n° 14
News
A P R I L E • 2 0 1 5
Harold Mabern
Russel Malone • Eric Bibb • Richard Lindgren • Mina Agossi
Phil Woods & Vic Juris • Danny Bryant • Randy Bachman
Philology Selected Discography: Enrico Rava
IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Phil Woods & Vic Juris
Songs One
JAZZ
Da casa Philology presentiamo il nuovo album di colui che ha ispirato lo stesso nome e il logo di uno
dei marchi storici della discografia jazz italiana. Soprannominato “The New Bird” in omaggio al suo
più grande modello stilistico, Phil Woods ha poi via via personalizzato il proprio linguaggio
imprimendo le vicende jazzistiche dagli anni Cinquanta in avanti con la freschezza del suo eloquio
improvvisativo. In “Songs One” troviamo l'oggi ottantatreenne sassofonista di Springfield in una
recente incisione realizzata insieme al chitarrista Vic Juris, molto attivo con l’etichetta danese
Steeplechase, già collaboratore di Eric Kloss e successivamente di Barry Miles, Don Patterson, Jimmy
Smith, Mel Torme, Bireli Lagrene, Larry Coryell, Dave Liebman e molti altri ancora. Songs One vede i
due grandi artisti protagonisti di dialoghi strumentali di pura bellezza, sullo sfondo di brani dei “Great
American Songbook”.
Vincent Herring
JAZZ
Night and Day
Vincent Herring, uno dei più importanti sassofonisti jazz incontra il
grande trombettista Jeremy Pelt. Insieme a loro una lineup di tutto
rispetto: Mike LeDonne al piano, Brandi Disterheft al basso e Joe
Farnsworth alla batteria. “Night and Day” è un disco in cui compaiono
grandi classici, ma non mancano neppure due inediti del grande
sassofonista, “The Adventures of Hyun Joo Lee” e “Smoking Paul’s
Stash”. Un disco di jazz moderno dove Herring si esprime appieno nel
suo stile semplice, ma brillante e immortale allo stesso tempo.
T
TRACKLIS
Grind Hog's Day
Night and Day
The Adventures of Hyun Joo
Lee
Walton
The Gypsy
Fly, Little Bird, Fly
Wabash
Theme for Jobim
There Is Something About
You
Smoking Paul's Stash
Donny McCaslin
SONGWRITER
JAZZ
Fast Future
1
Vi è più di una ragione per mettere in evidenza il nuovo album di questo tenor-sax visto
recentemente in Italia nel gruppo di Dave Douglas. La prima deriva dalle sue indiscutibili qualità di
post-bop sax personale, dotato di un polyphonic funk, backbeat-driven R&B feeling , ma anche di un
delicato senso per le eteree ballads; la seconda dalla qualità della produzione che coinvolge
personaggi quali David Binney, Jason Lindner, terza, e non ultima, l’energia che questa riuscita
produzione Greenleaf produce a beneficio del fruitore. Feat. Jason Lindner (piano), Tim Lefebvre
(electric bass), Mark Guiliana (drums), David Binney (vocals e sintetizzatore), Nina Geiger (vocals),
Nate Wood (guitar) e Jana Dagdagan (spoken word).
Richard Lindgren
Memento
Best of + Rare & Unreleased 1994 - 2010
Nato con un’anima antica, attratto da Bob Dylan e Johnny Cash fin dalla prima adolescenza, Richard
Lindgren ha sempre avuto uno spirito cantautorale. Le sue canzoni sono una riflessione sulle
variazioni dei desideri dell’uomo, l’alienazione, il dolore e la felicità sperando però che l’ascoltatore
possa ritrovare in esse anche il senso dell’umorismo dello stesso Lindgren. Dopo il grande successo
in Italia grazie anche alla rivista specializzata “Buscadero”, presentiamo praticamente un nuovo
album di Richard Lindgren, 14 brani, una sorta di best of con parecchio materiale raro ed inedito.
Una vera chicca!
R I E P I L O G O
N U O V E
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Russell Malone
JAZZ
Love Looks Good on You
Russel Malone è uno dei più dotati chitarristi che si è già affermato sulla
scena internazionale, impegnando il proprio talento nei generi più diversi
al fianco di un altissimo numero di artisti, da Diana Krall a Branford
Marsalis, Bucky Pizzarelli e molti altri. Accompagnato da Rick Germanson
al piano, Gerald Cannon al basso e Willie Jones III alla batteria, Russel
Malone ci offre un disco, “Love Looks Good On You”, che passa dallo
swing più sfrenato a tenere ballate, come solo un chitarrista del suo
calibro riesce a fare.
T
TRACKLIS
Soul Leo
Love Looks Good On You
The Elder
Ellie's Love Theme
Your Zowie Face
Mirrors
Amsterdam After Dark
Lift Ev'ry Voice and Sing
Suite Sioux
Harold Mabern
JAZZ
Afro Blue
Nel suo secondo album per casa Smoke Session, Harold Mabern ha scelto cinque tra le vocalist che
apprezza di più della cena contemporanea e il risultato è a dir poco fantastico. Le straordinarie
Gregory Porter, Norah Jones, Jane Monheit, Kurt Elling e Alexis Cole sono le special guest in “Afro
Blue”, insieme alla regolare lineup di Mabern: Eric Alexander al sax tenore, John Webber al basso e
Joe Farnsworth alla batteria. Se non fosse abbastanza, in questa ensemble trovano posto anche
Steve Turre al trombone, Jeremy Pelt alla tromba e Peter Bernstein alla chitarra rispettivamente in
quattro, sei e una traccia. Tra omaggi e grandi classici, “AfroBlue” è un disco che non fa altro che
confermare la bravura di Mabern e la sua capacità di interpretare il blues in maniera intimistica e
personale. Superba come sempre la registrazione!!
Eric Bibb
JAZZ VOCAL
BLUES
Guitar Tab Songbook
Volume 1
Lo aspettavamo da molto e finalmente è arrivato, il songbook di Eric Bibb (CD+DVD+CD rom) con
tutto quello che serve per provare a suonare come questo grande musicista. Eric ha registrato ex
novo dieci dei suoi brani più famosi sia in versione strumentale che in quella chitarra e voce, mentre
dai filmati del DVD si potrà vedere Bibb stesso che suona le proprie canzoni, ripreso da diverse
angolazioni, infine il CD rom contiene mp3, testi e ,soprattutto, gli spartiti di questi capolavori.
Mina Agossi
Fresh
Il nuovo e decimo album di Mina Agossi guarda alla straordinaria e ventennale carriera di questa
cantante francese, rivisitando alcune delle sue canzoni originali in nuovi arrangiamenti. Suoni acustici
ed elettronici si mischiano insieme intorno al battito di un doppio basso, della batteria e delle
percussioni, fondendo jazz e world music con la sensibilità dell’urban soul e del rock per un album che
rivela le radici beninesi di Mina in questi nuovi adattamenti delle sue canzoni. Mina è accompagnata
da Eric Jacot al basso, Simon Bernier alla batteria, Stéphane Guery e Phil Reptil alla chitarra, Philippe
Combelle alle percussioni e Alexei Aigui al violino.
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Big Daddy Wilson
BLUES
Time Feat. Eric Bibb
Una voce unica, quella di Big Daddy Wilson, sia che stia parlando o cantando, si possono sentire le
sue radici della campagna del Sud. Attraverso lui il suono della gente blues ci arriva forte e chiaro e
ci ricorda un’era dove la musica veniva dai portici delle case e non dai nostri Iphone. Wilson ha una
voce battezzata direttamente nel fiume della tradizione afroamericana, capace di guarire le ferite
dell’anima. Il suo repertorio passa dallo spiritual al country passando per il soul, il tutto trasmesso in
modo sensazionale. La realizzazione di questo album è stato un viaggio che ha unito chiunque vi
abbia preso parte, è infatti prodotto da Eric Bibb e Staffan Astner (che si sono spartiti le parti di
chitarra) con Big Daddy Wilson stesso.
Lowlands & Friends
ROCK
San Diego Serenade
EP
In occasione del “Record Store Day” i Lowlands di Edward Abbiati decidono di dedicare un EP al caro amico,
scomparso di recente, Nello Leandri. Vorremmo usare le parole di Edward per descrivere questo progetto:
“Per oltre 30 anni Nello Leandri ha venduto dischi a Pavia. Nel suo negozio si sono formate amicizie e band.
E’ stato il primo a mettere un disco dei Lowlands in vetrina. Mi chiedeva sempre di fare una cover di “San
Diego Serenade” di Waits. Non la feci mai. Quando ci ha lasciato, il giorno di Natale, abbiamo pensato di
inciderla chiamando alcuni dei suoi amici musicisti preferiti. Il 9 Febbraio 2015 ci siamo trovati nella cucina
di casa mia per registrare. Per lui e anche per noi. Spero ti piaccia Nello. Buon viaggio…e grazie”. Le 5
tracce sono: “San Diego Serenade” + una versione demo di Ed e Gnola; “Can’t Face The Distance”, “Love
Etc…” e “I Wanna Be” in versione acustica. I musicisti che hanno voluto partecipare a questo saluto oltre ai
già citati sono: Francesco Bonfiglio, Maurizio “Gnola” Glielmo, Roberto Diana, Joe Barreca, Michele Gazich,
Max Paganin, Paolo Pieretto, Claudio Raschini, Furio Sollazzi, Sergio “Tamboo” Tamburelli, Betti Verri e
Andres Villani. Vuole essere anche da parte di tutti noi un omaggio a tutti i negozi di dischi indipendenti,
luoghi preferenziali per la “nostra” musica pieni di umanità dove nascono passioni e amicizie.
Thomas Clausen
JAZZ VOCAL
JAZZ
Blue Rain
3
Thomas Clausen è una dei mostri sacri del Jazz Danese, ma la sua
bravura si estende a molti altri generi musicali. In “Blu Rain” Thomas
torna al suo primo amore, quella del Jazz melodico che lo ha fatto
conoscere al grande pubblico, questa volta accompagnato da Billy Hart
alla batteria, Jasper Lundgaard al basso, Tomas Franck al Sax Tenore e
Cecilia Heick ai cori. “Blue Rain”è un album di composizioni originali ad
eccezioni della cover della splendida “Prelude To A Kiss” di Ellington e di
un brano composto direttamente da Cecilia Heick.
Veronica Mortensen
Present Passed
Per il suo nuovo album Veronica Mortensen ha scelto esclusivamente
canzoni che l’hanno particolarmente colpita, come le composizioni di
Thad Jones, Michel Legrand, Mel Torme e molti altri. Veronica è una
grande interprete e, in questo album è accompagnata da musicisti
eccellenti: Thomas Fryland, Per Mollehoj, Mads Sondergaard, Jesper
Bodilsen e Andrea Fryland. “Present Passed” è un disco piacevolissimo
che combina la straordinaria interpretazione di Veronica Mortensen e
una talentuosa Line Up.
T
TRACKLIS
Leaves
Blue Rain
Punk Monk
Prelude to a Kiss
Prism
Things You Are
Spring Is a Promise of Fall
T
TRACKLIS
Born to Be Blue
They Say It's Spring
He Was Too Good to Me
Everybody's Song but My
Own
Lies of Handsome Men
Watch What Happens
Hearts Desire
We'll Be Together Again
A Child Is Born
May I Come In?
Lazy Afternoon
Thanks for You
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Randy Bachman
ROCK
Heavy Blues
Da casa Linus (True North), presentiamo il nuovo album di Randy Bachman. La genesi di questo
progetto è partita dall’idea di fare qualcosa di veramente innovativo, che non fosse solo la “solita”
storia, ma il frutto di un vero cambiamento, serio e feroce. Randy Bachman si occupa della chitarra
elettrica e della voce, la potente batteria è di Dale Anne Brendon mentre il basso è affidato ad Anna
Ruddick. Con grande fiducia nel produttore Kevin Shirley, in soli cinque giorni Randy Bachman e le sue
due musiciste hanno tirato fuori queste undici canzoni, affinate poi da collaborazioni importanti, come
quelle di Joe Bonamassa, Luke Doucet, Peter Frampton, Scott Holiday, Robert Randolph, Jeff Healy e
Neil Young. In questa prima stampa è inserito nel libretto un plettro ed un gadget.
Natalie Macmaster
+ Donnell Leahy
SONGWRITER
FOLK
One
Da casa Linus (True North) presentiamo il nuovo album di Natalie
Mcmaster e Donnell Leahy, che non sono solo marito e moglie, ma anche
due dei più importanti e talentuosi artisti di musica celtica dell’odierno
panorama musicale. Nonostante facciano coppia nella vita, questo disco,
“One”, è il primo in cui li vediamo collaborare al di fuori dei loro spettacoli
per un album di ben 13 brani.
David Wiffen
Songs From the Lost and Found
Da casa true North presentiamo il nuovo album del cantautore canadese,
in scena da quasi quaranta anni, è uno dei musicisti più cultizzati della
storia della nostra musica. Questo album raccoglie registrazioni fatte tra
la metà dei settanta ed i primi ottanta, rimaste inedite sino ad oggi.
Quando David Wiffen era al top, nella sua carriera di scrittore.
T
TRACKLIS
St. Nick's
The Chase
The Whistler of Rosslea
Pastiche For Anne
Fiddler's Despair
Hector the Hero
Wedding Day Jig
Ellin Polka
Joyous Waltz
Tribute To Buddy
The Clog Medley
Cagaran Gaolach
The Balkan Hills
T
TRACKLIS
California Song
Ballad of Jacob Marlowe
Cool Green River
Your Room
Sweet Angel Take Me Home
Fugitive
Crazy Me
Fire On the Water
Come Down To the River
Ballad of the Inland Sailors
Any Other Rainy Day aka Distant Star
No Desire For Texas
Bought and Paid-For Soul
No Expectations
Let Your Love Light Shine
Harlequin
Rocking Chair World
Üstmamò
ROCK
Duty Free Rockets
Attivi dal 1991 al 2003, gli Üstmamò sono stati uno dei più originali esponenti del nuovo rock italiano, con
la loro bizzarra mescolanza di lingue (italiano, inglese e francese) e dialetti (il reggiano; sono infatti
originari dell’Appennino emiliano), ma anche di musiche, riuscendo a far convivere punk, trip–hop, rock,
house ed elettronica. Dopo cinque album in studio e tre “live”, nel 2003, in concomitanza con l’uscita della
raccolta “ÜstBestMamò”, il gruppo aveva annunciato il suo definitivo scioglimento. A distanza di poco più
di un decennio, senza la “frontwoman” Mara Redeghieri, Luca Alfonso Rossi e Simone Filippi, le anime
musicali della band, hanno deciso di riprendere il percorso interrotto forse prematuramente, e l’hanno fatto
con un album sorprendente, che ha testi esclusivamente in inglese, “Duty Free Rockets”, registrato nel
corso del 2014 e pubblicato nel marzo 2015 dall’etichetta, Gutenberg Music. Due le cover presenti nel
disco: “Don’t Go To Strangers” di J.J. Cale e un classico del R’n’R, “Hambone”. Vale davvero la pena l’ascolto
di questo nuovo progetto!
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R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Bernard Allison
& Cedric Burnside
BLUES
Express
“Allison Burnside Express” vede la collaborazione di due artisti blues
americani che hanno portato avanti le tradizioni musicali delle proprie
famiglie. Da una parte Bernard Allison (voce e chitarra), figlio di Luther
Allison, dall’altra Cedric Burnside (chitarra, voce e batteria), nipote di R.
L. Burnside. Bernard e Cedric hanno unito le forze per creare un nuovo
tipo di blues che fa riferimento al lavoro dei loro antenati, ma incorpora
anche elementi di funk, R&B e soul.
Danny Bryant
BLUES
Temperature Rising
Diamo il benvenuto a casa IRD alla tedesca Jazzhaus di cui proponiamo
alcuni nomi del catalogo. Iniziamo da un musicista a noi molto caro,
Danny Bryant con i tre album pubblicati su questa label.
A detta dello stesso Bryant “Temperature Rising” è il suo miglior lavoro
e ne va estremamente orgoglioso. Danny Bryant ha messo in questo
progetto tutto se stesso, probabilmente molto più di quanto abbia fatto
altre volte. “Temperature Rising” è un disco blues rock che vuole
arrivare ad entrare nella storia. Album del 2014.
Danny Bryant
Hurricane
T
TRACKLIS
Backtrack
Do You Know What I Think?
Why Did I Do It?
Southshore Drive
Fire It Up
Minnissippi Blues
Nutbush City Limits
Stanky Issues
That Thang
Hidden Charms
Going Down
T
TRACKLIS
Best of Me
Take Me Higher
Nothing at All
Together Trough Life
Razor Sharp
Temperature Rising
Time
Mystery
Guntown
T
TRACKLIS
Prisoner of the Blues
Greenwood 31
Can't Hold On
Hurricane
BLUES
Devils Got a Hold On Me
Grazie alla produzione di Richard Hammerton (Manic Street Preachers),
il power trio mostra decisi miglioramenti. La musica diventa più solida, le
canzoni sono equilibrate e lo stile di Bryant si conferma debordante.
Rock blues in trio, qualche soul ballad, chitarra in primo piano. Bryant è
migliorato di parecchio come cantante e alcune canzoni confermano
l'evoluzione del musicista. Album del 2013.
Danny Bryant
Night Life - Live in Holland
I'm Broken
All or Nothing
Losing You
Painkiller
T
TRACKLIS
Tell Me
Just As I Am
Heartbreaker
BLUES
Love Of Angels
5
Chiedete a Danny Bryant degli eventi del 17 Settembre 2011 e vedrete
come lui vi racconterà dei nervi al mattino, il sound-check, il battito dei
piedi sul pavimento che si scatena al primo accordo, i momenti strappati
alla calma con i suoi compagni della Redeye al suo fianco, aspettando
l’annuncio del presentatore e, finalmente, il primo passo, per emergere
dal buio delle quinte per apparire davanti al pubblico. Questo disco è la
testimonianza di quella memorabile serata. Album del 2012.
Master Of Disaster
One Look
My Baby's A Superstar
Knockin' On Heavens
Always With Me
fb: www.ird.it/mipiace.htm
Inclusi anche un DVD e un CD Rom con filmati,
spartiti, mp3 e molto altro!
www.ird.it
L’atteso Song book di Eric Bibb con dieci
tra i suoi più grandi successi riarrangiati
in versione chitarra solo, e chitarra e voce.
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RIEPILOGO NUOVE USCITE
Stephen Riley
JAZZ
Baubles Bangles and Beads
Sin dal proprio debutto con “Inside Out” nel 2005, Stephen Riley si è
affermato in modo indiscutibile come uno dei protagonisti del jazz,
contrariamente alla solita preferenza nel preferire una formazione senza
piano, per questa sua undicesima uscita Stephen si è ultimamente
trovato in perfetta sintonia con Peter Zak, che è parte integrante della
line-up del disco insieme a Neal Caine al basso e Jason Marsalis alla
batteria.
Jack Walrath
JAZZ
Unsafe at any Speed
Con il suo particolare e vario approccio alla composizione e con la sua
tremenda bravura come trombettista Jack Walrath in questo suo nuovo
album ci dimostra ancora una volta la propria capacità compositiva.
“Unsafe At Any Speed” è allo stesso tempo divertente ed emozionante
per poter regalare, insieme a musicisti di grande bravura come Abraham
Burton (sax tenore), George Burton (piano), Boris Kozlov (basso) e
Donald Edwards (batteria), un disco piacevole e intrigante.
Burak Bedikyan
JAZZ
Leap of Faith
Il pianista turco Burak Bedikyan si è affermato sulla scena interzonale
come uno egli interpreti più interessanti sia dalla sua prima uscita per
Steeplechase, “Circle of life”, e per questo suo secondo album, “Leap Of
Faith”, continua il proprio entusiasmante percorso di artista dal
background culturale unico acanto a Chris Cheek al sax, Ron MccLure al
basso e Billy Drummond alla batteria.
Peter Zak
JAZZ
The Discipline
7
Peter Zak esce con il suo decimo album per il quale scrive di suo pugno
le liner notes, non solo una chicca per questo album, ma anche
un’interessante lettura dove per conoscere le brillanti opinioni sul jazz di
questo artista affermato, capace di comporre con originalità brani
destinati a diventare dei veri e propri classici. In questo disco Zak è
accompagnato da Peter Washington al basso e Willie Jones III alla
batteria.
T
TRACKLIS
Baubles, Bangles and
Beads
Wait Till You See Her
I've Told Ev'ry Little Star
I Thought About You
Who?
Hellhound On My Trail
Cherokee
Taking a Chance On Love
Bewitched, Bothered and
Bewildered
I Heard That Lonesome
Whistle
Baubles, Bangles and
Beads (2)
T
TRACKLIS
Happiness Really Is a Warm
Puppy!
Religion
End the Beguine
Beauty Is a Dangerous
Thing
Why Not?
Bobby Timmons
Unsafe At Any Speed
What Would I Do Without
Her?
They Say His Head Might
Have Been Fat, But His
Heart Was Even Fatter
T
TRACKLIS
Astral Traveller
Prelude No. 1 Birth of
Innocense
Hommage a Bud Et Francis
Ashes To Ashes
Leap of Faith
Hydrogen Atom
Prelude No. 2 Lonely Planet
Burak Bedikyan
The Unspoken
Der Zor (Deir Ez-Zor)
Gravity
T
TRACKLIS
Astral Traveller
Prelude No. 1 Birth of
Innocense
Hommage a Bud Et Francis
Ashes To Ashes
Leap of Faith
Hydrogen Atom
Prelude No. 2 Lonely Planet
Burak Bedikyan
The Unspoken
Der Zor (Deir Ez-Zor)
Gravity
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Joe Albany
T
TRACKLIS
JAZZ
An Evening With
“An Evening With Joe Albany” è un disco davvero
importante, perché ci racconta della
performance di questo straordinario artista allo
Montmartre Club di Copenhagen nel maggio del
1973. Un viaggio di ben diciassette brani nella
bravura assoluta di questo genio del pianoforte.
17 brani in piano solo.
Autumn In New York
April In Paris
I Can't Get Started
All the Things You Are
As Time Goes By
Everything Happens To Me
I Should Care
If You Could See Me Now
Our Love Is Here To Stay
She Walked Into My Life
Freddie Redd Trio
T
TRACKLIS
JAZZ
Music For You
A causa della sua carriera fatta di alti e bassi Freddie Redd ha sempre
tenuto un profilo abbastanza basso, ma il so nome sarà sempre noto ai
più per la composizione di delle musiche del controverso spettacolo “The
Connection” di Jack Gelber. Alla veneranda età di 86 anni Redd è ancora
un grande performer e in questo album è accompagnato da Jay
Anderson al basso e Billy Drummond alla batteria.
RISE AND FALL
Il nuovo straordinario
Doppio CD con 5 inediti
More Than You Know
In a Sentimental Mood
Prelude To a Kiss
In My Solitude
Who Can I Turn To?
Satin Doll
You Don't Know What
Love Is
There'll Never Be Another
You
Blues For You
How High the Moon
All the Things You Are
Cherokee
Round About Midnight
Perdido
Lover Man
I'll Remember April
DAYNA KURTZ
italian tour
feat. Robert Mache
e traduzioni dei testi
26/5 PIOMBINO (LI)
Gattarossa
28/5 PAVIA
Piazza Cavagneria
29/5 GORLA MINORE (VA)
Collegio Rotondi
30/5 CONCOREZZO (MB)
Parco di Villa Zoja
31/5 UDINE
Scimmia Nuda Social Club
ALOOS
PP
A
dayna kurtz
rise and fall
A
Date in continuo aggiornamento su:
www.pomodorimusic.com
[email protected]
+39 349 83 48 118
distribuito da I.R.D.
www.ird.it - fb: www.ird.it/mipiace.htm
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Miami & The Groovers
ROCK
The Ghost King
Torna una delle rock band indipendenti più apprezzate e seguite in Italia. Fondata nel 2000 da
Lorenzo Semprini, leader autore e cantante, hanno prodotto tre album in studio e un box live,
ricevendo ottime critiche ed un appassionato seguito di pubblico e vantano moltissime collaborazioni
in studio e live con artisti come: Alejandro Escovedo, Willie Nile, Joe D’Urso, Jono Manson, Antonio
Gramentieri, Southside Johnny, Bill Toms, Elliott Murphy, Jake Clemons, Joel Guzman, Jesse Malin,
Graziano Romani, Gang, Alex Valle e tanti altri… Dicono di loro: “La musica di Good Things è gioiosa,
trascinante, potente, orecchiabile anche. Un disco da infilare sullo stereo dell’auto e non togliere più,
come un bel Tom Petty dei tempi di Damn The Torpedoes.”
KLEZMER
Yiddish Twist
Orchestra
Let’s
La Yiddish Twist Orchestra è una band con una missione precisa: far
rivivere le musiche e le atmosfere della Londra degli anni cinquanta, dove
il Klezmer e altri stili interagivano con la West Indian e la musica Latina, il
rock and roll della primissima ora e il twist. Ed ora il primo, attesissimo
album d’esordio della Yiddish Twist Orchestra, registrato con particolari
tecniche per assicurarsi un’altissima fedeltà alla performance originale di
un bellissimo programma composto di classici e nuove composizioni.
T
TRACKLIS
Mazl
Let's Yiddish Twist
Shake Ya Tukhus
Beigels
Bambino
Intzenationale
Bei Mir Bistu Shein
Mishugana Mambo
Ikh Hob Dikh Tsufil Lib
Ikh Vil Zikh Shpilen
Had Gadya
Avinu Malkeinu
distribuito da I.R.D.
www.ird.it - fb: www.ird.it/mipiace.htm
La graffiante voce di David Corley e l’anima
dell’Indiana nel bellissimo “Available Light”
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Wes Montgomery
JAZZ VOCAL
JAZZ
In The Beginning
La Resonance ha scoperto di recente queste registrazioni inedite del leggendario chitarrista jazz.
Queste incisioni sono le prime conosciute del Wes Montgomery come leader prima del debutto su
Riverside del 1959. In questo doppio CD o triplo Vinile, troviamo registrazioni nei vari locali notturni
della sua città natale, Indianapolis, cosi come registrazioni rare in studio del periodo 1949 al 1958.
Liner notes di Quincy Jones, Ashley Kahn e Pete Townshend, e la copertina è stata disegnata dal figlio
di Montogomery, Robert, onoratissimo di tale compito! LP è limited edition!
Polly Gibson
Many Faces of Love
Una delle più promettenti giovani voci bianche già nominate per il “BBC Jazz Award nel 2006” senza
nemmeno avere un album a suo nome, era già un chiaro segnale della bravura di quest’artista. Dopo
essersi costruita una sua reputazione, Polly oggi è una cantante molto apprezzata dai suoi colleghi
incantati dalla sua voce originale e molto dotata, calda, ricca e soul. Ora, con questo suo album di
debutto, possiamo apprezzare tutti il talento di questa grande artista sia su disco che su DVD e per
l’occasione si sono mossi alcuni dei musicisti tra i più importanti del momento: Anthony Wilson
(chitarra), Christian Howes (violino), Kevin Axt (basso), Ray Brinker (drums). Il DVD contiene il dietro
le quinte e brani tratti dal suo debutto alla Resonance Studios nel 2014 con James Pearson o Roger
Kellaway al piano. “She’s got a great voice!” – Van Morrison. CD + DVD.
MARY GAUTHIER
+ MICHELE GA ZICH
IN CONCERTO
unica data in Italia
Domenica 17 Maggio 2015, ORE 21
Chiostro di San Giovanni
(Contrada San Giovanni 8, Brescia)
distribuito da I.R.D.
www.ird.it - fb: www.ird.it/mipiace.htm
Mary Gauthier: voce e chitarra
Michele Gazich: violino e viola
Costo biglietto: Euro 12
Info e prenotazioni:
+393383893862 - [email protected]
10
Speciale Intervista a Harold Mabern
“Sono felice quando i cantanti dicono che amano il modo in cui suono. È il complimento più grande” – Harold Mabern
H
arold, hai la reputazione di
essere un grande accompagnatore
non solo per i musicisti solisti , ma
anche per i cantanti.
Beh, amo i vocalist. Amo suonare per i
cantanti perché è proprio con loro che si
impara davvero il jazz e si aumenta la
propria esperienza in questo genere.
Loro attraversano ogni aspetto della
musica – cambiando chiavi e tempi,
cantando in “rubato”, attraverso tutti i
versi dell’American Song Book – ed è
proprio così che si impara a suonare
davvero. È una sfida, bisogna farsi
orchestra quando si suona per un
cantante.
Hai un approccio diverso se suoni per
un cantante rispetto, ad esempio, a
musicisti come George Coleman o
Eric Alexander?
Sì e no. Mettiamola così: cerco di
utilizzare lo stesso forte, ma con meno
potenza. Non so se abbia alcun senso.
Bisogna essere più delicati con i
cantanti: sapere quando spingere o, al
contrario, restare indietro.
Fin dai primi anni della tua carriera a
New York, hai lavorato con un sacco
di cantanti, come hai iniziato queste
collaborazioni?
Diciamo che Betty Carter è stata la
prima. Abbiamo fatto un paio di
spettacoli al Birdland e credo che poi da
lì si sia sparsa la voce, perché i più
anziani hanno iniziato a scoprire me e la
mia musica. Non lo avrebbero ammesso
mai, ma hanno iniziato a notarmi, e mi
sono ritrovato a lavorare con Johnny
Hartman, Coltrane e Horace Silver…
(semplicemente fantastico!) da giovedì a
domenica. Il lunedì invece veniva
lasciato alle giovani proposte e gente
come “Cannonball” e “Trane” venivano a
vedere i più giovani suonare. È lì che mi
sono costruito una piccola reputazione,
con l’Harold Mabern Trio con Irene Reid
e Art Blakey, oppure con Dakota Staton,
Ernestine Anderson, Arthur Prysock,
Gloria Lynne e altri... mi sento davvero
molto fortunato. È così che sono
diventato un accompagnatore fisso al
Birdland, perché avevo passione per
questo.
11
Hai citato John Coltrane e “Afro Blue”
si apre proprio con un tuo pezzo
strumentale intitolato “The Chief” (“Il
Capo” n.d.r.)
Sì, l’ho scritto per lui circa vent’anni fa.
Lui era solito essere soprannominato il
capo. Coltrane ha avuto una grande
influenza su di me, che l’ho frequentato
e ho visto che grande uomo fosse.
Davvero, avrei voluto che il mondo intero
lo avesse conosciuto… avreste mai
detto che uno capace di suonare in quel
modo, un genio, non fosse mai
presuntuoso, ma al contrario, molto
umile e mai del tutto soddisfatto. Ho
avuto modo di parlare molto con lui e
devo dire che è stata una delle persone
più stimolanti che io abbia mai
conosciuto.
…e sembra proprio che la band
stessa sia molto ispirata.
Beh, sono davvero lusingato e onorato e
in debito con loro per il grande lavoro
che hanno fatto con la musica: Joe,
John, il mio caro amico Eric Alexander,
che conosco da molto tempo, Steve
Turre e Jeremy Pelt. La dedizione di
questi straordinari musicisti è davvero
speciale per me.
Nell’ideazione di questo disco, hai
stilato una lista di sei cantanti che
prediligi, e cinque di questi sono in
questo progetto. Il primo è Gregory
Porter: come l’hai conosciuto?
In realtà lo conosco da quando faceva la
sua serata del giovedì qui allo Smoke. Mi
ha colpito immediatamente non solo per
essere un cantante eccellente (potrebbe
cantare qualsiasi genere di canzone),
ma anche per la sua attività di autore. In
“Afro Blue” i miei arrangiamenti
sembravano quasi fatti apposta per lui,
tanto riusciva a gestire il tempo. Poi ho
pensato al brano “The Man from Hyde
Park” e mi è sembrato perfetto per lui,
anche se l’ho scritto per Herbie Hancock
ai tempi del nostro primo incontro.
Quando scrivi cosa arriva prima: la
musica o il testo?
Beh, quello che dico alla gente (non per
sembrare un genio, ma è lo stesso che
diceva Quincy Jones) è che nel 95% dei
casi le mie canzoni, brutte o belle che
siano, nascono mentre, fischiettando o
canticchiando, cammino per le strade.
Quasi mai compongo davanti al piano,
quindi in questo caso sia le melodie che
i testi arrivano per primi… Ad esempio
“I first met him a long time ago
Southside. He was standing in front of a
club outside.” Il club in questione è
l’Archway Lounge, sulla 61esima vicino
al King Drive di Chicago ed era di
proprietà di Harold “Killer” Johnson, il
manager di Sugar Ray Robinson. Herbie
era troppo giovane per entrare nel club,
quindi io, che suonavo lì con gli MJT +3
gli ho detto di sedersi con la band; il
verso “I heard D.B. say” intendo Donald
Byrd, mentre il Duke che nella canzone
“was away” è Duke Pearson, noto
perché non si presentava agli spettacoli.
Invece il verso “He took lessons from
Chris,” parla di Chris Anderson,
ovviamente.
Una canzone e un testo bellissimi. Ci
sono due collaborazioni con Norah
Jones. Ci avevi mai lavorato prima?
No, la conoscevo solamente attraverso
le sue canzoni. Norah canta
splendidamente. Mi ha chiamata
suggerendomi “Fools Rush In”, io le ho
domandato come avremmo potuto farla
e abbiamo iniziato a pensarci su, poi ho
detto a Joe “Poinciana Beat” e lui ha
capito tutto. Joe ha capito perfettamente,
ha livellato la canzone e la voce di Norah
ci si è adagiata sopra perfettamente
facendo un lavoro fantastico. Entrambe
le canzoni che ha scelto erano vere e
proprie sfide, soprattutto per “Don’t
Misunderstand”, dove Norah ha
proposto solo un piano e voce. Allora le
ho chiesto in quale chiave pensava di
farla, “penso in La bemolle maggiore” mi
risponde, così sono andato subito al
piano e ci ho lavorato su: è venuto
davvero un buon lavoro.
Parlaci di Jane Monheit
Beh, vedete, Jane mi è sempre piaciuta.
È una cantante adorabile, con una voce
adorabile. Non credo di averla mai vista
esibirsi in un club, o forse solo una volta,
ma ho sempre amato il suono della sua
voce. Parlando, abbiamo deciso di fare
“I’ll Take Romance” perché non è
suonata molto spesso, ma ho pensato
che per lei andasse bene anche “My One
and Only Love” e quando gliel’ho
proposta mi ha risposto che è stata la
sua canzone di nozze, quindi ho avuto
anche un bel po’ di fortuna.
Come descriveresti il prossimo
cantante, Kurt Elling?
Sai, il signor Kurt Elling può davvero
cantare qualsiasi cosa, la sua voce è
leggermente granulosa, proprio come
piace a me: potrebbe cantare “Tanti
Auguri A Te” e sarebbe perfetta con il
suo timbro. Quando ci siamo incontrati
ha fatto prima “Billie’s Bounce” e poi
“Portrait of Jennie”, che, ancora una
volta, calza perfettamente sulla sua
voce. È una canzone molto bella, ma
anche un vero 16-bar blues con un
ponte come “Misty” o “Please Send Me
Someone to Love”. Kurt la canta come
un blues, con la sua inconfondibile
sabbia nella voce.
Kurt è stato anche partecipe di quella
magia spontanea che è nata nello
studio, vero? Cosa è successo con
“You Needed Me”?
Ecco una cosa divertente. Avevo
inizialmente pensato a Norah Jones per
questa canzone, ma Paul riteneva che
non fosse proprio adatta per lei. E poi,
sai, accadono molte cose strane nello
studio di registrazione. Ero determinato
a scrivere la musica per Eric perché
volevo farla, anche se solo strumentale.
Kurt aveva già addosso giacca e
cappello e stava uscendo dalla porta, ma
quando mi sono messo a suonarla, è
tornato indietro e ha iniziato a cantare “I
cried a tear. Da-da-da-da”, quindi
qualcuno ha detto “Bingo”. Il resto è
storia. È una cosa straordinaria quella
che è accaduta e sicuramente
inaspettata.
E la canzone dopo “Such Is Life”, è
una tua composizione originale
Quando l’ho scritta, o, meglio, quando
“Such Is Life” si è scritta da sola, perché
non l’ho scritta io e il suo testo è
talmente profondo… Bill Lee, il padre di
Spike Lee, ha avuto una certa
responsabilità nella composizione da
parte mia di questa canzone. All’epoca
ero ancora a Chicago, passavamo il
tempo scrivendo testi ed ero
particolarmente
schiacciato
dall’ascoltare tutto quel Frank Sinatra e
Nelson Riddle… quanti anni avevo?
Forse 22 o 23? Non posso credere di
averla scritta così giovane e ne vado
così fiero! Anche se il testo può
sembrare triste in realtà ero molto felice
nel momento in cui l’ho scritta: è la
canzone d’amore di un cuore spezzato,
ma ero davvero felice quando l’ho
scritta.
Ed è in collaborazione con Alexis
Cole.
Alexis l’ha colta in pieno. L’originale è
una ballata, ma qui ho deciso di proporla
in veste BossaNova ed è qui che ho
pensato ad Alexis. “Rakin’ and Scrapin’”
è una canzone molto speciale per me,
ma direi che “Such Is Life” e “The Man
from Hyde Park” sono probabilmente le
mie due composizioni più importanti:
quando ne ascolto i testi non riesco a
credere di averle scritte, ma so di averlo
fatto.
Il disco si chiude con tre pezzi
strumentali, il primo di questi è “Do It
Again” degli Steely Dan, qui suonato
con Peter Bernstein
Beh, mi sono detto “se dobbiamo fare
“Get Back, Jack”, voglio che ci sia
Bernstein”, ho pensato che è una
canzone perfetta per lui. La stavo giusto
ascoltando l’altro giorno e devo dire che
ha proprio fatto un buon lavoro. È stata
una sola registrazione, vero? Non vado
mai in studio dicendo: “farò una
grandissima canzone”, non lo puoi fare: è
la musica che ti dice ciò che c’è da fare…
Infine, dopo due collaborazioni, suoni
da solo con il tuo trio
“Mozzin’” è del mio grande amico John
Farnsworth. Lui è un grande musicista,
ma anche un bravo compositore, per
questo ero determinato ad inserirla nel
disco.. ed è anche un bellissimo brano.
Ultima, ma non per importanza
“Bobby, Benny, Jymie, Lee, Bu”
Questo pezzo è stato scritto per i Jazz
Messengers: Bobby Timmons, Benny
Golson, Lee Morgan, Jymie Merritt, Art
Blakey—“Buhaina”— e, ancora una
volta, l’ho rubato a me stesso. La
melodia viene dalla vamp di “Greasy Kid
Stuff” e ci ho fatto sopra un pezzo. Ora
suona più familiare, vero?
A proposito di Bobby Timmons,
parlaci un po’ di lui
Oh Bobby Timmons… se dovessimo
cercare la parola “hip piano player” sul
dizionario, ci troveremmo di sicuro la
sua foto. Sai, rispetto a questi ragazzi,
lui e Lee Morgan non hanno mai creduto
nelle cerchie ristrette e sono sempre
stati molto gentili con me. Timmons mi
diceva: “Mabern, vieni con noi, stasera
andiamo a vedere Thelonious. A lui piace
come suoni.” E io: “Gli piace come
suono? Io…” abbiamo passato molto
tempo insieme, tempo di qualità.
Sfortunatamente siamo arrivati alla fine,
grazie per aver condiviso i tuoi pensieri
riguardo questo disco davvero speciale.
Beh, sai, questa è la cosa più difficile
che io abbia mai fatto. Alle tre o alle
quattro di notte ero ancora sveglio per
concettualizzare il progetto. Questo
disco ha rappresentato davvero una
sfida, ma credo proprio che ce
l’abbiamo fatta, sai, sono davvero
soddisfatto.
E comunque, grazie a tutti quelli
coinvolti in questo progetto. È stato
fantastico. Mi sono sentito onorato e
lusingato dal fatto che ci tengano così
tanto da aver voluto prendervi parte. Mi
sento bene quando i cantanti mi dicono
che a loro piace il mio modo di suonare:
è il complimento più grande. Sai, quando
qualcuno ti dice che ama il modo in cui
componi, perché accompagnare è una
forma d’arte. È solo uno stato d’animo,
ma è così, adoro comporre musica.
HAROLD MABERN & DAMON SMITH
12
S P E C I A L E
P H I L O L O G Y
Enrico Rava:
Una stella internazionale
Anche il più internazionale dei jazzisti italiani ha lasciato significative tracce di sé e
della sua arte nel vasto catalogo della Philology, a cui ormai da mesi IRD News dedica spazio con selected
discography di artisti che hanno fatto la storia della gloriosa label. Ora, è appunto il turno di Enrico Rava, jazzista a
tutto tondo, apprezzato in ogni angolo del pianeta per la sua vena poetica, rispettato per il suo carisma. Classe
1939, il musicista triestino, ma torinese di adozione, ha suonato con numerosissimi jazzmen d’oltreoceano e in
tanti hanno voluto suonare con lui, richiamati dalla sua spiccata personalità. Non ultima dote, Rava è uno scopritore
di talenti: un nome su tutti, Stefano Bollani, con il quale il trombettista ha registrato anche per Philology.
Rava-Pieranunzi-Pietropaoli-Gatto
Bella
JAZZ
L’entrata di Enrico Rava in casa Philology è avvenuta nel 1990, con
quest’album realizzato in quartetto con Enrico Pieranunzi al pianoforte,
Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria. Un
gruppo equilibrato in tutte le sue componenti, di grandissimo pregio.
Due le composizioni del trombettista, quella che dà il titolo al CD e
“Secrets”, una di Pieranunzi, “So Near”, mentre “Free Tune” è opera del
collettivo. “My Funny Valentine”, uno degli standard più amati da Rava,
è proposto in due versioni assai differenti l’una dall’altra, ad ulteriore
testimonianza che il jazz è musica che trae linfa vitale nel momento
esatto in cui viene creata.
T
TRACKLIS
Bella
My Funny Valentine (I)
So Near
Secrets
My Funny Valentine (II)
Free Tune
Enrico Rava-Franco D’Andrea T R A C K L I S T
For Bix And Pops
JAZZ
Un tuffo nel jazz dei primordi. Enrico Rava rende personale omaggio a
due dei suoi eroi: Bix Beiderbecke e Louis Armstrong. Al suo fianco c’è
Franco D’Andrea, compagno di avventura del trombettista in numerosi
contesti e con il quale l’intesa è praticamente empatica. Pur lontani
stilisticamente anni luce da Bix e Pops, Rava e D’Andrea affrontano in
gran scioltezza brani tratti dai rispettivi repertori. La scaletta del CD è,
dunque, un concentrato di gemme: “Mack The Knife” di Kurt Weill,
“Georgia On My Mind”, “St. James Infirmary”, “Do You Know What It
Means To Miss New Orleans”, ecc. Registrazione del dicembre 1994.
Mack the Knife
Georgia On My Mind
St. James Infirmary
Do You Know What It
Means to Miss New
Orleans?
Royal Garden Blues
Stardust
I'm Coming Virgina
St. Louis Blue
Black and Blue
Old Man River
Margie
Lee Konitz-Enrico Rava Quartet
L’Age Mür
JAZZ
Lee Konitz ed Enrico Rava insieme appassionatamente: una manciata
di standard - con l’unica eccezione del brano che dà il titolo all’album,
una composizione del trombettista - fa da sfondo a quest’incontro fra i
due giganti, alla cui spalle agisce una sezione ritmica formata da
Rosario Bonaccorso (contrabbasso) e Massimo Manzi (batteria). Un
incontro che mette a confronto due modi differenti di pensare il jazz,
ma accomunati dal grande amore per la stessa musica. Konitz viene
dalla scuola cool, Rava da altre esperienze. Ma a renderli identici è lo
spirito di avventura che da sempre li accompagna e che anima anche
questa seduta di registrazione.
13
T
TRACKLIS
What's New
Thingin'
Cherokee
Darn That Dream
I'll Remember April
L'Age Mür
Solar
S P E C I A L E
P H I L O L O G Y
Enrico Rava-Stefano Bollani
JAZZ
Rava Plays Rava
Rava suona se stesso, in coppia con Stefano Bollani, all’epoca della
registrazione del CD (giugno 1999) astro in inarrestabile ascesa, che
deve proprio all’illustre collega l’iniziale inserimento nel mondo del jazz.
L’intesa fra trombettista e pianista, poi cementata nel corso degli anni e
di una collaborazione dagli esiti sempre felici, è già notevole: Rava Plays
Rava è, a detta del suo stesso artefice e dedicatario, un album molto
riuscito. In altre parole, è un mirabile ritratto d’artista: le 11 composizioni
selezionate per l’album (“Suzie Wong” compare in due takes)
rappresentano bene l’efficace scrittura di un musicista che sa bene come
imprimere anche sul pentagramma il suo naturale senso melodico.
Enrico Rava-Renato Sellani
JAZZ
Radio Days
Un omaggio a canzoni che in tanti hanno imparato ad amare
ascoltandole alla radio. Un viaggio fra melodie italiane che non
conoscono l’invecchiamento e che hanno superato e continuano a
superare l’incedere delle mode, passeggere e non. In Radio Days Rava
e Sellani duettano amabilmente, facendo trasparire un filo di nostalgia
per un’epoca irripetibile. L’incisione è del novembre 2000: pochi mesi
dopo i due musicisti si troveranno nuovamente nello stesso studio
milanese per concedere il bis con Le cose inutili, affrontando
nell’occasione celebri standard d’oltre Atlantico quali “My Funny
Valentine”, “You Don’t Know What Love Is” e “Stella By Starlight”.
T
TRACKLIS
Le solite cose
Bandoleros
Suzie Wong I
Grrr...
Sola
Certi angoli segreti
Tomo y recuerdo
Jazz At the Club Club
Fragile
Lady Orlando
Parks
Thank You, Come Again
Suzie Wong II
T
TRACKLIS
Le tue mani (Take 1)
Ma l'amore no
Munasterio 'e santa chiara
Amore baciami (Take 2)
Donna
Silenzioso slow
Tu musica divina
Arrivederci
Parlami d'amore mariù
Roma nun fà la stupida
stasera
Amore baciami (Take 1)
Le tue mani (Take 2)
The Man I Love
Rava-Basso-Bollani-Tavolazzi-Manzi
JAZZ
Flashback
Almeno tre generazioni di jazzisti italiani sono rappresentate in
quest’album ad intestazione collettiva: Rava a tromba e flicorno, Gianni
Basso al sax tenore, Stefano Bollani al pianoforte, Ares Tavolazzi al
contrabbasso, Massimo Manzi alla batteria. A far da collante all’assortito
quintetto otto meraviglie del repertorio jazzistico, con “Misterioso” di
Thelonious Monk a guadagnarsi doppia presenza, all’inizio a nel finale
del disco. Come scrive Guido Festinese nelle liner notes, “Preparatevi
ad amare questa manciata di tracce come si vuole bene ad un amico
che si continuerà a frequentare ogni volta che la vita quotidiana ce lo
concederà”. Un gioiello di musicalità!
T
TRACKLIS
Misterioso
The Way You Look Tonight
Polka Dots And
Moonbeams
Line For Lyons
Nature Boy
Old Devil Moon
I'll Close My Eyes
There's No You
Misteriose - 2nd Emotion
Phil Woods-Lee Konitz-Enrico Rava 6et
JAZZ
Play Rava
“Umbria Jazz 2003”: per diverse giornate Phil Woods e Lee Konitz sono
protagonisti del più importante festival jazz d’Italia e la Philology è lì a
catturare l’evento per consegnarlo a “chi non c’era”, anche quando ai
due sassofonisti statunitensi si unisce il jazzista italiano più noto dalle
loro parti, e non solo. Stefano Bollani, Ares Tavolazzi e Roberto Gatto
forniscono l’adeguato, dinamico supporto ritmico. Barbara Casini
regala la sua voce alle note brasiliane di “Retrato Em Branco e Preto” di
Jobim. Woods, Konitz e Rava dialogano e si ascoltano fra loro,
conducendo l’ascoltatore in quella terra dove tutto è possibile. Una
terra chiamata jazz.
T
TRACKLIS
Certi Angola Segreti
Full Of Life
Medley
What’s New
Laura
Nature Boy
Se non avessi più te
Theme For Jessica
Poinciana
Retrato Em Branco E Preto
14
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Nuova etichetta in distribuzione!
Nata all'interno dell'omonimo collettivo musicale, la El Gallo Rojo Records è, con i suoi oltre 50
titoli in catalogo, una delle etichette di punta della scena odierna della musica improvvisata, non
solo italiana. Accanto a importanti lavori di un maestro come Franco D'Andrea, figurano album
registrati da talentuosi esponenti di altre generazioni del jazz made in Italy, quali Daniele D'Agaro,
Zeno De Rossi, Paolo Bittolo Bon, Francesco Bigoni, Achille Succi e Nelide Bandello. Nelle
produzioni della El Gallo Rojo compaiono anche affermati musicisti d'oltre Oceano come il
chitarrista Gary Lucas, il trombettista Cuong Vu, il clarinettista e sassofonista Chris Speed e il
bassista Greg Cohen.
Nei prossimi numeri presenteremo il catalogo
MESHUGE KLEZMER BAND
Treyf 1929
FULL METAL KLEZMER
Shachor
ROPE
Have You Met Miss Bates?
ENRICO TERRAGNOLI ORCHESTRA VERTICAL
L'anniversaire
GALLO & THE ROOSTERS
Todo Chueco
ZENO DE ROSSI SULTRY
Plunge
ROOTLESS
Brian Had A Little Plate
HENRY TAYLOR
Crooning The Anger
ACHILLE SUCCI-SALVATORE MAIORE
Pequenas Flores Do Inferno
MICKEY FINN
Dudek!
WERGELD
Achtung!
ZENO DE ROSSI SHTIK
Me'or 'Einayim
DANIELE D'AGARO ADRIATICS ORCHESTRA
Comeglians
GIULIO CORINI LIBERO MOTU
Libero Motu
STANDHARD 3IO & SILVIA DONATI
Cocktail Saturno
STEFANO SENNI SAUL BASS
Psychocandy
ORANGE ROOM
Orange Room
ROLLERBALL
La Clinica del Rasoio
MESHUGE KLEZMER BAND
Musiker!
EINFALT
CM 12 X 12
SCHMITTMENGE MEIER
R.E.A.L.
15
HOUDINI'S CAGE
Memories Of A Barber
TIRODARCO
Tirodarco
MICKEY FINN + CUONG VU
Gagarini
GALLO & THE ROOSTERS + GARY LUCAS
The Exploding Note Theory
DIMITRI SILLATO PLAYGROUND
Periferiche Sospese
PIERO BITTOLO BON JUMP THE SHARK
Sugoi Sentai! Gattai!!
GIULIO CORINI LIBERO MOTU
Off-Site Meetings
HEADLESS CAT
Blind Tail
FRANCO D'ANDREA QUARTET
Half The Fun
ROPE
Saints And Sinners
POSPAGHEMME
L.O.V.E.
EINFALT
When The Teacher
ANTONIO BORGHINI & MALEBRANCHE
Six Dances Under
FRESH FROZEN
Fresh Frozen
BLONDE ZEROS
God Fried Finger
GIORGIO PACORIG & DANILO GALLO ZWEI MAL DREI
We Hope We Understand!
ORANGE ROOM
Elegy For The Punk Movement
ALFONSO SANTIMONE LASER PIGS
Ecce Combo
ZENO DE ROSSI SHTIK
The Manne I Love! (Vol. 1 & Vol. 2)
SIMONE MASSARON
The Big Empty
BANDELLO CORINI BATTAGLIA
Da Lontano Era Un'Isola
FRANCO D'ANDREA QUARTET
Sorapis
PEPE MEDRI & TIMBUCTU' ORKESTRA
Fernando
THE HUMANS
It's Nine O'Clock
FALSOPIANO
8888
JA VIGIU PLAMJA
To Infinity And Beyond
MATT RENZI-STEFANO SENNI-JIMMY
WEINSTEIN
4 Stories
EMANUELE MANISCALCO
From Time To Time
EL GALLO ROJO
El Dia De Los Muertos (2cd)
PIERO BITTOLO BON JUMP THE SHARK
Ohmlaut
GALLO & THE ROOSTERS
Everything Is Whatever
QUILIBRI
Il Drago E' Astratto
EAST RODEO
Morning Cluster
FRANCO D'ANDREA
Traditions And Clusters
A.I.R.E.
Apathic Avant-Jazz Anthems
FRANCO D'ANDREA
Today
THE LEAPING FISH TRIO
Sankofa
ZENO DE ROSSI TRIO
Kepos
FRESH FROZEN
Thawing Mammoth
PIERO BITTOLO BON JUMP THE SHARK
Iuvenes Doom Sumus
NELIDE BANDELLO BAR TRITOLO
Bar Tritolo
RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
JAZZ
Attilio Zanchi
Ravel’s Waltz
Attilio Zanchi, una leggenda del panorama jazz nazionale. Un supermusician che in compagnia di altri celebri
colleghi ha scritto alcune delle pagine più importanti della musica jazz delle ultime decadi. Ha voluto
coinvolgere e condividere questa nuova pubblicazione discografica con alcuni di essi optando per un
repertorio che attinge in parte a materiale di propria composizione ed in parte ad autori che rappresentano
per lui un punto di riferimento assoluto. Si va quindi dal brano di matrice classica “Ravel’s Waltz” dedicato a
Maurice Ravel ad una reinterpretazione di “Ave Maria”, scritta da Giuseppe Verdi nel 1889. Un omaggio al
Brasile con il brano “Chorinando”, ispirato al “choro”, piuttosto che “Hermeto” dedicato al celebre
multistrumentista brasiliano Hermeto Pascoal. Un disco che permette di ascoltare composizioni notevoli,
ambiti musicali diversi magistralmente impreziositi dal solismo e dal sostegno di musicisti al top. Feat. Paolo
Fresu, Tino Tracanna, Roberto Cipelli, Ettore Fioravanti, Mauro Grossi, Marco Castiglioni, Tommaso
Bradascio, Massimo Colombo, Max De Aloe, Michele Di Toro, Tommaso Starace, Barbara Balzan, Gregor
Muller, Tony Renold, Carlo Guaitoli, Maria Patti, Giuseppe Emanuele, Felice Reggio, Simone Ronzoni, Beppe
Caruso, Giuseppe Cattano, Corrado Sambito, Gilberto Tarocco.
Michele Perruggini
JAZZ
Attraverso La Nebbia
Un ensemble capitanato dal batterista Michele Perruggini che vede protagonisti alcuni tra i migliori musicisti
italiani, quasi interamente di area pugliese. Tutto ciò conferisce un inevitabile sapore mediterraneo, grazie
anche ad eccellenti composizioni dal forte carattere melodico e lirico, alla cura degli arrangiamenti ed al
sound freschissimo. Il disco contiene dodici brani difficilmente “etichettabili” poiché sconfinanti in vari generi.
Chiaramente la matrice improvvisativa degli interventi solistici impreziosisce l’ascolto che di per se risulta
godibilissimo e diretto. Il fine ultimo è stato quello di realizzare un disco molto “sentito”, intimo, evocativo e
passionale. Unica e vera protagonista la Musica, non i musicisti e tantomeno i canoni stilistici. Feat.Mirko
Signorile (Piano), Giorgio Vendola (Doublebass), Vince Abbracciante (Accordion), Antonio Marangolo (Tenor
And Soprano Sax), Gaetano Partipilo (Alto Sax), Gabriele Mirabassi (Clarinet), Nando Di Modugno (Guitars),
Leo Gadaleta (Violin), Fabrizio Signorile (Violin), Maurizio Lomartire (Viola), Gaetano Simone (Cello), Peppe
Fortunato (Keyboards), Cesare Pastanella (Percussions), Michele Perruggini (Drums).
JAZZ
La Montanara/Angiuli
The Visual
Una ritmica italiana ed un pianista indonesiano. Giovani e talentuosi. La Montanara e Hanuraga (diplomatosi
con magna laude) si sono conosciuti al conservatorio di Rotterdam presso il quale hanno studiato e si sono
perfezionati alcuni anni fa. Sri Hanuraga ha vinto una serie di awards che lo qualificano come una dei migliori
nuovi talenti del panorama internazionale (L’ultimo della serie lo ha visto nel 2011 premiato come miglior
talento Indonesiano al Java jazz festival…). “The Visual”, è stato registrato a compimento di una
collaborazione consolidatasi attraverso una serie di concerti in Italia. Una vena melodica profondamente
mediterranea si unisce ad un impianto sorprendentemente lirico e fascinoso da parte di Hanuraga. Un disco
di grande qualità e scorrevolezza, per una musica di ottimo profilo compositivo, con un linguaggio moderno,
sostenuto da una ritmica efficace e mai scontata. La Montanara si segnala come batterista eclettico ed
estroso, grazie anche alle sue variegate esperienze all’estero a contatto con musicisti anche di varia
estrazione ( Jazz, Blues e rock). Solido ed efficace anche il contributo di Angiuli al contrabbasso. Un disco
che testimonia una riuscita fusione di due mondi (Europa e Asia) apparentemente distanti che qui si
integrano con successo per la felicità degli ascoltatori. Un trio da non perdere !
Matija Dedic
JAZZ
Ligherian Rhapsody
Il nuovo album del pianista e compositore croato Matija Dedić che dopo quindici anni d’intensa attività
discografica approda al suo primo lavoro da solista. L’idea dell’album nasce spontaneamente da
alcune improvvisazioni realizzate in studio dal pianista durante alcune sessioni di registrazione
mentre era al lavoro con altri progetti. Dopo tre successive sessioni le improvvisazioni prendono
forma in undici brani in piano solo che comporranno la track list dell’album. Le composizioni appaiono
come una profonda riflessione sulla musica improvvisata, mondo nel quale l’autore percepisce
l’esistenza al massimo della sua espressione, e al contempo un omaggio ai compositori di musica
contemporanea che lo hanno influenzato lungo il suo percorso artistico.
16
JAZZ VOCAL
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Xiomara Laugart
Tears and Rumba
Terzo album su Chesky per questa voce femminile sud-americana che sposa delicate canzoni folk
ispirate alla tradizione latina con il jazz. Anche con questo ci riconferma che non ci troviamo di fronte
ad un fenomeno musicale artificiale, Xiomara ha virtù peculiari tali ed una maestria che non si
possono manipolare. Qualità vocali che “Tears And Rumba” rivela in modo inequivocabile: flessibilità
e sensibilità espressiva in una grande estensione vocale, “liquida” e fluente che ben esaltano le
influenze jazz. “Tears And Rumba” sono 12 brani di classici cubani del periodo d’oro, degli anni ’20,
reinterpretati alla sua maniera. Registrazione Chesky Binaural + Series!
The High Line Riders
ROCK SONGWRITER
ROCK
Bumping Into Nothing
Dopo 18 anni tornano gli High Line Riders con un nuovo glorioso disco che vuole essere diretto e
senza fronzoli, a base di chitarra e in puro stile rock and roll. Accanto a Ed Petterson e Pete Abbott
troviamo David Santos al basso, Gary Goodlow alla chitarra e Mike Brenner al lap & pedal steel.
“Bumping Into Nothing” nasce nella leggendaria Nashville, ma ci riporta suoni più newyorkesi, dove
troviamo le tastiere di Jen Gunderman e le voci di molte guest stars, come Freedy Johnston, Chuck
Mead, Jonana Smith, Henning Kvitnes, The Farewell Drifetrs e Ida Jenshus. Tra i top 20 nelle radio
chart Americane!
AA/VV 1995 - 2015
20 Years Blue Rose Records
(The Best Of Americana Rock Music - Past & Present) Nel 1995 nasceva un’etichetta destinata a
lasciare un segno nella musica Americana, con più di 650 uscite fino ad oggi. “20years Blue Rose
Records - The Best of Americana rock music” contiene gli autori che hanno forgiato il profilo
dell’etichetta (Steve Wynn, The Brandos, The Band Of Heathens, Todd Thibaud, Continental Drifters,
Gov’t Mule, Iain Matthews, Bottle Rockets, Big In Iowa, Julian Dawson, Elliott Murphy, Joseph Parsons,
Tom Gillam). La seconda parte, in vece, intitolata “The Present”, il presente, raccoglie al suo interno
canzoni degi ultimi due anni della Blue Rose e qui, tra gli altri, troviamo David Grissom, Paul Thorn,
Micky & The Motorcars, Blue Rodeo, Poco, Matthew Ryan, Willie Nile, Los Lonely Boys, Shooter
Jennings, James McMurtry, Rich Hopkins & Luminarios, Reckless Kelly, Cody Canada & The Departed
e Hank Shizzoe.
AMERICANA
The Wynntown Marshals
17
The End of the Golden Age
La band di Edimburgo The Wynntown Marshals tornano con il loro terzo album, “The End Of The
Golden Age”, dove la band si approccia al genere Americana tenendo conto, però, delle loro
personalissime radici scozzesi. Una album che parla delle migrazioni dalle isole Ebridi, della vita
moderna nella capitale, egli odori e dei suoni della fiera Aberdeenshire, e dei paesaggi rurali del West
Lothian. Agli strumenti tipici del genere Americana si aggiungono corni e sintetizzatori che richiamano
le musiche di Jim Bryson e The Weakerthans e ampliano gli orizzonti musicali dell’album.
JAZZ VOCAL
RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
Ernestine Anderson
Swing The Penthouse
Una giovane ed esuberante Ernestine Anderson, a pochi anni dall’uscita
del celebre disco “Hot Cargo” canta in modo esuberante in questo live di
fronte al pubblico rapito del famoso locale jazz Penthouse di Seattle.
Insieme a Dick Palombi (piano), Chuck Metcalf (basso) e Bill Richardson
(batteria), Ernestine canta alcuni classici del jazz come solo lei sa fare,
per un disco che testimonia tutta la sua bravura.
Pat Martino
Nexus (with Jim Ridl)
T
TRACKLIS
You Make Me Feel So Young
It Could Happen To You
I Fall In Love Too Easily
On Geeen Dolphin Street
Time After Time
I've Got the World on a
String
Little Girl Blue
Just In Time
This Can't Be Love
Gone With the Wind
Angel Eyes
There Will Never Be Another
You
Honeysuckle Rose
T
TRACKLIS
Recollection
Tenetree
JAZZ
Sun On My Hands
Registrato al Tin Angel di Philadelphia del 1990, “Nexus” è la
testimonianza della bravura del chitarrista Pat Martino, che questa volta
troviamo in duo con uno dei suoi partner più empatici, il pianista Jim Ridl:
due artisti appartenenti a generazioni e luoghi diversi, che però trovano
una vera complicità davanti ai loro strumenti. Un disco che contiene
diverso materiale inedito, ma che include anche un interessante
arrangiamento di “Oleo” di Sonny Rollins e la famosissima “Country
Road”, che viene inserita per la prima volta in una registrazione.
Mary Stallings
JAZZ
Feelin’ Good
Il tesoro seminascosto del jazz torna con un disco in cui sfoggia tutta la
propria bravura come cantante espressiva, questa volta accompagnata
da una suprema line-up: Bruce Barth al piano, Peter e Kenny Washington
alla sezione ritmica, Freddie Hendrix alla tromba e il perfetto Ray Mantilla
alle percussioni. Un disco con cui Mary Stallings celebra il proprio ritorno,
con autorità e canzoni che sembrano fatte su misura per lei e la sua voce
acuta ed esperta.
Buena Vista Social Club
JAZZ
Lost and Found
The Phineas Trane
Country Road
Interchange
Oleo
Naima
T
TRACKLIS
Close Your Eyes
Try a Little Tenderness
Li'l Darling
I Want to Talk About You
Feeling Good
Reflections
Night in Tunisia
Monk's Dream
Afro Blue
You Send Me
Yesterdays
VINILE
180gr
Dopo due decadi dall’uscita del loro primo album, un successo mondiale e un vero e proprio
fenomeno musicale, i Buena Vista Social Club tornano con un disco che mette insieme, ancora una
volta, alcuni dei più grandi nomi della “golden age” della musica cubana degli anni Cinquanta, dal
nome particolarmente evocativo, “Lost and Fund”, nel quale troviamo brani che vedono la luce per la
prima volta, alcuni dei quali provengono direttamente da quella leggendaria sessione di registrazione
a L’Avana a cui hanno preso parte anche Ry Cooder e molti altri. Quando alla World Circuit hanno
aperto le loro casseforti è stato riscoperto un vero e proprio patrimonio che ha fatto rimanere tutti
allibiti: nessuno si aspettava un materiale tanto vasto quanto bello! Brani dal vivo e registrati in studio
(all’Egrem studio de L’Avana) per un viaggio tra nella più florida creatività cubana, in uno dei periodi
e dei generi più affascinanti della storia della musica internazionale.
18
NUOVE
USCITE
David Philips
If I Had Wings
Folk, rock, jazz, elettronica, musica psichedelica e sperimentazioni
sonore convergono tutte in questo quarto album di David Philips, “If I
Had Wings”, frutto di 18 mesi di concerti, registrazioni e intense sessioni
di scrittura. David ha messo tutto se stesso in questo album, è infatti
autore della maggior parte di questo cd, dalle canzoni alla grafica, e nella
migliore tradizione “fai-da-te” è sempre lo stesso Philips che canta nei
cori delle sue canzoni e suona tutti gli strumenti, tranne la batteria e il
sax nella epica “Venomous Soul”, di ben 12 minuti.
Boo Boo Davis
BLUES
What Kind of Shit is This?
Boo Boo Davis è un sopravvissuto ed uno degli ultimi ad interpretare e
scrivere blues di prima mano del Mississippi Delta. Nato e cresciuto a
Drew, Mississippi, nel cuore del Delta e figlio di un piantatore di cotone
proprietario di una piccola fattoria, si è inurbato ben presto per trovare
lavoro come musicista. Dopo anni oscuri e duri, ha trovato, a fine
millennio, sponsor europei al suo blues negli olandesi della Black & Tan
che gli hanno prodotto diversi dischi, incluso questo nuovo Vinile. Feat.
Jan Mittendorp (guitars, beats & programmino) e Mischa Den Haring
(guitars, beats & programmino). Ottima come al solito la qualità di
registrazione! LP limited edition.
T
TRACKLIS
Up There
Angel
Suffocate (Drift Away)
Hummingbird
Quiet
Samuel Saves the World
That Dirty Road
If I Had Wings
Venomous Soul
What Will I Do Without You?
T
TRACKLIS
Sorry Baby
If You Ain't Never Had the
Blues
Half a Rap [Explicit]
Somebody's Fool
Let Me Love You Baby
Plane Station
Bring Back My Baby
What You Got on Your Mind
Back in the Woods
The Rope
Love Me All Night Long
Blues On My Mind
Bye Bye Baby
il nuovo Appaloosa
IRD International Record Distribution
www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
ALOOS
PP
A
gnolabluesband • DOWNTHELINE
A
SONGWRITER
RIEPILOGO
Presentiamo il catalogo di casa Posi-Tone, label Losangelena ispirata al sound della Blue Note di Rudy Van Gelder ma attenta alle produzioni
di maggior qualità dei musicisti della scena contemporanea. Materiale classico dunque ma sostenuto da idee fresche ed innovative che
possano trasmettere nuova energia al jazz sound contemporaneo. Il tutto realizzato secondo i più alti standards qualitativi.
PR 8080 BOWEN/ROTONDI/DAVIS JARED GOLD All
Wrapped Up
PR 8081 TRAVIS SULLIVAN New Directions
PR 8082 DAVID GIBSON End Of The Tunnel
PR 8083 ORRIN EVANS Freedom
PR 8084 BRENT CANTER Urgency Of Now
PR 8085 NICK HEMPTON The Business
PR 8086 SEAN NOWELL Stockholm Swingin'
PR 8087 KENNY SHANKER Steppin' Up
PR 8088 KEN FOSTER & BEHN GILLECE Duotone
PR 8089 PATRICK CORNELIUS Maybe Steps
PR 8090 DOUG WEBB Swing Shift
PR 8091 STEVE HOROWITZ New Monsters
PR 8092 EHUD ASHERIE & HARRY ALLEN
Upper West Side
PR 8093 JARED GOLD Golden Child
PR 8094 SPIKE WILNER La Tendresse
PR 8095 BRANDON WRIGHT Journeyman
PR 8096 TOM TALLITSCH Heads Or Tales
PR 8097 RALPH BOWEN Total Eclipse
PR 8098 JACAM MANRICKS Cloud Nine
PR 8099 STEVE DAVIS Gettin' It Done
PR 8100 ORRIN EVANS Flip The Script
PR 8101 JORDAN YOUNG Cymbal Melodies
PR 8102 ED CHERRY It's All Good
PR 8103 EHUD ASHERIE Low East Side
PR 8104 DAVID WEISS Venture Inward
PR 8105 JARED GOLD Intuition
PR 8106 SEAN NOWELL The Kung-fu Masters
PR 8107 KEN FOWSER & BEHN GILLECE Top Shelf
PR 8108 DAVID AKE Bridges
PR 8109 NOAH HAIDU Momentum
PR 8110 JON DAVIS One Up Front
PR 8111 IDAN SANTHAUS There You Are
PR 8112 NICK HEMPTON Odd Man Out
PR 8113 SHAULI EINAW Generations
PR 8114 WILL BERNARD Just Like Downtown
PR 8115 DOUG WEBB Another Scene
PR 8116 STEVE DAVIS For Real
PR 8117
PR 8118
PR 8119
PR 8120
PR 8121
PR 8122
PR 8123
PR 8124
PR 8125
PR 8126
PR 8127
PR 8128
PR 8129
PR 8130
PR 8131
PR 8131
PR 8132
PR 8133
PR 8134
PR 8135
PR 8136
PR 8137
PR 8138
SARAH MANNING Harmonius Creature
TOM TALLITSCH Ride
STEVE FIDYK Heads Up!
BRIAN CHARETTE Square One
PETER BRENDLER Outside The Line
JARED GOLD Jg3+3
ORRIN EVANS' CAPTAIN BLACK BIG BAND
Mother's Touch
RALPH BOWEN Standard Deviation
JOE MAGNARELLI Lookin' Up
WALT WEISKOPF Overdrive
MICHAEL DEASE Relentless
BRIAN CHARETTE Good Tipper
ERIC WYATT Borough Of Icings
KENNY SHANKER Action City
ART HIRAHARA Libations & Meditations
ART HIRAHARA Libations & Meditations
DAVID GIBSON Boom!
JON DAVIS Moving Right Along
BEN WOLFE The Whisperer
DOUGH WEBB Triple Play
DAVID AKE Lake Effect
TOM TALLITSCH All Together Now
JARED GOLD Metropolitan Rhythm
IRD International Record Distribution srl - Via Don Colli, 72
20844 TREGASIO di TRIUGGIO (Monza Brianza) - ITALIA
phone + 39 0362 918397 - [email protected]
Facebook: www.ird.it/mipiace.htm
20
F R E S H
S O U N D
N E W
T A L E N T
Sue Raney
JAZZ
Late in Life
Nuovo album per questa favolosa cantante. Feat. Shelly Markham (piano), Jeff Driskill
(clarinet e sax), Barry Zweig (guitar), Kevin Axt (bass), MB Gordy (drums e
percussion).
Unexpected
JAZZ
Munchies
Splendido piano trio. Feat. Sergi Sirvent (piano), Esteban Hernandez (double bass) e
Dani Dominguez (drums).
John O’Gallagher Trio
JAZZ
The Honeycomb
Alto sax in trio. Feat. Johannes Weidenmueller (bass) e Mark Ferber (drums).
JP Balcazar
JAZZ
Reversible
Bassista in quartetto. Feat. Marco Mezquida (piano), Carlos Falanga (drums), Miguel
Villar Pintxo (tenor sax).
Cavalli, Moniz, Pinheiro
JAZZ
Cinema & Dintorni
21
Mario Cavalli (bass), Ricardo Pinheiro (guitar), Jorge Moniz (drum). Questi i brani: C’era
una volta il West / La canzone di Marinella / Amarcord / Il clan dei Siciliani / Gelsomina /
Amore per tutti / Malafemmena / Il buono, il bruto, il cattivo / Love Theme from The
Godfather / More “Theme from Mondo Cane” / La donna cannone / Winter in Paris /
Isabel / La passerella di otto e mezzo.
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Nicola Dal Bo Trio
JAZZ
Bad Vibes
A tre anni dal suo primo album il veneziano Nicola Dal Bo ci fa intuire un possibile diverso sviluppo
per l’ormai canonica formazione dell’organ trio, sostituendo la più convenzionale chitarra con il
sassofono, che offre forse prospettive più originali e meno prevedibili alla musica solitamente
proposta da questo tipo di organico. A suonarlo è Nevio Zaninotto, strumentista molto maturato in
questi ultimi anni, che conferma la fertilità jazzistica della regione da cui proviene, il Friuli, patria
anche del magnifico Luca Colussi, oggi forse il batterista più duttile e richiesto dell’area triveneta. Le
interessanti prospettive aperte dall’utilizzo del sax, soprattutto tenore nel nostro caso, unitamente
all’approccio “leggero” ed allo stesso tempo incisivo di Dal Bo, diverso da quello della maggior parte
degli specialisti dell’Hammond in circolazione, consentono al trio di fornire una versione
sorprendentemente raffinata dell’adagio di una celebre sonata beethoveniana, quasi una ballad
jazzistica, ma anche di realizzare un semplice quanto efficace arrangiamento della frequentatissima
“Secret love”, ideale trampolino di lancio per l’impetuoso ma sempre lucido tenore di Zaninotto. Fra i
brani del leader meritano di venire ricordati almeno l’efficace ed ipnotico riff iniziale di IFD, l’originale
rielaborazione in stile monkiano di What is this thing called love? – uno degli standard più utilizzati
per i loro mascheramenti dai bopppers – che qui diventa, molto più semplicemente, What is this?, così
come l’armonicamente più complesso ed articolato tema che dà il titolo al disco, Bad vibes. Torniamo
quindi in pieno clima organ trio con R.A.M., grazie ad una melodia dal forte sapore bluesy, facile da
memorizzare, unico brano firmato da Zaninotto, che nella ballad successiva, 2-3-7, altra
composizione del leader, dimostra di sapersela cavare benissimo anche al sax soprano.
Marco Castelli
JAZZ
Porti Di Mare
Con una quindicina di album a suo nome, affiancati da molte importanti collaborazioni, Marco Castelli,
classe 1960, s’è ormai ritagliato un posto da protagonista nel variegato panorama del jazz italiano,
oltre che rimanere uno dei jazzisti di riferimento dell’area triveneta. Dal debutto come leader
nel1993, a quest’ultima avvincente fatica, primo disco per Caligola, sono state di fatto quattro le
formazioni in cui il poliedrico sassofonista veneziano ha dato voce alle sue diverse anime musicali: il
quartetto con Paolo Birro, il gruppo elettrico DMA, la Bandorkestra.55, non una vera e propria
big–band, ed un “sax solo” condito da molta elettronica, usato per accompagnare spettacoli di
danza. Conclusa prima la parabola del quartetto, poi quella del DMA – da cui vengono sia Hebling che
Santimone – Castelli sembra aver trovato con questo nuovo progetto la quadratura del cerchio,
mettendo le sue molteplici esperienze, davvero internazionali (ha suonato in almeno 40 diversi
paesi), al servizio di un linguaggio lucido e personale, in cui è difficile trovare oggi precisi riferimenti.
Sono soprattutto Africa ed America Latina ad aver lasciato un segno profondo nella sua poetica. Feat.
Marco Castelli (sax), Alfonso Santimone (piano), Edu Hebling (double bass), Andrea Ruggeri (drum,
percussion) e Mauro Beggio (drums).
Brian Simpson
FUSION
Out of a Dream
Uno dei più importanti tastieristi del panorama smooth jazz
internazionale esce con un nuovo album ricco di canzoni affascinanti e
memorabili. “Sky Whatcher”, il primo singolo di “Out Of A Dream”, sta già
scalando rapidamente la classifica Smooth Jazz Airplay. Anche gli altri
brani non sono da meno: alcuni artisti come Dave Koz, Najee, Maysa,
Norman Brown, Mark Antoine tra gli altri, costellano questo disco con
apprezzabili collaborazioni.
T
TRACKLIS
One of a Kind
Out of a Dream
When I Say Your Name
Sky Watcher
Just One Wish
San Lorenzo
Let's Get Away
Rio Sway
Her Eyes
Nightfall
22
ATTESE
R ISTA MPE!
FreddieRedd
JoeAlbany
DISTRIBUZIONE: IRD
www.ird.it
R I E P I L O G O
N U O V E
Da casa Raven, la più importante label di ristampe australiana, presentiamo un’ampia selezione di novità. Non
è interessante solo per il recupero di materiale inedito e, spesso, introvabile di importanti artisti degli anni
’60 & ’70 ma, soprattutto, per l’accurato remastering dei prodotti che, in questa edizione, sembrano tornare
a nuova vita e suonano come mai prima d’ora. Quel che più conta è la quantità, oltre la qualità di questo
materiale, in cd che non durano mai meno di 75/80 minuti! Complimenti!
The Box Tops
U S C I T E
DISPONIBILE
L’IN TERO CATALOGO
The Original Albums 1967-1969
I quattro dischi dei Box Tops, la prima band di Alex Chilton, Una leggenda nella musica del
South. The Letter- Neon Rainbow, il debutto. Quindi Cry Like A Baby, la definitiva rivelazione.Non
Stop e Dimensions, la conferma. Quattro dischi introvabili da moltissimo tempo, rimasterizzati
ad arte dalla Raven Australiana, che ha curato anche il libretto (12 pagine ) nei minimi dettagli.
Ci sono anche 7 canzoni rare, che non erano apparse sugli LP. Un must per chi ama la band di
Memphis ed il white soul. 2 CD
John Prine
Angels From Montgomery
4 ESSENTIAL ALBUMS 1971 – 1975 4 album in
2 cd per un cantautore che ha influenzato molti
musicisti della sua generazione. 2 cd
Byrds
F O L K I TA L I A N O
Reunion abum del 1973 su Asylum. Feat. Gene Clark, Chris Hillman, David
Crosby, Roger McGuinn, Michael Clarke. Con l’aggiunta di 2 bonus tracks.
Mariangela D’Abbraccio
E Chi Mo Canta Appriesso a Me?
Vincenzo Mollica dice di lei: ”Mariangela D’abbraccio canta e recita con la stessa intensità emotiva. L’arte, quella
vera, è portatrice di emozioni e mistero, di una bellezza che si fa canto”. Mariangela è un’attrice cantante che ha
lavorato in teatro e al cinema, e da qualche anno lavora anche in “Un Posto Al Sole” nel ruolo di Monica. Figlia e
nipote d’arte, il nonno era violinista nell’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, la nonna pittrice e la madre
regista. A quindici anni inizia a studiare recitazione e danza a Roma. Debutta a teatro diretta da Eduardo De
Filippo. Diventa poi protagonista del teatro italiano lavorando con Giorgio Albertazzi. La sua carriera è costellata
di successi e importanti collaborazioni, tra cui quelle con Benigni, Zeffirelli, Tavassi e numerosi altri. Volendo
omaggiare la canzone Napoletana, Mariangela crea questo nuovo disco edito dalla Polo Sud, a metà tra teatro e
musica e le canzoni sono arricchite di poesie e brani teatrali. 12 tracce della tradizione popolare partenopea:
“Maruzzella”, “Era di Maggio”, “Passione, Canzone Appassiunata”, “‘O Surdato ‘Nnammurato”, “I’ te vurria vasà”,
“‘A rumba d’e scugnizze”, “Dicitencello vuje”, “Scetate”, “Tammurriata Nera” e “Tu si’ ‘na cosa grande”…
LABOttega
JAZZ
Live @ Campione D’Italia
La Brambus Record è lieta di celebrare il proprio venticinquesimo anniversario con un album
straordinario della formazione jazz LA BOttega, la band capitanata da Claudio Pontiggia in una
performance live a Campione D’Italia con uno special guest di tutto rispetto: il fenomenale
trombettista Paolo Fresu. Finalmente accessibile a un vasto pubblico questa grande performance,
carica di emozione, musicisti motivati e, ovviamente, di buona musica.
24
COUNTRY
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
The Allen Brothers
With Other Country Brother Acts
Splendido box 4 cd completamente rimasterizzato, 94 brani. Feat. Kessinger Brothers, Morris Brothers, Shelton
Brothers, Anglin Brothers, Woodie Brothers, Oscar & Doc Harper, Lewis Brothers, McGhee Brothers, Stripling
Brothers, Crowder Brothers, Ray Brpthers. • 4 cd
Eddie Condon
COUNTRY
JAZZ VOCAL J A Z Z
Classic Sessions 1927 - 1949
Splendido box 4 cd, 98 brani completamente rimasterizzati, oltre 5 ore di musica. Feat. Bud Freeman, Max
Kaminsky, Coleman Hawkins, Louis Armstrong, Gene Krupa, Pee Wee Russell, Jack Teagarden, Benny Goodman,
Fats Waller, Jimmy Dorsey, Billy Holiday.• 4 cd.
Anita O’Day
Sweet Swingers of Songs
(Selected Sides 1941 - 1962)
Splendido box 4 cd, 109 brani remastered. Feat. Gene Krupa & His Orchestra, Lowell Martin & His Orchestra,
Ralph Burns, Stan Kenton, Nat King Cole, Jimmy Giuffre, Cal Tjader. • 4 cd
Lefty Frizzell
Country Music Legend
(Selected Sides 1950 - 1959)
Splendido box 4 cd, 100 brani remastered, esaustiva raccolta!! • 4 cd.
JAZZ VOCAL B L U E S
AA/VV
25
Louisiana Swamp Blues
Splendido box 4 cd, 102 brani remastered. Feat. Cookie & The Cupcakes, Leroy Washington, Juke Boy Bonner, Guitar
Junior, Clarence Garlow, Hop Wilson, Blue Charlie, Boogie Jake, Boozoo Chavis, Joe Hudson e molti Altri. • 4 cd
Judy Garland
The Garland Variations
(Songs She Recorded More Than Once)
Splendido box 5 cd, 115 brani con alcuni inediti remastered. Registrazioni in studio dal 1937 al 1962. • 5 cd.
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Ther Blues Vision
BLUES
Kind of Blues
I Blues Vision sono una nuova e giovane band belga con la missione di
mantenere vivo lo spirito di grandi artisti come Stevie Ray Vaughan, Jeff
Beck, Muddy Waters e Jimi Hendrix. In patria si sono già distinti come una
delle band più interessanti affermate della scena blues belga e ora, con
questo nuovo e terzo album, sono pronti per farsi conoscere al resto del
pubblico europeo e mondiale. La chicca: Guy Forsyth suona l’armonica in
ben due tracce, dando il tocco finale a questo album blues rock.
The Juke Joints
SONGWRITER
COUNTRY SOUL
BLUES
Heart on Fire
Questa band olandese vincitrice nel 2012 del Dutch Blues Foundation
Award come migliore blues band dei Paesi Bassi in realtà infiamma i
palchi di mezzo mondo da ben 32 anni e ora esce con questo nuovo
disco “Heart on Fire”, il loro nuovo album un titolo che davvero spiega
quello che i Juke Joints fanno da anni: incendiare i cuori del loro pubblico.
Dieci brani originali registrati presso gli Westmaas Studios che ci
trasmettono tutta l’energia di questo gruppo e delle loro grandi
esibizioni live.
Amy Speace
That Kind of Girl
“That Kind Of Girl” è stato registrato a Nashville con una ispirazione soul
e con l’accompagnamento di una band spettacolare: WIll Kimbrough
(chitarra), Carl Broemel (chitarra e pedal steel), Eamon McLoughlin
(strumenti a corde e mandolino), Danny Mitchell (tastier e corno), il
produttore Neilson Hubbard (batteria), and Dean Marold (basso). Inoltre
Tim Easton, Ben Glover, Rod Picott, Doug & Telisha Williams compaiono
nei cori.
Suzanne Jarvie
Spiral Road
Un altro album di debutto per la CRS Continental. Suzanne Jarvie esce con
“Spiral Road”. Questa cantautrice di Toronto debutta con un album nato
sotto la guida del produttore canadese e polistrumentista Hugh
Christopher Brown. “Spiral Road” è un bellissimo insieme di canzoni
profonde ed emozionanti che spazia tra diversi generi cantautorati:
Americana, rock, bluegrass, e country tradizionale. Da scoprire!
T
TRACKLIS
Bottom Of The Bottle
No Sleep Tonight
Movin' Out
Never Enough
Make Me Feel Good
This
I Don't Need A Reason
Voodoo Gal
Lonely Night
Cat Life
Another Excuse
What Now
T
TRACKLIS
Heart on Fire
You Got Me Where You Want
Me
All Over Again
One More Time
Hooked
Cat's Squirell
Russian Roulette
Nataly
Stop Foolin My Heart
Bootsy
Funny Little Valentine
You're Allright
T
TRACKLIS
Nothing Good Can Come
from This
Come Pick Me Up
Better Than This
Three Days
That Kind of Girl
One Man's Love
Hymn for the Crossing
In Chicago
Trouble Looks Good on You
Raincoat
Strange Medicine
Epilogue (I Don't Know How
to Stop Loving You)
Songs
T
TRACKLIS
Spiral Road
Before and After (Redux)
Enola Gay
Before and After
2458
Spiral Road
Never Gonna Stop
Tears of Love
Angel of Light
Love Is Now
26
Russell Malone
“one of the most
gifted guitar
players to emerge
in recent years”
IRD International Record Distribution
www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm