CENSU, CONVEGNO NAZIONALE 26-27 novembre 2015 – Roma
LA FORMAZIONE URBANISTICA DEL’INGEGNERE E IL GOVERNO DEL
TERRITORIO
Antonio Leone, Raffaele Pelorosso e Federica Gobattoni
Modelli manageriali e strategie per la città
resiliente
Verde e sostenibilità ambientale
Il verde deve diventare sistema infrastrutturale,
con dignità almeno pari a quella delle altre
infrastrutture.
Il verde-infrastruttura è fegato e polmoni della
città, mentre oggi è ancora interpretato in
chiave romantico-ottocentesca come fattore di
amenità, «lusso» per nobili (oggi contentino per
ambientalisti che spesso si trasforma in
maquillage), di cui si può fare a meno quando le
risorse sono poche ed i tempi stretti.
Coltivare a verde contesti urbani è una
sfida tecnologica e organizzativa
d’avanguardia
La città di Bari e il “consumo di suolo”
Urbanizzazione
anni ‘50–’80 del
secolo scorso
Considerata la pluviometria della città e l’area impermeabilizzata
con lo sviluppo urbano del secolo scorso, risulta un maggiore
volume di deflusso superficiale di almeno 7-8 Mmc
Il risultato è la schizofrenia dell’economia lineare:
Cattivo uso del suolo  Danni  Continue necessità di
riparazioni  Aumento dell’entropia e dei costi,
finanziari e ambientali
Per inciso, il problema è anche igienico
Si è provato a invertire la logica, chiudendo il ciclo, ovvero
ritornando all’uso del territorio:
Cattivo uso del suolo  Danni  Riparazioni attraverso l’uso
razionale del suolo  Neghentropia
Uso razionale significa Conoscenza, nello specifico la micro
idrografia urbana, in modo da intercettare i deflussi ed impedire
che mettano in crisi la rete di drenaggio.
Ne scaturisce l’organizzazione dell’infrastruttura verde, costituito da un
insieme di pratiche ottimali: bacini di ritenzione in ambito periurbano,
inverdimento dei vuoti urbani, parcheggi permeabili, cunette stradali inerbite,
tetti verdi
Questo assetto è stato simulato con il modello
idrologico-manageriale SWMM (US-EPA)
I risultati sono interessanti in termini quantitativi
SCENARI PER UNA
PIOGGIA CON
Tr=5 ANNI
CONCLUSIONE
L’economia lineare porta alla
ristrutturazione della rete di
drenaggio, costo stimato molti M€.
L’economia circolare porta ad un
parco di 15 Ha.
Dove e come?
Censimento dei vuoti urbani
BEST PRACTICES
Stagni di accumulo
Wetlands
Aree di infiltrazione lineare
Filtri (parcheggi e strade)
Aree di ifiltratione
Center for Watershed Protection
Nel caso specifico: il giardino pluviale (raingarden).
Funzionalità simulata con modello RECARGA (Wisconsin University)
1 mq di giardino pluviale = 7 mq di città “resiliente”
17,4 Ha
“resilienti”
di città
compatta
Conclusioni
Ritrovare nel progetto l’umiltà del confronto con
i luoghi, strumento base di costruzione del
paesaggio