COMUNICATO STAMPA del 21.12.2012
Aperta al pubblico l’ultima replica dello spettacolo della Compagnia Lo Spacco
Un clown alla corte dello Zar
Da più di dieci anni all’avanguardia il Laboratorio di Villa Fastiggi a Pesaro
A conclusione di un percorso espressivo annuale che ha coinvolto 30 persone, dal 18 dicembre 2012
è in scena il nuovo spettacolo della Compagnia “Lo Spacco”, costituita da detenuti e detenute nella
Casa Circondariale di Villa Fastiggi.
Dopo quattro repliche rivolte al pubblico interno delle persone recluse nell’istituto penitenziario di
Pesaro, sabato 22 dicembre alle 10.00 lo spettacolo “Un clown alla corte dello Zar” sarà replicato
per un pubblico, precedentemente autorizzato all’ingresso in carcere. Era possibile inoltrare la
domanda entro il 7 dicembre scorso alla Direzione della Casa Circondariale tramite un modulo
scaricabile dal sito del Teatro Universitario Aenigma, organismo che dal 2002 cura il Laboratorio
“La Comunicazione teatrale” all’interno dell’istituto.
Lo spettacolo, intitolato “Un clown alla corte dello Zar” si ispira al testo omonimo scritto da
Franco Bernini, un giornalista che conosce i misteri del circo, pubblicato nel 1929 dalle edizioni
Boairdo di Milano. Nel testo sono raccolti i particolari della vita pittoresca ed avventurosa di
Giacomo Cireni, in arte Giacomino. In povertà, all’età di otto anni, fu affidato dai suoi familiari
ai Pulaiot che gestivano a Torino un circo di provincia. Fu lì che iniziò con il fare l’acrobata, fino a
diventare un’artista completo. In Italia, poi a Parigi, in Germania e in Russia, dove all’apice del
successo, superò per notorietà Anatoli Durov, il clown più amato a San Pietroburgo. Questo gli
valse l’invito della famiglia reale ad esibirsi più volte a corte per rallegrare il piccolo zarevic
Aleksej, malato di emofilia, futuro erede al trono di Nicola II . La Rivoluzione bolscevica lo portò
ad allontanarsi, attraverso la Siberia, in Giappone e poi a Hollywood, dove collaborò con Chaplin,
prima di riuscire a tornare in Italia, preferendo il circo al cinematografo. Negli ultimi anni di vita fu
maggiordomo al Circolo della Stampa a Milano, dove ancora vive il suo unico figlio Michele, che
ha aiutato Vito Minoia e Romina Mascioli, curatori del progetto, nelle ricerche documentali ed
iconografiche.
Una parabola, la storia di Giacomino - afferma Vito Minoia - capace di far riflettere sulle
difficoltà e le gioie della vita, ma anche su “nomadismi culturali”, vagabondando nel passato e nel
futuro di ognuno, oltrepassando il senso comune e la percezione spazio-temporale, dalla vita alla
scena…e di nuovo alla vita.
Testimoni d’eccezione saranno gli allievi della IIIB dell’Istituto Comprensivo “Galilei” di Villa
Fastiggi, impegnati in un percorso creativo parallelo ed intrecciato a quello sviluppato dagli attori
della Compagnia “Lo Spacco” (stanno studiando il testo “Re Matteuccio I” del pedagogista polacco
Janusz Korkzak, che stimolerà il lavoro del laboratorio che si terrà in carcere nel 2013, come la
classe degli allievi che li hanno preceduti ha stimolato l’attuale lavoro su Giacomino)
In scena Daioni Alexandra Galarza Santos, Elisa Hadi Ayed, Atanas Nedev Kashmerov, Romina
Mascioli, Ardian Muca, Riccardo Novacovici, Hernandes Paredes, Beatrice Rivelli.
Laboratorio teatrale a cura di Romina Mascioli, Vito Minoia, Ginevra Sanguigno, regia di Vito
Minoia e Romina Mascioli, scene e costumi Teatro Aenigma, ricerche sonore a cura degli allievi
della III B Scuola Galilei (a.s. 2011/2012), collaborazioni di Michele Cireni e Umberto Dolcini.
Si chiude in questo modo il cartellone di Ombre, tracce, evanescenze, programma di iniziative a
cura del Teatro Aenigma, con all’interno il progetto “Le Visioni del Cambiamento in educazione e
nel sociale nella provincia di Pesaro e Urbino” avviato il 24 e 25 novembre scorsi a Urbania con la
XIII edizione del Convegno internazionale di studi su “I teatri delle diversità”.
Romina Mascioli
Ufficio Stampa Teatro Aenigma,
[email protected] tel. 333 6564375 / www.teatroaenigma.it
Didascalia per le immagini dei file allegati:
Giacomo Cireni in arte Giacomino, foto archivio famiglia Cireni.
Approfondimento
LA COMUNICAZIONE TEATRALE è il titolo del laboratorio attivato da più di 10 anni all’interno della
Casa Circondariale di Villa Fastiggi a Pesaro a cura dell’Associazione Culturale Teatro Aenigma. Da ottobre
2002 ad oggi circa trecento persone recluse hanno partecipato alle diverse attività promosse. L’obiettivo
principale è quello di stimolare la creatività, permettendo ai singoli partecipanti di rappresentarsi e prendere
coscienza dei propri mezzi espressivi e comunicativi. Non secondariamente, a livello più specificatamente
teatrale, sono stati prodotti i seguenti allestimenti/eventi: Antigone da Sofocle- Brecht (Maggio 2003);
Teatro-Forum (ottobre 2003 con replica presso il Teatro Sperimentale di Pesaro nel novembre 2003); Le
Serve di Jean Genet (Teatro Raffaello Sanzio di Urbino – Giugno 2004); Il Teatro di Jean Genet - “Le
Serve” e “I Negri” (dicembre 2004); UBU Roi di Alfred Jarry (dicembre 2005, in collaborazione con la III
B- Scuola Media “Galilei” di Pesaro), Commedia in Commedia (novembre 2006, replicato a maggio 2007
presso la nuova sede del Palazzo di Giustizia di Pesaro su invito dell’Associazione Nazionale Magistrati),
Teatro Forum (febbraio 2007), Dialogo semiserio con la Morte (ottobre 2007), Vita nuova (aprile 2008),
Napoli Milionaria (aprile 2009), Lettere dal carcere (maggio 2010), Drammi onirici (dicembre 2011),
Performance poetica (giugno 2012, in collaborazione con il Quartetto italiano di flauti Les Flutes Joyeuses,
il laboratorio di scrittura creativa al femminile a cura della Cooperativa L’officina, il fotografo Umberto
Dolcini). Sul progetto sono stati prodotti i documentari di Maria Celeste Taliani Dentro e oltre: vite
parallele (2004), UBU al fresco (2006), Il riscatto di Pulcinella (2007), Natività (2008, regia di Vito
Minoia), Oh, bellissimo sole (2011), Sogni che varcano i muri (2012) e il volume Per uscire dall’invisibile
(2004) a cura di David Aguzzi, Vito Minoia. Una documentazione articolata del lavoro degli anni 2004-2009
è presente anche nel volume Recito, dunque so(g)no (2009) a cura di Emilio Pozzi e Vito Minoia. Il 30
Agosto 2006 all’esperienza è stato assegnato il Premio Nazionale Franco Enriquez per l’impegno sociale e
artistico, il 22 gennaio 2011 il testo dello spettacolo Lettere dal carcere ha vinto il Premio Letterario
Nazionale Gramsci. Dal 2003, il progetto ha coinvolto ogni anno una classe della Scuola secondaria
inferiore di Villa Fastiggi (ICS “Galilei”) con felici elaborazioni creative intrecciatesi con quelle attuate in
carcere. L’attuale III B dell’Istituto Galilei è impegnata in un allestimento ispirato al testo Re Matteuccio I
del pedagogista polacco Janusz Korczak, che entrerà in stretta relazione con il nuovo laboratorio teatrale in
carcere nel 2013. Dal 2006 la Compagnia Lo Spacco, con autorizzazione del Ministero di Giustizia, è
costituita da un gruppo misto di detenuti e detenute.
Il Cartellone Ombre, tracce, evanescenze è organizzato grazie al patrocinio e la compartecipazione di
Università degli studi di Urbino “Carlo Bo”/ Comune di Urbania / Regione Marche Giunta Regionale –
Assessorato ai Beni e attività culturali / Ministero dei Beni ed attività culturali – Direzione Generale per lo
spettacolo dal vivo / Associazione Marchigiana Attività Teatrali Con il patrocinio di Associazione nazionale
dei critici di teatro/ International University Theatre Association / Città di Pesaro / Città di Urbino /
Provincia di Pesaro e Urbino /Comunità dell’alto e medio Metauro/Presidenza del Consiglio Regionale delle
Marche / Ombudsman Marche – Autorità per la garanzia dei diritti degli adulti e dei bambini.