Archivio di Stato di Belluno-Sias Approfondimento scheda complesso documentario Libri giudiziali di Livinallongo Note storico-archivistiche Il complesso documentario costituisce attualmente una serie del fondo archivistico denominato “Livinallongo-Ampezzo”, nell’ambito del quale occupa le bb. 1-44 e dal quale dovrebbe essere opportunamente scorporato: l’attuale ordinamento è frutto dell’intervento di A. Casetti che ne aveva redatto un inventario sommario, presumibilmente nel corso degli anni ’60, e di un successivo intervento di riordino e inventariazione provvisoria a cura di S. Miscellaneo (1993). Il fondo è pervenuto dopo essere stato conservato fino ai primi anni ’20 del Novecento all’Archivio di Stato di Innsbruck, poi all’Archivio di Stato di Bolzano sino al 1970 e successivamente - in attesa che si costituisse quello di Belluno - all’Archivio di Stato di Treviso fino al 1994, data di trasferimento alla sede attuale e definitiva, di sua competenza territoriale. I libri del Giudizio di Livinallongo (altrove detti comunemente Landbucher o libri di archiviazione) costituiscono di fatto la raccolta degli atti e contratti privati prodotti sul territorio in epoca di antico regime. Si tratta di una tipologia documentaria che si avvicina a quella dell’area istituzionale germanica, ed in particolare del Tirolo italiano che -almeno per i secoli in questione- conobbe una scarsissima diffusione del documento notarile, avvalendosi della notizia sigillata. In quest’area infatti, i contratti di diritto privato non venivano confermati dall’attività del notaio, ma compiuti davanti al vicario del Giudizio, che li registrava in un apposito protocollo detto appunto “libro del Giudizio” e traevano pertanto la loro fides publica dall’insinuazione dell’atto nei registri di cancelleria. Il vicario di Livinallongo, che in genere si serviva di uno scrivano per la propria cancelleria e di un vice scrivano delegato per la vice cancelleria di Colle S. Lucia, usava redigere dapprima l’atto in forma d’imbreviatura, ossia minuta, in una sorta di registro di brutta copia, detto appunto “strazza protocol” o “libro da copie”; da esso venivano successivamente tratti e ricopiati nel cosiddetto “protocol maestro” solo gli atti ritenuti più importanti. Proprio per tale motivo la serie comprende sostanzialmente 3 tipologie di registri: protocolli di Livinallongo; protocolli di Colle S. Lucia; libri da copie di Livinallongo. Vi sono inoltre alcuni registri che raccolgono anche atti di natura pubblica ed in particolare i verbali delle assemblee della comunità, detti “atti di Comun”. A differenza delle altre tipologie contrattuali, raccolte tutte indistintamente, gli atti di ultima volontà venivano di norma registrati a parte. I registri -che spesso contengono l’indice delle parti contraenti coevo- sono redatti generalmente in volgare, con ampio utilizzo di termini della lingua ladina locale, mentre il latino ricorre solo saltuariamente e nel caso di particolari tipi di atti. La serie è stata ordinata nel 1995 e dotata di inventario analitico su supporto informatico; i libri giudiziali risultano per lo più in buono stato di conservazione, in quanto quelli più deteriorati sono stati restaurati e microfilmati nel 1997. Le coperte pergamenacee che nel corso del restauro si sono rivelate documenti di riutilizzo di valenza autonoma sono state distolte dai relativi registri (nn. 10, 13, 15, 17, 96, 119) e conservate in una busta in coda al fondo. Bibliografia: A. STEINER, I libri fondiari e i libri di archiviazione nel diritto italiano. Studio comparativo, Bolzano 1934; A. CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, Temi Tipografia editrice, 1961, p. XXV e 857; S. MISCELLANEO, L'ordinamento del fondo archivistico di Livinallongo-Ampezzo, in "Archivio Storico di Belluno Feltre e Cadore" n. 291 (1995), pp. 103108; H. GASSER, Livinallongo e il Vescovo Principe di Bressanone. Dalle Istituzioni al documento, in "Archivio...", pp. 97-102 e IDEM, Il Gastaldo di Colle S. Lucia, in "Archivio...", n. 294 (1996), pp. 14-20; S. MISCELLANEO, I Libri giudiziali di Livinallongo e Colle S. Lucia (secc. XVII-XVIII), in Il Notariato e il documento di diritto privato. Bellunese, Ampezzo, Livinallongo (secoli XV-XIX), catalogo della mostra a cura di G. MIGLIARDI O’RIORDAN, Belluno, Archivio di Stato, 1998, pp. 4044. Sito WEB dell'Archivio provinciale di Bolzano: www.provincia.bz..it/denkmalpflege/1303/it. Sito web dell’Archivio di Stato di Bolzano www.archivi.beniculturali.it/ASBZ (consultati il 2.2.2007).