MINISTERO DELLA DIFESA SEGRETARIATO GENERALE DELLA DIFESA E DIREZIONE NAZIONALE DEGLI ARMAMENTI DIREZIONE DEI LAVORI E DEL DEMANIO Ufficio Generale Dismissioni Immobili RELAZIONE TECNICO - DESCRITTIVA VILLA BANTI FIRENZE – VIALE BERNARDO SEGNI 1/3 Indice Scheda riepilogativa Pag.3 OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE Pag.4 1. UBICAZIONE Pag.4 1.1 1.2 Pag.4 Pag.7 UBICAZIONE E ACCESSIBILITA’ CONFINI 2. DESCRIZIONE E STATO DI MANUTENZIONE Pag.8 2.1 DESCRIZIONE STORICA Pag.8 2.2 CARATTERI GENERALI E TIPOLOGICI Pag.12 2.3 DISTRIBUZIONE INTERNA Piano Rialzato Piano Primo Piano Secondo Piano seminterrato Giardino e autorimessa Pag.15 Pag.15 Pag.18 Pag.20 Pag.21 Pag.22 2.4 FINITURE DELL’EDIFICIO Pag.25 2.5 IMPIANTI TECONOLIGI DELL’EDIFICIO Pag.28 2.6 STATO MANUTENTIVO DELL’EDIFICIO Pag.28 3. DATI CATASTALI Pag.32 4. INQUADRAMENTO URBANISTICO ED EVENTUALI VINCOLI Pag.32 ALLEGATI: ALLEGATO A – Documentazione fotografica ALLEGATO B – Planimetrie ‐ 2 ‐ Scheda riepilogativa Data sopralluogo: 17/10/2014 (eseguito dal 7° Reparto Infrastrutture) e 03/02/2015 Indirizzo: Viale Bernardo Segni, 1/3 – 50132 Firenze (FI) Descrizione: Villa signorile con struttura portante in muratura e copertura a tetto, costituita da tre piani fuori terra e un piano seminterrato. Vincoli culturali Il bene è stato dichiarato di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del d.lgs.vo 22 gennaio 2004, n.42 e ss.mm.ii con decreto n. 555/2014 datato 9 dicembre 2014 del MIBACT TOSCANA e conseguentemente risulta sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto d.lgs.vo. La villa ricade nell’area assoggettata a vincolo paesaggistico ex. Legge 1497/39 con il D.M. del 10/07/1955. Vincoli paesaggistici Anno di costruzione: 1910 Data di ristrutturazione successiva: 1928 – sopraelevazione di un piano Dal 1990 – ristrutturazioni degli ambienti interni Superfici: Sup. catastale del lotto: 1.052 mq Sup. autorimessa: 48 mq Attuale uso unità immobiliare: LIBERO Identificativi catastali: Comune di Firenze – Foglio 93,particlella 190 sub. 500, particella 189 e particella 405 FOGLIO PART. SUB. Z.C. CAT. CLASSE 93 190 93 189 93 405 500 CONSISTENZA 002 A/8 4 31 vani 002 C/6 8 39 mq ‐ 3 ‐ OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE Il presente documento contiene la descrizione delle caratteristiche della villa signorile denominata “Villa Banti” (codice identificativo del Ministero della Difesa – ID 4339), ubicata nel Comune di Firenze in Via Bernardo Segni, 1/3. L’edificio in oggetto è costituito da tre piani fuori terra ed un piano seminterrato, individuati al foglio 93 particella 190, subalterno 500 e particella 189, così composti: il piano seminterrato è occupato da quello che era l’alloggio del custode, dalle cantine e dal locale caldaia; i piani rialzato e primo hanno destinazione d’uso abitativa e costituiscono i due piani originari della villa; il piano secondo, ha anch’esso con destinazione d’uso abitativa ed è stato aggiunto con la sopraelevazione del 1928. E’ incluso nella proprietà un ampio giardino di circa 650 mq. È di pertinenza dell’edificio un garage di circa 48 mq, identificato al foglio 93, particella 405. La villa è stata vincolata ai sensi dell’art. 10, comma 1, del D. Lgs. n° 42 del 2004 con il Decreto n° 555/2014 del 09/12/2014 in quanto possiede i requisiti di interesse storico-artistici; il garage, inizialmente considerato come parte integrante del decreto di vincolo, ne è stato successivamente escluso con Let. N. 18996 del 09/12/2014 del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. La villa, inoltre, è inclusa nell’area sottoposta a vincolo di tutela paesaggistica con D.M. del 25 maggio 1955, ai sensi dell’art. 143 del D. Lgs. n° 42 del 2004 e dell’art. 33 della L.R. Toscana n° 1 del 2005, ricadendo nella “Zona dei Viali di Circonvallazione della città di Firenze”. 1. UBICAZIONE 1.1 UBICAZIONE E ACCESSIBILITA’ L’edificio denominato “Villa Banti” è ubicato a Firenze nel Quartiere 2 “Campo di Marte”, in una zona centrale di particolare pregio destinata ad ospitare le ville dei primi del Novecento costruite sul confine nord-orientale del centro. L’area è compresa tra la stazione “Firenze Campo di Marte” e viale Antonio Gramsci; quest’ultimo costituisce uno dei viali di Circonvallazione della città che seguono il percorso delle antiche mura - demolite a partire dal 1865 - e che costituiscono il margine fisico e amministrativo del centro storico. Viale Bernardo Segni, da cui si accede alla villa, è una strada alberata che collega viale Antonio Gramsci con viale Mazzini, asse stradale il cui tracciato compare nel progetto di ingrandimento della città messo a punto da Giuseppe Poggi negli anni di Firenze Capitale (1865-1871). Questo viale doveva collegare il centro con l’antica piazza d’armi e con il Campo di Marte e fu poi interrotto dalla realizzazione dell’attuale linea ferroviaria. A partire dall’inizio del Novecento nell’area furono costruite ville, villini e palazzine signorili che qualificano questa parte di città come zona residenziale di pregio. ‐ 4 ‐ Fig. 1 Inquadramento urbano in scala 1:15000 Fig. 2 Stralcio mappa della città con indicazione della posizione dell’immobile ‐ 5 ‐ La posizione della villa permette di fruire a piedi delle principali attrazioni culturali del centro; l’area è inoltre servita da numerose linee di autobus che consentono di raggiungere facilmente qualsiasi zona della città e si trova ad una distanza di circa cinquecento metri dalla seconda stazione ferroviaria di Firenze. Fig. 3 Vista aerea Fig. 4 Vista a volo d’uccello da sud ‐ 6 ‐ La viabilità è agevole; la strada di accesso all’edificio è a senso unico di marcia ed è dotata di numerosi parcheggi, collocati sia a pettine sul margine della strada, sia lungo una carreggiata secondaria dedicata esclusivamente al parcheggio. La villa è esterna alla zona a traffico limitato (ZTL) che delimita il perimetro del centro storico e pertanto non è sottoposta a limitazioni di traffico. La vicinanza con il viale di circonvallazione rende l’edificio facilmente raggiungibile con l’automobile provenendo dai quartieri periferici e dalla provincia. La zona è dotata di tutti i servizi essenziali, quali scuole, esercizi commerciali, uffici pubblici. 1.2 CONFINI Villa Banti occupa una porzione di un isolato di medie dimensioni di forma trapezoidale, delimitato a sud dal viale Bernardo Segni, a nord-est da via dei Della Robbia, a nord-ovest da via Benedetto Varchi e a sud-ovest da viale Antonio Gramsci. La villa confina a sud con il viale principale, a est con un lotto in cui è stato costruito un edificio coevo cui si accede dal civico n° 7, a nord con altri lotti edificati e a ovest con un lotto edificato soltanto nella sua parte più settentrionale, che pertanto lascia la visuale della villa aperta sul viale Antonio Gramsci, nonostante la sua posizione arretrata. L’edificio è costruito direttamente sui confini a sud e a est ed è circondato da un giardino sugli altri due lati. Nell’angolo nord-occidentale del lotto è presente un’autorimessa che costituisce un volume indipendente con accesso carrabile dal viale Bernardo Segni. Il lotto confina, oltre che con Via Bernardo Segni, ad est con la particella n. 192, ad ovest con la particella n. 185 e a nord con le particelle 373 e 193. Fig. 5 Planimetria toponomastica ‐ 7 ‐ Fig. 6 2. Planimetria catastale (elaborato tratto dal sito del Piano Regolatore Generale del Comune di Firenze) DESCRIZIONE E STATO DI MANUTENZIONE 2.1 DESCRIZIONE STORICA1 Si tratta di un notevole edificio che può vantare l’appellativo di villa per il giardino che la cinge su due lati e per il prospetto principale leggermente arretrato rispetto al viale alberato di accesso. È rappresentativo dell’architettura realizzata nel primo decennio del Novecento, periodo che vide la costruzione delle ville adiacenti a questa, a determinare un isolato contrassegnato da costruzioni in forme realizzate con caratteri di opulenza, rappresentative del gusto di una borghesia in rapida ascesa. L’edificio concorre a definire un isolato di notevole pregio, sia per la qualità delle singole architetture sia per l’unitarietà del loro stile, segnato da elementi liberty, ma ancora di più da quel gusto detto “eclettismo di ritorno”, legato al recupero di stilemi barocchi e fortemente propenso all’impiego per le facciate di opulenti elementi decorativi in pietra artificiale. 1 Testo tratto dalla relazione storico-artistica allegata al Decreto di Vincolo n° 555/2014 Bibliografia: Pietro Bargellini, Ennio Guarnieri – “Le strade di Firenze”, Vol. 4°, Firenze, Bonichi Editore, 1977-1978; Francesco Cesati – “La grande guida delle strade di Firenze”, Newton Compton Editori, Roma, 2003 ‐ 8 ‐ Fig. 7 Vista del fronte principale su viale Bernardo Segni Fig. 8 Vista del fronte verso viale Antonio Gramsci ‐ 9 ‐ Fig. 9 Prospetto principale, esposto a sud, su viale Bernardo Segni Fig. 10 Prospetto nord verso il giardino ‐ 10 ‐ Fig. 11 Prospetto ovest verso viale Antonio Gramsci Nell’insieme è chiaro il riferimento all’architettura “poggiana”, anche nei singoli particolari, quali le mensole alle finestre e la bella gronda “alla romana”. Nel 1945 è stato sede del Comando designato d’Armata per poi ospitare, nei decenni successivi, alloggi di rappresentanza di Ufficiali di alto rango fino ai nostri giorni. Fig. 12 Progetto originale della villa – piante di tutti i piani ‐ 11 ‐ 2.2 CARATTERI GENERALI E TIPOLOGICI L’edificio denominato “Villa Banti” è stato costruito nel 1910 ed è del tipo a “edificio isolato”. È stato acquisito dall’Amministrazione Finanziaria con contratto di compravendita del 6 agosto 1927, stipulato con il commendator Gaetano Banti e consegnato all’Amministrazione Militare il 7 novembre 1927. Era originariamente costituito da due piani fuori terra e un piano seminterrato. Nel 1928 fu rialzato di un piano per realizzare un alloggio per la vedova del Maresciallo d’Italia Pecori Girardi. Il compendio, costituito da unità abitative sin dal suo acquisto, fu adibito a comando Zona Militare, per tornare dal 1978 a vocazione abitativa. Fig. 13 e 14 Vista da sud-est, lungo viale Bernardo Segni e vista da nord-ovest dal giardino Il fronte principale sul viale Bernardo Segni presenta, oltre al bel cancello in ferro di accesso al giardino (civico n° 1), un corpo di fabbrica con terrazza che termina con un volume (civico n° 3) dove è il portone monumentale, coronato da uno scudo con il campo vuoto. Tutta questa porzione è trattata a finto bugnato rustico. Fig. 15 e 16 Vista dei timpani ad arco delle finestre del primo piano e del sottogronda decorato e vista di dettaglio del timpano triangolare di una delle finestre del piano rialzato ‐ 12 ‐ Il fronte a due piani, cui si somma il terzo piano della sopraelevazione, è a tre assi, dei quali il terzo leggermente avanzato, con grandi finestre inquadrate da cornici di notevole ricchezza, con timpani triangolari (inferiormente) e ad arco (superiormente), qualificate da scudi, teste di leone, volute e altri elementi decorativi ottenuti da funi intrecciate e annodate. Particolarmente fastoso è il sotto gronda, con mensole binate e intervallate sia da festoni di frutta sia, nuovamente, dal tema delle funi annodate, che nel suo insieme rimanda a modelli seicenteschi. Alcuni ambienti interni hanno controsoffitti in “cannicciata” decorati da pitture murali e lo scalone di accesso al primo piano ha anche le pareti verticali affrescate. Fig. 17 e 18 Vista dei soffitti di due degli ambienti interni della villa L’accesso pedonale da Viale Bernardo Segni è assicurato da un portoncino metallico al civico n° 1 (a sinistra guardando la facciata principale) e da un pesante portone in legno al civico n° 3 (a destra guardando la facciata principale). L’ingresso carraio, per accedere all’autorimessa e al giardino, è assicurato da cancello metallico a due ante al civico n° 1. Fig. 19 e 20 Vista dell’ingresso pedonale e carrabile (civico n°1) e dell’ingresso di rappresentanza (civico n° 3), entrambi su viale Bernardo Segni ‐ 13 ‐ Il portone al civico n. 3 costituisce l’ingresso di rappresentanza esclusivo della villa, dal quale si accede al piano rialzato grazie ad uno scalone in marmo a due rampe; proseguendo per lo scalone principale, che si snoda in ulteriori tre rampe, si raggiunge il primo piano. Da qui, grazie ad una scala metallica a quattro rampe di recente realizzazione, si raggiunge il secondo piano. Fig. 21 e 22 Vista dell’atrio del piano rialzato dalla seconda rampa dello scalone principale e vista del vestibolo di ingresso con l’uscita verso il giardino Nel piano seminterrato si trova quella che un tempo era l’abitazione del custode; vi si entra dal civico n° 1 passando per il giardino; sempre al piano seminterrato si trovano le cantine, accessibili – scendendo pochi gradini - dall’entrata principale, e il locale caldaia, cui si arriva grazie ad una piccola scala di servizio posta in corrispondenza dello scalone principale. Il sottotetto non è praticabile, ma è ispezionabile grazie ad una botola raggiungibile dal secondo piano. La villa è dotata di ampi spazi di distribuzione, ambienti interni di dimensioni ragguardevoli e numerosi servizi igienici. Le finiture sono di pregio: i pavimenti sono in massima parte in parquet o in marmo, alcuni ambienti hanno i controsoffitti affrescati o decorati con stucchi e sono ancora presenti alcuni dei lampadari d’epoca. Gli infissi esterni sono per lo più quelli in legno originali, dotati di persiane esterne, anch’esse in legno. Gli infissi interni sono in legno, in alcuni casi con riquadri vetrati. A partire dagli anni ’90 il fabbricato è stato oggetto di ristrutturazioni che hanno mirato a migliorare la fruibilità degli spazi interni. La villa è stata concepita come un edificio unico anche se, a causa delle grandi dimensioni, è stata suddivisa nel corso degli anni in due alloggi al fine di soddisfare le esigenze abitative della Forza Armata. ‐ 14 ‐ L’edificio possiede le seguenti caratteristiche: - struttura portante in muratura; - copertura a tetto con orditura primaria e secondaria in legno, tavelle in laterizio sovrastanti e manto di copertura in tegole marsigliesi; - solai intermedi in putrelle e voltine messe di piatto. Nel solaio del piano rialzato sono presenti altresì delle volte in mattoni bene visibili dalle cantine sottostanti. 2.3 DISTRIBUZIONE INTERNA PIANO RIALZATO Il piano misura indicativamente 290 mq ed è costituito da un atrio di ingresso (n. 03), un ampio soggiorno (n. 01), due camere (n. 04 e 05), uno studio (n. 07), una cucina (n. 16) e due bagni (n. 06 e 15). Fig. 23 Vista del salone (stanza n. 11) I locali di rappresentanza (salone, camera padronale e studio) hanno un’altezza che raggiunge i 4,75 mt e hanno controsoffitti decorati con affreschi. I pavimenti dei tre locali citati e della seconda camera sono in parquet di legno in listelli montati a spina, mentre i rimanenti ambienti sono pavimentati in marmette di graniglia decorata. Il piano è dotato di un terrazzo privato di circa 54 mq, esposto a sud e accessibile da una delle camere e dallo studio, e di un balcone esposto a nord dal quale si accede al giardino. ‐ 15 ‐ Fig. 24 Vista del disimpegno loggiato (stanza n. 13) Fig. 25 Pianta del piano rialzato ‐ 16 ‐ Fig. 26 e 27 Viste del controsoffitto affrescato del salone (stanza n. 11) e dello studio (stanza n. 07) Piano primo Fig. 28 e 29 Viste del controsoffitto affrescato della camera padronale (stanza n. 04) e del loggiato (stanza n. 13) Fig. 30 Vista del terrazzo su viale Bernardo Segni (n. 09) ‐ 17 ‐ PIANO PRIMO Il piano primo si raggiunge grazie ad una scala di rappresentanza a tre rampe in marmo, accessibile dal disimpegno del piano rialzato. L’ingresso è segnato da un cancello metallico collocato all’inizio della scala. Il vano della scala costituisce l’ambiente maggiormente decorato della villa, con affreschi sia sulle pareti verticali che sul controsoffitto. – Fig. 31 Vista dell’atrio di ingresso (stanza n. 16) Fig. 32 e 33 Vista del salone (stanza n. 19) e vista del vano affrescato della scala (n. 15) ‐ 18 ‐ Il piano misura orientativamente 240 mq e si compone di un ampio ingresso (n. 16), un salone (n. 19), una camera (n. 27), una cucina (n. 22) e tre bagni. Un terrazzo (n.18) di 23 mq esposto ad est di grandi dimensioni è accessibile dall’atrio e dal salone, quest’ultimo dotato anche di un balcone con affaccio sulla via principale. La cucina e la camera sono anch’esse dotate di un balcone ciascuna. L’atrio d’ingresso presenta un pavimento a scacchiera in marmo bianco e rosso e un controsoffitto affrescato; è ancora presente un lampadario metallico circolare d’epoca. Il salone è anch’esso affrescato e conserva un lampadario in vetro. La cucina presenta un pavimento in marmo bianco, così come i disimpegni, mentre la camera ha un pavimento di parquet in listelli. I bagni hanno i rivestimenti in piastrelle di ceramica porcellanata a mosaico. Il bagno della camera padronale ha una vasca da bagno quadrata fatta su misura, anch’essa rivestita di piastrelle. Fig. 34 Pianta del piano primo Fig. 35 e 36 Vista del bagno padronale (stanza n. 26) e vista del terrazzo (n. 18) ‐ 19 ‐ PIANO SECONDO Attraverso una scala a 4 rampe, posta in un vano adiacente allo scalone principale, si accede al secondo piano. La scala è stata costruita agli inizi degli anni ’90 ed è stata realizzata con una struttura metallica a sbalzo, ancorata sulle murature perimetrali, su cui poggiano pedate di marmo rosso in lastre. I parapetti sono di ferro e vetro e hanno un design piuttosto moderno. Il secondo piano è composto da cinque camere, tre bagni, una cucina, un deposito e una centrale termica e misura indicativamente 240 mq. L’altezza degli ambienti interni è di circa 3 mt. I pavimenti sono interamente rivestiti in moquette. Fig. 37 Pianta del secondo piano Fig. 38 e 39 Vista del disimpegno di ingresso (n. 28) e della scala metallica (n. 17) ‐ 20 ‐ PIANO SEMINTERRATO Si accede a quello che era l’alloggio del custode scendendo una rampa di scale posta nel giardino, sul fianco ovest dell’edificio. L’alloggio affaccia su tutti e quattro i lati della villa ma ha le esposizioni prevalenti sul giardino interno, a ovest e a nord. E’ composto da un soggiorno, un cucina, due camere, un bagno e un ripostiglio. La maggior parte degli ambienti sono voltati e hanno un’altezza media di 3.10 mt. I pavimenti sono in marmittoni esagonali di cemento rosso. Le porte interne sono in legno scuro e gli infissi esterni, anch’essi di legno, sono dotati di scuri interni. L’ingresso è chiuso da un cancello in ferro lavorato. Il piano misura orientativamente 310 mq. Fig. 40 Pianta del piano seminterrato Fig. 41 e 42 Vista di una delle camera (stanza n. 51) e della cucina (stanza n. 49) ‐ 21 ‐ Sullo stesso piano sono collocati 3 locali cantina, ai quali si accede dallo scalone di rappresentanza scendendo 5 scalini. Nel locale di disimpegno sono collocati i contatori elettrici dell’intera villa. Fig. 43 Vista dell’area di ingresso dell’alloggio del piano seminterrato Fig. 44 Vista della zona di accesso alle cantine con i contatori (stanza n. 44) GIARDINO E AUTORIMESSA Dal viale Bernardo Segni, al civico n° 1, si accede con un cancello carrabile al giardino privato della villa, che si estende nella parte settentrionale e occidentale del lotto circondando l’edificio su due lati. Sebbene la vegetazione versi in uno stato di incuria, sono ancora rintracciabili le siepi che un tempo disegnavano il giardino creando aiuole di forma curvilinea. Fig. 45 Vista del giardino dalla villa ‐ 22 ‐ Il giardino è impreziosito dalla presenza di oggetti di arredo di grande raffinatezza, quali un sedile di marmo riccamente decorato, posto nella parte centrale a ridosso del muro di cinta, e una nicchia semicircolare con statua di donna, posta nell’angolo nord orientale. Fig. 46 e 47 Vista della nicchia angolare con statua e vista del sedile in marmo Nell’angolo a nord-ovest del lotto è stato edificato un edificio ad un piano adibito a garage che contiene due posti auto con accessi indipendenti. Il volume ha struttura in cemento armato, copertura piana e due saracinesche all’ingresso. L’edificio, inizialmente vincolato ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D. Lgs. 42/2004, è stato successivamente svincolato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo non presentando interesse artistico, storico, archeologico e etnoantropologico. Fig. 48 e 49 Vista del viale carrabile con il garage sullo sfondo e vista dell’interno del garage ‐ 23 ‐ Fig. 50 Pianta dell’autorimessa Fig. 51 Planimetria generale del lotto ‐ 24 ‐ 2.4 FINITURE DELL’EDIFICIO Le finiture sono di pregio, alcuni ambienti sono affrescati o decorati con stucchi e sono ancora presenti alcuni dei lampadari d’epoca. I pavimenti sono prevalentemente in marmo per i saloni di rappresentanza, in parquet di legno chiaro nelle camere da letto, in marmette di cemento di decorate o in marmo per i disimpegni. Fig. 52 e 53 Pavimento in marmo bianco e rosso del primo piano e vista del pavimento in parquet di una delle stanze Fig. 54 e 55 Vista del pavimento in marmette di graniglia decorate di due disimpegni del piano rialzato Gli infissi esterni sono in legno pregiato ben conservato e risalgono all’epoca della costruzione della villa. Nel piano rialzato sono tutti di legno scuro, mentre nei piani superiori sono tinteggiati di bianco. Tutti gli infissi sono dotati di persiane di legno, tinteggiate di verde scuro, con apertura scorrevole o ad anta. Alcuni infissi hanno vetrate decorate. ‐ 25 ‐ Fig. 56 e 57 Vista generale e dettaglio di uno degli infissi in legno scuro del piano rialzato Fig. 58 e 59 Vista della vetrata esterna dell’ingresso del primo piano e vista della vetrata del vestibolo del piano rialzato ‐ 26 ‐ Fig. 60, 61 e 62 Vista della vetrata che chiude la loggia del piano rialzato, vista delle persiane del terrazzo del primo piano e vista di uno degli infissi tinteggiati di bianco, sempre del primo piano Gli infissi interni sono in legno massello pregiato; quelli del piano rialzato sono tutti di legno scuro, mentre quelli del piano primo e secondo sono tinteggiati di bianco. Fig. 63 e 64 Infissi interni del piano rialzato (legno scuro) e del primo piano (bianco) ‐ 27 ‐ La villa è dotata di ringhiere in ferro con motivi ornamentali e di parapetti in pietra, sia nello scalone di rappresentanza, sia nei terrazzi e balconi esterni. Fig. 65 e 66 Vista della ringhiera del balcone verso il giardino del piano rialzato e vista del parapetto in pietra del primo piano dello scalone principale 2.5 IMPIANTI TECNOLOGICI DELL’EDIFICIO L’edificio è dotato degli impianti di seguito descritti: - impianto elettrico condominiale con 3 contatori indipendenti; - impianto citofonico; - impianto di riscaldamento autonomo alimentato da tre caldaie a metano; - impianto di condizionamento (solo a servizio del piano rialzato) - n. 1 boiler a servizio cucina esclusivo per il piano seminterrato. 2.6 STATO MANUTENTIVO DELL’EDIFICIO I prospetti esterni sono ammalorati a causa delle infiltrazioni di acque meteoriche dai canali di gronda della copertura a falde, intasati dagli aghi del grande pino presente nel giardino annesso alla Villa. Parte dell’intonaco esterno sul fronte est è ammalorato a causa dell’intasamento dei pluviali della terrazza sovrastante l’accesso principale alla Villa. Tale stato di degrado è concentrato in particolar modo nel prospetto nord. Gli impianti elettrici sono stati funzionanti fino alla data di rilascio dell’edificio (avvenuta per quanto riguarda il piano rialzato nel 2011 e per i piano primo e secondo nel 2006) ma non dispongono delle certificazioni di conformità ai sensi del D. Lgs. 37/2008. La copertura consente l’infiltrazione di acque piovane sia lungo i canali di gronda che, in alcuni punti, centralmente; la presenza permanente di aghi di pino nei canali di gronda e su parte della copertura non permette una valutazione precisa sulle eventuali cause di tali infiltrazioni. L’impianto di riscaldamento risulta essere diviso in tre utenze; difatti sono presenti tre contatori di gas metano nei pressi dell’accesso pedonale; ogni contatore alimenta una caldaia a metano con funzioni di riscaldamento degli ambienti e fornitura di acqua calda sanitaria. Due caldaie sono presenti nel piano seminterrato ed una al secondo piano. ‐ 28 ‐ Il piano rialzato presenta le migliori condizioni manutentive nella villa. A causa di alcune infiltrazioni il pavimento in parquet di una delle due camere risulta rigonfiato. I bagni sono in ottime condizioni; in particolare il bagno a servizio delle camere ha un rivestimento in marmo rosso pregiato e sanitari in ottimo stato. Lo stato di manutenzione del primo piano risente, negativamente, delle infiltrazioni d’acqua piovana dal tetto, che hanno comportato danni ad alcuni controsoffitti e agli intonaci. Parte del controsoffitto affrescato dello scalone di accesso al primo piamo risulta essersi distaccato. Le pitture murali del vano della scala, sebbene siano in buone condizioni generali, necessitano di un intervento di restauro conservativo. I pavimenti in marmo sono in ottime condizioni, mentre è danneggiato a causa delle infiltrazioni il pavimento della camera da letto (stanza n. 27). I bagni sono stati ristrutturati negli anni ’90. Il piano secondo risente molto negativamente delle infiltrazioni d’acqua piovana dal tetto, che hanno comportato un generale ammaloramento degli intonaci e dei controsoffitti. Al piano seminterrato l’ex alloggio del custode presenta problemi di risalita dell’umidità dal terreno e dalle pareti contro terra e ha pertanto un diffuso problema di intonaci ammalorati. I pavimenti e gli infissi sono in buone condizioni e il bagno è stato ristrutturato in anni recenti. 3. DATI CATASTALI L’immobile è inserito nel Catasto Fabbricati del Comune di Firenze con i seguenti identificativi: NUOVO CATASTO EDILIZIO URBANO (N.C.E.U) Foglio Part. Sub. Z.C. Categoria Classe Consistenza Rendita Catastale [€] 93 190 500 002 A/8 4 31 vani 8.325,29 93 189 93 405 002 C/6 8 39 mq 322,27 Fig. 78 Planimetria catastale ‐ 29 ‐ 4. INQUADRAMENTO URBANISTICO ED EVENTUALI VINCOLI Nel Piano Regolatore Generale della città di Firenze la villa ricade tra gli edifici di classe 3 “Edifici con rilevanti caratteri tipologici”. L’art. 20 delle Norme Tecniche di Attuazione riporta: «sono edifici di classe 3 gli edifici con rilevanti caratteri tipologici o che si configurano come "Punti Nodali" dei tessuti storici e consolidati della città e dei centri minori, coevi ed omogenei ai centri stessi. Sugli edifici inseriti in classe 3 sono ammessi gli interventi finalizzati al recupero del patrimonio edilizio esistente fino al risanamento conservativo di cui all'art. 6 punto 6.3, con le limitazioni previste all'art. 5, punto 5.2 relativo alla manutenzione straordinaria». Nello stesso isolato ricadono edifici di classe 1 “edifici di particolare interesse”, di classe 4 “edifici di particolare interesse storico e ambientale” e di classe 6 “ edifici d’epoca successiva non compatibili con il contesto”. Fig. 79 Stralcio del PRG del Comune di Firenze Le aree pertinenziali ricadono nell’area H, sottozona H1 “Aree di verde privato e di pertinenza”. L’art. 57 comma 3 delle NTA riporta: «Le sottozone H1 destinate a verde privato e ad aree di pertinenza di edifici pubblici e privati sono inedificabili e devono essere mantenute a cura e spese dei proprietari, in particolare per ciò che concerne le alberature e le sistemazioni a verde. E' ammessa la manutenzione ordinaria e straordinaria dei piccoli edifici esistenti, senza nessun incremento di volume e delle superfici utili. (…) Nelle sottozone H1 non sono ammesse attività commerciali ed espositive; inoltre non è ammessa la realizzazione di pavimentazioni impermeabili. Nelle sottozone H1 destinate esclusivamente ad aree di pertinenza di edifici che ospitano pubblici esercizi è consentita l'installazione temporanea di strutture leggere e smontabili, finalizzate allo ‐ 30 ‐ svolgimento di attività a carattere stagionale dei pubblici esercizi stessi, previa autorizzazione del Dirigente Responsabile che fissa anche i termini temporali entro cui le strutture suddette devono essere rimosse». La villa è stata dichiarata di interesse ai sensi dell’art. 10, comma 1, del D. Lgs. n° 42 del 2004 con il Decreto n° 555/2014 del 09/12/2014 dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, in quanto possiede i requisiti di interesse storico-artistici. La motivazione riportata nel relazione storico-artistica è la seguente: “il complesso denominato Villa Banti, in quanto significativo esempio di architettura liberty a Firenze nell’ambito della realizzazione dei quartieri edificati tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, possiede i requisiti di interesse culturale e tali da motivarne la sottoposizione a tutela”. Tale vincolo non riguarda il “fabbricato annesso a Villa Banti” (vedi let. n. 18996 in data 9 dicembre 2014). L’isolato in cui è costruita la villa è sottoposto a vincolo di tutela paesaggistica, ai sensi dell’art. 143 del D. Lgs. n° 42 del 2004 e dell’art. 33 della L.R. Toscana n° 1 del 2005, ricadendo nella “Zona dei Viali di Circonvallazione della città di Firenze”. La dichiarazione di notevole interesse pubblico è stata stabilita con il D.M. del 25 maggio 1955 con la seguente motivazione: “riconosciuto che i viali di circonvallazione predetti, insieme con le costruzioni e i giardini formano - per lo stretto rapporto ivi esistenti fra la vegetazione e gli edifici - un complesso caratteristico e singolare di valore estetico e tradizionale”. L’area vincolata è identificata nella “zona sita nel territorio del comune di Firenze comprendenti i seguente viali: viale Fratelli Rosselli, Belfiore, Filippo Strozzi, Spartaco Lavagnini, Giacomo Matteotti, Antonio Gramsci, Giovanni Amendola e Giovane Italia, con una fascia di territorio di m. 400 dal lato esterno e di m. 100 verso il centro della città”. Fig. 80 Regione Toscana – Integrazione del PIT con valenza di Piano Paesaggistico. Aree soggette a vincolo paesaggistico ex legge 1497/1939. Denominazione area vincolata: “Zona dei viali di Circonvallazione della città di Firenze” ‐ 31 ‐