Tony Attwood
ESPLORARE I SENTIMENTI
Terapia Cognitivo Comportamentale
per gestire ansia e rabbia
ARMANDO
EDITORE
Sommario
Prefazione all’edizione italiana di DAVIDE MOSCONE
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Introduzione
Panoramica del programma “Esplorare i Sentimenti”
Introduzione alla Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT)
Modifiche alla Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT)
convenzionale
Educazione Cognitivo Affettiva
Ristrutturazione cognitiva
Conversazioni a Fumetti
Cassetta degli Attrezzi
Altri strumenti
Storie Sociali
Evidenze supportate dalla ricerca scientifica riguardo
al programma “Esplorare i Sentimenti” (Evidence Based Medicine)
Note aggiornate per la versione italiana di David Vagni
Bibliografia
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Esplorare i Sentimenti: La gestione della Rabbia
Sessione 1
Sessione 2
Sessione 3
Sessione 4
Sessione 5
Sessione 6
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Esplorare i Sentimenti: La gestione dell’Ansia
Sessione 1
Sessione 2
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Sessione 3
Sessione 4
Sessione 5
Sessione 6
Note per gli educatori
Gestire la rabbia: note per gli educatori
Gestire l’ansia: note per gli educatori
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Prefazione all’edizione italiana
Durante gli anni ’90 la Terapia Cognitivo Comportamentale (Cognitive Behaviour Therapy - CBT) è stata adattata da Tony Attwood allo
Spettro Autistico. Questo approccio di intervento mostra molti punti di
contatto con le caratteristiche cognitive, emotive e relazionali delle persone con Sindrome di Asperger (SA) e Autismo ad Alto Funzionamento
(HFA), in quanto offre una spiegazione delle emozioni da un punto di
vista scientifico e strategie cognitive per gestirle efficacemente.
Nel maggio del 2012 ho intervistato in Inghilterra Tony Attwood in
occasione di una delle sue conferenze tenute insieme alla sua collega
Michelle Garnett. Alla mia domanda su come adattare un intervento
CBT alle caratteristiche delle persone con SA, mi ha risposto: “Le terapie cognitivo-comportamentali sono disegnate per le persone tipiche
e quelli con l’Asperger hanno un cervello collegato in modo diverso,
non in modo sbagliato, ma diverso. Queste psicoterapie sono state elaborate per persone tipiche che hanno l’abilità di esplorare, descrivere
e analizzare i propri pensieri e sentimenti in modo intuitivo, ma per le
persone con l’Asperger non è così facile. Quello di cui c’è bisogno sono
psicoterapeuti che realmente comprendano questo diverso modo di pensare e le diverse esperienze di vita e come adattare queste terapie per gli
Asperger”.
Questo libro è il primo tradotto in italiano che descrive un protocollo
CBT adattato allo Spettro Autistico ad Alto Funzionamento e fornisce
preziose indicazioni cliniche per chi vive o intende lavorare con questo
tipo di persone.
Un buon terapeuta per una persona con SA deve essere esperto nel
loro peculiare profilo linguistico che comprende difficoltà con gli aspetti
pragmatici del linguaggio, soprattutto rispetto alla gestione della conversazione, per esempio quando e come intervenire e la tendenza ad essere
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pedanti. Dovrà inoltre mantenere contatti regolari con familiari, amici,
operatori e professionisti che ruotano intorno alla persona con SA per
confermare le loro descrizioni degli eventi e verificare che le strategie
concordate siano realistiche e adatte alle circostanze.
Il terapeuta, che vuole utilizzare con successo le strategie presentate in
questo volume, deve avere un’esperienza circa il modo di manifestare e
di gestire le emozioni delle persone con SA, per esempio è necessario sapere che le tipiche manifestazioni dell’affetto possono facilitare la regolazione emotiva in una persona neurotipica, ma avere un effetto negativo in
una persona Asperger. Quest’ultima potrebbe provare paura nei confronti di un semplice abbraccio, percepito come una costrizione fastidiosa.
Inoltre le persone con SA raramente esprimono la tristezza attraverso le
lacrime mentre è più frequente che provino rabbia e che la “utilizzino”
come strumento di riparazione di un’emozione negativa.
Per riuscire a coinvolgere e motivare un bambino o un ragazzo con SA
è altresì necessario utilizzare gli interessi speciali come valida e attraente
esemplificazione, come una specie di filo conduttore, che riporti le varie
attività e strumenti del programma all’interno degli interessi speciali del
bambino.
Il presente volume offre a genitori, insegnanti e professionisti un programma di attività dettagliato e delle indicazioni di immediato utilizzo
per insegnare l’autoregolazione emotiva a bambini e ragazzi dagli 8 ai
12 anni, ma “parlare il linguaggio delle emozioni” è qualcosa che si può
iniziare a fare molto prima, anche durante l’asilo e le scuole dell’infanzia. Alcuni esempi sono: rendere comprensibili le proprie espressioni
facciali e i propri gesti, enfatizzandoli per il tempo necessario affinché il
bambino riesca a leggere e a processare mentalmente l’emozione. Potrebbe essere utile far notare al bambino le emozioni in situazioni reali, per
esempio all’aeroporto si può attirare la sua attenzione sulle persone che
esprimono in modo evidente i propri sentimenti nel momento del saluto
o alla partenza di parenti e amici. Oppure evidenziare le diverse espressioni facciali, offrendo una spiegazione delle ragioni di un certa risposta
emotiva, anche durante la visione di un cartone animato o di un film. Se
l’espressione del bambino è troppo intensa, si deve spiegare e mostrare
che cosa sarebbe stato più adatto in quel momento. Se il bambino è indeciso su come esprimere i propri sentimenti, mostriamogli degli esempi
concreti. Se il bambino è molto sconvolto è necessario restare calmi e non
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richiedergli spiegazioni circa l’accaduto, probabilmente è troppo agitato
per tentare una spiegazione. Piuttosto ha bisogno di essere tranquillizzato
e rassicurato con gentilezza mediante una spiegazione circa il fatto che
quelle sensazioni negative sono normali e che passeranno presto. Quando
il bambino esprime le emozioni con un’intensità corretta nella sua quotidianità è utile congratularsi con lui. Infine esprimere verbalmente i propri
sentimenti con parole chiare, spiegando sempre il motivo per il quale
si prova quell’emozione è una strategia educativa assai utile per questi
bambini.
Imparare a gestire autonomamente la propria energia emotiva non è
utile solo per le persone Asperger, ma anche per tutte quelle condizioni che rendono complessa la gestione delle emozioni, come ADHD, Disturbo Bipolare, Disturbo Oppositivo Provocatorio, Disturbo Ossessivo
Compulsivo, Disturbi della Condotta Alimentare e altre condizioni che
vivono intense emozioni.
Le ricerche che utilizzano gli strumenti di Neuroimaging condotte su
soggetti con SA e con altri disturbi che presentano deficit nel controllo
degli impulsi come l’ADHD, hanno evidenziato anomalie strutturali e
funzionali nell’amigdala, l’area cerebrale preposta alla decodifica emotiva di stimoli sensoriali e sociali oltre che alla regolazione di alcune emozioni come la rabbia, l’ansia e la tristezza.
Da questi studi è emerso che i collegamenti tra amigdala e corteccia
prefrontale, la parte decisionale del cervello che integra gli stimoli in base
al contesto e fornisce la risposta, sono scarsi o difettosi, pertanto le persone con SA possono non essere immediatamente coscienti che a livello
fisico è in atto un aumento dell’arousal (livello dell’energia emotiva) e
nemmeno chi gli sta intorno, dal momento che spesso sono amimici e non
sono in grado di esprimere con il comportamento non verbale (mimica
facciale, voce, postura, ecc.) l’emozione che stanno provando. Quando
l’impulso nervoso dall’amigdala arriva al lobo frontale è talmente intenso, e di conseguenza la persona talmente agitata, che ogni tentativo
di controllo cognitivo sia interno che esterno risulta inutile se non controindicato. Quindi spesso accade che queste persone sperimentano delle
improvvise e, a volte, violente crisi comportamentali, con ripercussioni
anche fisiche e sensoriali (meltdown), senza essere in nessun modo consapevoli di quello che sta per succedere al loro corpo.
Il programma “Esplorare i Sentimenti” attraverso le attività dell’Educazione Cognitivo Affettiva, come è stato dimostrato dalle ricerche de9
scritte dall’autore nell’introduzione e riportate nella sezione “note aggiornate per l’edizione italiana”, migliora la funzione dell’amigdala di
informare i lobi frontali del livello di energia emotiva in aumento e quindi
in termini più generici la connettività tra i centri limbici e frontali del
cervello.
Questo programma si integra perfettamente con gli strumenti contenuti nel kit dell’Educazione Cognitivo Affettiva (CAT-kit)1, rispetto ai quali
offre indicazioni pratiche e dettagliate su come utilizzarli sia individualmente che in gruppo.
Il programma è diviso in sei sessioni e parte volutamente dall’esplorazione di emozioni positive come la felicità o il piacere che è stato dimostrato ampliare il repertorio comportamentale, poiché aumentano la
probabilità di attribuire significati positivi alle esperienze successive e
quindi facilitano l’apprendimento di nuove competenze.
Attraverso l’Educazione Cognitivo Affettiva la persona con SA impara a comprendere perché si provino le emozioni, qual è il loro uso
adeguato, quello inadeguato e a identificare i vari livelli di espressione
delle emozioni. In altre parole questo programma avvicina questi “alieni
intrappolati in un corpo umano”2 al mondo delle emozioni che per le persone con SA è un terreno quasi inesplorato, tutto da scoprire e studiare.
Come scrive Marc Segar, persona con SA: «le persone autistiche devono
capire scientificamente ciò che le persone non autistiche capiscono già
istintivamente».
Vorrei terminare questa prefazione all’edizione italiana di Exploring
Feelings augurando buon lavoro a tutti attraverso le ultime parole di Tony
Attwood rilasciate nell’intervista: “È importante che il terapeuta capisca
che deve essere degno di fiducia. Le persone Asperger hanno una lunga
esperienza di incontri con persone che non le hanno mai capite fino in
fondo e possono essere molto veloci nel determinare se gli piaci o meno.
1 L’edizione italiana del CAT-kit è stata curata da Davide Moscone ed è distribuita da
La Favelliana (www.logopedia.com; www.cat-kit.it).
2 Cfr. Moscone D., Vagni D. (2012), Mi sento un alieno intrappolato in un corpo umano. Identità, accettazione ed impegno attraverso il Forum di Spazio Asperger, «Autismo
Oggi», n. 22, Fondazione ARES (l’articolo e disponibile online sul sito www.spazioasperger.it). L’articolo contiene l’esperienza del percorso di accettazione della propria diversità
di alcuni tra gli oltre 1000 utenti del forum dell’Associazione Spazio Asperger, il quale
ogni giorno offre accettazione e supporto a centinaia di persone tra genitori, amici, partner
e persone nello Spettro Autistico.
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Questo non significa che non sei un buon terapeuta, ma solo che loro possono immediatamente decidere se tu gli piaci o meno.
Inoltre devono fidarsi del fatto che quello che tu gli suggerisci sia una
strategia migliore rispetto a quella che hanno usato finora. Per le loro
intense emozioni hanno già iniziato ad usare strategie e funzionano…
ma si devono fidare che quella che tu gli stai suggerendo sia realmente
migliore”.
Davide Moscone
Presidente dell’Associazione Spazio Asperger ONLUS
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Introduzione
Panoramica del programma “Esplorare i Sentimenti”
Il programma di Terapia Cognitivo Comportamentale “Esplorare i
Sentimenti” è stato disegnato dall’autore per essere molto strutturato, interessante e funzionale ad incoraggiare l’autoregolazione delle emozioni.
Ogni bambino che partecipa al programma ha un quaderno dove lavora per sei sessioni di due ore ciascuna, le quali includono attività ed
informazioni per esplorare sentimenti specifici quali felicità, ansia e rabbia. Il libro dei progetti contiene delle sezioni nelle quali il bambino può
registrare i commenti e le risposte alle domande. Alla fine di ogni sessione viene assegnato un progetto che deve essere completato prima della
sessione successiva. All’inizio di quest’ultima lo si discute con la singola
persona o con il gruppo di partecipanti che utilizzano il programma.
“Esplorare i Sentimenti” è stato studiato per esplorare il mondo della
nostra mente (il nostro mondo interiore) da una prospettiva scientifica.
“Esplorare i Sentimenti” comprende due programmi: uno è progettato
per esplorare e gestire l’ansia, l’altro viene utilizzato per esplorare e gestire la rabbia. Il programma originale è stato disegnato per un gruppo di
poche persone, dai 2 ai 5 bambini di età compresa tra i 9 e 12 anni con
due adulti che conducono la sessione. “Esplorare i Sentimenti” può essere facilmente adattato in modo da poter essere utilizzato anche con un
solo bambino o con adolescenti ed adulti. Il programma è stato progettato
come un intervento per i problemi nella gestione dell’ansia e della rabbia
in bambini con la Sindrome di Asperger, ma può ugualmente essere usato
con bambini con Autismo ad Alto Funzionamento (HFA), Disturbi Generalizzati dello Sviluppo (DGS NAS), Disturbi dello Spettro Autistico
(ASD) e in generale con bambini con difficoltà nella sfera della regolazione emotiva.
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“Esplorare i Sentimenti” è stato realizzato in modo da poter essere utilizzato non solo da uno psicologo qualificato, ma anche da un insegnante,
un logopedista, un terapista occupazionale o da un genitore che non abbia
ricevuto un training specifico nelle terapie cognitivo-comportamentali.
La prima sessione del programma esplora due emozioni positive: la
felicità ed il rilassamento attraverso un’ampia gamma di attività per misurare, fare esperienza e mettere a confronto emozioni a valenza positiva
in situazioni specifiche. La seconda sessione riguarda la spiegazione del
sentimento dell’ansia o della rabbia ed il riconoscimento dei cambiamenti
che si hanno a livello fisiologico, cognitivo, comportamentale e comunicativo. Alla fine della sessione viene illustrato il concetto di Cassetta
degli Attrezzi con differenti strumenti per “riparare” i sentimenti, come
gli strumenti fisici che forniscono un rilascio rapido ed efficace dell’energia emotiva (es. andare a correre o saltare sul trampolino) e gli strumenti
di rilassamento che abbassano il ritmo cardiaco (es. ascoltare musica o
leggere un libro). Nella terza sessione si parla degli strumenti sociali, ad
esempio si discute di come le altre persone possano aiutarci a ristabilire
pensieri positivi attraverso parole, gesti rassicuranti e di affetto. Si discute anche di come la solitudine, ovvero l’evitare temporaneamente il
contatto sociale, possa essere uno dei metodi emotivamente più efficaci
per bambini ed adulti con la Sindrome di Asperger. Sempre nella terza
sessione si esplorano gli strumenti di Pensiero e Prospettiva, una categoria di strategie e attività che servono a testare la realtà e la probabilità
che si verifichino eventi ansiogeni o spaventosi. Nella quarta sessione del
programma si usa il concetto di Misuratore come strumento di misura per
l’intensità di un’emozione. La discussione con la persona che partecipa al
programma verte su come il bambino possa prestare o condividere strategie e strumenti per gestire con successo la propria ansia o rabbia. Nella
quinta sessione troviamo le Storie Sociali che, sviluppate originariamente
da Carol Gray, sono state adattate come strumento per migliorare la competenza sociale ed emotiva e le strategie per la gestione delle emozioni.
Andremo inoltre a scoprire il concetto di antidoto per i pensieri “tossici”
o negativi. Nella sessione finale il bambino o i bambini lavorano per progettare un programma di intervento cognitivo-comportamentale per sé e
per gli altri membri del gruppo al fine di migliorare la gestione dell’ansia
e della rabbia.
Il corso prevede inoltre lo svolgimento di un test o di un’attività prima
e dopo il corso per dimostrare che il bambino abbia realmente raggiunto
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una maggiore conoscenza ed una maggiore abilità nella gestione delle
emozioni.
Introduzione alla Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT)
La ricerca, l’esperienza clinica e le autobiografie ci confermano che le
persone con la Sindrome di Asperger incontrano una notevole difficoltà
nel comprendere ed esprimere le emozioni e sono a rischio di sviluppare
disturbi d’ansia e problemi di gestione della rabbia. Tuttavia stiamo solo
iniziando a comprendere come modificare i trattamenti psicologici efficaci quali la CBT per l’intervento sulle persone con Sindrome di Asperger.
La Sindrome di Asperger e le condizioni correlate come l’autismo,
HFA e i DGS-NAS fanno parte dei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo
o Disturbi dello Spettro Autistico1. I modelli teorici dei Disturbi dello
Spettro Autistico si sono sviluppati all’interno della psicologia cognitiva
e le ricerche in ambito neuropsicologico ci forniscono alcune spiegazioni
sul perché queste persone mostrino problemi nella comprensione e nella
gestione delle emozioni.
Numerose ricerche condotte da psicologi cognitivisti sulla teoria della
mente, ovvero la capacità di percepire e comprendere cosa l’altro stia
pensando o sentendo e la capacità di riflettere sui propri pensieri, ci confermano che le persone con Sindrome di Asperger hanno una considerevole difficoltà ad individuare e concettualizzare i pensieri ed i sentimenti
sia propri che altrui. Il mondo emotivo interiore ed interpersonale sembra
essere un territorio inesplorato per le persone con Sindrome di Asperger.
Questo costituisce la base del programma di “Esplorare i Sentimenti”.
La ricerca sulle funzioni esecutive e la Sindrome di Asperger ci dice
che le persone con questa sindrome tendono ad essere disinibite ed impulsive e ad avere una relativa mancanza di consapevolezza che si ripercuote
sul funzionamento generale della persona. I problemi nelle funzioni esecutive riguardano inoltre la regolazione cognitiva delle emozioni. L’esperienza clinica indica che c’è una tendenza a reagire a indizi emotivi senza
1 Nel DSM-IV (quarta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) la Sindrome di Asperger era un sottogruppo, insieme all’Autismo infantile e ai DGSNAS, dei Disturbi Generalizzati dello Sviluppo. Nella quinta edizione, DSM-5, uscita a
giugno 2013, i diversi sottogruppi sono stati eliminati e fanno ora parte dell’unica etichetta
diagnostica: Disturbi dello Spettro Autistico.
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una riflessione o un’attenta valutazione cognitiva. La ricerca effettuata
con tecniche di neuro-imaging ha inoltre identificato anormalità strutturali e funzionali dell’amigdala nelle persone con ASD o DGS come la
Sindrome di Asperger. L’amigdala è quella parte del cervello che regola
una varietà di emozioni incluse la rabbia, la paura e la tristezza. Abbiamo
quindi evidenze neuro-anatomiche che ci indicano che ci siano problemi
nella percezione e regolazione delle emozioni.
Modifiche alla Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT)
convenzionale
La CBT si è sviluppata e definita, nel corso di molti decenni, usando
valutazioni rigorosamente scientifiche di provata efficacia nel cambiamento del modo in cui una persona pensa e risponde a sentimenti come
ansia, tristezza e rabbia. La CBT si concentra sugli aspetti di carenza in
termini di maturità, complessità ed efficacia del pensiero riguardante le
emozioni e su quelli di distorsione cognitiva in termini di pensieri disfunzionali e assunti incorretti. Trova quindi diretta applicazione su bambini
ed adulti con Sindrome di Asperger che sappiamo avere problemi e distorsioni cognitive riguardo pensieri e sentimenti. I problemi di carattere
cognitivo possono includere immaturità nell’espressione delle emozioni,
specialmente riguardo affetto e rabbia, un vocabolario limitato di parole
per esprimere la sottile variazione delle emozioni2 e la mancanza di un
ventaglio di meccanismi di riparazione appropriati. La distorsione cognitiva può includere il fraintendimento delle intenzioni dell’altro, specialmente riguardo la capacità di comprendere se un’azione è accidentale o
intenzionale, la tendenza alla comprensione letterale del linguaggio, delle
situazioni e i pensieri disfunzionali.
I programmi di CBT per i bambini e gli adulti con Sindrome di Asperger si dividono in più fasi. La prima fase riguarda l’Educazione Cognitivo Affettiva dove i partecipanti imparano a conoscere le emozioni ed
2 La difficoltà nell’esprimere verbalmente le emozioni o più in generale, l’insieme di
difficoltà nella competenza emotiva manifestate dalla minore capacità di mentalizzare,
percepire, riconoscere e descrivere verbalmente gli stati emotivi propri ed altrui, prende
il nome di alessitimia. Letteralmente “non avere le parole per le emozioni”. L’alessitimia
è molto diffusa tra le persone con difficoltà emotive e/o relazionali ed in particolare tra le
persone nello Spettro Autistico.
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è strutturata in discussioni ed esercizi sulla connessione tra cognizione
o pensiero, affetto o sentimento, comportamento, sensazioni fisiche ed
il modo in cui ogni individuo concettualizza le emozioni e percepisce
le varie situazioni. L’Educazione Cognitivo Affettiva fornisce inoltre un
insegnamento e un incentivo alla maturità e alla sottigliezza delle risposte
emotive in situazioni specifiche. La fase successiva riguarda la ristrutturazione cognitiva ed include un programma di attività per mettere in pratica
le nuove abilità acquisite. La ristrutturazione cognitiva modifica concetti
e credenze disfunzionali. I partecipanti vengono incoraggiati a stabilire e
ad esaminare le prove sia contro che a favore delle proprie emozioni o dei
propri pensieri per poi creare una nuova percezione di un evento specifico. Viene fornito un programma di attività con difficoltà incrementale che
permette ai partecipanti di esercitare le nuove abilità acquisite.
Educazione Cognitivo Affettiva
Lo scopo principale dell’Educazione Cognitivo Affettiva è quello di
comprendere perché proviamo delle emozioni, qual è il loro uso adeguato, quello inadeguato e l’identificazione dei vari livelli di espressione delle emozioni. Un principio basilare consiste nell’esplorare un’emozione
alla volta e renderla a sua volta il tema del progetto. Una buona emozione
di partenza è la felicità o il piacere. Attraverso il programma “Esplorare i Sentimenti” i bambini scoprono gli indizi salienti che suggeriscono
particolari emozioni nelle espressioni del viso, nel tono della voce, nel
linguaggio del corpo e nel contesto. Il viso è descritto come un centro
d’informazione sulle emozioni. Errori tipici consistono nel non saper
individuare quali indizi siano rilevanti o ridondanti e nell’interpretarli
erroneamente. La persona che utilizza il programma userà una varietà di
giochi e risorse per individuare il messaggio trasmesso e spiegarne i molteplici significati: ad esempio un sopracciglio aggrottato può significare
rabbia o confusione, mentre parlare a voce alta non implica necessariamente che la persona sia arrabbiata.
Una volta identificati gli elementi chiave che indicano una particolare emozione, è importante usare uno strumento per misurarne il grado
d’intensità. La persona che usa il programma può costruire un modello
di Misuratore ed usare un’ampia gamma di attività per misurare il livello
dell’espressione emotiva. Queste attività possono includere la raccolta di
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immagini che illustrano i differenti livelli di espressione emotiva o l’uso
di parole scritte su delle carte che descrivono l’intensità delle emozioni. Ogni parola o immagine può quindi essere posizionata sul punto più
appropriato del Misuratore. Nel corso del programma è importante assicurarsi che il bambino e l’adulto che utilizza il programma condividano
la stessa definizione o interpretazione di parole e gesti e che sia chiarita
ogni possibile confusione. Un altro aspetto positivo dell’uso del Misuratore consiste nell’aiutare il bambino a percepire i primissimi segnali di
allarme, ovvero l’aumento della “temperatura emotiva”, espressione di
un’arousal emotiva che può avere bisogno di essere regolata cognitivamente.
Una volta comprese una o due emozioni positive e compresi i rispettivi livelli di espressione, il passo successivo è quello di utilizzare le stesse procedure per le emozioni contrastanti a valenza negativa come l’ansia e la rabbia. Quando si esplorano delle emozioni a valenza negativa
come l’ansia e la rabbia, vengono utilizzate delle attività per spiegare
il concetto di “combatti o scappa” (fight or flight)3 come risposta ad un
pericolo o ad una minaccia percepita. I bambini esplorano come questi
tipi di emozioni abbiano effetto sul proprio corpo e sul proprio modo di
pensare, ad esempio l’aumento del battito cardiaco e i cambiamenti nella
chimica corporea (adrenalina), sudorazione e tono muscolare. Gli effetti
a livello del pensiero influiscono sulla percezione e sull’abilità di problem
solving (risolvere problemi). Nel corso di milioni di anni questi cambiamenti sono stati un vantaggio in situazioni ansiogene o di pericolo. Nella
nostra società moderna possiamo avere la stessa intensità dell’impulso
(reazione) “combatti o scappa” di fronte a ciò che noi immaginiamo o
percepiamo erroneamente come un pericolo o una minaccia. È inoltre
importante spiegare che quando siamo emotivi possiamo essere meno logici e razionali e questo influisce sulle nostre capacità di problem solving
e di decision making (prendere decisioni). Imparare a rimanere calmi e
a “non scaldarsi” aiuterà il bambino in situazioni sia interpersonali che
pratiche.
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Ricordiamo che anche se si è soliti parlare di fight or flight, è più corretto descrivere
anche il freeze, letteralmente “congela”. In quanto le reazioni tipiche di fronte al pericolo
sono combatti, fuggi e “bloccati”, non a caso esiste l’espressione “congelato dalla paura”.
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Ristrutturazione cognitiva
La ristrutturazione cognitiva rende il bambino o l’adulto capace di
correggere concetti e credenze disfunzionali. Questo processo consiste
nel mettere alla prova il pensiero attuale della persona, argomentandolo con prove logiche e utilizzando la razionalizzazione e la regolazione
cognitiva delle emozioni. Il primo passo è quello di stabilire una prova a
favore di un determinato pensiero o credenza. Le persone con Sindrome
di Asperger possono avere delle false credenze riguardo le intenzioni degli altri, specialmente riguardo all’intuire se l’azione di un’altra persona
sia stata deliberata o accidentale ed hanno la tendenza ad avere un’interpretazione letterale. Un commento occasionale può essere compreso
in maniera avulsa dal contesto, portato all’eccesso (estremizzato) o non
compreso come uno scherzo.
Conversazioni a Fumetti
Le Conversazioni a Fumetti (Comic Strip Conversations – CSC) possono aiutare il bambino a considerare prospettive diverse e alternative o a
correggere assunzioni errate aiutandolo a scoprire i pensieri, le credenze,
le conoscenze e le intenzioni degli altri partecipanti in situazioni specifiche. Le CSC sono state originariamente sviluppate da Carol Gray e sono
state adattate dall’autore come strumento molto utile per la CBT applicata a bambini ed adulti con la Sindrome di Asperger. La tecnica consiste
nel disegnare un evento o una sequenza di eventi in una sorta di sceneggiatura che ha come protagonisti i partecipanti al gruppo, rappresentati
da figure stilizzate e da “nuvolette” o “bolle” di pensiero e di dialogo che
rappresentano i loro pensieri e le loro parole. I fumetti di dialogo possono
essere disegnati in molti modi così da rappresentare meglio l’emozione; ad esempio un fumetto con i margini affilati può indicare rabbia e
linee ondeggianti possono indicare ansia. Possono anche essere colorati
in modo differente, in modo che ogni colore, scelto dal bambino, rappresenti una specifica emozione. Affermazioni positive o felici potrebbero
essere scritte in verde (il bambino stabilisce il colore da scegliere), mentre pensieri spiacevoli possono essere scritti in rosso. Può essere usata
un’intera gamma di colori, ad esempio i commenti imbarazzanti potrebbero essere scritti con un pennarello viola, o i sentimenti di tristezza con
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un pennarello blu. Il colore ed il tono possono poi essere tradotti in aspetti
rilevanti del tono di voce della persona o del suo linguaggio del corpo. La
scelta del colore che il bambino usa per scrivere nei fumetti di dialogo o
di pensiero indica la sua percezione dell’emozione trasmessa o compresa.
Una CSC può chiarire l’interpretazione del bambino in merito ad alcuni
eventi e la spiegazione (logica) circa i suoi pensieri e le sue risposte. Le
CSC aiutano inoltre il bambino ad identificare e correggere ogni interpretazione erronea e ad individuare come risposte alternative influiranno
sui pensieri e sui sentimenti dell’altra persona. Le CSC forniscono un
aiuto al bambino per analizzare e comprendere la gamma di messaggi e
di significati che sono parte naturale di conversazioni e giochi. I fumetti
di pensiero e dialogo, così come la scelta dei colori, possono comunicare
messaggi impliciti.
L’autore e Carol Gray hanno sperimentato che spesso i bambini con
Sindrome di Asperger credono che l’altra persona stia pensando esattamente ciò che loro stessi pensano e che le persone dicano solo quello che
pensano e nient’altro. Le CSC possono essere utilizzate per far vedere che
ogni persona può avere pensieri e sentimenti molto diversi pur trovandosi
nella stessa situazione. Un altro vantaggio dell’utilizzo di questa tecnica
consiste nel fatto che può essere usata per rappresentare la sequenza di
eventi in una conversazione ed illustrare i potenziali effetti di una gamma
di commenti o azioni alternative.
Spesso il fraintendimento delle intenzioni dell’altra persona, ovvero
se le azioni dell’altro siano deliberate o accidentali, porta le persone con
Sindrome di Asperger a diventare troppo sospettose o quasi paranoiche.
La nostra conoscenza dei problemi di teoria della mente nel profilo cognitivo dei bambini ed adulti con Sindrome di Asperger ci fornisce una
semplice spiegazione.
Generalmente le persone, dato un determinato contesto e decodificando il linguaggio del corpo ed il carattere del loro interlocutore, comprendono che la sua intenzione non era quella di causare stress o di fare del
male. Invece le persone con Sindrome di Asperger possono focalizzarsi
principalmente sull’azione e sulle conseguenze personali: mi ha colpito e
mi fa male quindi lo ha fatto apposta, mentre le altre persone considererebbero le circostanze: è un bambino gentile, stava correndo, è inciampato e si è accidentalmente scontrato con me.
Il bambino con Sindrome di Asperger può avere un repertorio limitato
di risposte a situazioni che scatenano ansia o rabbia. Il bambino e la per20
sona che utilizza il programma crea una lista delle risposte appropriate
ed inappropriate e indica le conseguenze di ogni opzione. Le numerose
opzioni possono essere disegnate attraverso un diagramma di flusso, che
consente al bambino di determinare quale sia la risposta più appropriata
a lungo termine. Un’altra parte della ristrutturazione cognitiva consiste
nel disputare alcune credenze sul piano logico e pratico. Possono essere
fornite informazioni a livello statistico che evidenzino come l’avverarsi
di un certo evento sia molto improbabile e non necessariamente fatale,
eventi come l’essere colpito da un fulmine sono rari e un bambino che
dice “ti ucciderò” è quasi impossibile che abbia veramente intenzioni
omicide.
L’autore ha sviluppato la Cassetta degli Attrezzi emotivi, un’efficace
strategia per la ristrutturazione cognitiva che rappresenta una delle attività principali del programma CBT “Esplorare i Sentimenti” per aiutare a
riparare un’emozione.
Cassetta degli Attrezzi
Già da piccoli i bambini sanno che la Cassetta degli Attrezzi contiene
diversi attrezzi per riparare un macchinario o un qualsiasi oggetto in casa.
La strategia usata in “Esplorare i Sentimenti” è quella di identificare i
diversi tipi di “attrezzi” per riparare i problemi associati all’esperienza di
emozioni a valenza negativa, specialmente ansia e rabbia. La varietà di
strumenti può essere divisa in categorie: quelli che, in maniera costruttiva, rilasciano velocemente l’energia emotiva o quelli che la riducono
lentamente e quelli che migliorano la capacità di pensiero. La persona
che usa il programma lavora con il bambino o l’adulto con Sindrome di
Asperger e la sua famiglia per identificare sia i diversi tipi di attrezzi che
possono aiutare a riparare un sentimento sia quelli che possono peggiorare la regolazione delle emozioni e portare a conseguenze non desiderate.
I partecipanti usano carta e penna durante una sessione di brainstorming
in cui progettano una Cassetta degli Attrezzi con disegni e descrizioni dei
differenti tipi di strumenti ed attività che incoraggiano una riparazione
emotiva costruttiva.
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