CONCETTO BSC (Balanced Score Card) Integra concetti e filosofie manageriali quali: prospettiva finanzia, orientamento al cliente, ingegnerizzazione del business, gestione innovazione e MBO.MBO(Management By Object): metodologia che lega la carriera e la retribuzione dei dirigenti a raggiungimento di obiettivi di budget, di KPI o di obiettivi strategici.BSC: è un modello di misurazione delle prestazioni basati sul bilanciamento di varie classi di indicatori, ciascuna delle quali focalizza una specifica prospettiva.INDICATORI FINANCIAL: misurano le conseguenze delle decisioni aziendali sul risultato economico, rilevando in che misura l’attivazione della strategia stia contribuendo alla profittabilità dell’azienda.PROSPETTIVA DEL CLIENTE: identifica i segmenti di mercato e di clienti in cui le business unit competono e ne misurano le prestazioni con INDICATORI DI EFFICIENZA ED EFFICACIA.PROCESSI GESTIONALI INTERNI: considera solo i processi cruciali per formare il valore aggiunto per il cliente e considera anche processi innovativi.1)Identificazione dele strategie 2)Definizione azioni strategiche:definisce prestazioni finanziarie, definisce opzioni e misure nella prospettiva al cliente, individua processi cruciali, individua azioni per sviluppare risorse. 3) Definizione indicatori. 4) Documentazione requisiti, progettazione modello funzionale del sistema Dai sistemi CRM operativi( CRMO) ai sistemi analitici(CRMA) e direzionali(CRMD). CRMO offre al CRMA i dati elab orare. CRMA fornisce al CRMO la conoscenza necessaria per interagire al meglio con i clienti. CRMA dipende dal CRMO per i dati di base, CRMO dipende dal CRMA per le info sui clienti e CRMD dipende all’alimentazione del CRMO e del CRMA. CRMA finalizzato all’elaborazione delle variabili relative al profilo cliente. CRMD opera sui KPI di servizio clienti, considera variabili strategiche come la redditività della clientela e la sua soddisfazione. MODELLO TECNOLOGICO E APPLICATIVO: CRMA sono caratterizzati dal dominio delle variabili delle caratteristiche dei motori applicativi utilizzati per l’elaborazione delle info estratte dalle warehouse aziendali. Moduli del sistema CRMA, schema di riferimento: MODULO DI ANALISI: 1)modulo calcolo degli indici di analisi del cliente.2) modulo segmentazione e reporting3) modulo data minino. MODULO D’AZIONE: 4)modulo pianificazione ed esecuzione campagne.5)modulo trasferimento indici dalla warehouse A al CRMO, sistema di monitoraggio delle variabili critiche 1)Calcolo degli indici: Definizione degli indici: definizione classi haiget(?), individuazione fonti, definizione flusso ETL. Gli indici sono KPI->definiti da una metrica e da un certo numero di proprietà. 2)Segmentazione e reporting: le applicazioni producono report sui clienti ma soprattutto permettono di segmentare la clientela in modo raffinato, usando come chiave tutti gli indici e le info memorizzate nella warehouse. Progetto Report: definizione dominio, definizione formati e layout e definizione pubblicazione privilegi di accesso. 3)Data mining: Normalmente utilizzati per calcolare indici predittivi e che possono usare BD installate su macchine separate. Mining è una serie di “metriche” per calcolare indici. 4)Gestione campagne: Il flusso della gestione delle campagne promozionali inizia a valle della definizione dei budget e del contenuto della campagna, con la selezione della lista dei clienti da contattare e si attiva attraverso molteplici canali. CRM DIREZIONALE:Supporta il processo con cui il management governa i processi di relazione con il cliente e integra l’azione dei classici sistemi di controllo budgetario. Classi di variabili di un CRMD: redditività economica del cliente, livello di servizio alla clientela, livello di soddisfazione della clientela. Dal punto di vista dei contenuti il CRMD include i blocchi: soddisfazione del cliente, redditività del cliente e prestazioni verso il cliente. Indicatori generali misurano i volumo di funzionamento del processo e il dimensionamento delle risorse utilizzate. Hano scopo informativo. Indicatori di cliente misurano le prestazioni ricevute dal cliente in termini di tempo, costo qualità. Indicatori di processo misurano l’efficienza e la qualità del processo dal punto di vista dell’azienda. PROBLEMA DELL’EFFICACIA: i benefici del CRMA si hanno quando i dati sono effettivamente utilizzati in azioni operative e direzionali. Se i dati non sono usati i benefii rimangono potenziali e l’investimento nel sistema risulta uno spreco.Web information system: sono sistemi informativi basati sul web WIS, sono sistemi in cui: la comunicazione tra macchine e utenti avviene sulla rete internet, l’accesso alle informazioni e ai servizi è supportato da un browser. Il vantaggio della riorganizzazione in internet del sistema informativo aziendale è la maggior omogeneità, facilità d’uso ed efficienza del risultato. Alcuni settori hanno difficoltà ad applicare il modello web per la criticità delle operazioni e l’elevato costo degi errori(es. settore bancario). Il sistema informatvo con interfaccia web si pone come il front-end aziendale permette di raggiungere clienti di qualunque dimensione. Le fasi fondamentali delle transazioni economiche osno: ricerca-> il cliente potenziale cerca sul mercato i fornitori potenzialmente in grado di soddisfare i suoi requisiti, negoziazione->fase che termica con la scelta del fornitore e la definizione del bene che verrà acquistato, esecuzione>consegna del bene, controllo-> gestione delle eccezioni che possono verificarsi causando violazion delle condizioni pattuite con la negoziazione. I servizi forniti ai clienti con sstemi basat sul web sono di due tipo:Informativi->consentono la pubblicazione di informazioni potenzialmente utili ai client, dispositivi o a valore aggiunto->consentono di usufruire ramite web di determinati servizi. SITI INFORMATIVI: le info più comunemente pubblicate da un sito informativo sono: presentazione dell’azienda, informazioni sul prodotto(catalogo scaricabile o ondine), contatto aziendale. SITI DISPOSITIVI: le principali funzionalità a disposizione sono:funzionalità di configurazione del prodotto->che permettono ai clienti di specificare i propri requisiti e vederli tradotti nella categoria e nelle caratteristiche di prodotto più adatte, funzionalità di pricing-> calcolano il prezzo del prodotto selezionato dal cliente tenendo presenti eventuali sconti. Può essere affiancata da un canale di dialogo con un commerciale, funzionalità di ordinazione in linea-> permettono ai clienti di ordinare via internet i prodotti desiderati. Per poterlo fare il cliente deve essere riconoscibile ondine e il metodo più comune per l’identificazione è la registrazione. Il fornitore deve invece garantire il controllo di disponibilità e per farlo il sito deve essere collegato al SI aziendale per controllare la presenza degli articoli a magazzino, funzionalità di pagamento oline-> permette ai clienti di disporre il pagamento direttamente via internet. Esistono tre modalità fondamentali per l’esecuzione di pagamento via internet: credit based, debit based o token based, funzionalità di fruizione dei servizi oline->beneficiare di servizi ondine come il bonifico per l’homebanking, .richieste di intervento post vendita->che permettono ai clienti di prenotare via internet un intervento di assistenza. PORTALI e MARKETPLACE: i portali sono motori di ricerca che consentono l’accesso ais servizi e alle informazioni di tutti i siti internet della loro directory; i marketplace sono un tipo di portale che vende prodotti e servizi di più aziende. I marketplace possono dare servizi di hosting. ASTE ONLINE: sono di tre tipo: Asta inglese(o ascendente), Asta olandese(o discendente) o Asta Vickrey(a busta chiusa). Le aste possono essere singole(permettendo l’acquisto di un bene alla volta) o combinatorie(permettendo l’acquisto di più beni). L’ARCHITETTURA INFORMATICA DEI WIS Sicurezza:firma digitale->è l’equivalente informatico di una tradizionale firma apposta su carta. E’ necessario fare una distinzione tra firma digitale e firma elettronica: la prima fa rifferimento a una procedura informatica basata sul concetto di codifica crittografica, la seconda non implica una specifica tecnologia, ma è direttamente riconducibile alla grafia di chi l’appone. Esistono due tipo di crittografia a chiave unica(simmetrica o privata) e a chiave doppia(chiave pubblica o asimmetrica). Per garantire l’identità dei soggetti che utilizzano la firma digitale si ricorre alla certification athority che attesta che un’azienda è in possesso di una firma digitale. La firma digitale può essere debole se garantisce la provenienza ma non l’integrità dei dati, oppure firma forte se garantisce provenienza e integrità dei dati. SMART CARD e CARTA D’IDENTITA’ ELETTRONICA(CIE):la carta d’identità elettronica sarà utilizzata non solo come documento di riconoscimento personale, ma anche come unica carta multifunzionale di accesso a tutti quei servizi, erogati per via telematica dalla PA, che richiedono l’identificazione dell’utilizzatore. Grazie a quest’ultima i cittadini potranno effettuare transazioni economiche, eseguire operazioni di e-banking, pagare le tasse e anche esprimere il proprio voto politico con l’utilizzo di una sola card. SICUREZZA WIS: i principali componenti architetturali che hanno lo scopo di proteggere il sistema informativo sono i firewall e gli IDS(instruction detection system). I firewall effettano il controllo del traffico in entrata e in uscita dalla rete da proteggere con lo scopo di prevenire, rilevare e annullare eventuali attacchi. Per IDS si intende invece il processo di monitoraggio degli eventi di un sistema, il cui obiettivo è individuare le intrusioni. Gli IDS sono particolarmente efficaci per riconoscere il preambolo di un attacco: tipicamente la fase iniziale di un attaco al sistema avviene secondo uno schema prevedibile. Il DNS server è una macchina che esegue il nomesolving, ossia traduce un indirizzo simbolico in un indirizzo numerico. Il MAIL SERVER è una macchina che gestisce il dominio di posta elettronica. Enti e aziende possono avvalersi di un sistema di posta elettronica certificata, la posta elettronica certificata fornisce l’attestazione di un recapito con garanzie di identificazione del mittente e del destinatario. Il WEB SERVER si colloca fisicamente tra l’utente finale e il SI aziendale. Concettualmente si occupa della presentazione delle info agli utenti. Afronte di un’interrogazione, genera come risposta una pagina HTML o altri oggetti informativi statici. Nel caso in cui i dati della richiesta siano particolarmente critici, la comunicazione verso l’esterno non avviene attraverso il protocollo http, ma si ricorrerà a connessioni protette attraverso http-S/SSL. Il SERVLET ENGINE è una macchina che esegue una servlet, ossia un’applicazione che, svolgendo una serie di operazioni, restituisce un codice HTML. Il SMS/wap proxy/gateway si occupa della gestione delle richieste provenienti da telefoni cellulari tramite protocollo wap ed effettua la conversione tra protocolli wap e protocolli www. Per valutare la qualità di un sito web si guarda: contenuto(qualità dell’informazione e dei servizi: affidabilità e completezza)struttura(livello:centralizzato o decentralizzato, comprensione: capacita dell’utente di costruirsi modello mentale degli elementi formativi contenuti)presentazione(descrive la qualità dell’interfaccia: grafica, coerenza nello stile, layout di pagina) e navigazione(descrive la qualità dei collegamenti e la facilità con cui l’utente si muove nel sito MODELLO INFORMATICO DEI SISTEMI INFORMATIVI DIREZIONALI:è suddiviso in diversi livelli di elaborazione.Livello dele fonti: le fonti standard dei S sono le basi di dati operativi che includono dati anagrafici e dati dinamici. Questi dato sono utilizzati come potenziali fonti per il SI direzionale.Livello di trasformazione: la trasformazione comprende le elaborazioni attraverso le quali dalle registrazioni delle fonti(source data) si ottengono le registrazioni della base dati direzionale(target data). Queste elaborazioni, dette ETL, sono tipicamente periodiche e includono una serie di controlli sulla qualità dei source data quali:1)estrazione e controllo: l’estrazione è integrata da elaborazioni di controllo e pulizia dei source data, dette data clearing o data cleansing(queste operazioni permettono anche di correggere eventuali dati inesatti) Es: estrarre a fine giornata gli scontrini da una cassa.2)trasformazione: scopo della trasformazione è ottenere dei target data dai source data, attraverso una catena di operazioni di select e join. Esempio: gli scontrini fatti in un periodo di tempo stabilito.3)caricamento: l’elaborazione di un caricamento è un’elaborazione periodica attraverso cui i target data sono inseriti nella warehouse. Livello di memorizzazione: la memorizzazione dei dati nei sistemi direzionali può avvenire a due liveli data warehouse e data mart. Con warehouse normalmente si designa una base dati piuttosto estesa, che può arrivare a coprire tute le esigenze di un’impresa; con mart si intende invece una base dati più ridotta, spesso un sottoinsieme della warehouse.1)Data warehouse:caratteristica essenziale delle warehouse è la struttura di memorizzazione dei dati, che è specificatamente orientata alla consultazione. Essa, infatti è formata da due tipi di tabelle, rispettivamente tabelle dei fatti(memorizza i valori dei dati contenuti nella warehouse) e tabella delle chiavi(facilitano la consultazione della ware house esattamente come l’indice analitico di un libro. La combianzone delle due tabelle forma uno schema a stella che non è altro che lo schema relazionale della base di dati.2)Data mart e OLAP: una data mart è una selezione di dati estratta da una data wareouse. Il contenuto di una data mart può rispecchiare le ricerche più frequenti di un dipartimento aziendale o una segmentazone della data warehouse. DA una stessa data warehouse possono derivare molteplici datamart. La datamart è implementata con strutture OLAP che è una struttura logica rappresentata da un ipercubo.3)Livello di elaborazione:che è composto da: presentazione e reporting [i sistemi di reporting hanno lo scopo di presentare in un formato adatto, informazioni estratte da una raccolta di basi dati. Il paradigma dei sistemi di reporting include tre macro funzionalità:definizione dominio(consiste in una trasformazione dei dati da formati source al formato target del sistema di reporting), definizione del formato(consiste in un’impaginazione con l’aggiunta, ove necessario, di grafici, testo e altri elementi editoriali), calendari di elaborazione e profili di distribuzione: consiste nella gestione delle scadenze di elaborazione, ha il duplice scopo di attivare l’elaborazione al momento opportuno e ottimizzare il carico di elaborazione.]motori di calcolo e DSS: [(il termine DSS(decision support system) indica un sistema su elaboratore in grado di assistere processi decisionali semi-strutturati. Originariamente conteneva 2 componenti complementari di analisi e ricerca di informazioni su di una collezione di fonti e strumenti di valutazione e calcolo di un risultato. Successivamente ha assunto il generico significato di motore di calcolo e include le analisi statistiche di genere e/o calcolo di tipo finanziario. Aspetto essenziale del motore di calcolo è la modellazione, cioè il supporto software che assiste il progettista nel costruire il modello di calcolo. Tradizionalmente la modellazione era specificata con un opportuno linguaggio, nella seconda metà degli anni 90 è stato integrato da evolute interfacce, che, con semplici operazioni di drag and drop permettono di disegnare modelli complessi.) motori di analisi e data minino: (sono motori di analisi che permettono il riconoscimento del significato dei documenti testuali.) ] LA MAPPA DEI SI DIREZIONALI: si è soliti ricondurre la mappa dei SI direzionali alla piramide di Anthony che propone una classificazione del sistema direzionale concepito come una serie di cicli di pianificazione e di controllo in cui si definiscono gli obiettivi da raggiungere, si verificano i risultati e le eventuali azioni correttive. Questi cicli sono distinti in 3 livelli:1)Pianificazione strategica(determina e controlla gli obiettivi)2) controllo direzionale(definisce gli obiettivi finanziari di costo, ricavo e margine secondo il modello del budget.)3) Controllo operativo(pianificazione operativa di uno stabilimento, monitoraggio dei call center e pianificazione e controllo delle forze vendita. Oltre alla piramide di Anthony per mappare un SI direzionale si considerano 4 variabili(1-innovazione e risorse infrastrutturali.2-performance finanziarie.3-performance dei processi interni.4-performance del cliente e del mercato.) La mappa comprende una serie di moduli generali, che sono in larga misura invarianti rispetto ai settori industriali. Ogni modulo ha caratteristiche generiche(scopo gestionale->ambio e finalità di utilizzo. Principali funzionalità del software. Note sulla “tipicità” e l’utilizzo del modulo).La mappa dei SI direzionali è una mappa orizzontale, tuttavia la composizione generale della mappa e i contenuti di ogni modulo variano a seconda dl settore. COSTRUZIONE E ANALISI DELLA MAPPA:La definizione dei SI direzionali di un'azienda dovrebbe essere e spesso è un processo top-down:1)definire ambito e obiettivi dell’analisi:l’analista definirà l'ambito(scope) e gli obiettivi dell’analisi. L’ambito designa l'ampiezza dell’analisi, che può riguardare tutta l’azienda o una sua parte. Gli obiettivi definiscono invece il livello di dettaglio cui l’analisi si deve spingere e la finalità delle analisi.2)scegliere le fonti.3)Personalizzare la mappa: La personalizzazione consiste nel definire i moduli specifici dell’impresa analizzata.4)descrivere il flusso: il modello di flusso è costruito definendo la successione dei processi/attività individuate.5)Integrare lo schema di flusso con altre informazioni.6)Valutare le soluzioni tipiche del settore industriale.7)Selezionare la soluzione software.8)Definire la strategia per i SI direzionali:definire una strategia significa definire il percorso di evoluzione. METODO DI ANALISI DEI REQUISITI INFORMATIVI DIREZIONALI. Csf: metodo basato sul concetto dei fattori critici di successo. Il metodo dei CSF è un metodo per selezionare le info prioritarie. I CSF sono quindi aree di eccellenza e in quanto tali si distinguono dagli obiettivi e dai target, essi indicano le aree in cui è necessario eccellere per raggiungere il target prefissato per ogni obiettivo. Il metodo CSF ha lo scopo di selezionare le info che veramente servono ai dirigenti e può essere utilizzato per definire i requisiti di un nuovo SI direzionale. Si applica nel seguente modo:1)Identificazione dei CSF candidati.2)Intervista al management ed esame delle fonti: lo scopo di tale operazione è verificare con il dirigente quali sono i suoi CSF e come ritiene che vadano misurati.3)Verifica di robustezza degli indicatori:gli indicatori scelti per misurare i CSF sono robusti se soddisfano i seguenti requisiti:facilità di comprensione(rispecchia l’intuitività della metrica), costo dell’informazione(costo di un indicatore e dei tempi di elaborazione informatica e del personale lungo l’intero ciclo di elaborazione), Significatività(indica il contributo che l’indicatore dà alla misurazione del CSF considerato) e strutturazione (valuta l’univocità delle metriche).4)Documentazione dei requisiti e progettazione del modello funzionale del sistema: documentazione che presenta lo scopo e gli obiettivi del sistema, descrizione degli indicatori, descrizione della robustezza e l’elenco delle fonti. KPI: metodo basato sugli indicatori delle prestazioni. Il KPI(key performance indicators) misura le prestazioni dei processi aziendali. Il modello dei KPI codifica una serie di pratiche sviluppate dalle aziende e da vendor software per definire sistemi di monitoraggio dei processi gestionali. Il modello KPI si basa su uno schema di indicatori delle prestazioni che possono essere raggruppati in classi omogenee per finalità, metriche e fonti:1)indicatori generali: misurano i volumi di lavoro del processo analizzato.2)indicatori di costo: scopo degli indicatori di costo è misurare appunto il costo con cui sono ottenuti gli output per i clienti e/o la produttività delle risorse utilizzate.3)Indicatori di qualità: la qualità del prodotto e del processo può essere misurata da diversi punti di vista(conformità, affidabilità e soddisfazione del cliente).4)Indicatori di servizio:hanno lo scopo di misurare i tempi di risposta alle richieste de cliente e la flessibilità del fornitore. I passi del metodo KPI sono:1)selezione dei processi da controllare.2)Identificazione dei KPI: l’individuazione degli indicatori avviene personalizzando mediante interviste lo schema standard dei KPI.3)Profilatura degli indicatori ed esame delle fonti: accertamento della veridicità delle fonti.4)verifica della robustezza:la verifica della robustezza si appoggia alla scala di valutazione vista con i CSF. Una seconda verifica di robustezza si basa sull’incrocio tra CSF e KPI. L’incrocio permette infatti di verificare l’intestazione fra KPI selezionati e priorità strategica aziendali.5)Analisi dimensionale: definizione dello schema delle warehouse e/o dei mart in cui saranno valorizzati i dati del SI direzionale.6)Documentazione dei requisiti e progettazione del modulo funzionale del sistema. Il modello KPI trova larga applicazione e crescente importanza nel monitoraggio dei contratti di servizio. MANAGEMENT ACCOUNTING: misura le prestazioni aziendali focalizzando in particolare le variabili finanziarie economiche e patrimoniali. Esso si basa su:1)Organigramma contabile struttura dei centri di responsabilità.2)Piano dei conti:che definisce le voci finanziarie che sono controllate.3)Matrice di controllo: incrocia voci finanziarie e centri di responsabilità indicando quali voci sono rilevate e/o controllate da quale centro di responsabilità. I passi per la modellazione dei requisiti sono:1)Individuazione delle variabili critiche:definizione degli indicatori finanziari cruciali per il risultato dell’azienda. La scelta e la definizione delle variabili può avvenire con vari metodi:Check list(l’analista predefinisce, attraverso l’esame di sistemi di aziende paragonabili, uno schema delle variabili finanziarie, che è affinato attraverso interviste)variabili critiche (l’analista verifica l’incidenza delle voci sul risultato a bilancio)CSF (si verifica che i CSF aziendali siano tutti analizzati dalle variabili finanziarie).2)Definizione dei coding block: il termine coding block indica l’insieme delle chiavi che identificano le registrazioni del sistema di management accounting; il coding block definisce molte caratteristiche essenziali del sistema quali:Responsabilità, prodotto cliente , centri di costo, centri di profitto, centri di investimento , contabilità direzionale e/o gestionale.3) Definizione del piano dei conti dell’organigramma contabile: l’organigramma contabile è dato dalla gerarchia dei centri di responsabilità in cui l’azienda è strutturata. Il piano dei conti definisce la struttura delle covi economiche patrimoniali adottate nel sistema..4) Esame delle fonti: verifica la fattibilità del sistema.5)Disegno del processo e dei report di controllo budgetario.6)Disegno dei trattamenti contabili: addebiti e accrediti dei conti di budget.7)Analisi della contabilità industriale/ABC: tramite l’analisi dei costi stabilisce la profittabilità del cliente.