tecnica web design f Simona De Robertis • [email protected] e Silvia Burigana • [email protected] i segnali della Rete Indicatori di direzione: piccoli aiuti per la navigazione o strumenti funzionali all’interazione? Tutti gli elementi utili a non perdere il filo 80 U na delle problematiche storiche relative al Web e alla sua struttura riguarda la presunta libertà degli utenti nello scegliere autonomamente i propri percorsi di lettura. Alcuni teorici del Web, polemizzando sull’autonomia dei naviganti, sostengono che il libero arbitrio sia in realtà da considerarsi del tutto illusorio, poiché i professionisti del Web – in accordo con i propri clienti – tendono a valorizzare percorsi di lettura che spesso obbligano Internet News maggio 2003 gli utenti a seguire logiche predefinite e incanalano verso contenuti, prodotti e servizi specifici. Nel tempo, per supportare ed evidenziare i percorsi di fruizione, sono stati creati particolari segnali, codici e simboli: indicatori direzionali e funzionali utili a non smarrirsi in uno specifico sito o nella vastità della Rete. Si tratta di elementi che assolvono genericamente lo scopo di velocizzare e semplificare l’interazione degli utenti, fornendo loro chiare indicazioni di direzione ed azione. In Hi-wire [www.hi-wire.com], sito realizzato con Flash, la barra di scorrimento che consente di fruire dei contenuti del sito è grafica. Tutte le aree sono connotate da cromatismi differenti e la barra, stilisticamente appropriata alle morfologie morbide e al design del sito, varia di colore di sezione in sezione. La barra di scorrimento grafica si presta ad essere utilizzata in siti che, come questo, giocano molto sui contenuti visivi e offrono testi sintetici e poco invasivi Lo schema riportato mostra una sintetica panoramica dei segnali che più frequentemente si possono rintracciare in Rete. Esiste, inoltre, una categoria di indicatori eterogenei, che difficilmente consentono un’immediata classificazione. Il pulsante Entra, per esempio, racchiude la funzione aprire e un movimento direzionale verso l’interno di un sito o di una sua area specifica I segnali del sistema operativo Ciò che differenzia e contraddistingue i segnali della Rete dai generici link o dai menu di navigazione è il loro carattere universale, immediatamente riconoscibile anche in siti molto differenti fra loro. Un modello di riferimento efficace si può rintracciare nella toolbar funzionale dei browser, dove Indietro è uno dei pulsanti direzionali più utilizzati. L’abitudine all’uso della toolbar, presente in tutti i browser, ha comportato una trasposizione delle medesime funzioni e dei codici associati anche all’interno delle pagine Web, dove per esempio il pulsante Indietro (sotto forma di simbolo grafico o di etichetta verbale) è spesso utilizzato per richiamare il ritorno alla pagina visitata in precedenza. Lo stesso discorso può essere applicato a tutti gli elementi che sono comunemente utilizzati all’interno dei sistemi operativi e che devono vivere in Rete assolvendo le medesime funzioni: per esempio, l’icona del cestino associata al concetto Elimina, l’icona della lente che richiama l’azione Zoom e così via. ne grafica dei segnali della Rete consente di connotare stilisticamente l’interfaccia di uno specifico sito e di conferirle un particolare look&feel. Occorre tuttavia ricordare che non sempre l’originalità interpretativa favorisce una corretta usabilità dell’interfaccia Web e che questa attività, per quanto utile ed efficace, non può prescindere da un’immediata associazione funzionale (basata sull’abitudine all’uso) da parte dell’utente che dovrà interagire con i differenti segnali del contesto visivo. La coerenza stilistica, la semplicità formale, la posizione costante degli elementi impaginati all’interno dei differenti template grafici e l’abitudine rendono i pulsanti, gli indicatori e le etichette verbali utili strumenti per tutti gli utenti che navigano in Rete. Originalità contro usabilità Segnali ridondanti Tutti i pulsanti, gli indicatori e le etichette verbali interattive che costituiscono un sito devono essere progettati affinché emerga con evidenza la loro organicità stilistica. Quest’ultima, infatti, oltre a consentire un’immediata decodifica del significato e della funzione associata allo specifico elemento interattivo, determina la strutturazione di un’interfaccia trasparente nell’uso e comprensibile anche dai neofiti della Rete. L’interpretazio- All’interno di un sito, gli utenti possono saltare da una pagina all’altra o spostarsi all’interno di un singolo template attraverso differenti modalità e svariati elementi grafici o verbali interattivi (che spesso non sono altro che ripetizioni rispetto agli strumenti funzionali messi a loro disposizione dall’interfaccia dei browser). È quindi utile comprendere in quali situazioni e a partire da quali motivazioni sia sensato duplicare gli elementi che compaio- Internet News maggio 2003 Nel box di login di Smemoranda [www.smemoranda.it], il pulsante Entra è stato chiaramente rappresentato quale segnale d’azione, attraverso l’icona dell’omino che compie l’atto di varcare una soglia. Anche gli altri pulsanti, stilisticamente coerenti con questo, invitano gli utenti a compiere un’azione. In questo esempio è interessante notare i differenti colori scelti per connotare i segnali: il rosso (colore che catalizza l’attenzione e s’impone allo sguardo) contraddistingue il pulsante per la registrazione; il blu (colore più discreto e rasserenante) invita a entrare in qualità di ospiti; il verde (colore associato al messaggio «via libera») consente l’accesso all’area riservata 81 tecnica web design to. I segnali funzionali, invece, richiedono un maggiore livello d’interazione da parte dei navigatori, poiché sollecitano e annunciano le azioni (stampa, invia ecc.) che è possibile compiere con un solo clic. Entrambe le categorie possono essere rappresentate iconograficamente attraverso l’utilizzo di frecce, pulsanti e simboli o, in alternativa, essere descritte mediante etichette verbali, parole-chiave, didascalie, vocaboli metaforici e così via. Progettare i segnali Nel popup promozionale di BNL [www.bnl.it], il pulsante REPLAY è stato rappresentato attraverso una simbologia grafica di difficile interpretazione e s’impone allo sguardo solamente grazie a un lieve ed elegante effetto animato, che consente di percepirlo quale segno interattivo. L’ermetismo funzionale di questo elemento grafico è supportato dalla comparsa di un’etichetta verbale che spiega agli utenti come far ripartire la demo. Quest’esempio mostra come un simbolo direzionale comunemente utilizzato nel Web (la freccia) possa essere utilizzato quale segno d’azione no all’interno dei browser (i pulsanti Indietro, Stampa, Aggiungi ai preferiti, la barra di scorrimento ecc.). Talvolta è una semplice esigenza estetica a determinare la scelta di utilizzo di barre di scorrimento grafiche o pulsanti dall’appeal ludico o tecnologico; più frequentemente, però, i segnali ridondanti derivano invece dall’insicurezza del progettista. Si pensa, erroneamente, che la duplicazione di alcuni segnali standard sia un metodo efficace per rassicurare e facilitare i neofiti. In realtà, questo «effetto eco» confonde e rallenta l’apprendimento da parte degli utenti, che preferiscono consultare pagine Web pulite ed essenziali, navigando velocemente attraverso l’interazione con gli standard di sistema e le funzionalità dei browser. Direzione o azione? I segnali della Rete possono essere raggruppati in due distinte categorie: gli indicatori di percorso (o direzionali) e i segnali d’azione (o funzionali). I segnali direzionali guidano e agevolano il percorso degli utenti attraverso la fitta trama di bivi, incroci e false piste che compongono un siIdeo [www.ideo.com] e Maddenmedia [www.maddenmedia.com] sono due significativi esempi di come le barre di scorrimento grafiche possono essere funzionali e stilisticamente valorizzate 82 Internet News maggio 2003 Tutti i segnali direzionali (di percorso) o funzionali (d’azione) devono necessariamente rispondere ad alcuni requisiti generali: g riconoscibilità e immediatezza ogni segnale interattivo dev’essere progettato o ridisegnato affinché l’utente possa riconoscerne a colpo d’occhio l’azione associata. Ogni azione è rappresentata nel Web attraverso un’iconografia visiva e testuale consolidata: per garantire la riconoscibilità e l’immediatezza, il designer delle interfacce non può prescindere dalle conoscenze acquisite e consolidate degli utenti della Rete. Un’iconografia coerente e immediata, infatti, evita di confondere i navigatori e rende evidente l’effetto di ogni clic su uno specifico elemento di azione o direzione dell’interfaccia. g accessibilità ed ergonomicità il posizionamento di ogni segnale all’interno dell’interfaccia grafica non può prescindere dalle logiche generali che gli utenti seguono quando si spostano con il mouse o leggono le informazioni sul monitor del computer. Di conseguenza, la posizione dei segnali principali deve essere facilmente accessibile e identificabile, anche attraverso la scelta fra un linguaggio iconografico, di sistema o puramente testuale. Mantenere costante la posizione e lo stile dei segnali è di fondamentale importanza per facilitare l’utente nel suo apprendimento e per agevolare la sua esplorazione. g uniformità e coerenza stilistica la coerenza e l’uniformità stilistica sono due parametri progettuali fondamentali. Tutti i segnali, infatti, devono essere progettati sulla base del layout grafico delle pagine Web ed essere percepiti quali insiemi (o gruppi di insiemi) coerenti. Al designer spetta il compito di decidere se integrarli all’interno del contesto visivo o se, al contrario, sia più efficace il renderli fortemente contrastanti rispetto agli altri elementi presenti all’interno dei template, per esempio raggruppandoli in toolbar funzionali. Personalizzare le barre di scorrimento La scrollbar (o barra di scorrimento) è la barra verticale od orizzontale che, posta a lato del browser, consente di spostarsi all’interno del layout grafico, al fine di visualizzare tutte le parti che non risultano visibili all’interno dell’area della finestra. In Rete sono utilizzate due differenti tipologie: la scrollbar di sistema (standard o personalizzata) e la scrollbar grafica. La scrollbar di sistema è composta dalla scroll bar shaft (contenitore rettangolare, orizzontale o verticale, che rappresenta l’intervallo di movimento del cursore), dallo scroll box (cursore mobile sulla barra) e dalle scroll arrow (posizionate in alto e in basso per le scroll verticali e a destra e a sinistra per le scroll orizzontali). Poiché la possibilità di ridefinire i colori associati agli elementi che costituiscono la scrollbar di sistema si basa su alcune proprietà che sono state introdotte da Microsoft, solo gli utenti che navigano con Internet Explorer . o superiore possono visualizzare la scrollbar con colori personalizzati. Gli altri, invece, la visualizzeranno nel suo aspetto classico. I colori degli elementi che costituiscono la scrollbar si definiscono utilizzando i Css (fogli di stile) e la sintassi da utilizzare è quella che segue BODY { scrollbar-face-color:#CC9999 scrollbar-highlight-color:#FFFFFF; scrollbar-3dlight-color:#FFCCCC scrollbar-darkshadow-color:#660000; scrollbar-shadow-color:#996666 scrollbar-arrow-color:#000000 scrollbar-track-color:#FFCCCC } Utilizzare le scrollbar grafiche Le barre di scorrimento grafiche sono applicate soprattutto all’interno di siti che mirano a offrire ai propri utenti layout di pagina sempre controllabili e visibili a una risoluzione standard del monitor x pixel. Altra applicazione molto diffusa in Rete è quella di utilizzare all’interno di mini-box informativi, che possono es- sere consultati indipendentemente dagli altri elementi presenti all’interno della pagina Html. Le scrollbar grafiche possono assumere differenti morfologie e cromatismi, in funzione dell’impatto grafico dei layout che costituiscono il contesto Web. I siti Ideo [www.ideo.com] e Maddenmedia [www.maddenmedia.com] presentano, all’interno delle loro pagine Html, scrollbar grafiche utili a tale scopo. La differenza sostanziale fra i due siti consiste nel differente posizionamento del layout di pagina: Ideo, allineato a sinistra, non utilizza i frame, mentre Maddenmedia, centrato a qualsiasi risoluzione del monitor, utilizza i frame. Le barre di scorrimento grafiche, infatti, richiedono l’utilizzo dei layer, oggetti dinamici che, per comparire in un punto esatto della pagina, necessitano di coordinate X (distanza dal leftmargin del browser) e Y (distanza dal topmargin del browser) assolute. Proprio a partire da questo concetto appare evidente come il sito, per essere centrato a qualsiasi risoluzione del monitor, sia costretto a utilizzare i frame. Maddenmedia, infatti, è composto da tre pagine Html distinte e indipendenti: frame di sinistra, frame centrale e frame di destra; nel frame centrale è quindi possibile posizionare i layer della scrollbar grafica a partire da un leftmargin e un topmargin assoluti per quella singola porzione Html. Le scrollbar grafiche sono di semplice concezione e il meccanismo di funzionamento è costituito da uno scrolling di layer gestito dall’evento onMouseOver() o onClick(). La compatibilità di quest’ultima soluzione è garantita con la maggior parte dei browser. z Internet News maggio 2003 Il Sintonizzatore radio di WindowsMedia [windowsmedia.msn.com/radiotuner/ MyRadio.asp] presenta un’interfaccia grafica affollata di segnali, che vengono vissuti quale principale strumento di navigazione all’interno delle pagine. Il simbolo più utilizzato è la freccia, che assolve la funzione di scorrimento e consente l’apertura dei sottolivelli La tecnica di personalizzazione cromatica della barra di scorrimento è piuttosto semplice da utilizzare, anche se nello scegliere i colori sostitutivi occorre tener presente l’effetto tridimensionale che l’accostamento cromatico tradizionale consente di simulare 83