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IP/99/580
Bruxelles, il 28 luglio 1999
La Commissione adotta un Libro
responsabilità civile dei produttori
verde sulla
Con la pubblicazione del Libro verde, la Commissione europea intende
avviare negli ambienti interessati una consultazione intesa ad esaminare
l'applicazione effettiva delle norme relative alla responsabilità civile per
danno da prodotti difettosi (Direttiva 85/374/CEE modificata dalla Direttiva
99/34/CE) e a valutarne l'impatto tenendo conto del funzionamento del
mercato interno, della protezione dei consumatori e della competitività delle
imprese europee. E' necessario ottenere informazioni attendibili per poter
valutare la misura in cui sono stati realmente conseguiti gli obiettivi fissati
dalla Direttiva, in particolare la protezione delle persone danneggiate, il
miglioramento della sicurezza dei prodotti, la facilitazione degli scambi di
prodotti nell'ambito del mercato unico, senza penalizzare l'innovazione e la
creazione di occupazione. La Commissione intende in tal modo avviare un
dibattito sull'opportunità di un'eventuale revisione sostanziale delle
disposizioni esistenti, come è stato richiesto dal Parlamento europeo. La
Commissione invita tutte le parti interessate (consumatori, produttori,
assicuratori, distributori, amministrazioni pubbliche, incluse quelle dei paesi
candidati all'adesione) a farle pervenire le loro osservazioni scritte entro un
termine di quattro mesi.
La responsabilità civile del produttore forma l'oggetto di un quadro comunitario in
virtù della direttiva 85/374/CEE del 25 luglio 1985. In seguito alle modifiche
introdotte dalla direttiva 99/34/CE (IP/97/844), i produttori di prodotti agricoli non
trasformati sono anch'essi responsabili senza colpa per i danni causati alla salute
dei cittadini dai loro prodotti difettosi.
Il Libro verde dà l'avvio ad una consultazione di tutti i settori interessati dalla
responsabilità civile del produttore. I risultati della consultazione serviranno
all'elaborazione della seconda relazione sull'applicazione della direttiva relativa alla
responsabilità civile del produttore prevista per la fine dell'anno 2000 (la prima è
stata presentata nel 1995 - si veda IP/95/1405). Grazie al Libro verde si intendono
ottenere informazioni pratiche che consentano alla Commissione di compiere
un'analisi approfondita dell'applicazione della direttiva 85/374/CEE in un contesto
diverso da quello della sua adozione, tenuto conto in particolare del nuovo slancio
dato alla politica della protezione della salute e della sicurezza dei cittadini in
seguito alla crisi della « mucca pazza ».
A partire dal 1985, ogni produttore è tenuto a riparare i danni causati alla salute, la
sicurezza e i beni dei cittadini dovuti ad un prodotto difettoso. La direttiva del 1985
mira a tutelare i danneggiati e a promuovere il miglioramente della sicurezza dei
prodotti nell'ambito del mercato interno grazie ad un quadro giuridico il più
coerente possibile, imperniato sull'equa ripartizione dei rischi inerenti alla
produzione moderna.
Come è stato dimostrato dalle recenti crisi alimentari (« mucca pazza », « diossina
»), il rischio zero non esiste. Qualsiasi società deve quindi poter contare su un
sistema ottimale adeguato alla sua evoluzione per indennizzare al meglio le vittime
dei danni da prodotti difettosi E' pertanto indispensabile verificare se uno strumento
come la direttiva 85/374/CEE continua a conseguire i suoi obiettivi tenuto conto dei
nuovi rischi ai quali la società europea sarà esposta nel corso del nuovo millennio.
Contenuto del Libro verde
Il Libro verde persegue due ob iettivi:
- raccogliere informazioni pratiche e attendibili dai soggetti interessati (in
particolare l’industria e i consumatori) per valutare « sul campo » l'applicazione
della direttiva e verificare se essa consegue i suoi obiettivi;
- "testare" le reazioni per quanto riguarda un'eventuale revisione degli aspetti più
delicati di questa legislazione.
Per quanto concerne il primo punto, si tratta di ottenere informazioni su come la
direttiva realizza gli obiettivi fissati nei diversi settori in questione: se essa protegge
in modo adeguato i danneggiati, se contribuisce a scoraggiare la
commercializzazione di prodotti pericolosi, se fornisce agli operatori una sicurezza
giuridica sufficiente per agevolare gli scambi intracomunitari, se la competitività
delle imprese europee non è minacciata dalla direttiva, se il settore delle
assicurazioni è riuscito a far fronte ai rischi insiti nella direttiva, se i poteri pubblici e
le associazioni dei consumatori ritengono che la direttiva sia uno strumento utile
alle loro politiche a favore delle vittime di prodotti difettosi, ecc.
Per quanto attiene al secondo punto, tutti i soggetti interessati sono invitati a
prendere una posizione motivata per quanto riguarda la giustificazione di
un'eventuale riforma della direttiva 85/374/CEE. L’adozione di questo Libro verde
non implica, attualmente, una revisione legislativa del suo contenuto. Solamente
dopo aver analizzato i contributi ricevuti, la Commissione potrà eventualmente
indicare il suo orientamento in occasione della seconda relazione sulla direttiva
prevista per la fine dell'anno 2000. La Commissione si limita per ora ad indicare
degli spunti per una riflessione aperta che non pregiudichi la futura presa di
posizione della Commissione su un'eventuale revisione della direttiva. Tali spunti di
riflessione affrontano, tra l'altro, i seguenti aspetti:
- le modalità di attuazione dell'onere della prova imposto al danneggiato
- la presenza di limiti finanziari (la compensazione prevista per danni superiori a
500 euro) e la loro giustificazione
- il termine di prescrizione di 10 anni e gli effetti di un'eventuale modifica
- l’assenza dell'obbligo di assicurazione per i produttori
- la diffusione dell'informazione sui casi dei danni da prodotti difettosi
- la responsabilità del fornitore
- il tipo di beni e di danni coperti.
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Per far avanzare la riflessione e il dibattito, la Commissione auspica che le risposte
fornite si basino sui fatti e non su semplici prese di posizione. La Commissione
invita pertanto tutte le parti interessate a presentarle, entro un termine di 4 mesi, le
loro osservazioni scritte relative alle domande contenute nel Libro verde.
Il
Libro
verde
è
accessibile
su
Internet
all'indirizzo
seguente:
(http://europa.eu.int/comm/dg15/fr/index.htm). I soggetti consultati possono inviare
le loro osservazioni scritte alla Commissione per posta e/o e-mail. Le osservazioni
così ricevute potranno essere messe a disposizione del pubblico su Internet,
tranne in caso di richiesta contraria formulata dal partecipante alla consultazione.
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