni nella corteccia motrice rispondono selettivamente a un ampiezza di banda di frequenze limitata, una scoperta che sosteneva ulteriormente le sue conclusioni. IL problema che continuava a turbarlo era : se l’immagine della realtà nei nostri cervelli non è un’immagine bensì un Ologramma, è un Ologramma di che cosa ? Si ripropone drammaticamente il problema che aveva attanagliato i fisici per più di mezzo secolo; cioè << quall’è la vera realtà, il mondo apparentemente “oggettivo” sperimentato dall’osservatore o l’immagine indistinta di schemi di interferenza registrati nel cervello >> ? Pribram si rese conto che se il modello Olografico del cervello fosse portato alle sue logiche conclusioni, aprirebbe la porta alla possibilità che la realtà oggettiva -il mondo delle cose materiali che tocchiamo e vediamo ogni giorno – potrebbe NON esistere nel modo in cui abbiamo sempre creduto. Era possibile, si domandò, che ciò che i mistici avevano sempre detto per secoli fosse vero, la realtà era maya, un’illusione, e ciò che esisteva “là fuori” era in effetti una vasta risonante “sinfonia” di forme d’onda, un dominio della frequenza che veniva trasformato nel mondo che conosciamo solo “dopo” essere entrato nei nostri sensi ? Questo è il problema che drammaticamente ossessionava Einstein, a seguito delle mirabolanti conseguenze della Meccanica Quantistica , che lui rifiutava testardamente e che gli faceva dire al suo amico Abraham Pais : << Ma veramente credi che la Luna esiste soltanto quando tu la guardi ? >> . 85 Comunque Pribram rendendosi conto che la soluzione che cercava giaceva sicuramente al di fuori del perimetro delle sue competenze, si rivolse per consiglio a suo figlio, che era un fisico; questi gli raccomandò di esaminare a fondo il lavoro di David Bohm ; quando Pribram lo fece, ne fu elettrizzato; egli non solo trovò la risposta al suo interrogativo, ma scoprì che anche per Bohm l’intero Universo era un Ologramma !!! (*) A mio avviso questo è uno dei problemi più drammaticamente gravi che nella Filosofia della Scienza si trascura di mettere in evidenza : molto spesso è accaduto che scienziati della stessa disciplina NON sono al corrente e non si aggiornano di quello che stanno facendo altri sullo stesso tema oggetto delle loro ricerche; inoltre la frammentazione e i compartimenti stagni fra varie discipline fa IGNORARE letteralmente, a studiosi professionalmente evoluti, conoscenze specifiche e generali su quell’argomento che avrebbero ampliato immediatamente il campo visivo e avrebbero accelerato il corso e il cammino della scienza(questo episodio di Pribram e Bohm è illuminante). Considerate insieme , le teorie di Bohm e Pribram forniscono un nuovo, profondo modo di osservare il mondo : << I nostri cervelli costruiscono matematicamente la realtà oggettiva, interpretando frequenze che sono in definitiva proiezioni provenienti da un'altra dimensione, un ordine di esistenza più profondo al di là dello spazio e del tempo ( il Campo del Punto Zero ) : il cervello è un ologramma celato in un universo olografico >> Per Pribam, questa sintesi lo ha reso consapevole che il mondo oggettivo non esiste nel modo in cui siamo abituati a credere. Ciò che esiste “là fuori” è un vasto Oceano di Energia, che si manifesta con onde a frequenza diversa e la realtà ci appare concreta soltanto perché i nostri cervelli sono capaci di trasformare questa forma olografica indistinta negli elementi più basilari e negli oggetti familiari che formano il nostro mondo. Come riesce il cervello (che è di per sé stesso composto di onde di materia,di Debroglie) a prendere qualcosa di inconsistente quanto una nebbia indistinta di frequenze e farla apparire solida al tocco ? La levigatezza di una porcellana raffinata e la sensazione della sabbia sotto i piedi sono semplicemente versioni elaborate della “sindrome dell’arto fantasma” ; secondo Pribram questo non significa che non esistano tazze di porcellana e granelli di sabbia sulla spiaggia, vuole semplicemente dire che una tazza di porcellana ha due aspetti molto differenti della propria realtà : quando viene filtrata attraverso la lente del nostro cervello si manifesta sotto forma di tazza; ma se potessimo eliminare le nostre lenti, ne avremmo esperienza come di uno “schema di interferenza” ; quale è reale e quale una illusione dei sensi ? Per Pribram sono reali entrambi, oppure nessuno dei due !!!. Questo stato di cose non si limita a tazze di porcellana; anche noi abbiamo due aspetti ben differenti della nostra realtà; possiamo vederci come corpi materiali che 86 si muovono attraverso lo spazio; o possiamo vederci come un immagine indistinta di schemi di interferenza celati attraverso l’intero Ologramma Cosmico. Bohm crede che questo secondo punto di vista possa addirittura essere quello più adeguato, poiché pensare a noi stessi come a una Mente/Cervello Olografico che osserva un universo olografico è nuovamente un’astrazione, un tentativo di separare due cose che sono fondamentalmente “inseparabili” , io credo perché “complementari” , cioè due aspetti opposti che si completano per dare comprensione della stessa cosa. Questo Ologramma ha tutti i connotati di un Ologramma ‘’Quantistico’’: la storia degli eventi relativa a tutta la materia nella scala macroscopica viene continuamente ‘’emessa’’ in maniera NON LOCALE e poi ricevuta da un altra materia attraverso un sottile processo di “scambio di informazione quantistica” che è del tutto analogo al fenomeno dell’ ENTANGLEMENT nelle particelle materiali microscopiche e nei fotoni, che in questo caso coinvolge la materia su tutte le scale ( come vedremo nei punti successivi ). Abbiamo visto che il cervello, con gli impulsi nervosi da esso prodotti, sarebbe solo un ‘tramite’ per ottenere informazione proveniente da altrove, in particolare da una zona che si trova al di là del tempo e dello spazio ( il Campo del Punto Zero di Bohm nel suo Universo Olografico ), capace di ricevere e trasmettere informazioni ( non convenzionali) in maniera NON LOCALE ; il cervello assolve unicamente il ruolo del ‘’trasduttore’’ in un sistema di ‘’ acquisizione dati’’ : ogni singolo pezzo di informazione , inoltre, appare come ‘istantaneamente’ CORRELATO con ogni altro pezzo di informazione; Pribram propose che le immagini percettive che noi riceviamo sono rappresentate da un ‘’ologramma neurale’’ , creato da un meccanismo NON LOCALE di ‘’Risonanza’’ ( perché capì che si trattava di un trasferimento di energia tra forme simili che vibrano alla stessa frequenza)a tutti gli effetti coincidente con il fenomeno dell’ ENTANGLEMENT per le particelle materiali e i fotoni. La concretezza che percepiamo del mondo materiale è solo una realtà secondaria, mentre la realtà primaria - quella da cui proviene l’informazione NON LOCALE e in forma Olografica - è di fatto una rappresentazione confusa di frequenze e di onde che si intrecciano in figure di interferenza ( ben analizzate con Fourier) ; il cervello ‘’seleziona’’ solo alcune di questa valanga di frequenze che riceve e poi le trasforma matematicamente in percezioni sensorie. L’ OLOGRAMMA CEREBRALE CONTIENE IN SE’ A TUTTI GLI EFFETTI UNA FORMA GLOBALE DI ENTANGLEMENT. Possiamo dire infatti che le caratteristiche quantistiche di COERENZA, Entanglement, e Sovrapposizione (vedi Penrose) non sono solo una prerogativa delle particelle materiali, ma anche di sistemi macroscopici come il cervello nella sua interezza. 87 VEDREMO IN DETTAGLIO CHE LA STRUTTURA INTIMA DEL NOSTRO CORPO, DELLA NOSTRA MENTE E DELLA PSICHE CONSCIA E INCONSCIA, FUNZIONA DAVVERO IN UN CONTESTO ‘’OLOGRAFICO’’ GRAZIE A SOFISTICATISSIMI MECCANISMI DI ENTANGLEMENT. Non dobbiamo turbarci se sembra difficile da afferrare o accettare; è relativamente facile comprendere l’idea di Olismo in qualcosa di “esterno” a noi, come una mela in un Ologramma; ciò che lo rende difficile è che in questo caso non stiamo osservando l’Ologramma, <<siamo parte dell’ Ologramma>> ; la difficoltà indica anche quanto radicale sia la correzione che Bohm e Pribram stanno cercando di apportare nel nostro modo di pensare; ma non è la sola correzione radicale : l’asserzione di Pribram che i nostri cervelli costruiscono oggetti impallidisce di fronte ad un'altra delle conclusioni di Bohm << che costruiamo perfino lo spazio ed il tempo>> !!! In definitiva se osserviamo l’Universo come un sistema olografico si giunge ad una visione differente, una diversa realtà, una “descrizione differente” , tanto differente e straordinaria che può chiarire cose che finora sono rimaste scientificamente inesplicabili : fenomeni paranormali, sincronicità, miracoli, guarigioni miracolose e tutti quegli eventi magici, misteriosi, occulti, che sono stati relegati ed estromessi dalla spiegazione scientifica con troppa arroganza …. ed ignoranza (con un disprezzo immeritato) Dalle parole di David Bohm : << Il mondo che ho visto finora NON è la Realtà , ma è quello che la mia Mente mi ha fatto vedere. La Mente è condizionata da quello che ha appreso e seleziona tra tutti i segnali esterni che riceve ( sotto forma di schemi di interferenza) quelli che meglio si ‘’adattano’’ alla SUA concezione del mondo ( convinzioni, credenze, valori, cultura …) >> In effetti la Mente ….mènte !!!!!!!!!! (*) Dal libro di Erwin Laszlo : Cosmos ; Settembre 2009 << Nel 1995 il filosofo della coscienza David Chalmers ha posto due domande : Come opera il cervello ‘materiale’ e come colleghi tra loro l’enorme quantità di dati sensoriali per formare la nostra ‘’percezione’’ coerente del mondo ? Come può il cervello ‘materiale’ generare la ‘’mente immateriale’’ e quindi la realtà della nostra esperienza ? Sta emergendo una particolare visione del mondo per cui queste due domande, in special modo la seconda, sembra che debbano essere ‘’radicalmente’’ riformulate. Tuttavia la grande maggioranza degli scienziati è focalizzata sul proprio campo di competenza; sebbene questo li metta in grado di indagare sempre più a fondo le 88 sue specifiche caratteristiche, come conseguenza ‘allo stesso tempo’ restringe e limita la loro ‘’comprensione’’ del mondo nella sua ampiezza e totalità. Così, per esempio, la maggior parte dei biologi non soltanto ignora le ultime scoperte nel campo della fisica e della scienza dei sistemi complessi, ma la loro comprensione e il loro approccio è obsoleto e inadeguato per cui restano ‘’intrappolati’’ nella loro visione del mondo ‘’cartesiana/newtoniana’’. Eppure costoro spesso parlano con un livello d’autorità che è ‘ingiustificabile’ alla luce delle loro carenze; la situazione dei medici è di gran lunga la peggiore : spacciano conoscenze di fisica quantistica senza un minimo di informazione corretta, ZERO ASSOLUTO !!! In realtà sono ben pochi gli scienziati che possiedono la vastità di interessi e la consapevolezza necessarie per comprendere e sviluppare la nuova visione del mondo emergente, integrale e globale, capace di rispondere alle due domande : invece di percepire la ‘’materialità’’ come SEPARATA dalla ‘’immaterialità’’ e la mente dalla materia, essa riconosce che tutto ciò che chiamiamo Realtà è un arazzo integrato di processi di co-evoluzione e co-creazione >> E’ incredibile come io ho usato, con termini magari più aspri, gli stessi concetti negli ultimi miei tre libri, restando spesso sbalordito dall’ignoranza e dalla ‘provincialità’ dei nostri medici (basta leggere la bibliografia di Bottaccioli e confrontarla con con i fisici Capra o Teodorani). Ho sempre affermato l’ UNITA’ DI TUTTE LE COSE : Spazio, tempo, materia, Energia, Mente, Psiche, Coscienza, Anima e VITA ! 89 3 -- BARBARA BRENNAN E IL CAMPO ENERGETICO UNIVERSALE LA VISIONE DI NOI STESSI La nostra visione di noi stessi e della realtà è sempre un riflesso dei modelli concettuali adoperati dagli scienziati per descrivere il mondo fisico. Il modo in cui impariamo a pensare e molte delle definizioni che applichiamo alla nostra realtà si basano sui “modelli” usati dagli scienziati per descrivere la natura. Però avanzano sempre “nuove” teorie con definizioni “nuove” e inedite su fenomeni precedentemente sconosciuti e allora siamo costretti ad ampliare la nostra ottica, dobbiamo incorporare le nuove idee nella nostra esistenza quotidiana e cominciare a “vedere” la dinamica della vita in modo diverso. In questo capitolo si cercherà di dimostrare come l’attuale visione scientifica della Fisica Moderna confermi l’ipotesi che l’uomo è composto da “Campi Energetici” e come , anzi, si sia spinto al di là inoltrandosi in una realtà che stiamo appena iniziando a percepire e inaugurando una Visione OLISTICA dell’Universo. Secondo questa visione, nell’Universo TUTTE LE COSE sono “interconnesse” (Entangled) ed offrono una esperienza Globale della Realtà : << Tutto è in tutte le cose e in ogni cosa c’è TUTTO >>. Barbara Brennan si rifà molto a Fritjof Capra , con cui condivide la struttura mentale del fisico moderno, e le analogie fra fisica e misticismo Orientale , nonché l’intera Visione della vita e dell’Universo, essenzialmente l’approccio Olistico e Sistemico e la necessità di assumere nuove categorie mentali adeguate alle nuove frontiere della conoscenza. I loro libri “Il Tao della Fisica” e “Mani di Luce” sono dei manuali del nuovo sapere in cui Scienza e Misticismo si coniugano insieme con rigore e spiritualità per fare evolvere l’essere umano in tutte le sue molteplici dimensioni. L’ ESPERIENZA PERSONALE Mano a mano che sviluppiamo una nuova sensibilità, cominciamo a vedere il mondo in un modo del tutto diverso; cominciamo a dar retta alle nostre “Intuizioni”. Sappiamo le cose ma non sempre ci è noto “Come” le sappiamo; altre volte ci sentiamo circondati dall’amore e accarezzati da un sentimento benevolo, immersi 90 in un mare di dolcezza e di luce ! Tutte queste sensazioni hanno una loro realtà a livello del CAMPO ENERGETICO che descriveremo. Il nostro vecchio mondo di oggetti solidi e concreti è circondato e permeato da un mondo fluido di “Energia Radiante” in movimento e in continua mutazione,come il mare. L’ AURA è formata dalle componenti, osservabili e misurabili, del CAMPO ENERGETICO UNIVERSALE che circonda e permea il corpo umano. La Scienza moderna ci dice l’organismo umano non è soltanto una struttura fisica composta di molecole ma è fatta essenzialmente anche di “CAMPI ENERGETICI” CHE GLI SCIENZIATI STANNO IMPARANDO A MISURARE e misurano i cambiamenti che sfuggono ai sensi normali; stanno perfezionando strumenti in grado di captare le energie connesse al nostro corpo fisico e di misurare le “FREQUENZE” ASSOCIATE alla irradiazione di questo Campo Energetico. Oggi è possibile misurare i Campi Elettromagnetici che circondano il corpo con uno strumento sensibilissimo chiamato SQUID (Superconducting Quantum Interface Device). Ci troviamo immersi in un mondo di CAMPI ENERGETICI vitali, campi del pensiero e forme bioplasmiche che , emanate dai corpi fisici, si muovono nell’aria. La materia, lo spirito, le emozioni non sono altro che gradi diversi di cristallizzazione di questa Energia. Guarire non è altro che ristabilire il proprio equilibrio energetico, la propria ARMONIA CON IL COSMO intero. L’atto terapeutico essenziale lo compie il malato stesso, scegliendo la “Salute”, anziché la malattia, l’Armonia anziché lo squilibrio, l’Unione con l’Universo anziché l’isolamento, l’AMORE anziché l’odio e la paura; ma soprattutto scegliendo la via della conoscenza di sé e della propria “potenza creativa”; vivere significa attuare e realizzare TUTTE LE PROPRIE POTENZIALITA’ DENTRO DI NOI OCCORRE SPALANCARE UNA PORTA SULLE INFINITE POSSIBILITA’ DELL’UOMO “INTERO” (NELLA SUA TOTALITA’ FISICA , MENTALE,EMOZIONALE SPIRITUALE,AMBIENTALE,SOCIALE) IN CUI TUTTE QUESTE “PARTI” SONO UNITE E SI POTENZIANO A VICENDA, IN UNA VISIONE DEL MONDO E DELLA VITA SEMPRE POSITIVA,ED IN UNA PROSPETIVA CHE CONCILIA L’ASPETTO SPIRITUALE E QUELLO SCIENTIFICO. IL CAMPO ENERGETICO UMANO Il Campo Energetico Umano è la manifestazione dell’ENERGIA Universale intimamente connessa con la vita dell’uomo; esso viene anche chiamato “AURA”. 91 In base alle osservazioni compiute l’Aura è divisa in diversi “STRATI” che ci circondano e si compenetrano l’uno nell’altro; questi strati vengono chiamati “CORPI SOTTILI” e le loro “Vibrazioni” rivelano frequenze progressivamente più alte. Questi strati che costituiscono il Campo Aurico differiscono per collocazione, colore, grado di luminosità, forma, densità, fluidità, funzione. Ogni strato, procedendo dagli inferiori ai superiori, PERMEA completamente tutti quelli inferiori, compreso il corpo fisico. Per poter percepire ogni successivo livello (Strato) l’osservatore deve progressivamente ELEVARE LA COSCIENZA ad una frequenza di vibrazione di valore più elevato, per poter Risuonare e poter accedere a quel livello;non diversamente di come per accedere ad una stazione Radio che trasmette a frequenza maggiore occorre “sintonizzarsi” a questa frequenza di valore più alto,modificando i parametri elettronici dei circuiti relativi all’interno della Radio stessa. Ogni strato appare diverso, ha una sua funzione specifica ed è associato ad un CHAKRA corrispondente ( luoghi specifici attraverso i quali affluisce l’energia nei singoli strati). 1° -- Il 1° strato ed il 1° Chakra sono associati alle funzioni ed alle sensazioni “fisiche” (dolore, piacere, …) ; inoltre il 1° strato è connesso con il funzionamento istintivo ed autonomo del CORPO. 2° -- Il 2° strato e il 2° Chakra sono in genere associati alla vita EMOTIVA dell’individuo : sono i veicoli attraverso i quali avvengono le nostre esperienze emotive e prendono vita i nostri SENTIMENTI. 3° -- Il 3° strato e il 3° Chakra sono connessi con l’attività MENTALE , sia il pensiero “lineare”, “intellettivo” e “razionale”, sia il pensiero irrazionale, intuitivo e non-lineare. 4° -- Il 4° strato ed il 4° Chakra sono associati al CUORE ; questo livello è il veicolo attraverso il quale AMIAMO , non soltanto il nostro partner ma l’umanità in generale; il 4° Chakra metabolizza l’Energia dell’AMORE. 5° -- Il 5° livello è connesso con una VOLONTA’ SUPERIORE che è più prossima alla volontà divina; il 5° Chakra è associato al potere della PAROLA , alla capacità di portare in essere le cose dicendole, di ascoltare, di assumere le responsabilità delle proprie “Azioni”. 6° -Il 6° livello e il 6° Chakra sono connessi con l’ AMORE CELESTIALE; si tratta di un amore che va al di là di quello umano e che 92 comprende la VITA nel suo complesso : una forma di affetto, sostegno, protezione, e alimentazione di ogni espressione vitale.Questo tipo di amore vede in ogni forma di vita una manifestazione di DIO. 7° -- Il 7° livello e il 7° Chakra appartengono alla MENTE SUPERIORE , cioè ad una forma superiore di CONOSCENZA e di integrazione della nostra composizione fisica e SPIRITUALE ( HSP = high sensorial perception) Esistono quindi LUOGHI specifici all’interno del nostro sistema energetico per le “Sensazioni” , le EMOZIONI , i Pensieri, i Ricordi ed altre esperienze non fisiche. Possiamo ancora fare un quadro sintetico della suddivisione e delle caratteristiche precipue di ciascun corpo all’interno dei tre piani di realtà : 1 -- PIANO FISICO -- Corpo Eterico -- Corpo Emotivo -- Corpo Mentale 2 -- PIANO ASTRALE -- Corpo Astrale 3 -- PIANO SPIRITUALE -- Corpo Eterico Matrice -- Corpo Celestiale -- Corpo Keterico In dettaglio i sette corpi sottili danno luogo alle seguenti sensazioni e sono associati a discipline specifiche : 1 --- CORPO ETERICO ------------- Sensazioni “fisiche” --- Funzionamento del Corpo Senso di benessere --- Piacere Fisico Connessione con la Terra e le esperienze materiali Esercizi fisici --- Sport --- Aria -- Sole -- Mare Animali -- Piante -- Montagne -- Laghi -- Fiumi Alimentazione sana -- Macrobiotica – Sessualità fisica 93 2 --- CORPO EMOTIVO --- Sensazioni “emotive” --- sentimenti ed emozioni --- Amore per sé stessi --- Sessualità e Piacere emozionale --- Creatività inferiori --- Musica leggera --- Intuizioni --- Senso di benessere interiore --- Passioni terrene --- Arti figurative --- Geografia -- Ideologie 3 --- CORPO MENTALE ----------- Pensiero “Razionale” intellettivo Modalità analitica e Scientifica. Storia Andare oltre sé stessi e il piano fisico ed emotivo Fisica -- Astronomia -- Biologia -- Psicologia Analitica Olografia -- Neuroscienze -- Matematica 4 --- CORPO ASTRALE --- Collegamento al Chakra del “Cuore “ --- Rapporti fondati sull’amore--- Amore verso gli altri (Esterno) --- Apertura alla vita --- Equilibrio Corpo/Mente --- Trasmutazione di energia --- Religione Cristiana--- Buddismo -- Taoismo--- Gibran--- Bach--- Chopin 5 --- CORPO ETERICO “MATRICE” ------------- Volontà superiore -- Allineamento “Volontà Divina” in noi Religione -- Filosofia -- Misticismo -- Psicologia Umanistica Connessione dentro e fuori di noi -- Creatività Superiore Chiarezza mentale -- Realizzazione di idee -- Ecologia profonda Risonanza Empatica -- Musica -- Parole -- Canto Spirituale Guarigioni Straordinarie -- Psiconeuroimmunologia—Ipnosi Regressiva 6 ---- CORPO CELESTIALE 94 ------------- Amore celestiale : ogni forma di vita è una manifestazione di DIO Estasi Spirituale -- Coscienza di sé -- Intuizioni e Visualizzazioni Mistiche Capacità di entrare nelle cose : percezioni di immagini Esaltazione della “Bellezza” -- Parapsicologia -- Visualizzazione Capra -- Brennan : Mani di Luce -- Bohm : Misticismo nella Scienza Percezioni non ordinarie Extrasensoriali (ESP) 7 --- CORPO KETERICO --------------------- Forma superiore di conoscenza -- Mente Superiore – Piano Spirituale Divino -- esterno-- --- verso DIO Conoscere la vera origine e i perché di tutto ciò che esiste Verso le cause ultime -- Teleologia Percezione di concetti globali che trascendono la vita ordinaria Connessione con il Cielo -- Spirito e Anima Reincarnazione -- Viaggi Astrali -- Immortalità -- Pre-Morte Comunicazioni con l’Aldilà -- Viaggi fuori dal corpo -- Precognizione Percezioni sensoriali elevate (HSP) Amore Tantrico LA FUNZIONE DEI 7 CHAKRA Ciascuno dei 7 Chakra è accoppiato alla sua controparte sul dietro del corpo, come evidenziato in fig. 4. Gli aspetti anteriori si collegano ai SENTIMENTI , i posteriori alla VOLONTA’ e i tre del capo alla attività della MENTE. Il vertice del Chakra, laddove si connette con la corrente energetica principale, si chiama “radice” o “Cuore”.All’interno della radice vi sono delle giunzioni, le quali regolano lo “scambio di Energia” fra gli strati dell’Aura attraverso quel Chakra.Cioè ciascuno dei 7 Chakra è composto di 7 strati ognuno dei quali corrisponde ad un livello del Campo Aurico. Per poter scorrere da uno strato all’altro attraverso il Chakra, l’Energia deve passare per le giunzioni che vi sono nel Cuore del Chakra stesso. E’ possibile vedere AFFLUIRE l’Energia proveniente dal Campo Energetico in ciascuno dei 7 Chakra : ogni VORTICE ENERGETICO sembra risucchiare o convogliare in sé l’Energia proveniente dal Campo Universale , con un processo simile a quello dei mulinelli d’acqua o dei vortici d’aria (trombe d’aria) : noi siamo come “spugne” immerse in questo OCEANO DI ENERGIA. 95 Dal momento che questa Energia è collegata e associata a qualche forma di COSCIENZA, facciamo esperienza dello scambio Energetico in forme che chiamiamo “Vedere”, Udire, Sentire,Percepire,Intuire o Sapere direttamente. E’ interessante notare che un flusso improvviso di energia libererebbe un materiale psicologico eccessivo e noi non saremmo in grado di elaborarlo tutto. Per questo ognuno di noi lavora a quello che è il SUO PROCESSO DI CRESCITA “del momento” , per aprire ogni Chakra lentamente, in modo da avere il tempo necessario ad elaborare il materiale personale (che viene elaborato e liberato) e interiorizzarlo e integrarlo nella PROPRIA VITA.(Io dico sempre che il processo dell’apprendimento avviene per approssimazioni successive e crescita progressiva). E’ importante aprire i Chakra e aumentare il nostro flusso energetico, perché più energia lasciamo circolare più sani siamo; le malattie sono provocate da SQUILIBRI o da BLOCCHI nel flusso energetico : un flusso scarso altera le percezioni, attutisce i sentimenti, impedisce di vivere in maniera libera e piena. Tuttavia un essere umano non è “psicologicamente” pronto a “rimanere aperto” se non ha integrato, elaborato e sviluppato la sua maturità e la sua chiarezza. Noi riceviamo le informazioni o i messaggi attraverso i meccanismi sensoriali di ciascun Chakra; ogni Chakra è in rapporto con una ghiandola Endocrina e con uno dei plessi nervosi principali. I Chakra assorbono l’Energia dal CAMPO ENERGETICO UNIVERSALE (detta Energia Primaria) , la scompongono e quindi la “Convogliano” lungo i canali energetici , chiamati “Nadi”, fino al Sistema Nervoso, alle Ghiandole Endocrine e poi al sangue che ha la funzione di nutrire i tessuti.(Oggi delle ricerche avanzate hanno dimostrato il legame fra Sistema Nervoso,Sistema Immunitario, Sistema Endocrino e la complessità della nostra Psiche : BIOENTANGLEMENT). Quando il Chakra del CUORE funziona bene si ha CAPACITA’ D’AMARE; quando il 1° Chakra è sano (Surrenale) l’individuo solitamente ha una forte VOLONTA’ DI VIVERE ed ha un buon legame con la Terra; si tratta di una persona che è ben radicata con la VITA. Un buon funzionamento del 6° e del 3° Chakra comporta la capacità di PENSARE con chiarezza.Riassumendo : Il 1° Chakra ci trasmette e fornisce informazioni sensazioni CORPOREE (tattili,equilibrio,dolore fisico…) “Cinestetiche”,ovvero Il 2° ci fornisce informazioni sugli stati EMOTIVI (gioia, paura ,rabbia) Il 3° ci trasmette INTUIZIONI , istintive o elaborate. Il 4° ci trasmette sensazioni d’ AMORE. 96 Il 5° ci fa percepire SUONI , Musica, parole , odori, sapori Il 6° ci fa pervenire IMMAGINI agli organi della vista. Il 7° ci fornisce informazioni in forma di CONCETTI GLOBALI che “trascendono ciascuno dei sensi elencati, ovvero ci fanno pervenire le PERCEZIONI EXTRA SENSORIALI (cosiddette ESP ed HSP) Per diventare più ricettivi nei vari livelli dell’AURA è utile esercitarsi in una “meditazione” specifica che sviluppi la SENSIBILITA’ delle percezioni relative a quel dato livello; altrimenti si perde progressivamente la capacità di percepire dall’Energia primaria del Campo Universale, diminuendo la vitalità e l’evoluzione a tutti i livelli(non altrimenti di un atleta che allena le sue qualità). Allora dobbiamo letteralmente NUTRIRE E ALIMENTARE i nostri 7 corpi sottili, con esercizi e visualizzazioni che sensibilizzano le informazioni connesse ai 7 Chakra relativi ai 7 piani di Realtà corrispondenti ai Corpi sottili o livelli Aurici, che sono INTERCONNESSI ( ENTANGLED ) ED INTERDIPENDENTI, essendo i Chakra veri centri di “smistamento” dell’Energia.Esercizi per ogni corpo : 1° livello >> camminare in rilassamento profondo 2° livello >> meditare su un tranquillo senso di benessere 3° livello >> concentrare la mente su unico punto 4° livello >> concentrarsi su un fiore, un animale, una pianta 5° livello >> concentrarsi all’ ascolto di Canti o Musica 6° livello >> meditare al tramonto sulla propria coscienza messianica 7° livello >> STARE IMMOBILI E SENTIRSI UNA SOLA COSA CON DIO!! Soltanto cosi tenderemo ad essere individui COMPLETI , equilibrati, in perfetta ARMONIA con l’ UNIVERSO intero, realizzati in tutte le nostre “potenzialità” e nella TOTALITA’ di tutte le infinite dimensioni : cosmiche, globali, sociali, ambientali, fisiche, mentali, intellettive,emozionali,spirituali……. Dal punto di vista OLOGRAFICO , ogni parte dell’Aura non solo rappresenta ma “contiene l’intero” ; così non possiamo che descrivere la nostra esperienza come un fenomeno che “Osserviamo” e “creiamo” contemporaneamente. 97 Ogni osservazione produce un effetto su ciò che viene osservato, perché noi non soltanto facciamo parte del sistema, ma “SIAMO IL SISTEMA” : esso è con noi e noi siamo con esso, soltanto che il termine <<esso>> va ora abbandonato e va sostituito con un altro termine più appropriato, per eliminare i blocchi nel nostro cervello quando cerchiamo di comunicare. I Fisici si sono serviti di definizioni,nella Meccanica Quantistica, quali : << Rete dinamica di sistemi energetici inseparabili e interconnessi>> Se pensiamo in questi termini nessuno dei fenomeni dell’Aura descritti sembrerà particolarmente strano o inconsueto. Tutte le esperienze sono Connesse tra loro; se accettiamo questo e includiamo nel nostro processo cognitivo tale nozione di INTERCONNESSIONE (ENTANGLEMENT), possiamo essere consapevoli di ogni avvenimento in modo del tutto indipendente dal tempo. La Consapevolezza dell’Intero INSEPARABILE è fuori dal tempo lineare e dello spazio tridimensionale ed è pertanto difficile da riconoscere; bisogna acquistare familiarità con l’esperienza dell’ INTERO per poterla individuare. La Meditazione è uno dei sistemi (ma non il solo e il migliore) per trascendere i limiti della mente lineare e far sì che il collegamento FRA TUTTE LE COSE divenga una realtà “Esperibile”. Questa realtà è molto difficile da comunicare VERBALMENTE (Castaneda) perché il nostro linguaggio si basa su modelli concettuali lineari e razionali; dobbiamo elaborare un vocabolario che ci consenta di far accedere gli altri a queste esperienze. Nello ZEN i maestri danno il KOAN (rompicapo) con lo scopo di aiutare l’allievo a “trascendere” il pensiero lineare ; la reazione al Koan è che ci si trova protesi in un UNIVERSO di suoni e immagini che sembrano riecheggiare all’infinito…… e la soluzione NON C’E’ !!! Anzi : non ha ragione di esserci !!! IL CAMPO ENERGETICO E L’UNIVERSO OLOGRAFICO Come fisico , la Brennan è vivamente interessata a descrivere il Campo Energetico Umano in termini scientifici e ritiene che l’asserzione di Pribram secondo cui esiste un dominio delle frequenze al di là del campo delle nostra normale percezione sia il migliore modello che possediamo finora per comprendere questo fenomeno. Dal punto di vista dell’universo Olografico questi eventi ( l’aura e le forze guaritrici) emergono da frequenze che trascendono il tempo e lo spazio, e non hanno bisogno di essere trasmesse; ella dice che sono potenzialmente “simultanee” in ogni luogo ( NATURALMENTE AVEVA CAPITO O INTUITO CHE CI SI ACCEDE PER ‘’ENTANGLEMENT’’ ) Il fatto che il campo energetico umano esiste dovunque ed è “Nonlocale” finchè non viene estrapolato dal dominio delle frequenze per mezzo della percezione 98 umana è messo in evidenza dalla capacità della Brennan di leggere l’aura di una persona anche quando questa è distante migliaia di chilometri; è come se lei riuscisse ad accedere ad un campo che si propaga istantaneamente (quindi è presente ovunque) “sintonizzandosi” su frequenze specifiche , fra molte, che corrispondono a quel campo energetico umano di una persona in particolare di cui vuol leggere l’aura ( quindi entra in RISONANZA EMPATICA ovvero ENTANGLEMENT ) a) Shafica Karagulla e Valerie Hunt Shafica Karagulla è una neurologa che prende in considerazione l’esistenza del campo energetico umano; dopo aver passato tre anni come ricercatrice associata di Wilder Penfield , il neurochirurgo canadese i cui studi pionieristici hanno stimolato le ricerche di Lashley e Pribram. La Karagulla definisce la facoltà di vedere il campo energetico umano <<percezione sensoriale elevata>> o HSP (high sensorial perception) e fece ricerche anche su altri suoi colleghi che erano in possesso di questa qualità; notò con stupore che erano moltissimi e tutti affermavano nelle descrizioni che vedevano come un campo energetico o una “rete di frequenze” in movimento intorno al corpo e dentro il corpo stesso; alcuni vedevano i chakra , ma dato che non conoscevano il termine , li descrivevano come “vortici di energia” distribuiti lungo la spina dorsale e connessi al sistema endocrino o che lo influenzano; concluse il suo rapporto dicendo : << quando molti individui attendibili riportano lo stesso tipo di fenomeni, è tempo che la scienza ne prenda atto >> . Ella scoprì anche che tutti i suoi pazienti avevano radiazioni cilindriche che emanavano non solo dal loro stomaco, ma anche da vari punti del corpo, e dopo aver letto un antico testo induista capì di avere riscoperto i Chakra. Come la Brennan pensa che il modello olografico offra la migliore spiegazione per comprendere il campo energetico umano, e dice : << credo che il raggiungere stati di coscienza ampliati sia soltanto “l’intonarsi” del nostro sistema nervoso centrale con gli stati percettivi che sono sempre esistiti in noi, ma sono stati bloccati dal nostro condizionamento mentale e culturale>>. La crescente disponibilità dei medici a rendere pubbliche queste capacità non è l’unico cambiamento che si è verificato da quando la Karagulla compì le sue indagini; nel corso degli ultimi venti anni Valerie Hunt ,una fisiopatologa e studiosa di cinesiologia,presso la UCLA, ha sviluppato un modo per confermare sperimentalmente l’esistenza del campo energetico umano.La Hunt ha scoperto innanzitutto che un elettromiografo (usato per misurare l’attività elettrica dei muscoli) è anche in grado di percepire la presenza del campo energetico umano sotto forma di potenziali elettrici,se opportunamente modificato. 99 La normale gamma di frequenza dell’attività elettrica del cervello (EEG) varia fra 0 e 100 Hertz , mentre per l’attività muscolare (EMG) sale a circa 225 Hz , invece l’attività elettrica del cuore (ECG) è circa 250 Hz ; la Hunt scoprì che gli elettrodi dell’elettromiografo potevano percepire un altro campo di energia che IRRADIAVA dal corpo, molto più sottile e di minore ampiezza di quello delle elettricità corporee, con frequenze comprese fra 100 e 1600 Hz ; anziché emanare dal cervello, dal cuore, o dai muscoli , il campo era più forte nelle aree associate ai Chakra.In seguito scoprì che quando un lettore di aura vedeva un particolare “Colore” nel campo energetico di una persona, l’elettromiografo rilevava sempre una configurazione specifica di frequenze che la Hunt imparò ad associare a quel colore.Una volta confermata l’esistenza del campo energetico umano, anche la Hunt fu convinta del fatto che l’idea Olografica offriva un modello per comprenderlo; oltre i suoi aspetti di frequenza, ella fa notare che il campo energetico è olografico anche in un altro senso : come l’informazione in un ologramma questo campo è distribuito globalmente per tutto il corpo. Una delle scoperte più sorprendenti della Hunt è che certi talenti e capacità sembrano avere relazione con la presenza di frequenze specifiche nel campo energetico di una persona; ella ha riscontrato che quando il principale interesse della coscienza di una persona è sul mondo materiale, le frequenze del suo campo energetico tendono ad essere in una gamma più bassa e non distano di molto dai 250 Hz delle frequenze biologiche del corpo (questo in accordo col fatto che queste persone nutrono maggiormente il primo livello dei corpi sottili,relativo a tutto ciò che è fisico e corporeo) ; le persone sensitive o che hanno capacità guaritrici hanno frequenze che vanno da 400 a 800 Hz nel loro campo energetico; le persone in grado di entrare in trance e che sembrano canalizzare altre sorgenti di informazione attraverso di sé saltano interamente queste frequenze “paranormali” e operano in una stretta banda compresa fra 800 e 900 Hz ; le persone che hanno frequenze superiori a 900 Hz sono quelle che la Hunt definisce “personalità mistiche” e sono SAPIENTI , in quanto sanno cosa fare dell’informazione e sono consapevoli dell’interrelazione cosmica di tutte le cose e sono in contatto con ogni livello dell’esperienza umana (tutti i livelli dei corpi sottili sono egualmente nutriti, con maggior cura dei più elevati) , vi sono individui la cui frequenza è stata misurata fino a 200000 Hz. La Hunt non crede che il Campo Energetico sia puramente “elettromagnetico” in natura, si ha la sensazione che sia molto più complesso e senza dubbio composto di un’energia non ancora scoperta. Il nostro migliore indizio proviene dal fatto che quasi senza eccezione i sensitivi lo descrivono come avente una frequenza o vibrazione più alta della normale materiaenergia; l’universalità di questa percezione è forse un’indicazione che simili individui intuiscono un fatto importante circa la natura del campo energetico: 100 Abbiamo visto che Bohm crede che, a un livello subquantistico, al di là dell’atomo vi siano molte energie sottili ancora sconosciute alla scienza; egli non ha la certezza se il campo energetico umano esista e cosa sia , ma afferma che l’Ordine Implicato ha molti livelli di sottigliezza (il che vuol dire che ha molte maniere di manifestarsi) ; se la nostra attenzione può andare a quei livelli di sottigliezza, allora dovremmo essere in grado di vedere più di quanto non vediamo normalmente. Bohm molto crudamente ricorda che in effetti noi non sappiamo ancora cosa sia un CAMPO ,facciamo sempre descrizioni dei suoi effetti e ne facciamo rappresentazioni, ma ancora cosa sia veramente un campo non lo sappiamo, come non sappiamo ancora cosa sia effettivamente un elettrone, anche se abbiamo scritto migliaia di pagine sulle sue proprietà e sul suo comportamento ( una lezione di sincera umiltà) ; questo suggerisce che anche il campo energetico umano verrà ad un certo punto definito in termini di proprietà e comportamento, e la ricerca come quella della Hunt favorirà certamente la nostra comprensione. . b ) La mente e il campo energetico umano E’ significativo che un esame del campo energetico umano conduca esattamente alla stessa conclusione alla quale Pribram giunse dopo aver scoperto che il cervello trasforma il significato sensorio in un linguaggio di frequenze; questo vuol dire che abbiamo due realtà (o meglio due descrizioni) : una nella quale i nostri corpi appaiono come concreti e solidi, e possiedono una precisa collocazione nel tempo e nello spazio; e un’altra nella quale il nostro vero essere sembra esistere principalmente come una nuvola scintillante di energia e onde di frequenza differente, la cui collocazione definitiva nello spazio è in qualche modo non percettibile.Questa acquisizione porta con sé alcuni interrogativi profondi; uno di essi è : cosa accade alla mente ? Ci è stato insegnato che la nostra mente è un prodotto del nostro cervello, ma se il cervello e il corpo fisico sono solo ologrammi, la parte più densa di una continuità sempre più sottile di campi energetici, cosa ci dice questo riguardo alla Mente ? Se la mente non è nel cervello, ma nel campo energetico umano che pervade sia il cervello che il corpo fisico, questo può spiegare perché i sensitivi come la Dryer vedono nel campo la maggior parte del contenuto della psiche di una persona; in effetti , se la mente è nel campo energetico, questo suggerisce che la nostra CONSAPEVOLEZZA , la parte di noi che pensa e sente , non sia limitata al corpo fisico, e , come vedremo , vi sono prove considerevoli che confermano questa ipotesi. 101 4 -- SHELDRAKE E I CAMPI MORFOGENETICI CAMPI ORDINATORI INVISIBILI Rupert Sheldrake suggerisce che tutti i sistemi siano regolati non soltanto da “Energie” note e da fattori materiali, ma anche da CAMPI ORDINATORI INVISIBILI ; questi Campi hanno un potere “causale” in quanto servono da “Matrice” per la forma ed il comportamento. Si tratta di campi che non hanno Energia nel senso ordinario del termine, in quanto i loro effetti superano le barriere spazio/temporali solitamente attribuite; gli effetti dei Campi ordinatori invisibili sono egualmente potenti a distanza e vicino. Ogni volta che un individuo di una specie apprende un nuovo comportamento “IL CAMPO CAUSATIVO” di quella specie muta, anche se lievemente; se il comportamento si ripete abbastanza a lungo, la sua “RISONANZA MORFICA” INFLUISCE SULL’INTERA SPECIE ! Sheldrake ha denominato questa matrice invisibile CAMPO MORFICO , un Campo “generatore di forma” ; l’azione di tale Campo può essere un “Azione a distanza” in termini sia spaziali che temporali. La forma anziché essere determinata da leggi fisiche al di fuori del tempo, dipende dalla RISONANZA MORFICA attraverso il tempo; ciò significa che i Campi Morfici possono propagarsi attraverso lo spazio e il tempo, e che gli avvenimenti passati potrebbero influire su altri avvenimenti in qualsiasi luogo. Esempio : un comportamento appreso da un gruppo di scimmie su una certa isola veniva IMPROVVISAMENTE ASSUNTO da altre scimmie su altre isole ( dopo che la centesima scimmia aveva appreso il nuovo comportamento), in assenza di ogni “Normale” e conosciuto mezzo di comunicazione, ma essenzialmente per trasmissione ISTANTANEA di un Campo Morfico.( Comunicazione istantanea ‘non verbale’ fra individui della stessa specie) E’ naturale il parallelismo con la spiegazione dell’esperimento EPR da parte di David Bohm, il quale indicava la possibilità di CONNESSIONI “NON LOCALI” ,non logiche, sottili fra particelle distanti che si COMUNICAVANO il loro Stato per ENTANGLEMENT. Il sistema potrebbe avere un interezza tale per cui il CAMPO FORMATIVO non dovrebbe essere attribuito soltanto ad una delle due particelle : esso potrebbe 102 essere attribuito unicamente all’ INTERO Sistema; così ciò che avviene a particelle distanti può influire sul CAMPO FORMATIVO di altre particelle. Rupert Sheldrake aggiunge ancora : << Così il processo CREATIVO che dà luogo ad un nuovo pensiero attraverso il quale vengono generati “Nuovi Interi”, è simile alla “realtà creativa” che dà luogo a nuovi interi nel processo evolutivo.I processo “Creativo” può essere visto come il progressivo sviluppo di “Interi” sempre più complessi e di più alto livello attraverso cose che erano precedentemente separate e che invece si CONNETTONO fra loro >>. Si ipotizza che l’esistenza delle Connessioni NON LOCALI , istantanee, sia possibile in quanto esiste un “piano superiore di realtà” ; Sheldrake afferma che su un piano di realtà <<al di sopra>> del nostro le cose sono “Maggiormente Connesse” e gli avvenimenti sono “Maggiormente Correlati”; inoltre, le COSE appartenenti a quel piano sono CONNESSE su un piano ancora Superiore ( sono esattamente le stesse ipotesi di BOHM sull’ Ordine Implicato ) Perciò se noi potessimo raggiungere un Piano SUPERIORE DI REALTA’ , potremmo forse comprendere come funzionano le “Connessioni Istantanee” e potremmo esperire l’Universo come un INTERO inseparabile in una RETE dinamica di interazioni e INTERCONNESSIONI ( Entanglement ), da cui sorge L’Ordine Esplicato Manifesto di Bohm ; ed essendo noi parti inseparabili di quell’Intero, possiamo accedere a quel CAMPO ENERGETICO a cui è associato l’OCEANO DI ENERGIA, in modo da poter attingere ai poteri CREATIVI dell’Universo. Allora bisogna muoversi in direzione di questo POTERE CREATIVO UNIVERSALE del quale noi facciamo l’esperienza in forma di AMORE, divenendo UNA SOLA COSA fra il nostro Io, l’Universale , e DIO. Uno dei passi che conducono a questa INTEREZZA , consiste nell’abbandonare le nostre limitate definizioni dell’IO , che si basano sul nostro passato Newtoniano,riduttivo e frammentato. I CAMPI MORFICI Tutto cominciò a Cambridge , quando Sheldrake era impegnato nella ricerca sulla crescita delle piante , e si cominciò a porre delle domande : come fa una pianta a svilupparsi fino ad assumere la “forma” caratteristica della propria specie? Come fa una foglia di Salice, di Rosa, di Palma a prendere “proprio” quella forma e non altre? Come fanno i fiori a svilupparsi in modi tanto diversi ? Sono tutte domande che riguardano quella che i Biologi chiamano “Morfogenesi”, l’origine della FORMA, UNO DEI PROBLEMI INSOLUTI DELLA BIOLOGIA. La risposta immediata è che tutto è programmato “Geneticamente” , ma accade che a partire da un programma genetico identico si sviluppano in forme 103 diverse,non si sa come.Per spiegare questo, la FORMA, è necessario ipotizzare che esista qualcosa d’altro,oltre alle proteine ed ai geni. Molti scienziati hanno ipotizzato che un organismo in via di sviluppo venga modellato da un CAMPO, che è una sorta di progetto architettonico invisibile che presiede alla FORMA dell’organismo in fase di crescita.Dopo molti anni di riflessioni e studi Sheldrake sviluppa e propone il concetto assolutamente nuovo di CAMPO MORFOGENETICO,una teoria con 3 punti chiave : 1 -- I Campi morfogenetici sono un nuovo tipo di campo sconosciuto nella fisica. 2 -- Si evolvono, ed hanno una Memoria, grazie ad un processo chiamato RISONANZA MORFICA. 3 -- Fanno parte di una famiglia più vasta di campi, detti CAMPI MORFICI. Questi sono i principi base dell’ipotesi della “Causalità Formativa” descriviamo. che ora L’ ipotesi della Causalità Formativa e i Campi Morfici Si fa l’ipotesi che gli organismi “autoadattanti”,a tutti i livelli di complessità, sono un Tutto dipendente da uno specifico Campo organizzatore di quel sistema che è il suo CAMPO MORFICO. In zoologia e botanica i campi che presiedono allo sviluppo e al mantenimento della forma si chiamano CAMPI MORFOGENETICI; quelli che si occupano della percezione , del comportamento e della mente sono CAMPI PERCETTIVI , ed altri ancora, ma tutti sono Campi Morfici. I campi Morfici sono regioni d’influenza all’interno dello spazio/tempo, localizzati dentro e intorno ai sistemi che organizzano; essi impongono un ordine all’indeterminismo intrinseco dei sistemi che presiedono;comprendono in sé e connettono le varie parti del sistema che sono preposti ad organizzare; il Campo Morfico conduce i sistemi ad esso sottoposti verso mete o obbiettivi “specifici”. Il matematico Renè Thom ha creato i modelli matematici dei Campi Morfogenetici : in essi gli obbiettivi in direzione dei quali un sistema si sviluppa vengono chiamati ATTRATTORI , che rappresentano i limiti verso i quali un Sistema dinamico viene attratto; sono, in linguaggio scientifico, gli scopi, le mete, le INTENZIONI. E’ stata suggerita l’eventualità che il Campo Morfico stesso si “evolva” : esso non è fissato in eterno da un’equazione matematica o da una sorta di paradiso platonico, che si possa soltanto leggere e non modificare; la sua struttura dipende da ciò che è accaduto in precedenza, contiene una sorta di “Memoria”; attraverso la ripetizione i modelli che organizza diventano sempre più probabili, sempre più abituali.Ma il primo Campo,originario, è un SALTO CREATIVO , forse è 104 l’espressione di una Creatività intrinseca alla Mente ed alla Natura, che si rafforza ed evolve con la ripetizione,infatti quanto più un modello si ripete tanto più si ripropone (come una sorta di memoria “Cumulativa”) e diviene probabile, ed evolvendosi nel tempo diviene una legge di natura. Secondo l’ipotesi della “causalità formativa” , i Campi Morfici si estendono oltre il cervello, fin nell’ambiente circostante, legandoci agli oggetti che cadono sotto la nostra percezione e rendendoci capaci di agire su di essi attraverso le INTENZIONI e l’attenzione; questo è un aspetto che si presta bene alla sperimentazione : l’esistenza del Campo implicherebbe che possiamo INFLUENZARE un oggetto semplicemente “guardandolo”, e comunicandogli le nostre intenzioni o i nostri “desideri”. I problemi insoluti dell’orientamento animale, della migrazione e delle capacità di ritrovare la via di casa, potrebbero anch’essi essere spiegati con la presenza di Campi Morfici , che come campi ordinatori invisibili connettono gli animali alle loro destinazioni. Sono state fatte esperienze e prove di laboratorio che dimostrano che il fenomeno è reale, e non è riconducibile al caso, alle percezioni dei cinque sensi ordinari o a campi attualmente già noti in fisica. Il problema si estende al caso generale della “comunicazione non verbale” che si trasmette ISTANTANEAMENTE tra animali della stessa specie , tra animali diversi, tra animali e l’essere umano (legati da affetti particolarmente intensi dal punto di vista emozionale) ed ovviamente tra esseri umani particolarmente “legati” da relazioni affettive emozionali; ecco perché si presta in modo particolarmente interessante lo studio dei fenomeni paranormali (ESP) fra coppie di gemelli, non solo perché hanno lo stesso corredo cromosomico, ma soprattutto per il profondo e intenso legame affettivo,che li predispone maggiormente al fenomeno della trasmissione non verbale istantanea di emozioni o intenzioni o semplici desideri(**), diremo semplicemente che “SONO IN SINTONIA” , che sono IN RISONANZA , che sono IN ACCORDO ( e tutto questo è possibile perché hanno un LEGAME descritto mirabilmente dal fenomeno dell’ ENTANGLEMENT) , allo stesso modo in cui lo sono due innamorati che non a caso vengono apostrofati come ANIME GEMELLE; vedremo in capitoli successivi interessantissimi sviluppi di questo argomento. (*) E’ incredibile come Sheldrake abbia potuto ipotizzare ‘’meccanismi’’ del tutto analoghi a quelli previsti da Bohm nella Meccanica Quantistica, senza conoscerlo e senza conoscerla (era Etologo) (**) IPERCOMUNICAZIONI : informazioni interpretabili che abbandonano la Mente/Cervello, ISTANTANEE , e NON LOCALI , capaci di interagire con macchine, robot, altri esseri viventi vegetali, animali, umani; fu una delle prime ipotesi, quando l’ ENTANGLEMENT era sconosciuto o non era compreso bene. 105 LA RISONANZA MORFICA Il veicolo attraverso il quale le informazioni o i modelli di attività vengono “trasmessi” da un sistema precedente ad uno successivo dello stesso tipo viene definito RISONANZA MORFICA ( che rappresenta uno dei meccanismi in cui si manifesta l’ ENTANGLEMENT) : essa contiene in sé la possibilità che un entità influisca su di un’altra simile, che modelli di attività influiscano su altri modelli di attività successivi e analoghi; e questi influssi passano attraverso, e dentro, lo spazio/tempo; provengono dal passato non dal futuro, e quanto maggiore è la somiglianza tanto più potente è la Risonanza Morfica. La RISONANZA MORFICA è il fondamento di tutta la memoria intrinseca ai Campi, a tutti i livelli di complessità; qualsiasi sistema morfico dato si SINTONIZZA sui sistemi precedenti e simili, attraverso questo meccanismo ciascun individuo va ad attingere, e a sua volta a contribuire, ad un PATRIMONIO DI MEMORIA COLLETTIVA della sua specie; parlando dell’uomo, questo tipo di memoria collettiva è strettamente affine a quello che C.G. JUNG chiama INCONSCIO COLLETTIVO. L’ipotesi di Sheldrake preconizza che la Risonanza Morfica si riscontri nella fisica,nella chimica,nella biologia,nella psicologia e nelle scienze sociali, e in tutti questi casi “implica” effetti di NON LOCALIZZAZIONE sia nel tempo sia nello spazio. ( non poteva conoscere l’ Entanglement, visto che la divisione tra le varie discipline e il riduzionismo, non permettevano) L’ipotesi della Risonanza Morfica forse è corretta anche nell’apprendimento umano, inclusa l’acquisizione delle lingue : attraverso la memoria collettiva, cui l’individuo attinge e contribuisce, dovrebbe essere più facile imparare ciò che altri hanno imparato in precedenza, tramite il meccanismo della Risonanza Morfica ovvero di “risuonare” e quindi riuscire a “SINTONIZZARSI” sulle forme precedenti di individui della stessa specie, attingendo al CAMPO MORFICO esistente e proveniente dal passato. Si ipotizza che la capacità di apprendere il linguaggio dipenda da un informazione fornita dal DNA dei geni preposti alle strutture generali comuni a tutte le lingue, uno schema generale innato. La Risonanza Morfica fornisce una spiegazione più semplice : il bambino “Risuona” con coloro che intorno a lui parlano una lingua e con i milioni di persone che l’hanno parlata in passato; la Risonanza Morfica gliene facilita l’apprendimento se il bambino riesce a “Sintonizzarsi” con tutti quelli che hanno utilizzato la struttura linguistica e grammaticale che sta per imparare. La Risonanza Morfica fornisce una spiegazione più naturale e attendibile del fenomeno, che si riscontra in tutti i paesi, per cui i risultati dei test per la valutazione del QI (quoziente di intelligenza) si alzano di tre punti in media per ogni decennio,dopo la Guerra Mondiale; tutte le altre ipotesi non sono state verificate o si sono dimostrate errate.La memoria Collettiva si trasmette con i 106 meccanismi di Risonanza Morfica tramite la SINTONIA con i Campi Ordinatori Invisibili, con cui gli esseri umani entrano in contatto con i loro simili in esperienze passate. Infine Sheldrake avanza l’ipotesi che anche i “Ricordi” non siano memorizzati nel cervello, ma piuttosto che siano memorizzati e presenti in un CAMPO DI INFORMAZIONI (vedi Bohm ) al quale si può accedere mediante il cervello, in tal modo si confermerebbe che il cervello è un “trasduttore” di informazioni che decodifica e crea (Pribram). Sheldrake ipotizza che anche la “Coscienza umana” , i nostri ricordi personali e il nostro senso dell’Io possano sopravvivere alla morte biologica : ogni “Struttura organizzata” di attività, che comprende anche sogni, esperienze mistiche, stati non ordinari della coscienza, in generale tutte le “STRUTTURE” possono spostarsi di persona in persona grazie alla Risonanza Morfica (Entanglement) In molte tradizioni mistiche si crede che con l’iniziazione, le persone siano portate all’interno di quella tradizione o entrino “IN COMUNIONE” (Entangled) in qualche modo con le altre persone che in precedenza hanno seguito la stessa tradizione ( CONDIVISIONE DELLE STESSE EMOZIONI) Un idea simile c’è anche nella “Comunione” dei Santi, caratteristica della Cristianità : coloro che partecipano ai Sacramenti cristiani, in particolare all’Eucarestia, sono in contatto non solo con le altre persone che lo stanno facendo in quel momento, o con le altre persone che casualmente li circondano, ma sono in qualche modo in una specie di RISONANZA con tutti quelli che hanno fatto la stessa cosa in precedenza; si sono cioè SINTONIZZATI sullo stesso Stato mentale, o meglio ancora sono in totale ACCORDO con tutti quelli che hanno in precedenza e attualmente avuto “LE STESSE VIBRAZIONI” ( vediamo come anticipa gli esperimenti di Nelson, Radin e Chouinard sull’ Entanglement relativo alla “Mente Collettiva” Naturalmente questo “contatto” , questa Risonanza non accadono sempre, e quando accadono hanno manifestazioni differenti : proprio perché l’essere umano non è una “macchina”, quindi il paragone con la Radio serve per comprendere meglio il meccanismo della RISONANZA , della SINTONIA e dell’ ACCORDO ; ma abbiamo già detto più di una volta che l’essere umano ha almeno 7 piani di realtà (teoricamente infiniti) con differenti dimensioni fisiche, emozionali , mentali, spirituali e divine , a cui corrispondono VIBRAZIONI e quindi FREQUENZE differenti in valore; insomma banalmente “siamo tutti diversi” , ognuno di noi ha la sua “Unicità” ; pertanto la capacità di ENTRARE IN RISONANZA è una prerogativa di pochissimi, e dipende dalle caratteristiche individuali, dalle predisposizioni,dall’esercitazione, dal talento naturale, dal livello di ‘evoluzione’ raggiunto(vedremo in seguito dalle VITE PRECEDENTI).Per cui spesso ci sentiamo dire “Non basta una vita” !!! 107 CONNESSIONI CON LA FISICA QUANTISTICA La NON LOCALIZZAZIONE è il presupposto principale dell’ ENTANGLEMENT, è uno degli aspetti più sorprendenti e paradossali di tutta la teoria Quantistica, per il fatto incredibile che le parti di un sistema quantistico che sono state collegate insieme in passato, mantengono una CONNESSIONE ISTANTANEA anche se si trovano a grande distanza le une dalle altre. Il legame di questa connessione è un CAMPO QUANTICO correlato all’ Ordine Implicato di Bohm ;Sheldrake ipotizza che ci sia un collegamento fra questo Campo Quantistico e i Campi Morfici. I gruppi di un sistema sociale fanno parte di uno stesso sistema, condividono molte cose e sono in relazione gli uni con gli altri attraverso la mente e i sensi e interagiscono in continuazione ( sono ENTANGLED ); è possibile che, quando sono separate, le parti di quel sistema sociale mantengano un collegamento analogo alla NON LOCALIZZAZIONE riscontrata nella Fisica Quantistica ; se così fosse i Campi Morfici potrebbero venire reinterpretati alla luce della teoria Quantistica, la cui applicazione si estenderebbe fino a coprire l’organizzazione biologica e sociale. Sheldrake e Bohm hanno discusso a proposito delle possibilità di relazione tra Campi Morfici e Campi Quantistici , e altre implicazioni con l’Ordine Implicato; questi aspetti sono stati studiati anche da altri fisici come l’americano Amit Goswami e dal tedesco Hans Peter Durr. Bohm riconobbe subito con interesse gli studi di Sheldrake, in particolare il concetto di SINTONIA nel mondo animale,che si attua tramite la RISONANZA MORFICA il meccanismo con cui si trasmettono sincronicamente alcune proprietà comportamentali ,psicologiche o addirittura organiche ad altri membri della specie , a tutti gli effetti equivalenti all’ ENTANGLEMENT tra particelle materiali o fotoni. Nel caso umano questo riguarda anche il raggiungimento di un livello di consapevolezza spirituale, che si può propagare per Risonanza Morfica verso altri membri della comunità cui appartengono ( Entanglement Spirituale ) Bohm è totalmente d’accordo sulla trasmissione del pensiero che attingerebbe ad una specie di Memoria Collettiva, propria di ciascuna specie biologica , a cui altri membri del gruppo attingerebbero in maniera globalmente sincronica. Questa memoria collettiva secondo gli studi di Bohm sarebbe un CAMPO DI INFORMAZIONE , però non risiede nel cervello ma in una zona comparabile all’Inconscio Collettivo studiato da JUNG e PAULI . Il cervello servirebbe solo come un mezzo per accedere a queste informazioni, attraverso un meccanismo secondo il quale si comporta come un OLOGRAMMA , ovvero come un sistema in grado di “decodificare” le ‘frequenze grezze’ più 108 disparate provenienti da una dimensione che sta al di là dello spazio e del tempo ed è rappresentata da una specie di “Contenitore di informazione e di memoria”. Quindi la memoria non sarebbe localizzata nel cervello, il quale sarebbe solo un mezzo che attraverso gli impulsi nervosi che si incrociano in esso a ogni momento permetterebbe di estrarre questa informazione e convertirla in una forma che possa esplicarsi nel dominio dello spazio e del tempo. Il cervello si comporta come un “TRASDUTTORE” di informazioni( vedi Pribram ) che provengono dall’esterno, ovvero da una zona in grado sia di ricevere che di trasmettere informazione in maniera NON LOCALE, grazie a meccanismi di Entanglement(svolge il compito del sistema “Acquisizione dati” ) In base a questo meccanismo ciò che un gruppo biologico acquisisce (anche spiritualmente) viene automaticamente trasferito ad una specie di “Server” universale, il quale a sua volta si occuperebbe di mettere a disposizione l’informazione a gruppi biologici affini : si tratterebbe ancora di comunicazione NON VERBALE di un informazione , che avviene “Istantaneamente” per RISONANZA MORFICA , la quale si propaga per Campi che connettono l’informazione dal CAMPO DEL PUNTO ZERO al dominio dello spazio e del tempo dove gli organismi biologici si trovano a vivere la loro dimensione ( BIO-ENTANGLEMENT in un contesto Olografico ) Il meccanismo della Risonanza Morfica sarebbe dunque un particolare ‘’bioEntanglement in un contesto ‘olografico’ e “non locale” di informazioni da un punto all’altro dello spazio tempo, e il Campo Morfico sarebbe sostanzialmente una delle manifestazioni del Campo Quantistico di Bohm che caratterizza più specificatamente i sistemi biologici e la componente psichica ad essi correlata. Inoltre si può affermare che i Campi Morfici sono l’equivalente del Campo Energetico Universale analizzato e descritto dal fisico BRENNAN , così come il Campo Morfogenetico di Sheldrake si può mettere in parallelo al Campo Energetico Umano della Brennan. Il fenomeno per cui una capacità acquisita da un gruppo di animali di una data specie , “improvvisamente” e senza che ci sia contatto fisico, viene imparata e acquisita da un gruppo della stessa specie , su un isola lontana, costituisce un chiaro esempio di SINCRONICITA’ ( grazie a meccanismi di ENTANGLEMENT) all’interno di specie affini,e vedremo che è messo in relazione con l’Inconscio Collettivo di Jung 109 5 -JUNG E LA PSICOLOGIA SISTEMICA : il Modello Olografico All’interno della Visione Sistemica un gruppo consistente di Analisti abbraccia un impostazione totalmente diversa dalla ortodossa : la Psicologia viene vista come una Scienza del comportamento Umano che percepisca l’organismo dell’uomo come un sistema integrato che implica aspetti fisiologici e psicologici interagenti con sistemi maggiori sul piano fisico, sociale, ambientale, culturale, spirituale. JUNG abbandona i modelli della psicoanalisi freudiana e sviluppa concetti in accordo con la teoria dei Sistemi e con i risultati della fisica moderna. Egli tendeva a comprendere la psiche nella sua “totalità” e con le sue relazioni con l’ambiente, e la vede come un sistema “autoregolantesi”. Ebbe un approccio della realtà privilegiando la dimensione “Spirituale” della vita, a differenza di Freud che la disprezzava ed esaltava l’aspetto razionale e intellettivo. Questo orientamento spirituale gli diede una “Prospettiva” più ampia sulla scienza e sulla conoscenza dell’uomo. L’esplorazione della psiche imponeva,secondo Jung, di andare “oltre” la comprensione razionale e arida : ampliò l’approccio “deterministico” , postulando che le forme psicologiche fossero connesse in modo A-CAUSALE e mise in evidenza le CONNESSIONI SINCRONICHE, un risultato della scienza d’avanguardia , che si dimostrerà fecondissimo. Per Jung Strutture della MENTE e Strutture della MATERIA vengono riconosciute come riflessi le une delle altre; in questo si identifica nel fisico David Bohm ( TANTO CHE LA SUA CONCEZIONE ERA IN PERFETTO ACCORDO E PRECONIZZAVA L’ UNIVERSO OLOGRAFICO E I MECCANISMI DI ENTANGLEMENT ) L ‘ INCONSCIO COLLETTIVO La libido , per Jung, non dovrà essere considerata come “pulsione” sessuale, ma godrà di più ampio respiro, permettendoci di considerarla come “Energia” in senso lato. Proprio nel saggio “Energetica Psichica” Jung cerca di chiarire a quale fonte la vita psichica attinga per ricavare l’Energia necessaria al proprio funzionamento, cioè da dove provenga l’Energia che innesca la dinamica della vita psichica alla base del rapporto fra l’IO (conscio) e l’ INCONSCIO. 110 Jung ci invita a riflettere sull’enorme potenzialità del nostro inconscio, nel quale è racchiuso un fertile insieme di “contenuti” che attendono soltanto di trovare il proprio canale espressivo, per potersi manifestare. Ciò che rese Jung “diverso” da tutti gli altri fu l’ostinazione con la quale volle esaltare il concetto di libertà individuale, il bisogno di ogni individuo di realizzare la costruzione della propria personalità, di diventare un essere “UNICO”. Secondo Jung esistono due regni inconsci ben definiti e differenziati : l’inconscio personale e l’inconscio COLLETTIVO.Questo non si sviluppa individualmente, ma è ereditato, sebbene non sia l’ereditarietà la componente più peculiare. L ‘ INCONSCIO COLLETTIVO E’ LA FONTE DI ENERGIA CHE CI CIRCONDA E CONTIENE I RICORDI DELL’ INTERA RAZZA UMANA. I contenuti dell ‘ inconscio collettivo non sono stati mai nella coscienza e quindi non sono MAI stati acquisiti individualmente : il contenuto dell’inconscio collettivo è formato essenzialmente dai cosiddetti ARCHETIPI . Quindi la parte inconscia della nostra psiche non è popolata solo da elementi per così dire “personali” , individuali, appartenenti al singolo in modo esclusivo, ma, al contempo da elementi “impersonali”, appunto COLLETTIVI, i cui contenuti sono identificati negli ARCHETIPI. Essenzialmente, per Jung, gli archetipi sono le immagini inconsce degli stessi istinti primordiali, cioè essi sono “modelli” di comportamento istintuale, questo impone l’ipotesi di una profonda affinità tra gli istinti e gli archetipi. Gli archetipi si possono considerare come “dimensioni psichiche originarie universali” , le cui radici possono essere fatte risalire all’origine stessa dell’uomo, universali in quanto appartenenti all’umanità intera e non al singolo individuo. L’archetipo diviene l’anello di congiunzione mancante tra coscienza e inconscio : popolando infatti il livello più basso della psiche, l’archetipo è l’espressione di immagini universali che attendono di essere interpretate e tradotte, e che, spesso, si manifestano alla nostra coscienza. Uno dei canali espressivi prediletti dall’inconscio è il linguaggio dei sogni, simbolico e metaforico, che diviene il nostro principale strumento di contatto con le immagini universali. …… “ l’archetipo è una risposta “potenziale” ad un determinato problema della vita umana, perché non può mai essere direttamente sperimentato, conosciuto per quel che è, ma può soltanto essere “intuito” attraverso il veicolo di un simbolo” …….. Occorre considerare 3 diverse e distinte funzioni del concetto di archetipo che si riferiscono ai diversi momenti della sua evoluzione : 1 - l’archetipo è un “modello di comportamento” . 2 - l’archetipo è un “mediatore” tra conscio e subconscio. 111 3 - l’archetipo è un “ordinatore” di immagini e rappresentazioni. Occorre soffermarsi sul 2° e 3° aspetto, che sono in linea metaforica importanti passaggi per una comprensione chiara. Il processo dialettico determinante per lo sviluppo dell’individuo parte dal fatto che senza l’indispensabile “mediazione” dell’archetipo la personalità dell’individuo rischierebbe di sclerotizzarsi e non raggiungerebbe mai la sospirata meta della “totalità” . Inoltre nella funzione di ordinatore di immagini e rappresentazioni può attribuire un senso ed una finalità, comportando un felice connubio tra noi e il nostro equilibrio. Jung era del parere che nell’ambito del processo analitico, la fase iniziale fosse caratterizzata dal riconoscimento e dall’elaborazione dei ricordi personali, mentre la fase successiva da fantasie che sono manifestazioni dello strato più profondo dell’inconscio, quello in cui giacciono assopite le “immagini primordiali” comuni a tutta l ‘ umanità, a queste si dà il nome di ARCHETIPI. Gli archetipi vanno intesi come immagini legate all’inconscio Collettivo e , pertanto, sempre esistite, presenti e ricorrenti in tutte le culture ; una manifestazione parziale dell’archetipo può essere considerato il “simbolo”, che va distinto nettamente dal concetto di “segno”. LA PSICOLOGIA E IL MODELLO OLOGRAFICO L’attuale ricerca sulla “coscienza” ha aggiunto nuovi livelli, regni e dimensioni e mostra che la psiche umana è essenzialmente commisurata all’intero universo e all’intera esistenza. L’idea olografica fa luce anche sulle inspiegabili “connessioni” che possono a volte verificarsi fra le coscienze di due o più individui, ed uno degli esempi più conosciuti di una simile connessione è espresso proprio nel concetto di Inconscio Collettivo di Carl G. JUNG , egli giunse alla conclusione che miti, sogni, allucinazioni e visioni religiose scaturiscono tutte dalla stessa sorgente, un inconscio collettivo comune a tutte le persone. La nostra attuale comprensione dell’universo non fornisce alcun meccanismo che spieghi l’esistenza dell’inconscio collettivo; l’interconnessione di tutte le cose prevista dal modello “Olografico” tuttavia offre una spiegazione : in un Universo in cui tutto è “interconnesso” , anche le coscienze sono INTERCONNESSE ( le conoscenze e gli esperimenti attuali danno per certo che la MENTE dell’ uomo è connessa NON LOCALMENTE mediante ‘’meccanismi’’ di ENTANGLEMENT quantistici ) ; MALGRADO LE APPARENZE SIAMO ESSERI SENZA CONFINI , o , come afferma Bohm : <<in profondità , la coscienza del genere umano è una sola>>. 112 Se ciascuno di noi ha accesso alla conoscenza inconscia dell’intera razza umana, perché non siamo tutti delle enciclopedie viventi ? Allo stesso modo abbiamo visto che i campi morfogenetici non si sono propagati in tutti gli esseri umani allo stesso modo. Lo psicologo R.M.Anderson ritiene che ciò accada perché siamo in grado di attingere solo quelle informazioni, contenute nell’Ordine Implicato di Bohm, direttamente pertinenti alle nostre memorie; questo è un processo “selettivo” che è definito RISONANZA PERSONALE , e che abbiamo già incontrato in Sheldrake. A causa del quale relativamente poche della quasi infinita varietà di “immagini” nella struttura Olografica implicata nell’Universo sono “disponibili” alla coscienza personale di un individuo; questo accesso è consentito e possibile agli individui in ragione della loro evoluzione : più sono evoluti e più opportunità hanno di sintonizzarsi , per Risonanza, alla struttura olografica dell’inconscio collettivo e quindi possono accedere al patrimonio immenso della Memoria di tutta l’umanità ; fu subito chiaro che i meccanismi di ENTANGLEMENT sono più probabili e forti quanto più forti sono l’evoluzione e la sensibilità alle percezioni ESP e HSP; questo giustifica come nonostante tutto siamo progrediti enormemente in Tecnologia, mentre la saggezza ed altri valori spirituali dell’antichità sono così rari nell’uomo moderno. Un altro ricercatore che ritiene che l’Ordine Implicato di Bohm abbia applicazioni in Psicologia è Montague Ulmann, professore emerito dell’ Albert Einstein College of Medicine di New York; anche per lui vale l’assunto che tutte le persone sono INTERCONNESSE nell’Ordine Olografico, addirittura ha fatto ricerche sulla nostra capacità, nell’ambito del sogno, di comunicare gli uni con gli altri in modi che , al momento, sono inspiegabili con la scienza classica ( MENTRE LA SPIEGAZIONE è chiara con i meccanismi, previsti dalla Meccanica Quantistica, quali l’ ENTANGLEMENT ) Un ulteriore esempio di INTEREZZA OLOGRAFICA Ulmann ritiene sia possibile trovarla in un altro aspetto del sogno che evidenzia l’interconnessione ipotizzata da Bohm, ed è la capacità che abbiamo durante il sogno di essere spesso ben più saggi di quanto non lo siamo nello stato di veglia. I sogni riflettono la nostra esperienza individuale, ma è possibile che ciò avvenga perché esiste anche un più grande bisogno di base, di mantenere costante la connessione con la specie, con tutti gli altri individui. Qual è allora la sorgente dell’infinito fluire di saggezza che affiora nei nostri sogni ? Ulmann suggerisce che dato che l’Ordine Implicato rappresenta una infinita fonte di informazioni, esso è forse l’origine di una così grande riserva di conoscenza,forse i sogni rappresentano un PONTE fra gli ordini percepibili,manifesti, e quelli non manifesti, e rappresentano una naturale trasformazione tra l’ordine Implicato e l’Ordine Esplicato. 113 Il fisico Fred Alan Wolf asserisce che il modello Olografico potrebbe aiutare a spiegare anche il fenomeno strano dei “Sogni Lucidi”, in cui il sognatore conserva piena coscienza dello stato di veglia ed è consapevole del fatto che sta sognando. Wolf ritiene che tutti i sogni siano ologrammi interni, e che il cervello abbia la capacità di generare immagini reali ed è quello che avviene esattamente nei sogni lucidi.Come Pribram , Wolf ritiene che le nostre menti creino l’illusione della realtà “LA’ FUORI” attraverso lo stesso processo descritto per la vista. L’idea che noi siamo in grado di accedere a immagini dall’inconscio collettivo o perfino visitare universi del sogno paralleli impallidisce di fronte alle conclusioni di un altro ricercatore che è stato influenzato dal modello olografico : STANISLAV GROF, capo della ricerca psichiatrica al Maryland Psychiatric Center. Dopo oltre trent’anni di studio sugli stati di coscienza “Non Ordinari” , Grof è giunto alla conclusione che le vie di esplorazione alla nostra psiche attraverso l ‘ INTERCONNESSIONE OLOGRAFICA(ENTANGLEMENT) sono praticamente infinite. Egli cominciò a studiare mentre esaminava gli usi clinici dell’allucinogeno LSD nella sua nativa Praga; voleva sapere se l ‘ LSD avesse o meno applicazioni terapeutiche; quando cominciò ad avere i primi resoconti vide con stupore che : <<piuttosto che essere casuale e privo di relazione, il contenuto dell’esperienza sembrava rappresentare uno svelarsi consecutivo di livelli inconsci sempre più profondi>>: Nel prosieguo della ricerca divenne rapidamente chiaro che le serie ripetute di sedute con l’ LSD avevano la capacità di accelerare il processo psicoterapeutico e abbreviare il tempo necessario al trattamento di molti disturbi.Ma ciò che era più sorprendente era che molti dei pazienti si muovevano rapidamente al di là dei problemi riguardanti le loro malattie e in aree inesplorate dalla Psicologia Occidentale. In particolare affioravano con lucida precisione i ricordi prenatali, con una autenticità sbalorditiva , che ebbe modo di verificare coinvolgendo studiosi di altre discipline; alcuni pazienti erano anche capaci di attingere alla coscienza di parenti e antenati; talvolta i soggetti viaggiavano verso quelli che sembravano altri universi e altri livelli di realtà , in altre dimensioni. Negli anni successivi Grof si trasferì in America e continuò le sue ricerche sull ‘ LSD , oltre che su individui con disturbi mentali , anche su volontari normali; egli riscontrò lo stesso tipo di fenomeni che ripetutamente aveva osservato in precedenza : era quasi come se l ‘ LSD FORNISSE ALLA COSCIENZA umana una sorta di infiniti sottopassaggi – un labirinto di tunnel e vie traverse che esistono nelle profondità sotterranee dell’inconscio -e letteralmente ogni cosa dell’Universo connessa con tutte le altre cose ( in accordo con Bohm e Davies). Grof si stava convincendo che stava accadendo qualcosa di straordinario, (praticamente l’ LSD ampliava le porte della CONOSCENZA, cioè della 114 PERCEZIONE, in definitiva potenziava i meccanismi di ENTANGLEMENT, e quindi migliorava l’accesso all’Ordine Implicato), facendogli asserire : << Dopo anni di lotta concettuale e di confusione, sono giunto alla conclusione che i dati provenienti dalla ricerca sull’ LSD indicano un urgente bisogno di una revisione drastica degli esistenti “paradigmi” psicologici, psichiatrici, medici e possibilmente nella scienza in generale >> afferma : << Al momento non ho alcun dubbio sul fatto che la nostra attuale comprensione dell’Universo, della Natura e della Realtà, e particolarmente degli esseri umani sia superficiale,scorretta e incompleta>>. Quindi coniò il termine transpersonale per descrivere tali fenomeni -esperienze nelle quali la coscienza “trascende” i confini abituali della personalità -- e verso la fine degli anni Sessanta si unì ad un gruppo di studiosi , tra i quali Abraham Maslow, per fondare quella che è definita “La terza forza “ , cioè la “psicologia transpersonale”. Se il nostro modo di guardare la realtà non può giustificare gli eventi transpersonali, quale nuova intuizione potrebbe prenderne il posto? Grof crede che sia il Modello OLOGRAFICO : le caratteristiche essenziali delle esperienze transpersonali -- la sensazione che tutti i confini sono illusori , la mancanza di distinzione fra parte e intero e l’interconnessione di tutte le cose -- sono tutte qualità che ci si aspetterebbe di trovare in un universo “Olografico”; inoltre, ritiene che la natura celata di spazio e tempo nel dominio Olografico spieghi perchè le esperienze transpersonali sfuggono ai consueti limiti spaziali e temporali. Grof ritiene che la capacità quasi infinita degli ologrammi di contenere e recuperare informazioni può offrire anche una spiegazione del fatto che le visioni, le fantasie ed altre “Gestalt psicologiche” contengono tutte un ‘enorme quantità di informazione circa la personalità di un individuo. Una singola immagine sperimentata durante una sessione con l’ LSD può contenere informazioni sull’attitudine di una persona riguardo alla vita in generale, su un trauma vissuto durante la sua infanzia, sul grado di stima verso sé stessa, sui sentimenti che prova e tutto il resto, ma tutto incluso nella metafora della scena dell’immagine. Simili esperienze sono Olografiche in un altro senso, poiché ogni piccola parte della scena può anche contenere un intera costellazione di informazioni, quindi la libera associazione e altre tecniche analitiche applicate ai minuscoli dettagli della scena possono suscitare un ulteriore flusso di informazioni riguardo all’individuo coinvolto. La natura composita delle immagini “archetipiche” può essere modellata dall’idea Olografica” ; come Grof osserva, l’Olografia fornisce la possibilità di costruire una sequenza di esposizioni, come le fotografie di ogni membro di una grande famiglia, sulla stessa pellicola; fatto questo, la porzione di pellicola sviluppata conterrà un’immagine di un individuo che rappresenta non un membro della famiglia, bensì 115 tutti i membri al tempo stesso; queste immagini autenticamente composite rappresentano un eccellente modello di un certo tipo di esperienza transpersonale. Grof pensa che il successo dell’Olografia nel modellare così tanti aspetti diversi dell’esperienza archetipica suggerisca l’esistenza di una profonda connessione tra i processi Olografici e il modo in cui gli archetipi sono prodotti. Grof ritiene che la prova di un ordine “Olografico” nascosto affiori ogni qualvolta si sperimenti uno stato di coscienza insolito o non ordinario; egli afferma che il concetto di Bohm sugli ordini celati e nascosti (Ordine Implicato) e l’idea che aspetti importanti della realtà non siano accessibili all’esperienza ed allo studio in normali circostanze sono di diretta rilevanza per la comprensione degli stati alterati di coscienza. Forse la più straordinaria scoperta di Grof è che gli stessi fenomeni riportati da individui che hanno fatto uso di LSD possono essere sperimentati anche senza ricorrere a droghe di alcun tipo ( INFATTI I Monaci Buddisti Tibetani ottengono tutto ciò con la MEDITAZIONE ) A questo scopo Grof e suoi collaboratori hanno sviluppato una semplice tecnica per indurre questi stati di coscienza chiamati “Olotropici” o inconsueti : essi definiscono “Olotropico” uno stato di coscienza in cui è possibile accedere al labirinto olografico che congiunge tutti gli aspetti dell’esistenza; questi includono il passato personale biologico,psicologico,razziale e spirituale, il presente il passato e il futuro del mondo, altri livelli di realtà e tutte le altre esperienze descritte nel contesto dell’uso di LSD. Grof chiama questa tecnica TERAPIA OLOTROPICA e usa soltanto respiro rapido e controllato, musica evocativa, massaggio e lavoro sul corpo per indurre stati alterati di coscienza.Fino ad oggi migliaia di persone hanno partecipato a seminari e sedute tecniche, riferendo esperienze assolutamente spettacolari ed emotivamente profonde, quanto quelle descritte dai soggetti del precedente lavoro di Grof sull’LSD. IL PROCESSO DEL PENSIERO OLOGRAFICO Molti ricercatori hanno usato il modello “Olografico” per spiegare vari aspetti del processo stesso del pensiero, uno di questi è Edgar A Levenson, il quale ritiene che l’Ologramma fornisca un prezioso modello per comprendere i cambiamenti improvvisi e trasformativi che gli individui spesso sperimentano in Psicoterapia. Egli basa la sua conclusione sul fatto che simili cambiamenti si verificano a prescindere dalla tecnica e dall’approccio usato dal terapista; quindi ritiene che tutti gli approcci psicoanalitici siano puramente “cerimoniali” , e che il cambiamento sia dovuto interamente a qualcos’altro. Levenson crede che quel qualcosa sia la RISONANZA ; un terapista sa sempre quando la terapia sta andando bene, egli osserva; vi è una forte sensazione che i 116 pezzi di uno schema elusivo stiano tutti per incontrarsi; il terapista non sta dicendo nulla di nuovo, le sue parole sembrano,invece, “risuonare” con qualcosa che il paziente conosce già inconsciamente : << è come se un’enorme rappresentazione tridimensionale spazialmente codificata dell’esperienza del paziente si sviluppasse nella terapia, percorrendo ogni aspetto della vita,il suo passato e la sua partecipazione col terapista; ad un certo punto si ha come un sovraccarico, avviene la perfetta “Sintonizzazione” terapista-paziente e tutto combacia perfettamente>>. Levenson ritiene che queste rappresentazioni tridimensionali di esperienza siano “Ologrammi” sepolti nel profondo della psiche del paziente e che una “Risonanza” di sentimento fra il terapista e il paziente la faccia emergere con un processo simile al modo in cui un laser, di una certa frequenza, fa emergere un’immagine creata con un laser,della stessa frequenza, da un ologramma dall’immagine multipla. Il “Modello Olografico “ suggerisce un paradigma completamente nuovo, che potrebbe fornirci un modo inusuale di percepire e connettere fenomeni clinici che sono sempre stati considerati importanti, ma erano relegati nell’ “arte” della psicoterapia irrazionale; questo modello Olografico offre una speranza pratica di chiarificare la tecnica psicoterapeutica, e lo fa con un substrato scientifico teorico ineccepibile, oltre che su verifiche sperimentali con migliaia di pazienti. PSICOLOGIA E SINCRONICITA’. A causa della loro straordinaria natura, Jung si convinse che le “Sincronicità” non sono avvenimenti “casuali” , ma sono in effetti collegate ai processi psicologici degli individui che li sperimentano; suggerì che vi dovesse essere implicato qualche nuovo principio, un principio “Unificante” acausale finora sconosciuto alla scienza ( NATURALMENTE LA SCIENZA ORTODOSSA E ACCADEMICA ) Quando per primo Jung avanzò questa idea, la maggioranza dei fisici non la prese in considerazione ( sebbene un eminente fisico del tempo, Wolfgang Pauli, ritenesse che fosse abbastanza importante, sì da scrivere un libro sul soggetto in collaborazione con Jung intitolato “Interpretazione e natura della Psiche” ). Ma ora che è stata stabilita l’esistenza di Connessioni NON LOCALI , alcuni fisici stanno riconsiderando l’idea di Jung ; il fisico Paul Davies afferma : << questi effetti quantistici Non Locali sono invero una forma di “sincronicità” , nel senso che stabiliscono una connessione -- più precisamente una “correlazione” o meglio ENTANGLEMENT -- fra eventi per i quali qualsiasi forma di collegamento causale è interdetta .>> Un altro fisico che prende seriamente la teoria della “sincronicità” è David Peat, egli ritiene che le sincronicità di tipo junghiano non siano soltanto reali, ma offrano un ulteriore prova dell’Ordine Implicato di Bohm, secondo cui l’apparente separatezza di coscienza e materia è un illusione, un costrutto che si verifica solo 117 dopo che entrambe si sono svelate nel mondo esplicato dell’oggettività e del tempo sequenziale ( MENTRE nell’Ordine Implicato sono UNITE ) Se non vi è divisione fra mente e materia nell’Ordine Implicato (il fondamento da cui nasce ogni cosa) non è allora strano aspettarsi che la realtà possa comunque essere intessuta con tracce di questa profonda “Interconnessione” ( Entanglement Mente/Materia ) Peat crede che le sincronicità siano quindi “difetti” della trama della realtà , fessure temporanee che ci offrono un rapido “barlume” dell’immenso e unitario ordine alla base dell’intera Natura. In altre parole Peat pensa che le sincronicità rivelino l’assenza di divisione fra il mondo materiale e la nostra realtà psicologica interiore; perciò la relativa scarsità di esperienze “sincroniche” nelle nostre vite mostra non solo il livello in cui abbiamo separato noi stessi dal campo generale della Coscienza , ma anche il grado in cui ci siamo isolati dall’infinito e abbagliante potenziale degli ordini più profondi in cui sono interconnessi mente e materia. Secondo Peat quando sperimentiamo una sincronicità ciò che stiamo davvero sperimentando è << la mente umana che opera, per un attimo, nel suo vero ordine e che si estende attraverso l’intera società e natura , muovendosi attraverso ordini di crescente sottigliezza e proiettandosi al di là della fonte di mente e materia nella creatività stessa.>>. Questo è un concetto sbalorditivo, praticamente tutti i nostri comuni pregiudizi circa il mondo si basano sulla premessa che la realtà Soggettiva e quella Oggettiva siano ben separate; questa è la ragione per la quale le sincronicità ci paiono tanto sconcertanti e inesplicabili ; ma se in fondo non esiste divisione fra il mondo materiale e i nostri processi psicologici interiori, dobbiamo allora essere pronti a cambiare qualcosa di più che non la “sola” interpretazione dell’Universo fisico, perché le implicazioni sono stupefacenti e affascinanti. Peat conclude che …. << siamo tutti di nuovo come vortici di un fiume, unici ma inseparabili dal flusso della natura; l’ IO continua a vivere, ma come aspetto del movimento più sottile che coinvolge l’ordine dell’intera coscienza…. >>. E così, siamo tornati al punto più importante da cui siamo partiti : dalla scoperta che la “Coscienza contiene l’intera Realtà Oggettiva -- l’intera storia della vita biologica sul pianeta, le religioni e le mitologie del mondo e le dinamiche dei globuli sanguigni e delle stelle -- fino alla scoperta che anche l’Universo materiale può contenere, entro la propria trama e ordito, i processi più intimi e profondi della coscienza. Tale è la natura della profonda connessione che esiste fra tutte le cose in un Universo Olografico : abbiamo già visto come questa “interconnessione” (ENTANGLEMENT) sia già manifesta e conosciuta nell’ambito della biologia, della psicologia, della fisiologia,nelle neuroscienze, nella fisica, nella medicina, 118 vedremo come pure altri aspetti dell’idea Olografica influenzino la nostra attuale comprensione di tutti i fenomeni “Paranormali”. Il fatto che il fenomeno paranormale non possa essere spiegato dalla nostra attuale visione del mondo è soltanto una delle ragioni per cui rimane controverso; un’altra è che la funzione paranormale è spesso molto difficile da provare con esattezza, e questo ha fatto sì che molti scienziati siano giunti alla conclusione che non esiste nulla di vero e reale, relegandolo nel campo della magia e del mistero, anche questo carattere elusivo sarà risolto , descrivendo un numero enorme di fenomeni studiati con rigore scientifico nel corso di questi ultimi anni, tanto da giustificare ed esigere la nascita di un nuovo “paradigma” scientifico, un nuovo modo di vedere l’Universo intero, UNA NUOVA VISIONE DELLA REALTA’ . Ma è possibile definire ‘qualcosa’ che tiene insieme sincronicamente e creativamente l’ Universo ? E’ possibile definire un unico ‘CAMPO’ che tenga conto di tutto ? L’unica ipotesi accreditata e completa rimane quella del ‘’Potenziale Quantico’’, di Bohm, a cui è associato un ‘’Campo di Forma’’ che soggiace a tutta la Natura nelle sue componenti materiali, energetiche, mentali e spirituali. Questo campo di forma ‘’informa’’ l’Universo a livello sub-quantistico dando la capacità di plasmare e formare gli oggetti; tutto questo lo fa ‘’istantaneamente’’ (grazie a sofisticatissimi meccanismi di ENTANGLEMENT ) e in un ‘’eterno presente’’, al di là dello spazio e del tempo, poiché coincide proprio con l’ ORDINE IMPLICATO di Bohm in un CONTESTO OLOGRAFICO. Ma questo campo di forma non può essere altro che la ‘’psichemente’’ di DIO in comunicazione con tutti gli elementi, allora anche la nostra ‘psiche-mente’ deve per forza essere in comunicazione istantanea con l’Universo; tanto è vero che questo avviene con la sincronicità e con i fenomeni della parapsicologia ( che descriveremo ampiamente nella parte Quarta), che sono ‘’fenomeni psichici Non-locali’’ per essere scientificamente adeguati. Tutto questo avviene perché il nostro inconscio personale va ad ‘’attingere’ (ACCEDE) all’inconscio Collettivo per estrarne degli archetipi di grande significato simbolico. Necessariamente l’Inconscio Collettivo deve coincidere ( o ne deve essere un espressione) con quel ‘’campo di forma’’ di Bohm. La collaborazione tra Jung e Pauli fu centrata su questa affascinante ricerca : trovare in maniera interdiscilplinare una legge fisica che descrivesse in maniera rigorosa e indubitabile il campo di forma che governa l’Universo intero, sia nei suoi aspetti ‘materiali’ che in n quelli ‘psichici’ e quindi ‘’mentali’’. Fu grandiosa questa collaborazione, ma i tempi non erano maturi, sarà Bohm che farà un passo avanti importantissimo, ma soltanto DOPO aver recepito il fenomeno dell’ Entanglement che supportava la ‘’Non-località’’ , e soprattutto il contesto ‘’Olografico’’ che forniva un modello di Universo in cui potevano essere inclusi fenomeni materiali, mentali, spirituali tutti al di sopra della limitazione spaziotemporale 119 6 -- Il Campo Akashico di Laszlo La Realtà più profonda è permanente ed istantaneamente ‘’interconnessa’’, per dimostrarlo si puù ricorrere ‘anche’ all’antico concetto di ‘’Akasha’’ , il Campo di informazioni ‘soggiacente’ il mondo materiale, da cui ha origine tutto ciò che chiamiami ‘Realtà’. Fu un antichissima percezione dell’ Akasha, ma oggi viene ad essere attuale , come un modo per descrivere un campo di Informazione ( il Campo del Punto Zero) che possiamo dire sia ormai accettato essere la proprietà più fondamentale dell’Universo. Akasha è una parola ‘sanscrita’ che significa ‘’spazio onnipervasivo’’ ( che tutto pervade) ed è il primo e il più fondamentale tra gli elementi ‘archetipici’ del mondo. Per Laszlo è il grembo da cui tutto ciò che percepiamo è emerso e al quale tutto infine ritorna; è il Campo dinamico di tutta la Realtà e la registrazione di tutto ciò che è, è mai stato e mai sarà; in questo senso è analogo massimamente con l’Universo Olografico dell’ Ordine Implicato di Bohm ( di cui il Campo del Punto Zero è un estensione). La comprensione della natura del Campo Akashico o Campo A e del modo in cui l’Universo è In-formato sta iniziando a rivelare profonde intuizioni sulla natura del mondo e sul Cosmo. Ci permetterà di capire come l’Universo massimizzi il flusso di informazioni e quindi ne discende che la capacità della Coscienza di esplorare sé stessa aumenti di conseguenza, proprio attraverso la connotazione ‘’Olografica’’ e le leggi fisiche che includono l’Armonia e la Coerenza. E’ interessante conoscere come è stato definito l’ Akasha dallo yogi indiano Swami Vivekananda : << Secondo i filosofi dell’ India, l’intero universo è composto da due materiali, uno dei quali chiamato Akasha. Esso è l’ esistenza onnipresente e che tutto penetra. Ogni cosa che abbia forma, ogni cosa che sia il risultato di una combinazione si è evoluta da questo Akasha, che diviene l’aria, che diviene i liquidi, che diviene i solidi; è l’Akasha che diviene il Sole, la Terra, la Luna, le stelle, le comete; è l’Akasha che diviene il corpo umano, il corpo animale, le piante, ogni forma che vediamo, ogni cosa che può essere percepita con i sensi, ogni cosa che esiste.Esso non può essere percepito, è così sottile che va oltre ogni percezione ordinaria, infatti può essere visto soltanto quando diventa grossolano ed ha preso forma; all’inizio della creazione c’era soltanto questo Akasha….. alla prossima creazione ci sarà di nuovo questo Akasha….. >> E’ straordinario quanto sinteticamente ci sia in una frase così semplice, non scientifica, non razionale, non intellettiva, e allo stesso tempo profonda e del tutto simile alle ipotesi di Bohm sull’Ordine Implicato e l’Universo Olografico; una ulteriore conferma di come le millenarie tradizioni culturali avevano già in nuce tutto quello che nel Ventesimo Secolo la Scienza d’avanguardia sta riscoprendo. 120 7 - HAMEROFF : Entanglement cerebrale PENROSE : LA SCHIUMA QUANTISTICA Ancora non abbiamo parlato della vita ‘’cosciente’’ , come e dove avviene la formazione della COSCIENZA ( CONSAPEVOLEZZA ). Molte persone credono che il cervello sia e funzioni come un Computer; eppure le ricerche di Pribram sul Cervello Olografico forniscono un quadro diverso in merito al modo in cui le nostre “percezioni” sensoriali e inostri ‘’ricordi’’ si manifestano. Le ricerche più avanzate del fisico Roger Penrose e del neurologo Stuart Hameroff hanno dimostrato che la nostra Coscienza non è il frutto di processi lineari e di meccanismi prettamente bio-fisiologici. Essi hanno messo su un sofisticato modello biofisico in grado di spiegare come emerge il meccanismo di formazione della COSCIENZA individuale, cioè l’atto della ‘’consapevolezza’’. Analogamente al caso degli studi di Peter Garaiev sul DNA, l’architettura dinamica di tutto il processo ha le sue radici proprio nell ‘ ENTANGLEMENT QUANTISTICO ; il luogo principale del cervello ove si realizza uno stato di Entanglement sono i “Microtubuli” . I Microtibuli rappresentano la principale componente del sistema citoscheletrico delle cellule; sono il sistema nervoso e circolatorio delle cellule stesse : essi muovono qualunque cosa nella cellula, ne organizzano la forma e la funzione e COMUNICANO con le membrane e con il DNA nucleare; sono vere “Unità” dotate di INTELLIGENZA ‘’Propria’’. Questa forma elementare di intelligenza fu dimostrata direttamente dagli esperimenti di Hameroff, tanto che egli scelse i Microtubuli come i “Mediatori” della Coscienza. Studiando i Microtubuli presenti nei neuroni cerebrali Hameroff ha scoperto che sono costituiti in gran parte da un tipo di proteine chiamate “Tubuline” , simili ai componenti ON/OFF di un computer. - PENROSE . Entanglement fra i microtubuli nel cervello : la nascita della Coscienza La struttura particolare simile ai cristalli liquidi, il carattere di “coerenza” dimostrato dall’emissione di ‘biofotoni’ dai microtubuli ne fanno un terreno ideale affinché abbiano luogo effetti quantistici eclatanti come l’ ENTANGLEMENT. 121 I Microtubuli sono un luogo ideale perché le ‘tubuline’ , al loro interno, possano rimanere per un certo tempo in fase di “Sovrapposizione Quantistica” , mentre al contempo i Microtubuli nel cervello si trovano tra loro in perfetto stato di ENTANGLEMENT. Questi Microtubuli all’interno di ciascuna cellula nervosa ( neurone ) sono in grado di produrre stati di “Coerenza Quantistica” nell’ambito della totalità del cervello; in maniera che diventa possibile la “coerenza quantistica” tra le tubuline stesse. Questa ‘Coerenza’ e i processi di ENTANGLEMENT che vi hanno luogo rendono le tubuline enti che possono assumere lo stesso ruolo che hanno fotoni, o elettroni, Entangled nel campo delle particelle Materiali elementari; ma adesso non abbiamo “Coppie” Entangled , ma MILIARDI DI ESSE ; il meccanismo dell’ Entanglement si realizza tra entità vicine e “cooperanti” . Penrose spiegò quali sono i “Meccanismi Fisici” che determinano la formazione di momenti di Coscienza nel cervello, tramite stati di ‘’Entanglement’’ e “Coerenza ” presenti nei Microtubuli, e il successivo collasso della funzione d’onda che raccoglie tutti assieme gli stati quantistici all’interno dei Microtubuli. La Coscienza è un processo che sta al confine tra il mondo Quantistico e il mondo Classico; esso si articola in 2 fasi distinte : Nella prima abbiamo un momento “inconscio” , corrispondente alla ‘’sovrapposizione quantistica’’ di tutti gli stati delle tubuline nei MIcrotubuli ( una specie di limbo, di breve durata, della coscienza ). Nella seconda fase abbiamo il ‘’momento conscio’’ vero e proprio, corrispondente al collasso della funzione d’onda , che raccoglieva in sé in un unico stato quantistico il complesso “ENTANGLEMENT GLOBALE” che unisce i microtubuli nel cervello. Questa seconda fase viene chiamata “RIDUZIONE OBIETTIVA ORCHESTRATA” : Obiettiva perché il collasso della funzione d’onda riduce uno stato quantistico in uno ‘classico’ . Orchestrata perché il momento di Coscienza risulta dall’azione “Concertata” di un certo numero di Microtubuli ENTANGLED nel cervello. Ma la cosa più sconvolgente è che -- mettendo assieme la Fisica Quantistica e la Neurobiologia -- Penrose e Hameroff ci dicono che l’origine della “Coscienza” non è nel cervello ma in un “mondo ASSOLUTO” ( ANALOGO al mondo delle idee di Platone) come la cosiddetta “SCHIUMA QUANTISTICA” , che coinciderebbe per forza di cose con il livello sub-quantistico di Bohm. In questo mondo ASSOLUTO vi sarebbero tutti i VALORI classici come la verità matematica, i valori ETICI ed ESTETICI, i fattori di SCIENZA ed ARTE e FILOSOFIA che nobilitano l’uomo. 122 Ma non si tratta di valori ‘’appartenenti’’ all’uomo, bensì solo di valori a cui l’uomo ACCEDE usando il cervello come “trasduttore” quantistico di informazioni. La Genialità di Scienziati Artisti e Letterati viene determinata dalla loro “capacità” di ACCEDERE a questo mondo ‘assoluto’, a questo regno ‘superiore’ , hanno migliori antenne e sanno come SINTONIZZARSI meglio a quelle frequenze elevatissime e rare, poiché si sono NUTRITI meglio e più costantemente di Energia relativa ai piani di Realtà più elevati ( nel senso di Brennan ). Questo regno superiore (VEDREMO) è in parte l’ INCONSCIO Collettivo di Jung, il Campo MORFOGENETICO di Sheldrake, il Campo Energetico di Brennan e l’Universo OLOGRAFICO di Pribram e Bohm. Le Conoscenze diventano le tue CONVINZIONI Le tue Convinzioni diventano i tuoi PENSIERI I tuoi Pensieri diventano le tue PAROLE Le tue Parole diventano le tue AZIONI Le tue Azioni diventano le tue ABITUDINI Le tue Abitudini diventano i tuoi VALORI I tuoi Valori diventano la tua VITA La tua Vita è il tuo DESTINO Il tuo Destino è lo SCOPO per cui tu sei nell’ UNIVERSO gandhi 123 8 -TEODORANI : LA VITA COME RISONANZA DI UN UNICO CAMPO Se consideriamo, come ampiamente faremo nel prossimo capitolo, i vari fenomeni a livello del mondo biologico, fisiologico, mentale e psichico, tutti sembrano avere alla loro radice una “Mente Unica” ; sembra esserci una INTELLIGENZA UNIVERSALE che unisce in un “Tutto Olistico” le creature che vivono nell’Universo e inoltre il ‘’meccanismo’’ sembra essere lo stesso, nonostante si manifesti in contesti e modi differenti, ed è l’ Entanglement Quantistico. Deve esistere un “Campo Informativo” che contenga i piani biologici-genetici dei corpi fisici, ma anche la loro natura psichica, che spieghi quindi il mistero della morfogenesi e tutte le anomalie del mondo vivente in un quadro unificato. Sembra una conclusione naturale rilevare a questo punto che : -- il “CAMPO” INFORMATIVO di Sheldrake potrebbe essere solo una particolare << angolazione >> ( prettamente ‘biologica’ ) con cui si può intravedere l ‘ ORDINE IMPLICATO di Bohm e quel vasto OCEANO DI ENERGIA che è il CAMPO del PUNTO ZERO. -- Il meccanismo del cervello OLOGRAFICO di Pribram sarebbe l’ angolazione neuro/fisiologica con cui si intravede lo stesso ORDINE IMPLICATO ; -- Il Campo Energetico Universale di Barbara Brennan lo fa INTRAVEDERE sotto l’angolazione ‘’spirituale’; -- l’ Inconscio Collettivo di JUNG lo fa intravedere sotto una angolazione prettamente psichica e inconscia; -- il Campo Sub-Quantistico ( Schiuma-Quantistica ) di Penrose lo renderebbe evidente nella angolazione che riguarda la formazione della COSCIENZA individuale dell ‘ essere umano; -- la NOOSFERA di Nelson , Radin e Theillard de Chardin lo individuerebbe nella angolazione della Coscienza Globale. -Il Campo ‘’Akashico’’ di Laszlo lo individuerebbe nella angolazione MISTICA e COSMICA. Vediamo dunque che, prendendo in esame quello che dicono i vari ricercatori nei loro rispettivi campi di indagine e studio, i concetti che se ne ricavano mostrano una interconnessione straordinaria; come se ognuno abbia rilevato la STESSA situazione senza tener conto o conoscere il lavoro degli altri, un unico ‘’albero’’ . Questo albero consisterebbe in un'unica legge SOGGIACENTE dalle caratteristiche innanzitutto TELEOLOGICHE , dalle origini “Non Materiali” e dalle manifestazioni prettamente NON-LOCALI ; ma tutto questo porta a considerare che : la VITA non è un evento isolato ( né tantomeno casuale) non è una scelta dettata dalla prepotenza del più forte ma dall’ AMORE del più grande e dalla COOPERAZIONE di tutti gli ESSERI. 124 PSICOTRONICA Gli studi su tutta la vastissima gamma dei fenomeni ‘’paranormali’’ fu molto intensa negli anni 60/80 nell’ex URSS , a livello di rigorose ricerche sistematiche accademiche, gli scienziati sovietici usavano il termine generale ‘’Psicotronica’’ per indicare tutti quei fenomeni ‘’mentali’’ che potevano essere verificati con esperimenti, proprio per dare scientificità ai risultati; a sua volta dividevano la ‘Psicotronica’ in due discipline nettamente distinte tra loro : --- Bioinformazione : scambio di informazioni tra esseri viventi, al di fuori dei sensi ‘’ordinari’’, che io adesso chiamo ‘’Ipercomunicazioni’’ associate a meccanismi di ‘Entanglement’; tra queste la Telepatia, la Precognizione e la Chiaroveggenza. Si descrivono esperimenti effettuati su tutti gli ESSERI VIVENTI : umani, animali. Vegetali, …. ‘’materiali’’ !!! --Bioenergetica : questi stessi poteri della mente possono ‘’ALTERARE’’ la materia, in quanto coinvolgono una incredibile e sconosciuta ‘’Energia’’ detta SOTTILE; a questi fenomeni fa capo la ‘Psicocinesi’ (PK) e sono ancora più sbalorditivi ; nella parte quinta descriverò le Guarigioni a distanza, che ne sono una manifestazione straordinaria, in quanto agiscono sui meccanismi fisiologici(materiali) MODIFICANDOLI con la sola forza del ‘’pensiero’’, al di là dello spazio e del tempo. 125 1 – PUTHOFF . Entanglement mente/mente :la Telepatia La telepatia è un fenomeno ormai noto e studiato anche a livello scientifico, sebbene si è cercato di farlo rientrare come al solito nell’ambito delle conoscenze ortodosse e accademiche; adesso cerchiamo di analizzarla con questa nuova chiave di lettura, insieme ad altri fenomeni che evidenziano informazioni che non possono giungere dai nostri cinque sensi ordinari, in particolare la capacità della mente di individui “ipnotizzati” di attingere ai sensi di altre persone, sebbene questa capacità non si limiti agli stati ipnotici, anche se i primi esperimenti furono fatti in questo stato ipnotico che sembra essere un mondo foriero di conoscenze ancora più sbalorditive dei miracoli. In una serie di esperimenti famosi i fisici Harald Puthoff e Russel Targ , dello Stanford Research Institute trovarono che quasi tutti i soggetti che avevano testato possedevano una capacità che definirono “Visione a distanza” , l’abilità di descrivere accuratamente ciò che sta vedendo un soggetto da test posto appunto a distanza; al PEAR furono ripetuti gli esperimenti e lo stesso Jahn fece da ricevitore di immagini , per cui sembra che tutti siamo “interconnessi” reciprocamente in un altro senso ancora, situazione non strana in un Universo olografico. Inoltre queste interconnessioni si manifestano anche quando non ne siamo consciamente consapevoli; alcuni studi hanno mostrato che quando una persona in una stanza viene sottoposta ad una scossa elettrica , questa si registrerà nelle letture stigmografiche di una persona in un'altra stanza; una luce accesa davanti gli occhi di un soggetto si registrerà nelle letture de’’ EEG di un altro soggetto isolato in un'altra stanza. Considerando sia l ‘ interconnessione profonda che la nostra capacità di costruire realtà totalmente convincenti da informazioni ricevute attraverso questa interconnessione, è incredibile ancora cosa accadrebbe se due o più individui ipnotizzati tentassero di costruire la stessa realtà immaginaria; in un esperimento condotto da Charles Tart due studenti, in grado di entrare in trance profonda ed essi stessi abili ipnotizzatori parteciparono a questo esperimento :sebbene Tart non potesse vedere ciò che loro stavano vedendo, dal modo in cui parlavano si rese conto che essi stavano sperimentando la stessa realtà allucinata. Quando al risveglio li interrogò dissero che avevano parlato nel loro mondo di sogno condiviso,senza pronunziare parole, un fenomeno che Tart ritiene coinvolgesse qualche sorta di comunicazione paranormale tra i due; questa è una perfetta analogia con le esperienze di Carlos Castaneda e lo stregone. In effetti Tart concluse che i mondi che i due visitavano erano in verità più reali della pallida versione lunare della realtà della quale la maggior parte di noi deve accontentarsi.; dopo aver parlato l’uno e all’altra delle loro esperienze essi ritennero di essersi “effettivamente” trovati nelle località ultraterrene sperimentate. Il mondo oceanico 126 visitato dai due studenti è l’esempio perfetto di una realtà Olografica -- un costrutto tridimensionale creato dall’interconnessione, sostenuto dal flusso di coscienza e fondamentalmente malleabile, quanto il processo di pensiero che lo ha concepito; i due studenti ACCEDEVANO entrambi e comunicavano la stessa Realtà in ENTANGLEMENT dello stesso Ologramma. L’esperimento di reciproca ipnosi finì tristemente nella paura di visioni spettacolari più reali della stessa vita reale, i due sospesero l’esplorazione e l’ipnosi stessa; l’interconnessione extrasensoriale che permise loro di costruire una realtà condivisa può essere vista come una sorta di effetto di “campo” fra di loro, un ipotetico CAMPO DI REALTA’ ; è possibile che gruppi di persone che si interessano alla stessa cosa adoperino una forma sconosciuta di ipnosi reciproca per ottenere una interconnessione inconscia l’un l’altro ? Questa possibilità può essere sostenuta da un'altra caratteristica dell’ipnosi : non è associata con insoliti EEG ; fisiologicamente parlando, lo stato mentale cui l’ipnosi si avvicina maggiormente è quello della nostra normale coscienza da svegli; significa forse questo che la normale coscienza di veglia è in sé stessa una sorta di ipnosi, e stiamo attingendo tutti costantemente a CAMPI DI REALTA ? Il premio Nobel Josephson ha suggerito che qualcosa del genere sia forse ciò che accade; come Globus egli prende sul serio il lavoro di Castaneda ed ha tentato di porlo in relazione con la fisica quantistica; egli propone l’idea che la realtà oggettiva sia prodotta dalle memorie collettive della razza umana (Inconscio collettivo di Jung) mentre gli eventi anomali,come quelli sperimentati da Castaneda, sono la manifestazione della volontà individuale. La coscienza umana può non essere l’unica cosa che partecipa alla creazione di Campi di Realtà; gli esperimenti di visione a distanza senza presenza di osservatori umani nel posto ci fanno comprendere che possiamo più che attingere ai sensi di altre persone : possiamo attingere alla Realtà stessa, per ottenere informazione.NON è poi così strano quando abbiamo visto che in un Universo Olografico la coscienza pervade l’intera materia, e il “significato” ha una presenza attiva sia nel mondo fisico che in quello mentale. Bohm crede che l’ubiquità del significato offra una spiegazione sia per la telepatia che per la visione a distanza; egli pensa che entrambi possano essere soltanto manifestazioni diverse di Psicocinesi : proprio come questa è una RISONANZA di significato trasmessa da una mente ad un oggetto , la telepatia può essere considerata una “Risonanza” di significato trasmessa da una mente ad un'altra mente cioè ENTANGLEMENT mente/mente; in maniera simile la visione a distanza può esser considerata il fenomeno inverso della psicocinesi, cioè una “Risonanza” di significato trasmessa da un oggetto alla mente, in questo caso Entanglement materia/mente; tutto questo quando l’armonia o la risonanza di significati è fondata su legami forti, infatti il fenomeno non accade sempre ed a tutti indistintamente. Jahn e la Dunne vanno oltre : qualsiasi cosa capace di generare, ricevere o utilizzare informazione 127 (animali, virus, DNA, macchine intelligenti e cosiddetti oggetti NON-viventi) potrebbe possedere le proprietà indispensabili per partecipare alla creazione della Realtà, quindi noi possiamo attingere informazioni dall’ Ologramma vivente della Realtà; il che significa che noi possiamo ACCEDERE all’ Universo Olografico con meccanismi di Entanglement, ognuno in maniera conforme alla sensibilità (evoluzione) raggiunta. Un ricercatore italiano, Federico Montecucco, ha fatto degli esperimenti interessantissimi con uno strumento da lui progettato, il “Brain Olotester” , che permette il monitoraggio simultaneo delle attività degli emisferi DX e SX del cervello umano; verifica che i 2 emisferi sono ‘’sincronizzati’’ con una misura basata sulla ‘’COERENZA’’ . E’ ormai noto(vedi esperimenti parte terza) che si ha un elevatissimo livello di ‘’Coerenza’’ quando 2 o più persone sono legate da vincoli di amicizia o amore (sono in Empatia) e sono preparati entrambi da stati di ‘’Meditazione’’; egli verifica che non ci sono assolutamente trasmissioni di onde Elettromagnetiche da una persona all’altra, ma siamo ancora una volta in presenza di ENTANGLEMENT MENTALE ,infatti Montecucco deduce che NON è l’intelletto a produrre questi fenomeni di ‘’Comunicazione da mente a mente’’ , ma è la sfera dei ‘’Sentimenti’’ , l’Empatia, l’amicizia, l’Amore e tutti i fattori che determinano un senso di UNIONE : la MATRICE olografica di una persona entra in RISONANZA con la MATRICE olografica di un’altra . Quindi è una ‘’ipercomunicazione’’ NON-LOCALE , E DATO CHE SI VERIFICA IMMEDIATAMENTE e NON DIPENDE DALLA DISTANZA E’ UN ‘’ENTANGLEMENT’’ TRA MENTI, CIOE’ SINTONIZZA ANIMA , SPIRITO E COSCIENZA. Il fatto di avere ‘’Pensieri’’ nella Mente NON significa che essi siano realmente provenienti da noi o costruiti da ‘’noi’’; sono ‘’Percezioni’’ che ricaviamo con il canale sensoriale ordinario o extrasensoriale di qualcosa che non appartiene al nostro ESSERE PERSONA FISICA : noi percepiamo perché riusciamo ad ACCEDERE ad un Universo che si comporta in maniera OLOGRAFICA , tramite una ‘’Risonanza’’ o meglio ancora una SINTONIA che naturalmente è possibile perché entrano in gioco i meccanismi di ENTANGLEMENT che il nostro cervello acquisisce ed elabora proprio come un sistema di ricezione dati computerizzato. 128 2 - ENTANGLEMENT TRA ESSERI VIVENTI a) - SCHMIDT : Entanglement Uomo/Macchina HELMUTH SCHMIDT riflettè molto su un fatto che è primario e peculiare della Meccanica Quantistica : Bohr ed Heisemberg notarono che, secondo la sperimentazione effettuata, un elettrone non è precisamente un’entità , ma esiste come una “potenzialità” , una sovrapposizione, o somma, di tutte le probabilità, fin quando viene osservato o misurato; momento in cui si “congela” in uno stato particolare, cioè “collassa” la funzione d’onda. Una volta che la misura o l’osservazione sono terminate , l’elettrone si dissolve nella gamma di tutte le possibilità incluse nelle sue potenzialità : non esiste un meccanismo “Causale” nell’Universo Quantistico subatomico. Se ciò fosse vero perché i risultati di Rhine avevano verificato la possibilità di “influenzare” , e addirittura di “predire” fenomeni implicanti processi casuali ? E così rientra prepotentemente il dilemma di Einstein : << L’Universo esiste “là fuori” indipendentemente da noi ? >> Schmidt stava cercando di ottenere qualche comprensione della natura della CONSAPEVOLEZZA umana , e si chiedeva fino a che punto l’ordine dell’Universo fosse collegato alle azioni ed alle “Intenzioni” degli esseri umani. Un'altra cosa che si stava chiedendo era quanto lontano si estendono i nostri corpi : finiscono con il nostro fisico o si estendono all’esterno, in modo che la demarcazione fra noi ed il nostro mondo materiale sia molto meno definita di come sappiamo ? Se la “consapevolezza crea ordine , ciò fa pensare all’esistenza nell’ essere umano di una capacità molto più grande di quella che è attualmente compresa ; fa pensare anche a delle idee rivoluzionarie a proposito degli esseri umani in relazione al loro mondo e a proposito della relazione fra tutti gli esseri viventi. << Quanto è forte la nostra influenza sulla materia ? >> si chiese Schmidt << l’azione a distanza potrebbe essere presente “anche” nel mondo macroscopico ?, oltre che nel mondo quantistico delle particelle (EPR), cioè l’ ENTANGLEMENT è presente ? >> Il modo più semplice per testare la validità di queste idee era quello di vedere se la consapevolezza umana può avere un effetto in qualche tipo di sistema 129 probabilistico, cioè bisognava verificare se la MENTE può influenzare la MATERIA. Non esiste niente di più casuale, e non prevedibile, del decadimento Radioattivo; nessuno può predire esattamente quando un atomo decadrà e conseguentemente un elettrone verrà emesso. Schmidt costruì uno strumento di precisione basato sull’incertezza quantistica, una macchina governata dall’Universo probabilistico della Meccanica Quantistica; si domandò : << se si potesse dimostrare che i partecipanti in una ricerca possono alterare alcuni elementi dell’output di una macchina, ciò significherebbe che essi hanno cambiato la probabilità , cioè hanno alterato la tendenza di un sistema meccanico affinché si comportasse in un certo modo >> Pertanto questa macchina fu costruita in modo che una piccola quantità di Stronzio Radioattivo riusciva a far generare una sequenza “casuale” di numeri binari (0 e 1) in conformità al decadimento ed alla emissione di elettroni; fu chiamata R.N.G. (Random Number Generator) e in effetti riproduceva il classico fenomeno del “testa” e “croce” nel lancio di una moneta. La statistica dei grandi numeri afferma che il risultato finale assegna esattamente il 50% all’evento “testa” ed il 50% all’evento “croce” ; fu chiesto ai partecipanti di concentrarsi sul fatto che con la loro “volontà” desideravano che uscissero più “testa” che “croce” o viceversa; cioè manifestavano una “INTENZIONE” di influenzare la macchina. I risultati furono straordinari in termini statistici : fu prodotta una deviazione sufficientemente alta da fargli concludere che stava accadendo qualcosa di interessante; i soggetti avevano alterato la sequenza di numeri casuali, modificando le leggi probabilistiche, con la sola forza della INTENZIONE , cioè della loro VOLONTA’. C’era stata una qualche connessione fra la macchina e la MENTE dei partecipanti; ma che cos’era ? Avevano indovinato o avevano “forzato” MENTALMENTE i risultati ? L’effetto era Precognizione o Psicocinesi ? Schmidt decise di “isolare” questi due effetti e si concentrò sulla Psicocinesi : dato che nessuno dei suoi soggetti conosceva come funzionasse l ‘ R.N.G. , era chiaro che qualsiasi cosa stessero facendo doveva essere generata da un qualche tipo di volontà umana ancora sconosciuta. ROBERT JAHN, alcuni anni dopo gli esperimenti di Schmidt, trova il modo di organizzare in maniera sistematica le sue argomentazioni al P.E.A.R. di Princeton, con la collaborazione di Brenda Dunne; i due perfezionarono il protocollo scientifico e costruirono una macchina più evoluta , chiamata R.E.G. (Random Event Generator). 130 I risultati furono incredibili : tutte le persone ordinarie che avevano partecipato ai loro esperimenti (rigorosamente scientifici) erano state capaci di INFLUENZARE gli eventi “casuali” della macchina “semplicemente” con un atto di volontà. Una delle ipotesi che intuitivamente fecero fu che fra la MENTE dei partecipanti e la MATERIA della macchina sembrava verificarsi una qualche RISONANZA , ma sicuramente era avvenuta una COMUNICAZIONE SPECIFICA, STRAORDINARIA, mai incontrata prima a livello scientifico, esattamente un ENTANGLEMENT fra Uomo e Macchina. Che ci fosse un mezzo di “comunicazione” non connesso ai normali “canali sensoriali” era sicuro, e nemmeno che fossero fenomeni all’interno delle Percezioni Extrasensoriali (ESP) , perché volutamente i soggetti erano persone comuni privi di facoltà paranormali. La spiegazione , ancora una volta , è possibile se si fa l’ipotesi di ‘’meccanismi di Entanglement’’ in un Universo Olografico : la MENTE dell’ essere umano NON è separata dalla MATERIA DI CUI E’ COSTITUITA LA MACCHINA ,anzi entra in connessione con essa; pertanto avviene il fenomeno della RISONANZA EMPATICA che mette in comunicazione le due entità, apparentemente isolate tra loro, e le ‘’Sintonizza’ in modo che tra esse si viene a costituire una IPERCOMUNICAZIONE , del tutto simile a quella che si ha tra due particelle materiali o due fotoni ENTANGLED. b) -- PEOCH : ENTANGLEMENT fra Animali e macchine Negli stessi anni furono fatti degli esperimenti con ratti nei laboratori di ricerca dell’Hanneman Medical College di Filadelfia , e fu dimostrato scientificamente che i ratti hanno imparato a farsi dare l’acqua da bere da un Robot … con la sola semplice forza del pensiero !!I topi erano stati addestrati a premere un tasto, dopodichè un Robot riceveva il comando per dare loro l’acqua da bere; in seguito, ai topi, furono impiantati nel cervello dei piccoli elettrodi che consentivano di misurare le correnti cerebrali e di salvare in un computer i modelli registrati di EEG. Col tempo gli scienziati scoprirono che il movimento di premere il tasto era preceduto da un modello ondulatorio , misurato e visualizzato dall’ EEG, ben preciso e determinato in corrispondenza a questo PENSIERO : << premere il tasto per avere l’acqua desiderata >> ; quindi questo modello ondulatorio traduceva un INTENZIONE , o meglio ancora un “desiderio”. 131 Nel passo successivo gli scienziati hanno “disattivato” il tasto e il Robot ha preso a versare l’acqua non appena nei topi si manifestava il modello ondulatorio cerebrale corrispondente al desiderio : infatti era successo qualcosa di inconcepibile : dopo un poco i topi si sono accorti che non era più necessario premere il tasto, ma che -- per usare un espressione umana -- bastava PENSARCI !!! Hanno quindi prodotto il modello ondulatorio, caratteristico di quel desiderio, nel loro cervello…. anzi NELLA LORO MENTE, senza azionare il tasto con la zampa ma “comunicando” la loro intenzione al Robot che ha ricevuto il PENSIERO ed ha eseguito il gesto per cui era programmato. Questo esperimento ha alcune conseguenze di straordinaria importanza, tre sono queste : ---- E’ una prima prova del fatto che gli animali PENSANO ! E’ dimostrato che il modello di onde cerebrali è inequivocabilmente in relazione con l’intenzione di compiere un gesto meccanico, come se i topi se lo immaginassero nella loro “mente”. ---- E’ inconcepibile che la natura abbia creato simili facoltà senza uno scopo ; solo affinché un ingegnoso scienziato le potesse rendere visibili e utilizzabili grazie a delle apparecchiature elettroniche; ma allora, qual è lo scopo ? ---- Prima registrazione di “Comunicazione NON verbale” fra animali e macchine. In ogni caso l’esperimento di Filadelfia ha dimostrato che , con l’aiuto di queste onde, delle informazioni “interpretabili” abbandonano il cervello e si propagano nell’ambiente; e se invece di premere un tasto PENSIAMO a qualcosa di intelligente, anche questa informazione sotto forma di onde esce dalla nostra testa e si diffonde nello spazio. Altri ricercatori hanno verificato ulteriormente, usando una variazione delle macchine R.E.G. , che non sono solo gli esseri umani ad avere influenza sul mondo fisico; uno scienziato francese di nome Renè Peoch ha effettuato un esperimento altrettanto ingegnoso con dei pulcini : non appena nati, veniva fatto loro l’imprinting con una REG mobile come se questa fosse la loro “madre” ; il Robot veniva messo al di fuori della gabbia dei pulcini e gli veniva permesso di muoversi liberamente, mentre Peoch teneva traccia del suo percorso.Dopo un certo periodo di tempo fu chiaro in maniera inequivocabile che il Robot si stava muovendo verso i pulcini più di quanto avrebbe fatto vagando solo in maniera 132 casuale.Il desiderio dei pulcini di essere vicini alla loro madre era un “intenzione dedotta” che sembrava avere l’effetto di trascinare il Robot più vicino a loro. Peoch effettuò un esperimento simile con dei cuccioli di coniglio,ribaltando l’intenzione; mise una luce intensa e fastidiosa per i cuccioli sopra una REG mobile con movimenti liberi e casuali; quando furono analizzati i dati dei percorsi, sembrò che i conigli avessero avuto successo nel “volere” che la macchina stesse “lontano” da loro, anche se si muoveva liberamente; anche questa volta c’era stata una INTENZIONE dedotta da una macchina, che molto verosimilmente è analoga all’esperimento sui topi : informazioni interpretabili abbandonano il cervello di animali e si diffondono all’esterno, una macchina,cioè MATERIA inanimata riceve queste informazioni , le interpreta e cambia la sua dinamica casuale. Questa forma di comunicazione , finora sconosciuta, fu chiamata ipercomunicazione : sono informazioni interpretabili che abbandonano il cervello e interagiscono con macchine e robot, a maggior ragione con esseri viventi vegetali e animali; l’ipercomunicazione agisce al di fuori dei cinque sensi ordinari, direttamente sul cervello e sulle cellule somatiche,( o meglio fuoriesce da queste) e fa sì che , per esempio gruppi di animali possano agire con coordinazione; naturalmente si può benissimo mettere in relazione tutto questo con quanto visto nel capitolo dedicato a Sheldrake , a proposito dell’episodio della centesima scimmia, che ipotizza CAMPI MORFICI E RISONANZA EMPATICA. Naturalmente con la chiave di lettura attuale è accaduto semplicemente un ENTANGLEMENT fra gli animali e la macchina ( il Robot ) cioè il legame e la Empatia hanno permesso agli animali di ‘’comunicare’’ con la MATERIA , perché hanno avuto accesso nell’Universo Olografico del Campo del Punto Zero di David Bohm, in cui appunto Mente , Coscienza e Materia sono UNITI. Jahn e la Dunne avevano iniziato a formulare la loro teoria : se la realtà derivasse da qualche elaborata “interazione” della consapevolezza con il suo ambiente ( MENTE/MATERIA) , allora la consapevolezza , come le particelle sub-atomiche di materia, potrebbe essere basata sulla dualità onda/corpuscolo. Ogni consapevolezza individuale avrebbe la sua propria separatezza “particolata” , ma sarebbe capace anche di avere un comportamento “ondulatorio”, nel quale potrebbe fluire attraverso qualsiasi barriera o distanza , per scambiare informazioni e interagire col mondo fisico della materia; proprio come il modello Olografico di Pribram e il Campo di Punto Zero di Bohm. In alcune occasioni, la consapevolezza entrerebbe in RISONANZA ( pulserebbe alla stessa frequenza) con una certa sostanza materiale sub-atomica; e questo è un discorso che avvicina alle ipotesi del Campo morfogenetico di Sheldrake e al Campo energetico umano di Brennan e Hunt. Al PEAR nel frattempo cominciarono ad effettuare esperimenti usando “coppie” di persone, ciascuna delle quali doveva agire di concerto quando cercava di influenzare la macchina; gli effetti più profondi furono ottenuti dalle coppie che 133 erano in qualche modo in una relazione di empatia; il massimo fu ottenuto da una coppia di gemelli monozigoti (nei quali il legame e l’empatia hanno livelli elevatissimi) Essere vicini empaticamente crea coerenza ed ogni coppia entra in RISONANZA in maniera più potente, in modo tale che aumenta l’effetto congiunto sulla macchina. Continuarono negli studi sui meccanismi con cui l’Universo Mentale interagisce (entrando in “Risonanza”) con l’Universo fisico; scoprirono che la Mente “Inconscia” in qualche modo ha la capacità di “comunicare” con l’Universo fisico sub-tangibile (l’Universo quantistico di tutte le possibilità potenziali). Questo matrimonio di Mente non ancora formata e materia avrebbe quindi assemblato sé stesso in qualcosa di tangibile nell’Universo Materiale. E così erano arrivati alle stesse conclusioni che Bohm aveva intuitivamente dedotto sull’ipotesi del Campo di Punto Zero e sull’Ordine Implicato, ed avevano trovato prove sperimentali sull’ idea dell’Universo Olografico di Pribram. Sia la mente inconscia -- un mondo prima del pensiero e dell’intenzione consapevole -- che l’Inconscio della materia (il Campo del Punto Zero) esistono in uno stato probabilistico di tutte possibilità; la mente sub-conscia è un sottostrato pre-concettuale dal quale emergono i concetti, e il C.P.Z. è un sottostrato probabilistico dell’universo fisico; sono Mente e Materia al livello più fondamentale;nella dimensione sub-tangibile,possibilmente di origine comune, sarebbe sensato dire che c’è una grande possibilità di “interazione quantistica”. Jahn rifletteva a volte sulle idee più radicali : quando si arriva abbastanza a fondo nel mondo quantistico, ci potrebbe NON essere alcuna “distinzione” fra il Mentale e il Fisico , ci potrebbe essere soltanto il concetto (il Pensiero) ; potrebbe essere soltanto la “consapevolezza” che cerca di dare un senso alla bufera di informazioni; ci potrebbero non essere due universi intangibili ….ce ne potrebbe essere soltanto uno : il Campo e l’abilità della Materia di organizzare se stessa in maniera coerente. Ancora siamo arrivati a Bohm , alle sue dissertazioni filosofiche , mistiche , ma ora ci sono esperimenti rigorosi , prove ripetute, risultati inequivocabili….questo è il cammino della conoscenza, c’è sempre un Cristoforo Colombo che VEDE molto prima degli altri quello che NON SI VEDE. Tutti gli studi e le conclusioni del PEAR al livello più profondo suggeriscono anche che la REALTA’ è creata da ognuno di noi soltanto grazie alla nostra attenzione ; al livello più basso della mente e della materia , ognuno di noi crea l’Universo. Jahn aveva dimostrato, nel modo più rudimentale che, almeno al livello subatomico, esiste un potere della nostra mente sulla materia; ma aveva dimostrato 134 qualcosa di ancora più fondamentale riguardo la natura potente dell’ INTENZIONE umana : i dati forniti dalla R.E.G. avevano offerto una minuscola immagine della reale essenza della creatività dell’uomo – della sua capacità di creare , di organizzare, e anche di guarire.Egli aveva avuto l’evidenza che la consapevolezza umana (tramite l’INTENZIONE) ha il potere di ordinare dispositivi elettronici a funzionamento casuale; la domanda adesso era : cos’altro è possibile ? c) -PUTHOFF animali/piante : Entanglement uomo/piante e Hal Puthoff, un fisico, era vivamente interessato alla possibilità di ‘’interconnessione’’ fra gli esseri viventi, in particolare aveva notato, per caso, come gli animali e le piante hanno l’abilità di avere un qualche genere di comunicazione istantanea , anche quando sono separati da centinaia di chilometri o schermati ( ipercomunicazione). Egli voleva scoprire veramente se si poteva usare la teoria quantistica per descrivere i processi vitali; come Mitchell e Popp, aveva sospettato da molto tempo che ogni cosa nell’universo avesse proprietà quantistiche al suo livello più basilare e profondo(come Bohm aveva ipotizzato), il che vorrebbe dire che ci dovrebbero essere effetti “Nonlocali” fra gli esseri viventi, includendo in questi : uomini, animali,piante, materia ! Aveva effettuato quindi degli studi per vedere se le piante facessero registrare qualsiasi EMOZIONE nella forma di segnali elettrici, su un equipaggiamento simile alla macchina della verità; scoprì incredibilmente che le piante avevano sensazioni di DOLORE , sia quando si strappavano delle foglie sia quando si bruciavano delle foglie di una pianta vicina, ciò significava che la prima pianta aveva ricevuto questa informazione attraverso un meccanismo extrasensoriale(Entanglement) e stava dimostrando EMPATIA per la seconda pianta che a sua volta soffriva; ciò indicava un qualche tipo di interconnessione fra gli esseri viventi del mondo vegetale. Il fenomeno si ripeteva anche fra le piante e gli animali : quando dei gamberetti di mare morivano improvvisamente in una località, questo fatto sembrava essere registrato istantaneamente in delle piante in un'altra località,attraverso uno strumento per la risposta psicogalvanica; fu effettuato altre volte con altri animali ed ogni volta qualche tipo di misteriosa comunicazione si verificava tra gli esseri viventi e le piante : ogni morte ( OGNI FATTO EMOTIVO ) veniva registrata come un ‘turbamento’ del Campo P.Z. A questo punto , grazie alla collaborazione di un sensitivo di talento, decise di studiare le proprietà in comune fra l’inanimato e il biologico e cominciò a fare tutta una serie di esperimenti su fenomeni fisici misteriosi. Si lanciò in un progetto di 13 anni, portato avanti in parallelo con il suo 135 lavoro sul Campo P.Z. , che mirava determinare se le persone potessero vedere le cose oltre qualsiasi meccanismo sensoriale noto. Era troppo sicuro di essersi imbattuto in qualche proprietà degli esseri umani che non era molto lontana dall’essere proprio una CONNESSIONE ISTANTANEA con l’invisibile; la visione remota sembrava andare d’accordo con l’esistenza di INTERCONNESSIONI fra gli esseri umani e gli altri ESSERI NON UMANI, piante , animali, rocce, macchine; ancora una volta si manifestavano aspetti straordinari della COMUNICAZIONE NON VERBALE ISTANTANEA fra tutte le cose (IPERCOMUNICAZIONE) ..….. una TRAMA INVISIBILE DELLA VITA che permea il tessuto infinito dell’Universo come se fosse un OCEANO di ENERGIA, un ulteriore prova dell’ENTANGLEMENT , questa volta tra piante e uomo o tra piante e animali. -----------------------------------d) Entanglement Uomo/Piante e Animali/Piante Cleve Backster fu tra i primi a suggerire che le piante fossero ‘’influenzate’’ dall’intenzione umana, e fece esperimenti per dimostrare che gli organismi vegetali ‘’leggono i pensieri di una persona e rispondono’’ ! accumulò migliaia di prove che attestavano come esiste un continuo ‘’flusso di informazioni’’ nei due sensi TRA TUTTE LE COSE VIVENTI ! Cioè << tutte le cose VIVENTI ‘’comunicano’’ tra loro >> ; è incredibile come questo sia il sottotitolo di questo mio libro !!! Backster era uno specialista nell’uso della macchina della verità, come Popp, e cercò di sfruttarne il principio di funzionamento basato sulla misura della attività elettrodermica in relazione a certi stati ‘’emozionali’’ , registrati dal sistema nervoso simpatico. Egli applicò i sensori del “lie detector” nelle lunghe foglie di una ‘dracena’ , poi cercò di simulare con un autentica minaccia lo stato di benessere della pianta, così ‘’pensò’’ di bruciare una parte della foglia, ma ‘’nello stesso istante in cui ebbe quel pensiero’’ il pennino del poligrafo della macchina puntò verso l’orlo superiore e quasi saltò via ! Aveva solo ‘’pensato’’ di provocar del male alla pianta ! Che aveva immediatamente reagito, mostrando di aver letto IL SUO PENSIERO ! Le aveva comunicato LA SUA INTENZIONE ! Continuò con esperimenti sempre più rigorosi e sofisticati, ma in tutti riscontrava una totale COMUNICAZIONE nei due sensi tra le piante e tutti gli esseri VIVENTI presenti nel loro ambiente. A un certo punto chiese l’aiuto di specialisti, tra cui chimici e fisici, e progettò un esperimento ‘’inattaccabile’’, doveva creare una situazione in laboratorio in cui non vi era altra cosa vivente, oltre le piante, in modo da non distrarle con alcun altro fenomeno; doveva inoltre provocare e riprodurre l’equivalente di un ‘’genocidio di massa’’ e i candidati naturali furono i gamberetti di mare. I risultati furono ‘inequivocabili’ : i poligrafi 136 delle piante collegate agli elettrodi registravano dei picchi tutte le volte che i gamberetti venivano a contatto con dell’acqua bollente, nello stesso ISTANTE ! Se le piante potevano registrare la morte di un organismo vivente, a distanza , doveva significare che queste forme di VITA erano SINTONIZZATE tra loro; tutte le cose viventi allora registrano e trasmettono in entrambe le direzioni informazioni ‘’TELEPATICHE’’ ISTANTANEAMENTE ! Backster pubblicò led sue ricerche , ma fu ignorato o deriso dalla scienza ‘’ufficiale’’ ( che doveva nel lontano 2006 accettare gli esperimenti di Zeilinger sulle macromolecole) e continuò imperterrito per altri trenta anni a sperimentare. L’episodio più eclatante avvenne nel 1971 , quando invitò il famoso ‘sensitivo’ Ingo Swann, che volle ‘’ripetere’’ l’esperimento iniziale di Backster con la sua dracena : come previsto il poligrafo collegato alla pianta iniziò a registrare un ‘picco’ quando Swann immaginò di bruciare la pianta con un fiammifero, ci provò di nuovo e la pianta reagì violentemente, poi smise di reagire. I due non capirono cosa era successo, dopo Swann azzardò una spiegazione : <<la pianta HA CAPITO che io non voglio REALMENTE bruciare la sua foglia(ma solo fare un esperimento ripetuto) e così HA SMESSO DI PREOCCUPARSI >>; furono sconvolti ad aver appreso che la pianta non solo capiva l’intenzione del male, ma addirittura riusciva a distinguere UN INTENZIONE SINCERA DA UNA ‘’FITTIZIA’’ ! e) Una quarantina d’anni dopo che Backster faceva i primi esperimenti con la sua rudimentale macchina della verità, il russo Konstantin Korotkov ( professore di fisica quantistica) sviluppò una tecnica d’avanguardia ( che chiamò GDV : visualizzazione a scarica gassosa ) per misurare il ‘’campo bioenergetico ’’ che circonda gli organismi viventi ; inoltre fece studi accuratissimi sulla connessione tra questi campi bioenergetici e la COSCIENZA ( ANCORA UNA VOLTA LA RICERCA sperimentale prova con enorme ritardo quello che prima Bohm e poi Brennan avevano INTUITO ) . Esaminò dei guaritori che inviavano INTENZIONI ad un maestro di Qigong : ogni ‘’emozione forte’’ inviata, che fosse rabbia, odio o amore, produceva un effetto straordinario sul destinatario e lo strumento GDV registrava. Infine collegò una pianta alla sua macchina GDV e chiese ai suoi collaboratori di pensare a diverse emozioni e di inviarle verso di essa : ogni qualvolta uno di loro MINACCIAVA MENTALMENTE la pianta il suo ‘’campo Energetico’’ diminuiva; il contrario avveniva se le persone inviavano sentimenti POSITIVI , DI GIOIA O AMORE; esattamente quello che aveva sperimentato Backster con strumentazione grossolana e senza avere competenza alcuna di fisica. 137 3- Psicocinesi : Entanglement mente/materia In questa parte tratteremo diffusamente la descrizione di parecchi esperimenti volti a dimostrare le basi scientifiche, in particolare le interpretazioni con la fisica quantistica, di fenomeni ritenuti al di fuori dei territori della Scienza ortodossa; in effetti è proprio il contrario : è la scienza accademica che ha sempre rigettato con disprezzo quei fenomeni ritenuti ‘’paranormali’’ , per il semplice motivo che NON sapeva darne una spiegazione che rientrasse nelle leggi conosciute della Fisica ‘’Classica’’; il punto è che le conoscenze attuali della fisica quantistica hanno permesso ipotesi raffinatissime e straordinarie e quindi una mole impressionante di ‘’Esperimenti’’ rigorosi i cui risultati sono stati stupefacenti e addirittura superiori alle aspettative; tanto che la ‘’Spiegazione’’ è ancora sotto forma di ‘’ipotesi’’ , poiché siamo in un campo alla frontiera della frontiere. Verranno descritti il Teletrasporto, l’alterazione dell’esito probabilistico del lancio dei dadi ( nella versione moderna con un generatore di eventi casuali), i vari ‘’Miracoli’’ attribuiti ai santi, l’alterazione della Materia tramite il pensiero umano, la forza della Mente nei riguardi dell’alterazione dei cristalli di Acqua; vedremo come i pensieri ‘’cambiano il DNA ‘’ ; la formazione delle ‘’stimmate’’ in padre Pio; la ‘’Materializzazione’’ di oggetti con la sola forza della Mente; un intera parte, la Terza, sarà dedicata all’invio di Intenzioni di Guarigione a distanza che riescono a modificare incredibilmente lo stato di Salute di gruppi di pazienti ammalati. Il denominatore comune è uno solo : nell’ Universo Olografico di Bohm e Pribram si può ‘’ACCEDERE’’ al Campo Del Punto Zero ( l’Ordine Implicato) entrando in ‘’dimensioni’’ NON ordinarie in cui tutto è INTERCONNESSO ed OGNI COSA E’ IN RELAZIONE CON TUTTE LE ALTRE COSE. L’altro aspetto della Psicotronica sarà descritto nel secondo capitolo in cui è centrale il fenomeno della ‘’Telepatia’’ , che io chiamo ‘Entanglement mente/mente ; questa volta i fenomeni non provocano ‘’Alterazione’’ della Materia ma solo ‘’Informazioni’’ che si trasmettono, sempre a partire dalla sola forza del pensiero, che adesso compie ‘’viaggi’’ incredibili in dimensioni straordinarie , senza separazione né temporale ( dal passato al presente al futuro) né spaziale ( Non-locali). Alcuni studiosi ritengono che sia la COSCIENZA Umana in grado di manipolare questi fenomeni, incluso l’interazione con la Materia, ma l’ipotesi più verosimile è che siamo ancora e di più all’interno delle straordinarie possibilità che offre il contesto dell’Universo Olografico, ed i meccanismi sono naturalmente da ricondurre alla Non-località del fenomeno dell’ ENTANGLEMENT. 138 a) - Telecinesi : Entanglement mente/oggetti; Teletrasporto Il problema del ‘’teletrasporto psichico’’ venne inserito in un progetto di ricerca che comprendeva la ‘’remote wiewing’’ (visione remota) con cui ha diverse affinità; è di fatto una forma di psicocinesi, simile alla ‘’telecinesi’’ , nella quale si opera il movimento di oggetti fisici vicini o lontani come ulteriore aspetto della influenza della mente sulla materia. Questo fenomeno era molto diffuso, ma lo si attribuiva a maghi, illusionisti o addirittura a soggetti ‘’spiritati’’, posseduti da forze occulte; negli anni 70 fu studiato sia negli USA che nell’allora Unione Sovietica, e i numerosi esperimenti gli accreditarono una certa ‘’scientificità’’. Ma incredibilmente i maggiori successi in tal campo furono ottenuti in Cina, dove furono oggetto di ricerche rigorose e sistematiche, a cominciare dagli anni 80; venivano utilizzati stranamente, ma non troppo, bambini e giovani particolarmente dotati : questi riuscivano a provocare lo ‘’spostamento’’ di oggetti non molto ingombranti da un luogo all’altro,(teletrasporto), senza alcun contatto fisico, ma unicamente con la forza della Mente. Molti di questi esperimenti vennero successivamente ripetuti in maniera ancor più rigorosa e sistematica, con il pericolo di snaturarne la autenticità e la genuina effettuazione, e inoltre vennero ‘’filmati’’ utilizzando tecniche ad alta velocità, con le quali si dimostrava che il teletrasporto avveniva ‘’istantaneamente’’ , avvalorando ancor più l’ipotesi dell ‘Entanglement mente/materia; tutti i risultati vennero pubblicati su riviste scientifiche accreditate e diffusi , che avvalorarono il rigore delle metodologie impiegate, basate su esperimenti reali, ripetibili e misurabili secondo i protocolli scientifici della scienza Occidentale accademica e ortodossa. Il fenomeno poneva e pone ancora adesso riflessioni, poiché sfida e sconvolge tutte le leggi della fisica classica, obbligandoci a dedurre che queste ultime sono ‘’SOLO’’ una parte di ciò che noi possiamo inquadrare in leggi e principi ‘razionali’ ; attorno a noi c’è una infinità di altri straordinari fenomeni. 139 b) ENTANGLEMENT mente collettiva/materia : PSICOCINESI E MIRACOLI Qual è la spiegazione della liquefazione del sangue di San Gennaro ? La causa più probabile è da ricercare nella intensa devozione e nella fede delle persone che assistono al miracolo; quasi tutti i miracoli compiuti da santi e taumaturghi sono stati ripetuti da “Sensitivi”. Questo suggerisce che, come per le stigmate, i miracoli sono prodotti da forze che giacciono nel profondo della mente umana, e che sono latenti in tutti gli esseri umani in varia intensità; piuttosto che invocare una causa soprannaturale; non è un caso che molti portatori di stigmate,inclusi Padre Pio e Therese Neumann erano anche noti per le loro capacità “Paranormali”. Dato che la liquefazione del sangue implica un alterazione fisica della materia, la “Psicocinesi” (PK) è sicuramente la più probabile spiegazione, come pure per alcuni aspetti delle stigmate : provocare la rottura di piccoli capillari sottocutanei e produrre una sanguinazione superficiale rientra ampiamente nelle capacità biologiche del corpo, ma solo la Psicocinesi può giustificare la rapida apparizione di grandi ferite. Flussi di sangue che sfidano la gravità e altro ci lasciano perplessi ; la nostra attuale visione del mondo non ci fornisce un contesto entro il quale comprendere la Psicocinesi; Bohm ritiene che considerare l’Universo Olografico ci può fornire il contesto adeguato; ( ulteriore spiegazione la daremo a proposito dell’effetto Maharishi nel paragrafo. 86 a proposito dell’Entanglement da parte di gruppi di meditazione nei riguardi dell’ambiente sociale). .Sarebbe comunque il risultato di una sorta di “Risonanza di significati” nonlocale, simile alla interconnessione nonlocale che permette a due particelle di essere indivisibili e di comunicare istantaneamente il loro stato (come nell’ EPR), addirittura una specie di super nonlocalità ancora più complessa, in ogni caso un palese esempio ulteriore di ENTANGLEMENT fra Mente e Materia. Un altro ricercatore le cui idee sulla psicocinesi sono simili a quelle di Bohm, ma che è andato oltre , è Robert Jahn, professore di scienze aerospaziali; fondatore del laboratorio Princeton Engineering Anomalies Research (PEAR) nel 1979; da allora gli studiosi del PEAR hanno raccolto più dati e prove di chiunque altro sull’esistenza della Psicocinesi. Per moltissimi anni effettuarono esperimenti nei quali dei volontari esercitavano un effetto di psicocinesi su processi microscopici e su oggetti materiali di comune 140 grandezza materiale; inoltre fu verificata anche tra gli stessi fenomeni di psicocinesi la tendenza che hanno alcune persone ad influenzare negativamente avvenimenti e provocare il cattivo funzionamento di apparecchiature. Se le nostre menti sono in grado di espandersi e alterare il movimento di oggetti materiali o il funzionamento di una macchina, quale strana alchimia può spiegare una simile capacità?Al PEAR ritengono che, dato che tutti i processi fisici possiedono una dualità onda/particella, non sia assurdo supporre che la stessa cosa valga per la COSCIENZA : sotto forma di particella la coscienza sarebbe localizzata nelle nostre teste, ma nel suo aspetto ondulatorio potrebbe dar luogo ad effetti a distanza nonlocali, ipotizzati da Bohm, proprio l’ENTANGLEMENT quindi è il meccanismo responsabile di questa interazione e interconnessione fra la MENTE di un gruppo di persone e il mondo fisico della MATERIA. Si ritiene che la realtà stessa sia l’effetto dell’interconnessione fra questi duplici aspetti ondulatori e corpuscolari, e in ogni caso la coscienza e il mondo materiale non possono assolutamente essere rappresentati come entità a sé stanti; quindi viene proposta l’ipotesi che la psicocinesi coinvolga di fatto uno scambio di informazioni tra la coscienza e la realtà fisica, uno scambio che andrebbe considerato non tanto come un flusso tra “Mentale” e “Materiale” , quanto come una RISONANZA fra i due; un volontario, negli esperimenti condotti,descrisse questa risonanza come uno stato di immersione nel processo e una progressiva perdita di consapevolezza del suo IO isolato. Gli effetti pscocinetici sono creati dal fervore e dalla fede di tutti i presenti,spiegando così l’insolito vigore delle manifestazioni, confermando la tesi che i poteri psichici collettivi sono di gran lunga maggiori che quelli individuali (un enorme interferenza ‘costruttiva’). La visione Olografica della realtà dà una chiave di comprensione di tutto questo; Bohm crede che coscienza e materia siano solo aspetti differenti della medesima realtà , che ha le proprie origini nell’Ordine Implicato non manifesto; alcuni ricercatori suggeriscono che la coscienza sia in grado di fare molto di più che creare qualche mutamento psicocinetico nel mondo materiale. Ad esempio Grof ritiene che certi stati di coscienza non ordinari possano fare da tramite fra l’esperienza diretta dell’ordine implicato, e l’intervento in esso; sarebbe così possibile “modificare” eventi nel mondo fenomenico influenzando la loro matrice generativa; vedremo come è ipotizzabile modificare il futuro ed il passato !!! ( sono stati fatti ‘esperimenti’ ad hoc, e ci sono supporti teorici nella fisica quantistica). La mente potrebbe essere in grado di estendersi e riprogrammare il proiettore del film cosmico che ha in primo luogo creato oggetti materiali, potrebbe alterare e rimodellare il mondo materiale in maniere ben più incredibili perfino di quelle che la psicocinesi comporta. La coscienza può mediare direttamente con l’Ordine Implicato, tramite attività che si originano ad un livello fondamentale della stessa struttura della realtà, e 141 coinvolgerebbe processi che creano in primo luogo sia l’universo fisico che le leggi fisiche che lo governano. Secondo l’idea olografica i fenomeni sono un programma del computer cosmico, un programma che è stato ripetuto tante volte da diventare un abitudine della natura; la materia è anch’essa una sorta di abitudine e continua a rinascere dall’ordine implicato, proprio come la forma di una fontana viene ricreata dal flusso costante dell’acqua che le dà la forma. Le leggi della fisica NON sono scolpite nella roccia, ma sono più come i gorghi di Shainberg, gorghi di forze d’inerzia talmente vaste da essere fissate nell’olomovimento quanto le nostre abitudini e le nostre convinzioni che sosteniamo profondamente sono fissate nei nostri pensieri. L’idea di Grof è che siano necessari “stati di coscienza non ordinari”,alterati, per attuare simili cambiamenti nell’ordine implicato, come pure una profonda fede e uno zelo religioso; diventa sempre più chiaro che : più le nostre credenze sono profonde e cariche di emozione, maggiori sono i cambiamenti che possiamo creare sia nei nostri corpi che nella realtà stessa. Potremmo domandarci quindi che ruolo gioca la coscienza nella creazione della realtà quotidiana; Pribram ritiene che esistano un gran numero di realtà potenziali e che la coscienza abbia una certa libertà nello scegliere quale tra queste si manifesti. Watson è più audace : non ha dubbi sul fatto che la realtà sia frutto essenzialmente dell’immaginazione. Gordon Globus, professore alla University of California, pensa che la teoria olografica sia corretta nella sua asserzione che la mente costruisce realtà concrete dalla materia grezza dell’ordine implicato; egli ritiene che la vasta gamma di realtà che sperimentiamo in varie circostanze,tra cui i sogni, indicano che vi è un numero infinito di REALTA’ POTENZIALI celate nell’ordine implicato; inoltre poiché i meccanismi olografici usati dal cervello per costruire la realtà quotidiana sono gli stessi che esso usa per costruire i nostri sogni e le realtà che sperimentiamo durante gli stati di coscienza non ordinaria, egli ritiene che tutti e tre i tipi di realtà siano fondamentalmente la stessa cosa (la diversa manifestazione di un’unica Realtà). Jahn e la Dunne credono che abbiamo già superato il concetto di strutture passive dell’universo, e che siamo nel dominio nel quale l’interazione della coscienza con l’ambiente si verifica su scala talmente primaria che stiamo davvero creando la realtà in tutte le definizioni ragionevoli del termine. ------------------------------------------ 142 c)- POPP : Entanglement Quantistico fra proteine e cellule FRIFZ ALBERT POPP, un biofisico teorico, nel 1970 , all’Università di Marburg in Germania, insegnava in Radiologia l’interazione delle radiazioni elettromagnetiche con i sistemi biologici; tra le altre cose aveva scoperto che una sostanza come il “benzo a pirene” ha una proprietà ottica stravagante : assorbe la luce ma poi la riemette ad una frequenza completamente diversa, come se fosse una sostanza rimescolatrice della frequenza biologica. Proprio come Edgar Michell, egli era tanto un filosofo quanto uno scienziato; fin da ragazzino aveva cercato di capire il senso del mondo, di trovare qualche soluzione generale che avrebbe potuto applicare a tutto nella sua vita; aveva programmato di studiare filosofia fino a quando un professore lo aveva persuaso che la FISICA poteva essere un territorio più fertile, se voleva trovare una soluzione unica che contenesse la chiave della vita. Ben presto divenne famoso per le sue ricerche, e tra le altre cose ipotizzò che il nostro corpo in qualche modo produce una debole luce di una lunghezza d’onda di 380 nanometri; a seguito di questo aveva cercato di scoprire una cura contro il cancro, validamente aiutato da un eccellente fisico sperimentale, Bernhard Ruth, che mise a punto apparati sofisticati e specifici per le sue ricerche. Nel 1976 verificarono che delle piantine emettevano luce sotto forma di fotoni di una densità sorprendentemente alta, ed erano i più “coerenti” di qualsiasi cosa avesse mai visto prima. Nella fisica dei quanti, “coerenza quantistica” indica che le particelle subatomiche sono capaci di cooperare; queste onde o particelle non solo si conoscono, ma sono anche concatenate da bande di campi elettromagnetici comuni, in modo che possano COMUNICARE TRA DI LORO , sono come una moltitudine di diapason che iniziano a risuonare tutti insieme; quando le onde entrano in fase, o SINCRONIA, iniziano ad agire come un'unica onda gigante e come un’unica particella gigante; molti degli strani effetti quantistici che si vedono in una singola onda si applicano all’INSIEME, se qualcosa viene fatto a una di loro, avrà effetto sulle altre : LA COERENZA STABILISCE COMUNICAZIONE; infatti la ‘’Coerenza’’ è il requisito principale perché avvenga l’ENTANGLEMENT. La cosa ancora più sbalorditiva era che Popp stava assistendo al più alto livello di ordine quantistico, o coerenza, possibile in un sistema vivente, mentre prima era stata osservata soltanto in sostanze materiali come i superfluidi e i semiconduttori; pertanto Popp iniziò a pensare alla luce e al fatto che quando mangiamo cibi vegetali,deve accadere che assumiamo i fotoni e li immagazziniamo, ma questi sono ENERGIA che diventa la forza traente per tutte le molecole del corpo : i fotoni stimolano i processi del corpo come un direttore d’orchestra che avvia ogni 143 singolo strumento nel sonoro collettivo, a frequenze diverse essi compiono funzioni diverse. Popp scoprì , attraverso la sperimentazione, che le molecole nelle cellule rispondono a determinate frequenze, e che una serie di vibrazioni provenienti dai fotoni causa una varietà di frequenze in altre molecole del corpo; queste EMISSIONI BIOFOTONICHE possono fornire un sistema di comunicazione perfetto per trasferire l’informazione a molte cellule attraverso l’organismo; e comunque la domanda più importante rimaneva : da dove provengono le “emissioni biofotoniche”? Dopo alcuni esperimenti specifici scoprì che il DNA è capace di emettere un ampio spettro di frequenze e che alcune di queste sembrano legate a determinate funzioni; se il DNA avesse immagazzinato questa luce, emetterebbe naturalmente più luce una volta ‘sdipanato’ : il DNA deve essere il diapason fondamentale nel nostro corpo, colpisce una determinata frequenza e altre particolari molecole lo seguono. Realizzò che era del tutto possibile che si fosse casualmente imbattuto nell’anello mancante della corrente teoria del DNA e che questo,forse, avrebbe potuto spiegare il più grande miracolo della biologia umana : i metodi attraverso i quali una sola cellula si trasforma in una persona completamente formata,in tutte le sue complesse funzioni !!! (vedi Lipton : il pensiero influenza il DNA ) Indubbiamente le proteine giocano un ruolo fondamentale nelle funzioni del corpo, dove i Darwinisti vengono meno però, è nello spiegare esattamente come il DNA SAPPIA QUANDO ORCHESTRARE CIO’, e anche come possano queste sostanze chimiche, che si scontrano tutte ciecamente l’una con l’altra, operare in maniera simultanea ? La sincronizzazione deve essere veramente una cosa pregevolissima di precisione, in quanto se soltanto uno dei milioni di processi chimici fosse minimamente sbagliato nel tempo, il corpo umano salterebbe in aria. Allora qual è il meccanismo che permette di sincronizzare le attività dei geni individuali e permette alle cellule di eseguire ordini all’unisono ? Qual è il processo chimico che permette a determinate cellule di svilupparsi in una mano piuttosto che in un piede ? E se tutti questi processi fossero dovuti semplicemente allo scontro chimico fra le molecole, come può tutto ciò funzionare abbastanza rapidamente da rendere conto dei comportamenti coerenti che gli esseri viventi mostrano in ogni istante della loro vita ? Tutto ciò richiede un ingegnoso METODO DI COMUNICAZIONE fra le cellule( proprio l’Entanglement quantistico tra proteine e cellule) in uno stadio molto primitivo dello sviluppo embrionale, e lo stesso sofisticato metodo in ogni momento delle nostre vite. Altrimenti come si spiega che alcuni tipi di cellule SANNO immediatamente usare un informazione genetica differente per comportarsi in maniera diversa dalle altre, quindi alcuni geni SANNO che è il loro turno per entrare in gioco, e in qualche modo SANNO quante cellule di ogni tipo diverso devono essere prodotte nel posto giusto ? Inoltre ogni cellula deve essere 144 capace di conoscere le cellule vicine, per comprendere come ACCORDARSI allo schema complessivo : DEVE ESISTERE UNA ENTITA’ NEL NOSTRO ORGANISMO MENTE/CORPO/SPIRITO CHE COORDINA E ORGANIZZA TUTTO !!! Sheldrake ha compiuto un passo da gigante con la sua teoria dei CAMPI MORFICI , ciononostante “non” spiega la fisica relativa a come tutto ciò possa essere possibile, o come tutti questi Campi possano conservare tutte queste informazioni….semplicemente perché non è un fisico ! Nelle emissioni biofotoniche Popp credeva di aver trovato una risposta alla domanda sulla morfogenesi così come sulla coordinazione e sulla comunicazione delle cellule, che può accadere solo in un Sistema Olistico con un orchestratore centrale; egli dimostrò con i suoi esperimenti che queste deboli emissioni di luce sono sufficienti ad orchestrare il corpo, e queste comunicazioni accadrebbero a livello quantistico. Molti altri scienziati fecero dei lavori in concomitanza e in seguito ai risultati di Popp, tutti sono concordi nel ritenere che le radiazioni di luce siano responsabili nel “sincronizzare” le cellule e nel mandare le istruzioni dei cromosomi in ogni parte del corpo; Frolich introduce l’idea che un qualche tipo di vibrazione collettiva sia responsabile del fatto che le proteine COOPERINO le une con le altre. Tutto questo portò Popp a pensare alle emissioni di fotoni come a una specie di correzione delle fluttuazioni del Campo del Punto Zero da parte di un sistema vivente; è un atto compensativo per ottenere una sorta di equilibrio di Energia. Iniziò a considerare il fatto che il sistema di comunicazione del corpo potesse essere una complessa RETE DI RISONANZA di frequenze; dopo ulteriori esperimenti su organismi della stessa specie si rese conto che le emissioni di fotoni hanno uno scopo “esterno” al corpo : le onde di risonanza non vengono usate semplicemente per ‘comunicare’ nel corpo, ma anche fra i diversi esseri viventi che hanno un continuo scambio di fotoni emessi e assorbiti. Egli realizzò che questo scambio di fotoni potrebbe svelare il segreto di alcuni degli enigmi più persistenti nel regno animale : come i banchi di pesci o gli stormi di uccelli riescono a creare una COORDINAZIONE ISTANTANEA E PERFETTA, evidentemente devono “comunicare” tra loro in un modo Non locale, non verbale, a velocità superiore a quella della luce; sarebbero questi fotoni che modificano e attingono al Campo del Punto Zero. Non ebbe mai dubbi sul fatto che tutta la biologia fosse guidata dai processi quantistici che lui aveva osservato e che rimandavano inequivocabilmente all’universo Olografico del Campo ipotizzato da Pribram e Bohm e che tutto fosse possibile grazie a ‘’interconnessioni’’ NON LOCALI QUINDI A FENOMENI direttamente descritti dall’ ENTANGLEMENT Quantistico. ( Lipton studia e dimostra proprio questo). 145 4 - Entanglement mente/corpo : le stimmate e il corpo ologafico Considerate la gamma fenomenale di capacità guaritrici che sono state osservate, è chiaro che vi sono molte vie di interazione fra la mente e il corpo che ancora non comprendiamo; l ‘ accesso a livelli psichici molto profondi, livelli normalmente non raggiunti attraverso le normali attività della coscienza, è ancora sconosciuto, si fanno ipotesi sempre nel campo dell’idea olografica; vi sono prove considerevoli che la “fede” e non l’intervento divino siano la causa principale di alcune guarigioni miracolose. Uno dei miracoli cristiani che sembra essere generato dal potere della mente è quello delle “stigmate” , la maggioranza degli studiosi della Chiesa convengono che San Francesco fu la prima persona a manifestare spontaneamente le ferite della crocefissione, ma dopo la sua morte vi sono stati centinaia di altri individui con le stigmate; tutti hanno qualcosa in comune, tutti hanno avuto alle mani ed ai piedi ferite negli stessi punti in cui Cristo in croce viene rappresentato. Ma c’è un particolare : i romani sapevano benissimo che i chiodi piantati nelle mani non possono assolutamente reggere il peso di un uomo; e i resti di scheletri del tempo di Gesù Cristo mostrano chiaramente che alle mani non vi sono segni di buchi da chiodi; allora come si spiega ? perché tutti credono che i chiodi debbano passare attraverso le mani? La risposta è semplice : perché quello è il modo nel quale le ferite sono state dipinte dagli artisti prima dell’epoca di San Francesco. Vi fu un caso di stigmate di una donna italiana,Gemma Galgani, che morì nel 1903 : le ferite di Gemma specchiavano con precisione le stigmate del “suo” crocifisso preferito; per questo,ed altri motivi, si ritiene che le stigmate siano un prodotto essenzialmente dell’autosuggestione, cioè sono prodotti delle menti stesse degli individui coinvolti; inoltre è stato riscontrato che la maggioranza di essi sono affetti da “isterismo” , fatto che dà ulteriori indicazioni che le stigmate sono l’effetto collaterale di una psiche volatile e anormalmente emotiva, e non necessariamente il prodotto di un illuminato; come pure possono essere create dalla mente durante periodi di intensa meditazione. Se le stigmate sono un prodotto dell’autosuggestione, la portata del controllo che la mente possiede sul corpo olografico necessita di ulteriori spiegazioni; il modello olografico ha risvegliato l’interesse di alcuni ricercatori negli anni 80 in Unione Sovietica, ed essi ritengono che le capacità di elaborazione delle frequenze del cervello potrebbe spiegare in se stesse e per se stesse la natura olografica delle immagini e dei pensieri della mente umana, purchè sia provato che il cervello proietta un’immagine al di fuori di sé. 146 Questa prova fu fornita da Santa Veronica Giuliani : durante i suoi ultimi anni di vita, si convinse che i simboli della passione – una corona di spine, tre chiodi, una croce ed una spada -- si fossero impressi sul suo cuore; ne disegnò le immagini e annotò dove erano localizzati; dopo la sua morte un’autopsia rivelò che i simboli erano davvero impressi sul suo cuore, esattamente come li aveva disegnati; i due dottori che eseguirono l’autopsia firmarono una dichiarazione giurata che ne attestava la scoperta. Questi ed altri fenomeni si sono verificati ripetutamente e sono stati autenticati : sono tutti esempi di “espulsione di strutture psicofisiche al di fuori del cervello” : il cervello proietta (GRAZIE A MECCANISMI DI ENTANGLEMENT) immagini al di fuori di sé e le imprime nella morbida argilla del “Corpo Olografico”. Il dottor Michael Grosso ha studiato a fondo di persona le stigmate di Padre Pio e dichiara che : << una delle possibili spiegazioni nel tentativo di analizzare le stigmate di Padre Pio è rappresentata dal fatto che egli aveva la capacità di trasformare simbolicamente la realtà materiale; il livello di coscienza al quale operava gli permetteva di trasformare la realtà materiale alla luce di alcune idee simboliche; ad esempio identificandosi con le ferite della crocefissione di Gesù, il suo corpo divenne “permeabile” a quei simboli psichici, assumendo gradualmente la loro forma in una trasformazione della materia del suo corpo che riproducesse esattamente la idea simbolica che conosceva della crocefissione, che come San Francesco era dovuta unicamente ai dipinti degli artisti dei secoli successivi ad alcuni anni prima dell’epoca del Santo >> . Così sembra che attraverso l’uso di immagini, il cervello possa dire al corpo cosa fare, incluso dirgli di creare immagini nuove; immagini che creano immagini; tale è la natura mente/corpo in un “Universo Olografico” .I vari meccanismi usati dalla mente per controllare il corpo sono determinanti per comprendere la relazione fra il mondo mentale e quello materiale, ma non sono gli unici aspetti , in quest’area sembra affacciarsi ogni giorno nuove scoperte affascinanti e straordinarie. Questi e altri fenomeni sembrano indicarci che la MENTE stessa sarebbe una specie di ‘’trasmettitore NON LOCALE’’ che provoca e produce connessioni tra le varie ‘menti’ e il corpo o la materia, e questo è proprio quello che accade nell’ ENTANGLEMENT tra particelle o fotoni, cioè sono stati attivati meccanismi di entanglement mente/corpo olografico.Ad esempio in un recente congresso di psiconeuroimmunologia,finora il massimo sforzo di sintesi Olistica fatto in Occidente per ribaltare l’approccio riduzionistico, Candace Pert , primario di biochimica cerebrale al National Institute of Mental Heath, annunciò che le cellule immunitarie possiedono recettori di neuropeptidi : questi sono molecole che il cervello usa per comunicare “telegrammi cerebrali” , sono come apparati ricevitori telegrafici; la novità è che si pensava fossero SOLO nel cervello, invece sono presenti anche nelle cellule del sistema immunitario; il che implica il fatto che questo NON è separato dal cervello ma ne è un estensione; in seguito i 147 neuropeptidi sono stati trovati in altre parti del corpo, costringendo la Pert ad ammettere di non sapere più dove il cervello finisce e dove iniziano gli altri organi.Questo è un brillante esempio di come l’esasperata divisione e frammentazione dell’uomo in medicina ha portato a studiare il corpo umano in parti separate e creando le super specializzazioni si è arrivati al punto che ci si sbalordisce quando si trovano “relazioni” fra le parti , ed il miracolo è che qualcuno si è deciso a cercarle, perché solo in quest’ottica si trovano, e stiamo ancora parlando soltanto di corpo ! Non stiamo parlando di interconnessione mente/corpo. Noi invece procediamo in questo viaggio in cui l’uomo è interconnesso con tutte le cose dell’ Universo; la Scienza sta appena iniziando,grazie a pionieri coraggiosi, a compiere incursioni anche in territori sconosciuti; ma sappiamo che Cristoforo Colombo era solo e non fu creduto sino a quando toccò Terra. In questa introduzione due messaggi appaiono forti e fecondi di nuove scoperte : secondo il modello olografico , la mente/corpo non è in grado di distinguere completamente la differenza fra gli ologrammi neurali che il cervello usa per “sperimentare” la realtà e quelli che evoca quando “immagina” la stessa realtà.Entrambi hanno uno straordinario effetto sull’organismo umano, un effetto talmente potente da modulare il sistema immunitario, annientare gli effetti di droghe pesanti, guarire ferite, sciogliere tumori,interferire nel nostro programma genetico e rifoggiare il nostro corpo in modi che sfidano le leggi ortodosse conosciute. Questo allora è il primo messaggio : ciascuno di noi possiede le capacità di intervenire sulla propria salute fisica e mentale, ed ha le potenzialità per compiere quelle azioni che noi pensiamo essere esclusiva di taumaturghi, yogi, guaritori con ogni mezzo; dovremmo sforzarci di conoscere ancora di più e meglio le nostre QUALITA’ . Il secondo messaggio è che gli elementi che sono impegnati a formare questi ologrammi neurali sono molti e sottili; essi includono le immagini sulle quali meditiamo, le nostre speranze e le nostre paure, i nostri pregiudizi inconsci, le nostre credenze individuali e culturali e la nostra fede sia nei valori spirituali sia nel progresso tecnologico. Esistono altri fattori coinvolti,altrettanto importanti,in cui dobbiamo acquistare consapevolezza e padronanza : in un universo Olografico nel quale le cose sono così sottilmente interconnesse, abbiamo ragione di credere che ciascun effetto abbia molteplici cause; ciascun collegamento è un nuovo punto di partenza di un'altra dozzina di essi poiché, come ben riassume Walt Whitman, << UNA VASTA SIMILITUDINE CONGIUNGE TUTTO >> . 148 5 - ENTANGLEMENT SPAZIO TEMPORALI a) SCHWARZ . Entanglement nel passato Olografico: la Retrocognizione Le prime conoscenze su questo fenomeno si hanno intorno al 1935, un polacco nato in Russia di nome Stefan Ossowiecki , riusciva ad “evocare” la visione del passato maneggiando un frammento di piede umano pietrificato; di volta in volta egli identificava oggetti correttamente, descrivendo la loro età, la cultura che li aveva prodotti e i luoghi geografici dove erano stati trovati; mentre “guardava nel passato” Ossowiecki muoveva gli occhi in tutte le direzioni come se le cose che stava descrivendo possedessero una effettiva presenza fisica; egli poteva vedere la vegetazione, la gente e le abitazioni nelle quali viveva; diede centinaia di queste dimostrazioni che furono accuratamente studiate e controllate dal prof. Poniatowski dell’Università di Varsavia. Un secondo studio venne fatto alcuni anni dopo da Norman Emerson , un professore di Antropologia presso l’Università di Toronto; la sua ricerca era imperniata su un semplice camionista,Gorge McMullen, che come Poniatowski aveva la capacità di “psicometrizzare” oggetti e di usarli per “sintonizzarsi” su scene del passato e descriverle in tutti i particolari. La “Retrocognizione” è una capacità che hanno alcuni individui di “spostare” il centro della propria attenzione e guardare letteralmente indietro nel passato; questa abilità è stata confermata ripetutamente da molti ricercatori in numerosi esperimenti condotti nell’ Università di Utrecht e in Sud Africa; si ritiene che questo fenomeno non soltanto sia “reale” , ma che col tempo provocherà un cambiamento nella realtà scientifica profondo come quelli che provocarono Copernico e Darwin. Stephan Schwarrz , membro del MIT , afferma che “l’ archeologia metapsichica” è già una realtà consolidata; egli sostiene che questo nuovo approccio ha fatto molto per dimostrare che la struttura di spazio e tempo, così fondamentale per la grande Visione Materialistica del mondo, non è affatto un costrutto assoluto, come la quasi totalità degli scienziati crede ! Ancora una volta l’idea Olografica suggerisce che i due individui non fossero straordinariamente gli unici ad avere queste abilità, ma che questo talento sia latente in tutti noi, in varia misura e potenziale; è possibile spiegare il modo nel quale il passato è riposto nell’Ordine Implicato; invece che svanire nel nulla la teoria olografica suggerisce che il passato resta come “registrato” nell’ Ologramma Cosmico e che vi si può nuovamente “accedere” , in opportune condizioni. 149 Analogamente olografica è la natura non-locale di questa capacità; i sensitivi sono capaci di accedere al passato di un particolare sito archeologico, poiché sfruttano il meccanismo dell’ ENTANGLEMENT con il passato Olografico, sia quando vi si trovano che quando ne sono lontani migliaia di chilometri; in altre parole la registrazione del passato non sembra essere archiviata in alcun luogo specifico, ma, come l’informazione in un ologramma, è nonlocale ed è possibile accedervi da qualunque punto dello spazio-tempo con l’ENTANGLEMENT; l’aspetto nonlocale del fenomeno è ulteriormente sottolineato dal fatto che alcuni sensitivi non hanno neppure bisogno di ricorrere alla psicometria per sintonizzarsi col passato, ma semplicemente rilassandosi ed entrando in uno stato di meditazione profonda. E’ interessante notare che molti individui retrocognitivi possono vedere anche il campo energetico umano, in particolare McMullen poteva diagnosticare lo stato di salute di una persona osservandone il campo energetico, ovvero l’Aura; questo suggerisce che la retrocognizione sia collegata forse all’abilità di vedere gli aspetti più sottili e in termini di vibrazioni della realtà . In altre parole, il passato potrebbe essere “codificato” nel dominio delle frequenze di Pribram, e sarebbe solo una porzione delle configurazioni di interferenza cosmica che la maggior parte di noi esclude e sulle quali solo pochi riescono a “SINTONIZZARSI” (GRAZIE ALL’ ENTANGLEMENT) ed a convertire in immagini simili ad ologrammi; provocatoriamente Pribram afferma : << forse nello stato olografico -- nel dominio delle frequenze -- quattromila anni fa è domani ! >> . L’idea che il passato sia registrato olograficamente nel cosmo e che possa essere occasionalmente colto dalla mente umana e trasformato in ologrammi può anche spiegare perlomeno alcune apparizioni di spiriti (fantasmi del passato) , molte di queste sembrano poco più che ologrammi, registrazioni tridimensionali di una persona o di una scena del passato; come se questi siano l’anima o lo spirito dell’individuo deceduto che hanno lasciato impronte più marcate nella registrazione olografica. Sebbene la cupa intensità di simili eventi e altri ancora dia loro un maggior rilievo nel paesaggio olografico, non dobbiamo dimenticare che anche tutte le gioie della razza umana sono contenute nella scintillante registrazione olografica del passato; essa è in sostanza una biblioteca del passato, di tutto ciò che è stato, e imparare ad attingere a questo strabiliante e infinito tesoro potrebbe espandere la nostra conoscenza sia di noi stessi che dell’Universo in modi che non abbiamo ancora osato sognare; è praticamente inesauribile tutto ciò che una comprensione maggiormente olografica del tempo può offrire. 150 b) – TARG e PUTHOFF . Entanglement nel futuro Olografico : la Precognizione Per quanto sconcertante l’avere accesso all’intero passato possa essere, perde d’importanza di fronte al fatto che anche il futuro sia accessibile nell’Ologramma cosmico; eppure esiste un’enorme quantità di prove che confermano che almeno alcuni degli eventi futuri siano visibili altrettanto facilmente di quelli passati; questo è stato dimostrato in centinaia di studi a partire dagli anni Trenta. Negli anni Settanta sono notevoli gli esperimenti del fisico Helmuth Schmidt; come pure i lavori di Montague Ullman hanno dimostrato prove convincenti del fatto che è anche possibile ottenere accurate informazioni “precognitive” dai sogni; nei loro esperimenti sulla visione a distanza Puthoff e Targ trovarono che alcuni soggetti di ricerca erano anche in grado di descrivere i luoghi , distanti, che gli sperimentatori avrebbero visitato in futuro, prima ancora che venissero scelti. Le scoperte di Puthoff e Targ circa la visione “precognitiva” a distanza sono state confermate in numerosi laboratori di tutto il mondo, incluso il laboratorio di Jahn e Dunne . Com.e si spiegano questi fenomeni? : sia Puthoff che Targ ritengono che l’interconnessione quantistica nonlocale ( L ‘ ENTANGLEMENT nel Futuro Olografico) permette alla mente di accedere all’Ordine Implicato di Bohm : durante una precognizione a distanza la mente sembra accedere ad una sorta di “minestra olografica” o un campo di realtà in cui tutti i punti sono infinitamente interconnessi , cioè ENTANGLED non solo nello spazio ma anche nel tempo. La natura Olografica di molte esperienze precognitive fornisce ulteriore prova che la capacità di prevedere il futuro è un fenomeno Olografico; come con la retrocognizione i sensitivi riferiscono che l’informazione precognitiva appare loro spesso sotto forma di immagini tridimensionali. Anche le parole usate dai sensitivi per descrivere le loro esperienze sono simili a quelle di Bohm; uno di essi,ad esempio, descrive così la chiaroveggenza precognitiva : << una sensazione intensamente acuta dello svolgersi di alcuni aspetti della vita, ed essendo il tempo indiviso e intero , si percepisce l’oggetto o l’evento nelle sue fasi passate, presenti e future in successioni bruscamente rapide, e in entrambe le direzioni >> . L’asserzione di Bohm che ogni Coscienza umana ha la propria fonte nell’Ordine Implicato sottintende che tutti possediamo l’abilità di accedere al futuro, ed anche questo è sostenuto da prove; indagini condotte da Louise Rhine rivelarono che le precognizioni si verificano più frequentemente di qualunque altro tipo di esperienza paranormale. 151 Che la nostra “sofisticata” comprensione della realtà sia responsabile della nostra incapacità sia di cogliere che di utilizzare la vera natura della nostra relazione con il tempo è evidente nel fatto che le Culture primitive hanno quasi sempre un migliore risultato nei test di ESP rispetto alle cosiddette Culture civilizzate. La tendenza delle precognizioni a verificarsi nei sogni è dovuta al fatto che la prossimità della mente inconscia al regno atemporale dell’Ordine Implicato potrebbe anch’essa giocare un ruolo : poiché il nostro IO che sogna è ad un livello psichico più profondo di quello conscio -- ed è perciò più vicino all’Oceano primordiale nel quale presente,passato e futuro diventano una sola cosa -- può essergli più facile accedere ad informazioni riguardo il futuro. Non dovrebbe sorprenderci il fatto che qualunque altro metodo per accedere all’inconscio possa produrre informazioni precognitive; ad esempio molti studi hanno confermato che l’Ipnosi ha un effetto di accrescimento dell’ ESP ; sono stati registrati moltissimi esperimenti di precognizione sotto ipnosi. La possibilità di conoscere il proprio futuro solleva problemi delicatissimi : il futuro è “congelato” e completamente predeterminato, o è possibile cambiarlo ? Se il futuro è un Ologramma di cui ogni dettaglio è già fissato, significa che non abbiamo libero arbitrio, che siamo soltanto pupazzi del destino, che si muovono stupidamente in un copione che è già stato scritto, per sempre e immutabile. Fortunatamente NON è così : la letteratura è colma di esempi di persone che sono state in grado di usare le loro visioni precognitive del futuro per evitare disastri e azioni negative di ogni genere. Questo suggerisce fortemente che il futuro NON è predeterminato, ma plasmabile, è può essere cambiato; ma ora abbiamo un altro problema : se il futuro è ancora in uno stato “fluido” come può esistere e non esistere allo stesso tempo ? Loye fornisce una possibile risposta : egli crede che la realtà sia un gigantesco Ologramma, e che in esso passato, presente e futuro siano davvero fissi, almeno fino ad un certo punto; il problema è che questo NON è il solo Ologramma ! Vi sono molte di queste entità Olografiche che fluttuano nelle acque prive di tempo e di spazio dell’Ordine Implicato, scontrandosi e nuotando l’una intorno all’altra come tante amebe; queste entità olografiche potrebbero anche essere visualizzate come mondi paralleli, Universi paralleli (Oggi vedremo che queste sono più che ipotesi fantascientifiche). Quindi il futuro di un qualsiasi universo olografico è predeterminato, e quando una persona ha una visione precognitiva del futuro, si sta di fatto SINTONIZZANDO soltanto col futuro di quel particolare ologramma; ma come amebe, questi ologrammi occasionalmente si inghiottiscono e si travolgono anche reciprocamente, fondendosi e biforcandosi come dense gocce protoplasmatiche di Energia che in effetti sono; a volte questi impatti ci fanno sobbalzare e sono responsabili delle premonizioni che di volta in volta ci travolgono; e quando agiamo in seguito ad una premonizione e sembriamo alterare il futuro, quello che 152 stiamo facendo in realtà è SALTARE DA UN OLOGRAMMA AD UN ALTRO ; Loye definisce questi balzi intra olografici proprio “Olobalzi” e ritiene che siano ciò che ci fornisce la vera capacità sia dell’intuito che della libertà. Bohm ricapitola la medesima situazione in maniera leggermente diversa : << Quando le persone sognano incidenti e non prendono l’aereo o la nave, non è il futuro che vedono, è soltanto qualcosa nel presente che è implicato e si sta muovendo verso la creazione di quel futuro; in effetti , il futuro che hanno visto differiva dall’effettivo futuro, perché loro stessi lo hanno ALTERATO ; perciò penso sia maggiormente plausibile dire che , se questi fenomeni esistono, esiste un’anticipazione del futuro nell’Ordine Implicato nel presente, le loro ombre vengono proiettate nel profondo dell’Ordine Implicato >> . Le descrizioni di Bohm e Loye sembrano essere due modi diversi di esprimere la stessa cosa : una visione del futuro come un Ologramma, che è abbastanza sostanziale da essere percepito, ma abbastanza malleabile da essere suscettibile al cambiamento. L’opinione di Loye che vi sono molti futuri olografici e che scegliamo quali eventi si manifesteranno e quali no balzando da un ologramma ad un altro, comporta un'altra implicazione : scegliere un futuro olografico piuttosto che un altro è essenzialmente lo stesso che “creare” il futuro; come abbiamo visto, vi sono molte dimostrazioni del fatto che la coscienza gioca un ruolo significativo nel CREARE il qui e adesso; ma se la Mente può vagare al di là dei confini del presente e occasionalmente incedere nel vago paesaggio del futuro, abbiamo parte, NOI, anche nella creazione degli eventi futuri ? In altre parole, le stravaganze della vita sono davvero “Casuali” , o giochiamo letteralmente un ruolo determinante nello scolpire il nostro destino? Sorprendentemente, esistono prove avvincenti che la seconda possibilità sia più corretta della prima, come descriveremo ampiamente in seguito. c) – WHITTON e WEISS . Entanglement nelle vite precedenti : la Reincarnazione La reincarnazione è un soggetto difficile, poiché a suo riguardo sono state presentate così tante sciocchezze che molte persone la rifiutano a priori; il dottor Joel Whitton della University of Toronto , silenziosamente e senza clamore ha raccolto studi e prove significative circa la reincarnazione. La spinta principale della ricerca sull’ipnosi regressiva di Whitton si basa su un fatto semplice e sorprendente : quando gli individui sono in stato di ipnosi, spesso 153 ricordano ciò che sembrano essere memorie di esistenze precedenti; il fenomeno è riconosciuto su ampia scala, perfino dagli scettici. E’ possibile che la nostra mente inconscia non sia consapevole soltanto della falsariga del nostro destino, ma effettivamente ci guidi verso il suo compimento ? La ricerca di Whitton non è la sola dimostrazione che questo possa essere lo stato delle cose. William Cox suggerisce che è possibile che noi tutti inconsciamente conosciamo in anticipo il futuro e prendiamo decisioni basate sull’informazione che si riesce ad attingere nell’Universo Olografico. Un altro ricercatore che ha esposto le prove del fatto che il nostro inconscio ha una maggiore influenza nelle nostre vite passate, di quanto non crediamo, è il dottor Ian Stevenson , presso la Virginia University , che oltre all’uso della ipnosi si basa su interviste di bambini che hanno spontaneamente ricordato ciò che sembrano essere esistenze precedenti. Generalmente i bambini sono in età fra i due e i quattro anni, quando iniziano a parlare della loro <<altra vita>> , e spesso ricordano dozzine di particolari e persino informazioni segrete come il luogo dove nascosero denaro prima di morire, e in casi che coinvolgono assassinio, a volte chi li uccise. Come Whitton, Stevenson ha raccolto un enorme quantità di dati che suggeriscono l’ipotesi della reincarnazione, e finora ha pubblicato sei volumi sulle sue scoperte, ed ha trovato anch’egli prove del fatto che l’inconscio gioca un ruolo ben più grande nella nostra struttura psicofisica e nel nostro destino di quanto non abbiamo sospettato finora. Egli ha portato alla luce un fenomeno che non era emerso nello studio di Whitton, una scoperta che fornisce una dimostrazione ancora più determinante del potere della mente inconscia nello scolpire e influenzare le circostanze della nostra vita; egli ha riscontrato che la precedente reincarnazione di una persona sembra poter influenzare la forma stessa e la struttura del suo attuale corpo fisico; ha scoperto anche casi nei quali caratteristiche facciali particolari, deformità del piede e altre caratteristiche sono state trasferite da una vita a quella successiva; tra questi i più numerosi sono trasferimenti di lesioni fisiche come cicatrici e macchie sulla pelle. Stevenson ha raccolto centinaia di casi di questo tipo e sta attualmente compilando uno studio in quattro volumi sul fenomeno; in alcuni casi è riuscito ad ottenere perfino rapporti ospedalieri e autopsia della persona deceduta per dimostrare che quelle lesioni non erano soltanto avvenute, ma erano nel punto esatto della macchia sulla pelle o della deformità attuale. Egli suggerisce l’esistenza di qualche corpo intermedio non-fisico che funge da trasmettitore di questi attributi fra una vita e quella successiva. Quanto ipotizzato da Stevenson echeggia l’asserzione di Tiller che il campo energetico umano è una “Dima Olografica” che guida la forma e la struttura del corpo fisico; in altre parole, è una sorta di mappa tridimensionale intorno alla quale 154 il corpo fisico prende forma; in modo analogo le sue scoperte circa le macchie sulla pelle, aggiungono ulteriore sostegno all’idea che siamo in fondo soltanto immagini, costrutti olografici, creati dal pensiero. Egli ha fatto notare che sebbene la sua ricerca suggerisca che siamo i creatori delle nostre vite e, fino a un certo punto dei nostri corpi, la nostra partecipazione in questo processo è tanto passiva da essere quasi involontaria; in queste scelte sembrano essere coinvolti strati profondi della psiche, strati che sono molto più in contatto con l’Ordine Implicato di Bohm; o come dice : << è probabile che livelli di attività mentale molto più profondi di quelli che governano i nostri sensi e le nostre attività quotidiane regolino e governino questi processi inconsci su vite precedenti , che sono possibili grazie all’ ENTANGLEMENT fra la dimensione attuale e dimensioni in altre VITE precedenti >>. Per quanto le conclusioni di Stevenson possano sembrare non ortodosse la sua reputazione di attento e approfondito ricercatore gli ha guadagnato stima in aree improbabili. Il prestigioso Journal of the American Medical Association afferma che egli ha : << raccolto con coscienza ed obbiettività una serie dettagliata di casi, nei quali le prove a favore della reincarnazione sarebbero difficili da comprendere in qualsiasi altra chiave…. Egli ha registrato una così gran quantità di dati che non possono essere ignorati. >> Brian Weiss , del Mount Sinai Medical Center, nell’ 88 ha pubblicato quasi un trattato sulla ipnosi regressiva come mezzo per ottenere informazioni sulle vite passate,Molte vite molti maestri, fornendo ancora centinaia di testimonianze. Se una persona muore senza avere completato tutti gli apprendimenti che le è necessario acquisire, il suo corpo spirituale ritorna e rinasce in un altro corpo fisico. Gli sciamani Kahuna chiamano questo aspetto invisibile aumakua o <<io superiore >> ; e credono che sia la parte inconscia della persona a essere in grado di vedere parti del futuro che sono cristallizzate , o fisse; come pure è la parte di noi responsabile del nostro destino : essi credevano che i pensieri fossero cose e fossero composti di una sostanza energetica sottile che definiscono kinomea , o “materia corporea indistinta” .Quindi le nostre speranze, paure, progetti, preoccupazioni, sensi di colpa, sogni e immaginazioni non svaniscono dopo aver lasciato la nostra mente, ma sono trasformati sotto forma di pensieri, e anche questi diventano delle false righe sulle quali l’IO superiore tesse il nostro futuro. La maggior parte delle persone non è responsabile dei propri pensieri, dicevano i Kahuna, e bombarda costantemente il proprio Io superiore con un misto incontrollato di progetti, desideri e paure; questo confonde l’Io superiore per cui la vita di queste persone sembra casuale e incontrollata. Si narra di Kahuna potenti, che in aperta comunicazione con il proprio Io superiore, fossero in grado di aiutare le persone a ricreare il proprio futuro, a insegnar loro come pensare alla loro vita e come visualizzare in termini concreti cosa 155 desideravano avvenisse loro, per imparare a controllare consciamente gli eventi che si verificavano nella loro vita e saper costruire meglio il futuro. Inoltre si narra ancora che essi erano capaci di scolpire e ridare forma alla sostanza corporea indistinta, e di conseguenza al corpo fisico, e che questo fosse il modo nel quale venivano compiute le guarigioni miracolose; tutto questo per la straordinaria capacità di essere in sintonia con il proprio IO superiore. Paramahansa Yogananda consigliava alle persone di visualizzare il futuro che desideravano avere e di caricarlo con “l’energia della concentrazione” ; nelle sue parole : << la corretta visualizzazione per mezzo dell’esercizio di concentrazione e forza di volontà ci permette di materializzare i pensieri, non solo come sogni o visioni nel regno della mente, ma anche come esperienze nel regno materiale >>. Lo psicologo Chet Snow ha studiato a fondo il fenomeno della reincarnazione , ed in particolare usava la tecnica della ipnosi di gruppo, per far regredire nel tempo le persone e porre loro una serie di determinate domande svariatissime; egli si rivolge al modello Olografico, e come Loye, crede che queste scoperte significhino che vi sono parecchi potenziali futuri, od Oloversi, in formazione nelle nebbie del Fato che si vanno addensando.Ma, come altri ricercatori delle vite passate, ritiene che noi creiamo il nostro destino, sia individualmente che collettivamente, e quindi, abbiamo comunque sempre un barlume dei vari futuri potenziali che la razza umana sta creando per sé stessa collettivamente; pertanto dovremmo impiegare il tempo credendo in un futuro positivo e visualizzandolo in tutti i modi. Il futuro potrebbe non essere l’unica cosa che possa essere modellata e modificata dal pensiero umano, Helmut Schmidt e Marilyn Schlitz nel 1988 annunciarono che parecchi esperimenti da loro condotti rivelavano che la mente potrebbe essere in grado di alterare anche il “passato” : i soggetti dei test furono incaricati di aumentare “psicocineticamente” durante l’ascolto di cassette preregistrate, la durata dei suoni piacevoli e di diminuire quella del rumore; quando furono fatti i controlli con le sequenze originali fu osservato un effettivo cambiamento nelle due durate; sembrò che i soggetti fossero psicocineticamente retrocessi nel tempo e avessero avuto un effetto sul processo di “randomizzazione” dal quale le cassette preregistrate erano state create ( ovvero avevano agito su un processo casuale passato, modificandolo con l’intenzione, cioè solo con la forza della mente).fu osservato in successivi esperimenti che i soggetti che praticavano la meditazione esercitavano un “effetto psicocinetico retroattivo” maggiore degli altri, il che suggeriva di nuovo come il contatto con l’inconscio è la chiave per accedere alle porzioni della psiche che strutturano la realtà; e ovvio che chi si esercita nella meditazione si evolve e sviluppa la capacità di sintonizzarsi su livelli e piani di realtà sempre più alti in cui le frequenze in gioco sono più elevate. 156 L’idea che noi possiamo alterare psicocineticamente eventi che sono già avvenuti è una nozione sconvolgente poiché siamo programmati così profondamente a credere che il passato sia congelato come fosse una farfalla sottovetro che è difficile per noi immaginare diversamente. Ma in un Universo Olografico, un universo nel quale il tempo è un “Illusione” e la realtà non è nulla più che un immagine creata dalla nostra mente, è una possibilità alla quale dovremmo abituarci; sono numerosi i casi accertati di persone che letteralmente camminarono effettivamente a ritroso nel passato, quindi non solo una visione retrocognitiva del passato ma addirittura l’esperienza strabiliante di ESSERE TRASPORTATI, MATERIALMENTE, INDIETRO NEL TEMPO. E’ possibile che il confine fra il presente e il passato sia tanto inconsistente da permetterci, in alcune circostanze, di fare una passeggiata nel passato con altrettanta facilità con la quale possiamo passeggiare per un giardino ? Al momento, semplicemente non sappiamo, ma in un mondo meno composto da oggetti solidi che viaggiano nel tempo e nello spazio e più da Ologrammi di Energia trasparenti, sostenuti da processi che sono almeno parzialmente dovuti alla Coscienza umana, eventi di questo tipo potrebbero essere meno impossibili di quanto non appaiano. Le prove sin qui esposte suggeriscono che siamo ancora bambini, quando si tratta di comprendere la vera natura del tempo; e come bambini sospesi sulla soglia dell’età adulta, dovremmo accantonare le nostre paure e accettare il modo in cui il mondo veramente è; poiché in un Universo Olografico, un Universo nel quale tutte le cose sono soltanto scintillii trasparenti di energia, ciò che deve cambiare è ben più che la nostra comprensione del tempo; esistono ancora altri BAGLIORI che attraverseranno il nostro paesaggio, ABISSI ancora più profondi da sondare, VETTE molto più alte di quelle mai raggiunte, ancora da scalare. 157 6 - ENTANGLEMENT COLLETTIVI a) – NELSON : Entanglement fra Eventi emotivi/Coscienza collettiva Le capacità PSI sono una dote percettiva specifica dell’individuo, oppure succede che occasionalmente le “nostre menti” penetrano dentro una “Realtà Olistica” che è qualcosa di molto più grande e che trascende l’individuo ? Potrebbe trattarsi di una specie di ‘network non-locale’ fatto di cervelli/menti risultante in una vera e propria “mente collettiva”. Un modo per testare una possibilità del genere consiste nell’utilizzare un R.E.G. e verificare se esso sia in grado di “reagire” ad EMOZIONI GLOBALI , in modo tale da poter dimostrare in maniera sintomatica una interconnessione (ENTANGLEMENT) tra “la coscienza Collettiva” e gli “EVENTI” che avvengono nel mondo causale della materia. Si tratterebbe a tutti gli effetti di una specie di “sincronicità Collettiva” dove la “Coscienza Globale” si trova in uno stato di “Bio-entanglement” , con eventi pregni di forte contenuto “EMOZIONALE” Già dalla metà degli anni 90 Roger Nelson ha di fatto iniziato questi esperimenti con risultati molto interessanti. Si può pensare alla presenza di “menti coerenti” tra loro in grado di infondere nell’ambiente un “campo d’ordine” in cui Mente e Materia sono tra loro legati (Entangled). Tutto questo può accadere quando gli individui sono particolarmente coinvolti “emotivamente” a livello della coscienza.Rapportando tutto all’intera collettività mondiale noteremo che, studiando i risultati del R.E.G. adoperato da Jahn e Schmidt, sembra esistere davvero un indizio di COSCIENZA COLLETTIVA : quello che avviene in generale è l’improvvisa manifestazione di un CAMPO DI COSCIENZA , ovvero l’improvvisa manifestazione (Attivazione) della cosiddetta “NOOSFERA”(Theillard de Chardin) che testimonia il fenomeno del BIO-ENTANGLEMENT con eventi a forte contenuto ‘’emotivo’’.Dean Radin e collaboratori hanno dimostrato che culture di ‘astrociti’ tendono a crescere più in fretta quando sono esposte a “intenzioni di guarigione” : se queste vengono praticate con continuità in uno stesso luogo, questo viene trasformato in un reale luogo di guarigione, per un meccanismo di ENTANGLEMENT fra il luogo e l’intenzione positiva. Radin ha poi misurato la “Coerenza Globale” con il REG in casi di eventi che attiravano l’ attenzione estremamente focalizzata di un pubblico : seminari, rituali religiosi, festival, 158 concerti rock etc.. .I suoi studi hanno dimostrato che molteplici menti che mantengono lo stesso pensiero, intensamente sentito e condiviso,inducono una sorta di deviazione dalla norma sull’apparecchiatura del REG. Roger Nelson era rimasto affascinato dalla possibilità di una COSCIENZA GLOBALE COLLETTIVA, dal 1997 al 2006 decise di piazzare REG in tutto il mondo, e di confrontare i loro esiti con i periodi in cui si erano verificati degli eventi generali di massimo impatto emotivo . Entro l’anno 2006 aveva studiato DUECENTOCINQUE EVENTI DA PRIMA PAGINA, COMPRESA LA MORTE DELLA PRINCIPESSA DIANA e gli eventi dell’ 11 Settembre; quando Nelson analizzò l’equivalente di nove anni di dati cominciò ad emergere uno schema : quando le persone reagivano con grande gioia od orrore ad un evento di importanza cruciale, le macchine sembravano reagire a loro volta; inoltre , il grado di ‘’ordine’’ nelle emissioni delle macchine sembrava ‘corrispondere’ all’intensità emozionale degli eventi in questione, particolarmente quelli tragici, quanto maggiore era l’orrore tanto più grande l’ordine, cioè il coinvolgimento ‘emotivo’ provocava maggiori deviazioni dalla norma sull’apparecchiatura ( le percentuali si spostano maggiormente dalla norma statistica ) ; stando ai REG la ‘’mente mondiale’’ aveva reagito con un orrore globale coerente. Nelson concentrò gli studi dal 2001 al 2006 su eventi conseguenti l’11 Settembre e dopo aver analizzato 566 distinti sondaggi della popolarità del presidente Bush scoprì che i picchi nelle variazioni seguivano a grossi cambiamenti dell’opinione pubblica di qualunque tipo , sia in favore che contrari al presidente; la forte EMOZIONE , tanto positiva che negativa, anche rispetto alle decisioni presidenziali sembrava produrre deviazioni nella apparecchiatura del REG. Una mente di gruppo sembra avere un effetto psicocinetico su qualsiasi processo microfisico casuale, anche quando questo non è focalizzato sull’apparecchiatura stessa; è decisamente molto importante il contenuto emozionale e il grado di focalizzazione derivante da un ‘’pensiero collettivo’’ , l’effetto prodotto è naturalmente ‘’maggiore’’ che quello ottenuto da una sola persona; basta considerare che il pensiero ‘’condiviso’’ equivale all’interferenza ‘’COSTRUTTIVA’’ di migliaia o milioni di pensieri sotto forma di onde della stessa frequenza e perfettamente in FASE , PER CUI IL RISULTATO TOTALE è UNA SOMMA DI AMPIEZZA ENORME. Sembra una banalità : ma se 2 elettroni sono in Entanglement e si scambiano informazioni ; se due gemelli sono in Entanglement e si scambiano informazioni sensazioni ed emozioni , perché mai la mente globale di un gruppo di persone che condivide lo stesso ‘’intento emotivo’’ non dovrebbe entrare in ENTANGLEMENT ? e provocare modifiche nel mondo fisico 159 b) –CHOUINARD collettiva/Ambiente : ENTANGLEMENT Mente Esperimenti molto originali e dettagliati sui “CAMPI di COSCIENZA” sono stati effettuati dal fisico statunitense Edmund Chouinard; questo ricercatore voleva verificare se uno stato di “COERENZA MENTALE” tra gruppi di persone sia in grado di “influire SULL’ AMBIENTE” in maniera marcatamente più palese che non nel caso del REG, questa volta non era ‘’attenzione focalizzata’’ , ma era invio di un INTENZIONE DI GRUPPO PER INFLUENZARE IL MONDO FISICO , MATERIALE. Egli ha addestrato gruppi di persone a creare particolari “Onde di Pensiero” basate su un pensiero CONDIVISO, che a fasi alternate poteva essere o positivo o negativo.La fase successiva consisteva nel “misurare” con i suoi strumenti qualunque “FLUTTUAZIONE” che si fosse verificata nel Campo Geomagnetico locale, oppure variazioni meccaniche o fotometriche di oggetti vari, insomma un Entanglement fra la Mente Collettiva e l’ambiente circostante; né più né meno di quanto la mente collettiva dei fedeli di S.Gennaro creava col pensiero condiviso e unico la liquefazione del sangue, QUESTA VOLTA, RISPETTO AL CASO PRECEDENTE VI è << l’ intenzione a provocare un cambiamento >> nello stato fisico del pianeta, invece che sul sangue ‘’raggrumato’’. I risultati hanno mostrato che il campo geomagnetico sembra “mutare” quando vengono prodotti pensieri altamente COERENTI e CONDIVISI, provenienti da gruppi di persone che si trovano anche a grandissima distanza dal punto in cui si trovano gli strumenti di rivelazione; così viene estesa la proprietà che sembrava limitata all’ambiente circostante, invece la connessione è chiaramente NONLOCALE .L’intenzione di un gruppo di persone si va ad imprimere nel Campo Geomagnetico, al punto che esso funzionerebbe come LEGANTE dell’umanità con l’intero pianeta.Il Campo funzionerebbe come veicolo di ENTANGLEMENT Mente Collettiva/Ambiente o territorio, per il trasferimento istantaneo di informazione ( INTENZIONE DI CAMBIAMENTO ) da un campo di coscienza ad un altro altrettanto percettivo. ------------------------------EFFETTO MAHARISHI : dal 1976 in poi sono stati effettuati moltissimi studi sociologici che hanno sempre dimostrato che in tutte le comunità statunitensi in cui vi era oltre l’ 1% di persone dedite alla Meditazione Trascendentale , si aveva un calo sensibile della criminalità, degli incidenti stradali, e di molti altri aspetti sociologici negativi; contemporaneamente si aveva un miglioramento della qualità della vita. Siamo in presenza ancora di trasmissione di intenzioni positive” 160 “INDOTTE DALLA MEDITAZIONE; l’ipotesi di spiegazione è sempre l’Entanglement Mente Collettiva/Ambiente nell’Universo Olografico di Bohm e Pribram. Nel corso di diversi decenni, l’organizzazione di MT ha effettuato più di 500 studi sulla meditazione di gruppo, allo scopo di dimostrare se ci fosse un effetto di risonanza sulla riduzione del conflitto e della sofferenza. Maharishi sosteneva che quando un gruppo di meditatori era abbastanza grande, le loro meditazioni collettive provocavano una ‘’superradianza’’ , allo stesso modo di come in fisica si descrive la luce coerente del Laser; durante la MT le menti di tutti i meditatori si sintonizzano sulla stessa frequenza coerente e questa inizia ad ‘’ordinare’’ le frequenze disordinate all’intorno. Gli studi di MT sostenevano di dimostrare effetti derivanti da due tipi di meditazione : la prima era ‘’indiretta’’ , semplice conseguenza della meditazione di una certa percentuale della popolazione, nella quale NON c’era stata alcuna INTENZIONE di provocare un cambiamento(che era invece comunque avvenuto); la seconda risultava dall’ INTENZIONE deliberata con lo scopo preciso di INFLUENZARE una situazione determinata, e questo richiedeva esperienza e focalizzazione; infatti dei meditatori esperti si ponevano come obbiettivo una particolare area e vi DIRIGEVANO la loro meditazione, quindi vi era un invio o trasmissione di una INTENZIONE DI GRUPPO allo scopo di risolvere i conflitti e diminuire il tasso di violenza in quell’area. La teoria di Maharishi poggia interamente sulla premessa che la meditazione abbia un ‘’EFFETTO SOGLIA’’ : SOLO SE più dell’’1% della popolazione di una certa area pratica la MT allora i conflitti di ogni tipo diminuiscono, che si tratti di del tasso di omicidi, di altri crimini, di abuso di droga, persino di incidenti dovuti al traffico; ventidue studi hanno verificato l’impatto positivo dell’effetto Maharishi sui livelli del crimine; l’effetto soglia si può mettere in parallelo con il fenomeno studiato da Sheldrake nell’esperimento ‘’ della centesima scimmia’’. Non furono fatte ipotesi scientifiche se non la riflessione che << una forza al fuori della comprensione della scienza ortodossa di possa essere all’opera >>. (*) Grossolaneamente ed erroneamente si parla di ‘’massa critica’’, che è la prova della ‘IGNORANZA DI MASSA’’ !!! N.B.Nel capitolo successivo, facendo riferimento al contesto di Pribram e Bohm, ho dato una ipotesi di spiegazione che naturalmente coinvolge tutta la storia del fenomeno dell’ Entanglement.Inoltre sono riportati studi sperimentali effettuati sull’invio di INTENZIONI DI GUARIGIONE, da parte di un GRUPPO di persone per INFLUENZARE il mondo fisico della materia tramite ‘preghiera’ e pratiche di Meditazione Trascendentale. 161 PARTE TERZA GUARIGIONI A MEDICINA INTEGRALE DISTANZA E << Stiamo iniziando a vedere l’intero Universo come un reticolo ‘’Olograficamente organicamente intrecciato’’ di Energia e Informazioni, completo e autoreferenziale su ogni scala della sua esistenza, vivo, intelligente e con uno ‘’scopo’’ ben definito e manifesto : la Divinità in tutte le cose. Noi e tutte le cose dell’Universo siamo ‘’Non-localmente’’ connessi gli uni agli altri e con tutte le altre cose, ENTANGLEMENT, in modi che sono liberi dalle limitazioni spaziotemporali finora note, quindi noi abbiamo un fine ben preciso : tendere alla PERFEZIONE DIVINA >> 162 1- INTRODUZIONE Ribadisco l’auspicata ‘’SINERGIA’’ tra Fisica e Medicina; alla base di questa sinergia non c’è soltanto una, ormai acclarata, affermazione della ‘’Tecnologia di Risonanza’’ e le già illustrate prospettive Biofisiche della Realtà Quanto-meccanica aperta dalla ‘’Fisica Quantistica’’. Vi è in questo momento nel Mondo un nutritissimo movimento di scienziati e semplici ricercatori, alla ‘frontiera delle frontiere’ , che lavorano in questa direzione da molto tempo, sulla base di profonde intuizioni di alcuni ‘precursori’’ come Bohm, Pribram, Jung, Sheldrake, Grof, Wilber, Brennan, Laszlo, Penrose, che già da TRENTA ANNI hanno tracciato la strada della ‘rivoluzione radicale’, di questo nuovo quarto paradigma, che coinvolge tutte le discipline in una ‘’armoniosa interconnessione’’ , proficua e ricchissima di risultati, che ,in forza di rigorosi esperimenti Scientifici, hanno già dimostrato come la medicina ‘allopatica’’ di tutti i giorni e di tutti i medici, debba necessariamente essere INTEGRATA da tutte le varie ‘’terapie alternative’ nel tempo affermate in forza della tradizione millenaria e di ‘’pratiche’’ dimostrazioni inequivocabili. Io descriverò in questa terza parte, come l’approccio della ‘’Medicina Integrale di Wilber’’ sia ancor più ‘ampio’ . includendo i risultati della Epigenetica di Lipton, le ricerche sul ruolo delle emozioni di Candace Pert, la scoperta della ‘’memoria dell’acqua’’ di Masaru Emoto, ma soprattutto poiché tiene conto di tutto lo ‘’spettro della Coscienza’’, delle problematiche dell’ Essere Umano; verso una autentica GUARIGIONE totalizzante ed una proiezione futura basata sulla ‘’Autoguarigione’’ e sulla ‘’Guarigione a distanza’’ nella nuova visione delle terapie ‘’Bioenergetiche’’. Ma la conclusione , tratta dal libro di V. Chiarappa, sintetizza e conclude il mio pensiero ed il mio messaggio : la formazione di un ESSERE COMPLETO, che sia riconciliato con la Natura e non debba fare uso….di Medicine !!! 163 2 -- RADIONICA La Radionica è una metodologia che si avvale di strumenti e di specifici apparecchi che effettuano ‘diagnosi’ e ‘terapia’ a distanza della patologia sotto l’aspetto ‘’Energetico’’ , basandosi su principi della fisica quantistica. Oggi le ipotesi più accreditate sono derivate da studi sull’Universo Olografico e dei meccanismi di Entanglement. Una attuale prospettiva della Radionica è ‘’arricchita’’ dalle ultimissime ricerche con ‘’esperimenti’’ effettuati da scienziati alla frontiera delle frontiere; questi esperimenti stanno indagando in molteplici campi che sono stati descritti ampiamente nelle parti Quarta e Quinta. Queste definizioni sono state fatte e dedotte da me estrapolando la lettura del libro di Radionica di Alessandra Previdi, esaustivo di tutta la evoluzione cronologica del contesto di cui la Radionica si è via via occupata; naturalmente nelle fasi iniziali vi era molto poco di tutto quanto adesso si fregia. Secondo una definizione di George de la Warr (progenitore illustre) : << La Radionica è la scienza che studia l’azione della Mente sulla Materia e l’unione di tutte le cose >> ; molto velleitaria e non rispondente ai canoni scientifici oggi universalmente accettati; infatti dalla storia stessa della Radionica si può evincere come sia stato un susseguirsi di studiosi, guaritori, medici e quant’altro che nella maggioranza dei casi NON STUDIAVANO un bel nulla , ma si limitavano ad applicare fantomatiche pratiche al limite della medicina tradizionale, il cui unico supporto era il responso pratico, cioè la guarigione ( oggi sappiamo benissimo da quanti e quali fattori dipende una guarigione), senza alcun minimo accenno mai ai principi secondo i quali tutta la Radionica si basava. Va dato atto a tutto il movimento che gravita sulla Radionica e che ha iniziato con le pratiche di ‘’Radioestesia’’ di essere stati promotori e antesignani dell’approccio basato sul riequilibrio ‘’Energetico’’ dell’organismo umano, e quindi di essere da tempo nel campo che ‘’oggi’’ delimitiamo delle <<Energie Sottili>> , ma in modo molto grossolano e superficiale. Lo specchio di quanto ho detto finora è riflesso in maniera lampante nell’articolo di Tony Scofield sulla Radionica disponibile in Internet : una accozzaglia di ipotesi, congetture, affermazioni gratuite, condite da malafede, ignoranza crassa di fisica quantistica (che invece sfoggia spudoratamente) contraddizioni e qualche raro ‘lume’ di ragione, insufficiente assolutamente a rappresentare la Radionica. Invece il libro della Previdi (fondatrice della Società Italiana di Radionica) è un capolavoro di ricerca storiografica e una ricostruzione accurata dell’evoluzione del movimento che lei stessa presiede; io farò una brevissima escursione sui personaggi 164 che mi hanno attratto e affascinato per i loro studi e le applicazioni basate e sull’intuito e sulle qualità innate ma anche spesso sullo studio sistematico. RUTH DROWN : agli inizi del 900 era già antesignana e precorritrice, tanto da affermare << Tutti siamo immersi in un grande ‘’campo’’ di Energia … e siamo ‘connessi’ l’uno con l’altro >> , incredibile ! 80 anni prima di Bohm. Fu considerata la fautrice della ‘’Radionica mistica’’ , ma già adoperava anche concetti scientifici pertinenti come vibrazioni, interferenza, risonanza e altri che le permisero , grazie ad esperimenti , di inventare la ‘fotografia radionica’ ; nei suoi studi si può benissimo identificare la nascita della ‘’Biorisonanza’’ , infine aveva una considerevole conoscenza dei ‘’piani profondi’’ della coscienza; GRAZIE per tutto questo. CONIUGI DE LA WARR Furono i precursori della Psicosomatica e della ‘guarigione a distanza’ , per la quale utilizzavano un ‘’testimone’’ del paziente (capello, sangue, fotografia, ecc..) come tramite; utilizzarono strumenti radionici per trovare rimedi adatti a numerose malattie; si basavano sul principio che il trattamento del ‘’testimone’’ produce effetti misurabili sulla persona. Furono tra i primi ad indagare sull’ancora affascinante mistero dell’interazione Mente/Materia e sulla alterazione della materia stessa da parte del ‘’pensiero’’, veramente straordinario!!! Una frase di Gorge de la Warr si può benissimo attribuirla a David Bohm : << C’è una sola fonte di Energia, che sostiene la Vita e il progresso in un Universo Ordinato >> , anche a loro un GRAZIE meritatissimo. MALCM RAE Nasce nel 1913 in Inghilterra ed è dotato di una mente straordinariamente acuta e razionale, nonché di un notevole ‘senso pratico’; fece ricerche sul senso radioestetico, che attribuiva a qualità degli esseri umani come estensione dei normali sensi ordinari; si dedicò a studi sulla ‘geometria sacra’ per cercare le leggi nascoste dell’armonia e della Vita , e sulla matematica come linguaggio rigoroso e preciso per eccellenza, in cui era anche particolarmente versato. Capì appieno il messaggio che gli antichi saggi orientali mandavano : i numeri le forme e i simboli sono aspetti della Mente Divina ed è possibile ‘’attingere’’ (oggi io dico ‘‘accedere’’) e ricevere in questo modo informazioni da questo ‘’campo mentale’’ per espandere la propria coscienza ed evolversi !!! GRAZIE ancora. 165 DAVID TANSLEY E’ una pietra miliare in quanto è il primo che introduce nella terapia radionica l’analisi dei ‘’chakra’’ , quindi focalizza l’attenzione sull’aspetto squisitamente ‘’energetico’’ dell’uomo e le relazioni con le patologie e quindi la guarigione. Fece rimarcare il fatto che gli strumenti non sono necessari, ma è la forza della MENTE che genera l’energia necessaria. Faceva ricorso ad una ipotetica seconda ‘’dimensione’’ nella quale non c’era separazione tra il presente, il passato ed il futuro e quindi tra vite passate e vite future; questa dimensione ipotizzata richiama il Campo del Punto Zero in fisica quantistica; pertanto ha messo l’accento più sugli aspetti ‘’spirituali’’ della Radionica , che su quelli pragmatici; infine lascia una eredità che si ricollega direttamente alle terapie ‘Olistiche’’ attuali , in grado di guarire la complessità delle patologie dell’uomo. GRAZIE ANCHE A LUI. B.BHATTACHARYYA Questo medico indiano sviluppa il suo sistema radionico basato sulla antica metafisica dell’India, che indicò come ‘’teleterapia’’ , volendo rimarcare la guarigione a distanza; fu un precursore degli studi di F.Popp e di Gariaev con un intuizione anticipatrice notevole. Sviluppò gli studi omeopatici, completati dalla ‘’cromoterapia’’ di cui ne faceva una versione spirituale e mistica. SAHNI Un altro medico indiano che si concentrò sull’invio a distanza delle medicine omeopatiche, secondo una tecnica originale che faceva riferimento alle energie ‘’vibrazionali’’ , con le quali studiò e applicò specialmente gli effetti terapeutici a distanza delle piante. Studia le basi scientifiche della trasmissione a distanza delle medicine , facendo riferimento all’effetto ‘Raman’ , noto ai fisici, in cui si sfrutta l’intera gamma dello spettro delle onde elettromagnetiche inviate su ‘testimoni’ del paziente. Infine fu uno dei primi che sperimentò l’effetto dell’invio di intenzioni di guarigione tramite ‘’preghiere’’, anche se non conosceva assolutamente i meccanismi che adesso sono conseguenti la ricerca avanzata in fisica quantistica, ma basandosi sulla convinzione che è l’AMORE di DIO , quindi l’Universo intero che guarisce attraverso tutti i ‘’tramite’’ possibili. GRAZIE INFINITE. 166 3 -- Medicina Sistemica e Olistica Devo assolutamente fare un omaggio a Fritjof Capra che, nel 1982, scriveva nel suo ‘’Turning Point’’ un mirabile capitolo di Medicina Olistica e ‘’Sistemica’’, un documento preziosissimo, che dopo quasi trenta anni è ancora ‘’futuro’’ ( se pensiamo allo standard dei medici quotidiani ). Con meraviglia ogni volta che lo rileggo trovo che c’è già TUTTO , in embrione sono definite tutte quelle concezioni che ‘’Oggi’’ fanno parte del panorama variegato della Medicina del terzo millennio; pensate che : Bohm aveva scritto ‘’Wholeness and the Implicated Order’ Pribam aveva scritto ‘’Holographic Memory’’ Jung aveva scritto ‘’La sincronicità come principio di nessi acausali’’ Grof aveva scritto ‘’Psychoterapy : Brain and LSD’’ Wilber aveva scritto ‘’The Spectrum of Consciouness’’ Come è possibile che 30 anni fa un ‘’fisico delle alte energie’’ avesse chiaro in mente una ‘’visione’’ così ampia e TOTALE della Medicina ( tanto che il capitolo viene chiamato proprio ‘’Totalità e Salute’’, con principi e concetti che ritroveremo in tutti) e in nessun libro italiano verrà MAI citato !! Naturalmente la ‘Medicina Sistemica’ fa riferimento alla Visione sistemica della Vita di cui parlo nella prima parte, inoltre Capra scorge ed evidenzia in due tradizioni antiche, una Occidentale ed un’altra Orientale, le progenitrici come ‘’approccio’’ generale; sono in ordine la medicina ‘’Ippocratica’’ e il sistema classico della Medicina Cinese (fa un accenno alla medicina ‘sciamanica’). --- Con Ippocrate si definisce subito il concetto di prevenzione e di terapia, ma soprattutto il fatto che l’uomo conservasse la sua salute nella misura in cui riuscisse a vivere in ‘’saggezza’’; si capì anche che il benessere degli individui era influenzato da fattori ambientali, dalla qualità dell’aria, dell’acqua e del cibo, dalla topografia del territorio e dalle abitudini di vita in generale; la ‘’salute’’ è uno stato di equilibrio di questi fattori. Ippocrate intuì l’importanza dell’ interrelazione fondamentale fra corpo, mente e ambiente. --- Anche la medicina cinese poneva al centro il concetto che l’individuo sano e la società sana sono parti integranti di un grande ordine strutturato, e l’infermità è ‘’disarmonia’’ a livello individuale e sociale; inoltre era interessata più alle ‘’interrelazioni’’ tra le varie parti del corpo piuttosto che alla precisione anatomica e fisiologica; l’infermità non è concepita come l’intrusione di un agente esterno, ma è dovuta a un tipo di cause interne che hanno provocato disarmonia e squilibrio. Il medico cinese è un saggio che sa in che modo tutti gli elementi dell’Universo cooperino per stimolare l’organismo del paziente, nella sua totalità, in modo tale 167 che esso segua la sua propria tendenza ‘’naturale’’ a tornare ad uno stato ‘’equilibrato’’, tutto questo in un processo di interazione continua medico paziente e ambiente. Il singolo organismo, come il Cosmo nella sua totalità, era concepito come in uno stato di ‘fluttuazioni’’ continue, dinamiche, multiple e interdipendenti, i cui modelli erano descritti in funzione del FLUSSO ENERGETICO, attraverso canali esterni ed interni all’organismo umano. In che misura la medicina cinese è ‘’olistica’’ e sistemica, ci domandiamo, e vediamo che lo è stata in due modalità : -- in un senso un po’ ristretto, olismo in medicina significa che l’organismo umano è visto come un sistema vivente i cui componenti sono INTERCONNESSI e interdipendenti. -- in un senso più ampio la concezione olistica riconosce che questo SISTEMA è parte integrante di sistemi ‘maggiori’, cosa che implica che il singolo organismo si trovi in continua ‘interazione’ col suo ambiente fisico e sociale ( oggi noi aggiungiamo col suo spirito, con la sua mente, con le sue emozioni e col suo ambiente naturale). Oggi la moderna teoria dei Sistemi e le implicazioni della fisica moderna, in particolare i principi della Meccanica Quantistica, conducono ad una visione appunto ‘’Sistemica’’ della Medicina , in pieno accordo con le due tradizioni antiche accennate prima. La salute è quindi un’esperienza di benessere risultante da un equilibrio ‘’dinamico’’ , derivante da un modello ‘flessibile’ di continue ‘’FLUTTUAZIONI’’ , che implicano gli aspetti fisici e psicologici dell’organismo ( oltre che quelli mentali, emozionali e spirituali ) e le sue interazioni col suo ambiente naturale e sociale. L’equilibrio naturale degli organismi viventi comprende un bilanciamento ( un equilibrio ‘dinamico’ ) fra le loro tendenze ‘’autoassertive’’ e quelle ‘’integrative’’; per essere sano, un individuo deve quindi preservare la sua ‘autonomia’ individuale, ma al tempo stesso deve essere sempre in grado di ‘’INTEGRARSI ARMONICAMENTE’’ nel sistema in cui vive, quindi nella sua famiglia, nel suo ambiente, nel suo contesto sociale, culturale e professionale; questa sua capacità di ‘’integrazione’’ , che non deve escludere la sua ‘autonoma individualità’, è strettamente connessa alla FLESSIBILITA’ DEL SUO ORGANISMO ; l’infermità è una conseguenza di ‘squilibrio’ e di disarmonia, che spesso è derivante da una mancanza di integrazione a uno o più livelli della vita dell’individuo. N.B. Nel riequilibrio ‘’Energetico’’ ci si dimentica molto spesso di questo riequilibrio fra le tendenze autoassertive individuali e quelle ‘integrative’. 168 -------------------Sono in via di sviluppo un certo numero di modelli e tecniche terapeutiche che vanno ‘’oltre’’ la cornice biomedica ortodossa e sono in accordo con la ‘’visione sistemica’’ della salute; parecchi di questi modelli non ortodossi condividono la convinzione dell’esistenza di ‘’ENERGIE SOTTILI’’ o Energie Vitali o ancora ‘’Bioenergie’’; sono in perfetta analogia con i modelli della medicina cinese; infatti i termini ‘forza vitale’ e ‘’bioenergia’’ sono usati in un senso molto vicino al concetto cinese di ‘’ch’i ‘’, che appunto denota un flusso energetico nell’organismo umano, punto chiave dell’agopuntura. Si ritiene quindi che tra l’organismo e il suo ambiente vi sia uno scambio di Energia e che questo possa essere indotto con le mani o per via ‘psichica’; ancora siamo nel pieno del paradigma cartesiano/newtoniano fondato esclusivamente sulla fisica ‘classica’ ; pertanto vi sono quasi esclusivamente ‘’intuizioni’’ brillanti e anticipatrici del nuovo approccio sistemico che avrà la sua convalida con l’affermazione della Fisica Quantistica; il termine “Energia” veniva usato come una qualche ‘’sostanza’’ che scorre attraverso l’ organismo e può essere trasferita da un organismo all’altro. Oggi sappiamo che l ‘ Energia è una misura di ‘attività’ , sebbene sia ‘’equivalente alla massa’’ secondo Einstein, sembra più opportuno concentrarsi su concetti di fluttuazione,vibrazione, ritmo, sincronia e ‘’risonanza’’, che sono in pieno accordo con la moderna concezione ‘’sistemica’’ ; concetti come ‘’corpi sottili’’ oppure ‘’Energie Sottili’’ dovrebbero essere intesi come metafore per descrivere i modelli dinamici dell’autoorganizzazione dell’organismo umano. Uno degli approcci più interessanti è stato quello della OMEOPATIA , che ha fatto da battistrada a numerose altre tecniche terapeutiche che ad essa fanno riferimento; nella concezione omeopatica l’infermità è una conseguenza di mutamenti in un modello di Energia o forza vitale, che è alla base di ogni fenomeno fisico, emotivo e mentale e che è unico e tipico di ogni individuo; pertanto l’obbiettivo è quello di stimolare e riequilibrare i livelli di Energia originari di una persona. Dopo Hannemann , che è il fondatore, Gorge Vithoulkas è l’esponente di maggior spicco del movimento omeopatico : egli usa l’espressione di ‘’piano dinamico’’ per indicare il livello fondamentale a cui ha origine l’infermità; questo è caratterizzato da un modello di ‘’VIBRAZIONI’’ che è unico per ciascun individuo; stimoli esterni o interni incidono sul ‘ritmo’ delle vibrazioni dell’organismo, e questi mutamenti generano sintomi fisici, emotivi e mentali. I medici omeopatici sostengono di essere in grado di scoprire ‘squilibri’ dell’organismo osservando una varietà di ‘’sintomi sottili’’, che rappresentano la reazione dell’organismo agli squilibri sul piano dinamico; la diagnosi tende a 169 definire un tipo ‘totale’ di sintomi (GESTALT) che rispecchi la personalità del paziente e che sia un riflesso del ‘’modello di vibrazione’’ del paziente stesso. La terapia omeopatica consiste nel far corrispondere all’insieme di sintomi che sono caratteristici del paziente un modello ‘’simile’’ caratteristico del ‘rimedio’; Vithoulkas crede che ad ogni rimedio sia associato un certo ‘’modello vibratorio’’ che ne costituisce l’ ESSENZA stessa : una volta assunto il rimedio, il suo modello di Energia ‘’ENTRA IN RISONANZA’’ col modello di Energia del paziente, inducendo in tal modo il processo di guarigione. Pare che il fenomeno di RISONANZA sia centrale alla terapia omeopatica, ma che cosa esattamente ‘risuoni’ e in che modo si determina questa risonanza NON SI CAPIVA MOLTO BENE. Riflessione : avete visto quanto avevano intuito sia Hanneman che Vithoulkas, in base ad esperienze, intuizioni, appassionate ricerche; quanto siano attuali le loro concezioni, pur non avendo la benché minima idea di quello che andava sviluppando la Scienza moderna e in particolare i fenomeni recenti di fisica quantistica, che nessun medico poteva conoscere e che nemmeno il lungimirante Fritjof Capra accenna, pur facendo nello stesso libro un capitolo sostanzioso di Fisica Moderna, e accennando timidamente alle connessioni Non-Locali di Bohm e all’ Ologramma, ma ancora è troppo presto , troppi studiosi e ricercatori NON vedono al di là dei propri diagrammi e delle proprie equazioni e dei propri ‘’opportunismi accademici’’ ; quando invece era quasi tutto PRONTO, infatti di ENTANGLEMENT se ne parlava intensamente dagli anni Cinquanta !!! Bene ha scritto Laszlo sui limiti degli scienziati accademici. Un altro approccio terapeutico che ha avuto largo seguito è stato quello che fa capo all’antesignano straordinario che è Wilhelm Reich, discepolo di Freud, ma a differenza di questi, si concentrò sui modi e sui meccanismi in cui i disturbi psichici si manifestano ‘’fisicamente’’; ben presto il suo approccio condusse Reich ad un originale concetto di ‘’Bioenergia’’ , che permea e governa l’intero organismo e si manifesta nelle ‘’Emozioni’’ , oltre che nel flusso di fluidi corporei e e di altri movimenti biofisici. Una fra le scoperte chiave di Reich fu che atteggiamenti ed esperienze ‘’EMOTIVE’’ possono dare origine a fenomeni, nell’organismo, che ‘’bloccano’’ il libero flusso di Energia e causano una patologia o infermità; questi blocchi , che Reich chiamò ‘’corazza caratteriale’’, riflettono la nostra personalità e racchiudono elementi chiave della nostra storia emotiva, fissati nella struttura del nostro ‘’corpo fisico’’; naturalmente bisogna saper individuare i blocchi e adoperare una terapia adeguata alla loro rimozione. E’ straordinario quanto sia stato in anticipo Reich, tutte le sue intuizioni sono state il principio di ricerche e terapie oggi consolidate; pensiamo solo alle concezioni di 170 Barbara Brennan e agli studi di Candace Pert sul ruolo delle ‘’emozioni’’; i suoi principi sono in perfetto accordo con la moderna teoria dei sistemi e con la medicina ‘’Energetica’’, purtroppo egli non disponeva del linguaggio e delle conoscenze della attuale biologia sistemica, né dell’Epigenetica di Lipton. Capra, infine , mostra una descrizione delle principali terapie che affrontano l’equilibrio psicosomatico attraverso la ‘mente’ , oggi denominate terapie MENTE/CORPO, che sono sempre all’interno della medicina sistemica e solistica, nelle sue varie sfaccettature (in pieno accordo con quello che sarà il principio fondante della Medicina Integrale di Wilber, par. ); in particolare si sofferma sulla terapia basata sugli effetti della Meditazione Trascendentale, descritta nella parte Quinta, quindi passa al Trining Autogeno, che ne rappresenta la versione ‘’Occidentale’’ e dopo descrive tutte le varianti che fanno riferimento al ‘’Biofeedback’’, oggi notoriamente diffuso in molte tecniche. Per concludere Capra fa un ampia disamina su quello che chiama ‘’Approccio Simonton’’ , rivelatosi uno studio straordinario sul nuovo modo olistico e sistemico di trattare i malati di cancro, che è stato un momento storico nella comprensione della ‘’dinamica’’ basilare dello sviluppo delle cellule cancerogene, come ‘’alternativa’’ a tecnologie invasive, potenti e distruttive sia a livello fisiologico che a livello ‘’mentale’’. Premesso che tutto quanto descritto e analizzato nel paragrafo delle Remissioni spontanee, si può tranquillamente includere nell’approccio Simonton vediamo come viene riportato fedelmente nel 1982 da Capra. Uno degli obbiettivi principali di questa metodologia è quello di rovesciare l’immagine popolare del cancro, che non corrisponde più ai risultati della ricerca moderna; innanzitutto il cancro NON è un invasore forte e potente che colpisce dall’esterno, da cui i malati si sentono aggrediti e pensano di esserne ‘estraniati’; in secondo luogo le cellule cancerose sono deboli e confuse, imperfette e danneggiate, quindi sono un esercito da sconfiggere, ma il cancro deve essere debellato ‘’DALL’ INTERNO’’ . I Simonton sono pervenuti a rendersi conto che cosa causa le cellule cancerose e che cosa provochi l’indebolimento del sistema immunitario : vi è una rete complessa di fattori genetici, biochimici, ambientali, e psicologici interdipendenti, in aggiunta a innumerevoli fattori ‘concomitanti’, tra cui massima importanza hanno gli aspetti ‘mentali’ ed ‘’EMOTIVI’’ della VITA dell’individuo. In collaborazione con Lawrence LeShan essi, in uno studio accurato su migliaia di malati, identificarono le seguenti componenti significative nella storia della loro vita : sentimenti di isolamento, di abbandono e di disperazione durante la giovinezza, assenza di intensi rapporti interpersonali, sentiti come difficili e pericolosi; un forte rapporto che diventa ‘’il centro della vita dell’individuo’’ e in seguito PERDITA di questo rapporto con conseguente stato di disperazione (pensiamo alla perdita del genitore o del coniuge); interiorizzazione della 171 disperazione in misura tale che questi individui non riescono a far conoscere ad altre persone quando si sentono feriti, irritati o ostili. La filosofia che è alla base dell’approccio Simonton consiste nel rendere i pazienti ‘’consapevoli’’ del contesto più ampio possibile della loro infermità, dei processi biologici e psicologici interdipendenti implicati, e come in ogni terapia solistica e sistemica, devono comprendere che l’inizio della guarigione deve partire dal riconoscimento di questi fattori e dalla convinzione che occorre ‘’rovesciare’’ tutto questo per ricondurre l’organismo in uno stato di salute, una vera ‘’Reazione’’ uguale e contraria di tutti i processi psicosomatici. La terapia si rivolge all’Essere umano nella sua ‘totalità’, nel rispetto delle sue unicità, con un approccio multidisciplinare e multidimensionale che implica quindi ‘varie’ strategie di trattamento (in anticipo a quanto descriverà Wilber con la sua medicina Integrale). La tecnica principale si rivolge al rafforzamento del sistema immunitario con un metodo di rilassamento e di immaginazione sviluppato dai Simonton a partire dalle ricerche fatte sulla ‘’Visualizzazione’’ simbolica del paziente, con le conseguenti azioni di retroazione sulla guarigione ( Biofeedback ), infatti evidenziarono che il metodo di ‘Visualizzazione’ è anche un modo eccellente per consentire ai pazienti di ‘’comunicare’’ con il loro ‘Inconscio’. Questa tecnica non è sufficiente, in molti casi gravi, pertanto i Simonton hanno fatto della consulenza psicologica e della psicoterapia gli elementi essenziali del loro metodo : si concentrano sui problemi ‘’emotivi’’ , inserititi nel modello generale della loro vita, che include in generale aspetti sociali, culturali, filosofici, ambientali, familiari e ‘’spirituali’’; la terapia inoltre implica un esame continuo del loro sistema di ‘’credenze’’, sui valori ‘morali’, e sulla loro ‘visione del mondo’; insomma … una medicina INTEGRALE ante litteram !!! Il confronto con la morte che i malati di cancro devono affrontare tocca un problema esistenziale fondamentale che è tipico della condizione umana; questi pazienti sono naturalmente indotti a considerare i loro obiettivi nella vita, le loro ‘’ragioni’’ per vivere ed il loro rapporto con il mondo intero e con l’Universo nella sua totalità; i Simonton non evitano nella loro terapia nessuno di queste problematiche ‘’INTERIORI’’ a ciascun individuo nella sua ‘unicità’’, e proprio per questo il loro approccio ha un valore così esemplare per l’assistenza concepita in modo GLOBALE, 172 4 – VARIE MEDICINE ALTERNATIVE Secondo Candace Pert le medicine alternative, come terapie complementari, possono arricchire la nostra esistenza, consentendoci di viverla in modo più completo e gioso; si possono fare molte divisioni e raggruppamenti, ma uno vale l’altro, noi proponiamo il seguente : a) medicina corpo/mente si basa sul riconoscimento del rapporto esistente fra la mente e il corpo ( oltre che con l’anima e il Cosmo intero), del potenziale innato di guarigione insito nel corpo e del rapporto di alleanza che si stabilisce fra paziente e terapeuta in relazione al raggiungimento della salute completa. --- BIOFEEDBACK Utilizza il controllo delle attività cerebrali, in modo da modificare i processi fisiologici del sistema nervoso autonomo; il paziente ha una visione continua in tempo reale dei suoi parametri fisiologici e con la forza della sua volontà incide nel miglioramento di questi. --- VISUALIZZAZIONE GUIDATA Questa tecnica fa ricorso all’immaginazione creativa per facilitare la diagnosi e promuovere il corretto funzionamento dei processi fisiologici che portano alla autoguarigione ---IPNOTERAPIA Uno stato di trance indotto con l’ipnosi può far superare l’ansia, il dolore e lo stress; è possibile insinuare nell’inconscio suggestioni postipnotiche per prolungare gli effetti risanatori della terapia. ---TERAPIA DELLA MUSICA, DANZA E ARTE Uso delle arti per ristabilire , preservare e migliorare la salute fisica e mentale , sempre tramite un riequilibrio energetico. --- QI GONG Tradizionale pratica cinese di ‘autoguarigione’ che utilizza il movimento, la meditazione e la respirazione controllata per equilibrare l’Energia Vitale del corpo, detta ‘qi’ oppure ‘chi’ , allo scopo di promuovere la salute. 173 b) Terapie Alternative Complementari --- AGOPUNTURA Antichissimo metodo cinese per equilibrare il flusso di Energia Vitale che scorre lungo i meridiani del corpo, usato per alleviare il dolore, potenziare le reazioni immunitarie naturali e curare molti problemi di salute; l’agopuntura consiste nell’inserimento di aghi sottilissimi, a cui segue un breve periodo di profondo riposo, in specifici punti nodali del flusso Energetico Vitale. --- AYURVEDA Antica medicina Indiana, il cui nome significa letteralmente << scienza della Vita >> , fondata sull’armonizzazione di corpo, mente e spirito. --- NATUROPATIA Sistema curativo eclettico, fondato sulle attuali ricerche nel campo della Biochimica, che utilizza una grande varietà di tecniche per restituire al corpo le sue capacità innate di ‘’Autoguarigione’’ ; fa ricorso a terapie ‘’indolori’’ , integratori alimentari e ricette dettate dalla antica saggezza popolare. ---SISTEMI SCIAMANICI Utilizzano conoscenze antichissime, fondate su una varietà di pratiche ‘’Spirituali’’, per guarire il prossimo e favorirne il benessere e il reinserimento nel contesto ambientale, culturale, sociale e familiare in cui aveva mostrato mancanza di ‘’equilibrio’’. ---MACROBIOTICA Un metodo di alimentazione e uno stile di Vita che riconosce l’ordine naturale in tutti gli aspetti della realtà fisica, emotiva, mentale, ecologica e ‘’spirituale’’. c) Terapie Energetiche Olistiche Filosofia terapeutica che considera l’individuo come una ‘’totalità unica’’ , cercando di integrare corpo, mente, emozioni e spirito e incoraggiando l’assunzione della propria responsabilità personale; si utilizzano una vasta gamma di tecniche volte tutte a migliorare la struttura ed il funzionamento del corpo e il ‘’riequilibrio dell’Energia Vitale’’ . ---DIGITOPRESSIONE o SHIATSU 174 Si ricorre alla pressione meccanica per stimolare determinati punti lungo i meridiani dell’agopuntura ( viene chiamata anche ‘’acupressione’’), è particolarmente indicata per dolori cronici posturali. ---BIOENERGETICA ---Kinesiologia applicata ---MIOTERAPIA ---RIFLESSOLOGIA ---REIKI ---CHIROPRATICA ---TERAPIA CRANIOSACRALE ---OSTEOPATIA ---TOCCO TERAPEUTICO d) Terapie Cinesi e Indiane ---MEDITAZIONE --- YOGA (*) Candace Pert, ricercatrice di fisiologia e biofisica presso Washington University : << Provate a sperimentare come può essere incredibilmente reattiva e vigorosa, vitale e piacevole, la condizione naturale di chi NON assume farmaci ! >> 175 5 - MEDICINA SCIAMANICA Shaman è una parola di un popolo siberiano, i tungusi, che ha assonanze con termini indiani e cinesi; designava la ‘’figura chiave’’ delle comunità : medico e psichiatra, artista e poeta, cerimoniere e musicista, assistente sociale e sacerdote, filosofo e scienziato. Ruoli tutti assunti in una figura, nella nostra società parcellizzata e frammentata non avviene più; ma oggi si cerca di ricreare la ‘’totalità’’, per ridare un senso alla nostra Vita, e si esplorano le vie di saggezza orientale e le culture millenarie del sud America. Gli sciamani stessi si sentono ormai responsabili della salute della grande comunità ‘’planetaria’’, oltre che delle proprie piccole genti; si aprono e divulgano,soddisfano la nostra sete spirituale mascherata da curiosità intellettuale; si laureano nelle università moderne per unire i due mondi e salvarli entrambi. Ricercatori, medici, terapisti, etnobotanici, etnologi, etnopsichiatri moderni, per parte loro cercano di capire, comprendere, salvare e trasmettere le conoscenze tradizionali degli ‘sciamani’’. Gli sciamani autentici sono biblioteche, università e templi viventi, le cui ‘’scoperte’’ sono ormai confermate dalla scienza più aperta : l’interazione corpomente-emozioni-spirito, il mondo come rete di relazioni ‘’energetiche’’, la malattia come ‘squilibrio’ psico-spirituale; alla nostra scienza occidentale moderna ci sono voluti ‘secoli’ per uscire dalle astrazioni e riscoprire queste semplici e profondissime ‘’verità’’ che le culture popolari avevano ‘radicate’. Per gli sciamani vivere questi regni di confine è pratica quotidiana da decine di migliaia di anni : si immergono nella natura uscendo dai limiti della ‘mente razionale’; si trasformano in animali, assumono piante psicotrope per entrare nel mondo dello spirito. Nella nostra cultura soffriamo perché non sappiamo più accettare e rispettare quelle che il fondatore della psicologia traspersonale, Stanislav Grof, definisce ‘’Emergenze Spirituali’’ : i momenti in cui ci vengono rivelate le più semplici verità naturali, che sono al tempo stesso le più profonde. Ciò avviene nella ‘’contemplazione’’, nella ‘trance’, e nell’ ‘’estasi’’, che per noi sono stati mentali e fisici molto rari, mentre sono ‘’comuni’’ tra i popoli di natura, per i quali è normale restare sospesi tra questo e altri mondi, in rapporti intimo con gli elementi, gli animali, le piante e la natura, e celebrare la Vita e la BELLEZZA con musiche e danze che possono durare per giorni; ma queste esperienze sono anche alla portata di tutti, se riusciamo a riannodare i fili della nostra VERA NATURA INTERIORE E DIVINA. 176 Le pratiche sacre e terapeutiche degli Sciamani possono essere vissute in forma nuova anche nella nostra società attuale che ha le stesse esigenze di fondo : il contatto profondo con i regni della Natura e con la loro forza ‘’salutare’’; qualsiasi terapia troppo spesso si rivela parziale, fallace, limitata, illusoria, se non investe L’INTERO AMBITO DELL’ ESISTENZA UMANA. Comprese le dimensioni ‘’spirituali’’ e le relazioni con la NATURA . (Wilber) Finalmente la medicina oggi sta riscoprendo le virtù salutari della Natura e degli stati di Coscienza ampliata che gli sciamani conoscono da sempre: pietre, minerali, piante, fiori, acqua, argilla, calore e fuoco, Sole, aria, terra, MARE, cristalli, campi bioelettromagnetici ‘’naturali’’, Energia Vitale personale, stati ‘’meditativi’’ e immersione nella NATURA e nel verde di prati e boschi. E’ quanto dicevano e dicono, per esempio, i ‘’nativi americani’’, per i quali : ogni cosa è ‘’MEDICINA’’ , in ogni singolo filo d’erba, in ogni fibra del CREATO c’è una forza SPIRITUALE , ogni cosa è ENERGIA e MATERIA allo stesso tempo !!! (incredibile la somiglianza con Bohm ). Medicina Sciamanica Peruviana La millenaria tradizione della medicina sciamanica del popolo Shipibo del Perù, è basata su una dettagliata conoscenza e pratica, che gli sciamani acquisiscono direttamente ‘’dalle piante’’. Noi occidentali conosciamo le piante in quanto vegetali, ma in verità, esse esistono sotto forma di Esseri Spirituali Intelligenti, che gli sciamani chiamano ‘’Spiriti delle piante’’. Alla guida di uno sciamano anziano, si ritirano nella foresta amazzonica per 1 o 2 anni , in totale astinenza sessuale e mangiando platano e pesce; assumendo una ‘pianta insegnante’, essi si ‘’sposano’’ con lo spirito della pianta, ed apprendono le pratiche e la vasta conoscenza che consentiranno loro di GUARIRE la maggior parte di malattie fisiche e tutte quelle ‘’mentali’’ e spirituali. Questa medicina è accessibile anche a noi occidentali, con l’aiuto di sciamani; si parla di ACCESSO e ‘’connessione’’ ai mondi spirituali, ove risiedono numerose ENTITA’ SPIRITUALI di Piante, Animali, della Terra e di altri mondi. ( notare la somiglianza con l’ Universo Olografico di Bohm/Pribram ). 177 6 – MEDICINA TIBETANA Il testo base della medicina tibetana è chiamato ‘’Quattro Tantra’’ ed è stato insegnato dallo stesso Buddha; tutti i medici tibetani lo studiano; Tantra significa‘’lignaggio’’; esso è costituito da quattro libri : Il primo Tantra è chiamato ‘’Tantra Radice’’; contiene una breve spiegazione di tutte le malattie, il testo radice è come un seme. Il secondo si chiama ‘’Tantra delle spiegazioni’’ , spiega tutto sull’Anatomia e la fisiologio del nostro corpo, i processi della nascita e della morte. Il terzo si chiama ‘’Tantra delle Trasmissioni Orali ‘’ e si occupa di causa, natura e trattamento delle malattie e della loro classificazione. Il Quarto si chiama ‘’Ultimo Tantra’’, spiega tutti i metodi di diagnosi, la farmacologia e le cure esterne. Buddha diede gli insegnamenti dei Quattro Tantra a Benares all’età di 71 anni; e li diede per beneficiare gli esseri, non per fare arricchire i medici; per questo la Medicina Tibetana pone molto fermamente l’accento sull’attitudine che un medico deve avere, i medici non presentavano una parcella, erano i pazienti a fare delle offerte, se non offrivano niente il medico non si lamentava; lo scopo principale era fare la pratica della GUARIGIONE. Il primo testo inizia con questo verso, in sanscrito, : Amrita hridaya angha ashta guhya upadesha tantra nama. Amrita hridaya vuol dire ‘’essenza dell’ immortalità’’ ; significa che i quattro tantra della Medicina sono come l’amrita, cioè il nettare dell’ immortalità. Angha vuol dire ‘rami’ , astha ‘otto’ ; otto rami; guya upadesha significa ‘’istruzione orale segreta’’, che viene insegnata non pubblicamente, ma solo a chi è veramente interessato e vuole imparare e CONOSCERE; chi riceve questi insegnamenti deve mantenerli segreti. Questa introduzione alla Medicina Tibetana procederà seguendo la ‘’thangka’’ ( dipinto ) medica dell’albero della medicina : le prime risalgono ai tempi del V Dalai Lama, Desi Sanghie Ghiatzo, che era un grandissimo maestro e fu lui che ideò le 80 thangka con lo scopo di offrire degli schemi chiari e immediatamente comprensibili a tutti e di permettere anche a persone analfabete di studiare medicina. 178 7 -- LA MEDICINA INTEGRALE DI WILBER << Un medico può danneggiare il suo paziente con quello che conosce ma, ancor più con quello che NON conosce>> . Lo scopo della Medicina INTEGRALE è l’aspirazione a diminuire il danno provocato da questi due errori, a preparare le condizioni affinché avvenga quel ‘’miracolo’’ straordinario che ancora nessuno riesce a comprendere completamente : la GUARIGIONE !!! La medicina Integrale si propone di ‘superare’ tutti i tentativi di integrare la medicina ‘allopatica’, ‘olistica’, ‘alternativa’ e ‘complementare ; tutto a partire da un quadro di riferimento che ha una portata ancora più vasta, dal momento che è correlato con tutti i modelli comprensivi della psicologia e della ‘’coscienza umana’’. Innanzitutto si cerca in tal modo di risolvere quattro dei problemi fondamentali e dilemmi che hanno assillato medici e professionisti della salute : 1 - Il coinvolgimento ‘emotivo’ con i propri pazienti. 2 - Superamento del dualismo cartesiano, il rapporto mente/corpo dovrebbe essere più che un sistema biofisico e materiale. 3 - La collaborazione attiva del paziente come interazione con il medico e con la terapia. 4 - Dove si trovano le cause della malattia ? e dove si trova la malattia ? quali sono i suoi confini ? La medicina Integrale deve risolvere almeno questi quattro problemi, e lo deve fare tenendo sempre presente che un essere umano non è soltanto un ‘’assemblaggio’’ di parti fisiche (visione materialistica e meccanicistica ancora diffusissima), ma contiene dimensioni ‘emozionali’ , mentali , ‘’spirituali’’ e ‘’divine’’ , che io ribadisco dalla prima pagina. Un approccio ‘’Integrale’’ significa avere uno sguardo ‘panoramico’ sulle modalità di ricerca e sugli strumenti per acquisire ‘’conoscenza’’ , che gli esseri umani hanno utilizzato per migliaia di anni in tutte le culture di ogni parte del mondo. Questo vuol dire che quando si tratta di decidere quali approcci, metodologie, epistemologie o modi di conoscenza siano corretti, la risposta può essere solo questa : ‘’TUTTI’’ ! Nel senso che bene descrive Feyeradend quando afferma << Non si può escludere NULLA >> , che è esattamente la stessa cosa. 179 Questo vuol dire anche che, tutte le numerose pratiche e i paradigmi della ricerca umana – compresi fisica, chimica, ermeneutica, inchieste collaborative, meditazione, neuroscienze, visualizzazioni, strutturalismo, ricerca sulle energie sottili, teoria dei sistemi, viaggio sciamanico, teoria del caos, psicologia evolutiva e analitica, medicina cinese, etc… -- tutti questi ‘’modi di conoscenza’’ possiedono la loro importanza nell’intero ‘’puzzle’’ dell’esistenza totale che include, tra tante altre cose, , la salute e la patologia, il medico e il paziente, la malattia e la guarigione.Questo approccio Integrale è stato già utilizzato nella psicologia di Wilber, descritta nel suo libro ‘’Lo spettro della coscienza’’, perché è proprio nella dimensione della psicologia e della coscienza che l’approccio ‘’integrale’’ ha più cose da offrire alla medicina convenzionale e non. Le principali scuole di psicologia sono riconducibili almeno a dodici, se si vuole includere modelli occidentali ed orientali, antichi e moderni. Ci sono gli approcci derivati dalle ‘neuroscienze’, la teoria ‘cognitivista’, le teorie del caos e della complessità, il comportamentismo e la neurofarmacologia. Ci sono anche gli approcci più ‘’interiori’’ e profondi come la psicologia del profondo, la meditazione, l’immaginazione guidata e la fenomenologia. Ancora ci sono gli approcci ‘’sociali’’ che mettono l’accento sulla natura relazionale della coscienza, come la terapia familiare, la teoria dei sistemi, la psicologia sociale. Infine ci sono gli approcci di avanguardia, come la ricerca sulle ‘’Energie Sottili’’, le capacità meta e paranormali, gli stati e i livelli ‘’transpersonali’’ della coscienza. Non ha senso chiedersi oggi ‘’qual è l’approccio migliore’’ o più completo, piuttosto è importante rispondere alla domanda : << Perché accade che queste scuole esistano tutte e dodici ? >> Se dobbiamo ottenere qualcosa che somigli ad una visione comprensiva, inclusiva e integrale della psicologia e della coscienza, è sicuro che la risposta è : questa visione deve includerle TUTTE !!! . E se ci chiediamo : come deve essere la natura della psiche umana perché sia possibile che tutti questi metodi mettano in luce qualche suo importante aspetto? Concludiamo quindi che la psiche umana deve contenere vari livelli e dimensioni, cosa che era già chiarissima a William James il quale ipotizzava una poliedrica illimitata multidimensionale sfaccettatura della coscienza. Si può schematizzare ( per comodità descrittiva che un ‘’modello’’ dà più facilmente) una suddivisione di tutte le aree implicate nelle varie scuole in cinque principali dimensioni o componenti della psiche che sono chiamati da Wilber ‘quadranti’, livelli, linee, stati e tipi; mentre un altro modello quasi equivalente è quello che propone Barbara Brennan. La cosa più importante è che se abbiamo la comprensione di cosa sia la psicologia ‘’Integrale’’ , possiamo avvicinarci più facilmente all’idea di cosa significhi essere un medico ‘’Integrale’’. 180 ALTO SINISTRO . ALTO DESTRO IO Interiore – Individualità . ESSO Interiore Psicologia Evolutiva . Neuroscienze Introspezione – Coscienza . Scienze Cognitive Percezioni – Emozioni . Intelletto Logica Impulsi –Sentimenti . Razionalità Riduzion. Istinti – Spiritualità . Comportamentismo Stati coscienza Alterati . Empirismo Positivis. Espressioni Estetiche . Scienza Classica Meditazione . Determinismo Preghiera Contemplativa . Deduzioni Sofisticate -------------------------------------.-------------------------------------------------------------BASSO SINISTRO . BASSO DESTRO Interiore – ‘’Collettivo’’ . Esteriore ’Collettivo’ Psicologia Culturale . Natura Ecologia Antropologia . Sociologia Visioni del Mondo . Interazione Umana Conoscenze . Strutture Trasporto Identità Collettive . Architettoniche Morale Intersoggettiva . Ideologie Politiche Cultura Etica . Teoria Complessità Paradigmi Scientifici . Teoria Sistemi I quadranti di sinistra e di destra rappresentano gli aspetti della realtà ‘interna’ ed ‘esterna’ , i quadranti in alto e in basso rappresentano gli apetti ‘’individuali’’ e ‘’collettivi’’, naturalmente poi esistono tutte le varie ‘’combinazioni’’. Appare ovvio che la medicina convenzionale si è concentrata quasi esclusivamente su uno dei quadranti, precisamente quello Alto/Destro o la dimensione ‘’individuale’’ della terza persona dell’ ESSERE NEL MONDO; in tal modo ha preso in considerazione quasi esclusivamente l’organismo individuale e le dimensioni ‘’fisiche’’ oggettive di questo, che sono una parte fondamentale ma certo appena ¼ della storia totale che abbraccia il paziente , il medico e le terapie relative. Altrettanto ovvio sembra essere il fatto che molti approcci alternativi e complementari alla medicina allopatica cercano, ognuno a suo modo, di includere gli altri tre quadranti trascurati dalla medicina tradizionale. 181 Molti cercano di includere l’importante dimensione del quadrante A/SX con la ‘Meditazione’, l’immaginazione guidata, le tecniche di rilassamento, la Visualizzazione, la preghiera contemplativa ecc… Altri approcci cercano di includere l’importanza dei sistemi sociali B/DX e vedono il problema della salute nel più vasto contesto dei sistemi e delle tossine ambientali, dei sistemi sociali e delle complesse reti che coinvolgono tutte le creature viventi. Ulteriori approcci si concentrano sulle dimensioni più specifiche del quadrante A/DX , come le ‘’Energie sottili’’ che sembrano circondare e ‘permeare’ l’organismo fisico più grossolano ( modello di Brennan). Infine ci sono gli approcci che danno importanza al quadrante B/SX , cioè la ‘’cultura’’ , le reti di supporto della comprensione reciproca ( come la comunicazione tra medico, paziente, famiglia e amici) , i gruppi di sostegno e le terapie di gruppo. Mentre un approccio più ‘Olistico’ e alternativo riconosce l’importanza dei quattro quadranti contemporaneamente, un quadro di riferimento INTEGRALE espande ulteriormente le sue possibili potenzialità; non si tratta di semplice ‘’eclettismo’’ che si limita ad affermare che ‘’Tutto è connesso con Tutto’’ , ma adesso viene indicato e mostrato ‘’COME’’ Tutto sia connesso con Tutto; a tal proposito occorre fare un riferimento preciso che NESSUN PSICOTERAPEUTA (neanche Wilber) e tantomeno alcun medico hanno fatto; ed è il motivo centrale di questo libro , ne è la CHIAVE DI LETTURA; e cioè << i meccanismi di Entanglement nell’Universo Olografico di Bohm/Pribram >>. In Psicologia i livelli di coscienza documentati occupano uno ‘’SPETTRO’’ che va dai livelli sensoriali a quelli mentali , spirituali ed emozionali; dal prepersonale al personale e al ‘transpersonale’; dal subcosciente alla coscienza di sé alla ‘’supercoscienza’’. Quando gli antichi parlavano di uno ‘’SPETTRO DELLA COSCIENZA’’ che si dispiegava dalla materia al corpo alla mente all’anima ed allo spirito, sembra proprio che esprimessero una versione del grande SPETTRO delle potenzialità fisiche, mentali, emozionali e spirituali dell’essere umano. Tutto quanto detto è ‘’esattamente’’ quello che occorre fare in Medicina : tener conto di tutto lo SPETTRO delle potenzialità dell’uomo e convincersi che ci sono infiniti modi, molti più modi di quanto ne riconosca la medicina ufficiale, di essere ‘’sani’’ , ma ci sono altrettanti modi di essere ‘malati’ ; questo grande SPETTRO della salute e della malattia è il centro focale dell’approccio INTEGRALE alla medicina. Pertanto nella diagnosi integrale di una persona occorre fare una vera ‘MAPPA’ comprensiva di TUTTI i fattori conosciuti che possono essere alla base di ciò che affligge quell’essere umano che sta davanti a noi. Se si adotta un approccio Integrale l’unica cosa che cambia in noi è proprio la COSCIENZA , la nostra ‘’consapevolezza’’, la ‘mappa’ delle potenzialità umane, una mappa che è diventata enormemente ampia, spaziando dagli interventi 182 organici alla cura dell’ ESSERE umano in tutta la sua ricchezza, attraversando l’intero ‘’SPETTRO’’ dell’essere e della coscienza : dalla polvere a Dio, dal fango al divino, da qui ed ora all’Universo ed all’ Eternità. La mente e il corpo non possono essere ridotti l’una all’altro NE’ SEPARATI l’una dall’altro; i modi per trasformare la malattia in guarigione coinvolgono gli strati più elevati della nostra coscienza e possono trasformare la coscienza degli stessi professionisti delle cure mediche, se riusciranno a capire che dovranno avere l’approccio tale che useranno ‘’ TUTTO LO SPETTRO’’ di <<apri il tuo cuore fisicamente, emozionalmente e spiritualmente >>. E’ da questa ‘’Sacralità’’ che emerge la guarigione, come un miracolo d’amore e di grazia che per fortuna nessuno di noi pot 183 8 - Medicine Energetiche: Energie Sottili Il nostro corpo fisico è reso vivo e vitale da una struttura energetica generalmente invisibile, ma reale, fatta di forza vitale, ovvero di ‘’Energia Sottile’’ ; questa struttura che che possiamo chiamare corpo di energia sottile, è la ‘’mente’’ e la memoria che guida il corpo fisico, i suoi organi i suoi sistemi. Il corpo sottile è anche la guida degli stati di coscienza, delle EMOZIONI, dei pensieri e della creatività. L’ Energia sottile è prodotta da ogni campo di energia densa ( elettricità, magnetismo, luce, calore, gravità, ecc..) ed anche da ogni Essere Vivente ( coincide con il campo energetico umano di Brennan). Questa energia sottile si presenta con due modalità : energia ‘’pura’’ ed energia ‘’congesta’’, quest’ultima può trasformarsi in sintomi sgradevoli, in malesseri e perfino in malattie; viene prodotta da apparecchiature elettroniche e da organismi malati. Noi riceviamo costantemente dal pianeta, dalle piante, dal Sole e dall’intero cosmo formidabili quantità di Energia sottile; gli alberi, insieme alle caratteristiche iperdimensionali del globo, operano una vera e propria ‘’trasmutazione energetica’’, trasformano cioè le energie insalubri e congeste in energie pure e vitalizzanti; si tratta di energie di natura fisica, ma anche di natura astrale e mentale. Grazie a queste inesauribili ‘’fonti energetiche’’ che la Natura ci fornisce quotidianamente, ci si mantiene vivi e vitali. Quando queste fonti vengono a mancare, ci sentiamo depressi e stanchi, proprio perché il bisogno energetico è continuo, e ne va controllato il flusso minimo; ben altra cosa è il ‘’blocco energetico’’ che compare nel nostro organismo. 184 9 - Remissione spontanea in casi di malati terminali di cancro : il trionfo dell’ autoguarigione. Marc Ian Barash , laureato alla Yale University, è giornalista divulgatore scientifico e collabora a <<Psicology Today>>; ha pubblicato cinque libri sulla Guarigione Spirituale. Caryle Hirshberg è laureata in Chimica e Matematica, lavora all’Istituto di Scienze Noetiche in California; ha condotto dieci anni di ricerche con metodi statistici rigorosissimi, studiando a fondo migliaia di casi di ‘’Guarigione o sopravvivenza’’ al cancro in malati terminali, negli Ospedali di tutto il territorio degli Stati Uniti. Insieme hanno pubblicato un libro che descrive tutte le ricerche effettuate ed i metodi statistici adoperati ; le deduzioni tratte si possono riassumere essenzialmente nel fatto che il nostro sistema ‘’corpo-mente-emozioni-spirito’’ è in grado di rispondere in modo strabiliante alla malattia SE SUPPORTATO DA UN INSIEME DI ALTRE CIRCOSTANZE STRAORDINARIE , che sono legate in maniera UNICA al singolo ESSERE umano, non ripetibili, ma il cui valore è di grande insegnamento per tutti; sono qui di seguito riportate. GUARIGIONI STRAORDINARIE I casi di cancro che <<se ne vanno>> sono il segnale che i medici NON sanno tutto; i fenomeni di REMISSIONE SPONTANEA sono un tesoro inestimabile di indizi vitali per una cura del male specifico , che si possono estrapolare per tutte le patologie. Le guarigioni straordinarie si verificano spesso spontaneamente, all’improvviso e ci appaiono come una “grazia” ; ma non si verificano a caso , e non sono “Miracoli” : sono eventi rari e complessi che si riusciranno a spiegare totalmente quando la scienza avrà progredito, per adesso dobbiamo fare ipotesi e prendere atto della enorme superiorità della Natura, che si esprime nella tremenda complessità della capacità di risanamento del corpo umano, e nella manifestazione spettacolare di fattori “psichici” e “spirituali” in una guarigione. La guarigione miracolosa o remissione spontanea non è quindi un fatto improvviso, dura tutta la vita; “spontaneo” non significa innnato, o che viene dall’alto, senza causa, ma “PER PROPRIA VOLONTA’ “ , indica un “Processo naturale generato dal di dentro dell’essere umano nella sua interezza”. 185 Sono le proprietà del sistema, ancora inesplorato, Mente/Corpo che genera la catena di processi (impropriamente detti spontanei) che porta alla autoguarigione : c’è un sistema che guarisce intrinseco all’uomo, come una grande “orchestrazione” di tutte le forze che spostano una persona dalla malattia alla salute; UNO SPLENDIDO SISTEMA DI AUTORISANAMENTO IN AZIONE. I casi di guarigione straordinaria indicano chiaramente l’esistenza nel corpo di meccanismi capaci di amplificare la reazione immunitaria, a seguito del rapporto ancora misterioso Corpo/Mente/Spirito ; io sono convinto che tutte le dimensioni dell’uomo (fisiche,astrali,spirituali) concorrono di concerto al raggiungimento della guarigione, se entrano in RISONANZA EMPATICA. Come valutare l’efficacia dei vari elementi che hanno prodotto la guarigione ? Il malato quasi sempre fa quello che sente più in “sintonia” con le sue capacità, la sua esperienza, la sua educazione, la sua cultura, le sue credenze …… tutto quello che il suo cuore ha la forza di fare con le sue conoscenze….. con una FIDUCIA ferrea nella guarigione. C’ è quindi un “ FATTORE X “ , una variabile celata nell’ equazione CORPO/MENTE/SPIRITO ; occorre capire come il corpo riesca a guarire sé stesso con l’aiuto di tutto il suo ESSERE , in tutte le sue dimensioni, al di là della semplice spiegazione biologica : una cascata di effetti orchestrati organicamente nel sistema mente/corpo. Tutti gli effetti multipli evocano il comune fenomeno riparatore delle ferite : forse il non semplice meccanismo di cicatrizzazione di un taglio ha qualcosa in comune anche con le guarigioni straordinarie di un tumore ? Guarire comporta l’opera “Sinergica” di elementi diversi finalizzati alla Guarigione (***) COME SI PUO’ VEDERE UN SISTEMA ALTAMENTE COMPLESSO CHE CONFERMA LA VISIONE DELL’ UOMO IN TUTTE LE SUE DIMENSIONI E CON TUTTE LE SUE INTERCONNESSIONI RECIPROCHE. Medici, guaritori, pazienti, tutti istintivamente trovano mezzi per stimolare l’apparato risanatore, anche se il concetto stesso resta al momento un groviglio di congetture e probabilità. Non esiste termine che possa abbracciare compiutamente il sistema di autoguarigione; alcune sue operazioni appaiono strutturate secondo una perfetta organizzazione gerarchica, dove i livelli superiori impongono a quelli inferiori specifiche reazioni;ma per altri aspetti si dirama in affluenti non segnati su alcuna carta, inesplorati, forse non navigabili, raggiunti solo da saltuarie scorrerie. E’ un sistema complesso che risponde a segnali, suggestioni e comandi provenienti dalla vita biologica, mentale, emozionale e spirituale di ciascun individuo; potrebbe 186 perfino rivelarsi una interfaccia, con una molteplicità di superfici multicolori e mutevoli come il cubo di Rubik, tra i regni di mente e materia, funzionante in base a regole proprie, non appartenenti né all’uno né all’altro. Vi sono poi molte altre informazioni che interagiscono con quelle fisiche e mentali,come ad esempio mito, fede, simboli; resta da scoprire come si collegano nella TOTALITA’ dell’individuo (sentimenti, emozioni, passioni, desideri, intuizioni, cioè insieme cervello, spirito, anima e cuore) Walter Cannon , già negli anni Trenta, fu il primo a capire che il Sistema Nervoso Centrale (Snc) controlla molte delle funzioni dell’organismo, non riuscì tuttavia a capire “Come” lo facesse; forse, si chiedeva, il Snc è a sua volta soggetto ad un meccanismo regolatore che nell’uomo chiamiamo “Personalità” . Più di recente Candace Pert rifletteva : << La “mente” potrebbe essere l’informazione che scorre attraverso le diverse parti del corpo e tiene insieme la rete>>. Anche nel caso fortunato di poter seguire il percorso di una persona dal primo manifestarsi della malattia fino alla guarigione straordinaria, registrando ogni minima variazione biologica, ci troveremmo in un universo di eventi simultanei, un circuito chiuso, degno della fantasia allucinata di Moebius, che va da mente a corpo per poi tornare indietro. Paradossalmente per trovare un linguaggio adatto a definire questa unitarietà Corpo/Mente dovremmo fare un balzo indietro di oltre due millenni, fino ai greci << per i quali il corpo umano implicava “pluralità” , non guscio inerte, ma contenitore concretamente consapevole di parti corporee o organi,respiro, vapori o umori , sentimenti,impulsi, desideri, pensieri e funzioni dell’intelletto, come intelligenza, comprensione, riconoscimento, identificazione >> . Forse il “Sistema di autoguarigione” non è solo mediato dal nostro IO , ma è essenzialmente l’impulso che sorge dal profondo verso l’ INTEREZZA , la brama di ARMONIA ed equilibrio interiore ; scoprire e nutrire questo ignoto sistema è importante non solo in termini di ricerca scientifica, ma per consentire ad ognuno di noi di realizzarsi pienamente. Se riusciremo mai a praticare una medicina basata sulla quasi celestiale complessità del Sistema di Autoguarigione, non potrà che essere fermamente radicata proprio nella gloriosa complessità e nelle potenzialità infinite di ogni essere umano, tante quante sono le sue infinite dimensioni dovute all’intricato e molteplice intersecarsi dei sette corpi sottili (Brennan). 187 10 - ESPERIMENTI PER PROVARE GLI EFFETTI DI INVIO DI INTENZIONI DI GUARIGIONE A DISTANZA TRAMITE GRUPPI ORGANIZZATI DI ‘PREGHIERA’ e Meditazione Profonda. Tra l’agosto del 1982 e il maggio del 1983 alla Università di San Francisco fu svolta una delle più famose ricerche scientifiche sul ‘’potere della preghiera’’ nei riguardi della ‘’guarigione a distanza’’. La metà circa di tutti i 400 pazienti della Unità Coronaria furono ‘oggetto di preghiera’ da parte di un gruppo di Cristiani che non si trovavano in Ospedale. Il risultato fu che che la gravità complessiva di questi ultimi risultò molto inferiore che quella dei pazienti per cui nessuno aveva inviato preghiere con intenzione di guarigione. Nel 1988 al Duke University Medical Center fu condotta una ricerca su 150 malati sottoposti ad interventi chirurgici al cuore; fu rilevato che i pazienti oggetto di preghiere di intercessione di guarigione avevano avuto meno complicazioni, a tal punto che la loro degenza si ridusse del 50% rispetto a quelli per cui nessuno aveva inviato intenzioni di guarigione tramite preghiera. Nel 1994 Mirch Krucoff, cardiologo, desiderava ardentemente introdurre alcune di quelle pratiche, che aveva conosciuto negli Ospedali Indiani, negli ospedali americani, ma per convincere qualunque suo collega avrebbe dovuto DIMOSTRARE il beneficio apportato dalla ‘’spiritualità’’ alla pratica della chirurgia cardiaca attraverso dati concreti che dimostrassero un ‘’effetto fisiologico’’ MISURABILE ; avrebbe dovuto ‘’dimostrare’’ che aspetti intangibili quali l’intenzione o le credenze spirituali o addirittura lo stesso ambiente spirituale ‘’favoriva’’ l’esito della guarigione di un paziente. Pensò che l’unico modo per farlo consisteva nel sottoporre a verifica l’efficacia della PREGHIERA con il più grande esperimento del genere. Iniziò a setacciare la letteratura scientifica alla ricerca di qualsiasi caso comprovato in cui l’esito medico era stato CAMBIATO in meglio dalla PREGHIERA, scoprì 14 esperimenti sulla influenza della preghiera in cui si era dimostrato che i pazienti avevano ridotto i sintomi all’incirca del 10 %. In questi esperimenti veniva utilizzato un gruppo di Cristiani per inviare ‘’preghiere di intercessione’’ a pazienti cardiopatici, cioè un tentativo compiuto da un insieme di persone per influenzare la stessa cosa allo stesso momento, con la PREGHIERA. Krukoff si rese subito conto che si rendevano necessari una serie di test su larga scala con ‘’rigorosi’’ protocolli scientifici, e organizzò il suo esperimento pilota : reclutò 150 pazienti cardiopatici, in attesa di operazione di ‘angioplastica’ ; oltre la 188 preghiera Krucoff voleva vedere se le terapie ‘’noetiche’’ , che implicavano una influenza a distanza mente/corpo potessero ‘’cambiare’’ l’esito medico. Quindi divise i pazienti in 5 gruppi : 4 di questi avrebbero ricevuto uno dei trattamenti ‘’noetici’’ (rilassamento, tocco guaritore, immaginazione guidata, preghiera di intercessione) , il quinto gruppo avrebbe avuto solo trattamenti ‘standard’ ortodossi. Ogni paziente sarebbe stato sottoposto a continuo ‘’monitoraggio’’ delle onde cerebrali, ritmo cardiaco e pressione sanguigna, onde misurare istantaneamente effetti intangibili di queste influenze di guarigione a distanza. Aveva ‘’arruolato’’ gruppi di sette confessioni diverse tra cui Fondamentalisti, Moravi, Ebrei, Buddisti, Cattolici, Battisti e Chiesa dell’Unità. I risultati furono impressionanti : il 30-50 % dei pazienti di tutti i gruppi di trattamento noetico godette di miglioramenti nella salute e presentarono anche una diminuizione del 30% negli esiti avversi, morte, attacco cardiaco,peggioramento nelle condizioni delle arterie o necessità di ripetere l’angioplastica; ma di tutte le terapie alternative impiegate, ‘’la preghiera produsse l’effetto più profondo’’ nel cambiamento. Quando invece replicò l’esperimento a 750 pazienti,invece che 30, i risultati furono che nessun gruppo ( il primo oggetto di preghiere, il secondo no) presentava differenze negli esiti e in particolare il primo era quasi il peggiore ! La preghiera non sembrava migliorare la salute di nessuno. Per fare chiarezza e definire la questione Herbert Benson, dell’ Harvard Medical School , reclutò 2800 pazienti in attesa di essere sottoposti a by-pass coronarico; invitò un gruppo di monaci della chiesa romana e di altre tre confessioni cristiane. Anche questa volta ci fu delusione , i risultati erano all’opposto di quello che ci si aspettava, e Benson non sapeva come interpretarli; pertanto cominciò ad analizzare meglio tutto lo studio e ad avvalersi di altri scienziati che avevano esperienza in merito. Egli sperava che la responsabilità dell’esito negativo potesse essere imputata al MODO stesso in cui erano stati progettati gli esperimenti. Io sono convinto che è stata proprio la RIGOROSITA’ SCIENTIFICA, secondo me NON si possono fare misure scientifiche e razionali in un contesto che razionale non lo è per NULLA ! Molti conclusero infatti che l’efficacia della PREGHIERA ‘’non’’ poteva essere dimostrata scientificamente con esperimenti che rendevano troppo artificiale il contesto, che spesso ha una sua ‘’unicità’’ e si snatura se viene replicato forzatamente, ma questo gli scienziati non lo capiranno mai, perché è proprio il punto cruciale degli esperimenti e del metodo ‘’scientifico’’. Un altro punto era che tutti gli studi falliti NON formulavano chiaramente il contenuto dell’intento di guarigione. Peraltro Bob Barth, direttore dell’Office of Prayer Research, affermò : << Come si può stabilire una ‘’dose’’ di qualcosa di essenzialmente spirituale come la preghiera ? >> . 189 Sia nello studio di Krucoff che in quello di Benson c’era un altro problema : le persone che pregavano NON conoscevano i pazienti, quindi non avevano il modo di entrare in connessione con essi e non riuscivano a trovare una forte motivazione a guarirli. Larry Dossey, elegante autore di numerosi studi sulla PREGHIERA affermò a tal proposito : << Da nessuna parte sulla Terra la preghiera viene elargita in questo modo ! Quando viene adoperata nella vita reale non la usiamo per prendere in giro i nostri cari, ma si tratta di preghiere estese e COMPASSIONEVOLI senza condizioni né ambiguità. Chi può dire quali EMOZIONI sono state generate nei pazienti in conseguenza al MODO in cui le preghiere venivano offerte ? >> Quindi ovviamente devono esserci state ‘’dinamiche interne’’ molto strane; ma sicuramente pregare per estranei non funziona, oppure si pongono le domande in modo sbagliato , oppure il metodo SCIENTIFICO altera o addirittura è altamente negativizzante come un effetto ‘Gremlin’. Un ulteriore fattore di insuccesso degli esperimenti sugli effetti della PREGHIERA su grande scala , era probabilmente rappresentato dall’effetto NEGATIVO che i pensieri e le visualizzazioni negative hanno sul corpo fisico; naturalmente questi benedetti ricercatori nella maggioranza dei casi sono bravissimi medici o psicologi che, naturalmente, sono TOTALMENTE IGNARI di fisica Quantistica, non ci possiamo sbalordire quindi se NON conoscono tutti i fenomeni e la enorme casistica di esperimenti che io ho trascritto nella quarta parte; e fanno scoperte incredibili per loro, o non sanno spiegare, oppure spiegano con categorie obsolete inutili inadeguate e dannose !!! ; per esempio si stupiscono ancora che il sistema immunitario è SOPRAFFATTO dopo un banale litigio e il corpo diventa fragile ed esposto a mille pericoli.La persona che emette un’intenzione potrebbe a sua volta avere bisogno di ricevere delle buone intenzioni. L’interpretazione generale dei risultati di Krucoff aveva trascurato una scoperta cruciale : i pazienti con i gruppi di preghiera del secondo livello che avevano ricevuto la preghiera erano andati molto meglio nei punti di arrivo secondari , che erano inferiori del 30% a quelli degli altri; questi risultati erano stati qualificati come ‘’una tendenza indicativa’’ , ma poteva darsi che fossero, invece, il punto principale dell’intera storia. << Pregare funzionava se la persona che lo faceva , a sua volta, aveva ricevuto delle preghiere >> Guarigione e intenzione positiva sono soltanto un aspetto del continuo flusso di ‘’comunicazione a doppio senso’’ tra tutto ciò che vive, il che vuol dire : << le ‘’interconnessioni’’ e i legami di EMPATIA e tutte le infinite casistiche ‘’emozionali’’, sono determinanti nell’esito di una guarigione>>; nella persona a cui viene inviata l’intenzione, la condizione di una credenza nel potere della 190 modalità di guarigione e uno stato mentale positivo possono aumentare i risultati; la frase precedente si può adesso scrivere così : << Guarire funzionava se la persona che lo faceva, a sua volta, aveva ricevuto la guarigione >> Michel Persinger , della Laurentian University in Canada, neuroscienziato, ha condotto notevoli studi ed esperimenti, traendo la conclusione che l’intenzione è una vasta ‘’relazione energetica’’ che coinvolge il Sole, l’atmosfera e i ritmi terrestri circadiani; per una trasmissione dell’intenzione efficace dovremmo tenere conto ‘anche’ di questi fattori energetici; Persinger aveva individuato non soltanto il miglior ‘’canale’’ per l’invio dell’intenzione, ma anche il ‘’momento’’ migliore per attivarlo. (*) Evidentemente forse nessuno dei ricercatori fin qui elencati ha conosciuto lo studio interessantissimo sulle ‘’guarigioni straordinarie’’ ( remissione spontanea di ‘Cancro’ e AIDS ) fatto da Hirshberg e Barash , che io riporto nel paragrafo 5 di questo stesso capitolo ). -- Esperimenti sugli effetti dell’invio di intenzioni di guarigione e per influenzare il mondo fisico da parte di gruppi di meditazione trascendentale. Uno dei primi esperimenti sull’invio di intenzioni di guarigione da parte di meditatori fu fatto, nel Marzo 2006, da Fritz A. Popp; egli scelse di dimostrare che l’intenzione collettiva può Contribuire alla guarigione o al malessere di piante in un laboratorio distante, nel caso specifico da Londra a Neuss in Germania. Naturalmente egli sfruttò il fenomeno dell’emissione ‘’biofotonica’’, da lui stesso evidenziato e scoperto, da parte di tutti gli Esseri Viventi; inoltre fece in modo che l’intenzione fosse inviata ad intermittenza, con intervalli di 10 minuti, in modo da essere più evidente il risultato e chiaramente identificabile. La misura dell’emissione biofotonica, con apparati di alta precisione, avrebbe indicato che il cambiamento sarebbe dovuto esclusivamente all’ INVIO di INTENZIONI a DISTANZA da parte di un gruppo che aveva molti anni di pratica di Meditazione profonda alle spalle. L’Energia ‘’condivisa’’ del gruppo di meditazione avrebbe dovuto fare aumentare i legami, le connessioni, indispensabili per entrare in RISONANZA EMPATICA con le piante, oggetto di benessere(guarigione), dimodochè si sarebbero messi in moto, cioè si sarebbero attivati, i meccanismi di ENTANGLEMENT (questo lo 191 aggiungo io, Popp NON ne era al corrente, perché gli scienziati cercano SE FUNZIONA un esperimento, ma a volte NON capiscono il PERCHE’ ). Le rigorose ‘’misure’’ con gli apparati controllati da un equipe di ricercatori qualificati furono ‘’esattamente’’ in ordine alle previsioni di Popp, e fu dimostrato che la forza del pensiero era riuscita ad inviare , a distanza, INTENZIONI di GUARIGIONE, cioè la MENTE aveva ‘’alterato’’ la MATERIA, o meglio era stato modificato lo stato fisiologico senza alcun intervento meccanico di sostanze curative. Il secondo esperimento riguarda un gruppo di monaci tibetani : sedevano in silenzio, immersi nella ‘’meditazione profonda’’ ; sembravano non accorgersi della temperatura gelida dell’aria che si aggirava sui zero gradi; un monaco a un certo punto li ricoprì di lenzuola inzuppate di acqua fredda; invece di tremare i monaci iniziarono a sudare e in poco tempo le lenzuola divennero completamente asciutte, e questo si ripetè tre volte in una mattinata. I monaci avevano usato il proprio corpo per portare ad ebollizione l’acqua gelata semplicemente “attraverso il potere della loro mente” ! Un team di scienziati , guidati da Herbert Benson , cardiologo di Harward, assisteva nelle vicinanze, esaminando una schiera di apparecchiature mediche a cui erano collegati i monaci, alla ricerca di qualunque indizio che avesse indicato quale particolare “meccanismo fisiologico’’ poteva consentire al corpo questo straordinario livello di calore, semplicemente con la forza del loro ‘’pensiero’’. Per anni Benson aveva esplorato gli effetti della ‘meditazione’ sul cervello e sul resto del corpo, ma adesso si trovava ai limiti dell’impossibile nei termini di INFLUENZA MENTALE . L’incrollabile entusiasmo di Benson per la meditazione accese l’interesse delle maggiori istituzioni accademiche americane; a cavallo del XXI secolo i monaci tibetani divennero le cavie preferite dei laboratori di neuroscienze di Harward, Princeton, del Wisconsin e della California; vennero studiati, con apparecchiature sofisticate di monitoraggio, gli EFFETTI DELLA MEDITAZIONE INTENSIVA AVANZATA. Non era tanto la pratica in sé ad affascinare gli scienziati, piuttosto i suoi effetti sul corpo umano, in particolar modo sul ‘’cervello’’ ; speravano di comprendere i PROCESSI NEUROLOGICI che hanno luogo durante le imprese del pensiero estremamente ‘’diretto’’, come i monaci himalayani avevano dimostrato. I monaci offrivano anche un’opportunità di indagare se anni di ‘’attenzione focalizzata’’ estendessero il cervello al di là dei suoi limiti consentiti, cioè se esso si ‘’trasformava’’ in seguito ad una estenuante ‘’disciplina’’ e pratica, allo stesso modo di un atleta olimpico. L’allenamento e l’ esperienza modificano la fisiologia del cervello nel corso del tempo ? E’ possibile servirsi della pratica per diventare TRASMETTITORI DI 192 INTENZIONE più potenti e più abili ? Cioè la struttura neurale è modificabile a seconda della natura dei pensieri di una persona nel corso della sua vita ? Oppure i monaci tibetani e in genere i ‘’maestri’’ della MEDITAZIONE profonda sono dotati di un DONO neurologico speciale che li mette in grado di usare la propria mente con maggior potere di tutti noi ? RIFLESSIONE : secondo me ci sono 2 errori di fondo che pregiudicano in partenza queste ricerche che sono state fatte, con dovizia di particolari sia per la strumentazione sia per la metodologia , DALLE PERSONE SBAGLIATE ! 1) Non è assolutamente possibibile , oggi, prescindere dalla MEDICINA QUANTISTICA , basti pensare alla collaborazione di scienziati come Hameroff e Penrose; la fisica quantistica mette in grado di conoscere in profondità ‘’meccanismi’’ neurologici del cervello che un medico tradizionale non può naturalmente avere. Quasi la totalità dei medici e degli psicologi mostrano chiaramente di NON conoscere la descrizione del Campo Energetico Umano fatto da Barbara Brennan; gli esperimenti di Sheldrake sui “Campi Morfogenetici” ; gli studi di Pribram sul “Cervello Olografico” ; le ipotesi di Bohm sull’ Universo Olografico; gli approfondimenti di Lipton sulla nuova biologia delle credenze; la descrizione di Candace Pert di una “Rete psicosomatica” e del ruolo delle ‘’Emozioni’’. 2) Queste ricerche sugli effetti della Meditazione profonda sono fatte in un contesto accademico, all’interno di un ‘paradigma’ ancora RIDUTTIVO , cioè scienziati che ANCORA operano in un contesto di puro ‘’riduzionismo’’ Cartesiano, in cui il corpo umano è visto SEPARATO dalla MENTE, e tutti i suoi organi sono visti come PEZZI di una ‘’macchina’’ o meglio di un perfetto ‘’orologio’’ ; pertanto NON possono in alcun modo cogliere la grandiosità di questi fenomeni, che avvengono in un contesto in cui l’uomo e gli esseri viventi ‘’comunicano’’ tra loro in modi straordinari, con uno scopo DIVINO. Un secondo esperimento fu effettuato nell’inverno del 1985 : un gruppo di monaci tibetani sedeva in silenzio, immerso nella ‘’meditazione profonda’’ ; sembravano non accorgersi della temperatura gelida dell’aria che si aggirava sui zero gradi; un monaco a un certo punto li ricoprì di lenzuola inzuppate di acqua fredda; invece di tremare i monaci iniziarono a sudare e in poco tempo le lenzuola divennero completamente asciutte, e questo si ripetè tre volte in una mattinata. I monaci avevano usato il proprio corpo per portare ad ebollizione l’acqua gelata semplicemente “attraverso il potere della loro mente” ! 193 Un team di scienziati , guidati da Herbert Benson , cardiologo di Harward, assisteva nelle vicinanze, esaminando una schiera di apparecchiature mediche a cui erano collegati i monaci, alla ricerca di qualunque indizio che avesse indicato quale particolare “meccanismo fisiologico’’ poteva consentire al corpo questo straordinario livello di calore, semplicemente con la forza del loro ‘’pensiero’’. Per anni Benson aveva esplorato gli effetti della ‘meditazione’ sul cervello e sul resto del corpo, ma adesso si trovava ai limiti dell’impossibile nei termini di INFLUENZA MENTALE . L’incrollabile entusiasmo di Benson per la meditazione accese l’interesse delle maggiori istituzioni accademiche americane; a cavallo del XXI secolo i monaci tibetani divennero le cavie preferite dei laboratori di neuroscienze di Harward, Princeton, del Wisconsin e della California; vennero studiati, con apparecchiature sofisticate di monitoraggio, gli EFFETTI DELLA MEDITAZIONE INTENSIVA AVANZATA. Non era tanto la pratica in sé ad affascinare gli scienziati, piuttosto i suoi effetti sul corpo umano, in particolar modo sul ‘’cervello’’ ; speravano di comprendere i PROCESSI NEUROLOGICI che hanno luogo durante le imprese del pensiero estremamente ‘’diretto’’, come i monaci himalayani avevano dimostrato. I monaci offrivano anche un’opportunità di indagare se anni di ‘’attenzione focalizzata’’ estendessero il cervello al di là dei suoi limiti consentiti, cioè se esso si ‘’trasformava’’ in seguito ad una estenuante ‘’disciplina’’ e pratica, allo stesso modo di un atleta olimpico. L’allenamento e l’ esperienza modificano la fisiologia del cervello nel corso del tempo ? E’ possibile servirsi della pratica per diventare TRASMETTITORI DI INTENZIONE più potenti e più abili ? Cioè la struttura neurale è modificabile a seconda della natura dei pensieri di una persona nel corso della sua vita ? Oppure i monaci tibetani e in genere i ‘’maestri’’ della MEDITAZIONE profonda sono dotati di un DONO neurologico speciale che li mette in grado di usare la propria mente con maggior potere di tutti noi ? Richard Davidson, neuroscienziato del Wisconsin, era un esperto di elaborazione affettiva, ovvero dell’area del cervello in cui si ‘’processa’’ l’emozione e la comunicazione tra cervello e corpo che ne deriva. Nel 1992 il Dalai Lama lo invitò in India, per effettuare studi sui monaci tibetani, per comprendere meglio gli effetti biologici della meditazione intensiva; in particolare ai monaci fu chiesto di effettuare una meditazione ‘’compassionevole’’ , con assoluta disponibilità ad aiutare gli altri e con un elevato desiderio di libertà dalla sofferenza. I risultati furono eccezionali : persino nei momenti di riposo le onde cerebrali dei monaci erano più coerenti e organizzate dei gruppi di controllo, e dimostravano un ritmo dell’attività ‘Gamma’ molto più elevato; naturalmente fra essi quelli che 194 avevano praticato la meditazione da più tempo registravano livelli di attività ‘Gamma’ più elevati ancora. Daniel Goleman ha in altri modi dimostrato che la meditazione intensifica la ‘’ricezione’’ del cervello , aumentando in ogni aspetto la ‘’percezione’’ sensoriale; inoltre i praticanti la meditazione di consapevolezza diventano maggiormente consapevoli dei ‘’processi INCONSCI’’ e rimangono sensibilissimi ai processi provocati da stimoli esterni. Gli studi più rigorosi e scientifici sono stati svolti da Sara Lazar, una neuroscienziata del Massachussets, esperta in Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) , un apparato che più si avvicina all’osservazione di un cervello in funzione ‘’in tempo reale’’. Naturalmente Lazar scoprì che durante la ‘meditazione’ i volontari presentavano un significativo ‘’aumento’’ di tutte le strutture neurali analizzate, in particolare nella zona in cui ha luogo ‘’la cognizione superiore’’ ; inoltre dimostrò che la meditazione sembra ‘integrare’’ il processo ‘’emozionale’’ con quello cognitivo, in particolare quella parte implicata nelle emozioni ‘primordiali’, e su tutti i piani ‘’inferiori’’ dell’inconscio e delle intuizioni; aumenta inoltre il grado di ‘’consapevolezza’’ di tutte queste elevate percezioni. Riprendiamo l’effetto Maharishi accennato nella parte quarta , e vediamo cosa afferma a proposito il Maestro Maharishi Mahesh Yogi , che tra l’altro era laureato in Fisica e per niente sprovveduto : << Scopo della Meditazione è quello di permettere alla Mente di “sintonizzarsi” con l’Ordine perfetto del “Campo Unificato” , ricercato dalla fisica contemporanea, fonte di ogni manifestazione in Natura >> Secondo MMY i benefici ‘psico-fisiologici’ della MT sarebbero quindi una conseguenza della “SINTONIA” che il sistema nervoso raggiunge con l’Ordine del Campo Unificato che è alla base delle Leggi Naturali. MMY sottintende che l’attività ‘’mentale’’ sia dovuta a processi chimico/fisici che avvengono a livelli basilari descritti dalla Meccanica Quantistica, fino a coinvolgere il LIVELLO ULTIMO della Realtà , cioè quello “fondamentale” , dove opera direttamente il Campo Unificato. Io non concordo assolutamente con le congetture che Francesco Coppola riporta nel suo libro <<Il segreto dell’Universo>>, facendo riferimento alle ipotesi del fisico Hagelin, che si basano su due assunti ritenuti certi e che invece NON lo sono per niente : Il Campo Unificato delle leggi naturali scaturito dalle teorie dei fisici. Il Campo Unificato della Coscienza, sperimentato dai ricercatori “Vedici” , che sarebbe alla base dei fenomeni mentali. 195 Ho più volte ripetuto che nessuno dei due ha, fino adesso, avuto una CONFERMA definitiva , anzi non ci sono assolutamente i presupposti che lo siano in tempi brevi, restando attualmente SOLO “ipotesi” legittime al pari di tante altre equivalenti. Quello che si può ormai accettare come sicuramente un dato aquisito e sperimentato in vari Istituti di ricerca è il fatto che lo stato di Meditazione che viene raggiunto dai praticanti è accompagnato da “variazioni neuro-fisiologiche” ben precise e determinate; adesso cercheremo di fare una descrizione dei risultati delle ricerche effettuate appunto su praticanti e meglio ancora sui Monaci Tibetani. La tecnica MT ha confermato di essere eccezionalmente efficace nella riduzione di stress e tensioni, nel rallentamento della vecchiaia, nella prevenzione delle malattie e nell’ottenimento di altri benefici neurologici, fisiologici,psicologici e sociologici. E’ stato evidenziato anche un notevole aumento della “Coerenza” delle onde cerebrali a diverse frequenze : le onde tendono a svilupparsi in fase ed a “sincronizzarsi” nelle diverse parti del cervello. Quello che resta NON dimostrato assolutamente è la deduzione che il praticante , nello stato raggiunto con la MT, sperimenta “la natura essenziale della Realtà” , cioè non viene chiaramente spiegato COME si metta in RELAZIONE la Mente stessa con i livelli più profondi della Realtà Naturale; cercheremo di mostrare come, per esempio, le ricerche di Hameroff, Penrose e altri ricercatori, siano molto più “precise” e concernenti Campi di Energia sottile che possono essere maggiormente associati ai livelli “fondamentali” della Realtà. Vediamo comunque i risultati di ricerche effettuate alla Harward School di Yale e al MIT coordinate da Sara Lazar; innanzitutto si è confermato che la pratica della MT conferisce non solo l’aumento della materia grigia, ma anche l’elasticità della corteccia cerebrale degli adulti, in aree importanti per l’apprendimento, i processi ‘’emotivi’’, e quelle addette alla attenzione ed ai processi sensoriali che arrivano dall’esterno; inoltre è stato dimostrato che il fenomeno è maggiormente evidente IN CHI PRATICA LA MUSICA; naturalmente tutto avviene in maggior misura in corrispondenza al ‘’tempo’’ che si trascorre in meditazione e dal grado di “profondità” raggiunto. 196 11 - ESPERIMENTI PER VERIFICARE LE SITUAZIONI CHE ATTIVANO I MECCANISMI DI ‘’RISONANZA EMPATICA’’ , DA PARTE DI GUARITORI , SENSITIVI e COPPIE DI ANIME GEMELLE Gary Schwartz fece una ricerca molto personale sulla guarigione a distanza , il cui principio era che il peso maggiore dell’esito positivo dipende dall’ ATTEGGIAMENTO MENTALE COMPLESSIVO tanto del paziente quanto del guaritore. Intanto si avvalse di una collaboratrice esperta in “Energie Sottili” e laureata in ‘Biofisica’ ; inoltre invitò come guaritori dei praticanti di Reiki ; terzo punto non scelse pazienti cardiopatici ma concentrò l’intenzione di guarigione a distanza su dei particolari batteri che erano stati sottoposti a stress da trauma violento; quindi chiese ai 14 praticanti di Reiki di guarire i batteri trasmettendo loro un trattamento ‘standard’ Reiki per 15 minuti. All’inizio scoprirono che i guaritori avevano successo a fasi alterne , come se ci fosse a volte la mancata ‘’connessione’’. Nella serie seguente chiesero di lavorare ‘’anche’’ su un paziente umano, affetto da dolori, e poi li rimise a lavorare sui batteri( e ripeterono più volte questa modalità).Questa volta i batteri cominciarono a guarire in un modo molto regolare e continuo, come se i guaritori avessero avviato ‘’ i loro motori di guarigione’’. Capirono inoltre che era molto importante lo stato di benessere dei guaritori e che questo potesse influenzare di molto i risultati della guarigione. Avendo bisogno di un valido test decisero di usare l’ A.I.O.S. ( Arizona Integrative Outcomes Scale ) un metodo visivo geniale e preciso per ‘’valutare’’ il benessere spirituale, sociale, mentale, emotivo e fisico di un individuo nelle ultime 24 ore; fu ideato dal fisico Iris Bell all’Università dell’Arizona. Applicato questo metodo ai loro guaritori Schwartz e collaboratori scoprirono un importante tendenza, che sembra una banalità straordinaria, tanto che anticamente lo avranno saputo di sicuro : nei giorni in cui i guaritori stavano molto bene avevano un effetto benefico sulla guarigione dei batteri; nei giorni in cui stavano molto male avevano un effetto ‘’deleterio’’ e negativo al massimo. Evidentemente , la salute personale globale di un praticante costituiva un fattore ‘’essenziale’’ per la sua capacità di guarire. 197 Con un successivo studio scoprirono un altro effetto, PER LORO, STRAORDINARIO < Guarire un altra persona …. Guariva anche il guaritore >. Riflessione : naturalmente questi studiosi non avranno avuto il tempo di conoscere le ricerche e i risultati di Lipton e Candace Pert e altri ancora; altrimenti non si sarebbero stupiti di tutto questo. Un altro fattore imputato nell ‘ esito negativo delle prime ricerche è che i trasmettitori e i ricevitori di preghiera NON condividevano lo stesso sistema di credenze su DIO ; SEMBRA BANALE , MA NEL CONTESTO DEL UNIVERSO OLOGRAFICO DI BOHM l’interferenza che si ha nei meccanismi di ENTANGLEMENT richiede una coerenza e un ordine che non sempre sono assicurati, quando le cose sono organizzate ‘artificialmente’. Marilyn Schlitz affermava infatti che in nessuno degli esperimenti vi era una esatta ‘’rappresentazione’’ della realtà . Questo è il punto : e come si fa a rappresentare ciò che accade nella VITA REALE ? Abbiamo più volte detto che noi tendiamo a confondere la Realtà con la ‘’DESCRIZIONE DELLA REALTA’ , pertanto nessun esperimento scientifico può mai riproporre l’unicità di un fenomeno paranormale o di un miracolo. A tal proposito la ricercatrice Jeanne Achtenberg, California, intraprese uno studio in un ospedale Hawaiano, utilizzando guaritori a distanza molto esperti , che selezionarono come loro ‘’paziente’’ una persona con cui avevano una CONNESSIONE SPECIALE ( ci avviciniamo alle condizioni per cui avviene il meccanismo di Entanglement ). Naturalmente i risultati furono positivi e come controprova furono negativi quando i pazienti NON avevano alcuna connessione con i guaritori. Concluse che LA CONNESSIONE EMPATICA è cruciale e determinante nell’esito della guarigione a distanza; naturalmente l’esito degli studi sull’effetto della PREGHIERA , secondo lei , era stato negativo anche per questo motivo, oltre al fatto che i ricercatori ponessero le motivazioni in modo sbagliato, nel momento sbagliato , nel posto sbagliato, con le persone sbagliate, con le domande sbagliate. << L’ Empatia è La capacità di immedesimarsi con gli stati d’ animo e con i ‘pensieri’ delle altre ‘persone’, sulla base della ‘’comprensione’’ dei loro segnali ‘’emozionali’’, dell’ assunzione della loro ‘’prospettiva’’ SOGGETTIVA e della ‘’condivisione’’ dei loro ‘’sentimenti’’ >> Nella RISONANZA EMPATICA questo accade tra 2 persone , gemelli o anime gemelle, o tra più persone che entrano in COMUNIONE reciproca e si trasmettono intenzioni, desideri condivisi, ‘’Emozioni’’; quindi sono SINTONIZZATI in Entanglement Spirituale, sono Uniti(e potranno essere UNITI per SEMPRE) anche a distanza infinita da ‘’legami’’ e connessioni NON-LOCALI , sono ‘’interconnessi’’ totalmente. 198 Elisabeth Targ iniziò la sua carriera, nel 1999, conducendo 2 studi che verificavano la possibilità di guarigione di pazienti terminali di AIDS. Fu così che creò il ‘’Love Study’’ : la prima dimostrazione scientifica di grande importanza dell’esatta modalità in cui l’INTENZIONE influenza fisicamente il suo destinatario, e il nome si dimostrò particolarmente adatto a descrivere questo processo. Quando inviate un intenzione, ognuno dei principali sistemi fisiologici ( Brennan direbbe meglio ‘’ognuno dei 7 corpi sottili’’ ) del vostro corpo è “rispecchiato” nel corpo di chi la ‘’riceve’’ ( ovverosia nei 7 corpi sottili di chi la riceve ) ; l’ intenzione è la perfetta manifestazione dell’ AMORE, infatti inviare un intenzione di guarigione ad un paziente malato significa entrare in RISONANZA EMPATICA con lui, ma il fondamento di questo è soltanto l’ AMORE. (*) Dal momento che volevano verificare l’effetto della guarigione a distanza , e non una particolarità di guarigione, il team di E. Targ decise di reclutare dei guaritori molto esperti e abili, provenienti da diversi ambienti, in grado di poter rappresentare una ampia gamma di approcci. Ogni settimana ai guaritori veniva assegnato un nuovo paziente, con la richiesta di mantenere un’intenzione relativa alla salute e al benessere del paziente un’ora al giorno per sei giorni; in questo modo, alla fine, a ogni paziente del gruppo sarebbe stata inviata ‘’energia di guarigione’’ a turno da ogni guaritore. Alla fine del primo studio, nonostante il 40% della popolazione di controllo fosse morto tutti e dieci i pazienti del gruppo sotto trattamento non solo erano ancora ‘vivi’ , ma la loro salute era decisamente ‘migliorata’ sotto tutti i punti di vista. --------------------------------------------------------RIFLESSIONE : questi ricercatori sono straordinari per il coraggio di studiare fenomeni ritenuti nella migliore ipotesi ‘’paranormali’’, se non ‘’miracoli’’ o magie o sciocchezze; ma non si rendono conto che stanno verificando la “Psicocinesi” (PK) e il meccanismo della spiegazione è l’ Entanglement Mente/Materia, da me descritto nei paragrafi della parte Quarta (Psicocinesi ) --------------------------------------------------------Nel prosieguo del ‘Love Study’ Targ trovò una partner congeniale in Marilyn Schlitz, ricercatrice presso l’ Istituto di Scienze Noetiche (IONS); questi aveva collaborato con William Braud in una rigorosa ricerca in quella che sarebbe divenuta nota nella comunità scientifica come DMILS ( Direct Mental Interaction with Living Systems : la capacità del pensiero umano di influenzare il mondo vivente circostante mediante invio di ‘’intenzioni’’) ESATTAMENTE IL PROBLEMA CHE STIAMO AFFRONTANDO !!! . Le prime ricerche al DMILS erano state progettate dallo psicologo della Coscienza Charles Tart, che in particolare cercò di determinare se le persone 199 potessero ‘’per EMPATIA’’ sentire il dolore di un'altra persona (*). Un altro affascinante studio dei primi tempi era stato condotto su GEMELLI MONOCORIALI : non appena uno dei gemelli chiudeva gli occhi e i ritmi elettrici del suo cervello rallentavano fino alle onde alfa, anche il cervello dell’altro rallentava malgrado i suoi occhi fossero spalancati. Harald Walach dimostrò con misure di EEG che il cervello dei due gemelli, lontani e schermati elettromagneticamente, registrava gli stessi schemi cerebrali. Alan Grinberg scoprì un'altra condizione , un decennio prima, addirittura tra coppie di anime gemelle che si erano incontrati e avevano stabilito una ‘’connessione’’ tra loro trascorrendo 20 minuti insieme in un silenzio ‘’meditativo’’, avevano dato risultati ‘’eccezionali’’ rispetto alla sincronizzazione dei tracciati dell’ EEG. Nel corso del 2005, in uno dei più recenti studi sulla DMILS, dei ricercatori a Washington riunirono 30 coppie ‘’legate da forti CONNESSIONI emotive e psicologiche’’ e che in più possedevano una vasta esperienza di meditazione ( in perfetta situazione di RISONANZA EMPATICA ); I RISULTATI DELLE MISURE con EEG rivelarono le più strette ‘’correlazioni’’, tra trasmittenti e riceventi del pensiero, di tutti gli studi svolti fino allora. Fu dimostrato inequivocabilmente che : il cervello del ricevente reagisce ‘come’ se egli vedesse la stessa immagine, nello stesso momento, a distanza enorme e schermato; un risultato importantissimo nella ricerca della influenza ‘’mentale’’ diretta, che insieme mette fenomeni di Telepatia e Psicocinesi. Uno straordinario studio conclusivo esaminò gli effetti del potente coinvolgimento EMOZIONALE sull’influenza a distanza. Dei ricercatori dell’Università di Edimburgo studiarono e confrontarono gli EEG di diverse coppie tra cui c’era un legame emotivo differente :coppie con legame da ‘’anima gemella’’, coppie di ‘conoscenti’ , e coppie con totale ‘’estraneità’’; il risultato delle misure effettuate con l’ EEG fu inequivocabile a favore delle coppie del primo tipo( con legame emotivo e totale sintonia di intenti). Dean Radin fece una variante di questo esperimento e ottenne ancora conferma del fatto che si aveva un fenomeno di ‘sincronizzazione’ fra le onde cerebrali delle coppie con forte ‘’legame’’ empatico; allo stesso identico modo di quelle del ‘guaritore’ nei momenti in cui inviava l’intenzione di guarigione al paziente; in entrambi i casi i cervelli delle due persone sembrano ‘’trainarsi’’ , ovvero entrano in perfetta RISONANZA EMPATICA. Radin e Schlitz fecero successivi esperimenti con l’intento di indagare come l’influenza mentale a distanza si trasmettesse nelle varie parti del corpo, in particolare oltre al cervello se si estendessero al CUORE ed ad altri organi ( specie nell’intestino). Naturalmente l’esito fu positivo al massimo e diedero un ulteriore dimostrazione del fatto che le nostre RISPOSTE EMOZIONALI sono costantemente captate e 200 riecheggiate da coloro che ci sono vicini o fisicamente o perché in sintonia di RISONANZA EMPATICA (*) : LO STATO EMOZIONALE DEL TRASMITTENTE VENIVA REGISTRATO NEL CORPO DEL RICEVENTE. A me tutto questo fa sorridere : ancora una ennesima riprova di quanto medici , psicologi e neurologi, siano candidamente ‘’ignoranti’’ di fisica quantistica e quanto ignorino gli studi e le ricerche di scienziati di frontiera; basti pensare a quanto descrive Barbara Brennan, al libro di Candace Pert sulle ‘’EMOZIONI’’ ; A QUANTO AVEVANO INTUITO sia Pribram che Bohm, Sheldrake e Jung, e a tutti i vari studi di Entanglement che io ho descritto nella parte terza. Tutti sono ‘’ammirevoli’’ per la dovizia di risultati di esperimenti rigorosi, ma in tutti manca ovviamente la minima parvenza di una spiegazione ‘’fisica’’ di come tutto questo avviene : l’ ENTANGLEMENT è ‘’sintonizzazione’’ di Energia guaritrice. ----------------------------------------------------------------------------Tutti gli studi sulla guarigione a distanza dimostrano quanto la motivazione, una ‘connessione’’ interpersonale ed una convinzione o credenza condivisa fossero cruciali per il successo; come pure tutti quei fattori, infiniti, che creano e migliorino le condizioni per cui avviene la RISONANZA EMPATICA (*), INOLTRE I FENOMENI AVVENGONO CON MAGGIOR INTENSITA’ QUANDO I PARTECIPANTI SI SOTTOPONGONO A PROGRAMMI DI ‘’MEDITAZIONE’’ SISTEMATICA. Jerome Stone ha studiato moltissimo questa situazione ‘’ottimale’’ e lo ha verificato con esperimenti su TRACCIATI EEG ; inoltre egli chiedeva ai suoi partecipanti di imparare a generare COMPASSIONE EMPATICA (secondo me il massimo) nei confronti del paziente a cui inviavano intenzione di guarigione, secondo l’idea buddista del Tonglen, il DARE e RICEVERE; questo avrebbe sviluppato un autentica ‘’comprensione’’ della sofferenza altrui e la capacità di trasformarla attraverso l’invio dell’Energia di guarigione tramite pensieri ‘’amorevoli’’; naturalmente la ricerca ha confermato tutto ciò, ma i saggi antichi lo sapevano da sempre.Radin fece l’ultimo esperimento dividendo le coppie in tre gruppi : il primo si sarebbe sottoposto al training di Stone, praticando quotidianamente l’intenzione ‘’compassionevole’’ per tre mesi; il secondo avrebbe effettuato il test prima e poi sarebbe stato addestrato; il terzo era il gruppo di controllo e non avrebbe ricevuto addestramento. In tutti i gruppi uno dei componenti era sistemato in camere schermate elettromagneticamente; inoltre erano collegati ad una serie di congegni medici che misuravano le onde cerebrali, battito cardiaco, ritmo respiratorio, conduttanza dermica e flusso sanguigno periferico.L’altro partner era seduto al buio ad una ventina di metri, collegato alle stesse apparecchiature mediche; ogni volta che l’immagine del partner lampeggiava nel monitor, l’altro doveva ‘’inviare’’ un intenzione ‘compassionevole’ verso il proprio partner per 10 secondi: Stone e Radin dovevano verificare se esistessero 201 corrispondenze tra le sensazioni fisiche del trasmittente e del ricevente. Dopo aver analizzato accuratamente i risultati si potè concludere che il ricevente rispondeva all’intenzione inviata e quasi istantaneamente, in tutti i parametri monitorizzati.Ma furono i risultati relativi alle onde cerebrali a rivelarsi più interessanti : ogni volta che l’immagine del ricevente lampeggiava sullo schermo, le onde cerebrali dei trasmittenti registravano una leggera curva verso l’alto, come un impennata, seguita da un enorme ‘’picco’’ per poi diminuire bruscamente; nei riceventi le onde cerebrali ‘’imitavano’’ perfettamente questo andamento, sebbene non avessero ricevuto alcun stimolo; in ogni caso ad ogni risposta fisiologica dei riceventi aveva seguito quella dei trasmittenti, i risultati più eclatanti naturalmente furono registrati nel gruppo addestrato; in termini quantistici le coppie erano diventate una persona sola, perfetta simbiosi, Entanglement totale.Tutti questi esperimenti offrirono molti spunti sulla natura della INTENZIONE : LA TRASMISSIONE DI UN PENSIERO ‘DIRETTO’ sembra generare un’energia palpabile; ogni volta che uno dei trasmittenti di Radin inviava una INTENZIONE DI GUARIGIONE, molti dei corpi sottili del ricevente venivano attivati, come se egli avesse ‘’ricevuto’’ una serie di ‘segnali’ ; in realtà era come se il corpo intero avesse ricevuto il segnale di guarigione, ma più precisamente si era SINTONIZZATO e quindi era entrato in RISONANZA EMPATICA. Sembra che le persone ricevano la guarigione nella profondità dei loro corpi sottili venendo ‘’SINTONIZZATI’’ con l’energia più coerente dell’intenzione del guaritore: durante il processo di guarigione è possibile che l’energia ‘’ordinata’’ della persona sana TRAINI e RIORDINI il malato in ENTANGLEMENT TOTALE, in RISONANZA EMPATICA COMPLETA (*).E’ stato dimostrato che certe condizioni ‘’mentali’’ e certe situazioni particolari rendono la nostra intenzione particolarmente ‘potente’ e noi stessi più ordinati; la condizione OTTIMALE è strata raggiunta da coppie con legami elevati e che praticavano la meditazione da molto tempo; pur nondimeno questi stati possono essere ‘’allenati’’ , cioè possono essere raggiunti con l’esercizio rigoroso e metodico, oltre ad essere DONI RICEVUTI.Gli esperimenti del ‘’Love Study’’ hanno dimostrato che l’attenzione, la convinzione, la motivazione, la compassione sono importanti e determinanti perché l’intenzione di guarigione possa funzionare, ma è sicuro che esistono infinite altre condizioni che ne intensificano gli effetti; la cosa più eclatante è stata che quando si invia una INTENZIONE ad un altro bisogna entrare in perfetta e totale RISONANZA EMPATICA(*) . 202 12- ESPERIMENTI DI ‘’RETROINTENZIONE’’ SUGLI EFFETTI PROVOCATI DALL’ INVIO DI INTENZIONI DI GUARIGIONE ‘’DOPO’’ LA MALATTIA . Leonard Lubovici, professore israeliano di medicina, condusse uno studio sull’ effetto della PREGHIERA DI GUARIGIONE su quasi quattromila adulti che avevano sviluppato una patologia mentre erano in ospedale; egli stabilì un rigido protocollo e condusse lo studio ‘’a doppio cieco’’ ( né i pazienti né i guaritori conoscevano quale gruppo fosse di controllo e quale fosse di studio); pertanto a lui interessava confrontare oggettivamente e scientificamente i gruppi che avevano ricevuto la preghiera e quelli che NON l’avevano ricevuta su tre esiti : il numero di decessi; la durata complessiva della permanenza in ospedale e la durata della febbre. Quando calcolò i risultati con parametri statistici fu evidente che il gruppo che aveva ricevuto le preghiere mostrava meno percentuali negative in tutte e tre gli esiti analizzati. Quello che era ‘’scientificamente’’ significativo era l’enorme differenza riscontrata nel secondo e terzo esito : coloro che avevano ricevuto la preghiera ebbero una durata ‘molto’ più ridotta della febbre e della degenza ospedaliera e in generale si ripresero molto meglio dei gruppi di controllo che NON AVEVANO RICEVUTO LA PREGHIERA DI GUARIGIONE. Tutto questo non era assolutamente nuovo , ma il suo studio offrì un angolazione inconsueta e sbalorditiva : i pazienti erano stati in ospedale tra il 1990 e il 1996 mentre la ‘preghiera’ di guarigione VENNE EFFETTUATA NEL 2000 , ovvero 4 e 10 anni DOPO !!! .Leibovici aveva mostrato e dimostrato che POSSIAMO PREGARE OGGI per qualcosa CHE E’ ACCADUTO IERI , cioè possiamo ritornare indietro nel tempo e cambiare il passato, modificando il PRESENTE; riallacciandosi a temi controversi come ‘’Retrocognizione’’ e Reincarnazione. Noi naturalmente crediamo che le conseguenze delle nostre intenzioni possano avere luogo SOLTANTO nel futuro; tuttavia un corpo consistente di prove scientifiche vìola questo assunto di causalità : la ricerca ha rivelato chiari casi di effetti INVERTITI nel tempo in cui L ‘ EFFETTO PRECEDE LA CAUSA ! Nello studio di Leibovici l’intenzione di guarigione doveva influenzare eventi CHE ERANO GIA’ ACCADUTI; dimostrando di fatto che gli effetti della preghiera accadono quando l’intenzione è inviata DOPO gli eventi stessi. 203 Robert Jahn e Brenda Dunne del PEAR, nel corso di ottantaseimila esperimenti con il REG, chiesero a dei volontari di TENTARE DI INFLUENZARE MENTALMENTE gli eventi casuali del REG , da tre giorni a due settimane DOPO che le macchine avevano svolto il loro lavoro (Retrointenzione); di fatto dimostrarono che i pensieri avessero un potere ancora maggiore quando la loro trasmissione TRASCENDEVA IL TEMPO E LO SPAZIO ORDINARIO. La ‘’Retrocasualità’’ è stata spiegata dettagliatamente dai fisici Dick Bierman e Hootkooper, olandesi, e da Helmuth Schmidt , tedesco, con esperimenti rigorosi per determinare se l’intenzione di qualcuno potesse CAMBIARE l’esito di una macchina ‘’DOPO’’ CHE QUESTA AVEVA SVOLTO IL SUO LAVORO ! Schmidt nel corso di più di ventimila esperimenti effettuati tra il 1971 e il 1975 ottenne risultati incredibili con dei volontare ai quali aveva chiesto di INFLUENZARE dei nastri registrati in precedenza. Egli ipotizzò il meccanismo dei fenomeni che aveva studiato : i partecipanti ai suoi esperimenti non avevano cambiato un nastro dopo che era stato creato, ma la loro ‘’INFLUENZA’’ , procedendo ‘’a ritroso nel tempo’’ aveva influenzato il risultato della macchina ‘’nell’istante stesso in cui esso era stato registrato’’ ; avevano cambiato il risultato prodotto dalla macchina proprio ‘’come se fossero stati presenti nel momento in cui veniva registrato’’ ; essi non cambiarono il passato da com’era prima, ma LO INFLUENZARONO MENTRE SI STAVA DISPIEGANDO COME PRESENTE, esso cambiò in ciò che era. La ‘’dimensione dell’effetto’’ è una figura statistica utilizzata nella ricerca scientifica per descrivere e ‘’quantificare’’ la grandezza del “cambiamento” ; in altri termini dal confronto tra un gruppo di controllo e un altro in cui ci si aspetta il << “cambiamento” per effetto di un influenza >> , si deduce appunto la ‘’dimensione’’ del cambiamento risultante, in termini statistici rigorosi. Una dimensione dell’effetto inferiore a 0,3 è considerata piccola; tra 0,3 e 0,6 media, e al di sopra di 0,6 è molto grande, quindi traduce un cambiamento molto efficace, una influenza determinante e consistente, valida statisticamente. Gruber fece esperimenti di ‘’retrointenzione’’ con alcune persone dotate di ‘’capacità paranormali’’ ’ e ottenne una dimensione dell’effetto enorme, fra 0,52 e 0,74 . << E’ possibile impedire retroattivamente una malattia, DOPO CHE HA CONTAGIATO IL SUO OSPITE DIFFONDENDOSI ? >> La Chiron Foundation in Olanda ha ideato un ingegnoso studio per verificare questa idea apparentemente impossibile e contro il buon senso. A un guaritore, a cui erano state fornite delle fotografie di topi infettati con una malattia in corso, fu chiesto di tentare di ‘’impedire’’ la diffusione dei parassiti ‘’DOPO’’ CHE GLI ANIMALI ERANO STATI GIA’ INFETTATI. Due serie di esperimenti su tre ottennero un effetto di dimensione media di 0,47 , quindi un cambiamento sostanziale. 204 Dean Radin fece una serie di esperimenti , nei quali volle dimostrare l’influenza retroattiva a distanza, ottenne una dimensione di effetto 0,57 , statisticamente efficace. Con un diverso approccio Dick Bierman, fisico sperimentale di Amsterdam, dimostrò inequivocabilmente che : << L ‘intenzione è capace di ripercorrere a ritroso la linea del tempo per INFLUENZARE gli eventi ‘’passati’’, o le risposte emozionali o fisiche …. Nel punto in cui hanno avuto origine >> RIFLESSIONE : ma dove vogliamo arrivare ? Al di là del mare ? O ancora ‘oltre’ ? Noi stentiamo a credere soltanto all’azione semplice dei cosiddetti ‘’guaritori’’ , che sfidano l’industria farmaceutica e la Medicina Ortodossa, adesso stiamo osservando dimostrazioni scientifiche di guarigioni INDIETRO NEL TEMPO ED A DISTANZA !!! Tuttavia i fisici non considerano più la “retrocausalità” incoerente rispetto alle leggi dell’Universo; Evan Harris è stato il primo a suggerire che la ‘’retroinfluenza’’ possa essere spiegata dalla fisica quantistica semplicemente tenendo conto dell’osservatore nei processi di misura del tempo. Henry Stapp sostiene invece che potrebbe essere modificata la “teoria quantistica non lineare” , in cui il comportamento di un sistema è superiore alla somma delle sue parti, in modi ancora imprevedibili. In questa visione si dovrebbe aggiungere un altro elemento, che sconvolgerebbe l’ortodossia scientifica e accademica, LA MENTE UMANA, che invece fisici antesignani come Bohm e Chew ne parlavano negli anni sessanta, denigrati ed esclusi da ogni contesto scientifico. Secondo Stapp l’Universo fisico esiste come un insieme di “tendenze” con legami statistici tra gli eventi “mentali”. Sarà utilissimo riandare a studiare tutti gli scritti dei fisici “eretici” che hanno fatto ipotesi avveniristiche per la loro epoca, primo fra tutti David Bohm di cui io ho riportato interi brani dal libro di Massimo Teodorani <<Fisica dell’infinito>>; basti dire che, secondo Bohm, noi creiamo il tempo e lo spazio quindi creiamo il nostro proprio stato separato e di fatto creiamo il ‘’nostro proprio tempo’’. Secondo Biermann, che si rifà a Bohm, quella che appare come ‘’retrocausalità’’ è semplicemente la prova che il presente è sottoposto alle condizioni o agli esiti potenziali ‘’futuri’’ , e che la NON LOCALITA’ si verifica tanto attraverso il tempo che attraverso lo spazio; in un certo senso , le nostre future azioni, scelte e possibilità aiutano tutte a creare il ‘’nostro presente’’ così come esso si dispiega; cioè noi veniamo continuamente e costantemente ‘’influenzati’’ nelle nostre azioni e decisioni presenti DAI NOSTRI SE’ FUTURI !! Questa spiegazione è stata sostenuta tramite un semplice ‘’esperimento mentale’’ intrapreso da Vlatko Vedral e da un suo collega, Brukner, nel laboratorio viennese di fisica quantistica di Zeilinger. 205 Questo esperimento si basava su un dato scientifico riguardante il tempo : nell’evoluzione di una particella, una misurazione effettuata a un certo punto sarà del tutto indipendente rispetto ad una misurazione effettuata successivamente o precedentemente. Siamo ancora una volta in pieno nella storia dell’ ENTANGLEMENT , e si fa riferimento alla ‘’diseguaglianza di Bell’’ che in questo caso indica la differenza tra due misurazioni effettuate in ‘’due momenti diversi’’ . Nel loro esperimento mentale essi non avevano più bisogno di due fotoni Entangled, ma potevano calcolare teoricamente la ‘’polarizzazione’’ di uno di essi ‘’IN DUE PUNTI DEL TEMPO’’, INVECE CHE MISURARE LA POLARIZZAZIONE DI ENTRAMBI i 2 FOTONI. Il New Scientist fece conoscere le loro scoperte con un sensazionale articolo da prima pagina : << Entanglement Quantistico : come il futuro può INFLUENZARE il passato >>, concludendo: << La fisica quantistica sembra piegare le leggi di causa ed effetto … , l’Entanglement ‘temporale’ pone sulla stessa posizione lo spazio ed il tempo nella teoria Quantistica… il risultato di Brukner e Vedral suggerisce che forse ci stiamo perdendo qualcosa di importante nella nostra comprensione del funzionamento del mondo >> Il significato dell’esperimento mentale è che ha dimostrato come un rapporto di causa-effetto istantaneo ha luogo non soltanto nello spazio ma anche ‘’a ritroso e forse in avanti’’ nel TEMPO; ed ha fornito la prima prova matematica del fatto che le azioni di ogni istante hanno influenzato e CAMBIATO quelle del nostro passato : << è del tutto possibile che ogni azione che intraprendiamo, ogni pensiero che abbiamo nel presente, ALTERI LA NOSTRA INTERA STORIA ! >> Ma Noi abbiamo già parlato di questo : le interconnessioni NON-LOCALI sono sempre presenti in un ordine ‘’soggiacente’’ , che Bohm chiama Campo del Punto Zero, e noi possiamo ACCEDERE a quelle informazioni tanto ‘’passate’’ che ‘’future’’ ( vedi ‘futuro Olografico’ e ‘passato Olografico’ ), sotto opportune ‘’condizioni’’ particolarissime che si verificano specialmente in individui che hanno maggiormente nutrito i piani superiori dei corpi sottili, in special modo i dediti alla ‘’meditazione profonda’’ . << Ma quanto del passato potremmo cambiare nel mondo fatto di rami d’albero e di pietre della vita reale macroscopica ? >> William Braud ha meditato a lungo su questo interrogativo; egli ha osservato che i momenti del passato più ‘’aperti’’ al cambiamento potevano essere momenti “Seme” , in cui la Natura non si è ancora decisa, forse i primissimi stadi degli 206 eventi PRIMA che essi sboccino e , crescendo, diventino qualcosa di fisso e immutabile; questi momenti sarebbero analoghi a un alberello che può ancora essere piegato e impostato prima che il suo tronco diventi troppo rigido e i suoi rami troppo grandi. Gli eventi casuali, le decisioni tra scelte egualmente probabili, ovvero tutti i momenti probabilistici soggetti ad un influenza precoce in cui potrebbe essere possibile per l’intento umano “spostare leggermente l’esito in una certa direzione” piuttosto che un'altra, potrebbero essere gli eventi della nostra Vita più aperti alla RETROINFLUENZA. In ogni caso è sicuro che la COSCIENZA viene implicata in modo cruciale in questi straordinari fenomeni : se la nostra futura scelta di un particolare stato “è ciò che influenza il suo stato attuale” , allora nella REALTA’ può essere che il nostro futuro e il nostro passato si INCROCINO CONTINUAMENTE ! Sebbene la nostra comprensione del meccanismo sia riferita ad ipotesi, le prove ‘’sperimentali’’ dell’ INVERSIONE TEMPORALE sono piuttosto sostanziose; questa ricerca ritrae la VITA come un unico gigantesco QUI ed ORA diffuso, gran parte del quale – passato, presente e futuro – aperto alla nostra INFLUENZA in ogni istante; ma ciò suggerisce ancora una volta il contesto dell’ UNIVERSO OLOGRAFICO di Bohm e Pribram di cui abbiamo ampiamente parlato. << L’idea più inquietante di tutte è pertanto : una volta costruito, un PENSIERO è acceso per l’ Eternità >> 207 - Ipotesi di spiegazione tramite i meccanismi di ENTANGLEMENT nell’ Universo Olografico di Bohm/Pribram Un'altra illuminazione , un'altra giornata particolare : ore 5,35 di mercoledì 22 luglio 2009, mi trovo a Punta Secca (Marina di Ragusa), sto leggendo il libro di F.Coppola <<Il segreto dell’ Universo>> ; mi vengono in mente le seguenti considerazioni : 1 --- Viene centrato tutto su delle ipotesi che fanno un riferimento al fisico Hagelin, che a sua volta si basa sulla “Intuizione” di Maharishi Mahesh Yogi e in generale a tutto il corpo della ‘’Scienza Vedica’’ della millenaria Filosofia Indiana; INOLTRE dà come certo e affermato “Il Campo Unificato” delle teorie fisiche, che invece ancora è un sogno non realizzato (anche se sembra sempre che ci si sia arrivati). 2 --- E’ automatico che io faccia immediatamente un accostamento al fisico Fritjof Capra, che a sua volta fa riferimento , in generale a tutto il Misticismo Orientale, ma in particolare al Taoismo nel magnifico libro <<Il Tao della Fisica>>.Mi sembra più completo, meno fanatico e più prudente; inoltre include tutto il Misticismo, di ogni epoca e di ogni contesto storico e geografico. 3 --- Uno dei concetti chiave che F.Coppola prende come ‘’fondamento’’ della sua <<Ipotesi di Realtà>> è il fantomaticoo EFFETTO MAHARISHI, che io inserisco nel fenomeno studiato a fondo dal fisico teorico Chouinard, oltre che da Dean Radin e Roger Nelson ( magistralmente riportato dal libro di Massimo Teodorani <<Entanglement>>) , pertanto questo effetto Maharishi si spiega come un ennesimo fenomeno di ‘’Entanglement Mente Collettiva/Ambiente’’ . 4 --- Gli effetti della Meditazione Trascendentale sono eccezionali, e sono riportati con dovizia di particolari sia nel libro di F.Coppola che in quello di Linne McTaggart <<La Scienza delle Intenzioni>>, ma io sono convinto di due cose: a) La MT non sarà sicuramente l’unica ‘tecnica’ che permette di raggiungere questi determinati effetti neuro-fisiologici (sicuramente è quella in cui vi sono esperimenti e dati scientifici più numerosi e attendibili). b) Lo scopo di tutte queste tecniche , a mio parere NON è ( o NON deve essere) quello di raggiungere l’Illuminazione (il Samadhi) né tantomeno la ricerca della ‘’VERITA’ ‘’, o ancora l’unione con l’ASSOLUTO, ma semplicemente (come 208 bene ha descritto Barbara Brennan) di potenziare e nutrire i piani di Realtà più elevati della Coscienza, e in pratica ampliare le PORTE DELLA PERCEZIONE sensoriale ordinaria e non ordinaria (ESP e HSP), in tal modo è possibile ACCEDERE maggiormente all’ Universo Olografico di Bohm e Pribram ( come ho ripetutamente mostrato nella Parte Terza) e portare fuori , acquisire, tutte quelle ‘’capacità’’ che impropriamente abbiamo sempre chiamato ‘’paranormali’’ , e che invece sono LATENTI in varia misura in ognuno di noi, e non sono solo prerogativa di guaritori, medium, yogi, sciamani e quant’altro; ma sono presenti in proporzione tanto maggiore quanto maggiore è l’ EVOLUZIONE della nostra COSCIENZA. Il punto è che dobbiamo EVOLVERCI. 5 --- Comincio a pensare che “La Teoria del Tutto” NON sia il ‘’Sogno di Einstein’’(Il Campo Unificato, la ricerca appassionata dell’ unione di Relatività e Quantistica) né tantomeno la “Teoria delle Stringhe” (che non è ancora formulata in maniera completa, ma soprattutto la cui VERIFICA attualmente è impossibile); forse ci possono essere d’aiuto la Visione Sistemica e l’approccio BOOTSTRAP che ho in maniera chiara descritto alle pagine e che riporto : << .. … un giorno si potrà pervenire ad una teoria completa di tutte le leggi della Fisica, ma sarà composta da una serie di modelli parziali di ampiezza minore, ciascuno dei quali sarà in grado di conseguire un successo ‘’parziale’’ ,infatti ciascuno di essi dovrebbe coprire solo una parte dei fenomeni osservati; così un numero sempre più grande di fenomeni potrebbe essere “coperto gradualmente” ( è proprio quello che è accaduto storicamente), con precisione sempre maggiore, da un MOSAICO di MODELLI INGRANANTISI uno nell’altro , con una struttura che visualizza come questo approccio sia ‘’aperto’’ e soprattutto ‘’non definitivo’’; poiché il mosaico si estende all’ INFINITO. >> 6 --- La Teoria del Tutto deve necessariamente comprendere TUTTO , e questa è una enorme VELLEITA’ , una arroganza, una illusione; Ghirardi ha sritto <<Un occhiata alle carte di Dio>>, Paul Davies ha scritto <<La Mente di Dio>>, Roger Penrose ha scritto <<La nuova mente dell’imperatore>> , e così via . Io penso che dobbiamo fare, tutti noi, numerosi e ripetuti ‘’bagni di umiltà : Nessuno deve arrogarsi l’esclusività di essere depositario della VERITA’ (rivelata o meno) Nessuno può asserire di avere il metodo o la tecnica che permettono di raggiungere la VERITA’. Noi siamo ‘’fatti di DIO’’ , ma questo non vuol dire che possiamo entrare nella sua MENTE , bensì che dobbiamo ‘’progressivamente’’ elevarci verso il DIVINO che sta dentro di noi. I danni dei ‘Neokantiani’ si perpetuano : l’ansia della CERTEZZA provoca la spasmodica e ossessiva ricerca di VERITA’ DEFINITIVE e 209 ASSOLUTE. Noi non faremo mai questo errore : la nostra non è una ricerca ma una PROGRESSIVA descrizione di tutto quello che riusciamo a CONOSCERE , in tutti i modi possibili; con le teorie, con le sperimentazioni, con l’intelletto, con l’intuizione, con le VERIFICHE , seguendo per quanto ci è possibile l’approccio di Einstein (scientifico, filosofico, estetico e mistico) ma accettando il consiglio di Feyerabend , cioè NON ESCLUDENDO NULLA perché forse la storia dell’Essere umano ci ha insegnato che dopotutto QUALUNQUE COSA VA BENE. Dobbiamo ritornare agli argomenti trattati nei paragrafi dedicati ad Hameroff e Penrose ; intanto bisogna ribadire che il cervello NON funziona come un computer, bensì come un particolare computer ‘’quantistico’’ , che opera in maniera ‘non-algoritmica’ al momento del collasso degli stati ‘’Entangled’’ ; inoltre si deve precisare che la coscienza stessa comporta processi cerebrali strettamente ‘’connessi’’ al livello fondamentale della Realtà, in tal modo siamo adesso al centro dell’argomentazione introdotta da Maharishi Mahesh Yogi, che sarà ulteriormente sviluppata. Sempre secondo Penrose non ci sono dubbi che il cervello funziona come un ‘’ricevitore’’ di coscienza ‘’cosmica’’ ; una coscienza che si manifesta quando gli stati di sovrapposizione quantistica improvvisamente ‘’collassano’’ . Ma nel caso dei microtubuli non è un processo di misura a far collassate la funzione d’onda ma è DIO o la MENTE COSMICA che facendo collassare i nostri microtubuli , ci permette di creare la Realtà che viviamo. Infatti in questo caso le scelte vengono influenzate da ‘’informazione Platonica’’ che si trova avviluppata nella scala di Planck , ovvero il livello fondamentale dell’Universo ; come si può notare il discorso di MMY è lodevole perché intuitivo , ma troppo superficiale e impreciso. Penrose ancora aggiunge che i nostri cervelli, tramite i meccanismi di Entanglement che hanno luogo coralmente nei microtubuli, ACCEDONO e selezionano certe ‘’forme’’ , dell’esperienza reale, direttamente dalla geometria fondamentale dello spazio-tempo ( lui è uno specialista della meccanica Quantorelativistica); e precisa come tutto ciò sia in perfetto accordo con il modello Olografico di Pribram e Bohm. Dal canto suo Hameroff aveva dimostrato che gli anestetici alterano le capacità di Entanglement delle ‘’tubuline’’ , con l’effetto di INIBIRE l’azione quantomeccanica , con totale perdita di coscienza; al contrario certe droghe psichedeliche esercitano un effetto diametralmente ‘’opposto’’ , cioè INCREMENTANO lo stato quantistico macroscopico, aumentando sia l’intensità dei momenti di coscienza che il numero di questi eventi nel tempo(la frequenza). A questo punto egli precisa come NON SIA necessario ricorrere alle droghe (stesso discorso dimostrato da Grof con l’ LSD ); infatti gli effetti della 210 Meditazione sono esattamente analoghi : permettono di aumentare l’intensità e la frequenza degli stati quanto-meccanici che produrranno i momenti di coscienza, con le conseguenze che abbiamo descritto in precedenza. Inoltre a livello di Meditazione Trascendentale profonda si può essere capaci di ‘’fluttuare’’ così tanto i momenti di coscienza, che si arriva a percepire il flusso della coscienza nel suo incedere ritmico, fino ad un momento ‘’sacro’’ in cui il fluire del tempo rallenta a tal punto che si può avere la sensazione di essere in un regno ASSOLUTO ( che però NON è paragonabile a ciò che si conosce nel livello raggiunto ‘’adesso’’ dalla moderna Fisica Quantistica). Sicuramente non c’è alcun bisogno di droghe, continua Hameroff, e neanche la Meditazione è indispensabile, per quanto efficacissima e potentissima; infatti se andiamo a studiare la vita di alcuni geni dell’umanità ci accorgiamo che alla base c’è sempre UNA POTENTE DISCIPLINA PERSONALE ( per esempio proviamo a pensare cosa ha determinato la straordinaria capacità di Einstein di essere CONNESSO con le leggi dell’Universo, e i momenti “sacri” che avrà sperimentato !?) ; chissà quante strade esistono e sono esistite nella Storia, tutte egualmente efficaci a vari livelli, diversissime a seconda del contesto geografico e culturale, e sono state denigrate dalla Scienza ufficiale come stregonerie o come cialtronerie. Tutte queste diverse modalità hanno invece una sola funzione : attivare l’ Entanglement Quantistico nei microtubuli del cervello e farlo nel migliore dei modi, né più né meno come atleti in una disciplina sportiva, con il risultato di ampliare i momenti di Coscienza e quindi la capacità di ACCEDERE all’ UNIVERSO OLOGRAFICO , che è la ‘’connessione diretta’’ con la Realtà fondamentale, nel senso dell’ ORDINE IMPLICATO di Bohm: abbiamo visto peraltro che sono indispensabili parecchi requisiti e molte circostanze determinanti, prime fra tutte la RISONANZA EMPATICA( che implica i meccanismi di ENTANGLEMENT), i pensieri CONDIVISI, i legami EMOZIONALI,la ‘’focalizzazione’’ intensa della mente su un'unica ‘’intenzione’’, confermando ancora una volta che i fenomeni sono sempre complessi e avvengono solo sotto l’influenza contemporanea di numerosi e concorrenti fattori che comunque devono essere , a mio avviso, NATURALI e non riprodotti ARTIFICIALMENTE in laboratorio o comunque replicati in esperimenti; perché anche questo è stato già ampiamente dimostrato : se i fenomeni di questa categoria straordinaria vengono sottoposti a regolare funzionamento …. finiscono col NON FUNZIONARE PROPRIO, insomma non devono essere “forzati” ad accadere , come se noi volessimo ‘’forzare’’ il WU-WEI , il normale flusso della Natura , della VITA , dell’ UNIVERSO; questa sembra una Scienza anomala , perché è poesia, è misticismo, è irrazionalità, è arte, è filosofia, è religione, ma siamo invece proprio nel bel mezzo della Visione di Einstein, che finisce sempre per aver ragione, anche dopo aver avuto torto. 211 Quindi possiamo concludere che : gli studiosi accademici ortodossi non riescono a trovare spiegazioni, perché condizionati dalla loro cronica incapacità di cercarle al di fuori del loro paradigma riduzionistico; Maharishi ne dà una spiegazione ‘’limitata’’ dalle sue conoscenze , ma fa ipotesi interessanti e profonde, condizionate dalla sua carenza di fisica quantistica; i ricercatori ‘’LIBERI’’ che lavorano alla frontiera delle frontiere hanno dimostrato come nello stato ‘’Meditativo’’ si potenziano e si nutrono tutti i piani di Realtà più elevati della Coscienza (nel senso della Brennan) e in pratica si AMPLIANO LE PORTE DELLA PERCEZIONE Sensoriale Ordinaria e soprattutto STRAORDINARIA, quindi incluse le ESP E LE HSP. Abbiamo trattato in questo capitolo specifico ‘’esperimenti’’ condotti da equipe di ricercatori, rigorosi e documentati, su due aspetti fondamentali di tutti i temi proposti : --- Autoguarigione --- Guarigione a distanza Sarò ‘’provocatorio’’ fino alla fine, ma devo assolutamente riflettere sulla amara costatazione che tutto questo è molto indigesto alla classe medica, perché le incredibili ‘’potenzialità’’ di guarigione minano alla base l’impalcatura costruita magistralmente dalle case farmaceutiche sull’uso spudoratamente esagerato di farmaci, a volte inutili, sicuramente tossici e dannosi, con eccezioni specifiche e particolari; ma non meno danni fanno i fautori di terapie alternative, poco rigorosi e spesso non documentati, che finiscono col vendere soltanto ‘’un altro prodotto’’, condito da frasi roboanti, ignoranza crassa, che fa leva sulla disperazione e sulla speranza di ‘’creduloni’’ pronti sempre a seguire ‘’PIFFERAI’’ e falsi profeti. La parte finale sarà una carrellata delle principali Medicine Alternative, con l’intento di darne una visione rigorosa, storica e scientifica, avvalendoci delle più recenti conquiste della fisica quantistica. 212 13 Emoto e Radin : Entanglement Pensiero/cristalli di acqua Roger Nelson e Dean Radin si sono occupati molto di esperimenti e studi su fenomeni naturali e artificiali che riguardano la possibilità che gruppi di persone riescano a produrre potenti effetti locali sull’ambiente naturale, fisico e umano; il ‘’desiderio’’ collettivo di una comunità o un gruppo di persone che hanno un legame e un sentimento emotivo intenso ‘’condiviso’’ riescono a inviare questa ‘’INTENZIONE’’ ed a produrre modifiche nella MATERIA fisica. Dean Radin era interessato alle affermazioni del giapponese Masaru Emoto secondo cui la struttura dei cristalli dell’acqua è INFLUENZATA dalle ‘’emozioni’’ positive e negative; Emoto asseriva di aver eseguito centinaia di esperimenti che dimostravano che anche un'unica parola di intento ‘positivo’ o ‘negativo’ ( anche scritta davanti ad un bicchiere d’acqua) cambia l’organizzazione interna dell’acqua; quella sottoposta all’intento ‘positivo’ (sei chiara e pura) quando viene congelata pare sviluppi una SPLENDIDA STRUTTURA cristallina estremamente complessa; laddove la struttura dell’acqua esposta alle emozioni ‘negative’ ( sei schifosa) diviene casuale, disordinata, persino grottesca; i risultati positivi secondo lui avevano luogo con i sentimenti d’amore o gratitudine. Radin effettuò un esperimento ‘’ a doppio cieco’’ provocatorio : collocò due boccette di acqua in una stanza schermata del suo laboratorio presso l’istituto di Scienze Noetiche in California; nel frattempo, ad un gruppo di duemila partecipanti ad una conferenza di Emoto, in Giappone, veniva ‘’mostrata’’ una foto delle boccette e veniva richiesto di inviare una ‘’preghiera’’ di gratitudine. Quindi Radin congelò sia l’acqua contenuta in quei flaconi sia i campioni dell’acqua di controllo proveniente dalla stessa fonte << che NON era stata esposta alle preghiere >> , e mostrò i cristalli risultanti ad una giuria di volontari indipendenti; egli si era accertato che lo studio fosse ‘’a doppio cieco’’ , di modo che né lui né i suoi volontari avessero la minima idea di quali cristalli fossero stati oggetto della preghiera e quali no. Un numero enorme, statisticamente significativo, di giudici volontari concluse che l’acqua a cui erano state trasmesse le INTENZIONI POSITIVE aveva formato la struttura cristallina notevolmente più gradevole dal punto di vista estetico. Questo esperimento rispondeva anche ad alcune altre domande : suggeriva che non era tanto la dimensione del gruppo ad essere importante, quanto piuttosto l’INTENSITA’ della concentrazione; qualunque gruppo, per quanto piccolo, esercitava un effetto purchè i suoi membri fossero presi da una ATTENZIONE 213 ESTATICA ; il potere del pensiero di massa dipende non da un effetto soglia ben definito dal numero ma dipende da molti fattori, sicuramente legati alla ‘’intensità’’ dei singoli intenti , ma soprattutto dalla ‘’focalizzazione’’. L’ipotesi più probabile, a mio avviso, è sempre quella che il potere dell’ INTENZIONE fa entrare in RISONANZA EMPATICA le menti di tutti i partecipanti che fanno aumentare l’ordine nello stato fondamentale del Campo del Punto Zero ( la COERENZA ) : i meccanismi di ENTANGLEMENT SONO COSI’ MAGGIORMENTE ‘’ATTIVATI’’ nell’Universo Olografico di Pribram e Bohm. Vedremo in seguito i dettagli di questo fenomeno in chiave ‘’Energetica’’ , precisamente come le Energie Sottili vengano immagazzinate dall’acqua e la loro informazione associata, chiamata ‘’Caratteristica Vibratoria’’ possa attivare processi basati sulla ‘’Biorisonanza’’ e diventare così i meccanismi di base di terapie Energo-Vibrazionali per il mantenimento della Salute e la Guarigione. 214 14 -- Il Ruolo delle emozioni nell’Entanglement mente/corpo. Pert : Entanglement fra peptidi e organismi Alla fine degli anni Ottanta una studiosa di neuroscienze, Candace Pert , e alcuni suoi colleghi del Maryland Institute of Mental Health, identificarono in un gruppo di molecole, i peptidi, i messaggeri molecolari che facilitano le comunicazioni fra sistema nervoso e sistema immunitario.Pert ed i suoi colleghi hanno scoperto che questi messaggeri interconnettono tre sistemi distinti – il sistema nervoso, il sistema immunitario e il sistema endocrino – in una singola rete ( Entanglement fra peptidi e organismo umano). Secondo la concezione tradizionale, questi tre sistemi sono separati ed hanno funzioni diverse.Il sistema nervoso, costituito dal cervello e da una rete di cellule nervose che attraversa tutto il corpo, è la sede della memoria, del pensiero e delle emozioni.Il sistema endocrino, costituito dalle ghiandole e dagli ormoni, è il principale sistema di regolazione dell’organismo, che controlla ed integra varie funzioni corporali.Il sistema immunitario, costituito dalla milza, dal midollo osseo, dai nodi linfatici e dalle cellule immunitarie che circolano nell’organismo, è il sistema di difesa del corpo, responsabile dell’integrità dei tessuti e adibito al controllo della cura delle ferite e dei meccanismi di riparazione dei tessuti.A questa separazione dei tre sistemi corrispondono tre distinte discipline per il loro studio : le neuroscienze, l’endocrinologia e l’immunologia; tali separazioni concettuali non sono altro che una deformazione storica(dovuta al riduzionismo,alla frammentazione,alla divisione in compartimenti stagni indipendenti) che non può essere mantenuta; secondo Candace Pert , i tre sistemi devono essere considerati come parti di un'unica rete psicosomatica di un sistema più ampio. (*) C. Pert fa una sintesi mirabile, con un approccio scientifico e spirituale allo stesso tempo, tra corpo, mente, emozioni e spirito. Si domanda : in che modo i pensieri e le ‘’EMOZIONI’’ influiscono sulla nostra salute? Che ruolo hanno nel processo della guarigione ? Le tre aree delle Neuroscienze, dell’ Endocrinologia e dell’ Immunologia sono unite fra loro e vanno studiate in un unico contesto, supportato da correlazioni sociali e ambientali. Il concetto primario ed essenziale è che la Coscienza, la Mente, la Psiche, lo Spirito, l’Anima creano la ‘’NOSTRA’’ Realtà; la Mente diventa Materia, i nostri pensieri precedono il corpo fisico e non il viceversa. Le EMOZIONI sono il contenuto informativo che viene trasmesso nella ‘’Rete Psicosomatica’’ , in un processo al quale partecipano i vari sistemi, organi e cellule del corpo umano. I peptidi, più opportunamente chiamati ‘’neuropeptidi’’ (una famiglia di 215 sessanta/settanta macromolecole), furono studiati originariamente in altri contesti, attribuendo loro nomi diversi : ormoni, neurotrasmettitori, endorfine, fattori di crescita e così via.Ci vollero molti anni per giungere a riconoscere che essi costituiscono un'unica famiglia di “messaggeri molecolari”.Questi messaggeri sono brevi catene di amminoacidi che si attaccano a recettori specifici; i recettori si trovano in abbondanza su tutte le cellule del corpo; collegando fra loro le cellule immunitarie, le ghiandole endocrine e le cellule del cervello, i peptidi formano una rete psicosomatica che si estende in tutto l’organismo.I peptidi sono la manifestazione biochimica delle emozioni; hanno un ruolo fondamentale nel coordinare le attività del sistema immunitario; collegano ed integrano le attività mentali, emozionali e biologiche. Nei primi anni Ottanta alcuni scienziati scoprirono che un tipo di neurotrasmettitori—le endorfine – che si pensava fossero prodotti solo nel cervello, sono prodotti anche nelle cellule del sistema immunitario; mentre veniva identificato un numero sempre maggiore di recettori di peptidi , risultò che in pratica tutti i peptidi conosciuti sono prodotti nel cervello e anche in varie parti del corpo.Nel sistema nervoso i peptidi vengono prodotti nei neuroni e si spostano quindi lungo gli assoni per essere immagazzinati in piccole sfere poste alle estremità degli assoni, dove restano in attesa dei segnali appropriati per il loro rilascio; questi peptidi giocano un ruolo fondamentale per le comunicazioni in tutto il sistema nervoso.Tradizionalmente si riteneva che il trasferimento di tutti gli impulsi nervosi avvenisse attraverso spazi, chiamati “sinapsi” , fra neuroni adiacenti; ma questo meccanismo si è rivelato di importanza limitata, essendo utilizzato soprattutto per la contrazione muscolare.La maggior parte dei segnali che provengono dal cervello sono trasmessi tramite i peptidi emessi dai neuroni; attaccandosi a recettori lontani dai neuroni in cui sono prodotti, questi peptidi agiscono in tutte le parti del corpo.Nel sistema immunitario, non solo i globuli bianchi possiedono recettori per tutti i peptidi , ma producono essi stessi dei nuovi peptidi; questi controllano gli andamenti migratori delle cellule del sistema immunitario e tutte le loro funzioni vitali.Un altro aspetto affascinante della rete psicosomatica da poco individuata è la scoperta del fatto che i peptidi rappresentano la manifestazione chimica delle emozioni. Gran parte dei peptidi , se non tutti, alterano il comportamento e gli stati dell’umore , e oggi gli scienziati ipotizzano che ciascun peptide possa suscitare una singola “tonalità” emotiva; il gruppo completo di sessanta o settanta peptidi costituiscono forse un linguaggio universale delle emozioni.Se fosse vero che ciascun peptide fa da mediatore per un particolare stato emotivo, significherebbe che tutte le percezioni sensoriali, tutti i pensieri e , di fatto tutte le funzioni dell’organismo sono modulati dalle emozioni, poiché tutti richiedono i peptidi; in effetti gli scienziati hanno osservato che i punti nodali del sistema nervoso centrale, sono ricchi di recettori di peptidi che filtrano le percezioni sensoriali e stabiliscono un ordine di priorità. 216 Una conseguenza di tutto ciò è che la “Cognizione” è un fenomeno che si estende in tutto l’organismo, inteso come SISTEMA, operando per mezzo di un intricata rete chimica di peptidi che integrano le nostre attività mentali, emozionali, biologiche,spirituali,neuropsichiche. 217 15 – Lipton. I pensieri alterano il DNA : Entanglement fra le cellule del corpo Bruce Lipton, Biologo, dimostra che << ciò in cui crediamo determina CIO’ CHE SIAMO >> , e non è il nostro DNA ( Codice Genetico ) a determinare la nostra VITA e la nostra dalute, ma è proprio il contrario : è la nostra VITA e i nostri PENSIERI che determinano e modificano il nostro DNA. E’ una grande rivoluzione Copernicana che ci libera dalla prigionia del Destino , predeterminato e indipendente dalla nostra volontà. Lipton dimostra in modo inoppugnabile che l’ ambiente, i nostri pensieri e le nostre esperienze ( e quindi i nostri VALORI CULTURALI ) “determinano” ciò che siamo, il nostro corpo ed ogni aspetto della nostra VITA. Ogni cellula del nostro corpo può essere paragonata ad un essere INTELLIGENTE , dotato di “Intenzionalità” e “scopo” , in grado di sopravvivere autonomamente, il cui “Cervello” è costituito dalla “membrana”. Questa scoperta porta ad una conclusione sbalorditiva : i Geni NON controllano la nostra Biologia, invece è l’Ambiente ad influenzare il comportamento delle cellule; i meccanismi con cui le cellule governano la propria fisiologia e il proprio comportamento, sono controllati dall’ AMBIENTE FISICO ed ENERGETICO con cui la VITA della cellula interagisce, e NON dai suoi Geni !!! << E’ la “Consapevolezza” che una cellula individuale ha dell’ Ambiente, e non i suoi Geni, che mette in moto i MECCANISMI della VITA >> <<IL PENSIERO MODIFICA IL NOSTRO DNA ED OGNI NOSTRA CELLULA>> Ogni essere umano è costituito da circa 50 trilioni di cellule, se ogni cellula individuale è controllata dalla propria “ CONSAPEVOLEZZA dell’ AMBIENTE, la stessa cosa vale per l’ ESSERE UMANO composto da miliardi di cellule; così come avviene per una cellula individuale, il carattere della nostra VITA non è determinato univocamente dai nostri geni ( che dànno solo “predisposizioni” ), ma dalle RISPOSTE agli STIMOLI “Ambientali” che azionano la Vita di tutti i giorni; dalle nostre CONOSCENZE , dai nostri PENSIERI ( che sono conformi ai nostri VALORI CULTURALI). Si dimostra inadeguato e limitato il grande dogma della Biologia : cioè che la VITA sia controllata dal Codice Genetico. << Si può cambiare la propria VITA “cambiando” CONVINZIONI” >> come chiaramente ha detto Gandhi . le proprie “ 218 La convinzione di essere fragili macchine biochimiche controllate dai nostri Geni, cede il passo alla comprensione del fatto che siamo potenti CREATORI della nostra VITA , con i nostri pensieri e le nostre conoscenze. La struttura e la ‘funzione’ degli organismi biologici sono strettamente “Interconnesse” : nella struttura della cellula sono racchiusi i segreti delle sue funzioni. La struttura e la funzione della doppia elica del DNA ( il materiale di cui sono composti i geni ) sono responsabili dei caratteri fisici di partenza, ma vedremo che NON lo sono delle nostre EMOZIONI e dei nostri COMPORTAMENTI. I Geni non possono “accendersi” e “spegnersi” da soli, ovvero non entrano in funzione da sé, automaticamente; DEVE esserci qualcosa nell’ambiente “che innesca l’attività genetica” ( questo fatto è stato gia confermato dalla ricerca più avanzata ). Quasi tutte le cellule che compongono il nostro corpo sono simili ad “AMEBE” ( organismi individuali che hanno sviluppato una strategia di “Cooperazione” finalizzata alla reciproca sopravvivenza). Gli esseri umani sono soltanto la conseguenza della “coscienza amebica collettiva” ; vedremo come tutte queste cellule sono in vario modo ENTANGLED , cioè sono “interconnesse” e unite da legami istantanei che , tramite meccanismi NON LOCALI, comunicano tra loro come se fossero guidate da un sapiente “Orchestratore” : l’ambiente interagisce con le nostre cellule e le MODIFICA . Come una nazione riflette le caratteristiche dei suoi cittadini; ogni essere umano riflette le caratteristiche e la natura fondamentale delle comunità cellulari di cui è composto, le quali a loro volta rispecchiano l’ AMBIENTE nel quale interagiscono. MILIONI DI PERSONE ATTRIBUISCONO I LORO PROBLEMI DI SALUTE SEMPLICEMENTE ALL’INEFFICIENZA DEI LORO MECCANISMI FISIOLOGICI E BIOCHIMICI E NON VOGLIONO CAPIRE CHE E’ INVECE UNA COMBINAZIONE DI CAUSE ‘‘MENTALI’’ , ‘’FISICHE’’ , ‘’ EMOTIVE’’ E ‘’SPIRITUALI’’ . Lipton: La mia nuova comprensione della ‘’Natura della Vita’’ contraddice una convinzione della Scienza ufficiale che viene trasmessa ancora agli studenti di Medicina, la convinzione che la Medicina Allopatica ‘’sarebbe’’ l’unica che può meritare di essere presa in seria considerazione nello studio della ‘’GUARIGIONE’’ dell’uomo. Ma oggi è possibile fondare una scienza ed una filosofia della medicina alternativa, basata su rigorosi esperimenti di Fisica Quantistica e sulla saggezza ‘’spirituale’’ delle culture popolari antiche. 219 16 - Endorfine e sistema immunitario La felicità non è qualcosa di vago ed impreciso, a livello biofisiologico, una sensazione nebulosa e poco concreta, ma l’effetto di un flusso corretto di ‘’ENDORFINE’’ nel nostro corpo. Le ‘endorfine’ sono sostanze naturali sintetizzate dall’organismo umano, sono esattamente ‘’morfine endogene’’ : un gruppo di peptidi di catena corta, cento volte più potenti della morfina artificiale; sono distribuite in modo diseguale nel sistema nervoso ed in stretta relazione con i recettori oppiacei. Le endorfine sono presenti nelle buone e nelle cattive azioni e in numerosi aspetti del nostro comportamento; quello che la tradizione ci propone come ‘’morale’’ quasi sempre ha un corrispettivo nel nostro bioorganismo. I nostri stati d’animo, le nostre fobie, le nostre manìe, i nostri capricci, sono strettamente legati con l’equilibrio ed il flusso di endorfine ; naturalmente ‘’a doppio senso’’ : vi è cioè un continuo ‘biofeedback’ di controllo e influenza reciproca. Ecco perché è interessante vedere come agiscono le endorfine e che cosa succede nel nostro corpo : ‘’quando’’ vengono sintetizzate ed in ‘quali’ condizioni. Inoltre le endorfine sono correlate ai ‘’meccanismi di difesa’’ : è possibile che i massaggi o le carezze che ci portano piacere, contribuiscano in modo notevole ad alleviare molte malattie; OGNI VOLTA CHE PROVIAMO ‘’PIACERE’’ è sicuro che sono state messe in gioco le endorfine; i momenti felici, che tutti abbiamo sperimentato e che spesso ricordiamo come qualcosa di molto speciale, corrispondono biologicamente ai momenti in cui il nostro corpo le sta sintetizzando; secondo me la sequenza temporale è questa : noi siamo felici perché appagati o gratificati da una cosa che ‘’CI PIACE’’ , il nostro organismo produce PIU’ ENDORFINE DEL NORMALE , allora segue che la loro presenza ci fa sentire BENESSERE , assenza di dolore alcuno , pertanto siamo ancor più felici. In tal modo la nostra mente, ma tutto il nostro essere, è pervaso da una misteriosa sensazione di felicità e completezza, sentiamo che il prossimo non è distinto da noi e lo dobbiamo amare perché STIAMO AMANDO NOI STESSI ! La conclusione è banale : per quanto ci è possibile dobbiamo fare quotidianamente attività ‘’GRATIFICANTI’’ oppure educare la nostra mente , il nostro carattere, che ‘’tutto’’ quello che facciamo e’ gratificante; questo è l’ atteggiamento dei ‘santi’ autentici , dei monaci tibetani, dei santoni indiani, di tutti i ‘’mistici’’ di ogni epoca storica e di ogni tradizione culturale; il problema è ‘’COME’’ si raggiunge questa condizione di BEATITUDINE. 220 – POTENZIARE IL SISTEMA IMMUNITARIO << Basta medicine ! Si deve potenziare il sistema Immunitario,poi ci pensa lui a guarire il nostro corpo >> Un buon stato di salute raramente si raggiunge per caso; si può far risalire qualsiasi malattia ad un disturbo biochimico e lo squilibrio può essere causato da uno qualunque dei fattori la cui combinazione produce la malattia stessa : agenti infettivi, cause genetiche, veleni dell’ambiente, intossicazioni, conflitti ‘emozionali’ e un intera schiera di altri potenziali nemici. Tradizionalmente l’Immunologia siè interessata delle difese contro i microbi che causano la malattia, ma i progressi sono stati tali che oggi i confini si sono estesi sino a comprendere lo studio dei metodi con cui il corpo affronta i problemi di concerto con la mente. Il LEGAME tra la condizione del Sistema Immunitario, la dieta, lo squilibrio ambientale, lo stato ‘emotivo’ e tutti i problemi connessi all’interazione mente/corpo , adesso è conosciuto dai medici più evoluti; oggi viene considerato prioritario lo stile di vita per migliorare l’attività mentale, fisica, l’umore, il comportamento emotivo, la componente ‘’spirituale’’. Proprio come noi siamo quello che mangiamo, beviamo e respiriamo, siamo anche quello che facciamo e pensiamo, siamo i nostri sentimenti ,le nostre passioni emotive , i nostri valori culturali : la nostra mente e il nostro corpo si ‘’nutrono’’ di tutto quanto esprime il nostro ‘ESSERE’ , pertanto sono responsabili sia della nostra salute che delle nostre patologie o ci aiutano a mantenere un benessere duraturo. CONTROLLANDO IL POTERE DEI NOSTRI PENSIERI evitiamo al sistema immunitario di approntare un coraggioso esercito pronto per la battaglia contro la malattia, che deve essere affrontata sempre con un approccio ‘’olistico’ , il corpo , la mente, le emozioni e lo spirito sono integrati e interconnessi ineluttabilmente e si controllano e influenzano reciprocamente. Si è visto che è possibile aumentare la grandezza del timo e persino il numero dei linfociti T, grazie all’aiuto del nostro atteggiamento ‘’mentale’’. Viceversa le persone che conducono una vita poco sana e che coltivano pensieri negativi diventano più soggette alle malattie, perché il loro modo di pensare e di vivere può essere così devastante nei confronti dell’organismo più di quanto lo siano l’inquinamento ambientale e gli additivi alimentari; è possibile insegnare al nostro sistema immunitario a diventare più efficiente con atteggiamenti ‘positivi’; viceversa rimuginare continuamente sui problemi e sulle ansie causa solo malessere e porta, inevitabilmente, come conseguenza ad un indebolimento del sistema immunitario e alla comparsa dei più svariati sintomi di malessere. 221 I sentimenti di invidia, aggressività, odio, ostilità, vendetta, rabbia e colpa , indeboliscono il sistema immunitario. Inoltre si deve essere capaci di perdonare se stessi come si fa con gli altri : il sentimento del perdono è un elemento determinante nell’aumento delle difese immunitarie; parimenti spossatezza,perdita di interesse o di entusiasmo e noia sono considerati forti ‘’soppressori’’ immunitari. Si deve ribadire all’infinito che i nostri pensieri devono essere cambiati per rendere l’ambiente che ci circonda meno ostile, e far sì da esaltare sentimenti ed emozioni ‘’positive’’ in modo da rafforzare il sistema immunitario. SANE ABITUDINI PER MIGLIORARE IL SISTEMA IMMUNITARIO --- Alimentazione equilibrata : cruditè, verdure, tutti i prodotti della terra, cereali, latte, mele, legumi, pasta e riso integrali, pesce. --- Aria, acqua, Sole, NATURA, BOSCHI, Piante fiori, animali, integrazione totale con tutto il creato, verso una coscienza ‘’planetaria’’. --- Esercizio fisico, passeggiate in campagna e nei boschi, in montagna e nei laghi. --- Visualizzazioni Spirituali, Amore in tutte le sue forme, essere sognatori idealisti e concreti realisti allo stesso tempo. --- Accettare la malattia, non opporsi, ma credere nella guarigione. --- Volersi bene, non cambiare la propria fisionomia artificialmente, ripetersi sempre ‘’mi amo’’. --Visione ottimistica e positiva, NON rimpiangere nulla e fare sempre ‘’progetti’’. --- Esprimere in tutti i modi la ‘’Forza Vitale’’ con continui ‘atti di volontà’, non lamentarsi MAI , ogni giorno RINGRAZIARE l’Universo Divino. --- Celebrare sempre l’Unione con gli altri e con tutto ciò che ci circonda; non ‘’separare’’ nulla da tutte le cose, ogni cosa è una parte dell’UNIVERSO. --- NON RIMUGINARE SUI PROBLEMI --- Amare il proprio lavoro e crearsi sempre hobby e interessi interessanti. --- Non abusare dei farmaci e non usare MAI antidepressivi. --- Non sentirsi soli e non amati. --- Avere un credo ‘religioso’ , ‘filosofico’, ‘ideologico’ o ‘scientifico’. --- NON FUMARE. --- Non trascorrere la vita in atmosfere noiose e lugubri. --- Fare sempre nuove amicizie interessanti. --- Esprimere sempre i propri sentimenti, passioni e le EMOZIONI. --- Non irritarsi facilmente : LA VITA E’ BELLA …COMUNQUE 222 17 - MEDICINA INTEGRATA : P.N.E.I. Anche se non entriamo nei dettagli diciamo subito che ,grazie alla diffusione di Francesco Bottaccioli, questo è il primo e più importante tentativo fatto all’interno della medicina e dai medici stessi di operare una ‘’grande connessione’’ e configurarla in una scienza che studia i rapporti tra psiche, sistema nervoso, sistema endocrino e sistema immunitario; tematiche nate negli anni 60 e recepite in Italia negli anni 90, e solo da studiosi e ricercatori. Le ricerche avanzate hanno ormai dimostrato in modo chiaro e inequivocabile che il cervello può influenzare il sistema immunitario, e che quest’ultimo a sua volta i suoi effetti sul sistema nervoso; sono state anche descritte le modalità con cui avviene questo ‘dialogo’ : sono proprio delle piccole molecole, i neuropeptidi, che vengono rilasciate e captate sia dalle cellule nervose sia da quelle immunitarie ed endocrine.Il lavoro divulgativo di Bottaccioli è encomiabile, rappresentando una vera ‘’rivoluzione’’ , relativamente al campo della medicina italiana, intanto come primo punto di incontro tra la medicina organica tradizionale e la medicina ‘’psicosomatica’’, e soprattutto nella nuova capacità di interpretare vecchie malattie e nel suggerire terapie più appropriate. Detto questo mi stupisce e mi fa inorridire una frase del libro di Bottaccioli : << La materia è lentamente cresciuta e oggi nelle Università più avanzate si comincia ad insegnare >> ; riferita al 2003, fa sorridere perché innanzitutto non è lentamente cresciuta, al contrario vi è un enorme lavoro di ricerca specie in Università americane, ma non solo; inoltre è ancora fuori dai corsi tradizionali ma viene proposta in seminari particolari e post-laurea, alla stessa stregua di una ulteriore ‘specializzazione’ , quando invece è una vera rivoluzione concettuale ed una nuova ‘visione’ della medicina , della terapia e del malato; come sarà bene sintetizzato alla fine del capitolo a proposito di Wilber. Infine deve fare un appunto severo e preciso all’autore Bottaccioli : la bibliografia è limitatissima e provinciale , spero proprio che non rispetti i riferimenti e gli studi da cui si trae tutto il corpo di conoscenze descritte; è inaudito come non si faccia alcun cenno quanto meno a studiosi di fama internazionale e premi Nobel che hanno dato un contributo preciso e costruttivo alla crescita di questa nuova visione della medicina; chiunque può confrontare l’enorme elenco bibliografico della ‘’divulgatrice’’ Linne McTaggart nei suoi libri straordinari, per rendersi conto di quanto arretrati siano i medici italiani; neanche una riga per Candace Pert che con il suo ‘’Molecole di Emozioni’’ dà una svolta straordinaria nella concezione della malattia, una vera pietra miliare, senza contare le decine e decine di studiosi che io nel corso di questo libro cito quali riferimenti puntuali , rigorosi e determinanti. 223 - PSICONEUROENDOIMMUNOLOGIA Anche se non entriamo nei dettagli diciamo subito che ,grazie alla diffusione di Francesco Bottaccioli, questo è il primo e più importante tentativo fatto all’interno della medicina e dai medici stessi di operare una ‘’grande connessione’’ e configurarla in una scienza che studia i rapporti tra psiche, sistema nervoso, sistema endocrino e sistema immunitario; tematiche nate negli anni 60 e recepite in Italia negli anni 90, e solo da studiosi e ricercatori. Le ricerche avanzate hanno ormai dimostrato in modo chiaro e inequivocabile che il cervello può influenzare il sistema immunitario, e che quest’ultimo a sua volta induce effetti sul sistema nervoso; sono state anche descritte le modalità con cui avviene questo ‘dialogo’ : sono proprio delle piccole molecole, i neuropeptidi, che vengono rilasciate e captate sia dalle cellule nervose sia da quelle immunitarie ed endocrine.Il lavoro divulgativo di Bottaccioli è encomiabile, rappresentando una vera ‘’rivoluzione’’ , relativamente al campo della medicina italiana, intanto come primo punto di incontro tra la medicina organica tradizionale e la medicina ‘’psicosomatica’’, e soprattutto nella nuova capacità di interpretare vecchie malattie e nel suggerire terapie più appropriate. Detto questo mi stupisce e mi fa inorridire una frase del libro di Bottaccioli : << La materia è lentamente cresciuta e oggi nelle Università più avanzate si comincia ad insegnare >> ; riferita al 2003, fa sorridere perché innanzitutto non è lentamente cresciuta, al contrario vi è un enorme lavoro di ricerca specie in Università americane, ma non solo; inoltre è ancora fuori dai corsi tradizionali ma viene proposta in seminari particolari e post-laurea, alla stessa stregua di una ulteriore ‘specializzazione’ , quando invece è una vera rivoluzione concettuale ed una nuova ‘visione’ della medicina , della terapia e del malato; come sarà bene sintetizzato alla fine del capitolo a proposito di Wilber. Infine deve fare un appunto severo e preciso all’autore Bottaccioli : la bibliografia è limitatissima e provinciale , spero proprio che non rispetti i riferimenti e gli studi da cui si trae tutto il corpo di conoscenze descritte; è inaudito come non si faccia alcun cenno quanto meno a studiosi di fama internazionale e premi Nobel che hanno dato un contributo preciso e costruttivo alla crescita di questa nuova visione della medicina; chiunque può confrontare l’enorme elenco bibliografico della ‘’divulgatrice’’ Linne McTaggart nei suoi libri straordinari, per rendersi conto di quanto arretrati siano i medici italiani; neanche una riga per Candace Pert che con il suo ‘’Molecole di Emozioni’’ dà una svolta straordinaria nella concezione della malattia, una vera pietra miliare, senza contare le decine e decine di studiosi che io nel corso di questo libro cito quali riferimenti puntuali , rigorosi e determinanti. 224 18- TERAPIE ENERGO-VIBRAZIONALI a) Cleanenergy di Zamperini Roberto Zamperini merita la palma del ‘’migliore’’, finalmente uno studioso e sperimentatore che analizza con rigore un argomento delicatissimo, da altri adoperato a sproposito e senza cognizioni di causa, si può salvare il solo Vinardi (che è un ingegnere e fisico). Le ‘’Energie Sottili’’ sono intorno a noi e dentro di noi, guidano il nostro corpo e la nostra mente; Zamperini ha descritto in maniera mirabile l’Aura ed i Chakra, realizzando una mappa dettagliata dell’Anatomia e Fisiologia ‘’Sottile’’ umana. La sua opera è non solo terapeutica ma permette l’espansione della conoscenza di sé e dei propri talenti, la sintonia con il prossimo e con la Natura, consente di ritrovare il proprio modo di essere in relazione al Tutto. Possiamo schematizzare ed elencare i concetti base che ha sviluppato e chiarito con analisi dettagliate : --- Come funzionano i ‘’Campi di Energia Vitale’’, i Chakra e la Energie Sottili in funzione della guarigione. --- Come circola l’Energia Sottile nel nostro organismo. --- Cosa sono praticamente i Corpi Sottili. --- Cosa sono le rivoluzionarie Energie di trasmutazione in chiave terapeutica. --- Come le cellule comunicano attraverso le Energie Sottili. --- Come funziona la difesa energetica dell’organismo e come potenziarla col riequilibrio energetico. Bisogna notare che non è presente alcun cenno di Fisica Quantistica, va perdonato perché è uno Statistico di formazione, quantomeno non ne parla a sproposito. Fa un ottimo riferimento a Sheldrake, Reich e Rae, euforicamente considerandoli ‘esaustivi’ , senza tener conto quantomeno di Bohm e Pribram, di Jung e Brennan, ma è di gran lunga il migliore studioso italiano di Energie Sottili e terapie Energo-Vibrazionali. Zamperini fa una ricostruzione storica dettagliata, mostrando come sia possibile trovare concetti come ‘’Energia Universale’’ , forza vitale, corpo energetico ed equivalenti all’accezione moderna di ‘’Energia Sottile’’ in moltissime medicine 225 popolari e tradizionali ed in molte discipline esoteriche e mistiche, la cui funzione era rivolta alla guarigione. Fra queste le tribù aborigene d’Australia e i pellerossa d’America avevano doti di ‘intuizione’, chiaroveggenza, telepatia e radioestesia come altre raffinate forme di percezione di Energia, che oggi avremmo attribuito a precise e profonde capacità di percezione extrasensoriale ESP e HSP. Nelle Hawaii i Kahuna avevano una sofisticata concezione dell’uomo che già consideravano come un essere dalle dimensioni fisiche, mentali, emozionali e spirituali; la loro medicina era una integrazione straordinaria biopsicoenergetica e spirituale; naturalmente erano le ‘’tecnologie’’ ad essere approssimate. Anche gli Egiziani conoscevano il ruolo delle ‘’bioenergie’’ e avevano il concetto di Aura per esprimere la natura energetica e spirituale dell’uomo; allo stesso modo i greci, gli ebrei, i Sufi e altri popoli a loro affini. Lo Yoga indiano e cinese raggiunse elevatissime conoscenze sugli organismi viventi, nei riguardi dell’aspetto energetico, ancora oggi attualissime; in particolare la medicina cinese individuò i centri energetici, i meridiani, le nadi e le aure gia quasi 5000 anni fa. L’Ayurveda basava ,tra l’altro, la cura nel fondamentale ‘riequilibrio’’ energetico, riportare cioè le energie che circolano nel corpo al flusso normale ed efficace. Si potrebbe continuare ancora, scopriremmo come i saggi antichi e le culture popolari avevano individuato la chiave di lettura della ‘guarigione’ nel principio che solo negli ultimi anni è stato rivalutato dagli studiosi più aperti e profondi : l’uomo deve essere in pace con l’intero suo essere fisico, mentale, emozionale e spirituale, e deve essere in perfetto equilibrio con il suo ambiente naturale, familiare, sociale in una coscienza ‘’planetaria’’ , sentendosi parte di un ‘COSMO’ vivo e intelligente; come bene ha sintetizzato Bohm : << Ogni cosa possiede un suo Campo di Energia che interagisce con il mare di Energia Planetaria e lo sterminato Oceano di Energia Cosmica >> Naturalmente tutti i ricercatori e gli studiosi hanno trovato difficoltà enormi nel definire l’Energia Sottile , in quanto sfugge ad ogni interpretazione , se ci si riferisce al paradigma classico , ed è inoltre impossibile a misurarsi ( allo stato attuale NON esiste alcun strumento capace di effettuare misure dirette). La matrice è sicuramente ‘’organico-biologica’’ , sicuramente non bisogna assimilarla assolutamente ai campi elettromagnetici che vengono in vario modo e sotto varie forme irradiati dal nostro organismo, anche se spesso queste ‘’Bio.energie’’ sono associate e concomitanti negli stessi fenomeni e negli stessi organi ( e questo è un ulteriore motivo della difficoltà e della ‘’confusione’’ che i profani fanno ). 226 Uno dei termini anche adoperati per individuare l’Energia Sottile è il ‘’Bioplasma’’ : pensando ad una sostanza che permea e circonda il corpo fisico; precisiamo che coincide con ‘’il corpo energetico sottile’’ di cui parla Barbara Brennan; inoltre bisogna ribadire che sono entrambi sinonomi di ‘’corpo eterico’’ ( anche se questo genera ancora più confusione) che a sua volta dagli antichi Indiani veniva chiamato corpo ‘’Pranico’’. L’Energia Sottile è totalmente diversa da ogni altra forma di energia conosciuta, la cui denominazione è per contrasto indicata come ‘’densa’’; ancora a sproposito perché farebbe pensare a qualcosa di ‘’materiale’’, invece è solo in contrapposizione a ‘’Sottile’’; le Energie Sottili vengono individuate in base agli effetti che producono sugli organismi viventi e soprattutto sull’uomo. Quindi l’unico strumento sofisticato e preciso per individuare e misurare le Energie Sottili è proprio l’uomo; infatti tutto il campo dei fenomeni paranormali viene studiato e interpretato alla luce dell’esistenza ormai acclarata, delle percezioni ESP e HSP (High Sensorial Perception ). Fece scalpore l’Effetto Kirlian che permetteva di fotografare l’aura, il campo energetico sottile umano, ma oggi studi più accurati confermano che è un mezzo fotografico di straordinario interesse, ma si ritiene che permetta la misura della ‘’interazione’’ fra il campo energetico umano e quello prodotto dall’alta tensione e dall’alta frequenza generato dalla macchina fotografica costruita da Kirlian; peraltro rimane un validissimo e preciso metodo che fornisce informazioni davvero uniche sullo stato di salute degli ‘’ESSERI VIVENTI’’. William Tiller , ricercatore in questo campo, faceva notare come sia impossibile osservare e misurare una manifestazione ‘’non fisica’’ con strumenti costruiti unicamente con principi ‘’fisici’’; le energie non fisiche ( come l’Energia Sottile ) sono di natura NON elettromagnetica, NON sonora , né gravitazionale. E’ stato ampiamente accertato che l’Energia sottile è una proprietà ‘universale’ : si diffonde nell’Universo ed ogni organismo vivente la assorbe dall’ambiente esterno e la irradia continuamente verso altri soggetti ( organismi viventi) o altri oggetti materiali. A questo punto bisogna assolutamente fare chiarezza nel linguaggio, perché a seguito di ricerche e studi fatti da scienziati di frontiera, la distinzione fra oggetti animati e inanimati, fra esseri ‘’viventi’’ e ‘’non viventi’’ sembra che non abbia più ragione di esistere; inoltre noi continuiamo ad adoperare vocaboli come ‘irradiare’ , ‘’trasmettere’’, ‘’inviare’’ ed altri , quando abbiamo visto nella parte terza , a seguito delle recenti scoperte ed esperimenti collegati alla ‘’NON-LOCALITA’’ , come queste parole siano inopportune e fuorvianti, e quindi vanno intese nel nuovo contesto. 227 Delle terapie basate sulle Energie sottili l’Omeopatia è sicuramente la più efficace e apprezzata, ed è una chiara dimostrazione delle proprietà energetiche dell’acqua, ma in generale di ogni sostanza; un farmaco omeopatico può essere tanto diluito da non contenere statisticamente più neppure una molecola della sostanza medicamentosa originaria, il punto è che il farmaco ha immagazzinato l’informazione ‘’Vibratoria’’ ed il paziente ( o meglio il suo sistema energetico ) si deve ‘’sintonizzare’’ e quindi ‘’RISUONARE’’ sulla stessa frequenza di vibrazione (un ‘’Campo’’ si sintonizza sulla caratteristica Vibratoria di un altro campo tramite la ‘’RISONANZA ETERICA’’ detta anche ‘’Energetica’’ e ‘’Vibrazionale’’); in tal modo questo messaggio energetico viene recepito dai centri energetici o chakra, dagli altri liquidi presenti nel corpo umano, dalle cellule e dal sangue, stimolando la reazione che porta alla guarigione. Alcuni medici americani hanno formulato una definizione che porta a unificare molte terapie, tra le quali l’Omeopatia, la Fitoterapia, la Cristalloterapia, la Pranoterapia, l’Aromaterapia, la Cromoterapia, lo Shiatsu, la Magnetoterapia, l’Agopuntura, le terapie basate sulla Bioelettronica, e molte altre affini. Tutte potrebbero essere racchiuse nella categoria : terapie ‘’VIBRAZIONALI’’ , cioè le terapie che utilizzano le Energie Sottili e le loro ‘’Vibrazioni’’ secondo i meccanismi della ‘Biorisonanza’ , con o senza strumenti; sono caratterizzate dall’avere poca Energia Sottile ma molte informazioni. Le terapie Energo-Vibrazionali (TEV) hanno invece un potenziale ‘’energetico’’ molto più alto ( a differenza delle Vibrazionali che non riescono a superare i blocchi e le ostruzioni del paziente). In queste terapie vi è un flusso energetico composito nel quale sono presenti molta Energia Sottile e molte Informazioni; ma è proprio il flusso di Energia sottile messo in essere dal flusso denso che è realmente ‘’efficace’’ ai fini della ‘’attivazione’’ dei centri energetici del corpo umano. Nella terapia Energo-Vibrazionale si opera esclusivamente con strumenti , basati sul Cleanergy assemblato da Roberto Zamperini, caratterizzati dalle seguenti motivazioni : --- L’uso di strumenti minimizza o annulla la possibilità di contaminazione dell’operatore. --- Lo strumento emette una grande quantità di Energia, indipendentemente dallo stato di salute dell’operatore. --- La quantità e la qualità di Energia emessa è costante nel tempo. 228 --- Le informazioni che si possono inviare al paziente sono potenzialmente infinite : il loro numero dipende solo dalla potenza strumentale. -- b) BIOPSICOENERGETICA DI VINARDI Viene definita come ‘’Scienza che studia le Energie biologiche e psicologiche, la loro natura, le loro cause ed effetti e la loro correlazione con ogni tipo ti Energie , naturali e generate artificialmente’’; potrebbe anche essere vista in un certo qual modo come una miscellanea di Bionica, Bioenergetica, Parabiologia, Parapsicologia, Psicobiofisica e Psicotronica ; comunque rientra nella Radionica di recente evoluzione, ma dobbiamo dire che rappresenta anche un completamento ed una ulteriore approfondimento, fermo restando che ancora una volta è valido il discorso dei quadranti che farà Wilber a proposito della Psicologia, la cui conclusione è : NON SI PUO’ ESCLUDERE NULLA. L’obiettivo fondamentale della Biopsicoenergetica è lo studio e la conoscenza della catena Essere Umano-Natura-Cosmo attraverso il comune denominatore dell’Energia; in questa catena di interconnessioni reciproche l’Essere Umano è l’ente primario di partenza e d’arrivo; a tal proposito la denominazione più completa sarebbe sicuramente‘’Cosmobiopsicoenergetica’’ che abbrevieremo con la sigla CBPE; infatti in un diagramma che visualizza il principio l’Energia è centrale e si interagisce con Cosmo, Natura e Essere Umano. Occorre dire che Vinardi è il primo che fa assolutamente chiarezza sul concetto di Energia; intanto riconducendolo giustamente nel campo della fisica, inoltre ne dà una spiegazione etimologica e storica; Energia vuol dire ‘’che agisce’’ o meglio ‘’che produce effetti’’ , nel senso proprio di ‘’attitudine potenziale a compiere lavoro’’. Inoltre facendo riferimento ad Einstein ci ricorda l’equivalenza di massa ed Energia e la possibilità di trasformare continuamente l’una nell’altra : la materia è Energia in stato di condensazione e l’Energia è materia in stato radiante; e non bisogna tralasciare l’ipotesi affascinante di DeBroglie che associa ad ogni corpo di massa m un onda di una determinata lunghezza d’onda e quindi ancora Energia associata all’onda secondo la nota legge di Planck E = h f . Un altro punto molto interessante che Vinardi focalizza è ancora sul concetto di fenomeno, sostanza e materia riferite al corpo e mostrando il limite delle definizioni classiche e riduttive; un fenomeno ‘’NON può essere ‘solo’ tutto ciò che impressiona i nostri sensi ed occupa un luogo nello spazio’’; pertanto egli mostra come questo e altri postulati ‘’materialisti’’ tipici della fisica classica di fronte a tutti i fenomeni ‘’Energetici’’ sono fondamentalmente in 229 crisi; un ulteriore motivo per cambiare le vecchie ‘’categorie’’ per poter comprendere i nuovi problemi. Vinardi ribadisce ancora come sia bene riflettere sul fatto che l’identificazione assoluta di ciò che è ‘’scientifico’’ con ciò che è ‘’misurabile’’ con strumenti è del tutto arbitraria; è veramente inaccettabile che con questo criterio vengono escluse branche della conoscenza fondamentali per la comprensione di fenomeni e fatti concernenti gli esseri umani. L’essere umano, ribadisce la CBPE, è una struttura composta dalle più complesse e diverse energie e possiede stati superiori e spirituali ( pensiamo sempre al modello di Barbara Brennan ) con infinite possibilità di evoluzione; pertanto non è possibile comprendere tutta questa complessità con l’approccio ‘’scientifico’’ razionale ed ortodosso, infatti la cultura accademica esclude con ribrezzo tutto ciò che è metafisico, spirituale o peggio ‘paranormale’; invece la comprensione TOTALE dell’uomo dovrà comprendere e obbedire alla TOTALITA’ dei fattori causali dai quali derivarono e derivano tutte le sue opere in tutta la storia; naturalmente NON SI Può ESCLUDERE NULLA. c) -- OMEOSINERGETICA DI OLIVIERO Francesco Oliviero è medico, specialista in psichiatria ed in pneumologia; si occupa di medicina bioenergetica,omeopatia,omotossicologia ed elettroagopuntura; dal 2000 ha intrapreso la metodologia diagnostica e terapeutica della medicina omeosinergetica, la quale vede l’uomo come una straordinaria sinergia di materia, intelletto, anima, coscienza, spirito, emozioni, sentimenti, che lo fa un essere unico. Si distingue in particolare perché offre non solo una terapia guaritrice specifica, ma propone un totale cambiamento dello stile di vita , in accordo con i valori emersi nell’ultimo mezzo secolo, integrando le nuove conoscenze scientifiche con le forme terapeutiche più antiche, che sono il bagaglio ancestrale dell’umanità nel corso della storia. Oliviero riporta le scoperte di Masaru Emoto, ma secondo me COGLIE il punto fondamentale della strabiliante scoperta del ricercatore giapponese, che anche secondo me NON è la ‘’memoria dell’acqua’’; per un doveroso omaggio io trascrivo letteralmente una parte del capitolo in questione : << Masaru Emoto ha creato una tecnica che consente di ammirare i molteplici segni del linguaggio figurativo con cui l’acqua risponde a vari stimoli esterni; essa è allo stesso tempo un ricevitore e un trasmettitore di segnali : quando viene agitata o eccitata immagazzina ‘’informazioni’’ biofisiche e trasmette delle informazioni 230 ‘’Sottili’’. Ha mostrato una differenza sostanziale tra un acqua esposta ai suoni della musica classica o a quelli della musica ‘heavy metal’, documentata con numerose fotografie. I cristalli di acqua sembrano dare ‘’forma’’ ai pensieri positivi o negativi, espressi con immagini che portano diversi messaggi, come se l’acqua volesse ‘’COMUNICARE’’ con noi e mostrarci questa comunicazione con le innumerevoli forme attraverso il reticolo cristallino esagonale. N.B. Secondo me è questa la scoperta più straordinaria ! L’acqua comunica e quindi PENSA , E QUINDI HA UNA MENTE E UNA COSCIENZA ! In Giappone si ritiene che ogni parola possegga un ANIMA , per cui quando la pronunciamo non trasmettiamo solo una combinazione di lettere, ma anche un SIGNIFICATO e delle EMOZIONI , quindi si crea una ‘’informazione associata’’, Quando diciamo ‘’Grazie’’ , entriamo in ‘’risonanza’’ con l’anima di questa parola, vibriamo in armonia e sintonia con essa, e in tal modo rafforziamo il ‘campo morfogenetico’ composto dalla parola stessa (ricordiamo paragrafo 2.4 ) , nel quale , sotto forma di vibrazioni(frequenze associate), sono immagazzinate tutte le informazioni relative alla gratitudine. Ogni volta che qualcuno pronuncia questa parola, o semplicemente ‘’LA PENSA’’, il campo morfogenetico della stessa si amplifica, e per gli esseri umani diventa più facile dire ‘’grazie’’ ed assumere atteggiamenti di gratitudine.(Torniamo ora al paragrafo 2.9 e capiremo perché il robot distribuisce l’acqua semplicemente quando i topolini PENSANO, cioè desiderano l’acqua e formulano un ‘’pensiero’’, senza esprimerlo né con linguaggio né con gesti). L’acqua insegna che i nostri pensieri e le nostre ‘parole’ (manifestazione dei nostri pensieri) possono trasmettere ‘’gioia’’ e felicità, oppure ‘’paura’’ ed ‘angoscia’ , e questo viene recepito dal nostro interlocutore; come è vero che rischiamo d’ammalarci se le persone intorno a noi ripetono continuamente :<<sei un fallito, non sai fare niente, gli altri sono migliori di te >>. Pensate cosa vuol dire tutto questo per un bambino, che equivale ad ‘’acqua pura’’ , immagazzinerà queste informazioni devastanti, che diventeranno vere e proprie credenze , difficili da demolire!. Il campo morfogenetico di ogni singola parola è una sorta di ‘’Ologramma’’ , in cui ogni singola parte rispecchia la intera immagine; l’acqua riesce a ‘’leggere’’ l’anima delle parole, entrando in risonanza con l’informazione vibrazionale collegata (associata) con la parola stessa, per cui il cristallo di ghiaccio fotografato permette di vedere il ‘’modello vibrazionale’’ dell’anima delle parole o dei simboli che utilizziamo per la ricerca.Quando formuliamo un pensiero e, ritenendolo in RISONANZA con le nostre verità(credenze), gli conferiamo ‘’Energia’’ e lo trasformiamo in parole, questa ‘vibrazione’ viene immagazzinata nell’acqua del nostro corpo e si manifesta intorno a noi, al livello vibrazionale corrispondente; così noi esercitiamo un influsso sull’ambiente circostante e viceversa. Abbiamo espresso lo stesso concetto quando abbiamo 231 mostrato, nella parte precedente, come le intenzioni o il pensiero o la mente hanno influenza sulla materia fisica e sui tessuti biologici, quindi la ‘’alterano’’. Emoto conferma quindi quanto già esposto in precedenza che le parole, i gesti, i pensieri di ogni persona hanno sempre un effetto nel mondo fisico e nel nostro corpo; se consideriamo l’Entanglement ( gli effetti della ‘’Non-località’’ ) scopriamo che questo effetto si può inviare a distanza ‘’istantaneamente’; se ancora consideriamo l’Universo Olografico allora saremo sbalorditi che queste intenzioni si possono inviare nel tempo a ritroso nel passato ! Basta pregare semplicemente ‘’ringraziando’’ il Signore dell’Universo, e dato che la gratitudine è un sentimento ‘universale’, se siamo ‘’consapevoli’’ della gratitudine associata al nostro ringraziamento, allora stiamo inviando le vibrazioni collegate e attiriamo ( e questo lo spiega la fisica quantistica) vibrazioni analoghe, per cui l’Universo ci manderà sempre di più situazioni ed eventi che confermeranno la nostra gratitudine; in questo senso noi, quando abbiamo bisogno , ci rivolgiamo all’Universo e chiediamo ‘aiuto’ , e immancabilmente, se entriamo in Risonanza, l’Universo ci aiuta, nei modi opportuni. In questo modo la fonte della nostra divinità interna mantiene la connessione con la Coscienza Universale che permette la nostra progressiva ‘’EVOLUZIONE’’ verso DIO. Secondo Emoto l’acqua registra la vibrazione dell’Energia Sottile, l’acqua ci ascolta, memorizza in se stessa le vibrazioni dei nostri pensieri e delle nostre ‘EMOZIONI’ , rispondendoci nel linguaggio figurativo dei suoi cristalli, che fa emergere ciò che siamo e affina la nostra ‘’CONSAPEVOLEZZA’’. In particolare , le parole di una preghiera sviluppano una vibrazione sottile(Energia), legata ai nostri sentimenti e alle nostre ‘EMOZIONI’ collegate con esse, in grado di ‘’modificare’’ la materia del corpo; poiché la mente e il corpo sono un unico sistema, il cambiamento delle nostre mappe mentali (cioè delle credenze e dei paradigmi che creano le nostre esperienze abituali), può riflettersi sicuramente sulla struttura dell’acqua del nostro organismo, e l’informazione del ‘’Cambiamento’’ prodotto può essere trasmessa dai veloci ‘’messaggeri’’ del corpo ( i neuropeptidi di Candace Pert), al livello di tutte le cellule, modificando la loro struttura precedente con un nuovo assetto fisico ed emozionale ( ecco il collegamento con la biologia delle credenze di Lipton). Masaru Emoto è convinto che i cristalli ci dicono che dovremmo essere come un fiume in moto anzi in eterno movimento >>. Oliviero trasforma il concetto negativo insito nel termine ‘’malattia’’ ( nel prefisso ‘mal’ di ‘’MALE’’ ) in qualcosa di positivo, in una ‘’BENATTIA’’, CHE è IL CONCETTO CHIAVE DELLA MEDICINA OMEOSINERGETICA. La malattia va rispettata, amata e sopportata; è una difesa, una disintossicazione, e quindi un tentativo di ‘’autoguarigione’’ biologicamente adeguato; non esistono malattie, ma solo ‘’BENATTIE’’ che possono essere vissute in modo sacro, integrale e iniziatico; facendo scomparire la paura e la frustrazione, e iniziando il 232 processo di guarigione interna attraverso l’attribuzione di un senso, di un significato e un valore alla malattia che viviamo. Oliviero vuole arrivare alla coscienza delle persone e tutto questo lo fa facendo riferimento all’elemento più abbondante nel pianeta e in noi stessi, l’ ACQUA , la grande madre, che è generatrice di Vita e della nostra origine. Pertanto propone un metodo terapeutico chiamato AREPO basato sull’acqua informatizzata e vitalizzata; quest’ acqua è lo sviluppo pratico della teoria della ‘’Coerenza Dinamica’’ elaborata dai fisici Emilio Del Giudice e Giuliano Preparata, quindi è una variante più semplice del metodo W.H.I.T.E. d)-- SEMEIOTICA BIOFISICA STAGNARO E MANZELLI QUANTISTICA di Nasce come strumento nuovo di Diagnostica; infatti viene impostata dal medico dott. Stagnaro, specialista in materia, e successivamente si avvale degli studi del dott. Manzelli, Chimico, conoscitore di fisica quantistica ma non specialista. E’ in qualche modo un processo di integrazione fra tre discipline e le loro interconnessioni, basato essenzialmente sulla suddivisione delle forme di Energia in tre aspetti sintetici : Energia Materia Energia Vibratoria Energia Informazione Bisogna dire che in questo stesso contesto Vinardi e Zamperini sono stati molto più dettagliati, documentati e rigorosi; peraltro non hanno fatto alcun cenno alla fisica quantistica né tantomeno al contesto olografico. Stagnaro e Manzelli fanno esplicito riferimento a Bohm, Bell e Aspect , anche se con documentazione limitata sia storicamente che rispetto alle connessioni e le dirette correlazioni ai meccanismi di guarigione (che io con estesa dovizia di particolari ho descritto nella seconda e terza parte). Io riporto questo atto di testimonianza terapeutica ‘’velleitaria’’ come ulteriore prova che i medici affrontano a cuor leggero e con una ignoranza vergognosa le implicazioni della fisica quantistica nella medicina, mettendo ‘’titoli’’ privi a volte di una minima e reale consistenza; ho cercato con ricerche doviziose e accurate ma non ho trovato traccia di principi fisici in questa terapia. 233 e) – LA MEDICINA STEINER ANTROPOSOFICA DI Rudolf Steiner è il fondatore di questa medicina alternativa a cui dà un impronta caratteristica e peculiare, trasferendovi tutto il suo patrimonio culturale e infondendovi ogni sia pur minima parte della sua personalità poliedrica e delle sue anime composite. Studia Chimica, Biologia e Fisica , ma fece interessanti ricerche di Teosofia perché cercava spiegazioni sulla Vita con un approccio filosofico, che ancora le ‘scienze morte’ (come a lui apparivano) non davano assolutamente, pertanto si diede ad appassionate ricerche con un fervore ‘’spirituale’’ inusitato in un uomo di scienza quale egli era comunque, anticipando di quasi un secolo personaggi straordinari. Vede l’uomo come punto nodale del divenire cosmico e considera la natura dell’uomo nella sua ‘’totalità’’ di corpo, anima e spirito ed i loro rapporti reciproci, cioè le interconnessioni, sempre a livello intuitivo e speculativo; successivamente comprende il ruolo determinante delle emozioni, dei sentimenti nel processo della guarigione; esalta in modo particolare la connessione dell’uomo con la Natura, ideale simbiosi a cui non si può rinunciare per un sano equilibrio psicofisico. Anticipa la conoscenza del ‘’sovrasensibile’’ intuendo l’importanza dei fenomeni paranormali; compie studi e ricerche, anche se approssimate, sull’aura umana (quando ancora non vi è quasi alcuna conoscenza) e comprende pienamente il ruolo e la relazione con le sensazioni, le percezioni e l’origine delle patologie. Le sue deduzioni non sono basate su metodi scientifici sperimentali, né su principi originali, ma hanno la stessa impronta della Omeopatia; peraltro ai preparati farmacologici unisce terapie come : pittura terapeutica, musicoterapica, scultura, danza, arte della parola, euritmia ed altre analoghe che hanno come centro l’espressione del corpo e dell’anima dell’uomo. A seguito di una intensa ed interessante esperienza personale di educatore sviluppa anche una ‘’pedagogia curativa’’ che ancor oggi è validissima ed è applicata specie nei paesi dell’Europa centrale. Anticipa di gran lunga l’approccio e la visione della Medicina Integrale di Ken Wilber , pur non avendo la sua preparazione di psicoterapeuta , e senza avere avuti i benefici dei fermenti culturali degli anni sessanta. 234 E’ il primo che studia in maniera sistematica le parti costitutive dell’essere umano, ipotizzando che l’organismo completo si articola in corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale ed Io. Il corpo ‘’eterico’’ si può identificare con quello che oggi si chiama ‘’corpo Energetico’’, e Steiner lo considera anche la sede della ‘’forza Vitale’’, oltre che la sede dell’interazione con il Campo Morfogenetico (Sheldrake) , che lui non conosceva ma ne intuì la presenza e l’origine. Il corpo ‘’Astrale’’ o ‘Animico’, è il corpo ‘senziente’, sede dell’intelletto, cioè la MENTE razionale, ma anche la sede delle passioni, dei sentimenti e delle ‘’EMOZIONI’’, oltre che della vita psichica ordinaria. Il quarto elemento costitutivo è l ‘ IO ,che rappresenta lo stadio evolutivo raggiunto solo dall’uomo : la facoltà dell’ AUTOCOSCIENZA, inoltre è la sede di tutto ciò che porta alla dimensione SPIRITUALE ; VEDIAMO COSì CHE L’ANTROPOLOGIA STEINERIANA esorta a guardare all’uomo tenendo conto della sua complessità e delle sue specifiche necessità, in una immagine ‘’ampliata’’ che vuole essere una ‘’totalità integrata’’. Infine in ognuna di queste parti costitutive operano 3 principi : Il sistema neurosensoriale Il sistema del ricambio ( il metabolismo) Il sistema ritmico (apparato cardiocircolatorio) La malattia, sotto questo punto di vista, rappresenta una alterazione dell’equilibrio tra questi tre principi. f) La nuova Medicina Germanica di HAMER La n.m.g. è una scienza severa che contiene solo 3 leggi biologiche della natura ( e nessuna ipotesi ) con le quali si può riprodurre in modo rigorosamente scientifico ogni caso clinico. Hamer ( fondatore della N.M.G.) sostiene che essa descrive esattamente il contesto medico biologico dell’organismo vivente come unità di psiche, cervello e organo; tutti i processi da psiche a organo sono connessi al cervello dove vengono coordinati. Il cervello è per così dire il computer del nostro organismo, la psiche diventa il programmatore, corpo e psiche diventano l’organo esecutore, sia nella programmazione ottimale sia in quella disturbata; le malattie fanno parte di un 235 programma Speciale Biologico Sensato della natura (SBS) che normalmente è bifasico. Come esempio possiamo dare la legge ferrea del cancro che ha 3 criteri : 1 - << Ogni programma speciale biologico sensato (SBS) nasce con una DHS ( sindrome di Dirk Hamer ), cioè con un singolo evento scioccante, conflittuale, che dà la sensazione di isolamento psichico, molto grave, altamente acuto/drammatico, contemporaneamente sui tre livelli >> : -- nella psiche -- nel cervello -- nell’organo La DHS coglie l’individuo ‘’sul piede sbagliato’’, ma contemporaneamente è una possibilità, una occasione della natura per eliminare l’inconveniente che permette di superare la situazione improvvisamente sopraggiunta; perché è in questo momento che si innesca un programma speciale, in sincronia nella psiche, nel cervello e nell’organo. Esattamente dalla DHS il paziente si trova sotto stress permanente, praticamente un conflitto attivo, con sintomi precisi che manifesta chiaramente ed apertamente, questo stato cambia di nuovo quando il paziente ha risolto il conflitto. G) --- CORPO E COSCIENZA DI COURCHINOUX IL METODO Il metodo Corpo e Coscienza fa parte delle vie di equilibrazione dell’ Essere considerato nella sua globalità; questo riequilibrio è condotto simultaneamente in quattro direzioni complementari : Conoscenza di sé Aggiustamento posturale Riarmonizzazione energetica Gestione delle emozioni 236 Ognuna di queste direzioni è oggetto di ricerche fin da millenni e interessa un campo illimitato, comune a tutte le culture e tradizioni; Corpo e Coscienza è quindi un metodo ‘’sintetico’’ che ha scelto di associare diverse tecniche che forniscono delle risposte efficaci in ognuna delle quattro direzioni. COME a) Tramite la conoscenza di sé stesso La presa di coscienza riguarda i cinque sensi classici, ma anche quelli che sono meno sviluppati come il senso posturale o il senso kinestetico . Si tratta di sviluppare la memoria del corpo con un arricchimento del tessuto corporeo ed uno sviluppo dello schema corporeo. : tramite l’apprendimento delle tecniche del ‘toccare’, degli auto massaggi ed altri drenaggi dell’insieme del corpo, le diverse tecniche yoga sono su questo argomento una fonte inesauribile. Tramite uno studio approfondito delle zone più interiorizzate dell’essere come il diaframma, i muscoli oculari o il pavimento pelvico. b) Con l’aggiustamento posturale L’aggiustamento posturale è affrontato essenzialmente : con tecniche di Rieducazione Posturale Globale con l’adattamento di queste posture in gruppo, grazie agli aiuti alla percezione in un primo tempo, ed alla evoluzione progressiva della conoscenza di sé , favorendo l’ Integrazione Posturale. L’idea di postura globale e qualitativa introduce la nozione di sforzo e di ascolto reciproci, la nozione di Appoggio diventa dinamica perché un opposizione costruttiva genera l’evoluzione. c) Con la riarmonizzazione Energetica Resa più redditizia delle due ricerche precedenti, si basa in un modo particolare sull’associazione di tecniche complementari e solidali fra loro : Gli esercizi Cinesi di Salute Il soffio e lo Hara. Il ‘Do-in’ e lo Shiatsu. Il rilassamento Coreano Questa Riarmonizzazione energetica si basa anche sul rispetto dei grandi cicli Energetici e in particolar modo sull’aggiustamento ai ritmi stagionali, adattando il lavoro proposto alle caratteristiche energetiche di ognuna delle stagioni. 237 d) Con la gestione delle emozioni : Con tecniche di drenaggio e di liberazione emozionale, con il supporto della comunicazione e delle diverse espressioni della dinamica di gruppo; in questo campo, la sofrologia e in particolar modo il rilassamento dinamico, ci offrono un quadro sicuro e diversificato. Nel campo dell’approccio ‘somatopsichico’ delle emozioni, la comunicazione ‘’non verbale’’ è l’oggetto di un protocollo metodico che porta progressivamente la relazione dell’ascolto al ‘toccare’. PERCHE’ Questi quattro modi di procedere condotti unitamente hanno lo scopo di sviluppare l’equilibrio fra atteggiamento fisico e atteggiamento mentale; il gesto e l’intenzione del gesto; per questo ‘’Corpo e Coscienza’’ si associa alle vie di evoluzione umanista alla ricerca di un atteggiamento globalmente più giusto. PER CHI ? Questo metodo si colloca decisamente fra atteggiamento pedagogico e atteggiamento terapeutico. Nella convinzione che : << L’educazione del corpo come quella della Coscienza non si separano se non artificiosamente; che prima di iniziare la rieducazione, bisogna arricchire l’educazione, che in questo modo il settore della prevenzione deve essere un terreno comune ai ‘’pedagogisti’’ ed ai ‘’terapeuti’’. L ‘ AUTORE Il metodo di ginnastica dolce e globale ‘Corpo e Coscienza’ si è sviluppato durante questi ultimi 10 anni, ed è stato elaborato ed insegnato da George Courchinoux ( masso-kinesiterapista-sofrologo), dopo il suo diploma del 79 si è orientato verso tecniche olistiche globali, sviluppando le sue ricerche in ognuno degli orientamenti di Corpo e Coscienza. Dal 1986 divide la sua vita professionale fra la sua attività di Kinesiterapia e quella di Insegnante del metodo Corpo e Coscienza in Francia e all’estero; partecipa inoltre a diverse formazioni paramediche e sociali ed all’inserimento della ginnastica dolce nell’ambiente scolastico e sportivo. (*) Per gentile concessione del dott. Santo Nicosia (Tremestieri Ct) 238 19 – Ipnoterapia e Ipnosi Regressiva Bisogna subito precisare come la terapia basata suul’ipnosi sia una specifica modalità di guarigione, adoperata soltanto da medici specialisti e su una fascia di pazienti ben determinata, che proprio l’esperienza del terapeuta assicura; inoltre si riferisce ad una categoria di patologie molto particolari e peculiari. Il meccanismo che presiede e soggiace alla terapia ipnotica è comune ad altri ‘’stati non ordinari’’ della coscienza; è ormai accertato che nel sonno ipnotico si accede alla profondità della nostra psiche, parimenti alla ‘Meditazione’ e all’uso di sostanze naturali allucinogene o artificiali ( vedi LSD); in modalità differenti e con conseguenze diverse da caso a caso si può ACCEDERE proprio a quella Realtà soggiacente sub-quantistica ipotizzata da Bohm (il Campo del Punto Zero dell’Universo Olografico). A questi piani di realtà le ‘’Connessioni’’ sono immediate, la nostra storia si dispone in una visione ordinata e totale, con una percezione istantanea del passato e del presente; la ‘patologia’ viene riconosciuta come una anomalia e ci si dispone alla liberazione di tutti i ‘’blocchi Energetici’’ che causavano la malattia. Ormai vi è una casistica molto affermata e documentata e questa terapia è riconosciuta alla stessa stregua di altre ortodosse e scientificamente valide; negli ultimi anni inoltre si va altresì diffondendo la terapia ancor più specifica, che coinvolge emotivamente il paziente e mette in gioco principi, credenze e concezioni ben più impegnative , come la ‘’Reincarnazione’’ e la ‘’Retroinfluenza’’ (in parte anche la ‘Retrocognizione’) sfidando leggi fisiche e principi ritenuti ‘’assoluti’’ inamovibili, come ‘’la freccia del tempo’’; ma noi abbiamo dissertato sulla necessità di ‘’ristrutturare’’ la Scienza, alla luce delle emergenti ‘’Visioni del mondo’’ a seguito di straordinarie scoperte scientifiche proprio nel campo della ‘Biofisica Quantistica’. La spinta principale della ricerca sull’ipnosi regressiva di Whitton si basa su un fatto semplice e sorprendente : quando gli individui sono in stato di ipnosi, spesso ricordano ciò che sembrano essere memorie di esistenze precedenti; il fenomeno è riconosciuto su ampia scala, perfino dagli scettici. Molti ricercatori obbiettano che tali ricordi sono fantasie o fabbricazioni della mente inconscia, e senza dubbio a volte è proprio così, ma vi sono numerosi casi documentati nei quali individui, sotto la guida di abili professionisti, hanno rammentato fatti che non possono in alcun modo essere frutto della fantasia; le prove di Whitton rientrano in questa categoria. Un aspetto sorprendente era il grado di concordanza fra le esperienze narrate dai soggetti; per esempio tutti riferirono alcune caratteristiche specifiche e in 239 particolare tutti riferirono che lo scopo della vita era imparare ed evolversi progressivamente. Molti dei soggetti sperimentarono anche profonde guarigioni psicologiche e fisiche come risultato dei ricordi traumatici delle vite passate, e fornirono dettagli storici straordinariamente precisi circa i tempi nei quali avevano vissuto, e Whitton controllò che non avrebbero mai potuto avere quelle informazioni così specifiche. La scoperta più straordinaria si verificò quando nel far regredire i soggetti alla vita precedente essi descrivevano un regno radioso colmo di luce nel quale non vi era nulla di simile al tempo e allo spazio che conosciamo; parte dello scopo di questo regno era di permettere loro di progettare la vita successiva, di disegnare letteralmente gli eventi e le circostanze importanti che si sarebbero verificate nel loro futuro. E’ possibile che la nostra mente inconscia non sia consapevole soltanto della falsariga del nostro destino, ma effettivamente ci guidi verso il suo compimento ? La ricerca di Whitton non è la sola dimostrazione che questo possa essere lo stato delle cose. William Cox suggerisce che è possibile che noi tutti inconsciamente conosciamo in anticipo il futuro e prendiamo decisioni basate sull’informazione che si riesce ad attingere nell’Universo Olografico, che con la tecnica dell’ipnosi regressiva, che ha un risvolto terapeutico se si riesce ad avere la capacità di focalizzare circostanze e avvenimenti che hanno provocato traumi o patologie. Infine il dottor Brian Weiss , del Mount Sinai Medical Center, nell’ 88 ha pubblicato quasi un trattato sulla ipnosi regressiva come mezzo per ottenere informazioni sulle vite passate,Molte vite molti maestri, fornendo ancora centinaia di testimonianze di come la guarigione di determinate infermità mentali ed anche fisiologiche può scaturire dalla ricerca di episodi non risolti nelle vite precedenti 240 20 - BIORISONANZA di Vincenzo VENUTO e Valentina CHIARAPPA Nell’agosto 2010 esce un libro meraviglioso , scritto da valentina chiarappa, con una valida collaborazione del dott. V. venuto e di vittorio marchi. Io l’ho riletto attentamente proprio in queste ultime settimane, ed ho trovato descrizioni profonde ed interessanti, con le quali concordo pienamente, pertanto farò una sintesi con una punta finale anche critica per mostrare limiti ed inevitabili incompletezze. Il dott. Venuto va elogiato e ringraziato per essere stato un pioniere ed un precursore della terapia di ‘’biorisonanza’’, è stato encomiabile il suo intuito nel capire come la dinamica della biologia della ‘’vita’’ non può ricondursi a sequele di meccanismi ‘molecolari’; va dato atto che il suo approccio è totalmente dissociato dalla ‘’ortodossia accademica’’, il benessere è una condizione di armonia ed equilibrio funzionale. La sua terapia si avvale di strumenti precisi che si basano sui principi della biorisonanza, peraltro la sua conoscenza è molto superficiale e finisce con l’essere ‘’grossolana’’, a mio avviso, in quanto lui privilegia i risultati della ‘’guarigione’’ senza addentrarsi sulle cause e sui meccanismi che hanno determinato l’evolversi sia della malattia che della guarigione stessa. Per sua stessa ammissione non conosce alcuna cognizione di fisica quantistica, non attribuendole alcun ruolo, confonde l’interazione delle onde elettromagnetiche, con i tessuti biologici, con l’azione ben più determinante delle ‘’energie sottili’’, che chiama erroneamente ‘’frequenze ultrafini’’. Voglio riportare una frase emblematica dal suo stesso libro : << La medicina di Biorisonanza affida all’azione di onde armoniche e armonizzanti il compito di mantenere l’equilibrio bioelettrico e funzionale dell’organismo >> . Se non lo avessi conosciuto di persona avrei potuto scambiarlo per un ignorante esoterico che si rivolge a ignoranti creduloni.PERDONATO. Valentina CHIARAPPA è UNA SERIA RICERCATRICE , STUDIOSA E DOCUMENTATA, fa una descrizione impeccabile delle premesse scientifiche che hanno prodotto l’attuale evoluzione della medicina energo-vibrazionale. Parte dalla fisica quantistica di Planck ed Einstein, passando dalla concezione dell’Universo olografico di Bohm e Pribram, ai campi ‘’morfogenetici’’ di Sheldrake, infine approda alla ‘’correlazione’’ fra mente , materia, coscienza e vita; esattamente tutto quello di cui parlo io nelle prime due parti di questo libro, che quindi mi trova assolutamente d’accordo. 241 Un aspetto importantissimo è inoltre quello relativo al ruolo delle ‘’emozioni’’ nella genesi delle malattie e quindi nel processo della guarigione; un altro tasto evidenziato con specifica determinazione è l’importanza della ‘’energia-pensiero’’ nella comunicazione mente/corpo, e nella guarigione a distanza. Sempre nella seconda sezione fa una dissertazione interessantissima e documentata sulla multidimensionalità dell’ Essere umano, con la sua struttura ‘’energetica’’, i meridiani e i centri energetici; l’interazione tra la struttura ‘sottile’ , il sistema endocrino ed il sistema nervoso; importantissimo il formarsi dei ‘’blocchi energetici’’ come presupposti delle ‘patologie’. Infine nel terzo capitolo della terza sezione valentina chiarappa compie il ‘’capolavoro’’ , che mi trova totalmente co-partecipante : l’approccio terapeutico globale (integrale) verso l’autoguarigione. (*) Riporto quasi integralmente questo argomento nel paragrafo 25 finale. 242 21 -- W.H.I.T.E. HOLOGRAPHIC BIORESONANCE DI TEDESCHI Alberto Tedeschi approfondisce alcuni aspetti della realtà vibrazionale dell’uomo, in relazione al suo ambiente ed all’Universo intero; inizia col considerare che il corpo umano genera (tra le altre cose) un campo elettromagnetico di bassissima intensità , inoltre avvalendosi di sofisticati esperimenti e strumentazioni adeguate ha potuto creare una una vera e propria ‘’mappa olografica’’ dell’intero nostro corpo, in grado di stabilire una corrispondenza tra ogni livello di frequenza cerebrale e la parte del corpo ad essa corrispondente. Pertanto il cervello sarebbe in connessione con le varie parti del corpo anche da una sottile ‘’struttura olografica’’ tridimensionale , nello stesso senso che Pribram e Schempp hanno ampiamente descritto; inoltre tra i vari valori di frequenze vi sono delle ‘strutture armoniche fondamentali’ che sono in relazione tra loro con una precisa corrispondenza al sistema dei meridiani energetici o dei Chakra (vedi trasformata di Fourier e studi di Brennan e Hunt). La ‘’Biorisonanza’’ scaturisce da effetti di ‘risonanza’ nei tessuti biologici di carattere sia fisico che energetico, cioè dovuti a fenomeni prodotti dalle frequenze vibrazionali dei ‘’dinamismi vitali’’ che appartengono ai ‘campi energetici superiori’ quali sono le ‘’bioenergie rilevabili dall’Aura’’ ( cioè dal ‘campo energetico umano definito dalla Brennan). Tale fenomeno di Biorisonanza, in circostanze particolari, può dar luogo a fenomeni di ‘’sincronizzazione’’ in cui vi è un vero e proprio effetto di ‘trascinamento’ (entrainement) cioè una frequenza trascina le altre in una specie di ‘’aggancio di fase’’ grazie al quale vi è una risonanza totale ( è così che avviene in parte nell’effetto Maharishi e nella centesima scimmia). Bisogna ribadire che vi sono sempre 2 aspetti ben distinti, anche se agiscono di concerto e quindi rafforzano la Biorisonanza : 1 – La vicinanza fisica permette una ‘’interazione’’ tra segnali ‘elettromagnetici’ emessi dalle singole parti del corpo, cioè dagli organi vitali. 2 - Anche a distanza teoricamente infinita interagiscono quelle componenti spettrali (frequenze) che scaturiscono da ogni ‘’parte dei vari corpi sottili’’ (Hunt) sotto forma di segnale ‘’NON ORDINARIO’’ , tanto che i fenomeni a cui danno luogo sono al di là dello spazio e del tempo e si propagano con modalità completamente differenti delle Onde Elettromagnetiche (ricordiamo che tutti i fenomeni paranormali avvengono anche in stanze schermate elettromagneticamente); questi segnali ‘non ordinari’ sono ‘’nuove dimensioni vibrazionali’’ che sono correlate alla ‘VITA INTERIORE’ , cioè alla spiritualità, alle emozioni, ai sentimenti ed alle passioni intense. 243 I trasduttori dei segnali del 1° tipo sono ‘strumenti’ basati sulla ricezione di onde elettromagnetiche. I trasduttori dei segnali del 2° tipo sono la MENTE , il Cuore, il Cervello, l’Anima, lo Spirito …… tutto ciò che è la nostra persona e la nostra essenza nell’Universo. Il centro nodale della biorisonanza è che noi dobbiamo stabilire ‘’coerenza’’ fra il nostro corpo l’ambiente e gli altri corpi viventi , nel senso che ci disponiamo ad una sintonia equilibrata e quindi sana, inoltre tutto ciò accade a qualunque parte del nostro corpo; in tal modo si raggiunge lo stesso risultato che monaci, guaritori, gruppi di preghiera e sensitivi raggiungono grazie alla ‘’RISONANZA EMPATICA’’ ampiamente descritta in precedenza; adesso è uno strumento che permette l’interazione e la biorisonanza. Tedeschi si avvale del metodo ‘’Luci W.H.I.T.E. ‘’ acronimo di << Wide Holographic Intensified Trasferred Energy >> ( Energia ad ampio spettro Olografico, Intensificata e Trasferita ), è una nuova tecnologia (che estende e approfondisce la Biorisonanza del dott. Venuto) messa a punto dai fisici Del Giudice e Preparata, come diretta applicazione della Elettrodinamica Quantistica. Con il metodo delle luci WHITE il paziente utilizza la sua Energia per ‘’informare’’ lo strumento di cura : egli agita nelle mani una boccettina contenente acqua naturale e, tramite la ‘succussione’, le molecole dell’acqua vengono attivate dal segnale elettromagnetico e bioenergetico emesso dalla mano ( che rappresenta l’Energia Sottile); l’informazione viene in tal modo ‘’trasferita’’ all’acqua ( secondo il meccanismo descritto da Emoto) e successivamente rifasata con la luce WHITE attraverso un processo di fisica quantistica ( sopracitato) per il quale l’acqua perde il contenuto informativo, dovuto al segnale che l’aveva attivata, legato alla patologia e diventa un rimedio ad alta risoluzione Olografica che va a colpire direttamente i tessuti e gli organi che sono in ristagno di Energia. Il risultato di tale intervento è l’apertura delle zone di ristagno con il conseguente flusso di Energia, in modo che vengono a riacquistare la loro caratteristica olografica originaria; il principio di attivazione viene chiamato ‘’BIORISONANZA OLOGRAFICA’’ , perché è proprio il fenomeno della ‘’Risonanza’’ la chiave di lettura squisitamente ‘’fisica’’ . I limiti della medicina Vibrazionale sono dati sia dalla soggettività della ‘diagnosi’ che necessariamente dalla soggettività del terapeuta : ogni strumento adoperato ed ogni terapeuta ‘’condizionano’’ in maniera determinante l’interazione Energetica proveniente dal paziente (emanazione della sua patologia 244 22 - FRACTAL BIORESONANCE EXALOM Il sistema EXALOM è una terapia basata sulla ‘’riarmonizzazione’’ energetica tramite la ‘biorisonanza’ ; pertanto si avvale di strumenti e dispositivi differenti, ma ricalca tutti i metodi che fanno riferimento alla biorisonanza, in particolare il metodo WHITE di Alberto Tedeschi. Adesso si privilegia il ruolo determinante di un dispositivo, detto g.e.m. , contenente un cristallo di Silicio in associazione con delle ‘’forme frattali’’ particolari, contenute in disegni o stampe. Pertanto occorre aver chiare conoscenze, oltre che di biorisonanza, anche di ‘cristallografia’ e di ‘’geometria frattale’’; fermo restando che bisogna descrivere in maniera precisa la connessione fra il ruolo del cristallo di Silicio con la forma ‘’frattale’ , nel contesto e nel meccanismo del riequilibrio Energetico. Il principio è comune a tutte le terapie Energo-Vibrazionali : il corpo fisico, le Emozioni, i processi di pensiero sono ‘’forme organizzate’’ da campi vibrazionali energetici ; il più denso, il fisico, è animato e plasmato dalle vibrazioni più sottili associate alle ‘’Emozioni’’ ed ai ‘’Pensieri’’. Nella dinamica della malattia il terapeuta cerca di percepire le ‘’dissonanze’’ presenti nel campo energetico, e interviene per ‘’riarmonizzare’’ il campo con modalità vibrazionali differenti. Questo riequilibrio del campo energetico dissonante avviene attraverso strumenti che non hanno intensità vibrazionale propria, ma portano l’informazione attraverso la ‘risonanza’ con forme geometriche ‘’frattali’’; essendo queste ultime forme armoniche, dinamiche e coerenti; il risultato è che si giunge verso un nuovo livello di ordine determinato da un nuovo valore vibrazionale, che porta al riequilibrio. La spiegazione è sempre uguale, e Barbara Brennan aveva chiaramente intuito e descritto : << Quando sopraggiungono emozioni e pensieri negativi, dovuti a squilibrio, desideri non esauditi,conflitti non risolti, shock improvvisi, traumi e quant’altro, il livello di ‘caos’ e di ‘’incoerenza’’ del nostro campo energetico aumenta, poiché emettiamo frequenze ‘’dissonanti’’; analogamente questo vale se passivamente riceviamo frequenze dissonanti dall’esterno ( campi elettromagnetici artificiali, sostanze chimiche tossiche, metalli pesanti, abbigliamento sintetico, inquinamento atmosferico ecc.) >> Nel sistema Exalom i GEM ( Generatori Energetici Multifrequenziali ) emettono vibrazioni sottili coerenti in risposta a quelle ricevute dal campo bioenergetico con 245 cui entrano in relazione; le figure geometriche ‘’frattali’’ entrando in risonanza hanno il compito di riarmonizzare le frequenze incoerenti e caotiche emesse dai campi esterni. Il meccanismo fisico che è alla base è sempre il medesimo , nel caso di terapie energo-vibrazionali che fanno uso della ‘’Biorisonanza’’, ed è il QUANTUM ENTRAINEMENT : si tratta di una caratteristica peculiare del mondo quantistico, è una specie di ‘aggancio di fase’ , cioè una vibrazione con un dato valore è portata per ‘’trascinamento’’ ad assumere un valore di frequenza esattamente eguale, con un meccanismo che è appunto definito ‘’biorisonanza’’, in quanto avviene tra tessuti e organi dei sistemi viventi; in tal modo viene ristabilito lo stato di equilibrio oscillatorio che è caratteristico dell’organo sano, in stato di salute o benessere. A mio avviso vi sono due problemi, due limiti, che rendono questo sistema incompleto : Non è assolutamente chiaro il nesso e la corelazione tra i cristalli di Silicio e le forme frattali; e nei frattali stessi non è ancora chiarito il nesso tra la forma e il contenuto energetico-vibrazionale. Ammesso che il riequilibrio energetico e la conseguente riarmonizzazione siano state ottenute, questo stato di benessere ‘necessariamente’’ deve avere una durata transitoria nel tempo, in quanto non si entra in profondità nella risoluzione dei conflitti, traumi, shock e altro che hanno determinato lo squilibrio energetico, per cui lo stato di malessere puntualmente ritorna; paradossalmente è come fare un viaggio di piacere in un isola paradisiaca, tutto passa, ma al ritorno tutto riprende allo stesso modo conflittuale. 246 23 - MEDICINA QUANTICA DI OLIVIERO Francesco Oliviero è un vulcano di attività le cui punta di diamante sono i libri ed i seminari, oltre la normale routine dell’associazione ‘Omegastargate’; in tutto mette competenza , rigore e passione; il suo approccio è decisamente anticonformista, non allineato alla medicina ortodossa e accademica; tutto è centrato ‘’sulla persona’’. Il contesto di diagnosi e terapia che caratterizza la sua visione della medicina è ricco di riferimenti alla nuova tendenza ‘’olistica’’, organicistica, integrale; il riequilibrio energetico viene ottenuto facendo ricorso all’acqua, di cui descrive in dettagli veramente esaustivi le proprietà, al termine di una visione ed un approccio veramente completo. Anche lui cade in una trappola che ormai si ripete con regolare casistica : fa ricorso e spaccia ‘’medicina quantistica’’ , senza averne le conoscenze relative, tanto che vi sono sì richiami di fisica quantistica , ma non sono citati con connessioni e contesti opportuni, oltre a non ricorrere a fenomeni precisi e specifici come l’Entanglement Quantistico. Nel seminario che propone Oliviero sono presenti tre argomenti specifici di fisica quantistica : - Il gatto di Schrodinger - I molti mondi di Everett - Il principio di indeterminazione di Heisemberg Il primo resta solo un ‘’paradosso’’ , che mostra appunto l’aspetto paradossale della fisica quantistica, ma mostra anche come le estrapolazioni nel campo macroscopico sono gratuite e complicate. Il secondo argomento è una mera ipotesi e parte da presupposti pseudo.metafisici, ancora tutti da verificare. Il terzo pur essendo uno dei caposaldi della fisica quantistica, da solo non giustifica il titolo del seminario stesso : << come applicare la fisica quantistica nella realtà quotidiana ed essere felici >>. La sinergia tra fisica e medicina ha molti punti in comune : la parte della quantistica che ha maggiormente influito nel nuovo approccio della medicina ‘Integrale’’ parte decisamente dall’Ordine Implicato e dall’Universo Olografico di Bohm/Pribram, ma soprattutto dal fenomeno più recente e più bizzarro di tutta la Quantistica, cioè l’ ENTANGLEMENT. Fino adesso mi risulta che ne hanno parlato chiaramente e in maniera esaustiva soltanto Erwin Laszlo e Valentina Chiarappa; motivo per cui ho deciso di scrivere un intera sezione a tal proposito, facendo un escursus storico da Einstein a Zeilinger. 247 24 - DE CLIC : NOEL HAMER LIPTON Michelle Noel è una studiosa appassionata, documentata e rigorosamente determinata nel campo della ‘’Guarigione’’ , proponendo un metodo complesso e articolato che fa riferimento essenzialmente ad Hamer e Lipton : il punto centrale è la ‘’risoluzione dei conflitti’’ che sono stati e continuano ad essere la causa della malattia o di una semplice patologia; che sia uno ‘shock’ , un trauma, una mancanza di realizzazione di un desiderio, o una qualunque altra circostanza che ha provocato un ‘’blocco energetico’’ , la cosa importante è quella di ‘’risolvere’’ ed eliminare la causa della malattia. La tecnica cui fa ricorso la Noel è mediata dalla PNL, cioè dalla programmazione neo linguistica, basata sul controllo inconscio della nostra mente, dei meccanismi che consentono al nostro cervello di ‘’dimenticare’ o meglio di ‘’cancellare’’ paure, traumi, conflitti, circostanze negative, e tutto ciò che ha determinato il blocco energetico e la patologia. In tal modo ci si riallaccia a Lipton che dimostra come le nostre credenze, i nostri valori culturali, la nostra VITA , determina il cambiamento delle nostre cellule e del nostro DNA; e questo ‘cambiamento’ provoca la risoluzione dei conflitti che hanno determinato lo scatenarsi della malattia. La Noel fa ricorso anche alla ipnosi Ericksoniana, in modo da poter portare il malato in una dimensione particolare, in cui si può più facilmente ‘’accedere’’ a dimensioni e stati non ordinari della Coscienza in cui è più immediato l’avvicinamento a circostanze che hanno determinato traumi, schock e patologie; favorendo così la consapevolezza dei meccanismi necessari per la risoluzione dei conflitti e quindi della affermazione della guarigione sulla malattia. I limiti di questa terapia. A mio avviso, sono quelli comuni a quasi tutte le Medicine ( allopatiche o alternative che siano ); tutte infatti si focalizzano sulla risoluzione del problema, in maniera molto efficace bisogna ammetterlo. Ma risolto il problema, eliminata la causa contingente, si può benissimo ‘’riproporre’’ il tutto SE NON SI COSTRUISCE UNA NUOVA VITA ! è questo il punto, bisogna essere ‘’propositivi’’ e fare nuovi progetti di Vita basati su ‘valori’ e sulla ‘’CONOSCENZA’’ ;a tal proposito Valentina Chiarappa è molto esplicita e chiara, affrontando tutti i problemi nella loro prospettiva e contestualizzazione, come vedremo nel prossimo paragrafo. 248 25 -CONSIDERAZIONI FINALI : IL TERAPEUTA CONDUCE ALLA AUTOGUARIGIONE La collaborazione tra il medico, il terapeuta ‘’vibrazionale’’ e il paziente è indispensabile per consentire il raggiungimento di un preciso risultato ‘sinergico’, in termini di analisi delle reali e profonde CAUSE dello stato patologico lamentato, e riguardo l’uso di strumenti di indagine attinenti ai corpi sottili dell’individuo; questi elementi, nel loro insieme, forniscono ‘’un quadro completo del paziente’’, prezioso soprattutto in relazione alla scelta dell’intervento terapeutico e dei rimedi da utilizzare nello specifico caso. Ma l’aspetto più rilevante è comunque un elemento che invece è quasi sempre trascurato nella pratica medica tradizionale : il processo di CONOSCENZA e di sviluppo delle ‘’potenzialità innate’’ nell’Essere umano, grazie alle quali egli può ottenere la sua AUTOGUARIGIONE. Si tratta di un rinnovato modo di intendere la malattia, considerata quale ‘’segnale di una distonia’’, ovvero di uno SQUILIBRIO avvenuto a livelli coscienziali profondi dell’individuo e che, a causa delle interrelazioni esistenti tra i vari campi energetici dei vari ‘corpi sottili’, emerge nei diversi aspetti che caratterizzano l’Essere umano, fino ad evidenziarsi su quello, tra di essi, che è più ‘’esterno’’ e cioè il CORPO FISICO (nel quale c’è solo la MANIFESTAZIONE DELLA MALATTIA ). L’autoguarigione è un fenomeno che avviene innumerevoli volte durante la vita di un essere umano (pensiamo solo alla ‘cicatrizzazione’) che ignora quasi sempre quale meccanismo sia in atto; invece si spiega a partire dalla ‘naturale capacità di autoguarigione’ e quindi dal ripristino dell’equilibrio ENERGETICO verso cui tende l’organismo (nella struttura energetica umana). Tale predisposizione verso il ‘benessere’ può essere spiegata se si considera la caratteristica degli esseri viventi costituita dall’ Entropia Negativa, ovvero la tendenza verso uno stato di ORDINE E COERENZA. E’ auspicabile che si prenda in considerazione come sia necessario distinguere due diversi tipi di intervento, non esclusivi ma contemporanei, che è possibile effettuare sul paziente per raggiungere la definitiva condizione di equilibrio : 1 – Apporto energetico ESTERNO, fondato sull’invio vibrazionale, la cui fonte deriva dal ‘campo energetico Universale’, apporto finalizzato ad ottenere ed a mantenere l’allineamento, ovvero il ‘’bilanciamento’’ della struttura sottile, e conseguentemente fisica, dell’individuo. 249 2 - Intervento INTERNO , concernente la trasformazione ‘’interiore’’ del soggetto, per la quale è necessaria l’azione diretta del paziente stesso; l’espletazione del suo ruolo attivo in termini di consapevolezza focalizzata soprattutto sull’aspetto ‘’emotivo’’, ‘mentale’ e ‘’spirituale’’ della sua esistenza. L’apporto energetico esterno si esplica nell’utilizzare diverse tecniche terapeutiche ‘vibrazionali’, allo scopo di ri-armonizzare l’equilibrio che è stato cambiato ; si potrà in tal modo risolvere i problemi più evidenti correlati al suo stato, fino alla completa eliminazione dei ‘’sintomi fisici’’ ed il tempestivo e prezioso intervento in casi particolarmente delicati e critici, nei quali l’attenzione posta dall’organismo biologico predomina ‘’temporaneamente’’ sul trattamento delle CAUSE profonde, dovute a credenze sbagliate. Le metologie grazie alle quali è possibile operare questo apporto energetico esterno sono svariate, sicuramente le più efficaci sono le terapie basate sulla ‘’BIORISONANZA’’ : azione consistente nell’invio al paziente di ‘informazioni frequenziali’ correttive, che cioè realizzano un intervento vibrazionale ‘’mirato’’, relativamente all’apparato, alla funzione, all’organo che ne necessita. L’apporto energetico esterno svolge un opera più generalizzata di mantenimento dell’equilibrio e dell’allineamento a livelli accettabili e compatibili con il buon funzionamento organico. L’intervento che abbiamo chiamato ‘’interno’’ attiene , invece, agli ambiti più profondi dell’essere umano, nei quali si crea la personale concezione della Realtà dell’individuo sotto l’aspetto emotivo, mentale e spirituale; e tutto ciò implica e coinvolge i valori e le conoscenze che possiede la singola persona, i suoi valori ‘’culturali’’ , quindi la sua ‘‘visione’’ della Vita stessa, in altre parole LE SUE CREDENZE. Si tratta di un intervento fondamentale per la ‘’Guarigione’’ , senza il quale qualsiasi intervento ‘esterno’ di sostegno, per quanto apparentemente risolutorio dal punto di vista ‘’sintomatico’’, non potrà condurre ad uno stabile e completo stato di salute; in quanto, non avendo trattato le cause ‘’profonde’’ farà sì che la malattia ripercorrerà la stessa strada dallo stato mentale inconscio dei livelli superiori, fino ad arrivare alla manifestazione fisica esteriore. L’individuazione ed il trattamento di queste cause profonde, presuppone un tipo di azione terapeutica che abbia la finalità di coadiuvare con diverse tecniche, come la meditazione guidata attiva, la visualizzazione, l’imposizione delle mani, il processo di consapevolezza del paziente. Operando sul livello mentale il terapeuta analizzerà insieme al soggetto i processi di pensiero ‘’scorretti’’ o sbilanciati, basati su un iniziale esperienza o un ‘trauma’’ , che di solito ha luogo in età infantile, ma in generale è un CONFLITTO 250 NON RISOLTO riferentesi anche ad un avvenimento recente ( un trauma, uno shock, un dolore, un amarezza profonda, uno stress prolungato, etcc… ). L’interpretazione dell’evento ( il quale di per sé può consistere in un fatto banale ) che viene elaborata nel momento in cui avviene, condurrà in seguito l’individuo, durante la sua evoluzione, ad un automatismo di formazione dei pensieri non basato sulla Realtà, ma sulla specifica logica derivante dall’aver subito quell’evento ‘’traumatico’’. A tal proposito può essere utile individuare la tipologia di ‘’struttura caratteriale’’ alla quale appartiene il paziente, la quale riflette caratteristiche fisiche, psicologiche ed energetiche specifiche. La conoscenza da parte del terapeuta della specifica struttura caratteriale di appartenenza del paziente, può costituire per quest’ultimo un importante GUIDA verso la comprensione e l’accettazione delle proprie dinamiche quotidiane; questo processo di consapevolezza consiste appunto nell’aiutare il paziente a comprendere le CAUSE, nel suo sistema di pensiero, dei ‘’conflitti’’ che egli incontra nel suo approccio con l’ambiente nella vita quotidiana. Si tratta di un lavoro di istruzione che viene svolto nei confronti del soggetto, il quale è, normalmente, del tutto ignaro del processo di pensiero che si nasconde dietro le sue problematiche. Una volta compreso il meccanismo, quindi nel soggetto c’è adesso la consapevolezza, si possono RIDIMENSIONARE LE VECCHIE CREDENZE e procedere alla loro sostituzione con pensieri COSCIENTI, in genere diametralmente opposti. Agendo sul livello ‘’emotivo’’, il terapeuta, grazie a tecniche opportune come la visualizzazione, cercherà di far riemergere nel paziente emozioni e sentimenti ‘’repressi’’ che, quindi, non sono stati ancora diretti dal pensiero conscio, in quanto quest’ultimo consiste proprio nel sistema di guida che indirizza ed orienta le emozioni. ABBIAMO più VOLTE ribadito che la malattia è un indicazione, un segnale, che ci fa comprendere che stiamo, in qualche modo, ostacolando il flusso energetico nella nostra complessa struttura formata da corpo, mente, emozioni e spirito, e sotto questo aspetto essa ANDREBBE RINGRAZIATA. L’accettazione della propria esistenza quale ‘’essere spirituale’’, che passa attraverso il sentimento d’unione con tutto ciò che esiste ( Universo olografico di Bohm) , in antitesi all’imperante e illusorio sentimento di ‘’separazione’’, è il mezzo attraverso il quale la consapevolezza dell’individuo può elevarsi. Possiamo esprimere la forte speranza che il connubio tra le varie parti del sistema complesso organico vibrazionale , la connessione tra gli eventuali blocchi e la comparsa dello stress e della malattia, porti ad un migliore stato di benessere che non passi necessariamente per interventi terapeutici invasivi, quali anche i semplici farmaci. 251 Tutto ciò sarà possibile solo grazie all’acquisizione da parte degli individui della responsabilità della loro esistenza e del processo di GUARIGIONE, contribuendo in tal modo, con il medico, all’ottenimento della coordinazione e dell’equilibrio dei livelli mentale, fisico, emozionale e spirituale e, dunque, della piena integrità del loro ESSERE, nella quale ciò che essi intendono perseguire, i DESIDERI, coincida con ciò che essi fanno ed ottengono, quale significativa espressione di COERENZA. Il riconoscimento di ciò conduce a ritenere che sia proprio il sistema di ‘’credenze’’ basato sulla separazione la causa di tutti i mali, quantomeno ne è l’origine. Il superamento della visione separata dell’Universo e della propria Realtà, con i conflitti, le rabbie, i rancori, i sensi di colpa quotidiani che ne conseguono, passa per l’azione del PERDONO, inteso come comprensione delle cause e delle ‘’circostanze’’ che hanno portato l’ ALTRO ad assumere un determinato comportamento ritenuto scorretto e fonte di dolore. PERDONARE , quindi, consiste nel lasciarsi andare, lasciare scorrere e , conseguentemente, impedire che i blocchi energetici prendano corpo nella struttura dei corpi ‘sottili’ ed infine arrivare ad evitare lo stato di malattia che ne potrebbe derivare. Ma l’azione del perdonare è possibile solo concedendo spazio, nell’alveo delle nostre emozioni, al senso dell’ UNO, oneness, ed al sentimento di ‘’appartenenza’’ ad un ‘’quid’’ che comprenda tutte le minuscole individualità umane e tutti gli ESSERI, e tutte le cose che appartengono all’ Universo, in quella che Bohm, Pribram, Laszlo, chiamano << CONSAPEVOLEZZA COSMICA >>. << Più una persona ha acquisito ‘’Consapevolezza’’ e più è in grado di ascoltare la conversazione che si svolge tra l’unità , apparentemente duale, corpo/mente. Soltanto quando ci si inserisce in quel dialogo si può capire fino in fondo quanto sia potente l’intervento della COSCIENZA a livello delle molecole per introdurre ‘’cambiamenti’’ significativi nella nostra fisiologia >> (*) Interamente tratto dal libro di Valentina Chiarappa << La Tecnologia delle Biofrequenze >> Il principio che dobbiamo ripetere ogni giorno per sintetizzare tutto quanto abbiamo descritto si può ricondurre alla frase seguente : << DIVENTA TE STESSO !!! REALIZZA TUTTI I TUOI DESIDERI !!!>> 252 POSTFAZIONE Questo libro è l’ennesima sintesi e la continuazione di una storia infinita che può iniziare con il racconto di una giornata particolare ; ore 5,57 venerdì 17 luglio 2009 , mi sveglio con un illuminazione, una visione globale, un “eureka” : ho trovato l’anello mancante di una storia che si protrae dagli anni 80 e che adesso riassumerò per sommicapi, essendo proprio la vicenda delle mie ricerche, o meglio il filo di Arianna in questo labirinto che è la TRAMA DELLA VITA. -- Quando nel 1983 lessi “Il tao della fisica” di Fritjof Capra, fui estasiato dai suoi paralleli fra la fisica Moderna e il Misticismo orientale; ma ancora non conoscevo David Bohm e l’Ordine Implicato, né tantomeno l’ Entanglement. -- Sentivo parlare di “Campo Unificato” da gente che non conosceva nulla di fisica moderna , né di Einstein né di Bohm, né di Capra, e mi irritava che facessero deduzioni e illazioni gratuite. -- Leggo “Il punto di svolta”, 1985 , sempre di F.Capra, un paio di anni dopo, e comincio a conoscere la Visione Sistemica , il Bootstrap, e tutto quello che gravitava nella cultura emergente in California nei favolosi anni dal 68 in poi. -- Dopo un lungo periodo, dedicato ad altro, nel 2001 riprendo con un fervore incredibile la lettura di tutto quello che andavo maturando e scrivo, nel 2003, “Il sogno di Einstein” in cui descrivo la situazione in fisica teorica rispetto al problema tanto caro ad Albert Einstein : l’unificazione delle due più grandi teorie fisiche, la RELATIVITA’ e la QUANTISTICA , ancora un sogno che si stava realizzando , grazie alla teoria delle Stringhe, ma di Campo Unificato nessun fisico poteva fare affermazioni reali; quindi cresceva la mia rabbia nel sentirne parlare da sconosciuti e grossolani neofiti. -- Continuo una ricerca febbrile per altri due anni , con centinaia di letture straordinarie, finchè trovo due libri che hanno rappresentato la svolta determinante : Talbot << Tutto è Uno>> e McTaggart <<Il campo del punto Zero>> ; vengo a conoscenza dell’ipotesi dell’Universo Olografico di Bohm e Pribram che immediatamente sento di collegare a Barbara Brennan (Mani di Luce) e Rupert Sheldrake (Il potere straordinario degli animali) e naturalmente C.G Jung e l’inconscio collettivo; nel Novembre 2006 scrivo il mio quarto libro che intitolo, con futuro presagio, <<La trama della Vita>> , che sottotitolo “Il trionfo dell’ Interconnessione” ( a tal proposito conio un disegno visualizzante che sarà precorritore in notevole anticipo di quanto ora scrivo); credevo di aver raggiunto lo scopo, ero fiero ed euforico, INVECE NO, ancora mancavano troppi anelli, e non conoscevo l’ENTANGLEMENT…. Vergognosamente ! Ma non ne parlava nessuno chiaramente, solo i fisici 253 quantistici, senza alcuna spiegazione, al solito come se tutti ne avessero quotidiana notizia ! -- Nel 2007 comincio a immergermi nella Cosmologia Moderna, seguo anche un corso Universitario, con un continuo acquisto di libri stupendi tra i quali privilegio Paul Davies , fisico teorico e cosmologo mistico, che si distingue per l’atteggiamento filosofico che lo porta a dissertare sui grandi interrogativi dell’uomo; nel Novembre 2008 scrivo il mio quinto libro, il cui titolo sembra un film della Wertmuller, ma in effetti è la storia della comparsa della VITA nell’Universo, fino alla evoluzione della Coscienza; mi sembra di aver toccato il massimo : lo scopo dell’ ESISTENZA. -- Nasce la febbrile esigenza di una visione d’assieme e penso di fare una sintesi di tutto quanto ho scritto negli anni con questi cinque libri che spaziano in tutti i miei interessi, tanto che il quarto si sottotitolava , con velleità, “Parapsiconeurobiomatfisiofilosofisica” che esprimeva il mio intento e la mia necessità di integrare e tenere UNITE le discipline, a dispetto di secoli di DIVISIONI E RIDUZIONISMO vergognoso che hanno portato alla “frammentazione” di tutto. Così inizio il mio sesto libro (Febbraio 2009) che è un tentativo di “collage” , sintesi e unione dei primi cinque e ancora una volta mi sembra di aver trovato il bandolo della matassa , di aver raggiunto il massimo ,,,, INVECE NO ! -- Primi di Marzo 2009 , mi vado a prendere tra le mie confuse pile di libri un opuscolo a cui non avevo dato peso nel 2007 ( non saprò mai perché) : Entanglement , Amir Aczel , un fisico americano con un dono straordinario di chiarezza semplicità e documentazione storica rigorosa (fonti attendibilissime) … una folgorante illuminazione ! finalmente tutto è chiaro, con vigore febbrile riscrivo il sesto libro e metto assieme le due chiavi di lettura : L’Universo Olografico e l’Entanglement , le sinergie e le interconnessioni sono straordinarie, in pratica sostituisco il concetto e la storia dell’Entanglement in quello che io avevo intuito con il trionfo dell’ Interconnessione , sono preso da euforia galoppante , mi sento emozionato, sento che sto scrivendo qualcosa di veramente importante e definitivo …..INVECE NO ! ANCORA NON E’ ARRIVATO IL CULMINE ! -- 25 Marzo 2009 compro un libro di Massimo Teodorani che si intitola “ENTANFLEMENT”, lo leggo d’un fiato e ritrovo tutto quello che io ho scritto in questi ultimi anni , tranne la Cosmologia, in un modo elegante, rigoroso, con riferimenti bibliografici precisi e documentati; sono sbigottito : come può essere ? Io avevo intuito tutto tre anni prima , anche se a livello embrionale , così dopo lo shoc mi metto in moto e scrivo il mio settimo definitivo libro in cui completo con interessanti esperimenti, tratti da Teodorani, il cammino delle mie ricerche e porto a 100 i paragrafi di questo mio lavoro diviso in quattro parti. Per circa due mesi faccio incontri in tre circoli culturali , presentando due delle 254 quattro parti in cui ho diviso i temi, ricevendo un accoglienza calorosa, partecipazione e suggerimenti di continuare; io peraltro aspiro ad un meritato riposo e ad un salutare “letargo” , e dò un affettuoso ‘’arrivederci’’ …. INVECE NO ! -Il 15 Giugno compro due libri : Mc Taggart <<La scienza dell’intenzione>> e Fabrizio Coppola <<Il segreto dell’Universo>> ; il primo è interessantissimo , prezioso di nuove motivazioni e ricerche, ma vi segno errori ed omissioni incredibili, sembra che non conosca Pribram, Bohm, e Teodorani, e per nulla Aczel ; vado su tutte le furie, ma come è possibile che scrivono di cose che altri hanno trattato senza farne un minimo cenno, e ripetendo domande alle quali hanno dato già risposte !? Come se io adesso mi ponessi il problema della gravitazione senza tener conto di cosa ha scritto ….. Einstein !!! Di Fabrizio Coppola non condivido l’impostazione e la sua prosopopea rispetto al misticismo orientale (afferma che il capolavoro di Hermann Hesse <<Siddartha>> è inconcludente e inconsistente). Peraltro mi interessano alcune cose egregie, ma è lo spirito del libro che non mi piace, e anche lui SCONOSCE l’Entanglement e l’Universo Olografico (oppure li snobba). Mi torna l’interesse per la Meditazione dei monaci Tibetani e cerco di fare ulteriori ricerche, finchè leggendo a saltare “Il segreto dell’Universo” trovo una cosa strabiliante : F.Coppola parla di Maharishi Mahesh Yogi , che io scopro con stupore essere un ‘’fisico’’ , inoltre aveva ipotizzato connessioni fra gli effetti neuro-fisiologici della Meditazione e il ‘’Campo Unificato’’ , e ancora una volta uno scrittore resta sul vago e non cita nessuno (l’arroganza della Chiesa della Ragione e la presupponenza dell’accademico ortodosso hanno colpito ancora) , invece io credo che tutto sia chiaro e questo avviene alle 5,57 del Venerdì 17 luglio 2009 : il fantomatico <<CAMPO UNIFICATO>> degli anni 80 citato senza alcuna conoscenza di fisica era la <<Teoria del Tutto >> descritta da Hawking, e ipotizzata dalla ‘’Teoria delle stringhe” , la connessione era dovuta a M.M.Y. che non aveva assolutamente chiarito alcunché , ma soprattutto dimostrava di non conoscere per nulla David Bohm. Perché la mia illuminazione è proprio in questa ottica : il Campo Unificato è proprio l’ Ordine Implicato di Bohm , di cui io parlo diffusamente nel paragrafo 61, del mio 7° libro ; è straordinario come coincidano le ipotesi di MMY (senza alcun riferimento) e la teoria ipotizzata da Bohm e descritta egregiamente sempre da Massimo Teodorani nel suo libro “La fisica dell’infinito” (che è la storia della vita e delle opere di Bohm) ; sono euforico, stavolta è un momento straordinario , sento che il cerchio si chiude , restano ancora aperti sviluppi ed evoluzioni, ma il puzzle è completo e questo sarà un ennesimo punto di PARTENZA , foriero di altre emozionanti ricerche … SENZA FINE …. DI PARADISO IN PARADISO ! 255 ---Tutta l’Estate 2009 è dedicata alla lettura e studio del libro <<Scienza dell’intenzione>> , mi affascina la ‘’Guarigione a distanza’’ , il fenomeno è di per sé stesso straordinario, ma la cosa ancor più incredibile è che l’autrice , peraltro fantastica, non ha assolutamente la benché minima idea di cosa e quanto ci sia sotto; io invece , che sono specializzato nello scovare le informazioni ‘’soggiacenti’’ , comincio a intravedere e costruire ipotesi sul legame tra le guarigioni, le terapie mediche e ….. l’Universo Olografico con i meccanismi di Entanglement; naturalmente devo anche cominciare ad addentrarmi nel campo della medicina, in special modo mi attraggono le ‘’Alternative’’ e comincio a cercare tutto sulle Energie ‘’Sottili’’. ---Autunno 2009 : avevo già letto tre libri che mi avevano affascinato, il primo di F.Bottaccioli sulla Psiconeuroendoimmunologia mi aveva ispirato sulla grande connessione dei maggiori sistemi organici, ma lo sentivo limitato, riduttivo, parziale; il secondo di Lipton mi aveva invece preso ‘’totalmente’’ , lo accoglievo come fosse mio : i pensieri ‘’cambiano’’ il DNA, una rivoluzione copernicana; il terzo chiuse il cerchio , Candace Pert dimostra come le ‘’Emozioni’’ giochino un ruolo determinante nella Guarigione e in genere in tutte le nostre patologie !!! Incredibile!!! Io sostengo questa tesi da anni, decenni, senza alcuna cognizione di medicina; come se non bastasse vado a rileggere il libro ‘’Guarigioni straordinarie’’ di Hirshberg e Barasch, e ritrovo notizie interessanti e spunti nuovi alla luce del progetto che ora mi prende con tutte le mie energie. Nel frattempo partecipo alla seconda rassegna di ‘’Scienza Medicina e Spiritualità’’ in cui ritrovo Nader Bhutto, Massimo Citro ed Erwin Laszlo; per commentare questi due congressi potrei scrivere un libro a parte; dico solo che Laszlo mi fa i complimenti, dopo che io nella relazione mostro le straordinarie analogie e parallelismi tra il mio libro ( La trama della vita) e il suo ultimo ‘’Cosmos’’ ( che tratta tutti i temi di cui io sono appassionato); mi convinco ancora di più che devo scrivere un libro di “Medicina e Quantistica” , perché tutti quelli che ho conosciuto… sconoscono la Quantistica. ---L’episodio determinante è accaduto all’inizio dell’ Inverno 2010, Ottobre ; mi invitano alla organizzazione culturale ‘’Mea Lux” , e da qui un crescendo rossiniano : mi addentro alla Radionica, mostrandone i limiti e le anticipazioni, conosco il dottor Venuto che mi riaccende l’interesse per la ‘’Biorisonanza’’; compro diversi libri interessantissimi sulle Energie Sottili (Vinardi, Oliviero e Zamperini) e infine scatta la molla con il libro di Ken Wilber che descrive la ‘’Medicina Integrale’’, e così arrivo al culmine del ‘puzzle’ che vado costruendo nella mente; decido di scrivere un libro in cui metto assieme la fisica quantistica e le Medicina Integrale, cioè tutte le terapie tradizionali e alternative, secondo un’idea che ho avuto addirittura da ragazzo in filosofia; ora ho le conoscenze giuste e soprattutto ho maturato il concetto di INTERCONNESSIONE , che applico a partire da David Bohm e l’Universo Olografico; tutte le terapie Olistiche 256 fanno uso delle Energie ‘’Sottili’’ , il cui meccanismo è esattamente l’ ENTANGLEMENT. La prima stesura termina il 23 Ottobre 2010 in occasione della rassegna ‘’Sinergia tra Fisica Quantistica e Medicina’’ al Policlinico di Catania; la seconda coincide con la descrizione e presentazione al circolo culturale ‘Vivencia’, Aprile 2011, per la prima volta riesco ad organizzare tutto con le ‘’slide’’ , e questo mi permette e consente di riordinare la Terza Parte, proprio la Medicina Integrale; nel frattempo da Dicembre è accaduto un episodio che sarà ‘determinante’ sia in tutto l’inverno che nella ristrutturazione dei due libri che ho organizzato: l’amicizia di Franco Battiato ! L’ultima fase della stesura di questo libro di medicina avviene fra Maggio e Giugno 2011 : ricevo una telefonata da Gianita Bucchieri, mi invita a fare un seminario di base proprio di Medicina Quantistica, sono euforico, mi rimetto a leggere e scrivere e aggiungo paragrafi determinanti riguardanti la medicina Tibetana, la medicina sciamanica e la presentazione del metodo ‘’Corpo e Ccscienza’’ di George Courchinoux; inoltre mi avvalgo di tutte le affascinanti conversazioni con Franco Battiato che culminano nell’acquisto di un libro sulla Alimentazione che trae spunti dalla Medicina Tradizionale Tibetana; infine mi sono avvalso dagli incontri che da Gennaio si avvicendano con dei ‘’ragazzi straordinari’’ ( Francesco, Matteo, Roberto, Santi e Stefano); a volte leggo letteralmente alcuni paragrafi chiave del libro, specie sull’Ologramma e sull’ Entanglement, e le loro osservazioni sono molto stimolanti, le riflessioni da menti giovani ed aperte sono un pungolo indispensabile per ‘’mettermi’’ dalla parte del lettore. 257 BIBLIOGRAFIA MINIMA F. Capra : Il tao della fisica F. Capra : Il punto di svolta M. Talbot : Tutto è uno B. Brennann : Mani di luce L: McTaggart : Il campo del punto zero Hirsh e Barach : Guarigioni straordinarie B. Weiss : Molte vite molti marstri C. Pert : Molecole di emozioni B.H. Lipton : La biologia delle credenze C. Pert : Molecole di Emozioni Abraham Pais : Subtle is the Lord ( Sottile è il Signore ) F. Capra : La rete della vita R. Sheldrake : Il potere straordinario degli animali Karl Pribram : << La comunicazione Mente/Corpo >> P. Davies : Dio e la Nuova Fisica K. Wilber : Lo spettro della coscienza P. Davies : Una fortuna cosmica M. Teodorani : Entanglement F. Oliviero : Benattia M. Teodorani : La fisica dell’infinito A. Aczel : Entanglement H. Reichenbach : La nascita della filosofia scientifica F. Ghirardi : Un occhiata alle carte di Dio G. Gamow : Quello che ha veramente detto Einstein E. Laszlo : Cosmos Francesco Oliviero : << Acqua e Coscienza >> R. Zamperini : Energie sottili e terapie Energo-vibrazionali L. McTaggart : La scienza dell’intenzione Luigi Vinardi : Biopsicoenergetica M. Teodorani : Sincronicità F. Bottaccioli : Psiconeuroendoimmunologia W. Steiner : Medicina antroposofica V. Venuto : << Elementi di Bioenergetica in Medicina >> B. Hoffman : Einstein creatore e ribelle Massimo Teodorani : Tesla, lampo di genio. Valentina Chiarappa : << La Tecnologia delle Biofrequenze >> E. Laszlo : La scienza e il campo Akashico 258 Davide Fiscaletti : Prospettive alla ricerca del Graal B. Lipton : Evoluzione spontanea Eaco Cogliani : La Sintesi del pensiero di Ken Wilber M. Emoto : La risposta dell’acqua David Bohm : Wholeness and the Implicate Order Adriano Forgione : << I cerchi nel grano >> P. Feyerabend : Contro il metodo A. Zeilinger : Il Velo di Einstein Lucio Lombardo Radice : << L’educazione della mente >> Erich Fromm : << Avere o Essere ? >> Hermann Hesse : <<Siddharta >> Richard Bach : << Il gabbiano Jhonatan >> Richard Bach : << Il ponte sull’ Eternità >> Kahil GIBRAN : << Il Profeta >> Antoine de Saint-Exupery : << Il Piccolo Principe >> Hermann Hesse : << Il gioco delle perle di vetro >> Pirsig : << Lo Zen e l’Arte della manutenzione della motocicletta >> Hermann Hesse : << Il Lupo della Steppa >> Gandhi : << La Vita e la Non-Violenza contro la Guerra >> Carlos Castaneda : << A scuola dallo Stregone >> Brian Weiss : << Molte Vite Un solo AMORE >> Abraham Maslow : << Psicologia dell’ ESSERE Umano >> Aldo Carotenuto : << Attraversare la Vita >> Carl Gustav Jung : << La Saggezza Orientale >> F.Coniglione : <<Introduzione alla filosofia della Scienza>> P. Greco : << Dizionario Asimmetrico di filosofia, Einstein e il ciabattino>> Leo Buscaglia : << Vivere, Amare, Capirsi >> L. Geymonat : << Enciclopedia della filosofia e della scienza >> P. Scanziani : << L’ Arte della longevità >> F. Kinslow : << Il segreto della guarigione >> B. Green : << La trama del Cosmo>> J. Barrow : << Il principio Antropico >> Lee Smolin : << La Vita del Cosmo >> M. Lachieze-Rey : <<Oltre lo spazio e il tempo >> J.P. Luminet : << Finito o infinito >> Jennifere Meek : << Rinforzare il sistema immunitario >> Fosar-Bludorf : <<L’intelligenza in Rete nascosta nel DNA >> G. Coco- F.Battiato : << Sowa Rigpa. La scienza della guarigione >> D.Bossari-F.Battiato : << Battiato … Io chi sono? >> Jeffrey Satinover : << Il cervello Quantico >> M.Potenza : << L’Universo di Einstein >> 259 260