Il Giornale del Lazio - 21 Ottobre - 4 Novembre 2011

IL GIORNALE DEL LAZIO
21 Ottobre - 4 Novembre 2011
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INTERVISTA AL DOTT. RODOLFO SIPONE RESPONSABILE DEL NUOVO CENTRO DI EMICRANIE- CEFALEE
E PATOLOGIE MUSCOLO TENSIVE NELLA CASA DI CURA VILLA SILVANA AD APRILIA
Presso la Casa di Cura Villa
Silvana dal 21 ottobre 2011 e’
attivo il “Centro Cefalee”.
Responsabile del nuovo servizio e’ il Dott. Rodolfo Sipone,
specializzato in Odontostomatologia,
perfezionato
in
Implantologia, perfezionato in
Chirurgia Orale, perfezionato
in Posturologia , referente per
la Riabilitazione dell’articolazione Temporo-Mandibolare
presso la Cattedra di Clinica
Odontoiatrica II Universita’
degli studi di Roma “La
Sapienza”; Docente Master in
Posturologia presso I Facolta’
di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ degli Studi di
Roma “ La Sapienza”; Docente IFOP (Istituto Formazione
Osteopatica e Posturale). Per
appuntamento chiamare al
numero 06/921401
Salve dott. Sipone, vorremmo
farle alcune domande per
poter far meglio capire ai
nostri lettori il funzionamento
del nuovo Centro di Villa Silvana.
In cosa consiste il suo lavoro?
Non è semplice rispondere ma
ci proverò nel modo più chiaro
possibile. Anche se mi
occupo di queste patologie da
più di venti anni, queste sono
ancora talmente complesse da
risultare difficile il descriverle
in termini semplici. Possiamo
dire che consiste inizialmente
nell’evidenziare nel paziente
tutte quelle situazioni, molto
più frequenti di quanto si
In cosa consiste la terapia ?
Consiste nell’ integrazione di
varie specialità, tra cui quella
osteopatica assume un ruolo
determinante. Proprio per questo con noi collabora Yann
Pointhiere direttore didattico
dell’ Istituto di Formazione in
Osteopatia e Posturologia di
Roma e conseguentemente
responsabile dell’ area osteopatica del Centro. Oltre alla
manipolazioni e ad altre terapie, molto importante è, ove
necessario, il ripristino strutturale. Una volta effettuata la
diagnosi il paziente sarà indirizzato dallo specialista di cui
ha bisogno e che collabora con
il centro ed in seguito ricontrollato periodicamente.
possa immaginare,che su base
posturale,post traumatica ecc.
sono responsabili di patologie
muscolo tensive causa di dolori. Non tutti sanno, per esempio, che alterazioni nella chiusura dei denti possono comportare dolori alla testa o al
collo alle spalle e cosi via
mentre un appoggio dei piedi
errato può riflettersi con dolori al bacino ed alla colonna ed
ancora, alterazioni a livello
della convergenza degli occhi,
cicatrici, alcune patologie
viscerali
eccetera,possono
essere a loro volta causa di
dolori a distanza.
Come si svolge la visita?
La visita è guidata dall’ esigenza di evidenziare le cause
primitive della patologia e per
poter fare questo si va dapprima ad analizzare in quale settore del corpo il paziente risulta essere squilibrato. Una volta
fatto ciò, si interviene funzionalmente e/o strutturalmente
facendo diminuire sensibilmente il dolore (test d’ inibizione del dolore). Quando
questo avviene siamo sicuri
che la via terapeutica da usare
è quella giusta.
Per cosa si distingue questo
suo nuovo approccio dagli
altri metodi?
Al di la dell’ immediatezza
della diminuzione o scomparsa del dolore,con grosso vantaggio per il paziente, si distingue sia per la velocizzazione
della fase diagnostica che per
la “ stabilizzazione “ nel
tempo dei benefici terapeutici.
In altre parole il paziente stesso, una volta finita la terapia,
non avrà bisogno di sedute
ricorrenti per il periodico
ritorno del dolore.
Quindi questo comporterebbe meno dolori e di conseguenza anche la necessità di
utilizzare meno farmaci ecc.
?
Si, ovviamente,tanto da poter
ritenere possibile in prospettiva un concreto ritorno a livello
sociale e sanitario. Non
dimentichiamo, tra l’ altro, che
i farmaci anti infiammatori
d’uso comune in queste situazioni creano nella maggior
parte dei casi problemi a livello dello stomaco.
Perché è importante l’ osteopatia?
L’ utilizzazione dell’ Osteopatia in questi casi consente di
evidenziare nel minor tempo
possibile la causa della patologia ed è spesso importante in
fase terapeutica.
Quanto dura mediamente la
terapia?
All’incirca dai sei ai diciotto
mesi, a seconda della gravità
del caso, con visite che inizialmente hanno cadenza mensile,
per poi diventare meno frequenti fino ad arrivare alla
“stabilizzazione” . C’è da dire
comunque che il primo ad
accorgersi dell’ avvenuto
miglioramento e del suo mantenimento è proprio il paziente.