Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Mi considererei il più fortunato dei mortali se riuscissi a
guarire gli uomini dai loro pregiudizi.
Pregiudizio io chiamo, non già il fatto di ignorare certe
cose, ma di ignorare se stessi.
Charles-Luis de Secondat, barone di Montesquieu ,
in Lo spirito delle leggi.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Che cos’è la sociologia?
Prof. Sergio Severino
Università degli Studi di Enna - KORE
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Sapere sociologico comune = il patrimonio di conoscenze,
legato all’esperienza diretta, che ognuno utilizza per orientarsi
nella vita sociale.
Limiti di questo sapere:
- è concentrato nel presente
- lo spazio sociale degli individui è circoscritto
- è facilmente influenzabile e deformabile dal “sentito dire”
La sociologia, come scienza sociale, attraverso i suoi strumenti,
supera i limiti della sociologia ingenua di senso comune,
formulando interrogativi sulla base di una riflessione teorica
sedimentata e cercando risposte a questi interrogativi sulla base
di informazioni raccolte sistematicamente.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Sociologia ² studio scientifico della società
l’insieme delle ricerche di coloro che si riconoscono e
sono riconosciuti da altri (istituzioni universitarie,
specialisti di altre discipline) come sociologi.
La sociologia può aiutarci a capire meglio il mondo
in cui viviamo, ma non può darci certezze assolute:
può darci soltanto ragionevoli certezze.
Il lavoro di sociologo dipende dall’immaginazione
sociologica [Charles Wright Mills 1959], ossia:
la capacità di riflettere su se stessi liberi dalle abitudini
familiari della vita quotidiana, al fine di guardare la realtà
con occhi diversi. Pertanto il sociologo è colui che riesce a
liberarsi dai condizionamenti della situazione personale
collocando le cose in un contesto più vasto.
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Prof. Sergio Severino
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Società = popolazione, collettività stabilmente
insediata su un territorio delimitato, i cui rapporti
sono abbastanza durevoli da consentire la
riproduzione dell’esistenza, la soddisfazione dei
bisogni vitali e la sedimentazione di una comune
cultura da cui discendono le norme che regolano la
vita della collettività.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
La nascita della sociologia si inquadra all’interno di un
processo che porterà all’avvento della modernità e che
è stato accompagnato da tre grandi “rivoluzioni”:
- rivoluzione industriale(1° riv.ind. 1750): grandi
trasformazioni socio-economiche accompagnano lo
sviluppo di innovazioni tecnologiche;
-  rivoluzione francese (1789): segna il trionfo dei valori
di libertà e uguaglianza;
- rivoluzione scientifica (positivismo 1800): si ricorre
alla scienza per comprendere il mondo;
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Rivoluzione scientifica
A partire dal XVII secolo si assiste:
² allo spettacolare sviluppo delle scienze della natura
² all’applicazione del metodo sperimentale, fondato
sull’osservazione dei “fatti”, ad ambiti di indagine sempre
più vasti
² a un insieme di scoperte, che gettano nuova luce sui
“segreti” della natura.
Verso la fine del XVIII secolo incomincia a diffondersi la
fiducia nella possibilità di estendere allo studio dell’uomo,
della società e della cultura, gli stessi principi del metodo
scientifico che stavano dando tanti buoni risultati nello
studio dei fenomeni naturali.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Rivoluzione industriale
In Inghilterra, verso la fine del XVIII secolo, prende
avvio una trasformazione radicale dei processi
produttivi che comporta profonde innovazioni a
livello sociale, economico e tecnologico e che
ridefinisce la società.
La sociologia nasce come necessità di comprendere
quelle profonde e ambivalenti trasformazioni, che
delineavano quella che sarà la società moderna.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Da sistema artigianale
A seguito dei mutamenti nella struttura
economica, il vecchio ordine dovette
soccombere alla sua stessa rigidità, di fronte
ad un mondo in evoluzione
•  Potere centrale assoluto (teocrazia)
•  Poco efficiente sul piano organizzativo
•  Strettamente legato col Potere religioso
•  Pluralità di poteri familiari, locali
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
A sistema industriale
A seguito dei mutamenti nella struttura economica
•  Struttura maggiormente “oggettiva”: Sistema borghese
alleato (in quel momento) con proletariato
•  A cui gli individui non possono sottrarsi
•  Potere relativo vs Assoluto
•  Coesistenza tra Stati nazionali (ONU, FAO, ecc)
•  Organizzazione efficiente e forte (separazione)
•  Legame tra Comunità locali e Stato
•  Esaltazione di idee e principi storicamente diffusi dal
Cristianesimo (libertà, uguaglianza, fraternità, diritti)
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
La prima Rivoluzione Industriale
•  P r o c e s s o d i ra p i d a e i n t e n s a t ra s f o r m a z i o n e
nell’organizzazione tecnico economica della lavorazione
di materie prime, accompagnato dalla meccanizzazione
•  Inghilterra 1750 ca. - Paleotecnico
•  Uso del carbone, del vapore e dell’acciaio
•  Iniziativa privata e libera concorrenza in GB favorirono
liberismo economico
•  settore tessile, siderurgia e metallurgia
•  Rivoluzione nei trasporti – città industriale
•  Borghesia industriale vs. proletariato di fabbrica
•  Politiche coloniali imperialiste in Asia e Africa
•  Città industriale e nuova condizione per i lavoratori
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
La seconda Rivoluzione Industriale
• 
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• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
Nuove fonti energetiche (elettricità e petrolio)
Inghilterra 1850 ca.
Età Neotecnica
Centrali elettriche ed idroelettriche
Elettrodotti – industrializzazione in nuovi
paesi
Motore a combustione – centrali
termoelettriche
Industrie petrolchimiche – automobile, aereo
Interesse per il Medio oriente
Sviluppo delle fasce costiere
Ritardo nell’Europa orientale (socialismo)
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Io ho visto una piccola manifattura...dove erano impiegati soltanto dieci uomini e dove alcuni di loro,
di conseguenza, compivano operazioni distinte. Ma, sebbene fossero molto poveri e perciò solo
mediocremente dotati dei macchinari necessari, erano in grado, quando ci si mettevano, di fabbricare,
fra tutti,...più di quarantottomila spilli al giorno. Si può dunque considerare che ogni persona, facendo
la decima parte di quarantottomila, fabbricasse quattromilaottocento spilli al giorno. Se invece
avessero lavorato tutti in modo separato e indipendente e senza che alcuno di loro fosse stato
previamente addestrato a questo compito particolare, non avrebbero certamente potuto fabbricare
neanche venti spilli per ciascuno
• L'accentuato incremento della produttività collegato alla divisione del lavoro
per Smith è il risultato di 4 cause distinte:
• 1.la maggior destrezza dell'operaio nello svolgere le attività che gli sono
affidate, dovuta alla semplificazione delle stesse;
• 2.il risparmio di tempo che si perde di solito nel passare da un tipo di lavoro ad
un altro;
• 3.la possibilità di meccanizzazione del processo, reso più semplice dalla
suddivisione del processo in attività elementari.
• 4.la divisione del lavoro, non solo migliora l'applicabilità al processo di
macchine già esistenti, ma agevola l'invenzione di nuove macchine.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
La terza Rivoluzione Industriale
• 
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• 
• 
• 
• 
1950 ca.
Rivoluzione informatica
Internet
Economia globale
Terziario avanzato
Quaternario (servizi di informazione telematica)
Decentramento e divisione internazionale del
lavoro
•  Movimenti finanziari
•  Industrializzazione diffusa
•  Villaggio globale (Marshall McLuhan - il medium è il
messaggio)
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Rivoluzione francese 1789
In Francia, verso la fine del XVIII secolo, si assiste
simbolicamente alla fine di un’epoca e di un ordinamento
politico fondato sul principio dinastico e il potere assoluto.
Lo scettro passa dalle mani del re a quelle del popolo e si
affermano i valori di uguaglianza e libertà.
•  È il simbolo del crollo di un ordine sociale basato sulla
combinazione di religione, monarchia, proprietà
terriera, legami di parentela, comunità locali,
caratterizzato da una divisione esplicita e rigida tra le
classi sociali (ceti, ranghi)
•  È la prima grande rivoluzione “ideologica”
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Vi sono alcuni temi “forti” che attraversano la storia
della disciplina e restano tuttora al centro della
riflessione sociologica.
Su tali temi si sono costruite formulazioni diverse,
che si sono poi consolidate in veri e propri
paradigmi, tra i quali:
-
paradigma
paradigma
paradigma
paradigma
dell’ordine
del conflitto
della struttura
dell’azione
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Paradigma dell’ordine
Che cosa tiene insieme la società e come è possibile
l’ordine sociale in un’epoca in cui enormi
trasformazioni economiche, sociali e culturali hanno
infranto la credenza nella sacralità della tradizione e
della religione?
Thomas Hobbes (1582-1679)
Gli uomini si sottopongono all’autorità coercitiva dello
stato, riuscendo a controllare la loro natura egoistica
e violenta, che porterebbe alla disgregazione sociale.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Adam Smith (1723-1790)
Il mercato è l’elemento connettivo che tiene insieme
gli individui e i gruppi, nel perseguimento dei loro
diversi interessi egoistici.
Herbert Spencer (1820-1903) e Auguste Comte
(1798-1857)
La società è un organismo le cui parti sono connesse
tra loro da una rete di relazioni di interdipendenza.
L’equilibrio che si genera tra le parti non è mai
statico, bensì dinamico, sottoposto cioè a un continuo
processo di evoluzione e di adattamento.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Georg Simmel (1858-1918)
La differenziazione sociale che caratterizza la
modernità produce individualizzazione ed
eterogeneità tra gli individui. Gli esseri umani in
virtù di questa loro diversità devono sempre più
fare affidamento sugli altri per soddisfare le proprie
esigenze. In tal senso, si estendono e
approfondiscono relazioni di interdipendenza.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Emile Durkheim (1858-1917)
Per comprendere cosa tiene insieme la società
occorre individuare la profonda connessione tra
forme di divisione del lavoro e forme di solidarietà.
Società pre-moderne = divisione del lavoro scarsa
= solidarietà meccanica
Società moderna = divisione del lavoro avanzata =
solidarietà organica
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Ferdinand Tonnies (1855-1936)
La comunità è organica fondata su rapporti di intimità,
riconoscenza, condivisione e in cui gli individui si sentono uniti
gli uni agli altri.
La società è meccanica fondata sui rapporto di scambio e
l’interesse personale che mettono in relazione non gli individui
nella loro totalità, ma soltanto le loro prestazioni.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Paradigma del conflitto
Karl Marx (1818-1883)
In ogni società i rapporti sociali fondamentali sono quelli che si
instaurano nella sfera della produzione e distribuzione dei beni e
servizi che servono alla società stessa per funzionare e riprodursi.
In ogni società esistono due fondamentali classi contrapposte, i cui
rapporti determinano la struttura di classe e sono conflittuali, in
quanto presuppongono interessi antagonistici.
Il conflitto di classe è la grande forza della storia, il motore del
mutamento sociale.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Max Weber (1864-1920)
Il conflitto non si riduce alla lotta di classe. Le classi
non sono l’unica (e neppure la prevalente)
struttura, intorno alla quale si organizzano gli
interessi in conflitto.
La sfera economica non è l’unica nella quale si
manifesta il conflitto. Accanto a essa si collocano le
sfere della politica, del diritto, della religione.
Le varie sfere non sono isolate l’una dall’altra, ma
reciprocamente connesse.
Il conflitto non è una condizione patologica della
società, ma la sua condizione normale che può
generare sia ordine sia mutamento.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Paradigma della struttura
Concezione olistica del sociale: la società è l’unità prioritaria
di analisi, gli individui sono veicoli attraverso i quali la società
si esprime.
Per spiegare i comportamenti umani, bisogna ricondurli alle
coordinate sociali nelle quali si manifestano.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Emile Durkheim: la società viene prima degli
individui.
I fatti sociali possono essere spiegati solo da altri
fatti sociali, non si può partire dal comportamento
degli individui, dalle loro motivazioni e dalla loro
personalità, per arrivare alla società.
Un classico esempio è il suicidio, non vi è
comportamento considerato più individuale, eppure
in esso operano cause sociali.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Paradigma dell’azione
Individualismo metodologico ² i fenomeni
macroscopici devono essere ricondotti alle loro
cause microscopiche (le azioni individuali).
Per spiegare le azioni individuali è necessario tener
conto dei motivi degli attori.
=
Per spiegare le azioni individuali è necessario tener
conto dei motivi degli attori.
Non si possono imputare azioni a entità astratte o
ad attori collettivi di cui si ipostatizzare l’unità.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Max Weber
per spiegare i fenomeni sociali, di qualsiasi natura
essi siano, è sempre necessario ricondurli ad
atteggiamenti, credenze e comportamenti
individuali e di questi si deve cogliere il significato
che rivestono per l’attore.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Teoria ² corpus di concetti generalizzati, logicamente
interdipendenti, dotati di un riferimento empirico: una teoria è
rilevante sul piano empirico se da essa possiamo ricavare delle
congetture passibili di confutazione
Il rapporto tra teoria e ricerca empirica in sociologia si articola come
un rapporto di scambio reciproco = la teoria alimenta la ricerca/la
ricerca pone nuovi interrogativi alla teoria
La difficoltà (o l’impossibilità) di sottoporre a prova empirica teorie
molto generali ha indotto Merton a sostenere che la sociologia
debba orientarsi verso la formulazione di teorie a medio raggio
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Paradigma ² Nel linguaggio comune un paradigma è un modello
di riferimento, un termine di paragone.
Un paradigma è la matrice disciplinare di una comunità scientifica.
In questa matrice si cristallizza una visione globale (e globalmente
condivisa) del mondo, e più specificamente, del mondo in cui opera
e del mondo su cui indaga la comunità di scienziati di una
determinata disciplina.
Tesi ² è un enunciato, o una proposizione, di cui si vuole accertare
la validità tramite una dimostrazione, a partire da un'ipotesi e da
assiomi.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Ricerche esplicative ² volte a verificare (o falsificare)
un’ipotesi teorica, vale a dire una proposizione nella
quale siano messi in relazione fenomeni da spiegare
(variabili dipendenti) e fenomeni che li spiegano
(variabili indipendenti)
Ricerche descrittiva ² il cui intento è prevalentemente
esplorativo o descrittivo
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Le origini della società moderna
in Occidente
Cap.2°
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Tra il XVI e il XIX secolo le società occidentali sono
oggetto di un processo di trasformazione, che investe
la sfera:
- economica
- politica
- giuridica
- culturale
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Trasformazioni nella sfera economica
L’emergere e l’affermarsi del capitalismo nella
società moderna è il frutto di una serie di
trasformazioni, in seno a diversi settori di attività
economica:
- agricoltura
- artigianato
- attività mercantile
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Le trasformazioni dell’agricoltura
Fino al XVII secolo l’agricoltura è di tipo feudale, ossia è
un’agricoltura estensiva, a basso livello di produttività e dove sono
scarse le innovazioni produttive.
Questo quadro di staticità si infrange allorquando si genera una
crescente domanda di manufatti e derrate che si genera su un
mercato in formazione di dimensioni internazionali.
Parallelamente, per una serie di concause, comincia un processo di
espulsione dei contadini dalla terra a cui corrisponde la nascita di
una nuova classe di capitalisti agrari che, a differenza dei
proprietari feudali, hanno tutto l’interesse a introdurre innovazioni
nella coltivazione e nell’allevamento per aumentare la produttività
e quindi i profitti.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Il ruolo delle attività mercantili
Sul ruolo del commercio nella transizione dal feudalesimo
al capitalismo si delineano tra gli studiosi due posizioni:
- la formazione di un ricco ceto di grandi mercanti e la
creazione di un mercato di dimensioni mondiali sono stati il
vero fattore di dissoluzione e disgregazione dei rapporti
economici feudali.
- le attività mercantili non sono incompatibili con
un’economia feudale. Non si dà passaggio al modo di
produzione capitalistico, se non quando le trasformazioni
avvengono nella sfera della produzione.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Fondamentale, intorno al XVII secolo, la penetrazione
del capitale mercantile nelle attività industriali, prima
con il diffondersi del sistema del lavoro a domicilio e
poi con la nascita delle prime manifatture.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
La trasformazione dell’artigianato
L’aumento della domanda di mercato di beni mette in
crisi il sistema delle corporazioni.
La stabilità di questo sistema richiedeva una condizione
fondamentale: la domanda dei singoli beni fosse limitata.
Allorquando questa diviene più vivace e vi è una più
elevata richiesta di beni, di qualità più standardizzata, è
abbastanza inevitabile che alcuni artigiani riescano ad
accaparrarsi una quota maggiore di altri di questa
domanda aggiuntiva.
Lo spirito del capitalismo, fondato sull’intraprendenza,
sulla concorrenza, sull’innovazione, comincia a fare
breccia anche nel mondo tradizionale dell’artigianato.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
La nascita del capitalismo è innanzitutto l’opera di
“uomini nuovi”, gli imprenditori, che provengono da
strati e ceti diversi. Essi sono degli “innovatori”: nei
prodotti, nelle tecniche di lavorazione e di gestione,
nella raccolta di capitali, nei metodi di
commercializzazione, nella ricerca di nuove materie
prime e di nuovi mercati di sbocco.
Il capitalismo speculativo dei banchieri e dei mercanti
medievali non è ancora capitalistico, perché non
produce un nuovo orientamento sistematico e razionale
verso l’attività economica.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Due tesi a confronto
Marx inserisce il problema della nascita del capitalismo
nell’ambito della sua concezione materialistica della storia: per
capire una società bisogna innanzitutto rendersi conto di come in
essa gli uomini provvedono a soddisfare i loro bisogni e quali
rapporti si instaurano tra loro nella sfera della produzione.
Ogni sistema economico (modo di produzione) è caratterizzato da
una combinazione tra forme di divisione del lavoro e competenze
tecniche (forze produttive) da un lato, e forme di proprietà e
rapporti tra le classi (rapporti sociali di produzione) dall’altro.
Vi sono periodi in cui si generano conflitti tra classi portatrici di
interessi antagonistici. In queste fasi, un modo di produzione
diviene instabile e si prepara la transizione al dominio del modo di
produzione successivo. Il capitalismo è nato dalle contraddizioni
interne al modo di produzione feudale.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Weber ha formulato l’ipotesi che l’origine dello spirito del
capitalismo non abbia solo fondamenti economici, ma anche etici. Lo
spirito del capitalismo trae origine dagli effetti che ha prodotto, sul
piano dell’agire economico, l’etica delle sette protestanti,
influenzate dalle dottrine di Calvino e in particolare dal dogma delle
predestinazione.
Di fronte all’angoscia derivante dall’incertezza in merito al proprio
destino eterno e all’imperscrutabilità dell’intenzione divina, ai
credenti non resta che glorificare Dio attraverso una condotta di vita
ascetica che non fugge dalle cose terrene, ma opera attivamente nel
mondo per dominarlo e trasformarlo.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Trasformazioni nella sfera politica
Il passaggio dallo stato feudale (in cui dominava una dimensione
localistica e uno stato perenne di guerra) allo stato assoluto si
realizza attraverso un processo di unificazione territoriale e di
pacificazione, che coincide con l’instaurazione del “monopolio
della violenza legittima” nelle mani del sovrano.
Il processo di unificazione/pacificazione di vaste aree territoriali
fu accompagnato da una serie di momenti decisivi che
determinarono la creazione del:
- monopolio militare
- monopolio fiscale
- monopolio monetario
- monopolio dell’amministrazione della giustizia
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Monopolio militare = creazione di grandi eserciti formati da soldati
e da un corpo di ufficiali selezionati, reclutati, equipaggiati e
stipendiati dallo stato.
Monopolio fiscale = il ruolo del funzionario cambia radicalmente:
la sua retribuzione è posta a carico dell’erario, il suo operato
viene sottratto all’arbitrio dei rapporti di natura personale per
essere sottoposto alla regolamentazione di norme astratte che,
almeno in linea di principio, si applicano indifferentemente a tutti
coloro che vivono sul territorio stesso.
Monopolio monetario = lo stato avocò a se il diritto di battere
moneta.
Monopolio dell’amministrazione della giustizia = è lo stato a
garantire la protezione giuridica ed è il potere giudiziario che
distribuisce ragioni e torti, premi e punizioni.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Sovranità = la prima forma di stato moderno si afferma
nell’epoca dell’assolutismo: il sovrano concentra nelle
sue mani questi poteri e li esercita legittimamente nei
confronti dei propri sudditi in virtù del principio
dinastico.
Il potere è legittimo quando chi ubbidisce lo fa perché
ritiene che chi comanda abbia il titolo per farlo.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Le grandi rivoluzioni del XVII e XVIII secolo (inglese, americana,
francese) segnano l’avvento di una nuova concezione dello stato,
che vede nell’insieme dei cittadini, e non più solamente nel
monarca, la fonte della “sovranità”.
I diritti di cittadinanza che si affermano con queste rivoluzioni
presentano dei caratteri sostanzialmente nuovi rispetto al passato:
la cittadinanza diventa prerogativa degli individui, in quanto
membri del popolo, che è il depositario della sovranità dello stato.
Il parlamento è l’organo nel quale si esprime la sovranità popolare.
Fondamento del potere autonomo del parlamento è il principio
della separazione dei poteri.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Il rapporto tra governanti e governati viene sottoposto
all’imperio di una “legge suprema”, la costituzione, che
vincola entrambe in un gioco di diritti e doveri. In
questo modo i diritti dei cittadini costituiscono un limite
del potere dei governanti, i quali possono perseguire i
loro fini solo nelle forme e nei limiti della legge.
Nasce così l’idea dello “stato di diritto”, vale a dire una
forma di organizzazione politica in cui tutti gli organi
dello stato, e ogni loro atto, sono vincolati al rispetto
della legge.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
La cultura della modernità
Individualismo
L’avvento della società moderna pone il riconoscimento della libertà
di autorealizzazione dell’individuo come valore dominante.
In passato la posizione che una persona occupava nella società (il
suo status sociale) era in modo prevalente determinata alla nascita
dalla sua origine: lo status ascritto, lo status acquisito alla nascita,
prevaleva sullo status acquisito, lo status raggiunto in base ai meriti
e alle capacità.
La Riforma protestante, l’avvento del capitalismo e le
trasformazioni rivoluzionarie nella sfera della politica sono tutti
fattori che convergono, pur con diverse accentuazioni, nell’esaltare
l’autonomia e l’indipendenza dell’individuo di determinare il suo
destino.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
I valori di uguaglianza e libertà sono alla base
dell’affermazione del valore dell’individuo.
Uguaglianza = tutti gli uomini hanno alla nascita uguale dignità e
uguali diritti, a prescindere dalla famiglia, dal ceto, dalla classe,
dalla confessione religiosa.
Libertà = autonomia e indipendenza nel governare la propria
esistenza, avendo come unico vincolo il rispetto della libertà
altrui.
Diritto naturale = l’uomo viene al mondo come soggetto titolare
di diritti che non derivano dalla società, ma sono originari, cioè
naturali attributi della specie umana.
Contratto sociale = patto stabilito tra uomini liberi, che
consensualmente limitano la propria libertà per dar vita allo stato.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Razionalismo
Con l’avvento della società moderna la ragione (e la razionalità)
diventano valori sociali dominanti.
L’uomo viene concepito come un essere dotato della facoltà di
procedere alla scoperta della verità e di trovare in se stesso il
centro di orientamento del suo agire.
Alla fede, come fonte della verità, si sostituisce la ragione, alla
quale gli esseri umani possono fare affidamento per diventare
padroni del proprio destino.
La ragione è una potenza rivoluzionaria che vince
l’oscurantismo, su cui si reggevano i poteri tradizionali
dell’ancien régime: la Chiesa e l’aristocrazia.
Razionalizzazione = processo storico che investe e trasforma gli
ordinamenti sociali.
Razionalità = attributo specifico dell’azione umana.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Quali strumenti teorici e concettuali la sociologia
ai suoi albori ha costruito per caratterizzare la
nascita della società moderna:
Ú modello evoluzionistico
Ú modello dicotomico
Ú modello delle ‘pattern variables’
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Modello evoluzionistico
Le società possono essere considerate alla stregua di organismi,
nei quali le parti che formano il tutto sono tra loro interdipendenti.
Le società che riescono ad adattarsi meglio al loro ambiente
crescono di dimensioni.
L’aumento delle dimensioni comporta invariabilmente l’esigenza di
differenziare le funzioni e quindi un cambiamento di struttura = le
relazioni tra le parti da un lato diventano sempre più dissimili le
une alle altre, dall’altro dipendono sempre più strettamente le une
dalle altre.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Modelli dicotomici
Gli autori che rientrano in questo modello non cercano
di individuare le cause che hanno determinato il
cambiamento, ma si preoccupano di descriverne le
dimensioni, isolando alcune caratteristiche ritenute
essenziali e procedendo a un confronto tra società
premoderne e società moderne.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Maine contrappone lo status e il contratto. Quest’ultimo tende
sempre più a pervadere la società moderna.
Durkheim contrappone solidarietà organica e solidarietà meccanica.
Società premoderne Ú divisione del lavoro scarsa Ú scarse
individualità e differenze Ú solidarietà meccanica fondata sulla
credenza in una comune origine o identità Ú prevalenza del diritto
punitivo.
Società moderne Ú divisione del lavoro sviluppata Ú forte
differenziazione sociale Ú solidarietà organica fondata
sull’interdipendenza degli individui e dei gruppi Ú prevalenza del
diritto restitutivo.
Tonnies contrappone comunità e società
La comunità, organica, è fondata su rapporti di intimità,
riconoscenza, condivisione. La società, meccanica, è fondata sul
rapporto di scambio e l’interesse personale che mette in relazione
non gli individui nella loro totalità, ma soltanto le loro prestazioni.
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Introduzione. Che cos’è la sociologia?
Modello delle ‘pattern variables’
Parsons elabora uno schema concettuale formato da cinque
coppie di termini (variabili modello) per esplicitare gli
orientamenti di valore e normativi che si sono affermati nel
corso del tempo nelle società moderne:
1)  affettività – neutralità affettiva
2) interesse privato – interesse collettivo
3) particolarismo – universalismo
4) specificità – diffusione
5) ascrizione – acquisizione
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