maria accoglie nella fede - Opera Beato Luigi Novarese

Madre Immacolata, Madre Addolorata
VIA MATRIS
CON IL VENERABILE LUIGI NOVARESE
Riflessione introduttiva
Celebrando la memoria della Beata Vergine Addolorata, contempliamo Maria che condivide la
compassione del Figlio per i peccatori. Come affermava san Bernardo, la Madre di Cristo è entrata
nella Passione del Figlio mediante la sua compassione.
Ai piedi della Croce si realizza la profezia di Simeone: il suo cuore di Madre è trafitto dal supplizio
inflitto all’Innocente, nato dalla sua carne. Come Gesù ha pianto, così anche Maria ha certamente
pianto davanti al corpo torturato del Figlio. La sua riservatezza, tuttavia, ci impedisce di misurare
l’abisso del suo dolore; la profondità di questa afflizione è soltanto suggerita dal simbolo
tradizionale delle sette spade.
Come per il suo Figlio Gesù, è possibile affermare che questa sofferenza ha portato anche lei alla
perfezione, così da renderla capace di accogliere la nuova missione spirituale che il Figlio le affida
immediatamente prima di “emettere lo spirito”: divenire la Madre di Cristo nelle sue membra. In
quest’ora, attraverso la figura del discepolo amato, Gesù presenta ciascuno dei suoi discepoli alla
Madre dicendole: “Ecco tuo figlio”.
Maria è oggi nella gioia e nella gloria della Risurrezione. Le lacrime versate ai piedi della Croce si
sono trasformate in un sorriso che nulla ormai spegnerà, pur rimanendo intatta la sua compassione
materna verso di noi.
Maria ama ciascuno dei suoi figli, concentrando in particolare la sua attenzione su coloro che, come
il Figlio suo nell’ora della Passione, sono in preda alla sofferenza; li ama semplicemente perché
sono suoi figli, secondo la volontà di Cristo sulla Croce.
Questo sorriso di Maria è per tutti: esso tuttavia si indirizza in modo speciale verso coloro che
soffrono, affinché in esso possano trovare conforto e sollievo. Chi potrebbe esserci più intimo di
Cristo e della sua santa Madre, l’Immacolata? Più di chiunque altro, essi sono capaci di
comprenderci e di cogliere la durezza del combattimento ingaggiato contro il male e la sofferenza.
Per ciascuno la sofferenza è sempre una straniera. La sua presenza non è mai addomesticabile. Per
questo è difficile sopportarla, e più difficile ancora, come hanno fatto certi grandi testimoni della
santità di Cristo, accoglierla come parte integrante della propria vocazione. Per poter fare ciò è
necessario aver già percorso un lungo cammino in unione con Gesù.
(Benedetto XVI – Lourdes 15 settembre 2011)
Il Concilio Vaticano II ha presentato Maria come la figura nella quale è riassunto tutto il mistero
della Chiesa. La sua vicenda personale ripropone il profilo della Chiesa, che è invitata ad essere
attenta quanto lei alle persone che soffrono.
Le due prerogative enunciate nel titolo «Cuore Immacolato e Cuore Addolorato» sono in Maria
Santissima sostanziali, inscindibili.
Fin dalle prime linee del Santo Vangelo Maria Santissima sì presenta a noi con le prerogative di
Immacolata e di Addolorata. Per essere Madre dell’Uomo-Dio era necessario che fosse
perennemente vittoriosa sul demonio.
La seconda prerogativa quella di Addolorata non le viene da Dio, ma da noi, accettati da Lei come
figli. Quando la Vergine Immacolata si presenta al Tempio, insieme a Giuseppe, per l’offerta del
Suo Divin Figlio, il Vecchio Simeone, immediatamente, le annuncia la seconda prerogativa del Suo
cuore: Anche a te una spada trafiggerà l’anima.
La Croce per Gesù, la mistica spada per Maria Santissima: ecco gli strumenti della loro passione.
Come il Cuore Immacolato di Maria Santissima ci dà il riflesso di tutte le virtù inerenti al suo stato
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di Immacolata, così il suo Cuore Addolorato ci riflette perfettamente tutte le cause della sua
sofferenza, cioè i patimenti di Gesù.
Il Cuore di Maria Santissima è essenzialmente un Cuore Immacolato; il Cuore di Maria Santissima
è essenzialmente un Cuore Addolorato.
Fortunati i Volontari della Sofferenza che hanno saputo fare del loro semplicissimo regolamento,
preghiera e penitenza, una base di santificazione, perché imitando il Cuore Immacolato della Madre
e considerando i Suoi mistici dolori, hanno attuato in sé quanto la loro Madre Celeste è venuta a
chiedere.
La devozione al Cuore Immacolato ed Addolorato di Maria deve essere la devozione del nostro
Centro. Essa deve costituire il distintivo delle anime di buona volontà che si schierano alla sequela
di Maria Santissima e che, docili, si pongono nelle sue mani verginali, per attuare in se stessi le sue
due prerogative: la grazia che si oppone ai vizi e l’accettazione del dolore che salva l’umanità dalla
perenne rovina.
(Venerabile Luigi Novarese)
Preghiera iniziale
Padre santo, che nel mistero pasquale
hai stabilito la salvezza del genere umano,
concedi a tutti gli uomini
con la grazia del tuo Spirito
di essere inclusi nel numero dei figli di adozione,
che Gesù morente affidò alla Vergine Madre.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Ave Maria dell’Addolorata
Ave Maria, piena di dolori, il Crocifisso è con Te,
addolorata sei Tu fra le donne e addolorato è il frutto del tuo seno Gesù.
Santa Maria, Madre del Crocifisso,
ottieni lacrime di compunzione a noi, crocifissori del Figlio tuo,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Prima stazione: Maria accoglie la profezia di Simeone
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 33-35)
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Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34 Simeone li benedisse e
a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come
segno di contraddizione 35 e anche a te una spada trafiggerà l'anima, affinché siano svelati i pensieri
di molti cuori».
La Croce per Gesù, la mistica spada per Maria Santissima: ecco gli strumenti della loro passione.
Se il “sì” dell’Annunciazione ed il cantico del Magnificat già pongono in grande rilievo la libertà e
la consapevolezza di Maria, la presentazione di Gesù al Tempio dice la volontà di Maria di unire
l’umanità a quell’offerta così significativa ed impegnativa nella sua semplicità.
Presentava Gesù quale suo primogenito, l’Atteso delle genti, Colui che avrebbe ridato non soltanto
al suo popolo, ma al mondo intero la vera libertà. Maria presentava al Sommo Sacerdote il Cristo
totale, il Cristo storico e mistico, quindi l’umanità intera unita al Suo Redentore.
A quella offerta è quindi legato ciascuno di noi.
Ave Maria dell’Addolorata
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Ave Maria, piena di dolori, il Crocifisso è con Te,
addolorata sei Tu fra le donne e addolorato è il frutto del tuo seno Gesù.
Santa Maria, Madre del Crocifisso,
ottieni lacrime di compunzione a noi, crocifissori del Figlio tuo,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Seconda stazione: Maria fugge in Egitto con Gesù e Giuseppe
Dal vangelo secondo Matteo (Mt 2, 13-15)
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I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli
disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti
avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
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Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, 15 dove rimase fino
alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Dall'Egitto ho chiamato mio figlio.
L’Immacolata ha pronunciato un “sì” consapevole di accettazione, mantenuto poi fermo in tutte le
prove dolorose delta sua vita, fino ai piedi delta Croce: il dubbio di Giuseppe; la inospitalità
riscontrata a Betlemme; la fuga in Egitto; l'incognita di una nuova vita.
Questo ce la fa sentire perennemente accanto, vivendo con noi la nostra giornata di dolore,
nonostante le prove che non ci abbandonano.
Ave Maria dell’Addolorata
Ave Maria, piena di dolori, il Crocifisso è con Te,
addolorata sei Tu fra le donne e addolorato è il frutto del tuo seno Gesù.
Santa Maria, Madre del Crocifisso,
ottieni lacrime di compunzione a noi, crocifissori del Figlio tuo,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Terza stazione: Maria cerca Gesù rimasto a Gerusalemme
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 2, 43-51)
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Mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i
genitori se ne accorgessero. 44 Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio
e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;
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non avendolo trovato, tornarono in cerca di
lui a Gerusalemme. 46 Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li
ascoltava e li interrogava. 47 E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza
e le sue risposte.
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Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto
questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
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Ed egli rispose loro: «Perché mi
cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
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Ma essi non
compresero ciò che aveva detto loro.
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Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte
queste cose nel suo cuore.
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Se l’eroismo della Vergine Santa scopre il vertice della sua donazione sul Calvario, tuttavia il
metodo interiore da Lei seguito, la costante ricerca della divina volontà, è stato ed è il mezzo più
adatto e più perfetto per arrivare all’eroismo delle virtù ed alla identificazione con Cristo: per me la
vita è «vivere Cristo».
I comandamenti sono l’esemplificazione della volontà del Padre e il concreto intimo legame che
lega l’uomo con Dio e lo porta a ricercare ciò che «sempre piace» a Lui.
Se l’osservanza è l’espressione dell’amore dell’uomo verso Dio, l’amore, da parte sua, è la spinta a
restar fermi nell’osservanza dei comandamenti.
Ave Maria dell’Addolorata
Ave Maria, piena di dolori, il Crocifisso è con Te,
addolorata sei Tu fra le donne e addolorato è il frutto del tuo seno Gesù.
Santa Maria, Madre del Crocifisso,
ottieni lacrime di compunzione a noi, crocifissori del Figlio tuo,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Quarta stazione: Maria incontra Gesù sulla via del Calvario
Dal vangelo secondo Luca (Lc 23, 26-27)
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Mentre conducevano via Gesù, presero un certo Simone di Cirene e gli misero addosso la croce
da portare dietro a Gesù. 27 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e
facevano lamenti su di lui.
E’ l’Immacolata che ci avvia con il suo divin Figlio sulla strada del Calvario e ci inserisce nella sua
Passione, per la salvezza del genere umano.
E’ questo il glorioso cammino: attraverso la croce del Cristo l’umanità completa la passione del
divin Salvatore a beneficio del Corpo Mistico che è la Chiesa.
Due i tempi della vita di Gesù: quello della santificazione del lavoro e quello del sacrificio della
Croce, tempi intimamente vissuti con Maria, rimanendo poi Maria, alla chiusura della giornata
terrena del Suo divin Figlio e dopo anche la Pentecoste, Madre che continua la sua missione di
educatrice dei figli, con il suo esempio e con la sua parola detta accanto e con gli Apostoli.
Il Calvario è la via dolorosa, ma è anche la prova più sicura e più feconda dell’amore. Maria
Sntissima lo sale, con Cristo, fedele alla propria missione, consenziente nel sacrificio. Madre
dolorosa, ma sede di sapienza, Maria sale il Calvario non da sola. Ella incammina su quella via
dolorosa e gloriosa gli amici prediletti, cari a lei e al suo divin Figlio: Giovanni l’Apostolo, la
Maddalena e le pie donne. E’ la Madre della Chiesa che inserisce nella passione del Figlio i membri
della Chiesa nella consapevolezza che il cristiano è commisurato dalla Croce.
Ave Maria dell’Addolorata
Ave Maria, piena di dolori, il Crocifisso è con Te,
addolorata sei Tu fra le donne e addolorato è il frutto del tuo seno Gesù.
Santa Maria, Madre del Crocifisso,
ottieni lacrime di compunzione a noi, crocifissori del Figlio tuo,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Quinta stazione: Maria sta presso la Croce del Figlio
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 25-27)
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Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e
Maria di Màgdala.
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Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava,
disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!».
27
Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da
quell'ora il discepolo l'accolse con sé.
“Ecco tua Madre”. Ecco il fondamentale rapporto che esiste tra Maria e l’uomo. È tua Madre se tu,
come il tralcio, vivi unito alla vite che è Cristo. Sentiamo particolarmente vicina la presenza e la
parola che la Madre direttamente rivolge nell'interno del cuore di ogni creatura, per sostenerla e
incoraggiarla lungo la salita della via stretta e difficoltosa che attraversa il mondo e congiunge
l'uomo con il cielo.
Cosi è stato per Giovanni, da quel tremendo venerdì santo allorché, discendendo dal Calvario con il
cuore lacerato per la morte del Maestro, aveva accanto a sé Maria che incominciava a vivere con
lui, per lui, facendogli comprendere orizzonti del tutto nuovi: quegli orizzonti che la Madre aveva
direttamente appreso dal Cuore del suo divin Figlio nei lunghi anni di vita silenziosa e nascosta
nella casa di Nazareth.
Come Giovanni, ciascuno di noi può ascoltarla, seguirla, rimanerle sempre vicino. Questo è il modo
migliore per maturare, nel suo Cuore Immacolato, la propria vocazione di portatori di Cristo.
Ave Maria dell’Addolorata
Ave Maria, piena di dolori, il Crocifisso è con Te,
addolorata sei Tu fra le donne e addolorato è il frutto del tuo seno Gesù.
Santa Maria, Madre del Crocifisso,
ottieni lacrime di compunzione a noi, crocifissori del Figlio tuo,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Sesta stazione: Maria accoglie nel suo grembo il corpo di Gesù, deposto dalla Croce
Dal vangelo secondo Marco (15, 42-46)
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Venuta ormai la sera, poiché era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato,
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Giuseppe d'Arimatea,
membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch'egli il regno di Dio, con coraggio andò da
Pilato e chiese il corpo di Gesù. 44 Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione,
gli domandò se era morto da tempo.
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Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe.
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Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un
sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all'entrata del sepolcro.
Nella Sua vita calma e silenziosa, accanto a Cristo lavoratore nella Casa di Nazareth e la sua silente
fermezza accanto alla Croce, ben si vede che in Maria vivevano i sentimenti del Cristo, maturati
lungo la sua esistenza, fino a compiere con Lui, con identità di spirito, di volontà e di amore, lo
stesso sacrificio.
Se tutta la vita di Cristo fu croce e martirio, altrettanto si può dire della sua e nostra divina Madre. Il
dolore che passa attraverso Cristo ed il Cuore Immacolato di Maria, viene incontro a noi nella sua
dura realtà, ma acquista in Cristo forza costruttiva nuova che in se stesso certamente non ha.
Ave Maria dell’Addolorata
Ave Maria, piena di dolori, il Crocifisso è con Te,
addolorata sei Tu fra le donne e addolorato è il frutto del tuo seno Gesù.
Santa Maria, Madre del Crocifisso,
ottieni lacrime di compunzione a noi, crocifissori del Figlio tuo,
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adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Settima stazione: Maria affida al sepolcro il corpo di Gesù, in attesa della resurrezione
Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 19, 41-42)
41
Nel luogo dove era stato crocifisso Gesù, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel
quale nessuno era stato ancora posto. 42 Là dunque, poiché era il giorno della Parasceve dei Giudei e
dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.
La morte non è che il passaggio alla vita. L'insegnamento che scaturisce dalla definizione di questa
verità è che la materia sarà un giorno assunta in cielo nella nostra finale resurrezione, come già
avvenne per Cristo, nostro Signore e per Maria Vergine, sua e nostra dolcissima Madre. Il nostro
stesso corpo, purificato nel suo terreno dissolvimento nel seno della terra, germoglierà un giorno,
come il chicco di grano sotterrato, e sarà ammesso a gioire della vera vita senza più subire alcuna
corruzione. Non siamo quindi noi dei numeri, materia destinata a dissolversi al termine
dell'esistenza.
E siamo certi di non essere delusi, siamo sicuri di non soccombere nella lotta che il potere delle
tenebre continuamente scaglia contro di noi, perché siamo innestati al Cristo, il Figlio del Dio
vivente, e siamo validamente sorretti da Colei che è la più bella creazione della Santissima Trinità e
l'orgoglio di tutto il genere umano.
Parli la Vergine al cuore di tutti i suoi figli sofferenti e li renda spiritualmente sapienti e filialmente
docili ai suoi consigli per essere, come lei, degni di cooperare al compimento della passione del
Cristo e così, un giorno, assunti con lei in Paradiso nel gaudio eterno di Dio, nella gioia di tutti i
Santi e di tutte le anime giuste che ci hanno precedute nel segno della fede e nel vincolo della carità.
Ave Maria dell’Addolorata
Ave Maria, piena di dolori, il Crocifisso è con Te,
addolorata sei Tu fra le donne e addolorato è il frutto del tuo seno Gesù.
Santa Maria, Madre del Crocifisso,
ottieni lacrime di compunzione a noi, crocifissori del Figlio tuo,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Preghiera conclusiva
Maria, tu sei la Madre Spirituale della Chiesa,
essenzialmente presente nella vita e nella storia della Chiesa,
nella sua precisa missione vocazionale.
Tu che generi ogni uomo alla vita della grazia,
che vegli amorosamente su di lui,
tu che stai presso ogni uomo
nel momento della prova e del sacrificio,
dona ad ognuno la gioia per l’ascolto e la custodia
della parola di Dio, perché tutti possiamo entrare
nel regno del tuo Figlio che vive nei secoli dei secoli. Amen.
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