SUNTO DELL’ELABORATO
L’argomento della tesi, intitolata “Œdipus rex: Stravinskij e il teatro classico”, è
stato scelto come approfondimento della figura del compositore novecentesco Igor
Stravinskij incontrata nello studio dell’insegnamento di Storia della musica
contemporanea. Maestro della composizione musicale del secolo scorso, ma anche
figura dalla personalità eclettica, Stravinskij inizia a comporre opere di ascendenza
folklorica russa (periodo russo e fauvista), passa poi alla scoperta del mondo classico,
sia a livello testuale che musicale (periodo neoclassico), concludendo infine le sue
composizioni seguendo la corrente principale della musica del Novecento, cioè la
musica seriale o dodecafonica. La sua composizione spazia inoltre in diversi generi
musicali: il balletto, il melodramma, la musica sacra e la musica sinfonica.
Nella tesi verrà approfondito il periodo compositivo centrale della sua produzione,
in particolare il neoclassicismo degli anni Venti, analizzandone il capolavoro: l’operaoratorio Œdipus rex. Il neoclassicismo stravinskijano è un recupero del passato
musicale, ripreso e rielaborato però attraverso tecniche compositive di tipo parodistico
proprie dell’autore. Inoltre il contesto teatrale della Parigi dei primi anni del secolo,
arricchito dalla presenza della figura dell’imprenditore teatrale russo Sergej Djaghilev,
della sua compagnia di ballo dei Ballets Russes e dell’eccentrico scrittore e poeta Jean
Cocteau, permette al compositore di realizzare pienamente l’idea di un ritorno al
passato, attraverso il recupero di un’opera cardine della drammaturgia greca classica:
l’Edipo re di Sofocle. Stravinskij chiederà infatti allo scrittore Cocteau di riscrivere
l’antica tragedia, riadattandola però agli schemi contemporanei della sua musica. Una
volta riscritta in francese verrà poi passata al latinista francese Jean Daniélou per la
traduzione in latino, una lingua ormai antica e pietrificata nell’uso, voluta dal
compositore stesso per la realizzazione moderna della antica tragedia classica.
La tesi è articolata in tre capitoli e un’appendice finale. Nel primo capitolo intitolato
“Il neoclassicismo e il recupero dell’antichità” viene delineato il contesto della nascita
dell’Œdipus rex. L’opera viene presentata al pubblico il 30 maggio 1927 al Théâtre
Sarah Bernardt di Parigi: gli anni Venti sono soprattutto in Francia gli anni delle più
importanti avanguardie del secolo, tra cui il dadaismo e il surrealismo alle quali
partecipa attivamente anche lo scrittore Cocteau, ma sono anche gli anni del ritorno al
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mondo antico e alla classicità, riscoperti dalla corrente del neoclassicismo sperimentata
soprattutto nel mondo della musica e del teatro.
Nel secondo capitolo (“Tra Edipo re e Œdipus rex”) viene narrato il mito di Edipo e
il suo evolversi nella storia, e in particolare la sua rappresentazione nella tragedia Edipo
re di Sofocle. Questo testo è appunto la fonte dalla quale Cocteau, su consiglio di
Stravinskij, riscrive la sua opera. Il nocciolo del capitolo riguarda il confronto letterario
tra il testo della tragedia di Sofocle e il libretto riscritto da Cocteau e tradotto poi in
latino da Daniélou, permettendo così di delineare alcuni tratti relativi al lavoro di
riscrittura operato per la realizzazione dell’opera.
Il capitolo terzo (“L’Œdipus rex di Igor Stravinskij”) riguarda in particolar modo la
realizzazione musicale dell’opera. Il capitolo spazia dall’analisi della struttura generale
del lavoro compositivo, arricchita da un grafico rappresentante le parti l’opera, alla
delineazione dell’organico orchestrale, concludendo infine con un commento alla
partitura musicale brano per brano.
Al termine del terzo capitolo, vengono inserite tre appendici. Nella “Appendice A”
viene riportato il libretto dell’Œdipus rex con i riferimenti alla struttura generale
dell’opera presentati precedentemente nel grafico del capitolo terzo. La “Appendice B”
elenca le rappresentazioni nella storia e la discografia più nota, mentre la “Appendice
C” espone le biografie dettagliate degli artisti che hanno partecipato alla realizzazione
del lavoro scenico: il compositore Igor Stravinskij e il librettista Jean Cocteau.
La tesi si conclude riportando la bibliografia e la discografia consultata per la
realizzazione dell’elaborato.
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