LE PRODUZIONI DELLA COMPAGNIA “LO SPACCO” (2002-2012)
Nel 2002 è stato inaugurato il progetto “La Comunicazione Teatrale” a favore dei detenuti della
Casa Circondariale di Villa Fastiggi – Pesaro in stretta relazione con il territorio, in particolare
con l’Istituto Comprensivo “Galilei”.
Per le significative attività al Teatro Aenigma viene attribuito nel 2006 il Premio Nazionale
“Franco Enriquez” per l’impegno sociale con la seguente motivazione: Nella ventennale
attività di questo gruppo, nato in Urbino, e particolarmente attento ai filoni del teatro di ricerca
e del sociale, fanno spicco le iniziative svolte nel carcere, specialmente a Villa
Fastiggi di
Pesaro, sin dal 2002 (ma anche ad Ancona e a Macerata Feltria). Accanto ad un meritorio
approfondimento didattico e culturale, Minoia e i collaboratori del Teatro Aenigma, tra i quali in
primo piano Mariano Dolci, maestro burattinaio, hanno sperimentato quest’anno una nuova
forma di coinvolgimento: non solo detenuti attori e detenuti spettatori ma anche interazione
con i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Galilei di Pesaro che esercitandosi sullo stesso testo e
autore ( Ubu Roi di Alfred Jarry) sono stati ammessi a portare nella Casa Circondariale la loro
sperimentazione , in un felice intreccio creativo.
Il 22 gennaio 2011 viene assegnato a Vito Minoia ad Ales (Oristano) il Premio Gramsci
promosso dalla “Associazione casa natale Gramsci” per la sezione “letteratura in lingua
italiana” per il testo “Lettere dal carcere”, ispirato all’opera omonima dell’intelletuale sardo,
frutto di una drammaturgia collettiva con il coinvolgimento di detenute e detenuti della
Compagnia “Lo Spacco”. “ Un testo vitale ed organico che suggerisce, di fatto, all’associazione,
la possibilità di aprire il premio dalla prossima edizione ad una sezione drammaturgica ” cita la
motivazione espressa dalla giuria.
PROGETTI TEATRALI
Da ottobre 2002 ad oggi circa duecento detenuti hanno partecipato alle attività promosse.
L’obiettivo principale è stato quello di stimolare la creatività, permettendo ai singoli
partecipanti di rappresentarsi e prendere coscienza dei propri mezzi espressivi e comunicativi.
A livello più specificatamente teatrale, sono stati prodotti i seguenti allestimenti/eventi:
Antigone da Sofocle- Brecht (Maggio 2003); Teatro-Forum (ottobre 2003 con replica presso
il Teatro Sperimentale di Pesaro nel novembre 2003); Le Serve di Jean Genet (Teatro
Raffaello Sanzio di Urbino – Giugno 2004); Il Teatro di Jean Genet - “Le Serve” e “I Negri”
(dicembre 2004); UBU Roi di Alfred Jarry (dicembre 2005, in collaborazione con la classe III B
della Scuola Media “Galilei” di Pesaro). Con lo spettacolo “Ubu Roi” il gruppo teatrale, su
suggerimento degli stessi ragazzi della “Galilei”, prende il nome di “Compagnia de Lo Spacco” .
Con lo spettacolo Comedia in Comedia – ispirato a un Canovaccio di Commedia dell’arte
manoscritto originale del ‘600 (novembre 2006, in collaborazione con la classe IIB della Scuola
Media “Galilei” di Pesaro), con autorizzazione del Ministero della Giustizia, è stata avviata
l’esperienza del gruppo misto costituito da detenuti e detenute.
Nel Febbraio 2007 si conclude il Progetto di “Teatro-Forum” sul “Reinserimento sociale
dell’ex detenuto”. Lo spettacolo, con la partecipazione attiva degli spettatori, realizzato a
Pesaro, viene replicato negli Istituti Penitenziari di Ancona-Montacuto e Fossombrone e nel
Teatro “Battelli” di Macerata Feltria).
Nel periodo Febbraio-Aprile 2007 Pasquale Pepe, ex detenuto in esecuzione penale esterna
viene coinvolto , nei panni di Pulcinella, con parere favorevole del Magistrato di sorveglianza, in
un progetto di riallestimento teatrale dello spettacolo “Comedia in Comedia” con un gruppo
di studenti dell’Università di Urbino.
Il 18 maggio 2007, per la prima volta in Italia, l’Associazione Nazionale Magistrati sezione di
Pesaro, invita la “Compagnia de Lo Spacco” a replicare lo spettacolo “Comedia in Comedia” nel
Nuovo Palazzo d Giustizia di Pesaro con invito pubblico alla cittadinanza, in occasione della
pubblicazione dei dati sulla Giustizia a Pesaro nell’ultimo anno.
Il 22 ottobre 2007 prende vita, invece, con Barbara Attanasio e Vittorio Agnello (due attoridetenuti) lo spettacolo “Dialogo Semiserio con la Morte” dall’omonimo testo dell’autore non
vedente Urbano Stenta, coinvolto dal Teatro Aenigma anche nella direzione della messa in
scena. Dal 7 al 10 aprile 2008 si rappresenta lo spettacolo “Vita Nuova” ispirato a scritti
autobiografici delle detenute e dei detenuti coinvolti (l’idea nasce da un suggerimento di
carattere drammaturgico da parte di Dario Fo). Il 6 novembre 2008 viene replicato lo
spettacolo “Le città porto: da Ancona a Napoli”, liberamente ispirato ai Due dialoghi in
lingua rustica del Ruzante. In scena Pasquale Pepe, che ritorna in carcere da attore in una
produzione professionale diretta dall’ ottantaquattrenne Gianfranco de Bosio, uno dei Maestri
del teatro italiano contemporaneo.
Dal 6 al 9 aprile 2009, sempre con il gruppo misto di attori e attrici va in scena “Napoli
Milionaria” di Eduardo De Filippo. Il 6 agosto un frammento dello spettacolo viene riproposto
da due detenuti in permesso (un uomo e una donna) all’interno dell’iniziativa “L’Arte
Sprigionata” nel giardino della Biblioteca San Giovanni di Pesaro. Nella stessa circostanza viene
presentato “Un audiolibro per la Comunità” con Fiabe interculturali e Poesie incise su un cd
da detenute ed allievi della Scuola Galilei di Pesaro.
Dal 13 al 18 maggio 2010 va in scena “Lettere dal Carcere”, liberamente ispirato all’opera
omonima di Antonio Gramsci con una focalizzazione di carattere autobiografico sulle esperienze
di scrittura dei 12 attori partecipanti all’esperienza (7 uomini, 5 donne).
Dal 14 al 17 dicembre 2011 le rappresentazioni di “Drammi onirici”. Il sogno come via di
comunicazione, rappresentazione e conoscenza è stato il filo conduttore del laboratorio teatrale
annuale, un’occasione offerta a tutti per vivere un momento di profonda assoluta libertà, una
fonte insostituibile di ri-appropriazione di sé.
Del 25 marzo 2012 è l’iniziativa “Shakespeare in carcere” per festeggiare i dieci anni di
attività con un gemellaggio con la Compagnia teatrale del reparto alta reclusione di Rebibbia e
la cinquantunesima giornata mondiale del teatro promossa dall’ITI UNESCO. Ospite Fabio
Cavalli, regista teatrale a Rebibbia, attore e cosceneggiatore del film “Cesare deve morire” di
Paolo e Vittorio Taviani (opera vincitrice dell’Orso d’oro al Festival cinematografico di Berlino).
Presente anche una nutrita schiera di aderenti all’Associazione nazionale dei critici di teatro.
Il 14 giugno e il primo luglio 2012 due repliche di “Performance poetica”, realizzata grazie
ad una sperimentazione con il gruppo musicale Quartetto dei flauti italiani, la cooperativa
l’Officina referente del laboratorio di scrittura nella sezione femminile, il fotografo Umberto
Dolcini.
Dal 18 al 22 dicembre 2012 è in programma il nuovo spettacolo “Un clown alla corte dello
Zar”, ispirato alla biografia di Giacomo Cireni, in arte “Giacomino”, clown italiano, molto noto
nella Russia degli inizi del Novecento.
PRODUZIONI DEGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA GALILEI
L’esperienza condotta a Pesaro si caratterizza, inoltre, per il rapporto istituito ininterrottamente
dal 2003 con la Scuola Media “Galilei”, situata nella stessa Circoscrizione Cittadina (Le tre
Ville). I ragazzi che, di volta in volta hanno partecipato alle singole esperienze (ogni anno la
proposta coinvolge una classe seconda o terza dell’Istituto), grazie al prezioso lavoro degli
educatori e all’autorizzazione dei genitori, hanno avuto la possibilità di attuare percorsi di
ricerca teatrale paralleli, incontrando e condividendo le sperimentazioni con i detenuti e le
detenute.
Dopo alcune sperimentazioni iniziali sul Teatro Forum (modalità di composizione scenica
ideata dal pedagogo brasiliano Augusto Boal, gli spettacoli messi in scena fino a questo
momento sono stati: “Ubu Re” di Alfred Jarry (2005/2006), “Donna Zanni” (2006/2007),
“L’ombra e il sogno” (2007/2008), “Fiabe Cambogiane” (2008/2009). Nel 2009/2010,
invece, è stato realizzato un progetto ispirato ad un racconto (“Kiwani”)scritto da Silvia
Bartoli, detenuta nella Casa Circondariale di Pesaro, con una particolare attenzione
all’immaginario adolescenziale e giovanile. Nel 2010/2011 è la volta di “Sogni che varcano i
muri”, lavoro abbinato creativamente alla costruzione di “Drammi onirici” (adolescenti e
detenute/detenuti si confrontano sull’immaginario scaturito dai propri sogni). L’ultimo
spettacolo, rappresentato a maggio e giugno 2012 è stato “La vita…una maschera di
sentimenti”, liberamente ispirato all’opera “Quello che prende gli schiaffi” di Leonida
Andreiev, ispirato a sua volta da una storia raccontatagli da Giacomo Cireni, in arte
“Giacomino” (spettacolo in programma a dicembre 2012 per la Compagnia “Lo Spacco”). Nel
2013 prenderà forma scenica il racconto “Re Matteuccio I” del pedagogista polacco Janusz
Korczak, morto nel campo di concentramento di Treblinka insieme a 200 bambini e adolescenti
dell’orfanotrofio che dirigeva nel Ghetto di Varsavia.
OPERE VIDEO
Sul progetto sono stati organizzati vari incontri pubblici presso la Biblioteca “San Giovanni di
Pesaro” e prodotti i seguenti documentari di Maria Celeste Taliani “Dentro e oltre: vite
parallele” (2004), “UBU al fresco” (2006), “Il riscatto di Pulcinella” (2007). Questi due
ultimi filmati sono stati selezionati tra le opere finaliste della seconda e terza edizione del
Premio Nazionale “Anello debole” promosso dall’Agenzia Redattore Sociale di Capodarco di
Fermo
(sono
visionabili
al
seguente
indirizzo
internet
http://www.teatroaenigma.it/open_sez.php?lang_id=1&sez_id=22 )
Per il Natale 2008 la Compagnia “Lo Spacco” produce un’ opera video su invito della Presidenza
del Consiglio Comunale della Città di Pesaro. “Natività” (di Vito Minoia) è il titolo del filmato,
ispirato a “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini. Sarà selezionato nell’ambito del
MedFilmFestival in programma a Roma nel novembre 2009.
Ancora di Maria Celeste Taliani sono i filmati “Oh, bellissimo sole” (2010, sullo spettacolo
“Lettere dal carcere”) e “Sogni che varcano i muri” (2011, sull’incontro tra Marco Cavallo,
opera-simbolo della riforma psichiatrica di Franco Basaglia, adolescenti della Scuola Galilei,
detenuti e detenute)
Anche in relazione alle approfondite sperimentazioni condotte in carcere a Vito Minoia,
direttore del Teatro Aenigma, viene assegnato l’11 giugno 2007 al Piccolo Teatro di Milano il
Premio Nazionale della Critica Teatrale per il contributo dato negli ultimi anni allo sviluppo
del Teatro Sociale in Italia con la seguente motivazione:
“L’impegno profuso da Vito Minoia in quasi due decenni di lavoro ha determinato un salto di
qualità nella riflessione e nella pratica del teatro sociale o, per usare il titolo della rivista di cui
è condirettore, dei teatri delle diversità. Lo studioso e teatrante pugliese, urbinate di
formazione ed elezione, è il perno di un progetto articolato, esaustivo, che sposa la riflessione
teorica con l’azione pratica, il libro con la scena, la sperimentazione con la produzione, il
confronto e la divulgazione. È un approccio di esemplare rigore, raro nel nostro paese, che si
sostanzia nella correlazione fra l’attività ventennale del Teatro Aenigma, di cui Minoia è
direttore, la decennale rivista “Teatri delle diversità” edita dall’associazione Nuove Catarsi,
l’insegnamento di Teatro di animazione presso la Facoltà di Scienze della formazione
all’Università di Urbino, la cura e organizzazione del festival “Le visioni del cambiamento” e di
un ciclo di convegni internazionali fra cui l’ultimo, intitolato “Teatro, poesia, diversità”. Il lavoro
di Minoia - che è anche vicepresidente dell’Associazione Internazionale Teatro in Università contribuisce in modo decisivo a sottrarre il teatro delle diversità alla pura prassi, aiuta a fissare
criteri e punti d’incontro, solleva questioni e dà un riferimento culturale e un respiro
internazionale a un settore prezioso e socialmente rilevante, ma a costante rischio di
dispersione, strumentalizzazione, dilettantismo”.