CONTRIBirO REGIONI- i.H V l i N K T O COMUNE or REI'RONTOLO ri « f i citnM^ nf Marìagrazia Morgan Sindaco di Rel'rontolo C O M U N I : ni KIIKONIOLO Luca Lorenzetto Assessore alla cultura Segreteria organizzativa Mavì e Loris Casagrande Direzione artistica e organizzativa Mario Esposito Hanno collaborato Gabriella Strizzalo Antonio Sartorello Ringraziamenti a Monsignor Pietro Varnier e all'Associazione Molinetto della Croda nella persona di Pietro Lorenzon Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti Per informazioni Comune di Refrontolo (Treviso) Piccolo Teatro Città di Chioggia Teatro dell'Orso in peata LE BARUFFE CHIOZZOnE IL SERVITORE DI DUE PADRONI di Carlo Goldoni Regia di Luca Donin IM commedia "Ij; Baruffe Chwzzotle" (detta anclie sinteticamente "Le Chiozzolte") venne rappresentata per la prima volta al teatro di San ima a Venezia alla fine di Gennaio del 1762 "..ed ebbe un esito brillantissimo... " IM. sua fortuna rimase poi un po' in ombra a causa del dialetto di Chioggia assai diffìcile per gli attori e per la neces.sità di dare coralità ad un'esecuzione che richiede un cast di interpreti di pari talento,, in modo che non ci fosse un primattore o umi primattrice che catalizzasse l'attenzione su di sé. Iji commedia venne molto ammirata da Goethe durante il suo viaggio in Italia nel 1786 (...)e nel corso del Novecento riscosse un grande successo, anche con le interpretazioid di Lina Volonghi, Ave Ninehi, Carla Gravina, Corrado Pani, Tino Scolti, Ottavia Piccolo e con la regia di Strehler nel 1964. Oggi è concordemente considerata tra le opere migliori dell'arte goldoniana. Goldoni aveva abitato a Chioggia in età giovanile lavoramlo come coadiutore nella Cancelleria criminale e nella commedia lo si può riconoscere nel ruolo di Isidoro, il Cogitare, che ha il compito di sciogliere felicemente le fila, di condurre in. porto con un .sorriso le avventure dei personaggi Te atri a srl Per Baracca e Burattini dì Carlo Goldoni Un'idea di Piermario Vescovo e Antonella Zaggia LA BALASSO LEGGE ZANZOnO con Natalino Balasso TRAMA Li vicenda prende avvio dal gesto malizioso di un giovane "batelante", Toffolo Marmottina, che, approfittando dell'cussenza degli uomini che som ancora in mare, offre a Lucietta, già fidanzata con Titta Nane e a sua cogrmta donna Pasqua un. pezzetto di zucca abbrustolita (la succo baracca) per far ingelosire Checca, la giovane .sorella di Orsetla e donna Libera. La baruffa .scoppia tra le donne per rivalità e gelosia. Solo l'arrivo del vecchio paron Vincenzo riesce per il momento a placare gli animi Tornano i pescatori, mariti e fidanzati rimasti in mare per tanto tempo e, nonostante la pace sia stata fatta tra le donne e ci sia la promessa di tacere, sia l'uno sia l'altra famiglia racconta l'accaduto e insinua negli uomini il sospetto sul comportamento di Lucietta e di Orsetta. Scoppia la gelosia: Beppo rompe il fidanzamento con Orsetta; Titta Nane "licenzia" Lucietta, mentre Toffolo, .scacciato in malo modo da tutti, vuole giustizia e va dal Cogitare a sporgere denuncia. Le famiglie .sono citate in tribunale e d Cogitare tenta con bonomia e suo personale divertimento, corteggiando maliziosamente la giovane ed ingenua Checca, di mettere pace tra le parti Dopo un fitto incalzare di colpi di scena, di litigi, di botte e risposte viene fatta la pace, ma dura poco: "...e che la dura fin che la se rompe!" dice il Cogitore. // "Teatro dell'orso in peata" di Venezia affronta nei termini consueti alla sua esperienza, ormai ventennale. Il .servitore di due padroni di Carlo Goldoni". Un Servitore, appunto, per baracca e burattini, con una compagnia composta da cinque donne, tentandone una versione "da camera", con ambizioni di rappresentazione "in scala". Soprattutto con l'idea di sfuggire allo stereotipo del confronto o della rievocazione della commedia dell'arte, sperando che quanto è impossibile al teatro di regia con uomini e donne .sia consentito a un mezzo diverso, soprattutto più artigianale, come il "teatro di figura", anche se in una versione fortemente contaminata dalla presenza e dall'azione umana "a vista" come nella nostra pratica. La. pretesa è di riscoprire qualcosa della commedia goldoniana, soprattutto della sua "meccanica" scenica ad orologeria, che si sostanzia qui in una "macchina" che contiene lo spettacolo: una baracca su ruote, che proviene da un nastro precedente spettacolo settecentesco (un Don Giovanni messo in scena per il Napoliteatrofestivai nel 2008). Una "macchina" che si a.ssume il ruolo di contenere e generare .spazi, luoghi e, .soprattutto, il vorticoso procedere dell'azione fino all'invenzione con. cui Goldoni aveva completato il disegno originale dell'antiquario francese, JeanPierre des Ours de Mandajors, autore del canavaccio di partenza per la Comédie italienne di Parigi L'invenzione, appunto, di un complicatissimo servizio di Truffaldino, in contemporanea, ai tavoli in cui pranzano .separatamente i .suoi due padroni, di cui ciascuno non sa nulla dell'altro. Più che a un'esile trama per imbandire lazzi e improvvisazioni. I l Servitore di due padroni ci è sembrato, mettendoci mano, una raccolta di cover, quelle canzoni che tutti conoscono, che gli interpreti, e non solo i grandi, provano a reinterpretare (e che magari colmano la misura dell'attenzione e del successo mi momenti di crisi di ispirazione e di novità). Se ne era accorto, ascoltandone la musica, nientemeno che Mozart, che racconta al padre in una lettera del febbraio 1783 l'idea, anzi il progetto, descrivere un'opera, trasformando in libretto la commedia di Goldoni, che si era. incaricato di far tradurre in tedesco per l'occasione. Zanzotto ci riporta ad una terra, il nord est e ad un secolo, il Novecento, che hanno visto susseguirsi trasformazioni epocali e ci ha raccontato attraverso i suoi scritti questa terra e questo tempo. Il punto di vista del pensatore, dello scrittore, del poeta, va sempre in profondità a scoprire lembi inesplorati dal nostro pensiero, ribaltando i luoghi comuni, restituendoci una realtà inaspettata ma più vera. Oltre al senso, al significato, ci sono poi le parole, i suoni, la musica della .scrittura, che Zanzotto, poeta sicuramente fra i più importanti del Novecento, ha .saputo utilizzare in modo originale e profondo dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno (per dirla con Meneghello) che l'arte è una cosa .semplice, è un ghiribizzo del quale non. si nota lo sforzo. Natalino Balasso Attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione, debutta nel 1990 in teatro, nell998 in televisione, nel 2007 al cinema e pubblica libri dal 1993. Scrive e rappresenta numerosi spettacoli tra cui la commedia Dammi il tuo cuore, mi serve (2003) i monologhi Ercole in Polesine (2004), La tosa e lo storione (2007), L'Idiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011) e insieme a una giovane compagnia rappresenta Fog Theatre (2009) un colossal teatrale di dieci spettacoli da lui scritti. Interpreta spettacoli per la regia di Gabriele Vacis, Libera Nos (2005), Viaggiatori di pianura-tre storie d'acqua (2008), Rusteghi - i nemici della c i v i l t à (2011 ) e per la regia di Paolo Valerio e Piermario Vescovo La bisbetica domata (2009). Pubblica tre romanzi, Lanno prossimo si sta a casa (2004), Livello di guardia (2007), Il figlio rubato (2010). Al cinema lavora con Gianni Zanasi Non pensarci, con Carlo Mazzacurati La giusta distanza e La Natalino Ba.la.sso Passione, con Massimo Venier Generazione mille euro, con Federico Rizzo Fuga dal cali center Per la televisione recita nella fiction Padri e Figli (G.Zanasi e G.Albano) e nel film II segreto dell'acqua (R.De Maria). E' autore e interprete di apprezzati video comici a sfondo sociale per youtube. Collabora con il Fatto Quotidiano.it