come tutto è cominciato le origini della ceramica

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COME TUTTO È COMINCIATO
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LE ORIGINI DELLA
CERAMICA INTEGRALE
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IL PRIMO STANDARD
CROMATICO UNITARIO
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Copyright by Claude Sieber
Indice
Con tradizione nel futuro – 90 anni di innovazioni VITA
Pionieri in odontoiatria – Come tutto è cominciato
Denti HELIOS in colori VITA – Protesi secondo il modello della natura
Produzione semplificata di corone a giacca – Le origini della ceramica integrale
Sulle orme della luce – La scoperta dell'effetto Lumin
Dalla Ruhr all'Alto Reno – Un nuovo inizio
Innovazioni del dopoguerra – L'epoca della tecnica di cottura sotto vuoto
Tre lettere per un originale – La tecnica VMK
VITA continua la ricerca – Primo standard cromatico unitario e nuovi materiali
Pietre miliari in ceramica integrale – I materiali VITA CAD/CAM dettano nuovi parametri in protesi
Ceramica integrale ieri e oggi – individuale ed estetica
Secondo il modello della natura – Lo sviluppo della linea di denti PHYSIODENS
Determinazione del colore dei denti con sistema – La scienza del colore si fa largo in odontoiatria
La prima ceramica VITAVM a struttura microfine
Ausilii oggettivi – Misura digitale come parte della competenza nel colore
Individuale come la natura – VITAPAN PLUS detta nuovi parametri estetici
Sistemi modulari per una maggiore flessibilità – Tecniche di cottura di nuova generazione
Affermati in milioni di casi clinici – Highlight VITA CAD/CAM
Migliore, più veloce, più accurata – La produzione dei denti in resina ieri e oggi
Sicurezza e affidabilità – Qualità del marchio VITA
In conclusione – Intervista al Dr. Emanuel Rauter
Internet: http://www.vita-zahnfabrik.com
E-Mail: [email protected]
facebook.com/vita.zahnfabrik
IMPRESSUM
Edizione:
VITA Zahnfabrik H. Rauter GmbH & Co. KG
Postfach 1338 · D-79704 Bad Säckingen
Tel. 07761/562-0 · Fax 07761/562-299
AVVERTENZE:
Le affermazioni di odontoiatri, odontotecnici e scienziati riportate in questo magazine si basano su esperienze pratiche con i prodotti VITA citati nel quadro
della sperimentazione pilota e/o delle informazioni
del produttore, con riferimento ai dati riportati nelle
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documentazioni tecnico-scientifiche e in altri stampati del produttore (VITA Zahnfabrik, D-Bad Säckingen). Le affermazioni dei collaboratori VITA, degli
odontoiatri, scienziati e odontotecnici citati si riferiscono allo stato al 01.02.2015. VITA e le denominazioni di prodotti VITA citati cono marchi registrati
della VITA Zahnfabrik H. Rauter GmbH & Co. KG, Bad
Säckingen, Germania.
„Dal passato trarre la forza per il futuro“
Joseph Victor von Scheffel (1826-1886), scrittore e autore di romanzi tedesco
Con tradizione nel futuro – 90 anni di innovazioni VITA
Un pensiero personale per cominciare…
sulle più recenti nozioni scientifiche, rispettano il modello della natura e le esigenze di odontotecnici e odontoiatri.
Gli sviluppi sperimentali VITA non sono
determinati solo da 90 anni di competenza nel colore e dall'essere stati precursori nel settore delle riabilitazioni
estetiche con denti in ceramica e resina
unici. Infatti a ciò si aggiungono oltre 50
anni di esperienza nella ceramica di rivestimento estetico e un patrimonio trentennale di esperienza come referenza
per materiali CAD/CAM innovativi e
molto altro.
Da 90 anni la VITA Zahnfabrik si impegna per il progresso dell'odontoiatria. Produrre soluzioni migliori per
protesi perfette – sia sotto l'aspetto
funzionale che estetico – è il nostro
obiettivo da sempre e personalmente
lo scopo della vita.
Dal 1924 VITA è sinonimo di innovazioni
strategiche e progresso costante. Siamo
un'azienda familiare, giunta alla quarta
generazione, attenta alle esigenze degli
utilizzatori con prodotti e servizi di qualità Premium. Garantiamo per tradizione
fiducia e affidabilità. Chi desidera il successo nel lungo periodo, non può consi-
derare solo i fattori economici, ma necessita anche di validi fondamenti etici.
Chi lavora con noi sa di poter contare su
un partner durevole e aperto.
Quando si tratta di dispositivi medici il
legislatore applica criteri molto severi.
Le direttive di qualità VITA vanno molto
oltre. Dato che per prodotti di prima
classe servono le migliori materie prime,
siamo molto esigenti per quanto riguarda qualità e purezza. Grazie ad un sistema di controllo a maglie molto strette e
a numerose misure per la sicurezza qualitativa produciamo qualità di altissimo
livello. Tutti i nostri prodotti si basano
Viaggiate nel tempo con noi – questa
edizione è dedicata ai 90 anni di innovazioni VITA!
Henry Rauter
Socio gerente
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Chi cerca le radici della tradizione VITA, arriva inevitabilmente ai denti artificiali.
Nel corso dei millenni quasi tutte le maggiori culture avevano cercato di realizzare restauri dentali utilizzando avorio,
quarzo, denti animali o conchiglie. Questi esperimenti tuttavia erano molto lontani dall'aspetto e dalla caricabilità
dei denti naturali. Come possibili materiali protesici alla fine ne restarono solo tre tipi: metalli, polimeri e ceramiche.
Nrgli ultimi nove decenni la VITA Zahnfabrik ha contribuito in modo determinante al processo di sviluppo delle
ceramiche e resine per riabilitazioni dentali estetiche e dei materiali di restauro.
Pionieri in odontoiatria – Come tutto è cominciato
Fig. 1: Dr. Carl Hiltebrandt (al centro) con la cognata
Lucie Klinke (a sinistra) ed il Dr. Walter Pralow (a destra,
responsabile produzione, ricerca & sviluppo della ceramica dentale presso VITA negli anni 1960/70).
Fig. 2: Heinrich Rauter (al centro col cappello) con la moglie Helene (a destra) durante una gita aziendale VITA.
Fig. 3: Heinrich Rauter (dietro a sinistra, col cappello),
Dr. Fritz Rauter (dietro al centro) ed il consoleDr. Herbert
Rauter (dietro, 3. da destra.) con una parte dei collaboratori
L'obiettivo di VITA era chiaro:
creare il dente artificiale perfetto –
secondo gli esempi funzionali, anatomici e ottici della natura. A occhio
nudo non dovrebbero essere riconoscibili differenze tra un dente reale e
un dente artificiale. La strada è stata
lunga e impegnativa. E' cominciata
nei primi anni 1920.
1909, nell'interesse dei suoi pazienti non
volle più accettare questi difetti. Il suo
obiettivo era proporre denti di elevata
qualità, che fossero più estetici e durevoli
dei prodotti correnti sul mercato. Il 17 luglio 1924 fondò la società per azioni
„Dr. Hiltebrandt Zahnfabrik“.
dentista. Assunse la presidenza del consiglio di amministrazione e all'inizio degli
anni 30 decise di cambiare la denominazione societaria. La storia del successo
„VITA Zahnfabrik“ era iniziata (Fig. 3).
I denti artificiali allora disponibili si basavano su un semplice concetto di stratificazione a due fasi:
Il terzo cervicale era di colore più scuro del
resto del dente. Questa variante non corrispondeva ancora all'aspetto del dente
naturale, perchè mancava la stratificazione della parte incisale. Vi erano inoltre
problemi di tenuta. In particolare l'ancoraggio nel corpo protesico con perni non
resistenti all'ambiente orale dava spesso
adito a reclami. Il dentista Dr. Carl Hiltebrandt (Fig. 1), professionista ad Essen dal
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Per le sue attività di sviluppo il Dr. Carl
Hiltebrandt si orientò in primo luogo sugli aspetti ottici e funzionali dei denti
naturali. Nel 1926 riuscì a sviluppare una
nuova miscela ceramica per la produzione dei denti, con migliori caratteristiche
di caricabilità meccanica e molabilità. Il
dente a „due stadi“ venne sostituito da
un dente a tre strati. Questo era costituito da differenti porcellane opache e traslucenti, stratificate analogamente al
modello naturale.
Ma la sua azienda rischiava il fallimento,
finché l'imprenditore e commerciante di
Essen Heinrich Rauter (Fig. 2) decise di
sostenere finanziariamente l'impegno del
Fino a quel momento l'industria produceva denti artificiali utilizzando una sola massa ceramica, i cui strati
avevano differenti colorazioni. Il nuovo procedimento si basava invece sulla normale ceramica costituita da
„frammenti e glasura“ Questa tecnica ha infine dato origine al dente HELIOS, la base della protesi dentale
secondo il modello della natura e di tutte le successive innovazioni VITA.
Denti HELIOS in colori VITA –
Protesi secondo l'esempio della natura
Due particolarità hanno subito
caratterizzato il dente HELIOS: l'innovativo concetto a tre strati e l'assortimento dei colori. I pregi meccanici
ed estetici della nuova linea di denti
erano unici.
La base era costituita da una massa in
porcellana dura opaca, in cui erano ancorati i perni per il fissaggio nel materiale
per basi protesiche. Masse dentina e
smalto più fini e trasparenti consentivano una stratificazione che riproduceva il
dente naturale. Per la caratterizzazione si
usavano supercolori. Da queste caratteristiche particolari è derivata la denominazione dei nuovi denti:
Denti HELIOS in colori VITA
(Fig. 4)
La differenza principale di questa evoluzione: gli strati cromatizzanti non si sovrapponevano come di consueto nel terzo
cervicale inferiore, bensì nella zona incisale. Dato che la massa smalto ricopriva
in parte la corona, per la prima volta si
aveva una stratificazione paragonabile a
quella di un dente naturale.
Il colore della dentina interessava quasi
tutta la superficie labiale, che a sua volta
era incorniciata da un sottile bordo azzurrino. La massa smalto con una tendenza
al colore azzurro e che si assottigliava in
Fig. 4: File di denti anteriori HELIOS
direzione del margine incisale creava non
solo un bordino intorno alle superfici incisali e laterali, ma era così sottile e trasparente da consentire che le diverse masse
si combinassero in giochi cromatici vitali.
Per questo effetto ottico era disponibile
una scala colori con 24 campioni.
Nel 1930 gli specialisti VITA ottimizzarono la scelta cromatica, per poter offrire
un rapporto equilibrato tra colori chiari e
colori legati all'età. Questa scala colori
VITA ha dato buoni risultati per più di 30
anni (Fig. 5).
Secondo il modello della natura: per conformarsi a questa esigenza dall'inzio degli anni 1930 l'azienda ha assunto la denominazione „VITA Zahnfabrik“.
Fig. 5: 24 colori VITA dispostii sistematicamente
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Prima che l'azienda fosse in grado di introdurre sul mercato materiali in ceramica integrale rimaneva ancora
molta strada da fare, lungo la quale gli esperti VITA hanno dovuto affrontare degli ostacoli …
Produzione semplificata delle corone a giacca –
Le origini della ceramica integrale
Grazie a VITA riabilitazioni in ceramica integrale sono oggi scontate e
moltissimi materiali di alta qualità
sono disponibili per tutte le indicazioni. Quando in Europa negli anni 1920
divennero popolari le cosiddette „corone a giacca“, l'attuazione della tecnica era complicata e connessa a numerosi problemi.
La corona a giacca sviluppata dal dentista americano Charles Henry Land intorno al 1900 era difficile da realizzare ed in
particolare il rivestimento del foglio di
platino che fungeva da struttura richiedeva numerose cotture. Le masse ceramiche allora disponibili non assicuravano
una sufficiente unione reciproca, per cui
Fig. 6: Masse VITA per corone a giacca degli anni 1930.
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le corone finite erano molto delicate e
spesso si fratturavano.
lazione precisa di dettagli di forma e
superficie anche piccolissimi.
VITA auspicava una soluzione più semplice. Nel 1932 il Dr. Carl Hiltebrandt introdusse le masse VITA per corone a giacca
(Fig. 6). Si distinguevano per temperature
di cottura più basse e caratteristiche
merceologiche correlate semplificando
notevolmente la lavorazione ed il risultato estetico.
Stabilità di forma e retrazione ridotta durante la cottura creavano inoltre i presupposti per il principio di stratificazione VITA
con due cotture – per il corpo in dentina e la
massa smalto. Ne risultavano non solo risparmio di tempo e minori sollecitazioni del
forno, ma anche migliori valori meccanici
del legame ceramico tra le singole masse.
I principali motivi del successo commerciale erano l'esatta riproduzione dell'intera scala colori VITA e la stabilità allora
rivoluzionaria delle masse durante la modellazione. Le migliorie apportate consentivano per la prima volta una model-
Progressi nello sviluppo dei materiali hanno reso agevole passo dopo passo la strada per soluzioni protesiche più
semplici da realizzare e nel contempo più resistenti. Oltre che per la funzionalità e l'economicità, VITA ha sempre
avuto una sensibilità per l'estetica. Parte della ricerca si è sempre concentrata sull'ottimizzazione delle caratteristiche
ottiche dei materiali restaurativi. Una pietra miliare è stata la scoperta dell'effetto Lumin, che il Dr. Carl Hiltebrandt
adottò nel 1934 per lo sviluppo di denti artificiali con uso della tecnica a tre strati.
Sulle orme della luce – La scoperta dell'effetto Lumin
Per lo sviluppo di denti costituiti
dalla sovrapposizione di porcellane
opache e traslucenti il Dr. Carl Hiltebrandt tenne conto dell'interazione di
tinte fredde e calde. Lo colpì un fattore
che condizionava in modo determinante l'aspetto della protesi - l'influenza
della luce artificiale e naturale (Fig. 7).
A seconda dell'intensità e della fonte
della luce il restauro sembrava innaturale, per l'osservatore i denti risultavano verde-grigi. Questo fenomeno non
gli dava pace e quindi la VITA iniziò a
indagarne le cause.
Gli scienziati della VITA scoprirono che i
denti naturali in luce diurna hanno un
aspetto tendente al giallo, in luce artificiale al rosso. Questo effetto fu dimostrato
dall'immagine spettroscopica. Dato che la
luce artificiale non contiene componenti
UV, vengono riflessi solo il giallo ed il rosso ed il dente appare rossiccio. La luce
solare invece contiene radiazioni UV, per
cui nel dente naturale si crea luce verde in
conseguenza della fluorescenza. Giallo e
rosso sono colori complementari e danno
origine al bianco, in modo che per sovrapposizione con la componente gialla della
luce diurna risulta un colore del dente naturale tendente al giallo. Un dente artificiale, adattato al colore di un dente naturale ma privo di effetti di fluorescenza per
la luce diurna, in luce artificiale appare
verde-grigio dovendo utilizzare i componenti cromatici verdi del materiale.
La VITA è riuscita a colorare i denti artificiali in modo da imitare le variazioni cromatiche naturali in luce artificiale, e ad
avere nell'immagine spettroscopica uno
spostamento verso il rosso, come i denti
naturali. Anche la determinazione del colore ne risultò facilitata. I denti VITA LUMIN furono gli unici denti artificiali, che
grazie alla riproduzione dell'effetto Lumin
presentavano sia in luce diurna che artificiale un comportamento organico-selettivo rispetto alla luce incidente, analogo a
quello dei denti naturali.
Fig. 7: Rappresentazione schematica dell'assorbimento
selettivo dei raggi luminosi da parte del dente naturale.
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La VITA Zahnfabrik riuscì a introdurre la scala colori Lumin ancora prima dell'inizio della seconda guerra mondiale
e a consolidare il successo della determinazione del colore dei denti ben oltre la guerra. Nonostante questo fatto il
conflitto mondiale del 1939 - 1945 fu un periodo di grandi sfide. Per affrontare con coraggio la stagnazione e la
confusione causate dalla guerra, l'azienda intraprese un passo importante – il trasferimento a Bad Säckingen.
Dalla Ruhr all'Alto Reno – Un nuovo inizio
Il Dr. Herbert Rauter, padre dell'attuale gerente Henry Rauter, scelse la
nuova sede in modo avveduto quando
gli venne proposto un fabbricato vuoto a Säckingen. Ritenne che fosse un
luogo adatto per osare un nuovo inizio
dopo la guerra. Ha avuto ragione.
I suoi collaboratori lo sostennero attivamente nei preparativi del trasferimento,
che iniziarono nell'aprile del 1943, e lo
seguirono a Säckingen. Iniziarono le prime
forniture di materiali per la fabbrica
VITA a Säckingen – oggi Bad Säckingen.
Contemporaneamente iniziò l'ampliamento dell'edificio per la produzione della ceramica. Dal 1943 la cittadina sull'Alto
Reno è la sede della VITA Zahnfabrik.
Fig. 8: Immagine storica…
Fig. 10 e 11: Segue il trasferimento a Bad Säckingen; nell'edificio modernizzato del Ballyweg si trovano ancora
oggi produzione e Ricerca & Sviluppo.
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Fig. 9: … della produzione a Essen
Superato il periodo bellico, riprese anche la ricerca e lo sviluppo dei materiali odontoiatrici. Con lo sviluppo della
procedura di cottura sottovuoto nel 1949 il Dr. Konrad Gatzka della società Wieland di Pforzheim conseguì un
notevole miglioramento della resistenza a rottura e dell'estetica dei materiali ceramici. Portò alla produzione dei
primi denti protesici costituiti da una massa ceramica omogenea. Ma fu Abraham B. Weinstein di New York che con
il procedimento Permadent da lui ideato riuscì a creare un legame stabile tra metallo nobile e ceramica, dando inizio
ad una nuova era dei restauri con rivestimento ceramico. La cottura sottovuoto spianò la strada anche a nuovi
prodotti VITA, come ad es. il dente VITA LUMIN VACUUM.
Nel 1962 insieme a Degussa VITA posò un'altra pietra miliare con il sistema di rivestimento metallo-ceramica VMK.
Innovazioni del dopoguerra –
L'epoca della tecnica di cottura sottovuoto
Fig. 12: L'Od. Heinz Kurz (Kurz Zahntechnik, Dußlingen)
è un cliente VITA da oltre 50 anni.
Uno dei testimoni di questi sviluppi
è Heinz Kurz (Fig. 12) di Dußlingen.
L'oggi 86enne è un imprenditore di
successo nel settore odontotecnico e
medicale. E' stato insignito della croce al merito della Repubblica Federale
Tedesca ed uno dei più vecchi clienti
attivi della VITA Zahnfabrik.
Dopo la formazione presso un dentista nel
1957 Heinz Kurz fondò il proprio laboratorio odontotecnico - l'attuale Kurz Zahntechnik GmbH. „Gli sviluppi della VITA nel
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settore delle ceramiche dentali mi hanno
sempre impressionato molto“, afferma
Kurz. „Questa rinomata azienda è leader
ancora oggi. Con i suoi sviluppi nell'industria dentale VITA è da sempre in prima
linea. I collaboratori esterni hanno sempre
avuto un'ottima formazione. Denti, ceramica ed il mio primo forno – ossia buona
parte del primo equipaggiamento del mio
laboratorio proveniva da VITA.“
ca. Il dente VITA LUMIN VACUUM
presentava macchie di decalcificazione e
difetti dello smalto più tenui. Grazie alla
cottura sottovuoto del materiale e all'assenza di porosità il molaggio e la lucidatura del dente artificiale risultavano semplificati. La combinazione di due masse
dure in corrispondenza dei perni di ritenzione assicurava una maggiore resistenza dei nuovi denti.
Se gli si chiede quale soluzione di eccellenza ricordi meglio, cita il concetto VITA
VM. Ma torniamo alla nuova tecnica di
cottura…
Con l'introduzione della tecnica VITA
LUMIN VACUUM nel 1956 venne ottimizzato e rinnovato anche il campionario colori.
Presso la VITA lo sviluppo della tecnica di
cottura sottovuoto prese il posto delle cotture atmosferiche già nel 1955. La nuova
procedura migliorava notevolmente le caratteristiche ottiche e meccaniche delle
masse ceramiche. Nacque il dente VITA
LUMIN VACUUM (Fig. 13 e 14).
Rispetto agli altri denti allora disponibili,
appariva meno trasparente, ma più opalescente e quindi più simile al dente naturale. Non vi erano punte di grigio e di
verde nella cromatizzazione, e le superfici labiali levigate con una speciale glasura ceramica evitavano il deposito di plac-
La sua particolarità era uno specchio metallico inserito sul retro, che consentiva
ai pazienti di „controllare“ visivamento il
loro restauro. Vita introdusse i nuovo
campionario sul mercato con un impegno
pubblicitario notevole per quei tempi.
La tecnologia VITA LUMIN VACUUM
influì anche su altri settori, ad esempio la
produzione di denti ottimizzati con perno
in oro e denti a perno lungo negli anni
1955 e 1956. Nel contempo VITA sviluppava anche la massa ceramica VITA
VACUUM 1130°C per la realizzazione di
corone a giacca ed il primo forno per ceramica VITA VACUUM (Fig. 15).
Fig. 13: Denti anteriori VITA LUMIN VACUUM
Forni innovativi
Il forno VITA VACUUM si distingueva per
la linea chiara, la semplicità di impiego e
la possibilità di collegarlo a qualsiasi
rete elettrica domestica, cosa che ai
tempi non era scontata.
Il principale vantaggio tecnico era che
non solo il vuoto si instaurasse in tempi
relativamente rapidi, ma anche che restasse stabile: speciali materiali isolanti
garantivano al 100% la tenuta della camera di cottura. Inoltre la muffola in
quarzo di nuovo tipo - cosviluppata da
VITA - assicurava una distribuzione termica molto omogenea e quindi un'elevata qualità della ceramica dopo la cottura.
Fig. 14: Immagine pubblicitaria degli anni 1950
Con alcune migliorie questa tecnica viene utilizzata ancora oggi per la moderna
tecnologia dei forni VITA, che garantiscono una distribuzione del calore particolarmente uniforme con una durata di
esercizio praticamente doppia paragonata ad altri forni presenti sul mercato.
Fig. 15: Forno per ceramica VITA VACUUM
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Anche negli anni successivi VITA diede un'impronta notevole all'odontoiatria. Un'ulteriore pietra miliare è stato indubbiamente lo sviluppo della prima tecnica di rivestimento metallo-ceramica (VMK = VITA Metall-Keramik) nel 1962.
Tre lettere per un originale – La tecnica VMK
Fig. 16: Dr.-Ing. Heinz Claus, l'allora responsabile produzione, ricerca & sviluppo della ceramica dentale VITA.
L'acronimo VMK è diventato una
definizione di uso generale. Consentiva all'odontotecnico per la prima volta
di realizzare restauri duraturi ed estetici. L'Ing. Heinz Claus (Fig. 16), responsabile della produzione, ricerca e sviluppo della ceramica dentale VITA,
ricorda bene il processo dall'idea iniziale fino all'introduzione sul mercato.
Tra i suoi meriti personali va annoverato anche il perfezionamento della
VITA VMK 68.
„Nel 1958 ci furono i primi tentativi di cuocere le masse ceramiche VITA Zahnfabrik
sulle leghe nobili della Degussa. Portarono
Fig. 18: La definizione tecnica VMK risale alla denominazione di prodotto VITA metallo-ceramica del 1962.
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alla tecnica VMK adottata in tutto il mondo. In tal modo i dentisti erano in grado di
realizzare corone su monconi e di ripristinare lacune causate da denti mancanti,
aiutando i pazienti a riavere un aspetto
piacevole ed una migliore qualità di vita.
Rivestimenti estetici in resina non erano
indicati, perchè soggetti ad alterazioni
cromatiche quando i restauri permanevano nell'ambiente orale per tempi prolungati. Gli ulteriori sviluppi consentirono anche
di ampliare costantemente la gamma di
indicazioni.
menti. Con i nuovi materiali gli odontotenici furono in grado di mettere in pratica
questa visione.
Anche nei decenni successivi abbiamo
sempre tenuto conto dei desideri dei nostri clienti, quando si trattava di ampliare
il sistema VMK. Così nel 1990 venne introdotta la VITA OMEGA, una ceramica
con ulteriori possibilità di configurazione
per riabilitazioni quanto più possibile naturali e individuali.
L'affermazione delle metallo-ceramiche si
ebbe a partire dal 1968 con l'introduzione
della VITA VMK 68 (Fig. 19). Arrivai alla
VITA nel 1976 e successivamente si ebbero ancora numerosi sviluppi. La sicurezza
e l'esperienza acquisite nella lavorazione,
fecero nascere il desiderio di poter realizzare anche ponti con più di quattro ele-
Dopo soli cinque anni era disponibile VITA
VMK 95. In tal modo VITA forniva ai laboratori la possibilità di eseguire restauri
con una ceramica di qualità, avente un
buon rapporto costo-prestazioni, senza
rinunciare a confort d'uso e ad una precisa riproduzione del colore. Nelle stesso
anno venne introdotta una generazione di
ceramiche completamente nuova: VITA
OMEGA 900, la prima ceramica di rivestimento estetico a struttura microfine. Grazie ad un processo di produzione modificato il materiale presenta caratteristiche
fisiche significativamente migliori. La distribuzione più uniforme delle fasi cristal-
Fig. 19: VITA VMK 68
Fig. 20: VITA VMK Master
Nel dicembre 1962 furono disponibili per
la vendita i primi assortimenti VMK. L'introduzione sul mercato ebbe luogo in occasione della Internationale Dental-Schau
(IDS) di Colonia (Fig. 17 e 18).
Fig. 17: Stand VITA all'IDS di Colonia del 1962
lina e vetrosa costituisce la base per una
superficie omogenea e compatta, e quindi molabilità e lucidabilità eccellenti.
Nel 2003 vide la luce il concetto VITA VM
per metallo, resina e composito, che da allora è stato oggetto di costante sviluppo.
Con VITA VMK Master, nel 2009 le ceramiche dentali in versione classica hanno avu-
L'od. master Alfons Blümle di
Waiblingen (Fig. 21):
„Quando a metà degli anni 1970 terminai la mia formazione come odontotecnico, VITA VMK 68 era il riferimento supremo – perchè questa
tecnica funzionava benissimo ! VITA
era progredita notevolmente rispetto
to una rinascita (Fig. 20). Perfetta come
lavorazione, si distingueva per un'estetica
adeguata e per le buone caratteristiche
ottiche. VITA metteva a disposizione un
concetto studiato accuratamente, che con
il classico sistema di stratificazione dentina-smalto consentiva di realizzare in modo
economico restauri di qualità.“
alla concorrenza con un lavoro all'avanguardia. La denominazione VMK
è oggi ancorata nel linguaggio odontotecnico quotidiano; nel settore della sanità tedesca è diventata definizione ufficiale per il rivestimento
ceramico di strutture metalliche.“
Fig. 21: Od. master Alfons Blümle
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La VITA Zahnfabrik tuttavia dimostrò la propria competenza merceologica non solo nel settore della ceramica
integrale e della metallo-ceramica, ma anche, come già detto, nel settore delle resine. Un prodotto dettò nuovi
parametri per quanto riguarda individualità ed estetica dei denti protesici: i denti in resina della famiglia VITAPAN
sono una delle eccellenze dell'azienda dal 1983 e l'evoluzione costituita dai denti VITAPAN PLUS contraddistinge
questa storia di successo.
VITA continua la ricerca –
Primo standard cromatico uniforme e nuovi materiali
All'IDS 2011 VITAPAN PLUS fu
una delle attrazione dello stand VITA.
Ma la storia del dente artificiale individuale inizia molto prima. Con un
concetto di stratificazione simile al
modello naturale costituiva l'evoluzione dell'affermato e apprezzato
dente anteriore VITAPAN, che entusiasmò i professionisti già nel 1983. Il
Dr. Emil Nagel, fino al 2008 responsabile del reparto polimeri VITA, accompagnò il trionfo del dente artificiale di alta qualità estetica.
Quando nel 1983 vennero introdotti i
denti artificiali VITAPAN sulla base della
scala colori VITAPAN classical A1 – D4
(Fig. 22), per la prima volta era disponibi-
le uno standard cromatico che comprendeva materiali diversi e che gli odontotecnici ancor oggi considerano pari allo
standard dell'oro.
I denti VITAPAN (Fig. 23) hanno costituito
un progresso determinante, non solo per
il colore ma soprattutto per il materiale. I
denti VITA LUMIN VACUUM Acryl introdotti negli anni 1930 erano costituiti da
un PMMA, ai tempi un materiale di alta
gamma, ma che era potenzialmente migliorabile. Gli specialisti cercavano una
soluzione per ottimizzare la resistenza
all'abrasione secondo i canoni attuali
troppo bassa. La trovarono con l'innovativo materiale MRP (Microfiller Reinforced
Polyacrylic) sviluppato per i nuovi denti
a)
b)
Fig. 22a/b: Lo sviluppo di VITAPAN classical A1–D4 (del 1983) si riconduce alla scala colori Lumin-VACUUM.
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VITA, in cui microparticelle di carica inorganica con una granulometria ottimale
vengono inserite per polimerizzazione nel
reticolo polimerico. Tra i numerosi vantaggi, oltre all'elevata resistenza all'abrasione, si annoverano anche resistenza
al deposito di placca, stabilità cromatica,
resilienza e buone molablità e lucidabilità. Il materiale compatibile con i tessuti
presenta un ridotto assorbimento d'acqua e si lega in modo ottimale con i materiali per basi protesiche (Fig. 24).
L'esatto dosaggio dei pigmenti è il presupposto per una riproduzione ottimale
del colore. Ciò richiede continui controlli
e analisi qualitative delle materie prime
e dei prodotti intermedi nel quadro del
Fig . 23: Gli attuali denti in resina VITAPAN
processo produttivo. Un maestro incisore
realizzò gli stampi per la riproduzione
multipla del design dei denti. Personale
specializzato stratificava manualmente il
materiale MRP negli stampi, per ottenere
un aspetto quanto più reale possibile.
Grazie alla struttura pluristrato le esperte collaboratrici VITA crearono con molta
sensibilità ed esercizio naturalezza e in-
dividualità per ogni singolo dente VITA –
un criterio determinante per il grande
successo dei denti manufatti di elevata
qualità.
L'od. master Wernfried Klopfer
(Fig. 25) concluse la sua formazione come odontotecnico
all'inizio degli anni 1980 presso il
Dental-Labor Crass di Singen, di
cui oggi è il gerente. Ricorda:
PLUS. Le caratteristiche merceologiche già buone allora, sono ulteriormente migliorate. Per me come
odontotecnico è importante fornire
ai miei clienti ottima qualità - ma anche rapporti interpersonali di valore.
I pazienti devono sapere che le loro
esigenze sono al centro del nostro
lavoro. VITA è sempre il partner giusto per soddisfare queste esigenze,
perchè affidabilità, assistenza competente e tempi di fornitura rapidi
sono parte della filosofia aziendale.“
„I primi prodotti VITA, con cui lavoravo già durante l'apprendistato, erano
oltre ai materiali di rivestimento
estetico VITA, i denti VITAPAN.
Ancora adesso usiamo le diverse linee di denti di Bad Säckingen, dai
VITA PHYSIODENS fino ai VITAPAN
Fig. 24: Inserimento del materiale MRP negli stampi
Fig. 25 : Od. master Wernfried Klopfer
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Con l'idea della famiglia di denti in resina VITAPAN VITA ha nuovamente dimostrato fiuto per le nuove tendenze
nel settore dentale. La crescente richiesta di restauri, che oltre alla funzionalità soddisfacessero anche un elevato
livello estetico, è stata una dei motivi del successo di mercato della famiglia VITAPAN. In odontoiatria nel corso degli
anni anche altri argomenti hanno acquistato crescente importanza, come ad esempio il fattore economico nella
realizzazione di riabilitazioni protesiche. La tecnica CAD/CAM è sicuramente un'importante pietra miliare, perchè
con essa gli odontoiatri hanno la possibilità di riabilitare i pazienti chairside in una sola seduta.
Pietre miliari in ceramica integrale – I materiali VITA CAD/
CAM dettano nuovi parametri in protesi
Il 1987 vide la nascita dei VITABLOCS.
Il Prof. Werner H. Mörmann, che ha
sviluppato il sistema CEREC, ha avuto
un ruolo fondamentale come promotore della tecnologia CAD/CAM nel settore dentale. Era il direttore della Divisione di Odontoiatria Restaurativa
Computerizzata presso il Centro di
Odontoiatria dell'Università di Zurigo.
Insieme all'Ing. Marco Brandestini
concepì quasi 30 anni fa la prima realizzazione meccanica di restauri con
l'ausilio di una camera 3D orale per la
presa dell'impronta ottica (Fig. 26 e 27).
Maturata l'introduzione sul mercato
della nuova tecnica, in stretta collaborazione con VITA seguì anche lo sviluppo di blocchetti in ceramica feldspatica
lavorabili meccanicamente. Era iniziata
la storia del successo dei materiali
CAD/CAM.
Alla fine degli anni 1970 l'amalgama
venne screditata come materiale di otturazione standard – con la conseguenza
che gli odontoiatri iniziarono a realizzare
sempre più spesso otturazioni soggette
ad occlusione in composito. Questa tendenza soddisfaceva anche l'esigenza di
pazienti e clinici di avere restauri di colore naturale nei posteriori.
Di conseguenza la ceramica con le sue caratteristiche simili allo smalto dentario
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Fig. 26: Il Prof. Werner H. Mörmann (s.) e l'Ing. Marco
Brandestini (d.) con l'apparecchio CEREC 1 nel 1985.
tornò ad essere oggetto di interesse.
Si trattava di sviluppare un processo di
produzione rapida per restauri in ceramica
completamente sinterizzata, perchè gli
odontoiatri avessero a disposizione chairside dei materiali ceramici.
Anche lo sviluppo tecnico nascondeva alcuni problemi. Insieme all'Ing. Marco Brandestini il Prof. Mörmann concepì un sistema
CAD/CAM dentale, che doveva eseguire
diverse funzioni. Le principali erano la misura ottica della cavità dentaria, la progettazione virtuale dell'inlay ed il relativo fresaggio da blocchetti ceramici.
La strada dall'idea alla realizzazione, dalla rilevazione dell'immagine tramite un
idoneo software alla tecnica del fresaggio di precisione, richiese cinque anni.
Siemens Dental portò CEREC alla maturità di mercato nel 1987/88, mentre Sirona
Dental ne acquisì i diritti nel 1997.
Lo sviluppo della tecnica CAD/CAM era
accompagnato dalla ricerca di idonei materiali. Non appena il prototipo dell'unità
di fresaggio CEREC 1 fu pronta, il Prof.
Mörmann iniziò a testare tutte le ceramiche allora disponibili, dalle feldspatiche
e vetrose, all'ossido di alluminio, al biossido di zirconio fino a barre di vetro di
color avorio. Diede l'incarico di realizzare
degli stampi per blocchetti, che i tecnici
riempivano a strati con polvere VITADUR
ALPHA e sinterizzavano in forno. Le analisi mostrarono che la ceramica VITA era
quella che meglio si armonizzava con il
metodo CEREC.
I blocchetti prodotti in proprio presentavano però delle porosità, mentre le ceramiche industriali erano perfettamente omogenee. „Questa esperienza dimostrò che
necessitavamo di un partner competente
per i materiali “, dichiara Mörmann.
Il 26 maggio 1984 il Prof. Mörmann partecipò a Lugano ad una manifestazione di
settore con un'esposizione dentale. Allo
stand della VITA Zahnfabrik entrò in contatto con Henry Rauter spiegandogli il
suo progetto. Il Signor Rauter riconobbe
immediatamente il potenziale innovativo
e diede la sua disponibilità a sostenere il
progetto. Incaricò l'Ing. Heinz Claus, responsabile produzione, ricerca & sviluppo delle ceramiche dentali VITA dal 1976
Fig. 27: I due amici al simposio CEREC 2009
al 2003 di selezionare l'idonea variante ceramica ed elaborare la produzione dei blocchetti. Successivamente collaborò strettamente con il Dr. Norbert Thiel, dal 1987 al
2013 responsabile della ricerca & sviluppo
chimica inorganica e della produzione dei
materiali ceramici.
La combinazione tra know-how odontoiatrico e tecnico fondato sulla merceologia
ha avuto particolare successo: il 19 settembre 1985 venne inserito in un paziente il primo inlay realizzato con sistema
CEREC. Il materiale sperimentale dei
blocchetti strutturalmente corrispondeva
già ai VITABLOCS Mark I. Dalla realizzazione in laboratorio di singoli lotti di
blocchetti alla produzione in serie fu necessario attendere fino al 1987. Fino a
quel momento continuarono intensivi
test in laboratorio e in clinica.
Per rendere la tecnica di facile applicazione, fu necessario sviluppare un set di
materiali, che oltre a diverse misure di
blocchetti e colori prevedesse tutti i materiali ausiliari e gli strumenti per l'esecuzione clinica del metodo chairside. I
primi ad essere disponibili furono i
VITABLOCS per inlays ed i VITABLOCS
per faccette.
gamma di indicazioni: la ceramica ibrida
VITA ENAMIC e la vetroceramica rinforzata con biossido di zirconio VITA SUPRINITY.
Tratteremo più avanti le particolarità di
entrambi i materiali. Il nostro viaggio nel
tempo procede negli anni 1990 – perchè
anche questo decennio ha contraddistinto
lo spirito innovativo e l'entusiasmo VITA.
Un successo che dura fino ad oggi
La storia del successo della tecnica CAD/
CAM è lungi dall'essere terminata. Al contrario: negli ultimi anni la produzione computerizzata ha acquisito importanza crescente nell'odontoiatria e odontotecnica.
VITA ha riconosciuto tempestivamente
questa tendenza e adeguato i suoi sviluppi. All'IDS 2013 VITA ha presentato due
nuovi materiali CAD/CAM, che per le eccezionali caratteristiche coprono un'ampia
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Dopo che nel 1986 fu resa possibile la prima produzione in serie dei VITABLOCS per CEREC , insieme agli specialisti
VITA l'odontoiatria e scienziato Dr. Michael Sadoun diede inizio allo sviluppo della tecnica di infiltrazione VITA.
Si ispirava alla classica tecnica della barbotine nell'industria ceramica. Il risultato colpì gli specialisti: nel 1989 venne
introdotta sul mercato la tecnica di stratificazione - barbotine VITA In-Ceram.
Ceramica integrale ieri e oggi – individuale ed estetica
Il chimico Dr. Norbert Thiel (Fig. 28)
è stato il responsabile del dipartimento ricerca & sviluppo chimica inorganica dal 1987 al 2013. Era responsabile
non solo di ricerca & sviluppo ma anche
del sistema di qualità e della produzione
dei prodotti ceramici VITA. Rammenta
bene le pietre miliari nella ceramica
integrale…
„La presentazione nel 1989 della tecnica
di infiltrazione VITA nella variante VITA
In-Ceram ALUMINA alla Internationale
Dental-Schau (IDS) (Fig. 29) suscitò grande interesse nel mondo degli specialisti.
La stampa specializzata definì la nuova
tecnica In-Ceram della VITA Zahnfabrik
una significativa innovazione nel settore
ceramico. L'uso di materiali di nuovo tipo
e l'adozione di una corrispondente metodica di lavorazione consentì di sfruttare le
caratteristiche merceologiche in modo da
ottenere valori di resistenza che fino a
quel momento sembravano impossibili.
Ciò naturalmente favoriva anche l'estetica, perchè le strutture metalliche sotto
Fig. 28: Dopo 25 anni presso VITA il Dr. Norbert Thiel è
ora in pensione.
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corone e ponti frontali erano superflue.
Per quanto inusuale e nuova fosse la procedura era evidente il significativo progresso realizzato.
Ma VITA non riposava sugli allori: nel 1993
fu introdotta VITA In-Ceram SPINELL con
traslucenza incrementata, due anni dopo
VITA In-Ceram ZIRCONIA (Fig. 30) con maggiori valori di resistenza per la realizzazione
di ponti posteriori a tre elementi.
Nel procedimento VITA In-Ceram il materiale di partenza è in forma di polvere, che
viene miscelata con uno speciale liquido
in un bagno ad ultrasuoni. Ne risulta una
barbotine da applicare su un moncone in
gesso speciale, procedura con cui il restauro acquisisce la contornatura interna
definitiva e precisa. Successivamente il
materiale viene sottoposto ad una presinterizzazione a 1.100°C Tramite processi di
diffusione privi di retrazione si realizzano
collegamenti solo puntiforni tra i granuli.
In questo stato la ceramica ha una consistenza gessosa e si lavora facilmente.
Fig. 29: VITA In-Ceram ALUMINA
Mediante infiltrazione di un vetro speciale il restauro acquisisce la caratteristica
colorazione, la traslucenza e la resistenza
finale. Dato che non si verifica alcuna retrazione da sinterizzazione, le dimensioni
della struttura restano invariate sia durante la sinterizzazione che durante l'infiltrazione del vetro.
Dal 1993 i materiali VITA In-Ceram sono
disponibili anche sotto forma di blocchetti presinterizzati per il fresaggio meccanico. Con la sinterizzazione industriale dei
blocchetti VITA In-Ceram le caratteristiche fisico-meccaniche migliorarono ulteriormente. Vennero incrementati i valori
di resistenza e l'affidabilità (modulo di
Weibull). Nel blocchetti VITA In-Ceram YZ
in biossido di zirconio parzialmente stabilizzato con ittrio introdotti nel 2002 una
retrazione da sinterizzazione controllata
(senza infiltrazione vetrosa) assicura
un'elevata resistenza finale..
Fig. 30: VITA In-Ceram ZIRCONIA
Per la progettazione di nuove linee di prodotto VITA ha collaborato strettamente per decenni con esperti ricercatori
in odontoiatria o odontotecnica. L'azienda ha costantemente mantenuto ampi orizzonti ed è stata aperta a idee non
esclusivamente basate sulle teorie correnti.
Questo vale anche per il concetto di occlusione secondo il Dr. Eugen End, denominato anche „Protesi BIO-Logica“.
Il concetto segue le regole della natura nel senso di una guida della mandibola esclusivamente neuromuscolare.
Ciò significa che la mandibola non ha guida articolare né dentale. Con la sua innovativa visione il Dr. End ha influito
anche sulla configurazione completamente anatomica dei denti protesici in cooperazione con la VITA Zahnfabrik. Sono
state introdotte nuove linee di denti posteriori secondo il modello della natura, ad esempio i VITA PHYSIODENS nel
1992. Nel 2001 i denti VITA PHYSIODENS ANTERIOR fissarono nuovi standard per i denti frontali con caratteristiche
fisiologico-anatomiche. Dall'introduzione dei denti VITA PHYSIODENS la teoria del Dr. End si è rafforzata presso
laboratori, studi odontoiatrici e istituti di insegnamento di tutto il mondo.
Secondo il modello della natura –
Lo sviluppo della linea di denti VITA PHYSIODENS
Come è nata la collaborazione tra lei
e la VITA Zahnfabrik?
Fig. 31: Dr. Eugen End, ideatore della Protesi BIO-Logica
Per 20 anni il Dr. Eugen End (Weingarten) ha lavorato al concetto della
Protesi BIO-Logica (BLP). La cooperazione con la VITA Zahnfabrik culminò
nel 1995 nell'introduzione della linea
di denti VITA PHYSIODENS. Nell'intervista illustra lo sviluppo.
Dr. End: Nei miei approfonditi studi della
letteratura di settore sono stato influenzato
oltre che dal Dr. Harry Lundeen, dal Dr.
Charles Gibbs, dal Prof. Dr. Dr. Wolfgang
Gernet e soprattutto dal Dr. Carl Hiltebrandt, il fondatore della VITA Zahnfabrik. Già
nel 1976 avevo cercato un contatto diretto
con l'azienda. Nel 1986 il Signor Henry Rauter diede il via allo sviluppo di un dente artificiale secondo il modello della natura.
Quando nel 1992 iniziò la fase pilota della
linea VITA PHYSIODENS, questi denti assunsero un ruolo esemplare come filosofia
per una nuova generazione di denti protesici. L'introduzione ufficiale si ebbe nel 1995.
Dr. End: Secondo me si tratta di un dente
protesico che segue senza compromessi
il modello della natura. Ho riportato tutti
i risultati delle mie ricerche nel concetto
dell'occlusione fisiologica, nell'applicazione della Protesi BIO-Logica (BLP) e
nella linea di denti VITA. Il concetto della
Protesi BIO-Logica VITA segue le regole
della natura ossia la guida esclusivamente neuromuscolare della mandibola (Fig.
32). In concreto ciò significa che la mandibola non ha guida articolare né dentale. La Protesi BIO-Logica si attiene alla
centrica fisiologica.
Può descrivere concretamente le
particolarità della linea di denti VITA
PHYSIODENS?
Fig. 32: Montaggio secondo le regole della guida
mandibolare neuromuscolare.
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L'obiettivo VITA di fornire a odontoiatri e odontotecnici prodotti per restauri simili ai denti naturali, comprende
anche l'importante tema della determinazione del colore dei denti. Perchè una tinta adattata alla dentatura residua ha
un ruolo importante per l'aspetto visivo di una riabilitazione. Già negli anni 1930 i ricercatori odontoiatrici cercavano
una sistematizzazione del colore dei denti ricorrendo agli studi sul colore degli scienziati e artisti degli ultimi 300
anni. Il pittore e insegnante d'arte americano Albert Munsell (1858-1918) con il suo „albero dei colori“, che definiva
ogni colore con parametri di luminosità, intensità e tinta, creò il sistema di ordinamento colorimetrico più diffuso al
mondo (Fig. 33). Su questo modello si basavano anche gli studi dei primi ricercatori odontoiatrici.
I pionieri ricorrevano spesso al modello della scala dei colori, per ordinare la sistematica dei colori.
Negli anni 1990 alcuni dentisti volevano avvicinarsi ancora di più alla copertura di tutti i colori dei denti naturali
mediante ottimizzazione dei sistemi cromatici esistenti. Questo doveva garantire distanze possibilmente uguali tra i
colori definiti secondo i parametri di luminosità, intensità e tinta. Fino ad oggi la definizione del colore dei denti
avviene per fasi, che si orientano su queste tre dimensioni. Anche gli sviluppi VITA vi si attengono.
Determinazione del colore dei denti con sistema –
La scienza del colore si fa largo nell'odontoiatria
Dalla sua fondazione nel 1924 VITA
si è sviluppata come specialista di
fama internazionale per i colori dei
denti. Oltre agli affermati standard della scala colori VITA classical A1–D4
basata su quattro gruppi cromatici (A“
rosso-marrone“, B „rosso-giallo“, C
„grigi“ e D „rosso-grigio“) con cui si
determina visivamente in un unico passaggio il colore dei denti, dal 1998 è disponibile la VITA SYSTEM 3D-MASTER
per una determinazione e comunicazione del colore sistematica e precisa.
Sfida
Nella determinazione del colore dei denti
la sfida consiste nel correlare al dente naturale un campione colore quanto più simile possibile. Quanto maggiore è il numero di campioni nella scala colori, tanto
più difficile è la scelta – quanto meno
sono i campioni, tanto più imprecisa è la
scelta. Un'ulteriore difficoltà è costituita
dal fatto che, ad esempio, i campioni della
scala colori VITA classical A1–D4 sono
distribuiti nello spazio cromatico in modo
non ordinato, e che la determinazione visiva del colore può essere influenzata da
numerosi fattori esterni. Tra questi le con-
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dizioni soggettive della persona che determina il colore, la sua capacità di percezione e le condizioni di luce che raramente
sono ottimali.
Per questo motivo la VITA Zahnfabrik iniziò a sviluppare il dispositivo di misura digitale del colore dei denti VITA Easyshade,
introdotto per la prima volta nel 2003 e da
Fig. 33: Il sistema cromatico secondo Munsell ha una struttura tridimensionale
e si basa sul principio di ordinamento costituito da luminosità, intensità e tonalità.
allora oggetto di continue migliorie. Consente di determinare il colore dei denti in
modo oggettivo, riproducibile e indipendente dalle condizioni di luce ambientali.
Spazio cromatico tridimensionale
VITA SYSTEM 3D-MASTER si basa scientificamente sulla colorimetria. Lo spazio
cromatico CIELAB comprende tutti i colori
percepibili. Per semplificare la rappresentazione e la comunicazione dei colori i valori originali per L (luminosità), a (parametri
verde-rosso) e b (parametri blu-giallo) vengono ricalcolati in L (luminosità-valore),
C (croma o intensità) e (Hue o tinta). La distribuzione assiale è illustrata sistematicamente in Fig. 33. I colori dei denti naturali
sono nel settore giallo-rosso, hanno bassa
saturazione e rientrano nel terzo superiore
della luminosità.
in base a questa disposizione è attualmente il metodo più esatto per determinare il
colore del dente da parte dell'occhio umano. Oltre al dispositivo per la misura digita-
le del colore VITA Easyshade la VITALinearguide 3D-MASTER agevola dal 2008 il
passaggio dalle scale colori tradizionali a
VITA SYSTEM 3D-MASTER.
Fig. 34: VITA SYSTEM 3D-MASTER riproduce in modo strutturato la spazio cromatico dei denti naturali
Metodo fondato scientificamente
Nel VITA SYSTEM 3D-MASTER i campioni
colore sono disposti nello spazio cromatico secondo principi scientifici e con uno
schema fisso (Fig. 34). Questi campioni
colore sono suddivisi in cinque livelli di
luminosità, che a loro volta comprendono
diversi gradi di intensità e tonalità. La procedura di presa del colore passo a passo
Od. master Marcus Pietz e
Od. master Walter Heller di
Öhringen (Fig. 35):
rivestimento VITA in colorazione VITA
SYSTEM 3D-MASTER. Questo concetto strutturato convince chiunque.
„La Heller Dental-Technik (fondata nel
1980) come la VITA Zahnfabrik è indice di qualità e affidabilità; per questo
la nostra collaborazione funziona così
bene. A tutela del paziente per noi è
importante che l'industria assicuri
buone basi scientifiche e sperimentazione prima dell'introduzione di un
prodotto. VITA ne è un esempio molto
positivo. Usiamo volentieri ad es. denti, blanks CAD/CAM e ceramiche di
Grazie alla struttura del sistema la determinazione del colore non solo è più
semplice, ma centra con maggiore sicurezza e consente miscele di colore
chiaramente definite con un risultato
predicibile. Presso di noi si è affermato anche l'uso del dispositivo di misura
digitale del colore – abbiamo usato i
VITA Easyshade di tutte le generazioni, attualmente il VITA Easyshade
Advance 4.0. In tal modo abbiamo an-
che maggiore sicurezza per quanto
riguarda la corrispondenza di riproduzione del colore/ colore del dente.“
Fig. 35: Od. master Marcus Pietz e Od. master
Walter Heller
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E' filosofia della VITA tener conto delle specifiche esigenze dell'utilizzatore nella progettazione di linee di prodotto.
Con le ceramiche della linea VM nel 2003 l'azienda presentava per la prima volta un concetto di rivestimento estetico
unitario e sistematico per ceramica e composito. In questo modo gli odontotecnici avevano a disposizione un sistema,
che comprendeva tutte le tecnologie ed i materiali di colore dei denti naturali. Dato che gli utilizzatori dei prodotti
VM non dovevano più affrontare nuovi schemi di stratificazione e colore, ha costituito un notevole vantaggio, per ad
esempio, i lavori combinati. Le masse VITAVM disponevano inoltre di una straordinaria struttura microfine.
Il nuovo materiale consentiva agli odontotecnici di realizzare soluzioni convincenti per perfezione naturale.
La prima ceramica VITAVM
a struttura microfine
Fig. 37: Un sistema per tutta la tecnica di rivestimento
estetico.
Fig. 36: I fratelli Patrick e Luc Rutten
Anche i fratelli Luc e Patrick Rutten
di Tessenderlo, Belgio (Fig. 36) nel loro
laboratorio hanno maturato esperienze
pluriennali con prodotti della linea VITA
VM. Nell'intervista spiegano cosa si
aspettano in qualità di ceramisti da un
materiale di alto livello.
Cosa fa la differenza per un buon ceramista? Rutten: La comprensione della natura del dente e la capacità di copiarlo sia
sotto l'aspetto funzionale che estetico.
Oltre alla conoscenza del modello naturale,
durante l'applicazione delle masse ceramiche anche la creatività individuale naturalmente è determinante per il successo.
Cosa intendete per un buon rivestimento estetico? Rutten: Come spesso
succede nella vita la soluzione più semplice è spesso anche la migliore. Per l'imitazione del dente naturale il rivestimento
ceramico dovrebbe concentrarsi sull'es-
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senziale. Anche con poche masse ceramiche è possibile conseguire un risultato finale ottimale.
Da cosa un odontotecnico riconosce
una buona ceramica? Rutten: La risposta a questa domanda dipende in larga
misura dai gusti personali. Per noi le ceramiche VITA sono da sempre la prima scelta. In linea di principio le masse ceramiche devono consentire all'utilizzatore di
copiare la natura in modo semplice e poco
dispendioso.
Cosa distingue un buon produttore di
ceramiche? Rutten: Chi decide di lavorare come odontotecnico prima o poi viene
in contatto con i prodotti VITA. Da che ci
ricordiamo VITA è stato sempre leader di
mercato per quanto riguarda la produzione
di denti e ceramiche. Ogni qualvolta VITA
presenta un nuovo prodotto, possiamo essere certi che si tratti di un materiale di
alta qualità, come ad es. l'assortimento
VITA VM. Grazie alla costante attività di
ricerca e sviluppo e alla produzione in proprio dei materiali VITA è in grado di tenere
conto delle crescenti esigenze di odontotecnici e pazienti.
Quale è secondo voi la caratteristica
distintiva del sistema VITA VM?
Rutten: VITA VM 7 per il rivestimento estetico di materiale strutturali ceramici come
ad es. VITA In-Ceram ALUMINA introdotta
nel 2003 è stato il primo materiale a struttura microfine di un concetto di rivestimento che va oltre il CET. Anche i successivi
componenti di sistema VITA VM 9 (2004),
VITA VM 13 (2005),VITA VM 15 (2007) e
VITA VM 11 (2013) presentano questa
struttura microfine, cui sono largamente
attribuibili le buone caratteristiche di lavorazione. Queste vanno dalla buona modellabilità, molabilità e lucidabilità, alla retrazione minima fino all'eccellente stabilità
dei bordi e dei colori. Con VITA VM gli
odontotecnici hanno a disposizione un sistema senza lacune per l'intera tecnica di
rivestimento estetico, che non comprende
solo metallo-ceramica e ceramica integrale, ma anche il composito di rivestimento
VITA VM LC, e la resina autopolimerizzante VITA VM CC (Fig. 37).
Nel 2003 VITA presentava un'ulteriore innovazione. Il nuovo prodotto consentiva nuove possibilità in un settore che
VITA aveva contraddistinto già con numerosi sviluppi esemplari: la determinazione digitale del colore dei denti. Con
VITA Easyshade l'azienda presentava un dispositivi di misura digitale oggettivo e indipendente dall'utilizzatore e
dalle sue capacità di percezione del colore dei denti del paziente.
Ausilii oggettivi – Misura digitale
come parte della competenza nel colore
Fig. 38: Prof. Alexander Hassel di Mannheim
Dispositivi di misura digitali per la
determinazione strumentale del colore
dei denti sono presenti sul mercato già
dall'inizio degli anni 1990. Il risultato
della misura serve anche a garantire la
riproduzione ottimale del colore. Le
tecniche adottate erano già uno standard nel settore delle lacche, della
stampa o tessile – ma la definizione digitale del colore dei denti era molto più
difficile. Le suddivisioni cromatiche industriali vengono effettuate sulla base
di sistemi di valenza metrica, ma i colori dei denti non rientrano in questo ordinamento. Nello spazio cromatico
„a banana“ dei denti naturali le distanze tra due colori non sono necessariamente uniformi. I moderni dispositivi di
misura digitale lavorano quindi in base
a tre diversi principi. In linea di principio i sistemi dentali RGB funzionano
come una camera digitale con filtro
RGB inserito. I colorimetri misurano la
lunghezza d'onda dello spettro della
luce visibile. Spettrofotometri dentali
della linea VITA Easyshade rilevano
una gamma di lunghezze d'onda ancora più ampia. Il Prof. Alexander Hassel
(Università di Heidelberg) vide (Fig. 38)
l'innovativo e allora unico dispositivo di
misura digitale del colore VITA Easyshade, presentato nel 2003, in occasione di un congresso di settore. La sua
passione per lo spettrofotometro dentale è ininterrotta fino ad oggi.
„Dispositivi di misura digitale come VITA
Easyshade continuano a entusiasmare,
perchè ottimizzano il workflow, fornendo
risultati di misura oggettivi e riproducibili
anche in condizioni ambientali difficili. Il
principio è il seguente: VITA Easyshade illumina il dente con una fonte di luce definita e analizza la distribuzione spettrale
della luce riemessa (spettri di remissione).
Da questa distribuzione software intelligenti determinano il colore dei denti, con
un procedimento di misura della durata di
pochi secondi.“
Cinque anni dopo la prima generazione di
VITA Easyshade nel 2008 VITA introdusse
il modello successivo VITA Easyshade
Compact, un apparecchio manuale senza
fili. Dal 2013 è disponibile VITA Easyshade
Advance 4.0 (Fig. 39). I risultati vengono
Fig. 39: La quarta generazione del dispositivo di misura
digitale del colore dei denti – VITA Easyshade Advance 4.0
visualizzati nei due standard cromatici internazionali VITA classical A1-D4 e VITA
SYSTEM 3D-MASTER. Fornisce informazioni anche sull'idoneo colore VITABLOCS
e sui processi di bleaching secondo la scala della American Dental Association riconosciuta in tutto il mondo. Sono possibili
la trasmissione senza fili dei dati di misura tramite Bluetooth al software di comunicazione VITA Shade-Assist ed il collegamento con il software di gestione dello
studio tramite interfaccia VDDS. L'utilizzatore ha pertanto a disposizione soluzioni
per l'intero processo di determinazione,
comunicazione, riproduzione e controllo
del colore.
Lo sviluppo e la produzione del VITA Easyshade hanno luogo presso la sede della
VITA Zahnfabrik a Bad Säckingen. Sia l'integrazione di componenti ottici ed elettronici in uno spazio molto ristretto che il
software dell'apparecchio impongono requisiti molto severi. Ingegneri di diversi
settori specializzati si confrontano con queste esigenze e collaborano con importanti
università per garantire lo sviluppo permamente di hard- e software.
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Per l'industria dentale la Internationale Dentalschau di Colonia (IDS) è sempre stata una buona occasione per
presentare il proprio potenziale di sviluppo. All'IDS 2011 il dente protesico VITAPAN PLUS è stato uno degli
highlight dello stand VITA. Nell'affrontare un perfezionamento del classico dente VITAPAN la sfida era combinare
un aspetto quanto più naturale possibile con la funzionalità. La particolarità di questi denti protesici sta soprattutto
nella modernizzazione e individualizzazione delle caratteristiche anatomiche. A questo proposito gli specialisti che
hanno seguito il prodotto si sono basati sulle esigenze espresse da clienti di tutto il mondo. Il nuovo dente protesico
doveva in primo luogo essere accettato nell'uso pratico. Ca. 300 partecipanti a workshop in più di 10 paesi hanno
testato la linea di denti prima dell'introduzione sul mercato, tra questi anche l'odontotecnico master e specialista in
protesi Karl-Heinz Körholz.
Individuale come la natura –
VITAPAN PLUS detta nuovi parametri estetici
oppure l'andamento del bordo incisale
diversificato degli anteriori VITAPAN
PLUS. Tutte le attuali nozioni relative
alla configurazione superficiale estetica,
funzionale e fonetica, nonché la morfologia dei denti naturali sono state attuate in questa linea di denti. I denti inoltre
assicurano semplicità di impiego e confort d'uso per il paziente.
Il modello naturale è stato "protesizzato" in
base ai massimi parametri estetici e funzionali. Questo fatto distingue chiaramente il VITAPAN PLUS dal classico VITAPAN
e dalla concorrenza.“ (Fig. 42 e 43)
Fig. 40: Karl-Heinz Körholz, protesista per passione
L'esperto in protesi Karl-Heinz
Körholz (Fig. 40) illustra i vantaggi di
VITAPAN PLUS (Fig. 41). Da quasi 35
anni si dedica con impegno e competenza alla protesi totale in tutte le sue
sfaccettature.
La sua opinione su VITAPAN PLUS: „Per
me è importante che questi denti anteriori – in combinazione con i posteriori
VITA LINGOFORM – siano adatti al mio
concetto di protesi geriatrica. Trovo convincenti dettagli inerenti all'aspetto,
come ad esempio le tessiture superficiali individualizzate a seconda della forma,
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Fig. 42 e 43: Soluzioni di protesi totale realizzate da
Karl-Heinz-Körholz con VITAPAN PLUS.
(Bildquelle: K.-H. Körholz)
Fig. 41: VITAPAN PLUS e VITA LINGOFORM – un team affiatato.
Gli ultimi 25 anni sono stati un periodo di grandi innovazioni: la linea di denti VITA PHYSIODENS, il sistema
cromatico unico nel suo genere VITA SYSTEM 3D-MASTER e le nuove ceramiche della serie VM per un concetto di
rivestimento estetico uniforme e sistematico. Anche la tecnologia dei forni ha continuato ad evolversi – e VITA ha
svolto un ruolo importante.
Sistemi modulari per una maggiore flessibilità –
Tecniche di cottura di nuova generazione
Dall'introduzione del forno VITA
Vacuum nel 1956 VITA ne ha costantemente migliorato la tecnologia. L'esperienza maturata nello sviluppo di
più di 30 generazioni di forni nel 2009
ha portato alla VITA New Generation
(Fig. 44). Il sistema modulare, che
consente ai clienti soluzioni su misura, comprende un forno di cottura, un
forno di sinterizzazione ed un forno
combinato di cottura/pressatura. Tutti i forni sono combinabili tra loro e
gestibili con un'unica unità di comando. Le esperienze con la serie VACUMAT 40 e 4000 hanno reso possibili
queste innovazioni.
no portato ad una linea di apparecchi che
fornisce risultati ottimali per praticamente tutti i settori dentali adottando la tecnologia elettronica più recente. Ancora
prima dell'introduzione delle prime generazioni di Touchpad per il pubblico sono
state introdotte sul mercato le unità di
comando VITA vPads, che ancora oggi
costituiscono un riferimento.
Dal 2009 i forni VITA New Generation
vengono usati in tutto il mondo. Le sfide
relative ai componenti elettronici e mec-
canici hanno portato a proteggere particolarmente le parti più sensibili e ad
agevolare l'accesso all'elettronica per
l'assistenza tecnica. Grazie a protezioni
contro le interruzioni di corrente, funzioni
di autodetersione e meccanismi di protezione in presenza di un'eccessiva umidità
dell'aria tutti i prodotti soddisfano i requisiti per l'impiego in condizioni ambientali
critiche. VITA continua a sviluppare gli
apparecchi VITA New Generation, per essere anche in futuro leader innovativo.
L'obiettivo era realizzare un sistema
aperto indicato per tutti i materiali VITA,
adattabile ai materiali di altri produttori
e perfettamente funzionale alle esigenze
dei clienti. Componenti collaudati delle
precedenti generazioni di forni e pluriennali esperienze nel settore dei forni hanFig. 44: VITA New Generation – il sistema di cottura
modulare
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Chi esamina lo sviluppo dei materiali e delle tecniche di produzione degli ultimi due decenni, deve tener conto anche
della tecnica CAD/CAM. Negli ultimi anni ha avuto un'influenza significativa sull'odontoiatria e odontotecnica e
non si prevede la fine di questa tendenza. Anche in questo caso VITA ha assunto un ruolo innovatore lungimirante
presentando all'IDS 2013 due nuovi materiali CAD/CAM, che ad oggi sono unici nel loro genere: la ceramica ibrida
VITA ENAMIC e la vetroceramica rinforzata con biossido di zirconio VITA SUPRINITY.
Affermati in milioni di casi – Highlight VITA CAD/CAM
loga. VITA ha accompagnato la tecnica CAD/CAM fin dall'inizio. Hartmut
Kimmich (Fig. 45) è odontotecnico e
product manager per i materiali CAD/
CAM (Fig. 46) VITA. Ricapitola le principali pietre miliari VITA degli ultimi 25
anni CAD/CAM.
Fig. 45: Rag. od. Hartmut Kimmich
Che la tecnica CAD/CAM si sia affermata e che anche in futuro avrà un
ruolo importante nel settore dentale
non è riconducibile solo alla crescente
pressione dei costi, ma anche alla progressiva digitalizzazione del settore.
La semplicità della spedizione online
di dati consente oggi agli odontoiatri
l'accesso ai grandi centri di fresaggio
in grado di fornire riabilitazioni economiche di qualità costante. Con la tecnica CAD/CAM si realizzavano finora
soprattutto componenti di restauri,
come ad esempio le strutture di ponti.
Dato che con la realizzazione meccanica le variazioni qualitative sono minime, le singole fasi operative diventano più semplici, economiche e grazie
alla standardizzazione di qualità ana-
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I primi materiali CAD/CAM sviluppati furono i VITABLOCS for CEREC nel 1986. Ne è
derivato una grande assortimento di blanks, disponibili per diversi sistemi CAD/
CAM sia chiusi che aperti – ad es in forma
di disco. Nel 1991 vennero introdotti i VITABLOCS Mark II, da allora affermati in
milioni di casi e precursori di molte altre
innovazioni.
In origine VITA aveva sviluppato la ceramica feldspatica a struttura microfine
VITABLOCS per otturazioni indirette nei
posteriori. Grazie alla sua traslucenza era
perfetta per questa indicazione. Un importante impulso si ebbe nel 2003 con i
VITABLOCS TriLuxe, che comprendono tre
strati di differente intensità cromatica.
Questa idea fu ripresa nel 2009 con una
variante multicromatica dei blocchetti in
composito VITA CAD-Temp introdotti nel
2007. Nello stesso anno furono lanciati i
VITABLOCS TriLuxe forte con quattro strati
di differente intensità cromatica. Il passaggio cromatico dallo smalto al colletto è
ulteriormente affinato ed il croma della
zona cervicale è più accentuato. La fluorescenza aumenta verso cervicale.
Per imitare ancora meglio il dente naturale con un nucleo cromatico in dentina ed
un mantello di smalto traslucente nel
2010 VITA presentò VITABLOCS RealLife
in combinazione con un software intelligente della Sirona. Grazie a questa geometria cromatica unica, alla distribuzione
delle parti in dentina e smalto e al passaggio armonico tra le due aree i
VITABLOCS RealLife sono predestinati
alle riabilitazioni frontali, in quanto imitano perfettamente la traslucenza del dente naturale.
Nel quadro della tecnologia Rapid Layer
presentata nel 2012 si è affermato anche il
blocchetto multistrato VITABLOCS TriLuxe.
La tecnologia Rapid Layer consente di realizzare sottostruttura (= ossido-ceramica) e
rivestimento estetico (= ceramica feldspatica) con un processo digitale. I due elementi vengono poi uniti con un composito
di fissaggio reperibile in commercio. Presso VITA abbiamo volutamente scelto questo tipo di incollaggio. Perchè è un modo
semplice e sicuro per realizzare un legame affidabile e privo di tensioni con il
composito che funge da ammortizzatore.
Con un legame di sinterizzazione complesso e quindi maggiormente soggetto a errori non si possono invece escludere tensioni intrinseche tra biossido di zirconio e
ceramica silicatica a causa del coefficiente di espansione termica. Si possono verificare scheggiature.
Fig. 46: Materiali VITA CAD/CAM per sistemi chiusi e aperti.
Siamo particolarmente orgogliosi dei due
ultimi sviluppi merceologici nel 2013:
VITA ENAMIC e VITA SUPRINITY.
VITA ENAMIC è la prima ceramica ibrida
con struttura reticolare duale a livello
mondiale. Il nuovo materale combina i
vantaggi di ceramica e composito.
„Con la ceramica ibrida VITA ENAMIC
sono stati riuniti i vantaggi di due classi merceologiche – ceramica e polimero – in un nuovo materiale. Si è raggiunto un nuovo livello di sviluppo per
quanto riguarda affidabilità,precisione ed economia.
Inoltre con VITA ENAMIC è disponibile
un materiale che per la sua struttura e
il basso modulo di elasticità riproduce
il dente naturale come finora nessun
altro materiale restaurativo è stato in
grado di fare.“
Fig. 47: Prof. Gerwin Arnetzl (Graz, Austria)
Il Prof. universitario Gerwin
Arnetzl (Graz, Austria) (Fig. 47)
sulle sue esperienze con la
ceramica ibrida VITA ENAMIC:
La ceramica ibrida è perfetta per la
realizzazione precisa di strati sottili,
in modo da consentire una preparazione meno invasiva ed una migliore
estetica.
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La particolarità di VITA ENAMIC è che il
reticolo ceramico ed il reticolo polimerico si
compenetrano in una struttura ibrida di
nuovo tipo e sono uniti chimicamente attraverso un idoneo condizionamento superficiale. Questa struttura particolare porta ad
un'elevata resistenza a flessione con valore
di elasticità relativamente basso.
Questa combinazione è, ad oggi, unica nel
settore dentale. Per la struttura a reticolo
duale di VITA ENAMIC, in caso di difetti
superficiali non si ha la formazione rapida
di fessure, bensì la propagazione viene interrotta e arrestata precocemente dalla
struttura ibrida, riducendo anche le tensioni. In concreto: il materiale presenta un'elevata resilienza. VITA ENAMIC è indicato
particolarmente per restauri minimamente
invasivi, perchè grazie alla sua struttura
unica il fresaggio è più preciso, sottile e
migliore rispetto ad altri materiali ceramici.
Questo è un vantaggio ad es. per bordi coronali a finire o faccette sottili. Il fresaggio
più veloce è un vantaggio economico perchè l'usura degli strumenti è inferiore.
Il secondo materiale, VITA SUPRINITY,
come esponente di una nuova generazione di ceramiche al silicato di litio rinforzate con biossido di zirconio detta nuovi
parametri: è costituito da una matrice
vetrosa, in cui sono inglobati cristalli con
una granulometria ottimale che consente
di ottenere elevati valori di resistenza.
Grazie alla sua estetica le indicazioni di
VITA SUPRINITY comprendono anche il
settore frontale.
„In odontoiatria sono considerati innovativi quei prodotti che costituiscono
un progresso e rendono i trattamenti
più efficienti e semplici. Ciò vale per
VITA SUPRINITY. Ritengo particolarmente utile aver combinato due materiali affermati creando una nuova classe merceologica.
VITA SUPRINITY riunisce alta resistenza ed estetica perfetta. Numerose
possibilità configurative creano i presupposti per riabilitazioni ambiziose.“
Fig. 48: Dr. Alessandro Devigus (Bülach, Svizzera)
Il Dr. Alessandro Devigus
(Bülach, Svizzera) (Fig. 48)
riferisce sulle sue esperienze con
la vetroceramica al silicato di litio
rinforzata con biossido di zirconio
VITA SUPRINITY:
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VITA SUPRINITY assicura efficienza,
perchè il normale know-how ceramico
è sufficiente e non occorre apprendere
nuove tecniche. Soprattutto la buona
lucidabilità e gli effetti ottici del materiale semplificano la realizzazione di
restauri di alta qualità.
I prodotti di punta sono un importante fattore per il successo di un'azienda. Ma soprattutto nell'industria odontoiatrica è indispensabile che i cicli produttivi corrispondano agli standard più avanzati. Nel quadro dei suoi 90 anni
VITA ha dedicato attenzione sia alle attività operative che ai materiali e alle apparecchiature, che realizzano questi
processi.
Migliore, più veloce, più accurata –
La produzione dei denti in resina ieri e oggi
Fig. 49: Responsabile produzione VITA Günter Bessler
Günter Bessler (Fig. 49) dal 2003 è
responsabile della produzione presso
VITA Zahnfabrik. Fornisce alcune informazioni sui processi produttivi.
In passato i collaboratori dovevano inserire manualmente le masse VITA negli
stampi (Fig. 50a/b), perchè la produzione
non era automatizzata.
Un progresso si ebbe a metà degli anni
1970 quando per la produzione dei denti
in resina furono disponibili materiali plasmabili preconfezionati.
Precedentemente il materiale veniva inserito sotto forma di polvere, quindi pressato e termopolimerizzato.
Solo all'inizio degli anni 90 fu possibile
per il personale specializzato inserire i
materiali negli stampi con procedure parzialmente automatizzate. Venne istituito
presso VITA un reparto dedicato alla progettazione e realizzazione di apparecchiature speciali e dal 2004 iniziò gradualmente la produzione automatizzata
dei denti VITA (Fig. 51). Per i collaboratori
non si trattava solo di un cambiamento
delle abitudini ma anche dell'apprendimento di molte novità La VITA Zahnfabrik
mise a disposizione dei propri collaboratori diverse possibilità di formazione e
aggiornamento. Una possibilità era la
partecipazione ad un corso annuale di
aggiornamento, per acquisire le basi di
idraulica e pneumatica. Con questo
know-how furono in grado di utilizzare
macchine complesse e mantenere la qualità dei prodotti sempre ai massimi livelli.
Niente è cambiato: aggiornamento continuo è parte del concetto VITA – anche
nel settore CAD/CAM.
Dal 2006 utilizziamo la tecnologia CAD/
CAM per la produzione industriale di stampi dentali: i denti vengono progettati virtualmente sullo schermo, i dati CAD elaborati per la costruzione degli stampi e gli
stampi ottenuti in tal modo fresati.
Fig. 50a/b: Inserimento manuale della massa nello
stampo per la produzione di denti anteriori VITAPAN.
La perfezione nell'automatizzazione è indice del grande know-how VITA e comporta numerosi vantaggi: processi standardizzati riducono le cause di errore e
rendono più efficienti i processi. Continuano però ad esserci procedimenti che
non sono automatizzati: ad oggi non c'è
alcun sistema in grado di sostituire l'occhio umano nell'obbligatorio controllo visivo della qualità dei prodotti VITA.
Fig. 51: Impianto per la produzione automatizzata di denti
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L'elevata qualità dei prodotti e delle procedure presso VITA ha una lunga tradizione. Anche in questo settore
l'azienda è sempre stata all'avanguardia. Ad esempio già nel 1996, prima che vi fossero disposizioni di legge, era stato
introdotto un sistema di gestione della qualità (QM) per soddisfare i particolari requisiti che VITA da sempre si pone.
Fino ad oggi nulla è cambiato.
Sicurezza e affidabilità – Qualità del marchio VITA
interno è a supporto dei collaboratori per
riconoscere aree problematiche, sviluppare
e attuare ottimizzazioni. E' essenziale, che
il costante processo di miglioramento nel
quadro della gestione della qualità VITA si
rifletta sia sulla qualità processuale che su
quella dell'assistenza.“
Fig. 52: Bernd Walker è responsabile dipartimento
Quality Management & Regulatory Affairs.
„L'elevata esigenza di qualità ha
una lunga tradizione presso VITA ed è
la fonte del nostro costante successo“, afferma Bernd Walker (Fig. 52).
E' responsabile del dipartimento Quality
Management & Regulatory Affairs
presso VITA Zahnfabrik e sa di cosa sta
parlando, perchè conosce perfettamente i processi.
„Per poter garantire elevata qualità e sicurezza di processo per tutti i prodotti VITA,
VITA dispone di un vasto sistema di gestione della qualità ed un complesso programma di qualificazione e validazione“, riferisce Walker (Fig. 53). „Oltre a controlli ottici
vengono eseguite numerose analisi nei laboratori VITA, equipaggiati all'uopo con
moderne attrezzature High-Tech, come il
tomografo computerizzato, il difrattometro
a raggi X, apparecchiature di prova universali, ecc. Vengono eseguite analisi mineralogiche e termiche, prove di resistenza alla
flessione e molto altro. Un programma
CAPA (Corrective and Preventive Actions)
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prestazioni. L'azienda si è sempre presentata come un partner solido e affidabile –
con esaurienti informazioni e supporto
tecnico degli utilizzatori da parte dei collaboratori esterni adeguatamente aggiornati. In tutto il mondo odontotecnici e odontoiatri sanno semplicemente di potersi
affidare a VITA – da novant'anni.“
La sua opinione è confermata dal precedente responsabile, Lothar Heinz, che dal
1977 fino al suo pensionamento nel 2000
è stato procuratore presso VITA. Ricorda:
„Il segreto del successo VITA è che si concentra sempre coerentemente sulle proprie competenze centrali, da cui ha sviluppato l'attuale portafoglio di prodotti e
Fig. 53: Il controllo della qualità ottimale è garantito in tutti i processi produttivi.
Con questi due testimoni terminiamo il nostro viaggio attraverso nove decenni di storia VITA. E' stata caratterizzata
da spirito innovativo, carica vitale, fiuto per nuove tendenze e materiali e dall'impegno di fornire a odontoiatri e
odontotecnici le migliori soluzioni di prodotto per la riabilitazione protesica dei loro pazienti. Ma la storia VITA non
è finita - continua. Restate con noi!
In conclusione – Intervista al Dr. Emanuel Rauter
Dr. Rauter, potrebbe descrivere brevemente i suoi studi ai lettori?
Fig. 54: Dr. Emanuel Rauter, figlio di Henry Rauter e
assistente alla Direzione VITA.
Ha maturato le prime esperienze
presso VITA fin da ragazzo: „Nel reparto dell'allora responsabile spedizioni, il
Signor Gubler, il mercoledì pomeriggio
confezionavo denti e preparavo pacchi “, racconta il Dr. Emanuel Rauter,
figlio del gerente Henry R. J. Rauter.
Quando ero studente durante le vacanze semestrali accompagnavo mio padre, soprattutto all'IDS e al Chicago
Midwinter Meeting.
Dal gennaio 2011 è assistente alla direzione generale. Nella seguente intervista il Dr. Emanuel Rauter spiega
cosa secondo lui contraddistingue la
VITA Zahnfabrik.
La mia formazione è stata soprattutto a
Monaco, dove ho studiato fisica presso la
TUM*. Già per la stesura della tesi ho lavorato presso il dipartimento di fisica
dell'Istituto Max-Planck di Monaco e successivamente ho partecipato a una ricerca sulla fisica delle particelle presso il
CERN** di Ginevra, oggetto della mia tesi
di specializzazione. Dopo la laurea ho lavorato per quasi due anni presso un'azienda di tecniche medicali fuori dal campo dentale come assistente alla direzione,
seguendo i progetti più diversi. Così ho
raccolto esperienze preziose prima di entrare in VITA nel 2011. Sono sposato da
un po' più di tre anni; abbiamo due bambini, un maschio e una femmina.
Cosa caratterizza particolarmente
l'azienda VITA?
In primo luogo la nostra attività proiettata
nel lungo periodo e quindi l'impegno e
l'affidabilità nell'attuazione. Per me questo vale sia nei rapporti con i nostri partner e i nostri dipendenti che per gli stessi
prodotti. Nei contatti con i nostri clienti,
sentiamo sempre dire che la nostra azienda si distingue positivamente, perchè non
agisce in funzione dei risultati del singolo
trimestre, ma è pronta ad instaurare rapidamente rapporti commerciali proficui e
duraturi. Nel contempo siamo sempre riusciti a far progredire il settore dentale
con sviluppi innovativi e strategici.
Quando un prodotto è innovativo?
Innovazioni reali semplificano i cicli operativi ed i processi per gli utilizzatori. Fanno sì che l'utilizzatore possa arrivare agevolmente ad un risultato qualitativamente
migliore. Nel nostro settore questo può
avvenire attraverso l'ottimizzazione dei
materiali, ma sempre di più con migliorie
e semplificazione dei processi operativi
odontotecnici e odontoiatrici. Nel primo
caso penso al nostro prodotto VITA ENAMIC, che con le sue proprietà merceologiche consente restauri finora non attuabili
con queste modalità. Nel secondo caso
penso ad es. al nostro VITA Easyshade,
che con uno sforzo minimo consente una
determinazione del colore dei denti migliore e riproducibile. La quota di errore in
fase di riproduzione del colore si riduce
notevolmente. Il tutto a vantaggio del paziente, che è il nostro obiettivo più importante. Egli deve poter avere fiducia nel
fatto che il suo restauro gli assicuri maggiore confort nel lungo periodo.
* Università Tecnica Monaco (Technische Universität München)
** Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire
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A quali ulteriori sviluppi la fa pensare la
parola innovazione?
La prima pietra sono stati i denti HELIOS in
colori VITA! Alla fine degli anni 1920 sono
stati i primi denti artificiali con uno schema
di stratificazione orientato sul dente naturale: stratificazione di smalto e dentina –
oggi scontata. Nei successivi 90 anni di attività di sviluppo VITA ha introdotto
numerose altre soluzioni, che sono state e
in parte continuano ad essere esemplari
per il settore dentale..
La VMK (= VITA Metall Keramik = metalloceramica VITA, non come spesso si crede
metallo-ceramica) ad esempio ha offerto
per la prima volta riabilitazioni fisse ed estetiche ad un vasto pubblico. Un'innovazione
fondamentale, che da allora ha un posto
fisso nel campo dentale, tanto da aver coniato un termine di uso corrente. Il sistema
cromatico VITA classical A1 – D4 viene
usato in tutto il mondo per l'80% di tutte le
determinazione del colore effettuate dagli
odontoiatri. Alla fine degli anni 1980 la tecnica VITA In-Ceram ha consentito per la
prima volta di realizzare corone e ponti privi
di struttura metallica; oggi riabilitazioni
prive di metallo sono all'ordine del giorno. I
VITABLOCS sono stati il primo materiale
per il primo sistema CAD/CAM (CEREC) e
continuano a riscuotere successo. VITA
SYSTEM 3D-MASTER assicura la copertura
dello spazio cromatico dei denti naturali più
completa e soprattutto l'unica ad essere
sistematica.
Ed infine gli sviluppi già citati: VITA Easyshade e VITA ENAMIC: sono convinto che
questa ceramica ibrida fisserà nuovi standard per i restauri CAD/CAM.
Secondo lei come si svilupperà il mercato dentale nei prossimi anni?
Sicuramente l'industrializzazione delle
prestazioni odontotecniche progredirà decisamente nei prossimi anni. In molti paesi vedremo anche un abbassamento del
livello qualitativo dei restauri dentali,
anche perchè in questi paesi mancheranno odontotecnici competenti. Vi saranno
invece alcuni mercati in cui l'odontoiatria
estetica sarà ai massimi livelli.
Quali saranno le sfide da affrontare per
lei e l'azienda VITA?
Fedele alla propria tradizione VITA affronterà le sfide cercando di sviluppare soluzioni di prodotto e materiali intelligenti e vicini
al modello naturale, invece di accontentarsi
di offrire materiali „solidi“. La sfida è anche
assicurare soluzioni di sistema, che consentano all'utilizzatore una decisa semplificazione del suo lavoro – sempre tenendo
conto del complesso dei rapporti economici
nel laboratorio e nello studio. Per me personalmente la sfida è percorrere le orme di
mio padre, mio nonno e mio bisnonno e lasciare una via da seguire a mio figlio e a
mia figlia.
728/52I – 0315 (27.5) Si Versione (01)
Copyright by Claude Sieber
Grazie per il collquio,
Dr. Rauter!