n° 14 News A P R I L E • 2 0 1 5 Harold Mabern Russel Malone • Eric Bibb • Richard Lindgren • Mina Agossi Phil Woods & Vic Juris • Danny Bryant • Randy Bachman Philology Selected Discography: Enrico Rava IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Phil Woods & Vic Juris Songs One JAZZ Da casa Philology presentiamo il nuovo album di colui che ha ispirato lo stesso nome e il logo di uno dei marchi storici della discografia jazz italiana. Soprannominato “The New Bird” in omaggio al suo più grande modello stilistico, Phil Woods ha poi via via personalizzato il proprio linguaggio imprimendo le vicende jazzistiche dagli anni Cinquanta in avanti con la freschezza del suo eloquio improvvisativo. In “Songs One” troviamo l'oggi ottantatreenne sassofonista di Springfield in una recente incisione realizzata insieme al chitarrista Vic Juris, molto attivo con l’etichetta danese Steeplechase, già collaboratore di Eric Kloss e successivamente di Barry Miles, Don Patterson, Jimmy Smith, Mel Torme, Bireli Lagrene, Larry Coryell, Dave Liebman e molti altri ancora. Songs One vede i due grandi artisti protagonisti di dialoghi strumentali di pura bellezza, sullo sfondo di brani dei “Great American Songbook”. Vincent Herring JAZZ Night and Day Vincent Herring, uno dei più importanti sassofonisti jazz incontra il grande trombettista Jeremy Pelt. Insieme a loro una lineup di tutto rispetto: Mike LeDonne al piano, Brandi Disterheft al basso e Joe Farnsworth alla batteria. “Night and Day” è un disco in cui compaiono grandi classici, ma non mancano neppure due inediti del grande sassofonista, “The Adventures of Hyun Joo Lee” e “Smoking Paul’s Stash”. Un disco di jazz moderno dove Herring si esprime appieno nel suo stile semplice, ma brillante e immortale allo stesso tempo. T TRACKLIS Grind Hog's Day Night and Day The Adventures of Hyun Joo Lee Walton The Gypsy Fly, Little Bird, Fly Wabash Theme for Jobim There Is Something About You Smoking Paul's Stash Donny McCaslin SONGWRITER JAZZ Fast Future 1 Vi è più di una ragione per mettere in evidenza il nuovo album di questo tenor-sax visto recentemente in Italia nel gruppo di Dave Douglas. La prima deriva dalle sue indiscutibili qualità di post-bop sax personale, dotato di un polyphonic funk, backbeat-driven R&B feeling , ma anche di un delicato senso per le eteree ballads; la seconda dalla qualità della produzione che coinvolge personaggi quali David Binney, Jason Lindner, terza, e non ultima, l’energia che questa riuscita produzione Greenleaf produce a beneficio del fruitore. Feat. Jason Lindner (piano), Tim Lefebvre (electric bass), Mark Guiliana (drums), David Binney (vocals e sintetizzatore), Nina Geiger (vocals), Nate Wood (guitar) e Jana Dagdagan (spoken word). Richard Lindgren Memento Best of + Rare & Unreleased 1994 - 2010 Nato con un’anima antica, attratto da Bob Dylan e Johnny Cash fin dalla prima adolescenza, Richard Lindgren ha sempre avuto uno spirito cantautorale. Le sue canzoni sono una riflessione sulle variazioni dei desideri dell’uomo, l’alienazione, il dolore e la felicità sperando però che l’ascoltatore possa ritrovare in esse anche il senso dell’umorismo dello stesso Lindgren. Dopo il grande successo in Italia grazie anche alla rivista specializzata “Buscadero”, presentiamo praticamente un nuovo album di Richard Lindgren, 14 brani, una sorta di best of con parecchio materiale raro ed inedito. Una vera chicca! R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Russell Malone JAZZ Love Looks Good on You Russel Malone è uno dei più dotati chitarristi che si è già affermato sulla scena internazionale, impegnando il proprio talento nei generi più diversi al fianco di un altissimo numero di artisti, da Diana Krall a Branford Marsalis, Bucky Pizzarelli e molti altri. Accompagnato da Rick Germanson al piano, Gerald Cannon al basso e Willie Jones III alla batteria, Russel Malone ci offre un disco, “Love Looks Good On You”, che passa dallo swing più sfrenato a tenere ballate, come solo un chitarrista del suo calibro riesce a fare. T TRACKLIS Soul Leo Love Looks Good On You The Elder Ellie's Love Theme Your Zowie Face Mirrors Amsterdam After Dark Lift Ev'ry Voice and Sing Suite Sioux Harold Mabern JAZZ Afro Blue Nel suo secondo album per casa Smoke Session, Harold Mabern ha scelto cinque tra le vocalist che apprezza di più della cena contemporanea e il risultato è a dir poco fantastico. Le straordinarie Gregory Porter, Norah Jones, Jane Monheit, Kurt Elling e Alexis Cole sono le special guest in “Afro Blue”, insieme alla regolare lineup di Mabern: Eric Alexander al sax tenore, John Webber al basso e Joe Farnsworth alla batteria. Se non fosse abbastanza, in questa ensemble trovano posto anche Steve Turre al trombone, Jeremy Pelt alla tromba e Peter Bernstein alla chitarra rispettivamente in quattro, sei e una traccia. Tra omaggi e grandi classici, “AfroBlue” è un disco che non fa altro che confermare la bravura di Mabern e la sua capacità di interpretare il blues in maniera intimistica e personale. Superba come sempre la registrazione!! Eric Bibb JAZZ VOCAL BLUES Guitar Tab Songbook Volume 1 Lo aspettavamo da molto e finalmente è arrivato, il songbook di Eric Bibb (CD+DVD+CD rom) con tutto quello che serve per provare a suonare come questo grande musicista. Eric ha registrato ex novo dieci dei suoi brani più famosi sia in versione strumentale che in quella chitarra e voce, mentre dai filmati del DVD si potrà vedere Bibb stesso che suona le proprie canzoni, ripreso da diverse angolazioni, infine il CD rom contiene mp3, testi e ,soprattutto, gli spartiti di questi capolavori. Mina Agossi Fresh Il nuovo e decimo album di Mina Agossi guarda alla straordinaria e ventennale carriera di questa cantante francese, rivisitando alcune delle sue canzoni originali in nuovi arrangiamenti. Suoni acustici ed elettronici si mischiano insieme intorno al battito di un doppio basso, della batteria e delle percussioni, fondendo jazz e world music con la sensibilità dell’urban soul e del rock per un album che rivela le radici beninesi di Mina in questi nuovi adattamenti delle sue canzoni. Mina è accompagnata da Eric Jacot al basso, Simon Bernier alla batteria, Stéphane Guery e Phil Reptil alla chitarra, Philippe Combelle alle percussioni e Alexei Aigui al violino. 2 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Big Daddy Wilson BLUES Time Feat. Eric Bibb Una voce unica, quella di Big Daddy Wilson, sia che stia parlando o cantando, si possono sentire le sue radici della campagna del Sud. Attraverso lui il suono della gente blues ci arriva forte e chiaro e ci ricorda un’era dove la musica veniva dai portici delle case e non dai nostri Iphone. Wilson ha una voce battezzata direttamente nel fiume della tradizione afroamericana, capace di guarire le ferite dell’anima. Il suo repertorio passa dallo spiritual al country passando per il soul, il tutto trasmesso in modo sensazionale. La realizzazione di questo album è stato un viaggio che ha unito chiunque vi abbia preso parte, è infatti prodotto da Eric Bibb e Staffan Astner (che si sono spartiti le parti di chitarra) con Big Daddy Wilson stesso. Lowlands & Friends ROCK San Diego Serenade EP In occasione del “Record Store Day” i Lowlands di Edward Abbiati decidono di dedicare un EP al caro amico, scomparso di recente, Nello Leandri. Vorremmo usare le parole di Edward per descrivere questo progetto: “Per oltre 30 anni Nello Leandri ha venduto dischi a Pavia. Nel suo negozio si sono formate amicizie e band. E’ stato il primo a mettere un disco dei Lowlands in vetrina. Mi chiedeva sempre di fare una cover di “San Diego Serenade” di Waits. Non la feci mai. Quando ci ha lasciato, il giorno di Natale, abbiamo pensato di inciderla chiamando alcuni dei suoi amici musicisti preferiti. Il 9 Febbraio 2015 ci siamo trovati nella cucina di casa mia per registrare. Per lui e anche per noi. Spero ti piaccia Nello. Buon viaggio…e grazie”. Le 5 tracce sono: “San Diego Serenade” + una versione demo di Ed e Gnola; “Can’t Face The Distance”, “Love Etc…” e “I Wanna Be” in versione acustica. I musicisti che hanno voluto partecipare a questo saluto oltre ai già citati sono: Francesco Bonfiglio, Maurizio “Gnola” Glielmo, Roberto Diana, Joe Barreca, Michele Gazich, Max Paganin, Paolo Pieretto, Claudio Raschini, Furio Sollazzi, Sergio “Tamboo” Tamburelli, Betti Verri e Andres Villani. Vuole essere anche da parte di tutti noi un omaggio a tutti i negozi di dischi indipendenti, luoghi preferenziali per la “nostra” musica pieni di umanità dove nascono passioni e amicizie. Thomas Clausen JAZZ VOCAL JAZZ Blue Rain 3 Thomas Clausen è una dei mostri sacri del Jazz Danese, ma la sua bravura si estende a molti altri generi musicali. In “Blu Rain” Thomas torna al suo primo amore, quella del Jazz melodico che lo ha fatto conoscere al grande pubblico, questa volta accompagnato da Billy Hart alla batteria, Jasper Lundgaard al basso, Tomas Franck al Sax Tenore e Cecilia Heick ai cori. “Blue Rain”è un album di composizioni originali ad eccezioni della cover della splendida “Prelude To A Kiss” di Ellington e di un brano composto direttamente da Cecilia Heick. Veronica Mortensen Present Passed Per il suo nuovo album Veronica Mortensen ha scelto esclusivamente canzoni che l’hanno particolarmente colpita, come le composizioni di Thad Jones, Michel Legrand, Mel Torme e molti altri. Veronica è una grande interprete e, in questo album è accompagnata da musicisti eccellenti: Thomas Fryland, Per Mollehoj, Mads Sondergaard, Jesper Bodilsen e Andrea Fryland. “Present Passed” è un disco piacevolissimo che combina la straordinaria interpretazione di Veronica Mortensen e una talentuosa Line Up. T TRACKLIS Leaves Blue Rain Punk Monk Prelude to a Kiss Prism Things You Are Spring Is a Promise of Fall T TRACKLIS Born to Be Blue They Say It's Spring He Was Too Good to Me Everybody's Song but My Own Lies of Handsome Men Watch What Happens Hearts Desire We'll Be Together Again A Child Is Born May I Come In? Lazy Afternoon Thanks for You R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Randy Bachman ROCK Heavy Blues Da casa Linus (True North), presentiamo il nuovo album di Randy Bachman. La genesi di questo progetto è partita dall’idea di fare qualcosa di veramente innovativo, che non fosse solo la “solita” storia, ma il frutto di un vero cambiamento, serio e feroce. Randy Bachman si occupa della chitarra elettrica e della voce, la potente batteria è di Dale Anne Brendon mentre il basso è affidato ad Anna Ruddick. Con grande fiducia nel produttore Kevin Shirley, in soli cinque giorni Randy Bachman e le sue due musiciste hanno tirato fuori queste undici canzoni, affinate poi da collaborazioni importanti, come quelle di Joe Bonamassa, Luke Doucet, Peter Frampton, Scott Holiday, Robert Randolph, Jeff Healy e Neil Young. In questa prima stampa è inserito nel libretto un plettro ed un gadget. Natalie Macmaster + Donnell Leahy SONGWRITER FOLK One Da casa Linus (True North) presentiamo il nuovo album di Natalie Mcmaster e Donnell Leahy, che non sono solo marito e moglie, ma anche due dei più importanti e talentuosi artisti di musica celtica dell’odierno panorama musicale. Nonostante facciano coppia nella vita, questo disco, “One”, è il primo in cui li vediamo collaborare al di fuori dei loro spettacoli per un album di ben 13 brani. David Wiffen Songs From the Lost and Found Da casa true North presentiamo il nuovo album del cantautore canadese, in scena da quasi quaranta anni, è uno dei musicisti più cultizzati della storia della nostra musica. Questo album raccoglie registrazioni fatte tra la metà dei settanta ed i primi ottanta, rimaste inedite sino ad oggi. Quando David Wiffen era al top, nella sua carriera di scrittore. T TRACKLIS St. Nick's The Chase The Whistler of Rosslea Pastiche For Anne Fiddler's Despair Hector the Hero Wedding Day Jig Ellin Polka Joyous Waltz Tribute To Buddy The Clog Medley Cagaran Gaolach The Balkan Hills T TRACKLIS California Song Ballad of Jacob Marlowe Cool Green River Your Room Sweet Angel Take Me Home Fugitive Crazy Me Fire On the Water Come Down To the River Ballad of the Inland Sailors Any Other Rainy Day aka Distant Star No Desire For Texas Bought and Paid-For Soul No Expectations Let Your Love Light Shine Harlequin Rocking Chair World Üstmamò ROCK Duty Free Rockets Attivi dal 1991 al 2003, gli Üstmamò sono stati uno dei più originali esponenti del nuovo rock italiano, con la loro bizzarra mescolanza di lingue (italiano, inglese e francese) e dialetti (il reggiano; sono infatti originari dell’Appennino emiliano), ma anche di musiche, riuscendo a far convivere punk, trip–hop, rock, house ed elettronica. Dopo cinque album in studio e tre “live”, nel 2003, in concomitanza con l’uscita della raccolta “ÜstBestMamò”, il gruppo aveva annunciato il suo definitivo scioglimento. A distanza di poco più di un decennio, senza la “frontwoman” Mara Redeghieri, Luca Alfonso Rossi e Simone Filippi, le anime musicali della band, hanno deciso di riprendere il percorso interrotto forse prematuramente, e l’hanno fatto con un album sorprendente, che ha testi esclusivamente in inglese, “Duty Free Rockets”, registrato nel corso del 2014 e pubblicato nel marzo 2015 dall’etichetta, Gutenberg Music. Due le cover presenti nel disco: “Don’t Go To Strangers” di J.J. Cale e un classico del R’n’R, “Hambone”. Vale davvero la pena l’ascolto di questo nuovo progetto! 4 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Bernard Allison & Cedric Burnside BLUES Express “Allison Burnside Express” vede la collaborazione di due artisti blues americani che hanno portato avanti le tradizioni musicali delle proprie famiglie. Da una parte Bernard Allison (voce e chitarra), figlio di Luther Allison, dall’altra Cedric Burnside (chitarra, voce e batteria), nipote di R. L. Burnside. Bernard e Cedric hanno unito le forze per creare un nuovo tipo di blues che fa riferimento al lavoro dei loro antenati, ma incorpora anche elementi di funk, R&B e soul. Danny Bryant BLUES Temperature Rising Diamo il benvenuto a casa IRD alla tedesca Jazzhaus di cui proponiamo alcuni nomi del catalogo. Iniziamo da un musicista a noi molto caro, Danny Bryant con i tre album pubblicati su questa label. A detta dello stesso Bryant “Temperature Rising” è il suo miglior lavoro e ne va estremamente orgoglioso. Danny Bryant ha messo in questo progetto tutto se stesso, probabilmente molto più di quanto abbia fatto altre volte. “Temperature Rising” è un disco blues rock che vuole arrivare ad entrare nella storia. Album del 2014. Danny Bryant Hurricane T TRACKLIS Backtrack Do You Know What I Think? Why Did I Do It? Southshore Drive Fire It Up Minnissippi Blues Nutbush City Limits Stanky Issues That Thang Hidden Charms Going Down T TRACKLIS Best of Me Take Me Higher Nothing at All Together Trough Life Razor Sharp Temperature Rising Time Mystery Guntown T TRACKLIS Prisoner of the Blues Greenwood 31 Can't Hold On Hurricane BLUES Devils Got a Hold On Me Grazie alla produzione di Richard Hammerton (Manic Street Preachers), il power trio mostra decisi miglioramenti. La musica diventa più solida, le canzoni sono equilibrate e lo stile di Bryant si conferma debordante. Rock blues in trio, qualche soul ballad, chitarra in primo piano. Bryant è migliorato di parecchio come cantante e alcune canzoni confermano l'evoluzione del musicista. Album del 2013. Danny Bryant Night Life - Live in Holland I'm Broken All or Nothing Losing You Painkiller T TRACKLIS Tell Me Just As I Am Heartbreaker BLUES Love Of Angels 5 Chiedete a Danny Bryant degli eventi del 17 Settembre 2011 e vedrete come lui vi racconterà dei nervi al mattino, il sound-check, il battito dei piedi sul pavimento che si scatena al primo accordo, i momenti strappati alla calma con i suoi compagni della Redeye al suo fianco, aspettando l’annuncio del presentatore e, finalmente, il primo passo, per emergere dal buio delle quinte per apparire davanti al pubblico. Questo disco è la testimonianza di quella memorabile serata. Album del 2012. Master Of Disaster One Look My Baby's A Superstar Knockin' On Heavens Always With Me fb: www.ird.it/mipiace.htm Inclusi anche un DVD e un CD Rom con filmati, spartiti, mp3 e molto altro! www.ird.it L’atteso Song book di Eric Bibb con dieci tra i suoi più grandi successi riarrangiati in versione chitarra solo, e chitarra e voce. 6 RIEPILOGO NUOVE USCITE Stephen Riley JAZZ Baubles Bangles and Beads Sin dal proprio debutto con “Inside Out” nel 2005, Stephen Riley si è affermato in modo indiscutibile come uno dei protagonisti del jazz, contrariamente alla solita preferenza nel preferire una formazione senza piano, per questa sua undicesima uscita Stephen si è ultimamente trovato in perfetta sintonia con Peter Zak, che è parte integrante della line-up del disco insieme a Neal Caine al basso e Jason Marsalis alla batteria. Jack Walrath JAZZ Unsafe at any Speed Con il suo particolare e vario approccio alla composizione e con la sua tremenda bravura come trombettista Jack Walrath in questo suo nuovo album ci dimostra ancora una volta la propria capacità compositiva. “Unsafe At Any Speed” è allo stesso tempo divertente ed emozionante per poter regalare, insieme a musicisti di grande bravura come Abraham Burton (sax tenore), George Burton (piano), Boris Kozlov (basso) e Donald Edwards (batteria), un disco piacevole e intrigante. Burak Bedikyan JAZZ Leap of Faith Il pianista turco Burak Bedikyan si è affermato sulla scena interzonale come uno egli interpreti più interessanti sia dalla sua prima uscita per Steeplechase, “Circle of life”, e per questo suo secondo album, “Leap Of Faith”, continua il proprio entusiasmante percorso di artista dal background culturale unico acanto a Chris Cheek al sax, Ron MccLure al basso e Billy Drummond alla batteria. Peter Zak JAZZ The Discipline 7 Peter Zak esce con il suo decimo album per il quale scrive di suo pugno le liner notes, non solo una chicca per questo album, ma anche un’interessante lettura dove per conoscere le brillanti opinioni sul jazz di questo artista affermato, capace di comporre con originalità brani destinati a diventare dei veri e propri classici. In questo disco Zak è accompagnato da Peter Washington al basso e Willie Jones III alla batteria. T TRACKLIS Baubles, Bangles and Beads Wait Till You See Her I've Told Ev'ry Little Star I Thought About You Who? Hellhound On My Trail Cherokee Taking a Chance On Love Bewitched, Bothered and Bewildered I Heard That Lonesome Whistle Baubles, Bangles and Beads (2) T TRACKLIS Happiness Really Is a Warm Puppy! Religion End the Beguine Beauty Is a Dangerous Thing Why Not? Bobby Timmons Unsafe At Any Speed What Would I Do Without Her? They Say His Head Might Have Been Fat, But His Heart Was Even Fatter T TRACKLIS Astral Traveller Prelude No. 1 Birth of Innocense Hommage a Bud Et Francis Ashes To Ashes Leap of Faith Hydrogen Atom Prelude No. 2 Lonely Planet Burak Bedikyan The Unspoken Der Zor (Deir Ez-Zor) Gravity T TRACKLIS Astral Traveller Prelude No. 1 Birth of Innocense Hommage a Bud Et Francis Ashes To Ashes Leap of Faith Hydrogen Atom Prelude No. 2 Lonely Planet Burak Bedikyan The Unspoken Der Zor (Deir Ez-Zor) Gravity RIEPILOGO NUOVE USCITE Joe Albany T TRACKLIS JAZZ An Evening With “An Evening With Joe Albany” è un disco davvero importante, perché ci racconta della performance di questo straordinario artista allo Montmartre Club di Copenhagen nel maggio del 1973. Un viaggio di ben diciassette brani nella bravura assoluta di questo genio del pianoforte. 17 brani in piano solo. Autumn In New York April In Paris I Can't Get Started All the Things You Are As Time Goes By Everything Happens To Me I Should Care If You Could See Me Now Our Love Is Here To Stay She Walked Into My Life Freddie Redd Trio T TRACKLIS JAZZ Music For You A causa della sua carriera fatta di alti e bassi Freddie Redd ha sempre tenuto un profilo abbastanza basso, ma il so nome sarà sempre noto ai più per la composizione di delle musiche del controverso spettacolo “The Connection” di Jack Gelber. Alla veneranda età di 86 anni Redd è ancora un grande performer e in questo album è accompagnato da Jay Anderson al basso e Billy Drummond alla batteria. RISE AND FALL Il nuovo straordinario Doppio CD con 5 inediti More Than You Know In a Sentimental Mood Prelude To a Kiss In My Solitude Who Can I Turn To? Satin Doll You Don't Know What Love Is There'll Never Be Another You Blues For You How High the Moon All the Things You Are Cherokee Round About Midnight Perdido Lover Man I'll Remember April DAYNA KURTZ italian tour feat. Robert Mache e traduzioni dei testi 26/5 PIOMBINO (LI) Gattarossa 28/5 PAVIA Piazza Cavagneria 29/5 GORLA MINORE (VA) Collegio Rotondi 30/5 CONCOREZZO (MB) Parco di Villa Zoja 31/5 UDINE Scimmia Nuda Social Club ALOOS PP A dayna kurtz rise and fall A Date in continuo aggiornamento su: www.pomodorimusic.com [email protected] +39 349 83 48 118 distribuito da I.R.D. www.ird.it - fb: www.ird.it/mipiace.htm R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Miami & The Groovers ROCK The Ghost King Torna una delle rock band indipendenti più apprezzate e seguite in Italia. Fondata nel 2000 da Lorenzo Semprini, leader autore e cantante, hanno prodotto tre album in studio e un box live, ricevendo ottime critiche ed un appassionato seguito di pubblico e vantano moltissime collaborazioni in studio e live con artisti come: Alejandro Escovedo, Willie Nile, Joe D’Urso, Jono Manson, Antonio Gramentieri, Southside Johnny, Bill Toms, Elliott Murphy, Jake Clemons, Joel Guzman, Jesse Malin, Graziano Romani, Gang, Alex Valle e tanti altri… Dicono di loro: “La musica di Good Things è gioiosa, trascinante, potente, orecchiabile anche. Un disco da infilare sullo stereo dell’auto e non togliere più, come un bel Tom Petty dei tempi di Damn The Torpedoes.” KLEZMER Yiddish Twist Orchestra Let’s La Yiddish Twist Orchestra è una band con una missione precisa: far rivivere le musiche e le atmosfere della Londra degli anni cinquanta, dove il Klezmer e altri stili interagivano con la West Indian e la musica Latina, il rock and roll della primissima ora e il twist. Ed ora il primo, attesissimo album d’esordio della Yiddish Twist Orchestra, registrato con particolari tecniche per assicurarsi un’altissima fedeltà alla performance originale di un bellissimo programma composto di classici e nuove composizioni. T TRACKLIS Mazl Let's Yiddish Twist Shake Ya Tukhus Beigels Bambino Intzenationale Bei Mir Bistu Shein Mishugana Mambo Ikh Hob Dikh Tsufil Lib Ikh Vil Zikh Shpilen Had Gadya Avinu Malkeinu distribuito da I.R.D. www.ird.it - fb: www.ird.it/mipiace.htm La graffiante voce di David Corley e l’anima dell’Indiana nel bellissimo “Available Light” R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Wes Montgomery JAZZ VOCAL JAZZ In The Beginning La Resonance ha scoperto di recente queste registrazioni inedite del leggendario chitarrista jazz. Queste incisioni sono le prime conosciute del Wes Montgomery come leader prima del debutto su Riverside del 1959. In questo doppio CD o triplo Vinile, troviamo registrazioni nei vari locali notturni della sua città natale, Indianapolis, cosi come registrazioni rare in studio del periodo 1949 al 1958. Liner notes di Quincy Jones, Ashley Kahn e Pete Townshend, e la copertina è stata disegnata dal figlio di Montogomery, Robert, onoratissimo di tale compito! LP è limited edition! Polly Gibson Many Faces of Love Una delle più promettenti giovani voci bianche già nominate per il “BBC Jazz Award nel 2006” senza nemmeno avere un album a suo nome, era già un chiaro segnale della bravura di quest’artista. Dopo essersi costruita una sua reputazione, Polly oggi è una cantante molto apprezzata dai suoi colleghi incantati dalla sua voce originale e molto dotata, calda, ricca e soul. Ora, con questo suo album di debutto, possiamo apprezzare tutti il talento di questa grande artista sia su disco che su DVD e per l’occasione si sono mossi alcuni dei musicisti tra i più importanti del momento: Anthony Wilson (chitarra), Christian Howes (violino), Kevin Axt (basso), Ray Brinker (drums). Il DVD contiene il dietro le quinte e brani tratti dal suo debutto alla Resonance Studios nel 2014 con James Pearson o Roger Kellaway al piano. “She’s got a great voice!” – Van Morrison. CD + DVD. MARY GAUTHIER + MICHELE GA ZICH IN CONCERTO unica data in Italia Domenica 17 Maggio 2015, ORE 21 Chiostro di San Giovanni (Contrada San Giovanni 8, Brescia) distribuito da I.R.D. www.ird.it - fb: www.ird.it/mipiace.htm Mary Gauthier: voce e chitarra Michele Gazich: violino e viola Costo biglietto: Euro 12 Info e prenotazioni: +393383893862 - [email protected] 10 Speciale Intervista a Harold Mabern “Sono felice quando i cantanti dicono che amano il modo in cui suono. È il complimento più grande” – Harold Mabern H arold, hai la reputazione di essere un grande accompagnatore non solo per i musicisti solisti , ma anche per i cantanti. Beh, amo i vocalist. Amo suonare per i cantanti perché è proprio con loro che si impara davvero il jazz e si aumenta la propria esperienza in questo genere. Loro attraversano ogni aspetto della musica – cambiando chiavi e tempi, cantando in “rubato”, attraverso tutti i versi dell’American Song Book – ed è proprio così che si impara a suonare davvero. È una sfida, bisogna farsi orchestra quando si suona per un cantante. Hai un approccio diverso se suoni per un cantante rispetto, ad esempio, a musicisti come George Coleman o Eric Alexander? Sì e no. Mettiamola così: cerco di utilizzare lo stesso forte, ma con meno potenza. Non so se abbia alcun senso. Bisogna essere più delicati con i cantanti: sapere quando spingere o, al contrario, restare indietro. Fin dai primi anni della tua carriera a New York, hai lavorato con un sacco di cantanti, come hai iniziato queste collaborazioni? Diciamo che Betty Carter è stata la prima. Abbiamo fatto un paio di spettacoli al Birdland e credo che poi da lì si sia sparsa la voce, perché i più anziani hanno iniziato a scoprire me e la mia musica. Non lo avrebbero ammesso mai, ma hanno iniziato a notarmi, e mi sono ritrovato a lavorare con Johnny Hartman, Coltrane e Horace Silver… (semplicemente fantastico!) da giovedì a domenica. Il lunedì invece veniva lasciato alle giovani proposte e gente come “Cannonball” e “Trane” venivano a vedere i più giovani suonare. È lì che mi sono costruito una piccola reputazione, con l’Harold Mabern Trio con Irene Reid e Art Blakey, oppure con Dakota Staton, Ernestine Anderson, Arthur Prysock, Gloria Lynne e altri... mi sento davvero molto fortunato. È così che sono diventato un accompagnatore fisso al Birdland, perché avevo passione per questo. 11 Hai citato John Coltrane e “Afro Blue” si apre proprio con un tuo pezzo strumentale intitolato “The Chief” (“Il Capo” n.d.r.) Sì, l’ho scritto per lui circa vent’anni fa. Lui era solito essere soprannominato il capo. Coltrane ha avuto una grande influenza su di me, che l’ho frequentato e ho visto che grande uomo fosse. Davvero, avrei voluto che il mondo intero lo avesse conosciuto… avreste mai detto che uno capace di suonare in quel modo, un genio, non fosse mai presuntuoso, ma al contrario, molto umile e mai del tutto soddisfatto. Ho avuto modo di parlare molto con lui e devo dire che è stata una delle persone più stimolanti che io abbia mai conosciuto. …e sembra proprio che la band stessa sia molto ispirata. Beh, sono davvero lusingato e onorato e in debito con loro per il grande lavoro che hanno fatto con la musica: Joe, John, il mio caro amico Eric Alexander, che conosco da molto tempo, Steve Turre e Jeremy Pelt. La dedizione di questi straordinari musicisti è davvero speciale per me. Nell’ideazione di questo disco, hai stilato una lista di sei cantanti che prediligi, e cinque di questi sono in questo progetto. Il primo è Gregory Porter: come l’hai conosciuto? In realtà lo conosco da quando faceva la sua serata del giovedì qui allo Smoke. Mi ha colpito immediatamente non solo per essere un cantante eccellente (potrebbe cantare qualsiasi genere di canzone), ma anche per la sua attività di autore. In “Afro Blue” i miei arrangiamenti sembravano quasi fatti apposta per lui, tanto riusciva a gestire il tempo. Poi ho pensato al brano “The Man from Hyde Park” e mi è sembrato perfetto per lui, anche se l’ho scritto per Herbie Hancock ai tempi del nostro primo incontro. Quando scrivi cosa arriva prima: la musica o il testo? Beh, quello che dico alla gente (non per sembrare un genio, ma è lo stesso che diceva Quincy Jones) è che nel 95% dei casi le mie canzoni, brutte o belle che siano, nascono mentre, fischiettando o canticchiando, cammino per le strade. Quasi mai compongo davanti al piano, quindi in questo caso sia le melodie che i testi arrivano per primi… Ad esempio “I first met him a long time ago Southside. He was standing in front of a club outside.” Il club in questione è l’Archway Lounge, sulla 61esima vicino al King Drive di Chicago ed era di proprietà di Harold “Killer” Johnson, il manager di Sugar Ray Robinson. Herbie era troppo giovane per entrare nel club, quindi io, che suonavo lì con gli MJT +3 gli ho detto di sedersi con la band; il verso “I heard D.B. say” intendo Donald Byrd, mentre il Duke che nella canzone “was away” è Duke Pearson, noto perché non si presentava agli spettacoli. Invece il verso “He took lessons from Chris,” parla di Chris Anderson, ovviamente. Una canzone e un testo bellissimi. Ci sono due collaborazioni con Norah Jones. Ci avevi mai lavorato prima? No, la conoscevo solamente attraverso le sue canzoni. Norah canta splendidamente. Mi ha chiamata suggerendomi “Fools Rush In”, io le ho domandato come avremmo potuto farla e abbiamo iniziato a pensarci su, poi ho detto a Joe “Poinciana Beat” e lui ha capito tutto. Joe ha capito perfettamente, ha livellato la canzone e la voce di Norah ci si è adagiata sopra perfettamente facendo un lavoro fantastico. Entrambe le canzoni che ha scelto erano vere e proprie sfide, soprattutto per “Don’t Misunderstand”, dove Norah ha proposto solo un piano e voce. Allora le ho chiesto in quale chiave pensava di farla, “penso in La bemolle maggiore” mi risponde, così sono andato subito al piano e ci ho lavorato su: è venuto davvero un buon lavoro. Parlaci di Jane Monheit Beh, vedete, Jane mi è sempre piaciuta. È una cantante adorabile, con una voce adorabile. Non credo di averla mai vista esibirsi in un club, o forse solo una volta, ma ho sempre amato il suono della sua voce. Parlando, abbiamo deciso di fare “I’ll Take Romance” perché non è suonata molto spesso, ma ho pensato che per lei andasse bene anche “My One and Only Love” e quando gliel’ho proposta mi ha risposto che è stata la sua canzone di nozze, quindi ho avuto anche un bel po’ di fortuna. Come descriveresti il prossimo cantante, Kurt Elling? Sai, il signor Kurt Elling può davvero cantare qualsiasi cosa, la sua voce è leggermente granulosa, proprio come piace a me: potrebbe cantare “Tanti Auguri A Te” e sarebbe perfetta con il suo timbro. Quando ci siamo incontrati ha fatto prima “Billie’s Bounce” e poi “Portrait of Jennie”, che, ancora una volta, calza perfettamente sulla sua voce. È una canzone molto bella, ma anche un vero 16-bar blues con un ponte come “Misty” o “Please Send Me Someone to Love”. Kurt la canta come un blues, con la sua inconfondibile sabbia nella voce. Kurt è stato anche partecipe di quella magia spontanea che è nata nello studio, vero? Cosa è successo con “You Needed Me”? Ecco una cosa divertente. Avevo inizialmente pensato a Norah Jones per questa canzone, ma Paul riteneva che non fosse proprio adatta per lei. E poi, sai, accadono molte cose strane nello studio di registrazione. Ero determinato a scrivere la musica per Eric perché volevo farla, anche se solo strumentale. Kurt aveva già addosso giacca e cappello e stava uscendo dalla porta, ma quando mi sono messo a suonarla, è tornato indietro e ha iniziato a cantare “I cried a tear. Da-da-da-da”, quindi qualcuno ha detto “Bingo”. Il resto è storia. È una cosa straordinaria quella che è accaduta e sicuramente inaspettata. E la canzone dopo “Such Is Life”, è una tua composizione originale Quando l’ho scritta, o, meglio, quando “Such Is Life” si è scritta da sola, perché non l’ho scritta io e il suo testo è talmente profondo… Bill Lee, il padre di Spike Lee, ha avuto una certa responsabilità nella composizione da parte mia di questa canzone. All’epoca ero ancora a Chicago, passavamo il tempo scrivendo testi ed ero particolarmente schiacciato dall’ascoltare tutto quel Frank Sinatra e Nelson Riddle… quanti anni avevo? Forse 22 o 23? Non posso credere di averla scritta così giovane e ne vado così fiero! Anche se il testo può sembrare triste in realtà ero molto felice nel momento in cui l’ho scritta: è la canzone d’amore di un cuore spezzato, ma ero davvero felice quando l’ho scritta. Ed è in collaborazione con Alexis Cole. Alexis l’ha colta in pieno. L’originale è una ballata, ma qui ho deciso di proporla in veste BossaNova ed è qui che ho pensato ad Alexis. “Rakin’ and Scrapin’” è una canzone molto speciale per me, ma direi che “Such Is Life” e “The Man from Hyde Park” sono probabilmente le mie due composizioni più importanti: quando ne ascolto i testi non riesco a credere di averle scritte, ma so di averlo fatto. Il disco si chiude con tre pezzi strumentali, il primo di questi è “Do It Again” degli Steely Dan, qui suonato con Peter Bernstein Beh, mi sono detto “se dobbiamo fare “Get Back, Jack”, voglio che ci sia Bernstein”, ho pensato che è una canzone perfetta per lui. La stavo giusto ascoltando l’altro giorno e devo dire che ha proprio fatto un buon lavoro. È stata una sola registrazione, vero? Non vado mai in studio dicendo: “farò una grandissima canzone”, non lo puoi fare: è la musica che ti dice ciò che c’è da fare… Infine, dopo due collaborazioni, suoni da solo con il tuo trio “Mozzin’” è del mio grande amico John Farnsworth. Lui è un grande musicista, ma anche un bravo compositore, per questo ero determinato ad inserirla nel disco.. ed è anche un bellissimo brano. Ultima, ma non per importanza “Bobby, Benny, Jymie, Lee, Bu” Questo pezzo è stato scritto per i Jazz Messengers: Bobby Timmons, Benny Golson, Lee Morgan, Jymie Merritt, Art Blakey—“Buhaina”— e, ancora una volta, l’ho rubato a me stesso. La melodia viene dalla vamp di “Greasy Kid Stuff” e ci ho fatto sopra un pezzo. Ora suona più familiare, vero? A proposito di Bobby Timmons, parlaci un po’ di lui Oh Bobby Timmons… se dovessimo cercare la parola “hip piano player” sul dizionario, ci troveremmo di sicuro la sua foto. Sai, rispetto a questi ragazzi, lui e Lee Morgan non hanno mai creduto nelle cerchie ristrette e sono sempre stati molto gentili con me. Timmons mi diceva: “Mabern, vieni con noi, stasera andiamo a vedere Thelonious. A lui piace come suoni.” E io: “Gli piace come suono? Io…” abbiamo passato molto tempo insieme, tempo di qualità. Sfortunatamente siamo arrivati alla fine, grazie per aver condiviso i tuoi pensieri riguardo questo disco davvero speciale. Beh, sai, questa è la cosa più difficile che io abbia mai fatto. Alle tre o alle quattro di notte ero ancora sveglio per concettualizzare il progetto. Questo disco ha rappresentato davvero una sfida, ma credo proprio che ce l’abbiamo fatta, sai, sono davvero soddisfatto. E comunque, grazie a tutti quelli coinvolti in questo progetto. È stato fantastico. Mi sono sentito onorato e lusingato dal fatto che ci tengano così tanto da aver voluto prendervi parte. Mi sento bene quando i cantanti mi dicono che a loro piace il mio modo di suonare: è il complimento più grande. Sai, quando qualcuno ti dice che ama il modo in cui componi, perché accompagnare è una forma d’arte. È solo uno stato d’animo, ma è così, adoro comporre musica. HAROLD MABERN & DAMON SMITH 12 S P E C I A L E P H I L O L O G Y Enrico Rava: Una stella internazionale Anche il più internazionale dei jazzisti italiani ha lasciato significative tracce di sé e della sua arte nel vasto catalogo della Philology, a cui ormai da mesi IRD News dedica spazio con selected discography di artisti che hanno fatto la storia della gloriosa label. Ora, è appunto il turno di Enrico Rava, jazzista a tutto tondo, apprezzato in ogni angolo del pianeta per la sua vena poetica, rispettato per il suo carisma. Classe 1939, il musicista triestino, ma torinese di adozione, ha suonato con numerosissimi jazzmen d’oltreoceano e in tanti hanno voluto suonare con lui, richiamati dalla sua spiccata personalità. Non ultima dote, Rava è uno scopritore di talenti: un nome su tutti, Stefano Bollani, con il quale il trombettista ha registrato anche per Philology. Rava-Pieranunzi-Pietropaoli-Gatto Bella JAZZ L’entrata di Enrico Rava in casa Philology è avvenuta nel 1990, con quest’album realizzato in quartetto con Enrico Pieranunzi al pianoforte, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria. Un gruppo equilibrato in tutte le sue componenti, di grandissimo pregio. Due le composizioni del trombettista, quella che dà il titolo al CD e “Secrets”, una di Pieranunzi, “So Near”, mentre “Free Tune” è opera del collettivo. “My Funny Valentine”, uno degli standard più amati da Rava, è proposto in due versioni assai differenti l’una dall’altra, ad ulteriore testimonianza che il jazz è musica che trae linfa vitale nel momento esatto in cui viene creata. T TRACKLIS Bella My Funny Valentine (I) So Near Secrets My Funny Valentine (II) Free Tune Enrico Rava-Franco D’Andrea T R A C K L I S T For Bix And Pops JAZZ Un tuffo nel jazz dei primordi. Enrico Rava rende personale omaggio a due dei suoi eroi: Bix Beiderbecke e Louis Armstrong. Al suo fianco c’è Franco D’Andrea, compagno di avventura del trombettista in numerosi contesti e con il quale l’intesa è praticamente empatica. Pur lontani stilisticamente anni luce da Bix e Pops, Rava e D’Andrea affrontano in gran scioltezza brani tratti dai rispettivi repertori. La scaletta del CD è, dunque, un concentrato di gemme: “Mack The Knife” di Kurt Weill, “Georgia On My Mind”, “St. James Infirmary”, “Do You Know What It Means To Miss New Orleans”, ecc. Registrazione del dicembre 1994. Mack the Knife Georgia On My Mind St. James Infirmary Do You Know What It Means to Miss New Orleans? Royal Garden Blues Stardust I'm Coming Virgina St. Louis Blue Black and Blue Old Man River Margie Lee Konitz-Enrico Rava Quartet L’Age Mür JAZZ Lee Konitz ed Enrico Rava insieme appassionatamente: una manciata di standard - con l’unica eccezione del brano che dà il titolo all’album, una composizione del trombettista - fa da sfondo a quest’incontro fra i due giganti, alla cui spalle agisce una sezione ritmica formata da Rosario Bonaccorso (contrabbasso) e Massimo Manzi (batteria). Un incontro che mette a confronto due modi differenti di pensare il jazz, ma accomunati dal grande amore per la stessa musica. Konitz viene dalla scuola cool, Rava da altre esperienze. Ma a renderli identici è lo spirito di avventura che da sempre li accompagna e che anima anche questa seduta di registrazione. 13 T TRACKLIS What's New Thingin' Cherokee Darn That Dream I'll Remember April L'Age Mür Solar S P E C I A L E P H I L O L O G Y Enrico Rava-Stefano Bollani JAZZ Rava Plays Rava Rava suona se stesso, in coppia con Stefano Bollani, all’epoca della registrazione del CD (giugno 1999) astro in inarrestabile ascesa, che deve proprio all’illustre collega l’iniziale inserimento nel mondo del jazz. L’intesa fra trombettista e pianista, poi cementata nel corso degli anni e di una collaborazione dagli esiti sempre felici, è già notevole: Rava Plays Rava è, a detta del suo stesso artefice e dedicatario, un album molto riuscito. In altre parole, è un mirabile ritratto d’artista: le 11 composizioni selezionate per l’album (“Suzie Wong” compare in due takes) rappresentano bene l’efficace scrittura di un musicista che sa bene come imprimere anche sul pentagramma il suo naturale senso melodico. Enrico Rava-Renato Sellani JAZZ Radio Days Un omaggio a canzoni che in tanti hanno imparato ad amare ascoltandole alla radio. Un viaggio fra melodie italiane che non conoscono l’invecchiamento e che hanno superato e continuano a superare l’incedere delle mode, passeggere e non. In Radio Days Rava e Sellani duettano amabilmente, facendo trasparire un filo di nostalgia per un’epoca irripetibile. L’incisione è del novembre 2000: pochi mesi dopo i due musicisti si troveranno nuovamente nello stesso studio milanese per concedere il bis con Le cose inutili, affrontando nell’occasione celebri standard d’oltre Atlantico quali “My Funny Valentine”, “You Don’t Know What Love Is” e “Stella By Starlight”. T TRACKLIS Le solite cose Bandoleros Suzie Wong I Grrr... Sola Certi angoli segreti Tomo y recuerdo Jazz At the Club Club Fragile Lady Orlando Parks Thank You, Come Again Suzie Wong II T TRACKLIS Le tue mani (Take 1) Ma l'amore no Munasterio 'e santa chiara Amore baciami (Take 2) Donna Silenzioso slow Tu musica divina Arrivederci Parlami d'amore mariù Roma nun fà la stupida stasera Amore baciami (Take 1) Le tue mani (Take 2) The Man I Love Rava-Basso-Bollani-Tavolazzi-Manzi JAZZ Flashback Almeno tre generazioni di jazzisti italiani sono rappresentate in quest’album ad intestazione collettiva: Rava a tromba e flicorno, Gianni Basso al sax tenore, Stefano Bollani al pianoforte, Ares Tavolazzi al contrabbasso, Massimo Manzi alla batteria. A far da collante all’assortito quintetto otto meraviglie del repertorio jazzistico, con “Misterioso” di Thelonious Monk a guadagnarsi doppia presenza, all’inizio a nel finale del disco. Come scrive Guido Festinese nelle liner notes, “Preparatevi ad amare questa manciata di tracce come si vuole bene ad un amico che si continuerà a frequentare ogni volta che la vita quotidiana ce lo concederà”. Un gioiello di musicalità! T TRACKLIS Misterioso The Way You Look Tonight Polka Dots And Moonbeams Line For Lyons Nature Boy Old Devil Moon I'll Close My Eyes There's No You Misteriose - 2nd Emotion Phil Woods-Lee Konitz-Enrico Rava 6et JAZZ Play Rava “Umbria Jazz 2003”: per diverse giornate Phil Woods e Lee Konitz sono protagonisti del più importante festival jazz d’Italia e la Philology è lì a catturare l’evento per consegnarlo a “chi non c’era”, anche quando ai due sassofonisti statunitensi si unisce il jazzista italiano più noto dalle loro parti, e non solo. Stefano Bollani, Ares Tavolazzi e Roberto Gatto forniscono l’adeguato, dinamico supporto ritmico. Barbara Casini regala la sua voce alle note brasiliane di “Retrato Em Branco e Preto” di Jobim. Woods, Konitz e Rava dialogano e si ascoltano fra loro, conducendo l’ascoltatore in quella terra dove tutto è possibile. Una terra chiamata jazz. T TRACKLIS Certi Angola Segreti Full Of Life Medley What’s New Laura Nature Boy Se non avessi più te Theme For Jessica Poinciana Retrato Em Branco E Preto 14 R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Nuova etichetta in distribuzione! Nata all'interno dell'omonimo collettivo musicale, la El Gallo Rojo Records è, con i suoi oltre 50 titoli in catalogo, una delle etichette di punta della scena odierna della musica improvvisata, non solo italiana. Accanto a importanti lavori di un maestro come Franco D'Andrea, figurano album registrati da talentuosi esponenti di altre generazioni del jazz made in Italy, quali Daniele D'Agaro, Zeno De Rossi, Paolo Bittolo Bon, Francesco Bigoni, Achille Succi e Nelide Bandello. Nelle produzioni della El Gallo Rojo compaiono anche affermati musicisti d'oltre Oceano come il chitarrista Gary Lucas, il trombettista Cuong Vu, il clarinettista e sassofonista Chris Speed e il bassista Greg Cohen. Nei prossimi numeri presenteremo il catalogo MESHUGE KLEZMER BAND Treyf 1929 FULL METAL KLEZMER Shachor ROPE Have You Met Miss Bates? ENRICO TERRAGNOLI ORCHESTRA VERTICAL L'anniversaire GALLO & THE ROOSTERS Todo Chueco ZENO DE ROSSI SULTRY Plunge ROOTLESS Brian Had A Little Plate HENRY TAYLOR Crooning The Anger ACHILLE SUCCI-SALVATORE MAIORE Pequenas Flores Do Inferno MICKEY FINN Dudek! WERGELD Achtung! ZENO DE ROSSI SHTIK Me'or 'Einayim DANIELE D'AGARO ADRIATICS ORCHESTRA Comeglians GIULIO CORINI LIBERO MOTU Libero Motu STANDHARD 3IO & SILVIA DONATI Cocktail Saturno STEFANO SENNI SAUL BASS Psychocandy ORANGE ROOM Orange Room ROLLERBALL La Clinica del Rasoio MESHUGE KLEZMER BAND Musiker! EINFALT CM 12 X 12 SCHMITTMENGE MEIER R.E.A.L. 15 HOUDINI'S CAGE Memories Of A Barber TIRODARCO Tirodarco MICKEY FINN + CUONG VU Gagarini GALLO & THE ROOSTERS + GARY LUCAS The Exploding Note Theory DIMITRI SILLATO PLAYGROUND Periferiche Sospese PIERO BITTOLO BON JUMP THE SHARK Sugoi Sentai! Gattai!! GIULIO CORINI LIBERO MOTU Off-Site Meetings HEADLESS CAT Blind Tail FRANCO D'ANDREA QUARTET Half The Fun ROPE Saints And Sinners POSPAGHEMME L.O.V.E. EINFALT When The Teacher ANTONIO BORGHINI & MALEBRANCHE Six Dances Under FRESH FROZEN Fresh Frozen BLONDE ZEROS God Fried Finger GIORGIO PACORIG & DANILO GALLO ZWEI MAL DREI We Hope We Understand! ORANGE ROOM Elegy For The Punk Movement ALFONSO SANTIMONE LASER PIGS Ecce Combo ZENO DE ROSSI SHTIK The Manne I Love! (Vol. 1 & Vol. 2) SIMONE MASSARON The Big Empty BANDELLO CORINI BATTAGLIA Da Lontano Era Un'Isola FRANCO D'ANDREA QUARTET Sorapis PEPE MEDRI & TIMBUCTU' ORKESTRA Fernando THE HUMANS It's Nine O'Clock FALSOPIANO 8888 JA VIGIU PLAMJA To Infinity And Beyond MATT RENZI-STEFANO SENNI-JIMMY WEINSTEIN 4 Stories EMANUELE MANISCALCO From Time To Time EL GALLO ROJO El Dia De Los Muertos (2cd) PIERO BITTOLO BON JUMP THE SHARK Ohmlaut GALLO & THE ROOSTERS Everything Is Whatever QUILIBRI Il Drago E' Astratto EAST RODEO Morning Cluster FRANCO D'ANDREA Traditions And Clusters A.I.R.E. Apathic Avant-Jazz Anthems FRANCO D'ANDREA Today THE LEAPING FISH TRIO Sankofa ZENO DE ROSSI TRIO Kepos FRESH FROZEN Thawing Mammoth PIERO BITTOLO BON JUMP THE SHARK Iuvenes Doom Sumus NELIDE BANDELLO BAR TRITOLO Bar Tritolo RIEPILOGO NUOVE USCITE JAZZ Attilio Zanchi Ravel’s Waltz Attilio Zanchi, una leggenda del panorama jazz nazionale. Un supermusician che in compagnia di altri celebri colleghi ha scritto alcune delle pagine più importanti della musica jazz delle ultime decadi. Ha voluto coinvolgere e condividere questa nuova pubblicazione discografica con alcuni di essi optando per un repertorio che attinge in parte a materiale di propria composizione ed in parte ad autori che rappresentano per lui un punto di riferimento assoluto. Si va quindi dal brano di matrice classica “Ravel’s Waltz” dedicato a Maurice Ravel ad una reinterpretazione di “Ave Maria”, scritta da Giuseppe Verdi nel 1889. Un omaggio al Brasile con il brano “Chorinando”, ispirato al “choro”, piuttosto che “Hermeto” dedicato al celebre multistrumentista brasiliano Hermeto Pascoal. Un disco che permette di ascoltare composizioni notevoli, ambiti musicali diversi magistralmente impreziositi dal solismo e dal sostegno di musicisti al top. Feat. Paolo Fresu, Tino Tracanna, Roberto Cipelli, Ettore Fioravanti, Mauro Grossi, Marco Castiglioni, Tommaso Bradascio, Massimo Colombo, Max De Aloe, Michele Di Toro, Tommaso Starace, Barbara Balzan, Gregor Muller, Tony Renold, Carlo Guaitoli, Maria Patti, Giuseppe Emanuele, Felice Reggio, Simone Ronzoni, Beppe Caruso, Giuseppe Cattano, Corrado Sambito, Gilberto Tarocco. Michele Perruggini JAZZ Attraverso La Nebbia Un ensemble capitanato dal batterista Michele Perruggini che vede protagonisti alcuni tra i migliori musicisti italiani, quasi interamente di area pugliese. Tutto ciò conferisce un inevitabile sapore mediterraneo, grazie anche ad eccellenti composizioni dal forte carattere melodico e lirico, alla cura degli arrangiamenti ed al sound freschissimo. Il disco contiene dodici brani difficilmente “etichettabili” poiché sconfinanti in vari generi. Chiaramente la matrice improvvisativa degli interventi solistici impreziosisce l’ascolto che di per se risulta godibilissimo e diretto. Il fine ultimo è stato quello di realizzare un disco molto “sentito”, intimo, evocativo e passionale. Unica e vera protagonista la Musica, non i musicisti e tantomeno i canoni stilistici. Feat.Mirko Signorile (Piano), Giorgio Vendola (Doublebass), Vince Abbracciante (Accordion), Antonio Marangolo (Tenor And Soprano Sax), Gaetano Partipilo (Alto Sax), Gabriele Mirabassi (Clarinet), Nando Di Modugno (Guitars), Leo Gadaleta (Violin), Fabrizio Signorile (Violin), Maurizio Lomartire (Viola), Gaetano Simone (Cello), Peppe Fortunato (Keyboards), Cesare Pastanella (Percussions), Michele Perruggini (Drums). JAZZ La Montanara/Angiuli The Visual Una ritmica italiana ed un pianista indonesiano. Giovani e talentuosi. La Montanara e Hanuraga (diplomatosi con magna laude) si sono conosciuti al conservatorio di Rotterdam presso il quale hanno studiato e si sono perfezionati alcuni anni fa. Sri Hanuraga ha vinto una serie di awards che lo qualificano come una dei migliori nuovi talenti del panorama internazionale (L’ultimo della serie lo ha visto nel 2011 premiato come miglior talento Indonesiano al Java jazz festival…). “The Visual”, è stato registrato a compimento di una collaborazione consolidatasi attraverso una serie di concerti in Italia. Una vena melodica profondamente mediterranea si unisce ad un impianto sorprendentemente lirico e fascinoso da parte di Hanuraga. Un disco di grande qualità e scorrevolezza, per una musica di ottimo profilo compositivo, con un linguaggio moderno, sostenuto da una ritmica efficace e mai scontata. La Montanara si segnala come batterista eclettico ed estroso, grazie anche alle sue variegate esperienze all’estero a contatto con musicisti anche di varia estrazione ( Jazz, Blues e rock). Solido ed efficace anche il contributo di Angiuli al contrabbasso. Un disco che testimonia una riuscita fusione di due mondi (Europa e Asia) apparentemente distanti che qui si integrano con successo per la felicità degli ascoltatori. Un trio da non perdere ! Matija Dedic JAZZ Ligherian Rhapsody Il nuovo album del pianista e compositore croato Matija Dedić che dopo quindici anni d’intensa attività discografica approda al suo primo lavoro da solista. L’idea dell’album nasce spontaneamente da alcune improvvisazioni realizzate in studio dal pianista durante alcune sessioni di registrazione mentre era al lavoro con altri progetti. Dopo tre successive sessioni le improvvisazioni prendono forma in undici brani in piano solo che comporranno la track list dell’album. Le composizioni appaiono come una profonda riflessione sulla musica improvvisata, mondo nel quale l’autore percepisce l’esistenza al massimo della sua espressione, e al contempo un omaggio ai compositori di musica contemporanea che lo hanno influenzato lungo il suo percorso artistico. 16 JAZZ VOCAL R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Xiomara Laugart Tears and Rumba Terzo album su Chesky per questa voce femminile sud-americana che sposa delicate canzoni folk ispirate alla tradizione latina con il jazz. Anche con questo ci riconferma che non ci troviamo di fronte ad un fenomeno musicale artificiale, Xiomara ha virtù peculiari tali ed una maestria che non si possono manipolare. Qualità vocali che “Tears And Rumba” rivela in modo inequivocabile: flessibilità e sensibilità espressiva in una grande estensione vocale, “liquida” e fluente che ben esaltano le influenze jazz. “Tears And Rumba” sono 12 brani di classici cubani del periodo d’oro, degli anni ’20, reinterpretati alla sua maniera. Registrazione Chesky Binaural + Series! The High Line Riders ROCK SONGWRITER ROCK Bumping Into Nothing Dopo 18 anni tornano gli High Line Riders con un nuovo glorioso disco che vuole essere diretto e senza fronzoli, a base di chitarra e in puro stile rock and roll. Accanto a Ed Petterson e Pete Abbott troviamo David Santos al basso, Gary Goodlow alla chitarra e Mike Brenner al lap & pedal steel. “Bumping Into Nothing” nasce nella leggendaria Nashville, ma ci riporta suoni più newyorkesi, dove troviamo le tastiere di Jen Gunderman e le voci di molte guest stars, come Freedy Johnston, Chuck Mead, Jonana Smith, Henning Kvitnes, The Farewell Drifetrs e Ida Jenshus. Tra i top 20 nelle radio chart Americane! AA/VV 1995 - 2015 20 Years Blue Rose Records (The Best Of Americana Rock Music - Past & Present) Nel 1995 nasceva un’etichetta destinata a lasciare un segno nella musica Americana, con più di 650 uscite fino ad oggi. “20years Blue Rose Records - The Best of Americana rock music” contiene gli autori che hanno forgiato il profilo dell’etichetta (Steve Wynn, The Brandos, The Band Of Heathens, Todd Thibaud, Continental Drifters, Gov’t Mule, Iain Matthews, Bottle Rockets, Big In Iowa, Julian Dawson, Elliott Murphy, Joseph Parsons, Tom Gillam). La seconda parte, in vece, intitolata “The Present”, il presente, raccoglie al suo interno canzoni degi ultimi due anni della Blue Rose e qui, tra gli altri, troviamo David Grissom, Paul Thorn, Micky & The Motorcars, Blue Rodeo, Poco, Matthew Ryan, Willie Nile, Los Lonely Boys, Shooter Jennings, James McMurtry, Rich Hopkins & Luminarios, Reckless Kelly, Cody Canada & The Departed e Hank Shizzoe. AMERICANA The Wynntown Marshals 17 The End of the Golden Age La band di Edimburgo The Wynntown Marshals tornano con il loro terzo album, “The End Of The Golden Age”, dove la band si approccia al genere Americana tenendo conto, però, delle loro personalissime radici scozzesi. Una album che parla delle migrazioni dalle isole Ebridi, della vita moderna nella capitale, egli odori e dei suoni della fiera Aberdeenshire, e dei paesaggi rurali del West Lothian. Agli strumenti tipici del genere Americana si aggiungono corni e sintetizzatori che richiamano le musiche di Jim Bryson e The Weakerthans e ampliano gli orizzonti musicali dell’album. JAZZ VOCAL RIEPILOGO NUOVE USCITE Ernestine Anderson Swing The Penthouse Una giovane ed esuberante Ernestine Anderson, a pochi anni dall’uscita del celebre disco “Hot Cargo” canta in modo esuberante in questo live di fronte al pubblico rapito del famoso locale jazz Penthouse di Seattle. Insieme a Dick Palombi (piano), Chuck Metcalf (basso) e Bill Richardson (batteria), Ernestine canta alcuni classici del jazz come solo lei sa fare, per un disco che testimonia tutta la sua bravura. Pat Martino Nexus (with Jim Ridl) T TRACKLIS You Make Me Feel So Young It Could Happen To You I Fall In Love Too Easily On Geeen Dolphin Street Time After Time I've Got the World on a String Little Girl Blue Just In Time This Can't Be Love Gone With the Wind Angel Eyes There Will Never Be Another You Honeysuckle Rose T TRACKLIS Recollection Tenetree JAZZ Sun On My Hands Registrato al Tin Angel di Philadelphia del 1990, “Nexus” è la testimonianza della bravura del chitarrista Pat Martino, che questa volta troviamo in duo con uno dei suoi partner più empatici, il pianista Jim Ridl: due artisti appartenenti a generazioni e luoghi diversi, che però trovano una vera complicità davanti ai loro strumenti. Un disco che contiene diverso materiale inedito, ma che include anche un interessante arrangiamento di “Oleo” di Sonny Rollins e la famosissima “Country Road”, che viene inserita per la prima volta in una registrazione. Mary Stallings JAZZ Feelin’ Good Il tesoro seminascosto del jazz torna con un disco in cui sfoggia tutta la propria bravura come cantante espressiva, questa volta accompagnata da una suprema line-up: Bruce Barth al piano, Peter e Kenny Washington alla sezione ritmica, Freddie Hendrix alla tromba e il perfetto Ray Mantilla alle percussioni. Un disco con cui Mary Stallings celebra il proprio ritorno, con autorità e canzoni che sembrano fatte su misura per lei e la sua voce acuta ed esperta. Buena Vista Social Club JAZZ Lost and Found The Phineas Trane Country Road Interchange Oleo Naima T TRACKLIS Close Your Eyes Try a Little Tenderness Li'l Darling I Want to Talk About You Feeling Good Reflections Night in Tunisia Monk's Dream Afro Blue You Send Me Yesterdays VINILE 180gr Dopo due decadi dall’uscita del loro primo album, un successo mondiale e un vero e proprio fenomeno musicale, i Buena Vista Social Club tornano con un disco che mette insieme, ancora una volta, alcuni dei più grandi nomi della “golden age” della musica cubana degli anni Cinquanta, dal nome particolarmente evocativo, “Lost and Fund”, nel quale troviamo brani che vedono la luce per la prima volta, alcuni dei quali provengono direttamente da quella leggendaria sessione di registrazione a L’Avana a cui hanno preso parte anche Ry Cooder e molti altri. Quando alla World Circuit hanno aperto le loro casseforti è stato riscoperto un vero e proprio patrimonio che ha fatto rimanere tutti allibiti: nessuno si aspettava un materiale tanto vasto quanto bello! Brani dal vivo e registrati in studio (all’Egrem studio de L’Avana) per un viaggio tra nella più florida creatività cubana, in uno dei periodi e dei generi più affascinanti della storia della musica internazionale. 18 NUOVE USCITE David Philips If I Had Wings Folk, rock, jazz, elettronica, musica psichedelica e sperimentazioni sonore convergono tutte in questo quarto album di David Philips, “If I Had Wings”, frutto di 18 mesi di concerti, registrazioni e intense sessioni di scrittura. David ha messo tutto se stesso in questo album, è infatti autore della maggior parte di questo cd, dalle canzoni alla grafica, e nella migliore tradizione “fai-da-te” è sempre lo stesso Philips che canta nei cori delle sue canzoni e suona tutti gli strumenti, tranne la batteria e il sax nella epica “Venomous Soul”, di ben 12 minuti. Boo Boo Davis BLUES What Kind of Shit is This? Boo Boo Davis è un sopravvissuto ed uno degli ultimi ad interpretare e scrivere blues di prima mano del Mississippi Delta. Nato e cresciuto a Drew, Mississippi, nel cuore del Delta e figlio di un piantatore di cotone proprietario di una piccola fattoria, si è inurbato ben presto per trovare lavoro come musicista. Dopo anni oscuri e duri, ha trovato, a fine millennio, sponsor europei al suo blues negli olandesi della Black & Tan che gli hanno prodotto diversi dischi, incluso questo nuovo Vinile. Feat. Jan Mittendorp (guitars, beats & programmino) e Mischa Den Haring (guitars, beats & programmino). Ottima come al solito la qualità di registrazione! LP limited edition. T TRACKLIS Up There Angel Suffocate (Drift Away) Hummingbird Quiet Samuel Saves the World That Dirty Road If I Had Wings Venomous Soul What Will I Do Without You? T TRACKLIS Sorry Baby If You Ain't Never Had the Blues Half a Rap [Explicit] Somebody's Fool Let Me Love You Baby Plane Station Bring Back My Baby What You Got on Your Mind Back in the Woods The Rope Love Me All Night Long Blues On My Mind Bye Bye Baby il nuovo Appaloosa IRD International Record Distribution www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm ALOOS PP A gnolabluesband • DOWNTHELINE A SONGWRITER RIEPILOGO Presentiamo il catalogo di casa Posi-Tone, label Losangelena ispirata al sound della Blue Note di Rudy Van Gelder ma attenta alle produzioni di maggior qualità dei musicisti della scena contemporanea. Materiale classico dunque ma sostenuto da idee fresche ed innovative che possano trasmettere nuova energia al jazz sound contemporaneo. Il tutto realizzato secondo i più alti standards qualitativi. PR 8080 BOWEN/ROTONDI/DAVIS JARED GOLD All Wrapped Up PR 8081 TRAVIS SULLIVAN New Directions PR 8082 DAVID GIBSON End Of The Tunnel PR 8083 ORRIN EVANS Freedom PR 8084 BRENT CANTER Urgency Of Now PR 8085 NICK HEMPTON The Business PR 8086 SEAN NOWELL Stockholm Swingin' PR 8087 KENNY SHANKER Steppin' Up PR 8088 KEN FOSTER & BEHN GILLECE Duotone PR 8089 PATRICK CORNELIUS Maybe Steps PR 8090 DOUG WEBB Swing Shift PR 8091 STEVE HOROWITZ New Monsters PR 8092 EHUD ASHERIE & HARRY ALLEN Upper West Side PR 8093 JARED GOLD Golden Child PR 8094 SPIKE WILNER La Tendresse PR 8095 BRANDON WRIGHT Journeyman PR 8096 TOM TALLITSCH Heads Or Tales PR 8097 RALPH BOWEN Total Eclipse PR 8098 JACAM MANRICKS Cloud Nine PR 8099 STEVE DAVIS Gettin' It Done PR 8100 ORRIN EVANS Flip The Script PR 8101 JORDAN YOUNG Cymbal Melodies PR 8102 ED CHERRY It's All Good PR 8103 EHUD ASHERIE Low East Side PR 8104 DAVID WEISS Venture Inward PR 8105 JARED GOLD Intuition PR 8106 SEAN NOWELL The Kung-fu Masters PR 8107 KEN FOWSER & BEHN GILLECE Top Shelf PR 8108 DAVID AKE Bridges PR 8109 NOAH HAIDU Momentum PR 8110 JON DAVIS One Up Front PR 8111 IDAN SANTHAUS There You Are PR 8112 NICK HEMPTON Odd Man Out PR 8113 SHAULI EINAW Generations PR 8114 WILL BERNARD Just Like Downtown PR 8115 DOUG WEBB Another Scene PR 8116 STEVE DAVIS For Real PR 8117 PR 8118 PR 8119 PR 8120 PR 8121 PR 8122 PR 8123 PR 8124 PR 8125 PR 8126 PR 8127 PR 8128 PR 8129 PR 8130 PR 8131 PR 8131 PR 8132 PR 8133 PR 8134 PR 8135 PR 8136 PR 8137 PR 8138 SARAH MANNING Harmonius Creature TOM TALLITSCH Ride STEVE FIDYK Heads Up! BRIAN CHARETTE Square One PETER BRENDLER Outside The Line JARED GOLD Jg3+3 ORRIN EVANS' CAPTAIN BLACK BIG BAND Mother's Touch RALPH BOWEN Standard Deviation JOE MAGNARELLI Lookin' Up WALT WEISKOPF Overdrive MICHAEL DEASE Relentless BRIAN CHARETTE Good Tipper ERIC WYATT Borough Of Icings KENNY SHANKER Action City ART HIRAHARA Libations & Meditations ART HIRAHARA Libations & Meditations DAVID GIBSON Boom! JON DAVIS Moving Right Along BEN WOLFE The Whisperer DOUGH WEBB Triple Play DAVID AKE Lake Effect TOM TALLITSCH All Together Now JARED GOLD Metropolitan Rhythm IRD International Record Distribution srl - Via Don Colli, 72 20844 TREGASIO di TRIUGGIO (Monza Brianza) - ITALIA phone + 39 0362 918397 - [email protected] Facebook: www.ird.it/mipiace.htm 20 F R E S H S O U N D N E W T A L E N T Sue Raney JAZZ Late in Life Nuovo album per questa favolosa cantante. Feat. Shelly Markham (piano), Jeff Driskill (clarinet e sax), Barry Zweig (guitar), Kevin Axt (bass), MB Gordy (drums e percussion). Unexpected JAZZ Munchies Splendido piano trio. Feat. Sergi Sirvent (piano), Esteban Hernandez (double bass) e Dani Dominguez (drums). John O’Gallagher Trio JAZZ The Honeycomb Alto sax in trio. Feat. Johannes Weidenmueller (bass) e Mark Ferber (drums). JP Balcazar JAZZ Reversible Bassista in quartetto. Feat. Marco Mezquida (piano), Carlos Falanga (drums), Miguel Villar Pintxo (tenor sax). Cavalli, Moniz, Pinheiro JAZZ Cinema & Dintorni 21 Mario Cavalli (bass), Ricardo Pinheiro (guitar), Jorge Moniz (drum). Questi i brani: C’era una volta il West / La canzone di Marinella / Amarcord / Il clan dei Siciliani / Gelsomina / Amore per tutti / Malafemmena / Il buono, il bruto, il cattivo / Love Theme from The Godfather / More “Theme from Mondo Cane” / La donna cannone / Winter in Paris / Isabel / La passerella di otto e mezzo. RIEPILOGO NUOVE USCITE Nicola Dal Bo Trio JAZZ Bad Vibes A tre anni dal suo primo album il veneziano Nicola Dal Bo ci fa intuire un possibile diverso sviluppo per l’ormai canonica formazione dell’organ trio, sostituendo la più convenzionale chitarra con il sassofono, che offre forse prospettive più originali e meno prevedibili alla musica solitamente proposta da questo tipo di organico. A suonarlo è Nevio Zaninotto, strumentista molto maturato in questi ultimi anni, che conferma la fertilità jazzistica della regione da cui proviene, il Friuli, patria anche del magnifico Luca Colussi, oggi forse il batterista più duttile e richiesto dell’area triveneta. Le interessanti prospettive aperte dall’utilizzo del sax, soprattutto tenore nel nostro caso, unitamente all’approccio “leggero” ed allo stesso tempo incisivo di Dal Bo, diverso da quello della maggior parte degli specialisti dell’Hammond in circolazione, consentono al trio di fornire una versione sorprendentemente raffinata dell’adagio di una celebre sonata beethoveniana, quasi una ballad jazzistica, ma anche di realizzare un semplice quanto efficace arrangiamento della frequentatissima “Secret love”, ideale trampolino di lancio per l’impetuoso ma sempre lucido tenore di Zaninotto. Fra i brani del leader meritano di venire ricordati almeno l’efficace ed ipnotico riff iniziale di IFD, l’originale rielaborazione in stile monkiano di What is this thing called love? – uno degli standard più utilizzati per i loro mascheramenti dai bopppers – che qui diventa, molto più semplicemente, What is this?, così come l’armonicamente più complesso ed articolato tema che dà il titolo al disco, Bad vibes. Torniamo quindi in pieno clima organ trio con R.A.M., grazie ad una melodia dal forte sapore bluesy, facile da memorizzare, unico brano firmato da Zaninotto, che nella ballad successiva, 2-3-7, altra composizione del leader, dimostra di sapersela cavare benissimo anche al sax soprano. Marco Castelli JAZZ Porti Di Mare Con una quindicina di album a suo nome, affiancati da molte importanti collaborazioni, Marco Castelli, classe 1960, s’è ormai ritagliato un posto da protagonista nel variegato panorama del jazz italiano, oltre che rimanere uno dei jazzisti di riferimento dell’area triveneta. Dal debutto come leader nel1993, a quest’ultima avvincente fatica, primo disco per Caligola, sono state di fatto quattro le formazioni in cui il poliedrico sassofonista veneziano ha dato voce alle sue diverse anime musicali: il quartetto con Paolo Birro, il gruppo elettrico DMA, la Bandorkestra.55, non una vera e propria big–band, ed un “sax solo” condito da molta elettronica, usato per accompagnare spettacoli di danza. Conclusa prima la parabola del quartetto, poi quella del DMA – da cui vengono sia Hebling che Santimone – Castelli sembra aver trovato con questo nuovo progetto la quadratura del cerchio, mettendo le sue molteplici esperienze, davvero internazionali (ha suonato in almeno 40 diversi paesi), al servizio di un linguaggio lucido e personale, in cui è difficile trovare oggi precisi riferimenti. Sono soprattutto Africa ed America Latina ad aver lasciato un segno profondo nella sua poetica. Feat. Marco Castelli (sax), Alfonso Santimone (piano), Edu Hebling (double bass), Andrea Ruggeri (drum, percussion) e Mauro Beggio (drums). Brian Simpson FUSION Out of a Dream Uno dei più importanti tastieristi del panorama smooth jazz internazionale esce con un nuovo album ricco di canzoni affascinanti e memorabili. “Sky Whatcher”, il primo singolo di “Out Of A Dream”, sta già scalando rapidamente la classifica Smooth Jazz Airplay. Anche gli altri brani non sono da meno: alcuni artisti come Dave Koz, Najee, Maysa, Norman Brown, Mark Antoine tra gli altri, costellano questo disco con apprezzabili collaborazioni. T TRACKLIS One of a Kind Out of a Dream When I Say Your Name Sky Watcher Just One Wish San Lorenzo Let's Get Away Rio Sway Her Eyes Nightfall 22 ATTESE R ISTA MPE! FreddieRedd JoeAlbany DISTRIBUZIONE: IRD www.ird.it R I E P I L O G O N U O V E Da casa Raven, la più importante label di ristampe australiana, presentiamo un’ampia selezione di novità. Non è interessante solo per il recupero di materiale inedito e, spesso, introvabile di importanti artisti degli anni ’60 & ’70 ma, soprattutto, per l’accurato remastering dei prodotti che, in questa edizione, sembrano tornare a nuova vita e suonano come mai prima d’ora. Quel che più conta è la quantità, oltre la qualità di questo materiale, in cd che non durano mai meno di 75/80 minuti! Complimenti! The Box Tops U S C I T E DISPONIBILE L’IN TERO CATALOGO The Original Albums 1967-1969 I quattro dischi dei Box Tops, la prima band di Alex Chilton, Una leggenda nella musica del South. The Letter- Neon Rainbow, il debutto. Quindi Cry Like A Baby, la definitiva rivelazione.Non Stop e Dimensions, la conferma. Quattro dischi introvabili da moltissimo tempo, rimasterizzati ad arte dalla Raven Australiana, che ha curato anche il libretto (12 pagine ) nei minimi dettagli. Ci sono anche 7 canzoni rare, che non erano apparse sugli LP. Un must per chi ama la band di Memphis ed il white soul. 2 CD John Prine Angels From Montgomery 4 ESSENTIAL ALBUMS 1971 – 1975 4 album in 2 cd per un cantautore che ha influenzato molti musicisti della sua generazione. 2 cd Byrds F O L K I TA L I A N O Reunion abum del 1973 su Asylum. Feat. Gene Clark, Chris Hillman, David Crosby, Roger McGuinn, Michael Clarke. Con l’aggiunta di 2 bonus tracks. Mariangela D’Abbraccio E Chi Mo Canta Appriesso a Me? Vincenzo Mollica dice di lei: ”Mariangela D’abbraccio canta e recita con la stessa intensità emotiva. L’arte, quella vera, è portatrice di emozioni e mistero, di una bellezza che si fa canto”. Mariangela è un’attrice cantante che ha lavorato in teatro e al cinema, e da qualche anno lavora anche in “Un Posto Al Sole” nel ruolo di Monica. Figlia e nipote d’arte, il nonno era violinista nell’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, la nonna pittrice e la madre regista. A quindici anni inizia a studiare recitazione e danza a Roma. Debutta a teatro diretta da Eduardo De Filippo. Diventa poi protagonista del teatro italiano lavorando con Giorgio Albertazzi. La sua carriera è costellata di successi e importanti collaborazioni, tra cui quelle con Benigni, Zeffirelli, Tavassi e numerosi altri. Volendo omaggiare la canzone Napoletana, Mariangela crea questo nuovo disco edito dalla Polo Sud, a metà tra teatro e musica e le canzoni sono arricchite di poesie e brani teatrali. 12 tracce della tradizione popolare partenopea: “Maruzzella”, “Era di Maggio”, “Passione, Canzone Appassiunata”, “‘O Surdato ‘Nnammurato”, “I’ te vurria vasà”, “‘A rumba d’e scugnizze”, “Dicitencello vuje”, “Scetate”, “Tammurriata Nera” e “Tu si’ ‘na cosa grande”… LABOttega JAZZ Live @ Campione D’Italia La Brambus Record è lieta di celebrare il proprio venticinquesimo anniversario con un album straordinario della formazione jazz LA BOttega, la band capitanata da Claudio Pontiggia in una performance live a Campione D’Italia con uno special guest di tutto rispetto: il fenomenale trombettista Paolo Fresu. Finalmente accessibile a un vasto pubblico questa grande performance, carica di emozione, musicisti motivati e, ovviamente, di buona musica. 24 COUNTRY R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E The Allen Brothers With Other Country Brother Acts Splendido box 4 cd completamente rimasterizzato, 94 brani. Feat. Kessinger Brothers, Morris Brothers, Shelton Brothers, Anglin Brothers, Woodie Brothers, Oscar & Doc Harper, Lewis Brothers, McGhee Brothers, Stripling Brothers, Crowder Brothers, Ray Brpthers. • 4 cd Eddie Condon COUNTRY JAZZ VOCAL J A Z Z Classic Sessions 1927 - 1949 Splendido box 4 cd, 98 brani completamente rimasterizzati, oltre 5 ore di musica. Feat. Bud Freeman, Max Kaminsky, Coleman Hawkins, Louis Armstrong, Gene Krupa, Pee Wee Russell, Jack Teagarden, Benny Goodman, Fats Waller, Jimmy Dorsey, Billy Holiday.• 4 cd. Anita O’Day Sweet Swingers of Songs (Selected Sides 1941 - 1962) Splendido box 4 cd, 109 brani remastered. Feat. Gene Krupa & His Orchestra, Lowell Martin & His Orchestra, Ralph Burns, Stan Kenton, Nat King Cole, Jimmy Giuffre, Cal Tjader. • 4 cd Lefty Frizzell Country Music Legend (Selected Sides 1950 - 1959) Splendido box 4 cd, 100 brani remastered, esaustiva raccolta!! • 4 cd. JAZZ VOCAL B L U E S AA/VV 25 Louisiana Swamp Blues Splendido box 4 cd, 102 brani remastered. Feat. Cookie & The Cupcakes, Leroy Washington, Juke Boy Bonner, Guitar Junior, Clarence Garlow, Hop Wilson, Blue Charlie, Boogie Jake, Boozoo Chavis, Joe Hudson e molti Altri. • 4 cd Judy Garland The Garland Variations (Songs She Recorded More Than Once) Splendido box 5 cd, 115 brani con alcuni inediti remastered. Registrazioni in studio dal 1937 al 1962. • 5 cd. R I E P I L O G O N U O V E U S C I T E Ther Blues Vision BLUES Kind of Blues I Blues Vision sono una nuova e giovane band belga con la missione di mantenere vivo lo spirito di grandi artisti come Stevie Ray Vaughan, Jeff Beck, Muddy Waters e Jimi Hendrix. In patria si sono già distinti come una delle band più interessanti affermate della scena blues belga e ora, con questo nuovo e terzo album, sono pronti per farsi conoscere al resto del pubblico europeo e mondiale. La chicca: Guy Forsyth suona l’armonica in ben due tracce, dando il tocco finale a questo album blues rock. The Juke Joints SONGWRITER COUNTRY SOUL BLUES Heart on Fire Questa band olandese vincitrice nel 2012 del Dutch Blues Foundation Award come migliore blues band dei Paesi Bassi in realtà infiamma i palchi di mezzo mondo da ben 32 anni e ora esce con questo nuovo disco “Heart on Fire”, il loro nuovo album un titolo che davvero spiega quello che i Juke Joints fanno da anni: incendiare i cuori del loro pubblico. Dieci brani originali registrati presso gli Westmaas Studios che ci trasmettono tutta l’energia di questo gruppo e delle loro grandi esibizioni live. Amy Speace That Kind of Girl “That Kind Of Girl” è stato registrato a Nashville con una ispirazione soul e con l’accompagnamento di una band spettacolare: WIll Kimbrough (chitarra), Carl Broemel (chitarra e pedal steel), Eamon McLoughlin (strumenti a corde e mandolino), Danny Mitchell (tastier e corno), il produttore Neilson Hubbard (batteria), and Dean Marold (basso). Inoltre Tim Easton, Ben Glover, Rod Picott, Doug & Telisha Williams compaiono nei cori. Suzanne Jarvie Spiral Road Un altro album di debutto per la CRS Continental. Suzanne Jarvie esce con “Spiral Road”. Questa cantautrice di Toronto debutta con un album nato sotto la guida del produttore canadese e polistrumentista Hugh Christopher Brown. “Spiral Road” è un bellissimo insieme di canzoni profonde ed emozionanti che spazia tra diversi generi cantautorati: Americana, rock, bluegrass, e country tradizionale. Da scoprire! T TRACKLIS Bottom Of The Bottle No Sleep Tonight Movin' Out Never Enough Make Me Feel Good This I Don't Need A Reason Voodoo Gal Lonely Night Cat Life Another Excuse What Now T TRACKLIS Heart on Fire You Got Me Where You Want Me All Over Again One More Time Hooked Cat's Squirell Russian Roulette Nataly Stop Foolin My Heart Bootsy Funny Little Valentine You're Allright T TRACKLIS Nothing Good Can Come from This Come Pick Me Up Better Than This Three Days That Kind of Girl One Man's Love Hymn for the Crossing In Chicago Trouble Looks Good on You Raincoat Strange Medicine Epilogue (I Don't Know How to Stop Loving You) Songs T TRACKLIS Spiral Road Before and After (Redux) Enola Gay Before and After 2458 Spiral Road Never Gonna Stop Tears of Love Angel of Light Love Is Now 26 Russell Malone “one of the most gifted guitar players to emerge in recent years” IRD International Record Distribution www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm