Le basi di ACER Sintesi dei principali concetti di arboricoltura A cura di Alessio Fini, Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura, Università degli Studi di Firenze TEMPERATURE DEL SUOLO: PROBLEMATICHE E SOLUZIONI 103 • ACER 6/2009 Francesco Ferrini I Gli arbusti tappezzanti, traspirando, concorrono a mantenere bassa la temperatura del suolo. ranza alle alte temperature del suolo: per esempio, Gleditsia triacanthos è maggiormente tollerante rispetto ad Ailanthus altissima, e differenze intraspecifiche sono state osservate tra diverse cultivar di Acer rubrum (5). L’effetto dell’ambiente urbano Sempre più autori associano l’ambiente urbano a una vera e propria isola di calore. Anche il suolo urbano risente di questo effetto: già nel 1975 venne rilevato che la temperatura del suolo, misurata a 15 cm di profondità, era di 7 °C superiore ove il terreno era ricoperto da asfalto (7). Altri autori hanno misurato, in giornate estive soleggiate, temperature del suolo di addirittura 65 °C (2). Per quale motivo i suoli urbani tendono a surriscaldarsi in modo molto maggiore rispetto alle aree naturali? Un primo motivo va ricercato nella forte compattazione di molti suoli urbani che impedisce, a causa della carenza di ossigeno, l’approfondimento delle radici, confinandone nella porzione di suolo più superficiale, quella che si scalda maggiormente. Bisogna, inoltre, considerare che, in ambiente urbano, il terreno è in larga parte coperto da pavimentazioni o superfici inerti di vario genere. Nel tentare di caratterizzare l’effetto della radiazione solare sulle diverse tipologie di copertura del suolo, una prima grandezza da considerare è l’albedo, ovvero la frazione di radiazione incidente che viene riflessa verso l’atmosfera. Una superficie con albedo basso, a parità di radiazione solare, tende a scaldarsi di più. L’albedo di cemento e asfalto, due delle superfici mag- giormente utilizzate in ambiente urbano, è, rispettivamente, 0,36 e 0,19 (9). Se comparati con i valori del prato (0,22), della corteccia di pino (0,18) e con la roccia lavica (0,13) sembra che le differenze di albedo tra i diversi materiali siano determinanti nello spiegare la differenza di temperatura misurata nel suolo sotto i diversi materiali. L’energia assorbita da una superficie può essere dispersa in vari modi: riscaldando l’aria sovrastante per conduzione, trasmettendo il calore verso il suolo, reirradiando energia a onda lunga verso l’atmosfera o convertirla in calore latente mediante la traspirazione. Per capire l’entità di questi fenomeni sulla variazione della temperatura del suolo sottostante bisogna introdurre il concetto di conducibilità termica, ovvero la facilità che una superficie ha nel trasmettere il calore assorbito. Asfalto e cemento sono conduttori relativamente buoni. È infatti stato misurato che il flusso di calore verso il suolo è significativamente superiore in presenza di asfalto e cemento rispetto ad altre superfici non vegetative (es. roccia) e alle superfici vegetative (es. terreno inerbito) (9). Possibili soluzioni Esistono tecniche colturali idonee a limitare il surriscaldamento eccessivo del suolo. La sostituzione, ove possibile, delle superfici pavimentate in prossimità dei soggetti arborei o delle tipiche griglie metalliche con aree inerbite, coperte da arbusti tappezzanti o pacciamate può rivelarsi un ▼ l suolo è il luogo in cui le radici esplicano le loro essenziali funzioni di sostegno e assorbimento di acqua ed elementi nutritivi. Queste azioni sono sensibilmente influenzate dalla temperatura del suolo, che può essere così considerata come un fondamentale fattore ecologico in grado di determinare le caratteristiche strutturali e funzionali degli ecosistemi naturali e antropizzati. Infatti, alcuni studi dimostrano che l’accrescimento delle radici di alcune specie di conifere aumenta quando la temperatura del suolo passa da 5 °C a 20 °C e che piante di abete rosso hanno un rapporto radici/parte aerea superiore (a parità di carbonio assimilato con la fotosintesi, la pianta ne alloca una maggiore quantità alle radici rispetto alla parte aerea) se allevate in suoli con temperatura di 21 °C rispetto ad altri con temperatura di 9 °C (8). Tuttavia, quando la temperatura del suolo supera una soglia limite, individuata attorno ai 34-35 °C a seconda della specie, si innesca una serie di alterazioni fisiologiche che concorrono a determinare il deperimento della pianta (Tabella 1) (5; 4). Oltre tali temperature sono state osservate una diminuzione del rapporto tra le radici e la parte aerea dovuta sia alla riduzione della fotosintesi (2), sia all’aumento della mortalità delle radici assorbenti (6), e l’insorgenza di clorosi, dovuta al calo dell’assorbimento di ferro e altri microelementi, il cui contenuto fogliare può diminuire fino al 50%. Le diverse specie vegetali differiscono nella tolle- Le basi di ACER Le griglie metalliche sono ottimi conduttori di calore e, dunque, surriscaldano il suolo sottostante. ▼ importante metodo per limitare il surriscaldamento. A tal fine, l’efficacia dell’inerbimento o dell’uso di tappezzanti nella buca d’impianto è da imputarsi alla traspirazione e alla dissipazione dell’energia solare sotto forma di calore latente. Bisogna però considerare che l’uso di specie erbacee può presentare inconvenienti derivanti dalla competizione per acqua e nutrienti nei confronti della pianta arborea, per cui è più opportuno ricorrere ad arbusti tappezzanti meno competitivi o alla pacciamatura (4). Alcuni studi hanno dimostrato che la temperatura, misurata a 10 cm di profondità, di un suolo pacciamato con materiale organico (es. corteccia di conifere, ammendante compostato verde, sovvallo di compost) sia significativamente inferiore di circa 4 - 10 °C rispetto al suolo nudo (3) . Inoltre, il flusso di calore verso il 1 Calo della fotosintesi 2 Aumento della respirazione cellulare 3 Chiusura degli stomi, arresto dell’assimilazione della CO2 e aumento della fotorespirazione 4 Arresto della traspirazione stomatica, con conseguente aumento del surriscaldamento delle foglie 5 Aumento della fluidità della membrana cellulare 6 Perdita di acqua e disidratazione crescente delle cellule 7 Inibizione della divisione e distensione cellulare e della regolazione della crescita 8 Rapido e inefficiente uso delle riserve 9 Generazione e rilascio di tossine 10 Perdita dell’integrità della membrana cellulare e denaturazione delle proteine 11 Necrosi cellulare inizialmente localizzata e successivamente estesa (da Coder, 1999) (2) suolo è circa 4 volte inferiore in suoli ricoperti da corteccia di pino rispetto ad altri ricoperti da asfalto (9) . La motivazione dell’efficacia dei pacciamanti organici nel limitare il surriscaldamento del suolo sottostante va ricercata nella bassa conduttività termica degli stessi e, dunque, dalla loro capacità di isolare il suolo dal flusso di energia derivante dalla radiazione solare (9). Bibliografia 1) BASSIRIRAD H., 2000. Kinetics of the nutrient uptake by roots: responses to global change . New Phytologist, 147(1): 155-169. 2) CODER K.D., 1999. Heat stroke in trees. Publication For99024, University of Georgia, School of Forest Resources, Athens, GA, 9 pp. 3) FERRINI F., FINI A., PELLEGRINI S., A GNELLI A., P LATINETTI M., Francesco Ferrini Francesco Ferrini CAMBIAMENTI ISTO-FISIOLOGICI IN UNA PIANTA PER STRESS DA CALORE FRANGI P., AMOROSO G., 2009. Effects of two organic mulches on soil physical, chemical and biological properties. In: G.W. Watson, L. Costello, B. Scharenbroch, E.F. Gilman (Eds.), The Landscape Below Ground III, International Society of Arboricolture, Champain, IL: 31-39. 4) F INI A., F ERRINI F., 2007. Influenza dell’ambiente urbano sulla fisiologia e la crescita degli alberi. Italus Hor- Temperatura del suolo e cinetica G li ioni e i composti assorbiti dalle radici, per arrivare allo xilema, devono attraversare il plasmalemma, o membrana cellulare. Il movimento dei nutrienti attraverso tale membrana è un processo attivo, basato principalmente su due trasportatori detti High affinity transport system (HATS) e Low affinity transport system (LATS) (1). I primi, essendo ad alta affinità, sono estremamente attivi a basse concentrazioni di nutrienti nel suolo. Per esempio, per l’azoto (N), essi sono i principali responsabili dell’assorbimento fino a concentrazioni di N nel suolo di 100-200 M (molare). Tuttavia, a concentrazioni di nutrienti superiori a 200 M, gli HATS vengono saturati, ovvero il trasporto da loro mediato non aumenta più all’aumentare della concentrazione esterna. La maggior parte dei LATS, invece, non è saturabile e il trasporto da essi mediato aumenta linearmente all’aumentare della concentrazione esterna di nutrienti. Nella maggior parte dei suoli non fertilizzati, tuttavia, la concentrazione di nutrienti fa sì che il contributo prevalente all’assorbimento dei nutrienti sia dato dagli HATS, la cui attività è influenzata dalla temperatura (1). Numerosi studi hanno dimostrato, infatti, come la temperatura del suolo condiziona l’assorbimento e il trasporto nella radice di azoto, fosforo (P) e potassio (K) (1). Per esempio, in radici di mais, l’assorbimento di P e K aumenta all’aumentare della temperatura del suolo fino a un massimo che si ha a 25 °C e 35 °C, rispettivamente per i due nutrienti. L’assorbimento di N, oltre che quantitativamente, è condizionato anche qualitativamente dalla temperatura del suolo: a basse temperature esso è preferenzialmente assorbito come NH4+, mentre a temperature più elevate è assorbito in modo preferenziale come NO3- (1). La pacciamatura organica può mitigare gli effetti del surriscaldamento del suolo. tus, 14(1): 9-24. 5) GRAVES W.R., 1994. Urban soil temperatures and their potential impact on tree growth. Journal of Arboriculture, 20(1): 24-27. 6) HENDRICK R.L., PREGITZER K.S., 1993. Patterns of fine root mortality in two sugar maple forests. Nature, 361: 59-61. 7) JOHNSON F.L., BELL D.T., SKIPP S.K., 1975. A comparison of urban and forest microclimates in the Midwestern United States. Agricultural meteorology, 14: 335-345. 8) LAHTI M., APHALO P.J., FINER L., R YYPPÖ A., L EHTO T., M AN NERKOSKI H., 2005. Effects of soil temperature on shoot and root growth and nutrient uptake of 5-year-old Norway spruce seedlings. Tree Physiology, 25: 115-122. 9) M ONTAGUE T., K JELGREN R., 2004. Energy balance of six common landscape surfaces and the influence of surface properties on gas exchange of four containerized tree species. Scientia Horticulturae, 100: 229-249. ACER 6/2009 • 104 Salutiamo un anno ricco di iniziative ACER nel 2010 compie 25 anni e, assieme alla sua redazione, a tutto lo staff e ai collaboratori più stretti de Il Verde Editoriale, ringrazia gli abbonati e i lettori che lo hanno seguito fedelmente in questi anni, e tutti gli inserzionisti che hanno contribuito alla sua crescita. ACER continuerà il suo cammino affrontando temi sempre più attuali e approfonditi nel consueto rigore tecnico-scientifico, con una veste grafica rinnovata e un nuovo formato e portando con sé importanti e significative iniziative per il settore del verde che hanno caratterizzato l’anno in corso, nonché gli ultimi dieci anni della casa editrice. IL PREMIO “LA CITTÀ PER IL VERDE” Iniziativa organizzata da Il Verde Editoriale e giunta quest’anno alla 10a edizione, il Premio “La Città per il Verde” viene assegnato ai Comuni e alle Province italiani che si sono particolarmente distinti per realizzazioni o metodi di gestione innovativi, finalizzati all’incremento del patrimonio verde pubblico. Sono premiati inoltre gli enti che, attraverso programmi mirati e in maniera esemplare, hanno migliorato le condizioni ambientali del proprio territorio. EXPO VERDE - IL LATO VERDE DELL’EXPO È il format che intende accogliere, presentare e promuovere buone pratiche progettuali, costruttive e gestionali che rappresentino un punto di riferimento per il mondo del verde, da qui all’Expo 2015. EDILVERDE “WORKING WITH NATURE” A cura del Gruppo Land, il seminario “Working with nature” si è svolto il 13 novembre a Roma nell’ambito di Edilverde. Attraverso il racconto di casi studio di importanti realtà nazionali e internazionali, questo laboratorio sulla città di Roma ha proposto e suggerito usi e nuove percezioni dello spazio pubblico nelle sue diverse forme, quale futuro scenario di miglioramento della qualità della vita, nella direzione dell’ecosostenibilità e del rinnovamento della concezione estetica dei centri urbani. FIERA-FORUM “RISORSE COMUNI” Il 19 novembre alla fiera-forum “Risorse Comuni”, al Palazzo delle Stelline di Milano, è andato in scena il seminario di presentazione di “MI LU: una strategia territoriale per la valorizzazione dell’asse Milano-Lugano”. Il progetto, inserito nel format Expo Verde, desidera ampliare la filosofia dei Raggi verdi per Milano connettendo l’area Expo 2015 del capoluogo lombardo con le nuove aree di trasformazione della città svizzera. A tutti un augurio di Buon Natale e felice 2010 www.ilverdeeditoriale.com www.acerinprovincia.com www.expo-verde.com www.greencity-italia.com INFORMAZIONE PUBBLICITARIA TEMPOVERDE SRL via Gregoria, 3 10022 Carmagnola (TO) tel. 011 9711123/9712841 fax 011 9723420 www.tempoverde.it A sinistra, produzione di semi Tempoverde. In basso, tappeto erboso realizzato con Blue Country. L’alleanza tra estetica e funzionalità Blue Alliance e Blue Country sono miscele di riferimento per i professionisti del tappeto erboso, per un prato con colore intenso e basse esigenze idriche È con gli anni e con la ricerca e selezione di cultivar dalle eccezionali caratteristiche qualitative che le miscele United Green Blue Alliance e Blue Country sono diventate il punto di riferimento nel mercato nazionale. Blue Alliance è un miscuglio a foglie fini, indicato per le nuove semine di giardini di pregio e ornamentali, capace di sopportare i più svariati livelli manutentivi. L’insediamento e la copertura del suolo, particolarmente veloci, lo rendono interessante anche per semine in periodi sfavorevoli. Le caratteristiche che rendono unico Blue Alliance, tuttavia, sono la colorazione incredibilmente scura e intensa in ogni stagione e la capacità di adattarsi a prolungati periodi di siccità e caldo. In questo senso la novità di Blue Alliance è assoluta, unendo elevato pregio estetico a una funzionalità finora insperata per le miscele a foglie fini. Si pensi ai loietti Citation Fore, caratterizzati da elevatissima resistenza alle malattie e al dumping off, e a Vantage, capace di sopportare irrigazioni con acque aventi salinità pari a 17000 ppm di NaCl! Blue Alliance segna una svolta nella scelta del miscuglio, permettendo al manutentore di ottenere un prato unico nel suo genere per estetica e funzionalità. 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