VALUTAZIONI FINALI
ISTITUTO COMPRENSIVO FRANCAVILLA DI SICILIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ANNO SCOLASTICO 2006/07
Relazione finale sulle attività svolte nell’ambito del Progetto
“Conoscersi per essere”
Composizione del gruppo di lavoro
Coordinatori e responsabili del progetto: dott.ssa Ausilia Scuderi,
prof.ssa Lucrezia Interdonato
Insegnanti:
prof.ssa Lucrezia Interdonato
prof.ssa Giovanna Spadaro
Referente Progetto Ed. alla Salute:
prof.ssa Maria
Alunni:
classe III A
Calabrò
Premessa generale
Sin dall’inizio dell’anno scolastico gli alunni delle classi terze sono stati oggetto di una più vigile
attenzione da parte di alcuni docenti che hanno manifestato una maggiore sensibilità nei confronti
di alcune tematiche relative al delicato snodo dell’adolescenza. Posti di fronte a situazioni che
presentavano, a volte, notevoli difficoltà, e che richiedevano, quindi, una gestione non solo umana,
ma anche professionale, tali docenti hanno ritenuto opportuno rivolgersi alla Dott.ssa Ausilia
Scuderi, che opera nel nostro Istituto nell’ambito dei servizi di prevenzione, sensibilizzazione,
informazione e formazione. La richiesta è stata sollecitamente accolta e quella che si era dapprima
delineata come una efficace collaborazione, si è trasformata, strada facendo, in un percorso
formativo più articolato, fino a diventare un Progetto vero e proprio, con una sua autonoma
definizione di finalità, obiettivi, contenuti ed attività.
Attraverso tale progetto , da parte ei docenti richiedenti,si intendeva:
• rendere gli alunni consapevoli dei processi di cambiamento nella fase adolescenziale
• migliorare la percezione del proprio sé e acquisire una continua auto-valutazione del proprio
vissuto
• promuovere e potenziare alcune capacità personali ritenute quali importanti fattori protettivi
ai fini di uno sviluppo armonico della persona.
• Sviluppare le capacità di dialogo e di relazione
• promuovere la salute come stato di benessere che riguarda tutti gli aspetti, le dimensioni, i
soggetti della vita scolastica;
• valorizzare le risorse della scuola per aiutare i ragazzi a star bene con se stessi, con gli altri,
in famiglia, nella scuola;
• offrire opportunità formative,all’interno delle attivita’didattico- curriculari attivando,
rinforzando, coordinando una vasta gamma di attività per prevenire e combattere il disagio,
la demotivazione, la devianza;
•
affrontare tematiche di tipo valoriale, relazionale, senza rinunciare alla indispensabile
crescita cognitiva dei ragazzi, motivandoli ad apprendere, a partecipare, a spendersi, per una
vita sempre più sana e ricca di valori personali e sociali.
Il Progetto è stato presentato in un’ottica metodologica interdisciplinare, prevedendo anche il
coinvolgimento delle famiglie, a riscontro della richiesta avanzata dagli studenti, nella fase di
presentazione dell’iniziativa. Si deve purtroppo riconoscere che tale Progetto è rimasto appannaggio
di un ristretto gruppo di docenti, che ha manifestato un’ attenzione particolare nei confronti di quei
disagi e di quei problemi che sono sempre più frequenti e diffusi nelle nostre classi.
Il gruppo ha approvato un piano di attività che andava ben oltre le sporadiche iniziative attuate già
negli anni passati e ne promuoveva di nuove, allo scopo di rendere meno problematico e quindi più
sereno il passaggio degli alunni dalla fase preadolescenziale a quella adolescenziale. Il piano, per
motivi di tempo e mancata disponibilita’ di tutto il corpo docente eventualmente da coinvolgere, non
poteva coprire settori più ampi della scuola e coinvolgere un maggior numero di classi.Pertanto,si è
preferito porre in essere interventi calibrati e mirati ed, in fase sperimentale,alla classe sopra menzionata
che presentava maggiori disagi ,ma che poteva essere accompagnata con più attenzione, per la
sensibilita’e disponibilità di un ristretto gruppo docente. Sotto questo profilo si spera che l’educazione
alla salute, nel nostro Istituto, venga inserita in un progetto più ampio che fa parte dell’intero processo
formativo e che diventino sempre più chiare le premesse su cui deve essere costruita.
Le attività, nelle quali si è articolato il Progetto, si sono svolte in ambito esclusivamente curriculare,
senza ore a carico del FIS. Attività e contenuti, infatti, si sono perfettamente inseriti nel curricolo di
Italiano, Scienze e Scienze Motorie, divenendo parte integrante della Programmazione educativa.(ci
siamo resi conto che cio’ e’ un grande punto di forza e soprattutto che e’possibile inserire attivita’ di
prevenzione all’interno dell’attivita’ didattica curriculare). Inoltre,l’attivita’ svolta dalle
docenti,congiunta con l’attivita’svolta, in parallelo, dalla Dott.ssa Scuderi e con i momenti di verifica in
itinere, hanno permesso di rilevare problemi e disagi su cui intervenire con colloqui individuali(previa
autorizzazione genitoriale)o di gruppo. A conclusione delle attività si è svolto un incontro con i genitori,
ai quali è stato presentato il lavoro dei ragazzi, un opuscolo che raccoglie tutto il materiale elaborato
durante le attivitàe le loro riflessioni finali. I genitori si sono dimostrati positivamente colpiti , hanno
collaborato alla discussione/dibattito e hanno riconosciuto l’efficacia degli interventi attuati.
L’esperienza è stata vissuta dagli alunni con particolare interesse e intensa partecipazione e a differenza
degli anni passati è stata più proficua in quanto più articolata e meglio organizzata.
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Agli allievi in difficoltà sul piano personale o scolastico si è fornita una consulenza
psicopedagogica
A genitori ed insegnanti si sono offerte chiavi di lettura e strumenti per aiutare il minore o date
indicazioni di servizi ritenuti idonei al caso,
Si è cercato di prevenire forme di disagio emerse, difficoltà sul piano psicologico ed affettivo,
disturbi del comportamento (es. disturbi alimentari, dipendenze da droghe, insuccessi ed altro-e’
stato evidenziato un tentativo di suicidio) in una fascia d'età (11 - 14 anni) particolarmente
importante
Si è rinforzata la collaborazione tra le diverse agenzie educative (famiglie e scuola) ed
istituzionali (Comuni e Ser.T.) per il benessere del minore.
Personalmente, la scrivente ritiene che questa esperienza sia stata esemplare per quanto
riguarda preparazione, organizzazione ed efficacia delle attivita’ didattico-educative e che, per i
motivi sopra elencati, possa costituire anche un modello da estendere, in futuro, ad altre
iniziative che vedano coinvolte più classi e quindi più alunni e docenti.
Francavilla di Sic. 30/06/2007
la Coordinatrice
( Prof.ssa Lucrezia Interdonato)
-Al Dirigente Scolastico
-Alla Docente Referente
Prof.ssa Maria Calabro’
-Alle Prof.sse
Lucrezia Interdonato
Giovanna Spadaro
Dell’Istituto Comprensivo
Di
Francavilla di Sicilia
Oggetto:
Relazione finale Progetto
“ CONOSCERSI PER ESSERE “
Classe Terza , Sez.A .Anno scolastico 2006/07.
RISULTATI
Dall’analisi degli elementi emersi dall’elaborazione delle attivita’ svolte tramite il questionario “il
mio corpo” e le lettere aperte, risulta una differenza di genere. Alcune ragazze hanno un miglior se’
nelle sue diverse articolazioni, rispetto ai coetanei.
Nel confronto prima-dopo, relativo al questionario Pre/Post-Test, si osserva un incremento dei
livelli di conoscenza/apprendimento, in particolare per i casi dove il punteggio iniziale era piu’
basso, al punto da far registrare un indice raggiunto pari al 100% , con un incremento rispetto ai dati
del pre-test, maggiore del 30% ( valore atteso ).
In linea con i dati dei questionari di valutazione dei livelli di conoscenza/apprendimento sono gli
elementi descritti e riportati nelle lettere aperte, nelle riflessioni personali, nelle produzioni scritte
tutte, cosi’ come rilevabile dai due report finali (uno curato dagli studenti target e uno dagli
operatori coinvolti). Durante l’espletamento delle attivita’, e’ stato possibile rilevare almeno tre
tipologie di approccio alle attivita’ proposte , sia tra gli studenti che tra i docenti coinvolti.
Tali tipologie vanno da una situazione di inferiore e medio entusiasmo ed attenzione nei confronti
delle attivita’ del progetto, ad una di forte entusiasmo e partecipazione; ciascun studente ha
comunque dimostrato di aver tratto vantaggio nella partecipazione alle varie attivita’, al di sopra
delle aspettative degli operatori coinvolti.
Inoltre, i docenti coinvolti nell’espletamento di una didattica innovativa e sperimentale, hanno
mostrato notevole impegno e coinvolgimento, riuscendo a dare un notevole impulso all’entusiasmo
e coinvolgimento degli alunni. Tutto cio’, ha certamente permesso di raggiungere i livelli sopra
espressi, nonostante i limiti di tempo e qualche difficolta’ sopraggiunta, con il valore aggiunto che
le metodiche adottate, hanno facilitato una continua auto-valutazione del proprio vissuto
sull’argomento trattato negli alunni e, del proprio operare nei docenti. Quest’ultime con l’ausilio
dell’esperto esterno e con il coraggio di sperimentare una didattica nuova , sono riuscite a coniugare
le attivita’ didattiche di insegnamento/apprendimento con le attivita’ di educazione/formazione
(attivita’ parallele).
Conclusioni
Nel confronto tra la situazione prima dell’intervento e quella dopo, sia nell’ambito della percezione
del sé, che per quanto riguarda la relazione con gli altri, sono emerse indicazioni di evidenti
miglioramenti, riferiti anche dai Genitori nell’incontro finale del 01.06.2007. Il segnale che si
percepisce è che le attività svolte hanno portato ad una maggiore conoscenza di se stessi ed una
migliore consapevolezza dei rapporti,con ciò che rappresenta il mondo relazionale dell’adolescente.
Vengono inoltre evidenziati miglioramenti soprattutto nelle situazioni inizialmente più svantaggiate
e/o con maggiori situazioni di disagio.
Di tale esperienza lavorativa, condotta sul gruppo di 19 alunni, appartenenti alla classe terza media,
sez. A dell’Istituto Comprensivo Statale di Francavilla di Sicilia, la scrivente, ritiene utile sollecitare
le SS. LL. a valutare la funzionalita’ , nel prossimo anno scolastico, della restituzione e
socializzazione della metodologia di lavoro a tutti i componenti del collegio docenti ( convenendo
modalita’ e tempi con la scrivente), nell’ottica che la scuola riconosca per se stessa la salute come,
al tempo stesso, contenuto da insegnare, attivita’ da svolgere e obiettivo da perseguire .
Letojanni 07.06.2007
LA DIRIGENTE PEDAGOGISTA
( Dott.ssa Ausilia Scuderi )